Giornale di Sicilia
10 novembre - sabato
LA SICILIA
Fai: Vittorio Nocera è il nuovo capo delegazione di Agrigento
r.b.) La delegazione provinciale del Fai ha un nuovo "capo". Si tratta di Vittorio Nocera, nominato ieri mattina, che prende il posto di Giuseppe Taibi, chiamato a dirigere la delegazione regionale del Fai.
"E' un incarico impegnativo ma sono sereno, sicuro di contare sulla collaborazione di tutta la delegazione provinciale - commenta Vittorio Nocera - Una delegazione che in questi otto anni è stata davvero eccezionale, abbiamo lavorato tutti insieme, con grande spirito e volontà per valorizzare il nostro territorio e mettere insieme il bello che c'è, e ce n'è tanto. Ed è quello che farò, e faremo sempre insieme. A cominciare dall'organizzazione delle nostre Giornate Fai di primavera e d'autunno, momenti importanti per il nostro territorio".
- Qual'è la prima cosa che farà da capo della delegazione provinciale?
"Non "capo" ma un gruppo di persone che lavorano insieme, gomito a gomito, per questa terra. Sicuramente continuerò sul percorso tracciato dal nostro capo delegazione perché quello è il nostro il progetto. Progetto che, ormai da otto anni, stiamo portando avanti. Ed è questo che continueremo a fare. Questo, per Agrigento, è un momento magico, prendiamone coscienza tutti. Occorre far sì che gli agrigentini siano orgogliosi delle loro origini e della loro storia".
BIVONA
Le strade intransitabili studenti in vacanza.
BIVONA (e.m.) Le strade provinciali dell'interno montano sono bloccate a causa di frane, detriti, fango ed alberi sradicati, i pullman non possono transitare e gli studenti della scuola superiore fanno vacanza forzata. Succede a Burgio, Villafranca Sicula, Lucca Sicula e Bivona sul cui territorio l'alluvione del 2 novembre scorso ha messo fuori uso le arterie e creando disagi e danni ai viaggiatori e soprattutto a decine e decine di studenti che nel centro bivonese frequentano da anni il liceo classico. I sindaci dei quattro paesi hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto di Agrigento Caputo che ha confermato l'appuntamento per lunedì prossimo alle ore 11. La ditta agrigentina, che ha assicurato da tempo il servizio di trasporto degli studenti pendolari, non è in condizione di far transitare i propri pullman a causa del blocco di due strade che mettono in contatto i quattro centri che oggi sono isolati perché non riescono a transitare sulle strade nemmeno le autovetture.
Si tratta della strada provinciale che da Lucca Sicula, con innesto al bevaio de "Lu mparaturi", porta all'ingresso di Bivona e dell'altra arteria, sempre di competenza del Libero Consorzio di Agrigento, che dalla statale 386, bivio Tamburello, attraverso contrada "Salina", arriva sino alla città delle pesche. Quest'ultima, addirittura, è chiusa al transito veicolare da qualche anno. Anche la dirigente scolastica dell'istituto bivonese, prof.ssa Giovanna Bubello, è intervenuta per cercare di risolvere il grave inconveniente.
UNIVERSITA'
Si amplia l'offerta formativa
(r.b.) Università di Agrigento, l'ampliamento dell'offerta formativa comincia dagli studenti delle scuole superiori. Ieri mattina, durante una delle sessioni de "Le giornate della Fondazione Empedocle", Ettore Castorina, coordinatore dei Poli decentrati e responsabile amministrativo del Polo territoriale di Agrigento, ne ha parlato con gli studenti del liceo classico Empedocle, leggendo loro anche uno stralcio del discorso tenuto dal rettore dell'Unipa. "Ci sono tutte le premesse per ripartire con una offerta formativa molto variegata, con corsi anche di nuova attivazione - afferma Ettore Castorina - che, evidentemente, sono oggetto di studio e valutazione da parte degli organi collegiali dell'Ateneo di Palermo. Le basi e le premesse fondate per una ripartenza dell'attività formativa ad Agrigento, sono già state gettate".
L'offerta riguarda l'anno accademico 2019-2020. Ci sono certezze? "Per l'anno accademico in corso, l'offerta formativa è ormai consolidata. L'ampliamento riguarda l'offerta formativa 2019-2020, ripartendo dalle dichiarazioni rilasciate dal Magnifico Rettore in occasione del discorso tenuto per l'anno accademico 2018-2019, il decentramento riparte. Una inversione di tendenza ascritta al governo regionale che ha deciso di investire nelle sedi decentrate". Agli studenti, riuniti nella sala convegni di Villa Genuardi, Ettore Castorina ha spiegato che "oltre ai corsi di Giurisprudenza e Servizi sociali, già in corso, si stanno progettando, per il prossimo anno accademico, nuovi corsi. Noi ad Agrigento ripartiremo. Ripartiremo anche per riconquistare quella linea di polo decentrato di cui siamo stati attori fino a qualche anno fa, che compete a questa città e al suo territorio sia per la qualità dell'attività naturale, sia per il futuro di voi giovani. Voi oggi siete qui, presenti come uditori in una conferenza che vede attori i docenti universitari ma, probabilmente, alcuni di voi, visto che siete prossimi alla maturità, non ritorneranno in quest'aula come studenti (il riferimento è a "Le Giornate della Fondazione Empedocle" ndr). Auguro agli studenti che verranno dopo di voi, di continuare a seguire "Le Giornate della Fondazione Empedocle".
RAVANUSA
Ponte Salsa chiuso, il sindaco chiede aiuto alla Regione
RAVANUSA. C.V.) L'amministrazione comunale di Ravanusa, con il sindaco Carmelo D'Angelo, sollecitata da una delegazione di cittadini, si è rivolta alla Regione Siciliana per trovare una soluzione al problema della chiusura del ponte Salso sulla provinciale numero 9. "Abbiamo chiesto un intervento sostitutivo all'assessorato regionale alle Infrastrutture - ha detto, il sindaco di Ravanusa - visto che le ex Province di Agrigento e Caltanissetta non sono nelle condizioni di poter intervenire per mancanza di fondi". La chiusura al traffico del ponte sul Salso sulla provinciale, numero 9 - è stata disposta a seguito di una azione di monitoraggio portata avanti dal Libero consorzio comunale di Agrigento, sullo stato dei viadotti nelle strade di propria competenza. Cresce la protesta dei proprietari terrieri e di imprenditori agricoli impossibilitati a raggiungere i propri appezzamenti e le proprie imprese a causa di un ponte pericolante che è stato chiuso al traffico. Si tratta del ponte che collega le province di Agrigento e Caltanissetta, anzi ne segna proprio il confine. La strada è utilizzata da moltissimi agricoltori di Ravanusa (produttori di uva, pesche, grano) per raggiungere i terreni oltre fiume in provincia di Caltanissetta. Ci sono poi alcuni cittadini che oltre il ponte hanno la seconda casa in campagna a circa 7 chilometri da Ravanusa.
L'esercito dei 2.000 alla mostra sulla storia dell'Arma dei Carabinieri
Successo per l'evento organizzato dal Libero Consorzio alla Scala Reale
Sono stati oltre duemila, tra studenti e cittadini, i visitatori della mostra di uniformi e cimeli storici dei Carabinieri che si è chiusa oggi nella Galleria Espositiva della "Scala Reale" dell'ex Provincia.
Un numero considerevole che, senza alcun dubbio, ha decretato il successo dell'evento organizzato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento.
La mostra, concessa ed allestita dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, ha ripercorso, attraverso foto, giornali, cimeli e divise, le vicende dei Carabinieri ed il suo rapporto di fiducia con i cittadini che affonda le proprie radici nella storia stessa dell'Arma che, fin dal lontano 1814, si è data un modello operativo ispirato alla presenza capillare e diffusa sul territorio.
Inoltre, gli incontri con gli studenti, che si sono svolti nell'Aula Consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio, sul tema "L'Arma dei Carabinieri ed il suo rapporto con i giovani", hanno acceso i riflettori sul ruolo che svolge la Benemerita in Italia e all'estero per garantire legalità e costruire sicurezza.
Cinque gli appuntamenti con gli studenti nei quali sono stati approfonditi diversi argomenti, come ad esempio, i compiti dell'Arma Carabinieri, educazione stradale, lotta al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, bullismo e cyberbullismo, giovani e società.
Numerose, poi, le scuole coinvolte nel progetto: il Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R.Politi", il Liceo Classico "Empedocle", i Licei scientifici "Leonardo" e "Majorana", il Liceo Classico "U. Foscolo" di Canicattì e gli istituti Comprensivi "Agrigento centro" e "Rita Levi Montalcini",
Gli incontri in aula, moderati dalla giornalista Sofia Di Nolfo sono stati curati dal Comando della Compagnia Carabinieri grigento, capitano Luigi Garrì e, oggi, dal Comandante della compagnia di Canicattì, capitano Mario Amengoni.
Consuntivo, quindi, positivo l'evento che, oltre a raccontare un periodo della di storia d'Italia, ha voluto, altresì, sottolineare la vicinanza dei Carabinieri alla gente nella lotta alla criminalità comune e organizzata, nel controllo del territorio, nel contrasto alle diverse forme di illegali
Una manifestazione che quindi rimarrà indelebile nella memoria di chi ha avuto la possibilità di visitare questa mostra, soprattutto ragazzi che in un periodo difficile hanno potuto conoscere l'importanza dell'arma dei carabinieri.
11 novembre - domenica
LA SICILIA
ATI. Sono circa 100mila euro in totale i fondi che saranno distribuiti tra i 13 Comuni
Anche i "ribelli" pagheranno le spese di funzionamento
Pronti a collaborare in termini di risorse economiche al funzionamento dell'Assemblea territoriale idrica ma, forse, non ancora disponibili a fornire ciò che era più atteso: le infrastrutture che consentirebbero di accedere alle loro risorse idriche. I comuni "ribelli", come da accordo siglato alcune settimane fa nel contesto dell'approvazione del bilancio dell'Ati metteranno mano al "portafogli" e garantiranno uno stanziamento da 100mila euro esatte, che contribuiranno a coprire i costi della struttura burocratico e che saranno distribuite tra i 13 comuni in base alla popolazione. Così non stupisce che le somme più importanti sono quelle garantite da Palma di Montechiaro (25.174 euro) o Menfi (13.534 euro) mentre meno oneroso sarà l'impegno profuso da centri come Joppolo Giancaxio (1.288,36 euro). Una partecipazione attesa e "normale", dato che comunque, reti o non reti, i Comuni non consegnatari hanno continuato a far parte dell'Aro idrico prima e dell'Ati dopo, potendo votare in assemblea (e addirittura eleggendo il precedente presidente) sostanzialmente senza pagare e senza contribuire al funzionamento dell'Ente.
Qualcuno ha visto in questo passo avanti un segno di "scongelamento" dei rapporti con i "ribelli", finora facenti patte di una fronda estremamente compatta e riottosa all'interno della stessa assemblea. Che sia stato il quasi totale cambio di primi cittadini nel tempo, sostituiti alle elezioni amministrative, non lo sappiamo, ma è certo che il venir meno di alcuni "ras" ha contributo eccome a smussare gli angoli.
Certo è che la presenza di un progetto comune ha aiutato: il tanto ventilato procedimento di risoluzione del contratto con la Girgenti Acque. Ma piuttosto, come è andata a finire?
Ad oggi l'unico passaggio che doveva essere consumato era l'approvazione da parte del direttivo di un documento, da far votare all'Assemblea, di presa d'atto dell'avvenuta risoluzione per decorrenza infruttuosa dei termini. Si ricorderà che mesi fa, prima delle Amministrative, l'Ati inviò una lettera-diffida a Girgenti Acque con la quale obbligava la società ad adempiere a diverse prescrizioni entro un massimo di 90 giorni pena l'applicazione della risoluzione per inadempienza. Fatto questo ci sarebbe stato appunto da approvare in Assemblea questo ultimo atto che però, pare, sia ben lungi dall'essere pronto. Anzi, i bene informati parlano di un sostanziale silenzio su questo fronte, prova anche di una certa preoccupazione ad affrontare nel merito (e quindi in tribunale) le controaccuse di Girgenti Acque, per quanto il sindaco di Sciacca e presidente dell'Ati, Francesca Valenti, abbia più volte rassicurato i sindaci.
GIOACCHINO SCHICCHI
PERICOLO LICENZIAMENTI
Il 20 novembre i netturbini sciopereranno
Raccolta dei rifiuti, se il prossimo 12 novembre dovrebbe essere firmato il nuovo capitolato d'appalto, i netturbini hanno già proclamato una giornata di sciopero per il prossimo 20 novembre. La comunicazione è stata inviata dai sindacati ieri attraverso le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di categoria.
Le motivazioni sono note. Già il 19 ottobre era stata tentata la strada della conciliazione e del cosiddetto raffreddamento, procedura conclusa con un esito negativo. A questo era seguito il fatto che le ditte non avevano versato per intero lo stipendio di settembre e di ottobre al Comune di Agrigento e che, precisano i sindacati, " si è diffusa la voce che con l'inizio del nuovo appalto sarebbero in pericolo numerosi posti di lavoro".
Inoltre, continuano Cgil Fp, Fit Cisl e Uil Trasporti, "i lavoratori vogliono che le scadenze per i pagamenti vengano rispettate per poter programmare le spese della propria famiglia" anche perché il "Ccnl" di categoria prevede che gli stipendi devono essere versati entro il quindicesimo giorno del mese successivo a cui si riferisce la remunerazione".
Una situazione, dicono i sindacati, "estremamente grave", tanto che, nell'esprimere "preoccupazione per i disagi che i cittadini e i lavoratori potranno subire", proclamano appunto una giornata di sciopero il prossimo 20 novembre per il cantiere di Agrigento, garantendo comunque solo e soltanto i servizi minimi essenziali prescritti dalla normativa.
Intanto, come dicevamo, lunedì si dovrebbe - dopo lunghissima attesa - firmare il nuovo contratto di appalto con le ditte per numerosi comuni, con l'introduzione di alcuni servizi aggiuntivi e, ha annunciato proprio l'Amministrazione agrigentina, una maggiore possibilità di controllo dell'attività svolta. Un "via libera" che è arrivato al termine di lunghe trattative con le ditte e soprattutto dopo l'annuncio del comune di Licata della volontà di ritirare il ricorso presentato al Tar contro le procedure di esternalizzazione del servizio.
12 novembre - lunedì
DIFFERENZIATA, PARTE LA "RIVOLUZIONE"
In città si sfiora per la prima volta il 70%: miglior risultato tra i capoluoghi siciliani.
GIOACCHINO SCHICCHI
Raccolta differenziata, oggi è forse il giorno della "rivoluzione", o qualcosa di questo tipo. Stamattina alla Srr, infatti, si firmerà il nuovo appalto di nove anni per numerosi comuni dell'ex Ato Gesa del servizio di igiene ambientale che consentirà a molti centri di ampliare i servizi prestati e, si dice, al Comune di Agrigento di efficentare soprattutto spazzamento e diserbo, nonostante l'annunciata riduzione del numero di dipendenti grazie alla reintroduzione delle sostituzioni in caso di malattia e assenza per ferie. Una firma attesissima, dato che formalmente l'appalto è stato aggiudicato questa estate ma si è continuato a rinviare a lungo l'aggiudicazione per numerose problematiche organizzative e gestionale e, da ultimo, il sostanziale rifiuto delle ditte a firmare finché il Comune di Licata non ha ritirato un ricorso, risalente al 2016, che contestava l'individuazione di un servizio esternalizzato. Una scelta che ha di fatto sbloccato tutto ma che ha provocato non poche reazioni politiche, come quella del deputato regionale Giovanni Di Caro che ha contestato la scelta del sindaco Galanti ritenendo "incomprensibile" la scelta fatta.
Intanto c'è chi festeggia per i risultati ottenuti. Il Comune di Agrigento conferma infatti il proprio podio tra i capoluoghi di provincia (il doppio rispetto a quanto fatto dal secondo "classificato") consolidando per il mese di ottobre un dato di raccolta differenziata del 69,86%, attualmente anche il picco più alto da quando il servizio è partito. Soddisfatto è ovviamente il sindaco Lillo Firetto, il quale tuttavia ammette che bisogna migliorare assolutamente nello spazzamento e scerbatura, in una parola, la qualità della nettezza urbana e ciascuno di noi deve dare una mano raggiungere un obiettivo importa oltre quello già conseguito di una vastissima percentuale di differenziata che ci pone tra i migliori capoluogo d'Italia".
Il Comune comunque continua sua guerra contro chi lancia i rifiuti (altre 3 multe solo ieri, una in piazza U. La Malfa) e contro le discariche abusive. L'assessore all'Ecologia, Nello Hamel, rassicura: "i punti critici in città spiega - si sono ridotti e sono ormai circoscritti in zone che stiamo attrezzando con presidi di rilevazione, La situazione è notevolmente migliorata e molto è cambiato. Il fenomeno ad Agrigento è più contenuto rispetto molti comuni della provincia e a tutti gli altri comuni capoluogo come Palermo, Trapani etc". E su chi abbandona i rifiuti? "Non si tratta degli abusivi che non pagano la Tari - conclude ma di soggetti da sanzionare ed educare, abbiamo pescato professionisti censiti, benestanti arroganti, poveracci ignoranti, idioti bastian contrari una tipologia variegata è complessa che prima o poi capirà che sta sbagliando e non conviene rischiare".