Giornale di Sicilia
Toninelli: «Porto Empedocle è come un diamante grezzo»
Il sindaco Ida Carmina ha chiesto che il porto venga inserito al più presto nel comitato di gestione dell'autorità regionale
Concetta Rizzo
PORTO EMPEDOCLE
S'è parlato del porto, della ferrovia, ma anche dei lavori di manutenzione che, fra pochissimo, partiranno sui viadotti Spinola, Salsetto e Torrente Re. Storica visita, ieri mattina, del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Porto Empedocle. Ad accoglierlo il sindaco del suo stesso movimento: Ida Carmina, nonché tutti i componenti della Giunta e gli attivisti. Avrebbe dovuto essere una visita di pochi minuti, invece il ministro - dimostrando grande attenzione - s'è soffermato per un'ora. Ed ha concordato su quello che veramente Porto Empedocle è: «un diamante grezzo su cui puntare». «È stata la dimostrazione concreta dell'attenzione verso Porto Empedocle - ha commentato il sindaco Ida Carmina - . Perché questa città è snodo di tante infrastrutture che dipendono proprio dal ministero. Il nostro porto è l'unico di rilevanza nazionale sul fronte Sud-Occidentale. Sono tornata a chiedere l'inserimento di Porto Empedocle nel comitato di gestione perché questa città e Termini Imerese, pur essendo inseriti quali autorità portuale di sistema, non fanno parte del comitato di gestione. E questo perché non siamo porti di capoluogo di provincia. Come si suol dire «lontano dagli occhi, lontano dal cuore», ecco perché forse fino ad ora non abbiamo ottenuto le giuste attenzioni. Ci sono tanti milioni di euro in gioco e noi abbiamo intenzione di farlo sviluppare il nostro porto». A Porto Empedocle si parla, già da un po', di rinnovo delle motonavi per Lampedusa, ma anche dell'istituzione di un traghetto per Malta. «Abbiamo parlato con il ministro anche delle strade e dei ponti e Toninelli ha ribadito che starà con il fiato sul collo all'Anas - ha continuato a raccontare il sindaco Carmina - . La mia amministrazione è stata insistente, lo ha fatto per la salvaguardia dei cittadini, e i lavori di manutenzione partiranno presto. Ho evidenziato anche il problema del passaggio ei camion e in linea con la volontà dichiarata dal ministro far incamerare le strade provinciali all'Anas, ho chiesto che i mezzi pesanti, superiori a 19 tonnellate, vengano fatti passare da Fauma che è una strada provinciale. Certo non potranno passare da dentro il centro di Porto Empedocle». Ad accogliere il ministro anche gli studenti del quarto anno dell'istituto Nautico. «Il ministro li ha incoraggiati all'onestà e alla competenza - ha raccontato il sindaco di Porto Empedocle - perché fanno la differenza e serve questa per il cambiamento. Certamente 5 mesi di insediamento sono ancora pochi, ma intanto il ministro Toninelli ha mostrato grande attenzione per la nostra città ed è venuto appositamente per raccogliere le idee per poter poi agire». (*CR*)
Libero Consorzio
Via libera al bilancio di previsione del 2018
Il Libero consorzio si dota dello strumento contabile. Il commissario straordinario dell'ex Provincia, Girolamo Alberto Di Pisa, nonostante l'esiguità delle risorse finanziarie a disposizione e il pesante contributo alla finanza pubblica richiesto dallo Stato, ha approvato il bilancio di previsione 2018, il bilancio pluriennale 2018-2020 e il Documento Unico di Programmazione. Il bilancio di previsione 2018, uno dei pochi approvati in Sicilia da un ente locale di area vasta, presenta entrate per un totale di 76,370,982,54 euro. Queste sono costituite, in prevalenza, da entrate tributarie per 23.225.400 euro, trasferimenti da altri enti per 22.114.175,64 euro, entrate extra-tributarie per 2.769.252,86 euro ed entrate in conto capitale per 9.735.940,73 euro. Sul versante delle spese, quelle correnti ammontano a 51.393.042,10 euro, mentre quelle per investimenti assommano a 15.964.722,312 euro. Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli interventi sulla viabilità interna e per le infrastrutture stradali, all'edilizia scolastica provinciale e al funzionamento delle scuole superiori della provincia. Impiegato un avanzo d'amministrazione pari a 5.945.257,02. Sempre nell'ambito delle spese, il contributo alla finanza pubblica previsto nella legge di stabilità nel 2018, supera la somma di 19 milioni di euro che grava pesantemente sul bilancio dell'ente, riducendo notevolmente la capacità di erogare quei servizi che sono assegnati per legge ai Liberi Consorzi e che interessano direttamente i cittadini, principalmente nei settori dell'edilizia scolastica e della viabilità provinciale. Diminuisce il numero e il costo dei dipendenti nonostante i limiti introdotti nel 2011 dalla riforma delle pensioni. La pianta organica inserita nel documento unico di programmazione, risulta composta da 462 dipendenti a tempo indeterminato 133 a tempo determinato. Il via libera al bilancio servirà anche ad avviare i progetti per la manutenzione delle strade. (*PAPI*)
Polizia provinciale
Spazzatura a Favara, controlli contro l'abbandono
FAVARA
La polizia provinciale del Libero Consorzio di Agrigento diventa parte attiva nell'opera di controllo e monitoraggio del territorio favarese contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti. Dopo l'intesa raggiunta nei giorni scorsi tra il sindaco Anna Alba, l'assessore all'Ambiente Giuseppe Bennica e il commissario del Libero Consorzio Alberto di Pisa, sono già partiti i servizi di vigilanza con agenti in borghese, auto civetta e telecamere, lungo tutte le strade provinciali di accesso al Comune di Favara. Strade che sono oggetto, ormai da tempo, dell'abbandono di rifiuti di ogni tipo da parte di persone che continuano a non seguire le regole della raccolta differenziata. Pattuglie congiunte, composte dagli uomini della polizia provinciale, coordinati da comandante Vincenzo Giglio e da quelli della polizia municipale di Favara, coordinati dal comandante Gaetano Raia, hanno già iniziato i servizi di controllo alla ricerca degli «lanciatori seriali» di rifiuti, seguendo le direttive fornite dall'amministrazione comunale di Favara. «Chi verrà sorpreso ad abbandonare i rifiuti lungo le strade o a coloro che verranno individuati come responsabili del gesto, - hanno ricordato dal Libero consorzio comunale di Agrigento - saranno comminate sanzioni pecuniarie a partire da 600 euro. (*CR*)
AGRIGENTOOGGI
IL COMMISSARIO DEL LIBERO CONSORZIO
DI AGRIGENTO AL MINISTRO TONINELLI: "PIÙ RISORSE PER LA VIABILITÀ
INTERNA"
Nel corso dell'incontro con il
Ministro delle Infrastrutture on. Toninelli il Commissario
Straordinario del Libero Consorzio Comunale dr. Girolamo Di Pisa ha
consegnato una nota al Ministro sul sistema viario della nostra
provincia, precisando che l'Ente dispone di un gruppo tecnico
capace ed operativo in grado di recuperare il sistema viario
secondario. In merito, diversi finanziamenti sono stati ottenuti e
altri ne stanno arrivando, e diversi cantieri sono già aperti.
Tuttavia, ha aggiunto il Commissario Di
Pisa, l'intero sistema viario del territorio ha subito negli ultimi
anni un grave degrado che ha pregiudicato la mobilità residenziale e
turistica con gravi danni anche per le aziende ed in particolare per
quelle agricole. A determinare tale condizione il lungo periodo,
circa un quinquennio, di assenza di risorse, che ha moltiplicato le
spese di recupero che potevano essere evitate con una costante
manutenzione ordinaria. Una mancanza di risorse che renderanno
particolarmente onerosi gli interventi finalizzati a garantire un
decoroso assetto del piano viario provinciale
Inoltre, i danni del maltempo degli
ultimi giorni, valutabili in parecchi milioni di euro, hanno
ulteriormente complicato la situazione.
Il Commissario ha precisato infine che,
superata la situazione di emergenza, sarà necessario con l'aiuto
di Stato e Regione programmare un piano pluriennale di recupero che
la Provincia è disponibile a portare avanti.
Eventuali soluzioni alternative
potrebbero comportare allungamento dei tempi di recupero della
viabilità provinciale.
SCRIVOLIBERO
IL MINISTRO TONINELLI
NELL'AGRIGENTINO, PERCONTI (M5S): "VIABILITÀ PROVINCIALE FRA LE
PRIORITÀ DEL GOVERNO"
"Con una delegazione di portavoce
siciliani, il Ministro Toninelli, ha effettuato una serie di
sopralluoghi per constatare il disastro infrastrutturale in cui versa
il territorio e la provincia di Agrigento: la ss.640, il Ponte
Morandi, il viadotto Akragas e le zone più colpite e interessate
dalle ultime inondazioni".
Queste le affermazioni di Filippo
Perconti, portavoce alla Camera del movimento 5 Stelle; il Ministro
si è recato anche a Porto Empedocle che, nonostante sia il centro
portuale più grande del sud-ovest della Sicilia, ad oggi deve fare i
conti con ponti chiusi o ridotti ad una sola corsia.
"Gli interventi di realizzazione,
manutenzione e completamento delle opere devono essere concretizzate
in tempi brevi, l'economia e la crescita del nostro territorio è
stata danneggiata dalle pessime condizioni delle nostre arterie
stradali - prosegue l'esponente del Movimento 5 Stelle -
causando isolamento e disagi ai cittadini, inoltre dobbiamo
considerare che l'alluvione ha peggiorato la già precaria
condizione delle strade di collegamento interno".
"In Sicilia servono infrastrutture
funzionanti, il Ministro Toninelli ha ribadito che il ripristino e
l'adeguamento della viabilità nella nostra regione - sottolinea
Perconti - è tra le massime priorità del governo, dobbiamo
permettere ai siciliani di spostarsi in maniera sicura e adeguata
all'interno dell'Isola".
SICILIA24H
TONINELLI, IL POST-BELLICO E IL
COMMISSARIO
Dopo lunedì e martedì in Sicilia, il
ministro Toninelli è rientrato a Roma. Promesso un commissario per
le infrastrutture stradali nell'Isola, ancora in stato
post-bellico.
Forse al ministro ai Trasporti e alle
Infrastrutture, Danilo Toninelli, giunto in Sicilia e appena
rientrato a Roma, è balenato un paradosso, ovvero che al nord ci si
accapiglia tra il sì e il no alla Tav, l'alta velocità, e che al
sud, in Sicilia, ad Agrigento, si chiudono al transito le strade
perché mancano i soldi per comprare il bitume e riparare le buche.
Sì, è verosimile che tale paradosso dell'Italia a due velocità,
l'alta e la bassa, sia balenato alla mente dell'assicuratore di
Cremona al governo di Italia con il Movimento 5 Stelle. E lo stesso
senatore Danilo Toninelli se ne è accorto, tanto che prima di
decollare dalla Sicilia ha sintetizzato così la sua esperienza
frutto della due giorni trascorsa nell'Isola: "La Sicilia è ben
oltre l'emergenza, buona parte dei 26mila chilometri di strade
provinciali è in condizioni post-belliche". Ovvero, perché sia da
tutti compreso, nelle condizioni degli anni '40 e '50, dopo il
secondo conflitto mondiale. Toninelli forse ignora che prima di lui
altri hanno datato tale regresso ancora prima, all'epoca borbonica.
Tuttavia, ok al post-bellico, a rimedio di cui il ministro Toninelli
ha proposto una soluzione, immediata, come nello stile operativo dei
5 Stelle, tradito forse dai tre mesi per sfornare il decreto
"Genova", con pugno di Toninelli a parte. E il ministro ha
spiegato la sua proposta così: "Io propongo un commissario
straordinario governativo, con poteri speciali sul modello Genova da
esportare qui in Sicilia, perché con le procedure ordinarie non si
va avanti. Spero di riuscire a farlo subito, nel Consiglio dei
ministri, portando quello che ho visto con i miei occhi: cioè
l'emergenzialità totale della viabilità in Sicilia". Dal tempo
del prefetto Mori, commissario in Sicilia contro malavita e
brigantaggio, la ricetta del commissario è stata utilizzata per
cucinare tutti i piatti all'occorrenza. Ad esempio, oggi il
presidente della Regione, Nello Musumeci, come lo è stato Crocetta,
è commissario all'emergenza acqua e rifiuti. E adesso è atteso il
commissario per le infrastrutture stradali, armato di frustino, come
lo disegna il ministro Toninelli che rimprovera: "Sono venuto in
Sicilia a sollecitare e a controllare, e a spronare i cantieri che
sono sotto la mia responsabilità. Non sono contento di come vanno le
cose". Ed il presidente Musumeci invece è contento, e spiega il
perchè: "Sono contento di avere incontrato il ministro Toninelli,
perché così il governo nazionale ha piena consapevolezza del
pauroso e drammatico, irragionevole, stato di degrado nel quale si
trova la rete viaria siciliana, alla quale aggiungo anche la rete
ferroviaria in Sicilia, che ha bisogno di ammodernamento e di
chiudere i cantieri aperti anche da 20 anni. Ho informato il ministro
che in Sicilia, dal momento che un amministratore immagina la
realizzazione di un'opera pubblica, fino alla gara d'appalto,
possono passare anche tre anni, sempre se non c'è un ricorso.
Questi tempi biblici sono assolutamente incompatibili con la realtà
siciliana che vuole rinascere" - conclude Musumeci.
LA SICILIA
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL
LIBERO CONSORZIO
Consegnata nota sul sistema viario
Nel corso dell'incontro con il Ministro
delle Infrastrutture on. Toninelli il commissario del Libero
Consorzio Comunale Girolamo Di Pisa ha consegnato una nota al
Ministro sul sistema viario della nostra provincia, precisando che
l'Ente dispone di un gruppo tecnico capace ed operativo in grado di
recuperare il sistema viario secondario. In merito, diversi
finanziamenti sono stati ottenuti e altri ne stanno arrivando, e
diversi cantieri sono già aperti. Tuttavia, ha aggiunto il
commissario l'intero sistema viario del territorio ha subito negli
ultimi anni un grave degrado che ha pregiudicato la mobilità
residenziale e turistica con gravi danni anche per le aziende ed in
particolare per quelle agricole. A determinare tale condizione il
lungo periodo, circa un quinquennio, di assenza di risorse, che ha
moltiplicato le spese di recupero che potevano essere evitate con una
costante manutenzione ordinaria. Una mancanza di risorse che
renderanno particolarmente onerosi gli interventi finalizzati a
garantire un decoroso assetto del piano viario provinciale .
Inoltre, i danni del maltempo degli
ultimi giorni, valutabili in parecchi milioni di euro, hanno
ulteriormente complicato la situazione.
Il Commissario ha precisato infine che,
superata la situazione di emergenza, «sarà necessario con l'aiuto
di Stato e Regione programmare un piano pluriennale di recupero che
la Provincia è disponibile a portare avanti».
PORTO EMPEDOCLE. Ad attendere il
ministro anche gli studenti del Liceo nautico.
INTERVENTI SU INFRASTRUTTURE
INCONTRO TONINELLI-CARMINA
PORTO EMPEDOCLE. Da scaletta
distribuita alla stampa, si doveva trattare di una "toccata e
fuga", un incontro di pochi minuti prima di partire alla volta
di Vicari. Alla fine però il ministro delle infrastrutture Danilo
Toninelli è rimasto al Comune di Porto Empedocle per oltre un'ora
confrontandosi con amministratori e attivisti. Tutto condito da
immancabili foto ricordo, come si confà alla prassi 5 Stelle. "Si
è parlato di tutto" ci dicono i componenti della giunta di Ida
Carmina presenti, anche cuore di tutto erano necessariamente le
condizioni della viabilità extraurbana con un particolare
riferimento ai viadotti oggi malati: Spinola, Salsetto e, ovviamente,
Akragas. Una situazione che rischia, con il tempo, di isolare
totalmente il centro marinaro, tagliando fuori con esso una parte
della provincia. Come già avvenuto durante i confronti dei giorni
scorsi il ministro Toninelli non ha preso alcuna posizione specifica,
trattandosi dal suo punto di vista unicamente di una "visita
ricognitiva", mentre per tutti e tre Anas ha dato rassicurazioni
- a quanto pare anche un po' generiche- di riaperture in tempi
contenuti. Il componente del Governo, dal canto suo, ha confermato
che tutte le emergenze riscontrate in questa due giorni sicula
saranno tradotte in un corposo "dossier-Sicilia", rispetto
al quale dovrà poi confrontarsi con la società di gestione della
rete stradale alla quale, è la proposta, si vorrebbe poter
consegnare anche la viabilità provinciale. Fatto che rassicura poco,
dato che è stato lo stesso Toninelli a sottolineare come sulle
incompiute come il raddoppio delle 640 o anche sui grandi lavori come
i consolidamento del viadotto "Akragas" lui terrà il
"fiato sul collo" ad Anas. Si è parlato comunque anche di
porti, con la presenza degli studenti del liceo nautico, e con
Toninelli che avrebbe assicurato anche in questo caso opportunità
anche per questo territorio. E sull'ipotesi del passaggio della rete
Provinciale all'Anas è stato direttamente il commissario del Libero
consorzio Girolamo Di Pisa a consegnare una nota al ministro con la
quale ha ribadito che l'Ente da lui diretto "dispone di un
gruppo tecnico capace ed operativo in grado di recuperare il sistema
viario secondario" ma che l'intero sistema viario "ha
subito negli ultimi anni un grave degrado" a causa di "un
quinquennio di assenza di risorse, che ha moltiplicato le spese di
recupero che potevano essere evitate con una costante manutenzione
ordinaria". Insomma, meno convenzioni e più soldi.
"SUBITO IL COMMISSARIO
SBLOCCA-OPERE"
Toninelli conclude la sua visita in
Sicilia:" Strade provinciali in condizioni post-belliche, ora
interventi straordinari"
Circa 300 milioni per 190 strade
provinciali da recuperare. Musumeci lancia l'Ufficio speciale per la
progettazione.
PALERMO. «La Sicilia è ben oltre
l'emergenza, buona parte dei 26mila chilometri di strade provinciali
è in condizioni post-belliche. Io propongo un commissario
straordinario governativo, con poteri speciali sul modello Genova da
esportare qui perché con le procedure ordinarie non si va avanti.
Spero già stasera (ieri sera per chi legge, ndr) di parlarne, fuori
sacco, in Consiglio dei ministri». Mentre sta per volgere a
conclusione la sua due giorni siciliana, il ministro Damiano
Toninelli - a Palazzo d'Orléans, incontrando i giornalisti assieme
al governatore Nello Musumeci esprime tutto il suo sconforto per la
situazione che ha trovato nell'Isola. Un giudizio che accomuna strade
e ferrovie: «Sono venuto qui a sollecitare e a controllare e a
spronare i cantieri che sono sotto la mia responsabilità. Non sono
contento di come stanno andando le cose nei cantieri Rfi e Anas in
Sicilia, hanno il mio fiato sul collo», taglia corto il ministro del
Movimento 5stelle.
«Era necessario dovere e potere vedere
con i miei occhi la situazione della viabilità in Sicilia. Qui la
situazione va ben oltre l'emergenza specialmente se mettiamo il focus
sulla viabilità provinciale», ammette Toninelli. «Situazioni
postbelliche come quelle in cui versano molte strade locali e
provinciali necessitano di interventi altrettanto straordinari».
«Abbiamo condiviso di creare un percorso che porti la Sicilia ad
avere delle possibilità di interventi straordinari», dice,
annunciando un commissario straordinario per la viabilità locale.
La situazione di viabilità e trasporti
- e non c'era certo bisogno della visita del ministro - è
drammatica. «Lo dico con grande sincerità: oggi lo Stato torna a
interessarsi concretamente della Sicilia», rivendica Toninelli dopo
avere fatto dei sopralluoghi in cantieri Anas e Rfi della Sicilia. E
annuncia «una serie di incontri» con il presidente della Regione.
«Non ci interessano i nomi di chi ha fatto o non fatto qualcosa o
chi ha fatto disastri- dice - Musumeci è arrivato solo pochi mesi
prima di me alla Regione. Qui bisogna mettere in mano una situazione.
E se servono poteri sociali lo faremo. Così in pochi mesi qualche
cantiere può essere sbloccato». In particolare, il riferimento è
ai circa 300 milioni già a disposizione per 190 interventi sulle
strade provinciali, di cui avevano parlato lunedì il leaeder
siciliano del M5S, Giancarlo Cancelleri, e la capogruppo all'Ars,
Valentina Zafarana, lanciando l'idea di un commissario con poteri
speciali.
«Sono contento di avere incontrato il
ministro Toninelli - ha risposto Musumeci davanti ai giornalisti
perché così il governo ha piena consapevolezza del pauroso e
drammatico, irragionevole, stato di degrado nel quale si trova la
rete viaria siciliana, alla quale aggiungo anche la rete ferroviaria
in Sicilia, che ha bisogno di ammodernamento e di chiudere i cantieri
aperti anche da venti anni». E il governatore ha rivelato: «Al
signor ministro, assieme all'assessore Marco Falcone ho rappresentato
le difficoltà e i ritardi di chi non investe sulla rete ferroviaria.
Le difficoltà a fare fronte a un'azione anticiclica vera e propria.
Significa operare con alcune deroghe che possano consentirci di
evitare i tempi lunghi che la burocrazia regionale e nazionale
impone. Ho detto al ministro che in Sicilia dal momento un un
amministratore immagina la realizzazione di un'opera pubblica alla
gara d'appalto possono passare anche tre anni, sempre se non c'è un
ricorso. Questi tempi biblici sono assolutamente incompatibili con la
realtà siciliana che vuole rinascere». Anche Musumeci, oltre
all'analisi dei problemi, ha lanciato una prima soluzione sul
versante delle competenze della Regione: nasce in Sicilia un Ufficio
speciale per la progettazione «che consente di mettere insieme i
tecnici dell'amministrazione regionale siciliana per progettare
finalmente per gli enti locali e per la nostra amministrazione»,
annuncia davanti al ministro.
Toninelli ha poi incontrato il sindaco
di Palermo, Leoluca Orlando, che da presidente di Anci Sicilia gli ha
chiesto, fra le altre cose, «interventi contro il grave dissesto
idrogeologico» ricordando anche la necessità di risposte su una
«situazione stradale al collasso».
In un altro incontro, i sindacati degli
edili hanno chiesto al ministro «un impegno concreto per la
definizione della Bolognetta-Lercara e per il completamento di anello
e passante ferroviario».
Naturalmente poco convinta della
concretezza di questi due giorni siciliani del ministro è Forza
Italia. «Toninelli imperatore delle promesse. Il problema non è
tanto il decisore ultimo, in deroga alle procedure vigenti, ma la
pecunia. Insomma, non il come ma il quanto. Per ristabilire la
'normalità' al 'degrado delle strade siciliane servono tanti soldi.
Dove li andrà a prendere il governo? Perché in legge di bilancio
non hanno predisposto questi finanziamenti?». Lo afferma, in una
nota, Urania Papatheu, senatrice forzista.