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rassegna stampa del 21 novembre 2018

Giornale di Sicilia

Toninelli: «Porto Empedocle è come un diamante grezzo»
Il sindaco Ida Carmina ha chiesto che il porto venga inserito al più presto nel comitato di gestione dell'autorità regionale
Concetta Rizzo
PORTO EMPEDOCLE
S'è parlato del porto, della ferrovia, ma anche dei lavori di manutenzione che, fra pochissimo, partiranno sui viadotti Spinola, Salsetto e Torrente Re. Storica visita, ieri mattina, del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Porto Empedocle. Ad accoglierlo il sindaco del suo stesso movimento: Ida Carmina, nonché tutti i componenti della Giunta e gli attivisti. Avrebbe dovuto essere una visita di pochi minuti, invece il ministro - dimostrando grande attenzione - s'è soffermato per un'ora. Ed ha concordato su quello che veramente Porto Empedocle è: «un diamante grezzo su cui puntare». «È stata la dimostrazione concreta dell'attenzione verso Porto Empedocle - ha commentato il sindaco Ida Carmina - . Perché questa città è snodo di tante infrastrutture che dipendono proprio  dal ministero. Il nostro porto è l'unico di rilevanza nazionale sul fronte Sud-Occidentale. Sono tornata a chiedere l'inserimento di  Porto Empedocle nel comitato di gestione perché questa città e Termini  Imerese, pur essendo inseriti quali autorità portuale di sistema, non fanno parte del comitato di gestione. E questo perché non siamo  porti di capoluogo di provincia. Come si suol dire «lontano dagli  occhi, lontano dal cuore», ecco perché forse fino ad ora non abbiamo ottenuto le giuste attenzioni.  Ci sono tanti milioni di euro in gioco e noi abbiamo intenzione di  farlo sviluppare il nostro porto». A Porto Empedocle si parla, già da un po', di rinnovo delle motonavi  per Lampedusa, ma anche  dell'istituzione di un traghetto per Malta. «Abbiamo parlato con il ministro anche delle strade e dei ponti e Toninelli ha ribadito che starà con il fiato sul collo all'Anas - ha continuato a raccontare il sindaco Carmina - . La mia amministrazione è stata insistente, lo ha fatto per la salvaguardia dei cittadini, e i lavori di manutenzione partiranno presto. Ho evidenziato anche il problema del passaggio ei camion e in linea con la volontà dichiarata dal ministro far incamerare le strade provinciali all'Anas, ho chiesto che i mezzi pesanti, superiori a 19 tonnellate, vengano fatti passare da Fauma che è una strada provinciale. Certo non potranno passare da dentro il centro di Porto Empedocle». Ad accogliere il ministro anche gli studenti del quarto anno dell'istituto Nautico. «Il ministro li ha incoraggiati all'onestà e alla competenza - ha raccontato il sindaco di Porto Empedocle - perché fanno la differenza e serve questa per il cambiamento. Certamente 5 mesi di  insediamento sono ancora pochi, ma intanto il ministro Toninelli ha mostrato grande attenzione per la nostra città ed è venuto appositamente per raccogliere le idee per  poter poi agire». (*CR*)   

Libero Consorzio
Via libera al bilancio di previsione del 2018

Il Libero consorzio si dota dello strumento contabile. Il commissario straordinario dell'ex Provincia,  Girolamo Alberto Di Pisa, nonostante l'esiguità delle risorse finanziarie  a disposizione e il pesante contributo alla finanza pubblica richiesto dallo Stato, ha approvato  il bilancio di previsione 2018, il bilancio pluriennale 2018-2020 e il Documento Unico di Programmazione.  Il bilancio di previsione 2018, uno dei pochi approvati in Sicilia da un ente locale di area vasta,  presenta entrate per un totale di 76,370,982,54 euro. Queste sono costituite, in prevalenza, da entrate tributarie per 23.225.400 euro, trasferimenti da altri enti per 22.114.175,64 euro, entrate  extra-tributarie per 2.769.252,86 euro ed entrate in conto capitale per 9.735.940,73 euro. Sul versante delle spese, quelle correnti ammontano a 51.393.042,10 euro, mentre quelle per investimenti assommano a 15.964.722,312 euro. Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli  interventi sulla viabilità interna e per le infrastrutture stradali, all'edilizia scolastica provinciale e al funzionamento delle scuole superiori della provincia. Impiegato un avanzo d'amministrazione pari a 5.945.257,02. Sempre nell'ambito delle spese, il contributo alla finanza pubblica previsto nella legge di stabilità nel 2018, supera la somma di 19 milioni di euro che grava pesantemente sul bilancio dell'ente, riducendo notevolmente  la capacità di erogare quei servizi che sono assegnati per legge ai Liberi Consorzi e che interessano direttamente i cittadini, principalmente nei settori dell'edilizia scolastica e della viabilità provinciale. Diminuisce il numero e il costo dei  dipendenti nonostante i limiti introdotti nel 2011 dalla riforma delle pensioni. La pianta organica inserita nel documento unico di programmazione, risulta composta da 462 dipendenti a tempo indeterminato  133 a tempo determinato. Il via libera al bilancio servirà anche ad avviare i progetti per la manutenzione delle strade. (*PAPI*)

Polizia provinciale
Spazzatura a Favara, controlli contro l'abbandono

FAVARA
La polizia provinciale del Libero  Consorzio di Agrigento diventa parte attiva nell'opera di controllo e monitoraggio del territorio favarese contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti. Dopo l'intesa raggiunta nei giorni scorsi tra il sindaco Anna Alba, l'assessore all'Ambiente Giuseppe Bennica e il commissario del Libero Consorzio  Alberto di Pisa, sono già partiti i servizi di vigilanza con agenti in borghese, auto civetta e telecamere, lungo tutte le strade provinciali di accesso al Comune di Favara. Strade che sono oggetto, ormai da tempo, dell'abbandono di rifiuti di ogni tipo da parte di persone che continuano a non seguire le  regole della raccolta differenziata. Pattuglie congiunte, composte dagli uomini della polizia provinciale, coordinati da comandante Vincenzo Giglio e da quelli della  polizia municipale di Favara, coordinati dal comandante Gaetano Raia, hanno già iniziato i servizi di controllo alla ricerca degli «lanciatori seriali» di rifiuti, seguendo le direttive fornite dall'amministrazione comunale di Favara. «Chi verrà sorpreso ad abbandonare i rifiuti lungo le strade o a coloro che verranno individuati come responsabili del gesto, - hanno ricordato dal Libero consorzio comunale di Agrigento - saranno comminate sanzioni pecuniarie a partire da 600 euro. (*CR*)

AGRIGENTOOGGI
IL COMMISSARIO DEL LIBERO CONSORZIO DI AGRIGENTO AL MINISTRO TONINELLI: "PIÙ RISORSE PER LA VIABILITÀ INTERNA" Nel corso dell'incontro con il Ministro delle Infrastrutture on. Toninelli il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale dr. Girolamo Di Pisa ha consegnato una nota al Ministro sul sistema viario della nostra provincia, precisando che l'Ente dispone di un gruppo tecnico capace ed operativo in grado di recuperare il sistema viario secondario. In merito, diversi finanziamenti sono stati ottenuti e altri ne stanno arrivando, e diversi cantieri sono già aperti. Tuttavia, ha aggiunto il Commissario Di Pisa, l'intero sistema viario del territorio ha subito negli ultimi anni un grave degrado che ha pregiudicato la mobilità residenziale e turistica con gravi danni anche per le aziende ed in particolare per quelle agricole. A determinare tale condizione il lungo periodo, circa un quinquennio, di assenza di risorse, che ha moltiplicato le spese di recupero che potevano essere evitate con una costante manutenzione ordinaria. Una mancanza di risorse che renderanno particolarmente onerosi gli interventi finalizzati a garantire un decoroso assetto del piano viario provinciale Inoltre, i danni del maltempo degli ultimi giorni, valutabili in parecchi milioni di euro, hanno ulteriormente complicato la situazione. Il Commissario ha precisato infine che, superata la situazione di emergenza, sarà necessario con l'aiuto di Stato e Regione programmare un piano pluriennale di recupero che la Provincia è disponibile a portare avanti. Eventuali soluzioni alternative potrebbero comportare allungamento dei tempi di recupero della viabilità provinciale.

SCRIVOLIBERO
IL MINISTRO TONINELLI NELL'AGRIGENTINO, PERCONTI (M5S): "VIABILITÀ PROVINCIALE FRA LE PRIORITÀ DEL GOVERNO" "Con una delegazione di portavoce siciliani, il Ministro Toninelli, ha effettuato una serie di sopralluoghi per constatare il disastro infrastrutturale in cui versa il territorio e la provincia di Agrigento: la ss.640, il Ponte Morandi, il viadotto Akragas e le zone più colpite e interessate dalle ultime inondazioni". Queste le affermazioni di Filippo Perconti, portavoce alla Camera del movimento 5 Stelle; il Ministro si è recato anche a Porto Empedocle che, nonostante sia il centro portuale più grande del sud-ovest della Sicilia, ad oggi deve fare i conti con ponti chiusi o ridotti ad una sola corsia. "Gli interventi di realizzazione, manutenzione e completamento delle opere devono essere concretizzate in tempi brevi, l'economia e la crescita del nostro territorio è stata danneggiata dalle pessime condizioni delle nostre arterie stradali - prosegue l'esponente del Movimento 5 Stelle - causando isolamento e disagi ai cittadini, inoltre dobbiamo considerare che l'alluvione ha peggiorato la già precaria condizione delle strade di collegamento interno". "In Sicilia servono infrastrutture funzionanti, il Ministro Toninelli ha ribadito che il ripristino e l'adeguamento della viabilità nella nostra regione - sottolinea Perconti - è tra le massime priorità del governo, dobbiamo permettere ai siciliani di spostarsi in maniera sicura e adeguata all'interno dell'Isola".

SICILIA24H
TONINELLI, IL POST-BELLICO E IL COMMISSARIO Dopo lunedì e martedì in Sicilia, il ministro Toninelli è rientrato a Roma. Promesso un commissario per le infrastrutture stradali nell'Isola, ancora in stato post-bellico. Forse al ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, giunto in Sicilia e appena rientrato a Roma, è balenato un paradosso, ovvero che al nord ci si accapiglia tra il sì e il no alla Tav, l'alta velocità, e che al sud, in Sicilia, ad Agrigento, si chiudono al transito le strade perché mancano i soldi per comprare il bitume e riparare le buche. Sì, è verosimile che tale paradosso dell'Italia a due velocità, l'alta e la bassa, sia balenato alla mente dell'assicuratore di Cremona al governo di Italia con il Movimento 5 Stelle. E lo stesso senatore Danilo Toninelli se ne è accorto, tanto che prima di decollare dalla Sicilia ha sintetizzato così la sua esperienza frutto della due giorni trascorsa nell'Isola: "La Sicilia è ben oltre l'emergenza, buona parte dei 26mila chilometri di strade provinciali è in condizioni post-belliche". Ovvero, perché sia da tutti compreso, nelle condizioni degli anni '40 e '50, dopo il secondo conflitto mondiale. Toninelli forse ignora che prima di lui altri hanno datato tale regresso ancora prima, all'epoca borbonica. Tuttavia, ok al post-bellico, a rimedio di cui il ministro Toninelli ha proposto una soluzione, immediata, come nello stile operativo dei 5 Stelle, tradito forse dai tre mesi per sfornare il decreto "Genova", con pugno di Toninelli a parte. E il ministro ha spiegato la sua proposta così: "Io propongo un commissario straordinario governativo, con poteri speciali sul modello Genova da esportare qui in Sicilia, perché con le procedure ordinarie non si va avanti. Spero di riuscire a farlo subito, nel Consiglio dei ministri, portando quello che ho visto con i miei occhi: cioè l'emergenzialità totale della viabilità in Sicilia". Dal tempo del prefetto Mori, commissario in Sicilia contro malavita e brigantaggio, la ricetta del commissario è stata utilizzata per cucinare tutti i piatti all'occorrenza. Ad esempio, oggi il presidente della Regione, Nello Musumeci, come lo è stato Crocetta, è commissario all'emergenza acqua e rifiuti. E adesso è atteso il commissario per le infrastrutture stradali, armato di frustino, come lo disegna il ministro Toninelli che rimprovera: "Sono venuto in Sicilia a sollecitare e a controllare, e a spronare i cantieri che sono sotto la mia responsabilità. Non sono contento di come vanno le cose". Ed il presidente Musumeci invece è contento, e spiega il perchè: "Sono contento di avere incontrato il ministro Toninelli, perché così il governo nazionale ha piena consapevolezza del pauroso e drammatico, irragionevole, stato di degrado nel quale si trova la rete viaria siciliana, alla quale aggiungo anche la rete ferroviaria in Sicilia, che ha bisogno di ammodernamento e di chiudere i cantieri aperti anche da 20 anni. Ho informato il ministro che in Sicilia, dal momento che un amministratore immagina la realizzazione di un'opera pubblica, fino alla gara d'appalto, possono passare anche tre anni, sempre se non c'è un ricorso. Questi tempi biblici sono assolutamente incompatibili con la realtà siciliana che vuole rinascere" - conclude Musumeci.

LA SICILIA
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL LIBERO CONSORZIO Consegnata nota sul sistema viario Nel corso dell'incontro con il Ministro delle Infrastrutture on. Toninelli il commissario del Libero Consorzio Comunale Girolamo Di Pisa ha consegnato una nota al Ministro sul sistema viario della nostra provincia, precisando che l'Ente dispone di un gruppo tecnico capace ed operativo in grado di recuperare il sistema viario secondario. In merito, diversi finanziamenti sono stati ottenuti e altri ne stanno arrivando, e diversi cantieri sono già aperti. Tuttavia, ha aggiunto il commissario l'intero sistema viario del territorio ha subito negli ultimi anni un grave degrado che ha pregiudicato la mobilità residenziale e turistica con gravi danni anche per le aziende ed in particolare per quelle agricole. A determinare tale condizione il lungo periodo, circa un quinquennio, di assenza di risorse, che ha moltiplicato le spese di recupero che potevano essere evitate con una costante manutenzione ordinaria. Una mancanza di risorse che renderanno particolarmente onerosi gli interventi finalizzati a garantire un decoroso assetto del piano viario provinciale . Inoltre, i danni del maltempo degli ultimi giorni, valutabili in parecchi milioni di euro, hanno ulteriormente complicato la situazione. Il Commissario ha precisato infine che, superata la situazione di emergenza, «sarà necessario con l'aiuto di Stato e Regione programmare un piano pluriennale di recupero che la Provincia è disponibile a portare avanti».

PORTO EMPEDOCLE. Ad attendere il ministro anche gli studenti del Liceo nautico.
INTERVENTI SU INFRASTRUTTURE INCONTRO TONINELLI-CARMINA
  PORTO EMPEDOCLE. Da scaletta distribuita alla stampa, si doveva trattare di una "toccata e fuga", un incontro di pochi minuti prima di partire alla volta di Vicari. Alla fine però il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli è rimasto al Comune di Porto Empedocle per oltre un'ora confrontandosi con amministratori e attivisti. Tutto condito da immancabili foto ricordo, come si confà alla prassi 5 Stelle. "Si è parlato di tutto" ci dicono i componenti della giunta di Ida Carmina presenti, anche cuore di tutto erano necessariamente le condizioni della viabilità extraurbana con un particolare riferimento ai viadotti oggi malati: Spinola, Salsetto e, ovviamente, Akragas. Una situazione che rischia, con il tempo, di isolare totalmente il centro marinaro, tagliando fuori con esso una parte della provincia. Come già avvenuto durante i confronti dei giorni scorsi il ministro Toninelli non ha preso alcuna posizione specifica, trattandosi dal suo punto di vista unicamente di una "visita ricognitiva", mentre per tutti e tre Anas ha dato rassicurazioni - a quanto pare anche un po' generiche- di riaperture in tempi contenuti. Il componente del Governo, dal canto suo, ha confermato che tutte le emergenze riscontrate in questa due giorni sicula saranno tradotte in un corposo "dossier-Sicilia", rispetto al quale dovrà poi confrontarsi con la società di gestione della rete stradale alla quale, è la proposta, si vorrebbe poter consegnare anche la viabilità provinciale. Fatto che rassicura poco, dato che è stato lo stesso Toninelli a sottolineare come sulle incompiute come il raddoppio delle 640 o anche sui grandi lavori come i consolidamento del viadotto "Akragas" lui terrà il "fiato sul collo" ad Anas. Si è parlato comunque anche di porti, con la presenza degli studenti del liceo nautico, e con Toninelli che avrebbe assicurato anche in questo caso opportunità anche per questo territorio. E sull'ipotesi del passaggio della rete Provinciale all'Anas è stato direttamente il commissario del Libero consorzio Girolamo Di Pisa a consegnare una nota al ministro con la quale ha ribadito che l'Ente da lui diretto "dispone di un gruppo tecnico capace ed operativo in grado di recuperare il sistema viario secondario" ma che l'intero sistema viario "ha subito negli ultimi anni un grave degrado" a causa di "un quinquennio di assenza di risorse, che ha moltiplicato le spese di recupero che potevano essere evitate con una costante manutenzione ordinaria". Insomma, meno convenzioni e più soldi.

"SUBITO IL COMMISSARIO SBLOCCA-OPERE"
Toninelli conclude la sua visita in Sicilia:" Strade provinciali in condizioni post-belliche, ora interventi straordinari" Circa 300 milioni per 190 strade provinciali da recuperare. Musumeci lancia l'Ufficio speciale per la progettazione. PALERMO. «La Sicilia è ben oltre l'emergenza, buona parte dei 26mila chilometri di strade provinciali è in condizioni post-belliche. Io propongo un commissario straordinario governativo, con poteri speciali sul modello Genova da esportare qui perché con le procedure ordinarie non si va avanti. Spero già stasera (ieri sera per chi legge, ndr) di parlarne, fuori sacco, in Consiglio dei ministri». Mentre sta per volgere a conclusione la sua due giorni siciliana, il ministro Damiano Toninelli - a Palazzo d'Orléans, incontrando i giornalisti assieme al governatore Nello Musumeci esprime tutto il suo sconforto per la situazione che ha trovato nell'Isola. Un giudizio che accomuna strade e ferrovie: «Sono venuto qui a sollecitare e a controllare e a spronare i cantieri che sono sotto la mia responsabilità. Non sono contento di come stanno andando le cose nei cantieri Rfi e Anas in Sicilia, hanno il mio fiato sul collo», taglia corto il ministro del Movimento 5stelle. «Era necessario dovere e potere vedere con i miei occhi la situazione della viabilità in Sicilia. Qui la situazione va ben oltre l'emergenza specialmente se mettiamo il focus sulla viabilità provinciale», ammette Toninelli. «Situazioni postbelliche come quelle in cui versano molte strade locali e provinciali necessitano di interventi altrettanto straordinari». «Abbiamo condiviso di creare un percorso che porti la Sicilia ad avere delle possibilità di interventi straordinari», dice, annunciando un commissario straordinario per la viabilità locale. La situazione di viabilità e trasporti - e non c'era certo bisogno della visita del ministro - è drammatica. «Lo dico con grande sincerità: oggi lo Stato torna a interessarsi concretamente della Sicilia», rivendica Toninelli dopo avere fatto dei sopralluoghi in cantieri Anas e Rfi della Sicilia. E annuncia «una serie di incontri» con il presidente della Regione. «Non ci interessano i nomi di chi ha fatto o non fatto qualcosa o chi ha fatto disastri- dice - Musumeci è arrivato solo pochi mesi prima di me alla Regione. Qui bisogna mettere in mano una situazione. E se servono poteri sociali lo faremo. Così in pochi mesi qualche cantiere può essere sbloccato». In particolare, il riferimento è ai circa 300 milioni già a disposizione per 190 interventi sulle strade provinciali, di cui avevano parlato lunedì il leaeder siciliano del M5S, Giancarlo Cancelleri, e la capogruppo all'Ars, Valentina Zafarana, lanciando l'idea di un commissario con poteri speciali. «Sono contento di avere incontrato il ministro Toninelli - ha risposto Musumeci davanti ai giornalisti perché così il governo ha piena consapevolezza del pauroso e drammatico, irragionevole, stato di degrado nel quale si trova la rete viaria siciliana, alla quale aggiungo anche la rete ferroviaria in Sicilia, che ha bisogno di ammodernamento e di chiudere i cantieri aperti anche da venti anni». E il governatore ha rivelato: «Al signor ministro, assieme all'assessore Marco Falcone ho rappresentato le difficoltà e i ritardi di chi non investe sulla rete ferroviaria. Le difficoltà a fare fronte a un'azione anticiclica vera e propria. Significa operare con alcune deroghe che possano consentirci di evitare i tempi lunghi che la burocrazia regionale e nazionale impone. Ho detto al ministro che in Sicilia dal momento un un amministratore immagina la realizzazione di un'opera pubblica alla gara d'appalto possono passare anche tre anni, sempre se non c'è un ricorso. Questi tempi biblici sono assolutamente incompatibili con la realtà siciliana che vuole rinascere». Anche Musumeci, oltre all'analisi dei problemi, ha lanciato una prima soluzione sul versante delle competenze della Regione: nasce in Sicilia un Ufficio speciale per la progettazione «che consente di mettere insieme i tecnici dell'amministrazione regionale siciliana per progettare finalmente per gli enti locali e per la nostra amministrazione», annuncia davanti al ministro. Toninelli ha poi incontrato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che da presidente di Anci Sicilia gli ha chiesto, fra le altre cose, «interventi contro il grave dissesto idrogeologico» ricordando anche la necessità di risposte su una «situazione stradale al collasso». In un altro incontro, i sindacati degli edili hanno chiesto al ministro «un impegno concreto per la definizione della Bolognetta-Lercara e per il completamento di anello e passante ferroviario». Naturalmente poco convinta della concretezza di questi due giorni siciliani del ministro è Forza Italia. «Toninelli imperatore delle promesse. Il problema non è tanto il decisore ultimo, in deroga alle procedure vigenti, ma la pecunia. Insomma, non il come ma il quanto. Per ristabilire la 'normalità' al 'degrado delle strade siciliane servono tanti soldi. Dove li andrà a prendere il governo? Perché in legge di bilancio non hanno predisposto questi finanziamenti?». Lo afferma, in una nota, Urania Papatheu, senatrice forzista.





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