Live Sicilia
Enti locali
Province sull'orlo del default
I sindacati: Musumeci ci incontri
Il governo nazionale: "La Sicilia chieda l'emergenza per le strade provinciali".
Le segreterie regionali di Cgil, CIsl e Uil chiedono un incontro urgente al governo Musumeci per affrontare il tema dell'emergenza delle ex Province a un passo dal default. I sindacati in una lettera congiunta (insieme alle rispettive sigle del pubblico impiego) indirizzata al presidente della Regione chiedono di "discutere delle risorse che il governo intende allocare nella manovra di assestamento che dovrà essere discussa in aula e del progetto di riordino degli Enti". In assenza di risposte le categorie "non esiteranno ad organizzare la mobilitazione dei lavoratori".
Cgil, Cisl e Uil riassumono l'iter di incertezza normativa che ha visto protagonisti gli enti di area vasta. E l'insostenibilità finanziaria derivante dal taglio dei trasferimenti da una parte e dall'imposizione del prelievo da parte dello Stato. "Le minori entrate e il crollo delle riscossioni impediscono di pagare i debiti e di conseguenza aumentano i residui passivi - si legge nella nota dei sindacati confederali -. A ciò si aggiunge lo scippo di stato, perpetrato dal Governo Nazionale, attraverso il "Prelievo forzoso" sui bilanci correnti, attraverso le somme che le ex province devono versare allo Stato per effetto delle leggi di stabilità. Il prelievo forzoso (260 milioni di euro) sulle imposte versate in Sicilia, operato dal Governo Nazionale, oltre che essere incostituzionale, incide pesantemente sulla tenuta degli stessi Enti.
Tale situazione ha già provocato il dissesto finanziario dell'ex provincia di Siracusa ma in assenza di risposte e di interventi da parte del governo regionale, il dissesto ormai è alle porte per tutti Liberi Consorzi ma anche per le Città Metropolitane". Il governo regionale ha chiesto a quello nazionale di sospendere il prelievo che grava sulle Province. E ieri l'assessore agli Enti locali Bernadette Grasso ha inviato una lettera al ministro Salvini "con la quale il governo regionale ha chiesto a quello nazionale e al Parlamento lo sforzo di farsi carico nella finanziaria dei bisogni dei territori e di restituire alle Città Metropolitane e alle Province la possibilità di assolvere i compiti istituzionali loro assegnati". Ma da Roma si attendono risposte. Intanto il tempo stringe, gli enti sono ormai vicini al collasso, strade e scuole patiscono la mancanza di manutenzione.
"E' impensabile - attaccano Cgil, Cisl e Uil - che gli enti possano reggersi con la previsione aleatoria di 91 milioni di euro a fronte dei 211 milioni necessari soltanto per il pagamento degli stipendi. Mentre nei confronti del Governo nazionale abbiamo rivendicato, a fronte del taglio del 90% delle risorse, l'abrogazione del prelievo forzoso dai bilanci delle ex province che nel 2016, ha toccato i 180 milioni di euro".
"L'allarme di Cgil, Cisl e Uil sul futuro delle 'ex Province' impone il massimo sforzo da parte del governo regionale per stanziare le risorse necessarie ad evitare il rischio che questi enti vadano incontro al default", incalza Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all'Ars. "Ho chiesto al presidente della commissione Affari istituzionali e al presidente della commissione Bilancio di ricevere in audizione i rappresentanti delle sigle sindacali - aggiunge - per discutere dell'assetto degli enti e del futuro lavorativo dei dipendenti di Liberi Consorzi e Città Metropolitane".
Intanto, dal governo nazionale si fa sentire il sottosegretario grillino Vincenzo Maurizio Santangelo: "Ribadisco la disponibilità di questo governo, già espressa dal Ministro Toninelli, di prendere in mano la drammatica situazione delle strade provinciali attraverso la nomina di un commissario straordinario con poteri speciali - afferma - . Ma per dichiarare lo stato di emergenza della viabilità in Sicilia c'è bisogno che l'esecutivo regionale ne faccia richiesta, cosa che non è ancora avvenuta. Il Governo del cambiamento è pronto a fare la sua parte per la Sicilia, ma sembra che Musumeci non abbia le stesse priorità".
BlogSicilia
"Province tutto fermo, mentre il governo aumenta le indennità di carica dei commissari"
"Il governo Musumeci e l'assemblea regionale continuano a tenere nel limbo Liberi Consorzi e Città Metropolitane non consentendo le elezioni degli organi e non garantendo le risorse necessarie ad evitare il dissesto, ma trovano il modo di aggirare le misure di "spending review" imposte dal governo nazionale aumentando le indennità dei commissari in carica, ed anche di quelli degli altri enti". Lo dice Giuseppe Badagliacca segretario del sindacato Csa sullo stallo delle province.
"Una manovra in pieno stile gattopardesco che la dice lunga sulla reale volontà di ridare una governance definitiva agli enti e manifesta l'intenzione di continuare ad occuparne le poltrone senza peraltro badare a spese - aggiunge Badagliacca - Un ulteriore dimostrazione di come l'autonomia statutaria, lungi dal rappresentare volano di sviluppo e crescita dei siciliani, viene utilizzata solo per spot.
Per la cronaca il decreto presidenziale 610 del 12 novembre scorso , passato inosservato, che di fatto annulla la riduzione effettuata nel 2009 per perseguire limitazioni della spesa pubblica, prevede un aumento del 20% della retribuzione e riguarda i commissari straordinari e regionali presso tutti gli enti locali. Verrebbe da pensare che le cose che interessano veramente si fanno in fretta e senza problemi".
Giornale di Sicilia
«Per gli statali un giro di vite,
controlli con le impronte digitali»
Il ministro della Pubblica Amministrazione: «Dai sindacati non ho avuto resistenza. C'è chi ricorre già a questo sistema»
Osvaldo Baldacci
«In questi mesi ho voluto congratularmi telefonando personalmente a molti di coloro che hanno denunciato casi di assenteismo, perché questa è una battaglia culturale e chi la porta avanti va incoraggiato. Reputo essenziale in questo contesto la prevenzione, direzione in cui vanno i provvedimenti che stanno per diventare legge, come quello che sostituirà il vecchio cartellino con la rilevazione delle impronte digitali». Così commenta i fatti di Palermo il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. Ministro, ancora un episodio eclatante di assenteismo sul lavoro, con scambi di cartellini e altri trucchi. Il tutto scoperto grazie a una moglie gelosa e non perché si sia mosso qualcosa dentro l'amministrazione. Non è cambiato nulla in questi anni? «Qualcosa lentamente sta cambiando, dobbiamo accelerare il cambiamento. Sono aumentate le denunzie ma c'è una cultura diffusa, una forma mentis per cui alcuni ritengono che sia normale non recarsi sul posto di lavoro. Gli assenteisti sono una minoranza ma spesso si tratta di assenze croniche. Dalle prime notizie sembra che a Palermo come in altri casi l'assenza non sia stata occasionale ma sistematica. Quando l'assenteismo è cronico è impossibile pensare che nessuno sappia. Per questo serve una svolta sollecitando chi è a conoscenza di casi di assenteismo a denunziarlo. È attivo il 117 al quale ci si può rivolgere. In alcuni casi i dirigenti si sono messi a fare gli Sherlock Holmes per trovare anche le prove. Io ho telefonato a molti di coloro che hanno fatto queste segnalazioni per congratularmi personalmente. Alcuni credevano di essere su "Scherzi a parte", ma in realtà era un gesto simbolico perché mi rendo conto che per chi lavora in ufficio è complicato denunciare un collega. Ma io volevo far capire l'import anza della denunzia: stiamo anche pensando a un evento pubblico di buoni esempi con i dirigenti e gli impiegati usciti dall'omertà. Bisogna capire che l'assenteismo è un doppio tradimento. Tradisce i cittadini perché il servizio pubblico risulta carente ed è un tradimento anche dei colleghi, perché chi non lavora scarica lavoro, responsabilità e colpe sui dipendenti onesti. La lotta all'assenteismo non è una lotta ai dipendenti pubblici, ma è un impegno per tutelarli: la stragrande maggioranza di dipendenti lavorano regolarmente ma tutti i dipendenti hanno una pessima reputazione proprio a causa degli assenteist i». Come si può combattere? «Il mio primo atto a luglio è stato avviare una serie di sopralluoghi dell'Ispettorato della funzione pubblica in collaborazione con la Guardia di Finanza. Veri e propri blitz che fotografano la situazione negli uffici di tutta Italia, dal lunedì al venerdì. Per queste ispezioni proprio stamattina (ieri, ndr) con il generale Toschi abbiamo firmato un protocollo di intesa sulla lotta congiunta contro l'assenteismo tra l'Ispettorato del mio ministero e la Guardia di Finanza. Occorre intensificare i controlli. Poi c'è il ddl Concretezza che attualmente è all'esame del Senato e spero la prossima settimana in Aula, el quale per la prima volta in Italia introduco la rilevazione delle presenze attraverso le impronte digitali. Per me è fondamentale, perché il sistema del cartellino è preistorico e come abbiamo visto facilmente aggirabile». E questa misura delle impronte digitali andrà a buon fine? «Molti dicevano che mi sarebbe stato impedito, che i sindacati avrebbero fatto una levata di scudi. Io nell'incontro con loro sono stata molto schietta su questo: ho semplicemente ricordato loro che l'assenteismo è reato, e danneggia per primo chi lavora. E infatti da loro non ho avuto affatto quella resistenza che alcuni mi avevano fatto temere. E anzi nel frattempo ho scoperto che ad esempio a Salerno c'è hi ha già introdotto la rilevazionc delle impronte digitali. Siamo nel 2018 e usiamo il riconoscimento facciale come sistema di autenticazione, non vedo perché non usare le rilevazioni biometriche per garantirela presenza negli uffici pubblici ». C'è appunto anche una questione di applicazione nelle amministrazionilocali? « non ho avuto osservazioni ocritiche a livello regionale o comunale. Per ora sono ottimista. Anche perché questo tema è una priorità di tutto il governo, tanto che appunto il ddl Concretezza è già all'esame del Parlamento. Il precedente governo aveva lavorato sul procedimento disciplinare. Io ritengo fondamentale la prevenzione: oltre a punire chi non va al lavoro, voglio agire a monte, voglio far entrare i dipendenti in ufficio. E agirò anche sui dirigenti: sto lavorando ad una legge delega per una riforma sulla dirigenza ed uno dei punti qualificanti sarà stabilire le progressioni di carriera e le sanzioni in relazione alla capacità di controllare anche le presenze oltre che la produttività dei dipendenti». Domenica è stata la giornata contro la violenza sulle donne, un tema che la caratterizza da sempre... «È una battaglia che porterò avanti sempre e comunque, come semplice cittadina, come ministra o come avvocato. Proprio domani (oggi, ndr) in Consiglio dei ministri approveremo il provvedimento sul Codice Rosso, una battaglia che da tempo combattiamo con Michelle Hunziker nella Fondazione DoppiaDifesa. Da molto tempo abbiamo sensibilizzato le donne vittime di violenza a denunciare, e in effetti le denunce sono aumentate. Poi però queste donne non hanno l'aiuto immediato che servirebbe, e troppo spesso la cronaca racconta di femminicidi perpetrati da chi era già stato denunciato. Il codice rosso richiama quello dei pronto soccorso, e prevede che le donne che denunciano devono essere subito ascoltate da un magistrato, che possa valutare la gravità del caso senza che siasmarrito fra le altre carte». ( OBA)
Record per la Sicilia
Turismo, le presenze superano 420 milioni
Cinzia Conti
ROMA
Nuovo record per il turismo in Italia: a certificarlo è il report dell'Istat movimento turistico secondo cui nel 2017 gli esercizi ricettivi hanno registrato un nuovo massimo storico, dopo quello del 2016, con oltre 420 milioni di presenze (+4,4% rispetto al 2016) e 123 milioni di arrivi (+5,3%). La crescita è stata superiore a quella media europea.Continua il boom negli esercizi extra-alberghieri: si contano 145,5 milioni di presenze (+7,5% sul 2016) e 29,4 milioni di arrivi (+10,2%), conuna permanenza media di 4,9 notti. Negli alberghi le presenze toccano 275,1 milioni e gli arrivi 93,8 milioni (rispettivamente +2,8% e +3,9% sull'anno precedente) e in media la permanenza si conferma a 2,9 notti. Le presenze dei clienti residenti in Italia sfiorano i 210 milioni, quelle degli stranieri salgono a 210,7 milioni e per la prima volta superano le presenze degli italiani (rispettivamente +3,2% e +5,6% sul 2016). Interessante la distribuzione geografica, che in generale è stata più forte nel Mezzogiorno: gli umenti più consistenti in termini di presenze si sono registrati in Sicilia (+7,3% rispetto al 2016), Basilicata (+6,5%), Piemonte (+6,3%) ed Emilia-Romagna +6,0%). Molto concentrate le presenze: negli esercizi ricettivi dei primi 50 comuni italiani se ne registrano quasi 171 milioni, pari al 40,6% del totale. Queste destinazioni, nel loro complesso, assorbono un terzo delle presenze «italiane» (32,7%) e quasi la metà (48,5%) di quella dei non residenti e sono principalmente localizzate nell'Italia settentrionale. Roma si conferma la principale destinazione con quasi 27 milioni di presenze (il 6,4% del totale nazionale), seguono Milano e Venezia (entrambe al 2,8%). Se si guarda alla sola clientela estera, la quota di stranieri ospitati nella Capitale raggiunge circa il 9% del totale.Venezia si posiziona al secondo posto (4,8%). Nel 2017 le regioni al top delle presenze si confermano Veneto (16,5% del complessivo negli esercizi ricettivi italiani), il Trentino Alto Adige (11,9%), la Toscana (10,9%), l'Emilia- Romagna (9,5%) e la Lombardia (9,4%). Alcune regioni del Centro e del Sud, invece, hanno un bacino di attrazione quasi esclusivamente nazionale: è il caso di Molise (90,3% di presenze di clienti residenti sul totale regionale), Basilicata (89,5%), Abruzzo (86,0%), Marche (82,0%), Puglia (78,5%) e Calabria (77,5%). La Germania si conferma primo Paese di provenienza dei turisti stranieri in Italia con il 14,1% delle presenze registrate. Seguono Francia, Regno Unito e Stati Uniti con quote di circa il 3%.
Ponte Petrusa, lavori al via a gennaio
Il cantiere, secondo le prime previsioni, resterà aperto meno di un anno
Sarà realizzata una nuova struttura in metallo poggiata su alcuni piloni
Paolo Picone
Inizieranno a gennaio 2019 i lavori per la realizzazione del viadotto Petrusa che collega Agrigento con Favara. Lo ha annunciato il deputato regionale Carmelo Pullara dopo aver incontrato l'ingegnere Valerio Mele, direttore Anas Sicilia, per conoscere lo stato dell'arte sulla ricostruzione del Ponte Petrusa. «Nel mese di novembre -dice Pullara -è stata aggiudicata la gara, nel mese di dicembre si firmerà il contratto e i lavori inizieranno nel mese di gennaio 2019. La durata della ricostruzione è prevista in un anno». Nel 2020 l'import ante collegamento sarà aperto dopo anni di disagi per le due città di Agrigento e Favara. Sarà realizzata una nuova struttura in metallo poggiata su alcuni piloni ed eliminata la porzione ancora esistente. I lavori di costruzione prevedono un investimento di oltre 2 milioni e 700 mila euro e dureranno circa 10 mesi. Significa che, considerati i tempio di consegna delle opere e il tempo necessario ai lavori, non vedremo traccia della nuova statale 122 prima della fine del 2019, inizio del 2020. Tutto per costruire e installare un viadotto inmetallo, come quelli che già si trovano lungo la statale 640, cui aggiungere comunque tre pilastri in fondazione, uno dei quali scenderà nell'area del fiume San Biagio. Per questo sarà necessaria una deviazione provvisionale del canale di magra, così come si dovrà realizzare una piazzola sulla sponda sinistra per consentire la demolizione e ricostruzione della campata «superstite», rimasta ancora in piedi su lato «favarese» del viadotto. Tutte opere che saranno poi eliminate finiti gli interventi, e che saranno anzi sostituite da lavori di manutenzione e messa in sicurezza dell'alveo del fiume. Se da un lato non resta che attendere il completamento delle opere, e, soprattutto, sperare che non ci siano problemi di sorta che possano rallentare l'aggiudicazione e la realizzazione dei lavori, dall'altro non si può guardare con preoccupazione alle condizioni in cui versa la viabilità secondaria che consente non solo di raggiungere Favara, ma anche Agrigento provenendo dalle zone a valle. In più punti queste arterie presentano infatti profondi segni di dissesto causati appunto dall'aumento vertiginoso della quantità di traffico che qui viene dirottato, e il rischio è che in prospettiva alcune di queste possano essere anche chiuse, dato che gli enti competenti (nel caso specifico Libero Consorzio di Agrigento e Comune di Favara) non hanno le risorse economiche necessarie per provvedere a manutenzioni straordinarie di questa portata. articolarmente gravi sono le condizioni ad esempio di via Guevara: se nel tratto Provinciale è stato già imposto il limite di velocità a 30 km orari a causa delle buche, nella parte di ingresso alla città di Favara la carreggiata è ristretta a causa di un vasto crollo che potrebbe evolvere negativamente in futuro. Quindi, se da un lato si è certamente contenti del fatto che il viadotto sia in via di ricostruzione, contemporaneamente rimane la preoccupazione per la tenuta del sistema complessivo, perché il rischio reale è che, tra ritardi, tempi tecnici, necessità varie, a fare le spese di tutto questo rimangano comesempre solo i cittadini. Sui ritardi nella realizzazione del viadotto la Cisl e l'Adiconsum, con l'avvocato Roberta Russo ha intentato una causa contro l'Anas. L'Adiconsum, così come la Cisl, chiedono la ricostruzione del viadotto Petrusa e il risarcimento dei danni provocati: circa 300 mila euro fino allo scorso aprile, 500 euro al mese per ogni famiglia che vive nella zona e che vive i disagi. I lavorisono stati aggiudicati, nelle scorse settimane, alla ditta Pitruzzella di Favara. La prossima udienza si terrà il 17 aprile del 2019. Cisl e Adiconsum si ritengono soddisfatte del risultato ottenuto, nella considerazione di aver promosso una battaglia tra il silenzio e l'indifferenza delle amministrazioni locali, della politica e di chi avrebbe dovuto intervenire al fine di tutelare gli interessi dei cittadini. «Esprimono soddisfazione anche i cittadini di contrada Petrusa che dopo aver appreso lanotizia di avvenut aggiudicazione della gara di appalto, relativa alla ricostruzione del ponte, vedono - scrive Maurizio Saia, segretario della Cisl, - la possibilità di ottenere il risarcimento patrimoniale del danno subito». (* PAPI*)
B&b e hotel, altri 167 posti letto
Ad Agrigento, Licata, Palma Montallegro, P. Empedocle, Realmonte e Sciacca
Prosegue l'attività del Libero Consorzio nella classificazione di nuove strutture ricettive in provincia. Si tratta in prevalenza di bed and breakfast, affittacamere e case vacanza, nonché di un hotel, che aggiungono altri 167 nuovi posti letto alla dotazione complessiva della nostra provincia, a conferma dell'incremento degli ultimi anni. Le nuove strutture ricettive si trovano nei Comuni di Agrigento, Licata, Montallegro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Realmonte e Sciacca. Queste le nuove strutture ricettive: «B&B Sogni Divini», ad Agrigento in cortile Vaianella, Tre Stelle, 3 camere, 5 posti letto; «B&B Al centro storico», ad Agrigento in via Saponara, Tre Stelle, 2 camere, 5 posti letto; «B&B Il Sole dei Greci», ad Agrigento in c.le Stivala,Tre Stelle, 3 camere, 8 posti letto; «B&B L'Alba sul fortino», ad Agrigento in via M. Pascal, Tre Stelle, 3 camere, 6 posti letto; «B&B Le Mangiatoie », a Montallegro, in via Piemonte, Tre Stelle, 2 camere, 4 posti letto; B&B Licata sotto le stelle», a Licata in via G. De Pasquali, Tre Stelle, 4 camere e 10 posti letto; «B&B Panoramica dei Templi» ad Agrigento in Panoramica, tre Stelle, 4 camere, 11 posti letto; B&B Villa Contino» in viale Cannatello, Due Stelle, 2 camere e 4 posti letto; «B&B Il campanile» a Sciacca in Piazza Inveges, Tre Stelle, 1 camera e 2 posti letto; «B&B Villa Kaos» ad Agrigento in via Gentile, Tre Stelle, 3 camere e 7 posti letto; «B&B La Torre», a Realmonte in c.da Pergole, Tre stelle, 2 camere e 6 posti letto. Classificati anche la CasaVacanza «Al Duomo» a Licata, in corso Vittorio Emanuele, Una stella con 10 unità abitative e 24 posti letto, e gli Affittacamere a Porto Empedocle «L'Albero», su SS 115 (Una stella, 4 camere, 8 posti letto), «A due passi dal sole» in viaDeGiardini (Due stelle, 4 camere e 8 posti letto) e «La giara» in via Spinola (Tre stelle, 6 camere e 16 posti letto), nonché «Terrazze chiaramontane« a Palma in via Lipari (Tre Stelle, 5 camere e 8 posti letto). Infine è stato classificato l'Hotel Doric Bed in contrada San Biagio, 4 stelle, 17 camere e 35 posti. Si è discusso degli otto depuratori gestiti in provincia di Agrigento
Dopo l'interdittiva antimafia
Girgenti Acque, audizione all'Ars
Ieri la IV Commissione legislativa ARS si è occupata delle criticità nel servizio idrico nella provincia di Agrigento. «Abbiamo convocato sia l'Ati di Agrigento che il commissario Rolle» - dichiara Savarino - «per continuare a seguire passo dopo passo l'iter dei depuratori della provincia di Agrigento. Parliamo di 8 impianti che, ci riferisce la struttura commissariale, andranno in gara a gennaio. La nostra attenzione era già alta ma, alla luce delle possibili refluenze negative della interdittiva anti-mafia dell'ente gestore girgenti acque s.p.a, oggi lo sarà ancora di più! Accompagneremo l'Ati di Agrigento in questo delicato momento caotico di transizione, assicurandoci che le opere vengano realizzate nella massima legalità, trasparenza e celerità. Vogliamo fortemente che i cittadini non vivano mai più disservizi e per di più pagandoli a costi esorbitanti. Come abbiamo già dimostrato sui rifiuti, altra emergenza, con la legge sui rifiuti, e col piano stralcio dei rifiuti noi lavoriamo alacremente ed in silenzio! riusciremo ad inserire nel piano definitivo in itinere quanti più impianti pubblici possibili nella provincia di Agrigento, purché siano adeguati alle esigenze del territorio ed anaerobici. Proprio in questi giorni i tecnici in assessorato stanno valutando la fattibilità dei progetti dell'area ovest della provincia. Per cui a chi fa polemiche sterili noi rispondiamo con la serietà di chi vuole risolvere i problemi creati da troppi anni di lassismo e di malcostume». Su Girgenti Acque negli ultimi mesi un vero e proprio terremoto dopo l'i n c h i estadella procura della Repubblica di Agrigento e la recentissima interdittiva antimafia della Prefettura. L'altro ieri un documento di fiducia nell'imprenditore, Marco Campione, era stato diramato da impiegati e dirigennti della società.
AGRIGENTONOTIZIE
MICROIMPRENDITORIA PER I GIOVANI,
APRONO 7 SPORTELLI NELLE SEDI URP
Attraverso il progetto è
possibile sviluppare idee di business e avviare iniziative
imprenditoriali per consentire di accedere a finanziamenti agevolati
attraverso il supporto per l'accesso al credito fino a 50 mila euro
Redazione
Si aprono nuove opportunità
occupazionali e di microimprenditoria locale per i giovani
agrigentini. È stato, infatti, presentato stamani nell'aula
consiliare "Giglia" del Libero consorzio comunale di Agrigento,
l'atto d'impegno tra l'ex Provincia regionale e l'ente
nazionale Microcredito, finalizzato all'apertura di sette sportelli
informativi nelle sedi Urp di Agrigento, Bivona Licata, Sciacca,
Canicattì, Cammarata e Ribera.
Attraverso questo progetto è possibile
sviluppare idee di business e avviare iniziative imprenditoriali per
consentire di accedere a finanziamenti agevolati attraverso il
supporto per l'accesso al credito fino a 50 mila euro; per
partecipare bisogna avere tra 18 e 29 anni ed essere iscritto al
programma Garanzia Giovani.
La cerimonia, aperta dai saluti del
commissario straordinario Libero consorzio Comunale di Agrigento
Alberto Girolamo Di Pisa, del segretario/direttore generale Caterina
Maria Moricca, e dell'agente territoriale Sicilia dell'ente
nazionale Microcredito Valentina Lupo, è stata arricchita dalla
presenza del prefetto Dario Caputo, del questore Maurizio Auriemma e
del comandante provinciale dei carabinieri: il colonnello Giovanni
Pellegrino. Significativi, inoltre, gli interventi del presidente
dell'ordine dei commercialisti di Agrigento Paola Maria Giacalone e
del vice provveditore agli studi Elvira De Felice.
Nel corso dell'incontro, Valentina
Lupo ha spiegato agli studenti, presenti numerosi in aula, quali sono
gli strumenti messi a disposizione da 'Microcredito' per valorizzare
le proprie attitudini e diventare imprenditori di se stessi. I sette
sportelli agrigentini, infatti, saranno dedicati a informare i
giovani interessati alla presentazione del progetto per l'ottenimento
del microcredito. L'agente territoriale, infine, ha spiegato quali
sono le opportunità di accesso al microcredito, come, ad esempio,
'Selfiemployment' che offre l'opportunità di sviluppare idee di
business e avviare iniziative imprenditoriali. Il progetto, ha
sottolineato la Lupo, consente di accedere a finanziamenti agevolati
attraverso il supporto per l'accesso al credito.
L'ente nazionale per il
'Microcredito' è un ente pubblico non economico che esercita
importanti funzioni in materia di microcredito e microfinanza, a
livello nazionale ed internazionale. In particolare promozione,
indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio degli strumenti
microfinanziari promossi dall'Unione Europea e delle attività
microfinanziarie realizzate a valere sui fondi comunitari;
monitoraggio e valutazione delle iniziative italiane di microcredito
e microfinanza; promozione e sostegno dei programmi di microcredito e
microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale del Paese,
nonché ai Paesi in via di sviluppo e alle economie in transizione.
AGRIGENTOOGGI
UNIVERSITÀ DI AGRIGENTO, IL
BILANCIO DELLA GESTIONE BUSETTA
Secondo i dati diffusi dal giornale di
Palermo, con la gestione Busetta l'università di Agrigento è
stata rilanciata, con importanti traguardi. Ultimo in ordine di
tempo, l'accordo raggiunto con la Lumsa che avvierà un corso
intensivo per la qualifica di educatore professionale
socio-pedagogico che preveda 1.500 ore in 8 mesi e nel contempo sono
state avviate le procedure propedeutiche per la creazione di un corso
di laurea in Scienze della formazione. Già è attivo il nuovo corso
di Laurea in Scienze della Mediazione Linguistica istituito presso il
Consorzio universitario di Agrigento ed autorizzato dal Ministero
dell'istruzione e della ricerca. Intanto la Uil di Agrigento
interviene con il segretario Gero Acquisto sugli ultimi sviluppi che
riguardano il Consorzio Universitario che si trova in una fase
decisiva per uscire dall'impasse e potenziare, dopo anni e anni di
letargo, l'offerta formativa con l'innesto di corsi di laurea e
facoltà di grande appeal per chi ha interesse a studiare in questa
provincia. «Ci troviamo in un momento determinante per il polo
agrigentino - dice Acquisto - con la previsione di un
potenziamento dell'offerta accademica a partire dall'anno
prossimo, con i corsi di laurea cosiddetti generalisti per le facoltà
di: Architettura, Economia, Scienze dell'Educazione e
Giurisprudenza. Dopo una stagione buia, impervia e che ha visto più
volte vacillare l'intero Consorzio con la governance, non possiamo
che essere soddisfatti di questo». (GDS)
SETTORE PROMOZIONE TURISTICA:
CLASSIFICATE 16 NUOVE STRUTTURE RICETTIVE IN PROVINCIA DI AGRIGENTO
Prosegue l'attività del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento nella classificazione di nuove
strutture ricettive in provincia di Agrigento. Si tratta in
prevalenza di bed and breakfast, affittacamere e case vacanza, nonché
di un hotel, che aggiungono altri 167 nuovi posti letto alla
dotazione complessiva della nostra provincia, a conferma
dell'incremento degli ultimi anni.
Le nuove strutture ricettive si
trovano nei Comuni di Agrigento, Licata, Montallegro, Palma di
Montechiaro, Porto Empedocle, Realmonte e Sciacca.
La classificazione delle strutture
ricettive è un servizio svolto dal Settore Promozione Turistica del
Libero Consorzio di Agrigento, previsto dalla Legge Regionale n.
27/1996 che delega questa competenza alle ex Province Regionali.
Le determinazioni dirigenziali
relative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni
competenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali.
Queste le nuove strutture ricettive:
- "B&B Sogni Divini", ad
Agrigento in c.le Vaianella, Tre Stelle, 3 camere, 5 posti letto
- "B&B Al centro storico", ad
Agrigento in via Saponara, Tre Stelle, 2 camere, 5 posti letto
- "B&B Il Sole dei Greci", ad
Agrigento in c.le Stivala,Tre Stelle, 3 camere, 8 posti letto;
- "B&B L'Alba sul fortino",
ad Agrigento in via M. Pascal, Tre Stelle, 3 camere, 6 posti letto;
- "B&B Le Mangiatoie", a
Montallegro, in via Piemonte, Tre Stelle, 2 camere, 4 posti letto;
- "B&B Licata sotto le stelle",
a Licata in via G. De Pasquali, Tre Stelle, 4 camere e 10 posti
letto;
- "B&B Panoramica dei Templi"
ad Agrigento in Panoramica dei Templi, Tre Stelle, 4 camere, 11 posti
letto;
- "B&B Villa Contino" ad
Agrigento in viale Cannatello, Due Stelle, 2 camere e 4 posti letto;
- "B&B Il campanile" a
Sciacca in Piazza Inveges, Tre Stelle, 1 camera e 2 posti letto;
- "B&B Villa Kaos" ad
Agrigento in via Gentile, Tre Stelle, 3 camere e 7 posti letto;
- "B&B La Torre", a Realmonte
in c.da Pergole, Tre stelle, 2 camere e 6 posti letto.
Classificati anche la Casa Vacanza "Al
Duomo" a Licata, in corso Vittorio Emanuele, Una stella con 10
unità abitative e 24 posti letto, e gli Affittacamere a Porto
Empedocle "L'Albero", su SS 115 (Una stella, 4 camere, 8 posti
letto), ", "A due passi dal sole" in via De Giardini (Due
stelle, 4 camere e 8 posti letto) e "La giara" in via Spinola
(Tre vstelle, 6 camere e 16 posti letto), nonché "Terrazze
chiaramontane" a Palma di Montechiaro in via Lipari (Tre Stelle, 5
camere e 8 posti letto).
Infine è stato classificato anche
l'Hotel Doric Bed in contrada San Biagio ad Agrigento, 4 stelle, 17
camere e 35 posti letto.
CGIL di Agrigento, stabilizzazione
personale con contratto a tempo determinato part-time
LA FUNZIONE PUBBLICA CGIL DI
AGRIGENTO CHIEDE AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL LIBERO CONSORZIO
COMUNALE DI AGRIGENTO L'ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DI
STABILIZZAZIONE
.
La Funzione Pubblica C.G.I.L. di
Agrigento in data odierna ha provveduto all'invio di una nota,
indirizzata al Commissario Straordinario e alla Segretaria/Direttrice
Generale dell'Ente, con la quale lamenta la poca attenzione da
parte dei vertici dell'Ente sulla problematica che interessa i
circa centotrenta dipendenti con Contratto a Tempo Determinato
attualmente in servizio.
Il Coordinatore Provinciale Enti
Locali, Pietro Aquilino, con la predetta nota lamenta che nonostante
la Norma Regionale e Nazionale, attualmente vigente, agevola il
percorso della trasformazione dei contratti da tempo determinato a
tempo indeterminato del personale precario attualmente in servizio
presso gli enti locali, dopo le ripetute richieste di attivazione
delle procedure di "Stabilizzazione", avanzate, dalla scrivente
Organizzazione Sindacale, durante lo svolgimento di precedenti
incontri ufficiali, con la parte pubblica e non ultima la nota del
14/11/2018 con la quale è stato chiesto apposito incontro per
discutere sull'argomento, non è mai stata avviata alcuna procedura
in tal senso;
Considerato che, la data ultima utile,
per l'attivazione delle predette procedure è il 31/12/2018, la
Funzione Pubblica CGIL nell'interesse supremo di tutti i lavoratori
coinvolti, invita l'Ente a provvedere immediatamente alla stesura
di tutti gli Atti propedeutici all'avvio della procedura di
trasformazione dei contratti da Tempo Determinato a Tempo
Indeterminato, avvertendo che in mancanza di positivo riscontro entro
i termini stabiliti per Legge, dalla ricezione della missiva, l'O.S.
si riserva di attivare tutte le forme di lotta opportune per tutelare
i diritti dei lavoratori.
SICILIA24H
"PROVINCE", I POSTUMI DEL
DISASTRO
L'assessore regionale agli Enti
Locali, Grasso, scrive al ministro Salvini: "Subito i fondi per le
Province o sarà il collasso". Ad Agrigento presentato un progetto
con il Microcredito.
La riforma delle Province in Sicilia è
stata come un incosciente salto nel vuoto, ovvero una legge, peraltro
in controtendenza rispetto al resto di Italia, predisposta e
approvata senza minimamente sforzarsi di prevederne le conseguenze.
Con le dovute proporzioni, è stato come l'errore di Francia e
Inghilterra di avere fomentato e sostenuto le "primavere arabe",
con le proprie intelligence incapaci di prevedere ciò che in
reazione si sarebbe scatenato. Dunque, le Province in Sicilia: da una
parte l'assessore regionale agli Enti locali, Bernardette Grasso,
ha scritto una lettera al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e
ha battuto cassa: fondi per le Province, subito, o sarà il collasso.
Dall'altra parte vi è la Provincia di Agrigento che in un certo
qual modo si cimenta in progetti di agevolazioni finanziarie avviando
una collaborazione con l'Ente nazionale per il microcredito. Quindi
l'assessore Grasso spiega: "Ho inviato una lettera al ministro
Salvini con la quale il governo regionale ha chiesto a quello
nazionale e al Parlamento lo sforzo di farsi carico nella prossima
Finanziaria dei bisogni dei territori e di restituire alle Province
siciliane la possibilità di assolvere i compiti istituzionali loro
assegnati. Le richieste riguardano anche interventi in materia di:
incremento annuale dello stanziamento a regime da parte dello Stato a
favore delle Province della regione Sicilia, l' assegnazione
straordinaria di fondi e risorse per la manutenzione della viabilità
provinciale e la sicurezza di ponti, viadotti, e gallerie. E così
anche per le scuole superiori. Ed il potenziamento delle strutture
tecniche, concedendo agli enti locali la possibilità di assumere
figure specialistiche anche in deroga ai divieti di assunzione".
Nel frattempo, alla Provincia di Agrigento è stato presentato e
firmato un atto di impegno tra la stessa Provincia, rappresentata dal
commissario Alberto Di Pisa e dalla segretaria Caterina Moricca, e
l'Ente Nazionale per il Microcredito, al cospetto del suo
presidente, Mario Baccini, affiancati dalla presidente dell'ordine
dei Commercialisti di Agrigento, Paola Giacalone. A che serve tale
atto di impegno? Serve ad attivare sette sportelli informativi nelle
sedi degli Uffici della Provincia per relazioni con in pubblico di
Agrigento, Bivona Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera, al
fine di informare e orientare i giovani interessati alla
presentazione di progetti da finanziare con il microcredito che
attinge, soprattutto, dai fondi europei.
LA SICILIA
ENERGIA. Fondi Ue agli enti locali.
L'impegno di Terna ed E-distribuzione
Dalla Regione 120 milioni per
edifici e reti più "green".
PALERMO. Sono stati consegnati ieri
mattina dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci,
nel corso di una cerimonia nella Sala Alessi di Palazzo d'Orleans, i
decreti di finanziamento delle misure del Po-Fesr 2014-2020 per 120
milioni di euro relativi all'efficientamento energetico di edifici
provinciali, comunali e delle reti elettriche dell'Isola. Presenti
l'assessore dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità Alberto
Pierobon, il dirigente generale del dipartimento dell'Energia Tuccio
D'Urso, gli amministratori delegati di E-Distribuzione (società del
gruppo Enel che gestisce in Italia le reti a media e bassa tensione),
Vincenzo Ranieri, e Luigi Ferraris di Tema, che gestisce la rete di
trasmissione nazionale, oltre agli amministratori dei 40 Comuni e del
Libero consorzio interessati.
«La Sicilia ha bisogno di energia - ha
detto Musumeci - consegniamo oggi decreti per 120 milioni di euro
nella nostra regione che arranca in tutti i settori, e credo che
questa sia una bella testimonianza, tenuto conto che la Sicilia è la
regione più cablata».
Tema Spa realizzerà la stazione
elettrica di Vizzini (oltre 30 milioni) e la direttrice
Partinico-Partanna (oltre 6 milioni) con reti intelligenti
di distribuzione di energia e
interventi sulle reti di trasmissione complementari e volti ad
incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da
fonti rinnovabili, con l'introduzione di apparati provvisti di
comunicazione digitale e la misurazione intelligente e controllo e
monitoraggio come infrastruttura delle città e delle aree perurbane.
«Grazie a questi interventi - ha
spiegato Ferraris, ad Terna - creeremo nuovi elettrodotti e
realizzeremo anche un upgrade delle linee esistenti». Obiettivo, ha
aggiunto il manager, «è la riduzione congestioni locali,
l'ottimizzazione dei flussi e riduzione della c02 immessa in
atmosfera». Previsto inoltre un effetto benefico sull'indotto delle
imprese locali «attraverso il loro coinvolgimento nella
realizzazione degli interventi». Il piano industriale della società,
infine, prevede 600 milioni di investimenti complessivi nell'Isola
per i prossimi cinque anni.
Gli interventi di E-distribuzione Spa
riguardano i progetti "smart grids" cabina primaria nei
territori di: Augusta, Barrafrança, Comiso, Dirillo, Francofonte,
Guadalami, Licata, Naro, San Carlo, Santa Ninfa e Troina. «Stiamo
trovando nella Regione siciliana un attore attivo e proattivo nel
recuperare un certo ritardo che si era accumulato - ha detto l'ad
della società, Ranieri - e ora si sono sbloccati iter che erano
fermi da quattro anni». Questi interventi daranno lavoro a 2.200
persone, è stato spiegato nel corso dell'incontro. «Nel prossimo
triennio la Regione Siciliana diventerà la prima smart region
italiana», ha aggiunto il manager.
Reteidrica: rifacimento a rischio
Maggiori garanzie sui depuratori
dalla Commissione Ambiente dell'Ars
il rifacimento della rete idrica di
Agrigento potrebbe rimanere un vero e proprio "sogno". Se
da mesi si attendeva da parte del Dipartimento Acque e rifiuti il
decreto che avrebbe dovuto consentire l'avvio delle opere da parte di
Girgenti Acque, ora ad addensare nubi nerissime sulla possibilità
che qualcuno si faccia carico dell'opera sono le recenti vicende che
hanno interessato Girgenti Acque. Non solo l'interdittiva antimafia -
del resto la società sarà commissariata, teoricamente servirà
proprio a questo, a consentire la prosecuzione delle attività - ma
soprattutto l'ormai annunciato avvio del percorso di risoluzione del
contratto (divenuto rescissione) dato che in effetti, in questo
contesto, appare difficile che i soci dell'azienda vogliano investire
non sapendo né sé né quando potranno riprendere le somme. Sì
perché, come noto, a fronte di 30 milioni di euro di spesa
complessiva, il 30% dovrebbe arrivare dal privato e appare complesso
che in un momento di questo tipo qualcuno voglia investire.
Situazione simile anche per altre opere in cofinanziamento
Di questo e di altro si è parlato ieri
mattina in commissione Ambiente dell'Assemblea regionale siciliana,
presieduta dall'agrigentina Giusi Savarino. Presenti, oltre i
parlamentari, una rappresentanza dell'Ati, l'Assessorato regionale
alle Acque e rifiuti e la struttura commissariale per la de-
purazione, Quest'ultima ha confermato che le gare d'appalto per il
rifacimento-manutenzione dei depuratori dell'Agrigentino partiranno
nella primavera per poi veder partire i lavori entro l'anno prossimo,
nonostante si rischiassero alcune refluenze connesse
all'interdittiva. Anche se i lavori non sono affidati in modo
diretto, come evidente, i progetti definitivi sono stati in larga
parte però realizzati da un socio di Girgenti Acque. Stando a quanto
emerso ieri mattina non vi sarebbe problemi per le istruttorie già
completate, mentre sarà la Sogesid, struttura a cui il commissario
per la depurazione si rivolge per necessità tecniche, a farsi carico
di completare la progettazione di opere oggi in stato di avanzamento
più arretrato, come il mega depuratore di Timpa dei palombi.
"Continueremo a seguire passo dopo passo l'iter dei depuratori
della provincia di Agrigento - ha detto Savarino -. La nostra
attenzione era già alta ma, alla luce delle possibili refluenze
negative della interdittiva antimafia dell'ente gestore, la Girgenti
Acque, oggi lo sarà ancora di più. Accompagneremo l'Ati di
Agrigento - conclude - in questo delicato momento caotico di
transizione".
Intanto nella giornata di ieri
l'Assemblea territoriale idrica ha pubblicato il verbale della
riunione durante la quale si è votato per la rescissione del
contratto con il gestore. L'atto formale, però, dovrà essere
redatto da un legale e inviato alla "Girgenti".