Il Presidente D'Orsi invita i sindaci e gli amministratori locali a sforare il patto di stabilità per risolvere il problema della stabilizzazione dei precari. Questa la richiesta forte fatta durante la riunione in Prefettura, alla presenza dei 43 comuni sindaci della provincia di Agrigento, delle forze sindacali e del Prefetto Umberto Postiglione. Durante il suo intervento in prefettura il Presidente D'Orsi ha voluto dare il suo contributo alla discussione per trovare reali soluzioni alla vertenza dei precari.
"Mi sono chiesto, ha detto il Presidente D'Orsi, in questa situazione cosa fare per determinare una reale soluzione al problema. La prima cosa da fare e quella di farci ascoltare ed essere in grado di determinare una decisione a livello di governo nazionale.
La seconda cosa è sotto gli occhi di tutti cioè la mancanza della Politica. Oggi non facciamo più politica. Le nostre sono reazioni che nascono dalla pancia, dal bisogno che abbiamo per risolvere le nostre cose nell'emergenza. Non riusciamo a farci ascoltare.
Abbiamo bisogno di clamorose ed eclatanti dimostrazioni perché fino a quando in maniera educata e civile ci riuniamo alla prefettura o a Palermo per stilare un documento da consegnare al Governo Regionale o al Prefetto, io non so se il Ministro Tremonti di questi documenti cosa se ne farà o a cosa gli serviranno. Ritengo invece una cosa doverosa da fare, l'unica farci sentire è agire con forza. Io non credo al documento perché serve soltanto per segnalare domani sulla stampa locale che ci siamo riuniti e che ci stamo muovendo.
Cosa bisogna fare in concreto, oltre al coordinamento della nostra azione. Non è un problema dei 43 sindaci che si riuniscono con il Presidente della Provincia ed il Prefetto, perché una settimana fa 400 sindaci di tutta Italia sono andati al Quirinale ma non hanno sortito alcun effetto.
Cosa bisogna fare allora? E' indubbio che deve intervenire l'Anci, deve avere un ruolo predominante con l'intenzione di protestare a Roma finché non si avranno delle risposte. Bisogna coinvolgere l'UPI ma soprattutto l'Unione delle Province Siciliane. Tutte queste categorie insieme hanno un peso maggiore della nostra forza.
E' inutile riunirsi solo a Agrigento a dirci quali sono le ricette per stabilizzare i precari perché le ricette le abbiamo tutti.
Tutti abbiamo un filo conduttore che è quello di salvaguardare il lavoro dei precari ma in questo momento non abbiamo interlocutori che ci possano dare le risposte giuste.
Una tendopoli sotto i palazzi del governo, ecco la mia proposta. A Roma troveranno una leggina che accontenterà temporaneamente tutti e tra qualche anno ci troveremo tutti con il medesimo problema. Noi come Provincia abbiamo i soldi per stabilizzare i 164 precari Ho i soldi e potrei prendere questo impegno già da adesso. Non posso farlo perché mi si impedisce. Inoltre il 30 giugno a differenza di molti Comuni, io ho la scadenza del contratto dei miei precari e se non c'è una legge che mi sostiene, come risolvo il problema? Quindi io mi assumo la responsabilità di sforare il patto di stabilità. Io non butto fuori i precari. Allora la mia provocazione qual è: è inutile consegnare le fasce, piuttosto sforiamo il Patto di stabilità, se la Sicilia tutta intera sfora il patto di stabilità, tutti i Sindaci siciliani non solo i 43 della provincia di Agrigento, e non solo quelli che non hanno i soldi ma tutti all'unisono avremo le risposte dal Governo nazionale".