GIORNALE DI SICILIA
INTIMIDAZIONI ALLA PROVINCIA - LETTERE RECAPITATE ANCHE AL SEGRETARIO VELLA E A DUE FUNZIONARI
Le minacce ai vertici dell'Ente «La buona politica non arretri»
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo: quando la criminalità invia questi segnali vuoi dire che è messa alle strette e prova ad alzare il livello».
Prima la lettera minatoria, poi l'incendio dell'abitazione di contrada Capreria a Palma di Montechiaro. Ha suscitato sdegno e ferma condanna, da parte del mondo politico cd istituzionale locale e regionale, la doppia intimidazione subita, nel giro di poco tempo, dal presidente della provincia regionale Eugenio D'Orsi. Amministratori e politici hanno fatto quadrato anche attorno ai tre funzionari della Provincia che hanno ricevuto proiettili e minacce esplicite racchiuse in bigliettini.
«Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera Giunta. «Quando la criminalità invia questi segnali vuoi dire - prosegue Lombardo - che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti otterranno il risultato opposto».
«Ho potuto constatare personalmente la professionalità, preparazione e correttezza dei tre funzionari della Provincia ha scritto, invece, l'ex presidente della provincia, nonché deputato, Vincenzo Fontana - . Nella certezza che Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla continueranno a svolgere con l'impegno di sempre il loro delicato lavoro, mi auguro che le forze dell'ordine possano al più presto fare chiarezza sulla vicenda, individuando il responsabile». Anche le sigle sindacali della Cgil, Cisl e Uil, con i loro segretari Alfonso Buscerni, Farruggia e Florio, si sono stretti attorno ai tre funzionari: Dopo i recenti fatti che hanno visto protagonisti le proteste sindacali per le scelte del presidente D'Orsi sulla vicenda dei precari scrivono i confederali - chiediamo che si riprenda il confronto sindacale, alla luce delle aperture fatte dal presidente e tutti insieme si lavori per ridare la giusta serenità a coloro che, a vario titolo, sono coinvolti in questa vertenza".
Solidarietà ai dirigenti e al presidente D'Orsi anche dall'onorevole Giancarlo Granata, dall'assessore provinciale Antonio Limblici e dal consigliere Davide Gentile: «Hanno dimostrato di operare in modo trasparente, all'insegna della legalità e dell'interesse esclusivo della collettività. Condanniamo il vile gesto intimidatorio hanno aggiunto - e auspichiamo che possano continuare con serenità le azioni amministrative intraprese per il rilancio della nostra provincia». Attorno a D' Orsi ha fatto quadrato anche Giovanni Barbera, neo coordinatore cittadino del Pdl. «A D'Orsi e ai funzionari - dichiara - va la solidarietà mia e di tutto il Pdl cittadino. Si tratta di dirigenti la cui preziosa collaborazione, capacità professionale ed onestà ho potuto valutare personalmente nella mia qualità di ex assessore della provincia». Condanna dei vili gesti e «auspicio che le forze dell'ordine possano individuare in fretta i responsabili di un clima di tensione venutosi a creare all'improvviso» ha espresso, invece, il deputato Giuseppe Ruvolo. » una strategia intimidatoria - afferma Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl ad Agrigento - che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che nè Eugenio D'Orsi, nè i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica».
AULA «GIGLIA»
E lunedì prima seduta dell'anno per il Consiglio
Prima riunione del 2011 del Consiglio Provinciale di Agrigento. L'assemblea provinciale tornerà a riunirsi il 13 gennaio alle 18, convocata dal presidente, Raimondo Buscemi. Quindici i punti inseriti all'ordine del giorno tra cui l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari provinciali. Gli immobili inseriti nel piano si trovano nei comuni di Comitini e Castrofilippo. L'eventuale vendita servirà ad aumentare le risorse finanziare nel bilancio provinciale. Gli altri punti all'ordine del giorno prevedono la discussione della modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche e l'approvazione del nuovo schema dello Statuto del Consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Saranno esaminati anche l'interrogazione dei consigliere Girasole sull'utilizzo degli uffici dell'Urp di Sciacca da parte di Girgenti acque e la mozione del Consigliere Orazio Guarraci, la proposta di modifica del regolamento della disciplina delle missioni e del rimborso spese sostenute dagli amministratori, le modifiche allo Statuto dell'Ente e l'ordine del giorno dei Consiglieri Spoto e Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilità.
D'Orsi è già sotto scorta da novembre: dopo Natale lettere con proiettili per lui e altri tre dirigenti dell'Ente
Agrigento, minacce alla Provincia - In fiamme casa estiva del presidente
Le quattro buste sono state Imbucate a Palermo. Il richiamo, brevissimo, «a stare attenti e a non giocare con il fuoco». La polizia postale ne intercetta una in viaggio.
AGRIGENTO. Proiettili e lettere di minacce, ma anche attentati incendiari, per i vertici della provincia regionale, presidente compreso. Ignoti, nel pomeriggio di ieri, hanno appiccato il fuoco alla residenza di Palma di Montechiaro, in contrada Capreria, del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi dell'Mpa. Le fiamme, secondo la ricostruzione di carabinieri e vigili del fuoco, subito accorsi sul posto, avrebbero incenerito il portone di ingresso e il piano terra dello stabile. Davanti l'immobile, sono choc, anche Eugenio D'Orsi, già vittima di numerose intimidazioni, sotto scorta dallo scorso mese di novembre. Appena pochi giorni prima, il presidente D'Orsi, così come tre funzionari dell'ente, aveva ricevuto una busta con all'interno un proiettile e un messaggio di minacce. Le quattro buste sarebbero state imbucate, tutte, da Palermo. Tre avevano all'interno un proiettile e una missiva di minacce e una «soltanto» il biglietto d' avvertimento. Il richiamo, brevissimo, «a stare attenti» e «a non giocare con il fuoco» è stato scritto, per non lasciar tracce, con il normografo, ossia con quel particolare tipo di righello che consente di tracciare caratteri uniformi. Ad Agrigento, nelle mani del presidente della Provincia regionale Eugenio D' Orsi e di altri tre vertici dell'ente, ossia del direttore e segretario generale Giuseppe Vella, del direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e il direttore delle Risorse UmaneAldo Cipolla, sarebbero dovute arrivare tutte lo stesso giorno. Prima di Natale. In realtà, non è però andata così perché la busta indirizzata a Giuseppe Vella è stata intercettata e stoppata dalla polizia di Stato di Palermo. Gli agenti, durante l'ordinario controllo postale, hanno notato, al tatto, qualcosa di strano, forse un proiettile. La busta è stata passata ai raggi X e non ci sono stati più dubbi: all'interno c'era una cartuccia. Dal capoluogo siciliano, l'informativa è stata trasmessa ai colleghi della questura della città dei Templi. Il direttore e segretario generale della Provincia ha, poi, formalizzato denuncia in Procura. Direttamente all'abitazione del direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla sarebbe, invece, riuscita ad arrivare, superando, dunque, la fase dei controlli, la busta con all'interno il proiettile il biglietto di minacce. A presentare querela contro ignoti per aver ricevuto «solo» un messaggio intimidatorio anche il direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana. Infine, in ordine di tempo, è toccato al presidente della Provincia regionale Eugenio D'Orsi, dell'Mpa, recarsi in questura e formalizzare l'atto di denuncia. Gli agenti della squadra mobile hanno avviato le indagini, sotto il coordinamento della procura della Repubblica. Preoccupazione e solidarietà è stata espressa dal presidente dell'ente Eugenio D'Orsi: «Condanniamo con fermezza l'episodio e auspichiamo, al tempo stesso, che le indagini delle autorità di polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto». Poche ore dopo la denuncia fatta da D'Orsi per quella missiva di minacce, ignoti incendiavano la sua residenza di Palma di Montechiaro, paese di cui D'Orsi è originario.
All'inizio dello scorso novembre, ritenendolo un «soggetto sovraesposto e a rischio», dopo le continue minacce spesso velate e altre volte esplicite, il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Agrigento, presieduto dal prefetto Francesca Ferrandino, ha deciso d'assegnare la scorta al presidente D'Orsi.
AMBIENTE. Il caso ecologico esplose dopo la pubblicazione delle immagini choc della discarica sul Giornale di Sicilia
Effettuato il sopralluogo a Malvizzo - Sorce: «L'area va subito bonificata»
Ad alzare il coperchio alla bomba ambientale è stato l'assessore Sorce che ha deciso di portare avanti la battaglia in favore dell'ambiente.
C'è chi se Io aspettava, c'è chi è rimasto allibito. La discarica abusiva sorta sotto il viadotto sul fiume Naro non può passare inosservata perché oltre ad essere di proporzioni gigantesche è fonte di inquinamento dei corso d'acqua che, dopo avere attraversato chilometri di terreni, va a sfociare a lido Cannatello. Ad alzare il coperchio alla bomba ambientale è stato l'assessore comunale Lino Sorce che ha deciso di portare fino alle estreme conseguenze una battaglia che ritiene, in primo luogo, di civiltà. "Perseguiremo quanti continuano ad oltraggiare l'ambiente - dice - mettendo a repentaglio la salute di tutti. Stiamo rovinando anche bellezze clic dovrebbero costituire oggetto di visita delle scolaresche. Non è usuale dalle nostre parti vedere un fiume che scorre tra alte piantagioni di cui si sente anche lo scroscio dell'acqua". Per la disonestà dei pochi la zona, invece, diventa off limits. All' invito dell'assessore Sorce ieri hanno risposto in tanti. All'appuntamento fissato proprio sul viadotto Malvizzo si sono presentati il sottufficiale dei carabinieri Franco Scimè, il vice comandante della Polizia Provinciale Salvatore Lombardo, il Corpo Forestale con il commissario Calogero Cammarata, l'Arpa con il dirigente Giuseppe Maragliano, l'Asp con il funzionario Francesco Cacciatore, il Genio Civile con l'architetto Salvatore Caramazza della sezione consolidamento emergenze idrogeologiche. Anche il Comune di Naro è intervenuto con l'assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Manzone, accompagnato dal comandante dei Vigili Urbani Piero Corbo e dal geometra dell'Utc Vincenzo Militello. Per Favara, oltre al componente della giunta Russello, sono intervenuti il dirigente del settore Ambiente, l'ingegnere Franco Bellavia, e il vice comandante della Polizia Municipale Salvatore Airò. Sulla discarica di contrada Malvizzo il Genio Civile appronterà una relazione che consegnerà alla Procura della Repubblica di Agrigento. La denuncia, al momento, sarà contro ignoti. "Oltre ad evitare che la discarica possa essere vieppiù alimentata - dice l'assessore Sorce - occorre procedere subito alla sua bonifica. Domani (oggi, ndr) cercherò di mettermi in contatto con il presidente della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi, e, se del caso, coinvolgere l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma a cui chiedere un intervento di natura economica", La presenza di centinaia, se non migliaia, di pneumatici porterà ad un più serrato controllo dei commercianti del settore a cui chiedere registri di carico e scarico. Chi non sarà in regola sarà sottoposto alle sanzioni previste dalle norme vigenti. L'assessore Sorce ha anche chiesto agli uffici di predisporre un preventivo per allestire punti di videosorveglianza mobili con telecamere brandeggianti in grado, cioè, di avere un raggio di azione di 360 gradi.
Concerto a Ravanusa degli allievi del «Toscanini»
Allievi dell'Istituto musicale "Toscanini" di Ribera hanno tenuto un applaudito concerto a Ravanusa presso l'Auditorium della Chiesa Madonna di Fatima per le festività natalizie. Sono i comp nenti il 'Uber Quat' di Sciacca composto da Antonio Bono (violino), Ester Prestja (flauto), Maria Agnese Augello (Violoncello) e Michele Allegro (Pianoforte). Eseguiti arrangiamenti di celebri colonne cinematografiche.
INTERVENTI. Arnone, Barbera ed Eccelso
Rimpasto al Comune - Il clima si arroventa
Confusione politica. E' quanto denunciano i rappresentanti di alcuni partiti in merito alla situazione che si registra al Comune di Agrigento.
Italia dei Valori.L'avvocato Ausilia Eccelso, dirigente regionale e provinciale di Italia dei valori, interviene per paragonare la situazione di caos al Comune a quella che si vive alla Provincia. "Se già da qualche anno ci eravamo abituati all'idea di un sindaco e di un governo della città teoricamente al di sopra dei partiti - spiega Eccelso - ma in realtà con tutti i partiti dentro a turno con la sola esclusione di Idv, che alterna momenti di buona amministrazione a momenti di eclissi totale dando spazio a taluni che ancor oggi non è ben chiaro chi sostengano, sicuramente non ci aspettavamo che tale "confusione" si propagasse anche all' Ente provincia".
Giuseppe Arnone (Pd). "Ho convinto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - spiega Arnone - a mettere in campo l'autorevole candidatura di Piero Marchetta a presidente del Consiglio Comunale. Sono stato io a porre le basi per la ricucitura tra l'Mpa e l'amministrazione Zambuto. Peraltro, se gli alfaniani avessero accettato la proposta da me inizialmente lanciata di eleggere Francesco Alfa- no quale candidato unitario dell' intero Consiglio Comunale - e non invece, come voluto da loro, quale candidato Pdl- Pid, cioè dell'alleanza berlusconiana - avremmo evitato notevoli perdite di tempo".
Barbera replica ad Arnone."Arnone - spiega Giovanni Barbera - non può pensare di dettare l'agenda politica del Pdl nella città di Agrigento, così come hai fatto, fino ad oggi con il sindaco Zambuto. Non abbiamo quindi bisogno di alcun suggerimento e, in ogni caso, sono convinto che la città di Agrigento abbia ad oggi ancora un sindaco, che si chiama Zambuto, a cui per ragioni politiche possiamo rivolgerci".
Il Pd convoca subito una riunione
La città cambia nome - Consensi e polemiche
L'opposizione plaude all' iniziativa dei consiglieri del Pd di cambiare il nome della città, da Sciacca in Sciacca Terme, ma la mozione presentata da Francesco Fiorino e Giuseppe Ambrogio rischia di creare uno strappo proprio nel Partito Democratico. Il capogruppo, Simone Di Paola, definisce "acqua fresca" la mozione dei due consiglieri. "Nel merito la proposta è condivisibile - afferma Di Paola - ma non si può procedere certo con una mozione perché è necessario un referendum. Io e gli altri consiglieri del gruppo non sapevamo nulla di quest'iniziativa ed ho convocato una riunione per domenica prossima per discutere anche di questo. Mi fa piacere che ci sia stato un giudizio favorevole dell'opposizione - aggiunge Di Paola - visto che qualche anno fa quando l'allora sindaco Ignazio Cucchiara ha indetto il referendum il centro- destra lo ha boicottato". Ed infatti Pdl, Sciacca al Centro, Forza Sciacca e Forza del Sud dichiarano di "condividere pienamente" l'iniziativa di Fiorino e di Ambrogio, manifestando "piena disponibilità a lavorare congiuntamente alla predisposizione della proposta di atto deliberativo da sottoporre al consiglio". Plaudono all'iniziativa di Fiorino e Ambrogio anche l'Mpa, Futuro e Libertà ed il consigliere provinciale del Pd Stefano Girasole che propone di attivare "un processo che attraverso una mobilitazione generale arrivi ad un nuovo referendum".
LA SICILIA
AGRIGENTO. Alta tensione per il numero uno della Provincia. Lettere minatorie pure a tre funzionari dell'Amministrazione
D'Orsi, un presidente nel mirino
Prima le minacce e i proiettili poi gli bruciano la casa di campagna
AGRIGENTO. Il primo piano della casa estiva del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, bruciato. Quattro buste contenenti altrettanti proiettili calibro 7,65 e la frase minacciosa «Un tuccàti u focu ca muriti» inviate allo stesso presidente dell'ente, al direttore e segretario generale Giuseppe Vella, al direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio, Fabrizio Caruana e al direttore del settore Risorse umane, Aldo Cipolla. E' stata scritta così una delle pagine più nere e inquietanti della storia politico-amministrative di Agrigento. La magistratura indaga a 360 gradi e si tende ad escludere che il messaggio abbia matrice mafiosa. Innumerevoli sono state le intimidazioni di cui è stato fatto bersaglio, da chi lo ritiene «fastidioso» per il suo agire fuori da certi schemi. Per questo il presidente ha da mesi alle costole prima un poliziotto provinciale e adesso un poliziotto dello Stato. Mai però prima di adesso erano stati toccati direttamente anche coloro i quali sono nella sala dei bottoni della Provincia, ricoprendo incarichi di primo piano come appunto sono Vella, Cipolla e Caruana. L'allucinante giornata dei vertici amministrativi provinciali è iniziata di buon mattino. I plichi sono stati scoperti con modalità diverse dai 4 destinatari. Tre delle quattro inquietanti lettere - quelle per D'Orsi, Cipolla e Vella - sono state intercettare dalla Polizia postale nella sede centrale appunto delle Poste a Palermo e subito segnalate alla Questura per i rilievi del caso. La quarta missiva è arrivata nella cassetta delle lettere di casa Caruana.Tra i primi ad arrivare in Questura per sporgere denuncia è stato proprio il presidente D'Orsi, il quale oltre a denunciare l'ennesima intimidazione subita e senza sapere dell'attentato a casa sua ha presentato un altro esposto per calunnia e diffamazione a mezzo manifesto pubblico, nei confronti del seducente comitato dei precari che, lunedì mattina, aveva inscenato una manifestazione di protesta all'ingresso del palazzo provinciale.
Neanche il tempo di metabolizzare l'ennesimo attacco, che su D'Orsi si è abbattuta un'altra mazzata, Ignoti gli hanno bruciato il primo piano dell'abitazione dov'è solito trascorrere le vacanze estive con la propria famiglia, in contrada Capreria. I delinquenti hanno sfondato la porta, cosparso l'ambiente con benzina e hanno appiccato le fiamme. Nulla si è salvato. «In città si respira un clima di grande tensione ha commentato in serata D'Orsi . Mi è stato inviato un messaggio di morte: se tocco il fuoco muoio. E una situazione che ormai si è fatta aberrante. Da due anni vengo martellato, vengo messo a dura prova con atti intimidatori». D'Orsi, 52 anni, sposato, di Palma di Montechiaro, è un dirigente scolastico "prestato" alla politica. Nella primavera del 2008 decise di accettare la candidatura alla presidenza della Provincia regionale di Agrigento, dove fu eletto il 16 giugno, in una coalizione di centrodestra, con il 67,88 per cento dei voti.
La Provincia è sotto attacco
Che Eugenio D'Orsi abbia rotto determinati equilibri lo sanno anche i muri del palazzo della Provincia.
Piedi in questi anni ne ha pestati parecchi e le intimidazioni che gli sono pervenute in varie maniere lo testimoniano. Chi gli ha bruciato la casa al mare sapeva dove, come e quando colpire, segno che evidentemente attorno al presidente non è da escludere che tiri aria più pesante di quanto si possa immaginare. Negli ambienti investigativi e non solo in quelli, ieri si è cercato di attribuire» a qualcuno la paternità di questo attacco all'istituzione Provincia, nella sua massima rappresentanza politica e burocratica. Oltre alla casa di D'Orsi, ieri è stato il giorno dei proiettili e delle minacce ai dirigenti di tre delicati settori dell'Ente e sempre allo stesso presidente. Settori ben precisi, individuati da chi aveva intenzione di intimidire per ottenere qualcosa. Gli inquirenti indagherebbero dunque negli ambienti a cui interessa il lavoro degli esperti in Bilancio o risorse umane. Che, forse, potrebbero essere gli stessi ambienti che hanno deciso rise era il momento di bruciare la casa estiva del presidente, per farlo spaventare davvero. Ma, almeno pubblicamente, D'Orsi non ha solo nemici. "Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere più agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento. Quando la criminalità invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora più vigore nel solco della legalità e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
Solidarietà a D'Orsi, ma soprattutto ai tre dirigenti presi di mira anche dalle organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil: "Si condanna questo vile gesto, certamente, frutto di distorsione mentale. Dopo i recenti fatti che hanno visto protagonisti le proteste sindacali per le scelte del presidente D'Orsi sulla vicenda dei precari, chiedono che si riprenda il confronto sindacale, alla luce delle aperture fatte dal presidente e tutti insieme si lavori per ridare la giusta serenità a coloro che a vario titolo sono coinvolti in questa vertenza e chiudere ogni spazio a chi vorrebbe speculare sulla vicenda con atti ingiuriosi, scritte anonime ed intimidazioni".
PROVNCIA E COMUNE
Le Giunte ritardano
La Provincia ha già azzerato la sua Giunta, il Comune doveva farlo il 31 dicembre scorso, ma tutto resta fermo
Quando si sbloccherà la situazione politica alla Provincia Regionale ed al Comune di Agrigento? D'Orsi aveva detto che la crisi sarebbe stata di breve durata, ma ancora non ha nominato i nuovi assessori, mentre il sindaco Zambuto aveva detto che avrebbe azzerato la giunta ai primi di gennaio, si era detto il 3, ma non solo non ne ha fatto nulla, ma tino a ieri mattina era irrintracciabile.
L'impressione è che i due si stiano reciprocamente studiando, che ciascuno di essi stia aspettando di vedere cosa fa l'altro. In parole povere il presidente della Provincia forse vuoi vedere se il sindaco includerà un assessore del Mpa nel suo esecutivo e poi farà la sua giunta includendo a sua volta nella propria squadra un assessore dell'Udc. Ma Zainbuto probabilmente segue lo stesso ragionamento, a parti invertite. La conclusione é che fino a questo momento non si é fatto nulla.
Se davvero così stanno le cose questa vicenda potrebbe tirare parecchio per le lunghe, a meno che nello stesso giorno Sindaco e Presidente della Provincia, contestualmente, formino le
rispettive nuove amministrazioni rispettando gli accordi discendenti dal cosiddetto "cartello regionale". Nel frattempo l'incertezza regna sovrana in entrambi gli enti: alla Provincia non c'è una giunta che collabori con il presidente, mentre al Comune la situazione è ancora più delicata. Infatti gli assessori, che in atto comunque sono in carica, non sanno cosa fare: le notizie che si diffondono attraverso i mezzi di informazione danno parecchi di loro fuori dalla giunta, che peraltro dovrebbe essere snellita (i componenti dovrebbero scendere da dieci a sei). C'é chi continua regolarmente a lavorare, ma c'é anche chi non vuole più assumere impegni all'esterno nel timore di non poterli successivamente mantenere. Se realmente scenderanno a sei, i posti in giunta dovrebbero andare a Udc, Mpa, Fli e Pd, ma con la possibilità di coinvolgere anche qualcuno dei partiti rappresentati da un solo consigliere comunale. Ciò anche se quanto accaduto con l'elezione del presidente del Consiglio potrebbe incidere negativamente rispetto a qualcuno: appare difficile, per esempio, l'inserimento dell'italia dei Valori dopo che l'assenza di Nello Hamel in quell'occasione é stata determinante nella mancata elezione di Piero Marchetta. E', invece più facile la partecipazione alla nuova maggioranza di Forza del Sud che ha sostenuto Marchetta e che quindi potrebbe anche avere una rappresentanza nelle nuove giunte, sia al Comune che alla provincia.
In un libro la festa a Palma
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri mattina al Comando provinciale dei carabinieri di Agrigento, il colonnello Mario Di Iulio ha presentato l'album fotografico di Angelo Pitrone, dal titolo ((Palma di Montechiaro - La festa dei carabinieri», Una raccolta di foto, scattate in occasione della festa dell'Arma celebrata nella città del Gattopardo, nel giugno del 2010.11 libro a tiratura limitata, sono state stampate solo 100 copie, è patrocinato dal Comando provinciale dei carabinieri e dalla Provincia regionale di Agrigento. Il libro fotografico con le più belle immagini della festa dell'Arma è stata un'idea, del colonnello Di Iulio unitamente al fotografo Angelo Pitrone, Nell'album fotografico, alcuni momenti della manifestazione, che si è svolta nella celebre e suggestiva scalinata della chiesa Madre, alla presenza delle più alte autorità locali e provinciali, Un'iniziativa, che tende a rendere viva la memoria della manifestazione avvenuta lo scorso 7 giugno a Palma di Monte- chiaro, che ha voluto ricordare i 196 anni della fondazione dell'Arma dei carabinieri. La scelta di celebrare la festa dell'Arma a Palma di Montechiaro è stata presa dal colonnello Di Iulio, accogliendo il suggerimento del presidente della provincia, Eugenio D'Orsi. Una scelta motivata anche dai fatti avvenuti a Palma, e che riguardarono il tentato omicidio del maresciallo della locale stazione dei carabinieri, Luigi Marletta e il successivo assalto alla caserma organizzato da parenti ed amici degli arrestati.
"A distanza di mesi possiamo affermare che quella di organizzare la festa dell'Arma a Palma ha avuto diversi aspetti positivi - ha dichiarato Di Iulio da una parte il sito scelto per realizzare l'evento dall'altra volevamo lanciare un forte messaggio di presenza dei carabinieri in una zona difficile. Siamo stati impegnati sul territorio con risultati di assoluto rilievo conseguiti nella lotta alla criminalità organizzata, alla criminalità predatoria e nel contrasto a tutte le attività illecite nei più diversi settori. Un impegno tanto delicato quanto. il più delle volte oscuro, - ha aggiunto - che deve misurarsi ogni giorno con le esigenze di questo territorio articolato e complesso, che resta comunque il luogo primario di promozione e cura degli interessi e dei diritti dei cittadini e deve rimanere costante punto di riferimento nell'azione dell'Anna. Ecco le foto dell'album rappresentano un valore aggiunto. Ogni scatto è di una bellezza assoluta e ci ricorda i preparativi e la celebrazione della ricorrenza. Assieme a Pitrone abbiamo scelto i migliori scatti e di comune accordo è maturata l'idea di lasciare un ricordo di quella bellissima giornata. Poi la scalinata, il luogo sacro sono stati da cornice ed hanno arricchito la manifestazione".
FIORINO E AMBROGIO FANNO INFURIARE IL CAPOGRUPPO
«Stop a iniziative non concordate» - Chiesta riunione dei vertici del Pd
Una urgente riunione dei quadri dirigenti del partito per esaminare il caso di iniziative adottate dai consiglieri comunali senza una preventiva comunicazione alla segreteria. E' quanto chiede oggi il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Simone Di Paola, dopo la mozione d'indirizzo riguardante il cambiamento del nome alla città, presentata dai consiglieri comunali Francesco Fiorino e Giuseppe Ambrogio. Poi, attacca il centrodestra che si è espresso favorevolmente, come l'Mpa, su questa proposta: "Prendo atto che adesso il centrodestra è favorevole - dice Di Paola - quando invece nel 2003 boicottò la consultazione elettorale voluta dall'ex sindaco Cucchiara". I gruppi consiliari Pdl, Sciacca al Centro, Forza Sciacca e Forza del Sud, ieri hanno diffuso una nota stampa con cui si dicono "disponibili a collaborare con la maggioranza per predisporre la proposta di delibera da sottoporre al Consiglio comunale.
Propositivo anche il consigliere provinciale Stefano Girasole, che non entra nel merito delle polemiche: "Dobbiamo riprovarci - dice - ma non possiamo correre il rischio di ripetere la delusione del 2003, quando frange politiche con un antiquato modo di pensare contribuirono ad affossare una bellissima iniziativa portata avanti dal sindaco Ignazio Cucchiara. Certo - aggiunge - non è solo cambiando il nome che si valorizza una risorsa: a questo occorre poi aggiungere un vero programma di crescita culturale dei cittadini e soprattutto della classe dirigente".
La proposta di Fiorino e Ambrogio ha quindi attirato consensi, ma ha pure alimentato una situazione conflittuale all'interno del Pd, come accade quasi sistematicamente con le iniziative di Ambrogio in particolare.
GROTTE
Strada piena di discariche di eternit
GROTFE. Da un po' di tempo c'è un strada disseminata di discariche. Si tratta della strada che collega Grotte con la strada statale 189 Agrigento-Palermo ma anche con la zona industriale di contrada 5. Benedetto. A poca distanza l'una dall'altra ben due discariche abusive. Propria sul ciglio della strada. Nella prima, proprio accanto ad un vigneto, vi sono delle lastre di eternit che - come ci raccontano alcuni cittadini - stanno lì oramai da mesi e mesi. L'eternit, come si sa, è molto pericoloso in quanto rilascia nell'aria delle polveri sottili dannosissime per la salute delle persone. E lo sfaldamento dei materiale è accelerato quando l'eternit viene abbandonato alle intemperie del tempo. Qualche centinaio di metri più avanti ci s'imbatte in un'altra discarica. Qui viene abbandonato di tutto: spazzatura, divani vecchi, batterie esauste e quant'altro. Alcune passanti ci raccontano che in alcuni periodi i rifiuti sono arrivati ad occupare anche parte della sede stradale causando gravi rischi per gli automobilisti. «E' strano che nessuno si accorga di questa situazione - sottolineano alcuni cittadini - essendo una strada molto trafficata. E' inaccettabile che nessuno degli amministratori dei paesi dell'hinterland che si trovino a passare di qui si prendano la briga di fare qualcosa per rimuovere tutti questi rifiuti. Soprattutto per quanto riguarda le lastre di eternit che sono un pericolo costante per la nostra salute".
PROVINCIA REGIONALE
Consiglio, seduta giorno 13
Il Consiglio Provinciale tornerà a riunirsi il 13 gennaio alle 18, convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. Quindici i punti inseriti all'ordine del giorno tra cui l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari provinciali, relativa alla delibera della Giunta n. 8 del 1 marzo 2010. Gli immobili inseriti nel piano si trovano nei comuni di Comitini e Castrofilippo. L'eventuale vendita servirà ad aumentare le risorse finanziare nel bilancio provinciale. Gli altri punti all'ordine del giorno prevedono la discussione della modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (C.o.s.a.p.) e l'approvazione del nuovo schema dello Statuto del Consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Saranno esaminati anche l'interrogazione del consigliere Girasole sull'utilizzo degli uffici dell'U.r.p di Sciacca da parte della Girgenti acque e la mozione del Consigliere Orazio Guarraci, la proposta di modifica del regolamento della disciplina delle missioni e del rimborso spese sostenute dagli amministratori, le modifiche allo Statuto dell'Ente e l'ordine del giorno dei Consiglieri Spoto e Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilità. Saranno discussi, inoltre, la modifica del regolamento per l'assegnazione di fondi agli istituti di istruzione secondaria di pertinenza provinciale, l'ordine del giorno del consigliere Lazzano sul completamento liceo scientifico statale "E. Fermi" di Sciacca e l'ordine del giorno della VIA commissione lavori pubblici sul rilancio dell'edilizia. Infine, agli ultimi punti dell'odg sono inseriti la proposta del settore promozione turistica ed attività economiche e turistiche che riguarda la modifica art. 4 del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia regionale di Agrigento.
Agrigentoflash.it
Bruciata la casa del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi
Ignoti hanno appiccato il fuoco alla casa di Marina di Palma, del presidente della provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. I danni sono ingenti. Pochissimi dubbi sulla matrice dolosa del rogo: a fuoco sono andati sia il portoncino di ingresso, che alcuni arredi e suppellettili che si erano all'interno. Sul posto si sono portati i carabinieri e la Polizia di Palma di Montechiaro e gli agenti della Squadra mobile di Agrigento, che hanno avviato le indagini. L'incendio è giunto al culmine di una giornata piuttosto movimentata alla Provincia. Quattro buste contenenti proiettili sono state recapitate sia allo stesso D'Orsi, ma anche al direttore generale dell'Ente, Giuseppe Vella, al dirigente del settore finanze Fabrizio Caruana e al dirigente del Personale Aldo Cipolla. D'Orsi poco prima delle festività di Natale ha azzerato la Giunta comunale e si appresta a varare una Giunta, che rappresenti il quadro regionale, con dentro il Pd, l'Udc, Futuro e Libertà e MpA, fuori dovrebbe restare il Pdl.
Solidarietà di Lombardo al presidente della Provincia
"Massima solidarieta' e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere piu' agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. "Quando la criminalita' invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che e' messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi e' persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora piu' vigore nel solco della legalita' e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
Paci e Lazzano, solidarietà alla Provincia
Il capogruppo del Pdl alla provincia, Ivan Paci, e il vice presidente vicario del Consiglio provinciale, Mario Lazzano, esprimono solidarietà ai dirigenti della provincia. "A nome nostro e del gruppo Consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento esprimiamo piena solidarietà ai Dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento Dott.ri Giuseppe Vella,Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla,vittime di una gravissimo vile gesto d'intimidazione. Confidiamo nelle indagini da parte delle forze di polizia e della Magistratura, affinchè vengano individuati i responsabili. Restituendo la giusta serenità a chi quotidianamente svolge il proprio dovere nella Pubblica Amministrazione con zelo,preparazione ed onestà,ed alle loro famiglie scioccate da simili atti di vigliaccheria becera che turbano il già delicato clima di convivenza civile della nostra provincia fortemente martoriata dalla criminalità mafiosa".
Musotto, solidarietà a D'orsi
"Nessuno potrà intimidire con alcun gesto l'azione del presidente della provincia di Agrigento". Lo afferma in una nota il capogruppo Mpa all'ARS Francesco Musotto a nome dell'intero gruppo. "A D'Orsi la nostra stima e solidarietà, nella certezza che presto si fara' chiarezza su questa inquietante serie di episodi. Il Movimento per le Autonomie è impegnato su tutto il territorio in una azione di rinnovamento che certamente scontenta qualcuno. Auspichiamo che questi gesti, che qualificano chi li compie, cedano il passo ad una nuova stagione di rinascita nelle amministrazioni locali ". nell'interesse dei cittadini siciliani".
Fontana, solidarietà dopo le minacce ai dirigenti della Provincia.
"Nel condannare il grave atto intimidatorio indirizzato ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento, intendo esprimere la mia piena solidarietà ai tre alti dirigenti, la cui professionalità, preparazione e correttezza ho potuto constatare personalmente nel periodo in cui da presidente dell'Ente mi sono avvalso della loro preziosa collaborazione. Nella certezza che Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla continueranno a svolgere con l'impegno di sempre il loro delicato lavoro, mi auguro che le forze dell' ordine possano al più presto fare chiarezza sulla vicenda, individuando i responsabile del vile gesto e quindi restituendo serenità a chi quotidianamente si mette a servizio della comunità". Sono le parole del deputato del Pdl Vincenzo Fontana.
Buste con proiettili e minacce recapitate a tre dirigenti provinciali
Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state recapitate al direttore e segretario generale della Provincia Regionale di Agrigento, Giuseppe Vella, al direttore dell'Ufficio finanze e bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse umane Aldo Cipolla. A renderlo noto, in un comunicato è la stessa Provincia Regionale di Agrigento. < Sul grave atto intimidatorio - si legge - il presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto.
Agrigentonotizie.it
Incendiata la casa di Eugenio D'Orsi
Doppia intimidazione ai danni del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. I vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento stanno operando in questi minuti in contrada Capreria, a Palma di Montechiaro per un incendio che ha danneggiato il portone d'ingresso e un'abitazione dell'esponente Mpa, che solo questa mattina aveva ricevuto una busta contenente minacce e proiettili. Sulle cause dell'incendio c'è al momento il massimo riserbo.
IL PRECEDENTE
Busta con proiettili per il presidente della Provincia
Anche il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi è stato al centro, questa mattina, di una lettera minatoria. Nonostante la notizia non fosse stata comunicata dalla Provincia pare sia suffragata dai fatti. Si tratta dell'ennesimo atto intimidatorio ai danni dell'esponente Mpa, anche se adesso resta da conoscere l'origine del gesto. Come per il direttore e segretario generale della Provincia Regionale di Agrigento, Giuseppe Vella, il direttore dell'Ufficio finanze e bilancio Fabrizio Caruana e il direttore delle Risorse umane Aldo Cipolla, anche a D'Orsi è stata indirizzata una lettera contenente alcuni proiettili e con minacce che invitano il presidente ad usare cautela, non si sa bene circa quale argomento.
LE REAZIONI
La solidarietà dal mondo politico Raffaele Lombardo, presidente Regione Sicilia
Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere più agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro. Quando la criminalità invia questi segnali vuol dire che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora più vigore nel solco della legalità e della trasparenza con un no deciso alle collusioni.
Giovanni Barbera, coordinatore cittadino Pdl
Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Esprimo a nome mio e di tutto il Pdl cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito.
Francesco Musotto, capogruppo Mpa all'Assemblea regionale siciliana
Nessuno potrà intimidire con alcun gesto l'azione del presidente della Provincia di Agrigento. A D'Orsi la nostra stima e solidarietà, nella certezza che presto si farà chiarezza su questa inquietante serie di episodi. Il Movimento per le Autonomie è impegnato su tutto il territorio in una azione di rinnovamento che certamente scontenta qualcuno. Auspichiamo che questi gesti, che qualificano chi li compie, cedano il passo ad una nuova stagione di rinascita nelle amministrazioni locali, nell'interesse dei cittadini siciliani.
Nino Bosco, deputato Pdl all'Assemblea regionale siciliana
Esprimo piena solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. E' una strategia intimidatoria che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che né Eugenio D'Orsi, né i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano.
Elisa Virone, capogruppo Pid Consiglio comunale di Agrigento
In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato questo pomeriggio all'abitazione del presidente D'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità. E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza. Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto.
I Giovani democratici della provincia di Agrigento
Esprimiamo solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per il vigliacco atto intimidatorio subito nel pomeriggio, quando ignoti hanno dato fuoco alla sua abitazione estiva a Palma di Montechiaro. Cogliamo l'occasione per denunciare il dilagare, nella nostra provincia, di episodi mafiosi, frutto di una mancata incisiva presenza dello Stato centrale nel territorio. Quindi chiediamo alle autorità competenti di agire al più presto e incisivamente con il prevenire e reprimere simili futuri atti mafiosi, evitando possibili conseguenze anche più gravi.
PROVINCIA NEL MIRINO - Paci e Lazzano chiedono un Consiglio straordinario
Il capogruppo Pdl Ivan Paci e il vice presidente vicario del Consiglio Provinciale, Mario Lazzano, dopo gli atti intimidatori che hanno riguardato il presidente D'Orsi e i dirigenti Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla, chiedono la convocazione di un consesso straordinario per affrontare la vicenda. "La preoccupazione che alberga in ognuno di noi e in tutta la gente onesta - si legge nel documento - deve farsi sentire attraverso la massima istituzione della Provincia qual'è l'aula del Consiglio provinciale lanciando un vero e proprio grido d'allarme attraverso un sereno e proficuo dibattito politico. Non possiamo più tollerare simili gesti nei confronti degli uomini delle Istituzione a vari livelli che quotidianamente svolgono il proprio dovere nell'interesse della comunità amministrata".
Consiglio provinciale, quindici punti all'ordine del giorno
Torna a riunirsi il Consiglio provinciale il 13 gennaio alle 18. Quindici i punti inseriti all'ordine del giorno tra cui l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari provinciali, relativa alla delibera della Giunta 8 del 1 marzo 2010. Gli immobili inseriti nel piano si trovano nei comuni di Comitini e Castrofilippo. L'eventuale vendita servirà ad aumentare le risorse finanziare nel bilancio provinciale. Gli altri punti all'ordine del giorno prevedono la discussione della modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap) e l'approvazione del nuovo schema dello Statuto del consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Saranno esaminati anche l'interrogazione del consigliere Girasole sull'utilizzo degli uffici dell'Urp di Sciacca da parte della Girgenti acque e la mozione del consigliere Orazio Guarraci, la proposta di modifica del regolamento della disciplina delle missioni e del rimborso spese sostenute dagli amministratori, le modifiche allo statuto dell'ente e l'ordine del giorno dei consiglieri Spoto e Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilità. Saranno discussi, inoltre, la modifica del regolamento per l'assegnazione di fondi agli istituti di istruzione secondaria di pertinenza provinciale, l'ordine del giorno del consigliere Lazzano sul completamento liceo scientifico statale "Fermi" di Sciacca e l'ordine del giorno della sesta commissione lavori pubblici sul rilancio dell'edilizia. Infine, agli ultimi punti dell'o.d.g. sono inseriti la proposta del settore promozione turistica ed attività economiche e turistiche che riguarda la modifica dell'articolo 4 del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia regionale di Agrigento, la proposta del settore infrastrutture stradali relativa all' approvazione del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia e la relazione del presidente D'Orsi del primo semestre 2010. Tutto questo, ovviamente, sempre che la seduta non cada per mancanza del numero legale.
Cambiare il nome in Sciacca Terme, Girasole sostiene l'iniziativa
Intervento del consigliere provinciale Stefano Girasole circa la proposta dei consiglieri comunali saccensi Francesco Fiorino e Giuseppe Ambrogio. "Condivido pienamente la proposta di rimettere in moto il progetto di cambiamento del nome della città allo scopo di valorizzare la risorsa Terme - dichiara-. Si tratta di un fatto culturale, che l'intera classe dirigente della città deve condividere per una reale aspirazione di crescita. Ma non possiamo correre il rischio di ripetere la delusione del 2003, quando frange politiche con un antiquato modo di pensare contribuirono ad affossare una bellissima iniziativa portata avanti dal sindaco Ignazio Cucchiara. L'iniziativa dei consiglieri deve adesso essere condivisa da tutta la classe politica locale, a cominciare dal Partito democratico, per poi attivare un processo che attraverso una mobilitazione generale arrivi ad un nuovo referendum, che questa volta deve risultare vincente e decisivo". Girasole, però allarga la sua riflessione anche alla situazione della città di Sciacca. "Non è solo cambiando il nome - dichiara - che si valorizza una risorsa: a questo occorre poi aggiungere un vero programma di crescita culturale che aiuti questa città a conquistare spazi e visibilità in una società moderna che sta cambiando velocemente e che oggi ci vede nettamente retrocessi".
Infoagrigento.it
Intimidazione a D'Orsi e dirigenti della Provincia: Lazzano (PdL) chiede consiglio straordinario
"Chiedo, con la massima urgenza, la convocazione di una seduta del Consiglio Provinciale straordinario dedicato alle gravissime vicende avvenute oggi nei confronti del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e dei Dirigenti dell'Ente Giuseppe Vella,Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla,oggetto di minacce, danni ed intimidazioni da parte di ignoti". A parlare è Mario Lazzano, consigliere provinciale del Popolo Della Libertà. " Il Presidente D'Orsi, - ricorda Lazzano - è stato oggetto di vile attentato alla propria abitazione estiva, data alle fiamme a Marina di Palma di Montechiaro. I Dirigenti Vella,Caruana e Cipolla,stamani sono stati oggetto di un gravissimo atto di vigliaccheria, hanno ricevuto minacce attraverso il recapito di buste contenenti proiettili e frasi minacciose. La preoccupazione che alberga in ognuno di noi ,in tutta la gente onesta,deve farsi sentire attraverso la massima Istituzione della Provincia qual'è l'Aula del Consiglio Provinciale lanciando un vero e proprio grido d'allarme alle massime Istituzione dello Stato,attraverso un sereno e proficuo dibattito politico.Non possiamo più tollerare simili gesti nei confronti degli uomini delle Istituzione a vari livelli che quotidianamente svolgono il proprio dovere nell'interesse della comunità amministrata". "Esprimiamo fiducia nell'opera delle Forze di Polizia e della Magistratura affinchè vengano individuati con celerità i colpevoli di simili atti", ha concluso Mario Lazzano.
Agrigento Libera esprime solidarietà al Presidente D'Orsi
"Una condanna senza appello per atti che non fanno parte del comune vivere civile e che in maniera ricorrente e preoccupante coinvolgono quanti sono esposti nella vita pubblica ed in particolare i responsabili delle amministrazioni locali. Al Presidente D'Orsi va il pieno sostegno affinché l'azione politica di trasparenza e legalità intrapresa fino ad ora possa continuare nell'interesse della collettività". Lo ha detto il Presidente del Circolo Tematico "Agrigento Libera" del Movimento per le Autonomie, Francescochristian Schembri.
Intimidazione a D'Orsi e dirigenti della Provincia: Lazzano (PdL) chiede consiglio straordinario
"Chiedo, con la massima urgenza, la convocazione di una seduta del Consiglio Provinciale straordinario dedicato alle gravissime vicende avvenute oggi nei confronti del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e dei Dirigenti dell'Ente Giuseppe Vella,Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla,oggetto di minacce, danni ed intimidazioni da parte di ignoti". A parlare è Mario Lazzano, consigliere provinciale del Popolo Della Libertà. " Il Presidente D'Orsi, - ricorda Lazzano - è stato oggetto di vile attentato alla propria abitazione estiva, data alle fiamme a Marina di Palma di Montechiaro. I Dirigenti Vella,Caruana e Cipolla,stamani sono stati oggetto di un gravissimo atto di vigliaccheria, hanno ricevuto minacce attraverso il recapito di buste contenenti proiettili e frasi minacciose. La preoccupazione che alberga in ognuno di noi ,in tutta la gente onesta,deve farsi sentire attraverso la massima Istituzione della Provincia qual'è l'Aula del Consiglio Provinciale lanciando un vero e proprio grido d'allarme alle massime Istituzione dello Stato,attraverso un sereno e proficuo dibattito politico.Non possiamo più tollerare simili gesti nei confronti degli uomini delle Istituzione a vari livelli che quotidianamente svolgono il proprio dovere nell'interesse della comunità amministrata". "Esprimiamo fiducia nell'opera delle Forze di Polizia e della Magistratura affinchè vengano individuati con celerità i colpevoli di simili atti", ha concluso Mario Lazzano.
Attentato a D'Orsi: la condanna di Raffaele Lombardo
"Massima solidarieta' e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere piu' agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi.
Ludoteca provinciale: festa con i bambini
Nell'ambito delle attività della ludoteca della Provincia Regionale, è in programma questo pomeriggio, alle ore 16.00, nei locali della ludoteca situati all'interno del Giardino Botanico (via Demetra), la festa per i bambini figli dei dipendenti della Provincia Regionale.
L'iniziativa è stata organizzata dall'assessorato Provinciale alle Pari Opportunità, Famiglia e Ludoteca, e dagli operatori della Cooperativa Sociale "Gulliver" che gestisce il servizio. Sono previste, oltre alle abituali attività, anche la distribuzione di calze-dono con cioccolatini e altri gradevoli gadget. Ricordiamo che, dopo la recente riapertura della struttura, la ludoteca è funzione tutti i pomeriggi del martedì e giovedì, in coincidenza con i rientri pomeridiani dei dipendenti. Un servizio che, come ricorda il Presidente Eugenio D'Orsi, viene incontro alle esigenze dei dipendenti con figli in tenera età.
E' in rete il numero di "Nuove ipotesi"
E' in rete il nuovo numero della rivista della Provincia Regionale "Agrigento:Nuove Ipotesi". Si tratta dell'ultimo numero del 2010 che affronta alcuni argomenti di attualità. Tra questi l'importanza di riprendere i centri storici dei nostri comuni molti dei quali sono spesso soggetti a pericolosi crolli. L'iniziativa del Presidente D'Orsi e dell'assessore Biondi è finalizzata a creare una cooperazione tra i vari Enti al fine di mirare gli interventi economici necessari al recupero di queste "pagine di storia" agrigentina. Grande attenzione viene data dalla redazione della rivista al mondo della scuola. Infatti è stato affrontato con un ampio servizio, l'avvio di un progetto riservato agli studenti degli istituti di istruzione di secondo grado del territorio che sarà attuato in collaborazione con i comitati regionali di Legambiente e dal settore Formazione con l'Unione degli studenti ed è promosso dal Ministero per le politiche giovanili. Il Presidente D'Orsi nel commentare l'iniziativa ha dichiarato "La missione della Scuola è quello di educare tutte le generazioni di studenti a migliorare il mondo in cui si vive con una vera coscienza ecologica, ed allora tutto quello che può concorrere a questa formazione è ben accetto". Ancora sulla scuola la conclusione della prima edizione del premio letterario "Giudici Saetta e Livatino" finalizzato a mantenere viva la memoria di questi due martiri della legalità che furono i magistrati Antonino Saetta e Rosario Livatino.
Un ampio servizio riguarda anche il mai sopito problema dell'aeroporto di Agrigento a favore del quale, ovviamente, si sono schierati con varie motivazioni, gli assessori provinciali.
Spazio anche per l'attività istituzione del Consiglio Provinciale con il resoconto della seduta relativa all'approvazione delle variazioni di bilancio.
Non mancano le notizie in breve sulla poliedrica attività dell'amministrazione D'Orsi.
Anche al sociale la Rivista dell'Ente Provincia dà ampio risalto. L'inaugurazione dei nuovi locali della delegazione di Agrigento della Lega Italiana per la Lotta ai tumori, ha trovato ampio risalto sul periodico con fotografie dell'arcivescovo Montenegro, del presidente D'Orsi e dell'intero consiglio provinciale della Lilt il giorno dell'inaugurazione.
Il PID solidale con Eugenio D'Orsi
Il capogruppo del Pid di Agrigento Elisa Virone, a nome dell'intero gruppo consiliare esprime la propria solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D' Orsi. "In questo triste momento - si legge in una nota - i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del Presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato questo pomeriggio all'abitazione del Presidente d'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità. E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza. Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto".
Manutenzione IPIA: il 7 gennaio scadano i termini della gara
Il termine di presentazione dei plichi per partecipazione alla gara indetta dalla Provincia Regionale di Agrigento relativa ai lavori di manutenzione dei locali dell'alloggio del custode e del piano seminterrato dell'auditorium dell'istituto professionale per l'industria e l'artigianato di via Piersanti Mattarella di Agrigento slitta di 24 ore. Erroneamente, infatti, è stato riportato nel bando al punto 7.1) per le ore 12 del sei gennaio 2011. Il termine ultimo per presentare le buste con le offerte è stato spostato alle ore 12 di venerdì 7 gennaio prossimo. L'importo complessivo dei lavori ha una base d'asta di 65.003,60. L'apertura delle buste presentate dalle ditte interessate a questi lavori sarà fatta martedì11 gennaio 2011.
La solidarietà dei Giovani Democratici a D'Orsi
"I Giovani Democratici della Provincia di Agrigento esprimo solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, per il vigliacco atto intimidatorio subito nel pomeriggio, quando ignoti hanno dato fuoco alla sua abitazione estiva a Palma di Montechiaro. Cogliamo l'occasione per denunciare il dilagare, nella nostra provincia, di episodi mafiosi, frutto di una mancata incisiva presenza dello Stato centrale nel territorio. Quindi chiediamo alle autorità competenti di agire al più presto e incisivamente con il prevenire e reprimere simili futuri atti mafiosi, evitando possibili conseguenze anche più gravi." Lo ha detto il Segretario dei Giovani Democratici di Agrigento Salvatore Gazziano.
Bosco (PdL): "basta intimidazioni a politici agrigentini"
"Esprimo piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. E' una strategia intimidatoria che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che nè Eugenio D'Orsi, nè i dirigenti della Provincia arrestaranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano". Lo ha detto Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl ad Agrigento.
Incendio casa D'Orsi, Barbera: "atto criminale"
Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi sita a Marina di Palma. Esprimo a nome mio e di tutto il P.d.L. cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito.
Fontana (PdL): "solidarietà ai dirigenti della Provincia"
"Nel condannare il grave atto intimidatorio indirizzato ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento, intendo esprimere la mia piena solidarietà ai tre alti dirigenti, la cui professionalità, preparazione e correttezza ho potuto constatare personalmente nel periodo in cui da presidente dell'Ente mi sono avvalso della loro preziosa collaborazione. Nella certezza che Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla continueranno a svolgere con l'impegno di sempre il loro delicato lavoro, mi auguro che le forze dell' ordine possano al più presto fare chiarezza sulla vicenda, individuando i responsabile del vile gesto e quindi restituendo serenità a chi quotidianamente si mette a servizio della comunità". Lo ha detto il deputato del PdL Enzo Fontana.
Siciliainformazioni.it
Politica
Doppia intimidazione per il presidente della Provincia di Agrigento: casa bruciata e proiettile in busta
Un incendio è stato appiccato nell'abitazione di Palma di Montechiaro (Ag) del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi (Mpa): in fiamme il portone d'ingresso e il primo piano della residenza, in contrada Capreria. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. D'Orsi si è subito recato a Palma di Montechiaro. A D'Orsi è stata inoltre recapitata una busta, con all'interno un proiettile e un messaggio di minacce. Per D'Orsi, da novembre sotto scorta per decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, si tratta dell'ennesima intimidazione. La busta recapitata a D'Orsi è dello stesso tipo di quelle arrivate al direttore e segretario generale Giuseppe Vella, al direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla. Il presidente D'Orsi, 52 anni, sposato, di Palma di Montechiaro, è un dirigente scolastico "prestato" alla politica. Nella primavera del 2008 D'Orsi decise di accettare la candidatura alla presidenza della Provincia regionale di Agrigento, dove fu eletto il 16 giugno, in una coalizione di centrodestra, con il 67,88 per cento. Il suo debutto in politica risale però al 1992 quando, con il Partito socialista viene eletto al consiglio comunale di Palma di Montechiaro. Nel 2003, D'Orsi è transitato nel Nuovo Psi e poi, in tempi più recenti, nel Movimento per l'autonomia. Dal 1994 al 1999 è stato presidente del consiglio comunale di Palma di Montechiaro e nel 2003 ha assunto la carica di vice sindaco. Il suo ingresso alla Provincia risale al 2005, quando fu nominato, dall'allora presidente Vincenzo Fontana, assessore al Lavoro e alla formazione professionale. D'Orsi è stato anche commissario straordinario dell'istituto regionale ricerca educativa, oggi agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica. Da presidente della Provincia sta portando avanti il progetto per la costruzione dell'aeroporto, ritenendolo una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell'area. Da metà febbraio fino ai primi di marzo, per richiamare l'attenzione sulla necessità di realizzare l'infrastruttura, ha trasferito il proprio ufficio in una tenda della Protezione civile dove ha vissuto e lavorato, ininterrottamente, per venti giorni.
"Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere più agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro". Lo dichiara il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. "Quando la criminalità invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora più vigore nel solco della legalità e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
Agrigentoinformazioni.it
ONDATA DI GRAVI INTIMIDAZIONI ALLA PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
DOPO LE BUSTE CON I PROIETTILI APPICCATO IL FUOCO ALL'ABITAZIONE
DEL PRESIDENTE EUGENIO D'ORSI
Ondata di gravi intimidazioni contro il presidente della provincia regionale di Agrigento Eugenio d'Orsi e tre dirigenti in servizio nella stessa amministrazione provinciale. Dopo le buste contenenti proiettili, nel tardo pomeriggio è stato appiccato il fuoco all'abitazione che il presidente D'Orsi utilizza per le ferie estive in contrada Capreria, nella frazione balneare di Marina di Palma.
La notizia dell'incendio arriva a poche ore dall'altra grave intimidazione di cui si è avuto notizia in mattinata con quattro buste contenenti proiettili ed un messaggio di minacce recapitate oltre che al presidente D'Orsi a tre dirigenti della Provincia: il segretario generale Giuseppe Vella, il direttore dell'Ufficio finanze e bilancio Fabrizio Caruana ed al direttore delle risorse umane Aldo Cipolla. D'Orsi, dallo scorso mese di novembre è sotto scorta per decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Scorta decisa a seguito delle intimidazioni già subite da D'Orsi nei mesi scorsi.
Perlacittà.it
Incendiata la casa di villeggiatura del presidente della Provincia di Agrigento D'Orsi.
La casa di villeggiatura del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, in contrada Capreria, frazione balneare di Palma di Montechiaro, è stata data alle fiamme. Non sembrano esserci dubbi sull'origine dolosa del rogo. Da una prima stima i danni sarebbero ingenti. Sul posto, che nella stagione invernale risulta completamente disabitato, oltre ai vigili del fuoco, soono intervenuti Guardia di Finanza e Carabinieri. "Si respira un clima di grande tensione: mi e' stato inviato un messaggio di morte: se tocco il fuoco muoio". E' il commento di Eugenio D'Orsi dopo avere appreso dell'intimidazione. "E' una situazione aberrante - continua D'Orsi - che si trascina da due anni".
CGIL, CISL e UIL condannano l'intimidazione ai dirigenti della Provincia di Agrigento
Le organizzazioni sindacali della Funzione Pubblica di Cgil, Cil e Uil di Agrigento, in riferimento all'atto intimidatorio perpetrato ai danni dei Dirigenti della Provincia Regionale Giuseppe Vella, Aldo Cipolla e Fabrizio Caruana, impegnati ad assolvere funzioni istituzionali condannano, in una nota stampa, il vile gesto, "certamente - si legge - frutto di distersione mentale".
"Dopo i recenti fatti - affermano i segretari Alfonso Buscemi (Cgil), Giovanni Farruggia (Cisl) e Carlo Florio (Uil) - che hanno visto protagonisti le proteste sindacali per le scelte del Presidente Dorsi sulla vicenda dei precari chiediamo che si riprenda il confronto sindacale, alla luce delle aperture fatte dal Presidente, affinchè si lavori per ridare la giusta serenità a coloro che a vario titolo sono coinvolti in questa vertenza e chiudere ogni spazio a chi vorrebbe speculare sulla vicenda con atti ingiuriosi, scritte anonime ed intimidazioni".
Grave intimidazione ai vertici amministrativi della Provincia di Agrigento
Un grave atto intimidatorio ha avuto come destinatari i vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento. Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state infatti recapitate al direttore e segretario generale dr. Giuseppe Vella, al direttore dell'Ufficio Finanze e Bilancio dr. Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse Umane dr. Aldo Cipolla. In riferimento all'episodio i tre dirigenti hanno presentato formale denuncia alle autorità di Polizia. Sul grave atto intimidatorio il Presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, "con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto".
Canicattìweb.it
D'Orsi nel mirino. Bruciata la sua abitazione estiva
Non ha pace il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Ennesimo atto intimidatorio, questa volta è toccata alla residenza estiva del presidente, andata completamente in fiamme. Incenti i danni. Sulla matrice nessun dubbio sembra trapelare dalle prime indiscrezioni.
Sul luogo del misfatto si sono portati i carabinieri e la Polizia di Palma di Montechiaro e gli agenti della Squadra mobile di Agrigento, che hanno avviato le indagini.
Quella di oggi è stata una giornata particolarmente movimentata per D'Orsi che aveva oggi stesso subito un chiaro avvertimento malavitoso insieme al direttore generale dell'Ente, Giuseppe Vella, al dirigente del settore finanze Fabrizio Caruana e al dirigente del Personale Aldo Cipolla.
D'Orsi che recentemente aveva azzerato la giunta si ritrova a prendere decisioni delicatissime, sotto la pressione di questi gesti intimidatori.
Solidarietà a D'Orsi dal gruppo dell'On. Granata
L'on. Dott. Giancarlo Granata, l'assessore provinciale Antonio Limblici, il consigliere provincale dott. Davide Gentile, esprimono tutta la loro solidarietà all'amico Eugenio D'Orsi ed ai dirigenti della provincia, che con impegno e costante dedizione nel risolvere i problemi della provincia, hanno dimostrato di operare in modo trasparente, all'insegna della legalità e dell'interesse esclusivo della collettività. Nel condannare il vile gesto intimidatorio subito, augurano un sereno lavoro nel continuare con serenità le azioni amministrative intraprese per il rilancio della nostra provincia.
Pesante intimidazione ai vertici della Provincia Regionale
Grave atto intimidatorio ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento. Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state infatti recapitate al Direttore e Segretario generale dr. Giuseppe Vella, al Direttore dell'Ufficio Finanze e Bilancio dr. Fabrizio Caruana e al Direttore delle Risorse Umane dr. Aldo Cipolla. I tre dirigenti hanno presentato formale denuncia alle autorità di Polizia.
Sul grave atto intimidatorio il Presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto.
blogSicilia.it
Incendiata la casa di villeggiatura del presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi.
La sua abitazione di contrada Capreria, frazione balneare di Palma di Montechiaro (Ag), è stata data alle fiamme nel pomeriggio. Non sembrano esserci dubbi sull'origine dolosa del rogo. La zona nei mesi invernali è quasi disabitata. I danni sarebbero ingenti. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, stanno operando Guardia di Finanza e Carabinieri. "Si respira un clima di grande tensione: mi e' stato inviato un messaggio di morte: se tocco il fuoco muoio". E' il commento di Eugenio D'Orsi, dopo l'intimidazione . "E' una situazione aberrante -continua D'Orsi -Da due anni vengo messo a dura prova con atti intimidatori". "Massima solidarieta' e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili". Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. "Quando la criminalita' invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che e' messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione. Sono convinto che il presidente D'Orsi proseguira' con ancora piu' vigore nel solco della legalita' e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
Blitzquotidiano.it
Agrigento, incendiata la casa del presidente della Provincia D'Orsi
Un incendio è stato appiccato nell'abitazione di Palma di Montechiaro (Ag) del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi (Mpa): in fiamme il portone d'ingresso e il primo piano della residenza, in contrada Capreria. D'Orsi si è subito recato a Palma di Montechiaro. In giornata era stata recapitata una busta con un proiettile.
Grandangolo.it
Provincia: intimidazione a tre dirigenti
Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state recapitate al direttore e segretario generale della Provincia Regionale di Agrigento, Giuseppe Vella, al direttore dell'Ufficio finanze e bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse umane Aldo Cipolla. A renderlo noto, in un comunicato è la stessa Provincia Regionale di Agrigento. Sul grave atto intimidatorio - si legge - il presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto".
Palma: fuoco alla casa di D'Orsi
La casa al mare del padre del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, è stata incendiata questo pomeriggio a Palma di Montechiaro, in contrada Capreria nella zona superiore della frazione di Palma di Montechiaro. Gli accertamenti sul gravissimo episodio, che segue l'invio di tre proiettili ad altrettanti dirigenti della provincia regionale di Agrigento, sono attualmente in corso. Sul posto ci sono vigili del fuoco e i carabinieri di Palma di Montechiaro. Proprio stamani, D'Orsi aveva manifestato solidarietà al direttore e segretario generale della Provincia Regionale di Agrigento, Giuseppe Vella, al direttore dell'Ufficio finanze e bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse umane Aldo Cipolla destinatari, insieme allo stesso presidente, di altrettante buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce. Il presidente della Provincia, a seguito di passate minacce, attualmente è sottoposto a tutela. Indagini sono in corso a cura di Polizia e Carabinieri. L'esponente politico è stato già interrogato dagli investigatori.
Attentato D'Orsi. reazioni mondo politico
L'attentato ai danni del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha scatenato una ridda di reazioni. Innanzitutto, la vicinanza del deputato regionale Roberto Di Mauro che affettuosamente ha accompagnato lo stesso D'Orsi sul luogo dell'attentato per un primo sopralluogo. Poi gli interventi degli esponenti politici: Il capogruppo del Pdl alla Provincia, Ivan Paci, e il vice presidente vicario del Consiglio provinciale, Mario Lazzano, esprimono solidarietà ai dirigenti della provincia ed al presidente D'Orsi. "A nome nostro e del gruppo Consiliare del Pdl alla Provincia Regionale di Agrigento esprimiamo piena solidarietà al presidente e ai dirigenti della Provincia regionale di Agrigento vittime di una gravissimo vile gesto d'intimidazione. Confidiamo nelle indagini da parte delle forze di polizia e della magistratura, affinchè vengano individuati i responsabili. Restituendo la giusta serenità a chi quotidianamente svolge il proprio dovere nella Pubblica amministrazione con zelo, preparazione ed onestà,ed alle loro famiglie scioccate da simili atti di vigliaccheria becera che turbano il già delicato clima di convivenza civile della nostra provincia fortemente martoriata dalla criminalità mafiosa". Ivan Paci, e Mario Lazzano,chiedono la convocazione di un consiglio straordinario per affrontare la vicenda. "La preoccupazione che alberga in ognuno di noi e in tutta la gente onesta - si legge nel documento - deve farsi sentire attraverso la massima istituzione della Provincia qual'è l'aula del Consiglio provinciale lanciando un vero e proprio grido d'allarme attraverso un sereno e proficuo dibattito politico. Non possiamo più tollerare simili gesti nei confronti degli uomini delle Istituzione a vari livelli che quotidianamente svolgono il proprio dovere nell'interesse della comunità amministrata". Raffaele Lombardo, presidente Regione Sicilia: Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere più agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro. Quando la criminalità invia questi segnali vuol dire che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora più vigore nel solco della legalità e della trasparenza con un no deciso alle collusioni. Giovanni Barbera, coordinatore cittadino Pdl: Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Esprimo a nome mio e di tutto il Pdl cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito. Francesco Musotto, capogruppo Mpa all'Assemblea regionale siciliana: Nessuno potrà intimidire con alcun gesto l'azione del presidente della Provincia di Agrigento. A D'Orsi la nostra stima e solidarietà, nella certezza che presto si farà chiarezza su questa inquietante serie di episodi. Il Movimento per le Autonomie è impegnato su tutto il territorio in una azione di rinnovamento che certamente scontenta qualcuno. Auspichiamo che questi gesti, che qualificano chi li compie, cedano il passo ad una nuova stagione di rinascita nelle amministrazioni locali, nell'interesse dei cittadini siciliani. Nino Bosco, deputato Pdl all'Assemblea regionale siciliana: Esprimo piena solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. E' una strategia intimidatoria che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che né Eugenio D'Orsi, né i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano. Elisa Virone, capogruppo Pid Consiglio comunale di Agrigento: In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato questo pomeriggio all'abitazione del presidente D'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità. E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza. Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto. Cgil-Fp, Cisl-Fps e Uil-Fpl venuti a conoscenza dell'atto intimidatorio perpetrato ai danni dei dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento Giuseppe Vella, Aldo Cipolla e Fabrizio Caruana, impegnati ad assolvere funzioni istituzionali condannano questo vile gesto, certamente, frutto di distorsione mentale. "Le scriventi organizzazioni sindacali, dopo i recenti fatti che hanno visto protagonisti le proteste sindacali per le scelte del Presidente D'Orsi sulla vicenda dei precari chiedono che si riprenda il confronto sindacale, alla luce delle aperture fatte dal Presidente e tutti insieme si lavori per ridare la giusta serenità a coloro che a vario titolo sono coinvolti in questa vertenza e chiudere ogni spazio a chi vorrebbe speculare sulla vicenda con atti ingiuriosi, scritte anonime ed intimidazioni".
TVAlfa
PALMA INCENDIATA LA CASA DEL PRESIDENTE D'ORSI
Ignoti hanno appiccato il fuoco alla casa di Marina di Palma, del presidente della provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. I danni sono ingenti. Pochissimi dubbi sulla matrice dolosa del rogo: a fuoco sono andati sia il portoncino di ingresso, che alcuni arredi e suppellettili che si trovavano all'interno. Sul posto si sono portati i carabinieri e la Polizia di Palma di Montechiaro e gli agenti della Squadra mobile di Agrigento, che hanno avviato le indagini. L'incendio è giunto al culmine di una giornata piuttosto movimentata alla Provincia. Quattro buste contenenti proiettili sono state recapitate sia allo stesso D'Orsi, ma anche al direttore generale dell'Ente, Giuseppe Vella, al dirigente del settore finanze Fabrizio Caruana e al dirigente del Personale Aldo Cipolla. D'Orsi poco prima delle festività di Natale ha azzerato la Giunta comunale e si appresta a varare una Giunta, che rappresenti il quadro regionale, con dentro il Pd, l'Udc, Futuro e Libertà e MpA, fuori dovrebbe restare il Pdl. "Massima solidarieta' e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere piu' agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. "Quando la criminalita' invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che e' messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi e' persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora piu' vigore nel solco della legalita' e della trasparenza con un no deciso alle collusioni". Il capogruppo del Pdl alla provincia, Ivan Paci, e il vice presidente vicario del Consiglio provinciale, Mario Lazzano, esprimono solidarietà ai dirigenti della provincia. "A nome nostro e del gruppo Consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento esprimiamo piena solidarietà ai Dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento, Giuseppe Vella,Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla,vittime di una gravissimo vile gesto d'indimidazione. Confidiamo nelle indagini da parte delle forze di polizia e della Magistratura, affinchè vengano individuati i responsabili. Restituendo la giusta serenità a chi quotidianamente svolge il proprio dovere nella Pubblica Amministrazione con zelo,preparazione ed onestà,ed alle loro famiglie scioccate da simili atti di vigliaccheria becera che turbano il già delicato clima di convivenza civile della nostra provincia fortemente martoriatà dalla criminalità mafiosa". Il capogruppo Pdl Ivan Paci e il vice presidente vicario del Consiglio Provinciale, Mario Lazzano, dopo gli atti intimidatori che hanno riguardato il presidente D'Orsi e i dirigenti Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla, chiedono la convocazione di un consesso straordinario per affrontare la vicenda.
"La preoccupazione che alberga in ognuno di noi e in tutta la gente onesta - si legge nel documento - deve farsi sentire attraverso la massima istituzione della Provincia qual'è l'aula del Consiglio provinciale lanciando un vero e proprio grido d'allarme attraverso un sereno e proficuo dibattito politico. Non possiamo più tollerare simili gesti nei confronti degli uomini delle Istituzione a vari livelli che quotidianamente svolgono il proprio dovere nell'interesse della comunità amministrata".
Lasiciliaweb.it
Cronaca
Agrigento, nuove intimidazioni a D'Orsi
Il presidente della Provincia ha ricevuto una busta con un proiettile e un messaggio di minacce. Inoltre, un incendio è stato appiccato nella sua abitazione di Palma di Montechiaro
AGRIGENTO - Un incendio è stato appiccato nell'abitazione di Palma di Montechiaro (Ag) del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi (Mpa): in fiamme il portone d'ingresso e il primo piano della residenza, in contrada Capreria. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. D'Orsi si è subito recato a Palma di Montechiaro.
In precedenza, a D'Orsi era stata recapitata una busta, con all'interno un proiettile e un messaggio di minacce. Per il presidente della Provincia agrigentina, da novembre sotto scorta per decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, si tratta dell'ennesima intimidazione. La busta recapitata a D'Orsi è dello stesso tipo di quelle arrivate al direttore e segretario generale Giuseppe Vella, al direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla.
La Repubblica
Agrigento, bruciata la casa al mare del presidente della Provincia
Intimidazione al presidente della provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi. Fiamme alla sua casa estiva. Poco prima a lui e a quattro dirigenti erano stati spediti dei proiettili
Tensione altissima ad Agrigento dove nel pomeriggio ignoti hanno dato alle fiamme la casa al mare, situata in contrada Capreria a Palma di Montechiaro, del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi (Mpa). Pochissimi dubbi sulla matrice dolosa del rogo: a fuoco sono andati sia il portoncino di ingresso ma anche alcune suppellettili che si trovavano all'interno. In mattinata quattro buste contenenti proiettili erano state recapitate allo stesso D'Orsi ma anche al direttore generale dell'ente Giuseppe Vella, al dirigente del settore finanze Fabrizio Caruana e al dirigente del personale Aldo Cipolla.
Adnkronos
Busta con proiettili e minacce ai vertici amministrativi della Provincia di Agrigento
Palermo - (Adnkronos) - Destinatari dei tre plichi il direttore e segretario generale, Giuseppe Vella, il direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio, Fabrizio Caruana, e il direttore delle Risorse Umane, Aldo Cipolla, che hanno presentato una denuncia alla Polizia.
AGRIGENTOWEB
Pesante intimidazione ai vertici della Provincia Regionale
Grave atto intimidatorio ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento. Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state infatti recapitate al Direttore e Segretario generale dr. Giuseppe Vella, al Direttore dell'Ufficio Finanze e Bilancio dr. Fabrizio Caruana e al Direttore delle Risorse Umane dr. Aldo Cipolla. I tre dirigenti hanno presentato formale denuncia alle autorità di Polizia. Sul grave atto intimidatorio il Presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto.
Palma, bruciata la casa di D'Orsi
Fuoco alla casa di villeggiatura del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. La sua abitazione di contrada Capreria, frazione balneare di Palma, è stata data alle fiamme nel pomeriggio. Non sembrano esserci dubbi sull'origine dolosa del rogo. La zona nei mesi invernali è pressochè disabitata. I danni sarebbero ingenti. Indagano carabinieri e Guardia di Finanza.
Fontana, solidarietà ai funzionari della provincia
"Nel condannare il grave atto intimidatorio indirizzato ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento, intendo esprimere la mia piena solidarietà ai tre alti dirigenti, la cui professionalità, preparazione e correttezza ho potuto constatare personalmente nel periodo in cui da presidente dell'Ente mi sono avvalso della loro preziosa collaborazione. Nella certezza che Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla continueranno a svolgere con l'impegno di sempre il loro delicato lavoro, mi auguro che le forze dell' ordine possano al più presto fare chiarezza sulla vicenda, individuando i responsabile del vile gesto e quindi restituendo serenità a chi quotidianamente si mette a servizio della comunità". Lo ha dichiarato l'on. Vincenzo Fontana
Il 13 Gennaio nuova seduta del Consiglio Provinciale
Il Consiglio Provinciale tornerà a riunirsi il 13 gennaio alle ore 18, convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. Quindici i punti inseriti all'ordine del giorno tra cui l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari provinciali, relativa alla delibera della Giunta n.8 del 1° marzo 2010. Gli immobili inseriti nel piano si trovano nei comuni di Comitini e Castrofilippo. L'eventuale vendita servirà ad aumentare le risorse finanziare nel bilancio provinciale. Gli altri punti all'ordine del giorno prevedono la discussione della modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (C.o.s.a.p.) e l'approvazione del nuovo schema dello Statuto del Consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Saranno esaminati anche l'interrogazione del consigliere Girasole sull'utilizzo degli uffici dell'U.r.p di Sciacca da parte della Girgenti acque e la mozione del Consigliere Orazio Guarraci, la proposta di modifica del regolamento della disciplina delle missioni e del rimborso spese sostenute dagli amministratori, le modifiche allo Statuto dell'Ente e l'ordine del giorno dei Consiglieri Spoto e Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilità. Saranno discussi, inoltre, la modifica del regolamento per l'assegnazione di fondi agli istituti di istruzione secondaria di pertinenza provinciale, l'ordine del giorno del consigliere Lazzano sul completamento liceo scientifico statale "E. Fermi" di Sciacca e l'ordine del giorno della VI^ commissione lavori pubblici sul rilancio dell'edilizia. Infine, agli ultimi punti dell'o.d.g. sono inseriti la proposta del settore promozione turistica ed attività economiche e turistiche che riguarda la modifica art. 4 del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia regionale di Agrigento, la proposta del settore infrastrutture stradali relativa all' approvazione del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia e la relazione del Presidente D'Orsi del 1° semestre 2010.
Intimidazione ai funzionari provinciali. Solidarietà dalle organizzazioni sindacali
I segretari provinciali di CGIL-FP, CISL-FPS e UIL-FPL, Buscemi. Farruggia e Florio, venuti a conoscenza dell'atto intimidatorio perpetrato ai danni dei Dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento Dott. Giuseppe Vella, Aldo Cipolla e Fabrizio Caruana, impegnati ad assolvere funzioni istituzionali condannano questo vile gesto, certamente, frutto di distorsione mentale.
I sindacalisti, dopo i recenti fatti che hanno visto protagonisti le proteste sindacali per le scelte del Presidente Dorsi sulla vicenda dei precari chiedono che si riprenda il confronto sindacale, alla luce delle aperture fatte dal Presidente e tutti insieme si lavori per ridare la giusta serenità a coloro che a vario titolo sono coinvolti in questa vertenza e chiudere ogni spazio a chi vorrebbe speculare sulla vicenda con atti ingiuriosi, scritte anonime ed intimidazioni.
Attentati e intimidazioni, la solidarietà dal mondo politico
Elisa Virone (PID)
Il capogruppo del Pid di Agrigento Elisa M. Virone, a nome dell'intero gruppo consiliare esprime la propria solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D' Orsi. In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del Presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato questo pomeriggio all'abitazione del Presidente d'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità. E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza. Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto.
Giovanni Barbera (PDL)
Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi sita in contrada Capriera - Marina di Palma.
Esprimo a nome mio e di tutto il P.d.L. cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito.
Giovani Democratici
"I Giovani Democratici della Provincia di Agrigento esprimo solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, per il vigliacco atto intimidatorio subito nel pomeriggio, quando ignoti hanno dato fuoco alla sua abitazione estiva a Palma di Montechiaro. Cogliamo l'occasione per denunciare il dilagare, nella nostra provincia, di episodi mafiosi, frutto di una mancata incisiva presenza dello Stato centrale nel territorio. Quindi chiediamo alle autorità competenti di agire al più presto e incisivamente con il prevenire e reprimere simili futuri atti mafiosi, evitando possibili conseguenze anche più gravi."
On. Salvatore Cascio
Esprimo solidarietà e vicinanza al Presidente della Provincia Eugenio D'ORSI per il susseguirsi, negli ultimi tempi, di atti intimidatori e vili minacce a
lui e alla sua famiglia. Una figura politica che si è sempre esposta, in prima persona, laddove altri chinerebbero il capo per paura o per disinteresse; Lo
invito ad andare avanti nella corretta azione amministrativa che sempre Lo ha contraddistinto, esprimendogli, nuovamente, la mia stima, la mia amicizia e la mia solidarietà.
Angelo Biondi
Personalmente e a nome di tutti gli amici dell'Mpa di Licata, esprimo sgomento e profonda indignazione per il duplice vile e criminale atto intimidatorio ai danni del Presidente della Provincia ed amico Eugenio D'Orsi. I cittadini onesti e laboriosi di questa nostra difficile terra non possono e non devono restare indifferenti di fronte a gesti di questo tipo, la sub cultura mafiosa di poche mele marce non può prendere il sopravvento. Eugenio D'Orsi e i Dirigenti dell'Ente Provincia presi di mira in queste ultime ore, non sono soli, la gente per bene è a loro fianco. Noi siamo a loro fianco, condividendo e sostenendo in toto le scelte politiche e gestionali che si stanno portando avanti. Certi che ogni scelta ed ogni azione mira esclusivamente al bene e all'interesse dell'intera collettività. Sostegno e solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, al Direttore generale Giuseppe Vella, ai Dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla.
On. Nino Bosco
"Esprimo piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime.Lo afferma Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl ad Agrigento. "E' una strategia intimidatoria - afferma Bosco - che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che nè Eugenio D'Orsi, nè i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano".
Francesco Musetto, capogruppo MPA all'ARS
"Nessuno potrà intimidire con alcun gesto l'azione del presidente della provincia di Agrigento". Lo ferma in una nota il capogruppo Mpa all'ARS Francesco Musotto a nome dell'intero gruppo.
"A D'Orsi la nostra stima e solidarietà, nella certezza che presto si fara' chiarezza su questa inquietante serie di episodi. Il Movimento per le Autonomie è impegnato su tutto il territorio in una azione di rinnovamento che certamente scontenta qualcuno. Auspichiamo che questi gesti, che qualificano chi li compie, cedano il passo ad una nuova stagione di rinascita nelle amministrazioni locali ". nell'interesse dei cittadini siciliani".
Giancarlo Granata
L'on. dott. Giancarlo Granata, l'assessore provinciale Antonio Limblici, il consigliere provincale dott. Davide Gentile, esprimono tutta la loro solidarieta' all'amico Eugenio D'Orsi ed ai dirigenti della provincia, che con impegno e costante dedizione nel risolvere i problemi della provincia, hanno dimostrato di operare in modo trasparente, all'insegna della legalita' e dell'intreresse esclusivo della collettivita'.
Nel condannare il vile gesto intimidatorio subito, augurano un sereno lavoro nel continuare con serenita' le azioni amministrative intraprese per il rilancio della nostra provincia.
Raffaele Lombardo
"Massima solidarieta' e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere piu' agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi.
"Quando la criminalita' invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che e' messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi e' persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora piu' vigore nel solco della legalita' e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
SICILIA 24 H
Palma di M: A fuoco la casa estiva del presidente della Provincia D'Orsi
Nuova ed inquietante intimidazione nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi (Mpa). Un incendio è stato appiccato nell'abitazione estiva di Palma di Montechiaro: in fiamme il portone d'ingresso e il primo piano della residenza, in contrada Capreria. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. D'Orsi si è subito recato a Palma di Montechiaro. A D'Orsi è stata inoltre recapitata una busta, con all'interno un proiettile e un messaggio di minacce. Per D'Orsi, da novembre sotto scorta per decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, si tratta dell'ennesima intimidazione. La busta recapitata a D'Orsi è dello stesso tipo di quelle arrivate al direttore e segretario generale Giuseppe Vella, al direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla.
"Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere più agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro". Lo dichiara il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo anche a nome dell'intera giunta di governo, in merito agli atti intimidatori nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. "Quando la criminalità invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora più vigore nel solco della legalità e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
Buste con proiettili per tre dirigenti della Provincia di Agrigento
Grave atto intimidatorio ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento. Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state infatti recapitate al Direttore e Segretario generale Giuseppe Vella, al Direttore dell'Ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e al Direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla. I tre dirigenti hanno presentato formale denuncia alle autorità di Polizia.
Sul grave atto intimidatorio il Presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto.
1 Risposta per "Buste con proiettili per tre dirigenti della Provincia di Agrigento"
Gruppo Consiliare PDL Provincia Agrigento scrive:
GRUPPO CONSILIARE PDL -PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
A nome nostro e del gruppo Consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento esprimiamo piena solidarietà ai Dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento Dott.ri Giuseppe Vella,Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla,vittime di una gravissimo vile gesto d'intimidazione. Confidiamo nelle indagini da parte delle forze di polizia e della Magistratura, affinchè vengano individuati i responsabili restituendo la giusta serenità a chi quotidianamente svolge il proprio dovere nella Pubblica Amministrazione con zelo,preparazione ed onestà,ed alle loro famiglie scioccate da simili atti di vigliaccheria becera che turbano il già delicato clima di convivenza civile della nostra provincia fortemente martoriatà dalla criminalità mafiosa.
IVAN PACI Capogruppo Pdl
MARIO LAZZANO V. Presidente Vicario Cons.Prov.le
Intimidazione a D'Orsi: le reazioni dal mondo politico
Pioggia di attestati di solidarietà al presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi dopo la doppia ed inquietante intimidazione subita nella giornata di oggi.
Salvatore Cascio (deputato regionale Pid): "Esprimo solidarietà e vicinanza al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per il susseguirsi, negli ultimi tempi, di atti intimidatori e vili minacce a lui e alla sua famiglia. Una figura politica che si è sempre esposta, in prima persona, laddove altri chinerebbero il capo per paura o per disinteresse; Lo invito ad andare avanti nella corretta azione amministrativa che sempre Lo ha contraddistinto, esprimendogli, nuovamente, la mia stima, la mia amicizia e la mia solidarietà".
Giovanni Barbera (Coord. Pdl Agrigento): "Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi sita in contrada Capriera - Marina di Palma. Esprimo a nome mio e di tutto il P.d.L. cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito".
"Esprimo piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime.Lo afferma Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl ad Agrigento. "E' una strategia intimidatoria - afferma Bosco - che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che nè Eugenio D'Orsi, nè i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano".
Sincera e fraterna solidarietà del deputato Giuseppe Ruvolo al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, vittima della vile intimidazione patita attraverso l'attentato contro l'abitazione di Marina di Palma. "La notizia dell'ignobile intimidazione rivolta all'amico Eugenio - afferma il parlamentare agrigentino - merita un'immediata risposta di tutte le istituzioni".
"Oltre ad auspicarmi che vengano individuati ed esemplarmente puniti i colpevoli - prosegue Ruvolo - penso che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente, al quale rivolgo l'invito a perseguire quegli obbiettivi che sin dal giorno della Sua elezione abbiamo condiviso".
Angelo Biondi: (ex assessore provinciale): Personalmente e a nome di tutti gli amici dell'Mpa di Licata, esprimo sgomento e profonda indignazione per il duplice vile e criminale atto intimidatorio ai danni del Presidente della Provincia ed amico Eugenio D'Orsi. I cittadini onesti e laboriosi di questa nostra difficile terra non possono e non devono restare indifferenti di fronte a gesti di questo tipo, la sub cultura mafiosa di poche mele marce non può prendere il sopravvento. Eugenio D'Orsi e i Dirigenti dell'Ente Provincia presi di mira in queste ultime ore, non sono soli, la gente per bene è a loro fianco. Noi siamo a loro fianco, condividendo e sostenendo in toto le scelte politiche e gestionali che si stanno portando avanti. Certi che ogni scelta ed ogni azione mira esclusivamente al bene e all'interesse dell'intera collettività. Sostegno e solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, al Direttore generale Giuseppe Vella, ai Dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla.
Intimidazione dirigenti Provincia, la solidarietà di Fontana
"Nel condannare il grave atto intimidatorio indirizzato ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento, intendo esprimere la mia piena solidarietà ai tre alti dirigenti, la cui professionalità, preparazione e correttezza ho potuto constatare personalmente nel periodo in cui da presidente dell'Ente mi sono avvalso della loro preziosa collaborazione". Lo afferma in una il parlamentare nazionale del Pdl ed ex presidente della Provincia di Agrigento, Vincenzo Fontana a proposito dell'inquietante intimidazione subita da tre dirigenti della provincia. "Nella certezza che Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla continueranno a svolgere con l'impegno di sempre il loro delicato lavoro, mi auguro - conclude- che le forze dell' ordine possano al più presto fare chiarezza sulla vicenda, individuando i responsabile del vile gesto e quindi restituendo serenità a chi quotidianamente si mette a servizio della comunità".
Provincia, Paci e Lazzano chiedono Consiglio provinciale straordinario
A seguito delle intimidazioni nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi e dei tre dirigenti della Provincia il capogruppo del Pdl a Sala Giglia, Ivan Paci e il Vice presidente del Consiglio provinciale, Mario Lazzano hanno formalmente la convocazione di una seduta del Consiglio Provinciale straordinario. "La preoccupazione che alberga in ognuno di noi, in tutta la gente onesta, - si legge in una nota - deve farsi sentire attraverso la massima istituzione della Provincia qual è l'Aula del Consiglio Provinciale lanciando un vero e proprio grido d'allarme alle massime Istituzione dello Stato, attraverso un sereno e proficuo dibattito politico. Non possiamo più tollerare simili gesti nei confronti degli uomini delle istituzione a vari livelli che quotidianamente svolgono il proprio dovere nell'interesse della comunità amministrata. Esprimiamo fiducia nell'opera delle Forze di Polizia e della Magistratura affinchè vengano individuati con celerità i colpevoli di simili atti".
Quando un atto dovuto diventa un premio Nobel.
E fu così che per un atto dovuto, doveroso e d'obbligo per un presidente della Regione, venne trasformato in un episodio biblico, miracoloso, stupefacente, fuori dal comune.
Il sindaco di Agrigento, dopo avere appreso che la Regione siciliana ha stanziato 25 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica, non ha creduto ai suoi occhi. E' rimasto talmente sconvolto da un fatto che dovrebbe rientrare nella più assoluta normalità, che ha deciso di dare la cittadinanza onoraria al presidente della Regione Raffaele Lombardo. Ecco cosa vuol dire vivere da sempre in mezzo la cacca. Ecco cosa vuol dire essere trattati da sempre come degli animali.
E' stata questa la vita degli agrigentini, costellata da un cumulo di soprusi, ingiustizie, soverchierie e pesci in faccia. Agrigento è divenuta famosa in tutto il mondo proprio perchè dalle nostre parti i turni di distribuzione idrica hanno toccato anche i venti giorni. Un fatto assolutamente indecente, disumano, volgare e schifoso. Un fatto che poteva accadere solo nella nostra terra. In altre parti politici e politicanti invece di farci vivere come le bestie, avrebbero preso solo calci nel culo.
Una rete idrica, la nostra, unica in tutto il mondo. Vecchia, "purrita", colabrodo in tutte le sue parti, realizzata decine e decine di anni addietro. Nel Congo problemi del genere non ne hanno. Così come nello Zimbabwe e nel Corno D'Africa. E noi gridiamo al miracolo per il semplice fatto che oggi, nel 2011, dopo una vita da veri barboni (per quello che invece in ogni altra parte del mondo è un fatto di assoluta normalità), qualcuno ha stanziato quella somma?
Ma governare cosa vuol dire? Forse non è un preciso dovere del governatore regionale controllare, vigilare e sistemare tutta una serie di problematiche che riguardano la propria regione? Ma dov'è il fatto straordinario? Cosa dovrebbe fare un presidente della Regione, beccare solo uno stipendio d'oro mensile e basta? Oppure coltivare il proprio orticello fregandosene dai veri problemi di tutti i siciliani? Per favore sindaco, non gridiamo al miracolo se oggi, qualcuno, finalmente, sta svolgendo il proprio compito per il quale è stato eletto. Il fatto è che non siamo abituati a vedere queste cose; siamo, semmai, abituati a subire passivamente le angherie altrui, i soprusi e le ingiustizie.
In quale altra parte del mondo si vedono scene di persone con tanto di bidoni in mano messe in fila nelle fontane pubbliche (quando scorre l'acqua)? Ma stiamo scherzando? Ad Agrigento manca l'acqua da 50 anni. Ci sono periodi che i cittadini non possono lavare la faccia, gli alberghi in estate chiudono per mancanza d'acqua, i turisti (quei pochi turisti...) scappano via a gambe levate.
E meno male che è stato realizzato un dissalatore che ha contribuito in questi ultimi anni a nascondere altre tragiche realtà a cui andavano incontro gli agrigentini. E adesso, dopo una vita di stenti, sopraffazioni e umiliazioni dobbiamo premiare un presidente della Regione con la cittadinanza onoraria sol perchè, al contrario dei suoi predecessori scoglionati, ha svolto il proprio dovere? Per favore sindaco, la smetta...
Ludoteca provinciale, oggi festicciola per i bambini.
Nell'ambito delle attività della ludoteca della Provincia Regionale, è in programma questo pomeriggio, alle ore 16.00, nei locali della ludoteca situati all'interno del Giardino Botanico (via Demetra), la festa per i bambini figli dei dipendenti della Provincia Regionale. L'iniziativa è stata organizzata dall'assessorato Provinciale alle Pari Opportunità, Famiglia e Ludoteca, e dagli operatori della Cooperativa Sociale "Gulliver" che gestisce il servizio. Sono previste, oltre alle abituali attività, anche la distribuzione di calze-dono con cioccolatini e altri gradevoli gadget. Ricordiamo che, dopo la recente riapertura della struttura, la ludoteca è funzione tutti i pomeriggi del martedì e giovedì, in coincidenza con i rientri pomeridiani dei dipendenti. Un servizio che, come ricorda il Presidente Eugenio D'Orsi, viene incontro alle esigenze dei dipendenti con figli in tenera età.
LAVALLEDEITEMPLI.NET
Solidarietà a D'Orsi dai Giovani Democratici
"I Giovani Democratici della Provincia di Agrigento esprimo solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, per il vigliacco atto intimidatorio subito nel pomeriggio, quando ignoti hanno dato fuoco alla sua abitazione estiva a Palma di Montechiaro. Cogliamo l'occasione per denunciare il dilagare, nella nostra provincia, di episodi mafiosi, frutto di una mancata incisiva presenza dello Stato centrale nel territorio. Quindi chiediamo alle autorità competenti di agire al più presto e incisivamente con il prevenire e reprimere simili futuri atti mafiosi, evitando possibili conseguenze anche più gravi."
Intimidazione ai vertici della Provincia Regionale
Grave atto intimidatorio ai vertici amministrativi della Provincia Regionale di Agrigento. Tre buste contenenti proiettili e un messaggio di minacce sono state infatti recapitate al Direttore e Segretario generale dr. Giuseppe Vella, al Direttore dell'Ufficio Finanze e Bilancio dr. Fabrizio Caruana, e al Direttore delle Risorse Umane dr. Aldo Cipolla. I tre dirigenti hanno presentato formale denuncia alle autorità di Polizia. Sul grave atto intimidatorio il Presidente Eugenio D'Orsi e tutto il personale della Provincia, con sdegno e preoccupazione, esprimono solidarietà ai direttori Vella, Caruana e Cipolla, e condannano con fermezza l'episodio, auspicando al tempo stesso che le indagini delle autorità di Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto.
Il 13 Gennaio nuova seduta del Consiglio Provinciale
Il Consiglio Provinciale tornerà a riunirsi il 13 gennaio alle ore 18, convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. Quindici i punti inseriti all'ordine del giorno tra cui l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari provinciali, relativa alla delibera della Giunta n.8 del 1° marzo 2010. Gli immobili inseriti nel piano si trovano nei comuni di Comitini e Castrofilippo. L'eventuale vendita servirà ad aumentare le risorse finanziare nel bilancio provinciale. Gli altri punti all'ordine del giorno prevedono la discussione della modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (C.o.s.a.p.) e l'approvazione del nuovo schema dello Statuto del Consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Saranno esaminati anche l'interrogazione del consigliere Girasole sull'utilizzo degli uffici dell'U.r.p di Sciacca da parte della Girgenti acque e la mozione del Consigliere Orazio Guarraci, la proposta di modifica del regolamento della disciplina delle missioni e del rimborso spese sostenute dagli amministratori, le modifiche allo Statuto dell'Ente e l'ordine del giorno dei Consiglieri Spoto e Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilità. Saranno discussi, inoltre, la modifica del regolamento per l'assegnazione di fondi agli istituti di istruzione secondaria di pertinenza provinciale, l'ordine del giorno del consigliere Lazzano sul completamento liceo scientifico statale "E. Fermi" di Sciacca e l'ordine del giorno della VI^ commissione lavori pubblici sul rilancio dell'edilizia. Infine, agli ultimi punti dell'o.d.g. sono inseriti la proposta del settore promozione turistica ed attività economiche e turistiche che riguarda la modifica art. 4 del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia regionale di Agrigento, la proposta del settore infrastrutture stradali relativa all' approvazione del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia e la relazione del Presidente D'Orsi del 1° semestre 2010.
TELEACRAS.COM
D'Orsi come Lombardo?
Ultime ore di trattative prima del varo della nuova Giunta provinciale di Agrigento. L'incognita Partito Democratico. Intervista al Presidente D'Orsi in onda oggi al Vg. (Carmelo Lazzaro)
Proseguono gli incontri e le trattative. Il Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi e'impegnato nella ricomposizione della nuova Giunta. Mutato il quadro delle alleanze sia alla Regione che in alcuni Enti Locali siciliani anche alla Provincia l'esponente del Mpa lavora per adeguare la squadra degli assessori al cartello regionale. Primo passo l'incontro con i componenti il gruppo del Partito Democratico alla Provincia, Daniele Camilleri, Ettore Di Ventura, Piero Giglione e Stefano Girasole. "E' servito - spiegano in una nota i quattro consiglieri - per analizzare l'attuale situazione ed e' emersa l'esigenza di individuare una piattaforma programmatica di sviluppo del territorio sulla quale verificare ipotesi di convergenza di diverse formazioni politiche che possano affrontare e risolvere i problemi della realtà agrigentina". Prove tecniche di alleanza, dunque, con il Pd che il Presidente D'Orsi ritiene possibile anche perche'...
INTERVISTA D'ORSI AL VG...
Cosi' come durante la conferenza stampa di fine anno il Presidente D'Orsi rimarca la sofferenza nel dover escludere dalla Giunta il Pdl a cui chiede comunque collaborazione e appoggio...
INTERVISTA D'ORSI AL VG...(04.01.2011
Provincia regionale Agrigento
Grave intimidazione anche a D'Orsi
Grave atto intimidatorio ai vertici amministrativi della Provincia regionale di Agrigento: ignoti hanno appiccato il fuoco all'abitazione, a Marina di Palma di Montechiaro, del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. I danni sono ingenti. Ed inoltre, buste contenenti proiettili ed un messaggio di minacce sono state recapitate ancora al Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, oltre al Direttore e segretario generale Giuseppe Vella, al direttore dell'Ufficio finanze e bilancio, Fabrizio Caruana, ed al direttore delle risorse umane, Aldo Cipolla. Per D'Orsi, da novembre sotto scorta per decisione del Comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica, si tratta dell'ennesima intimidazione. Indaga la Polizia. Numerosi sono gli attestati di solidarieta', dai vertici delle Istituzioni, le Forze sociali ed il personale della Provincia di Agrigento : '' con sdegno e preoccupazione esprimiamo solidarieta' a D'Orsi, Vella, Caruana e Cipolla, e condanniamo con fermezza l'episodio, auspicando che le indagini della Polizia portino alla rapida individuazione degli autori del grave gesto ".
AGRIGENTOOGGI
Incendiata la casa del presidente della Provincia
PALMA DI MONTECHIARO - L'abitazione di villeggiatura del presidente della Provincia di Agrigento è stata incendiata. I danni sarebbero ingenti. Non sembrano esserci dubbi sull'origine dolosa del rogo di contrada Capreria, frazione balneare di Palma di Montechiaro (Ag), avvenuta intorno alle 18 di questo pomeriggio. Si tratta di una zona rinomata molto frequentata dai palmesi nel periodo estivo e quasi disabitata nel periodo invernale. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Licata , sono intervenuti i militari della Guardia di Finanza e Carabinieri. "Si respira un clima di grande tensione: mi e' stato inviato un messaggio di morte: se tocco il fuoco
muoio". E' il commento di Eugenio D'Orsi, dopo l'intimidazione . "E' una situazione aberrante -continua D'Orsi -Da due anni vengo messo a dura prova con atti intimidatori". Un attentato incendiario arrivato a distanza di poche ore da un altro 'avvertimento': una busta contenente un proiettile e delle minacce. Un'analoga intimidazione ha raggiunto stamani anche tre dirigenti della Provincia. D'Orsi da novembre e' sotto scorta per decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. "Massima solidarieta' e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili". Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. "Quando la criminalita' invia questi segnali vuol dire - prosegue Lombardo - che e' messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione. Sono convinto che il presidente D'Orsi proseguira' con ancora piu' vigore nel solco della legalita' e della trasparenza con un no deciso alle collusioni".
"Cu mi duna u pani u chiamo papà"
"Cu mi duna u pani u chiamo papà". Per rendere chiaro il concetto il sindaco di Agrigento si esprime in siciliano. "Chi mi da il pane lo chiamo papà". Possiamo essere amici fin quando vogliamo, ma alla fine in Sicilia il pane viene prima di tutto. Su questo non ci sono dubbi. E nemmeno Marco Zambuto ne ha. Mai come adesso è sicuro di quello che dice. Questa volta senza mezzi termini. Il pane sono i soldi necessari per sbloccare progetti importanti. La rete idrica per lui è stata sempre una priorità. Un risultato che ha inseguito fin dall'inizio del suo mandato, chiedendo il sostegno di tutta la deputazione agrigentina. Alla fine la risposta che aspettava è arrivata da Palermo. Ed è a loro che dovrà mostrare riconoscenza. Lo farà subito. L'Mpa di Lombardo e l'Udc di Zambuto, adesso, sono vicini come forse non lo erano mai stati prima. Ecco spiegato perchè l'amministratore aveva appoggiato la candidatura di Pietro Marchetta (Mpa) come presidente del consiglio comunale. A questo partito deve molto. La Regione Siciliana ha trovato 25 milioni per la città e il Governo regionale adesso può essere chiamato "Papà". Una risposta il primo cittadino la darà subito. Ha già annunciato che l'anno prossimo azzererà la giunta. In pratica è questione di ore. Metterà dentro nuovi assessori. Persone che fanno riferimento ai partiti che lo hanno saputo sostenere. Una decisione che non avrebbe negato nemmeno agli altri. In questi casi si sa, chi arriva prima comanda. Una risposta chiara e netta nei confronti del Pdl che ieri lo aveva ampiamente criticato. Alfaniani e Cuffariani avevano brindato all'elezione del presidente del consiglio comunale di Agrigento. Zambuto brinda a un primo obiettivo raggiunto. Quello che succederà ad Agrigento è la continuazione di quello che è già accaduto a Palermo nella giunta regionale e di quello che dovrebbe succedere alla Provincia, dove D'Orsi ha già fatto capire che il Pdl resterà fuori dalla giunta. A Palazzo dei Giganti Zambuto dovrà mettere fuori almeno due assessori. Questo lascerebbe spazio ad Mpa e Udc. Pd e altri partiti in qualche modo sono già rappresentati. Molte volte è mancato più per questi gruppi politici, incapaci di fare un nome, che per la disponibilità del sindaco. Si apre quindi un nuovo scenario politico. In aula Sollano ci sarà una linea di demarcazione netta. I vari schieramenti ormai sono venuti allo scoperto. Da una parte il cartello rappresentato da Pdl e Pid, in tutto quattordici consiglieri. Dall'altra gli altri partiti. Nei prossimi giorni potrebbe passare all'Mpa anche Roberto Vella. L'avvocato è ancora indipendente, ma pare sia vicino al partito del governatore regionale. Determinante sarà invece la posizione che vorrà prendere il Partito del Sud, attualmente composto da due consiglieri e che potrebbe rappresentare il cosiddetto ago della bilancia.
Intimidazioni a D'Orsi, la solidarietà dal mondo politico
Pubblichiamo di seguito gli attestati di stima e solidarietà dal mondo della politica e non solo, nell'ordine di come sono giunti alla nostra redazione:
PID : Il capogruppo del Pid di Agrigento Elisa M. Virone, a nome dell'intero gruppo consiliare esprime la propria solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D' Orsi. In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del Presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato questo pomeriggio all'abitazione del Presidente d'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità. E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza. Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto.
PDL: Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco
alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi sita in contrada Capriera -
Marina di Palma. Esprimo a nome mio e di tutto il P.d.L. cittadino una ferma condanna al vile atto
criminale subito. Il Coordinatore Cittadino Pd Città di Agrigento Prof. Giovanni Barbera
GRUPPO CONSILIARE PDL: A nome nostro e del gruppo Consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento esprimiamo piena solidarietà ai Dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento Dott.ri Giuseppe Vella,Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla,vittime di una gravissimo vile gesto d'intimidazione. Confidiamo nelle indagini da parte delle forze di polizia e della Magistratura, affinchè vengano individuati i responsabili restituendo la giusta serenità a chi quotidianamente svolge il proprio dovere nella Pubblica Amministrazione con zelo, preparazione ed onestà,ed alle loro famiglie scioccate da simili atti di vigliaccheria becera che turbano il già delicato clima di convivenza civile della nostra provincia fortemente martoriata dalla criminalità mafiosa.
IVAN PACI Capogruppo Pdl MARIO LAZZANO V. Presidente Vicario Cons. Prov.le
NINO BOSCO: "Esprimo piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. Lo afferma Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl ad Agrigento. "E' una strategia intimidatoria - afferma Bosco - che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che nè Eugenio D'Orsi, nè i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano".
RUVOLO (PID): Sincera e fraterna solidarietà del deputato Giuseppe Ruvolo al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, vittima della vile intimidazione patita attraverso l'attentato contro l'abitazione di Marina di Palma. "La notizia dell'ignobile intimidazione rivolta all'amico Eugenio - afferma il parlamentare agrigentino - merita un'immediata risposta di tutte le istituzioni". "Oltre ad auspicarmi che vengano individuati ed esemplarmente puniti i colpevoli - prosegue Ruvolo - penso che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente, al quale rivolgo l'invito a perseguire quegli obbiettivi che sin dal giorno della Sua elezione abbiamo condiviso".
Agrigento Libera esprime solidarietà al Presidente D'Orsi
Il Presidente del Circolo Tematico "Agrigento Libera" del Movimento per le Autonomie,
Francescochristian Schembri esprime vicinanza e solidarietà al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, per il vile e grave atto intimidatorio da egli subito. Una condanna senza appello per atti che non fanno parte del comune vivere civile e che in maniera ricorrente e preoccupante coinvolgono quanti sono esposti nella vita pubblica ed in particolare i responsabili delle amministrazioni locali. Al Presidente D'Orsi - continua Schembri - va il pieno sostegno affinché l'azione politica di trasparenza e legalità intrapresa fino ad ora possa continuare nell'interesse della collettività.
ANSA.IT
Busta con proiettile a Presidente Provincia Agrigento
Una intimidazione analoga anche nei confronti di tre dirigenti
(ANSA) - AGRIGENTO, 4 GEN - Una busta, con all'interno un proiettile e un messaggio di minacce, e' stata recapitata anche al presidente della provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi dell'Mpa. Per D'Orsi, da novembre sotto scorta per decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, si tratta dell'ennesima intimidazione. La busta recapitata a D'Orsi e' dello stesso tipo di quelle arrivate al direttore e segretario generale Giuseppe Vella, al direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e al direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla. Indaga la polizia. (ANSA).