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Rassegna stampa del 6/7 gennaio 2011

 

6 GENNAIO
 
GIORNALE DI SICILIA
 
E i 107 precari «rinnegano» un manifesto contro D Orsi
I 107 precari della provincia regionale di Agrigento prendono, ufficialmente, le distanze dal manifesto "Alla Provincia 107 nuovi poveri! Grazie Presidente!" affisso sui muri a firma del "comitato dei precari a vita". «Pur confermando l'assoluto disagio per la nuova condizione di povertà e le difficoltà chiaramente rappresentate ma anche condivise, in ogni occasione pubblica ed ufficiale, dall'amministrazione attiva, dai dirigenti, dai funzionari della Provincia regionale di Agrigento, e soprattutto dal nostro presidente Eugenio D'Orsi — scrivono in una nota stampa i 107 precari — con fermezza ed a scanso di ulteriori equivoci, prendiamo le distanze sia dalle intenzioni che dalla volontà di quel documento. Un documento — spiegano i precari - redatto a nostra insaputa e coperto dall'anonimato. Alla luce degli ultimi atti intimidatori nei confronti del presidente e dei tre direttori — concludono la nota i 107 precari - esprimiamo la nostra piena e convinta solidarietà e condanniamo fermamente tali atti, auspicando che venga fatta ben presto luce sull'intera vicenda».
Alla luce di questa presa di posizione è quasi scontata la ripresa del dialogo tra i 107 precari ed il presidente D'Orsi che aveva chiesto le «scuse» come condizione per riallacciare il dialogo. 
 
Il presidente della Provincia fa il punto della situazione e lancia un messaggio agli attentatori: «Se avete fegato fatevi avanti»
D Orsi: «Le minacce non mi fermano Vado avanti, ho timore solo di Dio»
«Quello che più mi turba è pensare che i palmesi abbiano fatto da sponda. Perché nessuno al di là del miei compaesani, sapeva dell'esistenza di questa abitazione di famiglia».
«Quello che più mi turba, mi inquieta è pensare che i palmesi, ai quali sono particolarmente affezionato e legato, abbiano fatto da sponda. Perché nessuno, ripeto nessuno, al di là dei miei compaesani, sapeva dell'esistenza di questa abitazione di famiglia». ti presidente della Provincia, da palmese doc, si sente tradito della sua gente. E lo ha confessato, non senza qualche imbarazzo, all' indomani di quello che è stato, quasi certamente, l'atto intimidatori più pesante subito durante i suoi due anni e mezzo di legislatura. Non foss'altro perché chi ha detto, ha deciso di colpirlo nei suoi affetti più profondi. La casa incendiata, che si trova in contrada" Capreria", una zona vicina a Marina di Palma, è un patrimonio inestimabile di ricordi e sentimenti. «"Ha una sua storia - ha precisato Eugenio D'Orsi - è stata costruita da mio nonno. Poi è passata ai miei genitori. una villa, dove sono nato e cresciuto assieme a mio fratello e mia sorella. Mi vengono in mente - ha aggiunto - le partite di calcio che improvvisavo nel cortile, le giornate di studio in solitudine per cercare la concentrazione. Mi affiorano tanti, tantissimi ricordi, legami con gli affetti più cari che ora sono stati violati, distrutti da alcuni balordi, da alcuni delinquenti».
Il presidente della Provincia, nel corso della conferenza stampa, ha alternato momenti di commozione, si è fatto scappare anche più di una lacrima, a momenti di grande determinazione, caparbietà. Come quando ha lanciato una sorta di sfida agli autori dell'ignobile gesto che, in buona sostanza, ha annientato il piano terra e mobili e suppellettili che ospitava. «Non mi hanno fatto paura, non mi hanno spaventato, né mi hanno intimorito - ha detto il presidente - se hanno coraggio e fegato mi affrontino frontalmente e poi vedremo chi abbasserà gli occhi. lo ho solo e soltanto timore di Dio, non certamente degli uomini. Io sono una persona leale e onesta che non si arrende».
L'incendio della casa è l'ultimo, in ordine di tempo, di una lunga serie di intimidazioni subite da D'Orsi: è il l7esimo avvertimento, da maggio 2008 ad oggi, preceduto qualche ora prima da una busta contenente minacce di morte. Ma, nonostante questa inesorabile e crescente escalation, lui è deciso ad andare avanti. «Non mollo - ha assicurato, accennando un mezzo sorriso - non solo, non arretrerò di un millimetro perla semplice ragione che sono convinto di avere operato e di operare nella direzione giusta. Credo che la mia amministrazione sia una delle più trasparenti nella storia della Provincia. Potrei lasciare solo semi accorgessi di essere incapace a dare risposte alla gente, al territorio», ha concluso D'Orsi. 
 
Si svolgerà lunedì. Rafforzata la vigilanza notturna nelle abitazioni dei quattro destinatari delle intimidazioni
Buscemi convoca un Consiglio straordinario
Emergenza criminalità ed atti intimidatori contro la Provincia. Il presidente del consiglio, Raimondo Buscemi, ha convocato per lunedì, alle 17, un consiglio straordinario ed aperto. «Abbiamo ritenuto — ha detto Buscemi - di convocare una seduta per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco contro il presidente Eugenio D'Orsi, il direttore generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla. Dopo le lettere intimidatorie con proiettili e l'incendio della casa paterna del presidente, il comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica, ieri, ha deciso di rafforzare la vigilanza notturna all'abitazione di O Orsi e di istituire dei pattugliamenti per le case dei funzionari. Francesco Musotto (Mpa): "Il MpA è impegnato su tutto il territorio in una azione di rinnovamento che certamente scontenta qualcuno. Auspichiamo che questi gesti cedano il passo ad una nuova stagione di rinascita».
Ivan Paci e Mario Lazzano (Pdl): Esprimiamo piena solidarietà al presidente e ai dirigenti della provincia regionale. Confidiamo nelle indagini affinché vengano individuati i responsabili, restiluendola giusta serenità a chi quotidianamente svolge il proprio dovere».
Nino Bosco (PdI): E 'una strategia intimidatoria che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli amministratori locali, ciascuno per la propria parte, Stanno portando a compimento. Sono convinto che D'Orsi, nè i dirigenti arresteranno il loro cammino di legalità.
Elisa Virone (Pid): "In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del presidente della Provincia a sostegno. Il gruppo consiliare fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine."
Giovani democratici: Denunciamo il dilagare, nella nostra provincia, di episodi mafiosi, frutto di una mancata incisiva presenza dello Stato centrale nel territorio. Chiediamo alle autorità competenti di agire ai più presto e incisivamente». Emilio Messana (Pd): Pesante clima di intimidazioni attorno alla Provincia regionale e al suo presidente divenuto intollerabile. Francesco Christian Schembri (Mpa): ,Una condanna senza appello per atti che non fanno parte del comune vivete civile e che in maniera ricorrente e preoccupante coinvolgono quanti sono esposti nella vita pubblica.
Associazione culturale Bedda Favara: Esortiamo a continuare a lavorare per il bene dell'intera comunità nel rispetto delle regole e di ogni forma di legalità. Enzo Di Natali, Istituto mediterraneo di Bioetica: "Invochiamo un energico intervento delle forze dell'ordine, chiediamo alla cittadinanza un segno di inequivocabile protesta contro la prepotenza delinquenziale e mafiosa".
Germano Boccadutri, presidente dell'Ordine degli agronomi e Forestali: «Consapevoli che l'opera di D'Orsi è di esempio, vanno riaffermati con forza i principi di legalità che devono contraddistinguere il nostro agire.  Salvatore Palillo, presidente Unione giuristi cattolici italiani: Siamo certi che la magistratura e le forze dell'ordine, nel fare presto chiarezza, daranno serenità e tranquillità al presidente D'Orsi ed alla sua famiglia, a cui va la solidarietà. Giuseppe Arnone (Pd): "Gli agrigentini si stringano intorno al loro presidente, rispedendo al mittente la logica dell'intimidazione e della minaccia". Giuseppe De Francisci e Pietro Marchetta (Mpa): "Condanniamo questi mascalzoni che pensano di potere fermare con ignobili atti, l'attività del fare che D'Orsi sta portando avanti". Nuccio Sapia (UdC) e Giuseppe Amoroso: «Incitiamo D'Orsi a proseguire l'attività politica con la capace tenacia clic lo contraddistingue. Non saranno tali gesti a demoralizzarlo». Marco Zambuto (UdC): "Non nascondo il mio profondo sdegno per il deprecabile gesto che offende noti soltanto un'alta e stimata figura istituzionale, quale quella del presidente D'Orsi, ma anche l'intera società civile". Joseph Mifsud, presidente del polo universitario: «La nostra è una terra difficile. Sono convinto che il tempo, la tenacia e la correttezza saranno, alla lunga, avranno la meglio su quanti operano nottetempo e nell'anonimato". Carmelo D'Angelo (FdS): Non riusciremo ad essere una provincia civile, se esisteranno ancora vili figure che prediligono la barbarie alla discussione e al dibattito». Stefano Castellino (FdS): «Gesti vergognosi perché cercano di rimandare la nostra terra nelle tenebre e colpiscono uomini al servizio alla cittadinanza». Dario Augliaro (Mpa): «Siamo certi che tale atto non farà demordere il nostro concittadino dalla sua azione politica, incentrata sul la legalità, trasparenza e rigore morale».
Mimmo Turano(Udc): "Quanto accaduto a D'Orsi indica, in modo inequivocabile, che ancora nella nostra isola vi è qualcuno che pensa di bloccate chi lavora per le istituzioni democratiche".
Nello Hamel (Idv): «Alziamo il livello dell'impegno e della lotta contro il sistema mafioso e criminale che cerca di condizionare le scelte politiche in contrasto con gli interessi malavitosi".
Giusy Savarino (Udcl: "Mi rammarica se penso che fare politica ad Agrigento debba significare dover vivere nel terrore e nella paura. Confido nel lavoro delle forze dell'ordine".
Salvatore Petrotto, sindaco di Racalmuto: "Questi episodi rivelano la vulnerabile esposizione di quanti, come D'Orsi, tentano di cambiare un sistema". Filippo Bellanca (Pd): «Bisogna promuovere una conferenza di presidenti dei Consigli dei Comuni per sottolineare, in un documento unitario, la necessità del l'intervento delle massime cariche dello Stato per fare luce sui gravi gesti".
Arturo Ripepe e Francesco La Porta (Pid): "Atto vile ed inqualificabile quello che ha colpito il presidente D'Orsi e i tre funzionari della Provincia. Si faccia chiarezza in fretta". 
 
Zambuto ha deciso: «Mi ricandiderò»
li sindaco di Agrigento Marco Zambuto tronca e indiscrezioni: «Mi ricandido a sindaco. Ho avviato progetti e iniziative i cui effetti si potranno vedere nei mesi a venire. E io vorrà esserci. Voglio godere con i miei cittadini dei risultati conquistati tra millie difficoltà. Primo fra tutti il rifacimento della rete idrica ». L.a prossima settimana Zambuto azzererà l'attuale esecutivo.
 
AMBIENTE. Dopo le denunce e i sopralluoghi
Discarica a Malvezzo, è scattato il sequestro
 Dopo il sopralluogo di martedì, ieri mattina Carabinieri, Corpo Forestale e Polizia Provinciale hanno sequestrato la discarica abusiva sorta sotto il viadotto Malvizzo. Vista la vastità dell' area interessata dal degrado ambientale non è stato possibile transennarla ma sono stati apposti una ventina di cartelli per segnalare che è vietato oltrepassarla e, comunque, alimentarla con altri rifiuti.
Sotto sequestro sono stati posti 30 mila metri quadrati di terreno tra la sponda ad est e quella ad ovest del fiume Naro le cui acque attraversano la discarica trascinando a valle, e molto probabilmente a mare, le particelle inquinanti di eternit, oli esausti, carcasse di animali e pneumatici. Ad operare ieri mattina sono stati il tenente dei carabinieri Gabriele Treleani e il brigadiere Franco Scimè, il vice comandante della Polizia Provinciale Salvatore Lombardo, gli ispettori del Corpo Forestale Angelo Camilleri e Salvatore Dalessandro. Tutto il carteggio sarà trasmesso alla Procura della Repubblica di Agrigento che cercherà di accertare le responsabilità.
"Siamo in presenza di comportamenti estremamente gravi - dice l'assessore comunale all' Ambiente e Sanità, Lino Sorce - perché, oltre ad oltraggiare la natura, mettono a repentaglio la salute dei cittadini. Invito gli agricoltori che irrigano i loro orti con l'acqua del fiume Naro a soprassedere fino a quando non si saranno effettuate le verifiche per accertare il grado di inquinamento delle acque". Ieri, il componente della giunta Russello avrebbe dovuto raggiungere Agrigento per riferire al presidente della Provincia Eugenio DOrsi. "Ma dopo i vili gesti che il capo dell'amministrazione provinciale ha subito - spiega Sorce - ho preferito far slittare l'incontro a lunedì prossimo". Nei prossimi giorni saranno effettuate verifiche presso i rivenditori di pneumatici per capire se sono in regola con i registri di carico e scarico. 
 
Solidarietà del ministro Alfano
Agrigento, rafforzata la vigilanza a D'Orsi
AGRIGENTO. La vigilanza nei confronti del presidente della provincia regionale Eugenio D'Orsi verrà rafforzata. Ogni notte, sia che l'amministratore si trovi ad Agrigento o a Palma di Montechiaro, suo paese d'origine, l'immobile dove risiede verrà monitorato, con pattugliamenti mirati da parte di polizia e carabinieri. Lo ha deciso ieri mattina il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura e presieduto dal vicario Nicola Diomede. Istituita anche la vigilanza serale e notturna per i tre vertici della Provincia, destinatari di biglietti di minacce e proiettili, ossia per il direttore e segretario generale Giuseppe Vella, per il direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e per il direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla. La decisione è stata presa dopo che negli ultimi giorni ai funzionari e al presidente dell'ente sono arrivate minacce esplicite e dopo che, appena martedì pomeriggio, ignoti hanno incendiato il portone e il piano terra dell'abitazione di contrada Capreria dove il presidente è cresciuto. Ieri il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha espresso solidarietà a D'Orsi. Solidarietà pure da Giuseppe Castiglione a nome dell'Upi e Giovanni Avanti. 
 
Precari, alt di Roma alla Sicilia - Frena il Pd: «Il bando va sospeso»
Brunetta e Fitto: «Assunzioni in controtendenza alla politica di rigore del governo»
Per Brunetta e Fitto «le stabilizzazioni (ormai vietate), le nuove assunzioni e il bando per circa 8 mila stagisti rappresentano interventi poco opportuni».
PALERMO. Il segretario del Pd chiede di sospendere il bando per i nuovi stagisti e concertare con  sindacati il provvedimento. L'assessore al Lavoro, Andrea Piraino, prova a resistere annunciando che non ci sarà marcia indietro sul provvedi- lento che stanzia 6 milioni e mezzo per stage da 500 euro al mese destinati a circa 8 mila disoccupati o ex detenuti. Ma in serata è il governo nazionale, coni ministri Renato Brunetta (Funzione pubblica) e Raffaele Fitto (Rapporti con le Ragioni). A far piovere la scomunica sulla Regione. E così intorno alle assunzioni varate o annunciate negli ultimi giorni in Sicilia va in scena lo scontro finale fra Raffaele Lombardo e ti governo Berlusconi.
Brunetta e Fitto prendono spunto dagli ultimi provvedimenti varati da Lombardo. Un tour de force sull'occupazione. Per i due ministri del Pdl «le stabilizzazioni (ormai vietate dall'ordinamento statale), le nuove assunzioni e, da ultimo, l'emanazione del bando per circa 4 mila stagisti rappresentino interventi poco opportuni dal punto di vista finanziario in un momento in cui a tutta la pubblica amministrazione viene chiesto un forte contributo per il risanamento dei conti pubblici». A dicembre, con leggi o decreti, Lombardo ha assegnato fra assunzioni a tempo indeterminato e contrati a termine circa 77 mila posti: ne hanno beneficiato i 23 mila precari degli enti locali), i 4.800 in servizio negli assessorati regionali, i 4 mila della sanità, e almeno 30 mila disoccupati che verranno chiamati per 3 mesi nei cantieri lavoro. Tutte misure che per Brunetta e Fitto «sono decisamente in controtendenza rispetto alla politica di rigore intrapresa dal governo nazionale», I ministri confermano l'intenzione di provare a bloccare le assunzioni: «Ci sono dubbi di natura costituzionale, soprattutto sulle stabilizzazioni, che saranno sciolti dai competenti organi».
Lombardo interrompe le vacanze per rispondere a tono: «Gesù perdona loro perchè non sanno quello che dicono», Il governatore si difende: «Sono stati avviati percorsi per stabilizzare lavoratri ingaggiati, in alcuni casi, addirittura vent'anni fa, sottraendoli così al ricatto della mala politica che concedeva loro, di anno in anno, una proroga in cambio del consenso. Sarebbe oggi impossibile oltre che ingiusto, licenziarli. Non spenderemo un euro in più rispetto a quanto erano costati fino a oggi».
Ma il bando per gli stagisti fa storcere il naso anche ai principali alleati. Il segretario del Pd. Giuseppe Lupo, raccoglie le critiche di sindacati e imprenditori: «Capisco le buone intenzioni di Piraino ma lo invito a sospendere tutto e convocare i sindacati. Si rischia di creare aspettative che provocano circuiti politico-clientelari». Per Lupo, se non arriverà la sospensione, «non è escluso che all'Ars si voti un ordine del giorno in questo senso».  Il segretario del Pd ha una strategia alternativa: «Abbiamo chiesto a Lombardo di indirizzare tutte le risorse verso il credito di imposta per l'occupazione. Questo è lavoro produttivo». Lupo manda un messaggio a Lombardo: «Il partito di maggioranza non può apprendere dai giornali di provvedimenti simili».
Davide Faraone spinge il Pd anche oltre, chiedendo la revoca del provvedimento e ricorda a Piraino che »anche per la creazione di 7 mila Lsu e 3.200 Pip si prevedeva l'intermediazione di associazioni e cooperative sociali». Nel Pd si muove anche Pino Apprendi: «I soldi vanno dati alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato. Gli aiuti alle famiglie bisognose devono seguire altri canali». E per Rita Borsellino »la mastodontica infornata di precari è la dimostrazione dell'inadeguatezza del governo, che alimenta vecchie prassi assistenzialistiche». Gli altri deputati del Pd tacciono. E per Salvino Caputo (Pdl), che annuncia una mozione all'Ars, "partecipano a pieno titolo all'infornata di precari". Ma Piraino non cambia linea: "Polemiche strumentali".
 
LA SICILIA
 
"Mia figlia rivuole un padre. Non mollo"
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi è palesemente toccato, ma lancia la sfida a chi vorrebbe intimidirlo
«Non sono spaventato, nè intimorito né condizionato, sono sicuramente amareggiato per tutto quello che sta avvenendo». Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi era visibilmente scosso all'indomani del grave attentato che è stato compiuto ai danni della sua abitazione estiva a Capreria, in territorio di Palma di Montechiaro. «L'amarezza viene dal fatto che si sta alzando il tiro: fino a quando si é trattato di recapitarmi proiettili, di danneggiarmi l'auto o di inviarmi minacce potevano considerarsi gesti preoccupanti fino ad un certo punto, ma adesso é diverso».
Il gesto è più grave...
«Hanno colpito la casa in cui sono cresciuto, in cui é cresciuta tutta la mia famiglia. Ha colpito chi sapeva che possiedo quell'abitazione e questo mi induce a pensare che possa esserci stata una sponda a Palma di Montechiaro. Questo mi dispiace e, come ho detto, mi amareggia perché Palma é il mio paese e a Palma ho tanti amici e mi duole pensare che proprio dal mio paese possa venire anche un semplice contributo ad un gesto di questo genere».
E' un fatto che inevitabilmente coinvolge anche la famiglia...
«Certo! Mia figlia mi ha detto - ha aggiunto D'Orsi fermandosi qualche istante per la commozione - che da quando faccio il presidente della Provincia non ha più il papà ed ha aggiunto che le piacerebbe tornare ad avere un padre. Sono cose che ti colpiscono al cuore!».
Questo significa che potrebbe lasciare?
"Non mi faccio spaventare e non posso mollare così facilmente. No! continuerò la mia battaglia per portare avanti tutto ciò in cui credo. Ho sempre avuto rispetto per il prossimo e sono una persona onesta, non come quelli che colpiscono nascondendosi nell'anonimato. Credo nella possibilità di cambiamento sia della Provincia che del modo di fare politica. Siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo adoperarci per far crescere il nostro territorio attraverso la crescita della politica ed il cambiamento del modo di amministrare".
Come si spiega un gesto del genere?
«Non lo so! Non me lo spiego se non con la presenza di delinquenti. Noi stiamo portando avanti la nostra battaglia per le infrastrutture, abbiamo firmato l'accordo per la statale 189, ci stiamo battendo per dotare questa provincia di un aeroporto, ma stiamo lottando anche per fare i necessari passi avanti nel settore dell'edilizia scolastica allo scopo di garantire ai nostri giovani condizioni di studio sicure e ideali. In tutte queste cose forse stiamo dando fastidio a qualcuno, stiamo pestando qualche callo. Posso assicurare che proseguiremo in queste battaglie e continueremo a pestare i calli, non ho intenzione di tirarmi indietro. Chi pone in essere azioni di questo genere anziché nascondersi dietro l'anonimato perché non viene fuori e mi affronta sul piano del dialogo e del confronto civile? 1 non chiudo aprioristicamente le porte in faccia a nessuno e sono pronto a discutere, ma sicuramente non mi faccio spaventare da atti di questo genere».
Parole forti e nette di un uomo, prima che un politico sempre più preso di mira, fin negli affetti più cari e preziosi. Un uomo che però ha deciso di non gettare la spugna.
 
FORZE DELL'ORDINE IMPEGNATE NELLE INDAGINI
Attenzione agli obiettivi sensibili
Vigilanza potenziata per D'Orsi e famiglia.. "Vegliati" i 3 dirigenti
Il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi ieri mattina in Prefettura, coordinato dal vice prefetto Nicola Diomede, ha esaminato tempestivamente il caso dell'»attacco» frontale ai vertici della Provincia regionale. La casa estiva del presidente Eugenio D'Orsi e le minacce con annessi proiettili indirizzati allo stesso capo dell'esecutivo e a tre alti dirigenti dell'Ente hanno imposto un immediato punto di sintesi. Al termine del vertice, al quale hanno partecipato come sempre accade i vertici delle forze dell'ordine provinciali è stato deciso di innalzare il livello di attenzione e vigilanza nei confronti del presidente D'Orsi e di attivare ex novo un adeguato servizio di controllo - discreto e non troppo visibile - nei confronti dei tre funzionari finiti nel mirino della criminalità. Per D'Orsi non dovrebbe cambiare granché rispetto al già imponente servizio di controllo e vigilanza che ne cura la tutela. Da mesi il presidente gode della scorta costante, svolta ai primi tempi da agenti della polizia provinciale e, successivamente a seguito dell'appesantimento delle intimidazioni, da agenti della polizia di Stato, da carabinieri o da finanzieri. Come nel caso di ieri, quando alle costole di D'Orsi era presente un aitante militare delle fiamme gialle, insieme a un agente della Provinciale, anch'esso dal fisico notevole.
La novità sostanziale, confermata da ambienti della Questura è che a essere obbligatoriamente innalzata è l'attenzione nei confronti della famiglia del presidente e delle abitazioni di famiglia. Non che prima non fossero adeguatamente sorvegliate, ma quanto accaduto nella proprietà di Capreria lascia intendere che uno sforzo in più è il caso di compierlo. Verranno potenziati dunque i pattugliamenti su determinati obiettivi ritenuti sensibili, al fine di scoraggiare ulteriori gesta di balordi, assoldati da chi vorrebbe togliersi dai piedi un uomo ritenuto scomodo, Se dunque a cambiare non è tutto sommato la vita del presidente della Provincia, qualche novità è in arrivo per i tre dirigenti dell'Ente - Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana, Aldo Cipolla - destinatari di un proiettile calibro 7/65 e una minaccia del tipo "un tuccari u foci picchi mori". Per loro il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di fare scattare una serie di controlli molto discreti, senza dare troppo nell'occhio, garantendo a costoro una vita apparentemente normale, ma pur sempre adeguatamente monitorata dalle forze dell'ordine. Del tutto errato parlare di scorta o tutela, ma una vigilanza molto attenta ci sta. E' questa dunque la prima risposta concreta dello Stato a tutela di chi è stato preso di mira in maniera così violenta e frontale, Sul fronte delle indagini le bocche degli inquirenti sono rigorosamente cucite. Ad oggi non emerge alcuna pista investigativa ritenuta più percorribile rispetto ad altre. Chi ipotizza che a volere intimidire D'Orsi e i dirigenti siano presunte frange di precari, agricoltori licatesi o altri che non «amano» il presidente non trova alcun elemento di conferma. Solo chiacchiere ad oggi senza alcun riscontro. Tocca agli inquirenti delineare lo scenario in cui si snoda questo inquietante momento storico.
 
DIBATTITO. Nuove adesioni alla proposta dei consiglieri Ambrogio e Fiorino
Si torna a discutere delle Terme                                                                                          
Nella città termale si torna a parlare delle terme. Sembra un paradosso, ma è pura realtà. La questione termale è ritornata alla ribalta per via del caso politico sorto dalla presentazione - da parte di due consiglieri comunali del Pd, Giuseppe Ambrogio e Francesco Fiorino - di una mozione di indirizzo per impegnare il sindaco Vito Bono a porre in atto gli adempimenti necessari per aggiungere il toponimo «Terme» al nome della città. Mentre nelle altre realtà termali il binomio è dato per scontato, nella realtà saccense crea ancora dibattito farcito di querelle. In verità, il dibattito sulle terme dovrebbe essere alimentato, invece, dalla loro situazione di stallo che si protrae dal 1999 e che è peggiorata negli ultimi anni, fino ad evitare, per il rotto della cuffia, la sentenza di fallimento da parte del Tribunale di Sciacca. Una storia che viaggia in parallelo con quella della «sorella» di Acireale. Ma, torniamo alla realtà saccense. Le terme, sulla carta gioiello della Regione, ma nei fatti trattata come Cenerentola, vivono una situazione finanziaria disastrosa. Gli stabilimenti cadono a pezzi e necessitano una ristrutturazione che richiede ingente quantità di denaro. Nonostante le terme offrano un ventaglio di cure davvero preziose e improntate tutte con metodi naturali, da sole non bastano ad attirare flussi di utilizzatori perché, negli anni, è cambiato l'interesse del mercato. Un mercato orientato alla ricerca del benessere, attratto da centri di benessere che offrano sempre le ultime novità da offrire alfine di rinvigorire anima e corpo. Il tutto rigorosamente offerto in ambienti raffinati e di altra professionalità. Purtroppo, gli stabilimenti termali, costruiti nel ventennio fascista, emanano l'atmosfera di ospedaletti datati nel tempo.
In un panorama siffatto, dunque, sarebbe opportuno creare un serrato dibattito sull'immediato futuro delle terme, spronando la Regione ad assumere iniziative concrete verso il rilancio anche attraverso un credibile cronoprogramma. E' questo il vero nocciolo della questione. Aggiungere il toponimo "Terme" diventa solo un atto dovuto per una città termale. Diventa, cioè, il mezzo per colmare un vuoto che non può essere giustificato. Ed è in questa direzione che giungono i consensi all'iniziativa della mozione di indirizzo dei consiglieri comunali Fiorino e Ambrogio da parte dei segretario cittadino della Cgil, Zammuto e dal consigliere provinciale Di Prima, che si sommano a quelli dei consiglieri di opposizione. Insomma, questa volta Sciacca Terme è un'idea che piace in modo bipartisan.
 
Il giorno dopo le intimidazioni D'Orsi incassa una raffica di inviti a proseguire
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per lunedì 10gennaio alle 17, un consiglio provinciale straordinario dal tema "emergenza criminalità ed atti intimidatori contro la Provincia. Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati. «Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, di convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle forze produttive della provincia, ai Senatori, ai deputati regionale e nazionali, ma anche ai semplici cittadini, per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco cui sono stati fatti oggetto il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il Direttore Generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla». E un consiglio comunale straordinario è stato convocato anche a Ribera per venerdì prossimo, 14 gennaio. Intanto una vera e propria pioggia di solidarietà. Politici, sindacalisti, professionisti, tutti si sono stretti attorno a Eugenio D'Orsi. «Apprendo con indignazione il grave atto intimidatorio - ha scritto l'ex vicepresidente della regione Michele Cimino - le giuste scelte operate in questi anni a favore della collettività agrigentina, caratterizzate dai più sani principi di legalità e trasparenza, condivise dai vertici amministrativi dell'ente, sicuramente non potranno essere scalfite da tali vili gesti. Al presidente D'Orsi la mia incondizionata solidarietà».
"L' intimidazione subita dal presidente della provincia Eugenio D'Orsi, mi rammarica - afferma Giusy Savarino dell'Udc - se penso che fare politica ad Agrigento debba necessariamente significare dover vivere nei terrore e nella paura. Ma so che non è così e che il presidente D'Orsi, continuerà a svolgere il suo lavoro in maniera esemplare".
«Non nascondo il mio profondo sdegno - dice il sindaco di Agrigento Marco Zambuto - poi il deprecabile gesto che offende non soltanto un'alta e stimata figura istituzionale, quale quella del presidente D'Orsi, ma anche l'intera società civile. Intendo esternare i sentimenti fraterni di solidarietà e ribadire il sostegno morale e la vicinanza ai funzionari della Provincia, al Presidente D'Orsi ed alle loro famiglie». «l'attentato - afferma il deputato regionale Giovanni Panepinto - è certamente un segnale allarmante che non va trascurato». "La società civile agrigentina si stringa tutta attorno a D'Orsi e supporti la sua azione tesa a far crescere un territorio da sempre martoriato da criminalità e malaffare", affermano in un comunicato congiunto il senatore del Mpa Enzo Oliva, Roberto Di Mauro e Francesco Pira. Anche il presidente del Consiglio comunale di Agrigento Francesco Alfano ha fatto sentire la vicinanza propria e quella dell'intero consiglio a D'Orsi ed ai tre dirigenti della Provincia. Analoghi sentimenti dall'ex assessore provinciale Gaetano Cani, Stessa cosa dal presidente del Consiglio comunale di Porto Empedocle Luigi Troia il quale è convinto che
lo stesso presidente »non indietreggerà nell'azione amministrativa volta all'affermazione della legalità».
Il sindaco di Naro Giuseppe Morello ha "condannato fermamente questi gesti intimidatori comprendendo pienamente e concretamente le difficoltà con cui i pubblici amministratori ed i pubblici dirigenti sono costretti ad operare". Per i segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil Alfonso Buscemi, Giovanni Farruggia e Carlo Florio, »ancora una volta mani vigliacche colpiscono rappresentanti delle istituzioni impegnati in prima linea a creare le condizioni di cambiamento e di rinnovamento», Essi hanno sospeso la conferenza stampa che era stata indotta per domani venerdì 7 gennaio. Condanna per il gesto criminale anche da parte del vicesegretario generale dell'Ugl Lillo Volpe. "Il vile attentato - aggiunge il presidente dell'Unione giuristi cattolici italiani Salvatore Palillo - testimonia come parte della società agrigentina si ispiri ancora a modelli di illegalità e, dunque, di inciviltà. Siamo certi che la Magistratura e le forze dell'ordine, nel fare presto chiarezza, daranno serenità e tranquillità al presidente D'Orsi ed alla sua famiglia». L'assessore provinciale Stefano Castellino parla di »gesti vergognosi, atti vili, che vanno condannati con forza e disprezzo perché cercano di rimandare la nostra terra nelle tenebre»
Per il presidente di Confimpresa Euromed Alessio Lattuca «le gravi intimidazioni subite dal presidente della Provincia confermano che di fronte all'aggressione criminale non basta la determinazione del singolo amministratore», Solidarietà anche dal presidente del Polo universitario Jopseph Mifsud: "Da nostra è una terra difficile in cui spesso è difficile operare nell'interesse e per il bene comune, Ma sono convinto che il tempo è galantuomo e che la tenacia e la correttezza avranno, alla lunga, la meglio su quanti operano nottetempo e nell'anonimato". "Non riusciremo ad essere una provincia civile - aggiunge il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo - se esisteranno ancora vili figuri, in questa terra, che prediliggono la codarderia e la barbarie alla discussione e al dibattito. Al Presidente D'Orsi va il pieno sostegno mio personale e di tutto il gruppo".
Solidarietà anche dal vicesindaco di Licata Giuseppe Arnone e dal presidente del consiglio comunale di Ravanusa Totò Grifasi che ha parlato anche a nome del sindaco Armando Savarino e dell'intero consiglio. Stessa cosa dal presidente dell'ordine degli agronomi Germano Boccadutri, dal sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia, dai consiglieri comunali di Agrigento Giuseppe De Francisci a Giuseppe Arnone e dal componenti del gruppo Mpa alla Provincia Totò Scozzari, Calogero Martello, Ignazio Tavormina, Gaetano Militello, Davide Gentile, Giuseppe Terrazzino e Pellegrino Quartararo, i quali "esprimono il proprio sdegno per i vili atti intimidatori nei confronti di un uomo, Eugenio D'Orsi che ha fatto della trasparenza e dell'onestà le proprie bandiere», Solidarietà anche dal coordinatore provinciale Nello Hamel e dai dirigenti agrigentini di Italia dei Valori, dai consiglieri provinciali Orazio Guarraci e Carmelo Avarello (quest'ultimo insieme ai vertici di Ecologia e Libertà), dal segretario della Cna Eugenio Esposto, dal presidente dell'Istituto mediterraneo di bioetica Enzo Di Natali, dall'intero gruppo consiliare del Pd alla Provincia e dal coordinatore dello stesso partito Emilio Messana, dal sindaco di Ribera Carmelo Pace e dal presidente del Consiglio comunale crispino Giuseppe Tortorici il quale ha anche pran000ciato una seduta straordinaria del Consiglio sull'argomento.
 
PRESA DI POSIZIONE SUL DOCUMENTO AFFISSO LUNEDI
Precari della Provincia: "Estranei alla violenza"
Il giorno dopo i gravi atti intimidatori nei confronti del presidente Eugenio D'Orsi, i precari dell'Ente Provincia hanno preso le distanze dal manifesto «Alla Provincia 107 nuovi poveri! Grazie presidente! » affisso sui muri cittadini a firma del cosiddetto "Comitato dei precaria vita".
Come era già avvenuto giorni fa attraverso i sindacati, i 107 precari della Provincia regionale di Agrigento hanno ribadito la loro estraneità al manifesto anonimo che lanciava gravi accuse all'esponente del Mpa. «Pur confermando l'assoluto disagio per la nuova condizione di povertà e le difficoltà chiaramente rappresentate ma anche condivise - si legge in una nota - in ogni occasione pubblica ed ufficiale, dall'amministrazione attiva, dai dirigenti, dai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, e soprattutto dal nostro presidente Eugenio D'Orsi, dichiariamo con fermezza e a scanso di ulteriori equivoci, la nostra distanza sia dalle intenzioni, che dalla volontà che ha informato quel documento, redatto a nostra insaputa e coperto dall'anonimato».
E non finisce qui, l'intervento chiarificatore dei precari: «Inoltre, alla luce degli ultimi atti intimidatori nei confronti del presidente e dei tre direttori, i precari esprimono la loro piena e convinta solidarietà e condannano fermamente tali atti auspicando, che venga fatta ben presto luce sull'intera vicenda». Una presa di posizione netta e precisa, tesa a sgomberare il campo dalle illazioni e dai sospetti che nelle scorse ore sono circolate in città.
 
FAVARA. I sigilli apposti dai carabinieri a ridosso del fiume Naro
Sequestrata la discarica
FAVARA Sequestrata, lungo gli argini del fiume Naro, la discarica abusiva sotto il ponte Malvizio, in questi giorni oggetto di diversi sopralluoghi per la presenza di una montagna di rifiuti inquinanti. L'operazione è stata effettuata ieri mattina dai carabinieri della Tenenza di Favara, dal Corpo di Polizia Provinciale di Agrigento e dal Corpo Forestale di Agrigento. L'area sequestrata, con provvedimento giudiziario ai sensi dell'art. 354 codice di procedura penale, è di circa 30 mila metri quadrati e si trova nel vallone sotto il ponte che collega Favara e Nato, dove è stata segnalata la presenza di un elevato numero di pneumatici e altri rottami, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica e l'inquinamento ambientale. Martedì scorso nel corso del sopralluogo effettuato sul posto dalle autorità competente, in tutta l'area posta sotto sequestro è stata accettata la presenza di centinaia di pneumatici di varie misure e tanti altri rifiuti di svariato materiale. Dopo il sequestro gli ufficiali di polizia giudiziaria, hanno provveduto ad istallare una ventina di cartelli sul guardrail lungo i due lati del ponte. Sul posto sono intervenuti il tenente Gabriele Treleani e il sottufficiale Franco Scimè per la Tenenza di Favara; il vice comandante della Polizia provinciale, Salvatore Lombardo e gli ispettori del Corpo Forestale, Angelo Camilleri e Salvatore D'Alessandro. In questi giorni saranno attivati accertamenti volte a fare luce su chi ha potuto utilizzare quel fondo come discarica.

LIVE SICILIA


Eugenio D'Orsi non si spaventa: "Non arretrerò neanche di un passo"
"Non mi lascio intimidire e non arretrerò di un solo passo". Lo ha detto il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi al quale ieri è stata incendiata l'abitazione estiva in contrada Capreria a Palma di Montechiaro. Ai dirigenti della Provincia Giuseppe Vella, Aldo Cipolla e Fabrizio Caruana, sono state invece recapitate buste contenenti proiettili e un messaggio di minaccia.
"Non sono spaventato - ha aggiunto - la mia amarezza nasce dalla consapevolezza che hanno decisamente alzato il tiro, non limitandosi più alle lettere di minaccia o alle buste con i proiettili. Ma chiunque sia stato, stia certo che non intendo cambiare il mio modo di fare politica". "Sappiamo che dietro queste azioni c'é qualcuno che non ha digerito la nostra lotta agli sprechi. Sono stati tagli indirizzati verso un maggiore decoro dell'Ente e verso reali investimenti per il nostro territorio: sono convinto che questa provincia possa cambiare, e cambierà solo se riusciamo a formare le nuove generazioni e a rinnovare la politica, dando al territorio una dimensione autenticamente europea".
 
AGRIGENTOWEB
 
La Provincia nel mirino delle intimidazioni: seduta straordinaria del consiglio
Il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per lunedì 10 gennaio alle ore 17:00, un consiglio provinciale straordinario dal tema "Emergenza criminalità ed  atti intimidatori contro la Provincia". Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati. "Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, di convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle forze produttive della provincia, ai Senatori, ai deputati regionale e nazionali, ma anche ai semplici cittadini, per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco cui sono stati fatti oggetto il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il Direttore Generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla. I fatti avvenuti ieri hanno bisogno di una risposta unitaria da parte della politica e della società civile per ripristinare un clima di legalità e restituire serenità agli operatori della Pubblica Amministrazione e ai cittadini onesti".
 
Nino Spoto: "Solidarietà al presidente D'Orsi e ai dirigenti della Provincia"
Forte è l'indignazione per l'ulteriore e vile atto intimidatorio nei confronti del presidente D'Orsi e dei dirigenti del'Ente Provincia. Sono queste le parole del consigliere provinciale Nino Spoto e dei vertici della Federazione dells Sinistra. L'Episodio che ha colpito il presidente D'Orsi e i dirigenti - continua Spoto - deve mantenere alto il livello di allarme sociale con la speranza che si fermi questo clima di tensione. Esprimiamo - concludono Spoto e la federazione della Sinistra - solidarietà al Presidente D'Orsi e ai dirigenti, affinché possano continuare con più tenacia nella guida dell'Ente Provincia, confidando inoltre nell'impegno della magistratura affinché faccia, al più presto, chiarezza su questo ennesimo e vergognoso episodio".
 
Il Consigliere Provinciale Carmelo D'Angelo vicino al Presidente D'Orsi
Il Consigliere Provinciale di Agrigento Carmelo D'Angelo esprime piena solidarietà nei confronti del Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, vittima, nella giornata di ieri, di un grave atto intimidatorio. "Non riusciremo ad essere una provincia civile - dichiara Carmelo D'Angelo - se esisteranno ancora vili figuri, in questa terra, che prediliggono la codarderia e la barbarie alla discussione e al dibattito. Al Presidente D'Orsi - continua D'Angelo - va il pieno sostegno mio personale e di tutto il gruppo affinché continui con la sua azione politica a dare una speranza di sviluppo e di crescita alla provincia di Agrigento. La politica in ogni sua articolazione - conclude Carmelo D'Angelo - abbia il coraggio di sostenere scelte coraggiose e di evitare il gioco dello scarica barile che rischia di relegare continuamente la nostra provincia a fanalino di coda della nostra Regione e di tutto il Paese".
 
Attentato a D'Orsi. Solidarietà del Capogruppo dell'UDC di Casteltermini Daniele Scozzari
Il Capogruppo dell'UDC  al Comune di Casteltermini Daniele Scozzari esprime piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi,  per il  "gravissimo atto intimidatorio". Scozzari ha dichiarato: "Purtroppo, nel nostro territorio,  sono tanti gli atti vili commessi da soggetti che non hanno dignità né coraggio. Non posso che manifestare il mio pieno sostegno  al Presidente della Provincia,  che quotidianamente svolge con grande onestà e dedizione il suo lavoro per la rinascita della Nostra Provincia di Agrigento. In Sicilia, a volte, è difficilissimo fare il proprio dovere ma ognuno di noi non può e non deve arrendersi".
 
Anche Italia dei Valori è vicina al Presidente D'Orsi
Il Coordinatore Provinciale ed il gruppo dirigente di Italia dei Valori esprimono solidarietà al Presidente della Provincia Prof. Eugenio D'Orsi, vittima di un vile attentato intimidatorio. Italia dei Valori  chiama tutte le forze democratiche ad alzare il livello dell'impegno e della lotta contro il sistema mafioso e criminale che cerca di condizionare le scelte politiche in contrasto con gli interessi malavitosi. Italia dei Valori, pur nella diversità delle scelte politiche, è vicina al Presidente D'Orsi e sosterrà ogni battaglia in difesa della legalità.
 
Attentato a D'Orsi, solidarietà dell'On. Cimino
L'On. Michele Cimino, deputato regionale di "Forza del Sud, esprime solidarietà nei confronti del Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, vittima di gravi atti intimidatori nella giornata di ieri. "Apprendo con indignazione il grave atto intimidatorio perpetrato nei confronti del Pres. D'Orsi - afferma Cimino -  Le giuste scelte operate in questi anni a favore della collettività agrigentina, caratterizzate dei più sani principi di legalità e trasparenza, condivise dai vertici amministrativi dell'Ente, sicuramente non potranno essere scalfite da tali vili gesta. Al Pres. D'Orsi la mia piena incondizionata solidarietà."- conclude Cimino.
 
Attentato a D'Orsi, solidarietà dagli Agronomi agrigentini
Il Dott. Germano Boccadutri, Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Agrigento, unitamente al proprio consiglio, esprime piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionale per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi si è sempre esposto, in prima persona, laddove altri arretrerebbero e chinerebbero il capo per paura o per disinteresse. Rimaniamo fermamente convinti che Eugenio D'Orsi non arresterà il suo cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica, consapevoli che la sua opera è di esempio per tutta la collettività ed in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che devono necessariamente contraddistinguere il nostro agire quotidiano". Inoltre ribadiamo che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente della Provincia di Agrigento, al quale rivolgiamo, unitamente a tutti gli iscritti, l'invito a perseguire quegli obbiettivi che noi tutti condividiamo. I cittadini onesti e laboriosi di questa nostra bella e difficile terra, non possono e non devono restare indifferenti di fronte a gesti di questo tipo, la sub cultura mafiosa di poche mele marce non può e non deve prendere il sopravvento. Pertanto lo invitiamo ad andare avanti nell'azione amministrativa che lo ha sino ad oggi contraddistinto, esprimendogli nuovamente stima, amicizia, vicinanza e piena solidarietà.
 
LA VALLE DEI TEMPLI
 
Il Presidente D'Orsi: "Non mi lascio intimidire".
"Chi ha fatto questo stia tranquillo: non mi lascio intimidire e non arretrerò di un solo passo". Sono state queste le prime parole pronunciate dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi nella conferenza stampa convocata d'urgenza questa mattina nella sala consiliare "Luigi Giglia", in seguito alle pesanti intimidazioni che hanno subito lo stesso Presidente D'Orsi, al quale è stata incendiata ieri l'abitazione estiva di contrada Capreria a Palma di Montechiaro, e i dirigenti della Provincia Giuseppe Vella, Aldo Cipolla e Fabrizio Caruana, ai quali sono state recapitate buste contenenti proiettili e un messaggio di minaccia. "Non sono né spaventato né intimidito, semmai amareggiato" ha esordito D'Orsi visibilmente emozionato "e l'amarezza nasce dalla consapevolezza che hanno decisamente alzato il tiro, non limitandosi più alle lettere di minaccia o alle buste con i proiettili. Ma chiunque sia stato, stia certo che non intendo cambiare il mio modo di fare politica. Sappiamo che dietro queste azioni c'è qualcuno che usa la vicenda precari, la vicenda degli agricoltori di Licata, o che non ha digerito la nostra lotta agli sprechi. Sono stati tagli indirizzati verso un maggiore decoro dell'Ente e verso reali investimenti per il nostro territorio: sono convinto che questa provincia possa cambiare, e cambierà solo se riusciamo a formare le nuove generazioni e a rinnovare la politica, dando al territorio una dimensione autenticamente europea".
D'Orsi ha ringraziato tutti coloro che sono stati vicini alla sua persona e alla Provincia Regionale in questi momenti difficili: "Ringrazio tutte le autorità, senza distinzione alcuna, per la solidarietà e l'impegno nelle indagini, e ringrazio la mia famiglia, alla quale dico semplicemente di stare tranquilla".
 
Solidarietà e dure condanne all'atto intimidatorio subito dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi
Il Coordinatore Provinciale ed il gruppo dirigente di Italia dei Valori esprimono solidarietà al Presidente della Provincia Prof. Eugenio D'Orsi, vittima di un vile attentato intimidatorio. Italia dei Valori chiama tutte le forze democratiche ad alzare il livello dell'impegno e della lotta contro il sistema mafioso e criminale che cerca di condizionare le scelte politiche in contrasto con gli interessi malavitosi. Italia dei Valori, pur nella diversità delle scelte politiche, è vicina al Presidente D'Orsi e sosterrà ogni battaglia in difesa della legalità. " Esprimo solidarietà da parte mia e di tutta l'Udc - afferma in una nota l'onorevole Giusy Savarino.- verso il Partito della Nazione. L' intimidazione subita dal presidente della provincia Eugenio D'Orsi, mi rammarica se penso che fare politica ad Agrigento debba necessariamente significare dover vivere nel terrore e nella paura.
Ma so che non è così e che nonostante anche io sia stata vittima di intimidazioni, il presidente D'Orsi, continuerà a svolgere il suo lavoro in maniera esemplare. Sono settimane difficili, in cui il clima non è dei migliori ma non per questo dobbiamo assuefarci a gesti del genere. Confido nel lavoro delle Forze dell'ordine e, per questo, sono certa che i responsabili verranno rintracciati al più presto e puniti". Il Gruppo Consiliare del Movimento Per L'Autonomia al Comune di Agrigento, composto da Giuseppe De Francisci, Pietro Marchetta, in riferimento al vile atto intimidatorio perpetrato ai danni del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, avvenuto ieri, Esprime profonda solidarietà e condanna aspramente un gesto intimidatorio cosi vile e meschino. In particolare condanniamo questi mascalzoni che pensano di potere fermare con questi ignobili atti, l'attività del che il Presidente D'Orsi sta portando avanti, fin dal suo insediamento, con grande sacrificio.
Il consigliere comunale del Partito Democratico di Agrigento, Giuseppe Arnone, esprime convinta solidarietà al Presidente della Provincia Regionale, prof. Eugenio D'Orsi, nonché ai tre funzionari del medesimo Ente per le gravissime intimidazioni subite nella giornata di ieri.
Gli agrigentini si stringano intorno al loro presidente della Provincia, rispedendo al mittente la logica dell'intimidazione e della minaccia, nel segno di un diverso e ormai irrinunciabile modo di amministrare la cosa pubblica rispetto al passato, chiudendo ogni spazio alle attività di chi non conosce altro modo per far valere le proprie ragioni. La Agrigento pulita e perbene è con D'Orsi, con i funzionari provinciali e contro ogni tipo di delinquenza e illegalità.
I consiglieri provinciali del Partito Democratico appresa con sgomento la notizia del vile atto intimidatorio perpetrato contro il Presidente della Provincia di Agrigento Prof. Eugenio D'Orsi esprimono la loro solidarietà e la loro vicinanza ed invitano il Presidente D'Orsi nel cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica senza lasciarsi intimidire da gesti mafiosi e vigliacchi.
I Consiglieri Provinciali del Partito Democratico Giglione, Girasole, Di Ventura e Cammilleri fanno appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto intimidatorio deprecabile e vergognoso.
Il Consigliere Provinciale Carmelo Avarello con il comitato provinciale di Sinistra Ecologia Libertà esprimono solidarietà al Presidente D'Orsi ed ai dirigenti dell'Ente per i vili atti intimidatori subiti.
Il Consigliere Avarello condanna l'atto di vigliaccheria che ha inferto un duro colpo non solo all'immagine della Provincia, ma anche alla nostra stessa democrazia e al dettato costituzionale.
Avarello ritiene che contro tali atti è necessario reagire con la massima fermezza.
 
SICILIA 24H
 
D'Orsi in lacrime: "Non mi lascio intimorire e continuo la mia battaglia"
"Chi ha fatto questo stia tranquillo: non mi lascio intimidire e non arretrerò di un solo passo". Sono state queste le prime parole pronunciate dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi nella conferenza stampa convocata d'urgenza questa mattina nella sala consiliare "Luigi Giglia", in seguito alle pesanti intimidazioni che hanno subito lo stesso Presidente D'Orsi, al quale è stata incendiata ieri l'abitazione estiva di contrada Capreria a Palma di Montechiaro, e i dirigenti della Provincia Giuseppe Vella, Aldo Cipolla e Fabrizio Caruana, ai quali sono state recapitate buste contenenti proiettili e un messaggio di minaccia. "Non sono né spaventato né intimidito, semmai amareggiato" ha esordito D'Orsi visibilmente emozionato "e l'amarezza nasce dalla consapevolezza che hanno decisamente alzato il tiro, non limitandosi più alle lettere di minaccia o alle buste con i proiettili. Ma chiunque sia stato, stia certo che non intendo cambiare il mio modo di fare politica. Sappiamo che dietro queste azioni c'è qualcuno che usa la vicenda precari, la vicenda degli agricoltori di Licata, o che non ha digerito la nostra lotta agli sprechi. Sono stati tagli indirizzati verso un maggiore decoro dell'Ente e verso reali investimenti per il nostro territorio: sono convinto che questa provincia possa cambiare, e cambierà solo se riusciamo a formare le nuove generazioni e a rinnovare la politica, dando al territorio una dimensione autenticamente europea".
D'Orsi ha ringraziato tutti coloro che sono stati vicini alla sua persona e alla Provincia Regionale in questi momenti difficili: "Ringrazio tutte le autorità, senza distinzione alcuna, per la solidarietà e l'impegno nelle indagini, e ringrazio la mia famiglia, alla quale dico semplicemente di stare tranquilla".
 
Intimidazione a D'Orsi: le reazioni dal mondo politico-economico
Pioggia di attestati di solidarietà al presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, dopo la doppia ed inquietante intimidazione subita nella giornata di oggi.
Salvatore Cascio (deputato regionale Pid): "Esprimo solidarietà e vicinanza al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per il susseguirsi, negli ultimi tempi, di atti intimidatori e vili minacce a  lui e alla sua famiglia. Una figura politica che si è sempre esposta, in prima  persona, laddove altri chinerebbero il capo per paura o per disinteresse; Lo invito ad andare avanti nella corretta azione amministrativa che sempre Lo ha  contraddistinto, esprimendogli, nuovamente, la mia stima, la mia amicizia e la mia solidarietà".
Giovanni Barbera (Coord. Pdl Agrigento): "Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi sita in contrada Capreria - Marina di Palma. Esprimo a nome mio e di tutto il P.d.L. cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito".
 "Esprimo piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionale, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. Lo afferma Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl ad Agrigento. "E' una strategia intimidatoria - afferma Bosco - che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che nè Eugenio D'Orsi, nè i dirigenti della Provincia arrestaranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano".
Sincera e fraterna solidarietà del deputato Giuseppe Ruvolo al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, vittima della vile intimidazione patita attraverso l'attentato contro l'abitazione di Marina di Palma. "La notizia dell'ignobile intimidazione rivolta all'amico Eugenio - afferma il parlamentare agrigentino - merita un'immediata risposta di tutte le istituzioni". "Oltre ad auspicarmi che vengano indivuduati ed esemplarmente puniti i colpevoli - prosegue Ruvolo - penso che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente, al quale rivolgo l'invito a perseguire quegli obbiettivi che sin dal giorno della Sua elezione abbiamo condiviso".   
"Non riusciremo ad essere una provincia civile - dichiara il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo - se esisteranno ancora vili figuri, in questa terra, che prediliggono la codarderia e la barbarie alla discussione e al dibattito. Al Presidente D'Orsi va il pieno sostegno mio personale e di tutto il gruppo affinché continui con la sua azione politica a dare una speranza di sviluppo e di crescita alla provincia di Agrigento. La politica in ogni sua articolazione abbia il coraggio di sostenere scelte coraggiose e di evitare il gioco dello scarica barile che rischia di relegare continuamente la nostra provincia a fanalino di coda della nostra Regione e di tutto il Paese".
Angelo Biondi: (ex assessore provinciale): Personalmente e a nome di tutti gli amici dell'Mpa di Licata, esprimo sgomento e profonda indignazione per il duplice vile e criminale atto intimidatorio ai danni del Presidente della Provincia ed amico Eugenio D'Orsi. I cittadini onesti e laboriosi di questa nostra difficile terra, non possono e non devono restare indifferenti di fronte a gesti di questo tipo, la sub cultura mafiosa di poche mele marce non può prendere il sopravvento. Eugenio D'Orsi e i Dirigenti dell'Ente Provincia presi di mira in queste ultime ore, non sono soli, la gente per bene è al loro fianco. Noi siamo al loro fianco, condividendo e sostenendo in toto le scelte politiche e gestionali che si stanno portando avanti. Certi che ogni scelta ed ogni azione mira esclusivamente al bene e all'interesse dell'intera collettività. Sostegno e solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, al Direttore generale Giuseppe Vella, ai Dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla.
Solidarietà anche da parte del consigliere Orazio Guarraci: "Un gesto inqualificabile che deve spingere le forze sane a stringersi intorno agli amministratori onesti, capaci e determinati. Estendo la mia solidarietà, oltre che a D'Orsi ai Dirigenti della Provincia Regionale, destinatari, anch'essi, d'inqualificabili atti d'intimidazione. Al Presidente D'Orsi, al Direttore e Segretario generale Vella, al Direttore dell'Ufficio Finanze e Bilancio Caruana, al Direttore Risorse Umane  Aldo Cipolla, chiedo di continuare e rafforzare il loro diuturno impegno per l'interesse supremo della Provincia di Agrigento, consapevoli che la stragrande maggioranza dei cittadini onesti li sostiene nel loro impegno".
Il Presidente del Consiglio Comunale di Porto Empedocle Luigi Troja esprime vivi sentimenti di solidarietà e vicinanza al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, gravemente colpito da un vile atto criminale, unitamente ad altri tre dirigenti dell'Ente Provincia. La Città di Porto Empedocle tutta e l'intero Consiglio Comunale si stringe attorno a chi, ogni giorno, lotta il crimine ed il malaffare. Al Presidente D'Orsi va il nostro sostegno, certi che egli non indietreggerà nell'azione amministrativa volta alla affermazione della legalità e della buona amministrazione ed anzi da tali inqualificabili gesti egli trovi la forza per continuare con maggiore vigore."
Il Presidente del Circolo Tematico "Agrigento Libera" del Movimento per le Autonomie, Francescochristian Schembri, esprime vicinanza e solidarietà al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, per il vile e grave atto intimidatorio da egli subito. Una condanna senza appello per atti che non fanno parte del comune vivere civile e che in maniera ricorrente e preoccupante coinvolgono quanti sono esposti nella vita pubblica ed in particolare i responsabili delle amministrazioni locali. Al Presidente D'Orsi - continua Schembri - va il pieno sostegno affinché l'azione politica di trasparenza e legalità intrapresa fino ad ora, possa continuare nell'interesse della collettività.
L'assessore provinciale alla pubblica istruzione Gaetano Cani esprime solidarietà umana e professionale al presidente D'Orsi ed ai funzionari colpiti dalle intimidazioni. Cani si rammarica per la criminalità che ancora oggi  opera nella terra agrigentina ed esprime sdegno per il pesante gesto di delinquenza perpetrato ai danni del presidente della Provincia, nonostante il capillare 'impegno profuso in questi anni dalle forze dell'ordine e dalla magistratura. Per Cani occorre un grande risveglio culturale per liberarsi dalle miserie e dall'inciviltà che distruggono quanto di buono sia, faticosamente, costruito.
Stefano Castellino (FdS) interviene sugli attentati intimidatori che hanno colpito la Provincia Regionale di Agrigento: "Gesti vergognosi, atti vili, che vanno condannati con forza e disprezzo  perché cercano di rimandare la nostra Terra nelle tenebre, e che colpiscono uomini che hanno nel cuore il servizio alla cittadinanza. L'unica colpa del Presidente, della sua amministrazione, della sua dirigenza, è quella di amare ed impegnarsi seriamente per la Provincia di Agrigento, attraverso una seria e forte azione politica ed amministrativa. Al Presidente Eugenio D'Orsi e alla sua famiglia il mio abbraccio grande ed affettuoso così come ai dirigenti, Vella Cipolla e Caruana, ed ai loro cari, nella certezza assoluta che questi vili gesti non fermeranno quel percorso di cambiamento ormai avviato con forza e determinazione. Legalità e Sviluppo: la nostra comune battaglia per la Provincia di Agrigento".
L'intervento del consigliere comunale del Pd Giuseppe Arnone: "Gli agrigentini si stringano intorno al loro presidente della Provincia, rispedendo al mittente la logica dell'intimidazione e della minaccia, nel segno di un diverso e ormai irrinunciabile modo di amministrare la cosa pubblica rispetto al passato, chiudendo ogni spazio alle attività di chi non conosce altro modo per far valere le proprie ragioni. La Agrigento pulita e perbene è con D'Orsi, con i funzionari provinciali e contro ogni tipo di delinquenza e illegalità".
 Il presidente Ugci (Unione giuristi cattolici) di Agrigento Salvatore Palillo afferma: "Il vile attentato, consumato nei confronti del Presidente della Provincia di Agrigento e dei suoi massimi dirigenti, testimonia come parte della società agrigentina si ispiri ancora a modelli di illegalità e, dunque, di inciviltà. Siamo certi che la Magistratura e le Forze dell'Ordine, nel fare presto chiarezza, daranno serenità e tranquillità al Pres. D'Orsi ed alla Sua famiglia, a cui va la solidarietà mia personale  e dell'intero Consiglio direttivo".
Sulla vicenda interviene anche Eugenio Esposto della Cna di Agrigento: "A nome mio personale e della Presidenza Provinciale della CNA, esprimo piena solidarietà al Presidente Eugenio D'Orsi per il vile attentatointimidatorio subito. Ritengo che la criminalità  per essere sconfitta oltre che dell'imprescindibile ed essenziale ruolo dello Stato,  necessita dell'unità di tutto il sistema sociale, politico e sindacale.La CNA non si è mai sottratta a questo importante compito e continua a manifestare un forte biasimo ed una forte critica  per questi vili gesti".
Il Circolo E. Berlinguer di Agrigento, nella persona di Epifanio Bellini, esprime profonda vicinanza umana al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per l'inqualificabile intimidazione subita, ultima di una escalation di gravissimi gesti che hanno interessato diversi dirigenti e funzionari della Provincia. La società civile non può e non deve sottrarsi dal denunciare fermamente questi atti costruendo altresì le condizioni perché non abbiano a ripetersi, coltivando la cultura del dialogo e del confronto improntata sempre al rispetto della persona.
Germano Boccadutri, Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Agrigento, unitamente al proprio consiglio, esprime piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionale per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi si è sempre esposto, in prima persona, laddove altri arretrerebbero e chinerebbero il capo per paura o per disinteresse. Rimaniamo fermamente convinti che Eugenio D'Orsi non arresterà il suo cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica, consapevoli che la sua opera è di esempio per tutta la collettività ed in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che devono necessariamente contraddistinguere il nostro agire quotidiano".
Il gruppo consiliare del Movimento per l'Autonomia in Consiglio Provinciale fa quadrato attorno al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi dopo i vili atti intimidatori di cui è rimasto vittima. Il capogruppo del Mpa, Totò Scozzari, ed i consiglieri Calogero Martello, Ignazio Tavormina, Gaetano Militello, Davide Gentile, Giuseppe Terrazzino  e Pellegrino Quartararo, esprimono il proprio sdegno per i vili atti intimidatori nei confronti di un uomo, Eugenio D'Orsi che ha fatto della trasparenza e dell'onestà le proprie bandiere. "Il gruppo del Mpa respinge al mittente questi vili atti intimidatori certi che l'onestà e la rettitudine espressa in questi anni dal presidente D'Orsi non possono essere scalfiti da queste vigliaccate. E' risaputo che Eugenio D'Orsi non si è mai fermato davanti a nessun ostacolo allorquando è pienamente convinto di un'azione e lo sta dimostrando in questi anni di presidente all'Ente Provincia che ha tirato dritto sulla sua strada nonostante gli attacchi politici ricevuti. Gesti di così grande vigliaccata offendono la dignità della persona e non saranno certamente queste intimidazioni che lo potranno far retrocedere dalle proprie convinzioni. La strategia intimidatoria con Eugenio D'Orsi non trova spazio e poi questi vigliacchi debbono sapere che non è solo. L'intero gruppo del Movimento per l'Autonomia è con Lui e lo sosterrà sempre in qualsiasi azione politica che intraprenderà coscienti come siamo che Eugenio D'Orsi ha a cuore il bene della nostra provincia per il quale sta spendendo, senza sosta, tutte le sue forze. Certo queste vigliaccate creano scoramento, ma il Presidente della Provincia sa che sul nostro gruppo potrà contare sempre. Come movimento siamo impegnati in una forte azione di rinnovamento della politica e soprattutto del modo di amministrare la cosa pubblica. Questo agire ovviamente disturba a qualcuno, ma noi abbiamo fatto un patto con gli elettori che ci hanno dato la loro fiducia, lavorare elusivamente per migliorare le condizioni di vita della nostra provincia e da questo percorso politico Eugenio D'Orsi non retrocederà di un passo. E' bene che questa gentaglia, che si nasconde nel buio di queste vigliaccate , lo sappia"   
Le Segreterie Provinciali di CGIL,CISL, UIL Funzione Pubblica esprimono la loro solidarietà al presidente della Provincia Regionale di Agrigento, prof. Eugenio D'Orsi per il vile atto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti. Ancora una volta, mani vigliacche colpiscono rappresentanti delle Istituzioni impegnati, in prima linea, a creare le condizioni di cambiamento e di rinnovamento dell'azione politica della nostra martoriata provincia.
Il  Presidente Joseph Mifsud ed i componenti il Consiglio di Amministrazione  del Polo Universitario esprimono viva solidarietà al Presidente D'Orsi per il vile atto intimidatorio subito finalizzato  a rallentare il percorso politico e civile  e di trasparenza amministrativa  tracciato per la crescita  del territorio. Lo esortano a proseguire lungo il percorso già intrapreso assicurandogli il proprio personale sostegno ed incoraggiamento. "La nostra è una terra difficile - dice Mifsud - in cui spesso è difficile operare nell'interesse e per il bene comune. Ma sono convinto che il tempo è galantuomo e che la tenacia e la correttezza avranno, alla lunga, la meglio su quanti operano notte tempo e nell'anonimato".
Il capogruppo del Pid di Agrigento Elisa M. Virone, a nome dell'intero gruppo consiliare esprime la propria solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D' Orsi. In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono  al fianco del Presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato all'abitazione del Presidente d'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità.  E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza.  Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto.
Il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto esprime solidarietà al Presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi e ad alcuni suoi funzionari, vittime dei recenti atti vili e criminali. "Non nascondo il mio profondo sdegno - dice Zambuto - per il deprecabile gesto che offende non soltanto un'alta e stimata figura istituzionale, quale quella del Presidente D'Orsi, ma anche l'intera società civile". "Nella consapevolezza - continua il Sindaco di Agrigento - di esprimere il pensiero di tutta l'Amministrazione comunale e dell'intera comunità agrigentina, intendo esternare i sentimenti fraterni di solidarietà e ribadire il sostegno morale e la vicinanza ai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, al Presidente D'Orsi ed alle loro famiglie, con l'auspicio che la magistratura e le forze dell'ordine possano fare al più presto luce sull'ignobile vicenda, sicuro che la civile convivenza e la legalità avranno salda affermazione".
 
Emergenza criminalità, Buscemi convoca Consiglio provinciale straordinario
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per lunedì 10 gennaio alle ore 17:00, un consiglio provinciale straordinario dal tema "Emergenza criminalità ed  atti intimidatori contro la Provincia". Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati. "Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, di convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle forze produttive della provincia, ai Senatori, ai deputati regionale e nazionali, ma anche ai semplici cittadini, per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco cui sono stati fatti oggetto il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il Direttore Generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla. I fatti avvenuti ieri hanno bisogno di una risposta unitaria da parte della politica e della società civile per ripristinare un clima di legalità e restituire serenità agli operatori della Pubblica Amministrazione e ai cittadini onesti."
 
Intervista a Gerlando Gibilaro responsabile di Generazione Italia Agrigento
Oggi è una brutta giornata per le Istituzioni Agrigentine prima i bossoli ai Dirigenti della Provincia, poi la casa estiva del Presidente D'Orsi devastata, il clima dalle nostre parti si è fatto nuovamente pesante, perché?
"Si, oggi è una brutta giornata per le Istituzioni Agrigentine.Si tratta di atti assolutamente deprecabili e vergognosi da contestare con fermezza assoluta. Colgo l'occasione per esprimere la mia solidarietà  al Presidente D'Orsi e ai tre Dirigenti invitandoli  a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi.
Il clima si fa pesante, e non solo dalle nostre parti, solo quando la politica del buon governo e della legalità si tiene lontana dalle collusioni e dalla criminalità organizzata".
La situazione politica da Roma a scendere sembra sempre più caotica e lontana dai problemi del quotidiano, il malessere sociale, economico e giovanile si riverbera con azioni che danno uno spaccato pericoloso per tutto il paese, un suo parere.
"Sicuramente possiamo affermare con fermezza che la  politica nazionale negli ultimi anni non ha avuto la capacità di adattarsi con rapidità alle mutevoli condizioni socio-economiche del Paese,non ha avuto la capacità di elaborare quelle riforme che il Paese aspetta da anni.
Quando parlo di riforme l'attenzione cade sulla scuola,l'università,per poi arrivare fino alla riforma del sistema pensionistico.
Il malessere sociale di oggi, non interessa  soltanto poche categorie di persone, ma riguarda quasi la totalità delle categorie di lavoratori.
Oggi in piazza scendono i magistrati,i medici,gli avvocati,i liberi professionisti, gli imprenditori,(categorie economicamente forti), poi gli insegnanti,gli operai fino ad arrivare ai giovani;da ciò si evince che il termometro del malessere sociale ha raggiunto tutti gli stadi della società e deve essere spunto di una attenta riflessione e analisi da parte di chi governa.
Le tensioni sociali in questo Paese sono alle porte,occorre spingere sull'acceleratore delle riforme".
Negli ultimi due anni Lei ha portato avanti delle battaglie a prescindere dal colore politico, si è schierato contro il rigassificatore, ha avuto da ridire contro le lentezze della Giunta Zambuto sul recupero del centro storico e sul piano particolareggiato, riesce quindi ad avere una libertà di azione e di movimento che superano le logiche del partito?
Personalmente posso dirLe con franchezza che sono una persona che dice quello che pensa e fa quello che dice,in politica forse questo non paga...io per fortuna o per sfortuna sono cosi; le logiche di partito a cui Lei si riferisce  fanno parte di un modus operandi arcaico di fare politica che a me non mi appartiene.
La mia ricchezza sta nella differenza.
Andiamo con ordine per quanto riguarda il mega impianto che si vuole costruire a ridosso della Valle de Templi diciamo che non mi sono "schierato" contro il rigassificatore in quanto non ho questo potere,mi sono solo permesso di esternare il mio dissenso al costruendo attraverso i mass-media locali facendo delle considerazioni che da qui a seguito elenco.
Si,comunque sono contrario.
Colgo l'occasione per fare alcune considerazioni che personalmente ritengo importanti e che inevitabilmente riguardano il futuro della nostra terra.
Innanzitutto bisogna chiarire che, con la costruzione dei nuovi rigassificatori si vuole far sfruttare all'Italia ed alla Sicilia in particolare la propria posizione centrale nel Mediterraneo e in Europa,si vuole cioè proporre il nostro paese (Sicilia, Agrigento) come snodo del gas o piattaforma di transito) che esporta gas verso l'Europa,credo che tutto ciò contrasti con la tanto proclamata vocazione turistica del nostro territorio.
Altra considerazione che ritengo esternare riguarda i Danni ambientali derivanti. I rigassificatori emettono in atmosfera sostanze contaminanti. Secondo uno studio dell'EPA Americano "le caratteristiche chimiche del metano e le interazioni con l'atmosfera concorrono in modo significativo all'effetto serra". Il metano incombusto produce, a parità di peso, un effetto serra circa 21 volte maggiore di quello prodotto dal biossido di carbonio.
Ritengo altresì doveroso che le sorti di questa terra vengano  decise dai cittadini e non "calate dall'alto",quindi mi auguro nel proseguo dei giorni e dei mesi che verranno in occasione della prossima Conferenza di Servizi ove verrà incluso anche il Comune di Agrigento — (posto che il rigassificatore non incide soltanto nella città di Porto Empedocle e Agrigento, ma credo la Sua realizzazione interessi tutta la Provincia e va ad "inficiare" vari settori quali ad il turismo, agricoltura,trasporti,paesaggio,fascia costiera etc,etc) — si utilizzi lo strumento previsto all'art 73 dello Statuto della Provincia Regionale di Agrigento cioè, indire un referendum Consultivo,il quale può essere deliberato per iniziativa della giunta o della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati alla Provincia
Mi auguro che questa mia rimostranza venga accolta dagli amministratori in carica,che così facendo restituiscono dignità ai cittadini che li hanno eletti ed al territorio.
Scusi la lungaggine, ma era doverosa.
Per quanto riguarda l'amministrazione Zambuto, devo riconoscere che l'impegno del Sindaco nell'interesse della città e dei suoi cittadini è stato costante e assiduo,certo, tanto ancora deve essere fatto nella nostra città per adeguarla agli standard europei,ma credo che questa strada è stata intrapresa.
La lentezza  nell'adozione dei provvedimenti amministrativi è sicuramente dovuta alla mancanza delle risorse per via dei  tagli operati dal Governo centrale e Regionale.
Un importante risultato portato a casa di recente dal Sindaco, è stato il finanziamento della rete idrica cittadina,mi auguro che con la realizzazione di essa si possa chiudere una pagina di storia penosa della nostra città ed il finanziamento del centro storico.
Per quanto riguarda  il recupero del centro storico,devo dire che non può essere immediato,ma deve essere programmato attraverso pianificazioni di recupero e salvaguardia,ma al contempo bisogna creare le condizioni per renderlo accessibile attraverso la costruzione di strade che lo rendano percorribile negli che verranno, magari con auto elettriche,il recupero a mio avviso deve essere funzionale alla fruizione di tipo abitativo,turistico-ricettivo e commerciale.
Quanto è difficile per un operatore politico incidere sul territorio senza avere potere decisionale e come reputa i continui rimpasti regionali, provinciali e comunali che spesso segnano dei veri e propri ribaltoni del voto popolare?
" L'operatore politico che non ha potere decisionale non può mai incide sul territorio,può solo esternare le proprie considerazioni e riflessioni. Nulla  più. Per quanto riguarda i continui rimpasti regionali,provinciali e comunali posso solo dirLe che "la politica è l'arte di governare la società,i continui rimpasti sono il frutto di un'altra arte che non è quella di governare la società, ma quella di governare i partiti della coalizione,in altri casi i partiti di opposizione"!!! A mio avviso il voto popolare va rispettato fino alla naturale scadenza del mandato,non va tradito".
Su Girgenti Acque e sull' Ato Gesa Lei ha dichiarato più volte che si deve fare chiarezza, ha invitato la politica locale ad un atto di responsabilità su servizi costosi e che non hanno portato migliorie al cittadino, si può cambiare lo stato delle cose visto che gli Ato rifiuti sono in fase di dismissione passeranno da 27 a 9?
"L'organizzazione dei servizi pubblici integrati,quali quello idrico e dei rifiuti in Sicilia si è rivelata fallimentare tant'è che vi è stato un serio intervento da parte della Regione, che si è tradotto nella  riduzione  da 27 a 9.
La gestione in quasi tutti gli ambiti territoriali della nostra isola s'è rivelata catastrofica, e i motivi sono evidenti, visto che, per quanto si sia trattato di società per azione, tutti o quasi tutti gli Ato si sono comportati da carrozzoni politici, su ruote unte con pubblico denaro, mal governato.
Doveva trattarsi di Ambiti Territoriali Ottimali, ma è stato evidente che lo sono stati solo di nome, perchè di fatto sono risultati "pessimi",basti pensare che proprio oggi gli sportelli sono affollati per l'invio di cartelle pazze. A ciò va aggiunto il grande sbaglio d'avere mantenuto una modalità di raccolta e smaltimento sbagliata, con prelievo indiscriminato dei rifiuti e smaltimento mediante trasferimento in discariche, con oneri pesantissimi. Non va dimenticato inoltre l'errore commesso nell'applicazione delle tariffe che, creando contenziosi, ha determinato evasioni nel pagamento delle bollette da parte di molti utenti, con conseguenti difficoltà finanziarie e indebitamenti per i gestori Ato e per gli stessi Comuni soci. Per quanto riguarda il servizio idrico è sotto gli occhi di tutti, si è registrato un incremento delle tariffe a cui spesso non corrisponde una distribuzione ottimale anche perché, di questo ne devo dare atto, la nostra rete idrica è un colabrodo".
Lei è un sostenitore dei distretti turistici e dei piani integrati per lo sviluppo locale come mai la competitività della nostra Provincia per l'offerta turistica non ha raggiunto gli obiettivi prefissati?
"La Provincia di Agrigento rispetto ad altre province Siciliane si trova in uno stato di arretratezza trentennale , alcune opere dovevano essere progettate e costruite tempo fa, ad esempio: l'autostrada della fascia costiera la Castelvetrano-Gela, la Palermo-Agrigento,l'aereoporto,il potenziamento-dragaggio del Porto Empedoclino, la Agrigento-Caltanissetta . Purtroppo ciò non è avvenuto ed il solo  risultato è  quello del  gap infrastrutturale che a sua volta incide negativamente nell'offerta turistica della nostra Provincia. Certo,un' importante opera nella provincia si sta realizzando la S.S.640,altre ne stanno per partire,ma ciò non toglie che siamo in ritardo rispetto alle offerte che posso dare le altre Province Siciliane. Si, sono un sostenitore dei distretti turistici, ci credo tantissimo e mi auguro un giorno possa nascerne uno nella nostra Provincia che veda coinvolti Provincia come ente promotore,imprenditori di settore e  i Comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro ed Eraclea Minoa, Ad onor del vero ricordo che la nostra fascia costiera che va da Punta Bianca verso Eraclea Minoa vede posti stupendi quali la Scala dei Turchi,Siciliana Marina,Torre Salsa, Bovo Marina,  sino ad arrivare alla foce del Fiume Platani, è qui,che dovevano e devono,a ridosso di queste aree , essere ubicate le strutture ricettive, nel rispetto dei vincoli ambientali e della normativa vigente. Questa secondo me potrebbe essere una strada seguire".
Lei ha sempre criticato la legge elettorale nazionale come esempio di scarsa trasparenza per selezionare la classe politica e il sistema delle liste bloccate è un vulnus democratico, come mai Generazione Italia non ha proposto un referendum per cancellare un sistema di oligarchie che non permettono un cambiamento radicale del paese?
"Sì  ho sempre criticato la vigente legge elettorale in quanto la ritengo ingiusta, i Partiti non sono più strumenti di democrazia partecipata. L'assenza delle preferenze ha fatto gridare allo scandalo e ha trovato consenso quasi unanime nell'opinione pubblica. Se vogliamo avere una nuova generazione di politici bisogna tornare alle preferenze. Solo con l'auspicata riforma i partiti possono tornare ad essere importanti sedi di selezione della classe politica e luoghi di elaborazione programmatica. Mi auguro che questa riforma trovi al più presto cittadinanza immediata nel nostro ordinamento giuridico,solo cosi si può condividere la politica nel segno della Democrazia Partecipata".
Fra qualche giorno D'Orsi e Zambuto si apprestano a rimpastare le rispettive Giunte, indiscrezioni la danno tra i papabili Assessori, Lei conferma ed eventualmente come si muoverà?
"Sinceramente preferisco non rispondere, preferisco parlare di cose che si muovono sui binari della certezza. Le indiscrezioni e i discorsi da Bar negli ultimi anni sono diventati sport nazionale. Aspettiamo,vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni".
E' difficile ma per il 2011 può prendere un impegno con i giovani della Provincia di Agrigento?
"Il rapporto tra giovani e politica nella nostra città come nel resto del Paese è inesistente, complesso ed attuale. Tale aspetto pochi giorni fa è stato messo in luce dal nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Posso solo affermare che la società futura sarà costituita dai Giovani di Oggi.
E ,se non si dà ascolto e spazio alle nuove generazioni, non ci sarà progresso ma regresso sociale.
Devono essere i Giovani a cambiare la Politica e non la politica a cambiare i Giovani,ma la classe politica attuale ne deve dare l'occasione"..
 

7 GENNAIO
 
GIORNALE DI SICILIA
 
I gravi atti contro il presidente e i funzionari hanno ritardato diversi incontri con e delegazioni partitiche
Dopo le intimidazioni torna la politica - Il «D'Orsi ter» slitterà di una settimana
E' stata intanto confermata la convocazione di un consiglio provinciale straordinario per lunedì prossimo.
Slitterà almeno di una settimana la nomina del D'Orsi ter, la terza giunta della Provincia di Agrigento, da quando si è insediato attuale presidente. Le intimidazioni subite dallo stesso capo dell'amministrazione provinciale e dai tre alti funzionari dell'ente, Vella, Cipolla e Caruana, impongono una seria riflessione, perché stavolta la criminalità ha alzato il tiro, toccando gli affetti personali del presidente, la casa al mare della sua famiglia. Per questo, la tappa di avvicinamento alla nuova composizione dell'esecutivo, che vedrà escluso il PdL e dentro il Pd, sulla stessa scia di governo regionale, subirà dei rallentamenti. Intanto il presidente, che aveva in agenda una serie di riunioni, tra cui l'Mpa e gli altri partiti per fare il punto sulla situazione, ha annullato tutti gli impegni per stare, ed era anche doveroso da parte sua, vicino alla sua famiglia colpita da questa gravissima "intrusione" criminale. D'Orsi, a Natale e Capodanno non è andato in vacanza, cu me tanti altri politici hanno fatto, ha lavorato il 24 cdii 31 dicembre per gli atti inderogabili e per farsi che si potesse scongiurare anche il rischio di licenziare i precari. E poi c'è stata anche la vicenda dell' azzeramento della giunta che ha aggiunto altri impegni alla già fitta agenda presidenziale. Dopo le fiamme, le minacce ed i proiettili, D'Orsi non si è fermato. Ha solo sospeso le operazioni che riprenderanno tempestivamente perché la Provincia ha bisogno di un governo. Lunedì ci sarà la riunione del Consiglio provinciale, convocato in seduta straordinaria ed urgente, dal presidente Raimondo Buscemi. La riunione avrà inizio alle 17 e sarà incentrata sul tema: "Emergenza criminalità ed atti intimidatori Contro la Provinciali Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati.
"Abbiamo ritenuto - ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale - di convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle forze produttive della provincia, ai Senatori, ai deputati regionale e nazionali, ma anche ai semplici cittadini, per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco cui sono stati fatti oggetto il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il direttore generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla. Questi fatti hanno bisogno di una risposta unitaria da parte della politica e della società civile per ripristinare un clima di legalità e restituire serenità agli operatori della pubblica amministrazione e ai cittadini onesti". Per l'assemblea provinciale sarà quindi la prima seduta del 2011. In programma c'era la riunione del 13 gennaio, ma i recenti accadimenti hanno reso necessario l'anticipo della ripresa dei lavori d'aula, Il presidente D'Orsi per quella data avrebbe voluto avere pronta la lista dei nuovi assessori. Ma si dovrà attendere ancora qualche altro giorno. 
 
L'ATTENTATO A PALMA
Danni per quarantamila euro
Poco meno di quarantamila euro. A tanto ammonterebbero i danni provocati da un incendio doloso appiccato, nel pomeriggio di martedi, alla casa di contrada Capreria, a Palma di Montechiaro, del presidente della provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi. La conta dei danni, che hanno riguardato oltre al portone di ingresso tutto il piano terra dell'immobile, potrebbe essere però ancora sommaria perchè l'intera residenza è stata invasa dalla fuliggine. Mentre i carabinieri continuano ad indagare cercando di risalire, il più velocemente possibile, agli autori dell'attentato incendiario, il mondo politico continua astringersi attorno ad Eugenio D'Orsi. "il grave attentato, consumato nei confronti del presidente D'Orsi - ha scritto Giuseppe Salsedo, consigliere comunale del Pid - e dei suoi massimi dirigenti, testimonia come parte della società agrigentina risulti essere malata da modelli di pura illegalità e di pura follia". "L'attentato incendiario ai danni dell'abitazione del presidente è— dice Giovanni Panepinto - un segnale allarmante che non va trascurato e deve, invece, richiamare l'attenzione sul lavoro degli amministratori locali impegnati in un percorso, spesso difficile, di affermazione della legalità e del buon governo". 
 
Una circolare invita i dipartimenti a preparare entro il 19 gennaio i documenti per assegnare il posto fisso
Assessorati e Protezione civile - Stabilizzazione per altri 732 precari
Il provvedimento è stato adottato dall'assessorato alla Funzione pubblica: entro fine giugno il procedimento dovrà essere completato. Ecco tutte le categorie interessate.
Il primo passo è stato compiuto con una circolare di una paginetta firmata lunedì scorso. Scatta così la marcia verso il posto fisso di altri 732 precari in servizio negli assessorati della Regione e alla Protezione civile con un costo annuo di 32 milioni. Ultima mossa della campagna d'invero,, di Lombardo che ha già portato all'assegnazione di 77 mila posti a tempo indeterminato e contratti a termine. Il provvedimento dell'assessorato ala Funzione pubblica, guidato da Caterina Chinnici, è stato firmato dal capo del Personale della Regione, Giovanni Bologna, e chiude il cerchio sui precari avarie titolo in servizio negli assessorati. Dopo le 4.800 stabilizzazioni nelle fasce A e B dell'amministrazione - iniziate a settembre e concluse a fine anno - ecco ora il posto fisso per tutte le altre categorie. La più pesante è quella dei contrattisti della Protezione civile. Si tratta dl 29 persone in servizio presso la sala operativa (la loro sigla è Sons) che costano un milione e 100 mila euro all'anno. Sempre alla Protezione civile, rea come tecnici e funzionari, lavorano altri 288 precari che rientrano od processo di stabilizzazione appena avviato: per loro la spesa annuale è di 16 milioni. La circolare apre le porte dell'amministrazione anche a 223 di dipendenti a termine della vecchia Agenzia per le acque e i rifiuti, oggi in servizio all'assessorato al Territorio: costano ogni anno 8 milioni e 400 mila euro. Poi ci sono 9 Cococo che hanno lavorato in passato per il Commissario per l'emergenza idrica (la spesa per loro è di 369 mila euro all'anno). La circolare firmata da Bologna si applicherà anche ai 90 ex  Asu e Isc non sono rientrati per cavilli vari nel piano di stabilizzazione iniziato a settembre (costano 2 milioni e 756 mila euro all'anno). L'ultima categoria che rientra nella stabilizzazione avviata dalla circolare è quella dei precari dell'assessorato al Territorio: si tratta dei cosiddetti Podis, Pon-Atas, Via Vas e Pai che costano 3 milioni e mezzo all'anno. La circolare firmata da Bologna prende spunto da un comma delle recente legge sui precari, che ha superato il vaglio dei Commissario dello Stato. La prima parte dell'articolo 1 prevede clic scatti la proroga di un anno ai contratti scaduti a fine dicembre ma che si avvii anche il processo di stabilizzazione. Per questo motivo Bologna ha fissato una precisa tabella di marcia. Con la circolare ha chiesto a tutti i dipartimenti io cui questo personale è impiegato di fornire "le generalità complete, la categoria di inquadramento, la data di stipula e decorrenza dei vari contratti e le norme che li hanno autorizzati". E, in pratica, la mappa del personale dentro gli uffici: secondo la circolare, questi dati devono essere forniti dai dipartimenti entro il prossimo 19 gennaio. «Stiamo facendo il monitoraggio dei soggetti che rientrano nelle previsioni della legge approvata a dicembre - ha precisato Bologna -. Poi faremo una relazione alla giunta che prenderà la decisione finale». li termine per completare il processo di stabilizzazione è indicato nella legge in 180 giorni. Tecnicamente, a fine giugno questo personale potrebbe già avere il posto fisso. C'è però qualche passaggio da mettere a punto perchè a differenza dei 4.800 stabilizzati durante l'autunno - ha spiegato Bologna - questo personale non è tutto nelle categorie basse (per cui non è previsto il concorso). Solo per i 90 ex Asu la procedura potrebbe essere la stessa. Per gli altri sarà necessario individuare i posti in pianta organica: di questi, una parte potrà essere assegnata con stabilizzazione e il resto sarà messo a concorso. Anche se è prevedibile che l'esperienza maturata costituisca punteggio utile.
La circolare sui contrattisti della Regione segue di pochi giorni il bando per i circa 8 mila stagisti che saranno gestisti dagli enti ecclesiastici e di volontariato. Un provvedimento che da più parti si chiede di bloccare per evitare la creazione di nuovo precariato. E sempre di pochi giorni fa è la circolare dell'Agenzia per l'impiego che riapre la corsa all'iscrizione nelle liste da cui i Comuni attingeranno per l'assegnazione dei contratti da tre mesi che rientrano nei cosiddetti cantieri-lavoro: il termine per fare domanda scade il 31 gennaio. Nel frattempo, è stato dato il via libera al Comuni per prorogare di due anni i contratti al 23.300 Lsu. Anche loro attendono però il via alla stabilizzazione, come ha ricordato Massimo Bontempo, leader del Movimento Giovani Lavoratori.
 
INTIMIDAZIONE
Consiglio straordinario di solidarietà a D'Orsi
Per sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave atto intimidatorio ai danni del presidente della provincia Eugenio D'Orsi (Mpa) sindaco e presidente del consiglio comunale hanno indetto una seduta straordinaria e aperta del consiglio. La data scelta per l'assise pubblica è quella di venerdì 14 gennaio alle 18 nella sala consiliare "Frenna". Unico l'argomento da trattare: "Ferma condanna per
i ripetuti atti intimidatori al presidente D'Orsi e alle altre Istituzioni del territorio provinciale". "Apprendiamo la notizia con sdegno - hanno scritto in una nota cofirmata il sindaco Carmelo Pace (Udc) e il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Tortorici (Pid) - ma siamo convinti che questi orribili gesti non fermeranno l'azione amministrativa del Presidente, basata sulla lungimiranza, sull'impegno quotidiano e mirata a dare lustro alla nostra provincia". Alla seduta consiliare sono stati invitati a partecipare lo stesso D'Orsi, i componenti della giunta, che nei giorni scorsi è stata "azzerata" dal presidente e i consiglieri provinciali, i parlamentari nazionali e regionali, sindaci, assessori, presidenti del consiglio e consiglieri comunali dei paesi dell' agrigentino. L'invito è stato esteso anche a forze dell'ordine, segreterie partitiche. "Purtroppo in questo momento - hanno osservato Pace e Tortorici - dobbiamo constatare che troppe volte ci siamo trovati a commentare situazioni del genere. Di questo, crediamo che sia doveroso riflettere tutti insieme." 
 
PROVINCIA
Attività produttive - Ecco tutti gli sportelli
La Provincia di Agrigento ha ufficializzato la lista dei Comuni dotati di Sportello unico per le attività produttive dove è possibile presentare istanze perle autorizzazioni relative alle emissioni in atmosfera. I Comuni forniti di Suap sono: Aragona (responsabile Giovanni Papia), Bivona e Ribera (Luigi Marino), Campobello di Licata (Rosario La Russa), Joppolo (Angelo Lupo), Lampedusa (Giaocchino Giancone), Licata (Paola Pjsciotta), Menfi (Filippo Buscemi), Naro (Calogero Terrana), Ravanusa (Gaetano Avanzato), Realmonte (GiuseppeVella), Santa Elisabetta.
 
PROVINCIA
Scade termine per bando di gara di manutenzione
Scade oggi il termine di presentazione dei plichi per partecipazione alla gara indetta dalla Provincia di Agrigento relativa ai lavori di manutenzione dei locali dell'alloggio del custode e del piano seminterrato dell'auditorium dell' istituto professionale per l'industria e l'artigianato di via Piersanti Mattarella di Agrigento. Il termine ultimo per presentare le buste con le offerte è previsto per le 12 di oggi. L'importo complessivo dei lavori ha una base d'asta di oltre 65 mila euro. L'apertura delle buste presentate dalle ditte interessate a questi lavori sarà fatta martedì, 11gennaio. 
 
TRASPORTI
Sessione di esami per l'idoneità professionale
La Provincia ha indetto la prima sessione di esame dal 15 marzo al 15 aprile per il conseguimento della idoneità professionale per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di cose per conto terzi con automezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 tonnellate nel settore dei trasporti nazionali e internazionali. La domanda corredata della documentazione richiesta dovrà pervenire entro le 12 del 5 febbraio alla Provincia di Agrigento, settore Promozione Turistica ed Attività Produttive e Economiche. 
 
PROGETTO
Domande per «Il verde e il blu»
Entro il 10 gennaio dovranno essere inviate le domande di ammissione alla selezione, al progetto "Il verde e il blu:giovani per la sostenibilità ambientale" destinato a 15 giovani, per la provincia di Agrigento, che frequenteranno un apposito corso di formazione informazione. ii progetto intende valorizzare i territori in cui hanno sede le riserve naturali:le Grotte di Sant'Angelo Muxaro, le Maccalube di Aragona e Torre Salsa di Siciliana. La domanda si potrà presentare alla Provincia. 
 
REFERENDUM. Il sindaco condivide la proposta
La città cambia nome Bono: «Sono d'accordo»
"Ho dato mandato al segretario comunale di approfondire la norma riguardante il referendum e c'è il pieno sostegno dell amministrazione a quest'iniziativa, condivisa da tutti gli schieramenti politici". Anche il sindaco, Vito Bono, con questa dichiarazione, resa ieri mattina, manifesta il suo assenso alla proposta dei consiglieri Giuseppe Ambrogio e Francesco Fiorino di cambiare il nome della città, da Sciacca a Sciacca Terme. "Qualche anno fa alcune parti politiche - aggiunge il sindaco - non si sono attivate affinché il referendum andasse in porto con il raggiungimento del quorum. Il referendum, a quanto pare, non si può svolgere unitamente ad una tornata elettorale. A questo punto bisognerà lavorare affinché si raggiunga il quorum e l'iniziativa abbia successo". A sostegno della proposta, avanzata dai due consiglieri con una mozione, si sono già schierati l'Mpa e Futuro e Libertà, che fanno parte della maggioranza, ma anche il segretario della Cgil, Franco Zammuto, i gruppi di opposizione, Pdl, Sciacca al Centro, Forza Sciacca e Forza del Sud, ed i consiglieri provinciali Stefano Girasole ed Ezio Di Prima. Giuseppe Ambrogio, che forse non pensava che l'iniziativa ottenesse tante adesioni, è già proiettato verso il referendum. "Sono pronto a girare di casa in casa, cominciando dalla Perriera - dice - per sensibilizzare la gente verso l'importanza di questo momento. Stavolta - aggiunge - bisognerà raggiungere il quorum". 
 
LA SICILIA
 
Entro metà gennaio Comune e Provincia formeranno la Giunta
Le nuove giunte alla Provincia Regionale e al Comune capoluogo dovrebbero nascere intorno alla metà di questo mese, probabilmente proprio venerdì 15. Ne hanno parlato ieri mattina il presidente Eugenio D'Orsi con il sindaco Marco Zambuto nel corso di un incontro informale che i due hanno avuto a Porta di Ponte e che è servito a definire alcuni dettagli in ordine all'assetto dei due nuovi esecutivi. In particolare D'Orsi si è impegnato ad inserire un assessore segnalato dall'Udc, mentre Zambuto a sua volta nominerà nella sua squadra un esponente del Movimento per le Autonomie. Sembra ormai concordato anche il numero dei componenti: le due giunte saranno formate da otto componenti ciascuna. Sia il presidente della Provincia che il sindaco avevano già da tempo annunciato una riduzione del numero degli assessori. Alla Provincia da dodici ad otto, ma D'Orsi si riserva di nominarne altri nelle prossime settimane; al Comune invece Zambuto aveva annunciato alcune settimane addietro di voler portare il proprio esecutivo a sei unità. Motivo della riduzione la necessità di risparmiare a fronte della difficile situazione economica in cui versa il Comune. Qualche giorno addietro tuttavia non aveva escluso di poter nominare altri assessori, ma in questo caso senza alcuna indennità. Adesso pare che anch'egli si stia apprestando a nominarne otto. Se manterrà l'intenzione manifestata recentemente, tutti i componenti della nuova giunta dovrebbero rinunciare tutti al proprio gettone. Vedremo! Nel corso dell'incontro informale di ieri mattina inoltre Zambuto e D'Orsi hanno parlato anche dell'organizzazione della prossima Sagra del Mandorlo in fiore, ma in questo caso non c'è stato alcun accordo. Ognuno sarebbe intenzionato ad andare per la propria strada.
 
Si comincerà il 6 febbraio con i Bambini del Mondo e si concluderà il 13
La Sagra del mandorlo in fiore si fa
La Sagra del Mandorlo in Fiore anche quest'anno si farà. E nella data prevista, ovvero dal 4 al 13 febbraio prossimo. Si comincerà con il festiva! dei Bambini de! Mondo e da domenica 6 si partirà con la Sagra vera e propria. La notizia è praticamente certa. Addirittura ci sarebbero i manifesti 3 x 6 già stampati e pronti per essere affissi. L'unico problema è che ancora non lo sa nessuno. Vale a dire solo gli operatori che in questi giorni sono impegnati a organizzare la tradizionale kermesse
folklorica. Fanno tutti parte di un'ati, ovvero di una associazione temporanea d'imprese formata da associazioni culturali che operano nel territorio. Fra queste ci sono quelle che fanno capo a Enzo Bellavia, Emanuele Farruggia, Christian Vassallo, Christian Moncada (che dovrebbe portare Alessandro Cecchi Paone) e quella di Lello Patti che sta organizzando l'arrivo dei gruppi folkloristici. Ne sono stati convocati 24, ma non tutti hanno ancora dato la disponibilità a venire.
Confermato invece il corteo storico le cui lettere d'invito erano partite mesi fa e che hanno già ricevuto risposte positive. Incerta invece la somma destinata all'organizzazione della manifestazione. Si parla di 160-170 mila euro, che dovrebbero venire erogati dall'amministrazione comunale e che comprendono anche l'incasso per la vendita dei biglietti. Nessuna notizia su un eventuale contributo dalla Regione o della Camera di Commercio, almeno fino a questo momento.
Confermata invece la volontà della Provincia Regionale di non partecipare alla manifestazione «agrigentina» preferendo organizzare una manifestazione alternativa, quasi come lo scorso anno. In praticai! presidente D'Orsi ha ribadito la volontà di realizzare una Sagra dei disabili, con tanto di iniziative, sfilate e premi, legati al momento della disabilità. Naturalmente tutto quello che abbiamo detto fino a ora è ancora virtuale, anche se in itinere. Questo nel senso che ogni giorni si susseguono incontri organizzativi fra i vari operatori culturali. Ma formalmente ancora non c'è nulla, nemmeno la costituzione dell'associazione temporanea d'imprese, cosa fondamentale per avere affidato l'incarico e che dovrebbe avvenire la prossima settimana. L'unica domanda che viene spontanea a questo punto è...cui prodest, ovvero, a chi giova tutto ciò? Al turismo certamente no. All'economia neppure. E allora?
 
ARAGONA. Su iniziativa di Luigi Mula, Comune e Provincia hanno gratificato i ragazzi che primeggiano a scuola
Premio agli studenti eccellenza del paese
ARAGONA. Premiazione degli alunni meritevoli che si è svolta ad Aragona mercoledì scorso. L'evento, ideato da Luigi Mula ed organizzato dal Comune con il patrocinio gratuito della presidenza del Consiglio Provinciale, ha premiato gli studenti che, nell'anno scolastico 2009/2010 si sono diplomati con un meritevole voto. Molto apprezzati gli interventi del capitano Salvatore Menta Comandante della Compagnia Carabinieri di Canicattì che ha posto l'accento sul valore della legalità motore propulsore di ogni attività umana. «Gratitudine e riconoscenza per il vostro impegno: «Rappresentate l'eccellenza di questa Città - ha dichiarato Alfonso Tedesco sindaco di Aragona - tutti insieme dobbiamo contribuire alla crescita di questo territorio». Ma è stata anche l'occasione per presentare il libro di Cesare Sciabarrà "Pupi e Pupara". Cesare ha poi intrattenuto i ragazzi in una seguita conversazione sul romanzo e sul piacere della scrittura. Il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha ringraziato le famiglie per il loro sacrificio nel seguire i loro figli in questo cammino di maturazione.
«Aragona è una città forte e di sani principi - sono le parole del maresciallo Miceli comandante della caserma Carabinieri -chi Come me tutti i giorni è in prima linea si accorge che i giovani di Aragona si distinguono per i loro valori positivi». La serata ha visto la partecipazione della giovanissima Allieva cadetto all' Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli Concetta Buscemi, altra eccellenza di Aragona, del Tenente Pilota Francesco Buscemi e della professoressa Pina Rizzo insegnante di molti dei premiati. Bravissime Marta Tedesco, con due brani alla chitarra, Flavia Latino che ha letto un brano del romanzo Pupi e Pupara e Marisa Seminerio che ha, condotto la serata. Di seguito i ragazzi premiati: Giuseppe Chiarelli, Alex Saieva, Mariangela Lo Presti, Antonino Parello, Emanuele Fiorello, Marisa Seminerio, Benedetto Vella, Calogero Mula, Maria Antonietta Sacheli, Alberto Seminerio, Elisa Spoto, Giovanni Maria, Giovani Piraino, Giovanna Fiorella Rizzo, Dario Savarino, Marco Scarito, William Alfonso Chiappara, Danilo Codia, Luca Pendolino, Gaia Butera, Simona Chiarelli, Giusy Fiorello, Elisa Spirio, Laura Vaccarello, Gioele Attardo, ilaria Calleja,Jessica DelpopoIo Carciofolo, Irene Giambrone, Giusy Graceffa, Giuseppina Licata, Angela Micciché, Denise Morreale, Desirè Puletto, Luca Cacciatore, Giovanni Cucchiara, Daniela Di Sciacca,Jessica Rita Galluzzo, Ilaria Graceffa, Eliana Licata, Veronica Sambito, Alice Scalia, Simona Sciortino, Ilenia Rotolo, Marta Tedesco, Giuseppe Severino, Ilenia Cacciatore,Jessica Maria Fai- zone, Rosalia Gaziano, Fiavia Latino, Erika Terrasi, Manuela Terrasi, Mattia Saiamone, Domenico Micciché, Sandra Salamone, Valentina Sciortino, Paola Giberti, Maria Nardelio, Maria Rita Puietto, Noemi Schilacci.
 

AGRIGENTOWEB
 
Intimidazioni, rafforzata la vigilanza per D'Orsi
Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi in prefettura ad Agrigento, ha deciso di rafforzare la vigilanza nei confronti del presidente della provincia regionale Eugenio D'Orsi. D'Orsi (Mpa) dallo scorso mese di novembre è sotto scorta. Da oggi, la sua residenza di Agrigento verrà monitorata, con pattugliamenti di carabinieri e polizia, anche durante le ore notturne. Il comitato, presieduto dal vicario Nicola Diomede, ha istituito anche la vigilanza serale e notturna per le residenze dei tre vertici della provincia regionale, destinatari di biglietti di minacce e proiettili. Si tratta del direttore e segretario generale Giuseppe Vella, del direttore dell'ufficio Finanze Fabrizio Caruana e del direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla. 

Castiglione: "Le Province al fianco del Presidente D'Orsi"
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha ricevuto la solidarietà del Presidente dell'Unione Province Italiane Giuseppe Castiglione il quale ha diramato la seguente nota: "Le Province si stringono al fianco del Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, che ha subito in queste ore pesantissime minacce dalla criminalità organizzata". Lo dichiara il Presidente dell'Upi Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania, a proposito dell'episodio che ha visto colpito il presidente della Provincia di Agrigento.
"La nostra non è solo solidarietà ma pieno sostegno dell'Upi all'azione che D'Orsi sta svolgendo per rendere più efficiente la propria amministrazione. Questa è la dimostrazione che le istituzioni locali hanno un ruolo primario nella lotta alla mafia, che vede colpiti i propri interessi prima di tutto economici, quando si tagliano gli sprechi veri e si gestiscono le risorse pubbliche in maniera virtuosa, per offrire servizi efficienti ai cittadini e dare risposte al territorio. Le Province tutte stanno lavorando in questa direzione, e le minacce e le intimidazioni non ci fermeranno".
 

TELEACRAS.COM
 
Provincia sotto scorta 
Rafforzata la vigilanza al Presidente D'Orsi. Pattugliamenti alla casa di Marina di Palma e tra le residenze dei 3 Dirigenti nel mirino delle intimidazioni.
Anche intorno alla casa a Marina di Palma di Montechiaro della famiglia D'Orsi le Forze dell'Ordine saranno in pattugliamento. Come protezione e deterrente. Giorno e notte, qui, in contrada Capreria, dove si scorge la targa con il nome D' Orsi. L'abitazione centenaria, costruita dal nonno maestro elementare e persona di cultura, e dove D'Orsi ha ricordato i paletti della porta di calcio, e lui che calcia il pallone contro il fratello o il padre, nelle vesti di portiere improvvisato. Il Comitato per la sicurezza pubblica della Prefettura di Agrigento e' ancora a lavoro. Gia' il 10 novembre scorso, dopo una lettera con proiettile e minacce, al Presidente e' stata potenziata la scorta. Non solo la Polizia provinciale ma anche due agenti della Polizia di Stato. Adesso le ronde viaggeranno fino alla residenza di Eugenio D'Orsi, e la vigilanza sara' cosi' a 360 gradi e per 24 ore. E non solo. Il far west delle intimidazioni scatenato da anonimi a cavallo tra il 2010 ed il 2011 infiamma di rosso la luminosita' dell'allarme. Infatti. Lui, Nicola Diomede, il vice Prefetto vicario di Agrigento, che presiede il Comitato per la sicurezza, ha dirottato la vigilanza serale e notturna anche verso le residenze ad Agrigento di Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana ed Aldo Cipolla. Sono i tre Dirigenti della Provincia regionale che hanno ricevuto, cosi' come anche D'Orsi, una lettera di minacce, ed, in allegato al testo, '' state attenti e non giocate con il fuoco'', un proiettile.
 
AGRIGENTOFLASH.IT
 
Comune e Provincia, a metà gennaio le nuove Giunte
Le nuove Giunte di Comune e Provincia dovrebbero nascere intorno alla metà di gennaio. Ne hanno parlato ieri il presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi con il sindaco Marco Zambuto nel corso di un incontro informale che è servito a definire alcuni dettagli in ordine all'assetto dei due nuovi esecutivi. D'Orsi si è impegnato a inserire un assessore segnalato dall'Udc, mentre Zambuto a sua volta nominerà nella sua squadra un esponente del Movimento per le Autonomie. Le due Giunte saranno composte da otto componenti ciascuna.
 
Solidarietà a D'Orsi dal Patto per il Territorio
Il Gruppo Consiliare della Provincia Regionale di Agrigento Patto per il Territorio esprime viva solidarietà al Presidente D'Orsi per il vile atto intimidatorio e lo esortano a proseguire lungo il percorso già intrapreso assicurandogli il proprio personale sostegno ed incoraggiamento.
Scalia: "D'Orsi deve andare avanti"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, il Direttore Giuseppe Vella, i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla hanno ricevuto la piena ed incondizionata solidarietà da parte del deputato nazionale Giuseppe Scalia. "Gli spregevoli atti intimidatori cui sono stati vittima i vertici della Provincia, ha fatto sapere Scalia, costituiscono un segnale inquietante che deve fare riflette sul grado di imbarbarimento in cui si vogliono trascinare le Istituzioni. Siamo sicuri che il Presidente D'Orsi, come i dirigenti della Provincia, saranno in grado di superare con serenità questa esecrabile situazione e si impegneranno con maggiore vigore nel difendere i principi di legalità, trasparenza e di efficienza amministrativa portati avanti dalla Provincia Regionale di Agrigento in questi anni. Il Presidente D'Orsi, nonostante la serie di atti intimidatori al quale è stato oggetto negli ultimi tempi. deve andare avanti nella sua opera per migliorare le condizioni socio-economiche della nostra provincia, sicuro di avere al suo fianco le forze politiche, sociali, economiche e la società civile per dare al nostro territorio un futuro migliore".
 
Intimidazione D'Orsi, rafforzata la vigilanza
Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha rafforzato la vigilanza nei confronti del presidente della provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, vittima dell'ennesima intimidazione. La casa dell'uomo politico dell'Mpa, da novembre sotto scorta, sarà monitorata con pattugliamenti delle forze dell'ordine anche negli orari notturni.  Il comitato, presieduto dal vice prefetto vicario Nicola Diomede, ha istituito anche la vigilanza serale e notturna per le residenze dei tre dirigenti della Provincia regionale, destinatari di una lettera di minacce e proiettili. Si tratta del segretario generale Giuseppe Vella, del direttore dell'ufficio Finanze Fabrizio Caruana e del direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla.
 
Solidarietà a D'Orsi dagli Agronomi e Forestali
Il Dott. Germano Boccadutri, Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Agrigento, unitamente al proprio consiglio, esprime piena solidarietà al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionale per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi si è sempre esposto, in prima persona, laddove altri arretrerebbero e chinerebbero il capo per paura o per disinteresse. Rimaniamo fermamente convinti che Eugenio D'Orsi non arresterà il suo cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica, consapevoli che la sua opera è di esempio per tutta la collettività ed in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che devono necessariamente contraddistinguere il nostro agire quotidiano". Inoltre ribadiamo che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente della Provincia di Agrigento, al quale rivolgiamo, unitamente a tutti gli iscritti, l'invito a perseguire quegli obbiettivi che noi tutti condividiamo. I cittadini onesti e laboriosi di questa nostra bella e difficile terra, non possono e non devono restare indifferenti di fronte a gesti di questo tipo, la sub cultura mafiosa di poche mele marce non può e non deve prendere il sopravvento. Pertanto lo invitiamo ad andare avanti nell'azione amministrativa che lo ha sino ad oggi contraddistinto, esprimendogli nuovamente stima, amicizia, vicinanza e piena solidarietà.
 
Emergenza criminalità, proposta conferenza dei presidenti
Nell'esprimere solidarietà al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed ai dirigenti dell'Ente, vittime di una serie di pesanti intimidazioni, questa Presidenza ritiene opportuno promuovere una Conferenza dei Presidenti dei Consigli dei Comuni dell'intero territorio provinciale al fine di sottolineare, attraverso un documento unitario da trasmettere agli organi della Regione e dello Stato, la ferma condanna dei vili attentati perpetrati contro le Istituzioni. Le preoccupazioni manifestate dall'intero mondo politico e la necessità di lanciare un vero grido d'allarme dovranno essere fatte proprie dall'intera comunità agrigentina e prima di tutto dalle Istituzioni che la rappresentano. "Condivido le parole del consigliere provinciale Mario Lazzano - afferma Filippo Bellanca, Presidente del Consiglio Comunaledi Sciacca - sulla necessità di chiedere l'intervento delle massime cariche dello Stato per fare luce su sui gravissimi gesti adottati dai criminali nei confronti degli uomini delle Istituzioni ai vari livelli. Nei prossimi giorni, sulla base della disponibilità dei vari Presidenti, mia adopererò per convocare in tempi brevi la Conferenza".
 
Rsu della Provincia incontra il presidente
In seguito ai gravissimi atti intimidatori subiti dal Presidente della Provincia e dai dirigenti Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla, una delegazione del personale della Provincia Regionale ha incontrato questa mattina il Presidente D'Orsi. La delegazione era composta dal coordinatore della RSU Jorge Cimino, dal vice coordinatore Salvatore Cipolla, da Pietro Aquilino della CGIL, da Salvatore Izzo e Fabrizio Danile della UIL, da Mario Concilio e Nando Zaccaria della CISL, da Biagio Bruno in rappresentanza della RSU stessa e da altri dipendenti dell'Ente. La delegazione ha espresso vicinanza e piena solidarietà al Presidente D'Orsi e ai dirigenti raggiunti dalle intimidazioni, esprimendo altresì ferma condanna e preoccupazione per il clima di tensione che si è venuto a creare in seno alla Provincia Regionale.
 
Nota di solidarietà di Marchetta e De Francisci
Il Gruppo Consiliare del Movimento Per L'Autonomia al Comune di Agrigento, composto da Giuseppe De Francisci e  Pietro Marchetta , in riferimento al vile atto intimidatorio perpetrato ai danni del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, avvenuto ieri, esprime profonda solidarietà e condanna aspramente un gesto intimidatorio cosi vile e meschino. In particolare condanniamo questi mascalzoni che pensano di potere fermare con questi ignobili atti, l'attività del "fare2 che il Presidente D'Orsi sta portando avanti, fin dal suo insediamento, con grande sacrificio.
 
I precari della Provincia, presa di distanze dai manifesti
Ancora una volta e per maggior chiarezza i 107 precari della Provincia regionale di Agrigento hanno diffuso una nota con cui prendono le distanze dai manifesti che sono stati diffusi contro l'amministrazione provinciale a proposito della vicenda precariato. "In riferimento al manifesto "Alla Provincia 107 nuovi poveri! Grazie Presidente!" affisso sui muri cittadini a firma del "comitato dei precari a vita", pur confermando l'assoluto disagio per la nuova condizione di povertà e le difficoltà chiaramente rappresentate ma anche condivise, in ogni occasione pubblica ed ufficiale, dall'amministrazione attiva, dai dirigenti, dai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, e soprattutto dal nostro Presidente Eugenio D'Orsi, i precari dichiarano con fermezza ed a scanso di ulteriori equivoci, la loro distanza sia dalle intenzioni, che dalla volontà che ha informato quel documento, redatto a nostra insaputa e coperto dall'anonimato. Inoltre, alla luce degli ultimi atti intimidatori nei confronti del Presidente e dei tre Direttori, esprimono la loro piena e convinta solidarietà e condannano fermamente tali atti auspicando che venga fatta ben presto luce sull'intera vicenda".
 
Arnone: "Gli agrigentini si stringano attorno al loro presidente"
Il consigliere comunale del Partito Democratico di Agrigento, Giuseppe Arnone, esprime convinta solidarietà al Presidente della Provincia Regionale, prof. Eugenio D'Orsi, nonché ai tre funzionari del medesimo Ente per le gravissime intimidazioni subite nella giornata di ieri. Gli agrigentini si stringano intorno al loro presidente della Provincia, rispedendo al mittente la logica dell'intimidazione e della minaccia, nel segno di un diverso e ormai irrinunciabile modo di amministrare la cosa pubblica rispetto al passato, chiudendo ogni spazio alle attività di chi non conosce altro modo per far valere le proprie ragioni. La Agrigento pulita e perbene è con D'Orsi, con i funzionari provinciali e contro ogni tipo di delinquenza e illegalità.
 
Ruvolo su intimidazione a D'Orsi: "Sono incredulo e indignato"
Sincera e fraterna solidarietà del deputato Giuseppe Ruvolo (Pid) al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, vittima della vile intimidazione patita attraverso l'attentato contro l'abitazione di Marina di Palma. "La notizia dell'ignobile intimidazione rivolta all'amico Eugenio - afferma il parlamentare agrigentino - merita un'immediata risposta di tutte le istituzioni". "Oltre ad auspicarmi che vengano individuati ed esemplarmente puniti i colpevoli - prosegue Ruvolo - penso che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente, al quale rivolgo l'invito a perseguire quegli obbiettivi che sin dal giorno della Sua elezione abbiamo condiviso".
 
Intimidazioni, il documento delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil
Alla luce dei fatti recenti e delle intimidazioni perpetrate ai danni del Presidente D'Orsi e dei dirigenti della Provincia regionale, i Segretari generali della CGIL, CISL e UIL condannano i vili atti intimidatori. Non possono essere più tollerati gesti di tale gravità nei confronti di rappresentanti istituzionali nell'espletamento del proprio lavoro. Riteniamo che solo portando avanti un sano e costruttivo confronto possano essere tutelati i diritti dei cittadini e costruite prospettive future di crescita e di rilancio della nostra provincia. Auspichiamo che possa essere portato avanti con serenità un lavoro complessivo, ciascuno secondo il proprio ambito, che miri alla creazione di nuove espansioni, nuovi traguardi e prospettive di lavoro nel pieno rispetto della legalità.
 
Intimidazioni, Consiglio comunale straordinario a Ribera
Si svolgerà venerdì 14 gennaio alle 18  il Consiglio Comunale straordinario e aperto con il seguente punto all'ordine del giorno: "Ferma condanna per i ripetuti atti intimidatori al presidente D'Orsi e alle altre Istituzioni del territorio provinciale ". Saranno invitati, tra gli altri, il Presidente, la Giunta e i Consiglieri della Provincia Regionale di Agrigento; i Parlamentari Nazionali e Regionali; i Sindaci, gli Assessori, i Presidenti del Consiglio e i Consiglieri Comunali dei paesi agrigentini; i Segretari dei partiti politici; il Prefetto, il Procuratore e il Questore di Agrigento; il Comandante Provinciale dei Carabinieri; il Dirigente del Commissariato di Polizia di Sciacca; il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza; il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sciacca; il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Sciacca; il Tenente dei Carabinieri della Tenenza di Ribera.
 
Cgil, Cisl e Uil esprimono vicinanza a D'Orsi
Le Segreterie Provinciali di CGIL,CISL,UIL Funzione Pubblica esprimono la loro solidarietà al presidente della Provincia Regionale di Agrigento, prof. Eugenio D'Orsi per il vile atto intimidatorio perpetrato nei suoi confronti. Ancora una volta, mani vigliacche colpiscono rappresentanti delle Istituzioni impegnati, in prima linea, a creare le condizioni di cambiamento e di rinnovamento dell'azione politica della nostra martoriata provincia. I Segretari provinciali Buscemi, Farruggia e Florio, interpretando la ferma volontà dei lavoratori precari della Provincia Regionale di stare, in questo momento,vicini al proprio Presidente, sospendono la conferenza stampa prevista per il giorno 7 gennaio c.a., nei locali della CGIL e chiedono, non appena il presidente D'Orsi lo riterrà opportuno, un incontro per riprendere le trattative già avviate, al fine di definire ,nel migliore dei modi, la delicata vertenza del personale precario. I lavoratori precari della Provincia Regionale di Agrigento contestano tutte le forme di violenza, a qualunque titolo, e, cosi come hanno condannato, prendendone formalmente le distanze, per il tramite delle Organizzazioni Sindacali di categoria, quanto scritto nei manifestini circolati giorni fa, con maggiore forza e determinazione, oggi, si ritrovano lontano anni luce da chi, con atti vigliacchi, ha cercato di intimorire un uomo delle istituzioni, fermo, determinato, ma anche onesto.
 
Di Natali, solidarietà a D'Orsi
Solidarietà al Presidente Eugenio D'Orsi anche dall'Associazione Istituto Mediterraneo di Bioetica Giovanni Paolo II, presieduto da Enzo Di Natali. "Apprendiamo con vivo rammarico il triste episodio perpetuato contro il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Esprimiamo profonda solidarietà al presidente D'Orsi per il vile e disonesto atto mafioso subito da loschi individui che cercano di far prevalere i propri interessi sul bene comune. Mentre invochiamo un energico intervento delle forze dell'ordine, chiediamo alla cittadinanza un segno di inequivocabile protesta contro la prepotenza delinquenziale e mafiosa che si vuole imporre nei nostri Comuni".
 
La condanna del vile gesto anche da parte di Emilio Messana
 "Il pesante clima di intimidazioni attorno alla Provincia Regionale e al suo Presidente è divenuto intollerabile. L'escalation di attentati nei suoi confronti e nei confronti dei dirigenti Vella, Caruana e Cipolla, richiede da parte di tutti una reazione forte e risoluta. Siamo convinti che nè D'Orsi nè i funzionari si lasceranno condizionare e continueranno ad operare al servizio dell'Ente e degli interessi pubblici". Sono le parole del Coordinatore Provinciale del PD, Emilio Messana.
 
Agrigentonotizie.it
 

Rafforzata la sorveglianza  per il presidente della Provincia
Dopo l'incendio della sua abitazione ieri pomeriggio, oggi il Comitato per l'ordine e la sicurezza provinciale ha deciso di rinforzare la vigilanza nei confronti del presidente Eugenio D'Orsi. Le forze dell'ordine effettueranno pattugliamenti serali e notturni, che sono stati disposti anche per i dirigenti Cipolla, Caruana e Vella, destinatari di lettere intimidatorie. Il presidente sarà scortato comunque sempre da alcuni agenti deputati alla sua sicurezza personale.
 
ATTESTATI DI SOLIDARIETA'
Anche la società civile scende in campo
Anche la società civile al fianco del presidente D'Orsi e dei dirigenti della Provincia vittime di gravi intimidazioni
Associazione culturale "Bedda Favara". Esprimiamo la nostra solidarietà come gruppo di  giovani della provincia di Agrigento ma sopratutto come giovani che da sempre hanno operato per il bene del paese senza alcuna forma di interesse privato ma solo per il bene della collettività e sempre nella osservanza delle regole. Regole che molto spesso non vengono osservate, come è avvenuto con il vile atto che ha colpito il nostro presidente della Provincia e i dirigenti provinciali Vella ,Caruana e Cipolla. Esprimiamo loro piena solidarietà genti  ed esortarli sempre di più a continuare a lavorare per il bene dell'intera comunità nel rispetto delle regole e di ogni forma di legalità come hanno fatto fin'ora.
Enzo Di Natali, Istituto mediterraneo di Bioetica
Apprendiamo con vivo rammarico il triste episodio perpetuato contro il presidente della Provincia. Esprimiamo profonda solidarietà al presidente D'Orsi per il vile e disonesto atto mafioso subito da parte di loschi individui che cercano di far prevalere i propri interessi sul bene comune. Mentre invochiamo un energico intervento delle forze dell'ordine, chiediamo alla cittadinanza un segno di inequivocabile protesta contro la prepotenza delinquenziale e mafiosa che si vuole imporre nei nostri Comuni.
Germano Boccadutri, presidente dell'Ordine dei dottori agronomi e dei dottori Forestali
Il presidente Eugenio D'Orsi si è sempre esposto, in prima persona, laddove altri arretrerebbero e chinerebbero il capo per paura o per disinteresse. Rimaniamo fermamente convinti che non arresterà il suo cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica, consapevoli che la sua opera è di esempio per tutta la collettività ed in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che devono necessariamente contraddistinguere il nostro agire quotidiano.
Salvatore Palillo, presidente Unione giuristi cattolici italiani di Agrigento
Il vile attentato, consumato nei confronti del presidente della Provincia di Agrigento e dei suoi massimi dirigenti, testimonia come parte della società agrigentina si ispiri ancora a modelli di illegalità e, dunque, di inciviltà. Siamo certi che la magistratura e le forze dell'ordine, nel fare presto chiarezza, daranno serenità e tranquillità al presidente D'Orsi ed alla sua famiglia, a cui va la solidarietà mia personale e dell'intero consiglio direttivo.
Confartigianato di Agrigento
Esprimiamo solidarietà per il vile atto intimidatorio, l'incendio appiccato alla villa di famiglia a Palma di Montechiaro, del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Un atto scellerato che merita solo una condanna senza appello, un gesto inqualificabile che tenta di minare nelle sue fondamenta la democrazia ed il senso di legalità.
 

LE REAZIONI - La solidarietà dal mondo politico
Raffaele Lombardo, presidente Regione Sicilia
Massima solidarietà e un invito a proseguire con la politica del buon governo senza lasciarsi intimidire da gesti vili e vigliacchi i cui autori evidentemente si rendono conto di non potere più agire in barba alle leggi considerando la cosa pubblica come cosa loro. Quando la criminalità invia questi segnali vuol dire  che è messa alle strette e prova ad alzare il livello della tensione nella speranza di riuscire a vincere. Ma il presidente D'Orsi è persona onesta ed amministratore preparato e gli atti intimidatori a lui rivolti, sono convinto, otterranno risultato opposto a quello sperato: proseguire con ancora più vigore nel solco della legalità e della trasparenza con un no deciso alle collusioni.
Nino Spoto, consigliere provinciale Federazione della Sinistra 
Forte è l'indignazione per l'ulteriore e vile atto intimidatorio nei confronti del presidente D'Orsi e dei dirigenti della Provincia. L'episodio che li ha colpiti, deve mantenere alto il livello di allarme sociale con la speranza che si fermi questo clima di tensione. Esprimiamo, io e tutti i componenti della Federazione della Sinistra, solidarietà al presidente e ai dirigenti, affinchè possano continuare con più tenacia nella guida dell'Ente Provincia, confidando inoltre nell'impegno della magistratura affinchè faccia, al più presto, chiarezza su questo ennesimo e vergognoso episodio.
Giovanni Barbera, coordinatore cittadino Pdl
Apprendo con sdegno la notizia secondo la quale ignoti, oggi, hanno appiccato il fuoco alla casa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Esprimo a nome mio e di tutto il Pdl cittadino una ferma condanna al vile atto criminale subito.
Francesco Musotto, capogruppo Mpa all'Assemblea regionale siciliana
Nessuno potrà intimidire con alcun gesto l'azione del presidente della Provincia di Agrigento. A D'Orsi la nostra stima e solidarietà, nella certezza che presto si farà chiarezza su questa inquietante serie di episodi. Il Movimento per le Autonomie è impegnato su tutto il territorio  in una azione di rinnovamento che certamente scontenta qualcuno. Auspichiamo che questi gesti, che qualificano chi li compie, cedano il passo ad una nuova stagione di rinascita nelle amministrazioni locali, nell'interesse dei cittadini siciliani.
Nino Bosco, deputato Pdl all'Assemblea regionale siciliana
Esprimo piena solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e ai dirigenti della Provincia regionali, Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla per i gravi atti intimidatori di cui sono rimasti vittime. E' una strategia intimidatoria che non trova spazio nella compatta lotta alla mafia e alla criminalità che gli Amministratori locali, ciascuno per la propria parte, stanno portando a compimento. Sono fermamente convinto che né Eugenio D'Orsi, né i dirigenti della Provincia arresteranno il loro cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica. Ricordo ai dirigenti che la loro opera è di esempio per tutta la collettività, in ogni sede istituzionale vanno riaffermati con forza i principi di legalità che contraddistinguono il nostro agire quotidiano.
Elisa Virone, capogruppo Pid Consiglio comunale di Agrigento
In questo triste momento i consiglieri comunali del Pid si pongono al fianco del presidente della Provincia a sostegno dello stesso. L'incendio provocato questo pomeriggio all'abitazione del presidente D'Orsi rappresenta una brutta pagina per la nostra comunità. E' un atto intimidatorio assolutamente deprecabile e vergognoso da contestare con assoluta fermezza. Il gruppo consiliare manifesta viva preoccupazione per quanto accaduto e fa appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto.
I Giovani democratici della provincia di Agrigento
Esprimiamo solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per il vigliacco atto intimidatorio subito nel pomeriggio, quando ignoti hanno dato fuoco alla sua abitazione estiva a Palma di Montechiaro. Cogliamo l'occasione per denunciare il dilagare, nella nostra provincia, di episodi mafiosi, frutto di una mancata incisiva presenza dello Stato centrale nel territorio. Quindi chiediamo alle autorità competenti di agire al più presto e incisivamente con il prevenire e reprimere  simili futuri atti mafiosi, evitando possibili conseguenze anche più gravi.
I consiglieri provinciali del Partito democratico
Appresa con sgomento la notizia del vile atto intimidatorio perpetrato contro il presidente Eugenio D'Orsi, esprimiamo solidarietà e vicinanza ed invitiamo il presidente nel cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica senza lasciarsi intimidire da gesti mafiosi e vigliacchi.
Rosario Manganella, coordinatore "Primavera favarese"
Gli atti criminosi sono sempre deplorevoli e, se applicati alla politica, sono davvero odiosi ed esecrabili. Chi conosce Eugenio D'Orsi e la sua passione per la politica e la sua correttezza nell'amministrazione della cosa pubblica, sa che non saranno questi vili gesti a fargli cambiare opinione.
Angelo Biondi, ex assessore provinciale dell'Mpa
Personalmente e a nome di tutti gli amici dell'Mpa di Licata, esprimo sgomento e profonda indignazione per il duplice vile e criminale atto intimidatorio ai danni del Presidente della Provincia ed amico Eugenio D'Orsi. I cittadini onesti e laboriosi di questa nostra difficile terra non possono e non devono restare indifferenti di fronte a gesti di questo tipo, la sub cultura mafiosa di poche mele marce non può prendere il sopravvento. 
Salvatore Cascio, deputato all'Assemblea regionale siciliana
Una figura politica che si è sempre esposta, in prima persona, laddove altri chinerebbero il capo per paura o per disinteresse; lo invito ad andare avanti nella corretta azione amministrativa che sempre Lo ha contraddistinto, esprimendogli, nuovamente, la mia stima, la mia amicizia e la mia solidarietà.
Francescochristian Schembri, presidente del Circolo "Agrigento Libera"
Una condanna senza appello per atti che non fanno parte del comune vivere civile e che in maniera ricorrente e preoccupante coinvolgono quanti sono esposti nella vita pubblica ed in particolare i responsabili delle amministrazioni locali. Al presidente D'Orsi va il pieno sostegno affinché l'azione politica di trasparenza e legalità intrapresa fino ad ora possa continuare nell'interesse della collettività.
Carmelo Pace, sindaco di Ribera
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al presidente D'Orsi per i gravissimi atti intimidatori subiti. Apprendiamo la notizia con sdegno, ma siamo convinti che questi orribili gesti non fermeranno l'azione amministrativa del Presidente, basata sulla lungimiranza, sull'impegno quotidiano e mirata a dare lustro alla nostra provincia. Purtroppo in questo momento dobbiamo constatare che troppe volte ci siamo trovati a commentare situazioni del genere. Di questo, crediamo che sia doveroso riflette tutti insieme. A tal proposito abbiamo pensato di convocare, al più presto, un Consiglio comunale straordinario e aperto, alla presenza delle Istituzioni e della cittadinanza.
Giuseppe Morello, sindaco di Naro
Un ennesimo ed inaudito episodio di vile intimidazione è stato perpetrato nei confronti di un amministratore pubblico. Stavolta è toccato al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, cui va la solidarietà mia personale, dell'amministrazione comunale e dell'intera comunità di Naro. Eguale e convinta solidarietà va anche al segretario generale della Provincia, Giuseppe Vella, ed ai dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla, ai quali ignoti vigliacchi hanno fatto recapitare delle buste con proiettili. Come sindaco della città di Naro, condanno fermamente  questi gesti intimidatori, comprendendo pienamente e concretamente le difficoltà con cui i pubblici amministratori ed i pubblici dirigenti sono costretti ad operare nella Sicilia in genere  e nella Provincia di Agrigento in specie ed auspicando comunque che i malfattori che tramano di nascosto possano essere quanto prima assicurati alla giustizia.
Luigi Troja, presidente del Consiglio comunale di Porto Empedocle
Esprimo vivi sentimenti di solidarietà e vicinanza al presidente della Provincia Eugenio
D'Orsi, gravemente colpito da un vile atto criminale, unitamente ad altri tre dirigenti dell'Ente Provincia. La città di Porto Empedocle tutta e l'intero Consiglio comunale si stringe attorno a chi, ogni giorno, lotta il crimine ed il malaffare. Al presidente D'Orsi va il nostro sostegno, certi che egli non indietreggerà nell'azione amministrativa volta alla affermazione della legalità e della buona amministrazione ed anzi da tali inqualificabili gesti egli trovi la forza per continuare con maggiore vigore.
Emilio Messana, segretario provinciale del Pd
Il pesante clima di intimidazioni attorno alla Provincia Regionale e al suo preesidente è divenuto intollerabile.
L'escalation di attentati nei suoi confronti e nei confronti dei dirigenti Vella, Caruana e Cipolla, richiede da parte di tutti una reazione forte e risoluta. Siamo convinti che nè D'Orsi nè i funzionari si lasceranno condizionare e continueranno ad operare al servizio dell'Ente e degli interessi pubblici.
Rosario Bonfanti, sindaco di Palma di Montechiaro.
Oggi più che mai, alla luce dei continui e ripetuti atti intimidatori nei confronti di chi amministra la cosa pubblica perseguendo interessi che guardano al bene della collettività e non di singoli gruppi, bisogna insistere con pervicacia nell'affermazione e diffusione dei principi di legalità e del buon governo. Sicuri di essere nel giusto e pertanto, che nessuna intimidazione può ostacolare il raggiungimento degli obiettivi che si prefiggono tutti gli amministratori animati da buona volontà.
Oliva, Di Mauro e Pira, Mpa
"La società civile agrigentina si stringa tutta attorno a D'Orsi e supporti la sua azione tesa a far crescere un territorio da sempre martoriato da criminalità e malaffare. Confermiamo il nostro totale sostegno all'iniziativa di D'Orsi, al quale siamo vicini sia politicamente che umanamente, e auspichiamo una pronta e fermissima risposta da parte delle forze ordine e dello Stato in generale. Bisogna difendere chi crede nella democrazia e lavora per essa.
Giusy Savarino, Udc
"Esprimo solidarietà da parte mia e di tutta l'Udc - verso il Partito della Nazione. L' intimidazione subita dal presidente della provincia Eugenio D'Orsi,  mi rammarica se penso che fare politica ad Agrigento debba necessariamente significare dover vivere nel terrore e nella paura. Ma so che non è così e che nonostante anche io sia stata vittima di intimidazioni, il presidente D'Orsi,  continuerà a svolgere il suo lavoro in maniera esemplare. Sono settimane difficili, in cui il clima non è dei migliori ma non per questo dobbiamo assuefarci a gesti del genere. Confido nel lavoro delle forze dell'ordine e, per questo, sono certa che i responsabili verranno rintracciati al più presto e puniti.
Nello Hamel e il gruppo dirigente di Italia dei Valori
Esprimiamo solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, vittima di un vile attentato intimidatorio. Italia dei Valori  chiama tutte le  forze democratiche ad alzare il livello dell'impegno e della lotta contro il sistema mafioso e criminale che cerca di condizionare le scelte politiche in contrasto con gli interessi malavitosi. Italia dei Valori, pur nella diversità delle scelte politiche, è vicina al presidente D'Orsi e sosterrà ogni battaglia in difesa della legalità.
I consiglieri provinciali Pd Girasole, Giglione, Di Ventura e Cammilleri.
Esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza ed invitiamo il presidente D'Orsi a proseguire nel cammino di legalità nella gestione della cosa pubblica senza lasciarsi intimidire da gesti mafiosi e vigliacchi. Facciamo appello all'operosità ed all'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine per individuare i responsabili di questo grave atto intimidatorio deprecabile e vergognoso.
Orazio Guarraci, consigliere provinciale Pdl
Esprimo piena condanna e sdegno per il vile e meschino atto intimidatorio perpetrato ai danni del presidente Eugenio D'Orsi. Un gesto inqualificabile che deve spingere le forze sane a stringersi intorno agli amministratori onesti, capaci e determinati. Estendo la mia solidarietà e sostegno all'opera e al responsabile impegno dei dirigenti della Provincia regionale, destinatari, anch'essi, d'inqualificabili atti d'intimidazione. Chiedo loro di continuare e rafforzare il loro diuturno impegno per l'interesse supremo della Provincia di Agrigento, consapevoli che la stragrande maggioranza dei cittadini onesti li sostiene nel loro impegno.
Michele Cimino, parlamentare Forza del Sud Ars
Apprendo con indignazione il grave atto intimidatorio perpetrato nei confronti del presidente D'Orsi. Le giuste scelte operate in questi anni a favore della collettività agrigentina, caratterizzate dei più sani principi di legalità e trasparenza, condivise dai vertici amministrativi dell'Ente, sicuramente non potranno essere scalfite da tali vili gesta. A D'Orsi va la mia piena e incondizionata solidarietà.
Giovanni Panepinto, parlamentare Pd Ars
 "L'attentato incendiario ai danni dell'abitazione del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi  è certamente un segnale allarmante che non va trascurato e deve, invece, richiamare l'attenzione sul lavoro degli amministratori locali impegnati in un percorso, spesso difficile, di affermazione della legalità e del buon governo. Esprimo la mia piena solidarietà al presidente e l'auspicio che si possano presto ripristinare le condizione perché ad Agrigento  e in tutti gli altri comuni siciliani si possa lavorare in un ambiente sereno e privo di qualunque tentativo di condizionamento.
Totò Scozzari, Calogero Martello, Ignazio Tavormina, Gaetano Militello, Davide Gentile, Giuseppe Terrazzino  e Pellegrino Quartararo, gruppo consiliare Mpa
Il gruppo del Mpa respinge al mittente questi vili atti intimidatori certi che l'onestà e la rettitudine espressa in questi anni dal presidente D'Orsi non possono essere scalfiti da queste vigliaccate. E' risaputo che Eugenio D'Orsi non si è mai fermato davanti a nessun ostacolo allorquando è pienamente convinto di un'azione e lo sta dimostrando in questi anni di presidente all'Ente Provincia che ha tirato dritto sulla sua strada nonostante gli attacchi politici ricevuti. Gesti di così grande vigliaccata offendono la dignità della persona e non saranno certamente queste intimidazioni che lo potranno far retrocedere dalle proprie convinzioni. La strategia intimidatoria con Eugenio D'Orsi non trova spazio e poi questi vigliacchi debbono sapere che non è solo. L'intero gruppo del Movimento per l'Autonomia è con lui e lo sosterrà sempre in qualsiasi azione politica che intraprenderà, coscienti come siamo che Eugenio D'Orsi ha a cuore il bene della nostra provincia
Giuseppe Arnone, consigliere comunale del Partito democratico di Agrigento
Esprimo convinta solidarietà al presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi, nonché ai tre funzionari del medesimo ente per le gravissime intimidazioni subite nella giornata di ieri. Gli agrigentini si stringano intorno al loro presidente della Provincia, rispedendo al mittente la logica dell'intimidazione e della minaccia, nel segno di un diverso e ormai irrinunciabile modo di amministrare la cosa pubblica rispetto al passato, chiudendo ogni spazio alle attività di chi non conosce altro modo per far valere le proprie ragioni. La Agrigento pulita e perbene è con D'Orsi, con i funzionari provinciali e contro ogni tipo di delinquenza e illegalità.
Giuseppe De Francisci e Pietro Marchetta, gruppo consiglio comunale di Agrigento Mpa
In riferimento al vile atto intimidatorio perpetrato ai danni del presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, avvenuto ieri, esprimiamo profonda solidarietà e condanniamo aspramente un gesto intimidatorio cosi vile e meschino. In particolare condanniamo questi mascalzoni che pensano di potere fermare con questi ignobili atti, l'attività del fare che il presidente D'Orsi sta portando avanti, fin dal suo insediamento, con grande sacrificio.
Lorenzo Maglienti, Elvira Frigerio, Michele Ferrara, Carmelo Brunetto e Mariella Campo, gruppo consiliare Mpa
Espriamiamo grande vicinanza e solidarietà al presidente della Provincia regionale Eugenio D'Orsi, vittima di un inaudito, vile, meschino e mafioso atto intimidatorio. Non possiamo accettare il linguaggio barbaro dell'intimidazione che ci offende come siciliani, che offende la nostra terra, che offende chi quotidianamente si sforza di agire onestamente rispettando le leggi di una società civile e non quelle di una sottocultura mafiosa.
Carmelo D'Angelo, consigliere provinciale Pdl Sicilia
"Non riusciremo ad essere una provincia civile se esisteranno ancora vili figuri, in questa terra, che prediliggono la codarderia e la barbarie alla discussione e al dibattito. Al presidente D'Orsi va il pieno sostegno mio personale e di tutto il gruppo affinché continui con la sua azione politica a dare una speranza di svuluppo e di crescita alla provincia di Agrigento. La politica in ogni sua articolazione abbia il coraggio di sostenere scelte coraggiose e di evitare il gioco dello scarica barile che rischia di relegare continuamente la nostra provincia a fanalino di coda della nostra regione e di tutto il paese.
Giuseppe Arnone, vice sindaco di Licata.
In qualità di ex assessore provinciale esprimo piena solidarietà al presidente, Eugenio D'Orsi e ai dirigenti per le intimidazioni ricevute nel compimento del loro dovere a difesa degli interessi della collettività e del buon funzionamento della macchina amministrativa in seno alla provincia Regionale di Agrigento.
Daniele Scozzari, capogruppo Udc  al Comune di Casteltermini.
Purtroppo, nel nostro territorio,  sono tanti gli atti vili commessi da soggetti che non hanno dignità né coraggio. Non posso che manifestare il mio pieno sostegno al presidente della Provincia,  che quotidianamente svolge con grande onestà e dedizione il suo lavoro per la rinascita della nostra provincia di Agrigento. In Sicilia, a volte, è difficilissimo fare il proprio dovere ma ognuno di noi non può e non deve arrendersi.
Nuccio Sapia e Giuseppe Amoroso, sindaco di Casteltermini e presidente del Consiglio comunale.
Esprimiamo, a nome dell'Amministrazione comunale, solidarietà al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, e a lui rivolgiamo la nostra vicinanza in seguito all'ennesimo vile atto intimidatorio. Lo incitiamo a proseguire nell'attività politica con la capace tenacia che lo contraddistingue. Non saranno tali gesti, infatti  a demoralizzare la tempra umana e politica del presidente D'Orsi.
Giuseppe Ruvolo, deputato Pid
Esprimo la mia sincera e fraterna solidarietà al presidente Eugenio D'Orsi, vittima della vile intimidazione patita attraverso l'attentato contro l'abitazione di Marina di Palma. La notizia dell'ignobile intimidazione rivolta all'amico Eugenio merita un'immediata risposta di tutte le istituzioni. Oltre ad auspicarmi che vengano individuati ed esemplarmente puniti i colpevoli penso che sia oltremodo importante garantire il pieno appoggio istituzionale al massimo esponente, al quale rivolgo l'invito a perseguire quegli obbiettivi che sin dal giorno della Sua elezione abbiamo condiviso.     
Joseph Mifsud, presidente del Cupa
Esortiamo D'Orsi a proseguire lungo il percorso già intrapreso e gli assicuriamo il nostro personale sostegno ed incoraggiamento. La nostra è una terra difficile in cui spesso è difficile operare nell'interesse e per il bene comune. Ma sono convinto che il tempo è galantuomo e che la tenacia e la correttezza avranno, alla lunga, la meglio su quanti operano notte tempo e nell'anonimato.
Marco Zambuto, sindaco di Agrigento
Esprimo la mia solidarietà al presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi e ad alcuni suoi funzionari, vittime dei recenti atti vili e criminali. Non nascondo il mio profondo sdegno per il deprecabile gesto che offende non soltanto un'alta e stimata figura istituzionale, quale quella del presidente D'Orsi, ma anche l'intera società civile. Ribadisco il sostegno morale e la vicinanza ai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, al presidente D'Orsi ed alle loro famiglie, con l'auspicio che la magistratura e le forze dell'ordine possano fare al più presto luce sull'ignobile vicenda, sicuro che la civile convivenza e la legalità avranno salda affermazione.
Stefano Castellino, Forza del Sud
Si tratta di gesti vergognosi, atti vili, che vanno condannati con forza e disprezzo perché cercano di rimandare la nostra Terra nelle tenebre, e che colpiscono uomini che hanno nel cuore il servizio alla cittadinanza. L'unica colpa del presidente, della sua amministrazione, della sua dirigenza, è quella di amare ed impegnarsi seriamente per la Provincia di Agrigento, attraverso una seria e forte azione politica ed amministrativa. Al presidente Eugenio D'Orsi e alla sua famiglia il mio abbraccio grande ed affettuoso così come ai dirigenti, Vella Cipolla e  Caruana, ed ai loro cari, nella certezza assoluta che questi vili gesti non fermeranno quel percorso di cambiamento ormai avviato con forza e determinazione.
Epifanio Bellini, segretario del circolo Pd "Berlinguer" di Agrigento
Esprimiamo profonda vicinanza umana al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per l'inqualificabile intimidazione subita, ultima di una escalation di gravissimi gesti che hanno interessato diversi dirigenti e funzionari della Provincia. La società civile non può e non deve sottrarsi dal denunciare fermamente questi atti costruendo altresì le condizioni perché non abbiano a ripetersi, coltivando la cultura del dialogo e del confronto improntata sempre al rispetto della persona.
Giuseppe Salsedo, consigliere comunale Pid al Comune di Agrigento
Il grave attentato, consumato nei confronti del presidente D'Orsi e dei suoi  massimi dirigenti, testimonia come parte della società agrigentina risulti essere malata ed incancrenita ispirita  a modelli di pura illegalità e di pura follia. Sono certo che le forze dell'ordine, nel fare chiarezza, daranno serenità e tranquillità al presidente D'Orsi ed alla sua famiglia, a cui va la solidarietà mia personale.
Carmelo Avarello, consigliere provinciale Sinistra Ecologia e Libertà
Io e il comitato provinciale esprimiamo solidarietà al presidente D'Orsi ed ai dirigenti dell'Ente per i vili atti intimidatori subiti. Condanniamo l'atto di vigliaccheria che ha inferto un duro colpo non solo all'immagine della Provincia, ma anche alla nostra stessa democrazia e al dettato costituzionale. Contro tali atti è necessario reagire con la massima fermezza. 
 
I precari replicano:"Quel volantino non è nostro" .
In effetti la presa di distanza era già avvenuta giorni fa attraverso i sindacati, ma seguendo il principio secondo cui repetita juvant, i 107 precari della Provincia regionale di Agrigento ribadiscono la loro estraneità al manifesto "Alla Provincia 107 nuovi poveri! Grazie presidente!" affisso sui muri cittadini a firma del cosiddetto "Comitato dei precari a vita". "Pur confermando l'assoluto disagio per la nuova condizione di povertà e le difficoltà chiaramente rappresentate ma anche  condivise, in ogni occasione pubblica ed ufficiale, dall'amministrazione attiva, dai dirigenti, dai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, e soprattutto dal nostro Presidente Eugenio D'Orsi, - si legge in una nota - dichiariamo con fermezza ed a scanso di ulteriori equivoci, la nostra distanza sia dalle intenzioni, che dalla volontà che ha informato quel documento, redatto a nostra insaputa e coperto dall'anonimato. Inoltre, alla luce degli ultimi atti intimidatori nei confronti del presidente e dei tre direttori, esprimono la loro piena e convinta solidarietà e condannano fermamente tali atti auspicando che venga fatta ben presto luce sull'intera vicenda".
 

LA DICHIARAZIONE
"Ho paura soltanto di Dio"
"Io ho paura soltanto di Dio e non di delinquenti che si nascondono. Non mi sento, infatti, né intimidito né spaventato". Eugenio D'Orsi non molla. Seppur con la voce spezzata dalle lacrime, il presidente della Provincia batte forte il pugno e dice che "l'unica cosa che mi dispiace è che ad essere colpita è stata la casa della mia crescita, della mia vita". Lo ha detto stamani nell'aula del Consiglio provinciale, nel corso di una conferenza stampa da lui convocata all'indomani dell'incendio appiccato nella villa di famiglia, a Palma di Montechiaro, che ha distrutto gran parte dell'abitazione.  "Di quella casa, - ha detto D'Orsi - sapevano in pochi. E' una casa dove ho trascorso la mia infanzia, insieme a mio fratello e mia sorella, insieme ai miei genitori. Non vorrei, ma questo mi fa pensare che forse alcuni palmesi abbiano potuto fare da sponda. Non so".
Sui motivi poi che avrebbero potuto scatenare l'ira di qualcuno, D'Orsi dice che è facile collegare l'accaduto con i tagli fatti alla Provincia regionale di Agrigento. "Abbiamo tagliato fondi lasciando scontenti dei precari, degli agricoltori, delle associazioni, delle organizzazioni. Insomma, tante persone potrebbero avercela con me". Messa da parte la commozione, il presidente si rivolge poi agli autori del gesto: "Se avete il coraggio, fatevi vedere. Affrontatemi. Non siate vigliacchi e non nascondetevi. Affrontatemi personalmente". "Io di certo non mi fermo - ha ribadito il capo dell'esecutivo -. Questa è una provincia che sta dimostrando di voler cambiare e io continuerò con il mio lavoro per cercare di cambiarla. Non mi fermeranno questi malviventi".
 
Intimidazioni alla Provincia, il personale incontra D'Orsi
In seguito agli atti intimidatori subiti dal presidente della Provincia e dai dirigenti Giuseppe Vella, Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla, una delegazione del personale della Provincia, composta dal coordinatore della Rsu Jorge Cimino, dal vice coordinatore Salvatore Cipolla, da Pietro Aquilino della Cgil, da Salvatore Izzo e Fabrizio Danile della Uil, da Mario Concilio e Nando Zaccaria della Cisl, da Biagio Bruno in rappresentanza della Rsu e da altri dipendenti dell'Ente, ha incontrato il presidente. La delegazione ha espresso vicinanza e piena solidarietà a D'Orsi e ai dirigenti raggiunti dalle intimidazioni, esprimendo altresì ferma condanna e preoccupazione per il clima di tensione che si è venuto a creare in seno alla Provincia Regionale. 
 
IL COMMENTO
Intimidazioni a D'Orsi, frutto di un territorio malato
Agrigento non è più una città normale. Dopo gli atti commessi oggi contro il presidente D'Orsi e, nella mattinata, contro lo stesso esponente Mpa e tre dirigenti provinciali, nulla può e deve essere uguale a prima. Nulla, veramente, doveva apparire "ordinario" già da mesi, giacchè gli atti intimidatori contro amministratori e contro lo stesso presidente si susseguono ormai da tempo. Che una provincia sia funestata ogni giorno da incendi di auto di perfetti sconosciuti realizzati a volte da altri comuni cittadini per un semplice sgarbo non è e non può essere in ugual misura accettato.
L'incendio di ieri sera, se sarà accertata, come pare, l'origine dolosa, è solo l'atto finale di una tragedia che arriva da lontano e ha visto, stando a quanto racconta lo stesso presidente, minacce e violenze nei confronti dei figli, danneggiamenti, bottiglie di benzina lasciate davanti l'abitazione e tante, troppe lettere anonime. Come D'Orsi si è più volte chiesto:"Quali interessi ha toccato il presidente?". Forse la risposta l'ha data lui stesso. Ha detto troppi "no". E qualcuno ha reagito con l'unica lingua che conosce, quella della violenza. Vi sia dietro i gesti la malavita organizzata oppure solo quello che si definisce "substrato mafioso" è irrilevante ai fini del fatto in sè (un atto intimidatorio resta tale), e costituisce comunque una sconfitta per lo Stato e tutte le persone civili.
Gerlandino Messina e Giuseppe Falsone sono stati catturati, così come i loro fiancheggiatori. La mafia, più volte lo si è detto, ha subito pesanti colpi. Ma c'è un nemico più subdolo da abbattere, e si tratta della mentalità mafiosa, quella che porta qualcuno a dire "a chistu c'ha fazzu vidiri iu", o a scrivere "stai attento a quanto fai". Quella che spinge ignoti ad attaccare con i mezzi più subdoli una persona (i titoli o gli aggettivi in questo frangente poco servono) fino nei suoi affetti, non importa il perchè, che porta a pensare che non bisogna rivolgersi alla legge anche qualora si avesse ragione o che porta a pensare che un privilegio vantato sino ad oggi senza averne diritto sia da difendere con la violenza. E' il momento, per tutti di non limitarsi a condannare attraverso comunicati stampa o comparsate televisive oppure ancor peggio a chinare il capo dinnanzi alla violenza, ma di denunciare i reati e coloro che li commettono, i quali avvelenano l'aria che respiriamo e la terra su cui camminiamo e su cui cammineremo domani, forse, a testa alta.
 
Politica cittadina, dura nota del dirigente dell'Idv Eccelso:"Ormai siamo alla pazzia"
"Ormai siamo alla pazzia politica, a chi infatti possa sembrare normale quanto sta accadendo in Sicilia in questi ultimo tempi, ed in particolare ad Agrigento, questo è da capire". A parlare è il dirigente Idv Ausilia Eccelso in una lunga nota dedicata alla situazione politica agrigentina. "Se già da qualche anno ci eravamo abituati all'idea di un sindaco e di un governo della città teoricamente al di sopra dei partiti (ma in realtà con tutti i partiti dentro a turno con la sola esclusione di Idv), che alterna momenti di vera e buona amministrazione - anche se pochi - a momenti di eclissi totale dando spazio a taluni che ancor oggi non è ben chiaro chi sostengano (o da chi vengano sostenuti), sicuramente non ci aspettavamo che tale "confusione" (preparata ad arte) si  propagasse anche all'Ente provincia, ove, fino all'altro ieri almeno, si aveva la pseudocertezza con chi parlare quando si proferiva il termine 'maggioranza'. Se infatti, il connubio Lombardo-PD ormai è storia, i continui ripensamenti (e rimpasti) del sindaco Zambuto al fin di continuare ad amministrare cercando di stare in bilico tra questo o quel potentato politico (e, aggiungeremmo, ricattato dal suo stesso fuoco amico che cerca di abbandonare la nave prima che affondi) sono anch'essi prassi alla quale i cittadini si sono ahinoi abituati, di certo  non attendevamo (nonostante ne avessimo avuto prova con il rigassificatore ad esempio) che il presidente D'Orsi potesse cambiare idea così repentinamente sulla prossima formazione della sua giunta. Fino ad una settimana fa - prosegue Eccelso - asseriva che 'Mai avrebbe permesso di entrare in giunta ad un partito (il Pd) che aveva perso le elezioni', poi rettificò: 'casomai con qualcuno della società civile ad esso collegato'. Oggi non ci sono più problemi. Potenza della coerenza. Quello che lascia basiti è l'indifferenza con la quale la ormai totalità dei rappresentanti politici, usino come scusa quella di fare il bene del territorio per cui 'si devono mettere in gioco', 'devono prendere su di sè la responsabilità'.
Queste sono solo falsità, e chi le dice sa benissimo che il solo scopo è quello di non rimanere fuori dai giochi di potere e non è quello invece che ogni politico è chiamato a fare, dare risposte ai  cittadini i quali, in tutta questa confusione, sono gli unici che ci rimettono e che non capiscono più a che serve andare a votare o credere in un progetto politico piuttosto che un altro visto che alla fine ognuno fa quel che vuole. Per fare politica -
si legge ancora - non è obbligo appartenere alla maggioranza per difendere e rappresentare degnamente i diritti dei cittadini, questa è solo la commedia di chi, pur di avere una comoda poltrona se ne infischia dei mandati e del rispetto della dignità dei cittadini che a loro hanno dato fiducia con il proprio voto. Ci auguriamo che il Pd, nostro naturale alleato, possa tornare sui suoi passi e rendersi conto che in questo modo non vi può essere nè governabilità, nè chiarezza nè alcun momento propositivo per questa terra. E ci auguriamo anche che, i cittadini, - conclude Eccelso - veri sconfitti insieme alla politica in tutti questi giochi di potere, al momento opportuno possano riaffermare la propria dignità di elettori stuprata sempre con più superficialità disarmante, e dare voce alla loro indignazione punendo chi, dei loro diritti, ha fatto merce di scambio".
 
Emergenza intimidazioni, convocato un Consiglio provinciale straordinario
Il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, ascoltando le richieste avanzate dai consiglieri Lazzano e Paci, ha convocato, per lunedì 10 gennaio alle 17, una seduta straordinaria del pubblico consesso incentrata sull'emergenza criminalità e sugli atti intimidatori contro la Provincia.
La seduta sarà aperta alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati.  "Abbiamo ritenuto - ha commentato Buscemi - di convocare una seduta straordinaria aperta per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco cui sono stati fatti oggetto il presidente della Provincia, il direttore generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla". 
 
AGRIGENTOOGGI.IT
 
Carabinieri e Polizia rafforzano la vigilanza per D'Orsi
AGRIGENTO - La vigilanza nei confronti del presidente della provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi sarà rafforzata. Ogni notte la sua abitazione verrà tenuta d'occhio da polizia e carabinieri. Lo ha deciso ieri mattina il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura e presieduto dal vicario Nicola Diomede.  Vigilanza serale e notturna anche per il direttore e segretario generale Giuseppe Vella, per il direttore dell'ufficio Finanze e Bilancio Fabrizio Caruana e per il direttore delle Risorse Umane Aldo Cipolla che hanno ricevuto biglietti di minacce e proiettili.
 
Per D'Orsi la solidarietà del Guardasigilli
ROMA - Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha espresso in una nota solidarieta' e vicinanza "al presidente Eugenio D'Orsi e ai suoi collaboratori per le ignobili minacce ricevute", in riferimento alle buste con proiettili recapitate ieri al presidente e a tre dirigenti della Provincia di Agrigento. A D'Orsi ignoti hanno anche tentato di dare fuoco alla casa al mare. "Confidiamo - conclude il Guardasigilli - nel delicato lavoro delle forze dell'ordine e dei magistrati per fare subito luce sull'accaduto".
 

INFOAGRIGENTO.IT
 
Attentato a D'Orsi, Zambuto: "sono sdegnato"
Il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto esprime solidarietà al Presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi e ad alcuni suoi funzionari, vittime dei recenti atti vili e criminali. "Non nascondo il mio profondo sdegno - dice Zambuto - per il deprecabile gesto che offende non soltanto un'alta e stimata figura istituzionale, quale quella del Presidente D'Orsi, ma anche l'intera società civile". "Nella consapevolezza - continua il Sindaco di Agrigento - di esprimere il pensiero di tutta l'Amministrazione comunale e dell'intera comunità agrigentina, intendo esternare i sentimenti fraterni di solidarietà e ribadire il sostegno morale e la vicinanza ai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, al Presidente D'Orsi ed alle loro famiglie, con l'auspicio che la magistratura e le forze dell'ordine possano fare al più presto luce sull'ignobile vicenda, sicuro che la civile convivenza e la legalità avranno salda affermazione".
 
Anche l'Unione delle Province italiane a fianco di Eugenio D'Orsi
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha ricevuto la solidarietà del Presidente dell'Unione Province Italiane Giuseppe Castiglione il quale ha diramato la seguente nota: "Le Province si stringono al fianco del Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, che ha subito in queste ore pesantissime minacce dalla criminalità organizzata".
Lo dichiara il Presidente dell'Upi Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania, a proposito dell'episodio che ha visto colpito il presidente della Provincia di Agrigento. "La nostra non è solo solidarietà ma pieno sostegno dell'Upi all'azione che D'Orsi sta svolgendo per rendere più efficiente la propria amministrazione. Questa è la dimostrazione che  le istituzioni locali hanno un ruolo primario nella lotta alla mafia, che vede colpiti i propri interessi prima di tutto economici, quando si tagliano gli sprechi veri e si gestiscono le risorse pubbliche in maniera virtuosa, per offrire servizi efficienti ai cittadini e dare risposte al territorio. Le Province tutte stanno lavorando in questa direzione, e le minacce e le intimidazioni non ci fermeranno".
 

Provincia: i precari prendono le distanze dagli attentatori e solidarizzano con D'Orsi
I precari della Provincia di Agrigento, tramite una nota stampa, esprimono solidarietà al Presidente Eugenio D'Orsi e prendono le distanze dagli attentatori. "In riferimento al manifesto "Alla Provincia 107 nuovi poveri! Grazie Presidente!" - si legge in una nota - affisso sui muri cittadini a firma del "comitato dei precari a vita", pur confermando l'assoluto disagio per la nuova condizione di povertà e le difficoltà chiaramente rappresentate ma anche condivise, in ogni occasione pubblica ed ufficiale, dall'amministrazione attiva, dai dirigenti, dai funzionari della Provincia Regionale di Agrigento, e soprattutto dal nostro Presidente Eugenio D'Orsi, dichiariamo con fermezza ed a scanso di ulteriori equivoci, la loro distanza sia dalle intenzioni, che dalla volontà che ha informato quel documento, redatto a nostra insaputa e coperto dall'anonimato".
"Inoltre, alla luce degli ultimi atti intimidatori nei confronti del Presidente e dei tre Direttori, esprimiamo piena e convinta solidarietà e condannano fermamente tali atti auspicando che venga fatta ben presto luce sull'intera vicenda", ha concluso i precari della Provincia.

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