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Rassegna stampa del 19 gennaio 2011

 

LA SICILIA
 
POLITICA & GOVERNO
Centrodestra, si prova l'accordo per governare
E' stata indetta per domani sera alle 19 una riunione dei rappresentanti provinciali delle forze politiche vicine a Berlusconi
Il Centrodestra si riorganizza prima delle nuove manovre politiche che coinvolgeranno le amministrazioni comunale e provinciale. In tal senso è stata indetta per domani sera alle 19 una riunione dei rappresentanti provinciali delle forze politiche di centrodestra. «Si tratta di una riunione cui parteciperanno - spiega il deputato regionale Nino Bosco, coordinatore provinciale del Pdl - il Popolo della Libertà, del Partito popolare per l'Italia di Domani, de La Destra, del Patto per il Territorio, ma anche i rappresentanti di Forza dei Sud. L'incontro nasce dal comune sentimento di volere affrontare e discutere le emergenze del territorio e di volere analizzare la situazione politica provinciale e delle varie amministrazioni dei territorio agrigentino». Ha destato meraviglia, sulle prime, la presenza di Forza dei Sud che é presente ai Comune con Zambuto e che dovrebbe rimanere in giunta alla provincia in una maggioranza che ricalca quella regionale che non può certo dirsi di centrodestra. "Nessuna meraviglia - chiarisce il coordinatore provinciale del movimento che fa capo a Gianfranco Micciché ed a Michele Cimino - non stiamo partecipando a quell'incontro in base ad un accordo che in realtà non esiste. Siamo stati semplicemente invitati e vi parteciperà il nostro responsabile per gli enti locali il quale vedrà quali osservazioni, quali richieste e quali istanze verranno portate avanti. D'altra parte a livello nazionale siamo nel centrodestra, mentre a livello locale siamo aperti a tutte le possibilità che ci consentano di salvaguardare il territorio".
 
ALL'ARS LA RIFORMA PER GLI ENTI LOCALI: POTREBBE ENTRARE IN VIGORE ALLA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE
Il voto a un consigliere sganciato da quello per il sindaco
PALERMO. Potrebbero essere regolate da una nuova legge le amministrative della prossima primavera. La commissione Affari istituzionali dell'Ars, presieduta da Minardo, alla presenza dei capigruppo di Sala d'Ercole, infatti, nel corso della seduta di ieri, ha valutato la possibilità di riformare alcuni punti della normativa in vigore. E le novità che si annunciano sono parecchie. La più importante è che gli elettori avranno la possibilità di votare solo per il consiglio comunale e astenersi, se lo vogliono, sul candidato sindaco. Con l'attuale legge, il voto dato al candidato consigliere comunale automaticamente viene esteso al candidato sindaco collegato alla lista. Se la riforma andrà in porto, invece, bisognerà espressamente mettere una croce sul nome del candidato sindaco. La scheda rimarrà unica, mentre il Pd aveva chiesto il ritorno alla doppia scheda. Altra ipotesi è quella di estendere il sistema maggioritario ai Comuni fino a quindicimila abitanti (attualmente il limite è fissato a diecimila), come nel resto d'Italia. Ulteriore novità in vista, consentire ai sindaci di svolgere fino a tre mandati consecutivi: uno in più rispetto alla legge in vigore. La stesura del testo del disegno di legge è stata affidata al presidente Minardo che ha riconvocato la commissione M'fari istituzionali per domani. "Sarà esitata una bozza di intesa - ha sottolineato il capogruppo di Fli all'Ars, Marrocco - che prevede di restare con una singola scheda, ma abolendo l'attuale trascinamento del voto dal consigliere al sindaco. In questo modo, il voto al sindaco non sarà più attribuito automaticamente, sbarrando la casella del consigliere, bensì dovrà essere espressamente indicato".
Per Gucciardi (Pd), «la possibilità di estendere il sistema maggioritario ai comuni fino a quindicimila abitanti è un grande passo in avanti sulla strada della semplificazione e della democrazia: così eviteremo che, in tanti piccoli centri, continuino a esserci eserciti di candidati che inevitabilmente condizionano il voto». Com'è noto, nei Comuni in cui si vota con il sistema maggioritario non è previsto il ballottaggio ed è eletto sindaco il candidato più votato al primo turno. Con la riforma della legge elettorale, inoltre, potrebbe essere introdotta la multi-preferenza di genere. Cioè, gli elettori potranno esprimere due preferenze, ma per convalidare il voto, una delle due deve essere assegnata a una donna. Tra gli elementi innovativi che potrebbero essere introdotti con la riforma elettorale vi è quella della compatibilità tra la carica di consigliere comunale e di assessore. La legge elettorale regionale, ma anche quella nazionale, ha finora escluso la possibilità di ricoprire entrambe le cariche. Chi, già eletto consigliere, è stato chiamato a far parte della giunta comunale o provinciale (la legge vale anche per la Provincia), è stato costretto a dimettersi dall'assemblea elettiva. E' accaduto più volte che, dopo qualche mese, l'assessore è entrato in conflitto con il sindaco o presidente della Provincia ed è stato privato della delega assessoriale. Rimanendo, quindi, a mani vuote. Il compromesso potrebbe essere il ricorso al consigliere supplente per il periodo in cui l'eletto dovesse essere nominato assessore.
 
"Sono amareggiato ma andrò avanti"
PORTO EMPEDOCLE. Il sindaco Firetto dopo l'intimidazione. Raffica di solidarietà
Il sindaco Calogero Firetto, è amareggiato per l'atto intimidatorio compiuto nei suoi confronti: «E' un atto inqualificabile, che si condanna da solo - confida Firetto - per questo non può frenare la voglia del mio impegno. Non ho sospetti né motivazioni - ha aggiunto - che mi inducano a pensare a qualche cosa, Porto Empedocle è una città di persone perbene non abituati a ricorrere a questi metodi. Propendo per il gesto di una banda di criminali che hanno qualcosa da ridire sul mio operato fatto di trasparenza e legalità. Quanto accaduto comunque non mi toglie la giusta serenità per continuare ad operare negli interessi della comunità». Intanto proseguono senza sosta le indagini da parte degli agenti della Squadra mobile di Agrigento per risalire agli autori del gesto intimidatorio ai danni del sindaco di Porto Empedocle. L'autovettura si trovava parcheggiata a San Leone, all'interno di un'area videosorvegliata, dove risiede Firetto. Gli investigatori nella giornata di ieri hanno visionato le immagini delle telecamere, che si trovano nella zona dove era posteggiata la vettura. Selle indagini bocche cucite degli inquirenti, che mantengono il più stretto riserbo. Appreso del grave episodio si sono succeduti per l'intera giornata di ieri gli attestati di solidarietà nei confronti del primo cittadino, a partire dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, »si tratta di intimidazioni inaccettabili - ha detto il Guardasigilli - che mostrano la codarda reazione della criminalità organizzata di fronte al buon operato di un amministratore» e quello del presidente della Regione, Raffaele Lombardo e dell'assessore regionale Gaetano Armao. Altri attestati di solidarietà da parte del deputato nazionale Pdl, Vincenzo Fontana, il coordinatore provinciale e cittadino del Pdl, Nino Bosco e Giovanni Barbera, il capogruppo del Pd! al Consiglio comunale di Agrigento, Nino Amato, il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, il sindaco di Naro, Pippo Morello, il componente della commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Marinello. Inoltre Gino Grillo, Gianni Marianelli, Salvo Bartolotta, Gerlando Costa, Totò Agrò, Giuseppe Salemi, Giuseppe Prestia, Peppe Prato, in rappresentanza del Consiglio comunale cli Porto Empedocle, Luigi Troja, presidente Consiglio comunale Porto Empedocle, Franca Alonge, circolo Partito democratico Porto Empedocle, Daniele Scozzari, capogruppo Udc, a Casteltermini, Emilio Messana, Luca Gargano presidente del Consiglio comunale di Favara.
 
VIA CAPITANO
Offre 2 semafori alla Provincia
Donazione di due semafori funzionanti per ridurre la pericolosità della via Alfredo Capitano, l'arteria cittadina ubicata nei pressi della rotonda di Giunone che dal bivio per il Villaggio Mosè conduce in viale dei Giardini. La provocatoria proposta viene dal dott. Aldo Capitano ed è indirizzata alla Provincia Regionale di Agrigento, che detiene competenza della via, è finalizzata ad incrementare la sicurezza della tortuosa strada e scongiurare eventuali incidenti. Come specificato nella nota inviata dal dott. Capitano al presidente Eugenio D'Orsi, la serpeggiante e stretta via, già luogo di numerosi incidenti, costringe i camion, gli autobus, le auto vetture e ciclomotori a transitare con estrema difficoltà ed effettuare pericolose ed improvvise manovre. Pertanto, facendosi portavoce della problematica sollevata e vissuta da tanti cittadini, il dott. Capitano dona all'amministrazione provinciale due semafori completi di trasformatore a 12 volts da implementare in prossimità delle curve più rischiose o , secondo la valutazione degli esperti, creare un senso alternato. Lo scopo della donazione è dunque quello di incrementare il livello di sicurezza stradale, permettendo ai mezzi pesanti e alle autovetture di percorrere la strada in piena sicurezza.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
PARTITI. Emilio Messana riceverà l'investitura di segretario provinciale
Congresso del Pd, tutto deciso Si farà domenica 30 gennaio
Si celebrerà il 30 gennaio prossimo il congresso provinciale del Pd. Lo ha deciso la commissione provinciale per il Congresso, guidata dal commissario regionale Enzo Napoli. Deliberata anche all'unanimità la validazione dei congressi di circolo, l'approvazione dell'assemblea dei delegati. Nel corso dei lavori congressuali Emilio Messana riceverà l'investitura di segretario provinciale. «Alla fine ha prevalso il senso di responsabilità e lo spirito unitario — afferma Enzo Napoli — ed il lavoro svolto in questi mesi rappresenta un'ottima premessa per rilanciare la costruzione di un Partito radicato e forte anche nel territorio». L'assemblea congressuale sarà chiamata inoltre a completare l'elezione degli organismi dirigenti, e a definire nel territorio il processo unitario avviato a livello provinciale, considerando in particolare quelle realtà in cui maggiori sono state le frizioni e le divisioni interne. Durante l'incontro si è svolto un animato dibattito e secondo il consigliere comunale Arnone il coordinatore Emilio Messana avrebbe rimosso Giuseppe Giuffrida da segretario del Pd di Cattolica Eraclea «inviando al suo posto un commissario», avrebbe commissariato anche la sezione di Naro e il suo segretario e deciso di affiancare un commissario su- per partes ai dirigenti delle sezioni di alcuni comuni. Enzo Napoli replica sostenendo che «non c'è stato nessun commissariamento. Dopo il congresso gli organismi che saranno investiti della necessaria autorità esamineranno i casi dove si sono manifestate situazioni interne delicate prendendo, ove sia il caso, le decisioni più corrette ed opportune per il bene del partito». 
 
Intimidazione al sindaco Firetto
Solidarietà dall'Udc
Intimidazione contro il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto. Il primo cittadino, coordinatore provinciale dell'Udc, ha denunciato il ritrovamento di una busta gialla sul parabrezza della sua auto, una Mercedes classe A. All'interno c'erano due proiettili calibro 38 e un ritaglio di giornale con la sua foto e la scritta 2011. Manifestazioni di solidarietà. I senatori e compagni di partito, Gianpiero D'Alia e Enzo Galioto «nel condannare il vile atto», auspicano l'intervento del ministro degli Interni, per salvaguardare l'incolumità del sindaco agrigentino». 
 
PROVINCIA
Nuova riunione della commissione attività produttive
Si è riunita la Commissione Consiliare Attività produttive della Provincia, presieduta da Lillo Lo Leggio. I consiglieri hanno deciso di programmare un incontro, nei prossimi giorni, con il dirigente del settore ragioneria Fabrizio Caruana per istituire un capitolo nel nuovo Bilancio 2011 per dei fondi su "Iniziative a favore dei Consumatori".
 
PROVINCIA. Il Presidente Eugenio D'Orsi
«Ho un sogno:far vincere la legalita»
«Questa provincia è un territorio dove si può lavorare e dove ci si può permettere per le grandissime responsabilità che ognuno di noi ha di sognare di cambiarla, di migliorarla, di viverlo con legalità, con il rispetto verso gli altri, verso la persona che porta con se i valori della propria esperienza e del proprio senso di coabitazione civile nel mondo». Lo ha detto il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, aprendo i lavori della seduta straordinaria del Consiglio provinciale convocata per l'emergenza criminalità, dopo le intimidazioni da lui subite.
«Io - ha aggiunto - oggi mi vergogno di essere cittadino di questa provincia quando un grave atto delinquenziale, come l'attentato incendiario al danni della mia abitazione estiva non viene portato direttamente, dalla deputazione regionale e nazionale, all'attenzione del Ministero degli Interni. Mi sento violato nell'intimo, sono entrati, qualche tempo fa, prima nella mia casa di Palma di Montechiaro , ed, in ultimo, nella mia abitazione estiva, bruciando i miei ricordi più cari che mi riportavano alla mia infanzia. Non ho bisogno di messaggi di solidarietà, che sono graditissimi. Ma che servono a ben poco se, dopo una settimana, si dimentica tutto. E mi chiedo se questa classe politica non deve vergognarsi di vivere in una provincia considerata la più mafiosa d'Italia». «Non ci possiamo scandalizzare - ha detto - se un vicepreside si vende per pochi soldi e ad un Presidente bruciano la casa se non abbiamo la capacità di indignarci. Io spesso non nascondo di avere un certo timore e confesso che spesso la sera non dormo,ma vado avanti perchè mi sento in pace con me stesso sapendo di fare il mio dovere fino in fondo. Al momento del mio insediamento questo Ente presentava aspetti critici in ordine al rispetto dei Patto di stabilità conseguente all' introduzione dei nuovi criteri di calcolo della cosiddetta competenza mista in presenza di ingenti investimenti effettuati dalla precedente Amministrazione e finanziati prevalentemente con l'utilizzo degli avanzi di amministrazione. Per evitare lo sforamento del patto e l'applicazione delle conseguenti sanzioni, che avrebbero di fatto provocato il blocco dell'attività amministrativa con pregiudizi gravissimi per la collettività amministrata si è intervenuti con estremo rigore sulla spesa corrente. Abbiamo eliminato i mutui ed oggi la provincia è riconosciuta dalla corte dei conti come uno degli enti più virtuosi d'Italia. Siamo così riusciti in due anni ad azzerare i debiti grazie all'aiuto del Consiglio provinciale».
Il consiglio provinciale a conclusione della seduta straordinaria ha approvato una mozione con cui invita la società civile e le forze sane a stringersi intorno alla Provincia Regionale di Agrigento per respingere con forza ogni tentativo di turbare i principi di legalità e trasparenza», esorta «la Magistratura e le forze dell'ordine a fare luce, rapidamente, su questi vili atti intimidatori» ed invita «il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi a proseguire nella sua azione di governo improntata alla difesa della legalità, alla razionalizzazione delle spese, al rilancio economico e culturale dei territorio amministrato. 
 
FESTIVAL DEL FOLCLORE. Lettera dei consiglieri al governatore. E intanto è pronto il programma dei treni nelle Valle
Sagra del Mandorlo, pochi soldi disponibili
Il Pdl a Lombardo: la Regione non sia avara
«Fra qualche giorno avrà luogo, ad Agrigento, la manifestazione della "Sagra del Mandorlo in Fiore". Giungono "notizie" di un finanziamento regionale "in itinere" per la Sagra, non bastevole a coprire, per intero, i costi della manifestazione, lasciando, quindi, economicamente "scoperti" molti degli eventi che contribuiscono a dare alla manifestazione quel "respiro internazionale" che l'hanno caratterizzata nel passato. La invitiamo pertanto a sostenere economicamente, in modo
tangibile, la realizzazione della «Sagra del Mandorlo in Fiore». Il testo di una lettera aperta al Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo inviata dai consiglieri comunali Antonino Amato, Roberto Cali, Carmelo Callari, Fabio Cordova, Francesco Galvano, Alessandro Sollano. ma costituisce, sicuramente, una fonte d'investimento di risorse finanziarie per l'economia cittadina.
« vero che la Regione Siciliana è ancora, ad oggi, senza strumento finanziario - scrivono i consiglieri del Pdl - ed è pur vero che resta sempre fermo il nostro diniego, come partito, a che le venga conferita la cittadinanza onoraria da parte del Sindaco di Agrigento ma crediamo, fermamente,  che la storia della città e la forza delle tradizioni impongano un suo e benevolo intervento finanziario a sostegno di questa manifestazione etnico-culturale che risulta essere la più antica e sentita, non soltanto, dal popolo agrigentino». Come ogni anno, in occasione della Sagra dei Mandorlo in fiore, tornano tra Agrigento e la Valle dei templi i treni speciali predisposti da Trenitalia per facilitare a turisti e visitatori l'accesso alla zona archeologica della città, soprattutto in occasione dell'ultima domenica del festival. «Dalle stazioni di Agrigento Centrale, di Agrigento Bassa e di Porto Empedocle - si legge in una nota - sarà possibile acquistare i biglietti per i treni speciali e prenotare le visite guidate, con possibilità di pranzo a sacco, nei Giardino della Kolymbetra. A Porto Empedocle, inoltre, i viaggiatori potranno visitare le mostre fotografiche curate da Ferrovie Kaos e visitare l'ottocentesco impianto ferroviario».
 
Approvato a Montecitorio il rapporto elaborato dopo tre visite dei parlamentari nell'isola
La Camera boccia la Sicilia: «Rifiuti tra ecomafie e debiti»
PALERMO. Raccolta differenziata ai livelli minimi, infiltrazioni mafiose nel sistema digestione e difficoltà nell'azione di contrasto alla criminalità. f una fotografia impietosa, quella scattata dalla commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Il testo, predisposto dal presidente Gaetano Pecorella, è stato approvato ieri alla Camera. La prima emergenza riscontrata riguarda il sistema di smaltimento. «C'è una grave carenza strutturale ed impiantistica - si legge nella relazione - che non consente la realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio regionale, come previsto dalla normativa in vigore, dal momento che la Regione smaltisce in discarica il 93 per cento dei rifiuti prodotti e la raccolta differenziata è stimata intorno al 7 per cento». Inoltre, «è stato evidenziata una difficile situazione finanziaria degli ambiti territoriali ottimali (ATO) siciliani e delle relative società (nonostante l'importante riduzione del loro numero) dovuta alla lievitazione dei costi del servizio, alle assunzioni avvenute su base clientelare e alla mancanza di un'efficace attuazione del loro piano di risanamento». I parlamentari, nel corso di tre diverse missioni nell'isola, hanno ascoltato anche i magistrati impegnati nel settore. Ne è venuto fuori che «esiste una significativa infiltrazione della criminalità organizzata di stampo mafioso nel settore dei rifiuti secondo più livelli: attraverso le tipiche attività estorsive, ossia attraverso l'imposizione del pizzo o l'imposizione di assunzioni all'interno delle società che operano nel settore dei rifiuti ovvero attraverso il controllo, diretto o indiretto, delle attività del settore. In questo caso nel mirino non sono solo le attività principali, quali la gestione di discariche, ma anche quelle accessorie quali il trasporto, la fornitura dei mezzi d'opera, le attività di manutenzione dei mezzi».
Le ultime criticità rilevate dalla commissione di inchiesta riguardano il sistema di prevenzione: «Scarsamente incisivi sono risultati i controlli diretti a prevenire le infiltrazioni mafiose negli appalti di maggiore entità, come è emerso dalle indagini sulla gara per i quattro termovalorizzatori. Si è riscontrata in molte zone della Sicilia una preoccupante carenza di polizia giudiziaria e di magistrati, sicché spesso gli organi investigativi non sono adeguatamente attrezzati con gli uomini e i mezzi necessari per effettuare indagini complesse, quali sono quelle in materia di rifiuti e di traffico degli stessi».
Il governo ieri non ha commentato. Ma Lombardo incontrerà Pecorella martedì prossimo in un convegno a Villa Malfitano a Palermo. 
 
ORDINE PUBBLICO. L'episodio è stato scoperto domenica mattina dal primo cittadino che abita a San Leone. Indagini in corso della Polizia di Stato
P. Empedocle, intimidito il sindaco Firetto - Recapitata una busta con due proiettili
 La lettera era sul parabrezza dell'autovettura in sosta sotto casa. Dentro c'era una sua foto e una data: 2011.
PORTO EMPEDOCLE. Dopo le intimidazioni dei giorni scorsi al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ed ai dirigenti dello stesso ente, adesso la criminalità prende di mira un altro amministratore assai impegnato nella lotta per lo sviluppo della sua città: Calogero Firetto il sindaco della strategica Porto Empedocle, Domenica mattina il primo cittadino che abita a Sais Leone, ha trovato sul parabrezza della propria automobile una busta sospetta, infatti dopo averla aperta ha rinvénuto dentro due proiettili calibro 38 ed un foglio di giornale con la propria foto e una scritta 2011. Un fatto grave che è stato denunciato alla questura della città capoluogo l'indomani mattina. A Porto Empedocle a differenza della Provincia Regionale non ci sono grosse problematiche o tensioni legate a contenziosi di carattere sociale, ci sono però una grande serie di opere pubbliche in fase di realizzazione dal comune quale il restauro del teatro Empedocle, il completamento del parcheggio multipiano, la realizzazione del porticciolo turistico. Per non parlare della probabile realizzazione del rigassificatore da parte dell'Enel con un investimento di oltre 600 milioni di euro. Per la cronaca comunque, i proiettili utilizzati per le intimidazioni alla Provincia sono dello stesso calibro, mentre gli inquirenti mantengono il più stretto riservo sulle indagini. Intanto, dopo che in mattinata è Stata conosciuta la grave notizia in città si è scatenata una vera e propria corsa ad inviare al sindaco attestati di vicinanza e solidarietà. Per primi sono stati gli stessi impiegati, dirigenti e funzionati comunali: Siamo vicini al sindaco dott. Calogero Firetto destinatario di un infame gesto intimidatorio esprimendogli solidarietà, ceni che continuerà il suo corretto lavoro»', Dalla conferenza dei capi gruppo del consiglio comunale empedoclino è arrivata la solidarietà piena, espressa dalla voce del presidente Luigi Troia: «Non possiamo noi lutti che offrire piena solidarietà oltre che l'impegno affinché il percorso di legalità già intrapreso possa essere continuato perla crescita della collettività. Anche dalla vicina Agrigento è arrivata la piena solidarietà del Presidente del consiglio comunale Francesco Alfano, oltre che quella di Vincenzo Fontana deputato nazionale ed amico di Lillo Firetto. Infine nel pomeriggio è arrivata la dura presa di posizione dell'onorevole Cimino per il quale dopo questi gravi atti non si potrà che continuare più di prima a stare vicino all'amministratore ed all'uomo Firetto consapevoli del lavoro svolto.
Esprimo al sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, solidarietà e vicinanza per l'atto intimidatorio che ha subito,afferma l'assessore regionale Gaetano Armao che aggiunge: L'atto intimidatorio intende colpire, ma certamente senza risultati, l'attività ditta politico che da sempre ha tradotto gli ideali in cui crede nell'amministrazione del suo Comune e della Sicilia, dando di tutto ciò ampia e limpida testimonianza». 

REAZIONI. Solidarietà dal Guardasigilli. Interventi di Buscemi e Zambuto
Alfano: "È la codarda reazione del crimine al buon operato"
Sono vicino al sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto perle vili minacce ricevute. Lo afferma, in una nota, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, in riferimento agli atti intimidatori ricevuti dal primo cittadino di Porta Empedocle. Si tratta di intimidazioni inaccettabili che mostrano la codarda reazione della criminalità organizzata di fronte ai buon operato di un amministratore che, ne sono certo, non si farà certamente piegare mi intimorire. Mi auguro che in tempi brevi l'autorità giudiziaria saprà far luce sugli autori di gesti così gravi.
Provincia.  Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi esprime la sua personale solidarietà, umana e politica, al Sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto peni vile attentato cui è Stato oggetto. 'Questi episodi, molto gravi, sono la spia di una criminalità che usa qualsiasi mezzo per condizionare l'azione della pubblica amministrazione. Per questo motivo non bisogna chinare la testa e continuare, con maggiore impegno, l'azione di governo per dare risposte ai bisogni dei cittadini. Alle forze dell'ordine e alla magistratura rivolgiamo l'invito a trovare, rapidamente, i colpevoli di questi atti criminosi, per dare un segnale forte della presenza dello Stato nella nostra provincia.
Zambuto. Il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ed i componenti della giunta esprimono solidarietà al sindaco di Porto Empedocle,Calogero Firetto, vittima di un grave atto di intimidazione. Nella consapevolezza di esprimere il pensiero di tutta l'amministrazione comunale e dell'intera comunità agrigentina - dichiara il sindaco Zambuto- intendo esternare i sentimenti fraterni di solidarietà e ribadire il sostegno morale e la vicinanza al collega e amico Firetto con l'auspicio che la magistratura e le forze dell'ordine possano fare al più presto luce sul grave atto intimidatorio, sicuro che la civile convivenza e la legalità avranno sicura affermazione.
 
Agrigentoflash.it
 
Il Teatro delle Panatenee costato 3 mld e venduto a 6 mila euro
Storia di un avveniristico teatro mobile installato sul finire degli anni '80 sotto la collina dei templi per ospitare grandi spettacoli musicali e teatrali in contemporanea con il sito di Pompei, costato alla collettività tre miliardi di lire e oggi, inutilizzabile, messo in vendita dalla Provincia di Agrigento a 6 mila euro. L'idea iniziale, quella cioè delle «Panatenee Pompeiane», promosse e patrocinate dal Ministero dei Beni Culturali e con un comitato di garanti che comprendeva ministri e grandi personalità del mondo dell'arte e della cultura, era quella di promuovere a livello internazionale i due più importanti siti archeologi del meridione d'Italia, l'area di Pompei, per l'appunto, e la valle dei templi di Agrigento, unendo gli sforzi per allestire un Cartellone di assoluta qualità artistica in grado di attirare grandi platee e di pubblicizzare al contempo le due località con grandi ritorni dal punto di vista dell'immagine. Fu così che venne montato, nonostante le perplessità della Sovrintendenza, la mega struttura delle Panatenee, un anfiteatro all'aperto di tremila posti a sedere con sullo sfondo l'incantevole scenario naturale dei templi dorici e della millenaria valle greca, gemellato con un omonimo teatro di Pompei. Grandi spettacoli di musica lirica, grandi orchestre e messe in scena di rappresentazioni teatrali di livello altissimo avevano caratterizzato i primi cartelloni estivi, con una promozione nazionale degli spettacoli e la pubblicazione di preziosi ed eleganti volumi, a ricordo degli eventi, curata direttamente da Franco Maria Ricci. Nel teatro delle Panatenee nella Valle dei templi venne anche presentata per la prima volta in esclusiva per l'Italia la violinista diciassettenne russa Natasha Korsakova, accompagnata al pianoforte dalla madre Jolanta Miroshnikova con programma musicale ambiziosissimo che comprendeva tra l'altro Prokofiev e la «Fantasia sui temi del Faust di Gounod» di Wienslawki. Poi, spenti i riflettori sulle manifestazioni internazionali, che non ebbero tutto quell' afflusso di pubblico che gli organizzatori si attendevano, poiché sarebbe stato troppo costoso trasferire altrove il teatro mobile, venne chiesto alla Provincia di acquistare la struttura per 3 miliardi di lire. In questo modo l'ente pubblico, secondo gli organizzatori delle Panatenee avrebbe potuto disporre di un teatro all'aperto per ospitare altri suoi eventi. Ma così non fu. Già all'epoca si registrarono non poche polemiche in consiglio provinciale circa quell'acquisto considerato «azzardato» che si rilevò quasi subito anche alquanto difficoltoso nella sua gestione. La Provincia non aveva infatti custodi né tanto meno personale da dislocare a guardia di quel bene. Per la cronaca il teatro mobile, subito dopo le Panatenee venne utilizzato soltanto in poche occasioni, tra cui per uno sfortunato programma musicale con la diretta della Rai nel corso del quale morì folgorato un giovane addetto all'impianto elettrico che lavorava per una ditta locale. In seguito la Sovrintendenza ottenne che la struttura inutilizzata venisse smontata e spostata altrove in quanto, paesaggisticamente, rappresentava una visione sgradevole per il visitatore della Valle dei templi. Così il teatro mobile venne smontato e sistemato in un'area di deposito ma i danni procurati dall'incuria e dall' abbandono non tardarono a farsi vedere. Nei primi anni del Duemila la Provincia, dopo nuove polemiche, aveva pure tentato di far rimontare quella struttura ma era troppo tardi. Le assi di legno delle gradinate erano tutte ricurve e fradice e i cardini e le strutture in ferro, arrugginite e inservibili. Con gli anni, del glorioso teatro delle Panatenee non si seppe più nulla tranne che per la tragedia di Giuseppe, un bambino morto precipitando dalle impalcature incustodite, mentre giocava con gli amici su quelle assi a molti metri di altezza. Adesso la Provincia di Agrigento, a distanza di oltre vent'anni dall'acquisto, ha finalmente deciso di liquidare ciò che ancora rimane della struttura teatrale con un importo a base d'asta di sei mila euro. Se ci riuscirà, forse a partire dal prossimo anno potrà anche risparmiare alcune migliaia di euro al mese che finora ha sborsato per pagare l'affitto del deposito della vecchia struttura fantasma.

Israeliani interessati all'aeroporto di Agrigento
Il presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, si dice molto soddisfatto dell'incontro avuto domenica con gli industriali israeliani che hanno mostrato interesse verso l'aeroporto di Agrigento. "Hanno detto - ha dichiarato D'Orsi - che sarebbero ben contenti di partecipare alla realizzazione dell'impianto e di occuparsi successivamente della sua gestione, ritenendo che l'impresa sarebbe sicuramente produttiva anche sul piano economico". Prima di firmare l'accordo, però, D'Orsi attende che la Kpgm advisor, società del ministero dell'Economia consegni la relazione sul business plan che sta predisponendo.
 
Agrigentoweb.it
 
Intimidazioni ad amministratori locali, Capodicasa (Pd) presenta interrogazione a Maroni
 "Il Governo adotti misure straordinarie per il controllo del territorio e a tutela di chi opera per la legalità". È quanto chiede Angelo Capodicasa, deputato del Partito Democratico, in un'interrogazione al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per denunciare i numerosi episodi di intimidazione ai danni di amministratori locali, che si sono verificati nella provincia di Agrigento.
"Il crescendo di minacce e danneggiamenti che ha visto coinvolti rappresentati degli enti locali - aggiunge Capodicasa (Pd) -  suscita preoccupazione ed allarme". "Questi fatti - continua - costituiscono la prova più evidente di quanto sia forte la pressione degli interessi criminali sulle istituzioni locali, nel tentativo di condizionarle e piegarle ai propri fini". "La rapida sequenza con cui queste intimidazioni si sono verificate - ai danni della Camera del Lavoro di Menfi, del sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto e del Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi - impone che lo Stato faccia sentire la propria vicinanza alle vittime e che agisca per assicurare rapidamente alla giustizia gli autori di tali episodi".
 
Infoagrigento.it
 
Intimidazioni ad amministratori, Lombardo:" vietato abbassare la guardia" 
"Le intimidazioni agli amministratori locali che svolgono la loro funzione sul territorio, e quindi in prima linea nel rappresentare le Istituzioni, dimostrano come frange di delinquenza dedite al malaffare, li ritengano, erroneamente, un facile bersaglio. Per questo, il nostro imperativo e' non abbassare la guardia ed essere al loro fianco nella battaglia quotidiana di contrasto a chi usa qualsiasi mezzo per condizionare l'azione della Pubblica amministrazione. Noi saremo sempre al loro fianco, certi che non si piegheranno alle intimidazioni e continueranno a svolgere la loro azione a favore della comunita'".
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che cosi' commenta le notizie sulle intimidazioni ad alcuni amministratori locali riportate oggi dagli organi di informazione.
 
Consiglio provinciale: approvato testo di solidarietà al presidente D'Orsi 
Ecco il testo dell'ordine del giorno, che è approvato dai consiglieri provinciali di Agrigento a sostegno al Presidente D'Orsi, al Direttore Generale Giuseppe Vella e ai dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla:
Il Consiglio Provinciale di Agrigento, riunitosi in seduta straordinaria il giorno 17 Gennaio 2010,
esteso alle Istituzioni provinciali, alla deputazione nazionale e regionale, ai sindacati, alle forze produttive, all'Associazionismo e alla Società civile esprime al di là delle diverse posizioni politiche, la solidarietà piena ed incondizionata al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, al Direttore Generale Giuseppe Vella e ai Dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla vittime di gravi episodi di intimidazione respinge con forza il tentativo di condizionare, con gesti di chiara matrice criminosa, l'operato di coloro che quotidianamente svolgono con grande dedizione, serietà, competenza e spirito di sacrificio il proprio compito dichiara il pieno sostegno all'azione di governo del Presidente D'Orsi e ai vertici amministrativi dell'Ente, pur nella distinzione delle posizioni politiche rappresentate nel Consiglio Provinciale invita la società civile e le forze sane a stringersi intorno alla Provincia Regionale di Agrigento per respingere con forza ogni tentativo di turbare i principi di legalità e trasparenza esorta la Magistratura e le forze dell'ordine a fare luce, rapidamente, su questi vili atti intimidatori invita il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi a proseguire nella sua azione di governo improntata alla difesa della legalità, alla razionalizzazione delle spese, al rilancio economico e culturale del territorio amministrato.
 
Comunicalo.it
 
NELL'AGRIGENTINO
 Intimidazioni contro amministratori, Capodicasa interroga Maroni 
 "Il Governo adotti misure straordinarie per il controllo del territorio e a tutela di chi opera per la legalità". È quanto chiede Angelo Capodicasa, deputato del Partito Democratico, in un'interrogazione al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per denunciare i numerosi episodi di intimidazione ai danni di amministratori locali, che si sono verificati nella provincia di Agrigento.
"Il crescendo di minacce e danneggiamenti che ha visto coinvolti rappresentati degli enti locali - aggiunge Capodicasa (Pd) -  suscita preoccupazione ed allarme". "Questi fatti - continua - costituiscono la prova più evidente di quanto sia forte la pressione degli interessi criminali sulle istituzioni locali, nel tentativo di condizionarle e piegarle ai propri fini". "La rapida sequenza con cui queste intimidazioni si sono verificate - ai danni della Camera del Lavoro di Menfi, del sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto e del Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi - impone che lo Stato faccia sentire la propria vicinanza alle vittime e che agisca per assicurare rapidamente alla giustizia gli autori di tali episodi".
 
Perlacittà.it 

Il consigliere provinciale Montaperto esprime la sua solidarietà a Firetto
Il consigliere provinciale di Agrigento, Salvatore Montaperto, esprime la sua personale solidarietà al sindaco di Porto Empedocle, dopo le pesanti intimidazioni rivolte all'uomo politico. "In questo momento - dichiara Montaperto - sono particolarmente vicino all'amico Lillo Firetto che con la sua intelligente e proficua azione amministrativa sta contribuendo alla rinascita sociale ed economica della sua città. Condanno con forza il vile gesto che tenta di turbare  la serenità di chi lavora nell'interesse della comunità, tra non poche difficoltà. Sono certo - aggiunge il consigliere provinciale - che Firetto proseguirà il suo lavoro con immutato impegno e mi auguro che le forze dell'ordine possano presto individuare i responsabile dell'inquietante gesto".
 
Solidarietà a Firetto da parte del presidente del consiglio provinciale di Agrigento
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, esprime la sua personale solidarietà, umana e politica, al Sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto per il vile attentato cui è stato oggetto. "Abbiamo appena finito di celebrare un Consiglio Straordinario per l'emergenza criminalità, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Buscemi, ed ecco che dopo meno di 24 ore viene colpito un altro Amministratore di un Ente Locale, che in questi anni si è fatto apprezzare per le sue capacità di governo, come il Sindaco Calogero Firetto, che è stato anche Assessore di questa Provincia. L'essere in prima linea, come rappresentanti dello Stato, ci fa essere sempre di più facile bersaglio di frange che  cercano di affermare il malaffare con qualsiasi mezzo. Questi episodi, molto gravi, sono la spia di una criminalità che usa qualsiasi mezzo per condizionare l'azione della Pubblica Amministrazione. Per questo motivo non bisogna chinare la testa e continuare, con maggiore impegno, l'azione di governo per dare risposte ai bisogni dei cittadini. Alle forze dell'ordine e alla magistratura rivolgiamo l'invito a trovare, rapidamente, i colpevoli di questi atti criminosi, per dare un segnale forte della presenza dello Stato nella nostra provincia".

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