GIORNALE DI SICILIA
MUSICA
Istituto Toscanini 203 studenti da tutta la Sicilia
A conclusione di una indagine statistica condotta dal Nucleo di Valutazione, recentemente insediatosi, con la collaborazione del webmaster prof. Manco, emerge che i 203 studenti iscritti nel Corrente anno accademico 2010/11 all'Istituto Superiore di Studi Musicali Toscanini con sede a Ribera, istituito e finanziato dalla Provincia regionale di Agrigento, provengono da ben 31 centri di Centri di cui 25 del territorio provinciale di Agrigento da Licata a Menfi e 6 dalle province di Palermo, Caltanissetta e Trapani.
PROVINCIA
Abiti dell'ottocento
Fino a sabato 29 5 può visitare la mostra di abiti Vestiti di Storia. La collezione di abiti storici è allestita nella galleria della Scala Reale ai Palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro. Raccoglie gli abiti appartenuti a nobili famiglie siciliane dell'800. E c'è anche una copia della tela di Michelangelo Merisi da Caravaggio, Natività coi Santi Francesco e Lorenzo, del pittore Calogero Termine. Orari: dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
COMUNE. Eletto con Bonfanti va all'opposizione
Palma, Gaetano Vitello: «Ho aderito alI'Mpa»
PALMA DI MONTECHIARO. Il consigliere comunale Gaetano Vitello eletto nelle file della maggioranza nella "Lista Bonfanti", ha annunciato con un comunicato ufficiale il suo passaggio all'opposizione e la sua entrata nel gruppo del Mpa. Vitello che già nel luglio scorso si era dichiarato indipendente, confermando comunque il sostegno alla maggioranza, ha oggi deciso di esplicitare il suo dissenso nei confronti dell'operato dell'attuale amministrazione con particolare riferimento al sindaco Rosario Bonfanti il cui atteggiamento viene definito dallo stesso consigliere come «determinato al Cesarismo». Parole dure quelle utilizzate dal consigliere Gaetano Vitello secondo il quale «il sindaco Bonfanti, in più occasioni, ha sprezzatamente ignorato le richieste fatte da alcuni consiglieri, anche in qualità di capigruppo, mortificando così il ruolo del Consiglio stesso, con inutili sermoni e prepotenze divario genere anche nei confronti di chi lo aveva sostenuto ed appoggiato credendo in un progetto di rinascita politico-amministrativa della città». «Pertanto - continua Vitello - dopo avere atteso invano un segnale di ravvedimento da parte del capo dell'amministrazione... annuncio il mio passaggio all'opposizione con particolare avvicinamento al Mpa».
Rete idrica, altro passo in avanti
La giunta regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, ha autorizzato l'avvio degli interventi per l'ammodernamento delle strutture idropotabili del Comune di Agrigento. La dotazione finanziaria complessiva di 35 milioni di euro. Già iscritta in bilancio la somma di 7.165 migliaia di euro sia per il 2010 che per il 2011, La rimanente somma sarà iscritta negli anni 2012 e 2013.
La scuola ha riparato il guasto - Al «Gallo» è tornata l'acqua
Da alcune settimane l'impianto idrico dellIstituto Professionale «N.Gallo» di Agrigento, ha ripreso a funzionare regolarmente. A segnalare il guasto erano stati gli stessi studenti della scuola, i quali lo scorso mese, precisamente il 3 Dicembre, avevano organizzato, insieme alla collaborazione dei dirigente scolastico, Francesco Curaba, un sit-in di protesta davanti agli uffici della Prefettura. «Il problema dell'acqua - afferma Curaba - è stato definitivamente risolto. Per questo motivo siamo pienamente contenti e soddisfatti. Il nostro impianto - spiega il dirigente scolastico - ha subito un guasto perchè vi erano delle perdite che non permettevano alla condotta di restare sempre in pressione e quindi l'acqua che arrivava nelle cisterne non era abbondante. In questi giorni, infatti, anche gli studenti sono soddisfatti per i intervento necessario che si è effettuato perché in questo modo possono avere la possibilità di usufruire dei servizi igienici senza alcun tipo di problema, I primi inconvenienti - prosegue ancora - sono nati intorno al mese di Luglio, quando abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà nel periodo degli esami di recupero. Successivamente il problema si è dilungato per diverso tempo fino ad Ottobre e Novembre. lo personalmente - precisa Curaba - insieme anche ad altri miei collaboratori, ho fatto presente il problema agli organi competenti, pur avendo anche qualche contrasto con Girgenti Acque. Quello che più conta è essere riusciti a superare questo ostacolo e adesso che l'acqua c'è, anche in maniera abbondante, i ragazzi potranno usufruire in toto di questo bene prezioso». Soddisfatto del problema risolto, anche il rappresentante d'istituto del Professionale "Gallo", Alessandro Barba: «Fortunatamente - dice - la società d'ambito Girgenti Acque questa volta ha ascoltato le nostre richieste e finalmente allo stato attuale l'acqua arriva in maniera costante ed ordinaria. Indubbiamente ci sono stati diversi disagi perchè non è facile svolgere le regolari lezioni senza una goccia d'acqua. Anche io sono andato lo scorso Dicembre mi sono recato, insieme ai miei compagni, in Prefettura per far chiarezza sulla situazione e devo dire che qualcosa si è mosso dopo quella protesta pacifica».
Sulla vicenda interviene anche il responsabile della Girgenti Acque, Giuseppe Giuffrida: «Abbiamo svolto solo il nostro dovere. I tecnici hanno cambiato alcune valvole e sono stati bravi ad individuare il problema. Ma alla fine la società non ha avuto alcuna colpa sul mancato funzionamento della condotta. Noi siamo totalmente estranei».
PIOGGIA DI SOLIDARIETA'. Attestati di stima «bipartisan» al primo cittadino che ha ricevuto una lettera con due proiettili
P Empedocle, intimidazione al sindaco : «Firetto non ceda a nessun ricatto»
Lillo Firetto si è rimesso al lavoro di sindaco di Porto Empedocle. Per la verità non ha mai smesso. È passato un momento di comprensibile amarezza si è rituffato nel lavoro di ogni giorno. Mentre continuano ad arrivare attestati di solidarietà per l'intimidazione subita.
Nuccio Sapia, Casteltermini. Le minacce non devono intimidire il sindaco Lillo Firetto. Conosco Ullo da anni e da sempre nutro nei suoi confronti grande stima politica e umana. Oltre a esprimergli vicinanza e solidarietà, lo incito a proseguire nella sua sagace attività politica alla guida di un comune per il quale Firetto ha già fatto grandi cose.
Emilio Messana, coordinatore provinciale del Pd. È uno stillicidio oramai inquietante che negli ultimi mesi ha coinvolto imprenditori, sindacati, pubblici amministratori, dirigenti degli enti locali. Sicuri della professionalità delle nostre forze dei ordine, auspichiamo un investimento da parte dello Governo in termini di risorse e di intelligence a presidio della sicurezza del nostro territorio e della nostra comunità. Al sindaco e alla città di Porto Empedocle testimoniamo la nostra solidarietà, certi che questo atto ignobile e vigliacco non li farà deflettere dall'impegno peri a legalità e la buona amministrazione della cosa pubblica».
Salvatore Lo Dico, JoppoIo.»Condanno fermamente il vile e meschino atto intimidatorio di cui è stato vittima il sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto. Esprimo la mia più sentita e affettuosa solidarietà al collega sindaco, al collega di partito, ma soprattutto all'amico Firetto, in questo particolare momento di inquietudine. Seno sicuro però, conoscendolo, che non si farà, di certo, intimorire da simili atti, nè recederà dalla sua azione politica e amministrativa al servizio della collettività'.
On. Di Benedetto (Pd)Si tratta di episodi che, senza alcun dubbio, vanno arginati e combattuti anche con la compattezza di tutta la classe politica, a prescindere dal colore e dalla collocazione. Al sindaco Emette il mio sostegno, umano e politico, nella consapevolezza che non perderà la passione, l'entusiasmo e la forza per andare avanti».
Silvio Cuffaro, Raffadali. Sono azioni che vanno fortemente condannate le istituzioni, a qualsiasi livello, rappresentano presidi di democrazia che vanno rispettati, difesi e incoraggiati. Sono certo che Firetto saprà reagire, con tenacia e determinazione, per continuare ad amministrare nell'interesse della comunità empedoclina».
Pace, sindaco di Ribera. «A nome mio, dell'amministrazione comunale, del Presidente del Consiglio e dei Consiglieri tutti esprimiamo tutta la nostra solidarietà al sindaco Firetto per i gravissimi atti intitimidatori subiti».
Sicilia Vera. Tutto il coordinamento provinciale di Agrigento e il coordinatore empedoclino Maurizio Restivo del Movimento "Sicilia Vera" sono vicini al Sindaco Firetto per la pesante intimidazione subita. In questi 5 anni Lillo Firetto ha rappresentato per tutti gli operatori politici provinciali, un esempio di fattività nell'amministrazione della cosa pubblica locale. Siamo consapevoli che in Provincia di Agrigento si è creata un'aria pesante, ma il nostro movimento non arretrerà di un millimetro».
Matteo Ruvolo. Patto per il territorio.»Siamo certi che Firetto proseguirà il suo lavoro con lo stesso impegno, senza lasciarsi scoraggiare o condizionate e continuando a dare risposte ai cittadini».
Provincia, prove di nuova maggioranza? Picone eletto presidente di commissione
Prove tecniche di maggioranza alla Provincia di Agrigento. Si appanna l'alleanza tra i partiti di centrodestra ed il presidente D'Orsi. Lo dimostra l'elezione a presidente della settima commissione consiliare "Sviluppo economico ed ambiente" di Giuseppe Picone, che ha aderito al Patto per il territorio. Picone ha ottenuto 5 voti su 8, gli altri 3 sono andati a Pellegrino Quartararo che di recente ha aderito al Mpa. La commissione è composta dai consiglieri: Orazio Guarraci indipendente del Pdl), Giuseppe Picone ed Ezio Di Prima (Patto), Ettore Di Ventura (Pdl, Luigi Sutera Sardo (Futuro e libertà), Leo Vinci (Forza del sud) e gli esponenti del Mpa: Calogero Martello (che si era dimesso da presidente) e Pellegrino Quartararo. Se Quartararo ha preso tre voti potrebbe significare che lo hanno sostenuto anche Martello e Sutera Sardo, mentre gli altri 5, compreso il Pd, il Pdl e Forza del sud hanno scelto di votare per un candidatura diverso da quella vicino al presidente D'Orsi. Lo dimostrano le tre note inviate alla stampa dal capogruppo del Patto, Matteo Ruvolo, dal capogruppo del Pdl Ivan Paci e dall'intero gruppo consiliare del Pid, di congratulazione al neo eletto presidente della settima commissione. Se questa è l'antifona la musica è sicuramente stonata per il presidente D'Orsi alle prese con le trattative per formare la nuova giunta.
Il Patto e D'Orsi. Il neonato movimento che in consiglio provinciale conta 5 scranni si allea con i partiti di centrodestra che sono stati scaricati dal presidente della Provincia?. Il capogruppo del Patto per il territorio, Matteo Ruvolo, ha raccolto l'invito e siederà attorno al tavolo della trattativa con il Popolo della libertà, Pid e Destra. Ci sarà anche Forza del sud, «L'incontro tra le quattro forze politiche - scrive il coordinatore provinciale del Pdl, Nino Bosco - nasce dal comune sentimento di volere affrontare e discutere le emergenze del territorio e del volere analizzare la situazione politica provinciale e delle varie amministrazioni del territorio agrigentino ». Al di la delle parole è chiaro che i rapporti con l'Mpa non sono gli stessi. Mentre in un primo momento il 'Patto per il territorio" era stato corteggiato ed a sua volta corteggiava D'Orsi, adesso il feeling non c'è più. «Forse non c'è mai stato - ironizza il capogruppo del Patto in Consiglio provinciale, Matteo Ruvolo - perché quando due persone devono sposarsi è bene che lo sappiano entrambi. Noi chiediamo a D'orsi di chiarire alcuni punti e proporre in che modo vuole portarli avanti. Da questo, a prescindere da una nostra rappresentanza o meno (o giunta, dipenderà la nostra azione all'interno dell'assemblea di Sala Giglia».
Le mosse del Presidente. D'orsi ha in mano il pallino del gioco ma è chiaro che deve fare i conti anche con il pallottoliere. La riunione programmatica mette insieme Pdl, Pid, Destra, Patto e ciminiani: se questi dovessero giungere ad un accordo comune, metterebbe a serio rischio la maggioranza numerica. Messe assieme avrebbero i voti di 18 consiglieri. A cui si aggiungono gli oppositori di sempre, Spoto e Avarello. Determinante sarà la scelta che farà Forza del sud. Al presidente resterebbero 15 consiglieri su 35.
ASI COMMISSARIATO. Parla l'ex presidente Catuara
Consorzio Asi: «Gestione senza ombre»
Ormai la vicenda del commissariamento dell'ASI è una vera e propria telenovela con colpi di scena sempre più eclatanti. Dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi contro il rimosso presidente Stefano Catuara da parte dell'onorevole Leoluca Orlando e del senatore Fabio Giambrone dell'Italia dei Valori, adesso a rispondere è lo stesso Catuara. Semplicemente un fiume in piena a dir poco contrariato sulle accuse a lui mosse, In particolare non ha proprio digerito gli attacchi sul progetto «Maciste» che si svolse nei 2008. Un operazione che fece svolgere un opera di sensibilizzazione antiracket e antiusura su tolto il territorio, in collaborazione con l'associazione antiracket Lo Mastro Onlus della signora Silvana Gatto e del Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo. «Sono convinto - ha sostenuto l'avvocato Catuara - che Orlando sia stato condotto in errore perché non correttamente informato, chiederò quindi di incontrarlo in modo da capire la sua reale buona fede. Ma sia chiaro che in caso contrario agirò chiedendo in sede civile un risarcimento danni per gravi affermazioni nei miei confronti. Chi gode di immunità parlamentare non ha nessun diritto di offendere altri. Le accuse contro la gestione del progetto Maciste sono infondate. Mi chiedono dove sia finito il camper della legalità. Semplicemente al legittimo proprietario che lo aveva affittato,.
Durante la conferenza stampa il professionista ha poi ripercorso le varie fasi trai due commissariamenti arrivando a spiegare le motivazioni dal nuovo ricorso al Tar e agli esposti presentati alle procure di Palermo e di Agrigento contro quello che lui ha definito: «Una violazione del giudicato cautelare dell'autorità giudiziaria amministrativa».
Ma la rabbia del rimosso presidente non è finita qui. «Mi si accusa di avere nel consiglio generale degli agenti di polizia penitenziaria, ma non mi risulta che in altra parti ci si sia lamentati e poi non mi risulti che gli agenti siano ineleggibili a cariche ben più prestigiose come quella di sindaco. Voglio comunque concludere affermando la mia piena fiducia nel Tar che saprà ben valutare le carte, Più tosto mi spieghino loro come sia stato possibile che mentre ero in carica si siano presentati dai presunti ispettori clic non avevano il decreto di nomina. Chiedo quindi fin da ora che se il giudice dovesse darci nuovamente ragione, non rimanga altro che l'Assessorato all'industria Venturi si dimetta. in caso contrario sarà ai Presidente dello Regione Lombardo che spetterà intervenire. Viceversa sarò io insieme ai sindaci a prendere le relative misure. Sono pronto dopo aver avuto ragione e piena legittimità a dimettermi. Si sbaglia chi crede che io sia un affezionato alla poltrona. Qui la verità è clic inattesa dalla riforma delle ASI c'è chi vuole mettere le mani su organi democratici».
LA SICILIA
PALMA DI MONTECHIARO
Vitello a Bonfanti: «Sindaco, hai fallito». E va all'opposizione.
PALMA Di M0NrEcHIARo. «Dopo avere atteso invano un segnale di ravvedimento da parte del sindaco e della sua giunta, preso atto della impossibilità di poter continuare a dare il mio sostegno ad un progetto politico ormai fallimentare e disastroso, nella consapevolezza di poter meglio rappresentare le esigenze dei miei elettori e dei concittadini tutti, annuncio il mio passaggio tra le fila dell'opposizione, con particolare avvicinamento al Movimento per l'autonomia». Con queste motivazioni il consigliere comunale Gaetano Vitello ha deciso di aderire all'Mpa, voltando le spalle al sindaco Rosario Bonfanti di cui era considerato un fedelissimo. Vitello è stato il primo assoluto degli eletti, con oltre 500 voti di preferenza, nella Lista Bonfanti. Ma le accuse di Gaetano Vitello al sindaco non finiscono qui: "L'operato del sindaco in questi otto mesi si è caratterizzato per le gravi inadempienze alle più elementari regole di correttezza e buona gestione politico - amministrativa, oltre che per le profonde violazione del programma elettorale. Lo stato di abbandono e degrado in cui versa il nostro Comune è sicuramente un dato di fatto incontrovertibile. In più occasioni, nonostante le pressanti richieste fatte da alcuni consiglieri, anche in qualità di capigruppo, ha sprezzantemente ignorato tali richieste, mortificando il ruolo del Consiglio stesso, con ripetuti inutili sermoni e prepotenze divario genere nei confronti di chi, con grandi sacrifici, lo aveva sostenuto ed appoggiato, credendo in un progetto di rinascita politico-amministrativa della nostra città. Salta sicuramente agli occhi di tutti che l'attività politico-amministrativa è pesantemente ingessata, che gli uffici comunali non riescono a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini, soprattutto in ordine a richieste di ordinaria amministrazione, a causa di una continua ingerenza degli organi politici nella attività digestione e di un clima aspro e conflittuale».
Illuminazione per Monte Saraceno, Savarino: "Chi paga? La Provincia".
RAVANUSA. Continua a far discutere la vicenda riguardante l'illuminazione della strada che conduce al Monte Saraceno, Il sindaco di Ravanusa, Armando Savarino, taglia corto: «Si tratta di una strada provinciale, dunque se ne occupi la Provincia». La questione riguarda la strada che collega il centro abitato di Ravanusa con la zona archeologica di Monte Saraceno. A suscitare discussione è il nuovo impianto d'illuminazione realizzato dalla Provincia ma mai entrato in funzione. Secondo alcuni, tra i quali il consigliere Giancarlo La Greca (Mpa), il quale solo pochi giorni fa ha presentato un'interrogazione, vi sarebbe un protocollo tra Comune e Provincia. «Non mi risulta che avessimo stabilito una tale suddivisione degli oneri - sottolinea Savarino - si tratta di una strada provinciale e, come avviene in tutti i casi simili, anche l'illuminazione compete alla Provincia». A non convincere il sindaco di Ravanusa sarebbero le modalità con le quali è stato realizzato l'impianto d'illuminazione. Secondo Savarino, i lampioni sarebbero stati posizionati solo nel tratto finale della strada di collegamento fino alla zona archeologica tralasciando il primo tratto e dunque si dichiara indisponibile a partecipare alle spese di gestione dell'impianto.
AMMINISTRATIVE IN SICILIA, RIFORMA ELETTORALE IN VISTA
Sindaco, sfiducia con il referendum
PALERMO. Quando si ricorre spesso alla modifica delle regole elettorali, è segno di instabilità politica. O peggio, di insufficienza culturale sulla funzione della rappresentanza democratica. Ciascuno la vorrebbe su misura per sé. Con l'approssimarsi della prossima tornata amministrativa, si parla già di ulteriore riforma del sistema elettorale comunale e provinciale. Un sistema che, per la verità, da quando è nato nel 1992 ha subito molte modifiche in peggio. E spesso stravolgendone la filosofia iniziale. Oggi in commissione Affari Istituzionali sarà esaminata la bozza preparata dal suo presidente Riccardo Minardo: consultando e raccogliendo le varie opinioni, ne ha tratto una sintesi che in certi casi tende e riparare i danni delle precedenti edizioni. Dalla bozza Minardo, intanto, emerge il ritorno al referendum per sfiduciare il sindaco. Un concetto che fin dal 1992 era fondato sui poteri dell'elettorato che avendo eletto il sindaco direttamente gli si consentiva di sfiduciarlo o meno indipendentemente dalla volontà politica dei partiti. Inoltre, la bozza Minardo garantirebbe al sindaco un salvacondotto di 36 mesi sui 60 del suo mandato: non potrebbe essere sfiduciato nei primi 30 mesi dalla elezione e negli ultimi sei del mandato. Non si torna alla doppia scheda, ma se l'elettore non indica espressamente il nome del candidato sindaco, il voto non gli viene attribuito automaticamente, come avviene oggi. Confermato il voto disgiunto: si può votare per il candidato sindaco e nello tesso tempo per un consigliere di altra coalizione. Multipreferenza di genere: impone che nella formazione delle liste, pena invalidità, tra i candidati ci sia parità dei due sessi. Si abolisce la norma che vieta l'incompatibilità della carica di assessore con quella di consigliere (e non sta bene). Si rileva che la norma statale riserva tale incompatibilità solo per i comuni fino a 15 mila abitati. Si stabilisce per la prima volta l'elezione diretta del presidente circoscrizionale. Il sistema maggioritario sarà esteso dai comuni con 10 mila abitanti a quelli con 15 mila. Per la rieleggibilità del sindaco si passa dal secondo al terzo mandato. «Con l'elezione, da parte del cittadino, dei presidenti di circoscrizione, da me proposta, si raggiunge l'ultimo tassello di un percorso di democrazia diretta», lo dice Salvo Pogliese (Pdl), mentre si esprime «fortemente contrario alle proposte di multipreferenza». Per Marco Falcone (PdI), a proposto della compatibilità tra la carica di assessore e di consigliere, occorre introdurre la figura del consigliere supplente o ripristinare la compatibilità tra consigliere ed assessore». Intanto, la commissione Attività Produttive, presieduta da Salvino Caputo (Pdl), ha rinviato a martedì il voto finale sul ddl per gli orari degli esercizi commerciali, «Abbiamo sospeso l'approvazione- spiega Caputo - per consentire all'assessore Marco Venturi, che ha dato la sua disponibilità, una ulteriore riflessione su alcuni punti della norma. Nella sostanza però il ddi è stato approvato».
CONTRADA CONSOLIDA
La Forestale sequestra una discarica abusiva
Il personale del Corpo Forestale di Agrigento ha sequestrato un'ampia area, adibita a discarica abusiva di rifiuti tossici, sita in contrada Consolida, a ridosso dell'ospedale San Giovanni di Dio. Gli agenti della Forestale agli ordini del comandante, Calogero Cammarata e del dirigente tecnico Stanislao Salvaggio, a seguito di indagini ed accertamenti, ieri mattina hanno apposto i cartelli di sequestro in un'area di circa novantamila metri quadri, utilizzata illecitamente da alcuni soggetti privati per lo smaltimento non autorizzato di materiali pericolosi.
E stato accertato, infatti, che nella zona è presente un invaso di percolato formato dalla discarica stessa, che fuoriuscendo si riversava direttamente nel sottostante Vallone Consolida affluente del fiume Akragas, che confluendo con il fiume San Biagio, alimenta il fiume Naro, che termina il suo percorso sfociando nel mare della località balneare di San Leone. L'area posta sotto sequestro, inoltre, è stata trovata in uno stato di degrado, con rifiuti affioranti dal terreno e la fuoriuscita di fumi maleodoranti dovuti alla combustione sotterranea dei rifiuti. Sul posto, oltretutto, è stato verificato un movimento franoso, a causa del quale i materiali nocivi si riversavano direttamente nel corso d'acqua naturale. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta. Si torna a parlare di rifiuti pericolosi e danni all'ambiente. Nella discarica abusiva, sarebbero stati rinvenuti materiali provenienti dalle lavorazioni edili. Tra questi anche pericolosi residui di amianto, materiale ferroso ed altre scorie provenienti dalla dismissione di veicoli a motore i cui additivi, zinco, zolfo e piombo, contenuti nei rifiuti interrati ed affioranti dal terreno. Si sospetta un grave pericolo d'inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere. Un quadro allarmante, questo, che accende più di qualche sirena sulla diffusione di comportamenti anti-ecologici nel territorio, che rischia di incidere sulla salute pubblica. Il materiale abbandonato è stato individuato in un'area soggetta a vincolo ambientale, essendo presente a pochi metri il presidio ospedaliero della città dei templi. Come se non bastasse, nell'area, mucche e pecore senza alcuno scrupolo, venivano fatti pascolare liberamente, mettendo ulteriormente a rischio la salute delle persone. Su questo aspetto, saranno svolti ulteriori accertamenti da parte degli uffici dell'Azienda sanitaria provinciale.
Discarica, appello a Lombardo
FAVARA. L' assessore Sorce chiedera al Governatore i fondi per la bonifica
FAVARA. Finirà sul tavolo del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, il dossier sulla discarica abusiva attorno al ponte sul fiume che attraversa la contrada Malvizio, nelle campagne tra Favara e Naro. Una discarica a cielo aperto, stracolma di rifiuti speciali pericolosi, figlia dell'abbandono, dell'incuria e della superficialità dell'uomo. Il fascicolo, corredato da relazione e foto, sarà consegnato oggi al Governatore dall'assessore comunale alla Salute e Ambiente, Lino Sorce, che da settimane sta combattendo per eliminare la discarica, e soprattutto bonificare tutta la zona invasa da migliaia di copertoni di ogni dimensione per auto e camion incivilmente riversati, forse, direttamente da sopra il ponte nel sottostante greto del torrente dove il fruscio della vegetazione e lo scroscio delle acque apparentemente limpide lottano con l'ecologia, con la natura e con la salute delle persone. L'occasione di parlare direttamente con il presidente della Regione di questa discarica all'assessore Lino Sorce è data dall'incontro che oggi il sindaco Mimmo Russello avrà con Lombardo nella sua residenza istituzionale di Palermo. L'incontro, previsto per le ore 15.30, è stato convocato dallo stesso presidente, dopo quello avuto domenica scorsa a Serradifalco. E mentre il primo cittadino favarese parlerà con il capo del governo regionale del recupero del centro storico, della messa in sicurezza dell'area di via del Carmine, dell'assistenza agli sfollati e di tanti altri problemi che affliggono la città Chiaramontana l'assessore Sorce ne approfitterà per chiedere i necessari finanziamenti utili a smantellare la megadiscarica e bonificare l'intera zona dove il ciclo produttivo che va dall'aria all'acqua e al suolo è terribilmente compromesso.
L'acqua del fiume Naro, infatti, prima di arrivare sotto il ponte della contrada Malvizio è già passata da sotto il ponte del torrente Iacono che se non è discarica di queste dimensioni poco ci manca, poi attraversa l'impervio greto del torrente antistante alla galleria della Rocca Stefano, per avviarsi verso contrada Lucia. Nei giorni scorsi l'assessore Sorce ha bussato alle porte della Provincia per chiedere la bonifica, ma con esiti negativi perché non ci sono i soldi. Ricordiamo che la discarica, un'area vasta 30.000 mq, il 5gennaio scorso è stata sottoposta a sequestro giudiziario da parte dei carabinieri, del Corpo di Polizia provinciale e del Corpo forestale di Agrigento. Un fascicolo è stato consegnato alla Procura della Repubblica di Agrigento.
ASI
Catuara si sfoga contro Venturi
"Qualora tutto dovesse rimanere così com'è - sostiene Catuara - non intendo più collaborare con persone di questo genere. Se dovessi vincere il ricorso, come prevedo, allora dovrebbe dimettersi da assessore"
«Se il Tar ancora una volta mi darà ragione, sia l'assessore regionale alle Attività Produttive che il governatore Raffaele Lombardo dovrebbero fare le opportune riflessioni e prendere atto di una politica regionale che, per quanto mi riguarda, si sta rivelando vessatoria e fallimentare».
L'avvocato Stefano Catuara ieri mattina non ha avuto peli sulla lingua nel corso della conferenza stampa tenuta in un albergo di San Leone per spiegare le proprie ragioni a fronte della sua regionale alle Attività Produttive» ulteriore estromissione dalla presidenza del Consorzio Asi di Agrigento. «Se la giustizia amministrativa si esprimerà in mio favore, come io ritengo che sarà, l'assessore Marco Venturi dovrebbe rendersi conto che sta seguendo una strada sbagliata e adottare le opportune decisioni. In parole povere a mio avviso dovrebbe dimettersi e qualora non lo facesse, dovrebbe essere il presidente della Regione a non continuare a tenere nella sua giunta un componente che si comporta in modo difforme ai dettami della legge. Dovrebbe dunque essere lui a metterlo fuori".
- E' improbabile tuttavia che ciò accada...
"Lo capisco bene. E infatti qualora tutto dovesse rimanere così com'è io non intendo più collaborare
con persone di questo genere, per cui dopo avere affermato i principi di legittimità istituzionale per i quali sto combattendo non escludo che possa dimettermi".
Come si ricorderà, il Consorzio venne commissariato una prima volta nel mese di maggio 2010, ma poi il presidente Catuara venne reintegrato da una ordinanza di sospensiva del Tar confermata in secondo grado dal Cga. Rieletto dal Consiglio generale in modo unanime, lo stesso Catuara è stato nuovamente estromesso da un altro decreto dell'assessore regionale alle attività produttive che ha annullato l'elezione nello scorso mese di dicembre.
Catuara ha fatto nuovamente ricorso al Tar e lo scorso 13 gennaio si è svolta una prima udienza. In quella sede il legale dell'assessorato ha prodotto un nuovo decreto di nomina del commissario (il sostituzione del precedente che è stato revocato). Per consentirne l'acquisizione tutto è stato rinviato al 10febbraio, ma non è escluso che il tribunale possa abbreviare i termini e portare la causa in decisione già il 31 gennaio. Ieri mattina Catuara ha ribadito quanto affermato dopo la conferenza stampa del portavoce nazionale di Italia dei Valori Leoluca Orlando che, a suo dire, è stato male informato sull'andamento delle cose all'Asi. «La mia gestione - afferma - è sempre stata improntata all'insegna della legittimità e del rispetto delle regole. Sulle accuse mossemi voglio ricordare che il camper della legalità (che avrei fatto sparire) è stato restituito al proprietario in quanto era stato preso a nolo, che il protocollo di legalità firmato con la prefettura non l'ho disatteso io perché negli ultimi sei mesi dell'anno sono rimasti in carica solo per poco più di un mese. Infine si è parlato di spese pazze, ma io ho avuto il tempo di fare solo una delibera: quella di nomina del mio vicepresidente».
Agrigentoflash.it
Indagine, giovani dalla provincia e oltre al Toscanini
A conclusione di una indagine statistica condotta dal Nucleo di Valutazione, recentemente insediatosi, con la collaborazione del webmaster prof. Manco, emerge che i 203 studenti iscritti nel corrente anno accademico 2010/11 all'Istituto Superiore d Studi Musicali "Toscanini" con sede a Ribera, provengono da ben 31 centri di cui 25 del territorio provinciale di Agrigento da Licata a Menfi e 6 delle province di Palermo, Caltanissetta e Trapani. Viva soddisfazione esprimono il Presidente dell'istituto Eugenio D'Orsi ed il Direttore Claudio Montesano che congiuntamente dichiarano: "Questi lusinghieri dati dimostrano la qualità del lavoro svolto che consolida l'ISSM Toscanini nell'ambito dell'interesse regionale oltre che della provincia di Agrigento."
Paci compiaciuto della nomina di Picone alla VII Commissione
Il Capogruppo Consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento Ivan Paci si congratula con il Consigliere Provinciale Giuseppe Picone per l'elezione alla carica di Presidente della VII Commissione Consiliare Sviluppo Economico e Ambiente. Sono certo - dichiara Paci - che il neo Presidente saprà dare nuovo impulso al delicato compito della Commissione nell'individuare fattive proposte per la crescita economica di questo territorio.
Picone Presidente VII Commissione, si congratula il Pid
Il Gruppo Consiliare del PID alla Provincia Regionale di Agrigento si congratula con il Consigliere Provinciale Giuseppe Picone per l'elezione alla carica di Presidente della VII Commissione Consiliare Sviluppo Economico e Ambiente certi che il Consigliere Picone contribuirà ad individuare nuove strategie finalizzate allo sviluppo economico ed alla tutela dell'ambiente di questa provincia.
Agrigentonotizie.it
Trasferimento ambulanza di rianimazione a Ribera, l'intervento del consigliere Girasole
"Le notizie allarmanti relative ad un presunto spostamento dell'ambulanza di rianimazione del 118 da Sciacca a Ribera, mi impongono di manifestare, a nome di tanti cittadini che non ne hanno la possibilità, la profonda indignazione di un'intera comunità, fortemente preoccupata del disagio economico, culturale e sociale in cui si sta dirigendo la nostra terra". Ad affermarlo è il consigliere provinciale Stefano Girasole. "C'è un preciso disegno politico - dice Girasole - che punta a ridimensionare il territorio di Sciacca e la città di Sciacca in particolare. L'assistenza sanitaria è il chiaro esempio di come si stia valorizzando la città capoluogo rispetto a Sciacca, privata dello status di Azienda sanitaria ed a poco a poco di alcuni fondamentali servizi. Ridimensionare la sanità saccense non è per fortuna l'obiettivo dei vertici dell'Asp, che mi risulta personalmente si stiano impegnando seriamente per rendere vitali i servizi. 'Eliminare' Sciacca dalle prospettive di sviluppo è' invece un obiettivo della politica, e tutto ciò sta passando sopra le teste dei nostri rappresentanti nei parlamenti regionale e nazionale. Con lo scudo della legge elettorale, i nostri politici non si curano più del territorio e non stanno facendo nulla per evitare ridimensionamenti gravi come quello dell'ambulanza. Ma sappiano i nostri rappresentanti, ed in particolare quelli alla Regione che per fortuna i consensi se li devono ancora cercare, che questa comunità non intende più tollerare inadempienze e incompetenza".
Stefano Girasole conclude dicendo che si metterà "alla testa di chi vuole difendere a denti stretti la propria città e contro quella classe politica incompetente che riesce a farsi nominare per un posto in parlamento, dimenticando lo spirito di servizio che dovrebbe invece contraddistinguere il loro ruolo".
Agrigentoweb.it
Picone eletto presidente della VII commissione provinciale. Soddisfazione di Roberto Gallo
Il consigliere Provinciale Roberto Gallo, esprime soddisfazione, per l'avvenuta nomina del Consigliere provinciale Giuseppe Picone a Presdente della VII Commissione Consiliare della Provincia di AG . "Tale commissione che si occupa di Sviluppo Economico, Territorio ed Ambiente riveste notevole importanza anche per i rapporti che con gli ATO idrico e rifiuti dove rispettivamente la Provincia ha la presidenza e quote di socio maggioritario. Questa particolare settore di attivita' della Provincia va curato al meglio , tenuto conto dei problemi organizzativi e dei gravi disagi a cui i cittadini sono perennemente sottoposti. Per cio' auguro buon lavoro al Consigliere Picone, sicuro che sapra' valorizzare il ruolo di controllo e di proposta che alla commissione compete" dice Gallo.
Perlacittà.it
Pdl e PID si congratulano con il consigliere provinciale Giuseppe Picone
Il Gruppo Consiliare del PID alla Provincia Regionale di Agrigento si congratula con il Consigliere Provinciale Giuseppe Picone per l'elezione alla carica di Presidente della VII Commissione Consiliare Sviluppo Economico e Ambiente certi che il Consigliere Picone contribuirà ad individuare nuove strategie finalizzate allo sviluppo economico ed alla tutela dell'ambiente di questa provincia. Anche il Capogruppo Consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento Ivan Paci si congratula con il Consigliere Provinciale Giuseppe Picone per l'elezione alla carica di Presidente della VII Commissione Consiliare Sviluppo Economico e Ambiente. "Sono certo - dichiara Paci - che il neo Presidente saprà dare nuovo impulso al delicato compito della Commissione nell'individuare fattive proposte per la crescita economica di questo territorio".
Patto per il Territorio esprime solidarietà a Firetto
Il consigliere provinciale di Agrigento, Matteo Ruvolo, esprime la propria personale solidarietà e quella del gruppo consiliare "Patto per il Territorio" al Sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, oggetto di una pesante intimidazione. "Siamo vicini a Lillo Firetto - dice Ruvolo - e condanniamo con forza il vile gesto che tenta di intimidire un sindaco che lavora nell'interesse della comunità. Siamo certi che Firetto proseguirà il suo lavoro con lo stesso impegno, senza lasciarsi scoraggiare o condizionare e continuando a dare risposte ai cittadini.. Alle forze dell'ordine e alla magistratura rivolgiamo l'invito ad identificare in tempi rapidi i responsabili di questi atti criminosi".
Sicilia24h.it
Provincia, Picone eletto presidente VII Commissione
Il Consigliere Provinciale di Agrigento Giuseppe Picone è stato eletto Presidente della VII Commissione Consiliare Sviluppo Economico e Ambiente. A tal proposito i gruppi consiliari del Pdl, Pid, La Destra e Patto per il Territorio in una nota si dichiarano soddisfatti delle scelta "nella consapevolezza - si legge - che il neo Presidente saprà dare nuovo impulso al delicato compito della Commissione nell'individuare fattive proposte per la crescita economica del territorio.
Lavalledeitempli.net
Ancora solidarietà dal mondo politico al sindaco Firetto
I consiglieri provinciali del gruppo consiliare del "Partito Democratico" Giglione, Cammilleri, Di Ventura e Girasole esprimono solidarietà umana e politica al Sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto per le minacce e il vile atto intimidatorio subito. questi episodi molto gravi procurano in tutti coloro che fanno politica per la crescita del nostro territorio grande sgomento, tuttavia non bisogna abbassare la testa e il gruppo consiliare del "PD" invita Firetto a continuare nella politica del buon governo e nel quotidiano impegno nell'affrontare i tanti problemi sociali, economici e infrastrutturali che relegano i nostri Comuni e l'intera provincia nelle ultime posizioni. I consiglieri comunali facenti parte del gruppo consiliare dell'UDC al comune di Agrigento, Maurizio Calabrese, Giuseppe Raccuia e Carmela Vaiana, manifestano la loro solidarietà al sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, che nei giorni scorsi è stato oggetto di un grave atto intimidatorio. "non nascondiamo lo sdegno - dichiarano i tre consiglieri - per il deprecabile gesto che offende non soltanto un'alta e stimata figura istituzionale, quale quella del sindaco di Porto Empedocle Firetto, ma anche l'intera società civile empedoclina".
Solidarietà di Spoto a Firetto
Il Consigliere Provinciale della Federazione della Sinistra Nino Spoto esprime la sua sincera solidarietà al Sindaco di Porto Empedocle Dott. Calogero Firetto, per il vile atto intimidatorio perpetrato ai loro danni. Il Consigliere Spoto auspica che l'increscioso e misterioso atto intimidatorio sia chiarito al più presto dalle Forze dell'Ordine. Il Consigliere Spoto, al dì là delle posizioni politiche, sottolinea la necessità di sostenere e salvaguardare con tutti i mezzi l'attività politica delle Istituzioni e soprattutto nelle Amministrazioni locali, di tutti coloro che si sforzano e si adoperano, con il loro impegno e con il loro lavoro, alla crescita sociale ed economica della nostra terra.
Quotidiano di Sicilia
Agrigento - Giunta provinciale, ancora stallo. Il Pd cerca alleanze nei Comuni
Nell'esecutivo dovrebbe entrare anche Forza del Sud. L'ipotesi di una nomina del licatese Montana. Enti locali, quadro politico da uniformare. L'Mpa dovrebbe "scaricare" il Pdl
AGRIGENTO - Non c'è stato il faccia a faccia tra il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi con il segretario del Partito democratico, Emilio Messana e con il capogruppo in Consiglio provinciale Daniele Cammilleri, in vista della nascita del nuovo esecutivo provinciale. Il vertice è slittato perché il senatore Adragna è arrivato tardi da Roma e la riunione interna del Pd si è protratta fino a tarda serata con il conseguente rinvio dell'incontro con D'Orsi. Il Pd chiede al presidente, come "Conditio sine qua non", di uniformare il quadro politico provinciale. Significa che l'Mpa deve scaricare il Pdl anche nei Comuni dove amministra ed allearsi con il Pd. In Giunta ci dovrebbe essere anche Forza del Sud, cioè il partito che fa capo a Michele Cimino. Lotte intestine però stanno frantumando il gruppo che si trova a dover discutere sulla eventuale nomina di Pino Montana, primo dei non eletti nel collegio di Licata con la lista del Pdl ma in quota Cimino.
Montana ha fatto sapere la sua posizione: "Premesso che non sono candidato per nessuna carica - spiega Montana - chiarisco che in ogni caso attendo un segnale da parte dell'onorevole Cimino per soddisfare parzialmente gli accordi presi su Licata e con i licatesi". Pino Montana chiede il ricambio, il partito invece punta sulla conferma di Stefano Castellino. Intanto si è riunito, in forma straordinaria, l'assemblea di Sala Giglia. "Emergenza criminalità ed atti intimidatori contro la Provincia", è stato il tema discusso. L'obiettivo è stato quello di esprimere piena solidarietà da parte di tutti i gruppi presenti in Consiglio al presidente Eugenio D'Orsi, al segretario generale Giuseppe Vella, ai dirigenti dei settori ragioneria e risorse umane Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla, dopo gli atti criminali perpetrati nei loro confronti da ignoti malviventi. Prima del Consiglio provinciale si era tenuta una riunione straordinaria del Consiglio comunale a Ribera, con lo stesso argomento. Eugenio D'Orsi, intervenendo durante l'assemblea cittadina, ha detto: "Mio figlio è stato pestato da balordi". Dopo la casa al mare di Palma, incendiata ai primi di gennaio, quindi, altri episodi hanno turbato la serenità familiare del capo della Provincia. Il presidente ha parlato, nel suo discorso a braccio durato circa mezz'ora, di vari tentativi di intimidirlo: "teste mozzate di capretto, l'intrusione senza asportare nulla nella sua abitazione di Palma, lettere e telefonate minatorie, proiettili".
Insomma tutti gli ingredienti per rendergli la vita difficile e costringerlo a mollare. Ma lui non lo farà e rafforza il suo pensiero sulle false attestazioni di solidarietà che spesso sono solo sulla carta.