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Rassegna stampa del 21 gennaio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
SICUREZZA. Iniziativa del Consorzio della Legalità
Attentati in provincia, interviene la Brandara
Demafiosizzare il territorio con la formazione, l'occupazione e la solidarietà. Lo chiede la responsabile del Consorzio per la legalità, Maria Grazia Brandara alla luce delle recenti e numerose intimidazioni di cui rimangono vitti,e amministratori, funzionari di polizia e professionisti. «Avevo deciso - spiega la Brandara - di sottrarrni al rituale del comunicato stampa, pur trattandosi, in molti casi di amici, ma l'indignazione che monta nell'apprendere certe notizie impedisce di reagire con il silenzio. Soprattutto chi esercita un certo ruolo non si può esimere dall'offrire il proprio contributo ad una riflessione che possa aiutare la gente a capire che tutti dobbiamo partecipare ad una battaglia che si può vincere. In questo senso, ho più volte rassegnato la più totale disponibilità anche dei componenti l'Assemblea e del Cda, ad organizzare in collaborazione con ogni Istituto degli incontri sul tema, nella consapevolezza che l'iniziativa deve risultare funzionale a rafforzare la continuità dei percorsi educativi anziché segnare fratture e perdita di memoria, che gli ostacoli divario genere devono trasformarsi in nuovi stimoli e le difficoltà devono servire a generare ulteriore voglia di sperimentazione. Siamo convinti - conclude - che si tratta di un metodo efficace per fare emergere una cultura vera di relazioni sociali e di costruzione di nuovi valori, collaborando con tutti gli educatori scolastici nel quotidiano impegno di crescita anche morale degli studenti. 
 
Inaugurati nuovi locali del liceo scientifico «Volta»
Sono stati inaugurati ieri mattina in via Pirandello, nei pressi di contrada "Reda", i nuovi locali del liceo delle scienze applicate "Alessandro Volta", runica istituto di istruzione superiore esistente nella zona e tra i pochi ad essere stato autorizzato in seguito alla riforma del ministro della pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. Alla cerimonia, erano presenti il dirigente scolastico Maria Dispinseri, l'assessore provinciale alla pubblica istruzione Gaetano Cani, il personale della scuola ed i genitori degli studenti. Dopo il taglio dei nastro, c'è stata la benedizione della struttura da parte
di don Giuseppe, parroco della chiesa di santa Chiara. Per tutti i partecipanti, si è trattato alla fine di una giornata di festa, così come ha tenuto a sottolineare nel suo discorso di benvenuto, lo stesso capo d'istituto la quale ha illustrato altresì il percorso compiuto ed i progressi fatti negli anni dall'istituto che nasce a Canicattì nel 2005 con appena due classi e pochi iscritti. Dall'anno successivo poi le classi sono passate a cinque mentre nel 2007, anche se con un pò di ansia, c'è stato il primo esame di maturità. Lo scorso ernia invece si è avuto un notevole incremento di studenti che hanno conseguito il diploma dopo aver completata l'intera percorso formativo. «In questi sei anni - afferma la Dispinseri -il nostro istituto è cresciuto in qualità grazie all'entusiasmo e allo spirito di dedizione dei giovani docenti ai quali vorrei rivolgere un sentito grazie ed in modo particolare a Rita Sciovè che ricopre il ruolo di vice preside. Ma anche, prosegue, a Dino Lorefice, Damiano Zambito, Pino Cumbo e Carmelina Turco. Grazie ora a questi nuovi locali, conclude, vivremo la giornata scolastica più comodamente grazie agli ambienti spaziosi, luminosi ed accoglienti». 
 
A fuoco il portone d'ingresso dell'abitazione dell'avvocato, che è anche assessore al Comune, e la porta in legno dei garage
Palma, intimidazione alle 6 del mattino contro il legale Giuseppe Vinciguerra
Non si esclude che nel mirino ci fosse anche il vice questore Fatima Celona, moglie del professionista. Nino Gaziano, presidente del Consiglio dell'Ordine forense: "Gesto vigliacco, che colpisce chi della dirittura morale ha fatto ragione di vita".
Fiamme contro Giuseppe Vinci guerra, 55 anni, avvocato palmese e rappresentante del Pid nella giunta del sindaco Rosario Bonfanti con la delega ai Servizi Sociali. Qualcuno, all'alba di ieri, ha appiccato il fuoco al portone d'ingresso dell'abitazione, ed all'attigua porta in legno del garage, del legale di Palma di Montechiaro, Sarebbe lui, secondo la pronta ricostruzione degli agenti del commissariato di polizia del Villaggio Giordano che indagano guidati dal dirigente Angelo Cavaleri, l'obiettivo dei piromani. E' tenuta poco in considerazione invece, anche se non è esclusa del tutto, la pista secondo la quale nel mirino di chi ha posto in essere l'intimidazione ci sia la moglie di Giuseppe Vinciguerra, il vice questore aggiunto Fatima Celona che dirige il commissariato di polizia di Licata. Gli attentatori hanno agito alle 6 del mattino. A quell'ora hanno raggiunto la via Cangiamila, dove la famiglia Vinciguerra abita, ed hanno gettato della benzina sia sul portone d'ingresso, in retro ed alluminio, dello stabile, sia sulla porta in legno della rimessa di Giuseppe Vinciguerra. Le fiamme si sono levate alte. Illegale ha udito dei rumori provenire dalla strada e si è affacciato, notando cori che il vano scale era avvolto dalle fiamme. Con dell'acqua, insieme ad alcuni vicini di casa, ha spento il rogo. L'incendio era ancora all'inizio e perciò i danni sono stati lievi. In pratica il portone dell'abitazione e la porta del garage sono stati anneriti dalla fuliggine. Scattato l'allarme sul posto sono arrivate immediatamente due volanti della polizia e, pochi minuti dopo, anche il commissario Cavaleri, Sono stati eseguiti i rilievi di rito ed avviate le indagini. Pare non ci sia, almeno per il momento, una pista privilegiata da parte degli investigatori.
Giuseppe Vinciguerra non è il primo avvocato della zona a finire nel mirino degli attentatori. Nella vicina Licata,tra il 2009 ed il 2010, sono stati intimiditi ben cinque legali ed in un'occasione il consiglio dell'ordine degli avvocati di Agrigento, presieduto da Antonino Gaziano, si riunì a Licata non solo per dare solidarietà ai colleghi, ma anche per chiedere un potenziamento dei controlli. "Quanto accaduto a Giuseppe Vinciguerra - dice Gaziano - mi colpisce particolarmente anche per l'amicizia che ci lega. E' un atto vigliacco che colpisce come sempre succede in questi casi, una famiglia  che fa della propria dirittura morale una ragione di vita. L'intero ordine dei legali è ricino a Giuseppe Vinciguerra ed ai suoi cari", Il consiglio dell'ordine in occasione della riunione del 27 gennaio valuterà il da farsi. "Non escludiamo la possibilità - ha concluso Antonino Gaziano - di riunire come già accaduto allora il consiglio dell'ordine in via straordinaria a Palma di Montechiaro per affrontare la situazione".
 
«GESTO VIGLIACCO»
Il sindaco e i consiglieri: «Aumentare i controlli»
PALMA DI MONTECHIARO.  "Condanniamo il vile attentato ai danni dell'assessore Giuseppe Vinciguerra e cogliamo l'occasione per ringraziarlo per il costante contributo dato, con il proprio operato, per affermare i valori della legalità e della democrazia". Parole di Rosario Bonfanti ed Angelo Romano, rispettivamente sindaco e presidente del consiglio comunale di Palma di Montechiaro, per commentare l'intimidazione subita dall'assessore e dalla sua famiglia. "Tale fatto, unitamente ai recenti episodi di cui è stata vittima il presidente della Provincia accaduti nel territorio di Palma di Montechiaro, sono sintomatici - secondo Bonfanti e Romano - di azioni tendenti a condizionare le regole del vivere civile e il comportamenti di amministratori che - si presume - rechino fastidio proprio per le idee e i valori di cui sono portatori". Il sindaco ha ribadito che "l'amministrazione comunale intende essere in prima linea contro la criminalità organizzata" e, insieme a Romano,ha chiesto "alle forze dell'ordine locali, al prefetto ed al questore di vigilare e di tenere alta l'attenzione su questi atti intimidatori, che possono essere solo indice di tentativi tendenti a destabilizzare le regole della democrazia e ad affermare la supremazia delle forze malavitose". 
 
CRIMINALITÀ. Una lettera è stata recapitata ieri all'amministratore comunale per indurlo a lasciare il suo posto a palazzo di città e a farsi da parte
«Attento, ti faremo due buchi in testa» - Nuove minacce per il sindaco di Menfi
Michele Botta: «Io vado avanti, continuo a lavorare e non mi faccio intimidire da chi vuole danneggiarmi». Tra le "raccomandazioni"che vengono rivolte a Botta nella missiva anche quella di non andare dai carabinieri per raccontare l'accaduto
'Ti faremo due buchi in testa, non andare dai carabinieri Frasi di questo tipo sono contenute nella seconda lettera di minacce in due mesi recapitata al sindaco di Mentì, Michele Botta. L'amministratore l'ha trovata nella cassetta della posta della sua abitazione, nel centro storico. Nello stesso stabile si trova l'ambulatorio medico di Botta. Il sindaco riferisce che sulla busta non c'è il timbro dell'ufficio postale dal quale è partita. Ritiene che il portalettere l'abbia trovata in una delle buche che si trovano in città recapitandola a casa dell'amministratore. "Non possono dire di essere sereno perché queste azioni minano la serenità di tutti - afferma il sindaco - ed in particolare di chi svolge la funzione di amministratore che andrebbe espletata in maniera più serena. Non è possibile, però, fare in modo che un'istituzione possa sottostate a intimidazioni di questo tipo e soggiacerne alle condizioni. lo, pertanto, continuo la mia a/lotte amministrative e chiedo soltanto clic ci sia una vicinanza da tutte le forze politiche, anche quelle con le quali non ci sono rapporti idilliaci, affinché facciamo la loro parte, facendo trasparire che quest'amministrazione lavorare e cammina nella legalità, nella trasparenza e nell'attività partecipata - Sul clima politico fluente che c'è ancora a Menfi il sindaco ammette: "Anch'io ho tante colpe perché ho preso decisioni chee non saranno piaciute a tutti, ma non credo che questo possa avere determinato questi scritti, io, partendo dall' acqua, dalle biomasse, dall'eolico, dall'alta tensione che arrivava dalla Tunisia, ho detto no a tante di queste attività che avrebbero distrutto il nostro ambiente, la nostra città. Ho detto: può darsi che siano questi gli interessi clic muovono chi scrive? Sono miei dubbi questi, ma non ho alcuna certezza". Le indagini sul secondo atto intimidatorio a Botta sono condotte ancora dai carabinieri della stazione di Menfi. Il sindaco dopo i fatti si è recato in caserma per consegnare la lettera agli inquirenti. Le indagini si muovono a tutto campo. Non si esclude alcuna ipotesi. Altri amministratori, imprenditori, dirigenti d'azienda sono stati presidi mira negli ultimi anni nei comuni del versante occidentale della provincia dove non sono mancate le intimidazioni anche ai danni di imprese, Botta andrà avanti nella sua azione e anche ieri mattina era al lavoro. Ha raggiunto Palermo per alcuni impegni precedentemente assunti e poi è tornato a Menfi a palazzo di città e in ambulatorio a svolgere la professione di medico che non ha mai abbandonato, anche nel periodo più intenso della campagna elettorale. bn questo stabile nel quale continuano ad arrivargli messaggi intimidatori, ma lui vuole andare avanti ed al suo fianco si sono subito schierati, con un messaggio di solidarietà, i quattro assessori che ha nominato, Nino Di Carlo, Margherita Ocello, Ignazio Napoli ed Enzo Nastasi. "L'allarmante azione contro il sindaco - affermano i quattro assessori - colpisce anche la società che lavora e produce per la crescita ed il benessere della comunità". 
 
GIUNTA
Riunione per manifestare solidarietà a D'Orsi
Il prossimo 28 gennaio, alle 10.30, la giunta municipale si riunirà con un unico punto all'ordine del giorno: "solidarietà a favore del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, vittima di diversi incresciosi atti intimidatori". Lo ha annunciato ieri il sindaco Angelo Graci. All'incontro sarà invitato a partecipare Eugenio D'Orsi. 
 
IL PDL SCIACCA
«Vile atto contro la politica»
Il Gruppo consiliare del Popolo della Libertà presso il Comune di Sciacca esprime seria preoccupazione per l'escalation criminale degli ultimi giorni in provincia. «Prima i tristi eventi che hanno interessato il Presidente D'Orsi e la Cgil di Menfi, poi la notizia di ieri che ha riguardato il Sindacò di Porto Empedocle Lilla Firetto oggetto di un vile atto intimidatorio. Si esprime pertanto vicinanza e viva solidarietà al Presidente D'Orsi e al sindaco Firetto, valente amministratore e primo cittadino di Porto Empedocle molto amato dalla città. Alla classe politica spetta il compito di fare sempre più attenzione a questi eventi e a dare sempre più conforto alle forze dell'ordine nello svolgimento del proprio lavoro».
 
LA SICILIA
 
"I bambini del mondo" hanno perduto il loro papà
Un infarto ha fulminato Claudio Criscenzo
Agrigento ieri mattina si è svegliata con una terribile notizia: in giro per la città la voce della morte di Claudio Criscenzo si è sparsa velocemente lasciando tutti sconvolti. Una morte improvvisa, Criscenzo è stato stroncato da un terribile infarte. Tutti lo ricordano per l'amore che nutriva verso Agrigento e per il suo impegno nei confronti della sagra del mandorlo in Fiore, a partire dagli anni '60 quando inizia la sua avventura nel mondo del folk con il gruppo VaI D'Akragas. Ma soprattutto conosciuto per essere stato il presidente del gruppo folkloristico Gergent, nonché patron e vera anima del festival dei bambini del mondo a cui fino alla sera prima di lasciarci stava lavorando. Una manifestazione da lui ideata, in qualità di presidente dell'Aifa, l'associazione internazionale folklore Agrigento, che vive da oltre dieci anni e che apre e caratterizza la sagra del mandorle in fiore. Con lui, in questa avventura Giovanni di Maida, presidente onorario del Festival, che ci parla dell'amico Criscenzo come un papà di tanti tanti bambini: «se ne va un pezzo importante della storia di questa città - afferma Di Maida - se ne va il papà ideale di tanti bambini che, grazie al festival, hanno avuto modo di conoscere Agrigento. Se ne va il papà ideale di tanti bambini che non hanno avute modo di conoscerlo ma hanno ricevuto la solidarietà del festival. Proprio mercoledì sera mi ha detto quanto era contento che quest'anno I proventi del festival andranno ai bambini di una comunità africana. E questo il ricordo più bello che di lui rimane, lutti lo ricorderemo
sempre , ma soprattutto a ricordarle saranno i bambini del mondo. E dalle parole commosse di Giovanni Di Maida si comprende già che la XI edizione del festival dei bambini del mondo avrà il suo corso, a maggior ragione in memoria per tutto il mondo del folklore agrigentino.
A piangere Claudio è anche il mondo di facebook  Nella sua bacheca in tanti hanno lasciato il loro saluto, l'ultimo, al poliedrico Claudio come, ad esempio, Daniele Guastella, che scrive «ciao Claudio. Le poche volte che ci siamo visti hai saputo lasciare un bellissimo, grande ricordo dentro di me! Anche la provincia ti piange e da qui ti arriva l'ultimo saluto affettuoso e commosso. Grazie per tutto ciò che hai realizzato in tutti questi anni». E del suo fondatore, del suo fondatore, I funerali di Claudio Criscenzo si terranno oggi pomeriggio alle 15, nella chiesa San Pio X, al Villaggio Peruzzo. Una grave perdita quelle dell'amico di tutti Claudio oltre che per i cari e per quanti lo hanno conosciuto, anche per tutto il mondo del folklore agrigentino. E poi, lo ricorda Mario Pardo, che scrive: «forse non significa niente, ma voglio dedicarti lo stesso il mio umile lavoro per la sagra di quest'anno. Ho perso un amico gentile e garbato, mi mancherà, addio».
 
Sagra, cominciano le conferenze stampa
Cammina speditamente, per recuperare il ritardo accumulato, la macchina organizzativa della sagra del mandorlo in fiore. Lunedì prossimo, 24 gennaio alle 12, nel piazzale Hardcaslie è in programma la tanto attesa conferenza stampa di presentazione della 66 sagra del mandorlo in fiore e 56 festival internazionale del folklore ma arrivano già alcune indiscrezioni dall'organizzazione quest'anno affidata a "Il Sestante". La data di svolgimento è già più che nota: dal 4 al 13 febbraio prossimo. La 66esima edizione della Sagra si presenta anche quest'anno arricchita di diversi eventi collaterali, all'insegna della migliore musica del panorama odierno. Ospiti della città saranno artisti del calibro di Cristiano De Andrè, Franco Battiato, Sergio Cammariere, Ma anche Antonella Ruggiero, Francesco Buzzurro e Giuseppe Milici, che si esibiranno al teatro Pirandello la sera del 7 febbraio; serata per la quale da oggi "Il Sestante" apre la prevendita dei biglietti rosi come per le serate folk, che si svolgeranno nei giorni di venerdì e sabato alle 16 e alle 21. E lunedì naturalmente verranno rese note altre novità comunicate direttamente dai direttori artistici e organizzativi, rispettivamente Pepi Morgia ed Enzo Bellavia, e dei conduttori della Kermesse, Rosalia Misseri e Paolo Macedonio. E ad arricchire, gustosamente, la 66esima Sagra del mandorlo in fiore, anche il torrone più lungo del mondo. L'iniziativa, ideata dall'imprenditore Giovanni Parisi, è stata pensata per trasformare la classica "Cubaita Siciliana", ed entrare nel Guiness World Records. Quello che sarà presentato questa mattina nella terrazza dell'Hotel Villa Athena di Agrigento, sponsor unico dell'evento, è solo il prototipo del torrone che il 6 febbraio prossimo raggiungerà la lunghezza di 660 metri. La morte di Claudio Criscenzo ha messo a dura prova l'umore del mondo del folk agrigentino e, in particolare di l'atmosfera del festival internazionale "i bambini del mondo", L'undicesima edizione si farà perchè Claudio Criscenzo avrebbe voluto così.
 
Regione, scontro sulla riforma elettorale
La maggioranza: impediremo la paralisi
PALERMO. La bozza di riforma elettorale degli enti locali si è inceppata nonostante sembri riscuotere larghi consensi. In realtà, le differenze sembrano minime, ma in apparenza abissali a causa delle strategie politiche dei due schieramenti assembleari. Il Pd pare abbia urgenza di portare al prossimo incontro dei circoli un minimo di consuntivo della sua presenza in maggioranza. Le opposizioni non lo consentono e reclamano la priorità della finanziaria mentre non sono disponibili ad alcuna 'finestra" in sessione di bilancio, In questa direzione, il capogruppo del Pdl Leontini ha inviato una lettera al presidente Cascio per un richiamo al rispetto del regolamento. Leontini ricorda che in occasione del voto sull'esercizio provvisorio, il governo si era impegnato che avrebbe accelerato i tempi della manovra. Sostiene il presidente della prima commissione Minardo (Mpa), che ieri sono state date indicazioni «per l'elaborazione di un testo da adottare nella seduta di martedì 25». Solo che le condizioni perché la commissione potesse operare non sembra ci fossero, visto che è mancato il numero legale e che potrebbe mancare nei prossimi giorni. Infatti, ieri i gruppi di Pdl, Pid e Fds hanno deciso di «ritenere la riforma elettorale un tema che merita approfondimento, investendo esso le regole che dovranno disciplinare le modalità di costruzione delle istituzioni locali e di congrua rispondenza della espressione del consenso con il funzionamento della rappresentanza». Maira (Pid): «Cracolici e Lombardo vogliono cristallizzare l'opzione "maggioranze variabili" anche in una pseudo controriforma elettorale per gli enti locali. Le riforme elettorali vanno fatte con l'adesione di tutti i partiti e con maggioranze allafgate a soluzioni condivise». Caputo (Pd!): «Mentre l'economia soffre, parlare di doppia o tripla scheda è un'offesa per i siciliani. Lombardo e la sua maggioranza si attivino per portare in Aula bilancio e finanziaria». Pogliese (Pdl): «L'agenda politica dell'Ars non la detta il Pd. In un momento di profonda crisi e di grandi emergenze, il popolo siciliano 'reclama altre priorità». Lupo (Pd): «Se i berluscones di Pd!, Pid e Fds vogliono la paralisi dell'attività parlamentare sappiano che noi lo impediremo. Il Pd lavora per fare delle buone leggi». Cracolici (Pd): «Maira dice, giustamente, che sulla riforma elettorale bisogna cercare una condivisione fra maggioranza e opposizione. Perché, dopo aver concordato una discussione comune in commissione Affari Istituzionali e anche i temi da affrontare, nessuno di loro si è presentato e senza dare alcuna spiegazione? Sono forse arrivati ordini dall'alto?». Bianco (Pd): «La riforma elettorale può restituire ai siciliani il diritto di scegliere sino in fondo il loro primo cittadino. L'ipotesi su cui si sta lavorando, un'unica scheda con l'obbligo però di esprimere i due voti per il sindaco e per il Consiglio, è certamente preferibile alla situazione attuale, ma non rappresenta l'ipotesi ottimale». Marrocco (Fli): «Stupisce l'ostruzionismo dell'opposizione sulla riforma elettorale. Alcuni giorni fa in conferenza dei capigruppo era stato deciso all'unanimità di calendarizzarla subito».
 
Cercansi fondi disperatamente
CARNEVALE. In forse sia il contributo della Provincia che l'accordo con lo sponsor
I costruttori dei carri allegorici sono tutti al lavoro nelle solite rimesse e magazzini, questa volta cori meno rimpianti degli anni scorsi per l'assenza dei capannoni. Gli organizzatori, invece, dopo la pubblicazione del bando e la ufficializzazione delle associazioni che partecipano al concorso, hanno quasi fermato la macchina organizzative a causa della difficoltà ad avere certezze sulla disponibilità di risorse finanziarie da parte di enti diversi dal Comune, e cioè Provincia Regionale di Agrigento e Regione Sicilia. Se da un alto da Palermo arrivano notizie incoraggianti (il Governo non dovrebbe modificare il contributo dello scorso anno, che si aggirava sui 100 mila euro) dalla Provincia emergono indiscrezioni circa l'indisponibilità dell'Ente ad affrontare spese in favore della manifestazione saccense. Rischia di aprirsi un fronte di contrapposizione tra Comune e Provincia, anche se l'assessore comunale allo Spettacolo, Michele Ferrara, pur nel momento di difficoltà, manifesta un certo ottimismo sul superamento del problema, in una fase in cui la Provincia non dispone di una nuova compagine di governo. Allo stato attuale, la macchina organizzativa, tutta sulle spalle del Comune, si è fermata e non va avanti, non avendo certezza sulle somme complessivamente a disposizione. Nessuna novità nemmeno sul fronte della sponsorizzazione annunciata da tutti con particolare soddisfazione, una collaborazione con un noto marchio nazionale che avrebbe fatto introitare la considerevole somma di 100 mila euro. Saltata l'intesa con una multinazionale di telefonia mobile, si apre una nuova chance con un marchio di automobili, il tutto attraverso i contatti con un'agenzia pubblicitaria nazionale che sarebbe il vero interlocutore dell'ente, un'azienda che cura l'immagine di importanti e prestigiosi gruppi commerciali. Ma fino ad oggi solo parole che non sono seguite dai fatti, così come si lavora, ma senza notizie concrete, sul ticket d'ingresso, da introdurre in occasione dei giorni della manifestazione, in programma dal 3 all'8 marzo. In mezzo a tante indiscrezioni e pochi fatti, ci sono i carristi che all'indomani delle festività natalizie si sono tuffati nel rito della costruzione delle opere in cartapesta: serate di duro lavoro che non devono incrociarsi con la vera attività lavorativa quotidiana di ognuno, ma anche momenti conviviali che molti ritengono irrinunciabili, dove alla creazione di un'opera d'arte si affiancano scorpacciate di pasta e carne alla brace.
 
Ipotesi scorta per Firetto
PORTO EMPEDOCLE. Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si riunirà oggi in Prefettura valuterà se rafforzare la vigilanza attorno al sindaco
PORTO EMPEDOCLE. Questa mattina, in Prefettura, si riunirà il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto su alcuni delicati fatti verificati di recente nell'Agrigentino. Tra questi figura certamente ai primi posti l'intimidazione subita dal sindaco empedoclino Calogero Firetto, fatto oggetto nei giorni scorsi di pesanti minacce di morte. Nel caso di Firetto si è trattato di una busta contenente due proiettili e una scritta 2011, il tutto adagiato sul parabrezza di una delle sue auto personali parcheggiata nei pressi della propria abitazione ad Agrigento. Il sindaco sporse denuncia dell'accaduto alla Squadra Mobile del capoluogo, la quale ha avviato le indagini per risalire agli autori e magari ai mandanti di questo becero atto. Quanto accaduto a Firetto verrà affrontato con attenzione dai vertici delle forze dell'ordine (saranno presenti il questore, e i comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di finanza) e dal prefetto. Quasi certamente verrà presa in considerazione la possibilità di concedere al sindaco empedoclino un servizio di scorta a tutti gli effetti, fornito da uomini appartenenti a polizia, carabinieri o guardia di finanza. Firetto in questi ultimi anni si è avvalso della vigilanza ravvicinata e discreta di un vigile urbano ovviamente armato, pronto a intervenire in caso la situazione nei pressi del primo cittadino diventasse difficile. Da evidenziare come anche l'autista del sindaco non sia uno sprovveduto in quanto a difesa e autodifesa. Ma, evidentemente, l'innalzamento del livello del clima di tensione intorno a Firetto lascia ipotizzare che per evitare rischi maggiori sia il caso di rafforzare la prevenzione. Se ne saprà di più certamente nel corso della mattinata, mentre gli inquirenti continuano a passare al setaccio le immagini filmate dall'impianto di sorveglianza che sarebbe stato in azione nei dintorni della casa del sindaco empedoclino. Se le immagini registrate fossero valide sia dal punto di vista della qualità che della quantità di elementi utili d'indagini, per gli investigatori sarebbe abbastanza semplice risalire ai mascalzoni che hanno recapitato il plico intimidatorio al sindaco. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, nella cittadina marinara non è davvero il modo migliore per avvicinarsi in un clima sereno a una campagna elettorale che, da rumors, pare cominci a ribollire nelle segrete stanze della politica locale e provinciale, regionale e nazionale.
 
Il sindaco Bonfanti: «Palmesi, indignatevi»
La notizia dell'inquietante attentato incendiario diretto all'assessore Viiiciguerra e alla dirigente del Commissariato di Licata Fatima Celona si è diffusa subito a macchia d'olio a Palma di Montechiaro
«Non ci sono parole per qualificare e condannare questo inquietante episodio indirizzato alla famiglia dell'assessore Giuseppe Vinciguerra — ha detto il sindaco di Palma Rosario Bonfanti —. L'Amministrazione comunale è vicina alla famiglia dell'assessore Un episodio che condanno e auspico che i miei concittadini esprimano la stesa mia opinione condannando senza attenuante gli autori del vile gesto. Se dietro tale vile attentato incendiario a scopo intimidatorio vi sia la criminalità organizzata mafiosa questo nonio so, bisogna attendere le indagini degli organi inquirenti che in città, ne va ampiamente dato atto, sono impegnati in modo encomiabile per debellare la criminalità e consentire il rispetto della legalità, L'Amministrazione comunale su dal suo insediamento è impegnata nell'Amministrare la città e per evitare il dissesto finanziario e dunque salvaguarda il posto di lavoro di molte decine di precari e per non penalizzare la cittadinanza con l'aumento dei tributi comunali». "L'avvocato Vinciguerra — ha aggiunto il sindaco Bonfanti — è uno degli amministratori comunali impegnato in prima persona per il rilancio della nostra città». «Il circolo locale dell'Mpa — ha detto Rosario Bruna capo gruppo consiliare dell'Mpa — nel condannare il vile atto intimidatorio esprime la propria solidarietà all'assessore comunale Vinciguerra ed alla dottoressa Fatima Celona». «In nome e per conto del Consiglio dell'ordine — ha detto l'avvocato Giuseppe Peritore componente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Agrigento — esprimo massima solidarietà al collega avvocato Giuseppe Vinciguerra e alla dottoressa Celona deplorando il vile gesto e siamo sicuri che le forze dell'ordine sono impegnate al massimo nella ricerca degli autori dei gravi farti commessi soprattutto nei confronti degli avvocati che in questi ultimi mesi subiscono troppo spesso intimidazioni»
 
SOLE 24 ORE
 
I debiti delle amministrazioni. Bloccate fino al 7 febbraio le verifiche obbligatorie sui creditori
Sospesi i pagamenti pubblici
IL FILTRO. Il  controllo sulla posizione del fornitore deve essere effettuato quando la somma in gioco è superiore a 10mila euro. Per i «casi urgenti» a disposizione i cali center di Equitalia e Consip
Da oggi chiude anche la seconda gamba del meccanismo di verifica della fedeltà fiscale dei creditori che attendono un pagamento dalla pubblica amministrazione. Fino all'8 febbraio, infatti, sarà sospeso il funzionamento del «servizio verifica inadempimenti», che consente alle pubbliche amministrazioni di verificare che il soggetto a cui stanno per versare più di 10 mila euro non ha pendenze fiscali tali da bloccare il pagamento. La prima parte del servizio, quella che accoglie le richieste di verifica da parte delle imprese, è ferma dal 1° gennaio (si veda anche «Il Sole 24 Ore» di lunedì scorso), e anch'essa è destinata a ripartire il prossimo 8 febbraio. Lo stop alle possibilità di verifica fiscale, dovuta a una serie di aggiornamenti tecnici che la Consip deve effettuare sul portale, mette un altro bastone fra le ruote del meccanismo già farraginoso dei pagamenti pubblici; per correre ai ripari, Consip ed Equitalia mettono in campo i propri cali center (con due numeri verdi: 800349192 di Equitalia Servizi, e 800906227 di Consip) per assicurare in ogni caso che il servizio possa intervenire «per i casi più urgenti». I call center (consultabili dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.30) offriranno supporto per le verifiche fiscali fino al riavvio del portale «acquistinrete» dall'8 febbraio. In realtà il compito dei call center non appare semplice, e il sistema dei pagamenti pubblici è destinato a subire un ulteriore rallentamento. Il «filtro fiscale» introdotto dal collegato del 2006 (articolo 2, comma del Dl 262/2006), che consente agli uffici pubblici distaccare assegni superiori ai 10mila euro solo a creditori che non abbiano debiti almeno pari alla stessa cifra con il fisco, è infatti obbligatorio: quando la somma in gioco supera il limite dei 10mila euro, la pubblica amministrazione è tenuta a verificare e ad aspettare la risposta di Equitalia (o il silenzio assenso, che scatta dopo cinque giorni dalla richiesta) prima di pagare. La sospensione del portale «acquistinrete» manda ai box anche un altro meccanismo, quello della cessione pro soluto dei credito effettuata da una pubblica amministrazione attraverso le banche e gli altri intermediari finanziari. Anche in quel caso, quando la posta in gioco supera i 10mila euro, la pubblica amministrazione cedente deve chiedere all'agente della riscossione di verificare che la fedina fiscale del cessionario sia senza macchie. La cessione effettiva può arrivare solo con la certificazione di certezza, liquidità ed esigibilità del credito, ma senza la verifica fiscale questa certificazione non può avvenire.
La norma che disciplina questo meccanismo (si tratta dell'articolo 9, comma 3-bis del Dl 185/2008) offre alla pubblica amministrazione 20 giorni di tempo dal ricevimento dell'istanza per rilasciare la certificazione; uno stop di tre settimane del filtro fiscale rischia di far sforare i tempi di risposta alle istanze ricevute in questi giorni. 

Ambiente. Approvazione in tempi record alla Camera
Il decreto sui rifiuti è legge - Al via i microimpianti
SEVERITÀ. Ripristinata per il 2011 la sanzione penale per i depositi abusivi: previsto il carcere fino a cinque anni
Licenziato due volte in meno di 24 ore dai rami del parlamento, il ddl di conversione del decreto legge "rifiuti" della Campania attende ora solo la firma del capo dello Stato per diventare legge. Ieri pomeriggio la Camera, a larga maggioranza (359 sì, 187 no e 3 astenuti) ha approvato il testo arrivato la sera prima dal Senato, votandolo in blocco. Pochi gli scostamenti rispetto all'impianto del decreto legge di novembre ora convertito, il principale dei quali è il ripristino della sanzione penale per chi abbandona i rifiuti in strada. Tecnicamente infatti l'emendamento reintrodotto dalla commissione senatoriale (1.200) ripesca la norma del primo Dl Campania, decaduta con la fase emergenziale: «Stante l'accertata insufficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani nella regione Campania, fino alla data del 31 dicembre 2011 si applica la disciplina di cui all'articolo 6 del decreto legge 6 novembre 2008 n. 172, convertito, con modificazioni dalla legge 30 dicembre 2008, n. 210». Il divieto di «abbandono, scarico, deposito sul suolo o nel sottosuolo o immissione nelle acque superficiali o sotterranee, ovvero incendio di rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti» potrà costare fino a 3 anni e mezzo di carcere, che salgono a cinque se il reo è un imprenditore che tratta a qualsiasi titolo i rifiuti. Per il resto, il ddl di conversione prevede il graduale subentro delle amministrazioni locali della Campania nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, e fissa il nuovo piano discariche, da cui spariscono i siti di Andreatta, Cava Vitiello, Serre e Cava Mastroianni. Prassi in deroga, inoltre, a favore del governatore regionale per la nomina di commissari straordinari «con adeguate competenze tecnico-giuridiche», in grado di agire anche in deroga alle leggi. L'approvazione del decreto di conversione ha suscitato reazioni opposte nel mondo politico. Soddisfatto il ministro Stefania Prestigiacomo, che ha parlato di «una "normalità" efficiente e condivisa: in tale ottica vanno lette le modifiche apportate al provvedimento, condivise dal Governo, che puntano a un ulteriore snellimento e accelerazione dell'iter per la costruzione degli impianti». Il ministro ha poi sottolineato lo stanziamento di 150 milioni di fondi Fas «per la realizzazione dei piccoli impianti di trattamento che servono, specie in questa fase di transizione, per ridurre ulteriormente i volumi conferiti nelle discariche». Molto critiche le opposizioni: «Non riusciamo a condividere il facile ottimismo del ministro. Il terzo decreto legge sull'emergenza rifiuti in Campania non ha in sé le misure per affrontare l'emergenza endemica che rischia di esplodere di nuovo con forza nelle prossime settimane» ha detto Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd. «Il governo — aggiunge — continua a procedere con deroghe, poteri speciali e commissari invece di riportare le procedure alla normalità a partire dal riaffilare le competenze ai comuni, e promette fondi Fas che già spettano alla Campania e non saranno utilizzabili nella migliore delle ipotesi prima della fine del prossimo anno».
 
AGRIGENTO NOTIZIE.IT
 
Ancora intimidazioni
Busta con lettera minatoria al sindaco Michele Botta
Nuova intimidazione al sindaco di Menfi, Michele Botta. Una busta contenente una lettera con minacce di morte è stata recapitata al primo cittadino, che già nei mesi scorsi era stato preso di mira. Solidarietà a Botta è stata manifestata dai componenti della Giunta e dai consiglieri comunali, con a capo il presidente, Antonino Buscemi.
 
Mifsud: "E' emergenza criminalità"
Il presidente del Cupa, Joseph Mifsud, esprime ferma condanna per il vile atto intimidatorio subito dal sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto. "Gli ultimi attentati di questi giorni ai danni di Amministratori pubblici - dice - confermano la drammaticità dell'allarme lanciato dal presidente della Provincia regionale di Agrigento  Eugenio D'Orsi sull'emergenza criminalità nel territorio agrigentino. Siamo certi che il vile gesto non scalfirà minimamente la determinazione del sindaco Firetto e dell'amministrazione comunale di Porto Empedocle, che andranno avanti nella strada della correttezza e della legalità potendo contare sul  sostegno e sulla nostra incondizionata solidarietà".
 
AGRIGENTOWEB
 
Casteltermini, Scozzari presenta OGD sulla sicurezza sulla 189
"La sicurezza stradale merita attenzione ed impegno, sia sotto il profilo istituzionale che politico". La messa in sicurezza, l'ammodernamento e l'ampliamento della Strada Statale 189 sono da questo punto di vista temi su cui occorre sollecitare interventi urgenti". E' il commento di Daniele Scozzari, consigliere Comunale e Capogruppo dell'UDC verso il Partito della Nazione al Comune di Casteltermini. "Intervenire sulla Statale 189 - afferma Daniele Scozzari- non è più procrastinabile alla luce delle condizioni in cui versa questa strada e in ragione degli innumerevoli incidenti stradali, alcuni dei quali mortali, che purtroppo con sempre maggiore frequenza si registrano. Serve dunque un impegno delle Istituzioni, dell'Anas e di tutti quegli organismi che hanno poteri e competenze in materia. "L'approvazione all'unanimità dell'Ordine del Giorno da me proposto - aggiunge il Consigliere Daniele Scozzari, dimostra l'attenzione dell'Assemblea consiliare rispetto ad una questione così importante e nello stesso tempo la volontà politica di attivarsi in tutti i modi ed in tutte le sedi per la sua risoluzione, così come sollecitato da anni dalle nostre comunità. Il Comune di Casteltermini, intende dunque farsi carico della responsabilità di guidare questo processo di sensibilizzazione e responsabilità nell'interesse della Provincia di Agrigento e dei suoi cittadini". 

INFOAGRIGENTO
 
Dopo l'iniziativa di sensibilizzazione a favore della realizzazione dell'Aeroporto in Provincia di Agrigento avvenuta ad Agrigento e a Favara viene proposta un'altra manifestazione organizzata dal centro Evangelium Vitae di Enzo Di Natali.
Domenica prossima 23 gennaio, dalle ore 10  alle ore 13 , nella centralissima Piazza don Giustino di Favara, i promotori dell'iniziativa a sostegno dell' Aeroporto allestiranno un gazebo per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di realizzare una importante struttura aeroportuale che faciliti la comunicazione. Inoltre, i promotori dell'iniziativa ricorderanno ai cittadini bavaresi che soltanto la realizzazione dell'aeroporto potrà dare un valido contributo allo sviluppo economico di una cittadina, come quella di Favara, che sempre è stata dedita al commercio. Gli operatori commerciali, infatti, hanno bisogno di una struttura che possa facilitare i collegamenti tra la città produttrice e i mercati soprattutto del Nord, dove il prodotto viene smistato e consumato", ha concluso Enzo Di Natali.
 
AGRIGENTOOGGI 

Provocazione degli albergatori, ospitalità gratis e vi organizziamo la sagra 2012
AGRIGENTO - Non essendo alla data odierna nota la programmazione della imminente sagra del Mandorlo in Fiore, gli albergatori agrigentini aderenti a Confindustria manifestano preoccupazione e imbarazzo per la pianificazione di un evento che dovrebbe avere un richiamo internazionale  e la cui organizzazione viene relegata  a pochi giorni prima. A tal proposito gli albergatori Confindustriali , lanciano la proposta di candidarsi al coordinamento  per la Sagra del  2012, offrendosi  fin d'ora di finanziare direttamente l'ospitalità dei gruppi partecipanti.
Tale disponibilità implica una pianificazione in tempi ovviamente consoni per un evento di rilevanza internazionale.

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