GIORNALE DI SICILIA
COMUNE E PROVINCIA
La nuova rete idrica - Fuori le prime polemiche
Venticinque milioni di euro per il rifacimento della rete idrica di Agrigento. Li ha concessi la Regione. Smaltita l'euforia delle scorse settimane che aveva portato un vento di ottimismo'per chiudere definitivamente con l'interminabile stagione di crisi idrica, adesso si materializzano i primi dubbi. Dubbi sulle procedure per trasformare il progetto da sogno in realtà, A chiedere "spiegazioni", ieri, con due diverse interrogazioni, rivolte al presidente della provincia regionale Eugenio D'Orsi e al sindaco della città dei Templi Marco Zambuto, sono stati rispettivamente i consiglieri provinciali Matteo Ruvolo, Nino Spoto, Riccardo Gallo Afflitto, Roberto Gallo, Carmelo Avarello, Giovanni D'Angelo, Rosario Marino, Nicolò Testone, Ezio Di Prima, Stefano Girasole e Giuseppe Picone e quello comunale Giuseppe Raccuia. "In qualità di presidente del consorzio d'ambito del servizio idrico integrato hanno scritto i consiglieri provincialichiediamo di sapere se il gestore può, con finanziamenti pubblici, direttamente e senza alcuna particolare procedura, realizzare il progetto di realizzazione ed ottimizzazione della rete idrica, compresi tutti i successivi adempimenti". "L'avere ottenuto dalla Regione Siciliana i primi 25 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica premette, invece, il consigliere Raccuia - costituisce un titolo di merito per l'azione decisiva e paziente del sindaco Marco Zambuto, perché porterà gli agrigentini ad avere l'acqua corrente nelle loro case. Chiedo però di conoscere conclude il consigliere comunale che è anche intenzionato a rassicurare l'opinione pubblica - se veramente un privato può, con soldi pubblici, senza nessuna gara, realizzare il progetto, appaltarsi le opere, nominarsi il direttore dei lavori e i collaudatomi".
Polizia provinciale È senza una sede
La polizia provinciale fra un paio di settimane al massimo dovrà lasciare l'attuale sede di viale della Vittoria. Dopo un pugno di ferro giudiziario fra Comune e Provincia, arrivata la sentenza definitiva che assegna la proprietà dell'immobile all'amministrazione comunale è partita la notifica di sfratto. Il Comune intende, infatti, mettere in vendita la palazzina. La Provincia regionale di Agrigento, con in testa il presidente Eugenio D'Orsi, pur non escludendo la richiesta delle spese di manutenzione sostenute negli ultimi anni per il palazzo, sta cercando, adesso, una soluzione. Serve un immobile di circa mille metri quadrati. La polizia provinciale non è, infatti, l'unico ufficio della Provincia che presto si ritroverà senza sede. Al momento, nonostante le indagini di mercato, frenetiche, siano ancora in corso, non è esclusa soluzione interna fra le sedi disponibili.
POLEMICHE. Al momento di certo c'è il contributo di 100 mila euro.
Sagra, rinviata pure la presentazione - Zambuto: «La festa andrà in porto»
La presentazione alla stampa della sessantaseiesima edizione della Sagra del Mandano in Fiore, che avrebbe dovuto tenersi ieri mattina, al Piazzale Hardcastle, è stata improvvisamente rinviata. Nessuna comunicazione ufficiale sulle cause dello slittamento a data da destinarsi, ma si ipotizza che alla base della decisione degli organizzatori vi siano motivazioni legate non tanto al finanziamento che la Regione Siciliana ha garantito, quando all'ammontare esatto del budget per garantire il normale svolgimento dell'evento. Al momento è certo solo il contributo di 100 mila euro garantito dal Comune, troppo poco per sostenere per intero i costi della manifestazione. A gettare acqua sul fuoco sulla vicenda è il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, che si dice ottimista: "Posso affermare - sottolinea - in tutta tranquillità e con la massima trasparenza che anche quest'anno l'edizione della Sagra del Mandorla in Fiore andrà in porto. Quello che mi preme maggiormente è rassicurare tutti gli agrigentini. Il motivo per cui è stata rinviata la conferenza stampa - dichiara il sindaco - è stato solamente dovuto al fatto che attendiamo un comunicato ufficiale dalla Regione Siciliana affinché deleghi il dottore Nuccio Catagnano, direttore del servizio turistico regionale nonché responsabile dell'ufficio turistico provinciale, al recupero dei fondi che da Palermo ci avevano garantito. Ma - prosegue ancora Marco Zambuto - il rinvio della conferenza stampa è questione di pochi giorni. In settimana sicuramente si terrà. Voglio anche sottolineare che l'impegno da parte del Comune di Agrigento c'è stato, c'è e ci sarà. Teniamo moltissimo - conclude il Sindaco - a questo importantissimo evento che offre ulteriore slancio alla nostra terra, a livello sociale, culturale e turistico". Sulla vicenda era intervenuto, ieri mattina, in una nota ufficiale, anche il consigliere comunale del Pdl, Fabio Cordova, accusando l'amministrazione comunale di scarsa organizzazione: «Tutta la cittadinanza - afferma - è in attesa di sviluppi sulla vicenda e sembrerebbe che le idee della fatiscente macchina organizzativa messa in piedi in fretta e furia da questa Amministrazione siano poche e confuse». Da sottolineare anche che uno dei componenti del comitato organizzatore messo in piedi un mese fa dal sindaco, Cristian Moncada, ha deciso di mollare tutto.
RACCOLTA RIFIUTI: Operai senza stipendi
«Ato Gesa», proclamato lo sciopero
Nuovo sciopero degli operatori ecologici della GesaAg2 di Agrigento. I sindacati dei lavoratori hanno stretto i termini della vertenza e hanno proclamato ieri pomeriggio uno sciopero per il prossimo 4 febbraio. L'astensione dal lavoro riguarderà per l'intera giornata i netturbini dei 18 comuni serviti da Gesa tranne il capoluogo. Gli operatori ecologici di Agrigento infatti, in ottemperanza alla legge nazionale 146 del 90 sul diritto allo sciopero che vieta l'astensione dal lavoro in caso di manifestazioni di carattere internazionale e almeno sulla carta, la sagra del mandorlo in Fiore, avrebbe un carattere di internazionalità. Ma per ovviare all'ostacolo, i lavoratori si avvarranno del diritto di assemblea. Dal lunedì successivo, 7 febbraio, se la situazione dovesse rimanere immutata, ogni giorno ci sarà un sitin di lavoratori davanti i cancelli della Gesa per protestare contro il ritardo nei pagamenti. Al momento i lavoratori devono ancora ricever egli stipendi di dicembre e gennaio più la tredicesima mentre le imprese dell'Ati, l'associazione temporanea di imprese non ha ricevuto il rimborso delle fatture da luglio ad oggi. Rispetto ai mesi precedenti, adesso la situazione sembra più delicata anche perché la società va verso lo scioglimento. Problemi anche per i lavoratori della Progeo che alla Gesa si occupano della selezione dei rifiuti.
TAR. L'intricata vicenda del consorzio provincia!e va avanti dal maggio dello scorso anno
Annullato il commissariamento - Catuara torna a guidare l'«Asi»
Stefano Catuara, da oggi, ritorna al timone del consorzio Asi di Agrigento. Il Tar Sicilia, dopo il nuovo ricorso fatto da Catuara, che è rappresentato dall'avvocato Leonardo Cucchiara, ieri, ha sospeso il terzo decreto di commissariamento del consorzio Asi. Un commissariamento che era stato disposto dall'assessore regionale alle Attività produttive.
"L'affaire" consorzio Asi di Agrigento va avanti dal maggio dello scorso anno. L'assessore regionale Marco Venturi rilevando delle "illegittimità" aveva firmato il commissariamento del consorzio "quale atto obbligatorio, finalizzato a garantire aveva allora scritto la continuità amministrativa dell'ente". Ad inizio settembre era arrivato il primo verdetto del tribunale amministrativo regionale di Palermo. Il commissariamento era stato dichiarato "illegittimo per pregiudizio grave ed irreparabile a carico di Stefano Catuara, presidente del Consorzio, in assenza di presupposti per il provvedimento e comunque per assenza di requisito di dirigente del commissario nominato". Catuara era tornato al suo posto. Ma è durato poco. A metà dicembre era stato firmato un nuovo decreto di commissariamento del consorzio per l'area di sviluppo industriale. Poche ore dopo, Catuara parlava esplicitamente di "atti vessatori in danno di organi democratica- mente eletti, in violazione di un giudicato cautelare", annunciando di voler "chiedere l'intervento dell'autorità giudiziaria per accertare eventuali abusi" e dicendosi costretto a dover "ricorrere ancora alla giustizia amministrativa per chiedere la sospensione dell'ennesimo atto illegittimo". E così è stato. Il 10 gennaio, ad Agrigento, per dare sostegno all'assessore Venturi, sono arrivati anche Leoluca Orlando e Fabio Giambrone di Italia dei Valori.
Per Orlando e Giambrone vi sarebbero state "elezioni illegittime del presidente, minacce agli ispettori regionali, trattati ve private disposte e poi revocate, nonché spese pazze". Categorico, anche allora, Stefano Catuara: "Orlando è stato indotto in errore. Chiederò di incontrarlo per capire se c'è buona fede o se c'è una campagna stampa contro l'Asi. A metà mese, poi, il Tar Sicilia ha aveva rinviato l'esame del ricorso contro il decreto di commissariamento dell'assessore alle Attività produttive. A chiedere il rinvio nel merito era stato lo stesso ricorrente, dopo la produzione, da parte dell'amministrazione, di nuova documentazione. Il "tira e molla", fra carte ed aule della giustizia amministrativa, fra prese di posizione e solidarietà per uno o per l'altro "fronte", è andato avanti fino ad ieri. Il tribunale amministrativo della Sicilia è tornato a dare, ancora una volta, ragione al presidente del consorzio Asi Stefano Catuara, consentendogli, di fatto, di poter tornare alla guida dell'ente.
PALAZZO DELLA PROVINCIA
Rimarrà allestita fino al giorno 29 a mostra di abiti «Vestiti di Storia», abiti storici nella Scala Reale del Palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro. Raccoglie gli ottocenteschi abiti appartenuti a nobili famiglie siciliane. All'esposizione si affianca una conia della «Natività coi Santi Francesco e Lorenzo», del Caravaggio, dipinta dal pittore Calogero Termine. Ingresso dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
LA SICILIA
Aragona oggi apre variante statale 189
Verrà finalmente aperto al traffico stamattina il nuovo svincolo per Aragona sulla statale 189, Agrigento-Palermo. Contrariamente a quanto avvenuto anche per opere di minore importanza (come la semplice riparazione di un ponte) non ci sarà alcuna cerimonia di inaugurazione: soltanto la semplice rimozione delle transenne ed i veicoli, a partire dalle ore 10, potranno transitare ed utilizzare le nuove uscite per dirigersi verso Aragona o per immettersi sulla statale provenendo da quest'ultimo centro abitato. I lavori peri! rifacimento della strada e degli svincoli ebbero inizio il 10 luglio del 2009 e con essi si é conclusa una vicenda che si é trascinata per oltre 20 anni.
La rampa fino ad ora utilizzata era stata realizzata per assicurare continuità di tracciato, ma non era, infatti, stata prevista nel progetto originario che l'Anas aveva redatto negli anni '80. Tale progetto prevedeva invece la realizzazione di uno svincolo a livelli sfalsati in prossimità dell'abitato di Aragona e di strade laterali di servizio oltre che di un nuovo tratto ove realizzare lo svincolo per l'accesso alla zona industriale, a carico dell'Asi. I lavori tuttavia non furono mai portati a compimento per mancanza di fondi. La rampa, che doveva essere provvisoria, è rimasta per parecchio tempo l'unico tratto di collegamento. Per questo nel 2008 l'Anas predispose un nuovo progetto esecutivo finalizzato al completamento dello svincolo. Sottoscrisse inoltre con il Consorzio Asi, la Provincia ed il Comune di Aragona una convenzione. A lavori in svolgimento quest'ultimo chiese ed ottenne che venisse resa più sicura la circolazione stradale in prossimità del bivio e lungo il tracciato che dalla SS 189 immette ad Aragona, per cui sono stati migliorata la segnaletica e l'impianto di illuminazione nella zona. Come si ricorderà, in un primo tempo si era detto che il nuovo svincolo sarebbe stato aperto entro la fine del 2010, poi si disse l'8 febbraio 2011 e successivamente si era anticipato a venerdì scorso. Il maltempo però ha impedito il rispetto di quest'ultima data e si è avuto uno slittamento di qualche giorno, fino alla mattinata di oggi.
ENTI LOCALI
La politica nella bufera
Abbiamo scherzato. Contrariamente alle anticipazioni di domenica scorsa, nella politica dei due principali enti locali agrigentini non c'è stata nessuna decisione. Soprattutto alla Provincia regionale dove il presidente Eugenio D'Orsi era convinto di poter formare la nuova giunta entro ieri pomeriggio tanto da anticiparlo ai suoi più stretti collaboratori facendo tanto di nomi e partiti. Invece così non è stato. Dopo un susseguirsi di incontri e di trattative, ieri mattina non c'è stata alcuna convocazione per i giornalisti e nemmeno un colloquio chiarificatore. La conferenza stampa per rendere noto il nuovo esecutivo semplicemente non c'è stata. "Ci sono da definire alcuni dettagli in relazione alla nascita del terzo polo, per cui è meglio aspettare ancora qualche giorno" è stata la versione ufficiale. Ma pare che in realtà D'Orsi non abbia potuto fare la giunta perché - non coinvolgendo il Pd e il Patto per il Territorio, gli mancano numeri: Mpa (che dovrebbe avere tre assessori), Fli (che dovrebbe averne due), Forza del Sud (anch'esso due) e Udc (un solo rappresentante), non hanno un numero di consiglieri provinciali sufficiente a formare una maggioranza. Allora ieri mattina si è cercato di coinvolgere il Patto per il Territorio: pare che a quest'ultimo sia stata prospettata la possibilità di partecipare alla maggioranza con un assessore, ma dal "Patto" avrebbero risposto "picche". Preferiscono stare in una forte opposizione che avere un posticino in Giunta. Dunque ieri fumata nera. Si tornerà alla carica oggi, nella speranza di trovare il bandolo della matassa, ossia la possibilità di formare una maggioranza che possa sostenere la nuova giunta D'Orsi senza l'apporto del partito democratico. Tutto fermo anche al Comune dove Marco Zambuto ha smentito le voci di un suo allontanamento dall'Udc. «E' solo spazzatura - ha detto - non c'è nulla di vero». Nessuna dichiarazione invece sulla eventualità di azzerare la giunta. L'impressione è che per il momento tutto resterà così com'è e che il rimpasto annunciato a novembre (riduzione del numero degli assessori da dieci a sei e adeguamento della maggioranza al quadro politico regionale) per il momento non troverà concreta attuazione. Il ragionamento politico di Zambuto è abbastanza chiaro. C'è un pendo di grande fermento anche nell'esperienza alla Regione con Forza del Sud e Fli che si lanciano messaggi e il Pd che ha fermenti interni, per cui non si vuole imbarcare subito in una giunta che potrebbe essere anacronistica fra qualche settimana. L'unica cosa che Marco Zambuto sottovaluta, ma questo è un dettaglio irrilevante, è la cittadinanza alla quale da novembre continua a dire cose che poi non fa e senza spiegare il perché. Ha detto che entro il 31 dicembre avrebbe azzerato la Giunta per far risparmiare il Comune. Tranne due dimissioni volontarie, non c'è stato niente. Ha anche chiesto la disponibilità ai suoi assessori. Ma non lo fa e diventa sempre meno verosimile l'ipotesi che lo voglia fare per aiutare le casse del Comune. Intanto l'agrigentino Giuseppe Catania è stato chiamato a rappresentare, insieme con Pietro Currò, il partito repubblicano nei coordinamenti regionali del cosiddetto Terzo Polo a cui il Pri intende partecipare. La decisione è stata presa sabato scorso a Roma dove l'on. Giorgio La Malfa ha organizzato una manifestazione con la partecipazione dei responsabili regionali del partito, finalizzato alla elaborazione di un nuovo progetto politico svincolato dalla logica bipolare.
DALL'EX GOVERNATORE AL REFERENDUM PD ALLA VERTENZA CESAME: INTERVISTA CON IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
Lombardo: "Cuffaro ha mostrato un grande rispetto per la magistratura"
Presidente Lombardo, qual è il suo giudizio sulla vicenda Cuffaro?
«L'ex governatore ha dimostrato, già dall'inizio di questa vicenda processuale, e soprattutto nella sua fase conclusiva, di avere un profondo senso delle istituzioni e un grandissimo rispetto per la magistratura. Non posso che lodare questo atteggiamento».
Quando ha sentito per l'ultima volta l'ex presidente?
«Non lo sento da un po'. Ho avuto modo di parlare con il fratello Silvio il giorno della sentenza, una sentenza che giudico molto dura».
Parliamo di politica e dell'evidente spaccatura all'interno del Partito democratico sull'appoggio al governo regionale. C'è un dato di fatto: il no degli elettori chiamati a votare per il referendum a Enna, Gela e a Caltagirone.
«Questi referendum sono stati amplificati, così come la storia del dissenso. Mi è stato raccontato che, su una trentina di interventi domenica scorsa nella riunione dei circoli del Pd, solo due erano contrari. Bianco sarà rimasto non più di mezz'ora, senza aprire bocca. Poi, con la coda tra le gambe, se ne è andato e dalla sua segreteria ha cominciato a inviare comunicati stampa. La sua è una posizione isolata».
Ritornando al referendum: ufficialmente a Caltagirone hanno votato 2000 persone. A me risulta che avranno espresso la loro preferenza solo in 300-400 su 25 mila cittadini aventi diritto. E' noto a tutti che Enna e Caltagirone rappresentano delle "isole" dove ancora resiste la forte alleanza tra alcuni esponenti del Pd e di un certo Pdl, quello meno innovativo».
«Vedo, di contro, un grande schieramento che sostiene questa esperienza di governo fondata su un processo riformatore della Sicilia. Noi andremo avanti fino a quando perdureranno queste condizioni. Nessuno vuole tirare la corda più del giusto. Una cosa è certa: non possiamo tornare indietro e ripercorrere la strada dello sfascio della Regione intrapresa per qualche decennio».
I lavoratori ex Cesame chiedono garanzie, cosa si sente di dire?
«Prima di radunare i lavoratori ex Cesame ieri ho incontrato i vertici del gruppo Ikea. Conservano l'atteggiamento tipico dei gruppi stranieri che vengono in Sicilia per farsi i loro porci comodi. Non gliene frega niente di assorbire la forza lavoro. Grazie alle autorizzazioni facili hanno trovato terreno fertile per fare ciò che desiderano: contratti part-time da poche centinaia di euro. li problema di queste persone, invece, resta sulle nostre spalle». «Ho spiegato ai sindacati che mi farò carico personalmente di questa situazione. La Regione Siciliana parteciperà attivamente e al massimo livello al vertice convocato per venerdì 28 gennaio dalla prefettura di Catania. Seguiremo con attenzione il lungo processo di ricollocazione nel mercato del lavoro profondendo il massimo impegno affinché questi soggetti possano trovare spazio nell'impresa produttiva».
Il "lodo Lupo" urta contro lo scoglio del sì a Lombardo
La sinistra all'unisono sulla grande alleanza: "Prima il Pd tolga l'appoggio al governatore"
PALERMO. I partiti della sinistra: Sel, Fds e Idv alla proposta di alleanza per le prossime elezioni amministrative, avanzata loro dal segretario regionale del Pd, Lupo, non hanno solo posto la pregiudiziale del sostegno al «Lombardo quater», ma hanno anche sollevato il problema dello sbarramento del 5% che non consente alle loro liste, tranne in qualche caso eccezionale, di varcare la soglia di Comuni e Province, Una richiesta che difficilmente potrà essere accolta nell'ambito della riforma della legge elettorale per gli enti locali. Infatti, lo sbarramento del 5% è frutto di un emendamento del capogruppo del Pd, Antonello Cracolici. Un confronto tutto in salita, dunque, anche se formalmente il dialogo fra Pd e forze di sinistra è stato ripreso domenica quando hanno cenato insieme Lupo, il coordinatore regionale di Idv, Fabio Giambrone, quello della Federazione di sinistra, Luca Cagemi, e quello di Sel, Erasmo Palazzotto.
Raggiungere un accordo non sarà facile, ma Lupo non desiste: «Il sistema delle alleanze parte dal centrosinistra, già a Ragusa potremmo presentarci uniti, noi faremo le primarie per la scelta
del nostro candidato, poi siamo disponibili a confrontarci con Idv, Sel e Fds per trovare una sintesi». Ragusa è l'unico capoluogo di provincia in cui si voterà nella prossima primavera, Per il prossimo 6 febbraio, il segretario provinciale, Beppe Calabrese, che è anche capogruppo in Consiglio comunale, ha convocato le elezioni primarie. A contendersi la designazione a candidato sindaco saranno Sergio Guastella, avvocato di 44 anni, esponente della società civile, ed il consigliere comunale uscente Antonino Barrera. Due generazioni a confronto. Calabrese sostiene Guastella che mantiene stretti rapporti con i dirigenti localidi SeI e ldv e che spera anche in un accordo con l'Mpa. Ma il movimento fondato dal presidente della Regione, in Sicilia, è una delle forze principali del Terzo poio che ha deciso di presentare propri candidati a sindaco in tutti i comuni in cui si voterà, presumibilmente a maggio. Una scelta diversa a Ragusa significherebbe mandare in frantumi la stessa coalizione. Ai dirigenti locali del Terzo polo, ieri, ha chiesto lumi il sindaco uscente Nel- lo Dipasquale che ha nella propria giunta assessori dell'Udc e dell'Mpa. li Terzo polo avrebbe ribadito a Dipasquale che presenterà un proprio candidato. Nei giorni scorsi si è fatto il nome di Sonia Migliore, consigliere comunale uscente dell'Udc, ma nelle ultime ore sembrano salire le quotazioni del presidente della Provincia, Franco Antoci. Dipasquale, secondo indiscrezioni, nei prossimi giorni potrebbe mettere fuori dalla giunta gli assessori dell'Udc e deil'Mpa. Tutto ciò nonostante i rapporti politici e personali siano ottimi. Un candidato del Terzo polo in una città come Ragusa che ha sempre dato grande consenso al centrodestra, consentirebbe al Pd di giocarsi le sue carte, specialmente se riuscisse ad allearsi con Idv, Sel e Fds. Però, c'è la pregiudiziale Lombardo. «Prima di ogni accordo nel centrosinistra per le amministrative - ha detto il segretario regionale dell'Idv, senatore Fabio Giambrone - il Pd deve sciogliere il nodo Lombardo. È vero, l'incontro di ieri sera (domenica sera, ndr) è stato cordiale, ma al Pd abbiamo posto due precondizioni: la prima è togliere l'appoggio al governo Lombardo, la seconda che non può esserci alcuna intesa col Terzo polo, di cui fanno parte pezzi di centrodestra che stavano con Berlusconi e che stanno ora con Lombardo». Ed ha aggiunto: «Fino a quanto il Pd starà con Lombardo, non saremo disponibili a chiudere alcun accordo nel centrosinistra, Il Pd, che è essenziale per la ricostruzione della coalizione, sciolga l'ambiguità, recuperi la sua coerenza e abbandoni il governatore, su cui pesa una questione morale, oltre a una incompatibilità politica». E se per Erasmo Palazzolo, segretario regionale di Sei: «È stato un incontro positivo, abbiamo awiato un tavolo di confronto sulla possibilità di trovare candidati unitari», il segretario della Federazione della sinistra, Luca Cangemi, è stato irremovibile: «A Lupo abbiamo ribadito le nostre note posizioni: l'accordo del Pd con Lombardo è un fatto un gravissimo e un ostacolo al processo di reale cambiamento della Sicilia. Inoltre, ogni accordo con il cosiddetto Terzo polo, nella prossima tornata di amministrative, è escluso. È chiaro che oggi ogni dialogo è precluso dalla linea politica regionale del Pd. Da questo nodo Lupo non può sfuggire: se sceglie Lombardo, questo impresentabile governo regionale e le forze che lo sostengono non potrà che avere avversarie non solo la Federazione della sinistra e altre forze di alternativa, ma anche una parte grande di cittadini e cittadine siciliane, che vogliono rompere con sistema di potere che opprime la nostra terra».
La volontà del Terzo polo di presentare propri candidati alle prossime amministrative, non agevola certo i «filogovernativi» del Pd dove si annunciano nuove iniziative referendarie, La linea di Lupo è stata difesa dall'europarlamentare Davide Sassoli che da Marsala ha iniziato il suo viaggio sul camper del Pd peri 150 anni dell'unità d'Italia. Ma per Bernardo Mattarella, «non c'è alternativa al referendum: la manifestazione di Catania non può essere certo spacciata nè per una consultazione regionale, tantomeno per un successo di chi sostiene il governo Lombardo».
Intanto, ieri, Gianfranco Miccichè ha tenuto a battesimo il centro studi «Forza delle idee», il «pensatoio» di Forza del Sud che sarà diretto da Silvio Liotta, ed segretario generale delI'Ars e ed ex parlamentare di Forza Italia.
PORTO EMPEDOCLE. La decisione presa dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza dopo l'intimidazione
Rafforzata la vigilanza a Firetto
PORTO EMPEDOCLE. Dopo la pesante intimidazione subita nei giorni scorsi, il sindaco Calogero Firetto si è visto rafforzare il sistema di vigilanza e controllo da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Riunitosi nei giorni scorsi per analizzare alcune situazioni particolarmente delicate, ovvero quelle di alcuni amministratori presi di mira da ignoti delinquenti, il Comitato ha disposto un innalzamento «non Invasivo» del livello di attenzione intorno al primo cittadino empedoclino a cui la settimana scorsa ignoti mascalzoni fecero recapitare due proiettili in busta e un foglio con la scritta 2011, adagiando il tutto sul parabrezza di una Mercedes in uso alla famiglia del sindaco. Un sindaco distintosi negli ultimi 4 anni per l'efficienza della propria amministrazione, capace di cambiare in meglio il volto del paese che amministra, Firetto si recò subito in Questura per denunciare quanto accaduto, con la Squadra Mobile che in poco tempo ha fatto scattare le indagini. La faccenda però meritava di essere affrontata coni! massimo dell'attenzione, da qui l'immediata trattazione del caso in seno al Comitato per l'ordine e la sicurezza. Chi pensava che un simile innalzamento della strategia della tensione verso Firetto potesse fare scattare l'affidamento di una scorta peri! sindaco, da parte di poliziotti, carabinieri o finanzieri si sbagliava. A vigilare sull'integrità fisica del primo cittadino saranno ancora il vigile urbano armato, ovvero colui il quale lo lascia soltanto quando deve andare al gabinetto. Senza
dimenticare che anche l'autista istituzionale è nelle condizioni di intervenire in caso di bisogno.
Per il resto, da quel poco che per ovvi motivi è emerso dalla riunione del Comitato, verranno rafforzati i controlli sugli obiettivi cosiddetti sensibili, ovvero i luoghi frequentati dal sindaco nella vita privata e professionale. li tutto a poche settimane ormai dal voto per le amministrative che vedranno Porto Empedocle tra i comuni in cui i cittadini saranno chiamati a scegliere chi li amministrerà per i prossimi 5 anni. La speranza è che da qui al giorno del voto non accadano episodi tali da rendere ancor più teso il clima politico.
FAVARA
Discarica Malvizio, nuovo sopralluogo
FAVARA. A quanto ammonta la somma necessaria per bonifica della discarica abusiva attorno al ponte sul fiume Naro che attraversa la contrada Malvizzo, nelle campagne al confine dei territori tra Favara e Naro? Per stilare un preventivo di spesa mirato ad eliminare i rifiuti speciali pericolosi, di una discarica figlia dell'abbandono, dell'incuria e della superficialità dell'uomo, domani mattina sarà effettuato un nuovo sopralluogo dei tecnici comunali di Favara e di Naro, della Protezione Civile e della Provincia Regionale di Agrigento. Quest'ultima sarà rappresentata dall'ingegner Enzo Dainotto. La riunione, che si terrà alle ore 9.30 direttamente sul ponte Malvizio, sotto il quale c'è la mega-discarica, è stata convocata dall'assessore all'Ambiente e alla Salute del Comune di Favara, Lino Sorce, che ha trovato la disponibilità degli altri Enti interessati alla vicenda. L'assessore Sorce, reduce dal viaggio a Palermo fatto all'assessorato regionale, nei giorni scorsi del problema legato alla discarica del ponte di contrada Malvizio ha investito il governatore della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Quest'ultimo, prima di affrontare l'argomento, ha chiesto un dettagliato rapporto corredato da un altrettanto dettagliato preventivo di spesa. Tutti gli sforzi da sostenere livello economico sono mirati ad eliminare la discarica, e soprattutto a bonificare tutta la zona invasa da migliaia di copertoni di ogni dimensione per auto e camion incivilmente riversati, forse, direttamente da sopra il ponte nel sottostante greto del torrente dove il fruscio della vegetazione e lo scroscio delle acque apparentemente limpide lottano con l'ecologia, con la natura e con la salute delle persone. La discarica, un'area vasta di 30.000 mq, è sottoposta a sequestro con provvedimento del giudiziario dello scorso 5 gennaio eseguito dai Carabinieri, dal Corpo di Polizia provinciale e dal Corpo forestale di Agrigento.
Annullata dagli organizzatori la conferenza stampa in programma per ieri. Non c'è ancora
sicurezza sul finanziamento regionale
Sagra non arrivano i soldi
Il problema della Regione, da quanto è stato dato sapere, sarebbe legato al fatto che non è stato approvato il bilancio
Niente conferenza stampa di presentazione della Sagra del Mandano in fiore ieri ad Agrigento. Contrariamente a quanto era stato annunciato, è stata rinviata e senza una data prossima. probabilmente la causa è dovuta al fatto che nemmeno ieri mattina si sono avute dalla Regione siciliana notizie certe in ordine al finanziamento per la sagra del mandorlo in fiore. Al Servizio turistico regionale (l'ex Azienda autonoma di soggiorno e turismo) si aspetta di sapere quali saranno, se ci saranno, le risorse dall'assessorato regionale al turismo finalizzate allo svolgimento della manifestazione di primavera agrigentina. Pare che ci sia stata l'assicurazione che il finanziamento ci sarà, ma non se ne conosce l'ammontare. Il problema, a quanto sembra, sta nel fatto che la Regione non ha ancora approvato il bilancio di previsione per l'anno in corso, per cui l'amministrazione è costretta a programmare la spesa operando sui dodicesimi. In tal modo è impossibile impegnare somme di un certo rilievo. I funzionari dell'assessorato regionale al Turismo stanno quindi studiando quali sono, se ci sono, le strade da seguire per poter finanziare la Sagra malgrado le ristrettezze dettate dall'assenza del bilancio di previsione. Nelle stesse condizioni é anche il Carnevale di Sciacca: c'é la volontà di finanziare le somme necessarie al suo svolgimento, ma i deve studiare come poter fare per disporre il finanziamento. Pare che qualche notizia in più si potrebbe avere tra il pomeriggio di oggi e la mattinata di domani. D'altra parte il tempo sta stringendo: mancano ormai soltanto una decina di giorni all'inizio della Sagra del mandorlo in fiore ed al momento le uniche risorse ufficialmente disponibili sono solo quelle dell'amministrazione comunale. Se la Regione siciliana non troverà il modo di aggirare, sempre nel rispetto delle procedure di legge, l'ostacolo della mancanza di bilancia, potrà dare soltanto qualche decina di migliaia di euro, che sarebbero assolutamente in- sufficienti per consentire l'effettuazione della manifestazione nei tempi e nei modo previsti.
D'altra parte, vale la pena di ribadire che rimane così poco tempo a disposizione che sarà problematico allestire una sagra all'altezza della situazione, anche nella ipotesi in cui, alla fine, dall'assessorato regionale al turismo arrivino i finanziamenti che sono stati assicurati.
Agrigentoflash.it
Lavori rete idrica, in 11 chiedono chiarimenti a D'Orsi
Undici consiglieri provinciali, Matteo Ruvolo, Riccardo Gallo Afflitto, Rosario Marino, Giovanni D'Angelo e Giuseppe Picone del Patto per il Territorio, Nino Spoto, Rifondazione comunista, Roberto Gallo, La Destra, Carmelo Avarello, La Sinistra, Nicolò Testone, Pdl, Ezio Di Prima e Stefano Girasole del Pd,chiedono se rispondano al vero le notizie diffuse in questi giorni circa le procedure che si intendono seguire prima dell'esecuzione della nuova rete idrica di Agrigento. Al presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, anche nella qualità di presidente del Consorzio d'Ambito del servizio idrico integrato, si chiede "se il gestore può, con finanziamenti pubblici, direttamente e senza alcuna particolare procedura, realizzare il progetto compresi tutti i successivi adempimenti".
Politica in subbuglio: Zambuto rinvia, D'Orsi fa marcia indietro
Come se non bastasse lo scandaloso clima nazionale e il peso enorme sulla realtà regionale della condanna di Totò Cuffaro, nostro presidente della Regione per 7 anni, tanti quanti ne dovrà scontare, ecco che a livello locale amministratori e politici ci mettono lo zampino per ammorbare ancora di più le situazioni e mantenere il caos e l'incertezza. Intanto, il sindaco Marco Zambuto ha rinviato sine die l'azzeramento della sua Giunta, un rimpasto più che annunciato il cui progetto si è infranto nella realtà matematica del pericolo rappresentato dall'attuale assetto del consiglio comunale. Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, contrariamente a quello che aveva annunciato ieri mattina ai giornalisti davanti alla sede della convention di Forza del Sud, oggi ha dovuto fare marcia indietro. Quattro conti: non avrebbe più la maggioranza in Consiglio perché il Patto per il Territorio, finora suo sostenitore avrebbe deciso di rimettere i remi in barca e lasciare D'Orsi al suo destino di governo. Appena ieri il presidente aveva preannunciato una conferenza stampa per le 16 di oggi nella quale avrebbe dovuto comunicare i nomi dei nuovi assessori: un esecutivo formato di otto elementi. Fuori il Pdl, dentro Mpa, Fli, Udc di Casini, Forza del Sud.
Provincia, 230 mila euro per la manutenzione di due scuole
La Provincia interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011. La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, per terminare le opere mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi. "Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione. Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi". Sul sito internet www.provincia.agrigento.it, sono disponibili e scaricabili i bandi integrali di gara, il disciplinare delle gare, il patto di integrità ed il modello espressamente predisposto per la partecipazione alle gare, di cui è vivamente consigliato l'uso. I bandi e gli avvisi di gara sono, anche, pubblicati sul sito informatico dell'Osservatorio Regionale dei LL.PP.
Agrigentoweb.it
Rifacimento rete idrica, 11 consiglieri provinciali chiedono chiarimenti a D'Orsi
I Consiglieri Provinciali Matteo Ruvolo, Nino Spoto, Riccardo Gallo Afflitto, Roberto Gallo, Carmelo Avarello, Giovanni D'Angelo, Rosario Marino, Nicolò Testone, Ezio Di Prima, Stefano Girasole e Giuseppe Picone, avendo appreso che il Comune di Agrigento ha avuto la disponibilità di Euro venticinquemilioni come finanziamento per la realizzazione ed ottimizzazione della rete idrica del capoluogo, e visto che alcuni organi di stampa hanno però sottolineato l'indeterminatezza delle procedure che porteranno alla realizzazione del progetto finanziato hanno chiesto al Presidente della Provincia, anche nella qualità di Presidente del Consorzio d'Ambito del servizio idrico integrato, di sapere se il gestore può, con finanziamenti pubblici, direttamente e senza alcuna particolare procedura, realizzare il progetto di cui in premessa compresi tutti i successivi adempimenti.
La Provincia interviene per migliorare la fruibilità delle scuole provinciali
La Provincia interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011.
La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, per terminare le opere mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi.
"Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione.
Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi".
Sul sito internet sono disponibili e scaricabili i bandi integrali di gara, il disciplinare delle gare, il patto di integrità ed il modello espressamente predisposto per la partecipazione alle gare, di cui è vivamente consigliato l'uso. I bandi e gli avvisi di gara sono, anche, pubblicati sul sito informatico dell'Osservatorio Regionale dei LL.PP.
Infoagrigento.it
Rimpasto alla provincia, rinviata la conferenza stampa - le ultime indiscrezioni
Slitta di alcune ore la conferenza stampa del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, che oggi avrebbe dovuto presentare la nuova giunta di governo. Probabilmente c'è ancora qualche tassello da mettere a posto. Allo stato attuale delle cose l'unica certezza è che entreranno a far parte della nuova giunta tutti i partiti del cosiddetto "Polo della Nazione" con l'aggiunta dei ciminiani di Forza del Sud. Quanto alla ripartizione degli scranni, due assessorati dovrebbe andare a Futuro e Libertà, tre al Movimento per l'Autonomia, due a Forza del Sud, tre all'UDC e due al Partito Democratico.
Gli ultimi dettagli del rimpasto saranno definiti nella prossime ore. Domani, salvo sorprese, la nuova giunta sarà presentata alla stampa.
Comunicalo.it
EDILIZIA SCOLASTICA.
La Provincia di Agrigento finanzia interventi a Palma di Montechiaro e Ravanusa
La Provincia interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011. La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, per terminare le opere mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi.
"Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione.
Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi".
Sul sito internet www.provincia.agrigento.it, sono disponibili e scaricabili i bandi integrali di gara, il disciplinare delle gare, il patto di integrità ed il modello espressamente predisposto per la partecipazione alle gare, di cui è vivamente consigliato l'uso. I bandi e gli avvisi di gara sono, anche, pubblicati sul sito informatico dell'Osservatorio Regionale dei LL.PP.
Perlacittà.it
La Provincia di Agrigento migliora la fruibilità delle scuole
La Provincia di Agrigento interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011. La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, per terminare le opere mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi. "Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione. Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi".
Sicilia24h.it
Scuole, la Provincia interviene per migliorare la fruibilità
La Provincia interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011. La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori per terminare le opere, mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi. "Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione. Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi".
Sul sito internet www.provincia.agrigento.it , sono disponibili e scaricabili i bandi integrali di gara, il disciplinare delle gare, il patto di integrità ed il modello espressamente predisposto per la partecipazione alle gare, di cui è vivamente consigliato l'uso. I bandi e gli avvisi di gara, sono anche pubblicati sul sito informatico dell'Osservatorio Regionale dei LL.PP.
Agrigentoinformazione.it
DOPO MARCO ANCHE EUGENIO COME QUINTO FABIO MASSIMO DETTO IL CUNCTATOR
Una farsa, ma c'è poco da ridire. Con tutti i problemi che hanno già messo in ginocchio un'intera provincia, isole comprese, al Comune ed alla Provincia giocano ai "rimpasti", sulla pelle della gente. Marco Zambuto il rimpasto lo ha annunciato da settimane per poi dovere fare marcia indietro: era "Al di sopra dei partiti" ed è finito nel Pdl di Alfano, ora è nell'Udc di Casini e qualcuno sostiene che forse ci ha ripensato. Ma per andare dove? Rischia di ritrovarsi al Comune senza una maggioranza ed allora meglio temporeggiare, magari in attesa di una candidatura, che sarebbe il suo vero ed unico obiettivo. Non va meglio alla Provincia dove Eugenio D''Orsi - forse e anche lui in attesa che qualcuno gli proponga una candidatura - dopo aver annunciato che avrebbe fatto fuori il Pdl di Alfano ed il Pid che era di Cuffaro, anche lui, come Zambuto, facendo un po' i conti, si sta rendendo conto che potrebbe non avere i numeri per governare.
Cosa fare allora: temporeggiare, come Marco. Come Quinto Fabio Massimo, il Cunctator.
Agrigentooggi.it
Giunta Provinciale, D'Orsi prende tempo
AGRIGENTO - Doveva essere il giorno della Giunta Provincia ed invece il Presidente della Provincia ha rinviato tutto a dopodomani. La nomina della nuova squadra di assessori inizialmente era sta annunciata per questa mattina, poi rinviata al pomeriggio ed infine alle venti. In serata e è arrivata la notizia che tutto è stato rinviato a mercoledì prossimo. Il presidente pare stia aspettando i risvolti della politica nazionale. Solo quando il cartello dei partiti come Pdl e Udc vinci ad una nuova alleanza sarà chiarito, D'Orsi darà vita alla nuova giunta provinciale. Chiesti chiarimenti su rete idrica: Intanto 11 consiglieri provinciali avendo appreso che il Comune di Agrigento ha avuto la disponibilità di Euro venticinquemilioni come finanziamento per la realizzazione ed ottimizzazione della rete idrica del capoluogo, e visto che alcuni organi di stampa hanno però sottolineato l'indeterminatezza delle procedure che porteranno alla realizzazione del progetto finanziato hanno chiesto al Presidente della Provincia, anche nella qualità di Presidente del Consorzio d'Ambito del servizio idrico integrato, di sapere se il gestore può, con finanziamenti pubblici, direttamente e senza alcuna particolare procedura, realizzare il progetto di cui in premessa compresi tutti i successivi adempimenti. Si tratta dei Consiglieri Matteo Ruvolo, Nino Spoto, Riccardo Gallo Afflitto, Roberto Gallo, Carmelo Avarello, Giovanni D'Angelo, Rosario Marino, Nicolò Testone, Ezio Di Prima, Stefano Girasole e Giuseppe Picone.
Canicattìweb.it
Confusione politica: Zambuto rinvia, D'Orsi fa marcia indietro
Come se non bastasse lo scandaloso clima nazionale e il peso enorme sulla realtà regionale della condanna di Totò Cuffaro, nostro presidente della Regione per 7 anni, tanti quanti ne dovrà scontare, ecco che a livello locale amministratori e politici ci mettono lo zampino per ammorbare ancora di più le situazioni e mantenere il caos e l'incertezza. Intanto, il sindaco Marco Zambuto ha rinviato sine die l'azzeramento della sua Giunta, un rimpasto più che annunciato il cui progetto si è infranto nella realtà matematica del pericolo rappresentato dall'attuale assetto del consiglio comunale. Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, contrariamente a quello che aveva annunciato ieri mattina ai giornalisti davanti alla sede della convention di Forza del Sud, oggi ha dovuto fare marcia indietro. Quattro conti: non avrebbe più la maggioranza in Consiglio perché il Patto per il Territorio, finora suo sostenitore avrebbe deciso di rimettere i remi in barca e lasciare D'Orsi al suo destino di governo. In questi giorni il presidente aveva preannunciato una conferenza stampa per le 16 di oggi nella quale avrebbe dovuto comunicare i nomi dei nuovi assessori: un esecutivo formato di otto elementi. Fuori il Pdl, dentro Mpa, Fli, Udc di Casini, Forza del Sud.
Oltre 230mila euro per la fruibilità di due istituti di Ravanusa e Palma di Montechiaro
La Provincia interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011. La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, per terminare le opere mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi. "Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione. Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi".