/ Rassegna stampa » 2011 » Gennaio » 26 » Rassegna stampa del 26 gennaio 2011

Rassegna stampa del 26 gennaio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
RIFORMA LOMBARDO
Le società passeranno da tre ad una
In base alla nuova riforma Lombardo, i tre Ato agrigentini confluiranno in un unico ambito che avrà dimensioni provincia li.! liquidatori dovranno quantificare debiti e crediti dei Consorzi e delle Società d'ambito maturati al 31 dicembre 2010, accertare le percentuali di copertura dei costi di gestione del servizio delle precedenti autorità e quantificare le quote che gli utenti hanno versato come Tia o Tarsu. Crediti e debiti pregressi dovranno essere riportati a! 31 dicembre 2010, in modo da consentire il rispetto del principio della "par condicio creditorum". Liquidatori ed eventuali commissari, fino al definitivo avvio de! servizio di gestione integrata dei rifiuti, sono tenuti a garantire la continuità de! servizio e il pagamento dei debiti, con il divieto di procedere a nuove operazioni che potrebbero compromettere o distrarre le risorse destinate in via esclusiva alle esposizioni debitorie.
 
Promosso da «Evangelium vitae»
Gazebo per "aeroporto - Si raccolgono firme
Tappa a Favara del centro di bioetica "Evangelium vitae" per perorare la causa (lei!' aeroporto in territorio agrigentino. "La realizzazione di uno scalo aeroportuale - sostiene il presidente Enzo Di Natali - permette di uscire da un'isolitudine culturale che noi ci portiamo dentro. Pertanto, l'aeroporto prima di essere un investimento sul piano economico lo è sul piano culturale". Giovanni Nocera, uno dei collaboratori del centro, racconta che allorché si organizza il convegno internazionale sulle staminali, che vede arrivare ad Agrigento decine di scienziati, molti restano stupiti dal fatto che una città così ricca di storia sia così limitata nelle comunicazioni.
'Facciamo volantinaggio - dice Di Natali - convinti che chi non desidera la realizzazione di una struttura aeroportuale vuoi lasciare questa provincia in uno stato di abbandono e di emarginazione. Le due diverse velocità tra nord e sud passano anche attraverso la comunicazione". *
 
Gli operatori ecologici convincono i sindacati a programmare l'agitazione per la settimana della kermesse folk
La protesta: «scivola» di tre giornate - Rifiuti, sciopero durante la Sagra
Oggi la prima delle due convocazioni dell'assemblea dei soci della Gesa che dovrà nominare il commissario liquidatore che porterà la società verso lo scioglimento.
E' stato spostato dal 4 al 7 febbraio lo sciopero degli operatori ecologici della Gesd Ag2 di Agrigento. Nell'odierna riunione tra sindacati e lavoratori, conclusa a tarda sera, è stata differita di 3 giorni l'agitazione di protesta contro il mancato pagamento degli stipendi. Cgil, Cisl e Uil hanno accolto le dimostranze dei netturbini che volevano proprio uno sciopero nei giorni della Sagra, utilizzando la kermesse come cassa di risonanza per la loro vertenza. L'astensione dal lavoro riguarderà per l'intera giornata i netturbini dei 18 comuni serviti da Gesa tranne il capoluogo. Gli operatori ecologici di Agrigento infatti, in ottemperanza alla legge nazionale sul diritto allo sciopero che vieta l'astensione dal lavoro in caso di manifestazioni di carattere internazionale e almeno sulla carta, la sagra del mandorlo in fiere, avrebbe un carattere di internazionalità. Ma per ovviare all'ostacolo, i lavoratori si avvarranno del diritto di assemblea e per due eredi ogni fine turno si riuniranno per discutere della loro vertenza. Lo stesso giorno se la situazione dovesse rimanere immutata, ci sarà un sit in di lavoratori davanti i cancelli della Gesa per protestare centro il ritardo nei pagamenti. Ad oggi. i lavoratori devono ancora ricevere gli stipendi di dicembre e gennaio più la tredicesima mentre le imprese dell'Ali, l'associazione temporanea di imprese non ha ricevuto il rimborso delle fatture da luglio ad oggi. E mentre negli uffici Gesa della zona industriale continuano le cede dei cittadini che chiedono spiegazioni sulle nuove bollettazioni emesse, l'amministratore unico Teresa Restivo, ha convocato per oggi e domani, l'assemblea dei soci per procedere allo scioglimento della società e alla nomina del liquidatore. In base alla nuova riforma Lombardo, i tre ato agrigentini confluiranno in un unico ambito che avrà dimensioni provinciali. I liquidatori dovranno quantificare debiti e crediti dei Consorzi e delle Società d'ambito maturati al 31 dicembre 2010, accertare le percentuali di copertura dei costi di gestione del servizio delle precedenti autorità e quantificare le quote che gli utenti hanno versate come Tia e Tarsu.
 
RIBERA
FLAUTO, MASTER CLASS
L'istituto superiore di studi musicali «Arturo Toscanini» di Ribera, istituito e finanziato dalla Provincia, ha organizzato una master class di flauto diretta dalla concertista newyorkese Marlaena Kessick, già titolare di cattedra presso il conservatorio statale di musica di Milano e in atto direttore artistico dell'Ente Concerti Castello di Belveglio ad Asti. Si tratta di un corso di perfezionamento che si svolgerà presso la sede dell'istituto, in via Roma, dal 4 all'8 aprile. L'iniziativa, aperta anche a studenti esterni di ogni nazionalità, offre la possibilità ai flautisti di realizzare un percorso di alta formazione. Potranno partecipare anche uditori. L'istituto Toscanini, in tale occasione ha inaugurato la modalità d'iscrizione online. Per iscriversi c'è tempo fino al 25 marzo. 
 
PALAZZO DELLA PROVINCIA
Vestiti di Storia
La mostra di abiti storici «Vestiti di Storia», è allestita nella Scala Reale del Palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro. Raccoglie gli ottocenteschi abiti appartenuti a nobili famiglie siciliane. All'esposizione si affianca una copia della «Natività coi Santi i Francesco e Lorenzo», del
Caravaggio, dipinta dal pittore Calogero Termine. Ingresso dalle 9 alle 13 e dalle 16  alle 19. Fino al 29.
 
PROVINCIA
Precari, incontro di D'Orsi con i vertici Ugl
La stabilizzazione dei precari della Provincia al centro di un incontro che si terrà oggi alle 12 nella sede centrale della Provincia, tra il Presidente Eugenio D'Orsi e i vertici dell'Ugl. All'incontro parteciperanno il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Eugenio Bartoccelli, e il vicesegretario Lino Volpe. La riunione costituirà - si legge nella nota - anche l'occasione per discutere i problemi dell'occupazione in provincia.
 
Resta il «nodo» del Pd
Provincia, giovedì decisivo per la giunta
Provincia, verso la nuova giunta. Il giorno della verità dovrebbe essere giovedì. Dovrebbe. In questi casi, si sa, il condizionale è d'obbligo. Ma sulla giunta sarà finalmente steso un velo di chiarezza in più. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: il Pd. Roberto Di Mauro non vede l'ora di portarlo in barca ed utilizzare i muscoli del popolo di sinistra per continuare la navigazione senza cedere il passo agli avversari. Di parere opposto li resto degli altri alleati. Primo fra tutti Pippo Scalia che una giunta con D'Orsi vuole farla, ma del Pd neanche a parlarne. Scalia ha già tirato fuori due nomi di possibili assessori del suo raggruppamento. Una scelta, insomma, è stata fatta. Ma data questa spinta all'acceleratore resta il veto per la sinistra del Pd la cui presenza ha il valore di un «salvagente» utile a D'Orsi di governare senza paterni d'animo fino a scadenza di mandato. La partita è ancora tutta da giocare. Gli scenari politici dopo le ultime vicende, politiche e giudiziarie, sono tutte appese ad un filo. Forza del Sud, Udc e lo stesso Fli potrebbero ben presto confluire in quel che sarà la nuova «corte» del centro destra. Mai a sinistra. Oggi amici, dunque, domani rivali dell'Mpa. Per questo, per evitare sorprese ed isolamenti, Di Mauro invoca le nozze con il Pd: per andare avanti senza sorprese. Non sarà facile. Almeno con questi numeri, almeno fino a quando lo schieramento non terrà conto di altre forze politiche. Per esempio il Patto per il territorio. Il «no» di Scalia è stato perentorio. Forse troppo. Ha già fatto slittare la nomina della nuova giunta. Rischia di farlo ancora giovedì. L'appuntamento decisivo è il tavolo regionale che tornerà a riunirsi a Palermo insieme all'Udc ed Api. L'Mpa invocherà ancora le nozze Pd. Finora sono spuntati solo i fichi secchi. 
 
NUOVO ACQUEDOTTO. Una lettera a D'Orsi
Rete idrica senza appalto? Zambuto chiede e carte
Primi ostacoli lungo la strada per l'avvio dei lavori di realizzazione della nuova rete idrica ad Agrigento, per la quale la Regione ha approvato il progetto e il finanziamento da 25 milioni di euro. Nei giorni scorsi alcuni consiglieri provinciali e comunali hanno sollevato dubbi sulle procedure che saranno seguite. In particolare, l'esponente dell' Udc a Palazzo di Giganti, Giuseppe Racchia, ha chiesto di conoscere se veramente "un privato può, con soldi pubblici, senza nessuna gara, realizzare il progetto, appaltarsi le opere, nominarsi il direttore dei lavori e i collaudatori". E ieri è giunta la presa di posizione del sindaco Zambuto che ha chiesto al Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente dell'Ato idrico, la documentazione relativa al finanziamento dell'opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico. Tutto ciò, ha aggiunto, per potere riferire ai Consiglio comunale e ai cittadini e assicurare che le somme stanziate vengano spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità. 
 
VENERDI'. Il presidente della Provincia ci sarà
Riunione di giunta per solidarietà a D'Orsi
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi ha accolto l'invito del sindaco Angelo Graci a partecipale ad una riunione della giunta cittadina. La riunione è in programma per venerdì ed è stata convocata appositamente per "manifestare solidarietà al presidente D'Orsi perle intimidazioni subite nei giorni scorsi. La settimana scorsa era stato il Comune a rendere noto che la giunta era stata convocata con un solo punto all'ordine del giorno, la solidarietà a D'Orsi, appunto, ed era stato comunicato che il presidente della Provincia era stato invitato a partecipare. Ieri Giuseppe Arnone, vice sindaco nella giunta di Angelo Graci, ha annunciato la presenza del capo dell'esecutivo provinciale. "Ho sentito il presidente D'Orsi - sono le parole del vice sindaco - il quale ha ringraziato l'amministrazione per la sensibilità mostrata nei suoi confronti in occasione delle pesanti intimidazioni che ha subito negli scorsi giorni. Mi ha confermato di essere ben lieto di partecipare alla seduta della giunta nel corso della quale gli ribadiremo la nostra solidarietà"
Eugenio D'Orsi arriverà a metà mattinata e raggiungerà il municipio dove ad accoglierlo ci saranno il sindaco Angelo Graci e gli assessori che compongono l'esecutivo. E' verosimile che durante il vertice siano affrontate anche problematiche che interessano la cittadinanza e che possono essere risolte con il contributo di Comune e Provincia. 
 
SENTENZA DEL TAR.
Documento d Broccio Asi industriale,  la Uil chiede  «pace politica»
«Questa lotta politica tra Marco Venturi e Stefano Catuara è inaccettabile ed intollerabile». E questo il punto di vista del segretario generale della Uil agrigentina Aldo Braccio che interviene sulla vicenda alla luce dell'ultima sentenza di Tar che riabilita Catuara alla presidenza dell'Asi industriale di Agrigento. «La Uil - spiega Braccio - ritiene sia giunta l'ora di smetterla con i capricci politici dell'Assessore, o c'è dell' altro che alla luce dei pronunciamenti del TAR non comprendiamo e ci si metta di tutti di buzzo buono a lavorare per il rilancio del nostro territorio. opportuno ricordare che di recente, per la nostra Asi sono stati approvati numerosi progetti che potrebbero portare nuove risorse finanziarie e, quindi, anche nuova occupazione». La  Uil fa appello ai senso di responsabilità di tutti i soggetti interessati ed auspica che l'assessore Venturi al più presto si incontri con le parti sociali agrigentine per un confronto di merito sui progetti di sviluppo dei territorio nel rispetto della trasparenza e della legalità. 
  
Riforma elettorale, è scontro aperto - Lombardo a Cascio: andremo avanti
PALERMO. E' scontro istituzionale sulla riforma della legge elettorale. Raffaele Lombardo ha annunciato che Nuovo Polo e Pd andranno ai soli anche a colpi di maggioranza, una risposta chiara alla lettera con cui il presidente dell'Ari, Francesco Cascio, ha intimato al presidente della commissione Affari istituzionali, l'autonomista Riccardo Minardo, di bloccare l'esame della legge. Cascio ha messo per iscritto che, secondo quanto previsto dalla conferenza dei capigruppo, la commissione non può lavorare alla riforma elettorale se non esita prima la legge che riduce i deputati. E in ogni caso, per il presidente dell'Ars, l'intesa fra i capigruppo prevedeva di varare una riforma frutto di ampio accordo che permettesse un rapido voto all'Ars. Ma la commissione non si è fermata. Ieri è solo mancato il numero legale perchè alcuni deputati erano riuniti per la formazione dell'intergruppo del Nuovo Polo. Minardo ha riconvocato tutti per sta-mani, forte dell'appoggio di Lombardo e del Pd. Per il governatore c'è una maggioranza che vuole fare la riforma elettorale. L'opposizione fa la sua parte. Ma se i numeri sono da una parte, quella parte ha la meglio. Cascio non può impedirlo,. Lombardo si è detto comunque pronto al confronto con Pdl, Pid e Forza del Sud. Ma ha ribadito di volere una riforma clic punta sulla scheda unica in cui sia obbligatorio esprimere la preferenza sia per il candidato sindaco che per il consigliere, senza che il voto per il secondo si estenda automaticamente al primo (come invece avviene oggi). Il Pd, con Antonelio Cracolici, ha accusato Cascio di aver abbandonato il suo ruolo super-partes. Ma per il Pdl di Innocenzo Leontini «è più importante tornare alle vere emergenze, a cominciare dalla Finanziaria». Per il Pid, con RudyMaira e Toto Cordaro, «la pseudo legge elettorale è un contentino dovuto a Cracolici che da tanto tempo si è impiccato a quella che a suo dire è una riforma necessaria e urgente. Tutti sanno invece che neanche nel Nuovo Polo c'è unità di intenti». E per Marianna Caronia (Pid) "il momento di affrontare l'argomento è dopo la Finanziaria per cercare di non dare ai siciliani l'impressione chela politica di Lombardo ha più a cuore le poltrone ed il potere che le loro esigenze reali".
E nel giorno in cui è nato l'intergruppo da 28 deputati che mette insieme Mpa, Api, Fu e Udc, Lombardo - insieme a Francesco Mosotto, Mario Bonomo, Giulio Adamo e Livio Marrocco - ha delineato ancora una volta la strategia in vista delle Amministrative: «Si andrà da soli». Il governatore ha ribadito il suo «mai col Pdl» mentre si è detto pronto a un alleanza al secondo turno col Pd. Il governatore ha anche chiuso le porte alla sinistra estrema: «Italia dei valori, i vendoliani di Sei e i grillini sono la ruota di scorta di Berlusconi. Con la loro politica fanno in modo che il Pd non vinca a livello nazionale e anche in Sicilia stanno facendo di tutto per far tornare il Pdt. Sono frustrati e incazzati». La replica e affidata al senatore dipietrista Fabio Giambrone: "E Lombardo che ha sostenuto Berlusconi fino a qualche mese fa. Si tranquillizzi. Non siamo frustrati, facciamo politica per il rispetto della legalità e con coerenza". Ma l'effetto della parole di Lombardo è di incendiare il centrosinistra e il rapporto fra Pd e alleati potenziali. Per il vendoliano Erasmo Palazzotto "stupisce il silenzio del Pd mentre Lombardo insulta tutto il centrosinistra". Nessun commento dal Pd.
 
LA SICILIA
 
ACQUA & APPALTI
Scontro D'Orsi - Zambuto
La questione sollevata da alcuni consiglieri comunali e provinciali (ultima l'interrogazione di Giuseppe Raccuia al sindaco) in ordine all'esecuzione dei lavori di rifacimento della rete idrica di Agrigento, per la quale il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha annunciato un finanziamento di 25 milioni di euro, rischia di provocare uno scontro tra il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ed il sindaco Marco Zambuto. Quest'ultimo ha infatti reso noto che, in riferimento a tali prese di posizione, «ha chiesto al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini».
- Ma perché questa richiesta?
«Voglio che tutto avvenga nella massima legalità e trasparenza - spiega Zambuto - e poiché alcuni organi d'informazione ed alcuni esponenti politici hanno chiesto chiarimenti sul soggetto a cui toccherà di eseguire i lavori, ho ritenuto opportuno fare la richiesta a D'Orsi. Ho condotto una grande battaglia per questa rete idrica, avevo chiesto a Roma il finanziamento proprio perché volevo che l'opera venisse gestita direttamente dal governo centrale. Adesso ho chiestole carte perché voglio vedere la situazione e capire come stanno le cose. Il tutto finalizzato a garantire la massima trasparenza e legalità». La risposta di D'Orsi non si fa attendere: «Zambuto fino a ieri strombazzava che il merito del finanziamento era tutto suo. Adesso si accorge che il progetto é dell'Ato e chiede le carte. Prendo atto che finalmente ci riconosce il merito di aver elaborato il progetto e quindi di aver fatto le cose fondamentali per ottenere il finanziamento. Desta meraviglia la sua richiesta perché lui fa parte del consiglio di amministrazione dell'Ato idrico e quindi é a conoscenza di come stanno le cose. Peraltro poteva anche sollevare il problema ieri (lunedì per chi legge, ndr) nella seduta dello stesso consiglio. Stiano tutti tranquilli che finché c'é Eugenio D'Orsi tutto avverrà nella massima trasparenza e legalità: se mi accorgerò di atti di dubbia interpretazione produrrò immediatamente denuncia alla Procura della Repubblica. D'altra parte ancora non c'é nulla: al di là della visita simbolica di Lombardo i soldi non sono ancora arrivati: quando arriveranno vigileremo affinché tutto si svolga secondo norma». In tutto questo Girgenti Acque sta alla finestra: «Quello che noi dobbiamo fare - afferma l'amministratore delegato Giuseppe Giuffrida - è stabilito sul nostro contratto. Non faremo nulla di più e nulla di meno. Anche la realizzazione della rete idrica è prevista nel capitolato. Può avvenire tutta con soldi nostri o con l'intervento economico parziale della Pubblica Amministrazione, ed in questo caso l'opera graverà sulla bolletta, oppure totalmente con soldi pubblici. In quest'ultima eventualità naturalmente non ci sarà alcun aggravio sulla tariffa». Ed a proposito delle prese di posizione di alcuni consiglieri, Stefano Girasole del Partito democratico precisa di non avere mai sottoscritto alcun documento. «Tutte le iniziative politiche, - afferma - comprese interrogazioni e mozioni, vengono concordate e condivise insieme a tutti i componenti del gruppo consiliare del Partito».
 
RIFIUTI & FINANZE
Gesa, riunione dei sindaci
Si cerca di far pagare i debitori più grossi e tra questi ci sono anche il Comune per quanto riguarda le scuole, l'ospedale e il Tribunale
Il recupero dell'evasione sta  andando molto bene, ma potrebbe andar meglio se riuscissimo a far pagare anche i debitori più grossi, quelli che ci debbono somme rilevanti e tra questi ultimi ci sono anche il Comune, per quanto riguarda le scuole, l'ospedale (che ci ha dato qualcosa per il 2010 ma che deve ancora versare l'intera somma per il 2009) ed anche il Palazzo di Giustizia».
In ogni modo parecchi utenti che non avevano mai versato un centesimo per le loro proprietà hanno cominciato a pagare e fino a ieri mattina per l'anno 2005 erano stati incassati già oltre 500 mila euro, dei quali una aliquota rilevante é già servita a pagare alcune contribuzioni arretrate.
«Per cercare di venire incontro alle esigenze di coloro i quali vengono a Gesa per chiarire la loro posizione - ha aggiunto la Restivo - ho disposto il potenziamento degli sportelli di Gesa, anche perché adesso ci avviciniamo alla scadenza degli avvisi di accertamento per cui é prevedibile un maggiore afflusso di persone. Presumo che entro la prima decade di febbraio incasseremo altre risorse finanziarie che costituiranno ossigeno per le nostre casse e che ci aiuteranno ad affrontare le scadenze che ci attendono». Intanto oggi é prevista la prima convocazione dell'assemblea dei soci di Gesa, ma é prevedibile che mancherà il numero legale e che tutto venga rinviato alla sedute di seconda convocazione prevista per domani. In proposito il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ed i sindaci di Agrigento Marco Zambuto e di Porto Empedocle Calogero Firetto si sono incontrati ed hanno parlato della nomina del liquidatore. Anche i sindaci degli altri comuni hanno affrontato l'argomento ed alla fine non é da escludere che possa esserci la convergenza di tutti sul nome della stessa Teresa Restivo. La scelta viene ritenuta da molti opportuna dato che si tratta di una persona che ormai conosce alla perfezione tutti i meccanismi della società e del servizio e quindi appare la più idonea a gestire la situazione di transizione che si sta profilando. Peraltro la liquidazione coincide con l'ennesima emergenza determinata dalla protesta dei lavoratori i quali hanno proclamato lo sciopero per lunedì 7 febbraio. L'astensione dal lavoro non dovrebbe riguardare coloro i quali operano nella capoluogo a causa del previsto svolgimento, per quel periodo, della sagra del mandorlo in fiore. Difficile prevedere tuttavia se i lavoratori interessati manterranno questo impegno oppure se faranno di testa loro e, non sentendosi tutelati dai sindacati, effettueranno ugualmente lo sciopero. Teresa Restivo comunque spera di poter recuperare, prima di quella data, le risorse necessarie per poter pagare almeno una mensilità e scongiurare l'effettuazione dello sciopero.
 
Non ci sono aule pollaio
Negli istituti scolastici della città di Agrigento non si riscontra la problematica delle aule composte da 3 5-40 alunni, definitive volgarmente classi pollaio. Dai dati raccolti si evince che, mediamente, le scuole dell'obbligo registrano classi con 20-25 studenti, mentre gli istituti supercri dispongono di aule costituite da circa 30 alunni, fatta eccezione per l'ltc "Sciascia" che segna picchi di 35 unità. Nonostante la situazione generale non appaia critica, sorgono delle difficoltà di ordine gestionale.
I vari dirigenti scolastici, da noi contattati, ci hanno indicato la loro posizione ed espresso la loro opinione sulla decisone del Tar del Lazio inerente l'eliminazione delle classi pollaio e la necessità di un Piano generale di edilizia scolastica per risolvere la problematica del sovraffollamento. Oltre a rappresentare un rischio dal punto di vista della sicurezza, un numero elevato di studenti per aula, anche se non supera le 35 unità, causa ugualmente una dispersione di attenzione e una difficoltà dei docenti nella gestione del proprio lavoro. Sottolinea tale aspetto la prof.ssa Riolo, vice preside del liceo classico Empedocle "Disponiamo di due classi con 33 studenti, una con 32 e cinque con 30 ragazzi. Anche se non superiamo i 35 elementi, la situazione si presenta difficoltosa perché didatticamente non si riesce a lavorare bene. Correggere 33 versioni di greco ha un suo peso, la cosa sarebbe diversa con 20-25 studenti, questo vale anche per le verifiche di tipo orale".
La preside dell'Itc Sciascia, la professoressa Patrizia Marino, ha invece detto "Nella sede centrale abbiamo 7 classi di primo superiore composte da 32-35 alunni perché le richieste sono tante. Questo causa una difficoltà di gestione per le classi, non solo da parte dei docenti, ma anche da un punto di vista strutturale inerente lo spazio destinato ad ogni singolo studente". Diverse scuole agrigentine, infatti, non nascono come istituti scolastici, ma come dei locali, sorti per altri scopi, e poi adattati a scuole: da ciò scaturirebbero diverse problematiche. Il dirigente scolastico del liceo scientifico "Leonardo", il prof. Guido Pancucci si è così espresso "Nel mio istituto generalmente sono le prime classi che ospitano circa 30 ragazzi, attualmente per esempio ne abbiamo due da 28, due da 30 e le altre si aggirano attorno ai 27-30, ma anche numeri più bassi se consideriamo le classi terminali. Per quanto riguarda la decisone del Tar - continua il preside Pancucci - sono pienamente d'accordo, soprattutto se si fa riferimento alle norme igienico- sanitarie e alla sicurezza. Le legge infatti prevede un minimo spazio vitale per alunno intorno di circa 2 mq. Sulla base di questo ritengo che le scuole non sono adeguatamente attrezzate sotto questo aspetto. Comunque ci vorrebbe una politica di edilizia scolastica più coraggiosa, del tipo: più scuole e meno carceri". Dunque le aule composte da 30-40 studenti si presentano inidonee sotto tanti aspetti, ma anche le classi costituite da pochi alunni determinato degli effetti. Questo è quanto sostiene il preside Pancucci "Lo stimolo proveniente da più menti sollecita alla creatività e stimola l'intelligenza e l'attenzione degli altri - e concludendo ha detto - a fronte di ciò, secondo me, il numero funzionale sarebbe di 20-25 studenti per aula".
 
FAVARA
Successo del sit-in per l'aeroporto
FAVARA. Anche la comunità favarese vuole l'aeroporto in provincia di Agrigento. Numerosi sono stati i cittadini che domenica mattina hanno partecipato alla campagna di sensibilizzazione a favore della realizzazione dell'aeroporto. La manifestazione - da un gazebo piazzato in piazza don Giustino per tutta la mattinata sono stati distribuiti volantini pro aeroporto - è stata
organizzata dall'associazione Centro di Formazione Bioetica Evangelium vitae di Agrigento, presieduta da Enzo Di Natali, I promotori (Enzo Di Natali, Angelo Sorce e Giovani Nocera) hanno spiegato i motivi per cui necessità la realizzare un'importante struttura aeroportuale nella nostra provincia. "Sono almeno tre i motivi per cui la provincia ha bisogno di un aeroporto ha detto Enzo Di Natali - 1°: la comunicazione ormai è aeroportuale. Ostacolare la realizzazione di un aeroporto equivale a non facilitare questa comunicazione tra la nostra Provincia con altre aree; 2°: La realizzazione di un aeroporto permette di uscire da una solitudine culturale che noi ci portiamo dentro. Pertanto, un aeroporto prima di essere un investimento sul piano economico lo è sul piano culturale; 3°: Senza le strutture di comunicazioni, ahimè, non c'è sviluppo e commercio. L'aeroporto è una di queste prioritarie strutture. Chi non desidera la realizzazione di una struttura aeroportuale, vuoi lasciare questa Provincia in uno stato di abbandono e di emarginazione».
 
RAVANUSA
L'Istituto magistrale sarà ristrutturato
RAVANUSA. Preziose risorse in arrivo per l'Istituto magistrale Saetta e Livatino di Ravanusa. La Provincia ha, infatti, trovato i fondi necessari per migliorare le condizioni di fruibilità dell'istituto scolastico. Gli uffici della Provincia hanno già individuato i lavori da realizzare e il costo complessivo dell'opera: poco meno di 155 mila euro. Si tratta di importanti interventi che
consentiranno al Saetta e livatino di rinnovarsi ed adeguarsi a standard più alti di vivibilità per gli studenti. La buona notizia arriva in una fase in cui gli interventi a sostegno dell'edilizia scolastica sono diventati quasi un miraggio a causa delle sempre più ridotte disponibilità di risorse finanziarie nei bilanci provinciali. Un'eccezione - questa di Ravanusa - che premia anche un'altra scuola, il liceo scientifico Odierna di Palma di Montechiaro. Per quest'ultimo sono stati finanziati lavori per quasi 80 mila euro. «Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione».
 
FESTA & SOLDI. Il responsabile del servizio turistico regionale spera da un momento all'altro di conoscere l'importo del finanziamento
Preoccupazione per la Sagra 2011
Mentre prosegue il conteggio alla rovescia e si avvicina a grandi passi la data in cui dovrebbe cominciare la sagra del mandorlo in fiore, anche ieri non é arrivata alcuna notizia in ordine al finanziamento regionale. Mancano ormai una decina di giorni all'inizio e gli organizzatori possono contare soltanto sul contributo del Comune che tuttavia sarebbe insufficiente a coprire tutte le spese per l'effettuazione della manifestazione di primavera. Come si sa, il problema - a quanto pare - sta nella mancanza del bilancio alla Regione siciliana. L'Amministrazione per questo é costretta ad operare in dodicesimi e quindi non è in condizione di erogare somme di una certa consistenza. Anche ieri mattina dunque dal Servizio turistico regionale(l'ex Azienda autonoma di soggiorno e turismo) si è attesa invano una comunicazione dall'assessorato regionale al turismo. In mancanza, naturalmente, é impossibile adottare alcuna iniziativa sia in ordine alla sagra che anche al carnevale di Sciacca. Il direttore del Servizio Nuccio Catagnano spera che oggi le cose possano finalmente sbloccarsi e che vengano trovate le modalità per superare l'ostacolo costituito dalla mancanza del bilancio, altrimenti l'effettuazione della sagra del mandorlo in fiore sarà seriamente a rischio. Gli organizzatori nel frattempo hanno fatto uscire il programma, ma non hanno convocato la conferenza stampa per la presentazione ufficiale.
 
Una busta con proiettili e una lettera minatoria: "Non rompere con le case abusive, altrimenti muori"
Intimidazione al sindaco Angelo Graci
 Tre proiettili ed un chiaro esplicito a non «immischiarsi» nella questione degli abusivi. Angelo Graci, sindaco di Licata è il destinatario di un grave atto intimidatorio, l'ennesimo di una lunga serie per i sindaci della provincia di Agrigento dall'inizio dell'anno ad oggi. La busta con i proiettili è stata trovata dai vigili urbani dinanzi l'ingresso del comando di via Marocco. I fatti risalgono a lunedì mattina, ma sono stati resi noti solo ieri sera nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a palazzo di città, I berretti bianchi, che stanno indagando sull'accaduto, hanno rinvenuto un piccolo involucro in carta che conteneva due proiettili calibro 9 x 21. Erano avvolti in un foglio di carta che riportava un invito chiaro ed esplicito rivolto a Graci: "Non ci rompere la m con le case abusive altrimenti muori". Il tutto era scritto rigorosamente in dialetto. All'esterno dell'involucro, legato con dello scotch, un altro proiettile, di fucile, calibro dodici. Pare che l'involucro sia stato letteralmente lanciato dalla strada, forse da un auto in corsa, intorno alle otto del mattino. La Polizia municipale, sotto il coordinamento del comandante Giovanna Incorvaia indaga sull'accaduto per risalire all'autore, o agli autori, dell'atto intimidatorio. Ieri sera Angelo Graci, affiancato dal vicesindaco Giuseppe Arnone ha incontrato i giornalisti per spiegare l'accaduto.
«Non mi tiro indietro e non ho nessuna intenzione di dimettermi rinunciando all'incarico che mi è stato dato dai cittadini di governare questa città - ha detto -. Non ho paura e vado avanti».
Sulla questione abusivi è stato ribadito che quanto deciso sarà portato a termine, nessuna marcia indietro sulla strada del ripristino della legalità. «Angelo Graci - ha detto Arnone - è l'uomo
che sta riportando la legalità a Licata e non si fermerà dinanzi a questi tentativi di intimidirlo».
Nella fattispecie, sull'intenzione dell'amministrazione comunale di fare pagare un canone di affitto, con relativi arretrati ai possessori di abitazioni abusive acquisite al patrimonio comunale, i due hanno dichiarato: «Non è stato ancora firmato nessun atto formale, siamo in una fase di studio preliminare, ma evidentemente già qualcuno si è messo in allarme. Non abbiamo nulla di personale contro gli abusivi - hanno ribadito i due - ma il nostro obiettivo è quello di riportare la legalità in città». Dunque nessun dietro front dinanzi a vili gesti intimidatori, l'opera di ripristino della legalità, anche e soprattutto sul fronte degli abusivi, continuerà, se possibile con maggiore vigore.
 
SOLE 24 ORE
 
Il ministro Brunetta presenta il calendario
Il codice digitale punta su incentivi e sanzioni
Entro sei mesi tutti i dati online dalle imprese alla «Pa»
ROMA. Più obblighi per le amministrazione e più diritti per i cittadini e le imprese. Il ministro della Pa e l'Innovazione, Renato Brunetta, presenta così la «seconda gamba» della sua riforma, da ieri operativa con l'entrata in vigore del nuovo Codice dell'amministrazione digitale (Dlgs n. 235/2010, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 10 gennaio). Il nuovo Cad aggiorna il quadro di regole che furono attivate nel 2005 dal ministro Lucio Stanca non solo aggiornandole al nuovo contesto tecnologico ma, soprattutto, rendendone effettiva l'implementazione con un un set di misure premiali e sanzionatorie che si coniugano con l'attuazione per primo pilastro della riforma, quello che ha riordinato il lavoro pubblico con il ciclo della performance. «Dopo aver introdotto con il decreto 150 la premialità selettiva, la trasparenza e la responsabilizzazione dei dirigenti — ha spiegato ieri Brunetta — ora diamo ai cittadini una nuova Costituzione materiale, basata sul principio che ognuno potrà colloquiare con le amministrazioni centrali dello stato, con gli enti autonomi e con i gestori di servizi pubblici utilizzando esclusivamente le tecnologie informatiche». Il nuovo Cad sarà a regime nel 2012, in coerenza con il piano e-government, e riguarderà tutte le amministrazioni ad esclusione di quelle impegnate in attività di ordine pubblico e sicurezza nazionale: «compreso quindi il ministero dell'Economia e l'agenzia delle Entrate» ha puntualizzato Brunetta annunciando il varo a breve di un nuovo decreto attuativo. La sua implementazione, inoltre, non dovrebbe incontrare ostacoli anche sotto il profilo finanziario, almeno per le amministrazioni centrali «visto che nei bilanci dei vari ministeri — ha aggiunto Brunetta - abbiamo verificato la disponibilità di risorse più che sufficiente per attuare le nuove regole ìn materia di Ict e procedure informatiche».
Il ministero, in vista dell'entrata in vigore del nuovo Codice, ha lanciato una vera e propria campagna di sensibilizzazione di tutte le amministrazioni con l'invio di comunicazioni a quasi mila enti e ha attivato una task force per l'implementazione delle nuove regole, cui partecipano DigitPa e Formez. Tra i primi passi attuativi è previsto, entro tre mesi, l'utilizzo diffuso della posta elettronica certificata (Pec) per tutte le comunicazioni che richiedono una ricevuta di consegna ai soggetti che avranno fornito il proprio indirizzo elettronico, mentre entro sei mesi tutte le informazioni, le istanze, i dati (anche a fini statistici) che le imprese dovranno fornire alle amministrazioni avverrà solo on-line. Dopo la presentazione dell'intero programma di attuazione del Cad (si veda la grafica) il ministro ha incontrato i rappresentanti di Confindustria Servizi informativi e tecnologici e delle principali organizzazioni federate del settore Ict per lanciare un invito collettivo a «lavorare insieme, e alacremente, per far sì che l'innovazione diventi prassi quotidiana nella Pa e che l'amministrazione digitale sia realmente a portata di click per cittadini e imprese». Pronta la replica del presidente di Confindustria Servizi, Stefano Pileri, secondo cui «è cruciale sostenere le diverse fasi attuative del Codice per contribuire alla costruzione delle regole tecniche, all'applicabilità dei sistemi e all'incremento della capacità di utilizzo. La nostra federazione — ha proseguito Pileri — garantirà il suo impegno per sensibilizzare le imprese, che non solo dovranno adottare le procedure digitali ma esigere dalla stessa Pa l'applicazione del Cad».
 
Agrigentoflash.it
 
Precari, D'Orsi incontra l'Ugl
La stabilizzazione dei precari della Provincia Regionale al centro di un incontro che si terrà domani,  alle ore 12, nella sede centrale della Provincia Regionale di Agrigento, tra il Presidente Eugenio D'Orsi e i vertici dell'UGL. All'incontro parteciperanno il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Eugenio Bartoccelli, e il vicesegretario Lillo Volpe. La riunione costituirà anche l'occasione per discutere i problemi dell'occupazione in provincia e le prospettive di sviluppo del territorio.

Agrigentonotizie.it
 
Stabilizzazione precari, D'Orsi incontra l'Ugl  
Stabilizzazione dei precari della Provincia regionale al centro di un incontro che si terrà domani, 26 gennaio alle 12, nella sede centrale della Provincia di Agrigento, tra il presidente Eugenio D'Orsi e i vertici dell'Ugl. All'incontro parteciperanno il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Eugenio Bartoccelli, e il vicesegretario, Lillo Volpe. La riunione costituirà anche l'occasione per discutere i problemi dell'occupazione in provincia e le prospettive di sviluppo del territorio.
 
Agrigentoweb.it
 
Rete idrica, Zambuto: "Garantire massima trasparenza e l'acqua ai cittadini"
In riferimento all'interrogazione del consigliere comunale Giuseppe Raccuia ed alle recenti notizie di stampa sul finanziamento del rifacimento della rete idrica cittadina, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha chiesto al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al Consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini.
 
Il Presidente D'Orsi incontra i vertici dell'UGL
Stabilizzazione dei precari della Provincia Regionale al centro di un incontro che si terrà domani, 26 gennaio alle ore 12,00, nella sede centrale della Provincia Regionale di Agrigento, tra il Presidente Eugenio D'Orsi e i vertici dell'UGL. All'incontro parteciperanno il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Eugenio Bartoccelli, e il vicesegretario Lillo Volpe.
La riunione costituirà anche l'occasione per discutere i problemi dell'occupazione in provincia e le prospettive di sviluppo del territorio.
 
Infoagrigento.it
 
Rifacimento rete idrica: Zambuto scrive a D'Orsi 
In riferimento all'interrogazione del consigliere comunale Giuseppe Raccuia ed alle recenti notizie di stampa sul finanziamento del rifacimento della rete idrica cittadina, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha chiesto al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al Consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini.
 
Rete idrica: Girasole (Pd) smentisce di aver sottoscritto dichiarazione       
Con riferimento ad alcuni articoli di stampa nella quale si riportano i contenuti di un'interrogazione sul finanziamento regionale per il rifacimento della rete idrica di Agrigento, presentata da alcuni consiglieri al Presidente D'Orsi, il consigliere provinciale del PD Stefano Girasole precisa di non avere mai sottoscritto tale documento, come erroneamente riportato dagli organi di stampa. "Tutte le iniziative politiche, - aggiunge Girasole - comprese interrogazioni e mozioni, vengono concordate e condivise insieme a tutti i componenti del gruppo consiliare del PD, e pertanto prego le testate che hanno pubblicato i contenuti dell'interrogazione di voler rettificare la mia posizione".
 
Perlacittà.it
 
Girasole non ha sottoscritto alcuna interrogazione sulla rete idrica di Agrigento
Con riferimento ad alcuni articoli di stampa nella quale si riportano i contenuti di un'interrogazione sul finanziamento regionale per il rifacimento della rete idrica di Agrigento, presentata da alcuni consiglieri al Presidente D'Orsi, il consigliere provinciale del PD Stefano Girasole precisa di non avere mai sottoscritto tale documento, come erroneamente riportato dagli organi di stampa. "Tutte le iniziative politiche, - aggiunge Girasole - comprese interrogazioni e mozioni, vengono concordate e condivise insieme a tutti i componenti del gruppo consiliare del PD, e pertanto prego le testate che hanno pubblicato i contenuti dell'interrogazione di voler rettificare la mia posizione".
 
Zambuto scrive al Presidente D'Orsi sulla rete idrica cittadina
In riferimento all'interrogazione del consigliere comunale Giuseppe Raccuia ed alle recenti notizie di stampa sul finanziamento del rifacimento della rete idrica cittadina, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha chiesto al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al Consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini.
 
Sicilia24h
 

Rete idrica: Zambuto scrive a D'Orsi
In riferimento all'interrogazione del consigliere comunale Giuseppe Raccuia ed alle recenti notizie di stampa sul finanziamento del rifacimento della rete idrica cittadina, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto - si legge in una nota di Palazzo dei Giganti - ha chiesto al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al Consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini.
 
Stabilizzazione precari, D'Orsi incontra i vertici dell'UGL
La stabilizzazione dei precari della Provincia Regionale al centro di un incontro che si terrà domani, 26 gennaio alle ore 12,00, nella sede centrale della Provincia Regionale di Agrigento, tra il Presidente Eugenio D'Orsi e i vertici dell'UGL. All'incontro parteciperanno il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Eugenio Bartoccelli e il vicesegretario Lillo Volpe. La riunione costituirà anche l'occasione per discutere i problemi dell'occupazione in provincia e le prospettive di sviluppo del territorio.
 
Agrigentoinformazione
 
INTERROGAZIONI AL SINDACO ZAMBUTO ED AL PRESIDENTE D'ORSI
IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI MILIONI PER LA NUOVA RETE IDRICA
MA COME SARANNO SPESI? DUBBI SULLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO
DEL PROGETTO ENNESIMA BEFFA PER GLI AGRITENTINI?
In arrivo una pioggia di milioni, ben 25, per la nuova rete idrica. Ma come saranno spesi? Emergono i primi dubbi sulle procedure di affidamento del progetto. Ad esprime perplessità sono diversi esponenti politici. Al Comune il primo a farsi sentire è il consigliere comunale Giuseppe Raccuia.. "L'avere ottenuto dalla Regione Siciliana i primi 25 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica della città di Agrigento, sostiene Raccuia in una interrogazione, costituisce un titolo di merito per l'azione decisiva e paziente del sindaco Marco Zambuto, anche perché porterà agli agrigentini ad avere l'acqua corrente nelle loro case, sogno mai realizzato. Ma sarebbero emersi seri dubbi sulle procedure che saranno seguiti per realizzare i lavori. Chiedo di conoscere veramente se un privato può, con soldi pubblici, senza nessuna gara, realizzare il progetto, appaltarsi le opere, nominarsi il direttore dei lavori e i collaudatori. Tanto per rassicurare la pubblica opinione".
Dal Comune alla Provincia dove a rivolgersi a D'Orsi sono Matteo Ruvolo Nino Spoto, Riccardo Gallo Afflitto, Roberto Gallo Carmelo Avarello, Giovanni D'Angelo, Rosario Marino, Nicolò Testone, Ezio Di Prima e Giuseppe Picone i quali chiedono al presidente di chiarire se il gestore può, con finanziamenti pubblici, direttamente e senza alcuna particolare procedura, realizzare il progetto di cui in premessa compresi tutti i successivi adempimenti. E dopo l'interrogazione di Raccuia è lo stesso Zambuto nel sollecitare immediate spiegazioni ha chiesto a D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al Consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini. Vista la fine che hanno fato sino ad i miliardi, a palate, stanziati per mai risolvere l'emergenza idrica ad Agrigento, sarebbe davvero opportuno fare sin dall'inizio chiarezza, per evitare che anche questa volta si tratti dell'ennesimo inganno perpetrato ai danni degli agrigentini 
 
Lavalledeitempli
 
Il Sindaco Zambuto scrive al Presidente D'Orsi sulla rete idrica cittadina
In riferimento all'interrogazione del consigliere comunale Giuseppe Raccuia ed alle recenti notizie di stampa sul finanziamento del rifacimento della rete idrica cittadina, il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha chiesto al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, nella sua qualità di presidente del Consorzio d'ambito relativo al servizio idrico integrato di Agrigento, la documentazione relativa al finanziamento di detta opera ed alle sue modalità di esecuzione, con riserva di chiedere eventualmente un parere tecnico giuridico nel merito al fine di riferire al Consiglio comunale ed ai cittadini e poter assicurare l'opinione pubblica che le somme stanziate vengano ben spese nel massimo rispetto della trasparenza e della legalità per raggiungere in maniera celere l'obiettivo di portare l'acqua corrente nelle case degli agrigentini.
 
Agrigentooggi
 
La Provincia interviene per migliorare la fruibilità delle scuole provinciali
La Provincia interviene per migliorare le condizioni di fruibilità di due Istituti provinciali per un importo complessivo di oltre 230 mila euro. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria del "Liceo Scientifico Odierna" di Palma di Montechiaro per un importo complessivo di € 76.986,35 e dei lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa. Per l'istituto Magistrale il costo dei lavori previsto e di € 154.950,54. Per il Liceo Odierna di Palma di Montechiaro le offerte dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 27/01/2011, mentre le offerte relative ai lavori di manutenzione Straordinaria dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa, dovranno essere ricevute entro le ore 09:00 del giorno 8 febbraio 2011. La ditta che si aggiudicherà la gara dell'Istituto Magistrale - Saetta e Livatino di Ravanusa avrà 365 giorni, naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori, per terminare le opere mentre per l'Istituto Odierna il termine di consegna dei lavori è di 180 giorni lavorativi.
"Sono interventi programmati nel tempo - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - per garantire agli studenti e agli operatori del mondo della scuola migliori condizioni di vivibilità all'interno degli edifici scolastici. Vorremmo fare di più, perché pur avendo le risorse, siamo limitati, nella spesa, dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti. Quello della scuola, tuttavia, rimane uno dei settori prioritari d'intervento di questa Amministrazione.
Per le scuole provinciali sono stati programmati altri interventi, con importi considerevoli, che cercheremo di appaltare nei prossimi mesi".  Sul sito internet www.provincia.agrigento.it, sono disponibili e scaricabili i bandi integrali di gara, il disciplinare delle gare, il patto di integrità ed il modello espressamente predisposto per la partecipazione alle gare, di cui è vivamente consigliato l'uso. I bandi e gli avvisi di gara sono, anche, pubblicati sul sito informatico dell'Osservatorio Regionale dei LL.PP. 
 
Stabilizzazione precari, il Presidente D'Orsi incontra i vertici dell'Ugl
Stabilizzazione dei precari della Provincia Regionale al centro di un incontro che si terrà domani, 26 gennaio alle ore 12,00, nella sede centrale della Provincia Regionale di Agrigento, tra il Presidente Eugenio D'Orsi e i vertici dell'UGL. All'incontro parteciperanno il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Eugenio Bartoccelli, e il vicesegretario Lillo Volpe. La riunione costituirà anche l'occasione per discutere i problemi dell'occupazione in provincia e le prospettive di sviluppo del territorio.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO