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Rassegna stampa del 28 gennaio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
Assemblea provinciale per eleggere il nuovo segretario. Sarà Emilio Messana
Congresso del Pd, i delegati saranno 190
Arriva il segretario regionale Giuseppe Lupo per la proclamazione di Emilio Messana a segretario provinciale del Pd. Domenica prossima, 30 gennaio, alle ore 10 all'hotel Dioscuri bay - Palace di San Leone il presidente della commissione provinciale congressuale, Angelo Lauricella, aprirà i lavori del primo congresso provinciale del Pd, illustrando i risultati della fase precongressuale. Subito dopo insedierà l'assemblea provinciale. Saranno 190 i delegati che parteciperanno, sono stati eletti nei congressi di circolo. Insieme a loro vi saranno altri membri che fanno parte di diritto dell' assemblea congressuale come i parlamentari del partito. Saranno tutti loro a confermare il segretario regionale che è stato già eletto nei circoli. Quella di Messana è stata una candidatura unica, poiché nessun altro si è presentato a contenderla. Seguiranno successivamente le elezioni per i membri per funzione, che sono quelli per diritto (parlamentari, sindaci, consiglieri provinciali, deputati regionali) e la proclamazione del presidente dell'assemblea provinciale. Verranno poi scelti i componenti della direzione provinciale e quelli della commissione provinciale di garanzia e i delegati all'assemblea regionale che s'insedierà nel prossimo mese di febbraio. Il segretario regionale Lupo concluderà il lavori. «Mi auguro che già durante il congresso regionale piuttosto che di aree di appartenenza e di far parte del gruppo di Tizio o di Caio sentirò parlare soprattutto di appartenenza al medesimo partito — dice Emilio Messana — Dobbiamo mettere il partito ai centro dell'agenda politica e del territorio agrigentino. Dopo il congresso ci deve essere il partito, anche se le diverse aree sono importanti. Questa è la missione che sento di avere, insieme al fatto di radicare il partito nel territorio e di farne un protagonista nella vita politica locale, perché abbiamo una grande risorsa di uomini, di idee e di progetti che voglio si possa esprimere al meglio». 
 
Oggi riunione con D'Orsi
in programma per le oggi, a palazzo dell'aquila, una riunione straordinaria della giunta municipale. Uno solo il punto all'ordine del giorno: la solidarietà al presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, per le intimidazioni subite nei giorni scarsi. D'Orsi sarà presente.
 
PALAZZO DELLA PROVINCIA
"Vestiti di storia"
La mostra di abiti storici «Vestiti di Storia», è allestita nella Scala Reale del Palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro. Raccoglie gli ottocenteschi abiti appartenuti a nobili famiglie siciliane. All'esposizione si affianca una copia della «Natività coi Santi Francesco e Lorenzo», del Caravaggio, dipinta dal pittore Calogero Termine. Ingresso dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Fino al giorno 29.
 
IL GIORNO DOPO LA POLEMICA. Attesa all'istituto superiore di Bivona ieri mattina non si è presentata. E spiega il perché.
Parla la figlia dell'imprenditore Cutrò: «In quella classe non voglio più entrare»
«La scelta di mio padre? La condivido. Ci ha tolto un po' di serenità ma ci sta dando dei grandi insegnamenti, potrà contare sempre sul nostro sostegno».
I suoi compagni l'aspettavano a braccia aperte, ma non è ritornata ieri a scuola la figlia dell'imprenditore antiracket Ignazio Cutrò dopo la vicenda che l'ha vista suo malgrado protagonista tra le polemiche scoppiate per la presenza della scorta davanti la sua classe. "In quella scuola non ci voglio più entrare", dice la ragazza ancora dispiaciuta per quanto accaduto nei giorni scorsi: "Sin dal primo giorno che sono arrivata a scuola coni carabinieri della scorta - racconta la ragazza - mi sono vista guardare in modo strano dai professori e da molti studenti. Mi sono subito sentita a disagio, soprattutto quando i miei compagni mi hanno raccontato che i professori avevano discusso la situazione criticando il fatto che la scorta arrivasse fin davanti la classe perché avrebbe creato disagi agli studenti. Poi l'altro ieri è esplosa la vicenda, quando il preside ha informato i carabinieri e la prefettura della situazione secondo loro inopportuna. Ho provato un forte imbarazzo".
Dalla scuola poi l'hanno chiamata?
«Non sono stata chiamata né dal preside né dai professori. Mi hanno telefonato solo le mie compagne invitandomi a ritornare a scuola e dicendomi che mi aspettavano in classe, ma io ho detto che all'Itc Panepinto non voglio più ritornare, a maggior ragione dopo quello che è successo, perché vivrei ancora di più una situazione di disagio».
Adesso però dovrà in qualche modo tornare a studiare e completare l'anno scolastico...
«Certo, voglio diplomarmi in ragioneria. Ancora non so dove andare, vediamo come si mette la situazione, adesso sinceramente non so che dire».
Come sta vivendo la scelta del padre di testimoniare davanti alla giustizia e fondare l'associazione "Libere Terre"?
«Continuo ad essere assolutamente d'accordo anche se questa scelta ha sicuramente tolto un po' di serenità alla nostra famiglia, ma mio padre sta dando a noi figli dei grandi insegnamenti e avrà sempre il nostro sostegno, perché semplicemente reclama il diritto di tutti gli imprenditori e i commercianti siciliani a lavorare da uomini liberi nella propria terra».
Intanto sul fronte delle reazioni politiche l'assessore regionale all'istruzione, Mario Centorrino, ha già programmato un incontro con il sindaco di Bivona e deputato regionale Giovanni Panepinto, e il dirigente scolastico dell'Itc "Lorenzo Panepinto" Giovan Battista Salamone, «per fare chiarezza sull'episodio che ha coinvolto la figlia dell'imprenditore Ignazio Cutrò alla quale sarebbe stato vietato entrare a scuola accompagnata dalla scorta». Con questo incontro, sollecitato dai deputati Salvino Caputo e Roberto Corona, Centorrino «vuole individuare eventuali responsabilità e accertare l'esistenza di tutte le procedure necessarie per garantire sicurezza all'imprenditore e alla sua famiglia». Sulla vicenda sono intervenuti ieri anche il senatore del Pd Giuseppe Lumia e l'europarlamentare di Idv Sonia Alfano. «Si è trattato, credo, di un grande malinteso, frutto di una incomprensione. Non ci sono state le giuste informazioni reciproche - ha dichiarato il sindaco della "città delle pesche" Giovanni Panepinto - C'è l'interesse, naturalmente, di garantire la sicurezza della ragazza». Il preside Salamone ha "smentito" l'accaduto così per come è stato raccontato: «Alla base di tutto c'é stato un difetto di comunicazione, tra la prefettura di Agrigento e l'istituzione scolastica e visto che il dirigente è responsabile della sicurezza nell' istituto è libero di scegliere». Di certo, si tratta di una situazione difficile per la figlia diciottenne di Ignazio Cutrò, riconosciuto come testimone di giustizia dai ministero dell'Interno dopo aver testimoniato contro i boss della Bassa Quisquina nel processo scaturito dall'inchiesta «Face off» e che adesso rinnova l'appello al mondo agli operatori del scolastico: «Accogliete mia figlia in un'altra scuola». 
 
LA SICILIA
 
I SOLDI PER LA SAGRA
Questa mattina alla Regione la firma del decreto
Entro la mattinata di oggi dovrebbe essere firmato il decreto di finanziamento, da parte dell'assessorato regionale al turismo, per consentire l'effettuazione della sagra del mandorlo in fiore. Pare infatti che ieri finalmente i funzionari del Dipartimento abbiano individuato le modalità giuste per poter erogare il finanziamento. Il problema, come si sa, è stata la mancanza del bilancio di previsione, per cui - operando in dodicesimi - non era facile trovare il modo di stanziare una cifra di una certa entità. La Regione, infatti, pare che darà 155 mila euro, che si aggiungeranno ai 150 mila messi a disposizione dal Comune (100 mila dal bilancio municipale e 50 mila dai proventi della vendita dei biglietti nella Valle). In tutto intorno a 300 mila euro che dovranno bastare per assicurare una manifestazione di primavera all'altezza della situazione. Comunque fino a ieri pomeriggio negli uffici del Servizio turistico regionale non c'erano notizie ufficiali, ma il dirigente Nuccio Catagnano, che si mantiene in continuo contatto con l'assessorato, sembrava più fiducioso rispetto ai giorni passati, per cui si aspettava una risposta entro la tarda serata o al più tardi entro la mattinata di oggi. Una volta ufficializzato il finanziamento gli organizzatori potranno finalmente procedere con la presentazione ufficiale della manifestazione e passare alla fase esecutiva di un progetto che è pronto già da parecchio tempo ma che, fino ad ora, ha aspettato la disponibilità finanziaria per trovare piena attuazione. Non parteciperanno alla sagra ufficiale Provincia e Camera di commercio. La prima, come più volte ha annunciato il presidente Eugenio D'Orsi, intende organizzare una manifestazione alternativa riservata ai disabili il cui programma, da parte sua, dovrebbe essere anch'esso già pronto.
 
Regione, Arnone e Greco nominati dirigenti generali
PALERMO. La giunta regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, ha nominato due nuovi dirigenti generali: Giovanni Arnone al quale è stata affidata la guida del dipartimento Urbanistica, e Rosolino Greco che va al dipartimento Famiglia al posto di Letizia Di Liberti che è stata «trasferita» all'Agenzia per l'impiego, finora retta ad interim da Alessandra Russo (Lavoro). Per Rosolino Greco, in verità, si tratta di un ritorno ai vertici della burocrazia regionale. Infatti, per anni è stato alla guida degli enti locali e fu tra i primi dirigenti generali a essere sostituito all'epoca dello spoil system effettuato dal primo governo Lombardo, al momento del suo insediamento. Greco sarebbe stato indicato dall'Udc, mentre Arnone sarebbe in quota Pd. Nelle scorse settimane erano stati nominati Gianluca Galati all'Energia e Lucia Borsellino all'Osservatorio epidemiologico. Restano ancora senza titolari i dipartimenti: Pesca, Segreteria generale, Bilancio, Attività produttive e Formazione e Istruzione. Nel corso dei lavori di Giunta, l'assessore alla Famiglia e Lavoro, Andrea Piraino, ha comunicato di avere sospeso il bando sugli stage destinati alle categorie sociali deboli e che tante polemiche ha provocato, anche nell'ambito della maggioranza. L'altro ieri, il capo- gruppo del Pd, Antonello Cracolici, aveva presentato all'Ars un apposito ordine del giorno che, però, non fu votato. La Giunta, inoltre, ha sancito che non saranno autorizzati impianti per la produzione di energia eolica offshore. Sul piano politico, ieri sera, si sono riuniti i vertici regionali di Mpa, Udc, Fli e Api per individuare i candidati a sindaco del Terzo Polo alle prossime elezioni amministrative. A livello locale, però, non mancano le difficoltà. Tant'è che il «caso Ragusa», unica città capoluogo di provincia in cui si voterà, è stato avocato al tavolo nazionale. Fini, Rutelli, Casini e Lombardo ne parleranno tra oggi e domani a Tocli dove è stato convocato per la prima volta il coordinamento nazionale del Terzo Polo. Dopo mesi di reciproche polemiche, ieri, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e il senatore Enzo Bianco si sono trovati concordi sull'esigenza di riformare la legge elettorale per gli enti locali. Rimangono delle differenze di fondo: Bianco vuole la doppia scheda, una per il sindaco e una per il consiglio comunale; Lombardo, invece, è fermo sulla scheda unica, ma con il voto confermativo per il sindaco evitando l'effetto trascinamento. La commissione Affari istituzionali dell'Ars, l'altro ieri, ha approvato il disegno di legge con i soli voti della maggioranza, avendo i deputati del Pdl, Pid e Fds abbandonato la commissione al momento della votazione. "La strada imboccata è quella giusta per stabilire un rapporto corretto e trasparente tra amministrazione ed elettori", ha sottolineato Bianco apprezzando indirettamente l'operato della maggioranza, pur non nominandola. «Questa riforma - ha sostenuto il governatore - spingerebbe le coalizioni a puntare sui loro candidati migliori e non potrà più capitare che uno schieramento metta un nome sconosciuto, o mai conosciuto, dai cittadini perché rischierebbe di perdere il sindaco».
 
Gesa Ag 2, Teresa Restivo nominata liquidatrice
Teresa Restivo é stata nominata liquidatore di Gesa Agrigento due. Nel corso dell'assemblea svoltasi ieri pomeriggio nei locali della società d'ambito, infatti, i sindaci dei comuni interessati hanno concordato di affidare a lei il compito di traghettare il delicato settore del prelievo e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani verso le nuove società di raccolta rifiuti e soprattutto di espletare le procedure che porteranno alla chiusura della stessa società. La scelta di Teresa Restivo, che fino ad ora ha svolto le funzioni di amministratore unico di Gesa (venne nominata il 13 marzo del 2010 dopo che, il 3 marzo precedente si dimise da quella carica Francesco Truglio a seguito di una serie di accuse mossegli dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e dal sindaco di Agrigento Marco Zambuto) é sembrata la più logica vista la sua ormai profonda conoscenza della società e di tutti i meccanismi relativi al suo funzionamento, compresa soprattutto la situazione debitoria e quella creditoria. Ieri pomeriggio comunque non si é parlato soltanto di questo, ma é stata presa in esame tutta la situazione della società d'ambito soprattutto allo scopo di scongiurare lo sciopero proclamato dal lavoratori del raggruppamento di imprese che si occupa della raccolta dei rifiuti per il prossimo 7 febbraio (ad Agrigento, come si sa, gli operai non dovrebbero scioperare vista la concomitanza con la sagra del mandorlo in fiore, ma non é detto che ciò avvenga dato che i sindacati potrebbero non avere più alcun controllo sulla categoria). Allo stato attuale Teresa Restivo deve far fronte alle istanze non solo del raggruppamento di imprese, che naturalmente vanta i crediti più rilevanti (circa dieci milioni di euro per sei mesi, da luglio fino allo scorso dicembre, senza contare che sta maturando gennaio), ma anche delle altre imprese che si occupano della gestione della discarica, della rimozione degli ingombranti e della raccolta differenziata. A questo vanno aggiunti gli stipendi peri! personale di Gesa e le spese per il funzionamento della società. A tal proposito si stanno rivelando preziose le somme che quest'ultima sta introitando a seguito degli avvisi di accertamento notificati agli evasori che negli anni passati non ha mai pagato un centesimo per la tariffa di igiene ambientale. Fino ad ora sono stati incassati oltre 500 mila euro, ma è prevedibile che - con l'approssimarsi della scadenza degli avvisi - si potranno incassare altre risorse finanziarie, di portata più rilevante, che potranno servire a far fronte alle esigenze. Nel frattempo sono maturati anche i tempi per avere le prime anticipazioni da Aipa (la società che si occupa della riscossione della tia). Inoltre i sindaci ieri pomeriggio hanno anche promesso che cercheranno cli versare delle anticipazioni, per cui alla fine il liquidatore spera di poter accumulare una somma tale da poter pagare almeno una mensilità a tutti i creditori e cercare in tal modo di scongiurare anche lo sciopero.
 
Interviene Centorrino
BIVONA. L'assessore regionale farà da paciere tra Cutrò e Salamone
Nella querelle tra la famiglia Cutrò e l'istituto commerciale di Bivona, sorta perché il dirigente scolastico ritiene che la scorta della figlia di Ignazio Cutrò debba fermarsi all'ingresso della scuola e non proseguire fino all'interno dell'aula, si innestano ancora comunicati stampa. Anche il dirigente scolastico ha messo su un comunicato per spiegare che «la sicurezza degli alunni all'interno della scuola è compito del dirigente», ma di rilancio viene diffuso un'ulteriore nota di Ignazio Cutrò. L'imprenditore che vive sotto scorta insieme alla sua famiglia, sorvola sulla dinamica di quanto accaduto e riportato ieri nelle cronache, e si sofferma su un particolare: «La cosa più grave - scrive Cutrò - è che non si sono curati (riferendosi alla dirigenza scolastica) di fare una telefonata a mia figlia per sapere se aveva smesso di piangere. Questo ci sdegna tantissimo».
L'assessorato regionale all'istruzione e alla Formazione professionale ha comunicato che l'assessore Mario Centorrino farà da moderatore. Infatti, nella nota si comunica che «ha programmato un incontro con il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, e il dirigente dell'Istituto Commerciale, Giovan Battista Salamone, per fare chiarezza su quanto accaduto». La visita, sollecita anche dai deputati Salvino Caputo e Roberto Corona, ha lo scopo di «accertare l'esistenza di tutte le procedure necessarie per garantire sicurezza all'imprenditore e alla sua famiglia».
 
L'AMICO DEL POPOLO
 
PROVINCIA REGIONALE. Inviati proiettili ed incendiata casa di famiglia al presidente
Altre intimidazioni a D'Orsi
"Abbiamo ritenuto, come Consiglio Provinciale, di convocare una seduta straordinaria aperta alle Istituzioni, alle forze politiche e sociali, alle forze produttive della provincia, alla deputazione nazionale e regionale, ma soprattutto, anche, ai semplici cittadini, per dare un segnale forte di unità di fronte al vile attacco cui sono stati fatti oggetto il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il Direttore Generale Giuseppe Vella e i dirigenti Fabrizio Caruana e Aldo Cipolla. I fatti avvenuti hanno bisogno di una risposta unitaria da parte delle Istituzioni, della politica e della società civile per ripristinare un clima di legalità e restituire serenità agli operatori della Pubblica Amministrazione e ai cittadini onesti". Con queste motivazioni il presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, in piena condivisione con tutti i gruppi presenti a Sala "Giglia" ha convocato Lì seduta straordinaria ed aperta che è stata rinviata a causa dell'influenza che ha colpito il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, costringendolo a qualche giorno di riposo forzato. Una seduta per ribadire il "no" delle forze sane del territorio agrigentino, ad ogni forma di violenza. In particolare, come si ricorderà, il presidente D'Orsi oltre ad aver ricevuto, insieme ai dirigenti dell'ente, alcuni proiettili, ha subito l'incendio dell'abitazione di campagna dei suoi genitori. "Si tratta di gesti — è stato il commento di tutti i consiglieri — che rigettiamo con forza. La risposta della società civile deve essere unitaria e senza tentennamenti". "Sono segnali allarmanti — è stato ribadito unanimemente - che testimoniano che non bisogna abbassare la guardia e che è necessario tutelare gli amministratori pubblici che ogni giorno si impegnano per far crescere la nostra terra, nel segno della legalità'". Ad inizio seduta il presidente Buscemi ha riunito i capigruppo consiliari con i quali ha stabilito che, in una prossima riunione ,verrà stabilita la data per celebrare un Consiglio straordinario con lo stesso ordine del giorno aggiornando la seduta a data da destinarsi. L'intento rimane quello di offrire un'occasione solenne per riflettere su aspetti che rischiano di assumere caratteristiche emergenziali in un territorio dove la criminalità organizzata tenta di inquinare la gestione della cosa pubblica e di intimidire i cittadini onesti. Un contesto che comincia a configurare la sicurezza urbana come un punto da inserire subito nell'agenda politica locale. Segnali questi che non vengono sottovalutati e che sono condannati da tutta la classe politica, a cominciare dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che è stato ad Agrigento, nei giorni scorsi, per portare di persona ad Eugenio D'Orsi ed ai tre dirigenti provinciali la solidarietà sua e quella di tutta la giunta di governo siciliana. «Porto la mia solidarietà e quella della Giunta Regionale ad un Presidente eccezionale». Così si è espresso nell'aula consiliare "Luigi Giglia" ha incontrato il presidente della Regione incontrando amministratori, giornalisti e politici. «Non sono espressioni di circostanza - ha continuato il presidente Lombardo - e non ho altri aggettivi per definire un uomo come Eugenio D'Orsi, che sta lavorando per il futuro della sua gente: le intimidazioni di questi giorni non lo faranno arretrare, e da parte nostra confermiamo il massimo sostegno all'uomo e all'amministratore". Il Presidente D'Orsi, nel ringraziare Lombardo per la solidarietà, ha confermato che nonostante le minacce proseguirà lungo il percorso di impegno e trasparenza già avviato sin dal 2008 alla provincia Regionale.
 
Sicilia 24h
 
Verso il 2° Congresso regionale del PSI
Dopo le celebrazioni dei congressi provinciali che hanno visto partecipare oltre 500 iscritti,sabato 29 gennaio a partire dalle ore 16 si terrà all'Hotel Ventura  di Caltanissetta il 2 congresso regionale del PSI. Presenti le delegazioni  regionali dei partiti di centro sinistra che interverranno nel dibattito. I lavori saranno aperti dalla relazione introduttiva del segretario regionale on. Giovanni Palillo sul tema: "L'iniziativa socialista e riformista per una nuova stagione del lavoro e dei diritti,per la crescita economica e sociale della Sicilia come fulcro di una nuova politica euromediterranea che sconfigga privilegi,criminalità organizzata,degenerazioni della politica e della pubblica amministrazione. Dopo gli interventi di saluto dei partiti del centrosinistra,parleranno i delegati al congresso. Il segretario regionale del Psi 
 
Rimpasto Provincia e Comune, Patto per il territorio: D'Orsi e Zambuto escano dalle logiche ataviche
I Consiglieri provinciali di Agrigento del "Patto per il territorio" si dicono - in una nota- preoccupati per  lo stato di incertezza politica che regna alla provincia e a Palazzo dei Giganti. "Si tratta - spiegano i consiglieri - di una crisi figlia della più evidente babele "regionale e nazionale. Noi del Patto, in ossequio al principio che ne ha determinato la nascita, vogliamo dare un apporto concreto stimolando i responsabili dei due Enti a uscire dalle logiche ataviche delle distribuzioni ed attribuzioni e a creare giunte di programma di fine legislatura. Se presentiamo ai nostri concittadini un programma condiviso ed accessibile, avremmo compiuto il nostro dovere"."Al Presidente della Provincia - concludono -  non negheremo il nostro apporto politico, se ci incontreremo per concordare, insieme alle altre forze politiche responsabili, una serie di obiettivi da portare a termine in questa legislatura e se, nell'attuazione di questi progetti a noi viene data, in par conditio, piena responsabilità. Se ciò non sarà possibile collaboreremo ugualmente il nostro Presidente con una opposizione tanto rigorosa, quanto costruttiva per il bene della collettività
 
Agrigento flash
 
Sagra, oggi la firma del decreto di finanziamento
Salvo colpi di scena dell'ultimo momento, oggi verrà firmato il decreto di finanziamento, da parte dell'assessorato regionale al Turismo, per la Sagra del mandorlo in fiore. I funzionari del Dipartimento hanno individuato le modalità giuste per poter erogare i fondi, nonostante il bilancio della Regione non sia stato approvato e si operi in dodicesimi. La Regione darà 155.000 euro che si aggiungeranno ai 150.000 messi a disposizione dal Comune. Una volta ufficializzato il finanziamento gli organizzatori potranno procedere alla presentazione ufficiale e passare alla fase esecutiva.
 
Rifiuti/Ato Ag2 Gesa, Restivo nominata liquidatrice
Come da previsioni della vigilia, Teresa Restivo è stata nominata liquidatore di Gesa Agrigento due. Nel corso dell'assembleadi ieri, i sindaci dei comuni interessati hanno concordato di affidare a lei il compito di traghettare il delicato settore del prelievo e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani verso le nuove società di raccolta rifiuti e soprattutto di espletare le procedure che porteranno alla chiusura della stessa società. Teresa Restivo fino ad ora ha svolto le funzioni di amministratore unico di Gesa.

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