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Rassegna stampa del 5/6/7 febbraio 2011

 

5 febbraio 2011

GIORNALE DI SICILIA
 
GIUNTA TECNICA. Il presidente alle 11 «romperà» gli indugi. Ma sarà decisivo un vertice con Scalia per sciogliere il nodo Pd
La Provincia oggi partorisce i D'Orsi-ter - Tutto è già pronto: forse, anzi probabile
 L'annuncio è stato dato: ma la giunta ancora non è pronta. Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi rompe gli indugi e convoca una conferenza stampa. Appuntamento per questa mattina alle 11,30 nell'ufficio del capo dell'amministrazione provinciale, al terzo piano del Palazzo di piazza Moro. Unico punto in discussione: "Comunicazioni politiche del presidente". A leggere bene il comunicano diffuso dall'ufficio stampa della Provincia sembra che i nodi si siano sciolti, che la nuova coalizione che farà nascere il D'Orsi ter sia pronta, con i nomi in mano. Ma a sentire le dichiarazioni di Pippo Scalia, (Fli) e di Marco Zambuto (Udc), di pronto non c'è nulla. Anzi. Tutto è rimesso ad una riunione che si terrà stamattina, prima dell' annunciata conferenza stampa del presidente della Provincia. Al tavolo partecipano Mpa, Udc, Fli e Pd, mentre dall'esterno c'è Forza del sud che sarà in giunta con due assessorati, per stabilire quale etichetta dare al nuovo esecutivo. Giunta tecnica o politica? E' questo il dilemma. Tutti la vogliono a carattere politico, anche il Pd. Ma Pippo Scalia non vuole i politici del Partito democratico in giunta e le carte si rimescolano. Insomma non se ne esce più. Una volta stabilito il metodo si devono scegliere gli uomini. D'Orsi mette sul piatto 10 assessorati, (2 se li tiene eventualmente di riserva) che sono suddivisi in questo modo: 3 al Mpa, 2 a testa per Fli, Pd e Forza del sud ed un assessorato all'Udc. La giunta a carattere tecnico fa uscire fuori queste indiscrezioni: l'Mpa riconfermerebbe gli uscenti Mariano Ragusa e Angelo Biondi (indicati dall'onorevole Di Mauro), ed Antonio Limblici suggerito da Giancarlo Granata. Futuro e libertà metterà in una prima fase i due leader finiani: Pippo Scalia e Luigi Gentile, l'Udc proporrà Totò Tuzzolino, Forza del sud Stefano Castellino e Paolo Ferrara (o in alternativa la sorella Katia). Il Partito democratico non fa uscire indiscrezioni sui nomi: ha indicato 4 persone (due tecnici e due politici). «Chiediamo pari dignità - ha detto il capogruppo Daniele Cammilleri - se gli altri mettono politici anche noi metteremo politici, se metteranno i tecnici anche noi ci adegueremo».
 
PROVINCIA
Il 22 febbraio torna a riunirsi il Consiglio
Torna a riunirsi il prossimo 22 febbraio alle 18 il Consiglio provinciale di Agrigento. Lo ha deciso ieri mattino la Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente  Raimondo Buscemi. Tredici i punti inseriti all'ordine del giorno, quasi tutti punti non discussi nella precedente seduta. Si tratta perlopiù di modifiche regolamentari ed alcuni ordini del giorno presentati dai Consiglieri provinciali.
 
GIOVANNI BARBERA (PDL). Invito ai partiti a una nuova coalizione politica
«Per il rilancio della Provincia non serve l'armata Brancaleone»
«Ci vuole umiltà e coerenza per fare politica». Lo scrive in una nota il coordinatore del Pdl, Giovanni Barbera. «Sono contento - aggiunge Barbera - che l'on. Pippo Scalia dichiari, oggi, "di non voler fare nessuna giunta alla Provincia con il PD dentro" e che, di rimando, il consigliere D'Angelo (Forza del Sud), a sua volta esterni che "bisogna assumere posizioni politiche chiare, nette e trasparenti nella scelta delle alleanze, anche se queste possono apparire impopolari". Ma è quello che il PdL. va "predicando" da tempo!».
«Se è vero che oggi - aggiunge Barbera - è invalso l'uso nella politica, introdotto dal Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo - esportato, poi, a livello locale e anche a livello nazionale - di effettuare "mere sommatorie" di partiti per formare cartelli elettorali che possano manifestare solo potere e "raccogliere poltrone", gli elettori osservano, comprendono e al momento opportuno votano, secondo la loro formazione umana e politica. Si scordino, alcuni, che gli elettori sono "teste di legno"! Al contrario: sono esseri pensanti, intelligenti e capaci di valutare i "comportamenti politici scorretti". Ecco perché, ancora una volta, mi sento di fare un richiamo fortissimo alle forze "culturalmente" del centro destra, opposte al cartello dell'"Armata brancaleone", proposto dal presidente Lombardo, di ritornare a fare politica, assieme ai nostri elettori. Assieme possiamo determinare le migliori scelte per la nostra terra!».
 
ARTURO RIPEPE (PID): condividiamo la posizione di Carmelo D'Angelo
«Va ridato primato alla politica, certe scelte accrescono sfiducia»
Ancora interventi da parte dei consiglieri provinciali sulla, nomina della nuova Giunta provinciale. In particolare il consigliere dei Pid, Arturo Ripepe, condivide la posizione del Consigliere Carmelo D'Angelo (Forza del Sud), avversa all'ipotesi di nomine tecniche nella giunta D' Orsi. «Finalmente un componente delle forze politiche che, si dice, faranno parte dei D'OrsiTer, ha il coraggio e la lungimiranza di dire come la pensa» sostiene Ripepe.
«Gli elettori nel 2008 hanno votato e scelto un Presidente, un Consiglio Provinciale, una maggioranza e una minoranza, hanno condiviso la scelta di una squadra assessoriale, e la loro designazione da parte dei partiti, nessun tecnico e nessuna anomalia di coalizione. Quindi, come dichiarato dal consigliere Carmelo D'Angelo, anch'io sostengo che bisogna riaffermare il ruolo della politica e non nascondersi dietro scelte che accrescono la sfiducia della gente nelle istituzioni, alimentando confusione e disaffezione alle stesse».
Carmelo D'Angelo, di Forza del Sud, appena giovedì aveva affermato che «La paventata nomina di una giunta tecnica alla provincia è solo lo specchietto per le allodole che nasconderebbe scelte di paravento della politica, per legittimare decisioni di cui si ritiene imprudente assumere la diretta responsabilità. Siamo stati chiamati a rappresentare i cittadini di questa provincia e abbiamo il dovere, anche nella scelta delle alleanze, di assumere posizioni chiare, nette e trasparenti, anche se queste possono apparire impopolari».
 
LA SICILIA
 
La Regione: "No all'eolico off shore"
L'assessorato regionale all'Ambiente dà ragione ai comitati locali: quel mare va salvaguardato
La Regione ribadisce il suo «no» ai parchi eolici off shore nel Canale di Sicilia. Il Governo della Regione siciliana ha formalmente condiviso la posizione dell'assessore regionale al territorio e ambiente, Gianmaria Sparma contraria all'installazione di parchi eolici off-shore nei tratti di mare prospicienti le coste della Sicilia. «Negli ultimi mesi—ha spiegato Sparma — abbiamo ricevuto numerose richieste di parere ambientale per impianti eolici nei mari siciliani, domande che hanno tutte ricevuto parere negativo». Nei prossimi giorni la deliberazione verrà trasmessa al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a quello dell'Ambiente, al Mise e a tutte le amministrazioni competenti. «Molte delle aree interessate infatti fanno parte della Rete Natura 2000, ovvero rientrano in quei siti ecologici comunitari per la protezione e la conservazione degli habitat naturali. Questo comporta per la Regione — continua l'assessore— l'obbligo alla tutela e al mantenimento di queste zone. L'installazione di parchi eolici off - shore invece, dato il loro forte impatto ambientale, comporterebbe seri rischi per l'ecosistema del Canale con pesanti conseguenze anche in altri settori strategici come la pesca; il turismo e la stessa navigazione». «Parere contrario è giunto, infatti anche dai territori. Per questo motivo — conclude Sparma — il Presidente Lombardo e la giunta hanno condiviso questa valutazione». Recentemente l'assessore Sparma ha incontrato il comitato intercomunale composto dalle amministrazioni di Licata, Gela, Butera, Palma di Montechiaro ed Agrigento. Il comitato ha espresso le proprie preoccupazioni per le installazioni off shore che dovrebbero essere realizzate dinanzi alla costa centro meridionale della Sicilia, Il Governo Lombardo adesso ribadisce il proprio no, anche se la competenza circa l'autorizzazione di installazioni del genere è e rimane del Governo nazionale che ha l'ultima parola sugli insediamenti. Soddisfazione è stata soppressa dal presidente del comitato «No Peos» di Licata, Salvatore Licata, il primo ad intestarsi una battaglia contro le pale eoliche off shore che adesso sta trovando sempre più consensi nelle amministrazioni comunali e provinciali.
 
PROVINCIA REGIONALE
Questa mattina il presidente D'Orsi presenta la nuova Giunta
Stamattina il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, a meno di ulteriori contrattempi, dovrebbe presentare la sua nuova giunta. Dovrebbe essere un esecutivo tecnico composto da dieci persone. In mancanza di un accordo politico si é scelta la soluzione alternativa di una compagine tecnica in cui ufficialmente i partiti non sono rappresentati, ma i cui componenti comunque - pur non essendo uomini di apparato - possono ricondursi alle aree politiche che sostengono la nuova amministrazione. Ovviamente D'Orsi fino a ieri sera era abbottonatissimo: non ha voluto anticipare nulla, anche se alcune indiscrezioni sono trapelate egualmente. Si dice, per esempio, che della nuova squadra del presidente della Provincia dovrebbero far parte il dirigente di servizi amministrativi scolastici Tullio Lanza e l'agronomo riberese Paolo Pasciuta, entrambi ritenuti vicini al Mpa. Ma in giunta dovrebbero entrare anche il geometra Giuseppe Crapanzano, ritenuto vicino alle posizioni dell'on. Giancarlo Granata, ed il medico favarese Domenico Alaimo di area Udc. Si parla anche dell'avvocato empedoclino Katea Ferrara (il che soddisferebbe anche l'esigenza di garantire la quota rosa) e del medico Paolo Felice, ritenuti vicini all'ex vicepresidente della Regione Michele Cimino. Nella girandola dei nomi ci sono anche le dirigenti scolastiche Patrizia Pilato e Rosetta Cartella. Non é trapelato nulla invece sui due assessori di area Fli e sugli altri due di area Pd. Si starebbe dunque avviando a conclusione la crisi apertasi con l'azzeramento della giunta, inquadrata nel contesto di una serie di azioni e reazioni a livello regionale che ha portato il presidente Raffaele Lombardo a cercare di far nascere, laddove possibile, una serie di giunte in cui mettere insieme tutte le forze politiche contro la componente del ministro Angelino Alfano,

Agrigentonotizie

Provincia, Ripepe interviene sulla ipotesi di una Giunta tecnica
  
di Federica Barbadoro
Ancora interventi da parte dei consiglieri provinciali sulla nomina della nuova Giunta provinciale. In particolare il Consigliere dei Pid, Arturo Ripepe, condivide la posizione del Consigliere Carmelo D'Angelo (FdS), avversa all' ipotesi di nomine tecniche nella giunta D' Orsi.
"Finalmente un componente delle forze politiche che, si dice, faranno parte del D'Orsi Ter, ha il coraggio e la lungimiranza di dire come la pensa - scrive ripepe in una nota - Gli elettori nel 2008 hanno votato e scelto un Presidente, un Consiglio provinciale. Come dichiarato dal consigliere Carmelo D'Angelo, anch'io sostengo che bisogna riaffermare il ruolo della politica e non nascondersi dietro scelte che accrescono la sfiducia della gente nelle istituzioni, alimentando confusione e disaffezione alle stesse" ha concluso Arturo Ripepe.
 
LA NUOVA GIUNTA I nomi degli assessori provinciali   
Dopo oltre quaranta giorni è stata nominata la nuova giunta provinciale. Diverse le novità. Intanto si tratta di una giunta tecnica. Poi spazio per due donne.  Ecco i nomi. Tullio Lanza (Mpa), Domenico Alaimo (Udc), Calogero Volpe (designato dal presidente), Katea Ferrara (Forza del Sud), Paolo Felice (Forza del Sud), Calogero Crapanzano (Mpa) e Giuseppe Pasciuta (Mpa), e Nicoletta Marchesa (designata dal presidente).
 
L'INTERVENTO Zambuto, Firetto e D'Alia: "L'Udc fuori dalla Giunta provinciale" 
 "In ordine al varo della nuova Giunta alla Provincia regionale di Agrigento, non abbiamo avuto nessun contatto né con l'onorevole Di Mauro né con il presidente D'Orsi per concordare il programma e l'articolazione della squadra degli assessori provinciali. Pertanto l'Udc è assolutamente fuori da tale Giunta". Con queste poche parole Giampiero D'Alia, coordinatore regionale per la Sicilia del partito, Marco Zambuto, presidente del coordinamento provinciale di Agrigento, e Lillo Firetto, coordinatore provinciale di Agrigento spiegano il motivo per cui l'Udc ha deciso di non entrare a far parte del nuovo Esesutivo provinciale varato questa mattina da Eugenio D'Orsi.
 
Rimpasto esecutivo
Provincia: varata la Giunta, spuntano le prime crepe  
di Gioacchino Schicchi
 Fuori il Pdl, dentro Mpa e Forza del Sud, Udc (forse) e spazio a Fli e Pd (forse). E' questo il nuovo quadro alla Provincia regionale di Agrigento da questa mattina in possesso di una Giunta che si scrive tecnica ma si legge politica.
Tecnica perchè nei fatti gli otto nuovi assessori non hanno esperienze di tipo politico-amministrativo, politica perchè è lo stesso D'Orsi ad individuare le aree di appartenenza dei neo assessori e a lasciare spazio ai partiti perchè entrino nella Giunta già nei prossimi giorni. Tra l'altro, ci sarebbe anche da discutere sul significato di Giunta tecnica, dato che, a vedere i rispettabilissimi curricula dei nuovi assessori compaiono due dirigenti di amministrazioni pubbliche, un veterinario e un pediatra, un sindacalista, un avvocato e un'insegnante. Persone, ribadiamo, assolutamente stimabili, ma che dovranno "improvvisarsi" nei ruoli assessoriali.
Insomma, avuto il beneplacito di Raffaele Lombardo, D'Orsi ha  chiuso, ma solo provvisoriamente, una parentesi che proseguiva dal 20 dicembre scorso lasciando però la porta aperta a Pd e Fli perchè già dalla prossima settimana individuino i loro uomini da mettere in Giunta. E qui potrebbero cominciare i problemi. Se Benedetto Adragna ha affermato che domani il partito si riunirà per scegliere sul da farsi, Giacomo Di Benedetto ha dato già per certo l'ingresso del partito nella squadra di D'Orsi. Anche per Fli la situazione sarebbe in bilico, dati gli ultimatum di Scalia.  Insomma, D'Orsi si sta garantendo una squadra amministrativa, per quanto provvisoria, e sta lasciando i partiti a risolvere le proprie beghe personali, che avrebbero portato ad ulteriori rinvii.
Problemi giungono anche dall'Udc, ricopiando uno scenario già visto nell'estate scorsa, in occasione della terz'ultima Giunta. Oggi D'Orsi ha individuato Domenico Alaimo come uomo del partito di Casini, garantendo fosse gradito a D'Alia. Salvo poi incassare la smentita del coordinatore Regionale, controfirmata da Zambuto e Firetto con conseguente risposta polemica di D'Orsi, secondo il quale innanzitutto i coordinatori del partito in pratica non sono a conoscenza dei loro stessi uomini, e poi non avrebbero alcun poter nei fatti per l'individuazione degli assessori.
Insomma, è il caos, e ancora una volta D'Orsi tenta di colmare i vuoti della politica locale con nomine provvisorie, respingendo l'accusa di ribaltonismo. "Se sono ribaltonista io - ha detto - cosa sono i presidenti delle province di Palermo, Catania, Siracusa e Messina? Ho resistito finchè ho potuto all'effetto domino che si è generato in tutta la regione".
D'Orsi, nel dichiarare che si sta lavorando ad un nuovo cartello politico, e nel definirsi "amareggiato" per quanto avvenuto in fase di formazione della Giunta (facendo riferimento tempo fa ad imprecisati scontri interni), ha lanciato un appello ai consiglieri provinciali: "la nuova Giunta - ha detto - si proporrà al Consiglio con proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta non per fatti che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della nostra provincia".
 
COMMENTI Soddisfazioni e malcontenti  
Il deputato nazionale del Pdl, Vincenzo Fontana
"La composizione della nuova giunta provinciale di Agrigento, nominata  apparentemente secondo criteri di scelta tecnica ma sostanzialmente orientata a soddisfare gli appetiti di alcune precise aree politiche è un ulteriore segno della separazione netta che esiste tra l'esperienza del governo locale e un serio progetto finalizzato alla crescita del territorio e a vantaggio dei suoi cittadini. Si tratta in sostanza di una decisione che tenta di coprire la precarietà di un disegno politico che continua a mantenere la Provincia regionale di Agrigento in una situazione di sostanziale immobilismo. Questa triste vicenda conferma altresì come la scuola politica del presidente Lombardo continua a produrre allievi che superano il maestro, provocando sempre più danni ai cittadini".
Il deputato nazionale del Pid, Giuseppe Ruvolo
"E' un pasticcio, una scelta davvero indecifrabile, Tecnici, politici, o politici mascherati da tecnici e chi vuol capire, capirà che il progetto messo nelle mani di D'Orsi segna una deludente inversione di rotta".
Mario Baldacchino, responsabile costituente Forza del Sud
"Continuiamo a dare fiducia al presidente D'Orsi che abbiamo contribuito a far eleggere ed al quale riconosciamo il lavoro svolto per affrontare le emergenze del Nostro territorio. Emergenze che sono sicuramente infrastrutturali, ma anche sociali ed economiche. Per tale motivo al presidente D'Orsi va data la nostra disponibilità per continuare la nostra esperienza con un governo tecnico, proiettato alla creazione di un governo politico. Per Forza del Sud è indispensabile che questa fase sia contrassegnata da programmi ed obiettivi da raggiungere in breve periodo, perché la politica deve avere il suo primato per il Governo del territorio. A tal fine, sono stati scelti due valenti professionisti, quali Katea Ferrara, componente del Centro italiano di studi amministrativi, e Paolo Felice, vice segretario provinciale dei medici pediatri, poiché siamo certi che grazie alle loro capacità ed impegno, riusciamo a raggiungere gli obiettivi prefissati. Auguriamo alla nuova amministrazione un proficuo lavoro, con l'auspicio che l'organizzazione capillare di Forza del Sud possa dare maggiore vigore ed incisività all'azione provinciale. Cogliamo l'occasione per ringraziare Sergio Indelicato e Stefano Castellino, che per loro qualità continueranno a costituire una importante risorsa per Agrigento".
Il consigliere provinciale Davide Gentile e il vice commissario provinciale del Mpa Salvatore Gazzitano
"Si tratta di figure di alto spessore professionale che insieme al presidente, cui non faremo mai mancare il nostro sostegno, sapranno bene interpretare le esigenze della nostra provincia ed allo stesso tempo, contribuire all'azione di rinnovamento intrapresa dal presidente Raffaele Lombardo".
 
Il deputato regionale Salvatore Cascio
"Con la sua scelta D'Orsi si pone a controfigura del Governatore Raffaele Lombardo. A questo punto, si può affermare che aveva saputo solo millantare. Il timore che l'immobilismo in cui ci troviamo impantanati a Palermo si estenda alla nostra provincia, penso che sia più che una certezza".
Ivan Paci, capogruppo Pdl alla Provincia regionale
"Finalmente, dopo giorni e mesi di riflessioni, il presidente è riuscito a varare la Giunta provinciale. Abbiamo ascoltato in tutte le riunioni pubbliche e private che mai avrebbe abbandonato la linea politica ed i partiti che gli avevano eletto alla presidenza della Provincia regionale di Agrigento; più volte abbiamo ascoltato i discorsi, ora inutili, che inneggiavano al grande ed indispensabile apporto ricevuto dal Pdl e dal Pid per vincere queste elezioni, contro la sinistra. Ora dobbiamo costatare che il presidente è anche un bugiardo, infatti hai smentito anche te stesso. Più volte si è espresso contro la politica del centrosinistra e oggi sentiamo che, forse, anche la sinistra sarà rappresentata in questa giunta. Siamo disgustati dal suo procedere politico-amministrativo ondivago ed inconcludente che ha tenuto fuori per lungo tempo la politica dal governo della Provincia regionale di Agrigento. E' tempo, però, che questa ritorni a ricoprire il suo ruolo".
Il coordinatore provinciale del Pdl, Nino Bosco
"Finalmente, dopo tante chiacchiere inutili, di cui il presidente D'Orsi è un esperto, è riuscito con l'aiuto del suo capo Di Mauro a completare l'armata brancaleone preposta a risolvere i problemi della provincia e della nostra collettività. Per fortuna che ancora reggono Fli e Udc mantenendo dritta la barra della politica con la 'p' maiuscola, D'Orsi si macchia di quanto più indegno si possa compiere in un sistema democratico: il tradimento della volontà popolare. Anche lui ribaltonista come il predsiente della regione".
Il coordinatore cittadino del Pdl Giovanni Barbera
"D'Orsi rivela il suo vero volto di ribaltonista che nulla ha a vedere con i veri bisogni della nostra collettività ma che riguardano, invece, i giochi di potere a cui il suo capo politico, il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, ci ha abituato. 0ggi entrambi dimostrano di avere un concetto molto personale della coerenza politica, dimenticano, infatti, molto in fretta che sono stati eletti grazie alla partecipazione attiva, concreta ed in massa del Pdl e del Pid. Il mio pensiero: Dimettiti! Hai tradito il voto popolare".

Agrigentoweb
 
D'Orsi vara la nuova giunta. Ma è già polemica con l'UDC
Il presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi ha ufficialmente presentato alla stampa la nuova Giunta. L'esecutivo, definito da D'Orsi una "giunta tecnica", è formato da 8 membri, che, a detta dello stesso, "arriveranno a 12 entro domani o dopodomani". Ecco i nuovi assessori: Calogero Crapanzano, Giuseppe Pasciuta e Tullio Lanza dell'MPA, Katia Ferrara e Paolo Felice di Forza del Sud, Domenico Alaimo dell'UDC, Calogero Volpe (già vice-segretario dell'UGL di Agrigento) e Nicoletta Marchese, entrambi designati dallo stesso presidente della provincia.
"Questa nuova giunta - afferma il presidente Eugenio D'Orsi - è formata interamente da persone che non hanno avuto esperienze dirette in politica. Molti, nei giorni scorsi, pensavano che prima di varare il nuovo esecutivo avrei dovuto aspettare la fine di tutte le consultazioni politiche, ma così non è stato. Sono onorato di aver scelto queste persone. So benissimo che queste mie decisioni scateneranno degli attacchi, ma l'unica cosa che posso dire è che questa nuova giunta avrà come obiettivo il raggiungimento dei traguardi.
Le porte della Provincia - prosegue D'Orsi - sono aperte a tutte le forze politiche interessate, tenendo conto che l'azzeramento della giunta e la questione di fiducia posta da Berlusconi il 14 dicembre scorso hanno rappresentato uno spartiacque, una sorta di "11 settembre" per questa Provincia. In questo senso, avvalendoci dell'appoggio di Lombardo, abbiamo deciso di varare tale giunta che sarà sicuramente integrata sia dalle forze che ci hanno fatto vincere sia da altre forze politiche. Gli assessori presenti oggi sono solo 8, ma domani o dopodomani arriveranno a 12 con l'ingresso in giunta di FLI e del PD.
Qualcuno potrà dirmi che sono un ribaltonista per il fatto di aver lasciato fuori chi mi ha eletto nel 2008, ma allora cosa sono i presidenti delle Province di Palermo, Catania, Ragusa, Siracusa e Messina? L'effetto domino scatenato da Palermo ha colpito tutti, inclusa la provincia di Agrigento, che però ha resistito per circa un anno e mezzo. Non mi sento nè trasformista nè ribaltonista. I programmi sono sempre gli stessi e non credo che ci possano essere persone che cambino idea nei miei confronti da un giorno all'altro. Detto questo, auguro un buon lavoro ai nuovi assessori e ribadisco che le porte di questa giunta sono aperte a tutti. Non nascondo di essere amareggiato, ma non per questa nuova avventura, ma perchè ho dovuto operare delle scelte politiche e non, purtroppo, di cuore verso chi mi aveva sostenuto 3 anni fa." - conclude il presidente.
Poco prima della conclusione della conferenza, D'Orsi è stato informato delle polemiche suscitate da Giampiero D'Alia, Calogero Firetto e il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, esponenti dell'UDC, i quali hanno affermato in un comunicato di "non aver avuto alcun contatto nè con Di Mauro nè con il presidente D'Orsi circa la composizione della nuova giunta e, pertanto, l'UDC è fuori dalla giunta". Il presidente D'Orsi, dal canto suo, ha affermato che "D'Alia, Firetto e Zambuto farebbero bene, prima di parlare, a presentarmi gli assessori dell'UDC presenti in giunta, poichè Domenico Alaimo mi risulta essere dell'UDC così come il consigliere provinciale Montaperto. Mi dicano Firetto e Zambuto chi sono, allora, questi consiglieri. L'UDC non sono D'Alia, Firetto e Zambuto. L'UDC io la conosco per altre cose. Nessuno ha il diritto di entrare in questa giunta, le decisioni le prendo io.
 
Mario Baldacchino (FDS): "Continuiamo a dare fiducia a D'Orsi"
Continuiamo a dare fiducia al Pres. D'Orsi che abbiamo contribuito a far eleggere ed al quale riconosciamo il lavoro svolto per affrontare le emergenze del Nostro territorio.
Emergenze che sono sicuramente infrastrutturali, ma anche sociali ed economiche.
Per tale motivo al Presidente D'Orsi va data la Nostra disponibilità per continuare la nostra esperienza con un governo tecnico, proiettato alla creazione di un governo politico.
Infatti, per Forza Del Sud è indispensabile che questa fase sia contrassegnata da programmi ed obiettivi da raggiungere in breve periodo, perché la politica deve avere il suo primato per il Governo del territorio. A tal fine, sono stati scelti due valenti professionisti, quali l'Avv. Katea Ferrara, componente del Centro Italiano di Studi Amministrativi, ed il Dott. Paolo Felice, Vice Segretario Provinciale dei medici pediatri, poiché siamo certi che grazie alle loro capacità ed impegno, riusciamo a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Auguriamo alla nuova amministrazione un proficuo lavoro, con l'auspicio che l'organizzazione capillare di Forza del Sud possa dare maggiore vigore ed incisività all'azione provinciale.
Cogliamo l'occasione per ringraziare Sergio Indelicato e Stefano Castellino, che per loro qualità continueranno a costituire una importante risorsa per Agrigento.
 
Giunta D'Orsi. Bosco: "Alla Provincia si ufficializza il tradimento degli elettori"
Finalmente dopo tante chiacchiere inutili, di cui il Presidente D'Orsi è un esperto, è riuscito con l'aiuto del suo capo Di Mauro, a completare l'armata brancaleone preposta a risolvere i problemi della provincia e della nostra collettività.
Poveri noi!
Dopo giorni e giorni di consultazioni, congelamenti, azzeramenti e quanto ancora è nell'inventiva del nostro presidente: la montagna ha partorito il topolino!
Per fortuna che ancora "reggono" il FLI dell'On. Scalia e l'UDC dei sindaci Firetto e Zambuto che mantenendo dritta la barra della politica, con la "P" maiuscola, non hanno voluto assolutamente partecipare a questo bailamme politico a cui il presidente D'Orsi ci ha abituato uniformando la sua politica ai dictat del presidente Lombardo che dopo aver rovinato la politica siciliana e i siciliani ora cerca di distruggere la politica nella nostra provincia e di buttare nel baratro la già povera economia del nostro territorio. Quindi anche D'Orsi si macchia di quanto più indegno si possa compiere in un sistema democratico: il tradimento della volontà popolare. Anche lui ribaltonista come il predsiente della regione!
On. Nino Bosco
 
Giunta D'Orsi: il discorso del Presidente
Accorato il discorso di presentazione della nuova giunta da parte del Presidente Eugenio D'Orsi.
"La crisi, per me, ha esordito Eugenio D'Orsi, è durata più del previsto, ho deciso di fare una Giunta che rifletta molto gli aspetti afferenti la società in cui viviamo e mira a continuare il percorso avviato dai precedenti assessori che hanno svolto il compito loro affidato, con serietà e professionalità.  Sarei stato felicissimo di confermare la mia giunta e tutti quelli che si sono succeduti in questi due anni e mezzo e che ha visto raggiungere risultati importanti, uno tra questi l'aver saputo eliminare tutti i debiti, avere messo concretezza nel  progetto dell'aeroporto, l'aver avviato l'ammodernamento delle strade e tutte quelle situazioni che hanno consentito a questa provincia di crescere".
"Questo percorso intendiamo continuarlo con queste nuovi assessori dotati di alta professionalità e qualità, ma questa giunta ha un unico denominatore: nessuno ha mai avuto esperienze politiche, non si sono mai candidati anche se sono vicini alla politica. Qualcuno pensava che non avremmo dovuto fare la nuova giunta perché dovevamo attendere che tutti decidessero le loro coso e quindi dopo le loro decisioni e quindi elaborare la Giunta. Invece non l'abbiamo fatto, io sono onorato di accompagnarmi con queste persone, a loro affideremo la responsabilità dell'amministrazione provinciale sapendo benissimo che gli attacchi, credo, ci saranno, è questo il gioco della politica: chi sta nella maggioranza difende l'amministrazione, chi sta all'opposizione cercherà di abbatterla.
"L'appello che faccio ai Consiglieri provinciali è che la nuova giunta si proporrà al Consiglio con  proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I Consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta non per fatti  che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della nostra provincia".
 
Giunta D'Orsi, finalmente due donne
Due le donne presenti all'interno della nuova Giunta. Si tratta di Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì
 
Giunta D'Orsi. Fontana: "Ha superato il maestro"
La composizione della nuova giunta provinciale di Agrigento, nominata apparentemente secondo criteri di scelta tecnica ma sostanzialmente orientata a soddisfare gli appetiti di alcune precise aree politiche, è un ulteriore segno della separazione netta che esiste tra l'esperienza del governo locale che s'intesta al presidente D'Orsi e un serio progetto finalizzato alla crescita del territorio e a vantaggio dei suoi cittadini. Si tratta in sostanza di una decisione che tenta di mistificare la realtà e di coprire la precarietà di un disegno politico che continua a mantenere la Provincia Regionale di Agrigento in una situazione di sostanziale immobilismo, senza che l'Ente possa garantire quel ruolo di spinta propedeutico allo sviluppo sociale ed economico dell'agrigentino.
Dispiace che in queste spericolate manovre vengano coinvolte persone rispettabili che in buona fede offrono il loro volto a delle operazioni di maquillage che nessun contributo positivo possono assicurare alle popolazioni amministrate. Dispiace altresì che alcune forze politiche, trincerandosi nell'ambiguità delle indicazioni tecniche, tentano di difendere qualche strapuntino per sedersi attorno al tavolo del potere per condividere, purtroppo, solo promesse demagogiche che preludono a cocenti delusioni. Questa triste vicenda conferma altresì come la scuola politica del presidente Lombardo continua a produrre allievi che superano il maestro nell'ottica di provocare quanti più danni possibili ai tanti cittadini che avevano riposto la loro fiducia nei confronti di chi si proponeva come alfiere del rinnovamento e della correttezza politica ed amministrativa. On.le Vincenzo Fontana.
Ivan Paci (Pdl): "Presidente: ci hai deluso!!!"
Riceviammo e pubblichiano la lettera che Ivan Paci, capogruppo del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento, ha inviato a D'Orsi.
Finalmente, Presidente, dopo giorni e mesi "di riflessioni" sei riuscito a varare la Giunta Provinciale, una grande kermesse politica, che ormai, siamo abituati a vivere da quando Ti sei insediato. Più volte abbiamo ascoltato in tutte le riunioni pubbliche e private che mai avresti abbandonato la linea politica ed i partiti che ti avevano eletto alla presidenza della Provincia Regionale di Agrigento.  Più volte abbiamo ascoltato i Tuoi discorsi, ora inutili, che inneggiavano al grande ed indispensabile apporto ricevuto dal P.d.L. e dal P.I.D. per vincere queste elezioni, contro la sinistra, ora dobbiamo costatare che Tu, Presidente, sei anche un bugiardo, infatti hai smentito anche Te stesso!  Più volte abbiamo dovuto partecipare a riunioni, prolisse ed inutili, in cui, in maniera confusa, Ti sei espresso contro la politica del centro sinistra. Anche in questo caso sei un bugiardo! poiché oggi sentiamo che, forse, anche la sinistra sarà rappresentata in questa giunta.
Siamo disgustati dal Tuo procedere politico-amministrativo "ondivago" ed "inconcludente" che ha tenuto fuori per lungo tempo la Politica dal Governo della Provincia Regionale di Agrigento. E' tempo, però, che questa ritorni a ricoprire il suo ruolo.
 
Cascio (PID) su giunta D'Orsi: "D'Orsi controfigura di Lombardo"
Sulla notizia della nomina della giunta del Presidente della  Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, interviene il deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana Totò Cascio.
"Con la sua scelta D'Orsi si pone a controfigura del Governatore Raffaele Lombardo, smentendo tutti quei suoi propositi che in diverse sedi ufficiali, a questo punto, si può affermare che aveva saputo solo millantare". "Il timore che l'immobilismo in cui ci troviamo impantanati a Palermo - conclude l'On.Le Cascio - si estenda alla nostra provincia, penso che sia più che una certezza".
 
Giunta D'Orsi. Ruvolo (PID): "Un pasticcio in salsa MPA"
 "E' un pasticcio, una scelta davvero indecifrabile!".
Questo il primo commento del deputato nazionale Giuseppe Ruvolo alla notizia della nomina della giunta provinciale capitanata dal Presidente Eugenio D'Orsi.
"Tecnici, politici, o politici mascherati da tecnici - prosegue nella propria analisi l'esponente centrista - e chi vuol capire, capirà che il progetto messo nelle mani di D'Orsi segna una deludente inversione di rotta".
 
Giunta D'Orsi, Roberto Campagna soddisfatto per le nomine
L'assessore comunale Roberto Campagna componente del partito Forza del Sud, esprime massima soddisfazione per la nomina della nuova giunta provinciale. L'assessore Campagna, ritiene che per i prestigiosi e ambiziosi obiettivi volti allo sviluppo del nostro territorio che da sempre il presidente D'orsi si prefigge di raggiungere, la scelta della nuova giunta provinciale e l'appoggio del partito del territorio, Forza del sud,darà sicuramente una marcia in più in questa fase contrassegnata da programmi e traguardi da raggiungere in breve tempo. Il presidente D'Orsi per questo si avvarrà, anche di due valenti professionisti quali l'avv. Katea Ferrara, componente del Centro italiano di studi amministrativi, ed il Dott. Paolo Felice, vice segretario provinciale dei medici pediatri. Rinnovando la disponibilità del partito del territorio Forza del Sud, alla nuova amministrazione, l'assessore Campagna, augura alla stessa un proficuo e sereno lavoro.

Siciliaonline
 
AGRIGENTO: PROVINCIA, D'ORSI VARA NUOVA GIUNTA
Il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato la nuova giunta a distanza di un mese e mezzo dall'azzeramento. Otto in tutto gli assessori. Si tratta di Tullio Lanza, 52 anni, dirigente della pubblica amministrazione, di Licata; Domenico Alaimo, 54 anni, medico veterinario di Favara; Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl; Katea Ferrara, 38 anni, avvocato di Porto Empedocle; Paolo Felice, 51 anni, medico pediatra di Favara; Calogero Crapanzano, 46 anni, libero professionista di Favara; Giuseppe Pasciuta, 51 anni, dirigente della Regione Sicilia di Ribera; e Nicolina Marchese, 44 anni, docente al liceo scientifico di Canicattí.

Sicilia24h
 
Provincia: presentata la nuova Giunta
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha presentato nell'aula "Giglia" la nuova giunta composta da otto nuovi assessori. Si tratta di Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione di Licata, Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara, Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl, Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle, Paolo Felice 51 anni medico pediatra di Favara, Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara, Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì.
"La crisi, per me, ha esordito Eugenio D'Orsi, è durata più del previsto, ho deciso di fare una Giunta che rifletta molto gli aspetti afferenti la società in cui viviamo e mira a continuare il percorso avviato dai precedenti assessori che hanno svolto il compito loro affidato, con serietà e professionalità.  Sarei stato felicissimo di confermare la mia giunta e tutti quelli che si sono succeduti in questi due anni e mezzo e che ha visto raggiungere risultati importanti, uno tra questi l'aver saputo eliminare tutti i debiti, avere messo concretezza nel  progetto dell'aeroporto, l'aver avviato l'ammodernamento delle strade e tutte quelle situazioni che hanno consentito a questa provincia di crescere".
"Questo percorso intendiamo continuarlo con queste nuovi assessori dotati di alta professionalità e qualità, ma questa giunta ha un unico denominatore: nessuno ha mai avuto esperienze politiche, non si sono mai candidati anche se sono vicini alla politica. Qualcuno pensava che non avremmo dovuto fare la nuova giunta, perché dovevamo attendere che tutti decidessero le loro cose  e quindi elaborare la Giunta. Invece non l'abbiamo fatto, io sono onorato di accompagnarmi a queste persone, a loro affideremo la responsabilità dell'amministrazione provinciale, sapendo benissimo che gli attacchi, credo, ci saranno, è questo il gioco della politica: chi sta nella maggioranza difende l'amministrazione, chi sta all'opposizione cercherà di abbatterla.
"L'appello che faccio ai Consiglieri provinciali è che la nuova giunta si proporrà al Consiglio con  proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I Consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta non per fatti  che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della nostra provincia".
 
Perlacittà
 
D'Orsi ha presentato la nuova giunta provinciale di Agrigento
di Redazione
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha presentato nell'aula "Giglia" la nuova giunta composta da otto nuovi assessori. Si tratta di Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione, di Licata, Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara, Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl, Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle, Paolo Felice 51 anni medico pediatra di Favara, Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara, Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì.
"La crisi, per me, ha esordito Eugenio D'Orsi, è durata più del previsto, ho deciso di fare una Giunta che rifletta molto gli aspetti afferenti la società in cui viviamo e mira a continuare il percorso avviato dai precedenti assessori che hanno svolto il compito loro affidato, con serietà e professionalità.  Sarei stato felicissimo di confermare la mia giunta e tutti quelli che si sono succeduti in questi due anni e mezzo e che ha visto raggiungere risultati importanti, uno tra questi l'aver saputo eliminare tutti i debiti, avere messo concretezza nel  progetto dell'aeroporto, l'aver avviato l'ammodernamento delle strade e tutte quelle situazioni che hanno consentito a questa provincia di crescere". "Questo percorso intendiamo continuarlo con queste nuovi assessori dotati di alta professionalità e qualità, ma questa giunta ha un unico denominatore: nessuno ha mai avuto esperienze politiche, non si sono mai candidati anche se sono vicini alla politica. Qualcuno pensava che non avremmo dovuto fare la nuova giunta perché dovevamo attendere che tutti decidessero le loro coso e quindi dopo le loro decisioni e quindi elaborare la Giunta. Invece non l'abbiamo fatto, io sono onorato di accompagnarmi con queste persone, a loro affideremo la responsabilità dell'amministrazione provinciale sapendo benissimo che gli attacchi, credo, ci saranno, è questo il gioco della politica: chi sta nella maggioranza difende l'amministrazione, chi sta all'opposizione cercherà di abbatterla. "L'appello che faccio ai Consiglieri provinciali è che la nuova giunta si proporrà al Consiglio con  proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I Consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta non per fatti  che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della nostra provincia".
 
Giunta D'Orsi. Per Ruvolo (PID) è un pasticcio
di Redazione
E' un pasticcio, una scelta davvero indecifrabile!". Questo il primo commento del deputato nazionale Giuseppe Ruvolo alla notizia della nomina della giunta provinciale capitanata dal Presidente Eugenio D'Orsi. "Tecnici, politici, o politici mascherati da tecnici - prosegue nella propria analisi l'on. Ruvolo - e chi vuol capire, capirà che il progetto messo nelle mani di D'Orsi segna una deludente inversione di rotta".
 
Giunta Provinciale di Agrigento. Fontana: "D'Orsi supera il suo maestro"
di Redazione
Sulla presentazione del nuovo esecutivo guidato da Eugenio D'Orsi arriva anche una dichiarazione dell'ex presidente della Provincia ed attuale deputato nazionale del Pdl, Vincenzo Fontana che afferma: "La composizione della nuova giunta provinciale di Agrigento, nominata apparentemente secondo criteri di scelta tecnica ma sostanzialmente orientata a soddisfare gli appetiti di alcune precise aree politiche, è un ulteriore segno della separazione netta che esiste tra l'esperienza del governo locale che s'intesta al presidente D'Orsi e un serio progetto finalizzato alla crescita del territorio e a vantaggio dei suoi cittadini. Si tratta in sostanza di una decisione che tenta di mistificare la realtà e di coprire la precarietà di un disegno politico che continua a mantenere la Provincia Regionale di Agrigento in una situazione di sostanziale immobilismo, senza che l'Ente possa garantire quel ruolo di spinta propedeutico allo sviluppo sociale ed economico dell'agrigentino".
"Dispiace - continua Fontana - che in queste spericolate manovre vengano coinvolte persone rispettabili che in buona fede offrono il loro volto a delle di maquillage che nessun contributo positivo possono assicurare alle popolazioni amministrate. Dispiace altresì che alcune forze politiche, trincerandosi nell'ambiguità delle indicazioni tecniche, tentano di difendere qualche strapuntino per sedersi attorno al tavolo del potere per condividere, purtroppo, solo promesse demagogiche che preludono a cocenti delusioni. Questa triste vicenda conferma altresì come la scuola politica del presidente Lombardo continua a produrre allievi che superano il maestro nell'ottica di provocare quanti più danni possibili ai tanti cittadini che avevano riposto la loro fiducia nei confronti di chi si proponeva come alfiere del rinnovamento e della correttezza politica ed amministrativa. "
 
Il Pdl a D'Orsi: "Quo vadis?"
di Redazione
"Finalmente  è  arrivato  il momento: D'Orsi  rivela  il  Suo  vero  volto  di  "ribaltonista"  che  nulla  ha  avedere con  i veri bisogni della nostra collettività ma che riguardano,  invece,  i "giochi di potere" e  le"sommatorie  partitiche"  a  cui  il  Suo  "Capo  Politico"  Presidente  della  Regione  Sicilia  Raffaele Lombardo ci ha abituato".  Lo afferma il coordinatore cittadino del Pdl di Agrigento, Giovanni Barbera, che così continua: "Non  ultime  le  Sue  dichiarazioni  sull'On. Misiti  dimostrano  la  perfetta  conoscenza  del  concetto  d'avventuriero politico" da parte dell'on. Raffaele Lombardo. Ciò, forse, è dovuto al fatto che questo "sport politico" nel partito dell' M.p.A. è fortemente praticato; purtroppo ora cerca di radicarsi anche nella nostra provincia attraverso l'opera instancabile del Presidente Eugenio D'Orsi. Oggi,  sia  il Presidente Lombardo  che  il Presidente D'Orsi,  dimostrano  di  avere  un  concetto molto personale e "a tempo" della coerenza politica, dimenticano, infatti, molto in fretta che sono stati eletti grazie alla partecipazione attiva,  concreta  ed  in massa del popolo del P.d.L.  e del P.I.D.. Forse non hanno capito, i "due Presidenti" che le sigle dei partiti si possono sommare ma, sicuramente, i cervelli degli elettori no! "
"Ecco perché - aggunge Barbera - mi permetto di ringraziare l'azione politica coerente sia del F.L.I. che dell' U.D.C. che, ne rispetto del voto popolare espresso dai  loro elettori di centro-destra, non hanno voluto partecipare a questa  "armata  brancaleone"  messa  su  dal    Presidente  D'Orsi  a  cui  rivolgo  un  mio  pensiero "Dimettiti! Hai tradito il voto popolare!"
Alla dichiarazione di Barbera si aggiunge una nota del gruppo consiliare del Pdl alla Provincia a firma di Ivan Pace, che dice: "Presidente: ci hai deluso!!! Finalmente, Presidente, dopo giorni e mesi "di riflessioni" sei riuscito a varare la Giunta Provinciale, una grande kermesse politica, che ormai, siamo abituati a vivere da quando Ti sei insediato:
*Più volte abbiamo ascoltato in tutte le riunioni pubbliche e private che mai avresti abbandonato la linea politica ed i partiti che ti avevano eletto alla presidenza della Provincia Regionale di Agrigento.
*Più volte abbiamo ascoltato i Tuoi discorsi, ora inutili, che inneggiavano al grande ed indispensabile apporto ricevuto dal P.d.L. e dal P.I.D. per vincere queste elezioni, contro la sinistra, ora dobbiamo costatare che Tu, Presidente, sei anche un bugiardo, infatti hai smentito anche Te stesso!
*Più volte abbiamo dovuto partecipare a riunioni, prolisse ed inutili, in cui, in maniera confusa, Ti sei espresso contro la politica del centro sinistra. Anche in questo caso sei un bugiardo! poiché oggi sentiamo che, forse, anche la sinistra sarà rappresentata in questa giunta.
"Siamo disgustati - conclude la nota - dal Tuo procedere politico-amministrativo "ondivago" ed "inconcludente" che ha tenuto fuori per lungo tempo la Politica dal Governo della Provincia Regionale di Agrigento. E' tempo, però, che questa ritorni a ricoprire il suo ruolo".
 
Bosco: "Alla Provincia di Agrigento si ufficializza il tradimento degli elettori"
di Redazione
 In riferimento alla nuova giunta provinciale di Agrigento, il coordinatore provinciale del Pdl, Nino Bosco, ha dichiarato: "Finalmente dopo tante chiacchiere inutili, di cui il Presidente D'Orsi è un esperto, è riuscito con l'aiuto del suo capo Di Mauro, a completare l'armata brancaleone preposta a risolvere i problemi della provincia e della nostra collettività. Poveri noi! Dopo giorni e giorni di consultazioni, congelamenti, azzeramenti e quanto ancora è nell'inventiva del nostro presidente: la montagna ha partorito il topolino!"
"Per fortuna - ha aggiu nto l'on. Bosco - che ancora "reggono" il FLI dell'On. Scalia e l'UDC dei sindaci Firetto e Zambuto che mantenendo dritta la barra della politica, con la "P" maiuscola, non hanno voluto assolutamente partecipare a questo bailamme politico a cui il presidente D'Orsi ci ha abituato uniformando la sua politica ai dictat del presidente Lombardo che dopo aver rovinato la politica siciliana e i siciliani ora cerca di distruggere la politica nella nostra provincia e di buttare nel baratro la già povera economia del nostro territorio. Quindi anche D'Orsi si macchia di quanto più indegno si possa compiere in un sistema democratico: il tradimento della volontà popolare. Anche lui ribaltonista come il presidente della regione!"

 

6 febbraio 2011

GIORNALE DI SICILIA

(Pagina regionale)
Grandi manovre e tensione tra «Nuovo Polo» ed Mpa. Occhi puntati pure su Ragusa per le primarie dei democratici
Agrigento: rimpasto alla Provincia - Fuori Fli, dentro Fds, Pd in panchina
La notizia dei movimenti nella giunta agrigentina ha provocato forti malumori e tensioni tra il «Nuovo Polo» e l'Mpa
PLAERMO. Che la Sicilia sia laboratorio politico nazionale è fatto ormai risaputo. F nel caos politico siciliano fatto di alleanze, rimpasti, ribaltoni e trasversalismi, piomba come un macigno la notizia del rimpasto alla giunta D'Orsi di Agrigento: fuori Pli, dentro Fds, Pd in panchina. Tra conferme e grandi esclusi, c'è tensione fra Nuovo Polo ed Mpa, e intanto si lavora per le amministrative, con gli occhi puntati anche su Ragusa, dove oggi è atteso Lombardo e si celebreranno le primarie del Pd per il candidato sindaco. E mentre si chiede chiarezza a Lombardo sulle nomine, si invoca anche il suo intervento come leader di partito: «Ci aspettiamo dal presidente uno scatto di responsabilità per sbloccare la macchina amministrativa» dice Livio Marrocco (Fli). Ma forse i nodi sulle nomine sono anche subordinati agli equilibri delle alleanze elettorali. «Il confronto non è più procrastinabile - dicono i coordinatori siciliani di Fu Pippo Scalia, Udc Giampiero D'Alia, e Api Mario Bonomo - chiediamo a Lombardo un urgente incontro per definire la composizione delle giunte provinciali di Agrigento, Gela e le candidature comuni negli enti locali». Raccoglie l'invito Enzo Oliva, coordinatore regionale Mpa «affinché si consolidi il Nuovo polo e proceda unito.  «E' necessario assicurare una rappresentanza nella provincia di Agrigento all'Udc, così come impegnarsi anche in vista di scadenze più importanti, nella alternatività sempre e comunque al Pdl». Un riferimento chiaro alla situazione ragusana, mentre l'Udc, con D'Alia, Zambuto e Firetto, prende le distanze dalla nuova giunta tecnica agrigentina: «Non abbiamo avuto nessun contatto né con Di Mauro né con D'Orsi per concordare il programma e l'articolazione della squadra, pertanto l'Udc è assolutamente fuori dalla Giunta». Squadra definita «armata Brancaleone» dal coordinatore provinciale del Pdl, Nino Bosco. Fuori lo scudo crociato, dentro il Pd, anche se non ufficialmente, ma in città oggi è atteso un vertice per l'ingresso in squadra di un paio di tecnici nei posti rimasti vacanti. Caso diverso a Ragusa, dove, in netta controtendenza, Udc e Fli sostengono «per continuità amministrativa, e in assenza di un'alternativa credibile» il candidato sindaco Nello Dipasquale del Pdl, mentre l'Api rimane con l'Mpa che sta per sciogliere la riserva sul proprio candidato: il nome comune potrebbe essere Tuccio Di Stallo, già presidente dell'Ato rifiuti, Il partito rutelliano ha intanto presentato il cartello elettorale con Mpa e Nuovo Polo col Pd a Noto e senza a Lentini: «Nell'ambito della coalizione — dice il coordinatore Mario Bonomo — non abbiamo pregiudiziale». Dialogo aperto anche sul fronte Pd, che oggi vede scontrarsi Nino Barrera e Sergio Guastella, poi l'apertura a Idv e Sel: «Facciamo le primarie di coalizione - dice Lupo - se l'Idv ha l'umiltà di riconoscere che senza noi, non va avanti e rischia di riconsegnare la Sicilia a Berlusconi». «L'umiltà di ragionare l'abbia piuttosto Lupo — ribatte Fabio Giambrone dell'Idv, che candida Giovanni Iacono — recuperando una coerenza di percorso ormai in frantumi. Rigettiamo alleanze con Nuovo Polo ed Mpa, e col Pd laddove è loro alleato».
Buono il dialogo Idv e Sel, che ha il suo candidato a Vittoria (Salvatore Garofalo) e di Ragusa dice: "Acquisita la disponibilità del Pd, decideremo — dice Erasmo Palazzotto, segretario regionale — se proporre un nostro candidato o appoggiarne uno con Idv". 
 
RIFIUTI. Il sindaco Zambuto s'impegna a pagare e a Catanzaro accetta
Il Comune applica la nuova legge e Siculiana riapre la discarica
È ripresa solo ad Agrigento la raccolta dei rifiuti. Dopo che ormai per parecchi anni i Comuni sono stati espropriati dalla gestione del servizio e dalle procedure concernenti la riscossione della relativa tariffa, adesso, anche a seguito della nuova legge regionale dello scorso anno, è possibile che i singoli enti locali possano intervenire facendo pesare il proprio ruolo e la propria autorevolezza, tanto al momento dell'organizzazione e dello svolgimento dei servizio che in quello della riscossione della relativa tariffa. «Stiamo dando un segnale - dice il sindaco di Agrigento - di quanto più volte auspicato: l'importante servizio dei rifiuti deve tornare ai Comuni, i quali, nonostante le note difficoltà, sono comunque i soggetti più interessati ai buon funzionamento del servizio ed all'effettiva lotta all' evasione». Per sbloccare la situazione è arrivata la trasmissione alla società che gestisce la discarica di un atto di indirizzo dei sindaco Zambuto con il quale incarica i propri uffici comunali ad avviare la gestione diretta nella formazione dei "ruoli" relativi agli accertamenti connessi con il servizio di igiene ambientale. "In quest'occasione abbiamo messo in gioco la nostra autorevolezza e la nostra credibilità per sbloccare la situazione. Su questa strada - dice ancora Zambuto - proseguiremo per assolvere pienamente il nostro ruolo in tale importante settore".
Sembra, così, scongiurata una delle possibilità che avrebbe visto Agrigento invasa dai rifiuti durante le giornate internazionali del folclore della Sagra del mandorlo in fiori. Resta però sempre in piedi la vertenza sindacale legata ai pagamento delle spettanze ai lavoratori, la cui agitazione prosegue ad oltranza.
 
PROMOZIONE. Gli operatori invitati ad accreditarsi entro lunedì
Turismo: Licata alla Bit di Milano, ospite dello stand della Provincia
Licata sarà presenta alla Borsa internazionale del turismo di Milano che si terrà al 17 al 20 febbraio. La "città dei mare sarà tra quelle rappresentate nello stand istituzionale della Provincia regionale di Agrigento, ma è necessario riempire di contenuti lo spazio che le sarà dedicato. Per questo ieri il sindaco Angelo Graci, e l'assessore al Turismo Paolo Licata hanno annunciato che "tutti gli interessati potranno presentare apposita richiesta inviando un fax al numero 0922593154". Però devono farlo in fretta, considerato che il termine ultimo per presentare la richiesta scade il 7 febbraio, dunque lunedì prossimo. "La Provincia di Agrigento - si legge nella nota diffusa ieri dal Comune e nella quale parlano Graci e Licata - avrà a disposizione uno stand di circa 80 metri quadrati. Lo spazio sarà fornito di quattro desk, più uno centrale, che verranno assegnati alle destinazioni turistiche maggiormente rappresentative". Considerato che a Licata si registra un balzo in avanti del turismo, la 'città del mare" dovrebbe avere uno spazio adeguato. "Le aziende o altri enti della provincia possono accreditarsi - scrive il Comune - presso io stand. Tale accredito dà diritto all'utilizzo dello stand per appuntamenti con gli operatori turistici, con la precisazione che l'uso dei tavoli deve essere limitato ad un massimo di un'ora nell'arco dei mattino o dei pomeriggio. Le richieste di accredito dovranno essere presentate entro l'11 di febbraio al fax 0922593678. Le aziende accreditate potranno consegnare materiale promozionale, brochure o depliants da distribuire nel corso della fiera".
 
POPOLO DELLA LIBERTA'. Contestate le scelte che hanno portato al nuovo esecutivo. Ivan Paci: «Siamo disgustati, il presidente ha smentito se stesso»
Nino Bosco (Pdl): «Tradita la volontà  popolare»
Giunta D'Orsi-ter. Il popolo del Pdl si scatena e contesta. Primo intervento quello del coordinatore provinciale Nino Bosco. Poi tutti gli altri.
NINO BOSCO. «Finalmente dopo tante chiacchiere inutili, di cui il Presidente D'Orsi è un esperto, è riuscito con l'aiuto del suo capo Di Mauro, a completare l'armata brancaleone. Poveri noi! Dopo giorni e giorni di consultazioni la montagna ha partorito il topolino! Per fortuna che ancora "reggono" il Fli dell'On. Scalia e l'Udc dei sindaci Firetto e Zambuto che mantenendo dritta la barra della politica, con la "P" maiuscola, non hanno voluto assolutamente partecipare a questo bailamme politico a cui il presidente D'Orsi ci ha abituato uniformando la sua politica ai diktat del presidente Lombardo. Quindi anche D'Orsi si macchia di quanto più indegno si possa compiere in un sistema democratico: il tradimento della volontà popolare.
IVAN PACI. «Presidente D'Orsi, ci hai deluso! Più volte abbiamo ascoltato in tutte le riunioni pubbliche e private che mai avresti abbandonato la linea politica ed i partiti che ti avevano eletto. Più volte abbiamo ascoltato i tuoi discorsi, ora inutili, che inneggiavano al grande ed indispensabile apporto ricevuto dal Pdl e dal Pid per vincere queste elezioni, contro la sinistra, ora dobbiamo costatare che tu, presidente, sei anche un bugiardo, infatti hai smentito anche te stesso!. Siamo disgustati dal tuo procedere politico-amministrativo "ondivago" ed "inconcludente".
ENZO FONTANA. "Dispiace che in queste spericolate manovre vengano coinvolte persone rispettabili che in buona fede offrono ti loro volto a delle operazioni di maquillage che nessun contributo positivo possono assicurare alle popolazioni amministrate. Dispiace che alcune forze politiche, trincerandosi nell'ambiguità delle indicazioni tecniche, tentando di difendere qualche strapuntino per sedersi attorno al tavolo del potere per condividere, purtroppo, solo promesse demagogiche che preludono a cocenti delusioni. Questa triste vicenda conferma altresì come la scuola politica del presidente Lombardo continua a produrre allievi che superano il maestro".
GIUSEPPE MARINELLO. Dopo oltre 40 giorni il presidente Eugenio D'Orsi ha partorito una giunta raffazzonata che di fatto stravolge il voto del 2008 tradendo la volontà degli elettori. Tutto questo dipende non soltanto dalla solita "confusione" che ormai contraddistingue l'azione politica e amministrativa del presidente della provincia, ma soprattutto dal fatto che ormai risponde ai diktat di Roberto Di Mauro il quale ritiene che la politica si sia temporalmente fermata agli inizi degli anni novanta. Ogni commento è superfluo, resta soltanto la tristezza per una provincia di Agrigento, sempre più slegata dalle dinamiche politiche economiche e culturali della nazione, e quindi destinata ad un ulteriore regresso».
UN GIUDIZIO POSITIVO. Lo esprimono il consigliere provinciale Davide Gentile, ed il vice commissario provinciale del Mpa Salvatore Gazzitano. Soddisfazione per la scelta, effettuata dal presidente D'orsi, dei tecnici che formeranno la giunta provinciale, tra cui vi è l'amico Lillo Crapanzano. Si tratta di figure di alto spessore professionale che insieme al presidente D'Orsi, a cui non faremo mai mancare il nostro sostegno, sapranno bene interpretare le esigenze della nostra provincia ed allo stesso tempo contribuire all'azione di rinnovamento intrapresa dal presidente Lombardo".
 
GIOVANNI BARBERA
«D'Orsi ora farebbe bene a dimettersi»
«D'Orsi: Quo Vadis?». Se lo chiede il coordinatore del Pdl, Giovanni Barbera, «D'Orsi rivela il suo vero volto di "ribaltonista" che nulla ha a vedere con i veri bisogni della nostra collettività ma che riguardano, invece, i "giochi di potere" e le "sommatorie partitiche" a cui il suo "capo politico" Raffaele Lombardo ci ha abituato. Oggi, sia Lombardo che D'Orsi, dimostrano di avere un concetto molto personale e "a tempo" della coerenza politica, dimenticano, infatti, molto in fretta che sono stati eletti grazie alla partecipazione attiva, concreta ed in massa dal popolo del Pdl e del Pid. Al presidente D'Orsi rivolgo un mio pensiero: "Dimettiti! Hai tradito il voto popolare!».
 
RMPASTO. La coalizione al momento può conta re solo sul sostegno di Mpa e Forza del Sud. Sarà minoranza in Consiglio. Si attende l'arrivo del Pd
Provincia, il «modello Lombardo» naufraga - Nasce il «D'Orsi ter», ma senza Fli ed Udc
L'Udc prende subito e distanze: «Non siamo stati interpellati». Ma tra i nominati c'è il veterinario Alaimo
Il presidente: «La crisi è durata più del previsto. Ho deciso di fare una giunta che rifletta la società: mira a continuare il percorso dei precedenti assessori».
Una giunta tecnica. Ma non sul modello Lombardo. Con Fli e Udc che sbattono la porta. Ecco cosa ha partorito, alla fine, dopo 40 giorni, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Il nuovo esecutivo provinciale, il tanto decantato D'Orsi ter, nasce e fa registrare le primte polemiche. In giunta entrano soltanto Mpa e Forza del sud (senza il sostegno di Carmelo D'Angelo). Domani si potrebbe aggiungere anche il Pd, che stamattina darà al presidente i suoi 2 nomi, ma le cose si complicano. Ecco i nomi del nuovo esecutivo: Tullio Lanza, 52 anni, licatese ex consigliere comunale dell'era Biondi, impiegato in segreteria alla scuola Marconi, in quota Mpa; Giuseppe Pasciuta, 51 anni di Ribera, dirigente della Regione siciliana, pure lui Mpa, Calogero Crapanzano, 46 anni geometra libero professionista di Favara Mpa, quota Granata. Poi ci sono due assessori nominati direttamente dal presidente: Calogero Volpe, 62 annidi Agrigento, vice segretario provinciale dell'Ugl e Nicoletta Marchese, 44 anni docente al liceo scientifico di Canicatti. Poi c'è un'altra donna: Katea Ferrara, 38 anni avvocato di Porto Empedode, in quota Forza del sud e Paolo Felice, 51 anni medico pediatra di Favara, sempre in quota Michele Cimino. Partito spaccato a metà perché il consigliere Carmelo D'Angelo, che si è posto all'opposizione, voleva una giunta politica e la riconferma di Stefano Castellino. Infine Domenico Alaimo, medico veterinario di Favara indicato personalmente dal consigliere provinciale Totò Montaperto ma non avallato dall'Udc ufficiale.
«La crisi, per me - ha detto il presidente D'Orsi - è durata più del previsto, ho deciso di fare una giunta che rifletta molto gli aspetti della società in cui viviamo e mira a continuare il percorso avviato dai precedenti assessori che hanno svolto il compito loro affidato, con serietà e professionalità. Questo percorso intendiamo continuarlo con questi nuovi assessori dotati di alta professionalità e qualità, ma questa giunta ha un unico denominatore: nessuno ha mai avuto esperienze politiche, non si sono mai candidati anche se sono vicini alla politica. Credo che gli attacchi ci saranno, è questo il gioco della politica: chi sta nella maggioranza difende l'amministrazione, chi sta all'opposizione cercherà di abbatterla. L'appello che faccio ai consiglieri provinciali è che la nuova giunta si proporrà al Consiglio con proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I Consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta e ton per fatti che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della provincia».
L'Udc prende le distanze dalla nuova giunta. Lo fanno con una nota Giampiero D'Alia, coordinatore regionale per la Sicilia del partito; Marco Zambuto, presidente del coordinamento provinciale di Agrigento; e Calogero Firetto, coordinatore provinciale di Agrigento. «In ordine al varo della nuova Giunta alla Provincia regionale di Agrigento, - dicono i tre esponenti dello Scudo Crociato - non abbiamo avuto nessun contatto nè con l'onorevole Di Mauro nè con il presidente D'Orsi per concordare il programma e l'articolazione della squadra degli assessori provinciali. Pertanto l'Udc è assolutamente fuori da tale Giunta". 
 
LA POLEMICA. L'ex pupillo di Cimino aveva contestato la giunta tecnica
D'Angelo contro Forza del Sud: vado all'opposizione
Varata la giunta, si sono fatte sentire le reazioni della classe politica tra colori tagliati fuori e partiti, che seppur dentro non si sentiranno parte del nuovo esecutivo provinciale come Carmelo D'Angelo. Il ciminiano di ferro non ci sta e se ne va all'opposizione. «E' una giunta pseudo tecnica - dice
l'ex pupillo di Cimino - anzi è una giunta politica della peggior specie, anche se Forza del Sud è dentro io sono all'opposizione». D'Angelo era stato chiaro alla vigilia della nascita del D'Orsi ter: La politica la facciano i politici e non i tecnici - aveva detto manifestando la sua idea che la giunta doveva annoverare persone che hanno militato nei partiti, quindi anche nel suo. L'intento di D'Angelo era quello di riconfermare il palmese Stefano Castellino. Oggi Forza del sud decide di sterzare e lui si trova in disaccordo. Non condivide la scelta del leader, Michele Cimino, quindi va all'opposizione. 
 
LA REAZIONE DEL PID
Ruvolo: «E' stato fatto un grande pasticcio»
"È un pasticcio, una scelta davvero indecifrabile". Così il deputato nazionale Giuseppe Ruvolo (Pid) commenta la nomina della giunta provinciale diAgrigento, guidata dal presidente Eugenio D'Orsi. Tecnici, politici, o politici mascherati da tecnici - aggiunge - e chi vuoi capire, capirà che il progetto messo nelle mani di D'Orsi segna una deludente inversione di rotta". "Con la sua scelta D'Orsi si pone a controfigura del governatore Raffaele Lombardo, smentendo tutti quei suoi propositi che in diverse sedi ufficiali, a questo punto, si può affermare che aveva saputo solo millantare". Lo dice il deputato regionale, Totò Cascio (Pid), in merito alla nuova giunta della provincia di Agrigento. «Il timore che l'immobilismo in cui ci troviamo impantanati a Palermo - conclude - si estenda alla nostra provincia, penso che sia più che una certezza". All'assemblea di presentazione del Pd ad Agrigento era stato invitato anche il presidente Eugenio D'Orsi. Che per l'occasione aveva anche deciso di prendere la parola. Ed in quell'occasione aveva espresso favorevolmente un giudizio positivo per la formazione politica di Cuffaro-Ruvolo e Mannino. poi però ci ha ripensato.
 
LA SICILIA
 
Oltre Ragusa. Un altro nodo dopo quello dell'appoggio a Dipasquale. L'Mpa chiede coerenza agli alleati. Nel capoluogo ibleo oggi primarie del Pd
Il Nuovo Polo inciampa pure nella Provincia di Agrigento
D'Orsi nomina due assessori Fds. Udc, Fu e Api accusano Lombardo
PALERMO. Le elezioni amministrative della prossima primavera e la formazione della nuova giunta della Provincia di Agrigento, rischiano di non fare decollare in Sicilia il progetto del Nuovo Polo: Mpa, Fli, Udc e Api. Peraltro, per questa mattina è prevista un'assemblea dell'Mpa a Ragusa dove alcuni dirigenti locali intendono continuare ad appoggiare il sindaco uscente Nello Dipasquale (Pdl), mentre il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, vorrebbe un candidato a sindaco del Nuovo Polo. Ipotesi scartata da Udr e Fli che, invece, dopo averlo appoggiato per cinque anni intendono continuare a sostenere Dipasquale. E se fino a ieri erano scarse le possibilità di un ripensamento di Udc e Fli, dopo la nomina della nuova giunta provinciale di Agrigento, sembra ancora più difficile. Infatti, dalle nomine di Agrigento hanno preso immediatamente le distanze il coordinatore regionale dell'Udc, Gianpiero D'Alia, quello di Fu Pippo Stalla e il rutelliano Mario Bonomo, perché non consultati preventivamente dal presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Fra i nuovi assessori, due fanno capo a Forza del Sud, il movimento fondato da Gianfranco Miccichè, e che nella Città dei Templi ha il suo riferimento nell'ex assessore all'Economia, Michele Cmnino, eterno rivale del ministro Angelino Alfano che ha dovuto subire l'esclusione del Pdl che aveva sostenuto D'Orsi alle elezioni. Una situazione che rischia di complicarsi sempre di più: "Non è più procrastinabile un confronto tra i movimenti che aderiscono al Nuovo Polo - hanno dichiarato D'Alia, Scalia e Bonomo - perché in Sicilia i primi passi non sono ancora del tutto sicuri, mentre occorre definire al più presto un percorso comune, in vista delle prossime scadenze delle amministrative. Chiediamo, quindi, al presidente Lombardo un urgente incontro per definire la composizione delle giunte provinciali di Agrigento e Caltanissetta e le candidature comuni negli enti locali interessati al voto". Udc e Fli, dunque, risentiti perché non coinvolti nella scelta degli assessori, ma anche inviperiti per il coinvolgimento di Forza del Sud. Ma è stata una scelta autonoma del presidente D'Orsi o è stato ispirato dall'alto? "L'unica cosa certa è - ha sibilato D'Alia - che noi non siamo in giunta. Del coinvolgimento di Forza del Sud nella giunta provinciale di Agrigento ne dovrà rispondere il presidente Lombardo". Per l'Mpa ha replicato il commissario Enzo Oliva: "Raccogliamo l'invito dei nostri alleati Fli, Udc e Api affinché si consolidi il Nuovo Polo e proceda unito in tutti i Comuni che sono chiamate al voto. E' necessario assicurare una rappresentanza nella provincia di Agrigento all'Udc, così come una volta per tutte, occorrerà impegnarsi anche in vista di scadenze importanti, nell'alternatività sempre e comunque al Pdl". Come dire, i richiami alla coerenza devono valere per tutti: non possono Udc e Fli alzare gli scudi ad Agrigento e, poi, gli stessi partiti allearsi a Ragusa con il sindaco uscente del Pdl. "A Ragusa - ha sottolineato D'Alla - è stato firmato un documento per il sostegno a Dipasquale dai segretari provinciali di Udc, Fli, Api e Mpa. Ripercussioni sul governo regionale? Valuteremo con Bonomo e Scalia. Certamente, Lombardo deve chiarire se intende fare parte del Nuovo Polo".
A Ragusa sono in programma per oggi le elezioni primarie del Pd per la designazione del candidato sindaco.
 
PROVINCIA REGIONALE. Il presidente ha ufficializzato i nomi di 8 nuovi assessori. A breve gli altri quattro
 D'Orsi ter tra le polemiche
E' nato ieri mattina il "D'Orsi ter", ma non senza polemiche. Il presidente della Provincia, puntualmente alle ore 11, come aveva annunciato alla vigilia, si é presentato in conferenza stampa insieme agli Otto nuovi assessori che ha già nominato, non escludendo che nelle prossime ore possa procedere alla nomina di altri componenti del suo esecutivo fino a raggiungere un massimo di dodici. La giunta presentata ieri mattina è più o meno quella che abbiamo anticipato nell'edizione di ieri. Ne fanno parte Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione, di Licata (di area Mpa), Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara (area Udc), Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl (designato direttamente da D'Orsi), Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle (area Forza del Sud), Paolo Felice 51 anni medico pediatra dì Favara (area Forza del Sud), Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara (ritenuto vicino alle posizioni dell'an. Giancarlo Granata), Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera (area Mpa) e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì (designata direttamente da D'Orsi). Mancano, come si vede, gli assessori di area Fli e di area Pd. «Stanno ancora discutendo - ha detto in conferenza stampa il Presidente - nelle prossime ore non é da escludere che possano giungermi le relative segnalazioni (due per ciascuna forza politica, ndr) e quindi potrò completare la giunta. In ogni caso noi siamo già operativi». Ma la composizione del nuovo esecutivo é destinata a far discutere. Anzitutto l'Udc si é dissociata immediatamente: pochi minuti dopo la conferenza stampa il coordinatore regionale Sicilia Giampiero D'Alia, il presidente del coordinamento provinciale di Agrigento Marco Zambuto ed il coordinatore provinciale di Agrigento Lillo Firetto hanno diramato una breve nota nella quale affermano che «in ordine al varo della nuova Giunta alla Provincia Regionale di Agrigento, non abbiamo avuto alcun contatto nè con l'on. Di Mauro né con il Presidente D'Orsi per concordare il programma e l'articolazione della squadra degli assessori provinciali. Pertanto l'Udc è assolutamente fuori da tale Giunta". Poche parole che tuttavia innescheranno certamente un vespaio di polemiche. Di tutt'altro tono invece il commento del responsabile della Costituente di Forza del Sud Mario Baldacchino. «Conti- fluiamo a dare fiducia al presidente D'Orsi - ha detto - che abbiamo contribuito a fare eleggere e al quale riconosciamo il lavoro svolto per affrontare le emergenze del nostro territorio, che sono sicuramente infrastrutturali ma anche sociali ed economiche. Per tale motivo al presidente D'Orsi va data la nostra disponibilità per continuare la nostra esperienza con un governo tecnico, proiettato alla creazione di un governo politico». Prima della presentazione D'Orsi (che senza l'apporto di Fli e Pd non avrebbe la maggioranza in Consiglio) ha rivolto un appello ai consiglieri provinciali affinché il confronto avvenga non sulla politica, ma sui fatti e sui provvedimenti, se c'è interesse per la crescita del territorio.
 
Agrigentonotizie
 
Provincia Regionale, oggi la nuova Giunta
Il presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, oggi presenterà la sua nuova Giunta. Dovrebbe essere un esecutivo tecnico composto da dieci assessori. In mancanza di un accordo politico si è scelta la soluzione alternativa di una compagine tecnica in cui ufficialmente i partiti non sono rappresentati, ma i cui componenti - pur non essendo uomini di apparato - possono ricondursi alle aree politiche che sostengono la nuova amministrazione.

Agrigentoweb
 
Giunta D'Orsi. Intervento di Arnone (Sicilia Vera)
Il vicesindaco di Licata Arnone di Sicilia Vera interviene sul varo del D'Orsi ter. "Finalmente dopo 40 giorni la Provincia di Agrigento ha una giunta che può essere operativa e dare risposte al territorio. Il Presidente D'Orsi ha fatto chiarezza allineandosi alle posizioni del Governatore Lombardo con la nuova formula delle Giunte tecniche, un fatto assolutamente nuovo per la Provincia Regionale. Addirittura D'Orsi ha superato anche Lombardo perché, conti alla mano, si troverà a non avere una maggioranza in consiglio, ma certamente con la sua autorevolezza potrà di volta in volta trovare una sintesi ai provvedimenti e all'indirizzo politico che porterà in Aula Giglia. I problemi dello sviluppo di tutto il territorio non possono essere sottaciuti e Sicilia Vera sarà da pungolo per questa nuova amministrazione. Personalmente conosco il sindacalista Volpe come persona da sempre vicina ai lavoratori ma troverà sul tavolo la grana dei precari della Provincia di Agrigento. C'è da capire inoltre come i tecnici si muoveranno per il territorio nel campo della programmazione turistica, infrastrutturale e dell'agricoltura che ancora sconta un gap con le altre province siciliane. Se gli Assessori politici hanno fallito, vedremo ora se gli 8 tecnici saranno la base fondamentale per la rinascita di tutto il territorio agrigentino,fermo restando che operare nella totale autonomia può anche portare a fare valutazioni affrettate e non condivise dalla collegialità di un governo locale. Personalmente ritengo che i partiti anche se presentano oggi una continua evoluzione e contraddizione al loro interno, sono sempre lo strumento di veicolo tra gli elettori e gli eletti, se si arriva ai tecnocrati, i partiti di fatto o sono deboli o sono rappresentati da una classe dirigente di basso spessore e distanti dall'humus pulsante di una comunità. Una volta gli emigrati siciliani arrivavano in America e venivano posti in quarantena, oggi abbiamo scoperto che è una pratica in vigore nella nostra terra, infatti il Presidente d'Orsi ha tenuto in quarantena i nomi degli Assessori, rendendoli manifesti solo allo scadere dei quaranta giorni. Forse per evitare il contagio di qualche virus, oppure per evitare le tentazioni come Gesù nel deserto?".
 
Giunta D'Orsi, documento di Messana (PD)
Il Partito Democratico di Agrigento, riunitosi alla presenza del gruppo consiliare, dei parlamentari e dei membri agrigentini dell'Assemblea Nazionale, riconosce al Presidente D'Orsi di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche nella nostra provincia la rottura del centrodestra. Il PD è interessato a sviluppare nel nostro territorio insieme alle altre forze del centrosinistra un confronto politico e programmatico con quei partiti, riformisti e moderati, in particolare il Movimento per le Autonomie, disponibili a costruire l'alternativa al centrodestra. Pertanto, ritiene utile e necessario che nelle prossime ore si proceda ad un ulteriore incontro tra le delegazioni del PD e del MPA insieme al Presidente D'Orsi, volto ad approfondire le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte.
 
Comunicalo.it
 
AGRIGENTO. D'Orsi Ter, il Pd pronto ad entrare in Giunta 
"Il Partito Democratico di Agrigento, riunitosi alla presenza del gruppo consiliare, dei parlamentari e dei membri agrigentini dell'Assemblea Nazionale, riconosce al presidente D'Orsi di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche nella nostra provincia la rottura del centrodestra".
Lo afferma il segretario provinciale del PD di Agrigento, Emilio Messana.
"Il PD - continua - è interessato a sviluppare nel nostro territorio insieme alle altre forze del centrosinistra un confronto politico e programmatico con quei partiti, riformisti e moderati, in particolare il Movimento per le Autonomie, disponibili a costruire l'alternativa al centrodestra.
Pertanto, ritiene utile e necessario che nelle prossime ore si proceda ad un ulteriore incontro tra le delegazioni del PD e del MPA insieme al presidente D'Orsi, volto ad approfondire - conclude Messana -le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte".
 
AGRIGENTO. D'Orsi Ter, il Pdl all'attacco del presidente: 'Ribaltonista come Lombardo' 
A tanti il "D'Orsi Ter" non piace proprio. Solo il Pd è disposto ad entrare nella nuova Giunta provinciale di "rottura con il centrodestra".
L'Udc, tirata per la giacca, si è chiamata fuori dai giochi. All'attacco del presidente D'Orsi il Pdl, che non fa sconti e interviene con una raffica di comunicati inviati dai leader agrigentini più rappresentativi.
Ecco il commento del deputato nazionale Vincenzo Fontana, ex presidente della Provincia di Agrigento per 10 anni, vicino al ministro Alfano: "La composizione della nuova Giunta provinciale di Agrigento, nominata apparentemente secondo criteri di scelta tecnica ma sostanzialmente orientata a soddisfare gli appetiti di alcune precise aree politiche, è un ulteriore segno - dice Fontana - della separazione netta che esiste tra l'esperienza del governo locale che s'intesta al presidente D'Orsi e un serio progetto finalizzato alla crescita del territorio e a vantaggio dei suoi cittadini. Si tratta in sostanza di una decisione che tenta di mistificare la realtà e di coprire la precarietà di un disegno politico che continua a mantenere la Provincia regionale di Agrigento in una situazione di sostanziale immobilismo, senza che l'Ente possa garantire quel ruolo di spinta propedeutico allo sviluppo sociale ed economico dell'agrigentino. Dispiace che in queste spericolate manovre vengano coinvolte persone rispettabili che in buona fede offrono il loro volto a delle operazioni di maquillage che nessun contributo positivo possono assicurare alle popolazioni amministrate. Dispiace altresì che alcune forze politiche, trincerandosi nell'ambiguità delle indicazioni tecniche, tentano di difendere qualche strapuntino per sedersi attorno al tavolo del potere per condividere, purtroppo, solo promesse demagogiche che preludono a cocenti delusioni. Questa triste vicenda - conclude Fontana - conferma altresì come la scuola politica del presidente Lombardo continua a produrre allievi che superano il maestro nell'ottica di provocare quanti più danni possibili ai tanti cittadini che avevano riposto la loro fiducia nei confronti di chi si proponeva come alfiere del rinnovamento e della correttezza politica ed amministrativa".
Nino Bosco, coordinatore provinciale Pdl e deputato all'Ars commenta: "Finalmente dopo tante chiacchiere inutili, di cui il presidente D'Orsi è un esperto, è riuscito con l'aiuto del suo capo Di Mauro, a completare l'armata brancaleone preposta a risolvere i problemi della provincia e della nostra collettività. Poveri noi! Dopo giorni e giorni di consultazioni, congelamenti, azzeramenti e quanto ancora è nell'inventiva del nostro presidente: la montagna ha partorito il topolino! Per fortuna - sostiene Bosco - che ancora "reggono" il Fli dell'on. Scalia e l'Udc dei sindaci Firetto e Zambuto che mantenendo dritta la barra della politica, con la "P" maiuscola, non hanno voluto assolutamente partecipare a questo bailamme politico a cui il presidente D'Orsi ci ha abituato uniformando la sua politica ai diktat del presidente Lombardo che dopo aver rovinato la politica siciliana e i siciliani ora cerca di distruggere la politica nella nostra provincia e di buttare nel baratro la già povera economia del nostro territorio. Quindi anche D'Orsi - conclude Bosco - si macchia di quanto più indegno si possa compiere in un sistema democratico: il tradimento della volontà popolare".
Dura anche la reazione di Ivan Paci, capogruppo Pdl alla Provincia: "Presidente D'Orsi ci hai deluso. Finalmente, presidente, dopo giorni e mesi "di riflessioni" sei riuscito a varare la Giunta provinciale, una grande kermesse politica, che ormai, siamo abituati a vivere da quando ti sei insediato. Più volte - scrive Paci - abbiamo ascoltato in tutte le riunioni pubbliche e private che mai avresti abbandonato la linea politica ed i partiti che ti avevano eletto alla presidenza della Provincia regionale di Agrigento. Più volte abbiamo ascoltato i tuoi discorsi, ora inutili, che inneggiavano al grande ed indispensabile apporto ricevuto dal P.d.L. e dal P.I.D. per vincere queste elezioni, contro la sinistra, ora dobbiamo costatare che tu, presidente, sei anche un bugiardo, infatti hai smentito anche te stesso. Più volte abbiamo dovuto partecipare a riunioni, prolisse ed inutili, in cui, in maniera confusa, ti sei espresso contro la politica del Centrosinistra. Anche in questo caso sei un bugiardo! Poiché oggi sentiamo che, forse, anche la sinistra sarà rappresentata in questa Giunta. Siamo disgustati dal tuo procedere politico-amministrativo "ondivago" ed "inconcludente" che ha tenuto fuori per lungo tempo la politica dal governo della Provincia regionale di Agrigento. E' tempo, però - conclude Paci - che questa ritorni a ricoprire il suo ruolo".
Giovanni Barbera, coordinatore cittadino Pdl: "Anche lui ribaltonista come il presidente della regione. Finalmente è arrivato il momento: D'Orsi rivela il suo vero volto di "ribaltonista" che nulla ha a vedere con i veri bisogni della nostra collettività ma che riguardano, invece, i "giochi di potere" e le "sommatorie partitiche" a cui il suo "capo politico" presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo ci ha abituato. Non ultime le sue dichiarazioni sull'on. Misiti dimostrano la perfetta conoscenza del concetto di "avventuriero politico" da parte dell'on. Raffaele Lombardo. Ciò, forse, è dovuto al fatto che questo "sport politico" nel partito dell' M.p.A. è fortemente praticato; purtroppo ora cerca di radicarsi anche nella nostra provincia attraverso l'opera instancabile del presidente Eugenio D'Orsi. Oggi, sia il presidente Lombardo che il presidente D'Orsi, dimostrano di avere un concetto molto personale e "a tempo" della coerenza politica, dimenticano, infatti, molto in fretta che sono stati eletti grazie alla partecipazione attiva, concreta ed in massa del popolo del P.d.L. e del P.I.D.. Forse non hanno capito, i "due Presidenti" che le sigle dei partiti si possono sommare ma, sicuramente, i cervelli degli elettori no! Ecco perché mi permetto di ringraziare l'azione politica coerente sia del F.L.I. che dell' U.D.C. che, nel rispetto del voto popolare espresso dai loro elettori di centro-destra, non hanno voluto partecipare a questa "armata brancaleone" messa su dal presidente D'Orsi a cui rivolgo un mio pensiero: "Dimettiti! Hai tradito il voto popolare!".
Mario Lazzano, consigliere provinciale Pdl: "Giunta D'Orsi Ter: un vergognoso ribaltaccio in barba al popolo  sovrano della provincia di Agrigento che lo ha eletto con una coalizione di centrodestra nel 2008. Apprendo dalla stampa ,con stupore ,l'ennesimo vergognoso "RIBALTACCIO" in fotocopia sbiadita di quanto fatto dal suo padrino politico Raffaele Lombardo alla Regione mesi fa  anche alla Provincia Regionale di Agrigento.Una giunta formata da politici mascherati da "tecnici" che non hanno avuto alcuna legittimazione popolare passata al vaglio degli elettori.Una giunta che non ha maggioranza in Consiglio Provinciale se è vero come è vero che alcune forze politiche si sono già dissociate dal partecipare (Vedi UDC-FLI-PD).
Una giunta arraffazzonata,incolore,senza un serio progetto politico-programmatico che si appresta ad amministrare e a governare il territorio della nostra Provincia.
A questo punto mi domando : D'Orsi ha una maggioranza in Consiglio Provinciale? D'Orsi troverà chi gli approverà il bilancio di previsione? Ci spieghi ,ma soprattutto spieghi agli elettori della Provincia di Agrigento se intende continuare con questo teatrino politico che mese dopo mese ha tenuto sulla graticola tutto e tutti e chissà per quanti mesi ancora dovremo aspettare la cosidetta stabilità politica alla provincia.
Un chiaro segnale di coerenza politica imporrebbe che il Presidente D'Orsi rassegni le dimissioni dalla carica di Presidente della Provincia Regionale di Agrigento non foss'altro per rispetto delle migliaia di elettori che lo hanno eletto alla carica di Presidente con una coalizione di centrodestra e non con una coalizione ibrida ed incolore.
I partiti che fino ad oggi hanno nicchiato( FLI-UDC-FORZA SUD-PD) sulla composizione della nuova giunta ibrida devono chiaramente dire cosa intendono fare e che cosa intendono dire alla pubblica opinione che li aveva relegati chi all'interno della maggioranza chi all'opposizione. Noi ci siamo espressi e lo faremo in Consiglio Provinciale tutte le volte che ci riuniremo. Aspettiamo gli altri colleghi delle altre forze politiche e degli altri raggruppamenti civici di come intendono portare avanti la loro azione politica".
 
Agrigentocronaca

Agrigento, ecco il D'Orsi ter tra le polemiche
Agrigento, ore 15:46 - Una giunta tecnica. Ma non sul modello Lombardo. Con Fli e Udc che sbattono la porta. Ecco cosa ha partorito, alla fine, dopo 40 giorni, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Il nuovo esecutivo provinciale, il tanto decantato D'Orsi ter, nasce e fa registrare le prime polemiche. In giunta entrano soltanto Mpa e Forza del sud (senza il sostegno di Carmelo D'Angelo). Domani si potrebbe aggiungere anche il Pd, che darà al presidente i suoi 2 nomi, ma le cose si complicano. Ecco i nomi del nuovo esecutivo: Tullio Lanza, 52 anni, licatese ex consigliere comunale dell'era Biondi, impiegato in segreteria alla scuola Marconi, in quota Mpa; Giuseppe Pasciuta, 51 anni di Ribera, dirigente della Regione siciliana, pure lui Mpa, Calogero Crapanzano, 46 anni geometra libero professionista di Favara, Mpa quota Granata. Poi ci sono due assessori nominati direttamente dal presidente: Calogero Volpe, 62 anni di Agrigento, vice segretario provinciale dell'Ugl e Nicoletta Marchese, 44 anni docente al liceo scientifico di Canicattì. Poi c'è un'altra donna: Katea Ferrara, 38 anni avvocato di Porto Empedocle, in quota Forza del sud e Paolo Felice, 51 anni medico pediatra di Favara, sempre in quota Michele Cimino. Partito spaccato a metà perché il consigliere Carmelo D'Angelo, che si è posto all'opposizione, voleva una giunta politica e la riconferma di Stefano Castellino. Infine Domenico Alaimo, medico veterinario di Favara indicato personalmente dal consigliere provinciale Totò Montaperto ma non avallato dall'Udc. Insomma Favara fa la parte del leone. La nuova giunta è stata presentata ufficialmente durante una affollata conferenza stampa che il presidente D'Orsi ha tenuto alla Provincia. "La crisi, per me - ha detto il presidente D'Orsi - è durata più del previsto, ho deciso di fare una Giunta che rifletta molto gli aspetti della società in cui viviamo e mira a continuare il percorso avviato dai precedenti assessori che hanno svolto il compito loro affidato, con serietà e professionalità. Questo percorso intendiamo continuarlo con questi nuovi assessori dotati di alta professionalità e qualità, ma questa giunta ha un unico denominatore: nessuno ha mai avuto esperienze politiche, non si sono mai candidati anche se sono vicini alla politica. Credo che gli attacchi ci saranno, è questo il gioco della politica: chi sta nella maggioranza difende l'amministrazione, chi sta all'opposizione cercherà di abbatterla. "L'appello che faccio ai Consiglieri provinciali è che la nuova giunta si proporrà al Consiglio con  proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I Consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta non per fatti  che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della provincia". La parola passa adesso al Consiglio provinciale. La falsa riga del terzo polo allargato a Forza del sud, ad Agrigento non è stata applicata. Sarà una giunta duratura? Questo non è dato sapere. Ma dalle reazioni forti, si capisce che questa giunta non avrà vita facile.

Agrigentooggi
 
Forza del Sud contro tutti
Mentre il Pdl continua a professare fedeltà con Forza del Sul, Cimino e Miccichè piazzano le sue pedine in giunta, occupando poltrone di potere infischiandosene totalmente dei loro alleati. La nuova giunta di Eugenio D'Orsi non lascia spazio a malintesi. Non si tratta di una giunta slegata da i partiti, ma slegata dal cartello elettorale che ha sostenuto la sua elezione. Il presidente, forse costretto da una totale confusione politica e da tanta incertezza, lascia fuori i lealisti e tiene dentro, sia pure con nomi diversi Forza del Sud. Escono senza aver lasciato il segno Stefano Castellino e Sergio Indelicato ed entrano Katia Ferrara e Paolo Felice. Parenti di politici e di vecchi amministratori. Assessori per grazia ricevuta. Già perchè oggi per andare ad occupare poltrone di governo, non servono voti e nemmeno trascorsi politici. Non serve essersi messi in gioco o in discussione, ma come nel Grande Fratello, basta essere nominati. Come Ferrara e Felice amici di Cimino. Ora bisognerà capire chi in Aula Giglia, sarà disposto a sostenere l'azione politica del presidente. Dalla prossima seduta va verificato il nuovo assetto della maggioranza. La palla passa nelle mani dei consiglieri. D'Orsi fino adesso ha dimostrato di non essere uno sprovveduto, di avere le idee chiare e di sapere cosa fare. Staremo a vedere.
 
D'Orsi vara la nuova Giunta, tra gli assessori Lillo Volpe
AGRIGENTO - Eugenio D'Orsi ha varato la nuova giunta provinciale. Si tratta di persone slegate dai partiti, gente che si occupa del sociale, sindacalisti e liberi cittadini, come Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl. Una scelta obbligata quelle del Presidente, che aspettava direttive da Palermo, che ancora a distanza di 40 giorni non arrivavano.
A completare la nuova squadra Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione, di Licata, Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara, Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle, Paolo Felice 51 anni medico pediatra di Favara, Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara, Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì. Questa volta ampliamente rispettate le quote rosa.
 
Ruvolo (PID) su giunta D'Orsi: "Un pasticcio in salsa MPA"
"E' un pasticcio, una scelta davvero indecifrabile!".
Questo il primo commento del deputato nazionale Giuseppe Ruvolo alla notizia della nomina della giunta provinciale capitanata dal Presidente Eugenio D'Orsi.
"Tecnici, politici, o politici mascherati da tecnici - prosegue nella propria analisi l'esponente centrista - e chi vuol capire, capirà che il progetto messo nelle mani di D'Orsi segna una deludente inversione di rotta".

Agrigentooggi
 
Il Partito Democratico di Agrigento plaude alla Giunta D'Orsi
Il Partito Democratico di Agrigento, riunitosi alla presenza del gruppo consiliare, dei parlamentari e dei membri agrigentini dell'Assemblea Nazionale, riconosce al Presidente D'Orsi di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche nella nostra provincia la rottura del centrodestra.Il PD è interessato a sviluppare nel nostro territorio insieme alle altre forze del centrosinistra un confronto politico e programmatico con quei partiti, riformisti e moderati, in particolare il Movimento per le Autonomie, disponibili a costruire l'alternativa al centrodestra.
Pertanto, ritiene utile e necessario che nelle prossime ore si proceda ad un ulteriore incontro tra le delegazioni del PD e del MPA insieme al Presidente D'Orsi, volto ad approfondire le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte.
 
Agrigentoinformazione

Agrigento nuova giunta provinciale senza Alfano
ULTIMISSIME
IL PRESIDENTE D'ORSI HA VARATO LA NUOVA GIUNTA
MA E' GIA' CRISI CON L'UDC CHE SI TIRA FUORI DALLA MAGGIORANZA
DELLA QUALE NON FANNO PARTE
IL PDL, FLI E PID
La nuova giunta provinciale varata dal presidente Eugenio d'Orsi, che ha fatto fuori la componete del Pdl del Guardasigilli Angelino Allfano, è già in crisi.
L'Udc, partito dato per presente in giunta con un compente, si tira infatti fuori dalla maggioranza della quale non fa più nemmeno parte Fli ed il Pid.
Un esecutivo, insomma che non sembra avere i numeri per governare.
Questa, in attesa di chiarimenti da parte di D'Orsi, il nuovo esecuti vivo:
Il nuovo esecutivo è formato da Tullio Lanza, Calogero Crapanzano e Giuseppe Pasciuto (Mpa) Katia Ferrara e Paolo Felice (Fortza del Sud Calogero Volpe, Segretario UGL e Nicoletta Marchese, nominati direttamente dal presidente D'Orsi. E Domenico Alaimo, che viene indicato come vicino all'Udc.
Ma, come dicevamo, proprio sulla presenza in giunta dell'Udc è già polemica. I coordinatori provinciali dell'Udc di Agrigento, i sindaci Marco Zambuto e Calogero Firetto ed il coordinatore regionale Giampiero D'Alia negano avere avuto nessun contatto né con l'onorevole Di Mauro né con il presidente D'Orsi per concordare il programma e l'articolazione della squadra degli assessori provinciali. Pertanto l'Udc è assolutamente fuori da tale Giunta".

Sicilia24H
 
Provincia. Il Pd apre a D'Orsi, Messana: subito confronto con l'Mpa
"Il Partito Democratico di Agrigento, riunitosi alla presenza del gruppo consiliare, dei parlamentari e dei membri agrigentini dell'Assemblea Nazionale, riconosce al Presidente D'Orsi di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche nella nostra provincia la rottura del centrodestra". E'quanto afferma in una nota il Segretario Provinciale del PD di Agrigento Emilio Messana a proposito della nuova giunta provinciale.
"Il PD - afferma Messana - è interessato a sviluppare nel nostro territorio insieme alle altre forze del centrosinistra un confronto politico e programmatico con quei partiti, riformisti e moderati, in particolare il Movimento per le Autonomie, disponibili a costruire l'alternativa al centrodestra. Pertanto, ritiene utile e necessario che nelle prossime ore si proceda ad un ulteriore incontro tra le delegazioni del PD e del MPA insieme al Presidente D'Orsi, volto ad approfondire le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte".

 

7 febbraio 2011

GIORNALE DI SICILIA

RIMPASTO ALLA PROVINCIA. Ieri mattina si è riunito i! «parlamentino» del Partito democratico con deputati e dirigenti
Al Pd «piace» la nuova maggioranza: «Via libera all'ingresso nel D'Orsi ter»
Stilato un documento: «Prendiamo atto che è stato fatto uno stacco con il centrodestra. Ora incontreremo il presidente».
Giunta D'Orsi ter: after day. L'indomani dalla nomina del nuovo esecutivo provinciale composto da tecnici di area Mpa e Forza del sud, mentre Fu, Udc e Pd restano alla finestra, si registra la posizione del senatore Enzo Oliva, commissario regionale del Mpa che invita gli esclusi ad entrare.
«E'necessario assicurare una rappresentanza nella, provincia di Agrigento all'Udc, così come,
una volta per tutte, occorrerà impegnarsi anche in vista di scadenze più importanti, alternativi sempre e comunque al Pdl». Intanto ieri si è riunito il Partito democratico di Agrigento.Assieme a parlamentari e dirigenti, il Pd riconosce al presidente D'Orsi di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche in provincia la rottura del centrodestra.
«Riteniamo utile e necessario - dice il segretario Emilio Messana - che nelle prossime ore si proceda ad un ulteriore incontro con l'Mpa insieme al presidente D'Orsi, volto ad approfondire le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte». Sulla nomina della giunta interviene anche l'esponente di Sicilia vera, Giuseppe Arnone. «Il presidente D'Orsi ha fatto chiarezza allineandosi alle posizioni del Governatore Lombardo con la nuova formula delle Giunte tecniche, un fatto assolutamente nuovo per la Provincia Regionale. Addirittura D'Orsi ha superato anche Lombardo perché, conti alla mano, si troverà a non avere una maggioranza in consiglio, ma certamente con la sua autorevolezza potrà di volta in volta trovare una sintesi ai provvedimenti e all'indirizzo politico che porterà in Aula Giglia». Per Mario Baldacchino, coordinatore di Forza del sud «al presidente D'Orsi va data la nostra disponibilità per continuare la nostra esperienza con un governo tecnico, proiettato alla creazione di un governo politico. Sono stati scelti due valenti professionisti, quali Katea Ferrara, componente del Centro italiano di studi amministrativi, e Paolo Felice, vice segretario provinciale dei medici pediatri, poiché siamo certi che grazie alle loro capacità ed impegno, riusciamo a raggiungere gli obiettivi prefissati. Quanto alla posizione critica di Carmelo D'Angelo, il coordinatore Baldacchino dice che presto ci sarà un incontro per un chiarimento. "D'Angelo è stato sempre un uomo di partito - aggiunge Baldacchino - quindi capirà le ragioni della nostra scelta". Pesante critica di Mario Lazzano: «Il "Ribaltaccio" lo definisce il consigliere del Pdl, in fotocopia sbiadita di quanto fatto dal suo padrino politico, Raffaele Lombardo, alla Regione».
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA
Sono rimasti ancora due nodi da sciogliere
Non si spegne l'eco delle polemiche seguite alla formazione della giunta provinciale annunciata sabato mattina dal presidente Eugenio D'Orsi. Vi sono infatti ancora due importanti nodi da sciogliere che sono la mancata segnalazione dei propri due assessorda parte di Fli e del Pd, mentre D'Orsi risponde in maniera "pepata' (e c'era da aspttarselo) alla presa di posizione dei responsabili regionali e provinciali dell'Udc i quali, come pubblicato nell'edizione di ieri, hanno chiarito che non c'è stato alcun contatto tra loro ed il presidente della Provincia (né tantomeno con l'on. Roberto Di Mauro) sul nome dell'assessore del loro partito da inserire nell'esecutivo. Per Hiampiero D'Alia, Marco Zambuto e Lillo Firetto pertanto l'Udc è ufficialmente fuori dalla giunta D'Orsi. "Io ho parlato con l'Udc presente in Consiglio provinciale - ribatte lo stesso presidente - e questo mi è bastato. D'altra parte i responsabili provinciali dell'Udc mi avevano chiesto anche un assessore in acconto: cioè avrei dovuto nominare un assessore in loro quota in attesa che poi arrivassero altri consiglieri al loro gruppo... insomma volevano trasformare la Provincia in un centro commerciale".
Parole dure, pesanti, destinate ad incrinare decisamente i già difficili (almeno in questi giorni) rapporti tra il presidente della Provincia e l'Udc in generale, ma in particolare con Marco Zambuto. E gli altri due partiti? Il Pd avrebbe dovuto segnalare i nomi nella mattinata di ieri, ma ciò non è avvenuto: è probabile che tra le varie anime del partito non si riesca a trovare l'accordo per individuare due nomi, che non facciano parte dell'apparato, da segnalare come tecnici a D'Orsi. Complicata anche la situazione all'interno di Futuro e Libertà, I nomi - secondo voci di corridoio ovviamente non confermate - sarebbero pronti, ma si aspetta che ci sia il via libera da parte del deputato Pippo Scalia. Anche in questo caso D'Orsi è stizzito: «La nascita di questa giunta - ha ribadito nel corso della conferenza stampa di sabato - è stata sancita nel corso di una riunione nella quale tutti i rappresentanti dei partiti del cosiddetto cartello regionale, più Forza del Sud, e sottolineo tutti, si sono detti d'accordo. Non ci sono stati tentennamenti o indecisioni».
Peraltro il D'Orsi ter nasce come riproduzione della maggioranza che alla Regione sostiene il governatore Raffaele Lombardo. Se Futuro e Libertà in qualche modo dovesse tirarsi indietro si rischierebbe di far saltare tutti gli equilibri: in parecchi infatti ritengono che, a quel punto, potrebbero esserci serie ripercussioni anche a livello regionale. Intanto D'Orsi andrà avanti per la sua strada: già sabato mattina ha detto di ritenere la giunta pienamente operativa e nei prossimi giorni procederà alla distribuzione delle deleghe, in attesa che ne! frattempo arrivino anche le designazioni da parte di Fli e del Pd.
 
SOLE 24 ORE
 
Punteggio minimo per accedere alla mobilità
 Il giudice del lavoro di Lecce riconosce alle amministrazioni pubbliche la possibilità di fissare un punteggio minimo per il superamento dei colloqui nelle procedure selettive di mobilità (pronuncia 31 dicembre 2010). Per le amministrazioni si apre uno spiraglio di autonomia nel fissare criteri di merito di fronte a una disciplina molto rigorosa. Il giudice di Lecce respinge l'obiezione dei ricorrenti che lamentavano la presunta illegittimità di uno sbarramento. Apparirebbe il- legittima la previsione di un giudizio di idoneità come presupposto per essere trasferiti nei ruoli del comune che ha bandito la procedura: essendo dipendenti pubblici, hanno già conseguito un giudizio di idoneità superando un concorso pubblico. Il giudice dà ragione al comune: l'ente può fissare «criteri di valutazione della professionalità che non si limitino alla verifica in astratto dei titoli in possesso del candidato, ma che tengano conto delle attitudini personali da verificare attraverso una discussione argomentata con il candidato stesso e da valutare con un punteggio minimo, al disotto del quale il candidato viene ritenuto inidoneo rispetto allo specifico posto da attribuire nel particolare contesto organizzativo».
Un passaggio che dà concretezza ai criteri dell'articolo 30, comma 1, del Dlgs 165/2001. Non è un mistero che l'obbligo delle procedure di mobilità sia percepito come una vessazione perché costringe a reclutare dipendenti di altri enti, anziché assumere risorse nuove. La giurisprudenza ormai è costante nell'affermare che le assunzioni effettuate senza esperire la mobilità obbligatoria sono nulle, mentre quelle che non rispettano le procedure di mobilità volontaria sono annullabili se impugnate dagli interessati. Ancora più vincolante la riforma Brunetta che impone di rendere pubblici i posti vacanti che si intendono coprire tramite concorso. La pubblicità dei posti deve avvenire sui siti istituzionali con l'indizione di bando di mobilità e l'indicazione dei criteri di selezione. Il definitivo trasferimento è condizionato dall'assenso del dirigente che cede e da quello che deve acquisire la nuova unità.
Il giudice chiarisce poi un aspetto controverso: un'amministrazione può dichiarare non idoneo alle procedure di mobilità un soggetto che ha vinto già un concorso pubblico per il medesimo profilo professionale. Occorre però salvaguardare l'articolo 30, non bisogna cioè «eludere l'applicazione del principio del previo esperimento di mobilità rispetto al reclutamento di nuovo personale» per non incorrere nella nullità degli atti, Il giudice raccomanda che le procedure di valutazione, quale espressione del potere discrezionale, si fondino su regole rispondenti a correttezza e buona fede, applicabili dal datore pubblico che agisce con i poteri del privato. Le amministrazioni, perciò, potranno fondare le loro valutazioni ponendo, ad esempio, domande pertinenti e di interesse del profilo professionale bandito con la mobilità. Il giudice, poi, sottolinea che spesso il giudizio di idoneità è necessario perché il profilo professionale acquisito dall'impiegato che partecipa alle procedure di mobilità è stato conseguito tramite progressioni verticali interne oppure in assenza di concorsi pubblici. Infine la varietà delle amministrazioni non garantisce che le connotazioni professionali possano esprimersi in maniera indifferenziata in ogni settore, con la conseguenza che organizzazione e dimensioni di un ente incidano sul tipo di esperienza sviluppata e sulla possibilità di adattarsi nell'amministrazione di destinazione. In sintesi, il bando di mobilità può determinare una selezione a tutti gli effetti.
 
SICILIA24H
 
Provincia, Giovane Europa: Occasione persa
In riferimento alla recente composizione della Giunta provinciale di Agrigento, determinata dalle medesime logiche che hanno caratterizzato la formazione della squadra di governo regionale, il Direttivo dell'Associazione "Giovane Europa", ha approvato all'unanimità  un documento - si legge - con il quale si rileva che "ancora una volta la politica ha perso l'occasione per coinvolgere attivamente nell'azione amministrativa i giovani, i quali vivendo quotidianamente, e più di ogni altro, le difficoltà di un territorio purtroppo ancora marginale sotto vari aspetti, potrebbero certamente apportare un valido contributo per lo sviluppo turistico, culturale, sociale ed economico della nostra provincia".
  
Giunta D'Orsi, Lazzano (Pdl): vergognoso ribaltaccio
"Apprendo con stupore l'ennesimo vergognoso "ribaltaccio" in fotocopia sbiadita di quanto fatto dal suo padrino politico Raffaele Lombardo alla Regione mesi fa  anche alla Provincia Regionale di Agrigento.Una giunta formata da politici mascherati da "tecnici" che non hanno avuto alcuna legittimazione popolare passata al vaglio degli elettori. Una giunta che non ha maggioranza in Consiglio Provinciale se è vero come è vero che alcune forze politiche si sono già dissociate dal partecipare ". Lo afferma il vice presidente vicario del Consiglio provinciale di Agrigento, Mario Lazzano in merito al D'Orsi ter.
"Una giunta arraffazzonata, incolore,senza un serio progetto politico-programmatico - prosegue Lazzano - che si appresta ad amministrare e a governare il territorio della nostra Provincia. A questo punto mi domando : D'Orsi ha una maggioranza in Consiglio Provinciale? D'Orsi troverà chi gli approverà il bilancio di previsione? Spieghi agli elettori se intende continuare con questo teatrino politico che mese dopo mese ha tenuto sulla graticola tutto e tutti e chissà per quanti mesi ancora dovremo aspettare la cosiddetta stabilità politica alla provincia. Un chiaro segnale di coerenza politica imporrebbe che il Presidente D'Orsi rassegni le dimissioni non foss'altro per rispetto delle migliaia di elettori che lo hanno eletto alla carica di Presidente con una coalizione di centrodestra e non con una coalizione ibrida ed incolore".
"I partiti che fino ad oggi hanno nicchiato( FLI-UDC-FORZA SUD-PD) sulla composizione della nuova giunta ibrida - conclude - devono chiaramente dire cosa intendono fare e che cosa intendono dire alla pubblica opinione che li aveva relegati chi all'interno della maggioranza chi all'opposizione. Noi ci siamo espressi e lo faremo in Consiglio Provinciale tutte le volte che ci riuniremo. Aspettiamo gli altri colleghi delle altre forze politiche e degli altri raggruppamenti civici di come intendono portare avanti la loro azione politica".
 
Agrigentoinformazione
 
COLPO DI FULMINE DI MESSANA PER D'ORSI
IL PD SI INCHINA ALL'MPA
 Il Pd con il suo segretario provinciale Emilio Messana rompe gli indugi e passa nella maggioranza al soldo dell'Mpa e del presidente Eugenio d'Orsi, che aveva sfidato contrapponendo Giandomenico Vivacqua. Si ripete il ribaltone portata a termine alla Regione ed in cui non si riconoscono migliaia di iscritti e di simpatizzanti del partito democratico.
Il Pd si inchina all'Mpa pronto a mettersi in riga agli ordini del presidente Eugenio D'Orsi riconoscendogli il merito, spiega Messana, di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche nella nostra provincia la rottura del centrodestra.
"Il Pd, aggiunge , Messana, è interessato a sviluppare nel nostro territorio insieme alle altre forze del centrosinistra un confronto politico e programmatico con quei partiti, riformisti e moderati, in particolare il Movimento per le Autonomie, disponibili a costruire l'alternativa al centrodestra".
Messana annuncia che nelle prossime ore una delegazione del Pd si incontrerà con l'Mpa e con D'Orsi per approfondire le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte.

Agrigentonotizie

Giunta provinciale, ancora due nodi da sciogliere
Vi sono ancora importanti nodi da sciogliere nel contesto della formazione della nuova Giunta provinciale guidata dal presidente Eugenio D'Orsi: riguardano la mancata segnalazione degli assessori da parte del Partito Democratico e di Futuro e Libìertà. Il Pd avrebbe dovuto segnalare i nomi nella mattinata di ieri, ma ciò non è avvenuto: è probabile che tra le varie anime del partito non si riesca a trovare l'accordo per individuare due nomi, che non facciano parte dell'apparato, da segnalare come tecnici a D'Orsi. Complicata anche la situazione all'interno di Futuro e Libertà. I nomi sarebbero pronti, ma si aspetta che ci sia il via libera da parte del deputato Pippo Scalia. Ieri, intanto, D'Orsi  ha risposto in maniera pepata alla presa di posizione dei responsabili regionali e provinciali dell'Udc i quali hanno detto che non c'è stato alcun contatto tra loro ed il presidente della Provincia.
 
L'appeal della Giunta provinciale per il Pd
 "Il Partito Democratico di Agrigento, riunitosi alla presenza del gruppo consiliare, dei parlamentari e dei membri agrigentini dell'Assemblea Nazionale, riconosce al Presidente D'Orsi di avere proceduto responsabilmente alla nomina della nuova giunta, composta da tecnici, che sancisce anche nella nostra provincia la rottura del centrodestra". Sono le parole affidate ad un comunicato stampa del segretario provinciale del Pd Emilio Messana. "Il PD è interessato a sviluppare nel nostro territorio insieme alle altre forze del centrosinistra un confronto politico e programmatico con quei partiti, riformisti e moderati, in particolare il Movimento per le Autonomie, disponibili a costruire l'alternativa al centrodestra. Pertanto, ritiene utile e necessario che nelle prossime ore si proceda ad un ulteriore incontro tra le delegazioni del PD e del MPA insieme al Presidente D'Orsi, volto ad approfondire le priorità programmatiche e le questioni politiche ancora aperte".
 
Infoagrigento
 
D'Orsi-ter, Lazzano: "un vergognoso ribaltaccio" 
"Apprendo dalla stampa ,con stupore ,l'ennesimo vergognoso "ribaltaccio" in fotocopia sbiadita di quanto fatto dal suo padrino politico Raffaele Lombardo alla Regione mesi fa anche alla Provincia Regionale di Agrigento.Una giunta formata da politici mascherati da "tecnici" che non hanno avuto alcuna legittimazione popolare passata al vaglio degli elettori.Una giunta che non ha maggioranza in Consiglio Provinciale se è vero come è vero che alcune forze politiche si sono già dissociate dal partecipare". A parlare è il consigliere provinciale del PdL Mario Lazzano.
"Una giunta arraffazzonata - secondo Lazzano - incolore,senza un serio progetto politico-programmatico che si appresta ad amministrare e a governare il territorio della nostra Provincia. A questo punto mi domando : D'Orsi ha una maggioranza in Consiglio Provinciale? D'Orsi troverà chi gli approverà il bilancio di previsione? Ci spieghi ,ma soprattutto spieghi agli elettori della Provincia di Agrigento se intende continuare con questo teatrino politico che mese dopo mese ha tenuto sulla graticola tutto e tutti e chissà per quanti mesi ancora dovremo aspettare la cosidetta stabilità politica alla provincia".
"Un chiaro segnale di coerenza politica - continua l'esponente politico saccense - imporrebbe che il Presidente D'Orsi rassegni le dimissioni dalla carica di Presidente della Provincia Regionale di Agrigento non foss'altro per rispetto delle migliaia di elettori che lo hanno eletto alla carica di Presidente con una coalizione di centrodestra e non con una coalizione ibrida ed incolore".
"I partiti che fino ad oggi hanno nicchiato( FLI-UDC-FORZA SUD-PD) sulla composizione della nuova giunta ibrida devono chiaramente dire cosa intendono fare e che cosa intendono dire alla pubblica opinione che li aveva relegati chi all'interno della maggioranza chi all'opposizione.Noi ci siamo espressi e lo faremo in Consiglio Provinciale tutte le volte che ci riuniremo.Aspettiamo gli altri colleghi delle altre forze politiche e degli altri ragguppamenti civici di cosome intendono portare avanti la loro azione politica", ha concluso Mario Lazzano.
 
Comunicalo
 
POLITICA. Provincia Agrigento, si tinge di rosa la Giunta D'Orsi 
La Giunta D'Orsi si tinge di rosa. Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha presentato nell'aula "Giglia" la nuova giunta composta da otto nuovi assessori. Due le donne presenti all'interno della nuova Giunta. Si tratta di Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì.
Si tratta di Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione, di Licata, Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara, Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl, Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle, Paolo Felice 51 anni medico pediatra di Favara, Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara, Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì.
 
POLITICA. Agrigento, l'Udc fuori dalla nuova Giunta D'Orsi 
 "In ordine al varo della nuova Giunta alla Provincia Regionale di Agrigento, Non abbiamo avuto nessun contatto né con l'on. Di Mauro né con il Presidente D'Orsi per concordare il programma e l'articolazione della squadra degli assessori provinciali.
Pertanto l'UDC è assolutamente fuori da tale Giunta". Lo affermano in una nota congiunta Giampiero D'Alia, Coordinatore regionale Udc Sicilia, Marco Zambuto, Presidente del coordinamento provinciale di Agrigento e Lillo Firetto, Coordinatore provinciale.
 
AGRIGENTO. La nuova Giunta D'Orsi, il discorso del presidente  
Accorato il discorso di presentazione della nuova giunta da parte del Presidente Eugenio D'Orsi.
La Giunta D'Orsi si tinge di rosa. Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha presentato nell'aula "Giglia" la nuova giunta composta da otto nuovi assessori tra cui due donne.
Si tratta di Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione, di Licata, Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara, Calogero Volpe, 62 anni, vice segretario provinciale dell'Ugl, Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle, Paolo Felice 51 anni medico pediatra di Favara, Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara, Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì.
"La crisi, per me, ha esordito Eugenio D'Orsi, è durata più del previsto, ho deciso di fare una Giunta che rifletta molto gli aspetti afferenti la società in cui viviamo e mira a continuare il percorso avviato dai precedenti assessori che hanno svolto il compito loro affidato, con serietà e professionalità.  Sarei stato felicissimo di confermare la mia giunta e tutti quelli che si sono succeduti in questi due anni e mezzo e che ha visto raggiungere risultati importanti, uno tra questi l'aver saputo eliminare tutti i debiti, avere messo concretezza nel  progetto dell'aeroporto, l'aver avviato l'ammodernamento delle strade e tutte quelle situazioni che hanno consentito a questa provincia di crescere".
"Questo percorso intendiamo continuarlo con queste nuovi assessori dotati di alta professionalità e qualità, ma questa giunta ha un unico denominatore: nessuno ha mai avuto esperienze politiche, non si sono mai candidati anche se sono vicini alla politica. Qualcuno pensava che non avremmo dovuto fare la nuova giunta perché dovevamo attendere che tutti decidessero le loro coso e quindi dopo le loro decisioni e quindi elaborare la Giunta. Invece non l'abbiamo fatto, io sono onorato di accompagnarmi con queste persone, a loro affideremo la responsabilità dell'amministrazione provinciale sapendo benissimo che gli attacchi, credo, ci saranno, è questo il gioco della politica: chi sta nella maggioranza difende l'amministrazione, chi sta all'opposizione cercherà di abbatterla.
"L'appello che faccio ai Consiglieri provinciali è che la nuova giunta si proporrà al Consiglio con  proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi programmatici. I Consiglieri provinciali e la politica debbono confrontarsi con questa giunta non per fatti  che attengono agli schieramenti politici ma per i fatti che attengono alla crescita della nostra provincia".

LEGALITA'. Cutrò: 'Provincia e Comune di Agrigento ci aiutino ad aprire lo sportello antiracket' 
Momenti di gioia e di scoramento, soddisfazioni e delusioni, ma "sempre tanta voglia di andare avanti nella lotta contro la cultura mafiosa che blocca lo sviluppo della nostra terra".
Non si rassegna l'imprenditore di Bivona Ignazio Cutrò dopo lo "stop" allo sportello antiracket in via XXV Aprile ad Agrigento arrivato da parte di alcuni condomini che avrebbero il timore che il palazzo possa essere molto frequentato da imprenditori sotto scorta come lui oppure da persone che hanno avuto problemi con la criminalità organizzata.
Cosa ha pensato quando si è reso conto che c'erano lamentale per lo sportello antiracket presentato da Confartigianato e Libere Terre? "Mi sono ancor di più fatto convinto che la lotta che stiamo facendo è giusta e bisogna continuare perchè molta gente non ha ancora preso coscienza della necessità di sradicare la cultura mafiosa. Con questi segnali si dà vita all'omertà e in qualche modo si proteggono i mafiosi, bisogna invece lottare e non rassegnarsi, anche se in molti hanno ancora paura". Cosa farete adesso? "Sicuramente porteremo avanti l'iniziativa dello sportello antiracket. Se non è possibile in via XXV aprile lo faremo in qualche altra sede.
A chi chiedete aiuto? Chiedo alle istituzioni locali di prendere coscienza. Mi aspettavo per esempio da parte della Provincia o del Comune di Agrigento una manifestazione di disponibilità a offrire dei locali pubblici per lo sportello, le istituzioni dovrebbero essere da stimolo, servono segnali di incoraggiamento per i cittadini. Mi dispiace anche che alla presentazione dello sportello antiracket non siano venuti, nonostante gli inviti, i rappresentanti dei sindacati agrigentini e delle associazioni di categoria, perché il nostro progetto  è quello di fare rete e unire le forze e le competenze migliori in favore della legalità. Da parte mia non ci sarà nessun passo indietro, continuerò a dare il mio contributo con la mia testimonianza contro la mafia". Cutrò per le sue denunce è considerato ad alto rischio dal ministero dell'Interno. La sua casa è circondata dagli agenti della scorta 24 ore su 24. I suoi familiari sono protetti in ogni loro movimento, anche quando vanno a scuola o a fare la spesa. La sua famiglia come sta vivendo la sua scelta? "La mia famiglia ha paura ma non si arrende. Mia moglie e i miei figli mi danno la forza e il sostegno per andare avanti con determinazione nella mia lotta contro ogni sopraffazione mafiosa". E i suoi concittadini come hanno accolto il suo impegno? "Non lo so, non vedo concittadini intorno a me, nessuna  solidarietà né prima né ora. Mi sento scacciato dal sistema sociale di Bivona da quando ho fatto la scelta di testimoniare davanti alla giustizia, è una cosa triste ma è quello che sento, nemmeno la chiesa mi è stata vicina".
E lo Stato è al suo fianco? "Lo Stato è a fianco di tutti gli imprenditori che si ribellano al pizzo denunciando intimidazioni ed  estorsori. Lo Stato mi è stato vicino e sta proteggendo me e i miei familiari incoraggiandomi ad andare avanti per far risollevare la mia impresa distrutta da attentati incendiari".  Cosa consiglia ai suoi colleghi imprenditori? "Di denunciare  fenomeni di estorsione o usura di cui sono vittima e avere fiducia nello Stato perché ha le armi giuste e gli strumenti necessari per proteggere e aiutare quanti con i fatti dicono no alla mafia. Occorre fare gruppo per essere più forti, perché più siamo e meglio è, anche per questo serve lo sportello antiracket".

CorrierediSciacca.it
 
GIUNTA PROVINCIALE: DUE SACCENSI ERANO PRONTI A FARNE PARTE
Il Pd aveva segnalato Russo come assessore tecnico e Bono come assessore politico 
Quanti retroscena sullo sfondo della composizione della nuova giunta alla Provincia regionale di Agrigento, annunciata ieri dal presidente Eugenio D'Orsi.
Una squadra con uomini dell'Mpa e di Forza del sud,  della quale non fanno parte né esponenti del Pdl né del Pd. D'Orsi aveva intavolato lunghe trattative con tutti, erano stati fatti pure dei nomi e qualcuno addirittura aspettava una telefonata per la presentazione ufficiale. Fino a pochi minuti prima della conferenza stampa di presentazione della nuova giunta, pochi sapevano quali sarebbero state le decisioni finali di D'Orsi e del suo punto di riferimento Roberto Di Mauro. Il retroscena più clamoroso che riguarda Sciacca, è quello di due persone di area Pd pronte per entrare in giunta, disponibili a far parte di un governo con dentro il Partito Democratico. D'Orsi avrebbe chiesto un tecnico ed era stato comunicato il nome di Nino Russo, dirigente della locale cantina sociale ed esperto di agricoltura. Ma era pronta anche Mariolina Bono, nel caso in cui l'esecutivo dovesse avere una connotazione politica e non tecnica. Due  persone competenti, quindi, cserie e competenti. Ma alla fine, Pd fuori e nessun saccense nella giunta provinciale di Eugenio D'Orsi, con le forti critiche che giungono al presidente dal Pdl e dall'Udc.
Per vedere un saccense in giunta probabilmente si dovrà attendere il prossimo rimpasto, che con i tempi a cui ci ha abituato D'Orsi, potrebbe arrivare entro l'anno. Bono e Russo avevano dato la loro disponibilità ad una precisa richiesta, pur sapendo quanto volubile sarebbe stato l'atteggiamento del presidente D'Orsi nella gestione del rimpasto e quello degli stessi dirigenti del Pd, con le varie componenti impegnate a portare avanti le proprie proposte e proseguire così la lotta intestina che dura da mesi e che solo apparentemente si è conclusa.
 
Viasicilia.it
 
Sulla giunta D'Orsi falsa partenza del Polo Fli e Udc contro l'Mpa - I coordinatori chiedono un confronto con Lombardo - Scalia e D'Alia non ci stanno. Nell'Esecutivo alla Provincia entra FdS (sgarbo di Micciché ad Alfano?)
Sale la temperatura politica e al centro il problema delle alleanze in alcune giunte e nei comuni dove si voterà per le amministrative in primavera.
Il "Nuovo polo" appare traballante e l'ultimo caso che ha fatto "scoppiare" l'alleanza è quello della giunta alla Provincia di Agrigento da cui rimangono fuori Udc e Fli. Azzerata 40 giorni fa dal presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi (Mpa), la vecchia giunta sostenuta da Mpa, Udc e Pdl doveva essere sostituita da un esecutivo che ricalcasse la maggioranza che sostiene il governo regionale di Raffaele Lombardo (Mpa, Fli, Api, Pd e Udc), ma i democratici e Fli restano fuori, mentre l'unico assessore dell'Udc viene invitato dal partito a fare un passo indietro. A sorpresa, invece, fa ingresso Forza del Sud, il movimento fondato da Gianfranco Miccichè, uscito polemicamente dalla giunta Lombardo e che ad Agrigento conta uno dei suoi esponenti cioè l'ex assessore al Bilancio Michele Cimino.
Negli ambienti del Pdl, qualcuno legge l'ingresso in giunta di Fds come uno smacco di Miccichè all'indirizzo del ministro Angelino Alfano, messo in atto proprio nella città del Guardasigilli. L'annuncio del presidente D'Orsi di nominare nelle prossime ore gli altri quattro assessori mancanti, quelli di Fli e Pd, viene parzialmente smentito: il coordinatore regionale del partito di Fini, Pippo Scalia, spiega, infatti, che non ha alcuna intenzione di far parte del nuovo esecutivo. Stessa posizione ha assunto l'Udc. E a questo punto Scalia, D'Alia e Mario Bonomo (Api) hanno comunicato congiuntamente che «non è più procrastinabile un confronto tra i movimenti che aderiscono al Nuovo Polo per l'Italia, perchè, in Sicilia, i primi passi non sono ancora del tutto sicuri, mentre occorre definire al più presto un percorso comune, in vista delle prossime scadenze delle amministrative» con riferimento non solo ad Agrigento ma anche a Gela e alle candidature comuni negli enti locali interessati al voto.
Fa il pompiere il senatore Enzo Oliva (Mpa): «Raccogliamo l'invito dei nostri alleati Fli, Udc e Api affinchè si consolidi il Nuovo polo e proceda unito in tutte le province e i comuni che sono chiamati al voto».  Il coordinatore regionale Giampiero D'Alia e i sindaci di Agrigento e Porto Empedocle, Marco Zambuto e Calogero Firetto, hanno spiegato che «l'Udc è fuori dalla giunta e non vi è stato nessun contatto per concordare il programma e l'articolazione della squadra degli assessori».
Intanto, il coordinatore provinciale del Pdl, Nino Bosco, parla di "Armata Brancaleone: D'Orsi - dice - tradisce la volontà popolare. Anche lui ribaltonista come il presidente della Regione».
Per il deputato nazionale Giuseppe Ruvolo (Pid) «è un pasticcio, una scelta davvero indecifrabile» l'annunciata giunta provinciale di Agrigento, guidata da D'Orsi: «Tecnici, politici, o politici mascherati da tecnici e chi vuol capire, capirà che il progetto messo nelle mani di D'Orsi segna una deludente inversione di rotta». L'incontro servirà a chiarire quale linea seguire anche in altre realtà dove le composizioni sono variegate perché a Messina, ad esempio, l'Udc è in giunta al Comune mentre l'Mpa è stato estromesso e così pure a Ragusa, comune chiamato al voto in primavera, l'Udc è d'accordo a sostenre l'attuale sindaco nello Di Pasquale riproposto dal Pdl contro la posizione degli autonomisti e degli altri "terzopolisti" animatori del Nuovo Polo. Si vedrà quanto servirà l'incontro a risolvere queste situazioni.

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