GIORNALE DI SICILIA
La Provincia va alla Bit: «Coinvolte le Proloco»
Si aprirà a Milano il prossimo 17febbraio la BIT, la Borsa Internazionale del Turismo alla quale ha aderito anche la Provincia Regionale di Agrigento. La Bit sarà riservata il 17 e 18 ai soli operatori turistici, mentre il 19 e 20 sarà aperta ai pubblico. Gli operatori agrigentini che saranno presenti all'interno dello stand di 80 metri quadrati. «il nostro ritorno alla Bit - dice il Presidente D'Orsi - avviene con modalità diverse dal passato: sono stati coinvolti infatti i Comuni, le Pro Loco e gli operatori del turismo, in modo da ottenere un'offerta omogenea di tutto il territorio provinciale. E' un' eccellente occasione di promozione, visto che alla BIT partecipano ogni anno espositori ed operatori turistici di tutto il mondo».
Carnevale, D'Orsi in visita nei «cantieri»
il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, in visita ai carristi della 1l1 edizione del Carnevale. Assieme al sindaco Vito Bono, agli assessori Carmelo Brunetto e Michele Ferrara, al presidente del consiglio comunale, Filippo Bellanca, al Dirigente del Settore Turismo Nando Rapisardi e ai direttori artistici della nìanifesta0u1C Antonio Di Marca e Salvatore Monte, D'Orsi ha osservato da vicino le procedure di cOStrUZ1O ne dei carri allegorici manifestando grande entusiasmo e lodando il lavoro delle maestranze. La visita del presidente della Provincia è proseguita al Museo dedicato alla tradizionale manifestazione carnascialesca saccense. Una nuova visita sarà effettuata durante i giorni di sfilata. Intanto, gli organizzatori hanno annunciato che dal 28 febbraio all'8 marzo, in collaborazione con il foto club amatoriale L'AltraSciaccaFoto , sarà proposta nell'ex chiesa di Santa Margherita una mostra fotografica dal titolo SciaccaCarnevale scatti in festa". (GP)
Interpellanza sull'appalto inoltrata a D'Orsi
consiglieri provinciali Paci Ivan capogruppo "PDL" , Ruvolo Matteo capogruppo "Patta per il Territorio", Gallo Roberto capo- gruppo "La Destra", Ripepe Arturo capogruppo "PID" e Avarello Carmelo capo gruppo "Sinistra e Libertà" hanno presentato una interrogazione a proposito della realizzazione della nuova rete idrica. «Notizie di stampa - si legge nell'interpellanza - lasciano intravedere iniziative atte ad eseguire i lavori attraverso sistemi che causerebbero equivoche interpretazioni tecnico - giuridiche tra fondi POT e fondi FAS». «Al presidente della Provincia, che per la carica anche il Presidente del Consorzio di Ambito - Servizio Idrico Integrato, chiediamo di sapere se le procedure che si vogliono seguire sono in linea con le normative vigneti e coni principi della concorrenza. Tanto per avere una risposta urgente in Consiglio al fine di rasserenare l'opinione pubblica agrigentina che l'Ente Provincia e il suo presidente sono Enti pubblici posti a tutela della trasparenza e della legalità e che nulla hanno a condividere con i tentativi di fare risorgere i le logiche dei vecchi comitati di affari che hanno di fatto gestito, con altri soggetti, gli appalti pubblici nell'agrigentino negli anni '90».
POLITICA. Presa di posizione dei Democratici: rimproverano all'esponente politico Pid di andar dietro a Bossi e a Berlusconi
Il Pd attacca Ruvolo sul Federalismo L'onorevole: «Ho già votato contro»
Totò Castelli
Dopo l'attacco sferrato al sindaco Carmelo Pace e alla giunta da lui guidata insieme Cori Mpa, Udc, Pid, Fds, Pdl e "Democratici liberi" per le recenti nomine, le assunzioni e le "rotazioni di personale", l'istituzione di nuove tasse e per il continuo organizzare "feste e festicciole", il Partito Democratico riberese indirizza le proprie attenzioni nei confronti del deputato nazionale Giuseppe Ruvolo, che dell'attuale coalizione è stato uno dei principali ispirato. I dirigenti del Pd, partito che non è rappresentato in consiglio comunale né in giunta e che da qualche mese ha costituito i propri organismi, eleggendo il segretario nella persona dell'avvocato Nino Tornambè, con un pubblico manifesto hanno sottolineato l'avvicinamento dell' onorevole Ruvolo, che è uno degli elementi politici di maggior spicco del Pid, nato dopo la "spaccatura" all'interno dell'Udc, a Silvio Berlusconi e al Federalismo, che secondo i dirigenti del Pd riberese, costituisce un freno allo sviluppo del Sud. "Deputato Ruvolo viene chiesto - sei ancora di Ribera o sei di Bergamo? Difendi i tuoi "concittadini" siciliani. Dimostra di non essere asservito alla Lega e a Berlusconi". Nel documento il PD invita Ruvolo a "non votare alla Camera il federalismo". Non si è fatta attende- tela replica dell'esponente politico Pid: "Mi accusano di aver sposato il Federalismo. Debbo dire e fare osservare che, quando ho militato nelle fila dell' Udc - dice Ruvolo - sono stato l'unico a votare contro con il mio partito che si è espresso chiaramente in questo senso. Desidero, invece, far osservare a quelli del Pd riberese che a livello nazionale è stato il loro partito che di fatto votando una prima volta a favore e una seconda volta astenendosi, e di fatto votando contro, ad approvare il federalismo". Insomma Peppe Ruvolo, respinge al mittente le accuse che dai muri della città gli vengono rivolte e preannuncia un documento per chiarire meglio la sua posizione rispetto a questo ed ad alterni politici. Per quanto riguarda il "sostegno" a Berlusconi il parlamentare riberese, che viene indicato come un probabile nuovo sottosegretario nel governo che il leader del Pdl ha mostrato di voler varare per continuare a governare il paese operando un rimpasto dopo l'uscita degli uomini di Pini, si è mostrato cauto. "Le mie valutazioni in merito rispetto a questi temi - dice - le farò nella sede opportuna, che è il Parlamento". (TC*)
SOLE 24 ORE
Via libera alle elezioni per rinnovare le Rsu nel pubblico impiego
Procedere alle elezioni per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego, scadute 1130 novembre scorso, anche a prescindere dall'accordo sulla definizione dei nuovi comparti di contrattazione. E questo, in sintesi, il parere del Consiglio di Stato espresso su richiesta del dipartimento della I Funzione pubblica, in linea con il decreto legislativo 150 del 2009.
«Dopo il termine del 30 novembre 2010 si riespande il diritto al rinnovo degli organi di rappresentanza sindacale», si legge nel parere del Consiglio di Stato, e «naturalmente gli eletti secondo le regole previgenti, nei comparti in corso di revisione, rimarranno
potenzialmente in carica per tre anni come da disciplina contrattuale». Tuttavia, «se prima del decorso del predetto triennio si arriverà alla definizione dei nuovi comparti previsti dalla riforma sarà necessario indire con immediatezza le nuove elezioni, e le rappresentanze sindacali elette secondo le vecchie regole rimarranno in carica fino all'insediamento dei nuovi eletti nei comparti revisionati». Il parere del Consiglio di Stato, ha affermato Antonio Naddeo, commissario straordinario dell'Aran, «ha confermato come il 30 novembre 2010 non fosse un termine perentorio e che le Rsu esistenti erano prorogate anche oltre quel termine».
Le «stabilizzazioni» non devono bloccare i vincitori di un concorso
Gianni Trovati
MILANO
Le stabilizzazioni non possono aprire una corsia preferenziale al precari tale da permettere loro di superare chi ha già affrontato e superato un concorso per lo stesso impiego.
Lo ha ribadito la Corte costituzionale, che nella sentenza 47/2011 depositata ieri ha cancellato le stabilizzazioni dei dirigenti sanitari precari messe in campo dalla Puglia con la fìnan7iana regionale per il 2008. La regione,in particolare,aveva aperto la porta alla stabilizzazione di dirigenti veterinari, sanitari, professionali, tecnici e amministrativi nelle Asi e negli istituti sanitari, e aveva blindato la procedura impedendo alle amministrazioni non solo di avviare proseguire le procedure concorsuali per questi profili professionali, ma anche di utilizzare le graduatorie dei concorsi già conclusi.
Il ribaltamento spettacolare del principio del concorso pubblico non ha passato l'esame dei giudici delle leggi, che ancora una volta sono dovuti intervenire per mettere un freno alla creatività delle regioni in fatto di stabilizzazioni. Il concorso, ha ribadito la sentenza, è la via maestra per entrare nel pubblico impiego, e «l'area delle eccezioni» va «delimitata in modo rigoroso», motivandola con la presenza di «peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico» che non possono essere dovute solo alla «personale aspettativa degli aspiranti» al posto fisso. Su queste basi, ammoniscono i giudici delle leggi richiamando anche un'abbondante giurisprudenza precedente, qualsiasi «procedura selettiva riservata», che riduca irragionevolmente o escluda la possibilità di accesso dall'esterno», è destinata a essere cancellata perché «viola il carattere pubblico del concorso».
Nelle maglie della Consulta è finita anche la nuova legge elettorale della Basilicata, che inno- va le regole generali abolendo di fatto il «listino» collegato al candidato precedente. Il «no» costituzionale (pronunciato nella sentenza 45/201) non è legato al merito (anche altre regioni hanno deciso senza problemi di rinunciare al «listino»), ma al fatto che il consiglio regionale ha approvato le nuove regole prima di riscrivere lo Statuto regionale, che secondo la normativa nazionale rappresenta invece un passaggio preliminare obbligatorio. L'illegittimità dichiarata dalla Consulta non ha effetto sul consiglio regionale uscito dalle ultime elezioni perché saggiamente, prevedendo problemi costituzionali, un correttivo ha rimandato l'entrata in vigore delle nuove regole alla decima legislatura regionale, la prossima. Nel frattempo, occorrerà ora completare l'iter per l'approvazione del nuovo Statuto prima di rimettere mano alle regole per le elezioni.
Grandangolo
D'Orsi: "Fine del progetto aeroporto"
Il presidente della Provincia, Eugenio D´Orsi ha rivelato, stasera nel corso del convegno Anpi (Associazione partigiani) che poche un comunicato dell´Ansa informava della bocciatura dell´aeroporto di Agrigento da parte del ministro Altero Matteoli nonostante l´iter" attenga alle decisioni regionali". D´Orsi ha stemperato la sua amarezza dicendosi "fiero di assumermi le mie responsabilità". Dunque, dopo promesse, assicurazioni, interventi di ministri agrigentini, impegni e buona volontà è saltato il progetto politico preminente dell'Amministrazione provinciale. D'Orsi, convocherà una conferenza stampa sull'argomento.
Agrigentoflash
Nuova rete idrica: "L'appalto sia gestito dalla Regione"
L'appalto della nuova rete idrica di Agrigento sia gestito dalla Regione. E' quanto chiedono i Consiglieri Provinciali di Patto per il territorio, Pdl, La Destra, Sinistra Ecologica e Libertà, Federazione della Sinistra, Pid, che hanno indirizzato in proprosito una lettera aperta al Presidente della Regione, On.Raffaele Lombardo. "Poiché le normative Europee e Nazionali hanno sempre previsto che l'ente finanziatore stabilisca anche il sistema di gara, che non può che essere l'appalto ad evidenza pubblica, non si capisce perché per tale finanziamento, ciò non sia stato previsto - scrivono i Consiglieri - . Ora le opere previste nel progetto della rete idrica di Agrigento, finanziate con fondi Cipe, non rientrano tra quelli già stanziati con fondi previsti dal Pot, adottato dall'assemblea dei Comuni dell'Ato idrico di Agrigento, per cui, ove si volesse percorrere la strada di una forzatura per assegnare l'appalto in house al gestore privato, si dovrebbe modificare tale Pot, cancellando, di conseguenza, parecchie delle opere previste a favore di altri Comuni facenti parte dell'Ato. Si andrebbe , cosi, a realizzare un doppio effetto negativo: violare le norme della concorrenza e della trasparenza; mettere il Comune di Agrigento contro gli altri Comuni. Potrebbero venir fuori ricorsi, contrapposizioni, ritardi e, probabilmente, interventi dell'autorità Giudiziaria". I Consiglieri chiedono dunque al Presidente della Regione, un intervento per intestare alla Regione, e quindi, all'Urge, la gara con pubblico appalto a livello Europeo.
BIT: Provincia Regionale presente malgrado tutto
"Nonostante il no del Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, - si legge in una nota stampa dei consiglieri provinciali Mario Lazzano ed Ivan Paci - la Sicilia sarà presente anche quest'anno alla Bit di Milano grazie all'Urps (Unione regionale province siciliane). Le nove province isolane compresa la nostra, preso atto della rinuncia della Regione a partecipare alla più importante fiera italiana del turismo hanno fatto sistema attraverso propri fondi di bilancio per potere essere presente all'importane vetrina Mondiale.Anche la nostra Provincia di Agrigento parteciperà alla BIT di Milano dal 17 al 20 p.v. con un proprio stand allestito all'interno dell'area riservata all'URPS che è di 400 mq. circa ,dove troveranno posto i comuni del nostro territorio, le Pro Loco,Sciacca,Licata Agrigento e le nostre meravigliose Isole di Lampedusa e Linosa.Ciò è stato possibile grazie ad un emendamento che il Consiglio Provinciale tutto ha approvato stanziando la somma di 40 mila Euro.
"Si è dato ascolto al grido di disperazione degli operatori del turismo, rimasti sorpresi per la decisione della Regione di non partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo.Per la prima volta le nove provincie riescono a fare sistema, spendendo una cifra irrisoria rispetto al passato ma permettendo agli operatori del turismo di incontrare oltre 200 buyer. La Sicilia sarebbe stata l'unica a mancare ad un appuntamento così importante e questo non potevamo permetterlo,tantomeno noi della Provincia di Agrigento che è e rimane una delle mete preferite dei numerosi visitatori che approdano in Sicilia."
"Ci siamo confrontati con chi lavora nel turismo,durante le numerose riunioni della Commissione Consiliare Promozione Culturale, senza calare nulla dall'alto ma partendo dal basso, per esaltare le peculiarità dei nostri territori che non devono essere in competizione ma fare sistema sul mercato mondiale".
"Non è più sufficiente un turismo balneare , - si legge sempre nella nota stampa congiunta di Lazzano e Paci del PDL - relegato alla sola stagione estiva. Dobbiamo aprirci ad altre forme di turismo, come quello culturale ed enogastronomico,termale e religioso che siano più destagionalizzate e che coinvolgano anche i territori più interni della nostra Provincia(vedi zone della nostra montagna Cammarata,Casteltermini,Bivona,S.Stefano Quisquina). Solo le province conoscono a fondo i propri territori e possono promuoverli al meglio".
Patto per il territorio replica al presidente D'Orsi
Il "Patto per il territorio" si stupisce alquanto per le dichiarazioni del Presidente D'Orsi, quando stigmatizza con l'appellativo di ribaltonisti i consiglieri provinciali che hanno aderito e costituito il movimento del Patto per il territorio. "Il Presidente ci faccia la cortesia,quando parla del Patto, di non pensare a se stesso,perché i giochi di prestigio con i partiti li ha fatti lui,infischiandosene dei principi basilari di rispetto verso quei cittadini di centro-destra che lo hanno sostenuto - si legge in un anota del Patto - .E soprattutto smentendosi dopo aver detto pubblicamente che lui è un uomo con valori sani dentro e che mai avrebbe calpestato la propria dignità tradendo chi gli ha avuto fiducia in periodo elettorale. Presidente, che colpa abbiamo noi se è stato costretto a smentirsi? Vorremmo ricordarle che proprio in virtù ed in difesa di quella dignità responsabile, a cui lei, non ottemperandola, faceva riferimento, sdegnati della indifferenza dei politici con la P maiuscola per la nostra provincia abbiamo pensato di isolarci in un movimento che avesse il solo scopo di svegliare le coscienze di questi politici. Quindi è ovvio che questa iniziativa ha trovato concordi alcune teste oneste intellettualmente e benpensanti, che, seppur collocati in vari partiti, si sono distaccati per unirsi in questo movimento. Sanno tutti che non resteremo tali a lungo, ma approderemo sicuramente dove vedremo fatti concreti a protezione del nostro territorio. Allora, parlare dei consiglieri e definirli ribaltonisti è come buttare a caso delle parole solo per il gusto di colpire. Forse noi tormentiamo un po' la sua coscienza perché abbiamo operato come ella avrebbe voluto ma non ha avuto la forza di fare. Si spera che questa sia l'ultima volta che il Patto debba intervenire su argomentazione che hanno più il sapore del gossip, che politico. Il patto non si è mai permesso, al di là di un naturale e signorile disappunto, di criticare l'operato di ella nel costituire la nuova giunta. Adesso le ribadiamo che saremo da stimolo costruttivo al suo governo pur stando all'opposizione e preghiamo caldamente lei e tutte le altre forze politiche di dare giudizi selettivi, inerenti il Patto, pur se in quel momento altre forze politiche ne condividono le progettualità. Ed in ultimo, noi del Patto, ricordiamo ad ella e agli altri politici che non concordate con noi che non vi consideriamo nemici da demonizzare ed offendere,ma semplicemente delle persone stimabili che non la pensate come noi".
Novità sull'aeroporto, le annuncia D'Orsi
Una conferenza stampa si terrà lunedì, 14 febbraio 2011, alle ore 10.30, nella sala stampa della Provincia Regionale di Agrigento. Oggetto della conferenza sono "Comunicazioni su aeroporto" da parte del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Agrigentonotizie
Nuova rete idrica ad Agrigento, lettera congiunta a Lombardo
di Federica Barbadoro
I consiglieri provinciali Matteo Ruvolo ( Patto per il territorio), Ivan Paci (Pdl), Roberto Gallo (Sinistra ecologica e libertà), Nino Spoto (Fedarazione della Sinistra), Franco La Porta e Artuto Ripepe (Pid) scrivono al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ponendogli delle interrogazioni: "Con deliberazione della giunta Regionale di Governo del 30/12/2010, la Regione , prelevando 25 milioni di euro dai fondi Fas, ha stabilito di provvedere al rifacimento della rete idrica della città dei templi senza indicare il sistema di gara. Poiché - scrivono - le normative europee e nazionali hanno sempre previsto che l'ente finanziatore stabilisca anche il sistema di gara, che non può che essere l'appalto ad evidenza pubblica, non si capisce perché per tale finanziamento, ciò non sia stato previsto. Ora le opere previste nel progetto della rete idrica di Agrigento, finanziate con fondi Cipe, non rientrano tra quelli già stanziati con fondi previsti dal Pot. Si andrebbe - continuano i consiglieri provinciali - cosi, a realizzare un doppio effetto negativo quale: violare le norme della concorrenza e della trasparenza e mettere il Comune di Agrigento contro gli altri Comuni.
Per quanto premesso, ci rivolgiamo al presidente della Regione, affinché voglia intervenire con immediatezza, intestando alla Regine, e quindi, all'urge, la gara con pubblico appalto a livello Europeo".
Il presidente della Provincia D'Orsi entusiasta della Bit
di Federica Barbadoro
Si aprirà a Milano il prossimo 17 febbraio la Bit, la Borsa internazionale del turismo alla quale ha aderito anche la Provincia regionale di Agrigento su impulso del presidente Eugenio D'Orsi.
Attualmente sono in fase di assegnazione da parte del settore Promozione turistica i desk (quattro più uno centrale) per la promozione delle principali destinazioni turistiche, ovvero Licata, Sciacca, Agrigento e zone interne. Saranno presenti come ogni anno anche le isole Pelagie, storiche mete del turismo internazionale.
La Bit sarà riservata il 17 e 18 ai soli operatori turistici, mentre il 19 e 20 sarà aperta al pubblico. Gli operatori agrigentini che saranno presenti all'interno dello stand di 80 metri quadrati all'interno dell'area dell'Urps garantiranno la fornitura di materiale promo pubblicitario e potranno utilizzare i tavoli dello stand per il ricevimento dei buyers nazionali e internazionali e altre iniziative, comprese conferenze stampa e trasmissione di video promozionali.
"Il nostro ritorno alla Bit - dice il Presidente D'Orsi - avviene con modalità diverse dal passato: sono stati coinvolti infatti i Comuni, le Pro Loco e gli operatori del turismo, in modo da ottenere un'offerta omogenea di tutto il territorio provinciale. E' un'eccellente occasione di promozione, visto che alla Bit partecipano ogni anno espositori ed operatori turistici di tutto il mondo".
Provincia, 40mila euro stanziati per la Bit di Milano
di Federica Barbadoro
Nonostante il no del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, la Sicilia sarà presente anche quest'anno alla Bit di Milano grazie all'Urps.
Le nove province isolane, compresa Agrigento, preso atto della rinuncia della Regione a partecipare alla più importante fiera italiana del turismo, hanno fatto sistema attraverso propri fondi di bilancio per potere essere presente all'importane vetrina Mondiale.
Anche la Provincia di Agrigento parteciperà alla Bit di Milano dal 17 al 20 con un proprio stand allestito all'interno dell'area riservata all'Urps, dove troveranno posto i comuni del nostro territorio: Sciacca, Licata, Agrigento e le Isole di Lampedusa e Linosa. Ciò è stato possibile grazie ad un emendamento che il Consiglio provinciale tutto ha approvato stanziando la somma di 40 mila Euro.
Il Consiglio provinciale convocato il 22 febbraio
di Federica Barbadoro
Tredici i punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale convocato dal presidente Buscemi il 22 febbraio alle 18, durante i lavori iniziali, il presidente D'Orsi presenterà la nuova Giunta, come previsto dallo statuto dell'Ente.
In discussione la proposta del settore Ambiente e territorio, politiche comunitarie e attività negoziale di modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap), la proposta del settore Infrastrutture stradali relativa all'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobiliari provinciali e la proposta del settore politiche del lavoro e dell'istruzione di modifica della deliberazione del Consiglio provinciale relativa all'approvazione del nuovo schema di statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.
Quattro gli ordini del giorno in discussione: quello dei consiglieri Spoto ed Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilita, l'ordine del giorno del consigliere Mario Lazzano relativo al completamento del Liceo Scientifico statale "Fermi" di Sciacca. Infine saranno discussi quello della sesta commissione Lavori pubblici sul rilancio dell'edilizia e l'odg del consigliere Ripepe riguardante la strada di accesso all'istituto "Madre Teresa di Calcutta" di Casteltermini.
Gli altri argomenti previsti dall'ordine del giorno del Consiglio provinciale riguardano la proposta del settore Promozione turistica ed attività economiche e turistiche sulla modifica dell'articolo 4 del regolamento per l' istituzione ed il funzionamento della Consulta provinciale dei trasporti, la proposta del settore "Infrastrutture stradali gruppo espropriazioni" avente ad oggetto l'approvazione del regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla provincia regionale di Agrigento.
Proseguono i lavori della commissione Attività produttive
di Federica Barbadoro
Proficui i lavori della commissione consiliare Attività produttive, presieduta dal consigliere Calogero Lo Leggio, che, giorno 9 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio provinciale di Agrigento, ha visto una seduta particolarmente densa di lavoro. La commissione ha incontrato il dirigente del settore Promozione turistica, "Attività Economiche e Produttive" Butticè per discutere su un lavoro propedeutico e preparatorio riguardante una ricognizione delle pratiche ancora inevase e giacenti da diversi anni all'assessorato agricoltura.
Il presidente Lo Leggio ha chiesto espressamente che l'assessorato si adoperi per completare tutte le pratiche giacenti degli agricoltori per poterle trovare così pronte nel caso l'amministrazione provinciale decida di dar corso alla liquidazione delle stesse, come già avvenuto qualche giorno fa con circa ottanta pratiche di aziende del settore della pesca.
Il consigliere Ripepe ha relazionato sul progetto Siba della Commissione Sviluppo Economico dell'Upi basato alla internalizzazione per le attività produttive e sulla legge del "Made in Italy" chiedendo una partecipazione della Provincia e di programmare una seduta specifica con la presenza delle Associazioni di categoria; Ripepe ha inoltre proposto di incontrare il direttore della Crias di Palermo Noto responsabile della zona di Agrigento per organizzare una riunione anche con la presenza delle aziende artigiane presenti in provincia di Agrigento
Agrigentoweb
Provincia, riunione della Commissione Attività Produttive
Scritto da Redazione
Si è riunita lo scorso 9 febbraio la Commissione consiliare "Attività Produttive" della Provinca di Agrigento presieduta dal Consigliere Calogero Lo Leggio Calogero.
Si è trattato di una seduta particolarmente densa di lavoro. La Commissione ha incontrato il Dirigente del Settore Promozione Turistica, Attività Economiche e Produttive Dott. Butticè per discutere su un lavoro propedeutico e preparatorio riguardante una ricognizione delle pratiche ancora inevase e giacenti da diversi anni all'Assessorato Agricoltura.
Il Presidente Lo Leggio ha chiesto espressamente che l'Assessorato si adoperi per completare tutte le pratiche giacenti degli agricoltori per poterle trovare così pronte nel caso l'Amministrazione provinciale decida di dar corso alla liquidazione delle stesse, come già avvenuto qualche giorno fa con circa ottanta pratiche di aziende del settore della pesca.
Il Consigliere Ripepe ha relazionato sul progetto SIBA della Commissione Sviluppo Economico dell'UPI basato alla internalizzazione per le attività produttive e sulla legge del "Made in Italy" chiedendo una partecipazione della Provincia e di programmare una seduta specifica con la presenza delle Associazioni di categoria.
Ripepe ha inoltre proposto di incontrare il Direttore della CRIAS di Palermo Noto, responsabile della zona di Agrigento, per organizzare una riunione anche con la presenza delle aziende artigiane presenti in provincia di Agrigento.
Il Consiglio Provinciale convocato il 22 febbraio. Tredici i punti all'ordine del giorno
Tredici i punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Provinciale convocato dal Presidente Buscemi il 22 febbraio alle ore 18:00.
Durante i lavori iniziali, il Presidente D'Orsi presenterà la nuova Giunta, come previsto dallo statuto dell'Ente.
In discussione la proposta del settore Ambiente e territorio, politiche comunitarie e attività negoziale di modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (C.o.s.a.p.), la proposta del settore Infrastrutture stradali relativa all'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobiliari provinciali e la proposta del settore politiche del lavoro e dell'istruzione di modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale relativa all'approvazione del nuovo schema di statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento.
Quattro gli ordini del giorno in discussione: quello dei consiglieri Spoto ed Avarello contro i tagli del 5 per mille e il ripristino dei fondi per il sociale e il volontariato nella legge di stabilita, l'ordine del giorno del consigliere Mario Lazzano relativo al completamento del Liceo Scientifico statale "E. Fermi" di Sciacca. Infine saranno discussi quello della VI^ Commissione "Lavori pubblici" sul rilancio dell'edilizia e l'o.d.g. del Consigliere Ripepe riguardante la strada di accesso all'Istituto "Madre Teresa di Calcutta" di Casteltermini.
Gli altri argomenti previsti dall'ordine del giorno del Consiglio Provinciale riguardano la proposta del settore Promozione turistica ed attività economiche e turistiche sulla modifica dell'art. 4 del Regolamento per l' istituzione ed il funzionamento della Consulta provinciale dei trasporti, la proposta del settore "Infrastrutture stradali - gruppo espropriazioni" - avente ad oggetto l'approvazione del Regolamento per la classificazione delle strade appartenenti alla Provincia regionale di Agrigento, la relazione del presidente del 1° semestre 2010 e le linee di indirizzo in ordine all'applicazione all'art. 31 comma 2 dello statuto e dell'art. 6 comma 2 del regolamento per le adunanze e il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari relative alla composizione dei gruppi consiliari.
Perlacittà
Barbera: "D'Orsi cerca di rivoltare la frittata"
di (vedi sotto)
Non avendo temi per giustificare la sua slealtà politica consumata con il ribaltone alla Provincia Regionale di Agrigento, ritorna sul tema dell'"aeroporto", per sviare e annacquare l'attenzione dell'opinione pubblica. Pensa che gli agrigentini sono dei "fessacchiotti" e cerca, allora, con messaggi subliminali di sviare l'attenzione dal vero tema del giorno: la provincia è senza un governo, forte e certo!
Oggi, infatti, approfittando che i quotidiani nazionali e regionali, in pagina locale, riportano le dichiarazioni del Ministro Matteoli che lo "Stato non si impegnerà nella costruzione di nuovi aeroporti, ma si limiterà al potenziamento di quelli esistenti", per ragioni di razionalizzazione logistica e di contenimento di costi, D'Orsi risponde seccamente: "è davvero strano che Matteoli abbia sentito il bisogno di parlare di questo argomento in questo preciso momento storico. Guarda caso ciò avviene quando ho azzerato la vecchia giunta , dalla quale faceva parte il Pdl, dando vita ad una nuova amministrazione della quale il Partito del Ministro della Giustizia non fa più parte. Tutto questo mi sembra quanto meno strano...".
Siamo alla "smargiassate politiche"! E' convinto che la giunta D'Orsi possa "entrare" tra gli argomenti dell'agenda del Governo Nazionale! Figurarsi! Se la tematica aeroporto non fosse realmente d'importanza primaria per la nostra collettività ci sarebbe da farsi quattro risate a leggere queste corbellerie! Purtroppo il problema è serio ed invece viene utilizzato per mascherare lacune politiche. Troppo facile individuare il giochino!
Risponda, invece, D'Orsi a queste due precise domande: 1°- è a conoscenza D'0rsi che già da diverso tempo insistevano dichiarazioni del Ministro Matteoli e del Presidente dell'ENAC Vito Riggio che l'unico sistema, ormai, per realizzare l'aeroporto è fare in modo che sia il Governo Regionale a presentare il progetto? 2°- è a conoscenza D'orsi che il Presidente Lombardo ha dichiarato che senza un partner privato la Regione non sosterrà nessun onere finanziario per costruire un aeroporto con una pista di 1500 metri? Dichiarazioni che da tempo appaiono sui quotidiani Nazionali e Regionali, oltre che locali. Cosa significa allora il discorso del "cambio della giunta"?
Resto, invece, convinto che per raggiungere grandi obiettivi bisogna essere in grado di aggregare grandi consensi e lavorare sempre con umiltà!
Giovanni Barbera
Coordinatore Pdl Città di Agrigento
BIT 2011- La Provincia di Agrigento partecipa grazie all'URPS e al consiglio provinciale
di Redazione
"La Provincia di Agrigento,grazie alla sinergia tra le 9 Provincie Siciliane e grazie ad un emendamento approvato dal Consiglio Provinciale che stanzia 40 mila euro partecipa alla BIT 2011 dal 17 al 20 febbraio p.v. Nonostante il no del Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, la Sicilia sarà presente anche quest'anno alla Bit di Milano grazie all'Unione regionale province siciliane. Le nove province isolane compresa la nostra, preso atto della rinuncia della Regione a partecipare alla più importante fiera italiana del turismo hanno fatto sistema attraverso propri fondi di bilancio per potere essere presente all'importane vetrina Mondiale". Lo dicharano in una nota congiunta i consiglieri del Pdl Ivan Paci e Mario Lazzano.
"Anche la Provincia di Agrigento sostengono - parteciperà alla BIT di Milano dal 17 al 20 p.v. con un proprio stand allestito all'interno dell'area riservata all'URPS che è di 400 mq. circa ,dove troveranno posto i comuni del nostro territorio, le Pro Loco,S ciacca, Licata, Agrigento e le nostre meravigliose Isole di Lampedusa e Linosa. Ciò è stato possibile grazie ad un emendamento che il Consiglio Provinciale tutto ha approvato stanziando la somma di 40 mila Euro".
"Si è dato ascolto - aggiungono - al grido di disperazione degli operatori del turismo, rimasti sorpresi per la decisione della Regione di non partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo. Per la prima volta le nove provincie riescono a fare sistema, spendendo una cifra irrisoria rispetto al passato ma permettendo agli operatori del turismo di incontrare oltre 200 buyer. La Sicilia sarebbe stata l'unica a mancare ad un appuntamento così importante e questo non potevamo permetterlo, tantomeno noi della Provincia di Agrigento che è e rimane una delle mete preferite dei numerosi visitatori che approdano in Sicilia."
"Ci siamo confrontati con chi lavora nel turismo,durante le numerose riunioni della Commissione Consiliare Promozione Culturale, senza calare nulla dall'alto ma partendo dal basso, per esaltare le peculiarità dei nostri territori che non devono essere in competizione ma fare sistema sul mercato mondiale. Non è più sufficiente - concludono Paci e Lazzano - un turismo balneare r elegato alla sola stagione estiva. Dobbiamo aprirci ad altre forme di turismo, come quello culturale ed enogastronomico, termale e religioso che siano più destagionalizzate e che coinvolgano anche i territori più interni della nostra Provincia (vedi zone della nostra montagna Cammarata, Casteltermini, Bivona, S.Stefano Quisquina). Solo le province conoscono a fondo i propri territori e possono promuoverli al meglio".
Valledeitempli
Commissione consiliare " Attività Produttive"
Proficui i lavori della Commissione consiliare " Attività Produttive " che svoltasi giorno 09 Febbraio presso la Presidenza del Consiglio provinciale di Agrigento presieduta dal Consigliere Lo Leggio Calogero, ha visto una seduta particolarmente densa di lavoro. La Commissione ha incontrato il Dirigente del Settore Promozione Turistica, Attività Economiche e Produttive Dott. Butticè per discutere su un lavoro propedeutico e preparatorio riguardante una ricognizione delle pratiche ancora inevase e giacenti da diversi anni all'Assessorato Agricoltura.
Il Presidente Lo Leggio ha chiesto espressamente che l'Assessorato si adoperi per completare tutte le pratiche giacenti degli agricoltori per poterle trovare così pronte nel caso l'Amministrazione provinciale decida di dar corso alla liquidazione delle stesse, come già avvenuto qualche giorno fa con circa ottanta pratiche di aziende del settore della pesca.
Il Consigliere Ripepe ha relazionato sul progetto SIBA della Commissione Sviluppo Economico dell'UPI basato alla internalizzazione per le attività produttive e sulla legge del "Made in Italy" chiedendo una partecipazione della Provincia e di programmare una seduta specifica con la presenza delle Associazioni di categoria.
Il Consigliere Ripepe ha inoltre proposto di incontrare il Direttore della CRIAS di Palermo Dott. Noto responsabile della zona di Agrigento per organizzare una riunione anche con la presenza delle aziende artigiane presenti in provincia di Agrigento.
GIORNALE DI SICILIA
FONDI EUROPEI. L'attività rivolta agli studenti
Formazione al «Galilei». Avviati otto progetti
All'Itcg «Galileo Galilei», hanno preso il via tutti i percorsi formativi del Piano integrato d'istituto 2010/2011 finanziato coni! «Fondo Sociale Europeo».
Si tratta di Otto azioni formative, obiettivo "C", rivolte agli alunni che frequentano l'istituto. Quattro di essi, "Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave" la cui somma finanziata è di 26.714,28 euro, hanno l'obiettivo di migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani, ridurre la percentuale di l5enni con scarse competenze di lettura e scrittura in italiano e con scarse competenze nell'area della matematica e potenziare le competenze linguistiche e comunicative in inglese. Altri 2 percorsi, "Interventi individualizzati per promuovere l'eccellenza" la cui somma finanziata è di 9.642,86 euro, mirano a valorizzare le eccellenze presenti dentro l'istituto ed offrire a tutti esempi e modelli positivi, promuovere lo spirito di emulazione, una sana competitività intesa non come sopraffazione ma come confronto e impegno a migliorare un modo per premiare e riconoscere a ciascuno ciò che sa fare meglio valorizzandone le capacità e contribuendo così a orientare gli alunni verso percorsi di studio futuri che siano di maggiore soddisfazione individuale. Un altro percorso, la cui somma finanziata è di 32.449,14 euro, intende offrire agli studenti delle classi quarte e quinte di entrambi gli indirizzi scolastici, opportunità educative che valorizzino la componente formativa dell'esperienza pratica con un percorso di apprendimento in contesti operativi reali. Ed infine l'azione "C6", somma finanziata 6.550,00 euro, un percorso formativo triennale che coinvolge lo stesso gruppo di studenti e si inquadra nei percorsi scolastici per lo sviluppo di competenze imprenditoriali. (*PIBA*)
Il Comune espone nello stand della Provincia
Ospite dello stand della Provincia Regionale di Agrigento che sarà allestito alla Borsa internazionale del Turismo di Milano dal 17 al 20 febbraio, il Comune di Favara avrà t'opportunità di far conoscere prodotti, cultura, monumenti dei suo territorio. «Ho invitato gli operatori commerciali dice t'assessore Carmelo Vitello a presentare all'ufficio Turismo e Spettacolo prodotti, brochure e materiale promo-pubblicitario da esporre alla Bit». (UR)
Trasporti, il ministro Matteoli ha deciso:«l'aeroporto? Competente e La Regione»
Aeroporto di Agrigento, sì, no, forse. Dopo le tante vicende legate alle varie fasi istruttorie, il progetto che la Provincia di Agrigento ha presentato al ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la costruzione di uno scalo aeroportuale torna al mittente. li ministro Altero Matteoli ha infatti rinviato all'Enac le carte del progetto, redatto dall'ingegnere Piero Hamel, perchè questo aeroporto non rientra nei piano nazionale dei trasporti. La notizia è già stata comunicata, e naturalmente ha fatto infuriare il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, che si è sfogato durante l'assemblea dell'Anpi a cui ha partecipato, ma ha anche riservato buono parte delle sue riflessioni alla conferenza stampa indetta per domani mattina alle 10 30 al terzo piano del palazzo provinciale..
Sull'argomento, per spiegare nei termini pratici quello che è accaduto, interviene ti presidente dell'Enac, Vito Riggio. «in buona sostanza - ha detto il massimo esponente dell'ente per l'aviazione civile - il ministro Matteoli ha risposto ad 110 nostro quesito, sulla classificazione dell'aeroporto. li ministro ha risposto che lo scalo agrigentino non rientra tra lc infrastrutture nazionali, che sono a carico dello Stato. Qualche speranza, ma ancora pori è detta l'ultirria, di rientrare in questa classificazione potrebbe averla lo scalo di Comiso. Il ministero inoltre, ha annunciato che gli scali nazionali (la 47 saranno ridotti a 37, quindi non ci sono possibilità che lo Stato sostenga gli oneri per un piccolo aeroporto come quello agrigentino».
Ma c'è la possibilità che l'aeroporto si realizzi?
«L'unico sistema è fare in modo che sia la Regione a presentare il progetto. Cioè che la Regione dica che vuole realizzare questo scalo. Il presidente Lombardo, mi risulta, è stato chiaro. Se non ci sarà un partner privato la Regione non sosterrà nessun oliere finanziario per costruire un aeroporto con una pista di 1.500 metri, con esorbitanti conti di gestione che farebbero andare in rosso le casse dell'ente». (PAPI)
Tre riunioni del Consiglio in otto giorni la giunta D'Orsi al «vaglio» dell'aula
Triplice appuntamento per il consiglio provinciale di Agrigento. Ma la seduta più attesa è quella del 13 febbraio alle 18, convocata dal presidente Raimondo Buscemi, per discutere della situazione politica che si è venuta a creare dopo la nascita della giunta del presidente, il cosiddetto D'Orsi ter composto da tecnici indicati dai partiti. Il solo punto all'ordine del giorno sarà questo: "Valutazioni sulla composizione della nuova Giunta Provinciale -Dibattito politico. La decisione del presidente l3uscemi fa seguito alla richiesta di una seduta consiliare, ai sensi dello Statuto che prevede la possibilità di convocare il Consiglio su domanda di almeno un quinto dei suoi componenti. La richiesta è stata sottoscritta dati Consiglieri provinciali appartenenti a diversi gruppi: Paci, Lazzano, Testone, Giovanni D'Angelo, Picone, Ruvolo, Carme- le D'Angelo, Roberto Gallo, Ignazio Di Prima, Angelo Bennici e Riccardo Gallo. Martedi 15 febbraio quindi il presidente D'Orsi, dovrà presentarsi in aula per affrontare i partiti che sono rimasti scontenti da questa operazione di rimpasto. Il secondo appuntamento del Consiglio provinciale sarà in trasferta, ad Enna, Si tratta di una riunione congiunta tra le Province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento, che è stata convocata dal presidente ennate Massimo Greco per discutere del futuro del distretto minerario di Pasquasia che interessa le tre province. La riunione si svolgerà ad Enna, mercoledì 16 febbraio alle ti, nei locali dell'Auditorium del Liceo Linguistico "Lincoln" di Enna Bassa. All'incontro è stata invitata anche la deputazione nazionale e regionale della provincia di Agrigento. Riteniamo opportuno intervenire a questo incontro - ha dichiaro il Presidente Raimondo Buscemi - per valutare le possibilità di rilancio di questo sito minerario che interessa anche la nostra provincia per l'impatto che la ripresa della produzione può avere sull'indotto del tessuto economico,'. Infine la terza riunione dell' assemblea provinciale è prevista per il 22 febbraio alle 18. In discussione la proposta del settore Ambiente e territorio, politiche comunitarie e attività negoziale di modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, la proposta del settore lnfrastrutture stradali relativa all' approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobiliari provinciali e la proposta del settore politiche del lavoro e dell'istruzione di modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale relativa all' approvazione del nuovo schema di statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Quattro gli ordini del giorno in discussione. Gli altri argomenti previsti riguardano la proposta del settore Promozione turistica ed attività economiche e turistiche sulla modifica dell' articolo 4 del Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento della Consulta provinciale dei trasporti.
LA SICILIA
Delegazione istituzionale andrà alla Bit di Milano
Una delegazione saccense parteciperà alla Borsa internazionale del turismo in programma a Milano dal 17 al 20febbraio prossimi. Nonostante la crisi che attanaglia gli enti locali, in collaborazione con la Provincia Regionale le istituzioni cittadine rappresenteranno la città all'importante kermesse internazionale riguardante il settore turistico. Anche la Provincia Regionale di Agrigento, preso atto della rinuncia della Regione a partecipare alla più importante fiera italiana del turismo, ha impegnato fondi del proprio i bilancio per potere essere presente all'importane vetrina mondiale e ospitare i vari centri del territorio provinciale. In tal senso, la città di Sciacca non avrà quindi un proprio stand, ma sarà ospite dello spazio espositivo della Provincia. Non sono ancora noti i componenti della delegazione saccense: dovrebbero esserci un paio di assessori, tra cui l'assessore al turismo Michele Ferrara, e due o tre consiglieri comunali. Come spesso accade in questi casi, c'è incertezza sui componenti la delegazione a causa della disponibilità di tanti e della necessità di limitare la partecipazione per le scarse risorse pubbliche a disposizione. Si punta, in particolare, a valorizzare il carnevale, in programma a partire dal 3 marzo, presentando il programma della manifestazione e dei video relativi alle edizioni degli anni scorsi. Insieme a Sciacca, lo stand della Provincia dovrebbe ospitare anche i Comuni di Licata, Agrigento e le isole di Lampedusa e Linosa. Ciò è stato possibile grazie ad un emendamento che il consiglio provinciale ha approvato stanziando la somma di 40 mila euro.
SCUOLA
Il progetto «Legalita» all'itgc «Pirandello»
Anche quest'anno gli alunni dell'istituto Tecnico Commerciale e per Geometri «Luigi Pirandello di Canicattì sono impegnati nel progetto «Legalità». Dopo le soddisfazioni della passata edizione, i ragazzi hanno approfondimento il terna «Uso sociale dei beni confiscati alla mafia». Gli alunni seguiti fin dall'inizio dell'anno scolastico dai docenti si sono cimentati nell'elaborazione di testi dedicati all'argomento del progetto, dopo avere studiato e approfondito la tematica dal punto di vista giuridico, sociale ed economico, Inoltre, gli alunni del «Pirandello» si sono soffermati sull'associazione «Libera», quando con quale intento è nata e in che modo opera. Il progetto quest'anno prevede tre diverse fasi. Oltre all'esercitazioni e le lezioni in classe, infatti, si terranno dibattiti sul tema legalità e visite guidate in alcune imprese sorte sui terreni confiscati alle cosche mafiose del comprensorio palermitano. Martedì prossimo, a partire dalle 10, si svolgerà un convegno-dibattito al Palazzo Stella di Canicattì, sul tema «Uso sociale dei terreni confiscati alla mafia». Sono stati invitati a partecipare i rappresentanti regionali dell'associazione «Libera» e l'ex sindaco di Naro Maria Grazia Brandara, presidente del consiglio d'amministrazione del Consorzio agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo. E nel mese di maggio i ragazzi che hanno partecipato al progetto saranno accompagnati dai docenti a Cinisi, San Cipirello e Corleone, dove visiteranno le imprese sorte sui terreni confiscati alla mafia.
VALENTINA GARLANDI
L'AEROPORTO DI AGRIGENTO
D'Orsi: «Matteoli può stare tranquillo.
Non abbiamo chiesto a lui di costruirlo»
Il presidente della Provincia si chiede però come mai questa esternazione
«Sulla costruzione dell'aeroporto di Agrigento non é cambiato nulla: andremo avanti per la nostra strada anche perché non sono intervenuti fatti nuovi che possano essere di ostacolo alla realizzazione del progetto».
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ritiene a tranquillizza ce tutti dopo che su un quotidiano nazionale é uscita una dichiarazione del ministro per le lnfrastrutture Altero Matteoli con un preciso riferimento al progetto agrigentino.
«In fondo cos'ha detto Matteoli? ha detto soltanto che lo Stato non si impegnerà nella costruzione dei nuovi aeroporti, ma si limiterà al potenziamento di quelli già esistenti. Ha anche detto che in Sicilia forse qualcuno é andato più avanti del previsto, ma l'importante é clic non si chiedano soldi al governo nazionale e che una eventuale nuova struttura privata non entri in concorrenza con gli aeroporti esistenti. Ma queste cose ce le hanno sempre dette, non c'é nessuna novità: noi peraltro ci stiamo attenendo scrupolosamente a queste raccomandazione.
- Ma l'aeroporto di Agrigento non toglierebbe nulla a quelli di Palermo, Catania e Trapani?
«Allora: premesso che il nostro aeroporto lo costruiranno e lo gestiranno i privati e premesso che le eventuali passività di gestione che potrebbero verificarsi nei primi tre anni di attività se le caricheranno esclusivamente la Regione e la Provincia, noi puntiamo ad un bacino d'utenza del tutto nuovo: non per niente stiamo cercando cordate di imprenditori clic provengono da Israele, da Malta o da altri paesi del bacino del Mediterraneo. Il traffico del nostro impianto si aggiungerà a quello degli aeroporti esistenti, non potrà mai sostituirlo. Non ci sarà nessuna concorrenza, il ministro Matteoli può stare tranquillo- A che punto é il business plan? «Ce lo consegneranno nel giro di un mese. Subito dopo il presidente della Regione convocherà la conferenza di servizi allo scopo di far approvare la variante allo strumento urbanistico di Licata, in modo che lazona prescelta venga destinata alla realizzazione della struttura acmportuale. Adempiuti questi atti, finalinente potremo dare il via libera alla gara per la costruzione e l'affidamento in gestione dell'aeroporto».
Ma D'Orsi é convinto che l'uscita di Matteoli sia frutto della nuova
situazione politica venutasi a determinare alla Provincia.
«E' davvero Strano che Matteoli - afferma - abbia sentito il bisogno di parlare di questo argomento in questo preciso momento storico. Guarda caso ciò avviene quando ho azzeccato la vecchia giunta, della quale faceva parte il Pdl, dando vita ad una nuova amministrazione della quale il partito del ministro della Giustizia non fa più parte. Tutto questo mi sembra quanto meno strano....
Sicilia24h
Provincia alla Bit, Lazzano e Paci: merito del Consiglio provinciale
"La Provincia di Agrigento, grazie alla sinergia tra le 9 Provincie Siciliane e grazie ad un emendamento approvato dal Consiglio Provinciale che stanzia 40 mila euro, partecipa alla BIT 2011 dal 17 al 20 febbraio. Nonostante il no del Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, la Sicilia sarà presente anche quest'anno alla Bit di Milano grazie all'Unione regionale province siciliane. Le nove province isolane compresa la nostra, preso atto della rinuncia della Regione a partecipare alla più importante fiera italiana del turismo hanno fatto sistema attraverso propri fondi di bilancio per potere essere presente all'importane vetrina Mondiale". Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri provinciali di Agrigento del Pdl Ivan Paci e Mario Lazzano.
"Si è dato ascolto - aggiungono - al grido di disperazione degli operatori del turismo, rimasti sorpresi per la decisione della Regione di non partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo. Per la prima volta le nove provincie riescono a fare sistema, spendendo una cifra irrisoria rispetto al passato ma permettendo agli operatori del turismo di incontrare oltre 200 buyer. La Sicilia sarebbe stata l'unica a mancare ad un appuntamento così importante e questo non potevamo permetterlo, tantomeno noi della Provincia di Agrigento che è e rimane una delle mete preferite dei numerosi visitatori che approdano in Sicilia."
"Ci siamo confrontati con chi lavora nel turismo, durante le numerose riunioni della Commissione Consiliare Promozione Culturale, senza calare nulla dall'alto ma partendo dal basso, per esaltare le peculiarità dei nostri territori che non devono essere in competizione ma fare sistema sul mercato mondiale. Non è più sufficiente - concludono Paci e Lazzano - un turismo balneare relegato alla sola stagione estiva. Dobbiamo aprirci ad altre forme di turismo, come quello culturale ed enogastronomico, termale e religioso che siano più destagionalizzate e che coinvolgano anche i territori più interni della nostra Provincia (vedi zone della nostra montagna Cammarata, Casteltermini, Bivona, S.Stefano Quisquina). Solo le province conoscono a fondo i propri territori e possono promuoverli al meglio".
Sagra, cala il sipario. Tempio d'oro a D'Orsi e a chiddri ca' si futteru u turruni!
La farsa è finita, andiamo tutti in pace.
Mai come quest'anno si è sentita la mancanza di due icone come Enzo Lauretta e Giuggiù Gallo. La loro rinuncia di qualche mese addietro, ha mestamente sancito il declino più totale di una manifestazione che di anno in anno perde pezzi sempre più pregiati, per lasciare posto a gruppi di persone che poco o nulla hanno a che vedere con il folklore.
L'unica attenuante che giustifica in parte l'operato di "Sestante" e compagnia bella, è rappresentata dal fatto che in appena venti giorni risulta pressochè impossibile organizzare manifestazioni che necessitano ben altre figure, ben altri scenari e ben altri palcoscenici.
Nessuno dei nostri politici, sindaco e deputazione regionale, ha mai avuto la forza di andare a Palermo per imporre il giusto riconoscimento ad una Sagra che dovrebbe essere progammata in tempi "umani" al fine di organizzare il tutto nel migliore dei modi.
La Sagra del mandorlo in fiore dovrebbe rappresentare, come la Valle dei Templi, il vero fiore all'occhiello di una città che conosce soltanto umiliazioni e mortificazioni; le classifiche del benessere, del turismo e della civiltà ci rendono sistematicamente "onore".
Il problema, purtroppo, è sempre quello. Quando sosteniamo che il male peggiore della Sicilia sono i siciliani, non rischiamo minimamente di essere smentiti. La stessa cosa accade ad Agrigento con gli agrigentini. La società che ha gestito la Sagra avrebbe dovuto rinunciare sin dall'inizio, far saltare la manifestazione e far cadere ancora una volta e sempre più giù, una città che mostra nel suo aspetto politico una incapacità davvero disamante. E invece no. L'opportunità di poter raschiare qualcosa dal barile (i benefattori non esistono più), ha fatto in modo che si tentasse il tutto per tutto. Chissà, al contrario, se il mancato svolgimento della manifestazione avesse fatto provare ai nostri politicanti un pizzico di rossore per manifesta incapacità. L'avere accettato in fretta ed in furia un incarico del genere, senza arte nè parte e con più ombre che luci, ha voluto significare il parto di una Sagra di infimo ordine, di bassissimo valore folfklorico e soprattutto da dimenticare immediatamente. Prendere quattro viados brasiliani e spacciarli per gruppo folfklorico, ci è sembrato davvero troppo; la più grande "ballerina" avrà avuto 16 anni e qualcuno avrà anche pensato ad un trasferimento della Boccassini ad Agrigento in cerca di sfruttatori di minori. Abbiamo visto un decimato corteo storico a brandelli, che di storia ha avuto ben poco. Nessun gruppo di colore pronto a dare quella vivacità e quall'allegria che molti dei gruppi presenti hanno annientato totalmente. Altro che sfilata! Sembrava di più un corteo funebre.
Luci ed ombre anche sulle manifestazioni collaterali. Alberto Fortis avrà cancellato definitivamente dalla sua cartina geografica la città di Agrigento. Poca roba e soprattutto pochissima movida in tutta la settimana. Gruppi sparuti di ragazzi sparsi in questo o quell'altro pub. Niente più.
I carretti siciliani ormai fanno parte del passato. Il Sestante ha deciso di non garantire con carta scritta, la cifra da corrispondere alla associazione carrettisti. E così è venuto a mancare anche uno dei simboli principali dela Sagra. Hanno detto che all'accenzione del Tripode dell'Amicizia c'erano duemila persone. Pinocchio si è incazzato tantissimo. Le condizioni climatiche hanno sicuramente favorito l'afflusso di numerosi pullman; tanta gente alla fiaccolata di mercoledi, tantissima stamattina. Ma è opportuno ricordare che il pullman più lontano è arrivato da Partanna a confermare che la Sagra è, e rimane, una festa per pochissimi intimi. Quasi pieno il palacongressi il sabato sera; molto meno affollato la sera precedente. Il massimo è stato raggiunto oggi pomeriggio dinnanzi al Tempio della Concordia. Per premiare alcuni gruppi, per musiche e colori, la straordinaria organizzazione ha pensato bene di donare non la solita targa o qualcosa di simile, ma una "guantera" di frutta martorana! Io li avrei premiati con melenzane e un chilogrammo di sasizza...
L'eco nazionale l'ha raggiunta soltanto il torrone di Parisi, manifestazione collaterale finita nel degrado più assoluto dopo le zuffe per accaparrarsi metri e metri di torrone. Settecento metri di bontà siciliana finita nelle borse (non di plastica, ma di pelle), di molte persone. Buon per loro, ma attenzione al diabete! Mi è sembrato di rivedere quel film di Fantozzi quando tentò di iniziare una improbabile dieta.
Certo, qualche paio di centinaia di metri di torrone, poteva avere una destinazione più nobile, come ad esempio la mensa dalla solidarietà o la Caritas. Ed invece no. Chi aveva il compito di controllare finì ca si futtì u torroni puru iddru...
A proposito di Caritas. Abbiamo visto che altri quotidiani online hanno messo il banner pubblicitario della Sagra, approfittando delle ingiustizie "pubblicitarie" che questo ed altri due siti web hanno denunciato. Una sorta di sciacallaggio mediatico che ha giovato (per una miseria), solo i pù bisognosi. Anche il nostro giornale ha messo il banner della Sagra, ma solo ed esclusivamente a titolo gratuito e per rendere un servizio in più ai nostri lettori. E quando abbiamo saputo che c'era la possibilità di avere qualche soldo, noi siamo stati categorici: devolviamo la nostra quota alla Caritas e ad un sito web. Purtroppo (per la Caritas), i siti web bisognosi sono aumentati e di conseguenza, l'associazione umanitaria ha dovuto suddividere la nostra quota in più parti.
Mister mentecatto (al secolo 7 euro lorde ad articolo), mentre scimmiottava con Mario Production ha scritto sulle pagine di facebook che sono accattoni (mai nella sua vita era stato così preciso...), dimenticando, forse, che quegli stessi accattoni di cui parla siedono quotidianamente accanto a lui per molte ore. Scherzi della vita, o forse del bisogno...
Bene ha fatto il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il quale ha tenuto fuori gioco il proprio Ente. Forse aveva "naschiato" qualcosa di poco chiaro e giustamente, si è messo da parte. Per quanto ci riguarda, questa è stata una mossa azzeccatissima. Bravo D'Orsi che ha avuto il merito di capire alcune cosette. Cosette che, come molti nostri lettori hanno auspicato nei loro commenti, dovrebbero adesso essere attenzionate da chi, molto più di noi, ha il dovere di controllare che tutto vada per il verso giusto. Rimane da capire adesso cosa hanno deciso: sindaco, segretario generale, dott.ssa Siracusa e Sestante. Avrebbero stilato un accordo di massima che prevede l'affidamento della Sagra alla società di Favara per i prossimi 5 anni. Troppo bello per essere vero. Molteplici i punti oscuri che hanno caratterizzato tutta l'organizzazione, quindi, per il prossimo anno è meglio non rischiare. Fate attenzione: è probabile che a partire da domani sentirete dire a qualcuno che già sta lavorando per la Sagra successiva. Minchiate!
Questa storia è vecchia come le escort, pardon, come le prostitute.
Barbera (Pdl): D'Orsi solleva questione aeroporto per giustificare la sua slealtà politica
"Non avendo temi per giustificare la sua slealtà politica consumata con il ribaltone alla Provincia Regionale di Agrigento, ritorna sul tema dell'"aeroporto", per sviare e annacquare l'attenzione dell'opinione pubblica. Pensa che gli agrigentini sono dei "fessacchiotti" e cerca, allora, con messaggi subliminali di sviare l'attenzione dal vero tema del giorno: la provincia è senza un governo, forte e certo". Lo afferma in una nota il coordinatore cittadino di Agrigento del Pdl, Giovanni Barbera a proposito della conferenza stampa indetta per oggi da D'Orsi in relazione alla realizzazione dell'aeroporto circa il disimpegno del governo nazionale.
"Approfittando - spiega Barbera -che i quotidiani nazionali e regionali, in pagina locale, riportano le dichiarazioni del Ministro Matteoli che lo "Stato non si impegnerà nella costruzione di nuovi aeroporti, ma si limiterà al potenziamento di quelli esistenti", per ragioni di razionalizzazione logistica e di contenimento di costi, D'Orsi risponde seccamente: "è davvero strano che Matteoli abbia sentito il bisogno di parlare di questo argomento in questo preciso momento storico. Guarda caso ciò avviene quando ho azzerato la vecchia giunta , dalla quale faceva parte il Pdl, dando vita ad una nuova amministrazione della quale il Partito del Ministro della Giustizia non fa più parte. Tutto questo mi sembra quanto meno strano. Siamo alla "smargiassate politiche"! E' convinto che la giunta D'Orsi possa "entrare" tra gli argomenti dell'agenda del Governo Nazionale! Figurarsi! Se la tematica aeroporto non fosse realmente d'importanza primaria per la nostra collettività ci sarebbe da farsi quattro risate a leggere queste corbellerie! Purtroppo il problema è serio ed invece viene utilizzato per mascherare lacune politiche. Troppo facile individuare il giochino"
Barbera non ci sta e rilancia. D'Orsi - prosegue - risponda a due precise domande: 1) è a conoscenza D'0rsi che già da diverso tempo insistevano dichiarazioni del Ministro Matteoli e del Presidente dell'ENAC Vito Riggio che l'unico sistema, ormai, per realizzare l'aeroporto è fare in modo che sia il Governo Regionale a presentare il progetto? 2) è a conoscenza D'orsi che il Presidente Lombardo ha dichiarato che senza un partner privato la Regione non sosterrà nessun onere finanziario per costruire un aeroporto con una pista di 1500 metri? Dichiarazioni che da tempo appaiono sui quotidiani Nazionali e Regionali, oltre che locali. Cosa significa allora il discorso del "cambio della giunta"?
Resto, invece, convinto - conclude - che per raggiungere grandi obiettivi bisogna essere in grado di aggregare grandi consensi e lavorare sempre con umiltà!
...E le carte volarono dalla finestra...
L'aria che si respira all'interno degli uffici della Provincia regionale di Agrigento è certamente molto frizzante.
Sono finiti i tempi della gestione del compianto Paolo Palmisano, già capo dell'ufficio tecnico dell'Ente agrigentino, quando il peggiore dei rimproveri finiva dinnanzi ad una tazzina di caffè.
Appena qualche giorno addietro è letteralmente volata dalla finestra della stanza di un dirigente, un incartamento contenente documenti che aspettavano la firma per il parere finale.
Il malcapitato dipendente che ha portato la carpetta "maledetta" al dirigente "elettrico" ha avuto solo il torto di commettere qualche errore nel compito assegnatogli; quando ha presentato la carpetta al dirigente G.G. per la firma, ha subito capito che qualcosa non è andata per il verso giusto. Un istante dopo, il dirigente, con una mossa fulminea, ha fatto "volare" dalla finestra carpetta e relativo contenuto.
L'incartamento "fly" è finito nella discesa che porta al provveditorato agli studi. Qualcuno, come si evince dalla foto, ha avuto il buon senso di raccogliere il tutto e riportarlo negli uffici del dirigente.
Con la speranza, stavolta, che quelle carte non riprendessero nuovamente il volo...
TVA
Sottoscritto un protocollo d'intesa tra l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" ed il Liceo Statale "Martin Luther King" di Favara (Ag)
Sottoscritto un protocollo d'intesa tra l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" con sede a Ribera, istituito e finanziato dalla Provincia Regionale di Agrigento, ed il Liceo Statale "Martin Luther King" di Favara (Ag): ne danno l'annuncio il Direttore del Conservatorio Claudio Montesano ed il Dirigente scolastico del Liceo favarese Pippo Salamone. L'intesa, precisano i due capi d'istituto soddisfatti per l'accordo raggiunto, è finalizzata alla promozione di iniziative formative per l'apprendimento pratico della musica sulla scorta dei progetti del competente Comitato nazionale presieduto da Luigi Berlinguer. Presso il Liceo "king" di Favara potranno nel breve periodo essere strutturati e realizzati Corsi di Musica sovrintesi e certificati dall'ISSM "Toscanini" quali riconosciuti percorsi formativi musicali di base pre accademici. Naturalmente soddisfatto anche il Presidente del Toscanini Eugenio D'Orsi che dichiara: "Siamo vicini alla ratifica di ulteriori intese nell'ambito del comparto Scuola in altri centri del territorio provinciale con il quale il Toscanini, ormai in compiuta e costante interazione"
GIORNALE DI SICILIA
PARTITI
Forza del Sud, si è riunito il direttivo provinciale
Si è riunito il coordinamento provinciale di Agrigento di Forza del sud presieduto da Mario Baldacchino alla presenza dei vice presidente nazionale Michele Cimino e di Vincenzo Giambrone, oltre ai neo assessori provinciali Paolo Felice e Katea Ferrara.
All'incontro hanno partecipato anche Paola Antinoro e Barbara Garascia. Erano presenti anche i Consiglieri comunali dei maggiori centri della provincia di Agrigento. Molti i punti all'ordine del giorno trattati ed in particolare l'organizzazione territoriale di Forza del sud in tutta la provincia e la nuova giunta comunale di Favara. Sono stati calendarizzati una serie di incontri nei maggiori centri della provincia di Agrigento al fine di concordare e ratificare punti di riferimento dello- cali dei partito con conseguente nomina dei coordina- tori cittadini.
Si è inoltre convenuto che il Coordinamento partecipi ufficialmente alla tavola rotonda organizzata dai Sindacati e dalle forze sociali ed economiche per " uscire dalla crisi e rilanciare Agrigento". (PAPI)
Intesa del King con l'istituto «Toscanini»
Protocollo d'intesa tra' l'istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" di Ribera ed il Liceo Statale "Martin Luther King" di Favara. L'intesa è finalizzata alla promozione di iniziative formative per l'apprendimento pratico della musica. Presso il Liceo "king" di Favara potranno nel breve periodo essere strutturati e realizzati Corsi di Musica sovrintesi e certificati dall'ISSM "Toscanini" quali riconosciuti percorsi formativi musicali di base pre accademici
DOPO IL RIMPASTO. Serpeggia nell'opposizione l'idea della mozione. Ruvolo (Pid): «Non si fa nulla per evitare la rottura»
Provincia, «D'Orsi ter» tra e polemiche Dietro l'angolo c'è l'ombra della sfiducia.
La sfiducia al presidente D'Orsi, è dietro l'angolo. Alla vigilia del consiglio provinciale straordinario, convocato dai presidente Raimondo Buscemi, su richiesta dei consiglieri, per discutere sulla situazione politica che si è creata dopo la nomina della terza giunta D'Orsi», dal direttivo provinciale del Pdl non esclude il ricorso alla sfiducia. Bisognerà, ovviamente, fare i conti, verificare i numeri ed ascoltare quel che D'Orsi dirà in aula. Ed alla fine si tireranno le somme. Tutto sarà possibile.
Il presidente della Provincia, nostro alleato alle elezioni 'del giugno 2008 - spiega Mario Lazzano, vice coordinatore provinciale del Pd - con questa operazione di rimpasto, che io definisco un "ribaltaccio", estromettendo il Pdl dalla giunta, non ha fatto altro che tradire il mandato dagli elettori. Noi del Pdl stiamo vagliando se ci sono le condizioni per poter avviare, avendo i numeri,
cioè 22 voti, con gli altri colleghi, il documento di sfiducia politica. Vediamo prima cosa intendono farei! Patto per il territorio e gli altri di opposizione, per poi decidere se presentare o meno la muzione». Il gruppo consiliare del Pdl, presieduto da Ivan Paci è composto da: Lillo Lo Leggio, Mario Lazzano, Angelo Bennici, NicolaTestone e Gioacchino Zarbo.
Accarezza l'ipotesi della sfiducia anche il gruppo del Pid. Dice il deputato Giuseppe Ruvolo: « tutto da verificare. Ma è chiaro che D'Orsi ha fatto di tutto per non evitare una mozione. Il percorso che ha messo in atto sa di tradimento degli elettori che lo hanno ampiamente suffragato:
vai la pena ricordargli che in alcune aree della provincia ha ottenuto percentuali bulgare».
Più frenata la posizione del Patto per il territorio. Parla Piero Macedonio: «La sfiducia? Si, ma non subito. Vogliamo vedere la giunta all'opera. Per esempio per risolvere i problemi dei lavoratori precari. Dipende dal presidente, e basterebbe un banale storno di bilancio. Basterebbe mezz'ora del suo tempo. Vedremo come si comporterà D'Orsi. Se non farà nulla ovviamente sarà mo zio ne»
Nel corso del coordinamento del Pdl si è discusso anche del «caso aeroporto». A proposito della bocciatura da parte del ministro Matteoli al progetto il presidente D'Orsi non ha escluso che dietro possa esserci anche la vicenda legata al rimpasto che ha escluso d Pdl dall'esecutivo provinciale.
D'Orsi sarà più preciso stamattina durante la conferenza stampa indetta sull'argomento. Ma già le anticipazioni sono arrivate ai consiglieri provinciali del Pdl, i quali hanno respinto ogni eventuale accusa che potrebbe essere rivolta ai ministro Angeli- no Alfano, ricordando che il Guardasigilli ha sempre lavorato per favorire la realizzazione dello scalo aeroportuale. «Tanto è vero - dice Ivan Paci - che il ministro più volte ha fatto incontrare il presidente D'Orsi corti! suo collega Matteoli e con Vito Riggio. ('PAPI)
AEROPORTO
Il presidente non poteva non sapere»
«Non avendo temi per giustificare la sua slealtà politica consumata con il ribaltone alla Provincia, D'Orsi ritorna sul tema dell'aeroporto", per sviare e annacquare l'attenzione dell'opinione pubblica». Lo scrive in una nota il coordinatore del pdl, Giovanni Barbera. Che aggiunge: ((Sia:
mo alla "smargiassate politiche"! E convinto che la giunta D'Orsi possa "entrare" tra gli argomenti dell'agenda del governo nazionale! Figurarsi! Risponda, invece, D'Orsi a queste due precise domande: è a conoscenza che già da diverso tempo insistevano dichiarazioni del ministro Matteoli e del presidente dell'Enac Vita Rigio che l'unico sistema, ormai, per realizzare l'aeroporto è fare in modo che sia il governo regionale a presentare il progetto? Ed ancora è a conoscenza D'Orsi che Lombardo ha dichiarato che senza un partner privato la Regione non sosterrà nessun onere finanziario? Resto, invece, convinto che per raggiungere grandi obiettivi bisogna essere in grado di aggregare grandi consensi e lavorare sempre con umiltà!».
La Sicilia
IL PARTITO DI MICCICHE' CIMINO GUARDA AL COMUNE
Forza del Sud: occhio alle nuove Giunte
Si è riunito il coordinamento provinciale di Agrigento di Forza del Sud presieduto dal coordinatore provinciale Mario Baldacchino alla presenza del deputato Michele Cimino e dell'ex deputato Vincenzo Giambrone, dei neo Assessori provinciali Paolo Felice e Katea Ferrara, nonché diversi consiglieri comunali dei maggiori centri della provincia di Agrigento.
Inizialmente la discussione è stata accentrata sull'analisi politica che ha portato alla composizione della nuova giunta provinciale. Successivamente è stata particolarmente attenzionata la situazione politica del Comune di Agrigento in vista della composizione della prossima giunta e ad eventuali decisioni da adottare. Tra i punti all'ordine del giorno trattati si è discusso, inoltre, dell'organizzazione territoriale di Forza del Sud in tutta la provincia. Sono stati calendarizzati una serie di incontri nei maggiori centri dell'Agrigentino al fine di concordare e ratificare i punti di riferimento locali del partito con conseguente nomina dei coordinatori cittadini. Si è inoltre convenuto che il coordinamento partecipi ufficialmente alla tavola rotonda organizzata dai sindacati e dalle forze sociali ed economiche per «uscire dalla crisi e rilanciare Agrigento».
IL COORDINATORE PROVINCIALE NINO BOSCO ha completato il lavoro
La struttura organizzativa del Pdl
Il coordinatore provinciale del Pdl di Agrigento, on. Nino Bosco, ha presentato ufficialmente alla stampa la struttura organizzativa del partito in provincia di Agrigento, completando così la mission conferitagli solo pochi mesi fa: cioè quella di organizzare il Partito in provincia di Agrigento.
Alla presenza degli onorevoli Enzo Fontana, Giuseppe Marinello e Salvatore lacolino il coordinatore Provinciale ha comunicato i nomi del Direttivo Provinciale e dei Responsabili dei Dipartimenti, in rappresentanza di tutte le aree geografiche della provincia, coinvolgendo personalità di grande competenza politica e professionale.
Bosco, durante il suo intervento ha anticipato che si terrà a breve una assemblea politica del Partito, coinvolgendo la base per una grande proposta programmatica.
Tutti i parlamentari intervenuti hanno sottolineato il grande sforzo portato avanti da Bosco per dare vita ad una struttura agile e rappresentativa di tutte le realtà della provincia all'interno di un contenitore che ha connotazioni culturali che appartengono ad una visione di partito pluralisti e interclassita. Un alto tasso d'insoddisfazione è stato manifestato nei confronti della giunta provinciale guidata da Eugenio D'Orsi, sia per quanto riguarda l'assetto dell'esecutivo che per quanto riguarda i risultati della sua azione politica ed amministrativa. La grande assemblea provinciale in programma, è stato sottolineato, servirà non solo a coinvolgere tutte le realtà periferiche in questo nuovo disegno organizzativo, ma sarà utile anche a definire la proposta politica e programmatica che il Pdl intende portare avanti in coerenza con gli impegni assunti con gli elettori e con le istanze nuove e vecchie che il territorio esprime.
Questi i nomi dei componenti del coordinamento provinciale del Pdl: Direttivo Provinciale
Nino Bosco - coordinatore; Angelo Collura - vice coordinatore; Mario Lazzano - vice coordinatore. Quindi Vincenzo Fontana,Giuseppe Marinello,Salvatore lacolino, Ivan Paci, Nicola Testone, Gioacchino Zarbo, Angelo Bennici, Lillo Lo Leggio, Fabrizio Di Paola, San- tino Lo Presti, Daniela Catalano, Pippo Segreto, Giovanni Barbera, Mario Turturici, Luigi La Licata, Claudio Lombardo - responsabile organizzazione e informazione, Duilio Alongi - coordinato re dei dipartimenti, Libertino Sorce - responsabile tecnico della Segreteria provinciale.
Per dipartimenti provinciali: Antonio Vita - Politiche agricole, Giovanni Taverna - Welfare, Franco Casalicchio - Formazione e Ricerca, Renato Gilotti - Enti locali, Antonio Gallo - Sanità, Aldo Piscopo - Territorio e Ambiente, Giuseppe Gallo Cassarino - Pubblica amministrazione e Innovazione, Salvatore Casà - Libere professioni, Attività produttive, Pesca e marinerie, Livia Mirabile - Politiche giovanili, Salvatore Pirrera - Pubblica istruzione.
SOLE 24H
Il lavoro flessibile attende i modelli
Arturo Bianco
Nelle prossime settimane, con un ritardo di oltre un anno, le pubbliche amministrazioni dovranno avviare il monitoraggio alla data del 31 gennaio delle assunzioni flessibili, degli incarichi di collaborazione e del ricorso ai lavoratori socialmente utili. Ammesso che sia reso disponibile, come annunciato nei giorni scorsi, l'apposito modello dal dipartimento della Funzione pubblica. Non è invece possibile ancora oggi per i cittadini valutare l'impatto della contrattazione collettiva decentrata integrati- va di tutte le Pa sui servizi erogati, a oltre vi mesi dalla entrata in vigore della relativa norma,perché i modelli di relazione illustrativa delle intese e di valutazione da parte degli utenti non sono stati predisposti da parte, rispettivamente, del ministero dell'Economia e dalla Funzione pubblica. Il che determina il prolungarsi di una condizione di sostanziale opacità della contrattazione decentrata.
Il Dl 78/2009, nel dettare le disposizioni conclusive della possibilità di stabilizzare i lavoratori precari ha previsto, con una modifica all'articolo 36 del Dlgs 165/200l,l'obbligo per tutte le amministrazioni di redigere e inviare annualmente entro 1131 gennaio agli organismi di valutazione e alla Funzione pubblica una relazione sul ricorso alle varie forme di lavoro flessibile, al conferimento di incarichi di collaborazione e al ricorso ai Lsu. Tale relazione deve essere effettuata sulla base di un modello che deve essere predisposto da Palazzo Vidoni e il mancato rispetto di questo obbligo è sanzionato con il divieto di erogazione della indennità di risultato peri dirigenti inadempienti. La disposizione è rimasta fin qui inapplicata perché questo modello non è stato predisposto. Con la direttiva n. 2 emanata dal ministro Brunetta il i6 febbraio 2010, subito dopo la pubblicazione su queste colonne di un richiamo al rispetto della norma, si preannunciava che da lì a pochi giorni sarebbe stato predisposto il modello in modo da consentirne la trasmissione online; da qualche giorno il sito della Funzione pubblica preannuncia la pubblicazione del modello e di una nuova direttiva del ministro.
Una delle novità di maggiore rilievo della legge Brunetta in materia di relazioni sindacali è l'impegno a garantire la massima trasparenza dei contratti decentrati. Devono essere accompagnati da relazioni illustrative ed economico finanziaria redatte su un modello che deve essere predisposto dal ministero dell'Economia. Tale modello deve evidenziare «gli effetti attesi in esito alla sottoscrizione del contratto integrativo in materia di produttività ed efficienza dei servizi erogati, anche in relazione alle richieste dei cittadini». Questo modello, fino a oggi, non è stato predisposto:
il che determina l'impossibilità di effettuare facilmente i controlli sulle principali scelte contenute in questi documenti e non consente di spiegare l'effetto dei contratti sulla qualità dei servizi. Ancora più importante è per molti aspetti la scelta legislativa di richiamare l'attenzione della opinione pubblica sulla contrattazione decentrata, così da favorire «forme diffuse di controllo». A tal fine il Tlgs 150/2009 impone che queste relazioni siano pubblicate sui siti internet unitamente a modelli predisposti dal dipartimento della Funzione pubblica, d'intesa con il ministero dell'Economia e la conferenza unificata, attraverso i quali i cittadini possano effettuare tale valutazione. Questi modelli, unitamente agli esiti della stessa, devono essere pubblicati sui siti delle singole Pa. I revisori sono chiamati a vigilare sull'attuazione e il mancato rispetto dell'obbligo è sanzionato con il divieto di adeguare le risorse della contrattazione decentrata. Norme finora non applicabili perché i modelli non sono stati predisposti.
Rimane in vigore il sistema delle fasce e la valutazione, ma con fondi limitati
Buste paga ai livelli 2010.
L'intesa governo-sindacati «congela» i tagli ai meno meritevoli
Tiziano Grande
Mirco Zamberlan
Ha resistito all'assalto estivo del Dl 78, è uscita indenne dagli attacchi portati dal mille proroghe, ma ha dovuto capitolare di fronte all'intesa governo sindacati del 4 febbraio: la riforma Brunetta esce da quest'ultima battaglia profondamente depotenziata. I due capisaldi, le fasce di merito e il rafforzamento del potere datoriale a scapito delle relazioni sindacali, sono all'angolo. Proprio nel momento in cui la giurisprudenza e lo schema di decreto legislativo con le disposizioni integrative e correttive del Dlgs 550/2009 sembravano mettere a segno un ulteriore colpo a favore della riforma. Ma andiamo con ordine. L'intesa, in primo luogo, condivide gli obiettivi dell'aumento della produttività e dell'occupazione nel settore pubblico, anche attraverso il miglioramento della qualità e quantità dei servizi resi ai cittadini, che sono propri anche della riforma Brunetta. Ma, per raggiungerli, sceglie strade diverse: il riconoscimento del merito va in secondo piano e sarà un nuovo sistema di relazioni sindacali a dettare le modalità per giungere a una Pa più efficiente.
Innanzitutto l'intesa pone una clausola di salvaguardia agli stipendi pubblici: le retribuzioni complessivo non possono diminuire rispetto al 2010, nemmeno per i dipendenti poco diligenti, per effetto dell'applicazione del sistema delle fasce di merito. Ma, dl contempo, dubbi sussistono sulla possibilità che i trattamenti economici possano essere più pesanti anche per i più meritevoli, in quanto non risulta ancora chiara la portata dell'articolo 9, comma 1, del Dl 78/2010. Anche nel caso in cui venisse superato questo scoglio, l'intesa prevede che vi sarà solo il dividendo per l'efficienza a disposizione di chi si colloca nelle fasce alte di merito. In pratica, poche briciole. La valorizzazione del merito, in termini economici, è stata, quindi, sostanzialmente azzerata. Ma la riforma rimane formalmente in vigore, tanto che l'intesa destina alle fasce le economie di cui al comma 17 dell'articolo 61 della legge 133/ 2008. E questo significa che le fasce restano. Di conseguenza, rimane in vita tutto l'impianto che prevede l'obbligo per l'amministrazione di dotarsi di un sistema di misurazione e valutazione della performance. Il comma 5 dell'articolo 3 del Dlgs 150/2009 prevede, infatti, che l'attuazione del titolo 11 dello stesso decreto è condizione necessaria per l'erogazione dei premi legati al merito e alla performance. Ma questi premi sono oggi solo quelli finanziati dalle economie di cui al comma 17 dell'articolo in della legge 133/2008 o abbracciano anche la vecchia produttività e la retribuzione di risultato? La valutazione della performance resta, tanto che l'intesa prevede la costituzione di una commissione, a livello nazionale, composta da governo e sindacati, che avrà il compito di rilevare i risultati ottenuti.
Se questo rappresenta il quadro nel quale cisl deve muovere per il 2010, dubbi sussistono sulla portata dell'intesa per il 2011 e gli anni successivi. Infatti, la clausola di salvaguardia riguarda le retribuzioni «conseguite dai lavoratori nel corso del 2010». Dal 2011 potrebbe anche rivivere la riforma nella sua completezza e, quindi, tornare ad applicarsi alle fasce secondo il disegno Brunetta.
Infine, con l'intesa, il governo si impegna a emanare un atto di indirizzo all'Aran, che riacquista un molo nei quadro della contrattazione collettiva, nel quale si preveda un accordo quadro in tema di relazioni sindacali. Se è pur vero che, anche dopo la riforma, queste tematiche continuano a essere oggetto di contrattazione collettiva, non si può dimenticare che una parte corposa della materia è stata tolta dal tavolo della trattativa. Si tratta proprio di quei poteri dirigenziali oggetto del decreto legislativo e della recente giurisprudenza. In altri termini, delle materie che più frequentemente erano oggetto di scontri con le organizzazioni sindacali. Questo accordo, che va a stemperare il blocco totale dei contratti collettivi previsto dal Dl 78/2010, potrebbe rappresentare anche l'occasione per dare risposta alle numerose problematiche connesse all'applicazione della riforma.
Sicilia 24h
Sagra, cala il sipario. Tempio d'oro a D'Orsi e a chiddri ca' si futteru u turruni!
La farsa è finita, andiamo tutti in pace.
Mai come quest'anno si è sentita la mancanza di due icone come Enzo Lauretta e Giuggiù Gallo. La loro rinuncia di qualche mese addietro, ha mestamente sancito il declino più totale di una manifestazione che di anno in anno perde pezzi sempre più pregiati, per lacsiare posto a gruppi di persone che poco o nulla hanno a che vedere con il folklore.
L'unica attenuante che giustifica in parte l'operato di "Sestante" e compagnia bella, è rappresentata dal fatto che in appena venti giorni risulta pressochè impossibile organizzare manifestazioni che necessitano ben altre figure, ben altri scenari e ben altri palcoscenici.
Nessuno dei nostri politici, sindaco e deputazione regionale, ha mai avuto la forza di andare a Palermo per imporre il giusto riconoscimento ad una Sagra che dovrebbe essere progammata in tempi "umani" al fine di organizzare il tutto nel migliore dei modi.
La Sagra del mandorlo in fiore dovrebbe rappresentare, come la Valle dei Templi, il vero fiore all'occhiello di una città che conosce soltanto umiliazioni e mortificazioni; le classifiche del benessere, del turismo e della civiltà ci rendono sistematicamente "onore".
Il problema, purtroppo, è sempre quello. Quando sosteniamo che il male peggiore della Sicilia sono i siciliani, non rischiamo minimamente di essere smentiti. La stessa cosa accade ad Agrigento con gli agrigentini.
La società che ha gestito la Sagra avrebbe dovuto rinunciare sin dall'inizio, far saltare la manifestazione e far cadere ancora una volta e sempre più giù, una città che mostra nel suo aspetto politico una incapacità davvero disamante.
E invece no. L'opportunità di poter raschiare qualcosa dal barile (i benefattori non esistono più), ha fatto in modo che si tentasse il tutto per tutto. Chissà, al contrario, se il mancato svolgimento della manifestazione avesse fatto provare ai nostri politicanti un pizzico di rossore per manifesta incapacità.
L'avere accettato in fretta ed in furia un incarico del genere, senza arte nè parte e con più ombre che luci, ha voluto significare il parto di una Sagra di infimo ordine, di bassissimo valore folfklorico e soprattutto da dimenticare immediatamente.
Prendere quattro viados brasiliani e spacciarli per gruppo folfklorico, ci è sembrato davvero troppo; la più grande "ballerina" avrà avuto 16 anni e qualcuno avrà anche pensato ad un trasferimento della Boccassini ad Agrigento in cerca di sfruttatori di minori. Abbiamo visto un decimato corteo storico a brandelli, che di storia ha avuto ben poco. Nessun gruppo di colore pronto a dare quella vivacità e quall'allegria che molti dei gruppi presenti hanno annientato totalmente. Altro che sfilata! Sembrava di più un corteo funebre.
Luci ed ombre anche sulle manifestazioni collaterali. Alberto Fortis avrà cancellato definitivamente dalla sua cartina geografica la città di Agrigento. Poca roba e soprattutto pochissima movida in tutta la settimana. Gruppi sparuti di ragazzi sparsi in questo o quell'altro pub. Niente più.
I carretti siciliani ormai fanno parte del passato. Il Sestante ha deciso di non garantire con carta scritta, la cifra da corrispondere alla associazione carrettisti. E così è venuto a mancare anche uno dei simboli principali dela Sagra. Hanno detto che all'accenzione del Tripode dell'Amicizia c'erano duemila persone. Pinocchio si è incazzato tantissimo.
Le condizioni climatiche hanno sicuramente favorito l'afflusso di numerosi pullman; tanta gente alla fiaccolata di mercoledi, tantissima stamattina. Ma è opportuno ricordare che il pullman più lontano è arrivato da Partanna a confermare che la Sagra è, e rimane, una festa per pochissimi intimi. Quasi pieno il palacongressi il sabato sera; molto meno affollato la sera precedente.
Il massimo è stato raggiunto oggi pomeriggio dinnanzi al Tempio della Concordia. Per premiare alcuni gruppi, per musiche e colori, la straordinaria organizzazione ha pensato bene di donare non la solita targa o qualcosa di simile, ma una "guantera" di frutta martorana! Io li avrei premiati con melenzane e un chilogrammo di sasizza...
L'eco nazionale l'ha raggiunta soltanto il torrone di Parisi, manifestazione collaterale finita nel degrado più assoluto dopo le zuffe per accaparrarsi metri e metri di torrone. Settecento metri di bontà siciliana finita nelle borse (non di plastica, ma di pelle), di molte persone. Buon per loro, ma attenzione al diabete! Mi è sembrato di rivedere quel film di Fantozzi quando tentò di iniziare una improbabile dieta.
Certo, qualche paio di centinaia di metri di torrone, poteva avere una destinazione più nobile, come ad esempio la mensa dalla solidarietà o la Caritas. Ed invece no. Chi aveva il compito di controllare finì ca si futtì u torroni puru iddru...
A proposito di Caritas. Abbiamo visto che altri quotidiani online hanno messo il banner pubblicitario della Sagra, approfittando delle ingiustizie "pubblicitarie" che questo ed altri due siti web hanno denunciato. Una sorta di sciacallaggio mediatico che ha giovato (per una miseria), solo i pù bisognosi.
Anche il nostro giornale ha messo il banner della Sagra, ma solo ed esclusivamente a titolo gratuito e per rendere un servizio in più ai nostri lettori. E quando abbiamo saputo che c'era la possibilità di avere qualche soldo, noi siamo stati categorici: devolviamo la nostra quota alla Caritas e ad un sito web. Purtroppo (per la Caritas), i siti web bisognosi sono aumentati e di conseguenza, l'associazione umanitaria ha dovuto suddividere la nostra quota in più parti.
Mister mentecatto (al secolo 7 euro lorde ad articolo), mentre scimmiottava con Mario Production ha scritto sulle pagine di facebook che sono accattoni (mai nella sua vita era stato così preciso...), dimenticando, forse, che quegli stessi accattoni di cui parla siedono quotidianamente accanto a lui per molte ore. Scherzi della vita, o forse del bisogno...
Bene ha fatto il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il quale ha tenuto fuori gioco il proprio Ente. Forse aveva "naschiato" qualcosa di poco chiaro e giustamente, si è messo da parte. Per quanto ci riguarda, questa è stata una mossa azzeccatissima. Bravo D'Orsi che ha avuto il merito di capire alcune cosette.
Cosette che, come molti nostri lettori hanno auspicato nei loro commenti, dovrebbero adesso essere attenzionate da chi, molto più di noi, ha il dovere di controllare che tutto vada per il verso giusto.
Rimane da capire adesso cosa hanno deciso: sindaco, segretario generale, dott.ssa Siracusa e Sestante. Avrebbero stilato un accordo di massima che prevede l'affidamento della Sagra alla società di Favara per i prossimi 5 anni. Troppo bello per essere vero. Molteplici i punti oscuri che hanno caratterizzato tutta l'organizzazione, quindi, per il prossimo anno è meglio non rischiare.
Fate attenzione: è probabile che a partire da domani sentirete dire a qualcuno che già sta lavorando per la Sagra successiva. Minchiate!
Questa storia è vecchia come le escort, pardon, come le prostitute.