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Rassegna stampa del 15 febbraio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
RIBERA
FLAUTO, MASTERCLASS
L'istituto superiore di studi musicali «Arturo Toscanini» di Ribera, istituito e finanziato dalla Provincia, promuove una masterclass di flauto diretta dalla concertista newyorkese Marlaena Kessick, già titolare di cattedra presso il conservatorio statale di musica di Milano e in atto direttore artistico dell'ente concerti castello di Belveglio, ad Asti. Un corso di perfezionamento che si svolgerà presso a sede dell'istituto, in via Roma, dai 4 all'8 aprile. Per iscriversi c'è tempo fino al 25marzo.
 
Il punto della situazione dopo "no" del ministro Matteoli a considerare lo scalo di «interesse nazionale»
Provincia, D'Orsi stempera il clima delle polemiche: «L'aeroporto? Presto si farà»
«Nessun dubbio fin quando Alfano e Lombardo saranno con noi»
«Non ci sarà atto intimidatorio o terrorismo mediatico che potrà fermare l'impegno assunto in campagna elettorale con gli agrigentini».
«Conto sul ministro Alfano, sul presidente della regione Lombardo e sulla bontà dell' iter progettuale che abbiamo intrapreso seguendo in tempo record le precise indicazioni del direttore dell'Enac, Vito Riggio. Abbiamo le carte in regola per far si che l'aeroporto si realizzi. Non ci sarà atto intimidatorio o terrorismo mediatico che potrà fermare l'impegno assunto in campagna elettorale con gli agrigentini». Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi è voluto tornare sull'argomento dopo le recenti dichiarazioni del ministro dei trasporti Matteoli il quale ha dichiarato alla stampa che «lo Stato non si impegnerà nella costruzione di nuovi aeroporti, ma si limiterà al potenziamento di quelli esistenti». Per D'Orsi nulla di nuovo dal momento che lo scalo di Agrigento sarà privato, costruito con parte di risorse finanziarie concesse dalla regione e l'altra parte investite da privati che si occuperanno anche della gestione. Un operazione che allo Stato non costerà un soldo, Per il presidente della provincia queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto suonano come atti intimidatori nei suoi confronti. Ci sarebbe in atto una campagna mediatica terroristica volta a screditano. «Sono fermamente convinto che c'è chi non vuole che Agrigento abbia il suo aeroporto perché farebbe incrementare l'economia come successo a Trapani. A non volere lo scalo sono Palermo e Catania, attorno ai quali girano ingenti somme di denaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Ed il vero nemico del nostro territorio - evidenzia D'Orsi - è il presidente dell'Enac, Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto privato non sta costando nulla allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva aldilà dei proclami e dei plastici con gli aeroplanini, è stato elaborato dal nostro ufficio tecnico, seguendo scrupolosamente le indicazioni poste dall'Enac. Non comprendiamo perché oggi sorga il problema della gestione che potrebbe rischiare di scoraggiare i potenziali investitori». Il presidente della provincia si dice, però, fiducioso che l'obiettivo della realizzazione dell'infrastruttura a Licata sarà centrato, grazie anche all'apporto del ministro Alfano. «È una persona che stimo molto - afferma D'Orsi - e a cui riconosco alto profilo politico, senso dì responsabilità oltre che di appartenenza alla sua terra. Non lo sento da qualche mese ma voglio sperare che continuerà l'impegno in favore dell'aeroporto. Il merito degli incontri positivi avuti a Roma in diverse occasioni con i ministri Matteoli e Letta è stato suo. Fin quando Alfano e Lombardo saranno con noi avremo la certezza che l'aeroporto si farà». Durante la conferenza stampa, in presenza di alcuni dei nuovi assessori tra i quali Lillo Volpe e Nicolina Marchese, Eugenio D'Orsi ha ipotizzato una precisa strategia dietro gli atti intimidatori ed il polverone mediatico-politico. «Avete mai visto un presidente di provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili? Sono convinto che c'è una regia unica per costringermi a dimettermi». 
 
Assegnate le deleghe agli assessori - Lanciato ultimatum agli alleati
«Pd e Fli diano i nomi, o resteranno fuori»
Gli atto assessori provinciali di Agrigento nominati la scorsa settimana sono adesso operativi. Il Presidente Eugenio D'Orsi ha provveduto all'assegnazione delle deleghe. Domenico Alaimo si occuperà di attività economiche, tutela del consumatore, politiche del lavoro, edilizia e gestione patrimoniale; Calogero Crapanzano di lavori pubblici, isole ed aeroporto; Paolo Felice è il nuovo assessore allo sport, turismo e spettacolo; a Katea Ferrara la delega alla cultura e i rapporti con l'università Tullio Lanza dovrà fare i "conti" con bilancio, finanze e provveditorato;
Nicolina Marchese si occuperà di pubblica istruzione ed edilizia scolastica; Giuseppe Pasciuta di politiche agricole, rurali e trasporti; Lilla Volpe di rapporti con gli enti e personale. Assessori provinciali, dunque, operativi ma la giunta non è ancora numericamente completa. Dovrebbero aderire anche Partito Democratico e Futuro e Libertà il Presidente Eugenio D'Orsi attende i nominativi da parte di Partito Democratico. «Se non dovessero comunicarmeli entro domani (oggi ndr.) - ha dichiarato il capo dell'esecutivo - saranno fuori dalla giunta. Non si può aspettare ancora. In quel caso andrò avanti così, d'altronde il numero degli assessori è già più che sufficiente». E, intanto, per la nuova squadra battesimo oggi pomeriggio all'interno di aula Giglia. Così come previsto dalla statuto dell'ente gli otto neo assessori saranno presentati durante la riunione del consiglio provinciale, convocata dal Presidente Buscemi. A presentarli sarà il Presidente Eugenio D'Orsi che, subito dopo la nomina della sua terza giunta, ha ricevuto le critiche di PdL, Pid, Patto per il Territorio che, adesso all' opposizione, lo accusano di tradimento del patto di alleanza del 2008 che gli ha consentito di vincere le elezioni e di aver allargato il fronte dell'opposizione aprendo al Pd. Riguardo l'eventuale ipotesi di presentazione della richiesta di mozione di sfiducia da parte del consiglio Eugenio Orsi si dice sereno: «Fa parte dei giochi della politica ma faccio, comunque, appello ai consiglieri a operare nell'interesse della collettività, Non credo di aver rubato, anzi. La provincia di Agrigento - continua D'Orsi - è uno degli enti più virtuosi d'Italia come rileva la Corte dei conti».
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA & POLITICA
Gli otto assessori provinciali nominati la scorsa settimana ieri mattina hanno ricevuto le deleghe dal presidente
D'Orsi assegna le deleghe
Il presidente per l'occasione ha tenuto la prima riunione della sua terza Giunta.
Nessuna novità da Pd e Fli
Gli otto assessori provinciali nominati la scorsa settimana ieri mattina hanno ricevuto le deleghe dal presidente Eugenio D'Orsi che per l'occasione ha tenuto la prima riunione della giunta.
A Domenico Amato ha dato i settori delle Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale; a Calogero Crapanzano Lavori Pubblici , Isole ed Aeroporto: a Paolo Felice Sport, Turismo, Spettacolo; a Katea Ferrara Cultura e rapporti con l'Università; a Tullio Lanza: Bilancio, Finanze e Provveditorato; a Nicolina Marchese Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica; a Giuseppe Pasciuta Politiche agricole, Rurali,Trasporti; a Calogero Volpe Rapporti con gli Enti e Personale. Come aveva detto fin dal giorno della nomina dei nuovi assessori, D'Orsi ha aspettato qualche giorno, per avere i nomi dei cosiddetti tecnici di area Fli e Pd ma, in mancanza di qualsiasi segnalazione, alla fine ha proceduto a rendere operativa la sua nuova squadra ed ha dato gli incarichi agli otto assessori fino ad ora in carica. Dagli altri due partiti, come detto, nessuna notizia. I responsabili di Futuro e Libertà sono irrintracciabili, mentre il Partito democratico avrebbe dovuto tenere sabato mattina una riunione con il segretario provinciale Emilio Messana ed i deputati regionali e nazionali. Dalla mattina l'incontro è slittato alla sera ed alla fine non si è nemmeno tenuto. Oggi cosa é stata rinviata a ieri pomeriggio, ma la riunione si è protratta fino a tarda serata. Il Pd, come si sa, pone come condizione che si parli di un'alleanza strutturale con D'Orsi: non una coalizione episodica alla Provincia, ma un'intesa sui programmi che riguardi anche tutti gli altri enti locali agrigentini dove a breve scadenza si dovrà andare alle urne per il rinnovo delle amministrazioni locali. Se così sarà verranno segnalati i nomi dei due tecnici (sui quali comunque probabilmente non c'é ancora nemmeno un accordo), diversamente il Pd resterà ancora fuori dal D'Orsi ter. Sull'Aventino, infine, ancora il consigliere provinciale di Forza del Sud Carmelo D'Angelo che non condivide la scelta del suo partito di aderire alla giunta tecnica.
 
POLITICA & POLEMICA
Il presidente della Provincia replica alle dichiarazioni del ministro Matteoli sull'aeroporto di Agrigento e ai commenti che ne sono scaturiti
"Vogliono farmi apparire come un parolaio"
«Le dichiarazioni del ministro Matteo li sull'aeroporto sono una bomba ad orologeria fìnalizzate a
farmi perdere di credibilità, a farmi apparire come un parolaio. E' un modo come un altro per cercare di farmi fuori politicamente». Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ieri mattina ha tenuto la preannunciata conferenza stampa per commentare la dichiarazione sull'aeroporto di Agrigento pronunciata dal ministro per le infrastrutture e pubblicata sul Corriere della Sera.
«Li posizione ribadita da Matteoli - ha detto - é quella che ebbe ad esprimere alcuni mesi addietro quando lo incontrai insieme a Letta grazie ai buoni uffici del ministro Alfano. In quell'occasione ebbe a sottolineare che il governo nazionale non aveva alcuna competenza sul nostro scalo aereo nel momento in cui allo Stato non veniva richiesto alcun contributo. Oggi sostanzialmente ha ribadito la stessa cosa, non ha detto nulla di nuovo che possa modificar ei nostri programmi».
D'Orsi ha ripercorso anche le tappe principali del progetto relativo all'aeroporto: "Sono ormai due anni che stiamo cercando di creare le condizioni per realizzare l'impianto ed in questo senso debbo riconoscere il grande impegno profuso dal ministro Alfano che ha dimostrato di possedere senso di responsabilità e di appartenenza a questa terra. Un grande impegno ha profuso anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo il quale garantisce il sostegno economico della Regione e ci ha procurato anche dei contatti con una cordata di imprenditori israeliani che potrebbero essere interessati alla realizzazione dello scalo".
Non mancano invece le frecciate al presidente del'Enac Vito Riggio ed alla precedente gestione della provincia e della disciolta Aavt. «Il principale nemico dell'aeroporto di Agrigento oggi si chiama Riggio, il quale però negli anni passati non ha mai detto nulla, malgrado sin dal 2004 si sapeva che la struttura non era stata inserita nel piano nazionale dei trasporti. C'é una nota del ministero delle infrastrutture di quell'anno infatti che toglieva ogni speranza per l'impianto di Racalmuto, ma nessuno ne ha mai parlato. Adesso c'è il parere tecnico positivo dell'Enac che non ha potuto dire di no, stiamo acquisendo il business plan che ci dimostrerà la convenienza dello scalo, abbiamo, come detto, i soldi della Regione e la disponibilità dei privati, ma arrivano altre difficoltà. Prima le proteste strumentali degli agricoltori di Licata, poi gli attentati che ho subito e per i quali attendo ancora risposte dal ministro degli interni».
Il presidente della Provincia é convinto di essere diventato troppo scomodo: «Ho risanato le casse della Provincia eliminando debiti per 80 milioni di euro, ho ridato dignità all'ente, abbiamo intercettato 40 milioni di euro per la viabilità provinciale, la statale 640 é una realtà grazie anche all'ex presidente della Regione Totò Cuffaro, ho creato i presupposti per la variante sulla statale 115 tra Palma e Siculiana. Forse comincio a dare fastidio e così vengono prima gli attentati, poi il tentativo di farmi perdere credibilità sull'aeroporto, ora si parla anche di mozione di sfiducia. Mi accusano di essere ribaltonista, ma io non ho cambiato i miei programmi. I presidenti delle altre province che hanno mandato via gli assessori del Mpa non sono ribaltonisti? Quello che ho fatto mi ha amareggiato ma é la stessa amarezza che hanno provato i miei colleghi amministratori messi fuori dalle giunte dal Pdl. Comunque l'importante é che le frasi di Matteoli non scoraggino gli investitori. Sia chiaro che finché ci siamo io, Lombardo ed anche Alfano penso proprio che l'aeroporto di Agrigento si farà".
 
Risultavano rovinati e rischiavano di cadere. Per sistemarli e rimetterli occorrono quasi 300mila euro.
Rimossi gli infissi al palazzo della Provincia
Le antiche "persiane" del palazzo della Provincia, nel quale sono ospitati anche gli uffici della prefettura, rischiavano di crollare, tutte o in parte, e sono state rimosse nei giorni scorsi con l'aiuto di una gru. Usurate dal tempo (la pioggia in inverno ed il caldo cocente nei mesi estivi) hanno finito per costituire un pericolo per la pubblica incolumità, per cui ne é stata disposta, dal presidente Eugenio D'Orsi, la rimozione. Sono state depositate parte nei locali dell'ex caserma dei vigili del fuoco al viale della Vittoria (dove ancora ci sono uffici della Provincia) e parte nel parcheggio retrostante lo stesso palazzo della Provincia. Adesso si pone il problema del loro restauro che non é un'impresa facile: bisognerà trovare lo stesso tipo di legno per la ricostruzione di qualche parte mancante e comunque un artigiano in grado di riportarle al loro vecchio splendore. Se si considera tutto ciò, ma anche il loro elevato numero (sono un centinaio), si comprende che la spesa non é trascurabile. I tecnici della Provincia prevedono che il loro restauro potrebbe costare anche una cifra superiore ai 250 mila euro, forse anche 300 mila e più. Bisognerà quindi reperire questi fondi sia per non far perdere definitivamente le imposte smontate, ma anche per ridare all'intero edificio (che risale, come si sa, alla metà del XIX secolo) la sua completezza architettonica.
 
TURISMO
Il decreto è stato firmato dall'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, com'era auspicato
La città torna a vocazione turistica
Agrigento è stata reinserita tra le 'località a vocazione turistica", assieme ad altri quattro Comuni della provincia: Sciacca, Ribera, Menfi e Lampedusa. Il decreto alla fine è stato firmato dall'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, così come era stato auspicato e come già era avvenuto in precedenza per la città capoluogo. Questo provvedimento sostituisce quello varato nel mese di agosto del 2010, poi revocato nel novembre successivo, per individuare, dopo aver sentito i rappresentanti dell'Anci e delle associazioni di categoria del turismo, nuovi criteri di selezione basati su parametri certi, che rispecchiassero la reale capacità di attrazione turistica. Infatti al primo appello avevano risposto tutti, con l'ambizione di essere definiti centri turistici, e alla fine era stato adottato un criterio talmente restrittivo che Agrigento era stata esclusa, con grande clamore. li riconoscimento non è puramente formale per Agrigento ma le attribuisce una punteggio, una corsia preferenziale, che le concede di avere la precedenza in alcuni programmi del Po-Fesr in tema di Turismo. Insomma si punta a valorizzare le caratteristiche e le tipicita' culturali, ambientali e monumentali di questi centri per svilupparne le capacita' di attrazione turistica, utilizzando al meglio le risorse comunitarie che il Po Fesr mette a nostra disposizione. In tutto sono 57 i comuni siciliani che il decreto individua come località a vocazione turistica. Lampedusa assieme ad altre isole è stata inserita per la particolare localizzazione paesaggistica; Sciacca, Ribera e Menfi, per la loro conclamata, storica, valenza turistica, Il decreto non esclude che altri Comuni possano ottenere tale riconoscimento, se saranno in possesso delle caratteristiche e dei requisiti fissati dal bando approvato con lo stesso decreto, che sara' pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. I comuni interessati potranno presentare una manifestazione di interesse. Sono fissati con precisione dei parametri oggettivi e per essere inseriti, i comuni ne devono possedere almeno quattro: l'adeguata presenza di beni culturali, artistici e architettonici; la collocazione all'interno di parchi regionali; la localizzazione paesaggistica e naturalistica, la persistenza e la tutela dei centri storici, l'adeguata dotazione infrastrutturale alberghiera (che comprende alberghi, agriturismi, turismo rurale, paesi-albergo, case vacanza, bed and breakfast); l'organizzazione, da oltre un triennio di manifestazioni, rassegne o grandi eventi culturali e un'adeguata presenza turistica, in base ai dati riferiti agli ultimi tre anni. Una Commissione valuterà il possesso di questi requisiti
 
EUTERPE
Torna la rassegna musicale
Anche quest'anno Agrigento ospiterà. dal 17 al 21 maggio, la manifestazione "Euterpe:
mediterraneo in musica" la rassegna- concorso rivolta alle scuole ad indirizzo musicale provenienti da tutte le regioni d'Italia. La rassegna, giunta alla settima edizione, ha lo scopo di valorizzare l'importanza della musica all'interno delle scuole e su tutto il tessuto sociale. Nelle prime 6 edizioni, l'iniziativa ha visto la partecipazione di circa 250 scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale e nel 2010 oltre 3.000 studenti hanno aderito alla manifestazione trasformando la città di Agrigento nel centro della musica. La rassegna, per gli studenti partecipanti, rappresenta un occasione per vivere sani momenti di confronto e di interazione, tenuti insieme dalla passione per l'arte della musica. Il palco del Palacongressi del Villaggio Mosè, dove si svolgeranno le esibizioni, rappresenterà anche per questa nuova edizione il punto di intersezione dei vari talenti e dei risultati artistici conseguiti dai diversi gruppi partecipanti al concorso. L'iniziativa musicale si comporrà di tre macro-eventi: la prova concorsuale, le esibizioni tra le vie del centro storico di Agrigento e il concerto finale, al cui termine l'apposita commissione valuterà le rappresentazioni più rilevanti.
 
MPA
Sostegno e solidarietà a D'Orsi
Il Presidente del Circolo Tematico del Movimento per le Autonomie Agrigento Libera", Francescochristian Schembri, interviene a seguito delle ultime dichiarazioni del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenie D'Orsi, sul tema dell'aeroporto di Agrigento. "Esprimo personalmente massimo sostegno e solidarietà al Presidente D'Orsi — dichiara Schembri — per un tema importante, quale l'aeroporto, che sembra interessare solo agli agrigentini e non alla politica. E una vergogna indescrivibile lasciare al triste abbandono un territorio bisognoso di numerosi ed urgenti interventi, nonostante annoveri i più alti esponenti della politica regionale e nazionale. Non si riesce a comprendere — continua Schembri — come nessuno, se non il Presidente D'Orsi, abbia avuto il benché minimo interesse a prendere a cuore il rilancio del territorio che sicuramente non può che passare attraverso la costruzione di un aeroporto in provincia. «Il Presidente della Provincia, ha creduto e crede fortemente nel riscatto sociale ed economico che passa attraverso questa importantissima opera; e di tutto ciò la comunità non può che ringraziarlo per le continue lotte e battaglie portate avanti nell'interesse dei nostri concittadini. Non possiamo - afferma Schembri - che elogiare questo modus operandi ed esortare ancora una volta il Presidente D'Orsi a continuare su questa strada, che ben sappiamo essere piena di ostacoli e interessi che nulla hanno a che vedere con la politica nell'accezione nobile del termine. Per questi motivi - conclude Schembri - non può che essere dato pieno sostegno al Presidente D'Orsi che con la sua capacità e il suo modo "duro" e "schietto" di fare politica mette in luce tutte le manchevolezze e i complotti che tentano di boicottare non solo l'aeroporto ma tutto il nostro territorio".
 
In Sicilia 57 Comuni perle del turismo
Avranno una corsia preferenziale per i finanziamenti Ue
PALERMO. La Regione Siciliana individua 57 Comuni a vocazione turistica, che adesso avranno una «corsia preferenziale» per ottenere i finanziamenti comunitari messi a bando per riqualificare e diversificare l'offerta turistica. Lo prevede un decreto firmato dall'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, che sostituisce quello varato lo scorso agosto e poi revocato nel novembre successivo. L'elenco comprende i 9 capoluoghi di Provincia, i Comuni siciliani che rientrano nel club dei borghi più belli d'Italia riconosciuti dalla Consulta del turismo dell'Anci, i centri che vantano beni dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'umanità, le isole minori e 24 centri di «conclamata storica valenza turistica".. Altri se ne potranno aggiungere, se saranno in possesso delle caratteristiche e dei requisiti fissati dal bando approvato con lo stesso decreto, che sarà pubblicato sulla Gurs, sul sito dell'assessorato al Turismo e su euroinfosicilia.it.
Accanto ai capoluoghi di provincia, il decreto riconosce località a vocazione turistica i Comuni di Brolo, Castelmola, Cefalù, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d'Alunzio e Savoca, Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salma, Caltagirone, Militello Vai di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Scicli, Sortino, Lampedusa, Favignana, Pantelleria, Ustica, Acireale, Erice, Giardini Naxos, Milazzo, Sciacca, Taormina, Salemi, Monreale, San Vito Lo Capo, Marsala, Ribera, Menfi, Giarre, Paternò, Vizzini, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Castelbuono, Petralia Soprana, Gangi, Pollina, Piana degli Albanesi, Avola, Mazara del Vallo.
 
Sagra, Danile soddisfatto
«Io e Lello Patti, il coordinatore dei gruppi folk, abbiamo partecipato e ci siamo proposti senza un ritorno economico»
A conclusione della Sagra del mandorlo in Fiore, quali sono le opinioni che scaturisco no dagli stessi organizzatori della manifestazione rispetto alle iniziative appena terminate? Secondo Paquito Danile, coordinatore organizzato i questa sessantaseiesima edizione della Sagra, la valutazione complessiva della kermesse è positiva Infatti, nonostante la pianificazione dell'intera manifestazione sia partita in ritardo, la partecipazione e le presenze dimostrano la buona riuscita dell'evento. "Il bilancio è sicuramente positivo- commenta Danile - considerando che a metà dicembre gli organizzatori avevano rinunciato. A quel punto mi sono recato dal sindaco Marco Zambuto e, a costo zero, mi sono offerto per partecipare all'organizzazione. Disponendo di poche risorse economiche è stato necessario ridimensionare il tutto; per esempio io e Lello Patti, il coordinatore dei gruppi folk, abbiamo partecipato e ci siamo proposti senza chiedere un tornaconto di tipo economico. Enzo Bellavia, l'organizzatore della manifestazione, si è occupato della
parte finanziaria, io ho gestito il materiale umano e non è stato facile considerando il poco tempo a disposizione".
Da un punto di vista economico, è stato un problema stilare e pianificare l'intero programma? "Quest'anno ci si è mossi con 335 mila euro globali rispetto ai 480 mila dello scorso anno. La partecipazione del pubblico è stata forte e ciò significa che il lavoro svolto ha ottenuto un meritevole successo".
Le manifestazioni collaterali e le innovazioni hanno certamente contribuito a valorizzare l'intera Kermesse; a tal proposito il coordinatore della Sagra ha detto "... abbiamo per esempio avuto la fortuna di far partire il corteo per l'accensione del Tripode da Porta V, abbiamo predisposto, per il mercoledì, il cambio di fiaccole con uno spettacolo di presentazione a piazza stazione con Sasà Salvaggio. Dei momenti diversi che hanno arricchito la Sagra. Anche la "Notte del mandorlo", tenutasi giovedì, è stata una grande novità. Questa è stata organizzata per due motivi: attirare l'attenzione sul centro storico e pro muovere il messaggio di integrazione razziale. Un gemellaggio tra i gruppi folk, gli artisti locali e la gente che ha accolto l'evento con grande entusiasmo".
Grande afflusso di gente in via Atenea e piazza San Francesco, ma a Piazza Ravanusella, dove si è svolto l'ultimo step della "Notte del mandorlo", la partecipazione non è stata molto consistente. Cosa dice a riguardo? "Si sono registrate non molte presenze, ma come tutte le cose che hanno una vita giovane. Si è giunti a piazza Ravanusella tardi, intorno all'una di notte, e c'era molto freddo; comunque questa è una di quelle situazioni da migliorare".
E' stato difficile organizzare questa edizione della Sagra?
"Molto difficile, ma il gruppo dell'organizzazione ci ha messo davvero tutto il cuore. Il messaggio è questo: sì spera che la Sagra appena conclusa possa rappresentare il prototipo della Sagra del futuro all'insegna di un rinnovamento che rispetti le tradizioni del passato. Se in un mese e mezzo si è organizzato tutto questo, cori 10 mesi in più si potranno pianificare grandi cose".
A proposito di manifestazioni, fiaccolate e spettacoli, è importante rettificare la notizia divulgata ieri tramite il nostro quotidiano: il premio "Il Tempio Doro" non è stato consegnato ad giovane colombiano che vive ad Agrigento, ma al direttore della fondazione Akaidanà di Bogotà, Omar Castaneda Barreto.
 
SOLE 24 ORE
 
Assistenza ai familiari affetti da disabilità
Sbarca in Gazzetta Ufficiale (la n. 36 del 14 febbraio2011) la circolare della Funzione pubblica che illustra le nuove regole in materia di assistenza alle persone con disabilità. Secondo la circolare, la novità più rilevante rispetto al regime precedente è rappresentata dalla restrizione della categoria di familiari che possono fruire dei permessi, poiché ora si passa dal terzo al secondo grado di parentela, salvo la ricorrenza di situazioni eccezionali legati ad assenza di un familiare, età anagrafica o patologie.
 
AMBIENTE. Delibera sul passaggio tra vecchio e nuovo codice
Per i rifiuti pericolosi iscrizioni a doppio effetto
L'adempimento copre anche le operazioni sui non pericolosi
Le imprese e gli enti iscritti all'Albo per la raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi (categoria 5) sono esonerati dall'iscrizione per i rifiuti non pericolosi, purché non vi sia variazione di classe. E uno dei chiarimenti sul nuovo regime di iscrizione contenuti nella delibera n. 240, adottata ieri dal Comitato nazionale dell'Albo nazionale gestori ambientali. L'articolo 25 del decreto legislativo 205/2010, che sostituisce l'articolo 212 del decreto legislativo 152/06 (il cosiddetto «Codice ambientale»), ridisegna la disciplina dell'Albo, l'organo che concede le autorizzazioni per la raccolta e il trasporto dei rifiuti, prodotti sia da terzi sia in proprio. La carenza di iscrizione integra gli estremi del reato digestione non autorizzata dei rifiuti (articolo 256 del Dlgs 152). Il passaggio dal vecchio al nuovo sistema di iscrizioni aveva destato qualche perplessità. L'iscrizione per la raccolta e il trasporto di rifiuti pericolosi rimane soggetta alla prestazione delle garanzie finanziarie che, invece, non sono più richieste per le attività relative ai rifiuti speciali non pericolosi (categoria 4) e ai rifiuti urbani pericolosi (categoria 1). A fronte di queste disposizioni, è stato deciso che le imprese già iscritte nelle categorie 4 e 5 possono richiedere la cancellazione dalla categoria 4 e la revoca dell'accettazione delle fideiussioni prestate nonché il passaggio in categoria 5 sia delle tipologie di rifiuti non pericolosi sia dei relativi veicoli. Però, se il totale della quantità supera quella prevista per la iscrizione nella relativa classe della categoria , sarà necessario chiedere il passaggio alla classe superiore. Il che comporterà l'adeguamento della garanzia finanziaria. Quanto invece alle imprese ad oggi iscritte nella categoria 4 (rifiuti speciali non pericolosi), possono scegliere se rimanere iscritte fino alla scadenza dell'iscrizione o richiedere la revoca dell'accettazione della fideiussione,pur rimanendo iscritte in categoria 4.
Le imprese iscritte in categoria 1 (urbani) possono scegliere se continuare a rimanere iscritte fino alla scadenza dell'iscrizione; chiedere la revoca dell'accettazione delle fideiussioni (se non iscritte per i rifiuti urbani pericolosi); se iscritte per i rifiuti urbani pericolosi, chiedere la revoca della fideiussione prestata e, contestualmente, prestare una nuova garanzia ex decreto ministeriale 8 aprile 1996 (articolo 3), in base alle quantità annue di rifiuti urbani pericolosi che intendono gestire, da dichiarare nella domanda di iscrizione.
Per quanto riguarda le nuove iscrizioni per i rifiuti urbani, l'iscrizione o il suo rinnovo in categoria i sono subordinati alla fideiussione solo se l'impresa intende gestire rifiuti urbani pericolosi. Anche in questo caso l'impresa dovrà prestare una nuova garanzia ex Dm 8 aprile 1996 (articolo 3), in base alle quantità annue di rifiuti urbani pericolosi che intende gestire, dichiarate nella domanda di iscrizione. Rimane il recupero agevolato: il nuovo articolo 212 non prevede più l'iscrizione di chi raccoglie e trasporta rifiuti non pericolosi e pericolosi da avviare al recupero svolto in forma agevolata (categorie 2 e 3). Le domande di iscrizione in queste categorie non possono più essere presentate (restano salve le iscrizioni in essere e le variazioni). La domanda di iscrizione (o il rinnovo) andrà presentata per la categoria 4 (non pericolosi) o 5 (pericolosi). Confluiranno in categoria i coloro i quali dovranno iscriversi per i rifiuti urbani da raccolta differenziata e con i codici dei capitoli 20.01 e 15 dell'Elenco europeo dei rifiuti.
 
Agrigentonotizie
 
Giunta provinciale Assegnate le deleghe  
Nella mattinata di oggi il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha assegnato le deleghe ai suoi assessori. A Domenico Amato, forse Udc, medico veterinario, sono andati Attività economiche, Tutela del consumatore, Politiche del lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale; a Calogero Crapanzano, Mpa, libero professionista, sono andati Lavori pubblici, Isole, Aeroporto; A Paolo Felice, Forza del Sud, medico pediatra sono andati Sport, Turismo e Spettacolo; a Katea Ferrara, anche lei di Fds, avvocato, andranno Cultura e rapporti con l'Università; a Tullio Lanza, Mpa, sono andati Bilancio, Finanze, Provveditorato, mentre Nicolina Marchese, Giuseppe Pasciuta e Calogero Volpe si occuperanno rispettivamente di Pubblica istruzione ed Edilizia scolastica, Politiche agricole, rurali e Trasporti e Rapporti con gli enti e Personale. Il presidente insomma, ha tenuto per i suoi uomini le deleghe di maggior peso, a partire da quelle alle Infrastrutture, all'Aeroporto e al Bilancio. Si tratta però, ovviamente, di una composizione temporanea, dato che altri posti dovranno essere assegnati a Pd e Fli.
 
Consigli provinciali congiunti, Avarello: "Occasione per il comparto minerario" 
 Il consigliere provinciale Carmelo Avarello, di Sinistra ecologia e libertà, plaude alla riunione dei tre Consigli provinciali di Caltanissetta, Enna ed Agrigento che si svolgerà il 16 febbraio prossimo ad Enna.   "Rappresenta - spiega - una buona ed utile occasione per riaprire con il governo Regionale e con l'imprenditoria privata operante nel settore dei sali potassici uno stringente confronto mirato ad individuare modi e tempi che lascino pensare ad una riapertura dell'attività estrattiva in questo importante comparto minerario".   
 
Deleghe alla Provincia, soddisfazione di Paola Antinoro (Fds)   
La coordinatrice provinciale donna di Forza del Sud, Paola Antinoro, esprime il proprio compiacimento per le deleghe conferite, all'interno della Giunta provinciale, a Katia Ferrara e Paolo Felice. "Si tratta di deleghe di particolare importanza - dichiara - perchè incidono fortemente sul tessuto socio - culturale ed economico della nostra provincia.  Per me e per tutto il movimento femminile è motivo di grande soddisfazione costatare che per raggiungere i propri obiettivi, Forza del Sud abbia ritenuto opportuno dover indicare insieme a Paolo Felice una stimata professionista come l'avvocato Ferrara, la quale saprà rappresentare la volontà delle donne di Forza del Sud".
 
D'Orsi: "Contro di me attacchi continui"  
Nel comunicato stampa che convocava i giornalisti all'incontro si parlava di importanti comunicazioni circa la realizzazione dell'aeroporto, ma oggi, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi della struttura di Licata ha parlato solo accidentalmente. Il vero soggetto della conferenza è stato l'esponente Mpa e gli attentati intimidatori a suo carico, tra loro legati, ha affermato, ad una sorta di atmosfera di avversità nei suoi confronti anche di tipo politico. In particolare D'Orsi critica un articolo del "Corriere della Sera", oltre che un altro comparso sul "Giornale di Sicilia", che rientrerebbero, a suo parere, in una campagna di "terrorismo mediatico". In pratica, secondo il presidente, gli attacchi sull'aeroporto sarebbero l'ennesimo grimaldello da usare contro di lui per smontare la sua credibilità. Gravi le affermazioni dell'esponente Mpa, quando sommando su uno stesso piano gli atti intimidatori e gli attacchi politici, afferma che "la prima mozione di sfiducia l'hanno fatta quando hanno bruciato la mia abitazione", con chiaro riferimento alla volontà sempre più palese alla Provincia regionale da parte dell'opposizione di alzare le barricate nei confronti di un presidente ritenuto "ribaltonista".
D'Orsi, e non è la prima volta, identifica in Vito Riggio, presidente dell'Enac, nel "vero nemico della provincia di Agrigento", che sta adesso sollevando, secondo l'esponente Mpa, con dolo, la questione della gestione, anche per scoraggiare gli eventuali investitori. Per l'ennesima volta il presidente denuncia la sua situazione di sovraesposizione, puntando il dito contro chi ad oggi non ha preso una posizione in sua difesa. "Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili? Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: chi afferma che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa mia e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie". Parole di lodi sono state rivolte ad Alfano da D'Orsi: "Finchè ci saranno lui e Lombardo l'aeroporto si farà", sebbene poi il presidente abbia precisato che da mesi non parla con il ministro. Speriamo non abbia cambiato idea.
 
Agrigentoflash
 
Provincia, rimossi i vecchi infissi
I vecchi e pesanti infissi (le cosiddette persiane) del palazzo della Provincia rischiavano di crollare, tutte o in parte, e sono state rimosse nei giorni scorsi con l'aiuto di una gru. Usurate dal tempo hanno finito per costituire un pericolo per la pubblica incolumità, per cui ne è stata disposta, dal presidente Eugenio D'Orsi, la rimozione. Adesso si pone il problema del loro restauro che non è un'impresa facile: bisognerà trovare lo stesso tipo di legno per la ricostruzione di qualche parte mancante e comunque un artigiano in grado di riportarle al loro vecchio splendore. Se si considera tutto ciò, ma anche il loro elevato numero (sono un centinaio), si comprende che la spesa non è trascurabile. I tecnici della Provincia prevedono che il loro restauro potrebbe costare anche una cifra superiore ai 250 mila euro.
 
Antinoro, Fds, compiacimento per Felice e Ferrara in Giunta
La coordinatrice provinciale donna di Forza del Sud, Paola Antinoro esprime il proprio compiacimento per le deleghe conferite,all'interno della giunta provinciale, all'avvocato Katea Ferrara e al Dott Paolo Felice:"Sono due deleghe di particolare importanza perchè incidono fortemente sul tessuto socio - culturale ed economico della nostra provincia aggiungo che per me e per tutto il movimento femminile è motivo di grande soddisfazione costatare che per raggiungere i propri obiettivi,Forza del Sud abbia ritenuto opportuno dover indicare insieme al Dott Paolo Felice,una stimata professionista come l'Avv. Katia Ferrara la quale saprà rappresentare la volontà delle donne di Forza del Sud cioè quello di essere portatrici di un nuovo modo di intendere l'impegno politico che riteniamo deve essere quello di dare voce alla gente e in particolare ai giovani rendendoli protagonisti della scena politica e artefici del proprio futuro".
 
D'Orsi, "faremo l'aeroporto"
"L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini". Lo ha detto con forza il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno - ha esordito il presidente D'Orsi ad inizio della conferenza stampa - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti dallo Stato e queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come atti di intimidazione al presidente D'Orsi". Eugenio D'Orsi, com' è nel suo costume, non lascia nulla all'interpretazione. Parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipe del nostro Ufficio tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai oggi sorge il problema della gestione..." Eugenio D'Orsi è un fiume in piena, un alluvione che travolge ogni mediazione : "Io sono un presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili? Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutesi che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie. Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento". Il presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato : "Fino a quando ci saranno il ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
 
Provincia, assegnate le deleghe assessoriali
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presieduto questa mattina la prima riunione della Giunta con i nuovi assessori. La seduta è stata l'occasione per l'assegnazione delle deleghe: Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale; Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto; Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo; Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università; Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato; Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica; Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti; Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale.
 
Agrigentoweb
 
D'Orsi ter, assegnate le deleghe
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presieduto questa mattina la prima riunione della Giunta con i nuovi assessori. La seduta è stata l'occasione per l'assegnazione delle deleghe.
Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale;
Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto
Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo
Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università
Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato
Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica
Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti
Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale
 
Aeroporto, il Presidente D'Orsi "Gli attentati non fermeranno la mia azione politica di riscatto"
"L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini".
Lo ha detto con forza il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno - ha esordito il Presidente D'Orsi ad inizio della Conferenza Stampa - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti  dallo Stato ed  queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come  atti di intimidazione al Presidente D'Orsi".
Eugenio D'Orsi, com' è nel suo costume, non lascia nulla all'interpretazione. Parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipée del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai  oggi sorge il problema della Gestione..."
Eugenio D'Orsi è un fiume in piena, un alluvione che travolge ogni mediazione : "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili ?  Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutese che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie.  Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento".
Il Presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato : "Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
 
Infoagrigento
 
 D'Orsi rassicura: "l'aeroporto si farà". Assegnate le deleghe agli assessori       
"L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini". Lo ha detto il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa convocata al fine di respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno - ha esordito il Presidente D'Orsi ad inizio della Conferenza Stampa - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti dallo Stato ed queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come atti di intimidazione al Presidente D'Orsi".
Eugenio D'Orsi, com' è nel suo costume, non lascia nulla all'interpretazione. Parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipée del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai oggi sorge il problema della Gestione...". Eugenio D'Orsi è un fiume in piena, un alluvione che travolge ogni mediazione : "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili ? Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutesi che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie. Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento".
Il Presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato : "Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
E nel frattempo, Eugenio D'Orsi, ha provveduto ad assegnare le deleghe ai suoi assessori.Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale;
Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università, Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato; Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica; Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti; Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale.
 
Aeroporto: "Agrigento libera" a sostegno del Presidente D'Orsi       
"Esprimo personalmente massimo sostegno e solidarietà al Presidente D'Orsi per un tema importante, quale l'aeroporto, che sembra interessare solo agli agrigentini e non alla politica. È una vergogna indescrivibile lasciare al triste abbandono un territorio bisognoso di numerosi ed urgenti interventi, nonostante annoveri i più alti esponenti della politica regionale e nazionale. Non si riesce a comprendere come nessuno, se non il Presidente D'Orsi, abbia avuto il benché minimo interesse a prendere a cuore il rilancio del territorio che sicuramente non può che passare attraverso la costruzione di un aeroporto in provincia". Lo ha detto il Presidente del circolo "Agrigento Libera", Francesco Schembri
 
Comunicalo
 
POLITICA. Agrigento, la Giunta D'Orsi Ter piace alle donne di Forza del Sud 
Soddisfatta la coordinatrice provinciale donna di Forza del Sud di Agrigento, Paola Antinoro.
"In particolare - spiega in una nota - per le deleghe conferite, all'interno della giunta provinciale, all'avvocato Katia Ferrara e al dott. Paolo Felice". "Sono due deleghe di particolare importanza - sostiene Paola Antinoro -  perchè incidono fortemente sul tessuto socio - culturale ed economico della nostra provincia aggiungo che per me e per tutto il movimento femminile è motivo di grande soddisfazione costatare che per raggiungere i propri obiettivi, Forza del Sud abbia ritenuto opportuno dover indicare insieme al dott. Paolo Felice,una stimata professionista come l'avv. Katia Ferrara la quale saprà rappresentare la volontà delle donne di Forza del Sud cioè quello di essere portatrici di un nuovo modo di intendere l'impegno politico che riteniamo deve essere quello di dare voce alla gente e in particolare ai giovani rendendoli protagonisti della scena politica e artefici del proprio futuro. Nell'assicurare ai nostri due nuovi assessori - conclude la Antinoro di Forza del Sud - tutta la nostra collaborazione auguriamo loro e a tutta la giunta provinciale un buon Lavoro".
 
POLITICA. Agrigento, D'Orsi Ter: il presidente ha assegnato le deleghe ai nuovi assessori 
Il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presieduto questa mattina la prima riunione della Giunta con i nuovi assessori. La seduta è stata l'occasione per l'assegnazione delle deleghe.
Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale;
Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto
Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo
Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università
Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato
Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica
Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti
Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale
 
Perlacittà
 
Il Circolo MPA "Agrigento Libera" solidale con il presidente D'Orsi
Il Presidente del Circolo Tematico del Movimento per le Autonomie "Agrigento Libera", Francescochristian Schembri, interviene a seguito delle ultime dichiarazioni del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, sul tema dell'aeroporto di Agrigento.
"Esprimo personalmente massimo sostegno e solidarietà al Presidente D'Orsi - dichiara Schembri - per un tema importante, quale l'aeroporto, che sembra interessare solo agli agrigentini e non alla politica. È una vergogna indescrivibile lasciare al triste abbandono un territorio bisognoso di numerosi ed urgenti interventi, nonostante annoveri i più alti esponenti della politica regionale e nazionale". "Non si riesce a comprendere - continua Schembri - come nessuno, se non il Presidente D'Orsi, abbia avuto il benché minimo interesse a prendere a cuore il rilancio del territorio che sicuramente non può che passare attraverso la costruzione di un aeroporto in provincia. Il Presidente della Provincia, ha creduto e crede fortemente nel riscatto sociale ed economico che passa attraverso questa importantissima opera; e di tutto ciò la comunità non può che ringraziarlo per le continue lotte e battaglie portate avanti nell'interesse dei nostri concittadini. Non possiamo - afferma Schembri - che elogiare questo modus operandi ed esortare ancora una volta il Presidente D'Orsi a continuare su questa strada, che ben sappiamo essere piena di ostacoli e interessi che nulla hanno a che vedere con la politica nell'accezione nobile del termine. Per questi motivi - conclude Schembri - non può che essere dato pieno sostegno al Presidente D'Orsi che con la sua capacità e il suo modo "duro" e "schietto" di fare politica mette in luce tutte le manchevolezze e i complotti che tentano di boicottare non solo l'aeroporto ma tutto il nostro territorio".
 
Provincia di Agrigento: distribuite le deleghe della giunta D'Orsi ter
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presieduto la prima riunione della Giunta con i nuovi assessori. La seduta è stata l'occasione per l'assegnazione delle deleghe che sono state così distribuite. Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale; Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto; Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo; Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università; Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato; Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica; Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti; Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale.
 
"L'aeroporto della provincia di Agrigento si farà", parola di Eugenio D'Orsi
 "L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna  elettorale con gli agrigentini".
Lo ha detto con forza il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno - ha esordito il Presidente D'Orsi - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti  dallo Stato ed  queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come  atti di intimidazione al Presidente D'Orsi".
Eugenio D'Orsi parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipée del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai  oggi sorge il problema della Gestione..."
Eugenio D'Orsi è un fiume in piena : "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili ?  Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutesi che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie.  Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento". Il Presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato : "Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
 
Sicilia24h
 
D'Orsi battaglia aeroporto, solidarietà di Schembri
Il Presidente del Circolo Tematico del Movimento per le Autonomie "Agrigento Libera", Francescochristian Schembri, interviene a seguito delle ultime dichiarazioni del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, sul tema dell'aeroporto di Agrigento.
"Esprimo personalmente massimo sostegno e solidarietà al Presidente D'Orsi - dichiara Schembri - per un tema importante, quale l'aeroporto, che sembra interessare solo agli agrigentini e non alla POLITICA. È una vergogna indescrivibile lasciare al triste abbandono un territorio bisognoso di numerosi ed urgenti interventi, nonostante annoveri i più alti esponenti della politica regionale e nazionale. Non si riesce a comprendere - continua Schembri - come NESSUNO, se non il Presidente D'Orsi, abbia avuto il benché minimo interesse a prendere a cuore il rilancio del territorio, che sicuramente non può che passare attraverso la costruzione di un aeroporto in provincia. Il Presidente della Provincia, ha creduto e crede fortemente nel riscatto sociale ed economico che passa attraverso questa importantissima opera; e di tutto ciò la comunità non può che ringraziarlo per le continue lotte e battaglie portate avanti nell'interesse dei nostri concittadini.
Non possiamo - afferma Schembri - che elogiare questo modus operandi ed esortare ancora una volta il Presidente D'Orsi a continuare su questa strada, che ben sappiamo essere piena di ostacoli e interessi, che nulla hanno a che vedere con la politica nell'accezione nobile del termine.
Per questi motivi - conclude Schembri - non può che essere dato pieno sostegno al Presidente D'Orsi, che con la sua capacità e il suo modo "duro" e "schietto" di fare politica mette in luce tutte le manchevolezze e i complotti che tentano di boicottare non solo l'aeroporto ma tutto il nostro territorio".
 
Aeroporto, D'Orsi: "Gli attentati non fermeranno la mia azione politica di riscatto"
"L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini". Lo ha detto con forza il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno - ha esordito il Presidente D'Orsi ad inizio della Conferenza Stampa - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania, attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti  dallo Stato ed  queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come  atti di intimidazione al Presidente D'Orsi". Eugenio D'Orsi, com' è nel suo costume, non lascia nulla all'interpretazione. Parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipée del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai  oggi sorge il problema della Gestione...". Eugenio D'Orsi è un fiume in piena, un alluvione che travolge ogni mediazione : "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili ?  Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutesi che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie.  Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati,  il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento".
Il Presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato : "Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
 
Provincia: D'Orsi assegna le deleghe agli assessori
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presieduto questa mattina la prima riunione della Giunta con i nuovi assessori. La seduta è stata l'occasione per l'assegnazione delle deleghe.
Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale;
Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto
Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo
Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università
Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato
Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica
Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti
Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale
 
Agrigentoinformazione
 
IL PRESIDENTE D'ORSI: L'AEROPORTO SI FARA.' SPERA ANCORA NEL MINISTRO ALFANO CHE HA APPENA MESSO ALLA PORTA
 "NESSUN ATTO INTIMIDATORIO NESSUN TERRORISMO MEDIATICO POTRÀ FERMARMI"
Distribuite le deleghe
Aeroporto: nuova conferenza stampa del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi che ribadisce: si farà. D'Orsi insiste. Ci spera, sogna ancora, nonostante i segnali contrari che continuano ad arrivare. D'Orsi non si perdere d'animo. resta un grande ottimista: continua a sperare, dice, nel Guardasigilli che ha appena messo alla porta. L'impressione è che alla fine del mandato si ritroverà, insieme a tutti gli agrigentini che hanno creduto in lui, con un pugno di mosche in mano. Il presidente, tra una conferenza e l'altra sull'aeroporto, ieri ha assegnato le deleghe ai nuovi assessori, ed ha lanciato l'ultimatum al Pd ed al Fli: subito i nomi altrimenti sono fuori dalla giunta.
DI SEGUITO IL TESTO DEL SUO INTERVENTO
"L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini". Lo ha detto con forza il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti dallo Stato ed queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come atti di intimidazione al Presidente D'Orsi".
"In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipée del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai oggi sorge il problema della Gestione...". "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili ? Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutesi che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie. Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento. Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
LE NUOVE DELEGHE
Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale;
Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto
Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo
Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università
Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato
Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica
Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti
Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale 
 
Valledeitempli
 
Aeroporto, il Presidente D'Orsi "Gli attentati non fermeranno la mia azione politica di riscatto"
"L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potranno fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini".
Lo ha detto con forza il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso. "Noi non siamo contro nessuno - ha esordito il Presidente D'Orsi ad inizio della Conferenza Stampa - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che l'aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti dallo Stato ed queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come atti di intimidazione al Presidente D'Orsi". Eugenio D'Orsi, com' è nel suo costume, non lascia nulla all'interpretazione. Parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipe del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai oggi sorge il problema della Gestione...". Eugenio D'Orsi è un fiume in piena, un alluvione che travolge ogni mediazione: "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili? Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, di cui non mi sento vittima, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutesi che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto per colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie. Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento".
Il Presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato:"Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi
 
I consiglieri provinciali del PD invitano il Sindaco di Siculiana a riprendere il suo cammino politico
I consiglieri provinciali del Partito Democratico Giglione, Girasole, Di Ventura e Cammilleri, appresa la notizia per la conferma dell'assoluzione del Sindaco di Siculiana Dott. Giuseppe Sinaguglia, esprimono la loro sincera stima e vicinanza al Sindaco e lo invitano a riprendere il cammino politico che ha contraddistinto la sua azione amministrativa nella gestione della cosa pubblica e gli augurano un buon lavoro a favore degli interessi dei cittadini.
 
Carmelo Avarello: Riaprire le miniere per far sì che un'importante risorsa quali sono i Sali potassici tornino a ridare impulso economico alle nostre popolazioni
Per il Consigliere Provinciale Carmelo Avarello di Sinistra Ecologia e Libertà la riunione dei tre Consigli provinciali di Caltanissetta, Enna ed Agrigento che si svolgerà il 16 Febbraio prossimo ad Enna , rappresenta una buona ed utile occasione per riaprire con il governo regionale e con l'imprenditoria privata operante nel settore dei Sali potassici uno stringente confronto mirato ad individuare modi e tempi che lascino pensare ad una riapertura dell'attività estrattiva in questo importante comparto minerario. In questa direzione se la provincia di Enna è interessata a chiedere la riapertura della miniera di Pasquasia la provincia di Agrigento si ritrova a mettere in conto la prospettiva di iniziare l'attività estrattiva nel bacino di Realmonte che si ritrova ad avere un giacimento di enorme portata e tale da favorire l'occupazione di centinaia di lavoratori. Riaprire le miniere per riprendere l'attività produttiva rimane l'imperativo categorico per far sì che un'importante risorsa quali sono i Sali potassici riescano e tornino a ridare impulso economico alle nostre popolazioni. Non può dimenticarsi a tal riguardo che l'Italia acquista importando dall'estero, oggi, fertilizzanti utili alla nostra agricoltura con grave nocumento alla nostra bilancia commerciale. Riprendere l'attività produttiva diventa, quindi, ancora l'unica e la sola chiave di volta in grado di evitare e lasciare cadere le polemiche sulla destinazione dei siti minerari che molti ritengono essere di già stati utilizzati per interrarvi scorie nocive di vario tipo e molti altri li individuano come possibili siti dove allocarvi scorie nucleari provenienti dalle realizzando nuove centrali nucleari. Solo la ripresa produttiva può allontanare queste paure e queste preoccupazioni ridando linfa alle popolazioni che chiedono lavoro e sviluppo per i giovani.
Il Consigliere Avarello ad Enna si farà interprete delle predette rivendicazioni.
 
Agrigentooggi
 
D'Orsi: "Per l'aeroporto credo in Alfano e Lombardo"
AGRIGENTO - "Il Ministro Alfano ha preso un impegno che manterrà e conto sul suo sostegno e su quello del Presidente Lombardo". Lo ha detto  il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, che nel corso di una conferenza stampa, molto affollata, convocata d'urgenza per respingere tutti gli attacchi mediatici attualmente in corso, ha poi aggiunto: "L'aeroporto di Agrigento, si farà. Nessun atto intimidatorio, nessun terrorismo mediatico potrà fermare l'impegno morale che ho assunto in campagna elettorale con gli agrigentini".
"Noi non siamo contro nessuno - ha spiegato D'Orsi ad inizio della Conferenza Stampa - né ci facciamo intimidire da questi atti volgari di intimidazione dei quali sono vittima. Sono fermamente convinto che un aeroporto ad Agrigento farebbe decollare la nostra economia come è già successo a Trapani. A non volere lo scalo aereo nella nostra provincia sono gli aeroporti di Palermo e di Catania attorno ai quali girano ingenti somme di danaro e chiaramente la nascita della struttura in provincia di Agrigento andrebbe ad incidere sui loro bilanci. Da due anni e mezzo ripetiamo che non vogliamo finanziamenti dallo Stato ed queste uscite sulla stampa nazionale in merito all'aeroporto di Agrigento suonano come atti di intimidazione al Presidente D'Orsi".
Eugenio D'Orsi, com' è nel suo costume, non lascia nulla all'interpretazione. Parla a ruota libera scandendo le parole ed assumendosi la responsabilità politica di quanto afferma "In questi due anni mi sono reso conto che il vero nemico della provincia di Agrigento è il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'iter procedurale di questo aeroporto non sta costando una lira allo Stato. Il progetto, cosa che prima non esisteva, non è costato un euro in quanto l'equipe del nostro Ufficio Tecnico, acquisendo tutte le indicazioni poste dall'Enac, lo ha realizzato in tempo record. Non si comprende, dopo aver avviato l'iter procedurale e messo su carta tutte le indicazioni dell'Enac, come mai oggi sorge il problema della Gestione..."
Eugenio D'Orsi è un fiume in piena, un alluvione che travolge ogni mediazione : "Io sono un Presidente atipico. Avete mai visto un presidente di Provincia sotto scorta, un presidente a cui bruciano la casa, al quale inviano proiettili ? Sono convinto che c'è una unica regia per costringermi a dimettermi. Adesso dopo tutti gli atti intimidatori dei quali sono stato oggetto, e non mi sento vittima, non demordo dalle mie posizioni, ecco che inizia una campagna terroristica sul primo punto della mia azione politica: l'aeroporto. E qui nascono uno dopo l'altro problemi ai quali con l'Ufficio Tecnico della Provincia, abbiamo sempre dato soluzioni. Io sono tra due fuochi: i racalmutese che affermano che se l'aeroporto a Racalmuto non si è fatto è colpa di D'Orsi e gli agricoltori licatesi che vengono fomentati con false notizie. Sappiamo tutti che una qualsiasi attività commerciale per i primi anni registra un passivo che la Provincia Regionale di Agrigento potrebbe colmare, ma si tratta di essere lungimiranti e guardare oltre il proprio naso, fuori dai confini del proprio orticello. Noi lo sapevamo che se non ci fossero stati dei privati il governatore Lombardo non avrebbe dato credito all'aeroporto di Agrigento".
Il Presidente D'Orsi, di fronte ad una sala stampa gremita di giornalisti, cineoperatori e fotografi è stato chiaro e senza ombra di equivoci quando ha affermato : "Fino a quando ci saranno il Ministro Angelino Alfano ed il governatore Raffaele Lombardo ed il Presidente D'Orsi l'aeroporto si farà".
 
Eugenio D'Orsi assegna le deleghe
AGRIGENTO - Debutto ufficiale in sala giunta per la nuova squadra di assessori chiamata a sostenere l'azione politica del Presidente D'Orsi. Mentre alcuni consiglieri provinciali sono presi dalla gita a Milano, preparano le valigie per partire alla volta della Bit del Turismo, il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, ha distribuito le deleghe presiedendo la prima seduta di giunta.
Le deleghe:
Domenico Amato: Attività Economiche, Tutela del Consumatore, Politiche del Lavoro, Edilizia e Gestione Patrimoniale;
Calogero Crapanzano: Lavori Pubblici , Isole, Aeroporto
Paolo Felice: Sport, Turismo, Spettacolo
Katea Ferrara : Cultura e rapporti con l'Università
Tullio Lanza: Bilancio, Finanze, Provveditorato
Nicolina Marchese: Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica
Giuseppe Pasciuta: Politiche agricole, Rurali, Trasporti
Calogero Volpe: Rapporti con gli Enti, Personale
Il Presidente ha affermato che nel caso in cui non dovessero pervenire accordi politici con i nuovi partiti, andrà avanti con gli attuali otto assessori. Numero che reputa più che sufficiente.

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