GIORNALE DI SICILIA
INTESA DEI PARTITI. A due «tecnici» subentreranno Biondi e Ragusa. E ci sono altri due posti disponibili per ricreare l'equilibrio
Si andrà avanti fino al 5 aprile
Giunta di tecnici, si ma a tempo. 115 aprile si cambia ancora. Il D'Orsi ter, composto da 8 tecnici indicati dai partiti, manco è nato e già vacilla. Durante un vertice a cui hanno partecipato il deputato nazionale del Pd, Angelo Capodicasa ed i 4 consiglieri provinciali del partito, assieme al parlamentare regionale Michele Cimino ed il consigliere provinciale Leo Vinci per Forza del sud, all'onorevole Roberto di Mauro ed all'ex assessore Mariano Ragusa per l'Mpa, e con Luigi Sutera Sardo per Futuro e libertà, la nuova coalizione che governerà la Provincia ha deciso di dare una scadenza ad alcuni componenti di questa squadra amministrativa. Il 5 aprile, quindi ci sarà la svolta. Usciranno Tullio Lanza e Giuseppe Pasciuta per far rientrare Angelo Biondi e Mariano Ragusa. Out anche gli altri due tecnici indicati dal presidente, Calogero Volpe e Nicolina Marchese, per "offrire" altri due assessorati a chi vorrà sostenere la nuova giunta. Intanto il presidente entro questa settimana completerà questa giunta "part time" con la nomina di altri 4 assessori: 2 al Pd e 2 a Fu. Quelli indicati dal partito di Pippo Scalia e Luigi Gentile sono: l'avvocato Ignazio Amato di Cattolica Eraclea e l'agronomo Calogero Carlino di Favara. Il Pd ha chiesto ai suoi due consiglieri di indicare i nomi. Di Ventura ha proposto Ferrara, Girasole, invece, Nino Russo. Ma Girasole è di Sciacca. Stesso paese di Nuccio Cusumano. Fino a notte fonda per il segretario Emilio Messana è stato un bel da fare. Ma Girasole ha puntato i piedi, dovrebbe spuntarla. Il meccanismo che si innesca è quindi questo. La nomina dei tecnici, che tra le altre cose hanno già ricevuto le deleghe, sarà soltanto a tempo. Del resto, il presidente D'Orsi aveva fatto intuire qualcosa quando aveva detto che c'era una certa provvisorietà in questa nuova squadra amministrativa, composta da persone perbene, professionisti che hanno detto di si all'appello del presidente tramite chiamata diretta dei partiti che li hanno sponsorizzati. Quasi certa la riconferma per Calogero Crapanzano di Favara, indicato da Giancarlo Granata per l'Mpa e per i 2 assessori in quota Forza del sud. Una decisione che comunque dovrà passare al vaglio del coordinamento provinciale che sembra aver già dato l'imprimatur sulla prosecuzione dell' esperienza amministrativa a Katea Ferrara e a Paolo Felice. Una soluzione che farebbe mantenere la posizione ferma di opposizione a Carmelo D'Angelo, che vorrebbe la riconferma di Stefano Castellino. Ma per l'ex assessore palmese si profila un incarico di consulente alla Provincia.
D'Orsi superata la prova dell'aula: ma la nuova giunta ha i giorni contati
Paci: "Siamo delusi, il Pdl conferma il dissenso"
Fuoco doveva esserci e fuoco c'è stato. Almeno sulla sacra. lo realtà il fuoco sarebbe solo di facciata, non brucia, nè scotta. Perchè? Perchè il presidente avrà presto modo di »rimodulare» la giunta. Fuori i 'tecnici dentro la politica. Con quali nomi? Tutti, ovviamente sulla carta, in pectore sono candidabili. Ed in attesa di decisioni sono tutti il lieta attesa, La seduta è stata così particolarmente surriscaldata. Ma sulla carta ed in attesa di tempi migliori. Un gioco delle parti che ha visto il presidente D'Orsi tra due fuochi, con due plotoni armati fino ai denti. Ma con fucili caricati "a salve". Dunque niente mozione e niente censura. Tutti hanno voluto parlare. Il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'Orsi come uomo, ma ha aggiunto che «sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un presi. dente. Sulla stessa scia il capogruppo Ivan Paci: "Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso". Angelo Bennici ha aggiunto che «dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova giunta. Il Patto per il Territorio ha espresso perplessità sul nuovo assetto. Matteo Ruvolo ha aggiunto: "La nostra sarà un'opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti. Totò Montaperto (Udc in contrasto con Marco Zambuto e Calogero Firetto) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all'elezione di D'Orsi: «D'Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni. Arturo Ripepe (Pid) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. Per il gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione di Miccichè e Cimino, Carmelo D'Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. «Questa è la mortificazione della politica». D'Angelo se la prende anche con i leader di Forza del sud che in questa operazione hanno fallito, ha ribadito il consigliere provinciale. Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull'amministrazione, ma in termini propositivi: "Continuerò a sostenere D'Orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti». Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: "D'Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli Ascari cioè gli affaristi, a costo di mettere in pericolo se stesso e la sua famiglia, e merita sostegno". Naturalmente scatenando l'ira dei consiglieri del Pdl che hanno fatto un grande balzo dalla sedia. Luigi Sutera Sardo, esponente di Futuro e libertà assieme al presidente Buscemi ed al collega Gaetano Nobile, ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: «Io continuerò a sostenere D'Orsi a prescindere dalle scelte del mio partito". La difesa alla giunta ed alla scelta del presidente è stata fatta da Pellegrino Quartararo e da Salvatore Scozzari (Mpa). "Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l'Mpa estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D'Orsi? Suggerisce cautela, la gente ci osserva e ci giudica". Anche Davide Gentile ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. Carmelo Avarello e Nino Spoto hanno confermato la loro linea di opposizione, così come contro D'Orsi e la sua giunta si pone Roberto Gallo (Destra). La posizione del Pd è stata spiegata dal capogruppo Daniele Camilleri. "È una giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del Pdl, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente. Il nostro giudizio su questa giunta è positivo, saremo al fianco di D'Orsi su alcuni punti programmatici".
Curiosità. Segnati su un notebook i concetti espressi durante dibattito
Il presidente ha «registrato» tutti gli interventi in aula
Ha ascoltato tutti gli interventi dei consiglieri provinciali prendendo appunti su un notebook. Così il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, ha seguito i lavori del Consiglio provinciale straordinario. Prima di iniziare i lavori consiliari il capo della Provincia ha letto alcuni quotidiani, poi ha fatto "zapping" sui siti on line per vedere le "ultimora". E' sembrato più
che tranquillo il presidente D'Orsi, nell'affrontare il dibattito nell' Aula Giglia. Quando ha preso la parola il presidente ha detto di essere imbarazzato, ma non per lui. "Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'Orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimata, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. Se non dovessi raggiungere i risultati sarò il primo a non ricandidarmi".
SINDACATO UGL. L'impegno del presidente
«Precari, la Provincia aumenta il monte ore»
«Siamo contenti che il presidente ha attuato quanto promesso ai lavoratori e all'UGL durante il confronto sul precariato chiesto dalla nostra organizzazione sindacale il 26 gennaio scorso». Lo scrive in una nota Eugenio Bartoccelli, segretario provinciale dell'Ugl. «Durante la riunione infatti il presidente si era impegnato a portare i contratti a 24 ore e ad adoperarsi per aumentare ancora la dotazione oraria appena la situazione finanziaria lo permetterà. Crediamo che la Provincia stia effettuando ogni sforzo possibile per normalizzare una situazione che investe un po' tutti i precari negli enti locali in Sicilia». «Non possiamo essere d'accordo con chi piuttosto che fare opera di vera e propria difesa e spiegazione della situazione attuale - dice Bartoccelli - crea solo pericolose ed inutili tensioni sociali. Gli enti locali, si sa, a fronte della loro limitata autonomia non hanno le capacità economiche per fare fronte da soli all'emergenza lavoro». «Quella dei precari - conclude Bartoccelli - è una problema che la Sicilia deve risolvere il prima possibile. Nella nostra regione infatti si concentrano la metà di tutti i precari del pubblico impiego d'Italia».
AMBIENTE. I lavori preceduti da un video: immagini sull'inquinamento e blocchi di eternit lasciati a marcire sul terreno
Riuniti ad Enna tre consigli provinciali: Stato e Regione bonifichino Pasquasia
I tre consigli provinciali di Enna, Agrigento e Caltanissetta, hanno votato ieri mattina all'unanimità un ordine del giorno con il quale impegnano la Regione e il governo nazionale alla bonifica dell'intera area della miniera di Pasquasia. Il documento originario prevedeva anche un impegno per la ripresa produttiva oppure attivando un indirizzo turistico. Quest'ultimo aspetto più complesso è stato de- mandato ad un prossimo futuro. La seduta congiunta, pochi i consiglieri presenti di Agrigento e Caltanissetta, si è tenuta ieri mattina nell'auditorium del liceo linguistico Lincoln di Enna bassa ed è stata presieduta dai tre presidenti: Massimo Greco, Raimondo Buscemi e Michele Mancuso. Hanno partecipato il presidente della terza commissione dell'Ars Salvino Caputo, Pdl, e i deputati regionali ennesi Edoardo Leanza Pel e Paolo Colianni Mpa. Presente anche il presidente della Provincia Giuseppe Monaco. I lavori sono stati aperti con la visione di un dvd realizzato dalla commissione speciale provinciale su Pasquasia. Le immagini hanno evidenziato la distruzione, l'inquinamento e l'abbandono di un'area che fino al 1992 dava lavoro ad oltre un migliaio di dipendenti senza considerare tutto l'indotto. Blocchi di eternit lasciati a marcire sul terreno, migliaia e migliaia di litri di oli già versati e altri ancora in fusti arrugginiti. Impressionante poi la quantità di amianto sbriciolato nella vasta area. Il presidente del consiglio provinciale di Agrigento Raimondo Buscemi ha ricordato che l'inquinamento riguarda anche la sua provincia: «I liquidi di Pasquasia arrivano al fiume Salso che tocca Licata». Indicata però anche un'ampia vasca naturale ove questo materiale inquinante potrebbe essere stoccato. Il presidente della commissione speciale Giuseppe Regalbuto ha fatto il punto sull'attività sostenendo che da Pasquasia possono uscire tonnellate e tonnellate di kainite di qualità pregiata tanto che gli esperti univocamente definiscono l'area come il terzo polo mondiale. L'Italkali, la ditta che ha gestito la miniera fino al 1992 sarebbe di nuovo interessata tanto da mettere propri soldi per la bonifica e perla ripresa dell'attività. Ma se c'è tanto da estrarre, altri 40 anni a pieno regime, perché il sito venne chiuso? Due versioni. La prima del consigliere Regalbuto, e anche sostenuta dal deputato regionale Leanza, secondo la quale colpa di tutto sarebbe stata la caduta del muro di Berlino. Infatti nei primi anni 90 ci sarebbe stato un accordo a livello internazionale per dare spazio all'occupazione della manodopera nei paesi dell'est con il conseguente sacrificio di Pasquasia e altri siti. Parzialmente d'accordo il deputato dell'Mpa Colianni che ha sostenuto che a mettere al tappeto Pasquasia sarebbe stato un cartello di aziende, dove avrebbe partecipato anche l'Italkali, che ha concorso a gestire per anni l'estrazione a livello internazionale. Comunque il deputato Caputo ha confermato che a breve partirà la bonifica dell'area "e la commissione dell'Ars verificherà continuamente il lavoro svolto". Non solo ma entro mercoledì l'assessore all'Ambiente Giosuè Marino riferirà in commissione le reali intenzioni del governo regionale per riavviare la produttività di Pasquasia.
MENFI
TURISMO. Sarà presentata la nuova edizione
La «Inycon» di Menfi va alla Borsa di Milano
Inycon sbarca alla Bit di Milano. La sedicesima edizione della rassegna, promossa dal Comune di Menfi in collaborazione con Settesoli, sarà presentata domani 16 alla Borsa Internazionale del Turismo che si svolgerà all' interno del quartiere fieristico di Milano. Ne da comunicazione il Comune con una nota. «All'incontro - si legge nel comunicato - interverranno Michele Botta, sindaco di Menfi, Ignazio Napoli, assessore al turismo del Comune di Menfi, Roberta Urso, responsabile pubbliche relazioni di «Settesoli» e Fede&Tinto conduttori dello show radiofonico «Decanter» inonda su Rai Radio 2. «Stiamo lavorando per fare crescere la manifestazione, che ha il primato di essere la più antica di Sicilia spiega Michele Botta, sindaco di Menfi per una sua ulteriore valorizzazione e qualificazione nel panorama internazionale oltre che per attirare sempre maggiori flussi turistici, il nostro territorio è accogliente, vanta un litorale incontaminato e un mare premiato ogni anno per la pulizia delle acque e i servizi in spiaggia». Durante la conferenza stampa saranno annunciate alcune delle novità della prossima edizione che si svolgerà a Menfi dal 24 al 26 giugno.
BENI CULTURALI
«Il Consiglio aiuti il recupero di Porta di Ponte»
«Un imprenditore Agrigentino ha lanciato un'idea originale. Organizzare un soccorso volontario per il restauro di Porta di Ponte, ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti». Inizia così una lettera che il consigliere Roberto Gallo ha scritto al presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. "L'idea - scrive Gallo - è quella di restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l'aiuto di alcuni sponsor privati. L'intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l'intera Opera nella sua originale magnificenza. Il Consiglio Provinciale potrebbe devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa. Per questa ragione Le chiedo di dare la sua disponibilità all'iniziativa".
S. MARGHERITA
La «Tomasi di Lampedusa» sarà alla Bit
Il comune di Santa Margherita di Belice dal 17 al 20 febbraio prossimi sarà presente alla Bit di Milano per promuovere il proprio territorio con le sue risorse culturali ed eno-gastronomiche. Lo spazio espositivo sarà gestito dagli operatori dell'istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa che presenteranno le risorse della cittadina belicina dando rilievo anzitutto alla propria identità culturale
LA SICILIA
PROVINCE
Bonificare il sito di Pasquasia
I Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento Raimondo Buscemi ha chiesto, durante i lavori del Consiglio Provinciale congiunto di Enna, Caltanissetta e Agrigento, di procedere al più presto alla bonifica del sito di Pasquasia ed avviare un serio rilancio dei siti minerari delle tre province. Al Consiglio Provinciale congiunto hanno partecipato diversi parlamentari regionali, i presidenti dei Consigli Provinciali di Enna e Caltanissetta l'Assessore Provinciale Lillo Volpe in rappresentanza del Presidente D'Orsi, i Consiglieri provinciali Ripepe, Avarello, Spoto e Scozzari.
Buscemi, nel corso del suo intervento, ha chiesto che venga bonificata la miniera di Pasquasia, che contiene grandi quantità di amianto e di olio minerale sversato, in attesa che la Magistratura completi le proprie indagini per verificare se ci sono altri tipi di agenti inquinanti. Questo per salvaguardare la salute dei cittadini di quella zona ed impedire che ci si possa diffondere un danno ambientale e alla salute anche alle province di Caltanissetta e Agrigento. Inoltre ha chiesto che si faccia al più presto luce sulle responsabilità di coloro che hanno consentito questo stato di degrado della miniera di Pasquasia. Buscemi ha anche parlato della necessità di aumentare la produzione dei siti minerari delle tre province. L'assessore Lillo Volpe ha chiesto di valutare quale impatto economico possa derivare dalla riapertura di Pasquasia sia in termini di manodopera diretta che di indotto. Bisogna assicurare che ci siano le condizioni per rivitalizzare il settore minerario delle tre province perché potrà portare nuova occupazione e sviluppo in zone fortemente colpite dalla crisi.
Il Consigliere Carmelo Avarello intervenendo nel dibattito ha chiesto che vengano inserite nell'ordine del giorno sulla miniera di Pasquasia, elaborato dal Consiglio provinciale di Enna, le questioni del collegamento in rete dei siti minerari di Pasquasia, Realmonte e Casteltermini, anche quest'ultimo interessato da necessari interventi di bonifica, per un rilancio e un incremento della produzione e che venga evitato che questi siti siano inseriti nel piano di stoccaggio di eventuali scorie radioattive provenienti da centrali nucleari che il Governo Nazionale vuole costruire in Sicilia.
CENTRO STORICO
Porta di Ponte a pezzi
L'altro ieri la caduta di detriti e calcinacci, come segno tangibile del pessimo stato in cui si trova la facciata sinistra di Porta di Ponte. Un campanello d'allarme che merita una risposta urgente, al fine di scongiurare altri cedimenti e distacchi dall'antica porta di Agrigento. In merito alla questione il consigliere provinciale Roberto Gallo, ha inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, lanciando la proposta di contribuire con un gettone di presenza, al rifacimento di Porta di Ponte. «Per Agrigento la Porta di Ponte rappresenta il cuore della città, e l'ingresso del salotto buono di Agrigento, è il biglietto da visita del centro storico - si legge nelle missiva - purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poiché un'assurda discrasia altera l'intera immagine nel suo complesso monumentale. Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa, la parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l'intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini, Il Consiglio Provinciale potrebbe, se ciò è fattibile, devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa».
Ecco come cambierà il mix delle risorse di Stato, Regioni Province e Comuni
ROMA. Varrà 1,7 miliardi la rideterminazione dell'addizionale Irpef delle regioni in base ai decreto del federalismo fiscale su fisco regionale e sanità il cui iter è stato avviato ieri in commissione bicamerale per il federalismo fiscale. La stima è della Ragioneria dello Stato che è stata sentita nella commissione presieduta da Enrico La Loggia. Per quanto riguarda i profili finanziari del provvedimento l'ispettore generale capo per la finanza delle pubbliche amministrazioni, Salvatore Bilardo, ha evidenziato come il testo dovrebbe portare a una complessiva neutralità finanziaria dei vari livelli di governo. Durante l'esame del decreto del federalismo fiscale sul fisco comunale è stato dato ampio spazio alla discussione di proposte venute dall'opposizione "nel contesto di un dialogo continuo con il governo" e inoltre "il testo si adegua in gran parte anche alle esigenze avanzate dai Comuni nel corso del dialogo che il governo ha condotto parallelamente all'esame in sede parlamentare". Lo scrive il governo nelle osservazioni che accompagnano il testo del decreto del federalismo fiscale sul fisco municipale che è stato trasmesso al Senato e sul quale da martedì ci sarà u n'informativa dei ministri Bossi e Calderoli in Aula e a marzo a Montecitorio per consentirne il via libera definitivo dopo lo stop del Quirinale. il testo del decreto è praticamente identico a quello contenuto nel parere del relatore, Enrico La Loggia, sul quale c'è stato un pareggio in commissione bicamerale.
Scongiurata la chiusura della discarica
Slitta ulteriormente, stavolta al 22 febbraio, l'ultimatum della ditta Catanzaro costruzioni in ordine alla paventata chiusura della discarica di Siculiana. Ieri mattina infatti il liquidatore di Gesa Teresa Restivo ha inviato ai titolari dell'impresa una nota con la quale si chiede lo spostamento del termine in vista dell'assemblea dei sindaci prevista proprio per il 21 e 22 febbraio prossimi. «In quella occasione - spiega la Restivo - chiederò ai sindaci di sottoscrivere l'impegno che assume Gesa di pagare il debito nei confronti dei Catanzaro». Pare che il pagamento avverrà in nove rate da 500 mila euro mensili, la prima delle quali dovrà essere pagata entro il prossimo 31 marzo. L'impegno, come detto, viene assunto da Gesa, ma i sindaci dovranno garantire tale pagamento, ovviamente ciascuno per la quota che riguarda il proprio Comune. Pare che già alcuni sindaci abbiano predisposto le carte per procedere in tal senso. Questo naturalmente ha indotto Catanzaro ad aspettare ancora qualche giorno: la discarica dunque ieri mattina non ha chiuso. Il divieto di conferimento scatterà eventualmente il 23 febbraio soltanto per quei comuni che non avranno sottoscritto il documento che Restivo sottoporrà nel corso della prossima assemblea. In quella sede non è facilmente prevedibile che si parlerà della necessità di prorogare l'affidamento del servizio di riscossione ad Aipa. Questo consentirebbe di avere quelle anticipazioni necessarie per effettuare i versamenti alle altre ditte, consentendo il pagamento degli stipendi al loro personale. Ciò allo scopo di scongiurare uno sciopero dei lavoratori , ancora creditori degli stipendi di dicembre e di gennaio.
I sindacati confederali hanno denunciato il caso Agrigento proponendo una serie di iniziative con tutte le parti sociali
Per Agrigento occorre una rivoluzione sociale
I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Agrigento hanno deciso di avviare la «rivoluzione sociale» della provincia. Hanno preso coscienza del fatto che Agrigento è sostanzialmente una città a prevalente economia impiegatizia, ma dove da decenni non si fanno più assunzioni, Il lavoro attualmente è affidato a un precariato che non da speranze di pensione e di futuro e dove il settore privato non viene aiutato dalla politica e dalle amministrazioni. Molti imprenditori hanno cominciato a investire all'estero e qualcuno sta cominciando a trasferirsi, come ha annunciato Moncada. Chi ha un lavoro oggi sta mandando i propri figlia al Nord a studiare e probabilmente non torneranno più. Per la provincia di Agrigento si prospetta quindi un futuro completamente nero, con una popolazione anziana che non ha più stimoli e uno Stato che non avrà più alcun interesse per questa terra. Proprio per questo, superando i contrasti che le tre sigle possono avere a livello nazionale, i segretari provinciali Mariella Lo Bello della Cgil, Totò Montalbano della Cisl e Aldo Broccio della Uil si sono riuniti e hanno deciso di far notare la situazione e avviare una campagna per invertire il corso delle cose cercando delle soluzioni che possano mantenere i giovani e le imprese nella provincia di Agrigento. Il primo step di questa «rivoluzione sociale» lo hanno tenuto ieri mattina all'Hotel Dioscuri di San Leone. Una «tavola rotonda» alla quale hanno invitato i rispettivi segretari regionali ovvero Mariella Maggio per la Cgil, Maurizio Bernava per la Cisl e Claudio Barone della Uil. Insieme a loro il presidente provinciale di Confindustria Giuseppe Catanzaro, il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina, e il responsabile della consulta Diocesana, don Mario Sorce. Il quadro che è uscito fuori dall'incontro è stato drammatico. Vittorio Messina ha confermato la situazione disastrosa del commercio e la preoccupazione degli operatori. Non meno drammatico il discorso del presidente degli industriali il quale ha citato l'evoluzione della Cassa integrazione, quasi raddoppiata dal 2008 al 2010. Un tangibile segno di crisi che va valutato nel giusto modo. Senza mezzi termini si è chiesto e ha chiesto agli interlocutori perchè un imprenditore, locale o di fuori dovrebbe venire a investire in questo territorio, dove non ci sono agevolazioni, dove le autorizzazioni non arrivano, dove non ci sono infrastrutture ne economia. Ed è proprio su questo punto che si sono inseriti i segretari regionali. Maggio, Bernava e Barone hanno confermato che i governi e gli enti locali non aiutano l'economia, e che bisogna cominciare proprio da li per dare una svolta alla situazione. Ma ci vuole una progettualità complessiva e non parziale. Non si può esultare per un pezzo di autostrada qui, un raddoppio la, uno svincolo da un'altra parte. Occorre un piano regionale delle strade, dei trasporti, un potenziamento delle vie del mare, degli aeroporti. Utile e incisivo l'intervento del rappresentante della Chiesa agrigentina. Don Mario Sorce è uno abituato a sentire i problemi della gente. Quindi non ha esitato a parlare di dramma sociale e della necessità di portare avanti una «rivoluzione». Ma ha anche ammonito i presenti. Non solo parole e non solo propositi. Se si vuole agire, la chiesa ci sta. Ma con un piano, degli incontri e delle scadenze. Altrimenti è il solito parlarsi addosso che farà sprecare un'altra occasione d'oro. Presente in sala anche l'on. Michele Cimino che con la sua presenza ha voluto dimostrare di condividere l'iniziativa
Agrigentoflash
Agrigento, Caltanissetta e Enna per il rilancio delle miniere
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha chiesto, durante i lavori del Consiglio Provinciale congiunto di Enna, Caltanissetta e Agrigento, di procedere al più presto alla bonifica del sito di Pasquasia ed avviare un serio rilancio dei siti minerari delle tre province. Al Consiglio hanno partecipato diversi parlamentari regionali, i presidenti dei Consigli Provinciali di Enna e Caltanissetta l'Assessore Provinciale Lillo Volpe in rappresentanza del Presidente D'Orsi, i Consiglieri provinciali Ripepe, Avarello, Spoto e Scozzari. Buscemi, nel corso del suo intervento, ha chiesto che venga bonificata la miniera di Pasquasia, che contiene grandi quantità di amianto e di olio minerale sversato , in attesa che la Magistratura completi le proprie indagini per verificare se ci sono altri tipi di agenti inquinanti. Questo per salvaguardare la salute dei cittadini di quella zona ed impedire che ci si possa diffondere un danno ambientale e alla salute anche alle province di Caltanissetta e Agrigento. Inoltre ha chiesto che si faccia al più presto luce sulle responsabilità di coloro che hanno consentito questo stato di degrado della miniera di Pasquasia. Buscemi ha anche parlato della necessità di aumentare la produzione dei siti minerari delle tre province. L'assessore Lillo Volpe ha chiesto di valutare quale impatto economico possa derivare dalla riapertura di Pasquasia sia in termini di manodopera diretta che di indotto. Bisogna assicurare che ci siano le condizioni per rivitalizzare il settore minerario delle tre province perché potrà portare nuova occupazione e sviluppo in zone fortemente colpite dalla crisi. Il Consigliere Carmelo Avarello intervenendo nel dibattito ha chiesto che vengano inserite nell'ordine del giorno sulla miniera di Pasquasia, elaborato dal Consiglio provinciale di Enna, le questioni del collegamento in rete dei siti minerari di Pasquasia, Realmonte e Casteltermini, anche quest'ultimo interessato da necessari interventi di bonifica, per un rilancio e un incremento della produzione e che venga evitato che questi siti siano inseriti nel piano di stoccaggio di eventuali scorie radioattive provenienti da centrali nucleari che il Governo Nazionale vuole costruire in Sicilia. Al Consiglio Provinciale congiunto sono intervenuti anche il Presidente della Provincia di Enna Giuseppe Monaco il quale ha ricordato che, prima delle verifiche della magistratura, è meglio non creare inutili allarmismi e l'On.le Salvino Caputo, presidente della Commissione Attività produttive dell'ARS il quale ha chiarito che il recupero della miniera di Pasquasia passa prima attraverso un processo di bonifica del sito dai costi elevati.
Roberto Gallo: "Rifacciamo Porta di Ponte con il gettone di presenza"
Il consigliere provinciale de La destra Roberto Gallo propone di recuperare Porta di Ponte con l'elargizione del gettone di presenza da parte dei consiglieri provinciali. "Un imprenditore agrigentino - scrive Gallo al presidente del Consiglio provinciale Buscemi - ha lanciato un'idea originale: organizzare un soccorso volontario per il restauro di Porta di Ponte . La Porta di Ponte era anche l'ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti. Per Agrigento la Porta di Ponte rappresenta il cuore della città, è l'ingresso del salotto buono di Agrigento, è il biglietto da visita del centro storico ma purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poichè un'assurda discrasia altera l'intera immagine nel suo complesso monumentale. Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa ed ha restituito la sua migliore immagine ai cittadini e ai turisti che tutti i giorni l'ammirano, è stata evidenziata la pietra di tufo colore oro, la stessa utilizzata dai greci per costruire i magnifici templi. La parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l'intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini. L'idea è quella di restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l'aiuto di alcuni sponsor privati. L'intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l'intera Opera nella sua originale magnificenza. Lo stesso tipo di progetto a Roma lo sta realizzando un'altro imprenditore accollandosi l'intero restauro del Colosseo come in altre parti d'Italia per altri prestigiosi monumenti. Il Consiglio Provinciale potrebbe , se ciò è fattibile, devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa... Per questa ragione Le chiedo di dare la sua disponibilità all'iniziativa , e intraprendere una valutazione sulla fattibilità in tempi rapidi del progetto".
Bartoccelli plaude al percorso per i precari della Provincia
"Siamo contenti che il presidente ha attuato quanto promesso ai lavoratori e all'UGL durante il confronto sul precariato chiesto dalla nostra organizzazione sindacale il 26 gennaio scorso. Durante la riunione infatti il presidente si era impegnato a portare i contratti a 24 ore e ad adoperarsi per aumentare ancora la dotazione oraria appena la situazione finanziaria lo permetterà". E' quanto scrive il segretario provinciale dell'Ugl Eugenio Bartoccelli. "Crediamo che la provincia stia effettuando ogni sforzo possibile per normalizzare una situazione che investe un po' tutti i precari negli enti locali in Sicilia. Non possiamo essere d'accordo con chi piuttosto che fare opera di vera e propria difesa e spiegazione della situazione attuale, crea solo pericolose ed inutili tensioni sociali. Gli enti locali, si sa, a fronte della loro limitata autonomia non hanno le capacità economiche per fare fronte da soli all'emergenza lavoro. Quella dei precari è una problema che la Sicilia deve risolvere il prima possibile. Nella nostra regione infatti si concentrano la metà di tutti i precari del pubblico impiego d'Italia. Per noi non è uno scherzo in termini di economia sociale, non possiamo permettere e permetterci leggerezze su questo argomento. Dobbiamo fare in modo che la politica mantenga un impegno che puntualmente prende in campagna elettorale. Se per "l'evoluto nord" la necessità primaria e portare avanti il federalismo, per noi è assolutamente necessario che la politica (i nostri politici) mettano al primo posto il lavoro e gli investimenti per le infrastrutture. Anche nella bellissima e opulenta Roma, bisogna ricordarsi di chi ci ha eletto e per quale motivo lo ha fatto".
Agrigentonotizie
Lazzano (Pdl): "D'Orsi ha tradito gli elettori"
Dura replica del consigliere provinciale del Pdl Mario Lazzano dopo l'intervento tenuto ieri sera da parte del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. "D'Orsi - dichiara - ha partorito una giunta che non è politica né tantomeno tecnica, se per tecnico s'intende un uomo o una donna di area politica, come del resto si fa in tutte le assemblee elettive dove la legittimazione è data a tutti gli eletti quali sono i consiglieri provinciali e non agli assessori nominati da un presidente che a sua volta è stato eletto grazie all'apporto determinante del voto espresso verso i consiglieri di quella parte politica di centro destra quale era la coalizione uscita vittoriosa nel 2008. D'Orsi - prosegue Lazzano - parla di Fondi Fas, di quote latte, di aeroporto, omettendo di dire che fino a ieri faceva parte integrante dello schieramento dl centrodestra che lo ha eletto, tradendo di fatto gli elettori agrigentini con scuse che non stanno né in cielo né in terra. Con la decisione di formare una giunta pseudo tecnica D'Orsi ha sancito la fine della politica alla Provincia di Agrigento. Un governo senza legittimazione popolare,un governo della cosa pubblica lontano dal territorio, un governo incapace di aggredire e di risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra provincia. Il Pdl, coerentemente col mandato ricevuto dagli elettori continuerà a portare avanti il programma elettorale sottoscritto nel 2008 senza sconti alla neonata giunta,senza se e senza ma, auspicando una forte convergenza fra tutte le forze politiche che si sono schierate all'opposizione di questa giunta anomala ad iniziare dall'esame del prossimo bilancio di previsione 2011. Incalzeremo, attraverso l'attività ispettiva, il presidente e la sua giunta sulle cose da fare nel solco di una continuità politico-programmatica che ha visto il Pdl e le altre forze di centro destra, Patto del territorio compreso, vittoriosi in tutte le competizioni elettorali che si sono susseguite negli ultimi due anni. Pretendiamo - dichiara infine - rispetto per tutti gli elettori che hanno votato D'Orsi e i partiti di centrodestra nel 2008".
Lazzano, infine, da nostro affezionato lettore, comunica con un post scrittum di non aver battuto le mani alle parole di D'Orsi, e lo stesso è valso per gli esponenti del Pdl. Può darsi. Ma Lazzano avrebbe dovuto controllare meglio cosa hanno fatto i consiglieri dell'attuale opposizione al termine del discorso del presidente.
Agrigentoweb
D'Orsi: "Sono il Presidente di tutti, lavoro per il bene del territorio"
"Sono il Presidente di tutti, non di una coalizione, e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". Il Presidente D'Orsi, al termine della seduta di ieri sera del consiglio provinciale straordinario, ha replicato ai consiglieri che avevano parlato di un "imbarazzo del Presidente nell'accettare diktat dall'esterno". "Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'Orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del Sud e Fini il FLI una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira. Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del Mandorlo in Fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali. Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero, e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva". D'Orsi ha poi difeso le sue nomine: "Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il Presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".
Bonifica e rilancio del settore minerario delle tre province chiesto ad Enna
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha chiesto, durante i lavori del Consiglio Provinciale congiunto di Enna, Caltanissetta e Agrigento, di procedere al più presto alla bonifica del sito di Pasquasia ed avviare un serio rilancio dei siti minerari delle tre province. Al Consiglio Provinciale congiunto hanno partecipato diversi parlamentari regionali, i presidenti dei Consigli Provinciali di Enna e Caltanissetta l'Assessore Provinciale Lillo Volpe in rappresentanza del Presidente D'Orsi, i Consiglieri provinciali Ripepe, Avarello, Spoto e Scozzari. Buscemi, nel corso del suo intervento, ha chiesto che venga bonificata la miniera di Pasquasia, che contiene grandi quantità di amianto e di olio minerale sversato , in attesa che la Magistratura completi le proprie indagini per verificare se ci sono altri tipi di agenti inquinanti. Questo per salvaguardare la salute dei cittadini di quella zona ed impedire che ci si possa diffondere un danno ambientale e alla salute anche alle province di Caltanissetta e Agrigento. Inoltre ha chiesto che si faccia al più presto luce sulle responsabilità di coloro che hanno consentito questo stato di degrado della miniera di Pasquasia. Buscemi ha anche parlato della necessità di aumentare la produzione dei siti minerari delle tre province. L'assessore Lillo Volpe ha chiesto di valutare quale impatto economico possa derivare dalla riapertura di Pasquasia sia in termini di manodopera diretta che di indotto. Bisogna assicurare che ci siano le condizioni per rivitalizzare il settore minerario delle tre province perché potrà portare nuova occupazione e sviluppo in zone fortemente colpite dalla crisi. Il Consigliere Carmelo Avarello intervenendo nel dibattito ha chiesto che vengano inserite nell'ordine del giorno sulla miniera di Pasquasia, elaborato dal Consiglio provinciale di Enna, le questioni del collegamento in rete dei siti minerari di Pasquasia, Realmonte e Casteltermini, anche quest'ultimo interessato da necessari interventi di bonifica, per un rilancio e un incremento della produzione e che venga evitato che questi siti siano inseriti nel piano di stoccaggio di eventuali scorie radioattive provenienti da centrali nucleari che il Governo Nazionale vuole costruire in Sicilia.
Al Consiglio Provinciale congiunto sono intervenuti anche il Presidente della Provincia di Enna Giuseppe Monaco il quale ha ricordato che, prima delle verifiche della magistratura, è meglio non creare inutili allarmismi e l'On.le Salvino Caputo, presidente della Commissione Attività produttive dell'ARS il quale ha chiarito che il recupero della miniera di Pasquasia passa prima attraverso un processo di bonifica del sito dai costi elevati.
Roberto Gallo (La Destra): "Rifacciamo Porta di Ponte ad Agrigento" contribuiamo con un gettone di presenza"
Lettera aperta al Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi
Riceviamo e pubblichiamo
Egr Presidente Buscemi,
la citta' di Agrigento, capoluogo della nostra Provincia, localita' ricchissima di monumenti a testimonianza della millenaria civilta', sito turistico d'interesse mondiale che a cascata da una mano all'intero territorio provinciale dal punto di vista dell'economia turistica, necessita spesso d'interventi di risanamento a cui il Comune ed altre autorita' non riescono a far fronte.
Per tale ragione un imprenditore Agrigentino ha lanciato un'idea originale. Organizzare un soccorso volontario per il restauro di Porta di Ponte. La Porta di Ponte era anche l'ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti.
Per Agrigento la Porta di Ponte rappresenta il cuore della città, è l'ingresso del salotto buono di Agrigento, è il biglietto da visita del centro storico ma purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poichè un'assurda discrasia altera l'intera immagine nel suo complesso monumentale. Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa ed ha restituito la sua migliore immagine ai cittadini e ai turisti che tutti i giorni l'ammirano, è stata evidenziata la pietra di tufo colore oro, la stessa utilizzata dai greci per costruire i magnifici templi.
La parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l'intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini. L'idea è quella di restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l'aiuto di alcuni sponsor privati.
L'intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l'intera Opera nella sua originale magnificenza. Lo stesso tipo di progetto a Roma lo sta realizzando un'altro imprenditore accollandosi l'intero restauro del Colosseo come in altre parti d'Italia per altri prestigiosi monumenti. Il Consiglio Provinciale potrebbe , se cio' è fattibile, devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa...
Per questa ragione Le chiedo di dare la sua disponibilita' all'iniziativa , e intraprendere una valutazione sulla fattibilita' in tempi rapidi del progetto .....
Tanto si rappresenta Roberto Gallo
Lazzano: "Giunta D'Orsi Ter: il fallimento della politica e il tradimento agli elettori di centrodestra"
Nota del consigliere provinciale Mario Lazzano
Non avendo avuta hi possibilità di controreplicare al discorso di eri in aula del Presidente D'Orsi allorquando ha presentato "una giunta a termine", così la definisce lui, mi permetto sottolineare:
"D'Orsi è stato fuorviante nel descrivere che ha partorito una giunta che non è né carne né pesce, non è politica né tantomeno tecnica, se per tecnico s'intende un uomo o una donna di area politica, come del resto si fa in tutte le assemblee elettive dove la legittimazione è data a tutti gli eletti quali sono i consiglieri provinciali e non agli assessori nominati da un Presidente che a sua volta è stato eletto grazie all'apporto determinante del voto espresso verso i consiglieri dl quella parte politica dl centro destra quale era la coalizione uscita vittoriosa nel 2008 (PDL-MPA-UDC).
Il Presidente D'Orsi ha parlato di situazione italiana anomala visto che alcuni uomini del PDL hanno fondato due nuove forze politiche in dissenso al partito (PDL) quali gli on. Miccichè e Fini. Le cose stanno diametralmente all'opposto di quanto afferma il Presidente D'Orsi perché Miccichè dl nomina è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Fini di elezione da parte del Deputati di centrodestra è stato eletto come Presidente della Camera. Prima ancora di lasciare i rispettivi partiti per fondarne altri gli on. Fini e Miccichè dovrebbero avere la dignità politica di rassegnare le dimissione dalle rispettive cariche per rispetto al partito e alla coalizione che li ha eletti.
D'Orsi parla di Fondi Fas, di quote latte,di aeroporto omettendo di dire che fino a ieri faceva parte integrante dello schieramento dl centrodestra che lo ha eletto, tradendo dl fatto gli elettori Agrigentini con scuse che non stanno né in cielo né in terra. Con la decisione di D'Orsi di formare una giunta pseudo tecnica ha sancito la fine della politica alla Provincia di Agrigento. Un governo senza legittimazione popolare,un governo della cosa pubblica lontano dal territorio, un governo incapace di aggredire e di risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra provincia.
Il PDL coerentemente col mandato ricevuto dagli elettori continuerà a portare avanti il programma elettorale sottoscritto nel 2008 senza sconti alla neonata giunta,senza se e senza ma, auspicando una forte convergenza fra tutte le forze politiche che si sono schierate all'opposizione di questa giunta anomala ad iniziare dall'esame del prossimo bilancio di previsione 2011. Incalzeremo, attraverso l'attività ispettiva, il Presidente e la sua giunta sulle cose da fare nel solco dl una continuità politico-programmatica che ha visto il PDL e le altre forze dl centro destra, patto del territorio compreso, vittoriosi in tutte le competizioni elettorali che si sono susseguite negli ultimi due anni (Politiche, Regionali, Europee ed amministrative). Pretendiamo rispetto per tutti gli elettori che hanno votato D'Orsi e i partiti di centrodestra nel 2008.
Giunta D'Orsi: per Carmelo D'Angelo "scelte che mortificano la politica"
Riguardo la nomina della nuova Giunta Provinciale, rimane sempre critica la posizione del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo (gruppo Sicilia, che si rifa alle posizioni degli onorevoli Gianfranco Miccichè e Michele Cimino) che ha voluto sottolineare che, al di là della collocazione politica dei consiglieri, il gruppo "Forza del Sud" in Consiglio Provinciale non esiste.
"Non riconosco la piena legittimità della giunta pseudo tecnica o pseudo politica - dice D'Angelo - anzi rilevo che queste scelte mortificano la politica. Per superare il ritardo infrastrutturale e la carenza di servizi del nostro territorio, causato da anni di cattiva politica nazionale, serve un progetto serio di sviluppo che solo la politica può realizzare. Il Presidente D'Orsi è un uomo coraggioso, ma deve andare oltre, e fare in modo che la politica assuma un ruolo decisivo nelle scelte per il territorio, senza subire pressioni e senza cadere vittima dei giochi di palazzo romani e palermitani".
Consiglio provinciale, serrato dibattito sulla situazione politica.
Si è concluso ieri a tarda sera il Consiglio provinciale straordinario convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all'ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'Orsi come uomo, ma ha aggiunto che "sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un Presidente. Ci troviamo all'opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D'Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D'Orsi lo segue: e ancora, Forza del Sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D'orsi: che senso ha? D'Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del CUPA e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E' un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell'opposizione, di partiti perennemente sconfitti". Sulla stessa scia Ivan Paci: "Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D'Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov'è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il PD, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso". Angelo Bennici ha aggiunto che "dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il Presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: "D'Orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell'Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D'Orsi incontra per l'aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio".
Il Patto per il Territorio ha invece espresso perplessità sul nuovo assetto. Ezio Di Prima ha ricordato che la crisi alla Regione e a Roma ha mutato un po' ovunque gli scenari: "D'Orsi abbia vissuto con disagio certe pressioni, però alla fine ha fatto l'opposto di quel che da mesi dichiarava, senza rispetto per il voto degli elettori. E' mancata chiarezza, per esempio perché assegnare da subito le deleghe se ancora devono essere nominati altri assessori? Insomma, vedo molta confusione". Perplesso anche Matteo Ruvolo che ha aggiunto: "Mi aspettavo che D'Orsi giustificasse il suo operato con la mancata collaborazione di alcune delle forze che lo hanno fatto eleggere, ma così non è stato, semplicemente perchè non è mai stato ostacolato. A titolo personale apprezzo la nomina del dr. Pasciuta che conosco bene. La nostra sarà un'opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti".
Salvatore Montaperto (UDC) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all'elezione di D'Orsi: "A chi parla di ribaltone voglio ricordare che il primo fattore destabilizzante alla Regione è stato la scissione del PdL. D'Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni". Arturo Ripepe (PID) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. "Io credo che ormai la Giunta D'Orsi sia fatta, mi aspetto di sentire da PD e finiani argomenti validi per un eventuale supporto". Per il Gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione degli Onorevoli Miccichè e Cimino, Carmelo D'Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. "Questa è la mortificazione della politica. Dobbiamo guardare avanti, alla gravissima crisi che attanaglia la nostra provincia, dovuta ad anni di cattiva politica a livello nazionale e non certo addebitabile a D'Orsi, che nel 2008 era espressione di un progetto politico, non di Lombardo o Di Mauro". Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull'amministrazione, ma in termini propositivi: "Io porto rispetto a questa nuova Giunta. Il vero tradimento si attua quando i consiglieri non si attivano per il bene della nostra provincia, senza proporre, stimolare o anche criticare. Non possiamo solo ubbidire ciecamente al Partito. Continuerò sostenere D'Orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti". Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: "Chi ha tradito non è D'Orsi, ma coloro che a Roma sono proni alla Lega e non guardano agli interessi della nostra terra. D'Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli affaristi, a costo di mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia, e merita sostegno". Luigi Sutera Sardo (FLI) ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: "Nei precedenti rimpasti i toni erano più morbidi, non è il caso di esasperare gli animi. Ricordiamoci invece degli impegni assunti con gli elettori. Io continuerò a sostenere D'Orsi a prescindere dalle scelte del mio partito".
Pellegrino Quartararo (MPA) ha detto che la nuova giunta è composta da tecnici validi che lavoreranno per l'esclusivo bene del nostro territorio "in linea con tutte le azioni del Presidente D'Orsi, sostenute anche da forti azioni di protesta che tutti abbiamo condiviso". Per Salvatore Scozzari (MPA) "non è il caso di offendere i nuovi assessori con certi termini, dimenticando l'abbandono in cui versa la Sicilia, priva di infrastrutture, senza investimenti e risorse. I nostri deputati a Roma girano la testa dall'altra parte per paura di non essere ricandidati, e alzano la voce solo in casi come questi. Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l'MPA estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D'Orsi? Suggerirei cautela, la gente ci osserva e ci giudica". Anche Davide Gentile (MPA) ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. "Tutti noi rispondiamo a logiche di partito, inutile nasconderlo - ha detto - per cui accusare D'Orsi non ha senso. Nessun deputato siciliano ha mai alzato la voce sugli scippi della Lega". La Federazione della Sinistra con Carmelo Avarello ha confermato il ruolo di opposizione: "Per me e Spoto non cambia nulla, sosterremo gli atti utili alla nostra gente, opponendoci ad altre scelte, tuttavia pensiamo che questi cambiamenti non aiutino la gente a capire".
Anche Roberto Gallo (Destra) si è confermato all'opposizione: "E' stato violato il voto popolare, inoltre ogni 7-8 mesi D'Orsi propone una nuova Giunta, rendendo impossibile una seria programmazione. Ci sono importanti priorità, per esempio la lotta all'inquinamento, l'università, e ancora dirigenti ai quali vengono affidati troppi incarichi senza che riescano a portarli avanti. Io sono per il merito, ma contro i privilegi. Anche il progetto aeroporto, a mio parere, segna il passo".
Per il Partito Democratico ha invece parlato Daniele Camilleri: "E' una Giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del PdL, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente, si indigna qui ma non a Roma per i tagli ai fondi FAS ed ex Ponte a vantaggio degli allevatori del Nord. La politica diventa lo specchio della nostra società. Il nostro giudizio su questa Giunta è positivo, saremo al fianco di D'Orsi su alcuni punti programmatici: del resto in passato abbiamo sostenuto alcune azioni, per esempio il risanamento, capaci di portare benefici reali alla collettività".
Infoagrigento
D'Orsi risponde agli attacchi: "sono il presidente di tutti"
"Sono il Presidente di tutti, non di una coalizione, e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". Il Presidente D'Orsi, al termine della seduta di ieri sera del consiglio provinciale straordinario, ha replicato ai consiglieri che avevano parlato di un "imbarazzo del Presidente nell'accettare diktat dall'esterno". "Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'Orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del Sud e Fini il FLI una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira. Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del Mandorlo in Fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali. Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero, e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva".
D'Orsi ha poi difeso le sue nomine: "Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il Presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".
D'Orsi - ter, duro intervento di Lazzano (PdL) : "tradito l'elettorato di centro destra"
"D'Orsi è stato fuorviante nel descrivere che ha partorito una giunta che non è né carne né pesce, non è politica né tantomeno tecnica, se per tecnico s'intende un uomo o una donna di area politica, come del resto si fa in tutte le assemblee elettive dove la legittimazione è data a tutti gli eletti quali sono i consiglieri provinciali e non agli assessori nominati da un Presidente che a sua volta è stato eletto grazie all'apporto determinante del voto espresso verso i consiglieri dl quella parte politica dl centro destra quale era la coalizione uscita vittoriosa nel 2008 (PDL-MPA-UDC). Lo ha detto il consigliere provinciale del PdL Mario Lazzano. "Il Presidente D'Orsi - continua Lazzano - ha parlato di situazione italiana anomala visto che alcuni uomini del PDL hanno fondato due nuove forze politiche in dissenso al partito (PDL) quali gli on. Miccichè e Fini. Le cose stanno diametralmente all'opposto di quanto afferma il Presidente D'Orsi perché Miccichè dl nomina è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Fini di elezione da parte del Deputati di centrodestra è stato eletto come Presidente della Camera. Prima ancora di lasciare i rispettivi partiti per fondarne altri gli on. Fini e Miccichè dovrebbero avere la dignità politica di rassegnare le dimissione dalle rispettive cariche per rispetto al partito e alla coalizione che li ha eletti. D'Orsi parla di Fondi Fas, di quote latte,di aeroporto omettendo di dire che fino a ieri faceva parte integrante dello schieramento dl centrodestra che lo ha eletto, tradendo dl fatto gli elettori Agrigentini con scuse che non stanno né in cielo né in terra. Con la decisione di D'Orsi di formare una giunta pseudo tecnica ha sancito la fine della politica alla Provincia di Agrigento. Un governo senza legittimazione popolare,un governo della cosa pubblica lontano dal territorio, un governo incapace di aggredire e di risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra provincia". "Il PDL coerentemente col mandato ricevuto dagli elettori continuerà a portare avanti il programma elettorale sottoscritto nel 2008 senza sconti alla neonata giunta,senza se e senza ma, auspicando una forte convergenza fra tutte le forze politiche che si sono schierate all'opposizione di questa giunta anomala ad iniziare dall'esame del prossimo bilancio di previsione 2011. Incalzeremo, attraverso l'attività ispettiva, il Presidente e la sua giunta sulle cose da fare nel solco dl una continuità politico-programmatica che ha visto il PDL e le altre forze dl centro destra, patto del territorio compreso, vittoriosi in tutte le competizioni elettorali che si sono susseguite negli ultimi due anni (Politiche, Regionali, Europee ed amministrative). Pretendiamo rispetto per tutti gli elettori che hanno votato D'Orsi e i partiti di centrodestra nel 2008", ha concluso Mario Lazzano.
Il "report" del consiglio provinciale
Si è concluso ieri a tarda sera il Consiglio provinciale straordinario convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all'ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'Orsi come uomo, ma ha aggiunto che "sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un Presidente. Ci troviamo all'opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D'Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D'Orsi lo segue: e ancora, Forza del Sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D'orsi: che senso ha? D'Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del CUPA e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E' un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell'opposizione, di partiti perennemente sconfitti". Sulla stessa scia Ivan Paci: "Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D'Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov'è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il PD, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso". Angelo Bennici ha aggiunto che "dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il Presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: "D'Orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell'Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D'Orsi incontra per l'aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio".
Allievo del "Toscanini" di Ribera nell'orchestra RAI: soddisfazione di Lazzano (PdL)
"Un giovane Violoncellista dell'Istituto Musicale Pareggiato "Arturo Toscanini di Ribera, Cappello Ramaskanty di 26 anni, è presente nell'Orchestra della Rai al Festival di Sanremo 2011. Sono orgoglioso unitamente a tutti i miei colleghi consiglieri provinciali alla provincia Regionale di Agrigento per tutto quello che in questi anni abbiamo fatto per l'Istituto Musicale Riberese totalmente finanziato dalla Provincia". Lo ha detto il consigliere provinciale del PdL di Agrigento Mario Lazzano.
Grandangolo
Scontro D'orsi-Consiglio provinciale
Si è concluso ieri a tarda sera il Consiglio provinciale straordinario convocato dal presidente Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all'ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'orsi come uomo, ma ha aggiunto che "sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un presidente. Ci troviamo all'opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D'Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D'orsi lo segue: e ancora, Forza del sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D'orsi: che senso ha? D'Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del Cupa e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E' un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell'opposizione, di partiti perennemente sconfitti". Sulla stessa scia Ivan Paci: "Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D'Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov'è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il Pd, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una Giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso". Angelo Bennici ha aggiunto che "dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: "D'orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell'Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D'Orsi incontra per l'aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio". Il Patto per il territorio ha invece espresso perplessità sul nuovo assetto. Ezio Di Prima ha ricordato che la crisi alla Regione e a Roma ha mutato un po' ovunque gli scenari: "D'orsi abbia vissuto con disagio certe pressioni, però alla fine ha fatto l'opposto di quel che da mesi dichiarava, senza rispetto per il voto degli elettori. E' mancata chiarezza, per esempio perché assegnare da subito le deleghe se ancora devono essere nominati altri assessori? Insomma, vedo molta confusione". Perplesso anche Matteo Ruvolo che ha aggiunto: "Mi aspettavo che D'Orsi giustificasse il suo operato con la mancata collaborazione di alcune delle forze che lo hanno fatto eleggere, ma così non è stato, semplicemente perchè non è mai stato ostacolato. A titolo personale apprezzo la nomina di Pasciuta che conosco bene. La nostra sarà un'opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti". Salvatore Montaperto (Udc) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all'elezione di D'orsi: "A chi parla di ribaltone voglio ricordare che il primo fattore destabilizzante alla Regione è stato la scissione del PdL. D'Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni". Arturo Ripepe (Pid) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. "Io credo che ormai la Giunta D'orsi sia fatta, mi aspetto di sentire da Pd e finiani argomenti validi per un eventuale supporto". Per il Gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione degli onorevoli Miccichè e Cimino, Carmelo D'Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. "Questa è la mortificazione della politica. Dobbiamo guardare avanti, alla gravissima crisi che attanaglia la nostra provincia, dovuta ad anni di cattiva politica a livello nazionale e non certo addebitabile a D'orsi, che nel 2008 era espressione di un progetto politico, non di Lombardo o Di Mauro". Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull'amministrazione, ma in termini propositivi: "Io porto rispetto a questa nuova Giunta. Il vero tradimento si attua quando i consiglieri non si attivano per il bene della nostra provincia, senza proporre, stimolare o anche criticare. Non possiamo solo ubbidire ciecamente al Partito. Continuerò sostenere D'orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti". Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: "Chi ha tradito non è D'orsi, ma coloro che a Roma sono proni alla Lega e non guardano agli interessi della nostra terra. D'Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli affaristi, a costo di mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia, e merita sostegno". Luigi Sutera Sardo (Fli) ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: "Nei precedenti rimpasti i toni erano più morbidi, non è il caso di esasperare gli animi. Ricordiamoci invece degli impegni assunti con gli elettori. Io continuerò a sostenere D'orsi a prescindere dalle scelte del mio partito". Pellegrino Quartararo (Mpa) ha detto che la nuova Giunta è composta da tecnici validi che lavoreranno per l'esclusivo bene del nostro territorio "in linea con tutte le azioni del Presidente d'orsi, sostenute anche da forti azioni di protesta che tutti abbiamo condiviso". Per Salvatore Scozzari (Mpa) "non è il caso di offendere i nuovi assessori con certi termini, dimenticando l'abbandono in cui versa la Sicilia, priva di infrastrutture, senza investimenti e risorse. I nostri deputati a Roma girano la testa dall'altra parte per paura di non essere ricandidati, e alzano la voce solo in casi come questi. Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l'Mpa estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D'orsi? Suggerirei cautela, la gente ci osserva e ci giudica". Anche Davide Gentile (Mpa) ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. "Tutti noi rispondiamo a logiche di partito, inutile nasconderlo - ha detto - per cui accusare D'orsi non ha senso. Nessun deputato siciliano ha mai alzato la voce sugli scippi della Lega". La Federazione della Sinistra con Carmelo Avarello ha confermato il ruolo di opposizione: "Per me e Spoto non cambia nulla, sosterremo gli atti utili alla nostra gente, opponendoci ad altre scelte, tuttavia pensiamo che questi cambiamenti non aiutino la gente a capire". Anche Roberto Gallo (Destra) si è confermato all'opposizione: "E' stato violato il voto popolare, inoltre ogni 7-8 mesi D'Orsi propone una nuova Giunta, rendendo impossibile una seria programmazione. Ci sono importanti priorità, per esempio la lotta all'inquinamento, l'università, e ancora dirigenti ai quali vengono affidati troppi incarichi senza che riescano a portarli avanti. Io sono per il merito, ma contro i privilegi. Anche il progetto aeroporto, a mio parere, segna il passo". Per il Partito Democratico ha invece parlato Daniele Camilleri: "E' una Giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del PdL, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente, si indigna qui ma non a Roma per i tagli ai fondi Fas ed ex Ponte a vantaggio degli allevatori del Nord. La politica diventa lo specchio della nostra società. Il nostro giudizio su questa Giunta è positivo, saremo al fianco di D'orsi su alcuni punti programmatici: del resto in passato abbiamo sostenuto alcune azioni, per esempio il risanamento, capaci di portare benefici reali alla collettività". Ed Eugenio D'orsi, dopo la seduta di ieri sera del Consiglio provinciale, inevitabilmente, ha voluto dire la sua: "Sono il presidente di tutti, non di una coalizione e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". Il presidente ha replicato ai consiglieri che avevano parlato di un suo "imbarazzo nell'accettare diktat dall'esterno". "Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del sud e Fini il Fli una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira. Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del mandorlo in fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali. Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva". d'orsi ha poi difeso le sue nomine: "Non accetto che si offenda l'uomo D'orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".
Nuova giunta,D'Angelo critica D'Orsi
"Non riconosco la piena legittimità della giunta pseudo tecnica o pseudo politica anzi rilevo che queste scelte mortificano la politica. Per superare il ritardo infrastrutturale e la carenza di servizi del nostro territorio, causato da anni di cattiva politica nazionale, serve un progetto serio di sviluppo che solo la politica può realizzare. Il Presidente D'Orsi è un uomo coraggioso, ma deve andare oltre, e fare in modo che la politica assuma un ruolo decisivo nelle scelte per il territorio, senza subire pressioni e senza cadere vittima dei giochi di palazzo romani e palermitani". Con queste parole Carmelo D'Angelo,del gruppo Sicilia, esprime tutta la sua perplessità sulle scelte della nuova giunta varata dal Presidente Eugenio D'Orsi.
D'Orsi: "Sono il presidente di tutti"
Queste le parole del Presidente della Provincia,Eugenio D'Orsi, intervenuto ieri durante il consiglio provinciale straordinario :"Sono il Presidente di tutti, non di una coalizione, e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". "Il mio imbarazzo, se c'è è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del Sud e Fini il FLI una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira. Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del Mandorlo in Fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali. Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero, e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva". "Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il Presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".
Perlacittà
Consiglio provinciale di Agrigento, serrato dibattito e replica del presidente D'Orsi
Si è concluso a tarda sera il Consiglio provinciale di Agrigento, straordinario, convocato dal Presidente Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all'ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'Orsi come uomo, ma ha aggiunto che "sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un Presidente. Ci troviamo all'opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D'Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D'Orsi lo segue: e ancora, Forza del Sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D'orsi: che senso ha? D'Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del CUPA e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E' un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell'opposizione, di partiti perennemente sconfitti". Sulla stessa scia Ivan Paci: "Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D'Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov'è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il PD, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso".
Angelo Bennici ha aggiunto che "dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il Presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: "D'Orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell'Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D'Orsi incontra per l'aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio".
Il Patto per il Territorio ha invece espresso perplessità sul nuovo assetto. Ezio Di Prima ha ricordato che la crisi alla Regione e a Roma ha mutato un po' ovunque gli scenari: "D'Orsi abbia vissuto con disagio certe pressioni, però alla fine ha fatto l'opposto di quel che da mesi dichiarava, senza rispetto per il voto degli elettori. E' mancata chiarezza, per esempio perché assegnare da subito le deleghe se ancora devono essere nominati altri assessori? Insomma, vedo molta confusione". Perplesso anche Matteo Ruvolo che ha aggiunto: "Mi aspettavo che D'Orsi giustificasse il suo operato con la mancata collaborazione di alcune delle forze che lo hanno fatto eleggere, ma così non è stato, semplicemente perchè non è mai stato ostacolato. A titolo personale apprezzo la nomina del dr. Pasciuta che conosco bene. La nostra sarà un'opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti".
Salvatore Montaperto (UDC) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all'elezione di D'Orsi: "A chi parla di ribaltone voglio ricordare che il primo fattore destabilizzante alla Regione è stato la scissione del PdL. D'Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni".
Arturo Ripepe (PID) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. "Io credo che ormai la Giunta D'Orsi sia fatta, mi aspetto di sentire da PD e finiani argomenti validi per un eventuale supporto". Per il Gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione degli Onorevoli Miccichè e Cimino, Carmelo D'Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. "Questa è la mortificazione della politica. Dobbiamo guardare avanti, alla gravissima crisi che attanaglia la nostra provincia, dovuta ad anni di cattiva politica a livello nazionale e non certo addebitabile a D'Orsi, che nel 2008 era espressione di un progetto politico, non di Lombardo o Di Mauro". Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull'amministrazione, ma in termini propositivi: "Io porto rispetto a questa nuova Giunta. Il vero tradimento si attua quando i consiglieri non si attivano per il bene della nostra provincia, senza proporre, stimolare o anche criticare. Non possiamo solo ubbidire ciecamente al Partito. Continuerò sostenere D'Orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti". Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: "Chi ha tradito non è D'Orsi, ma coloro che a Roma sono proni alla Lega e non guardano agli interessi della nostra terra. D'Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli affaristi, a costo di mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia, e merita sostegno".
Luigi Sutera Sardo (FLI) ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: "Nei precedenti rimpasti i toni erano più morbidi, non è il caso di esasperare gli animi. Ricordiamoci invece degli impegni assunti con gli elettori. Io continuerò a sostenere D'Orsi a prescindere dalle scelte del mio partito".
Pellegrino Quartararo (MPA) ha detto che la nuova giunta è composta da tecnici validi che lavoreranno per l'esclusivo bene del nostro territorio "in linea con tutte le azioni del Presidente D'Orsi, sostenute anche da forti azioni di protesta che tutti abbiamo condiviso". Per Salvatore Scozzari (MPA) "non è il caso di offendere i nuovi assessori con certi termini, dimenticando l'abbandono in cui versa la Sicilia, priva di infrastrutture, senza investimenti e risorse. I nostri deputati a Roma girano la testa dall'altra parte per paura di non essere ricandidati, e alzano la voce solo in casi come questi. Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l'MPA estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D'Orsi? Suggerirei cautela, la gente ci osserva e ci giudica".
Anche Davide Gentile (MPA) ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. "Tutti noi rispondiamo a logiche di partito, inutile nasconderlo - ha detto - per cui accusare D'Orsi non ha senso. Nessun deputato siciliano ha mai alzato la voce sugli scippi della Lega".
La Federazione della Sinistra con Carmelo Avarello ha confermato il ruolo di opposizione: "Per me e Spoto non cambia nulla, sosterremo gli atti utili alla nostra gente, opponendoci ad altre scelte, tuttavia pensiamo che questi cambiamenti non aiutino la gente a capire".
Anche Roberto Gallo (Destra) si è confermato all'opposizione: "E' stato violato il voto popolare, inoltre ogni 7-8 mesi D'Orsi propone una nuova Giunta, rendendo impossibile una seria programmazione. Ci sono importanti priorità, per esempio la lotta all'inquinamento, l'università, e ancora dirigenti ai quali vengono affidati troppi incarichi senza che riescano a portarli avanti. Io sono per il merito, ma contro i privilegi. Anche il progetto aeroporto, a mio parere, segna il passo".
Per il Partito Democratico ha invece parlato Daniele Camilleri: "E' una Giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del PdL, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente, si indigna qui ma non a Roma per i tagli ai fondi FAS ed ex Ponte a vantaggio degli allevatori del Nord. La politica diventa lo specchio della nostra società. Il nostro giudizio su questa Giunta è positivo, saremo al fianco di D'Orsi su alcuni punti programmatici: del resto in passato abbiamo sostenuto alcune azioni, per esempio il risanamento, capaci di portare benefici reali alla collettività". "Sono il Presidente di tutti, non di una coalizione, e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". Il Presidente D'Orsi, al termine della seduta di ieri sera del consiglio provinciale straordinario, ha replicato ai consiglieri che avevano parlato di un "imbarazzo del Presidente nell'accettare diktat dall'esterno". "Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'Orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del Sud e Fini il FLI una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira. Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del Mandorlo in Fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali. Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero, e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva".
D'Orsi ha poi difeso le sue nomine: "Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il Presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".
Gallo: "Contribuiamo con un gettone di presenza a rifare Porta di Ponte"
Con una lettera aperta, indirizzata al presidente del consiglio provinciale, Roberto Gallo de "La Destra" avanzala proposta di destinare un gettone di presenza come contributo per il rifacimento della Porta di Ponte di Agrigento, che si va sempre più deteriorando.
Egregio Presidente Buscemi ,
la citta' di Agrigento , capoluogo della nostra Provincia , localita' ricchissima di monumenti a testimonianza della millenaria civilta', sito turistico d'interesse mondiale che a cascata da una mano all'intero territorio provinciale dal punto di vista dell'economia turistica , necessita spesso d'interventi di risanamento a cui il Comune ed altre autorita' non riescono a far fronte..
Per tale ragione un imprenditore Agrigentino ha lanciato un'idea originale . Organizzare un soccorso volontario per il restauro di Porta di Ponte. La Porta di Ponte era anche l'ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti.
Per Agrigento la Porta di Ponte rappresenta il cuore della città, è l'ingresso del salotto buono di Agrigento, è il biglietto da visita del centro storico ma purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poichè un'assurda discrasia altera l'intera immagine nel suo complesso monumentale. Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa ed ha restituito la sua migliore immagine ai cittadini e ai turisti che tutti i giorni l'ammirano, è stata evidenziata la pietra di tufo colore oro, la stessa utilizzata dai greci per costruire i magnifici templi.
La parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l'intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini. L'idea è quella di restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l'aiuto di alcuni sponsor privati.
L'intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l'intera Opera nella sua originale magnificenza.
Lo stesso tipo di progetto a Roma lo sta realizzando un'altro imprenditore accollandosi l'intero restauro del Colosseo come in altre parti d'Italia per altri prestigiosi monumenti.
Il Consiglio Provinciale potrebbe , se cio' è fattibile, devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa...
Per questa ragione Le chiedo di dare la sua disponibilita' all'iniziativa , e intraprendere una valutazione sulla fattibilita' in tempi rapidi del progetto .....
Tanto si rappresenta
Roberto Gallo
Sicilia24h
D'Orsi Ter: serrato dibattito in Consiglio provinciale
Si è concluso ieri a tarda sera il Consiglio provinciale straordinario convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all'ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'Orsi come uomo, ma ha aggiunto che "sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un Presidente. Ci troviamo all'opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D'Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D'Orsi lo segue: e ancora, Forza del Sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D'orsi: che senso ha? D'Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del CUPA e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E' un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell'opposizione, di partiti perennemente sconfitti". Sulla stessa scia Ivan Paci: "Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D'Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov'è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il PD, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso". Angelo Bennici ha aggiunto che "dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il Presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: "D'Orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell'Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D'Orsi incontra per l'aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio".
Il Patto per il Territorio ha invece espresso perplessità sul nuovo assetto. Ezio Di Prima ha ricordato che la crisi alla Regione e a Roma ha mutato un po' ovunque gli scenari: "D'Orsi abbia vissuto con disagio certe pressioni, però alla fine ha fatto l'opposto di quel che da mesi dichiarava, senza rispetto per il voto degli elettori. E' mancata chiarezza, per esempio perché assegnare da subito le deleghe se ancora devono essere nominati altri assessori? Insomma, vedo molta confusione". Perplesso anche Matteo Ruvolo che ha aggiunto: "Mi aspettavo che D'Orsi giustificasse il suo operato con la mancata collaborazione di alcune delle forze che lo hanno fatto eleggere, ma così non è stato, semplicemente perchè non è mai stato ostacolato. A titolo personale apprezzo la nomina del dr. Pasciuta che conosco bene. La nostra sarà un'opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti".
Salvatore Montaperto (UDC) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all'elezione di D'Orsi: "A chi parla di ribaltone voglio ricordare che il primo fattore destabilizzante alla Regione è stato la scissione del PdL. D'Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni".
Arturo Ripepe (PID) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. "Io credo che ormai la Giunta D'Orsi sia fatta, mi aspetto di sentire da PD e finiani argomenti validi per un eventuale supporto". Per il Gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione degli Onorevoli Miccichè e Cimino, Carmelo D'Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. "Questa è la mortificazione della politica. Dobbiamo guardare avanti, alla gravissima crisi che attanaglia la nostra provincia, dovuta ad anni di cattiva politica a livello nazionale e non certo addebitabile a D'Orsi, che nel 2008 era espressione di un progetto politico, non di Lombardo o Di Mauro". Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull'amministrazione, ma in termini propositivi: "Io porto rispetto a questa nuova Giunta. Il vero tradimento si attua quando i consiglieri non si attivano per il bene della nostra provincia, senza proporre, stimolare o anche criticare. Non possiamo solo ubbidire ciecamente al Partito. Continuerò sostenere D'Orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti". Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: "Chi ha tradito non è D'Orsi, ma coloro che a Roma sono proni alla Lega e non guardano agli interessi della nostra terra. D'Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli affaristi, a costo di mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia, e merita sostegno".
Luigi Sutera Sardo (FLI) ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: "Nei precedenti rimpasti i toni erano più morbidi, non è il caso di esasperare gli animi. Ricordiamoci invece degli impegni assunti con gli elettori. Io continuerò a sostenere D'Orsi a prescindere dalle scelte del mio partito".
Pellegrino Quartararo (MPA) ha detto che la nuova giunta è composta da tecnici validi che lavoreranno per l'esclusivo bene del nostro territorio "in linea con tutte le azioni del Presidente D'Orsi, sostenute anche da forti azioni di protesta che tutti abbiamo condiviso". Per Salvatore Scozzari (MPA) "non è il caso di offendere i nuovi assessori con certi termini, dimenticando l'abbandono in cui versa la Sicilia, priva di infrastrutture, senza investimenti e risorse. I nostri deputati a Roma girano la testa dall'altra parte per paura di non essere ricandidati, e alzano la voce solo in casi come questi. Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l'MPA estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D'Orsi? Suggerirei cautela, la gente ci osserva e ci giudica". Anche Davide Gentile (MPA) ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. "Tutti noi rispondiamo a logiche di partito, inutile nasconderlo - ha detto - per cui accusare D'Orsi non ha senso. Nessun deputato siciliano ha mai alzato la voce sugli scippi della Lega".
La Federazione della Sinistra con Carmelo Avarello ha confermato il ruolo di opposizione: "Per me e Spoto non cambia nulla, sosterremo gli atti utili alla nostra gente, opponendoci ad altre scelte, tuttavia pensiamo che questi cambiamenti non aiutino la gente a capire".
Anche Roberto Gallo (Destra) si è confermato all'opposizione: "E' stato violato il voto popolare, inoltre ogni 7-8 mesi D'Orsi propone una nuova Giunta, rendendo impossibile una seria programmazione. Ci sono importanti priorità, per esempio la lotta all'inquinamento, l'università, e ancora dirigenti ai quali vengono affidati troppi incarichi senza che riescano a portarli avanti. Io sono per il merito, ma contro i privilegi. Anche il progetto aeroporto, a mio parere, segna il passo".
Per il Partito Democratico ha invece parlato Daniele Camilleri: "E' una Giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del PdL, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente, si indigna qui ma non a Roma per i tagli ai fondi FAS ed ex Ponte a vantaggio degli allevatori del Nord. La politica diventa lo specchio della nostra società. Il nostro giudizio su questa Giunta è positivo, saremo al fianco di D'Orsi su alcuni punti programmatici: del resto in passato abbiamo sostenuto alcune azioni, per esempio il risanamento, capaci di portare benefici reali alla collettività".
Consiglio provinciale: al Comune di Enna chiesto rilancio settore minerario
Il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha chiesto, durante i lavori del Consiglio Provinciale congiunto di Enna, Caltanissetta e Agrigento, di procedere al più presto alla bonifica del sito di Pasquasia ed avviare un serio rilancio dei siti minerari delle tre province. Al Consiglio Provinciale congiunto hanno partecipato diversi parlamentari regionali, i presidenti dei Consigli Provinciali di Enna e Caltanissetta l'Assessore Provinciale Lillo Volpe in rappresentanza del Presidente D'Orsi, i Consiglieri provinciali Ripepe, Avarello, Spoto e Scozzari. Buscemi, nel corso del suo intervento, ha chiesto che venga bonificata la miniera di Pasquasia, che contiene grandi quantità di amianto e di olio minerale sversato , in attesa che la Magistratura completi le proprie indagini per verificare se ci sono altri tipi di agenti inquinanti. Inoltre ha chiesto che si faccia al più presto luce sulle responsabilità di coloro che hanno consentito questo stato di degrado della miniera di Pasquasia. Buscemi ha anche parlato della necessità di aumentare la produzione dei siti minerari delle tre province. L'assessore Lillo Volpe ha chiesto di valutare quale impatto economico possa derivare dalla riapertura di Pasquasia sia in termini di manodopera diretta che di indotto. Il Consigliere Carmelo Avarello intervenendo nel dibattito ha chiesto che vengano inserite nell'ordine del giorno sulla miniera di Pasquasia, elaborato dal Consiglio provinciale di Enna, le questioni del collegamento in rete dei siti minerari di Pasquasia, Realmonte e Casteltermini, anche quest'ultimo interessato da necessari interventi di bonifica, per un rilancio e un incremento della produzione e che venga evitato che questi siti siano inseriti nel piano di stoccaggio di eventuali scorie radioattive provenienti da centrali nucleari che il Governo Nazionale vuole costruire in Sicilia. Al Consiglio Provinciale congiunto sono intervenuti anche il Presidente della Provincia di Enna Giuseppe Monaco il quale ha ricordato che, prima delle verifiche della magistratura, è meglio non creare inutili allarmismi e Salvino Caputo, presidente della Commissione Attività produttive dell'ARS il quale ha chiarito che il recupero della miniera di Pasquasia passa prima attraverso un processo di bonifica del sito dai costi elevati.
"Rifacciamo Porta di Ponte" (col gettone di presenza): Proposta del consigliere Gallo
Il consigliere provinciale de La Destra Roberto Gallo ha inviato una lettera aperta al presidente Buscemi invitandolo a contribuire al progetto lanciato da un imprenditore agrigentini "Rifacciamo Porta di Ponte", devolvendo a tal fine il gettone di presenza degli stessi consiglieri.
"La citta' di Agrigento, località ricchissima di monumenti a testimonianza della millenaria civilta', sito turistico d'interesse mondiale che a cascata da una mano all'intero territorio provinciale dal punto di vista dell'economia turistica , necessita spesso d'interventi di risanamento a cui il Comune ed altre autorita' non riescono a far fronte. Per tale ragione un imprenditore agrigentino ha lanciato un'idea originale . Organizzare un soccorso volontario per il restauro di Porta di Ponte, ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti. Per Agrigento la Porta di Ponte rappresenta il cuore della città, è il biglietto da visita del centro storico ma purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poichè un'assurda discrasia altera l'intera immagine nel suo complesso monumentale. Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa ed ha restituito la sua migliore immagine ai cittadini e ai turisti che tutti i giorni l'ammirano, è stata evidenziata la pietra di tufo colore oro, la stessa utilizzata dai greci per costruire i magnifici templi. La parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l'intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini. L'idea è quella di restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l'aiuto di alcuni sponsor privati. L'intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l'intera Opera nella sua originale magnificenza. Lo stesso tipo di progetto a Roma lo sta realizzando un altro imprenditore accollandosi l'intero restauro del Colosseo come in altre parti d'Italia per altri prestigiosi monumenti. Il Consiglio Provinciale potrebbe , se cio' è fattibile, devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa".
D'Orsi Ter, Gruppo Pdl: fallimento della politica e tradimento degli elettori
All'indomani del dibattito in aula sul varo della terza giunta D'Orsi alla provincia regionale di Agrigento il gruppo Pdl al consiglio provinciale passa al contrattacco e lo fa replicando punto per punto alle argomentazioni illustrate in aula dal presidente D'Orsi.
Secondo Mario Lazzano e Ivan Paci "D'Orsi è stato fuorviante nel descrivere che ha partorito una giunta che non è né carne né pesce, non è politica né tantomeno tecnica".
Il Presidente D'Orsi - aggiungono - ha parlato di situazione italiana anomala visto che alcuni uomini del PDL hanno fondato due nuove forze politiche in dissenso al partito (PDL) quali gli on. Miccichè e Fini. Le cose stanno diametralmente all'opposto di quanto afferma il Presidente D'Orsi perché Miccichè è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Fini è stato eletto come Presidente della Camera. Prima ancora di lasciare i rispettivi partiti per fondarne altri gli on. Fini e Miccichè dovrebbero avere la dignità politica di rassegnare le dimissione dalle rispettive cariche per rispetto al partito e alla coalizione che li ha eletti".
"Con la decisione di formare una giunta pseudo tecnica - attaccano Lazzano e Paci - D'Orsi ha sancito la fine della politica alla Provincia di Agrigento. Un governo senza legittimazione popolare, un governo della cosa pubblica lontano dal territorio, un governo incapace di aggredire e di risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra provincia. Il PDL coerentemente col mandato ricevuto dagli elettori continuerà a portare avanti il programma elettorale sottoscritto nel 2008 senza sconti alla neonata giunta,senza se e senza ma, auspicando una forte convergenza fra tutte le forze politiche che si sono schierate all'opposizione di questa giunta anomala ad iniziare dall'esame del prossimo bilancio di previsione 2011".
"Incalzeremo - concludono - il Presidente e la sua giunta sulle cose da fare nel solco di una continuità politico-programmatica che ha visto il PDL e le altre forze di centro destra, Patto per il Territorio compreso, vittoriosi in tutte le competizioni elettorali che si sono susseguite negli ultimi due anni (Politiche, Regionali, Europee ed amministrative). Pretendiamo rispetto per tutti gli elettori che hanno votato D'Orsi e i partiti di centrodestra nel 2008".
Lavalledeitempli
Roberto Gallo: " rifacciamo Porta di Ponte ad Agrigento" contribuiamo con un gettone di presenza
Lettera aperta del Consigliere Gallo al Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi:
Egr Presidente Buscemi ,
la citta' di Agrigento , capoluogo della ns Provincia , localita' ricchissima di monumenti a testimonianza della millenaria civilta', sito turistico d'interesse mondiale che a cascata da una mano all'intero territorio provinciale dal punto di vista dell'economia turistica , necessita spesso d'interventi di risanamento a cui il Comune ed altre autorita' non riescono a far fronte..
Per tale ragione un imprenditore Agrigentino ha lanciato un'idea originale . Organizzare un soccorso volontario per il restauro di Porta di Ponte . La Porta di Ponte era anche l'ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti.
Per Agrigento la Porta di Ponte rappresenta il cuore della città, è l'ingresso del salotto buono di Agrigento, è il biglietto da visita del centro storico ma purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poichè un'assurda discrasia altera l'intera immagine nel suo complesso monumentale. Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa ed ha restituito la sua migliore immagine ai cittadini e ai turisti che tutti i giorni l'ammirano, è stata evidenziata la pietra di tufo colore oro, la stessa utilizzata dai greci per costruire i magnifici templi.
La parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l'intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini. L'idea è quella di restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l'aiuto di alcuni sponsor privati.
L'intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l'intera Opera nella sua originale magnificenza.
Lo stesso tipo di progetto a Roma lo sta realizzando un'altro imprenditore accollandosi l'intero restauro del Colosseo come in altre parti d'Italia per altri prestigiosi monumenti.
Il Consiglio Provinciale potrebbe , se cio' è fattibile, devolvere a questa bella iniziativa un gettone di presenza dei Consiglieri che vorranno aderire all'iniziativa...
Per questa ragione Le chiedo di dare la sua disponibilita' all'iniziativa , e intraprendere una valutazione sulla fattibilita' in tempi rapidi del progetto .....
Tanto si rappresenta
Roberto Gallo Consigliere provinciale de "La Destra"
La replica del Presidente D'Orsi: "Sono il Presidente di tutti, lavoro per il bene del territorio"
"Sono il Presidente di tutti, non di una coalizione, e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". Il Presidente D'Orsi, al termine della seduta di ieri sera del consiglio provinciale straordinario, ha replicato ai consiglieri che avevano parlato di un "imbarazzo del Presidente nell'accettare diktat dall'esterno".
"Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'Orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del Sud e Fini il FLI una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira. Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del Mandorlo in Fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali. Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero, e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva".
D'Orsi ha poi difeso le sue nomine: "Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza. Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il Presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".
Giunta D'Orsi: per Carmelo D'Angelo "scelte che mortificano la politica".
Riguardo la nomina della nuova Giunta Provinciale, rimane sempre critica la posizione del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo (gruppo Sicilia, che si rifa alle posizioni degli onorevoli Gianfranco Miccichè e Michele Cimino) che ha voluto sottolineare che, al di là della collocazione politica dei consiglieri, il gruppo "Forza del Sud" in Consiglio Provinciale non esiste.
"Non riconosco la piena legittimità della giunta pseudo tecnica o pseudo politica - dice D'Angelo - anzi rilevo che queste scelte mortificano la politica. Per superare il ritardo infrastrutturale e la carenza di servizi del nostro territorio, causato da anni di cattiva politica nazionale, serve un progetto serio di sviluppo che solo la politica può realizzare. Il Presidente D'Orsi è un uomo coraggioso, ma deve andare oltre, e fare in modo che la politica assuma un ruolo decisivo nelle scelte per il territorio, senza subire pressioni e senza cadere vittima dei giochi di palazzo romani e palermitani".
Consiglio provinciale, serrato dibattito sulla situazione politica
Si è concluso ieri a tarda sera il Consiglio provinciale straordinario convocato dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi su richiesta di un gruppo di consiglieri. Unico punto all'ordine del giorno la situazione politica in seguito alla nomina della nuova Giunta Provinciale. Sono intervenuti esponenti di tutti i gruppi consiliari, e il dibattito ha assunto toni serrati, a volte anche molto duri, come quelli degli esponenti del PdL, escluso dalla Giunta. Mario Lazzano ha ribadito il rispetto per D'Orsi come uomo, ma ha aggiunto che "sono stati traditi gli elettori che nel 2008 hanno scelto una maggioranza e un Presidente. Ci troviamo all'opposizione senza una scusa plausibile, e questo mentre D'Orsi ammette che anche questi assessori sono da considerarsi provvisori. Lombardo fa il ribaltone a Palermo e D'Orsi lo segue: e ancora, Forza del Sud a Roma sta con Berlusconi, a Palermo contro Lombardo e qui invece sostiene D'orsi: che senso ha? D'Orsi vanta i suoi successi, ma ricordi che il taglio delle spese, dei debiti, degli enti inutili, il rilancio del CUPA e del Toscanini, lo stesso progetto aeroporto, sono frutto di un lavoro comune in cui il PdL ha giocato un ruolo decisivo. E' un ribaltone senza precedenti in questa provincia, in cui si allarga la base dell'opposizione, di partiti perennemente sconfitti". Sulla stessa scia Ivan Paci: "Pensavo che le logiche della peggior politica non toccassero la Provincia, che D'Orsi mantenesse la sua autonomia, ma mi sbagliavo. Dov'è la coerenza? Dice che non farà mai entrare in giunta il PD, poi ne incassa il sostegno. Definisce tecnica una giunta che in realtà è politica, visto che tutti gli attuali assessori hanno precisi referenti politici. Siamo delusi e confermiamo il nostro aperto dissenso". Angelo Bennici ha aggiunto che "dal 1994 ad oggi non ho mai visto cose del genere: D'Orsi accoglie partiti che non lo hanno votato, e voglio ricordargli che nel '96 il Presidente Vivacqua entrò in conflitto con la sinistra che lo aveva eletto, e fu l'inizio del suo tramonto". Nicola Testone non si è stupito della nuova Giunta: "D'Orsi si è allineato a Lombardo, ovviamente non condivido questa scelta, né i suoi argomenti, ricordando che i deputati del PdL sono riusciti a portare risorse non trascurabili con alcuni emendamenti a leggi approvate, e che il risanamento dell'Ente non deve far dimenticare che i mutui sono stati contratti a suo tempo con precise finalità di sviluppo, non per finanziare spese allegre. Le difficoltà che D'Orsi incontra per l'aeroporto sono le stesse delle precedenti giunte. Suggerisco di fermarsi alla nomina di 8 assessori, senza appesantire ulteriormente il bilancio".
Il Patto per il Territorio ha invece espresso perplessità sul nuovo assetto. Ezio Di Prima ha ricordato che la crisi alla Regione e a Roma ha mutato un po' ovunque gli scenari: "D'Orsi abbia vissuto con disagio certe pressioni, però alla fine ha fatto l'opposto di quel che da mesi dichiarava, senza rispetto per il voto degli elettori. E' mancata chiarezza, per esempio perché assegnare da subito le deleghe se ancora devono essere nominati altri assessori? Insomma, vedo molta confusione". Perplesso anche Matteo Ruvolo che ha aggiunto: "Mi aspettavo che D'Orsi giustificasse il suo operato con la mancata collaborazione di alcune delle forze che lo hanno fatto eleggere, ma così non è stato, semplicemente perchè non è mai stato ostacolato. A titolo personale apprezzo la nomina del dr. Pasciuta che conosco bene. La nostra sarà un'opposizione rigorosa ma non pregiudiziale, su fatti concreti".
Salvatore Montaperto (UDC) ha espresso il suo disagio politico, avendo contribuito attivamente all'elezione di D'Orsi: "A chi parla di ribaltone voglio ricordare che il primo fattore destabilizzante alla Regione è stato la scissione del PdL. D'Orsi sta pagando un prezzo alto in termini di tranquillità familiare per la politica di risanamento e di sviluppo, argomenti su cui ci deve essere convergenza di opinioni e di azioni".
Arturo Ripepe (PID) ha evidenziato come queste nomine alimentino ulteriormente confusione. "Io credo che ormai la Giunta D'Orsi sia fatta, mi aspetto di sentire da PD e finiani argomenti validi per un eventuale supporto". Per il Gruppo Sicilia, che in Consiglio si rifà alle posizione degli Onorevoli Miccichè e Cimino, Carmelo D'Angelo ha confermato i suoi dubbi sulla nomina di tecnici. "Questa è la mortificazione della politica. Dobbiamo guardare avanti, alla gravissima crisi che attanaglia la nostra provincia, dovuta ad anni di cattiva politica a livello nazionale e non certo addebitabile a D'Orsi, che nel 2008 era espressione di un progetto politico, non di Lombardo o Di Mauro". Orazio Guarraci ha invece detto di essere stato a volte severo nei giudizi sull'amministrazione, ma in termini propositivi: "Io porto rispetto a questa nuova Giunta. Il vero tradimento si attua quando i consiglieri non si attivano per il bene della nostra provincia, senza proporre, stimolare o anche criticare. Non possiamo solo ubbidire ciecamente al Partito. Continuerò sostenere D'Orsi, che a sua volta dovrà dialogare con i partiti, che non devono indignarsi per qualche poltrona persa, bensì per fatti concreti". Anche Leo Vinci è tornato su questi temi: "Chi ha tradito non è D'Orsi, ma coloro che a Roma sono proni alla Lega e non guardano agli interessi della nostra terra. D'Orsi ha tenuto fuori dal palazzo gli affaristi, a costo di mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia, e merita sostegno".
Luigi Sutera Sardo (FLI) ha inviato tutti ad abbassare i toni, tornando alla vera politica: "Nei precedenti rimpasti i toni erano più morbidi, non è il caso di esasperare gli animi. Ricordiamoci invece degli impegni assunti con gli elettori. Io continuerò a sostenere D'Orsi a prescindere dalle scelte del mio partito".
Pellegrino Quartararo (MPA) ha detto che la nuova giunta è composta da tecnici validi che lavoreranno per l'esclusivo bene del nostro territorio "in linea con tutte le azioni del Presidente D'Orsi, sostenute anche da forti azioni di protesta che tutti abbiamo condiviso". Per Salvatore Scozzari (MPA) "non è il caso di offendere i nuovi assessori con certi termini, dimenticando l'abbandono in cui versa la Sicilia, priva di infrastrutture, senza investimenti e risorse. I nostri deputati a Roma girano la testa dall'altra parte per paura di non essere ricandidati, e alzano la voce solo in casi come questi. Ci sono stati ribaltoni ovunque, con l'MPA estromesso regolarmente dalle Giunte: sarebbe quella la coerenza politica di chi attacca D'Orsi? Suggerirei cautela, la gente ci osserva e ci giudica". Anche Davide Gentile (MPA) ha evidenziato che in fondo la coalizione non è cambiata molto. "Tutti noi rispondiamo a logiche di partito, inutile nasconderlo - ha detto - per cui accusare D'Orsi non ha senso. Nessun deputato siciliano ha mai alzato la voce sugli scippi della Lega".
La Federazione della Sinistra con Carmelo Avarello ha confermato il ruolo di opposizione: "Per me e Spoto non cambia nulla, sosterremo gli atti utili alla nostra gente, opponendoci ad altre scelte, tuttavia pensiamo che questi cambiamenti non aiutino la gente a capire".
Anche Roberto Gallo (Destra) si è confermato all'opposizione: "E' stato violato il voto popolare, inoltre ogni 7-8 mesi D'Orsi propone una nuova Giunta, rendendo impossibile una seria programmazione. Ci sono importanti priorità, per esempio la lotta all'inquinamento, l'università, e ancora dirigenti ai quali vengono affidati troppi incarichi senza che riescano a portarli avanti. Io sono per il merito, ma contro i privilegi. Anche il progetto aeroporto, a mio parere, segna il passo".
Per il Partito Democratico ha invece parlato Daniele Camilleri: "E' una Giunta che rispecchia i nuovi equilibri politici e conferma il fallimento politico del PdL, che si innervosisce e non parla dei veri bisogni della gente, si indigna qui ma non a Roma per i tagli ai fondi FAS ed ex Ponte a vantaggio degli allevatori del Nord. La politica diventa lo specchio della nostra società. Il nostro giudizio su questa Giunta è positivo, saremo al fianco di D'Orsi su alcuni punti programmatici: del resto in passato abbiamo sostenuto alcune azioni, per esempio il risanamento, capaci di portare benefici reali alla collettività".
Agrigentooggi
Giunta D'Orsi Ter: il fallimento della politica e tradimento elettori di centrodestra"
Non avendo avuta hi possibilità di controreplicare al discorso di eri in aula del Presidente D'Orsi allorquando ha presentato "una giunta a termine", così la definisce lui, mi permetto sottolineare:
"D'Orsi è stato fuorviante nel descrivere che ha partorito una giunta che non è né carne né pesce, non è politica né tantomeno tecnica, se per tecnico s'intende un uomo o una donna di area politica, come del resto si fa in tutte le assemblee elettive dove la legittimazione è data a tutti gli eletti quali sono i consiglieri provinciali e non agli assessori nominati da un Presidente che a sua volta è stato eletto grazie all'apporto determinante del voto espresso verso i consiglieri dl quella parte politica dl centro destra quale era la coalizione uscita vittoriosa nel 2008 (PDL-MPA-UDC).
Il Presidente D'Orsi ha parlato di situazione italiana anomala visto che alcuni uomini del PDL hanno fondato due nuove forze politiche in dissenso al partito (PDL) quali gli on. Miccichè e Fini. Le cose stanno diametralmente all'opposto di quanto afferma il Presidente D'Orsi perché Miccichè dl nomina è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Fini di elezione da parte del Deputati di centrodestra è stato eletto come Presidente della Camera. Prima ancora di lasciare i rispettivi partiti per fondarne altri gli on. Fini e Miccichè dovrebbero avere la dignità politica di rassegnare le dimissione dalle rispettive cariche per rispetto al partito e alla coalizione che li ha eletti.
D'Orsi parla di Fondi Fas, di quote latte,di aeroporto omettendo di dire che fino a ieri faceva parte integrante dello schieramento dl centrodestra che lo ha eletto, tradendo dl fatto gli elettori Agrigentini con scuse che non stanno né in cielo né in terra. Con la decisione di D'Orsi di formare una giunta pseudo tecnica ha sancito la fine della politica alla Provincia di Agrigento. Un governo senza legittimazione popolare,un governo della cosa pubblica lontano dal territorio, un governo incapace di aggredire e di risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra provincia.
Il PDL coerentemente col mandato ricevuto dagli elettori continuerà a portare avanti il programma elettorale sottoscritto nel 2008 senza sconti alla neonata giunta,senza se e senza ma, auspicando una forte convergenza fra tutte le forze politiche che si sono schierate all'opposizione di questa giunta anomala ad iniziare dall'esame del prossimo bilancio di previsione 2011. Incalzeremo, attraverso l'attività ispettiva, il Presidente e la sua giunta sulle cose da fare nel solco dl una continuità politico-programmatica che ha visto il PDL e le altre forze dl centro destra, patto del territorio compreso, vittoriosi in tutte le competizioni elettorali che si sono susseguite negli ultimi due anni (Politiche, Regionali, Europee ed amministrative). Pretendiamo rispetto per tutti gli elettori che hanno votato D'Orsi e i partiti di centrodestra nel 2008.
D'Orsi replica ai consiglieri :"Sono il Presidente di tutti"
"Sono il Presidente di tutti, non di una coalizione, e lavoro nell'esclusivo bene della collettività". Il Presidente D'Orsi, al termine della seduta di ieri sera del consiglio provinciale straordinario, ha replicato ai consiglieri che avevano parlato di un "imbarazzo del Presidente nell'accettare diktat dall'esterno".
"Il mio imbarazzo, se c'è - ha detto D'Orsi - è per i consiglieri provinciali, che giudico persone oneste. Ma cosa si deve fare, di fronte al silenzio del Governo nazionale, succube delle pressioni della Lega? Del resto, se Miccichè fonda Forza del Sud e Fini il FLI una ragione deve esserci. Non possiamo accettare che le risorse destinate alla Sicilia vengano dirottate al Nord, o che vengano spesi 600 milioni di euro per i cassintegrati e ai nostri precari non venga destinata una lira.
Noi mettiamo sul tavolo i fatti, loro i tagli di Tremonti: abbiamo trovato risorse tagliando le spese di rappresentanza, le indennità di funzione dei dirigenti, la stessa partecipazione alla Sagra del Mandorlo in Fiore e contiamo di garantire un altro anno di contratto ai precari con 24 ore settimanali.
Con i nostri progetti siamo riusciti ad ottenere 40 milioni per la viabilità, sull'aeroporto abbiamo lavorato a costo zero, e, nonostante il linciaggio mediatico a cui sono stato sottoposto e le false voci messe in giro, il progetto è in dirittura d'arrivo. Abbiamo risanato il bilancio, cancellando 80 milioni di euro di debiti contratti dalle precedenti amministrazioni. Questi sono fatti veri, su cui il consiglio dovrà confrontarsi, se vorrà fare opposizione costruttiva".
D'Orsi ha poi difeso le sue nomine: "Non accetto che si offenda l'uomo D'Orsi, che si è messo in discussione mentre avrebbe tranquillamente potuto garantirsi la ricandidatura alle prossime elezioni provinciali lasciando tutto come prima. Ma non accetto nemmeno che si possano definire i miei assessori come burattini in mano a chissà quale forza.
Sono persone stimate, ottimi professionisti che, come me, vogliono lasciare una traccia sul territorio. E stiano tranquilli, tutti, che se non dovessi raggiungere i risultati che mi sono prefissato sarò il primo a non ricandidarmi. Perché, lo ripeto, sono il Presidente di tutti i cittadini, non di una coalizione".