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Rassegna stampa del 19/20/21 febbraio 2011

 

19 Febbraio 2011

GIORNALE DI SICILIA
 
L'annuncio era stato dato dallo stesso segretario provinciale Emilio Messana. Poi è arrivata la smentita. Nuove critiche dal Pdl
Provincia, il D'Orsi ter ancora non decolla
Il Pd non trova due assessori per la giunta Erano stati indicati Giuseppe Schembri e Felice Lo Faso, ma entrambi hanno rinunciato all'incarico. Altra gatta da pelare, è la posizione del Pli. Luigi Sutera Sardo attende il rientro di Pippo Scalia e Luigi Gentile per capire se l'esperienza continuerà
Iniziano a salire le scale del Palazzo della Provincia per ricevere l'incarico di assessore del D'Orsi ter, ma appena giunti al primo piano se ne pentono. È la scena che si registra in questi giorni in attesa del completamento della giunta provinciale guidata dal presidente Eugenio D'Orsi. Protagonista di questa storia il Partito democratico, dove per dirla con le parole dei coordinatore provinciale Emilio Messana: "Prima di accettare, gli assessori designati, rinunciano".
E quello che si è registrato anche ieri mattina, il coordinatore del Pd ha annunciato i nomi dei due tecnici che dovevano essere nominati assessori del D'Orsi ter in quota Pd: «I nomi finalmente ce li abbiamo - ha detto Messana - comunicando che uno di questi era il ragioniere Giuseppe Schembri, titolare di uno studio di consulenza a Campobello di Licata, con un passato di vice sindaco negli anni 90' durante la legislatura guidata da Giuseppe Smiraglia, e cognato dell'attuale consigliere Pd Giovanni Picone. Il nome era stato proposto dal capogruppo in consiglio provinciale Daniele Cammilleri. li secondo nominativo era quello di Felice Lo Faso, avvocato di Canicattì, ex assicuratore ed attuale consulente della Procura, nominato dal consigliere Ettore Dl Ventura. Vista l'ufficialità con la quale il segretario del Pd aveva annunciato i nomi subito sono Stati contattati gli assessori designati. Schembri ha subito detto di non voler accettare la carica, perché ormai è fuori da anni dalla politica e quindi non ha interesse, anche per motivi professionali, di ricoprire il ruolo di assessore. Anche Lo Faso ha detto che ci vuole prima pensare su, ma l'orientamento è quello di rinunciare. Né Cammillerj, né Di Ventura, a questo punto hanno risposto alle chiamate sul cellulare. Chiusi in uno strano silenzio che mette in evidenza la seria difficoltà che ha il Pd a trovare due persone disposte a traghettare la giunta D'Orsi, in versione tecnica, a quella politica. Altra gatta da pelare è la posizione del Fli. Luigi Sutera Sardo tende il rientro in sede di Pippo Scalia e Luigi Gentile, per capire se ad Agrigento continuerà l'esperienza dl Futuro e libertà. Quindi per il momento i nomi degli assessori da proporre D'Orsi è l'ultimo dei pensieri dei finiani Scalia e Gentile. E' probabile che alla fine il gruppo Fli rinuncia ad entrare nell' esecutivo del presidente.
In tutta questa vicenda si inserisce il capogruppo del Pdl Ivan Paci che dopo giorni di silenzio torna a dire la sua: "D 'Orsi è riuscito, con questa operazione politica, a spaccare i partiti che sono presenti in Consiglio provinciale, ha spaccato Forza del sud, ha permesso al Pd di entrare in coalizione. Solo il Pdl è compatto. Per il resto il presidente - aggiunge Paci - ha fatto una maionese imbottita. Adesso, D'Orsi parolaio, naviga a vista con la nebbia. E si smentisce giorno dopo giorno".
 
BARBERA (PDL)
«I lombardiani? Sono bravi solo a rompere la buona politica»
"I "lombardiani"? Sono bravi solo a spaccare i partiti e la politica regionale, senza risolvere i problemi dei siciliani e degli agrigentini!". Lo scrive in una nota il coordinatore cittadino del Pdl Giovanni Barbera. "Una rapida lettura dei quotidiani locali di oggi mi impone una riflessione. Solo chiacchiere, manovrine politiche e proclami, più o meno attendibili, tendenti a restare a galla per potere "navigare a vista". Giunte che vanno e che vengono senza un senso politico-amministrativo! Bravi! Veramente bravi a "sopravvivere politicamente". Una vera vergogna politica!". «È venuto il momento - aggiunge Barbera - di dire basta a queste coalizioni "lombardiane" che nulla hanno a che vedere con la politica. I Partiti ritornino a fare Politica nell'interesse della collettività. Lo stato di profonda crisi economica e lavorativa della nostra provincia lo impone! Non meritano di governare il nostro Popolo, sono semplicemente degli improvvisatori che "recitano a governare" e a sfasciare i Partiti e la Politica. Ecco perché tutti i politici di ispirazione moderata: liberali, laici e cattolici hanno, oggi, il preciso dovere di formare un "tavolo di concertazione Politica per la rinascita del Popolo agrigentino"».
 
Un controllo sulla stabilità ha messo in ombra uno dei piloni. Da oggi lezioni nel laboratori, ed intanto si cerca un plesso
Un pilastro dell'Ipia «Fermi» non è sicuro - Da oggi sarà evacuata un'ala dell'istituto
Ieri mattina vertice con i tecnici della Provincia, disagi per la didattica. La biblioteca ospiterà alcune classi. Il padiglione che chiude è composto di una ventina di locali la maggior parte dei quali ospita sale utilizzate per le esercitazioni.
Un pilastro del padiglione "B" dell'istituto professionale di stato per l'industria e l'artigianato "Enrico Fermi" nella zona di Agrigento Bassa non convince i tecnici. In attesa di avviare indagini più accurate, è stata disposto di inibire l'accesso alla struttura ad un centinaio di studenti.
Fino a questo sabato mattina avrà luogo una «turnazione» di questi ragazzi che si contenderanno delle alcune disponibili, ma con l'inizio della prossima settimana - dice il dirigente scolastico Francesco Casalicchio - al fine di tamponare questa emergenza, i ragazzi faranno regolarmente scuola sistemati in altri locali dell'istituto. Nella giornata di ieri Casalicchio ed il vicario Luigi Costanza hanno preso parte ad una riunione presso l'assessorato alla pubblica istruzione ed all'edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento con il nuovo assessore, Nicoletta Marchese ed al dirigente l'ingegnere Gaetano Gucciardo. Rientrati a scuola preside e vice preside insieme ad altri collaboratori, hanno avviato subito una ricognizione di tutti i locali di cui dispone l'istituto professionale "Fermi", per individuare una sistemazione provvisoria di queste classi i cui studenti verrebbero a fare lezione. Individuati infatti i locali della biblioteca, alcuni laboratori ed altri ampi spazi che la scuola dispone essendo stata realizzata con criteri moderni e che consente una ampia possibilità di manovra. Al loro interno, già nella mattinata di oggi verranno sistemati banchi, sedie, lavagne, cattedre ed ogni altro arredamento scolastico per adattarli ad aule didattiche.
I tecnici del settore edilizia scolastica della Provincia regionale di Agrigento, da cui dipende l'istituto "Fermi", hanno già avviato una ricognizione sul proprio patrimonio edilizio per trovare subito dei locali idonei, fuori dagli spazi dell'Ipia, e consentire ai ragazzi di continuare l'attività didattica. Contestualmente l'Ente si è già attivato per avviare con urgenza una procedura amministrativa, dopo che tutti i rilievi tecnici saranno stati fatti, per aprire un cantiere ed avvia re i lavori di ristrutturazione e dimessa in sicurezza dello stabile incriminato. Questa ultima possibilità, comunque, potrà essere attuata, non prima del prossimo mese di giugno allorquando conclusa l'attività didattica della scuola potranno essere avviati i lavori di consolidamento.
Il padiglione che insiste dietro lo stabile principale di questa scuola, è composto di una ventina di locali la maggior parte dei quali ospitai laboratori dell'Istituto ed alcune aule. Sul reale stato dei locali, allo stato attuale, nessuno si sbilancia. Pare comunque che questo pilastro presenti delle anomalie che ad un sommario esame non ha convinto molto i tecnici. Sarà quindi necessario approfondire queste indagini sulla sua staticità ed intervenire di conseguenza per ridare a questa grossa scuola in continua espansione e con tanti corsi professionali attività di riprendere a settembre la regolare attività didattica. 
 
Ieri mattina, fotocopiate delibere
Nuovo blitz della Finanza alla Provincia
Nuova «irruzione» delle fiamme gialle negli uffici della Provincia Regionale di Agrigento. Ieri, gli agenti di un nucleo della Guardia di Finanza sono di nuovo piombati in alcuni uffici del palazzo provinciale a «caccia» di atti e documenti probabilmente utili per eventuali indagini. Vari incartamenti - a quanto pare relativi a progetti e a fondi riservati dell'Ente provinciale - sono stati acquisiti dai militari durante l'attività di controllo. Atti amministrativi e documenti che adesso saranno passati al vaglio degli investigatori impegnati in una continua attività di monitoraggio delle iniziative della pubblica amministrazione nell'Agrigentino. Non è la prima volta che i militari del comando provinciale Guardia di Finanza fanno "visita" alla Provincia di Agrigento, anche nei mesi scorsi i finanzieri acquisirono infatti documentazione nell'ambito di un'altra indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. "Ben vengano tutti i controlli necessari - aveva detto il presidente Eugenio D'Orsi - non abbiamo nulla da temere, la mia amministrazione opera nella legalità e nella trasparenza nell' interesse dei cittadini". Alla Procura di Agrigento è stato istituito un pool di magistrati che si occupano di reati nella pubblica amministrazione. Recentemente altre indagini e blitz investigativi hanno riguardato il Comune di Agrigento. 
 
DISAGI PER I DIPENDENTI. I bagni dell'edificio sono inutilizzabili da giorni
Il Palazzo della Provincia resta senz'acqua: proteste.
Bagni sporchi e odori nauseabondi per quasi una settimana. Ieri mattina, i dipendenti della sede centrale della provincia regionale di Agrigento, esasperati per l'impossibilità di ricorrere ai servizi igienici, ma anche per il pericolo igienico sanitario conseguente, hanno inscenato una protesta dell'altri del palazzo che ospita anche la Prefettura. Gli operai dell'ufficio manutenzione dell'ente, nonostante il maltempo, hanno deciso di intervenire sulle pompe di sollevamento andate in tilt qualche giorno addietro e bruciatesi proprio per la mancanza di acqua. Solo intorno alle 9.30 la situazione si è in parte normalizzata quando il dirigente Michele Giuffrida ha informato i dipendenti che se entro le 11 la situazione non si sistemava, si sarebbe provveduto a firmare una disposizione che permetteva di lasciare gli uffici. Intanto gli operai hanno tamponato la situazione che, hanno assicurato, tornerà alla normalità nelle prossime ore. Non è la prima volta che alla provincia si verificano problemi di questo tipo, ma il protrarsi di quest'ultimo disservizio ha messo a dura prova i nervi e la pazienza dei lavoratori.
 
Le province siciliane alla Bit di Milano
MILANO. «La presenza dell'unione Regionale Province Siciliane alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano rappresenta un impegno forte e articolato dei nove Enti e dimostra l'tmportanza di fare sistema, nel settore turistico ma non solo, con l'obbiettivo di favorire lo sviluppo dell' economia del territorio». Lo ha affermato il presidente dell'URPS e della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, nel corso della conferenza Stampa di presentazione dello stand alla Bit di Milano. «La nostra presenza a Milano ha sottolineato il presidente dell'unione Province Italiane, Giuseppe Castiglione - non è contro la Regione che pure incomprensibilmente ha voluto disertare questo appuntamento, ma rappresenta un importante momento di coesione dei territori dell'isola, il tentativo di creare contenuti comuni per un comune progetto di sviluppo di un settore fondamentale per la nostra economia». Fra le manifestazioni dell'isola presentate: lo "Sherbeth Festulval" di Cefalù e il "Riberella Days" di Ribera in provincia di Agrigento. La kermesse del gelato tornerà a Cefalù dal 15 al 1B settembre 2011 coinvolgendo turisti, professionisti e curiosi con workshop, degustazioni e spettacoli. La festa delle arance e degli agrumi di Sicilia trasformerà Ribera in un villaggio di arance dal 29 aprile all'l maggio. 
 
PROVINCIA
«Gli studenti trasferiti in via Dante»
Fine anno in un altro istituto, per trecento ragazzi del Fermi la soluzione si chiama via Dante. Occuperanno i locali che fino a qualche tempo fa utilizzavano i ragazzi del liceo Scientifico Leonardo da Vinci. I locali al momento sono liberi e l'affitto con i proprietari privati ancora valido.
Dunque per la Provincia, al momento, la soluzione è questa in attesa di trovare i fondi per la sistemazione del pilastro la cui stabilità è stata messa in dubbio. Si tratterebbe di un pilone con cemento depotenziato. Gli accertamenti lo stabiliranno meglio. Un progetto di recupero verrà fatto nelle prossime ore e si ricorrerà ad una somma urgenza per completare presto il restauro e dotare la scuola delle classi necessarie per il normale andamento del Fermi.
 
CULTURALI
«Toscanini», laboratori musicali già avviati
Al via da ieri presso l'Istituto superiore di studi musicali provinciale "Arturo Toscanini", che ha sede a Ribera, i Concerti laboratorio'. Si tratta di 7 incontri tematici di approfondimento musicologico nell'ambito del segmento di attività istituzionali dedicato alla ricerca, Tra questi un laboratorio sarà dedicato al bicentenario della nascita di Franz Liszt e sarà tenuto il 4 maggio prossimo dalla pianista milanese Federica Bortoluzzi, realizzato a seguito di un recente protocollo d'intesa con il conservatorio statale di musica "Marenzio' di Brescia. Ieri è stato trattato il tema "Il repertorio per flauto e chitarra" con il duo "Entr'Acte" formato da Ester Prestia (flauto) e Maurizio La Rocca (chitarra). In programma il 25 febbraio il laboratorio "La vocalità rinascimentale barocca" con Elena Carlino (soprano) e Giuseppe Maria Polizzi (liuto rinascimentale, tiorba, chitarra alla spagnola), il 18 marzo il laboratorio "Piano zip opera didattica per pianoforte", presentazione dell'autore Stefano Tesè. Altri incontri in programma fino all'11 maggio prossimo. 
 
RIBERA
FLAUTO CHITARRA
Cominciano oggi alle17 all'istituto superiore di studi musicali «Arturo Toscanini» di Ribera, nella sala Diplomi, i concerti-laboratorio. Spazio a Il repertorio per flauto e chitarra con il duo EntrActe: Ester Prestia (flauto) e Maurizio La Rocca (chitarra).
 
Gi argomenti all'ordine del giorno
Martedì la seduta del Consiglio: all'esame la promozione turistica
Dopo le riunioni straordinarie di Agrigento ed Enna, torna a riunirsi il prossimo 22 febbraio alle 18, il Consiglio provinciale. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo convocata dal presidente Raimondo Buscemi. In discussione la proposta del settore Ambiente e territorio, politiche comunitarie e attività negoziale di modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, la proposta del settore Infrastrutture stradali relativa all'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili provinciali e la proposta dei settore politiche del lavoro e dell'istruzione di modifica della deliberazione del Consiglio Provinciale relativa all'approvazione del nuovo schema di statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Quattro gli ordini dei giorno in discussione. Gli altri argomenti previsti riguardano la proposta del settore Promozione turistica ed attività economiche e turistiche sulla modifica dell'articolo del Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento della Consulta provinciale dei trasporti.)
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA.
Lo Faso e Schembri nella Giunta di Eugenio D'Orsi
Sono Felice Lo Faso, consulente del lavoro di Canicattì, ritenuto vicino all'area politica che si riconosce nell'ex presidente della Regione ed ex viceministro Angelo Capodicasa, e il ragioniere di Campobello di Licata Giuseppe Schembri, vicino alle posizioni del deputato regionale Giovanni Panepinto, i due nominativi che il partito democratico ha segnalato al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi affinché li inserisca nella sua nuova giunta. All'ultimo momento, infatti, il secondo nome da affiancare a Lo Faso è cambiato, anche se la provenienza geografica dei due prossimi assessori provinciali è rimasta immutata. Come si sa, la scelta non è stata né facile nè indolore dato che ha fatto arrabbiare moltissimo il consigliere provinciale Stefano Girasole, con il quale era stato concordato - secondo quanto lui stesso ha detto - il nominativo di un esponente Pd di Sciacca che poi tuttavia è stato tralasciato.
Girasole, come si sa, ha lasciato per reazione il Pd, anche se il segretario provinciale Emilio Messana non dispera di poterlo recuperare. «Girasole é un esponente di primo piano del partito - afferma - rappresenta un gruppo qualificato dei democratici di Sciacca e conto quanto prima di mettermi in contatto con lui per avere un discorso chiarificatore». Ma l'uscita del consigliere dal Pd ha suscitato anche gli appetiti di altri gruppi: lo stesso presidente D'Orsi sarebbe ben felice di accoglierlo nel Mpa, ma anche il Patto per il territono lo vorrebbe nel proprio gruppo.
Intanto, a quanto sembra, in casa Fu l'atmosfera continua a non essere del tutto serena. Luigi Gentile sarebbe sempre del'avviso di segnalare subito i nomi dei due assessori da inserire nella giunta provinciale. Pippo Scalia invece sarebbe di tutt'altro avviso, anche perché egli è stato sempre contrario a partecipare ad una giunta insieme al Pd. In realtà il deputato nazionale, vicino al senatore Adolfo Urso, è tra quelli che mal digeriscono la linea politica assunta da Gianfranco Fini e starebbe aspettando di vedere cosa sta succedendo a livello nazionale e regionale: la sua componente sembra sempre più distante dal presidente della Camera e peraltro il momento per Futuro e libertà non sembra tra i migliori. Se le distanze tra le posizioni di Scalia e quelle di Fini dovessero ulteriormente aumentare potrebbe anche ipotizzarsi l'allontanamento definitivo del deputato aragonese da Fli. A quel punto l'unico punto di arrivo per lui, a rigor di logica, potrebbe essere il Pdl e quindi il ministro Angelino Alfano. Ecco perché fino ad ora non c'é stata alcuna segnalazione nei confronti di D'Orsi, malgrado l'accordo iniziale sottoscritto da Gentile con gli altri rappresentanti del "cartello regionale" più Forza del Sud.
D'altra parte la soluzione della giunta tecnica era stata adottata proprio per superare le perplessità di Fli nei confronti del Pd e quelle di quest'ultimo nei confronti di Forza del Sud: é stato un modo di prendere tempo per vedere nel frattempo quale evoluzione ci sarà sia a Roma che a Palermo. insomma una giunta-ponte in attesa che vengano delineate meglio le varie posizioni per approdare poi ad una soluzione politica più stabile.
 
Ancora sull'aeroporto
Lettera aperta a tutti i Cittadini agrigentini. Il presidente D'Orsi, per non annoiarsi, dato che in tre anni ha risolto i problemi di questa provincia, non fa altro che incrementare le conferenze stampa per propinarci ancora la costruzione di un aeroporto inutile ed irrealizzabile. Adesso, caro presidente le pongo alcuni quesiti: a cosa serve una pista di 1550 metri quando ancora in questa provincia abbiamo collegamenti stradali a dir poco disastrosi, parecchie scuole dove i bambini patiscono il freddo perché le aule sono prive di riscalda- menti, una agricoltura ormai allo sfacelo,.il turismo inesistente.., e tante altre cose che non Le sto ad elencare ma che conosce benissimo. Fermo restando che condanniamo fermamente gli atti intimidatori da Lei subiti, Le chiedo di dire pubblicamente con una ennesima Conferenza stampa, cosa ha fatto di concreto per questa provincia, So già che non lo farà, perché si trincera dietro un silenzio che ben fa comprendere a tutti che tutto ha fatto, tranne che occuparsi di cose serie. Caro Presidente l'economia di una provincia non si risolleva con la costruzione di 1.500 metri di pista, gli aeroporti che abbiamo in Sicilia bastano e avanzano, In ogni caso voglio dimostrarLe quanto sia inutile l'aeroporto di Licata. Un esempio? I cittadini di S. Margherita Belice, Montevago, Sambuca di Sicilia, Menfi, Ribera, Caltabellotta, Sciacca, Ribera, Montallegro Realmonte, sarebbero così folli da venire a Licata per prendere un aereo? Un altro esempio? I cittadini di Cammarata, S. Giovanni Gemini, Bivona, S. Biagio Platani, Casteltermini e altri ancora, pensa che Le farebbero la cortesia di venire a Licata per imbarcarsi su un aereo di non meglio specificate dimensioni? Come vede caro Presidente, invece di adoperarsi a migliorare la qualità della vita di questa provincia, ha perso e continua a perdere tempo. Lei dichiara di essere un presidente "Atipico" io invece dico che Lei non è assolutamente atipico, Lei vuole giocare sulla buona fede dei cittadini di questa provincia, preparandosi per la prossima campagna elettorale dicendo: io sono stato colui che voleva fare t'aeroporto ma altri non me l'hanno consentito. E no caro Presidente, pensa che la gente sia ancora stupida? Ancora ha dichiarato che sino a quando ci saranno Raffaele Lombardo ed Angelino Alfano l'aeroporto si farà. Caro Presidente Ia invidio, Lei vive su Marte. Ma quando mai il Ministro Alfano ha fatto qualcosa per questa provincia? E poi credo che in questo momento abbia altro a cui pensare, così come il Suo "Principale" Raffaele Lombardo.
GAETANO LOMBARDO
coordinatore Mnc
 
IL CASO. I dati forniti dalla Provincia offrono una chiave di lettura precisa
Lo smog cala solo a gennaio
Per il secondo anno consecutivo, lo smog, l'inquinamento dell'atmosfera, dell'aria respirata dagli agrigentini e non solo fa registrare un calo. Una diminuzione almeno nei cosiddetti «sforamenti» del tetto massimo consentito dalle leggi vigenti. la Provincia regionale come sempre ha fornito con grande dovizia di particolari i dati relativi allo scorso gennaio, quando sono stati registrati «solo» 3 sforamenti dei limiti, nelle centraline di rilevamento di Monserrato, Porto Empedocle i e Canicattì.
Impressionante è lo sforamento registrato mediamente l'undici gennaio a Monserrato, con un +240,9 microgrammi al metro cubo delle cosiddette PMIO, ovvero le polveri sottili. Sottili, ma che provocano tanto male all'organismo. Ma la questione verte su un altro elemento, da ritenere per nulla trascurabile. Nello scorso mese di dicembre gli sforamenti furono 7, a gennaio uno solo. Come se all'improvviso una delle fonti di maggiore inquinamento dell'aria avesse cessato di emettere nell'aria le proprie sostanze nocive.
E qui scatta l'analisi, per nulla scientifica, ma decisamente logica: anche a cavallo tra il 2009 e il 2010 ci fu un netto stacco tra il dato di dicembre e quello di gennaio. Dati confermati anche in questi ultimi due mesi. Due anni fa come oggi dunque, l'aria di Agrigento e dintorni è meno intossicata grazie forse alla sospensione delle emissioni nell'atmosfera di qualcosa.
In giro non è che ci siano 50 attività industriali capaci di immettere nell'aria tanta nocività. Non essendo al momento in possesso di dati forniti dalle singole aziende impegnate nel territorio, nella produzione di cemento, energia elettrica o laterizzi, c'è da ritenere che una di queste attività abbia quanto meno ridotto la propria produttività - come nel periodo 2009-2010 - a tutto beneficio dei polmoni della gente. Chi sia lo stabilimento che abbia ridotto resta un mistero, ma un simile ridimensionamento delle emissioni nocive nell'aria non si può spiegare diversamente. Il flusso veicolare infatti nelle zone adiacenti le centraline di rilevamento non è certamente diminuito, sgomberando quindi il campo dalle avventurose ipotesi fatte da alcuni circa l'origine dell'inquinamento dell'aria nel capoluogo e dintorni. A Monserrato, Villaseta e Porto Empedocle l'aria non ha certamente effetti balsamici, ma almeno in questo gennaio ormai alle spalle dalle centraline della Provincia sono giunte notizie meno funeste di tutto il 2010 appena finito.
Difficile dire se con il passare dei mesi la diminuzione degli sforamenti si confermerà anche perché un simile risultato avrebbe qualcosa di clamoroso. Nè si può pensare che le aziende che emettono fumi nell'atmosfera possano chiudere o ridurre ulteriormente la propria produttività.
 
I PRODOTTI LOCALI NELLE MENSE SCOLASTICHE E OSPEDALIERE
Pesca, sì alla grande distribuzione
Via libera dell'assessore regionale alla Pesca, Elio D'Antrassi, alla possibilità per i pescatori di entrare nella grande distribuzione di vendita e di progetti tesi a obbligare in qualche modo le mense scolastiche e ospedaliere all'uso dei prodotti locali, Il rappresentante del governo regionale ha tracciato questo percorso in occasione di un incontro con una delegazione saccense convocata per affrontare le delicate questioni della crisi di un settore che fino a pochi anni fa era il fulcro dell'economia siciliana e agrigentina. All'incontro hanno partecipato il vicesindaco Carmelo Brunetto, il presidente della Commissione consiliare Attività Produttive Lorenzo Maglienti, i presidenti delle cooperative Madonna del Soccorso e Fra Pescatori Leonardo Gurreri e Nino Randazzo, il consigliere comunale Calogero Bono, il consigliere provinciale Ezio Di Prima. Presenti, oltre all'assessore regionale alla Pesca Elio D'Andrassi, il deputato saccense Vincenzo Marinello, i dirigenti dell'assessorato Tumbiolo e Patrizia Vinci. Sono state approfondite a 360 gradi tutte le questioni riguardanti il settore pesca, mettendo attorno a un tavolo le istituzioni e i rappresentanti dei pescatori. Si è discusso di progettazione, di credito ai pescatori, di ammodernamento della flotta, di problematiche come il caro gasolio, di una migliore commercializzazione del pescato. «Abbiamo proposto la realizzazione del mercato del pescatore - dice Brunetto - al fine di accorciare la filiera, di abbassare i prezzi e di agevolare sia il produttore che il consumatore». Ma sono venute fuori anche altre proposte da  parte dell'on. Vincenzo Marinello, come quello dell'utilizzo dei fondi Fep da destinare alla demolizione delle imbarcazioni dalle più piccole alle più grandi; una convenzione tra il dipartimento alla Pesca e l'Ircac per l'uso di 500 mila euro della finanziaria del 2008-2009 per cofinanziare il credito agevolato; l'inserimento di una norma in finanziaria per il consolidamento dell'esposizione debitoria da estendere anche al settore della pesca oltre che all'agricoltura; l'utilizzazione di fondi statali per il finanziamento della costruzione di nuove imbarcazioni; la possibilità del medio credito costituendo un unico soggetto tra Ircac, Crias e Irfis. «Entrare nella grande distribuzione credo sia una cosa realizzabile in poco tempo - ha commentato Di Prima - prendiamo arto di queste incoraggianti prospettive, così come risulta interessante l'idea di costituire dei consorzi di gestione costiera di cui il Comune, anche se non ha competenza, si potrà fare promotore».

Agrigentooggi

Ausilia Eccelso: sulla Giunta provinciale e nuovi incarichi
AGRIGENTO - Che già la giunta recentemente nominata da D'Orsi fosse una giunta di precari si era capito dal primo momento ed era anche chiaro, come già avevamo asserito in precedenza, che l'unica intenzione fosse quella di mantenere le poltrone.
Ora, che questa fosse nata perché vi sia stata un'improvvida scelta di scioglimento della precedente da parte del Presidente D'Orsi e dopo troppo tempo di "scopertura" si dovesse quantomeno accontentare i cittadini raccontandogli l'ennesima balla della "nuova coalizione" si era capito, ma è evidente (e questo lo capirebbe anche un bambino) che questa giunta "a scadenza" è stata nominata solo in attesa di capire meglio quali saranno gli assetti politici definitivi in un momento di così tanta confusione di alleanze.
Poi, che ci si vanti che i nuovi assessori nominati, non abbiano mai fatto politica attiva fa venire un sorriso soprattutto a noi dell'IDV da sempre tacciati di essere "amici" di quel tal Grillo che propone in politica gente senza alcuna esperienza. Ma come si può pensare di poter portare avanti un'intera provincia con persone - sicuramente le migliori del mondo -, ma che non hanno mai avuto un approccio con l'amministrazione pubblica?
Ed in attesa che in casa PD, novello componente di maggioranza e compagno dei Lombardiani, riescano a mettersi d'accordo su chi deve andare a "sedersi", assistiamo all'ennesima beffa ai danni dei cittadini che devono vedere e ingoiare come, con una determina politica, ex assessori ricevano incarichi d'oro, sostitutivi delle nomine politiche (ricorda quasi un certo presidente del consiglio che, anzichè pagare le sue amiche con i propri soldi, le ha nominate consigliere regionali di modo tale da farle stipendiare dallo Stato), pur non avendone il requisito necessario con la giustificazione che, siccome hanno già ricoperto la carica di assessore al ramo allora non ce n'è di bisogno...ecco, abbiamo inventato una nuova forma di laurea breve: il mini corso da assessore.
E dire che con le lauree magistrali c'è gente che è a spasso e con questa invece si "guadagnano" 9.000,00 € in tre mesi.
In attesa di un'intercessione divina che illumini finalmente qualche politico di quelli che stanno in maggioranza (anche se ancora dobbiamo capire qual è) e che gli faccia fare qualche gesto - sebbene impopolare - ma finalmente per il bene dei cittadini anziché del solo interesse proprio, agli agrigentini non resta che sperare che si istituisca in maniera fissa il suddetto corso di mini laurea da assessore...
Ausilia Eccelso

Agrigentoweb

Nomina Castellino, intervento di Angelo Collura (Pdl)
Angelo Collura vicecoordinatore provinciale del Pdl interviene sulla nomina alla Provincia l'ex assessore Stefano Castellino quale esperto dell'Ente con un'indennità di 3000 euro al mese.
"Da quello che apprendo dai mezzi d'informazione locali, in barba al tanto decantato contenimento della spesa pubblica, il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, ha firmato la delibera di nomina di Stefano Castellino quale esperto di ambiente.
Premesso che reputo Castellino una persona per bene e capace, trovo alquanto ingiustificabile e immorale che in un momento di grave crisi economica, con l'incombente emergenza precari con cui l'Ente deve misurarsi, un presidente possa al di là della indubbia professionalità del consulente Castellino, distribuire incarichi in questo modo. A questo punto trovo del tutto illogica e discutibile la scelta di averlo prima estromesso dalla giunta Provinciale per poi nominarlo come esperto. Sembrerebbe, un atto di "riconoscenza " nei confronti del suo concittadino, Castellino .
Scelte personali che non fanno altro che contribuire dall'allontanamento dalla politica di tutti quei giovani e sono tanti, che studiano e si sacrificano, credendo nelle istituzioni e in futuro migliore".

CSI, torneo Ordini Enti: sorpresa Provincia!
E' di tre pareggi ed una vittoria il bilancio dei quarti di finale del torneo di calcio a 8 Ordini Enti pubblici. Le gare sono state molto intense e tattiche, visto che il regolamento prevedeva, solo per i quarti di finale, che in caso di pareggio superava il turno la squadra meglio posizionata in classifica. Ma andiamo con ordine. La prima gara che si è disputata martedì è stata Ord. Ingegneri - Ass. Palmisano (Provincia). Il risultato di 2 a 1 a favore della Provincia è stata una sorpresa per tutti, infatti gli Ingegneri che hanno concluso il girone primi in classifica erano i favoriti e il superamento del turno sembrava alla portata della squadra. Le altre 3 gare, Studio Gaziano - Architetti, Ord. Avvocati - Pol. Stato - Beni Culturali - Carabinieri si sono concluse tutte con il risultato di 1 a 1.
Sono state gare molto tattiche e il risultato di pareggio conferma ciò.
La prossima settimana si svolgeranno le semifinali. Queste le gare: As Palmisano (Provincia) - Ord. Avvocati che si svolgerà Martedì 22 febbraio ore 21 e Studio Gaziano - Beni Culturali prevista per Giovedì 24 febbraio ore 22.
Le gare si svolgeranno presso l'impianto Pinetina di Agrigento.
Al termine del torneo si apriranno le iscrizioni per la coppa primavera sempre riservata agli ordini enti pubblici.

Provincia, i sindacati contro D'Orsi. Mercoledì assemblea del personale precario
I Segretari provinciali della Funzione Pubblica di CGIL, CISL, UIL, Buscemi Farruggia e Florio hanno indetto per giorno 23 febbraio 2011, alle ore 11, in concomitanza con lo svolgimento dell'assemblea dei lavoratori precari della Provincia Regionale di Agrigento, nell'aula consiliare, una conferenza stampa per illustrare il punto di vista delle Organizzazioni sindacali a seguito del reiterato rifiuto da parte del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, di incontrare i rappresentanti sindacali.
Con diverse missive, i Segretari Provinciali hanno chiesto di incontrare il Presidente per concertare il percorso di stabilizzazione del personale precario in servizio presso l'Ente Provincia, soprattutto a seguito dell'approvazione della L.R.24 del 29-12-2010, e per dare risposte certe, ai tantissimi lavoratori, che oltre ad essere preoccupati per l'avvenire sono, oggi, costretti a vivere con 600 euro al mese.
"Il Presidente D'Orsi - dicono i sindacalisti - non solo non ha voluto incontrare i sindacati, ma non ha voluto nemmeno dare le risposte scritte richieste, per chiarire i percorsi di stabilizzazione che l'Ente intenderebbe adottare.
Comportamento padronale inspiegabile ed incomprensibile, che viola le stesse norme di legge, che regolano i rapporti con il sindacato.
Forse parole quali informazione, concertazione, dialogo sociale sono scomparse, improvvisamente, dal vocabolario.
E dire che,con grandissimo rispetto istituzionale le Organizzazioni sindacali, nel dare la propria disponibilità a trovare soluzioni condivise,si sono fortemente adoperate non solo per rasserenare gli animi dei lavoratori,ma anche per cercare di trovare soluzioni al complesso problema.
Se il Presidente D'Orsi non ci vuole ricevere, pazienza! Sul piano personale ce ne faremo una ragione - dicono Buscemi, Farruggia e Florio - Con questo atteggiamento però il Presidente D'Orsi non sta offendendo solo il sindacato nel suo insieme, ma soprattutto i 120 padri di famiglia, che al sindacato ed al ruolo che svolge credono fortemente".
Durante i lavori saranno decise le azioni da intraprendere a supporto della vertenza.

Grandangolo

Ieri, gli agenti di un nucleo della Guardia di Finanza sono di nuovo piombati in alcuni uffici del palazzo provinciale a "caccia" di atti e  documenti probabilmente utili per eventuali indagini. Vari incartamenti - a quanto pare relativi a progetti e a fondi riservati dell´Ente provinciale - sono stati acquisiti dai militari durante l´attività di controllo. Atti amministrativi e documenti che adesso saranno passati al vaglio degli investigatori impegnati in una continua attività di monitoraggio delle iniziative della pubblica amministrazione nell´Agrigentino.Non è la prima volta che i militari del comando provinciale della guardia di finanza fanno "visita" alla Provincia di Agrigento, anche nei mesi scorsi i finanzieri acquisirono infatti documentazione forse nell´ambito di un´indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. "Ben vengano tutti i controlli necessari, non abbiamo nulla da temere, la mia amministrazione opera  nella legalità e nella trasparenza nell´interesse dei cittadini", così, in sintesi, aveva commentato il presidente D´Orsi il "blitz" delle fiamme gialle. Alla Procura di Agrigento è stato istituito un pool di magistrati che si occupano di reati nella pubblica amministrazione. Recentemente altre indagini e blitz investigativi hanno riguardato il Comune di Agrigento. 

Agrigentoflash

D'Angelo: "Giunta con scadenza non è legittimata"
«Si esca dalle ambiguità e si dica chiaramente - dichiara Carmelo D'Angelo - che la giunta provinciale non è politicamente legittimata a ricoprire un ruolo che ha già la data di scadenza». «I partiti - continua il consigliere del gruppo Sicilia - non possono permettersi di subordinare la politica di una intera provincia allo scontro politico tra poteri e tra uomini politici». «Si dica chiaramente - conclude D'Angelo - da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare e si superi l'equivoco prima del cinque aprile, riaffidando alla politica il primato delle scelte, perché, altrimenti, ad essere sconfitte saranno esclusivamente le esigente del nostro territorio».

Assemblea dei precari alla Provincia, intervento di Cgil, Cisl e Uil
I segretari provinciali della Funzione Pubblica di CGIL,CISL,UIL, Buscemi , Farruggia e Florio hanno indetto per giorno 23 febbraio,alle 11,in concomitanza con lo svolgimento dell'assemblea dei lavoratori precari della Provincia Regionale di Agrigento, nell'aula consiliare, una conferenza stampa per illustrare il punto di vista delle Organizzazioni sindacali a seguito del reiterato rifiuto da parte del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi,di incontrare i rappresentanti sindacali. Con diverse missive,i Segretari Provinciali hanno chiesto di incontrare il Presidente per concertare il percorso di stabilizzazione del personale precario in servizio presso l'Ente Provincia,soprattutto a seguito dell'approvazione della L.R.24 del 29-12-2010 ,e per dare risposte certe, ai tantissimi lavoratori,che oltre ad essere preoccupati per l'avvenire sono,oggi,costretti a vivere con 600 euro al mese. Il Presidente D'orsi non solo non ha voluto incontrare i sindacati,ma non ha voluta ,nemmeno,dare le risposte scritte richieste, per chiarire i percorsi di stabilizzazione che l'Ente intenderebbe adottare. Comportamento padronale inspiegabile ed incomprensibile,che viola le stesse norme di legge ,che regolano i rapporti con il sindacato. Forse parole quali informazione,concertazione,dialogo sociale sono scomparse, improvvisamente, dal vocabolario. E dire che,con grandissimo rispetto istituzionale le Organizzazioni sindacali,nel dare la propria disponibilità a trovare soluzioni condivise,si sono fortemente adoperate non solo per rasserenare gli animi dei lavoratori,ma anche per cercare di trovare soluzioni al complesso problema. Se il Presidente D'Orsi non ci vuole ricevere,pazienza!Sul piano personale Ce ne faremo una ragione, dicono Buscemi, Farruggia e Florio. Con questo atteggiamento,però il Presidente D'Orsi non sta offendendo solo il sindacato nel suo insieme,ma soprattutto i 120 padri di famiglia ,che al sindacato ed al ruolo che svolge credono fortemente. Durante i lavori saranno decise le azioni da intraprendere a supporto della vertenza.

Giunta provinciale, il Pd segnala Lo Faso e Schembri
Felice Lo Faso, consulente del lavoro di Canicattì (vicino all'area politica che si riconosce ad Angelo Capodicasa), e il ragioniere di Campobello di Licata Giuseppe Schembri ( vicino alle posizioni del deputato regionale Giovanni Panepinto), entreranno a far parte della nuova Giunta provinciale. La segnalazione dei due tecnici è arrivata ieri dai vertici provinciali del Partito Democratico. La scelta non è stata facile né indolore, dato che ha fatto arrabbiare moltissimo il consigliere provinciale Stefano Girasole, con il quale era stato concordato - secondo quanto lui stesso ha detto - il nominativo di un esponente Pd di Sciacca
che poi tuttavia é stato tralasciato.

Agrigentonotizie

Buscemi, Farruggia e Florio: " Il presidente della Provincia non vuole ascoltarci"
di Federica Barbadoro
I segretari provinciali della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil, Buscemi, Farruggia e Florio hanno indetto per giorno 23 febbraio 2011, alle 11, in concomitanza con lo svolgimento dell'assemblea dei lavoratori precari della provincia regionale di Agrigento, nell'aula consiliare, una conferenza stampa per illustrare il punto di vista delle organizzazioni sindacali a seguito del reiterato rifiuto da parte del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi,di incontrare i rappresentanti sindacali.
Con diverse missive, i segretari provinciali hanno chiesto di incontrare il presidente per concertare il percorso di stabilizzazione del personale precario in servizio presso l'Ente Provincia, e per dare risposte certe, ai tantissimi lavoratori,che oltre ad essere preoccupati per l'avvenire sono, oggi, costretti a vivere con 600 euro al mese.
"Il presidente D'orsi non solo non ha voluto incontrare i sindacati, - scrivono nella nota Buscemi, Farruggia e Florio - ma non ha voluto, nemmeno, dare le risposte scritte richieste, per chiarire i percorsi di stabilizzazione che l'Ente intenderebbe adottare. Comportamento padronale inspiegabile ed incomprensibile,che viola le stesse norme di legge ,che regolano i rapporti con il sindacato.
Se il presidente D'Orsi non ci vuole ricevere,pazienza!Sul piano personale ce ne faremo una ragione, - scrivono - con questo atteggiamento, però il presidente D'Orsi non sta offendendo solo il sindacato nel suo insieme, ma soprattutto i 120 padri di famiglia, che al sindacato ed al ruolo che svolge credono fortemente".
 
Infoagrigento

Giunta Provinciale: intervento dell'Italia dei Valori
"Che già la giunta recentemente nominata da D'Orsi fosse una giunta di precari si era capito dal primo momento ed era anche chiaro, come già avevamo asserito in precedenza, che l'unica intenzione fosse quella di mantenere le poltrone". A parlare è Ausilia Eccelso, dirigente dell'Italia dei Valori di Agrigento. "Ora - analizza Eccelso - che questa fosse nata perché vi sia stata un'improvvida scelta di scioglimento della precedente da parte del Presidente D'Orsi e dopo troppo tempo di "scopertura" si dovesse quantomeno accontentare i cittadini raccontandogli l'ennesima balla della "nuova coalizione" si era capito, ma è evidente (e questo lo capirebbe anche un bambino) che questa giunta "a scadenza" è stata nominata solo in attesa di capire meglio quali saranno gli assetti politici definitivi in un momento di così tanta confusione di alleanze. Poi, che ci si vanti che i nuovi assessori nominati, non abbiano mai fatto politica attiva fa venire un sorriso soprattutto a noi dell'IDV da sempre tacciati di essere "amici" di quel tal Grillo che propone in politica gente senza alcuna esperienza. Ma come si può pensare di poter portare avanti un'intera provincia con persone - sicuramente le migliori del mondo -, ma che non hanno mai avuto un approccio con l'amministrazione pubblica? Ed in attesa che in casa PD, novello componente di maggioranza e compagno dei Lombardiani, riescano a mettersi d'accordo su chi deve andare a "sedersi", assistiamo all'ennesima beffa ai danni dei cittadini che devono vedere e ingoiare come, con una determina politica, ex assessori ricevano incarichi d'oro, sostitutivi delle nomine politiche (ricorda quasi un certo presidente del consiglio che, anzichè pagare le sue amiche con i propri soldi, le ha nominate consigliere regionali di modo tale da farle stipendiare dallo Stato), pur non avendone il requisito necessario con la giustificazione che, siccome hanno già ricoperto la carica di assessore al ramo allora non ce n'è di bisogno...ecco, abbiamo inventato una nuova forma di laurea breve: il mini corso da assessore". "E dire che con le lauree magistrali c'è gente che è a spasso e con questa invece si "guadagnano" 9.000,00 € in tre mesi. In attesa di un'intercessione divina che illumini finalmente qualche politico di quelli che stanno in maggioranza (anche se ancora dobbiamo capire qual è) e che gli faccia fare qualche gesto - sebbene impopolare - ma finalmente per il bene dei cittadini anziché del solo interesse proprio, agli agrigentini non resta che sperare che si istituisca in maniera fissa il suddetto corso di mini laurea da assessore", ha concluso Ausilia Eccelso.

Ex assessore Castellino assunto come consulente alla Provincia: intervento di Zarbo (PdL)
"Caro D'Orsi, sei un bravo predicatore ma "razzoli" veramente male: una ne dici, cento ne pensi e mille ne fai! Leggiamo sul quotidiano "La Sicilia" di oggi che il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha firmato la delibera di nomina di Stefano Castellino quale esperto a 3.000 euro al mese. Alla faccia del contenimento della Spesa Pubblica che va tanto decantando". A denunciarlo è il consigliere del PdL alla Provincia di Agrigento, Gioacchino Zarbo.
"Al di là della indubbia professionalità del consulente Stefano Castellino - continua Zarbo - a noi sembra, soprattutto un atto di "riconoscenza politica" da parte del Presidente D'Orsi all'ex Assessore della Sua giunta, nonché Suo concittadino, Castellino per aver sostenuto con una Sua lista civica il sindaco Bonfante contro il candidato dell' M.P.A. Vella".
"Sono ormai finiti i tempi dell'austerità del Bilancio Provinciale, con l'approssimarsi di "fine legislatura" si apriranno, sempre più, "i cordoni della borsa", ha concluso Zarbo.

Comunicalo

AGRIGENTO. Nuovo 'blitz' delle fiamme gialle alla Provincia, acquisiti altri fascicoli
Nuova "irruzione" delle fiamme gialle negli uffici della Provincia Regionale di Agrigento.
Ieri, gli agenti di un nucleo della Guardia di Finanza sono di nuovo piombati in alcuni uffici del palazzo provinciale a "caccia" di atti e documenti probabilmente utili per eventuali indagini. Vari incartamenti - a quanto pare relativi a progetti e a fondi riservati dell'Ente provinciale - sono stati acquisiti dai militari durante l'attività di controllo. Atti amministrativi e documenti che adesso saranno passati al vaglio degli investigatori impegnati in una continua attività di monitoraggio delle iniziative della pubblica amministrazione nell'Agrigentino.
Non è la prima volta che i militari del comando provinciale della guardia di finanza fanno "visita" alla Provincia di Agrigento, anche nei mesi scorsi i finanzieri acquisirono infatti documentazione forse nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. "Ben vengano tutti i controlli necessari, non abbiamo nulla da temere, la mia amministrazione opera nella legalità e nella trasparenza nell'interesse dei cittadini", così, in sintesi, aveva commentato il presidente D'Orsi il "blitz" delle fiamme gialle. Alla Procura di Agrigento è stato istituito un pool di magistrati che si occupano di reati nella pubblica amministrazione. Recentemente altre indagini e blitz investigativi hanno riguardato il Comune di Agrigento. (CAGI)

Sicilia24h
 
Nomina Castellino, Collura (Pdl): "Incarico di cui D'Orsi poteva fare a meno"
Angelo Collura vice coordinatore provinciale del Pdl interviene sulla nomina alla Provincia l'ex assessore Stefano Castellino quale esperto dell'Ente con un'indennità di 3000 euro al mese.
"Da quello che apprendo dai mezzi d'informazione locali, in barba al tanto decantato contenimento della spesa pubblica, il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, ha firmato la delibera di nomina di Stefano Castellino quale esperto di ambiente.
Premesso che reputo Castellino una persona per bene e capace, trovo alquanto ingiustificabile e immorale che in un momento di grave crisi economica, con l'incombente emergenza precari con cui l'Ente deve misurarsi, un presidente possa al di là della indubbia professionalità del consulente Castellino, distribuire incarichi in questo modo. A questo punto trovo del tutto illogica e discutibile la scelta di averlo prima estromesso dalla giunta Provinciale per poi nominarlo come esperto. Sembrerebbe, un atto di "riconoscenza " nei confronti del suo concittadino, Castellino .
Scelte personali che non fanno altro che contribuire dall'allontanamento dalla politica di tutti quei giovani e sono tanti, che studiano e si sacrificano, credendo nelle istituzioni e in futuro migliore".

Giunta D'Orsi, Eccelso(Idv): "L'ennesima beffa per gli agrigentini"
Ausilia Eccelso dirigente provinciale e regionale di Italia dei valori interviene sulla composizione dell'attuale giunta D'Orsi, mettendo in luce l'assenza di requisiti di cui i componenti nominati dovrebbero disporre. "Che già la giunta recentemente nominata da D'Orsi fosse una giunta di precari - dichiara l'esponente di IDV - si era capito dal primo momento ed era anche chiaro, come già avevamo asserito in precedenza, che l'unica intenzione fosse quella di mantenere le poltrone. Ora, che questa fosse nata perché vi sia stata un'improvvida scelta di scioglimento della precedente da parte del Presidente D'Orsi e dopo troppo tempo di "scopertura" si dovesse quantomeno accontentare i cittadini raccontandogli l'ennesima balla della "nuova coalizione" si era capito, ma è evidente (e questo lo capirebbe anche un bambino), che questa giunta "a scadenza" è stata nominata solo in attesa di capire meglio quali saranno gli assetti politici definitivi in un momento di così tanta confusione di alleanze. Poi, che ci si vanti che i nuovi assessori nominati, non abbiano mai fatto politica attiva fa venire un sorriso soprattutto a noi dell'IDV da sempre tacciati di essere "amici" di quel tal Grillo, che propone in politica gente senza alcuna esperienza. Ma come si può pensare di poter portare avanti un'intera provincia con persone - sicuramente le migliori del mondo -, ma che non hanno mai avuto un approccio con l'amministrazione pubblica?
Ed in attesa che in casa PD, novello componente di maggioranza e compagno dei Lombardiani, riescano a mettersi d'accordo su chi deve andare a "sedersi", assistiamo all'ennesima beffa ai danni dei cittadini che devono vedere e ingoiare come, con una determina politica, ex assessori ricevano incarichi d'oro, sostitutivi delle nomine politiche (ricorda quasi un certo presidente del consiglio che, anzichè pagare le sue amiche con i propri soldi, le ha nominate consigliere regionali di modo tale da farle stipendiare dallo Stato), pur non avendone il requisito necessario con la giustificazione che, siccome hanno già ricoperto la carica di assessore al ramo allora non ce n'è di bisogno...ecco, abbiamo inventato una nuova forma di laurea breve: il mini corso da assessore. E dire che con le lauree magistrali c'è gente che è a spasso e con questa invece si "guadagnano" 9.000,00 euro in tre mesi. In attesa di un'intercessione divina che illumini finalmente qualche politico di quelli che stanno in maggioranza (anche se ancora dobbiamo capire qual è) e che gli faccia fare qualche gesto - sebbene impopolare - ma finalmente per il bene dei cittadini anziché del solo interesse proprio, agli agrigentini non resta che sperare che si istituisca in maniera fissa il suddetto corso di mini laurea da assessore

D'Angelo: "Una giunta con la data di scadenza non è legittimata"
"Si esca dalle ambiguità e si dica - dichiara Carmelo D'Angelo - che la giunta provinciale non è politicamente legittimata a ricoprire un ruolo che ha già la data di scadenza. I partiti - continua il consigliere del gruppo Sicilia - non possono permettersi di subordinare la politica di una intera provincia allo scontro politico tra poteri e tra uomini politici. Si dica chiaramente - conclude D'Angelo - da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare e si superi l'equivoco prima del cinque aprile, riaffidando alla politica il primato delle scelte, perché, altrimenti, ad essere sconfitte saranno esclusivamente le esigente del nostro territorio".

Precari Provincia: sindacati contro D'Orsi
I Segretari provinciali della Funzione Pubblica di CGIL,CISL,UIL, Buscemi , Farruggia e Florio hanno indetto per mercoledì prossimo,alle ore 11, in concomitanza con lo svolgimento dell'assemblea dei lavoratori precari della Provincia Regionale di Agrigento, nell'aula consiliare, una conferenza stampa per illustrare il punto di vista delle Organizzazioni sindacali a seguito del reiterato rifiuto da parte del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, di incontrare i rappresentanti sindacali. Con diverse missive, - si legge in una nota - i Segretari Provinciali hanno chiesto di incontrare il Presidente per concertare il percorso di stabilizzazione del personale precario in servizio presso l'Ente Provincia,soprattutto a seguito dell'approvazione della L.R.24 del 29-12-2010 ,e per dare risposte certe, ai tantissimi lavoratori,che oltre ad essere preoccupati per l'avvenire sono,oggi,costretti a vivere con 600 euro al mese.
"Il Presidente D'orsi - proseguono i sindacalisti Buscemi, Farruggia e Florio - non solo non ha voluto incontrare i sindacati, ma non ha voluto, nemmeno,dare le risposte scritte richieste, per chiarire i percorsi di stabilizzazione che l'Ente intenderebbe adottare. Comportamento padronale inspiegabile ed incomprensibile,che viola le stesse norme di legge ,che regolano i rapporti con il sindacato. Forse parole quali informazione,concertazione,dialogo sociale sono scomparse, improvvisamente, dal vocabolario. E dire che,con grandissimo rispetto istituzionale le Organizzazioni sindacali,nel dare la propria disponibilità a trovare soluzioni condivise,si sono fortemente adoperate non solo per rasserenare gli animi dei lavoratori,ma anche per cercare di trovare soluzioni al complesso problema. "Se il Presidente D'Orsi non ci vuole ricevere,pazienza!Sul piano personale Ce ne faremo una ragione, concludono Buscemi, Farruggia e Florio. Con questo atteggiamento il Presidente D'Orsi non sta offendendo solo il sindacato nel suo insieme, ma soprattutto i 120 padri di famiglia, che al sindacato ed al ruolo che svolge credono fortemente".

Provincia: Castellino consulente. Pdl all'attacco
Resta infuocato il dibattito politico alla provincia regionale di Agrigento. Se da una parte, tiene banco il varo della nuova giunta dall'altra, ad alzare il livello dello scontro la decisione del presidente Eugenio D'Orsi di nominare l'ex assessore Stefano Castellino quale esperto dell'Ente con un compenso di 3.000 euro al mese. All'attacco i consiglieri provinciali del Pdl, che in una nota indirizzata a D'Orsi scrivono: "sei un bravo predicatore ma "razzoli" veramente male: una ne dici, cento ne pensi e mille ne fai! Alla faccia del contenimento della Spesa Pubblica che va tanto decantando!"
"Al di là della indubbia professionalità del consulente Stefano Castellino, - proseguono - a noi sembra, soprattutto un atto di "riconoscenza politica" da parte del Presidente D'Orsi all'ex Assessore della sua giunta, nonché suo concittadino, Castellino, per aver sostenuto con una Sua lista civica il sindaco Bonfante contro il candidato dell' M.P.A. Vella. Sono ormai finiti i tempi dell'austerità del Bilancio Provinciale, con l'approssimarsi di "fine legislatura" si apriranno, sempre più, "i cordoni della borsa". Avanti, ce ne sarà per tutti!".

20/02/11

GIORNALE DI SICILIA
 
RIMPASTO. Dopo le rinunce di Schembri e Lo Faso, sono pronti i sostituti. Futuro e Libertà potrebbe restare fuori
Provincia, il D'Orsi-Ter può nascere, il Pd ha pronti altri due assessori
Nuova vita al D'Orsi ter. Domani mattina infatti subentreranno altri due assessori tecnici indicati dal Partito democratico. Dopo la rinuncia di Schembri e Lo Faso, il Pd cala l'assodi una donna di Campobello di Licata e di un avvocato di Canicattì, I nomi sono top secret per evitare brutte Figure CO. me quella confezionata ieri con l'annuncio dei nomi di Schembri e Lo Faso che poi hanno rinunciato. L'attenzione adesso è puntata su Futuro e libertà che rischia di scomparire in provincia di Agrigento. Pippo Scalia, in dissenso on il leader di Pii, Gianfranco Pini, sembra orientato a lasciare il partito. Indiscrezioni parlano di un avvicinamento di Scalia e Gentile a Forza dei sud di Gianfranco Miccichè e Michele Cimino, Ma ancora non c'è certezza. Quindi non si sa bene se a Fli interessa ancorala trattativa perla giunta D'Orsi 1cr. Intanto interviene il consigliere Carmelo D'Angelo. "Si esca dalle ambiguità e si dica chiaramente - dichiara D'Angelo - che la giunta provinciale non è politicamente legittimata a ricoprire un ruolo che ha già la data di scadenza. Si dica chiaramente - conclude - da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare e si superi l'equivoco prima dei 5aprile". Anche Italia dei valori fa sentire la propria voce, con Ausilia Eccelso. "Che già la giunta recentemente nominata da D'Orsi fosse una giunta di precari - scrive - si era capito dai primo momento. Forse è la volta buona. La terza giunta D'Orsi, a meno di clamorose sorprese, potrebbe essere completata nelle prossime ore. Questa giunta "a scadenza" è stata nominata solo inattesa di capire meglio quali saranno gli assetti politici definitivi in un momento di così tanta confusione di alleanze". Eccelso interviene anche sulla nomina dell'ex assessore Castellino. "E dire che con le lauree magistrali c'è gente che è a spasso e con quella di ex assessore invece si "guadagnano" 9,000 euro in tre mesi". Inattesa di un'intercessione che illumini finalmente qualche politico di quelli che stanno in maggioranza - sottolinea Eccelso - agli agrigentini non resta che sperare che si istituisca in maniera fissa il suddetto corso di mini laurea da assessore". 
 
PROVINCIA. La nomina del nuovo consulente
Collura: solo uno spreco di soldi
Angelo Collura vice coordinatore provinciale del «Pdl» interviene sulla nomina alla Provincia l'ex assessore Stefano Castellino quale esperto dell' Ente con un'indennità di 3000 euro al mese. "In barba al tanto decantato contenimento della spesa pubblica, il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, ha firmato la delibera di nomina di Stefano Castellino quale esperto di ambiente -scrive Collura. - Trovo alquanto ingiustificabile e immorale che in un momento di grave crisi economica, con l'incombente emergenza precari con cui l'Ente deve misurarsi, un presidente possa al di là della indubbia professionalità del consulente Castellino, distribuire incarichi in questo modo. Sembrerebbe, un atto di "riconoscenza" nei confronti del suo concittadino, Castellino. 
 
Niente acqua, la Girgenti respinge ogni attacco
«Girgenti Acque non centra nulla con i disservizi alla sede centrale della Provincia di Agrigento. Anzi, l'Ente ha disatteso la produzione di documenti che avrebbero potuto far risolvere prima la situazione». Lo spiega la società che chiarisce che proprio con l'obiettivo di regolarizzare la situazione era stato concordato, con i responsabili degli Uffici provinciali, di rifare le opere di appresamento e di installare contatori singoli, ciascuno per ogni ufficio servito.
«La Girgenti Acque - continua la nota - prima del Natale scorso, ha predisposto la parte di impianti di propria competenza, continuando comunque a garantire l'approvvigionamento idrico con il vecchio allaccio. Nel frattempo la Provincia regionale avrebbe dovuto produrre la necessaria documentazione per la stipula del nuovo contratto ed eseguire i lavori di collegamento del contatore con la propria cisterna di accumulo. Cosa che non ha fatto. Nonostante ciò la Girgenti Acque ha comunque provveduto, la scorsa settimana, a montare il contatore al fine di accelerare i tempi della nuova fornitura. Appare chiaro, dunque, che nessuna responsabilità può essere attribuita alla Girgenti Acque SpA tenuto conto che si è prontamente prodigata per tutte le lavorazioni propedeutiche al perfezionamento dell'allaccio».
 
Sindacati a D'Orsi: ora parliamo noi
I sindacati dei lavoratori precari della provincia regionale di Agrigento, alzano i toni della vertenza in corso con il presidente Eugenio D'orsi sulla mancata convocazione delle parti per proseguir eil dialogo interrotto a fine anno, I segretari provinciali della Funzione Pubblica di (Cgil, Cisl e Uil Buscemi Farruggia e Florio hanno convocato per mercoledì prossimo, alle 11, in concomitanza con lo svolgimento dell'assemblea dei lavoratori precari nell'aula consiliare, una conferenza stampa per illustrare il punto di vista delle Organizzazioni sindacali a seguito del reiterato rifiuto da parte di D'Orsi, di incontrare i rappresentanti sindacali. «Questo presidente - scrivono - sta mostrando un comportamento padronale inspiegabile ed incomprensibile, che viola le stesse norme di legge ,che regolano i rapporti con il sindacato. Forse parole quali informazione, concertazione, dialogo sociale sono scomparse, improvvisamente, dal vocabolario».
 
LA SICILIA
 
GUARDIA DI FINANZA
Ispezione e sequestro di documenti negli uffici della Provincia regionale
I militari della Guardia di Finanza hanno fatto visita agli uffici della Provincia regionale di Agrigento per acquisire atti e documenti, probabilmente utili per eventuali indagini. Non si conosce il motivo dell'ispezione, che potrebbe nascere da esposti presentati alla Procura, oppure essere in qualche modo collegata a inchieste già in corso. Vari incartamenti - a quanto pare relativi a progetti e a fondi riservati dell'Ente provinciale - sono stati acquisiti dai militari durante l'attività di controllo. Atti amministrativi e documenti che adesso saranno passati al vaglio degli investigatori impegnati in una continua attività di monitoraggio delle iniziative della pubblica amministrazione nell'Agrigentino. Non è la prima volta che i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza fanno controlli alla Provincia di Agrigento, anche nei mesi scorsi i finanzieri acquisirono, infatti, documentazione forse nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica. Dai vertici del comando provinciale non arrivano conferme dell'attività negli uffici provinciali, anche se bisogna sottolineare che questo tipo di controlli viene periodicamente effettuato dalla Guardia di Finanza non solo all'Ente Provincia, ma in tutti gli enti pubblici presenti sul territorio.
Alla Procura di Agrigento è stato istituito un pool di magistrati che si occupano di reati nella pubblica amministrazione. Recentemente altre indagini e blitz investigativi hanno riguardato il Comune di Agrigento.
 
Il 23 giorno decisivo per i precari dell'AP
Continua l'agitazione dei precari della provincia Regionale di Agrigento che chiedono risposte certe sul loro futuro. Accanto ai lavoratori ci sono i sindacati di Cgil, Cisl e Uil che denunciano "un comportamento padronale inspiegabile del presidente Dorsi". Dopo le riunioni e le proteste dei mesi scorsi, i segretari provinciali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Buscemi, Farruggia e Florio hanno indetto per il prossimo 23 febbraio alle 11, nell'aula consiliare dell'ente provinciale, una conferenza stampa per illustrare il loro punto di vista «dopo - affermano i tre - il reiterato rifiuto da parte del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi,di incontrare i rappresentanti sindacali».
L'incontro con la stampa è stato programmato in concomitanza con lo svolgimento dell'assemblea dei lavoratori precari della provincia Regionale di Agrigento. A detta di Buscemi, Farruggia e Florio «il presidente D'orsi non solo non ha voluto incontrare i sindacati ma non ha voluto nemmeno dare le risposte scritte richieste, per chiarire i percorsi di stabilizzazione che l'ente intenderebbe adottare». Durante i lavori del prossimo 23 febbraio i sindacati, insieme ai lavoratori precari, comunicheranno le azioni da intraprendere a supporto della vertenza.
 
Inquinamento, preoccupano le polveri sottili
Dati della Provincia. Tdm e consiglieri hanno chiesto al sindaco una conferenza per discutere del problema
Ancora una volta Canicattì supera i limiti di legge consentiti sull'inquinamento atmosferico. E' emerso dai dati pubblicati dalla Provincia di Agrigento, che si è occupata del monitoraggio della qualità dell'aria nei comuni, I calcoli sono stati rilevati dalle centraline gestite dall'ente e sì riferiscono al mese di gennaio. L'inquinamento atmosferico nella stazione di Canicattì, al 9 gennaio scorso, è stato calcolato in 59.5 mg/m3 d'aria analizzata, 11 monitoraggio ha riguardato anche le centraline di Agrigento Centro, Montserrato, Agrigento Valle dei Templi, Cammarata, Lampedusa e Porto Empedocle. Ma il problema dell'inquinamento atmosferico a Canicattì era stato più volte attenzionato dal consiglio comunale, dalle associazioni ambientaliste ed a tutela della salute dei cittadini. Il Tribunale dei Diritti del Malato, infatti, aveva sostenuto che l'alto tasso di inquinamento ambientale esistente in città poteva essere la causa del progressivo aumento di malattie cardiorespiratorie e tumorali e dell'incremento di aborti spontanei. Il Tdm aveva anche suggerito di imporre agli imprenditori agricoli l'utilizzo di tutte le misure idonee a salvaguardare la salute dei dipendenti, maggiormente esposti al rischio di contrarre malattie spesso definite professionali. E su questo problema interviene nuovamente il consigliere comunale indipendente di Sinistra, Giuseppe Cacciato, il quale sollecita il presidente dell'assemblea canicattinese, Luigi Lalicata, ad organizzare una conferenza di servizi sul tema «Inquinamento atmosferico in città: cause e soluzioni». Secondo Cacciato all'incontro devono essere invitati a partecipare le associazioni ambientaliste, l'All, l'Airc e tutti quei gruppi nati con Io scopo di tutelare la salute dei cittadini. Da una riunione comune — a parere del consigliere comunale — possono emergere ottime argomentazioni e ci si può indirizzare verso la soluzione del problema.
 
PROVINCIA
Una donna nella Giunta in quota Pd
Potrebbe essere una donna, della stessa area politica del commercialista Giuseppe Schembri, ad entrare nella giunta provinciale in quota Partito democratico. Schembri infatti, ha delle difficoltà a far parte dell'esecutivo presieduto da Eugenio D'Orsi, a causa del proprio lavoro, per cui si sta individuando una soluzione alternativa. Si fa il nome di Teresa La Marca, anche lei di Campobello e vicina al deputato regionale Giovanni Panepinto.
Potrebbe invece accettare l'altro assessore designato, area Capidicasa, Felice Lo Faso, professionista di Canicattì. E sempre in casa Pd c'é sempre la speranza di poter convincere il consigliere provinciale Stefano Girasole a rientrare nei ranghi. Il segretario provinciale Emilio Messana avrà dei contatti con lui anche per non perdere tutto il gruppo che egli rappresenta e che costituisce - a detta dello stesso segretario - una parte rispettabile del partito nella città termale.
Ma non é tutto: lo "snellimento" del gruppo consiliare, con la partenza di Girasole, potrebbe portare ad una riduzione del numero degli assessori di marca Pd da due ad uno. Ed in casa Fli? Ufficialmente non ci sono novità. Ma sotto il Coperchio la pentola, a quanto pare, è in piena ebollizione. L'analisi che abbiamo fatto ieri é confermata da alcune indiscrezioni pubblicate da un quotidiano nazionale: Pippo Scalia sarebbe davvero in procinto di lasciare Futuro e Libertà, ma la destinazione finale non sarebbe il Pdl ma Forza del Sud.
La notizia peraltro potrebbe essere suffragata dall'annuncio che é stato fatto dall'ex vicepresidente della Regione Michele Cimino che tra poco alla Camera nascerà il gruppo parlamentare del partito fondato da lui e da Gianfranco Micciché. E sulla giunta provinciale interviene Ausilia Eccelso di Italia dei Valori secondo la quale «che già quella nominata da D'Orsi fosse una giunta di precari si era capito dal primo momento ed era anche chiaro che l'unica intenzione fosse quella di mantenere le poltrone. Ora, che questa fosse nata perché vi sia stata un'improvvida scelta di scioglimento della precedente da parte di D'Orsi e dopo troppo tempo di "scopertura" si dovesse quantomeno accontentare i cittadini raccontandogli l'ennesima balla della "nuova coalizione" si era capito, ma è evidente (e questo lo capirebbe anche un bambino) che questa giunta "a scadenza" è stata nominata solo in attesa di capire meglio quali saranno gli assetti politici definitivi in un momento di così tanta confusione di alleanze». Carmelo D'Angelo, che nell'ultima seduta consiliare ha tenuto a sottolineare che non esiste alla Provincia il gruppo di Forza del Sud, infine insiste: «Si esca dalle ambiguità e si dica chiaramente che la giunta provinciale non è politicamente legittimata a ricoprire un ruolo che ha già la data di scadenza, I partiti non possono permettersi di subordinare la politica di una intera provincia allo scontro politico tra poteri e tra uomini politici. Si dica chiaramente da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare e si superi l'equivoco prima del cinque aprile, riaffidando alla politica il primato delle scelte, perché, altrimenti, ad essere sconfitte saranno esclusivamente le esigenze del nostro territorio».
 
TURISMO
Delegazione alla Bit di Milano
Flash milanese per la delegazione che in questi giorni partecipa alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Insieme all'assessore al turismo Michele Ferrara, partecipano ad una delle più importanti manifestazioni sul turismo internazionale il presidente del consiglio comunale Filippo Bellanca, i consiglieri comunali Simone e Fabrizio Di Paola, il consigliere provinciale Mario Lazzano Quest'ultimo rappresenta la Provincia regionale di Agrigento insieme ad altri consiglieri ed è un decano della manifestazione milanese, come d'altronde lo sono anche Bellanca e Di Paola. La città di Sciacca sta promuovendo l'edizione 2011 del Carnevale ma anche le altre fonti di attrazione turistica: terme, pesca, ceramica e corallo.
 
OSPEDALE S. G. DI DIO. Cerimonia nel reparto di Medicina trasfusionale
Occhipinti, premio e commiato
Dopo 41 anni di servizio, di cui 33 trascorsi all'Unità Operativa di Medicina Trasfusionale dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, il dottor Francesco Occhipinti va in pensione. Dal prossimo 15 marzo, infatti, lascerà all'U. O. di Medicina Trasfusionale che ha diretto negli ultimi 13 anni. Ieri mattina il saluto quasi di commiato è coinciso con la consegna di una targa di benemerenza (50 x 60 ) che gli è stata conferita dall'Associazione Donatori di Sangue di Favara, presieduta dal dottor Calogero Belluzzo. L'iniziativa, che dal 6 gennaio ad oggi ha visto la premiazione di circa 130 personalità tra medici, autorità civili, militari, religiose, fondatori e volontari, è stata patrocinata dalla Provincia Regionale di Agrigento, che ha voluto sostenere l'attività di solidarietà che l'Associazione Donatori Sangue di Favara porta avanti ininterrottamente ormai da ben 27 anni. Alla cerimonia della scopertura della targa, che è stata collocata nell'atrio del reparto all'Unità Operativa di Medicina Trasfusionale dell'Ospedale San Giovanni di Dio, hanno partecipato il presidente della Provincia D'Orsi, il dottor Gero Bonfanti della direzione Sanitaria dell'Azienda Sanitaria Provinciale I di Agrigento, il direttore della Protezione Civile del capoluogo Maurizio Costa, il presidente dell'Avis di Agrigento, Gaspare Cumho, il presidente dell'Adas di Agrigento, Filippo Di Francesco, il dottor Calogero Belluzzo, diversi volontari dell'Ads Favara e l'intera equipe medica e paramedica del dottor Occipinti. Prima della svelatura della "gigantesca" targa di benemerenza, il presidente della Provincia si è detto compiaciuto di partecipare alla festa per il pensionamento di un medico che per tanti anni ha svolto la sua attività con impegno e professionalità, stando vicino ai malati. Il presidente ha ribadito che nonostante la politica del risparmio, la Provincia appoggia e promuove tutte quelle iniziative che ritiene meritorie per la collettività. "Di certo non possiamo essere soddisfatti - ha detto - per i 400 milioni spesi per lo studio dei delfini nel Mediterraneo. Una cosa che non è servita a nulla". Si è invece compiaciuto per l'attività portata avanti dall'Ads di Favara e per il lavoro svolto all'U. O. di Medicina Trasfusionale dell'ospedale di Agrigento. Il diretto interessato, il dottor Occipinti, nel suo intervento ha ripercorso gli anni in cui il sangue veniva donato a pagamento, definendo "delinquenti" i soggetti di un tempo, ai giorni nostri dove grazie alla nuova cultura della donazione il sangue viene donato gratuitamente dai tanti volontari benemeriti.
 
Agrigentonotizie

Consulenza a Castellino, interviene Angelo Collura
Sulla nomina a consulente del presidente D'Orsi dell'ex assessore Stefano Castellino interviene il vicecoordinatore provinciale del Pdl Angelo Collura.
"Da quello che apprendo dai mezzi d'informazione locali, in barba al tanto decantato contenimento della spesa pubblica - dichiara in una nota - il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, ha firmato la delibera di nomina di Stefano Castellino quale esperto di ambiente. Premesso che reputo Castellino una persona per bene e capace, trovo alquanto ingiustificabile e immorale che in un momento di grave crisi economica, con l'incombente emergenza precari con cui l'Ente deve misurarsi, un presidente possa al di là della indubbia professionalità del consulente Castellino, distribuire incarichi in questo modo. A questo punto trovo del tutto illogica e discutibile la scelta di averlo prima estromesso dalla giunta Provinciale per poi nominarlo come esperto. Sembrerebbe, un atto di 'riconoscenza' nei confronti del suo concittadino, Castellino. Scelte personali che non fanno altro che contribuire all'allontanamento dalla politica di tutti quei giovani e sono tanti, che studiano e si sacrificano, credendo nelle istituzioni e in futuro migliore".

Nomina Castellino, Eccelso: "Ennesima beffa ai danni dei cittadini"
Nota della responsabile provinciale di Idv Ausilia Eccelso sulla situazione politica della Provincia Regionale di Agrigento.
"Che già la Giunta recentemente nominata da D'Orsi fosse una giunta di precari si era capito dal primo momento ed era anche chiaro, come già avevamo asserito in precedenza, che l'unica intenzione fosse quella di mantenere le poltrone. Ora, che questa fosse nata perché vi sia stata un'improvvida scelta di scioglimento della precedente da parte del presidente D'Orsi e dopo troppo tempo di 'scopertura' si dovesse quantomeno accontentare i cittadini raccontandogli l'ennesima balla della 'nuova coalizione' si era capito, ma è evidente (e questo lo capirebbe anche un bambino) che questa giunta 'a scadenza' è stata nominata solo in attesa di capire meglio quali saranno gli assetti politici definitivi in un momento di così tanta confusione di alleanze".
E sulla nomina dell'ex assessore Stefano Castellino, Eccelso parla di "ennesima beffa ai danni dei cittadini che devono vedere e ingoiare come, con una determina politica, ex assessori ricevano incarichi d'oro, sostitutivi delle nomine politiche (ricorda quasi un certo presidente del Consiglio che, anzichè pagare le sue amiche con i propri soldi, le ha nominate consigliere regionali di modo tale da farle stipendiare dallo Stato), pur non avendone il requisito necessario con la giustificazione che, siccome hanno già ricoperto la carica di assessore al ramo allora non ce n'è di bisogno. Ecco, abbiamo inventato una nuova forma di laurea breve: il mini corso da assessore. E dire - conclude - che con le lauree magistrali c'è gente che è a spasso e con questa invece si 'guadagnano' novemila euro in tre mesi".

Giunta provinciale. Carmelo D'Angelo: "Non è politicamente legittima"
Nuovo attacco del consigliere provinciale del Gruppo Sicilia, Carmelo D'Angelo, alla Giunta provinciale. "Si esca dalle ambiguità e si dica chiaramente - dichiara - che la Giunta non è politicamente legittimata a ricoprire un ruolo che ha già la data di scadenza. I partiti - continua - non possono permettersi di subordinare la politica di una intera provincia allo scontro politico tra poteri e tra uomini politici. Si dica chiaramente - conclude D'Angelo - da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare e si superi l'equivoco prima del cinque aprile, riaffidando alla politica il primato delle scelte, perché, altrimenti, ad essere sconfitte saranno esclusivamente le esigente del nostro territorio.

Sagra, D'Orsi, Zambuto e Moncada. E un pizzico di Castellino...
Non è un gran belvedere.
Sicuramente da lontano non è uno spettacolo edificante da vedere e da commentare.
Tre argomenti hanno tenuto desta l'attenzione durante la settimana appena trascorsa e tutti, purtroppo e dal mio modesto punto di vista, degni di commiserazione.
Partiamo dalla Sagra del Mandorlo. Siamo abituati da decenni alle organizzazioni dell'ultimo momento, ai tentennamenti sui finanziamenti; non facciamo ormai più caso alle beghe per l'assegnazione della direzione artistica, della regia, alle beghe addirittura per l'incarico di accompagnatore. Cose normali in casa nostra. Quest'anno, però, abbiamo letteralmente toccato il fondo. A partire dall' affidamento dell'incarico per finire alla figura pietosa della consegna di un vassoio di pastine di martorana in premio ai gruppi concorrenti. Il genio degli organizzatori, sforzandosi un attimino, avrebbe potuto partorire una colletta a porta di ponte per reperire 3 o 400 euro necessari ad evitare una figura da oratorio parrocchiale. E che dire dei criteri di assegnazione e della gestione dell'evento? Non mi meraviglierebbe una indagine della Procura delle Repubblica, anzi, pensandoci bene, avrei seri dubbi pure su questo. Spesso gli atti dovuti sono dovuti solo a discrezione di qualche giudice zelante. Staremo a vedere ......A pensarci bene mi sento di dire che non ci vuole molto ad organizzare un evento del genere quando non hai l'acqua alla gola con i tempi e con le varie beghe politiche.E non bisogna neanche fare sforzi mentali particolari perché ci hanno già pensato centinaia di altre città sparpagliate nel mondo a farlo. Basta, per esempio, un comitato cittadino, guidato dal Sindaco che si assume personalmente la responsabilità dell'operato, il tutto costituito da VOLONTARI. Personalità artistiche già presenti in quantità nella nostra città, componenti o dirigenti delle decine di gruppi folk agrigentini, componenti l'associazione dei carrettieri, dei commercianti, delle imprese e degli artigiani oltre che i rappresentanti, forse più interessati, degli alberghi e dei ristoratori.
Tutti accomunati da un unico e solo interesse: far si che tutto funzioni perfettamente e per tempo e, soprattutto, non pensare ai soldi (povero scemo direte voi....)
Certo, i soldi serviranno! Devono essere rimborsati i gruppi, gli alberghi che li ospitano ed i ristoranti che devono provvedere al loro sostentamento. Poi ci sono il pullman per gli spostamenti, i teatri da affittare e tutto quanto ne viene necessariamente derivato.
Bisogna immancabilmente progettare per tempo il tutto mettendo da parte rivalità, invidie e prevaricazioni ma principalmente mettendo da parte la venialità, il desiderio smodato di mettere le mani sul malloppo. Non ci vuole molto. Un bando per un progetto artistico da premiare con una targa, una commissione di VOLONTARI che scelga il migliore; un piano finanziario costruito attorno al progetto artistico che dovrebbe comunque contenere una indicazione di massima dei costi. Un piano economico dettagliatissimo che preveda l'imputazione di ogni singola spesa e su questo andare a cercare gli enti interessati per il finanziamento. Regione, Provincia, Comune e Privati. No!, non è pura follia. Succede in quasi tutte le parti del mondo normale.
Saltando di palo in frasca voglio esprimere la mia ammirazione per l'ennesimo rimpasto della giunta D'Orsi: l'ennesimo ribaltone della nostra incapace, bassa e ridicola politica non troppo locale visto e considerato che il presidente deve dare conto e ragione ai padrini putativi della Regione e a qualche mammasantissima deputato nazionale.
Si rimpasta una giunta con persone che fuori saranno forse le migliori ma che non hanno alcuna esperienza di gestione della cosa pubblica in attesa della definizione dell'assetto finale frutto di contrattazioni minuziose e, aggiungo io, assolutamente meschine.
In attesa di che? Che qualcuno dall'alto indichi cosa?
Egr. Presidente, mi permetta un consiglio di alta politica. Una bella giunta rosso nerazzurra, con successivi inserimenti giallorossi e scudocrociati e qualche incarico esterno da affidare ai rappresentanti della miriade di partitucoli multicolori che fanno parte del sommo panorama politico regionale.
Chissà se non si riesce, una volta almeno, a definire questo fantomatico assetto dell'Amministrazione Provinciale e provare a dare un pò di dignità ad un territorio devastato da incompetenza, incuria e superficialità.
Approfitto dell'occasione per spezzare una lancia a favore del consigliere Castellino. Al di la della necessità, criticabile per quanto si vuole, di affidargli una consulenza, ho sentito alcune piccole imperfezioni da parte dell'opposizione di centro destra. Signori, è giusto criticare, questo è il gioco delle parti, ma è necessario che queste siano critiche costruttive e inconfutabili. Avete tacciato sa D'Orsi che Castellino di un incarico del valore di 30.000 euro. Mi permetto fare presente che questo incarico, seppur discutibile nell'essenza, ha un valore lordo di 9.000 euro che corrispondono a netti 2.200 euro per un massimo di tre mesi. Se si danno cifre in giro che si siano quelle corrette, senza sparare a zero per una mera opposizione politica.
Adesso andiamo, invece, all'argomento che più mi sta a cuore e che è il sintomo del malessere che regna ormai nella nostra cara vecchia Agrigento.
Mi giunge all'orecchio che la più importante impresa agrigentina ha deciso di preparare armi e bagagli e si accinge a lasciare Agrigento per trasferirsi a Milano.
Fermo restando l'indiscutibile diritto di ogni imprenditore di allocare la propria attività ove meglio gli aggrada non si può non porsi una domanda: Perché?
Come mai Totò Moncada decide di punto in bianco di spostare i suoi interessi verso altri siti?
Non penso proprio si tratti solo di convenienza economica; c'è di più!
C'è l'insofferenza verso un ceto politico che si ostina in maniera bieca e ottusa a mettere paletti di ogni tipo "contro" ogni e qualsiasi attività produttiva che possa dar lustro alla nostra regione.
E l'esempio lo abbiamo tutti davanti agli occhi. Cosa è riuscita a fare la Moncada Engineerin a Porto Empedocle e nel resto d'Italia e cosa, invece, ha fatto nella nostra città? Niente, nulla, zero, nisba. Perché?
Forse Moncada ritiene Agrigento indegna della sua collaborazione? Non fatemi ridere.
Semplicemente ha avuto sempre e in qualsiasi momento i bastoni fra le ruote. Motivo? Chiedetelo a Zambuto. Chiedetelo a Lombardo.
Perché leggi che dovrebbero favorire le aziende produttive siciliane vengono dalla stessa regione disattese in favore di altre aziende provenienti da altri posti? Catania insegna.
Qualsiasi amministrazione oculata si farebbe pieno carico delle necessità legittime di aziende locali. La nostra no. La nostra regione preferisce favorire società come Terna per il fotovoltaico anziché le nostre. E allora, caro Sig. Moncada, mi sento di dire che fa bene a portare fuori dalla sicilia i suoi interessi. Fa bene a portare le sue indiscusse capacità imprenditoriali in regioni dove queste sono ammirate e stimolate con qualsiasi mezzo.
Del resto cosa vogliamo di più? Siamo noi siciliani a volere questa gente al loro posto e a tenerglielo ben caldo ricevendo in cambio solo un gran bel calcio nel sedere.
Alfonso Civiltà

Nomina Castellino, Garascia (Fds): saprà contribuire alla crescita delle politiche ambientali
In merito alla nomina di Stefano Castellino come consulente per le tematiche ambientali della Provincia di Agrigento, interviene anche il coordinamento provinciale di Forza del Sud che tramite la responsabile dei dipartimenti e della formazione, Barbara Garascia, dichiara: "Non entriamo nel merito delle scelte del Presidente D'Orsi che restano prerogativa del ruolo che riveste. E' opportuno ricordare che i criteri che spingono ad individuare le persone più idonee a rivestire determinati incarichi nascono dalla valutazione della capacità di rispondere alle esigenze ed alle istanze del territorio, di quanto hanno concretamente realizzato e della passione che hanno riversato nell'ottemperanza dei propri compiti. Tutto ciò a prescindere da titoli e attestati che, solo se supportati da meriti effettivi, non rischiano di restare vuoti orpelli. Conosciamo e stimiamo Stefano Castellino apprezzato esponente di Forza del Sud e siamo certi che, per le competenze acquisite e le qualità oggettivamente dimostrate che gli sono valse la nomina quale consulente, saprà contribuire, con preparazione e spirito di abnegazione, alla crescita delle politiche ambientali della nostra provincia".

Agrigentoinformazioni

IL PRESIDENTE D'ORSI STA LAVORANDO ALLA SUA QUARTA GIUNTA IMPASTA E RIMPASTA LA VERITA' E' CHE FORSE MANCA IL LIEVITO
di Gerlando Gandolfo
Sì, è proprio una giunta provvisoria . A termine. Il presidente Eugenio D'Orsi andando avanti di questo passo entrerà a mani basse nel guinness dei primati: ha già fatto tre rimpasti, l'ultimo solo pochi giorni fa ed è già pronto il quarto....e chissà quanti ce ne aspettano ancora sino alla fine del suo mandato. Con gli assessori che vanno e vengono come in un terminal d'aeroporto...
Ma si può fare l'assessore sapendo che il proprio mandato è a termine? Che durerà solo un paio di settimane, il tempo che i partiti forniscano i nomi che D'Orsi aspetta, per fare loro posto ed messi alla porta? Che tipo di programmazione si può avviare?
Impasta e rimpasta, ma la verità è che forse manca il lievito ...e si sa, quando non ce n'è, come va a finire.

Licatanotizie
 
Campobello, l'avvocato Teresa La Marca assessore di D'Orsi
Campobello Di Licata, ore 22:00 - Un'altra donna nella giunta D'Orsi ter. Si tratta dell'avvocato di Campobello di licata, Teresa La Marca, 32 anni, in politica per la prima volta. Sarà proposta dal Partito democratico. La scelta è caduta sulla dottoressa La Marca, comare d'anello del capogruppo del Pd in consiglio comunale a Campobello di Licata, Giuseppe Sferrazza, dopo la rinuncia di Giuseppe Schembri. Domani Teresa La Marca potrebbe salire le scale del Palazzo Provinciale per i giuramento e per l'insediamento nell'esecutivo guidato dal presidente Eugenio D'Orsi. Dopo tantissimi anni, quindi la città di Campobello, torna ad avere una rappresentanza in giunta provinciale. L'ultimo assessore della Provincia, proveniente da questa città, era stato Giovanni Corallo negli anni 90′.

Canicattìnotizie
Campobello, Giuseppe Schembri rinuncia alla carica di assessore provinciale in quota Pd
Campobello di Licata, ore 10:35 - Iniziano a salire le scale del Palazzo della Provincia per ricevere l'incarico di assessore del D'Orsi ter, ma appena giunti al primo piano se ne pentono. E' la scena che si registra in questi giorni in attesa del completamento della giunta provinciale guidata dal presidente Eugenio D'Orsi. Protagonista di questa storia il Partito democratico, dove per dirla con le parole del coordinatore provinciale Emilio Messana: "Prima di accettare, gli assessori designati, rinunciano". E' quello che si è registrato anche ieri mattina. Il coordinatore del Pd, ha annunciato i nomi dei due tecnici che dovevano essere nominati assessori del D'Orsi ter in quota Pd: "I nomi finalmente ce li abbiamo - ha detto Messana - comunicando che uno di questi era il ragioniere Giuseppe Schembri, titolare di uno studio di consulenza a Campobello di Licata, con un passato di vice sindaco negli anni 90' durante la legislatura guidata da Giuseppe Smiraglia, e cognato dell'attuale consigliere Pd Giovanni Picone. Il nome era stato proposto dal capogruppo in consiglio provinciale Daniele Cammilleri. Il secondo nominativo era quello di Felice Lo Faso, avvocato di Canicattì, ex assicuratore ed attuale consulente della Procura, nominato dal consigliere Ettore Di Ventura.

21 FEBBRAIO
 
GIORNALE DI SICILIA
 
PROPRIETARI DEI TERRENI. Dopo il parere espresso dal ministro Matteoli
«Aeroporto, progetto bocciato. Meglio revocare gli espropri»
LJCATA. Dopo le dichiarazioni del ministro per le Infrastrutture ed i trasporti, Altero Matteoli sull'aeroporto di Licata, il comitato spontaneo degli agricoltori della piana, cioè quel gruppo di proprietari dei terreni da espropriare, torna a farsi sentire. «È ora di mettere fine all'avventura velleitaria e propagandistica del presidente D'Orsi, scrive il portavoce del comitato Salvatore Termini in una nota, a che serve blaterare contro gli agricoltori strumentalizzati di Licata, contro i potenti di Palermo e di Catania, contro il presidente dell'Enac Vito Riggio, indicati come nemici degli agrigentini». Sull'argomento interviene anche Salvatore Termini, componente del comitato. «Chiediamo al presidente D'Orsi di revocare gli espropri per permetterci di poter programmare il nostro futuro. Da un anno, infatti, i nostri terreni sono fermi, non possiamo nè vendere nè acquistare, non possiamo programmare investimenti perché non sappiamo come andrà a finire, visto che sulle nostre proprietà grava un preavviso di esproprio». Oltre a rivolgersi al presidente della Provincia, D'Orsi, il comitato chiede anche una pronta risposta all'amministrazione comunale di Licata. «Vogliamo ricordare a tutti gli agrigentini - aggiunge - che il presidente della Provincia ha vincolato circa 220 ettari di terreni, i migliori della piana di Licata, irrigati e coltivati in serre e tunnel per progettare una pista di appena 1400 metri di lunghezza e 60 metri di iarghezzaperlareji0 ne di un aeroporto definito regionale», pensando e dichiarando, di voler iniziare con una cosa piccola e poi si vedrà. Sull'aeroporto la posizione del presidente D'Orsi è chiara: «Andremo avanti - ha detto - perché vogliamo far crescere questo territorio». 
 
RIMPASTO. Il Pd indica i suoi due esponenti
Pippo Scalia: alla Provincia Fli in giunta
Scalia e Gentile sosterranno la giunta provinciale di Agrigento. Dopo alcuni giorni di silenzio, perché impegnati nella discussione interna a Futuro e libertà, i due leader agrigentini hanno confermato l'appoggio al D'Orsi ter e l'intenzione di entrare in giunta con 2 propri assessori. La conferma arriva dal parlamentare regionale Luigi Gentile. «Io rientro ad Agrigento domani (oggi ndr) - e subito mi attiverò con gli esponenti del partito per chiudere questa vicenda». Il futuro agrigentino per il Fli non sembra comunque essere tanto roseo. Nel senso che potrebbe arrivare la decisione di Scala di abbandonare Gianfranco Fini e schierarsi in altri partiti. Il ritorno al Pdl è dato per scontato, ma se così sarà i suoi seguaci non potranno sostenere D'Orsi. Altre indiscrezioni parlano di contatti tra Scalia e Forza del sud. Si vedrà. In una prima battuta, Futuro e libertà ha indicato al presidente D'Orsi i nomi dell'avvocato Ignazio Amato di Cattolica Eraclea e dell'agronomo Calogero Carlino di Favara. Nel Pd, intanto, tutto sembra essere pronto per la nomina dei due assessori indicati dal partito. Il consigliere Ettore di Ventura ha scelto Felice Lo Faso, che prima ha accettato, poi ha rinunciato, adesso ci avrebbe ripensato. Mentre il capogruppo Daniele Cammilleri ha indicato una donna di Campobello di Licata. Si chiama Teresa La Marca, ed è un volto nuovo della politica, così come aveva chiesto al Pd Giuseppe Schembri, indicato in prima battuta ma che poi ha rinunciato. Schembri aveva detto infatti «Spazio ai giovani». Stamattina potrebbe esserci la nomina. 
 
LA SICILIA
 
Provincia: per la nuova Giunta il Pd conferma le sue scelte
Sono quelli di Felice Lo Faso di Canicattì, professionista che si riconosce nelle posizioni politiche dell'ex presidente della Regione Angelo Capodicasa, e di Teresa La Marca di Campobello di Licata, vicina al deputato regionale Giovanni Panepinto, i nomi che ieri mattina il partito democratico agrigentino ha segnalato al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, I due dunque, come già anticipato dal nostro giornale, domani mattina saranno nominati ufficialmente assessori dell'esecutivo aggiungendosi agli otto che lo stesso presidente aveva nominato alcuni giorni addietro. Il Pd dunque alla fine, dopo una serie di riunioni, è riuscito a trovare una soluzione, anche se l'ha pagata a caro prezzo con l'uscita dal partito del consigliere Stefano Girasole. Rimane fuori anche la componente che fa riferimento al senatore Benedetto Adragna. E Fli? Stamattina, stando alle previsioni di ieri, Luigi Gentile dovrebbe comunicare i nomi dei due "tecnici" da inserire in giunta, ma non è detto che ciò avvenga (da parecchi giorni si attende ormai questa segnalazione che in realtà non arriva mai). Non si capisce bene se ciò, eventualmente, avverrà in pieno accordo con Pippo Scalia o se le loro strade si sono divise e l'ex assessore regionale ai lavori pubblici stia andando per conto proprio. In casa Futuro e Libertà, a dire il vero, escludono una frattura tra Gentile e Scalia ma è un fatto che nella gestione della crisi alla Provincia abbiano avuto atteggiamenti diversi, senza smentire peraltro le voci che li danno in dissidio. Domani sera comunque, in consiglio, D'Orsi presenterà ufficialmente la nuova giunta.
 
SOLE 24 ORE
 
Possibili ricorsi per un vuoto Legislativo
Rischio da 100 milioni sul tributo provinciale
Per le province italiane si profila un rischio economico non indifferente (circa 100 milioni di euro all'anno) per una possibile carenza legislativa sui tributo provinciale riscosso assieme al canone o tariffa per il servizio di igiene ambientale, prevalentemente per quanto riguarda la TIA-corrispettivo. L'articolo 19 del Dlgs 504/1992 ha istituito un tributo provinciale che remunerale funzioni delle province nei servizi ambientali. Il tributo si aggiungeva alla tassa vigente per cui, normalmente, veniva definito «addizionale provinciale» all'imposta principale. Con il Dlgs 22/199711 legislatore aveva risolto il problema dell'applicabilità del tributo provinciale rinverdendone la validità con un'espressa previsione (articolo 49,ultimo comma). Tale inserimento appariva corretto in quanto, se la natura della Tia era corrispettiva, e visto che l'articolo 19 parlava espressamente di applicazione ad un'entrata con i connotati della tassa, per far sopravvivere il prelievo tributario provinciale
era necessario prevederlo. Indipendentemente dalla soluzione della querelle sulla natura della «Tia 1», il tributo provinciale rimaneva applicabile con doppia motivazione se la Tia 1 fosse considerata tributo, con una sola motivazione di carattere legislativo (l'articolo 49) se la Tia 1 venisse considerata di natura corrispettiva. Nel Dlgs 152/2006, che contiene il Codice dell'ambiente, non viene però richiamato il tributo provinciale. Anzi, nel 1 comma, lettera "n" dell'articolo 264, è prevista l'abrogazione dell'articolo 19 del Dlgs 504/1992. Da questa abrogazione si dovrebbe ricavare l'inapplicabilità del tributo a partire dalla data di entrata in vigore del Dlgs 152. Dal momento che la «Tia 2» prevista dal Codice sembra avere natura corrispettiva (si veda l'articolo 33-bis della legge 31/2008 e 1' articolo 14, comma del Dl 78/2010) sembra necessario, per poter continuare ad applicare il tributo provinciale un espresso passaggio legislativo che autorizzi le aziende a bollettare, insieme al corrispettivo del servizio di igiene ambientale, anche il tributo (senza Iva). Di conseguenza, dal 29 aprile 2006 (data di entrata in vigore del Dlgs 152/2006) e certamente fino al 2008,11 tributo provinciale non era dovuto. Con il Dlgs 4/2008, (articolo 2, comma44) risulta cancellata l'abrogazione dell'articolo 264, comma 1, lettera n) del Codice. Come si devono comportare le aziende tenute all'applicazione e riscossione di questo tributo, sospese tra l'incudine delle province che continuano a richiederlo e il martello dei cittadini che potrebbero fare ricorso per la restituzione del pregresso? Va ricordato che le motivazioni alla base del tributo provinciale, e cioè il pagamento delle funzioni svolte dalle province, non sono venute meno con il Dlgs 152. Certamente sarebbe necessario un correttivo legislativo per consentire legalmente che ciò che era nato come accessorio ad un tributo possa sopravvivere come accessorio ad un corrispettivo.
 
La mancanza di affidabilità lascia fuori dalla gara
L'esclusione dalla gara per gravi inadempienze nell'esecuzione di precedenti contratti è motivata congruamente con il richiamo alle stesse: così ha stabilito il Consiglio di Stato nella sentenza 409 del 21 gennaio2011. La gravità della generica negligenza o dell'inadempimento a specifiche obbligazioni contrattuali, secondo i giudici, va commisurata al pregiudizio arrecato alla fiducia che la stazione appaltante deve poter riporre nell'impresa cui decide di affidare l'esecuzione di un nuovo rapporto contrattuale. Quindi, la valutazione assume un aspetto più soggettivo (di affidabilità) che oggettivo. Non a caso, l'articolo 38, comma 1, lettera o) del Dlgs 163/2006 include presupposti espressamente soggettivi (la malafede) oppure avulsi dallo specifico rapporto contrattuale (il grave errore nell'attività professionale), ma comunque idonei ad incidere sull'affidabilità dell'impresa.
 
Corte dei conti: esonerate le amministrazioni che hanno rispettato il patto di stabilità
La mobilità «dribbla» il turn over
Il vincolo non ferma i passaggi tra enti soggetti ai tetti di spesa
Le procedure di mobilità tra enti sottoposti a limitazioni sulle assunzioni non rientrano nei limite del turn-over del 20% rispetto alla spesa delle cessazioni dell'anno precedente. La Corte dei conti della Lombardia, con la deliberazione n. 80/2011 fissa i criteri e le regole per i trasferimenti del personale nell'anno in corso, dopo che il decreto legge della mano ra estiva (Dl 78/2010) ha rivisto ancora una volta le norme un contenimento della spesa di personale delle autonomie locali. L'introduzione della possibilità di assumere nel limite del 20% della spesa delle cessazioni intervenute nell'anno precedente ha spiazzato gli operatori. Da tempo infatti gli enti soggetti a patto di stabilità non avevano limitazioni allo assunzioni. 11 comma 557 della finanziaria2007 decretava infatti il contenimento della spesa di personale senza mai individuare una regola sul turn-over.
In altre parole, che l'entrata di un nuovo dipendente fosse per mobilità o per accesso dall'esterno della Pa, l'importante era ridurre la spesa rispetto all'anno precedente, senza vincoli numerici o «per testa».
Dal 2011 le cose cambiano. Oltre al limite di spesa vi è anche la regola del turn-over al 20 per cento. La Corte dei conti a Sezioni riunite, con la delibero n. di quest'armo, ha ritenuto che questo vincolo non si debba applicare agli enti non soggetti a patto. Ma per i comuni più grandi e per le province la questione diventa urgente, soprattutto per la possibilità di potersi "almeno" avvalere delle procedure di mobilità. E' stato quindi rispolverato dal cassetto l'articolo 1, comma 7 della legge 311/2004 (Finanziaria 2005). Quando ci sono limitazioni alle assunzioni a tempo indeterminato sono consentiti i trasferimenti per mobilità anche intercompartimentale, purché sia rispettato il patto di stabilità nell'anno precedente. Regola chiara e limpida. Dal 2011 tutti gli enti locali, siano o meno soggetti a patto, hanno limitazioni alle assunzioni e quindi la mobilità tra di essi è neutra. Il principio, già ripreso all'alba della legge 122/2010 da parte della Funzione Pubblica con la nota 46078, viene ora calato in casi concreti dalla Corte dei conti della Lombardia. La mobilità non rientra nei vincoli del turn-over del 20% della spesa delle cessazioni dell'anno precedente in presenza di tre condizioni. In prima battuta le operazioni di mobilità in uscita e in entrata non devono essere assimilabili ad assunzioni e/o cessazioni. A tal fine l'istituto si configura in termini di neutralità solo se si svolge tra amministrazioni entrambe sottoposte a vincoli in materia di assunzioni a tempo indeterminato, come anche la Funzione pubblica insegna nella circolare n. 4/2008.
In secondo luogo la mobilità in entrata può avvenire esclusivamente se l'ente ha i conti in ordine con il patto e le spese di personale. In questo caso infatti non si tratta di un obiettivo condiviso a livello di comparto, bensì di una "sanzione" per l'ente specifico. Il patto di stabilità è l'attività di controllo a cui guardare con maggiore attenzione. Tanto che è stato inserito il divieto di assunzione a qualsiasi titolo per chi non lo rispetta o per chi non ha la spesa di personale in riduzione. La procedura di mobilità rientra sicuramente nell'ambito ditale sanzione. Infine, i trasferimenti per mobilità sono vietati qualora il rapporto tra le spese di personale e le spese correnti sia superiore al 40%. L'indicatore, da verificare periodicamente anche nel corso dell'esercizio, è insuperabile e non si può porre in essere alcuna azione che possa portare allo sforamento della percentuale massima.
 
La registrazione è estesa a tutti i nuovi contratti
Nessun appalto sfugge al vincolo di tracciabilità
Non sono bastate due determinazioni a chiarire i dubbi applicativi in materia di traeciabilità dei flussi finanziari e, a meno di un mese dall'emanazione dell'atto n. 10 del 22 dicembre, l'Autorità di vigilanza sui contratti ha pubblicato anche i quesiti operativi più frequenti (Faq). La tracciabilità è il tema che più di ogni altro, in queste settimane, scalda il clima negli enti locali e non solo, viste le complesse implicazioni anche per i soggetti economici. Tra i punti più sofferti c'è l'inesistenza di un limite di importo. La legge prevede, infatti, che i nuovi obblighi si applichino a tutti i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture tra un committente pubblico e un operatore economico, indipendentemente dalle procedure di affidamento (gara, servizi in economia eccetera) e senza differenza fra modalità di stipula del contratto (contratto formale, ordine a seguito di offerta eccetera). La portata applicativa della nuova disciplina, quindi, è ampia e comprende anche i contratti relativi a piccole forniture o a servizi di modico valore, acquistati in economia.
L'altro punto delicato è rappresentato dall'esclusione dagli obblighi di tracciabilità degli acquisti effettuati utilizzando il fondo economale, per spese di carattere occasionale ed urgente. A condizione, però: che non si tratti di spese effettuate a fronte di contratti di appalto; che gli acquisti siano tipizzati nel regolamento di contabilità o di economato e nel rispetto dei limiti di spesa che l'ente si è dato nel regolamento della cassa economale. Problematica anche la strada dell'esclusione dalla tracciabilità dello svolgimento di prestazioni di lavori, servizi e forniture in economia, tramite amministrazione diretta ex articolo 125, comma 3 del Codice dei contratti. Anche in questi casi - in cui la stazione appaltante provvede all'esecuzione di opere con materiali, mezzi e personale propri - la dispensa opera solo se non ci sono contratti di appalto.
Aspetti operativi
La ricostruzione del flusso finanziario connesso alle commesse pubbliche avviene con il Cig (codice identificativo di gara), che va richiesto all'Autorità di vigilanza per tutti i contratti, non essendo più prevista la soglia minima. L'adempimento grava sul responsabile unico del procedimento (come chiarito da nota dell'Autorità del 7 settembre scorso), in un momento antecedente all'inizio della procedura digara, in quanto il codice deve essere indicato nel bando, nell'avviso pubblico o nella lettera di invito a presentare l'offerta (per le procedure senza bando) o nella lettera d'ordine (nei casi di preventivi rilasciati dal fornitore o di listini).
Per i progetti di investimento pubblico (escluse le manutenzioni ordinarie) il responsabile di procedimento è obbligato a richiedere anche il Cup (codice unico di progetto).Dopo aver inserito nei contratti le clausole di tracciabilità, i pagamenti devono essere effettuati mediante bonifici bancari o postali o altri strumenti tracciabili, utilizzando i conti correnti dedicati. Questi ultimi possono essere comunicati dagli operatori economici anche una sola volta, con dichiarazione valevole per tutti i rapporti contrattuali in essere. Occorre che il responsabile del procedimento richiami nel provvedimento di liquidazione gli estremi del Cig, del Cup (ove presente) e dell'Iban del conto corrente dedicato. Ciò affinché il responsabile finanziario possa specificare i codici nel mandato di pagamento, e la banca possa poi inserirli nel bonifico bancario o postale. La sanzione per la mancata indicazione negli strumenti di pagamento dei codici va dal 2 al 10% del valore della transazione.
Purtroppo, questo nuovo adempimento si aggiunge ai già pesanti obblighi di controllo presso Equitalia (per pagamenti superiori a 10mila euro) e di verifica del Dure, al quale recentemente l'Autorità sui contratti ha dedicato un'apposita sezione nelle Faq. Tutto ciò richiede una crescita nella collaborazione fra responsabili di procedimento e responsabile finanziario, ricordando che il nuovo obbligo non colpisce solo gli uffici addetti ai pagamenti, ma grava su tutti i settori.

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