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Rassegna stampa del 23 febbraio 2011

 

LA SICILIA
 
RADDOPPIO DELLA STATALE 640
Chiuso un altro tratto Il traffico sarà deviato verso il centro cittadino
Dalla prossima settimana e per un periodo di almeno 12 mesi una nuova interruzione interesserà la Statale 640 Agrigento - Caltanissetta dal chilometro 42+200 al Km 43+450, da contrada Grottarossa poco prima di arrivare al distributore Agip e per un chilometro. Lo ha reso l'noto l'Empedocle Spa che sta curando i lavori di raddoppio della vecchia statale che diventerà una strada a quattro corsie. Per permettere che la chiusura di quel tratto di strada possa avvenire, la società ha creato un percorso alternativo che costeggia la vecchia statale passando alle spalle del distributore di carburante. Inoltre, gran parte del traffico veicolare sarà deviato per il bivio Canicattì Nord passando dalla periferia ed in parte dal centro della città, La strada che è stata realizzata per tutto il periodo della durata dei lavori, sarà percorribile ad un massimo di una velocità che non superi i 50 km orari ed inoltre sarà vietato il sorpasso. Al posto della statale attuale, infine sarà realizzato un ponte che supererà quel tratto di strada per andarsi a ricongiungere con il resto della carreggiata ed evitare così il pericolo che come detto in questi anni ha provocato decine di vittime e tra gli incidenti più gravi che si sono registrati in quel posto quello dove diversi anni addietro morirono cinque ragazzi tutti dì Canicattì che stavano rientrando in città dopo avere trascorso una serata all'interno di alcuni locali di Caltanissetta. Intanto, ieri, finalmente dopo mesi di attesa operai dell'Anas hanno sistemato gli avvallamenti che si trovavano lungo la statale 122 che da Canicattì conduce nella vicina Castrofilippo oppure permette di immettersi sulla Agrigento- Caltanissetta uscendo al bivio Canicattì Sud. Nei giorni scorsi era stato il consigliere comunale del Pdl Gero Drago a segnalare l'inconveniente al sindaco Vincenzo Corbo dopo che il rappresentante dell'assemblea cittadina aveva raccolto le lamentele di numerosi cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto dì strada per raggiungere Agrigento o altri paesi della provincia. Avvallamenti che si trovavano all'altezza del distributore del gas della Esso con il manto stradale che presentavano delle crepe che spesso costringevano gli automobilisti ad un improvviso cambio di corsia. In una parte del tratto la strada risultava inoltre essere divelta e se si arriva ad alta velocità si rischiava anche di ribaltarsi. «Dopo la segnalazione - ha detto il sindaco Vincenzo Corbo- ci siamo subito attivati presso I'Anas, la quale ieri mattina è intervenuta eliminando il pericolo. Purtroppo i nostri concittadini devono pazientare - ha concluso il sindaco- ma non appena i lavori di raddoppio della statale saranno conclusi tutto tornerà nella normalità. I lavori procedono spediti e dovrebbero concludersi entro i tempi previsti».
 
PROVINCIA
Presentati gli assessori entrati in quota Pd
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato
ieri mattina i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di
Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca
(32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi sono due "tecnici» segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente. Presenti alla cerimonia, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del Pd Daniele Camilleri e i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione. Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o  comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dottoressa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività. E nell'interesse del territorio rientrano,secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. 'Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque.. In serata la nuova giunta è stata presentata ufficialmente anche al Consiglio Provinciale nel corso della seduta che si è tenuta nell'aula Luigi Giglia.
 
CANICATTI'
Paci candidato sindaco
Il Pdl ha rotto gli indugi e ha ufficializzato la proposizione del consigliere provinciale. Ieri il via libera definitivo del coordinamento cittadino e del ministro Angelino Alfano. La notizia è ufficiale. Il consigliere provinciale e capogruppo del Pdl alla provincia di Agrigento Ivan Paci è candidato alla carica di sindaco di Canicattì perle prossime elezioni amministrative. Dopo riflessioni, analisi e convincimenti il partito di Berlusconi ha rotto gli indugi ufficializzando ieri il suo nome. La decisione è stata adottata dal coordinamento cittadino del Pdl, che si è riunito per discutere del prossimo appuntamento elettorale, in piena sintonia con tutti gli organi di partito, compreso il ministro Angelino Alfano, che ha voluto personalmente questa candidatura, il coordinatore provinciale Nino Bosco e il coordinatore cittadino Francesco Giordano. «Ritengo utile ribadire che questa decisione è stata presa dopo un proficuo dibattito all'interno del partito - dice Giordano - affinché la candidatura a sindaco di Ivan Paci, che ha svolto e continua a svolgere un ruolo non indifferente all'interno del partito, sia unitaria. Cercheremo - aggiunge Giordano - di aggregare attorno a questa candidatura i consensi unanimi delle forze sane e produttive per raggiungere finalmente un momento di sintesi politica per lo sviluppo della comunità di Canicattì». Ivan Paci, uomo vicinissimo ad Alfano, da anni impegnato in politica nonostante la sua giovane età, attualmente ricopre la carica di consigliere provinciale del Pdl di cui è capo gruppo in seno all'assemblea. «Questa candidatura - ha dichiarato Ivan Paci - mi onora e verrà tenuta a battesimo dai miei amici deputati del partito che saranno nei prossimi giorni a Canicattì per incontrare i simpatizzanti e la stampa. Appuntamento che dovrebbe tenersi con molta probabilità la prossima settimana. Dunque al momento salgono a due i candidati ufficiali alla carica di capo dell'amministrazione comunale. A Paci, infatti, bisogna aggiungere il sindaco uscente Vincenzo Corbo, il quale ormai da mesi ha annunciato una sua nuova proposizione alla carica di capo dell'amministrazione comunale. In alto mare, invece gli altri schieramenti. Chi pensava ad una unità del centrodestra è rimasto spiazzato dall'annuncio del Pd! ma non è assolutamente detto che questa alla fine possa essere raggiunta. Dibattito aperto anche a sinistra dove il Pd, sta cercando intese con partiti come SeL, Rifondazione, Italia dei Valori e la lista «Impegno Civico». Alla fine i candidati potrebbero essere addirittura cinque o sei.
 
IL GOVERNATORE CHIEDE DI METTERE IL DDL ALL'ORDINE DEL GIORNO ALL'ARS, LE OPPOSIZIONI IRREMOVIBILE
Scontro frontale sulla riforma elettorale: Lombardo s'impunta
PALERMO. E' diventato il «pomo della discordia», il disegno di legge per la riforma della normativa che regola in Sicilia le elezioni comunali e provinciali. Il Pd ne ha fatto una questione di principio che, dopo le iniziali titubanze di Udc è Fli, ha ottenuto la solidarietà di tutta la maggioranza che sostiene il «Lombardo quater». Lo stesso presidente della Regione, che ieri ha partecipato alla Conferenza dei capigruppo dell'Ars, ha chiesto che il ddl venisse messo all'ordine del giorno
insieme con quello sulla semplificazione burocratica, quello sul commercio e sulla targa Florio. Ma l'opposizione è stata irremovibile: Pdl, Pid e FdS hanno detto no, per principio. Infatti, nella prossima primavera si voterà in meno di trenta comuni minori. L'unico capoluogo di provincia in cui si apriranno le urne è Ragusa. L'incidenza, dunque, sarebbe minima. Il fatto è che Pdl, Pid e FdS non vogliono dare la possibilità ai dirigenti del Pd di sbandierare di avere ottenuto la riforma della legge elettorale, che dovrebbe avere come unico effetto quello di evitare il trascinamento del candidato sindaco da parte della coalizione che lo sostiene, nei prossimi appuntamenti politici, a cominciare dall'assemblea regionale del partito dove sarà messo in discussione l'appoggio a Lombardo che molti dirigenti non condividono. Dopo la fumata nera di ieri, la Conferenza dei capigruppo è stata riconvocata dal presidente dell'Ars, Cascio, per la tarda mattinata di oggi. Ma le posizioni sono piuttosto rigide. «Credo - ha detto Lombardo - che i capigruppo della maggioranza presenteranno una proposta di ordine dei lavori con l'obiettivo di trovare un'intesa con l'opposizione. In caso contrario, si voterà in Aula». Per il capogruppo del Pdl, Leontini, «la proposta d'incardinare in Aula il ddl sulla semplificazione burocratica, ma di procedere prima alla riforma elettorale, era un escamotoge». Ha aggiunto Bufardeci (Fds): »Non comprendo davvero la pervicace insistenza della maggioranza sulla legge elettorale». Intanto, l'assessore all'Economia, Armao, ha lanciato l'allarme sul mancato accordo politico che blocca il ddl sulla semplificazione burocratica e rischia di vanificare il credito d'imposta. »Armao rivolga il suo appello al Pd», gli ha replicato Pogliese (Pdl).
Intanto, ieri, la commissione Affari istituzionali dell'Ars, presieduta da Minardo, ha dato il via libera al ddl sulle nomine pubbliche proposto dal presidente della commissione Antimafia, Speziale. Chi è stato rinviato a giudizio per reati che vanno dall'associazione per delinquere alla prostituzione minorile non può essere nominato assessore o ricevere incarichi pubblici. Decade chi è in carica. 
 
GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA
Omofobia, mozione presentata da Spoto e Avarello
I consiglieri provinciali Nino Spoto e Carmelo Avarello contro l'omofobia. I due esponenti della sinistra in Consiglio provinciale con una mozione indirizzata al presidente della provincia, chiedono di volere dare disposizioni per aderire ad ogni iniziativa che venga proposta contro la discriminazione e degli omosessuali. Invitano inoltre la Provincia ad aderire alla rete Ready, contro le discriminazioni per orientamento sessuale.
 
PROVINCIA
Salario accessorio; è stato siglato l'accordo sindacale
È stato siglato l'accordo tra le organizzazioni sindacali interne alla Rappresentanza sindacale della Provincia di Agrigento e la parte pubblica per la ripartizione del salario accessorio per il 2011. L'accordo è stato raggiunto nei corso della riunione di contrattazione decentrata integrativa la parte pubblica e la parte sindacale, rappresentata dalle  Rsu aziendale e dalle organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Enti Locali. 
 
PROVINCIA. La commissione su Lampedusa
Immigrazione, Zarbo chiede incontro a D'Orsi
La Commissione Consiliare "Immigrazione ed Emergenze Territoriali" della Provincia di Agrigento, presieduta da Gioachino Zarbo, ha chiesto un incontro urgente al presidente Eugenio D'Orsi per confrontarsi sulle possibili iniziative che l'amministrazione potrebbe avviare, al fine di contribuire alla emergenza in corso legata agli sbarchi clandestini di questi giorni a Lampedusa. Emergenza il cui impatto di natura umanitaria, economica e della sicurezza dei cittadini non ha precedenti negli ultimi anni. La Commissione composta dai consiglieri: Zarbo, Gallo, Spoto, Gentile, Vinci, Paci, Nobile, Martello, Marino, La Porta, Montaperto e Ripepe. Tutti i componenti, presenti alla riunione convocata dal presidente Zarbo, hanno convenuto sulla necessità che l'amministrazione possa dare un contributo all'emergenza, di natura politica ed anche, laddove possibile, anche con provvedimenti concreti. Per questa ragione la Commissione ha inviato al presidente D 'Orsi una richiesta di incontro urgente sulla questione. 
 
PALERMO. Ma «salta» il faccia a faccia con Fini
E in Sicilia si tratta per non far scappare anche Pippo Scalia
PALERMO. E' saltato, ieri, il faccia a faccia fra Pippo Scalia e Gianfranco Pini. Il leader del partito in Sicilia avrebbe dovuto incontrare il presidente della Camera al mattino insieme ad Adolfo Urso. Ma poi ha prevalso il gelo fra le parti. E ora in casa Fli il pessimismo su Scalia è evidente. «Il mancato incontro è un brutto segnale» ha detto Nino Lo Presti, che con Scalia condivide l'asse delle colombe che guidano il partito in Sicilia. Il coordinatore regionale di Fli potrebbe incontrare Fini oggi. Ieri, nell'attesa, il capogruppo di Fli all'Ars, Livio Marrocco, ha riunito il gruppo. Fra i finiani di Sicilia c'è stupore per lo strappo che Scalia, considerato un fedelissimo fino a una settimana fa, potrebbe maturare. Tuttavia Marrocco, Alessandro Aricò, Pippo Currenti e lo stesso Luigi Gentile (agrigentino come Scalia) potrebbero non seguire il leader nell'addio a Fini. Almeno in una prima fase nessuno lascerebbe il partito in Sicilia: «Non diamo nulla per scontato - ha sintetizzato Marrocco al termine dell'incontro -. Cerchiamo di capire cosa succede a Roma e quali equilibri si raggiungono. Poi decideremo». In questo senso, anche l'assessore al Territorio, Gianmaria Sparma, potrebbe restare in giunta ed evitare scossoni.
Anche in caso di addio a Fini, Scala non dovrebbe a sua volta transitare in altri partiti ma parteciperebbe insieme ad altri transfughi di Fli e vari parlamentari a un nuovo gruppo autonomo che però si muoverebbe nell'orbita berlusconiana abbandonando la linea dura interpretata da Fabio Granata e Carmelo Briguglio.
Tutto però può cambiare di ora in ora perchè il pressing di Italo Bocchino sugli indecisi di Fli è incessante. E ieri si è aperto un caso anche dentro il Pid, il partito nato dalla scissione degli uomini di Saverio Romano dall'Udc di Casini. Anche il Pid si muove nell'orbita berlusconiana e all'Ars è uno dei tre pilastri dell'opposizione a Lombardo insieme a Forza del Sud e Pdl. Ieri il deputato messinese Santino Catalano ha diramato alle 18,30 un comunicato in cui annuncia l'addio al partito. È pronta anche la lettera con cui comunica l'ingresso nel gruppo Misto. Tuttavia meno di un'ora dopo Catalano ha fatto diramare un altro comunicato - veicolato da ambienti Mpa - in cui chiedeva di non tenere conto della nota precedente. Catano non avrebbe gradito alcuni ingressi nel Pid messinese. Da qui l'addio a Romano e l'avvicinamento all'area di Lombardo.
 
Provincia: giurano gli assessori del Pd
Il Fli non decide, giunta incompleta
Il Partito democratico ufficializza il proprio matrimonio" con l'Mpa del presidente Eugenio D'Orsi. Adesso nella giunta del presidente, composta da tecnici
indicati dai partiti, c'è anche la componente che fa capo al Pd. Prossimamente entrerà anche il Fi, ma ancora Scalia e Gentile sono alle prese con una discussione intero al partito. Ieri mattina, durante una sobria cerimonia che si è svolta al terzo piano del Palazzo provinciale, si sono insediati i due assessori indicati dal consigliere di Canicattì Ettore Di Ventura e dal capogruppo Pd in consiglio provinciale, Daniele Cammilleri di Licata, (che oltre al travaglio per la nascita della giunta D'Orsi ter ha visto partorire la moglie per la nascita della piccola Alessia). La scelta, come ampiamente annunciato nei giorni scorsi, è caduta su Felice Lo Faso (46 anni, di Canicatti, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, avvocato). Teresa La Marca è un volto nuovo della politica, non è mai stata candidata. E' testimone di nozze di Giuseppe Sferrazza, capogruppo Pd in consiglio comunale a Campobello, che ha influenzato la scelta su questo nominativo dopo la rinuncia di Giuseppe Schembri. Il sindaco del paese del neo assessore, Michele Termini, che ha omologato il quadro politico della sua giunta a quello regionale e provinciale con il Pd a suo sostegno, si è congratulato con il neo assessore. «Adesso ci incontreremo - ha detto Termini - per programmare le iniziative da portare avanti sui territorio. Erano anni che la città di Campobello non esprimeva un assessore alla Provincia: l'ultimo è stato Giovanni Corallo negli anni '90. Alla cerimonia di insediamento erano presenti, oltre ai due neo assessori, anche i designatori Daniele Camilleri ed Ettore Di Ventura e Piero Giglione terz'ultimo componente del gruppo Pd che da questa operazione ne è uscito si con 2 assessori ma con un consigliere in meno. Stefano Girasole ha infatti sbattuto la porta in faccia a Capodicasa, Messana e company. Il gruppo si assottiglia sempre di più, visto che da 5 adesso i consiglieri sono 3: in precedenza se ne era andato Ezio Di Prima che ha aderito al Patto per il territorio. Ieri è stata comunque una giornata di festa alla Provincia. «Lo Faso e La Marca - ha detto D'Orsi - sono persone stimate, due tecnici segnalati dai Pd che ha condiviso il progetto nell' esclusivo interesse della collettività». E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il presidente, anche il precedente ingresso di Forza del sud e quello ormai prossimo di Fli, che ha garantito il suo appoggio al programma. «Questa è la giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi». Daniele Camilleri ha voluto evidenziare che il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque». 
 
Quote rosa, ora sono «alle stelle»
Due avvocati e una insegnante. E sono 3 le donne del presidente D'Orsi. Nel pieno rispetto delle quote rosa. Si è passati dalla mancanza assoluta di donne nell'esecutivo provinciale alla presenza di 3 donne su io assessori. L'avvocato Teresa 1a Marca, la più giovane tra gli assessori, che ha giurato ieri, va ad affiancare la collega Katea Ferrara di Porto Empedocle e l'insegnante Nicolina Marchese. Sono lontani i tempi in cui si gridava alla mancanza di rispetto delle quote rosa, ed era proprio il Pd a far notare al presidente D'Orsi questa mancanza. Adesso, giustizia è fatta: il gentil sesso gode di una rappresentanza numerica e qualificata alla Provincia. 
 
Agrigentoflash
 
Lo Faso e La Marca i due nuovi assessori provinciali
Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, nominerà stamani due assessori. Si tratta di Felice Lo Faso e Teresa La Marca, i cui nominativi sono stati segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del presidente. La presentazione dei nuovi assessori avverrà a mezzogiorno nella sala della Presidenza.
 
Ecco i nuovi assessori della Giunta D'Orsi
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato stamani i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente. Presenti, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del PD Daniele Camilleri ed i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione. "Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività".
E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque".
 
Toscanini Ribera: due neo laureati a Radio Vaticana
L'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini"con sede a Ribera, istituito e finanziato dalla Provincia Regionale di Agrigento, è stato selezionato dalla Direzione generale Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) del Ministero dell'Università e Ricerca a partecipare ai programmi musicali "I concerti dal vivo" di Radio Vaticana. L'istituto ha inviato in Vaticano due neo laureati Ester Prestia (flauto) e Maurizio La Rocca (chitarra) a registrare un recital radiofonico con musiche di Ibert che sarà trasmesso il 22 febbraio alle 19,30 anche via web ed in replica secondo palinsesto di Radio Vaticana.
 
Agrigentonotizie
 
Girasole: "Manutenzione per le strade di Sciacca"  
Il consigliere provinciale Stefano Girasole ha chiesto con una nota ufficiale al sindaco di Sciacca Vito Bono di voler intervenire tempestivamente in merito alla realizzazione di strisce pedonali in corso Miraglia ed in via Carnevale, nei pressi delle scuole e delle fermate dei bus per la sicurezza dei tanti bambini e ragazzi che attraversano le vie per recarsi ogni giorno in classe e per gli anziani che frequentano queste arterie cittadine per prendere gli autobus di linee. Si ritiene, inoltre opportuno, che si intervenga anche in via Cappuccini (rione Fratelli Bandiera) per l'istallazione di segnaletiche stradali e di appositi dossi artificiali che impediscano a giovani centauri ed a tanti automobilisti di percorrere la zona ad alta velocità e di evitare così gravi incidenti. Girasole chiede, infine, che l'amministrazione comunale trovi le somme necessarie per la manutenzione, la pitturazione ed il ripristino delle aiuole spartitraffico importanti non solo per la sicurezza stradale, ma anche per il decoro della città di Sciacca.
 
D'Orsi: "Contro di me un plotone d'esecuzione"  
Si aggiunge un tassello alla Giunta D'Orsi. Come avevamo già accennato, sono Felice Lo Faso, 46 anni, canicattinese, e Maria Teresa La Marca, 32 anni, di Campobello di Licata i due tecnici proposti dal partito democratico per entrare nella squadra amministrativa del presidente. Presenti in conferenza stampa i consiglieri Pd Camilleri, da poco divenuto papà, Di Ventura e Giglione, che si erano spesi per l'individuazione dei nomi da presentare a D'Orsi. Un insediamento forse inaspettato, il dirigente generale non sapeva nemmeno sarebbe stato fatto, ma svolto necessariamente stamattina così da poter presentare questa sera la Giunta - ancora incompleta per la mancanza degli assessori Fli - al Consiglio provinciale. D'Orsi ha dedicato buona parte dell'incontro con la stampa a spiegare la genesi della sua nuova squadra amministrativa e a ribattere alle accuse avanzate da quello che lui ha definito "un plotone di esecuzione" che eseguirebbe gli ordini dei propri referenti politici per guadagnare visibilità. Anche sull'accusa di ribaltonismo D'Orsi si difende con caparbietà: "ribaltonisti sono quelli che cambiano partito". Sulla formazione della nuova Giunta il presidente, dopo aver detto inizialmente che si era trattata di una conseguenza dell'"undici settembre politico" del voto di fiducia al Governo Berlusconi  ammette molto chiaramente che la scelta di non inserire il Pdl, che fin da subito si è rivelato uno dei punti più "spinosi" per l'esponente Mpa, è stata causata anche dalla mancata presa di posizione del Governo nazionale - leggasi tra gli altri Angelino Alfano - riguardo l'incendio dell'abitazione di Marina di Palma. "Mi sono difeso - ha detto - da un Governo che non ha voluto difendermi". D'Orsi ha aperto anche scenari diversi, gettando sul tavolo anche una trattativa interrotta con il Pid - dovuta alla reclusione di Cuffaro -, e annunciando che "si sta lavorando con Firetto e Zambuto" per un possibile reinserimento in Giunta dell'Udc. Il presidente ha respinto la possibilità che si possano realizzare nuovi azzeramenti, anche se ha ammesso che saranno possibili degli aggiustamenti. Lo stesso Mariano Ragusa, presente questa mattina alla conferenza stampa, non ha confermato nè smentito la possibilità già annunciata di un suo ritorno in Giunta.
D'Orsi non ha risparmiato anche un attacco ai sindacati sulla vicenda dei precari: "Risolverò la vicenda da solo, non voglio discutere con i sindacati. Imparino prima a fare le persone per bene e a non fare terrorismo", e al progetto dell'aeroporto di Racalmuto, definito "un'oasi del denaro sporco".
Oltre a registrare il normale compiacimento del Pd, che pur, secondo D'Orsi, non è in Giunta perchè si tratta di esponenti tecnici, è necessario appuntare come il presidente non avesse nemmeno avuto modo di incontrare personalmente ad esempio Maria Teresa La Marca. Ma tant'è. Adesso gli occhi sono rivolti al Fli. Il presidente della Provincia avrebbe da tempo avviato una interlocuzione con Luigi Gentile e in settimana potrebbero arrivare anche i due nomi di Futuro e libertà. D'Orsi però è chiaro: "Non rimaniamo fermi, stiamo già lavorando da quindici giorni".
I nuovi assessori dovrebbero tra l'altro avere a breve le deleghe, il tempo necessario per risistemare quelle già assegnate.
 
Giunta provinciale. Nominati 2 nuovi assessori  
La nuova Giunta provinciale va pian piano prendendo forma. Oggi, infatti, nella tarda mattinata, il presidente Eugenio D'Orsi ha nominato due nuovi assessori. Si tratta, come vi avevamo con largo anticipo annunciato, di  Felice Lo Faso e Teresa La Marca, i quali, dopo l'accordo raggiunto con il Partito democratico, andranno ad occupare gli scranni in quota al movimento politico.
 
Agrigentoweb
 
Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso nuovi assessori della Giunta Provinciale
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato stamani i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva  confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente. Presenti, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del PD Daniele Camilleri ed i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione. "Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività".
E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque".
 
Il Pdl attacca D'Orsi: "Politicamente ridicolo"
Riceviamo e pubblichiamo
Lo squallido ribaltone realizzato da D'Orsi è la degna conclusione di un percorso politico-amministrativo ridicolo che sta penalizzando oltremisura l'intera popolazione agrigentina. Popolazione disamministrata da D'Orsi e mortificata dalle sue manovre politiche, dettate dal presidente ribaltonista Lombardo e immediatamente calate nella realtà agrigentina dall'obbediente presidente D'Orsi. Ancora una volta il presidente pro tempore prova a passare per vittima, questa volta del Governo, per giustificare l'ingiustificabile. Il soggetto in questione potrebbe apparire assolutamente schizofrenico poiché rileggendo le sue dichiarazioni dell'ultimo periodo, non si può non notare che un giorno attacca il Governo per la - a suo dire - mancata solidarietà rispetto all'attentato subito, mentre l'indomani si prodiga in attestati di stima verso il ministro Alfano. Ministro Alfano che è stato accanto a tale soggetto, nell'interesse dei cittadini, nella battaglia pro aeroporto, ministro Alfano che tra i primi ha pubblicamente manifestato la propria solidarietà a D'Orsi a seguito dell'attentato incendiario.
Non amiamo i parallelismi, ma nel guidare la Provincia, il PDL ha scritto pagine importantissime per il futuro degli agrigentini, progettando e facendo finanziare il raddoppio della SS.640 Agrigento-Caltanissetta, sostenendo la progettazione per il raddoppio della Agrigento-Palermo, edificando tante nuove scuole,ammodernando tante strade provinciali, potenziando e rendendo un gioiello il Consorzio Universitario, stabilizzando tanti lavoratori compresi gli ex dipendenti dell'ASI Informatica. Tra le grandi opere programmate, purtroppo, l'unica a non andare a buon fine è stato l'aeroporto. Certo, siamo assolutamente consapevoli di non aver fatto tutto, di non aver eliminato il gap pauroso che separa la nostra provincia dall'Europa e dall'Italia stessa, ma abbiamo la certezza di aver realizzato tutto il possibile, con onestà serietà e abnegazione.
Tornando all'aeroporto vogliamo ribadire per l'ennesima volta che era stato allocato progettualmente a Racalmuto dai tecnici, perché solo in quella zona si sarebbe potuto realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2.200 metri, e che nel tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario. Altro che oasi del denaro sporco, altro che aviopista!
Abbia il coraggio D'Orsi di spiegare alla popolazione che tipo di struttura vorrebbe far sorgere nel territorio licatese, dica chiaramente che potranno atterrare solo piccoli velivoli, ammetta che mai la sua struttura potrà ospitare i voli di linea. Una pista per piccoli velivoli, aviopista appunto, che il presidente continua a chiamare aeroporto. Una struttura per la quale, comunque, tutti continueremo a batterci poiché trattasi in ogni caso di una infrastruttura necessaria per il rilancio turistico del territorio. Ammetta, D'Orsi, che il suo progetto aviopista, paragonato all'aeroporto da noi progettato, è un fallimento all'interno del suo fallimento politico amministrativo.
D'Orsi abbia la dignità di assumersi la responsabilità delle azioni ribaltonistiche svolte sotto la dettatura di Lombardo, senza starnazzare ed attaccare chi di fatto gli ha consentito (sbagliando) di "occupare" la Provincia, e pensi ad amministrare e realizzare opere per la popolazione anzichè perdere tempo a giocare la squallida e penosa partita del vittimista. Faccia la giunta che vuole e con chi vuole, ma per favore provi anche a dare risposte concrete ad una collettività che ne ha un enorme bisogno ed eviti di tentare di calunniare, per distrarre l'attenzione dei cittadini, soggetti che hanno con coraggio correttezza e lucidità portato avanti le sorti della nostra tormentata terra.
 
Grandangolo
 
Provincia: due nuovi assessori in quota Pd       
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato stamani i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi segnalati dal Partito democratico, che la scorsa settimana aveva  confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del presidente. Presenti, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del Pd Daniele Camilleri ed i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione. "Con queste nomine - ha detto il presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività". E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque". 
 
Provincia: PdL durissimo con D'Orsi       
Sulle nuove nomine di Giunta del presidente della provincia, Eugenio D'Orsi, interviene con un comunicato il Gruppo consiliare Pdl: "Lo  squallido ribaltone realizzato da D'Orsi è la degna conclusione di un percorso politico-amministrativo ridicolo che sta penalizzando oltremisura l'intera popolazione agrigentina. Popolazione disamministrata da D'Orsi e mortificata dalle sue manovre politiche, dettate dal presidente ribaltonista Lombardo e immediatamente calate nella realtà agrigentina dall'obbediente presidente D'Orsi. Ancora una volta il presidente pro tempore prova a passare per vittima, questa volta del Governo, per giustificare l'ingiustificabile. Il soggetto in questione potrebbe  apparire assolutamente schizofrenico poiché rileggendo le sue dichiarazioni dell'ultimo periodo, non si può non notare che un giorno attacca il Governo per la - a suo dire - mancata solidarietà rispetto all'attentato subito, mentre l'indomani si prodiga in attestati di stima verso il ministro Alfano. Ministro Alfano che è stato accanto a tale soggetto, nell'interesse dei cittadini, nella battaglia pro aeroporto, ministro Alfano che tra i primi ha pubblicamente manifestato la propria solidarietà a D'Orsi  a seguito dell'attentato incendiario. Non amiamo i parallelismi, ma nel guidare la Provincia, il Pdl ha scritto pagine importantissime per il futuro degli agrigentini, progettando e facendo finanziare il raddoppio della Ss.640 Agrigento-Caltanissetta, sostenendo la progettazione per il raddoppio della Agrigento-Palermo, edificando tante nuove scuole,ammodernando tante strade provinciali, potenziando e rendendo un gioiello il Consorzio universitario, stabilizzando tanti lavoratori compresi gli ex dipendenti dell'Asi Informatica. Tra le grandi opere programmate, purtroppo, l'unica a non andare a buon fine è stato l'aeroporto. Certo, siamo assolutamente consapevoli di non aver fatto tutto, di non aver eliminato il gap pauroso che separa la nostra provincia dall'Europa e dall'Italia stessa, ma abbiamo la certezza di aver realizzato tutto il possibile, con onestà serietà e abnegazione. Tornando all'aeroporto vogliamo ribadire per l'ennesima volta che  era stato allocato progettualmente a Racalmuto dai tecnici, perché solo in quella zona si sarebbe potuto realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2200.metri, e che nel tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario. Altro che oasi del denaro sporco, altro che aviopista! Abbia il coraggio D'Orsi di spiegare alla popolazione che tipo di struttura vorrebbe far sorgere nel territorio licatese, dica chiaramente che potranno atterrare solo piccoli velivoli, ammetta che mai la sua struttura potrà ospitare i voli di linea. Una pista per piccoli velivoli, aviopista appunto, che il presidente continua a chiamare aeroporto. Una struttura per la quale, comunque, tutti continueremo a batterci poiché trattasi in ogni caso di una infrastruttura necessaria per il rilancio turistico del territorio. Ammetta, D'Orsi, che il suo progetto aviopista, paragonato all'aeroporto da noi progettato,  è un fallimento all'interno del suo fallimento politico amministrativo. D'Orsi abbia la dignità di assumersi la responsabilità delle azioni ribaltonistiche svolte sotto la dettatura di Lombardo, senza starnazzare ed attaccare chi di fatto gli ha consentito (sbagliando) di "occupare" la Provincia, e pensi ad amministrare e realizzare opere per la popolazione anzichè perdere tempo a giocare la squallida e penosa partita del vittimista. Faccia la Giunta che vuole e con chi vuole, ma per favore provi anche a dare risposte concrete  ad una collettività che ne ha un enorme bisogno ed eviti di tentare di calunniare, per distrarre l'attenzione dei cittadini, soggetti che hanno con coraggio correttezza e lucidità portato avanti le sorti della nostra tormentata terra.
 
Perlacittà
 
D'Orsi nomina i due nuovi assessori
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato stamani i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva  confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente. Presenti, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del PD Daniele Camilleri ed i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione. "Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività".
E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque".
 
Sicilia24h
 
Provincia, Pdl: D'Orsi nasconde incapacità di governare
"Lo squallido ribaltone realizzato da D'Orsi è la degna conclusione di un percorso politico-amministrativo ridicolo che sta penalizzando oltremisura l'intera popolazione agrigentina. Popolazione disamministrata da D'Orsi e mortificata dalle sue manovre politiche, dettate dal presidente ribaltonista Lombardo e immediatamente calate nella realtà agrigentina dall'obbediente presidente D'Orsi.  Ancora una volta il presidente pro tempore prova a passare per vittima, questa volta del Governo, per giustificare l'ingiustificabile". E'quanto afferma in una nota il gruppo consiliare del Pdl alla provincia regionale di Agrigento.  " Il soggetto in questione - prosegue la nota - potrebbe  apparire assolutamente schizofrenico poiché rileggendo le sue dichiarazioni dell'ultimo periodo, non si può non notare che un giorno attacca il Governo per la "a suo dire"  mancata solidarietà rispetto all'attentato subito, mentre l'indomani si prodiga in attestati di stima verso il ministro Alfano. Ministro Alfano che è stato accanto a tale soggetto, nell'interesse dei cittadini, nella battaglia pro aeroporto, ministro Alfano che tra i primi ha pubblicamente manifestato la propria solidarietà a D'Orsi  a seguito dell'attentato incendiario.  Non amiamo i parallelismi, ma nel guidare la Provincia, il PDL ha scritto pagine importantissime per il futuro degli agrigentini, progettando e facendo finanziare il raddoppio della SS.640 Agrigento-Caltanissetta, sostenendo la progettazione per il raddoppio della Agrigento-Palermo, edificando tante nuove scuole, ammodernando tante strade provinciali, potenziando e rendendo un gioiello il Consorzio Universitario, stabilizzando tanti lavoratori compresi gli ex dipendenti dell?ASI Informatica.  Tra le grandi opere programmate, purtroppo, l'unica a non andare a buon fine è stato l'aeroporto.  Certo, siamo assolutamente consapevoli di non aver fatto tutto, di non aver eliminato il gap pauroso che separa la nostra provincia dall'Europa e dall'Italia stessa, ma abbiamo la certezza di aver realizzato tutto il possibile, con onestà serietà e abnegazione.  Tornando all'aeroporto vogliamo ribadire per l'ennesima volta che  era stato allocato progettualmente a Racalmuto dai tecnici, perché solo in quella zona si sarebbe potuto realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2200.metri, e che nel tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario.  Altro che oasi del denaro sporco, altro che aviopista!  Abbia il coraggio D'Orsi di spiegare alla popolazione che tipo di struttura vorrebbe far sorgere nel territorio licatese, dica chiaramente che potranno atterrare solo piccoli velivoli, ammetta che mai la sua struttura potrà ospitare i voli di linea. Una pista per piccoli velivoli, aviopista appunto, che il presidente continua a chiamare aeroporto. Una struttura per la quale, comunque, tutti continueremo a batterci poiché trattasi in ogni caso di una infrastruttura necessaria per il rilancio turistico del territorio.  Ammetta, D'Orsi, che il suo progetto aviopista, paragonato all'aeroporto da noi progettato,  è un fallimento all'interno del suo fallimento politico amministrativo.  D'Orsi abbia la dignità di assumersi la responsabilità delle azioni ribaltonistiche svolte sotto la dettatura di Lombardo, senza starnazzare ed attaccare chi di fatto gli ha consentito (sbagliando) di "occupare" la Provincia, e pensi ad amministrare e realizzare opere per la popolazione anzichè perdere tempo a giocare la squallida e penosa partita del vittimista.  Faccia la giunta che vuole e con chi vuole, ma per favore provi anche a dare risposte concrete  ad una collettività che ne ha un enorme bisogno ed eviti di tentare di calunniare, per distrarre l'attenzione dei cittadini, soggetti che hanno con coraggio correttezza e lucidità portato avanti le sorti della nostra tormentata terra".
 
Provincia: D'Orsi presenta i due nuovi assessori area Pd
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato stamani i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva  confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente. Presenti, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del PD Daniele Camilleri ed i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione."Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività".  E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque".
 
Agrigentoinformazioni
 
IL PARTITO DEMOCRATICO IN GIUNTA CON DUE ASSESSORI
MA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E' EUGENIO D'ORSI O GIANDOMENICO VIVACQUA?
Ma il presidente della provincia è Eugenio D'Orsi o Giandomenico Vivacqua? Già: chi c'è alla guida dell'amministrazione provinciale? Sì perché da questa mattina - 22 febbraio 2011- il Partito democratico ufficialmente è entrato a far parte della giunta provinciale con Felice Lo Faso e Maria Teresa La Marca. Ed allora il presidente è Vivacqua... No? Sì, ma che c'entra il Pd con la Provincia.  C'entra, a tal punto, che appunto, da oggi nell'esecutivo ci sono due rappresentanti indicati proprio dal Pd, quel Pd che aveva sostenuto e fatto votare Giandomenico Vivacqua contro D'Orsi sostenuto sino alla vittoria da Alfano, Lombardo e Cuffaro.
Quel Pd che lo stesso D'Orsi, aveva detto solennemente, non avrebbe mai potuto far parte della giunta. Perché? Ma perché il Pd ha perso le elezioni.
17 MAGGIO 2008 ELEZIONI PROVINCIALI
PARLA IL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD EMILIO MESSANA: "VIVA IL NOSTRO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA PROVINCIA..."(????)
"Abbiamo lasciato maturare un pò i tempi prima di questa presentazione - ha dichiarato - anche per avere qui presenti tutti i parlamentari che sono stati impegnati a Roma in questi giorni per il voto di fiducia al Governo. Inizia oggi una campagna elettorale nella quale il Pd intende ulteriormente radicarsi nel territorio e veicolare la propria proposta politica e programmatica a partire dal nostro candidato presidente alla Provincia".
Ma a quale candidato si riferiva: a Vivacqua o a D'Orsi?
 
Lavalledeitempli
 
Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso nuovi assessori della Giunta Provinciale
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha presentato stamani i due nuovi assessori della Giunta. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Maria Teresa La Marca (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza), entrambi segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente. Presenti, oltre ai due neo assessori, anche il capogruppo del PD Daniele Camilleri ed i consiglieri provinciali Ettore Di Ventura e Piero Giglione. "Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività".
E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque".
 
Agrigentooggi
 
Il Pd entra in giunta, ora Agrigento copia di Palermo
AGRIGENTO - Anche il Pd, bollato alle ultime consultazioni provinciali e regionali entra nella squadra di governo del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Due gli assessori nominati questa mattina. Si tratta di Felice Lo Faso (46 anni, di Canicattì, intermediario assicurativo e mediatore creditizio) e Teresa La Marca, (32 anni, di Campobello di Licata, dottoressa in Giurisprudenza) i cui nominativi sono stati segnalati dal Partito Democratico, che la scorsa settimana aveva confermato l'appoggio al nuovo progetto politico del Presidente.
Si ripete l'esperienza politica che regge a Palermo, dove Raffaele Lombardo, ha costruito una squadra di governo completamente diversa dal risultato elettorale delle ultime elezioni regionali. Le dichiarazioni del Presidente: "Con queste nomine - ha detto il Presidente D'Orsi - vengono smentite le voci di una Giunta effimera o comunque provvisoria. Il dr. Lo Faso e la dott.ssa La Marca sono persone stimate, due tecnici segnalati dal Partito Democratico che ha condiviso il progetto nell'esclusivo interesse della collettività". E nell'interesse del territorio rientrano, secondo il Presidente D'Orsi, anche il precedente ingresso di Forza del Sud e quello ormai prossimo di Futuro e Libertà, che stamani ha garantito il suo appoggio al programma. "Questa non è la Giunta del Presidente D'Orsi, lo voglio ribadire, ma la Giunta di tutti i cittadini - ha concluso D'Orsi, mentre Daniele Camilleri ha voluto evidenziare come "il problema non è chi vince o chi perde le elezioni, bensì le priorità della politica, in questo caso le esigenze dei cittadini. Il quadro politico ormai è mutato un po' ovunque". Lo scorso 5 febbraio il presidente aveva nominato Tullio Lanza, 52 anni dirigente della Pubblica Amministrazione, di Licata, Domenico Alaimo 54 anni medico veterinario di Favara, Katea Ferrara 38 anni, avvocato di Porto Empedocle, Paolo Felice 51 anni medico pediatra di Favara, Calogero Crapanzano 46 anni libero professionista di Favara, Giuseppe Pasciuta 51 anni dirigente della Regione Sicilia di Ribera e Nicolina Marchese, 44 anni docente al Liceo Scientifico di Canicattì.

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