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Rassegna stampa del 24 febbraio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
RIMPASTO. Nuovi assessori sono già al lavoro. Il presidente Eugenio D'Orsi: "Ottimi professionisti"
Provincia, la giunta va avanti - Girasole sbatte la porta del Pd
Il consigliere saccense ha confermato le dimissioni. Il PdL critico: «Quest'esecutivo è
un fallimento, come il nuovo progetto dell'aeroporto».
In attesa di conoscere le decisioni di Futuro e libertà, che comunque ha garantito l'appoggio al programma, il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, si gode la"luna di miele" tra il suo partito, l'Mpa ed il Pd. Ieri il corteggiamento è continuato: «La decisione del presidente Eugenio D'Orsi - scrive in una nota il coordinatore provinciale del Pd, Emilio Messana - si inserisce in questa fase politica nuova, alla quale sia il Partito democratico che il Movimento per le autonomie intendono dare corso anche nella nostra provincia, insieme ai partiti che sostengono l'attuale governo regionale e alle forze del centrosinistra. Alla giunta D'Orsi il Pd proporrà poche, chiare ed efficaci priorità programmatiche in materia di infrastrutture e trasporti, politiche per l'occupazione giovanile e per il superamento del precariato, rilancio del turismo e dell'agricoltura, proficuo ed efficiente utilizzo delle risorse finanziarie. Anche alla Provincia di Agrigento il presidente e la sua giunta potranno, quindi, contare sui partiti e sulle forze politiche impegnate a sostenere il governo tecnico alla regione».
Intanto Girasole se ne va
Stefano Girasole, ha ufficializzato le proprie dimissioni dal gruppo Pd per "contestare la scel - ta di non aver nominato nessun assessore del collegio di Sciacca e soprattutto perché non si riesce più a dare risposte ai cittadini, poiché la politica è latitante". Girasole ha dichiarato di aderire al gruppo Misto.
Il Patto critica il Pd
Matteo Ruvolo, capogruppo del Patto per il Territorio ha contestato la decisione del Partito democratico di entrare in giunta: "Il Pd ha cambiato presto il proprio pensiero sulla validità del numero degli assessori, che fino a qualche settimana addietro erano troppi".
Per Testone viene meno la volontà popolare
Per Nicolò Testone da poco rientrato nel PdL: "D'Orsi - ha detto Testone - ha compiuto un atto che fa venir meno la volontà popolare del 2008. L'ampliamento di questa Giunta obbedisce solo alle necessità dei partiti in quanto, con le ristrettezze economiche in cui si dibatte la Provincia, è impensabile la nomina di 12 assessori".
D'Orsi ringrazia
"Il mio ringraziamento, è ovvio, va anche agli assessori che hanno lavorato con me in precedenza - ha detto il presidente D'Orsi - i nuovi assessori sono persone perbene, ottimi professionisti e tecnici stimati, che daranno un grande contributo all' attuazione del nostro programma".
Idv giudica la giunta un pateracchio
Nello Hamel, coordinatore provinciale di Italia dei valori esprime un giudizio fortemente negativo sulla recente partecipazione del Pd nella nuova Giunta D'Orsi. "Un pateracchio indecifrabiie ed il Partito democratico rischia di essere la mosca cocchiera di un carro sgangherato senza progetti e senza ideali.
Il Pdl torna sull'aeroporto
Vogliamo ribadire per l'ennesima volta che era stato ideato a Racalmuto dai tecnici, perché solo in quella zona si sarebbe potuto realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2200 metri, e che nei tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario. D Orsi dica chiaramente che potranno atterrare solo piccoli velivoli, ammetta che mai la sua struttura potrà ospitare i voli di linea. Una pista per piccoli velivoli, aviopista appunto, che il presidente continua a chiamare aeroporto. Ammetta, D'Orsi, che il suo progetto aviopista, paragonato ali aeroporto da noi progettato, è un fallimento all'interne, del suo fallimento politico amministrativo.

AULA GIGLIA. Dibattito animato tra i partiti
E sul Cupa il consiglio s'inceppa
Il consiglio provinciale ha trattato le modifiche da apportare allo Statuto del Consorzio universitario". Il dibattito è stato incentrato sulla proposta del presidente della quinta commissione "Promozione Culturale", Giovanni D'Angelo, che ha chiesto il prelievo del punto. Matteo Ruvolo, ha messo in evidenza i pareri discordanti che sono emersi nel corso della riunione e quindi veniva lasciata al Consiglio ogni decisione in merito. Angelo Bennici (Pdl) ha lamentato la totale assenza, nonostante regolare invito, del Presidente del Cupa Mifsud. Nino Spoto ha chiesto se il punto potesse essere comunque trattato dal Consiglio. Infine Ezio Di Prima ha proposto all'amministrazione di ritirare le modifiche, rivedere il testo e riproporlo fra qualche mese. «La modifica - replica il presidente D'Orsi - è stata proposta dal Cda del Cupa, pertanto è logico che si valuti per quel che è». 
 
COMUNE. Ieri mattina la conferenza dei servizi
Centri commerciali, proroga per la Moses
Prorogata di diciassette mesi l'autorizzazione per l'avvio dei lavori cli costruzione di un nuovo centro commerciale "Moses", nella frazione agrigentina del Villaggio Mosè. A stabilirlo è stata, ieri, la conferenza dei servizi convocata a palazzo dei giganti ed a cui hanno partecipato il comune, con il sindaco Marco Zambuto assistito dai dirigenti degli uffici commercio e urbanistica, Cali e Morreale, l'assessorato regionale al commercio rappresentato dall'architetto Maria Amoroso e l'assessore Lillo Volpe per la provincia regionale di Agrigento. La proroga è stata richiesta dalla società "Moses" sri, interessata alla realizzazione dell'insediamento commerciale, a seguito del prolungarsi dell' iter amministrativo dettato da esigenze interpretative e applicative delle norme correlate ai centri commerciali che il gruppo industriale attribuisce al comune di Agrigento. «Entro trenta giorni - spiegi il sindaco Marco Zambuto - sarà rinnovata la concessione edilizia che consentirà alla Società di avviare le opere di costruzione del centro commerciale ai Villaggio Mosè». È intenzione del gruppo "Moses" iniziare presto i lavori. Tuttavia la società preannuncia la richiesta di un'ulteriore proroga ritenendo diciassette mesi certamente insufficienti a realizzare un'opera di vaste proporzioni considerando, inoltre, che non si ritiene responsabile dei ritardi che finora hanno provocato lo slittamento dell'apertura del cantiere.
 
CAMPOBELLO
Il Pd soddisfatto perla nomina di Teresa La Marca
Il Pd di Campobello di Licata esprime soddisfazione per la nomina di Teresa La Marca ad assessore provinciale, qualetecnico espresso dal Partito Democratico provinciale, nonché per la nomina di Felice Lo Faso. «Siamo sicuri che la loro freschezza sarà di aiuto ai presidente DOrsi ed al PD, nonché alle singole comunità - si legge in una nota. Chiediamo impegni per Campobello». 
 
«TOSCANINI»
Allievi dell'istituto musicale ospiti di Radio Vaticana
Due neo laureati dell'istituto musicale provinciale Arturo Toscanin" che ha sede a Ribera sono stati a Roma per registrare un recital radiofonico con musiche di Schubert per Radio Vaticana. Si tratta di Ester Prestia (flauto) e Maurizio La Rocca (chitarra). i due rappresentano l'istituto riberese selezionato dalla Direzione generale Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) del Ministero dell'Università e Ricerca a partecipare ai programmi musicali "I concerti dal vivo" di Radio Vaticana. 
 
RIBERA
FLAUTO NEWYORKESE
L'Istituto superiore di studi musicali «Arturo Toscanini» organizza una masterclass di flauto diretta dalla concertista newyorkese Marlaena Kessick, già titolare di cattedra presso il conservatorio statale di musica di Milano e in atto direttore artistico dell' Ente Concerti Castello di Belveglio ad Asti. Si tratta di un corso di perfezionamento che si svolgerà nella sede dell'istituto, in via Roma, dal 4 all'8 aprile. L'iniziativa, aperta a studenti di ogni nazionalità, offre la possibilità ai flautisti di realizzare un percorso di alta formazione in provincia. Potranno partecipare anche uditori. L'istituto Toscanini, in tale occasione ha inaugurato la modalità d'iscrizione on line. Per iscriversi c'è tempo fino al 25 marzo. 
 
LA SICILIA
 
LAVORO & SVILUPPO
Don Mario Sorce interviene  sull'allarme lanciato dai sindacati confederali sulla mancanza di un futuro per la nostra provincia
«Saremo un pungolo per la politica»
La strada da seguire è "continuare a fungere da pungolo per le amministrazioni, avanzare proposte di soluzione e segnalare problemi". L'interlocutore unico è "la politica, che ha il potere per agire". La parola d'ordine è una: i cittadini tornino ad essere protagonisti per la tutela dei loro diritti.
Don Mario Sorce è un fiume in piena, come sempre. Snocciola i problemi, quelli segnalati dai cittadini, che sono ovunque gli stessi: traffico, viabilità, pulizia, decoro, strade, illuminazione pubblica, marciapiedi. Ma uno è il malato più grave, quello per cui non si può e non si deve più aspettare, a cui don Mario tasta ogni giorno il polso, come parroco e come direttore dell'Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro dell'Arcidiocesi: l'emergenza povertà. "Quando manca il lavoro manca il necessario per vivere in modo decoroso. Oggi ci sono le vecchie povertà che continuano a bussare alle nostre strutture caritative e alle chiese, ma ci sono anche le nuove povertà, quelle di famiglie che pur avendo uno stipendio non ce la fanno più ad arrivare a fine mese". In questo scenario è inutile continuare a parlare astrattamente di sviluppo odi infrastrutture, se non si ha coscienza di ciò che realmente serve a questa città e su che cosa si deve puntare. "Occorre anche comprendere — afferma don Mario — verso dove deve andare questo sviluppo e quali siano le reali vocazioni. Ci sono iniziative industriali che vanno verso lo sviluppo, e una vocazione al turismo che invece non è sviluppato affatto.
Quale presente, quale futuro hanno i giovani, che appena diplomati sono costretti ad andare fuori per lavorare? Facciamo proposte concrete. Sediamoci attorno ad un tavolo con la politica. E' la politica che può decidere e che può operare delle scelte che siano determinanti per la nostra gente". Il ruolo della Chiesa, come sottolinea don Mario Sorce, può solo essere da stimolo perla politica, può esercitare un "potere di persuasione" perché sia più determinata a dare il massimo. "Occorre essere propositivi, dare un minimo di speranza: bisogna sapere che cosa intende fare il Comune, che cosa la Provincia, concretamente". Per il direttore della Pastorale sociale la politica "non è il nemico", non è "l'altra parte", ma è "la nostra diretta rappresentanza", che abbiamo scelto per amministrare e che ha i" poteri per agire", quella politica con la "P" maiuscola, dice don Mario, che ci può aiutare a vivere più dignitosamente. Da quel forum di Confindustria e sindacati, "Uscire dalla crisi: rilanciare Agrigento", in cui don Mario ha lanciato i suoi messaggi perché "si agisca insieme in modo concreto", sono trascorsi pochi giorni ed è presto per dire "che cosa si sta cominciando a fare". Ma certo lui, don Mario, non si è fermato. Ha riunito l'Osservatorio permanente del cittadino, creato tre anni fa, l'organismo generato da dieci assemblee nelle parrocchie della città, con l'idea che si faccia portavoce delle istanze provenienti dai quartieri, e che sia propositivo, con l'aiuto e la collaborazione di professionisti e tecnici, che hanno offerto la propria consulenza. Il prossimo incontro è in programma il 24 marzo, Intanto sono proseguiti i momenti di "ascolto", anche con il coinvolgimento degli assessori comunali, che hanno assicurato il loro intervento. Tanti i problemi, troppi per elencarli tutti. Provengono da Villaseta, dove non si vede mai un netturbino; dal Quadrivio Spinasanta e Villaggio Mosè, con i consueti ingorghi in precise ore del giorno; dalle zone di espansione, come Zingarello e Cannatello, dove non esiste illuminazione pubblica e le strade sono un pantano; da San Leone, travolta dal traffico in estate e lasciata nell'oblio in inverno; da San Giusippuzzu con le sue strade dissestate e pericolose; da Calcarelle insicura e immersa nel buio; dal quartiere di San Vito, sempre alle prese con il rischio inquinamento determinato dalle antenne; o da Fontanelle, dove chi ha sottoscritto il Contratto di quartiere chiede di poter sapere perché parte del progetto non verrà rispettato.
 
PDL
Nania incontra gli iscritti
Il coordinatore nazìonale per gli enti locali del Pdl Domenico Nania sarà domenica prossima ad Agrigento per incontrare gli esponenti politici locali del partito e il suo storico rappresentante locale, ovvero la dott. Anna Sciangula, già assessore alla Provincia Regionale di Agrigento.
Con loro, com'é facile capire, prenderà in esame le situazioni, talvolta contraddittorie, venutesi a
determinare in seno agli enti territoriali agrigentini, a cominciare dalla Provincia, dove il Popolo delle libertà é stato messo fuori dal presidente Eugenio D'Orsi, ed al Comune capoluogo dove invece il partito di Berlusconi continua ad essere presente in una giunta presieduta da un sindaco Udc ed in cui vi sono assessori di varia estrazione politica. Intanto l'attenzione di tutti è concentrata in questo momento su Futuro e Libertà. Continuano a circolare con insistenza infatti le voci secondo cui Scalia potrebbe abbandonare il partito insieme ad altri deputati che fanno riferimento al senatore Adolfo Urso.
Ma il passaggio di Scalia andrebbe visto anche nel quadro di un riassetto degli equilibri politici a livello regionale. Anche in Sicilia, infatti, si sta attraversando un momento di particolare transizione, anche a seguito di vicende extrapolitiche che hanno messo fuori combattimento personaggi di spicco, come ad esempio l'ex presidente della Regione Totò Cuffaro. In un contesto del genere neo è da escludere che il deputato aragonese speri di poter recitare un ruolo più importante rispetto a quello attuale. Questo porterebbe ad ipotizzare il suo passaggio nell'orbita del PdL, aderendo direttamente al partito di Berlusconi o avvicinandosi attraverso il Pid. Altra ipotesi potrebbe essere quella di un passaggio a Forza del Sud, dove Scalia potrebbe trovare buoni spazi e d'altra parte una stia possibile adesione a questo schieramento è stata già ipotizzata da alcuni quotidiani a tiratura nazionale. Momento di confusione anche in casa Mpa, dove il governatore Lombardo dal primo gennaio ha azzerato tutti gli incarichi per cui allo stato attuale il partito é privo di qualsiasi rappresentanza a livello regionale e provinciale. Ciò malgrado il Mpa ha diramato un documento politico congiunto con il Pd: «La decisione del presidente D'Orsi di dar vita ad una nuova giunta composta da tecnici, sostenuta dalle forze che hanno promosso il quarto governo Lombardo - si legge - rappresenta per la 1rovincia di Agrigento un importante momento di confronto e di azione politica, finalizzato a dare al nostro territorio le risposte per le quali il governo nazionale ha dimostrato disinteresse ed in capacità». Per questo le stesse forze «si impegnano in un'alleanza politica che promuova il riscatto della provincia.
 
Bossi jr. e le radici agrigentine
Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord, potrebbe venire prossimamente in Sicilia, ospite di alcuni operatori turistici agrigentini e di un assessore del comune di Favara. Il contatto tra il rampollo de! "senatur" e il nostro territorio é stato avviato a Milano nel corso della Borsa internazionale del turismo, per merito di Enzo Macaluso, operatore turistico di Racalmuto che é stato il primo a riconoscerlo.
"L'ho visto dirigersi verso la zona dove si trovavano i nostri stand - racconta - e l'ho riconosciuto subito. Così l'ho fermato prendendolo per un braccio ed incoraggiandolo a visitare le nostre esposizioni. Lui non si é fatto pregare e mi ha chiesto di dove eravamo; appena ha sentito che venivamo dalla provincia di Agrigento é rimasto colpito. Mi ha parlato subito delle sue origini: mi ha detto che il bisnonno era di Favara e che andò via dal paese perché non voleva pagare il pizzo. Ci siamo messi a chiacchierare parlando di varie cose, anche dei vantaggi e svantaggi del federalismo fiscale. Nel frattempo si sono avvicinati Emanuele Farruggia ed altri operatori turistici".
- Avete parlato di Favara?
«E' stato lui stesso a chiedermi cosa c'é da vedere a Favara. Non é mai stato dalle nostre parti e così gli ho detto che a Favara, ma anche nel resto della provincia ci sono parecchie cose da vedere, anzi ho preso la palla al balzo ed ho telefonato ad un assessore di quel Comune: gliel'ho passato e così si sono parlati. Credo che il mio amico assessore lo abbia invitato, ovviamente a titolo personale, a visitare Favara».
- Ha detto che verrà?
Ne sarà molto contento. Ha detto che si ripromette di visitare la terra dei suo bisnonno quest'anno dopo le elezioni o al massimo l'anno prossimo. Naturalmente gli ho messo a disposizione tutti i servizi che noi offriamo normalmente ai visitatori. Si è soffermato anche a parlare con gli operatori di Ribera ed in particolare con gli espositori delle Riberella.
- Era solo?
«Lo accompagnava l'assessore al turismo non ho capito bene se del Comune o della provincia di Milano. Era giovanissimo, intorno ai 25 anni. A noi, abituati ad avere amministratori che difficilmente scendono al di sotto dei 40-45 anni, ha fatto una certa impressione, ma Bossi junior ha tenuto a sottolineare che da loro la presenza di amministratori giovani negli enti locali rappresenta la normalità».
 
SOLE 24 ORE
 
Semplificazioni. Istruttoria ancora aperta al ministero dell'Economia
Compensazioni con la Pa decreto ad alto rischio
Percorso difficile per lo scambio con i ruoli
IL PERIMETRO. Il meccanismo sarebbe attivabile per le prestazioni rese nei confronti di regioni,
enti locali e Servizio sanitario
MILANO. Sbloccate le compensazioni fiscali, che dal prossimo appuntamento di marzo faranno i conti con le nuove regole introdotte dal decreto legge 78/2010, il ministero dell'Economia è ora alle prese con la difficile istruttoria del provvedimento che avrebbe dovuto attivare, dal 1°' gennaio 2011, lo scambio fra le cartelle esattoriali e i crediti vantati dai fornitori della pubblica amministrazione. Lo stesso Dl 78, infatti, aveva previsto che «i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture e appalti, possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo». Questo meccanismo di compensazione diretta fra obblighi tributari e crediti non tributari - fortemente voluto dal mondo delle imprese - rischia, però, di rimanere al palo per la complessa riorganizzazione amministrativa che comporta e per indubbie questioni di copertura. Con la manovra varata nel 2010 si era tentato, in effetti, di dare una scossa a enti locali, regioni e aziende dei servizio sanitario nazionale in cronico ritardo con i pagamenti per gli appalti e le forniture ricevute. Anche per fare da contrappeso alla stretta sulle cosiddette compensazioni-bancomat che quest'anno ha già dato i suoi frutti facendo risparmiare all'Erario oltre 6 miliardi di euro. In pratica, con il Dl 78/10 è stato sancito da un lato il diritto per le imprese di utilizzare, a partire dal 2011, crediti maturati verso la Pa e gli enti locali per saldare i debiti fiscali iscritti a ruolo a loro carico. Dall'altro lato, l'articolo 31 ha stabilizzato la procedura di cessione degli stessi crediti alle banche o agli intermediari finanziari (in precedenza limitata al biennio 2009-2010). Per poter accedere alla compensazione diretta alle aziende è stato peraltro richiesto di acquisire la certificazione dell'esistenza del credito da parte della stessa amministrazione debitrice. Una certificazione che dovrebbe essere rilasciata entro 20 giorni e che invece molto difficilmente viene concessa, come sottolineano gli operatori.
L'amministrazione finanziaria non nega che la possibilità per i contribuenti di superare i tempi lunghi dei pagamenti della Pa "scambiando" i propri crediti con i debiti fiscali rappresenti una chance per tutto il sistema produttivo. Tuttavia, si teme per i mancati introiti che potrebbero impoverire di colpo le casse statali. Secondo le stime circolate lo scorso anno, i nuovi meccanismi di compensazione extra-tributaria avrebbero potuto rimettere in circolo tra i 6o e io miliardi di euro (40 miliardi nel solo settore sanitario). Non a caso, l'articolo 31 del Dl 78 del 2010 rinvia per le modalità di attuazione delle "nuove" compensazioni a un decreto del ministero dell'Economia «al fine di garantire il rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica».
L'esigenza di preservare questi equilibri, dunque, ha indotto i tecnici di via XX Settembre ad allungare fino a oggi i tempi dell'istruttoria e rischia di lasciarla aperta ancora per molto. Così come prevalenti ragioni di bilancio hanno provocato — come lamentano sempre più imprese — il mancato adeguamento del limite alle compensazioni che, in base al decreto legge 78/2009, avrebbe dovuto essere elevato a 700mila euro all'anno rispetto agli attuali 516mila.
 
Tracciabilità semplificata - Meno dati per il codice di gara
Dieci click al posto di quarantadue. La richiesta del Cig, il numero di identificazione dell'appalto rilasciato dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, sarà più semplice: le informazioni che il sistema informatico pretenderà dalle stazioni appaltanti saranno drasticamente ridotte per passare dalle attuali a sole dieci. Ad annunciare la semplificazione - che è in fase di progettazione - è stato il presidente dell'Autorità, Giuseppe Brienza nell'audizione che si è svolta martedì alla commissione Ambiente della Camera. Brienza ha fatto il punto sull'applicazione della legge antimafia (136/2010 in vigore dal 7 settembre) che per tutti gli appalti pubblici ha abolito il contante e ha reso obbligatoria la tracciabilità dei pagamenti. La semplificazione serve a rendere più veloce l'accesso al sistema informatico (Simog): le informazioni da immettere per avere il Cig (codice identificativo gara) e quindi far partire il contratto saranno contenute in una sola schermata contro le attuali tre.
Brienza ha anche annunciato l'arrivo di un carnet di Cig predeterminati da assegnare alle amministrazioni, che potranno utilizzarli subito, «prima della comunicazione all'Autorità dei dati principali che caratterizzano l'affidamento». Da quando l'Autorità è diventata uno snodo centrale con l'obbligo di richiesta del Cig per tutti gli appalti (senza distinzione di soglia) il centralino di via di Ripetta e la banca dati sono stati bersagliati di richieste: «Più di 200 quesiti al giorno» ha raccontato Brienza ai parlamentari. Con questi numeri inevitabili sono state le attese. Da qui l'idea di far partire gli appalti anche in via provvisoria con i carnet di Cig prestampati.
Quanto a eventuali provvedimenti attuati per far funzionare al meglio anche con le banche la tracciabilità, Brienza ha fatto sapere di aver trasmesso un quadro aggiornato al ministero degli Interni. «L'obbligo del Cig - ha concluso - sta portando alla luce un numero rilevante di contratti e di stazioni appaltanti finora del tutto sconosciuti all'Autorità e quindi esclusi dai controlli». 
 
Circolare della Funzione pubblica sul decreto 150
Il ministero rilancia:  «Pienamente operativa la riforma Brunetta»
LA PROGRAMMAZIONE. Gli uffici centrali devono concentrare in una richiesta unica i bandi e te assunzioni dei prossimi tre anni
MILANO. «Tutti gli strumenti finalizzati a premiare il merito e la professionalità» previsti dalla riforma del pubblico impiego sono «pienamente operativi», e «resta ovviamente fermo» l'obbligo per i contratti integrativi di rispettare «i principi di merito, premialità e selettività», e il «divieto di erogazione indifferenziata della retribuzione accessoria». Il ministero della Funzione pubblica torna sull'applicazione della riforma Brunetta, e fissa in una circolare (la 1/2011, firmata direttamente dal ministro) la propria risposta alle polemiche sull'intesa del4 febbraio con Cisl, Uil, Confsal, Cida, Ugi e Usae e sul fatto che il nuovo accordo avrebbe in pratica smontato gli effetti del nuovo sistema. L'intesa, riconosce la circolare, ha voluto evitare «la diminuzione delle retribuzioni complessive, comprensive della parte accessoria» rispetto a quanto ottenuto da ogni lavoratore nel 2010; per questa ragione le fasce di merito serviranno a distribuire solo il «dividendo dell'efficienza», cioè i risparmi ottenuti grazie ai tagli previsti dalla manovra estiva 2008 (articolo 61 del Dl 112/2008). Questo "scartamento ridotto" accompagnerà tutta la fase del congelamento contrattuale, introdotto per tre anni dalla manovra del 2010 (Dl 78/2010), e il merito comincerà a indirizzare tutto il «complesso delle risorse dedicate alla retribuzione delle performance» dopo la stipula dei prossimi contratti. Questo calendario in due fasi rimane da armonizzare con le previsioni dedicate a regioni ed enti locali, che impiegano più del 15% dei dipendenti pubblici ma non ricevono il «dividendo dell'efficienza» (i tagli che lo generano sono tutti concentrati nella pubblica amministrazione centrale); sul tema non è intervenuto l'atto di indirizzo all'Aran (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri), che si occupa della nuova disciplina delle relazioni sindacali, per cui in molti enti locali finiscono per prevalere i regolamenti scritti in virtù dei vecchi protocolli d'intesa, che prevedono una meritocrazia un po' più spinta rispetto a quella disciplinata dall'intesa di febbraio. Un effetto non voluto, visto che la riforma prevedeva per regioni ed enti locali una disciplina più flessibile rispetto a quella riservata ai dipendenti statali. Alle pubbliche amministrazioni centrali arriva intanto da Palazzo Vidoni la nota circolare sulle assunzioni 2011 e le autorizzazioni a bandire concorsi per il triennio 2011/2013. Sulla partita interviene la stretta imposta dalla manovra, che nella maggioranza dei comparti conferma e rafforza il tetto al 20% del turn over. La Funzione pubblica chiede a tutti di concentrare in un'unica richiesta assunzioni e bandi per i prossimi tre anni; in nome della trasparenza intesa come «accessibilità totale», la richiesta e la programmazione vanno pubblicate sui siti istituzionali degli enti, insieme alle dotazioni organiche e all'elenco dei dipendenti in servizio.

 Agrigentoweb
 Consiglio Provinciale, respinta proposta modifica Statuto CUPA
Il Consiglio Provinciale ha respinto a maggioranza la proposta di modifica dello Statuto del Consorzio Universitario della provincia di Agrigento. Orazio Guarraci (Gruppo Sicilia) aveva proposto il rinvio del punto, mentre Roberto Gallo (La Destra) ha rilevato che la gestione dell'attività didattica e amministrativa del CUPA non è delle migliori, e le modifiche proposte vanno nella direzione di un peggioramento. "Noi intendiamo sostenere l'Università - ha detto Gallo - ma per migliorare la didattica e per consentire l'attivazione di corsi di laurea in linea con le vocazioni del territorio". Angelo Bennici (PdL) ha ricordato che il suo gruppo è impegnato sin dal 1994 a sostenere il progetto università in provincia di Agrigento ma "la proposta va bocciata in quanto atto politico". Sull'argomento è intervenuto anche il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha suggerito di rinviare il punto chiedendo la presenza in aula del Presidente del CUPA per illustrare le modifiche. "Il Consiglio - ha detto D'Orsi - potrebbe apportare delle modifiche con proprie proposte". La proposta di rinvio di Guarraci è stata respinta con 13 voti contrati, 3 favorevoli e 3 astenuti. Per dichiarazione di voto sono intervenuti Carmelo D'Angelo, del Gruppo Sicilia (posizioni dell'on. Cimino) che ha annunciato il voto contrario alla modifica dello Statuto del Cupa, confermando il dissenso sulla giunta tecnica nominata dal Presidente D'Orsi e in contrasto con la linea del gruppo di appartenenza, presentatosi così diviso alla votazione. Stefano Girasole a nome del Gruppo Misto ha motivato l'astensione con l'ennesima assenza in aula del Presidente Mifsud che non consente di approfondire meglio l'argomento. Guarraci (Gruppo Sicilia) ha espresso voto favorevole. "L'eventuale bocciatura infatti - ha detto Guarraci - andrebbe ad incidere sul modello organizzativo, che è propedeutico al futuro del CUPA. In ogni caso penso che il Consiglio dovrà elaborare una propria proposta". Anche il PID con Arturo Ripepe ha espresso voto contrario per l'assenza di risposte a parte di Mifsud, così come il Patto per il Territorio con Giuseppe Picone, mentre il finiano Luigi Sutera Sardo ha dichiarato: "Mi aspettavo un atteggiamento diverso, da parte del Consiglio, vista l'importanza del CUPA per la nostra provincia. Evidentemente si fa di questa vicenda un fatto personale, di scontro politico. Sarebbe necessaria una pausa di riflessione".
La proposta è stata quindi respinta con 13 voti contrari (PdL, PID, Destra, Patto e Carmelo D'Angelo), 4 favorevoli (Vinci, Guarraci, Martello e Sutera Sardo) e 3 astenuti (Buscemi in qualità di Presidente del Consiglio , Girasole e Spoto). Dopo il voto Sutera Sardo ha rilanciato l'idea di un voto politico, favorito dalle assenze di molto consiglieri della nuova maggioranza, mentre Mario Lazzano (PdL) ha così replicato: "Ognuno agisca secondo coscienza. Noi vogliamo riscrivere lo Statuto del CUPA, questa proposta era già stata in parte bocciata nelle varie Commissioni, e inoltre non ritengo che l'aumento dei consiglieri del CdA o la nomina di un direttore generale, con ulteriori costi aggiuntivi, possa recare un beneficio al Cupa. Lo scontro, se ci sarà, sarà solo sui contenuti delle proposte della Giunta D'Orsi".
Altri interventi (Ivan Paci, Roberto Gallo, Matteo Ruvolo) hanno evidenziato come la bocciatura non infici in alcun modo l'attività del Cupa, mentre Ripepe ha respinto l'ipotesi di Sutera Sardo sul voto politico: "Noi non votiamo per partito preso su argomenti così delicati. Del resto, dove sono i consiglieri della nuova maggioranza?".
Al termine ha preso la parola nuovamente il Presidente D'Orsi. "Esprimo il mio rammarico - ha detto D'Orsi - per l'esito del voto, non penso sia il caso di fare battaglie politiche partendo dal Cupa. A questo punto i consiglieri che hanno votato contro dovrebbero chiedere maggior chiarezza sfiduciando il Presidente D'Orsi e mandandolo a casa. Certo, perderemmo una grande occasione e la faremmo perdere al nostro territorio, ma almeno usciremmo fuori da qualsiasi equivoco. Capisco il disappunto del PdL, ma non ritengo utile l'abbandono di un percorso virtuoso sin qui condiviso da tutti".
Successivamente su proposta di Matteo Ruvolo è stato prelevato il punto relativo alla modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari. La modifica consente la composizione di gruppi in consiglio provinciale anche con meno di tre consiglieri se il gruppo politico di riferimento è rappresentato in almeno una delle due Camere del Parlamento o all'ARS.
La seduta è stata quindi rinviata a data da destinarsi, previa conferenza dei capigruppo.
 
Provincia, documento del centrodestra sulla bocciatura di modifica dello statuto del CUPA
Questa sera si è votata la proposta di modifica dello Statuto del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. Il Consiglio ha bocciato in toto le modifiche dello Statuto del Cupa in quanto, a nostro avviso, non avrebbero comportato nessun miglioramento didattico ne' amministrativo, ma anzi un aumento dei costi inutili. Ad esempio una delle proposte, riguardava, l'istituzione della figura del "Direttore Operativo" con un costo di oltre 100 mila euro all'anno .
Vieppiù, va detto che si esprime preoccupazione per l'andamento dei conti dell'Universita', tali da poter pregiudicare l'andamento ordinario dell'attivita' didattica vera e propria. .
A tutti noi sta a cuore l'Universita' , ed in particolare l'ipotesi d'istituire nuovi corsi di laurea specialistica e non, ma che siano legate alle potenzialita' del territorio (turismo, energie alternative, europrogettazione , ecc. )
Purtroppo la situazione, nostro malgrado, va in una direzione sbagliata e preoccupante. Per tale motivo nei prossimi giorni valuteremo la necessita' che la Provincia, socio di maggioranza del CUPA, avvii una inchiesta amministrativa sui conti dell'Universita' . Il tutto finalizzato a prevenire una possibile grave crisi del Polo Universitario della provincia di Agrigento.
Quello di stasera è stato un voto responsabile e non solo di contrapposizione politica fine a se' stessa . 13 voti contrari , 3 astenuti e "solo 3 voti favorevoli in linea con la nuova maggioranza del presidente D'Orsi".
Ultima nota, l'assenza della quasi totalita' dei consiglieri della anomala nuova maggioranza , fatta dal PD con MPA ed altri . Sono segnali strani e preoccupanti . Da un lato perche', se c'erano dubbi, stasera c'è stata la prova che in Consiglio l'amministrazione D'Orsi è in minoranza, dall'altro i tanti provvedimenti in votazione meritavano anche la presenza dei Consiglieri "D'Orsiani"
Il capogruppo de La Destra Roberto Gallo
Il capogruppo del PDL Ivan Paci
Il capogrupp del Patto per il territorio Matteo Ruvolo
Il capogruppo del PID Arturo Ripepe
 
Spaccato il gruppo Sicilia in Consiglio Provinciale
Con tredici voti contrari è stato bocciato questa sera, in Consiglio Provinciale, lo schema di modifica del nuovo stututo del Consorzio Universitario.
Oltre al Pdl, al Pid e al Patto per il Territorio ha votato contro il consigliere del gruppo Sicilia, Carmelo D'Angelo, mentre gli altri due, Guarraci e Vinci, hanno votato favorevolmente alla proposta dell'amministrazione.
Nelle dichiarazioni di voto Carmelo D'Angelo è stato lapidario: «Voto contro, in dissenso alla giunta tecnica e diversamente dal mio gruppo di appartenenza».
La delega per i rapporti con il Consorzio Universitario di Agrigento era stata affidata nei giorni scorsi da D'Orsi, proprio ad un esponente di Forza del Sud, l'Avv. Katea Ferrara. 
 
Canicattiweb
 
E' unione d'intenti tra il PD e D'Orsi
Informazioni: Redazione di CanicattiWeb.comAltri Articoli (6581) il 23 febbraio 2011, alle 12:10 | archiviato in Agrigento, Politica, Politica provincia, Provincia. Puoi seguire ogni risposta attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o un trackback a questo articolo 
La nuova giunta varata dal presidente Eugenio D'Orsi segna la rottura con la fallimentare esperienza del centrodestra berlusconiano.
I tagli del governo Berlusconi hanno lasciato la Sicilia e la nostra provincia in ginocchio. La mancata erogazione dei finanziamenti comunitari impedisce qualsiasi ipotesi di sviluppo. Gli investimenti nelle infrastrutture sono rimasti un miraggio. Il meridione d'Italia, con tassi di disoccupazione giovanile e femminile altissimi, è stato tradito da un governo nazionale egemonizzato dalla Lega Nord.
Questa analisi oggi è condivisa non solo dalle forze del centrosinistra, come confermano la nascita del quarto governo Lombardo e il voto di sfiducia del 14 dicembre in Parlamento.
La decisione del Presidente D'Orsi si inserisce in questa fase politica nuova, alla quale sia il Partito Democratico che il Movimento per le Autonomie intendono dare corso anche nella nostra provincia, insieme ai partiti che sostengono l'attuale governo regionale e alle forze del centrosinistra.
Alla giunta D'Orsi il PD proporrà poche, chiare ed efficaci priorità programmatiche in materia di infrastrutture e trasporti, politiche per l'occupazione giovanile e per il superamento del precariato, rilancio del turismo e dell'agricoltura, proficuo ed efficiente utilizzo delle risorse finanziarie.
u di esse aprirà il confronto politico e nella società agrigentina per chiudere la stagione del berlusconismo e consolidare un'alleanza che dal governo della provincia possa estendersi anche nei comuni e in particolare in quelli che saranno chiamati alle urne nella prossima primavera.
Il Segretario Provinciale del PD di Agrigento
 
Agrigentoflash
 
Lombardo: "Regione finanzierà aeroporto Agrigento"
Aereo in fase di decollo"Aeroporti ed alta capacità ferroviaria sono fondamentali per lo sviluppo della Sicilia". Lo scrive sul suo blog il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che annuncia la disponibilità da parte della Regione a finanziare l'aeroporto di Agrigento. "Non credo - dice Lombardo - che il governo nazionale attraverso i propri ministri, per questioni di ripicca politica, voglia cancellarlo. In ogni caso lo finanzieremo noi. Ci è stato detto dall'Enac che ci sono le condizioni perchè lo si possa realizzare, se la Regione partecipa insieme a un gruppo privato che crede in quell'investimento. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Perchè quell'aeroporto a cui tiene tanto il presidente D'Orsi e tutti gli agrigentini, sorgerebbe in un territorio nel quale, con tutto il rispetto per i signori ministri in carica e non, non c'è un metro di autostrada o una circonvallazione. Credo che un piccolo aeroporto gestito da un privato che investe perchè ci crede e quindi si impegnerà a far venire la gente, possa essere una cosa molto importante. L'ho confermato al presidente D'Orsi e mi sento di poter prendere
l'impegno pubblicamente".
 
Barbera replica a Messana sulla politica del passato
Il coordinatore cittadino del pdl giovanni Barbera ha replicato alle dichiarazioni di oggi del segretario provinciale del Pd Emilio Messana sulla Giunta D'Orsi e sugli errori del passaro. "Credo che Messana sia vissuto nella nostra terra! Quindi dovrebbe sapere quello che di positivo ha realizzato il centrodestra per questa provincia. Dalla progettazione al finanziamento del raddoppio della SS.640 Agrigento-Caltanissetta, all'edificazione di diversi plessi scolastici, all'ammodernamento di strade provinciali, fino ad arrivare al fiore all'occhiello del "Consorzio Universitario", per non parlare poi della stabilizzazione di tanti lavoratori. Mi chiedo, invece, cosa il suo partito abbia fatto per la provincia di Agrigento! Mi auguro che Messana con chiarezza, onestà intellettuale e meno chiacchiere sappia dare una risposta agli agrigentini. Poi, alla fine di questa loro esperienza di giunta, tireremo le somme dei loro risultati. In ogni caso lo esorto a lavorare, nell'interesse della collettività agrigentina, assieme al suo partito, per "risollevare la provincia dalla disoccupazione e dalla mancanza di investimenti economici". Sarò il primo a congratularmi"
 
Schembri: "Il Pdl ricordi le sue dichiarazioni sull'aeroporto"
Il presidente del Circolo Tematico del Movimento per le Autonomie "Agrigento Libera", Francescochristian Schembri, interviene a seguito della nota stampa di alcuni esponenti del Pdl che con toni accesi e "assolutamente" privi di fondamento attaccano l'operato dell'Amministrazione Provinciale D'Orsi. "Non si riesce a comprendere - dichiara Schembri - lo stile politico nell'affermare certe dichiarazioni che ci lasciano perplessi e continuano a mortificare la nostra provincia. Se la colpa del presidente D'Orsi è quella di credere fortemente al rilancio del territorio, non si comprende come l'obiettivo di certa politica sia solo quella di spartirsi posti di governo che fino ad oggi non hanno portato ad un benché minimo apporto. Si ricorda in particolare a qualche consigliere pro-tempore che il Pdl oggi si ritrova ad essere forza di governo nazionale e vanta nel nostro territorio numerosi parlamentari nazionali, regionali e un ministro, che fino ad oggi hanno lasciato o quasi al triste abbandono le battaglie portate avanti dal nostro Presidente della Provincia. Se il sostegno e i proclami non sono mancati, vorrei capire l'apporto fattivo di cotanta classe politica nel sorreggere la nostra provincia. Se i modi da apostrofare il nostro Presidente della Provincia siano definibili come è stato fatto dal Consigliere Ivan Paci, allora purtroppo da giovane di questa terra non posso che demoralizzarmi, perché si relega la politica a "bassezze" che nulla hanno a che vedere con la crescita del nostro territorio. Se qualcuno - continua Schembri - parla di una piccola aviopista su Licata, elogiando invece il progetto aeroportuale di Racalmuto che tanti soldi pubblici ha sperperato, non si capisce come lo stesso Ivan Paci ebbe a definire poco tempo addietro le battaglie pro-aeroporto del Presidente D'Orsi con le sue dichiarazioni ivi riportate: "A nome del gruppo consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento esprimo il massimo sostegno al Presidente della Provincia Eugenio D'orsi per l'impegno profuso nel portare avanti questa battaglia di civiltà per ottenere il via libera ad una infrastruttura essenziale per la nostra provincia. Continueremo ad essere al fianco del Presidente contro ogni forma di boicottaggio e per sconfiggere quella marginalità in cui la nostra provincia viene a relegata da anni." Verrebbe da ridere, ma purtroppo non si fa altro che parlare e parlare senza avere il coraggio invece di dire quali siano invece i benefici che molti rappresentanti provinciali hanno relegato a persone loro vicine tramite incarichi di sottogoverno. Per questi motivi - conclude Schembri - non può che essere dato pieno sostegno al Presidente D'Orsi spronandolo ancora una volta a lasciar perdere gli attacchi sterili e strumentali e pensare invece a rilanciare, così come già sta facendo, il territorio della nostra provincia ".
 
Grandangolo

Statuto Cupa: coro unanime di dissenso       
I capigruppo de La Destra, Roberto Gallo; del Pdl, Ivan Paci; del Patto per il territorio, Matteo Ruvolo; del Pid, Arturo  Ripepe, hanno diffuso un documento sulla mancata approvazione delle modifiche allo statuto del Cupa. Questo il testo: "Questa sera si è votata la proposta di modifica dello statuto del Consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Il Consiglio ha bocciato le modifiche dello statuto del Cupa  in quanto, a nostro avviso, non avrebbero comportato nessun miglioramento didattico ne' amministrativo, ma anzi un aumento dei costi  inutili. Ad esempio una delle proposte, riguardava, l'istituzione della figura del "direttore operativo" con un costo di oltre 100 mila euro all'anno. Vieppiù, va detto che si esprime preoccupazione per l'andamento dei conti dell'Università, tali da poter pregiudicare l'andamento ordinario dell'attività didattica vera e propria. A tutti noi sta a cuore l'Università , ed in particolare l'ipotesi d'istituire nuovi corsi di laurea specialistica e non, ma che siano legate alle potenzialità del territorio (turismo, energie alternative, europrogettazione , ecc.). Purtroppo la situazione, nostro malgrado, va in una direzione sbagliata e preoccupante. Per tale motivo nei prossimi giorni valuteremo la necessità che la Provincia, socio di maggioranza del Cupa, avvii una inchiesta  amministrativa sui conti dell'Università. Il tutto finalizzato a prevenire una possibile grave crisi del Polo universitario della provincia di Agrigento. Quello di stasera è stato un voto responsabile e non solo di contrapposizione politica fine a se stessa .  13 voti contrari, 3 astenuti  e "solo 3 voti favorevoli in linea con la nuova maggioranza del presidente D'Orsi". Ultima nota, l'assenza della quasi totalità dei consiglieri della anomala  nuova maggioranza , fatta dal Pd con Mpa ed altri. Sono segnali strani e preoccupanti. Da un lato perchè, se c'erano dubbi, stasera c'è stata la prova che in Consiglio  l'amministrazione D'Orsi è in minoranza,  dall'altro i tanti provvedimenti in votazione meritavano anche la presenza dei Consiglieri "dorsiani" Anche il consigliere Carmelo D'Angelo, ha voluto dire la sua: Con tredici voti contrari è stato bocciato questa sera, in Consiglio Provinciale, lo schema di modifica del nuovo statuto del Consorzio universitario. Oltre al Pdl, al Pid e al Patto per il Territorio ha votato contro il consigliere del gruppo Sicilia, Carmelo D'Angelo, mentre gli altri due, Guarraci e Vinci, hanno votato favorevolmente alla proposta dell'amministrazione. Nelle dichiarazioni di voto Carmelo D'Angelo è stato lapidario: «Voto contro, in dissenso alla giunta tecnica e diversamente dal mio gruppo di appartenenza». La delega per i rapporti con il Consorzio Universitario di Agrigento era stata affidata nei giorni scorsi da D'Orsi, proprio ad un esponente di Forza del Sud, l'Avv. Katea Ferrara.   
 
Provincia: bocciata modifica statuto Cupa       
Il Consiglio provinciale ha respinto a maggioranza la proposta di modifica dello statuto del Consorzio universitario della provincia di Agrigento. Orazio Guarraci (Gruppo Sicilia) aveva proposto il rinvio del punto, mentre Roberto Gallo (La Destra) ha rilevato che la gestione dell'attività didattica e amministrativa del Cupa non è delle migliori, e le modifiche proposte vanno  nella direzione di un peggioramento. "Noi intendiamo sostenere l'Università - ha detto Gallo - ma per migliorare la didattica e per consentire l'attivazione di corsi di laurea in linea con le vocazioni del territorio". Angelo Bennici (PdL) ha ricordato che il suo gruppo è impegnato sin dal 1994 a sostenere il progetto università in provincia di Agrigento ma "la proposta va bocciata in quanto atto politico". Sull'argomento è intervenuto anche il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha suggerito di rinviare il punto chiedendo la presenza in aula del presidente del Cupa per illustrare le modifiche. "Il Consiglio - ha detto D'Orsi - potrebbe apportare delle modifiche con proprie proposte". La proposta di rinvio di Guarraci è stata respinta con 13 voti contrati, 3 favorevoli e 3 astenuti. Per dichiarazione di voto sono intervenuti Carmelo D'Angelo, del Gruppo Sicilia (posizioni dell'on. Cimino) che ha annunciato il voto contrario alla modifica dello statuto del Cupa, confermando il dissenso sulla Giunta tecnica nominata dal presidente D'Orsi e in contrasto con la linea del gruppo di appartenenza, presentatosi così diviso alla votazione. Stefano Girasole a nome del Gruppo Misto ha motivato l'astensione con l'ennesima assenza in aula del presidente Mifsud che non consente di approfondire meglio l'argomento. Guarraci (Gruppo Sicilia) ha espresso voto favorevole. "L'eventuale bocciatura infatti - ha detto Guarraci - andrebbe ad incidere sul modello organizzativo, che è propedeutico al futuro del Cupa. In ogni caso penso che il Consiglio dovrà elaborare una propria proposta". Anche il Pid con Arturo Ripepe ha espresso voto contrario per l'assenza di risposte a parte di Mifsud, così come il Patto per il territorio con Giuseppe Picone, mentre il finiano Luigi Sutera Sardo ha dichiarato: "Mi aspettavo un atteggiamento diverso, da parte del Consiglio, vista l'importanza del Cupa per la nostra provincia. Evidentemente si fa di questa vicenda un fatto personale, di scontro politico. Sarebbe necessaria una pausa di riflessione".  La proposta è stata quindi respinta con 13 voti contrari (PdL, Pid, Destra, Patto e Carmelo D'Angelo), 4 favorevoli (Vinci, Guarraci, Martello e Sutera Sardo) e 3 astenuti (Buscemi in qualità di presidente del Consiglio, Girasole e Spoto). Dopo il voto Sutera Sardo ha rilanciato l'idea di un voto politico, favorito dalle assenze di molto consiglieri della nuova maggioranza, mentre Mario Lazzano (PdL) ha così replicato: "Ognuno agisca secondo coscienza. Noi vogliamo riscrivere lo statuto del Cupa, questa proposta era già stata in parte bocciata nelle varie Commissioni, e inoltre non ritengo che l'aumento dei consiglieri del CdA o la nomina di un direttore generale, con ulteriori costi aggiuntivi, possa recare un beneficio al Cupa. Lo scontro, se ci sarà, sarà solo sui contenuti delle proposte della Giunta D'Orsi".  Altri interventi (Ivan Paci, Roberto Gallo, Matteo Ruvolo) hanno evidenziato come la bocciatura non infici in alcun modo l'attività del Cupa, mentre Ripepe ha respinto l'ipotesi di Sutera Sardo sul voto politico: "Noi non votiamo per partito preso su argomenti così delicati. Del resto, dove sono i consiglieri della nuova maggioranza?" Al termine ha preso la parola nuovamente il presidente D'Orsi. "Esprimo il mio rammarico - ha detto D'Orsi - per l'esito del voto, non penso sia il caso di fare battaglie politiche partendo dal Cupa. A questo punto i consiglieri che hanno votato contro dovrebbero chiedere maggior chiarezza sfiduciando il presidente D'Orsi e mandandolo a casa. Certo, perderemmo una grande occasione e la faremmo perdere al nostro territorio, ma almeno usciremmo fuori da qualsiasi equivoco. Capisco il disappunto del PdL, ma non ritengo utile l'abbandono di un percorso virtuoso sin qui condiviso da tutti". Successivamente su proposta di Matteo Ruvolo è stato prelevato il punto relativo alla modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari. La modifica consente la composizione di gruppi in consiglio provinciale anche con meno di tre consiglieri se il gruppo politico di riferimento è rappresentato in almeno una delle due Camere del Parlamento o all'Ars. La seduta è stata quindi rinviata a data da destinarsi, previa conferenza dei capigruppo.
 
Provincia: Volpe incontra Rsu aziendale       
Si è svolto ieri nei locali dell'assessorato alle Risorse umane un incontro tra l'assessore al Personale Calogero Volpe e la Rsu aziendale Vi hanno preso parte il direttore del settore Risorse umane, Aldo Cipolla, il coordinatore Rsu - Uil Cimino, i componenti Bruno, Giglione, Nocera, La Sala (Uil), Cipolla e Concilio (Cisl), Sorce (Cgil), Spoto (Silpol) e Di Giacomo (Ugl). l'assessore Volpe ha illustrato il percorso lavorativo che intende intraprendere, volto ad un'ampia apertura verso le esigenze del personale. Ricordando la provenienza dal mondo sindacale, ha detto di aver preso coscienza delle problematiche e delle aspettative dei lavoratori, pur rappresentando, in questa sede, l'amministrazione. "Ho rappresentato la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti - dice l'assessore Volpe - mettendomi a disposizione del personale nei giorni di martedì e giovedì negli uffici del settore Risorse umane".  Nel corso della riunione è stato affrontato anche il problema dei lavoratori a tempo determinato. "Ho confermato l'impegno del presidente D'Orsi per la migliore soluzione possibile - continua Volpe - partendo dall'aumento a 24 ore lavorative fino al 31 dicembre 2011: in questo senso ci stiamo impegnando per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie". Il coordinatore della Rsu, Jorge Cimino, ha espresso compiacimento per la nomina di un Assessore al Personale, delega che ormai da anni era nelle competenze  dello stesso Presidente, e che lascia trasparire un reale interesse dell'Amministrazione nei confronti delle problematiche dei dipendenti provinciali.  Sulla questione posta dallo stesso Cimino, ovvero il rispetto della persona e la serenità sul posto di lavoro, l'assessore Volpe si è impegnato affinché il "benessere organizzativo" sia la linea guida del suo operato per il miglioramento dei rapporti tra il personale dipendente e la dirigenza, e tra la dirigenza e la parte politica. "Mi sono proposto - conclude Volpe - come una sorta di filtro tra le varie componenti della macchina burocratico-amministrativa. Sono certo di riuscire a lavorare in un clima di piena collaborazione tra le parti che possa rendere proficuo il lavoro di ogni dipendente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze".  
 
Provincia: costituito il Comitato di garanzia       
E' stato costituito presso la Provincia regionale di Agrigento, il Comitato unico di garanzia, nuovo organismo a tutela della dignità dei lavoratori dell'Ente intermedio. Presidente è stato nominato Paolo Antinoro. Del Comitato ne fanno parte Rosario Bruna, Massimo Ingiaimo, Caterina Parisi, Floriana A. Russo Introito e Natalia Viviano. Nel corso della seduta di insediamento, del 17 febbraio scorso, i componenti il Comitato hanno proceduto alla composizione delle figure previste quali il vice presidente ed il segretario. Il Comitato ha quindi  eletto all'unanimità vice presidente Natalia Viviano che ha dato ampia disponibilità a rivestire l'incarico mentre Rosario Bruna svolgerà le funzioni di segretario. L'istituzione del Comitato unico di garanzia è prevista dall'art 21 della legge 183 del 4 aprile del 2010 e, come afferma il neo presidente Antinoro, nasce per tutelare la salute, la dignità e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio alla Provincia Regionale di Agrigento, e per garantire un ambiente di lavoro sicuro, sereno, favorevole allo sviluppo delle relazioni interpersonali e fondato sui principi di solidarietà, trasparenza e cooperazione.   
 
Barbera (PdL) risponde a Messana (Pd)        
 Giovanni Barbera, coordinatore cittadino Pdl risponde alle dichiarazioni del segretario provinciale del Pd, Emilio Messana, a proposito della nuova composizione della Giunta provinciale: "Credo che Messana sia vissuto nella nostra terra! Quindi dovrebbe sapere quello che di positivo ha realizzato il centrodestra per questa provincia. Dalla progettazione al finanziamento del raddoppio della SS.640 Agrigento-Caltanissetta, all'edificazione di diversi plessi scolastici, all'ammodernamento di strade provinciali, fino ad arrivare al fiore all'occhiello del "Consorzio Universitario", per non parlare poi della stabilizzazione di tanti lavoratori. Mi chiedo, invece, cosa il suo partito abbia fatto per la provincia di Agrigento! Mi auguro che Messana con chiarezza, onestà intellettuale e meno chiacchiere sappia dare una risposta agli agrigentini. Poi, alla fine di questa loro esperienza di giunta, tireremo le somme dei loro risultati. In ogni caso lo esorto a lavorare, nell'interesse della collettività agrigentina, assieme al suo partito, per "risollevare la provincia dalla disoccupazione e dalla mancanza di investimenti economici". Sarò il primo a congratularmi".  
 
 Agrigentonotizie

Stabilizzazione precari
I sindacati chiedono che si riapra il dialogo di Gioacchino Schicchi
L'incontro era stato previsto a gennaio, poi erano arrivati gli atti intimidatori e tutto era stato rinviato per mantenere bassi i toni sulla vicenda dei precari della Provincia regionale di Agrigento. La scelta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Fp però non è servita ad evitare uno scontro che, i segretari definiscono "pretestuoso e unilaterale".
Questa mattina Buscemi , Farruggia e Florio hanno ribadito la necessità di un incontro con il presidente della Provincia per affrontare la stabilizzazione dei precari, denunciando però una chiusura da parte di D'Orsi, che solo ieri, come vi avevamo raccontato, aveva affermato che non avrebbe dialogato con i sindacati perchè rei, a suo dire, di comportamenti terroristici. Il riferimento è ai volantini anonimi, alle missive minatorie e soprattutto all'incendio della casa di Marina di Palma, vicenda frutto secondo il presidente di un clima generalmente a lui avverso.
Facciamo il punto. L'ultima volta che il Consiglio provinciale si occupò della vicenda era ancora il dicembre del 2010. In quella sede la prospettiva, poi attuatasi, era quella di un rinnovo a sole 18 ore settimanali - circa 600 euro al mese - per lavoratori che anche da 20 anni svolgono mansioni all'interno dell'ente. In quella sede, come avvenuto anche oggi, si ricordò come il presidente D'Orsi, nel dicembre del 2009 dava già come avvenuta la stabilizzazione degli oltre cento lavoratori precari, sebbene poi gli unici ad incassare un contratto a tempo indeterminato furono i sedici della cooperativa "Penelope". Qualcosa però da quel Consiglio provinciale, del 22 dicembre 2010 è cambiato: sette giorni dopo la Regione approvò la legge regionale 24, detta "salva precari". Ma soprattutto, nella prima settimana di gennaio arrivano gli atti intimidatori per il presidente e tre diversi dirigenti provinciali, che D'Orsi più o meno direttamente riconduce, tra altre possibili cause, alla vicenda del precariato.
"Da quel giorno abbiamo cercato più volte il dialogo - spiegano i sindacati -, che c'è stato sempre negato. Non abbiamo mai alzato i toni, mentre abbiamo visto una chiusura unilaterale del dialogo. Siamo pronti a riprendere il confronto per ottenere la stabilizzazione dei lavoratori e dare una garanzia a tante famiglie. Se ciò però non avvenesse - proseguono - chiederemo al prefetto di farsi garante affinchè venga realizzato un incontro".
Assente in aula Giglia, sede che nel gennaio scorso era stata negata ai sindacati per lo svolgimento di un'assemblea, l'assessore provinciale al Personale, Calogero Volpe, impegnato pare in altre sedi.

Consiglio provinciale, dibattito sul regolamento del Cupa
di Gioacchino Schicchi
Cambiano le maggioranze, cambiano le Giunte, ma non cambia l'instabilità del Consiglio provinciale, interrotto ieri per mancanza del numero legale. Il dibattito, finchè è durato, è stato ovviamente incentrato sulla nuova Giunta, presentata proprio ieri sera all'aula Giglia, ed è stato preceduto dalla comunicazione ufficiale del consigliere Stefano Girasole che è uscito dal gruppo del Pd contestando "la scelta di non aver nominato nessun assessore del collegio di Sciacca e soprattutto perché non si riesce più a dare risposte ai cittadini, poiché la politica è latitante" e passando nel gruppo misto.
Il presidente della Provincia regionale, Eugenio D'Orsi, intervenendo ha voluto ringraziare gli ex assessori e ha garantito che "i nuovi assessori sono persone perbene, ottimi professionisti e tecnici stimati, che daranno un grande contributo all'attuazione del nostro programma". Sulla vicenda tra l'altro erano intervenuti, fuori da Aula Giglia l'Mpa, che paludiva alla scelta di una Giunta tecnica, ritenuta "un importante momento di confronto e di azione politica, finalizzato a dare al nostro territorio quelle risposte per le quali il governo nazionale ha dimostrato totale disinteresse ed incapacità" e del Pd, che attraverso una nota del segretario provinciale Emilio Messana garantisce a D'Orsi il sostegno del partito per portare a termine "poche, chiare ed efficaci priorità programmatiche in materia di infrastrutture e trasporti, politiche per l'occupazione giovanile e per il superamento del precariato, rilancio del turismo e dell'agricoltura, proficuo ed efficiente utilizzo delle risorse finanziarie".
Ma in Consiglio provinciale non si è parlato ovviamente solo di Giunta. Un punto molto dibattuto è stato quello della modifica dello statuto del Cupa. Tutto è partito dalla proposta del presidente della quinta commissione "Promozione culturale", Giovanni D'Angelo - Pid - ha chiesto che il punto relativo alle modifiche venisse prelevato perchè fosse discusso in aula, dato che in commissione il documento aveva ricevuto pareri discordanti. Di "precedente gravissimo" ha parlato Orazio Guarraci, per il quale rinviare la discussione al Consiglio rappresenta un primo passo vero la "demolizione delle commissioni", mentre Roberto Gallo, dopo aver evidenziato come in commissione le modifiche proposte a maggioranza fossero state bocciate ha dichiarato:"Voteremo contro le proposte di modifica dello statuto Cupa, e respingiamo l'accusa che ci è stata mossa".
Le polemiche sono poi proseguite, con Angelo Bennici, Pdl, che ha lamentato l'assenza del presidente del Cupa Mifsud, che a suo dire da tempo non si è offerto al confronto, così come il presidente D'Orsi e Nino Spoto. A chiudere la discussione sono stati i due consiglieri del Patto per il Territorio, Picone e Di Prima, che si sono detti contrari alle modifiche e hanno proposto all'Amministrazione di ritirarle.
Secca la replica di D'Orsi:"Fa parte della politica essere attaccati o criticati - ha detto - però non possiamo permettere attacchi puramente strumentali. La modifica dello statuto è stata proposta dallo stesso Cda del Cupa, pertanto è logico che a questo punto si valuti per quel che è. Il rilancio del Cupa era e rimane uno dei punti fermi del nostro programma, e chi ritiene di non condividerlo, cambiando idea, dovrà assumersi le proprie responsabilità".

Gli alunni della "Pirandello" a lezione in Provincia
Gli alunni dell'istituto comprensivo "Luigi Pirandello" di Porto Empedocle, presieduto dalla professoressa Ernesta Musca, hanno visitato stamani il Palazzo della Provincia regionale. I ragazzi sono stati accompagnati dalle docenti Maria Antonietta Schembri e Maria Luisa Schembri, e hanno visitato, guidati dal personale della Provincia, la biblioteca provinciale "Gaspare Ambrosini" e la Scala Reale. A fare gli onori di casa l'assessore al Personale Calogero Volpe e il consigliere provinciale Antonino Spoto, che hanno illustrato il ruolo dell'Ente e le sue competenze in materia di edilizia scolastica, viabilità, turismo, cultura, ecc., nonché il ruolo e le funzioni della Giunta e del Consiglio provinciale. Al termine dell'incontro l'Assessore Volpe e il Consigliere Spoto hanno consegnato alcuni gadget alle docenti e offerto un rinfresco.

Infoagrigento

Giunta provinciale, duro commento dell'IDV: "non si baratta credibilità con poltrone"
Scritto da Redazione
"Le forze politiche del centrosinistra devono uscire dal ghetto e da ogni tentazione di compromesso per rilanciare un progetto politico unitario credibile ed intransigente". Lo ha detto il coordinatore provinciale dell'Italia dei Valori, Nello Hamel.
"Questa scelta - secondo Hamel - è l'unica strategia che Italia dei valori della provincia di Agrigento porterà avanti,senza esitazioni, in attesa di definire i termini della collaborazione politica da tempo avviata con Sinistra Ecologia e Libertà e con rifondazione comunista. Per quanto riguarda il Partito democratico, il coordinatore provinciale Nello Hamel esprime un giudizio fortemente negativo sulla recente partecipazione del PD nella nuova Giunta D'Orsi , una partecipazione che lo stesso definisce inutile e confusionaria, priva di prospettive e destabilizzante per la credibilità del centrosinistra. La nuova Giunta D'Orsi è un pateracchio indecifrabile ed il Partito Democratico rischia di essere la mosca cocchiera di un carro sgangherato senza progetti e senza ideali".
"Per questo motivo, Italia dei Valori, chiama a raccolta tutti i veri democratici per realizzare un movimento di opposizione autentico e credibile, per recuperare i collegamenti con il Paese reale, per sostenere i bisogni emergenti, per contrastare il potere consolidato dei partiti del centrodestra causa del degrado e dello sfascio in cui si trova la provincia di Agrigento. La nostra credibilità - conclude il coordinatore provinciale di Italia dei Valori - non può essere barattata con le poltrone e le illusioni di potersi sedere al tavolo del potere.

Comunicalo

AEROPORTO AGRIGENTO. Il presidente Lombardo: 'Anche se il Governo non lo vuole lo finanzieremo noi'
Torna a parlare del progetto dell'aeroporto di Agrigento, "a proposito del quale sono intervenuti, ed intervengono, ministri e deputati", il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo.
"Non credo che il governo nazionale attraverso i propri ministri, per questioni di ripicca politica, voglia cancellare l'aeroporto di Agrigento", ha detto Lombardo in un video pubblicato oggi sul suo blog e su You Tube.
"In ogni caso - ha aggiunto il governatore siciliano - lo finanzieremo noi. Ci è stato detto dall'Enac che ci sono le condizioni perché lo si possa realizzare, se la Regione partecipa insieme a un gruppo privato che crede in quell'investimento.
Noi siamo pronti - assicura Lombardo - a fare la nostra parte. Perché quell'aeroporto a cui tiene tanto il presidente D'Orsi e tutti gli agrigentini, sorgerebbe in un territorio nel quale, con tutto il rispetto per i signori ministri in carica e non, non c'è un metro di autostrada o una circonvallazione. Credo che un piccolo aeroporto gestito da un privato che investe perché ci crede e quindi si impegnerà a far venire la gente, possa essere una cosa molto importante. L'ho confermato al presidente D'Orsi e mi sento - aggiunge il presidente della regione - di poter prendere l'impegno pubblicamente".

AGRIGENTO. Provincia, mozione contro l'omofobia presentata dai consiglieri Spoto e Avarello
Iniziativa dei consiglieri provinciali di Sel Nino Spoto e Carmelo Avarello contro l'omofobia.
I due esponenti di sinistra in Consiglio provinciale, con una mozione indirizzata al presidente della provincia, Eugenio D'Orsi, hanno chiesto di voler dare disposizioni per aderire ad ogni iniziativa che venga proposta contro la discriminazione e degli omosessuali. Invitano inoltre la Provincia ad aderire alla rete Ready, contro le discriminazioni per orientamento sessuale.

AGRIGENTO. Quote rosa nella Giunta D'Orsi, ora sono 'alle stelle'
Due avvocati e una insegnante. E sono tre le donne del presidente D'Orsi. Nel pieno rispetto delle quote rosa.
Si è passati dalla mancanza assoluta di donne nell'esecutivo provinciale alla presenza di tre donne su io assessori. L'avvocato Teresa La Marca, la più giovane tra gli assessori, che ha giurato ieri, va ad affiancare la collega Katea Ferrara di Porto Empedocle e l'insegnante Nicolina Marchese. Sono lontani i tempi in cui si gridava alla mancanza di rispetto delle quote rosa, ed era proprio il Pd a far notare al presidente D'Orsi questa mancanza. Adesso, giustizia è fatta: il gentil sesso gode di una rappresentanza numerica e qualificata alla Provincia.

Perlacittà

La politica che non c'è
di Franco Pullara
Poveri in tutto non abbiamo neppure i partiti politici.
Meglio, ci sono contenitori vuoti che si riempiono solo in occasione delle elezioni.
Gli eletti non sono assolutamente collegati con gli elettori. Per quanto inverosimile i rappresentanti del nostro popolo possono cambiare bandiera a piacimento e gli stessi partiti passare da uno schieramento all'altro. In pratica, da noi non ci sono vinti e vincitori se non in via del tutto momentanea. Lo stesso destino hanno le maggioranze e le opposizioni.
Marco Zambuto ha incantato gli agrigentini con la sua politica al di sopra dei partiti. Molti suoi elettori avranno pensato che rappresentasse l'occasione giusta per farla in barba ai partiti.
Non hanno messo in conto la "libera iniziativa" del giovane sindaco della Città dei templi, che dal di sopra è passato nel Pdl e recentemente nell'Udc.
In Provincia regionale i mutamenti sono quasi quotidiani. Oggi il Pd appoggia D'Orsi. A Favara si sta partorendo la quinta giunta amministrativa, con dentro il partito di Bersani, mentre l'ex sindaco Lorenzo Airò grida il suo sdegno.
Ovviamente, ogni cosa richiede il suo tempo. La messa in campo delle strategie dei ribaltoni ruba tempo alla ricerca delle soluzioni ai problemi del territorio.
Intanto se arriva il Ministro o il deputato è bagno di popolo. I primi a correre sono i politici dei piani bassi e i loro "squadroni", poi i curiosi e chi ama assistere a simili manifestazioni. Si avverte nel potente politico una sorta di beato dal quale si aspetta il miracolo che lo renderà santo. Ma c'è un ostacolo. Ai Beati o ai Santi è necessario chiedere per ottenere la grazia. Il resto dell'umana esistenza è affidato al destino, ché loro si muovono quando si pregano. Il rischio, nello specifico, per Alfano è che diversamente dal successo nella carriera politica, in santità resterà al palo, ché le grazie non gliele chiede nessuno. Almeno quelle grazie in grado di portare avanti progetti concreti per favorire il territorio. Non hanno capito, i nostri eroi, che gli aiuti vanno meritati, pur in presenza dell'altrui disponibilità ad aiutare.
Oggi è indispensabile saper chiedere attraverso il professionismo politico. Ci vogliono i progetti seri, che i nostri capipopolo, nella stragrande maggioranza, non sanno neppure cosa siano. Non abbiamo neppure i partiti politici. Nel Nord c'è la Lega che è un partito, da noi non c'è un partito politico né a destra né a sinistra.
Siamo poveri in tutto.

Messana: "La nuova giunta D'Orsi segna la rottura con la fallimentare esperienza del centrodestra"
di Franco Pullara
"La nuova giunta varata dal presidente Eugenio D'Orsi segna la rottura con la fallimentare esperienza del centrodestra berlusconiano". A dirlo è Emilio Messana, segretario provinciale del Pd.
"I tagli del governo Berlusconi - continua Messana - hanno lasciato la Sicilia e la nostra provincia in ginocchio. La mancata erogazione dei finanziamenti comunitari impedisce qualsiasi ipotesi di sviluppo. Gli investimenti nelle infrastrutture sono rimasti un miraggio. Il meridione d'Italia, con tassi di disoccupazione giovanile e femminile altissimi, è stato tradito da un governo nazionale egemonizzato dalla Lega Nord. Questa analisi oggi è condivisa non solo dalle forze del centrosinistra, come confermano la nascita del quarto governo Lombardo e il voto di sfiducia del 14 dicembre in Parlamento". La classe dirigente della sinistra è convinta della bontà delle loro scelte, chi ha dubbi è il "popolo" della sinistra politica. La gente, che dalla nascita della Repubblica vota secondo la propria ideologia, non sa farsene una ragione.
"La decisione del Presidente D'Orsi - dice Messana - si inserisce in questa fase politica nuova, alla quale sia il Partito Democratico che il Movimento per le Autonomie intendono dare corso anche nella nostra provincia, insieme ai partiti che sostengono l'attuale governo regionale e alle forze del centrosinistra.
Alla giunta D'Orsi il PD proporrà poche, chiare ed efficaci priorità programmatiche in materia di infrastrutture e trasporti, politiche per l'occupazione giovanile e per il superamento del precariato, rilancio del turismo e dell'agricoltura, proficuo ed efficiente utilizzo delle risorse finanziarie.
Su di esse aprirà il confronto politico e nella società agrigentina per chiudere la stagione del berlusconismo e consolidare un'alleanza che dal governo della provincia possa estendersi anche nei comuni e in particolare in quelli che saranno chiamati alle urne nella prossima primavera".
Ma il confronto poteva il Pd aprirlo già come forza d'opposizione, anzi doveva farlo maggiormante in quel ruolo assegnatogli dall'elettorato.
Nell'attuale posizione il confronto invocato da Messana è più difficile da attuarsi.
Ad ogni modo, il Pd è soddisfatto e ottimista sul futuro della Provincia, che intanto è in caduta libera nella povertà certificata, come nella disoccupazione e nella mancanza di investimenti economici.

Agrigentoinformazioni

PRIMA USCITA CON IL" BOTTO" DELLA NUOVA GIUNTA MAGGIORANZA BOCCIATA IN CONSIGLIO PROVINCIALE
RESPINTA LA PROPOSTA DI ISTITUIRE AL CONSORZIO UNIVERSITARIO LA NUOVA FIGURA DI DIRETTORE OPERATIVO DA 100 MILA EURO L'ANNO
Comincia male l'avventura della nuova maggioranza che sostiene il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi..
Il consiglio provinciale ha infatti bocciato la proposta di modifica dello statuto del Consorzio Universitario e che prevedeva fra l'altro la istituzione, in seno al cupa, di una nuova figura del direttore operativo che sarebbe costato ai contribuenti la bellezza di oltre 100 mila euro l'anno.
Una figuraccia che non è stata certo accolta di buon grado dal presidente Eugenio D'Orsi.
"Esprimo il mio rammarico, ha detto D'Orsi - per l'esito del voto, non penso sia il caso di fare battaglie politiche partendo dal Cupa. A questo punto i consiglieri che hanno votato contro dovrebbero chiedere maggior chiarezza sfiduciando il Presidente D'Orsi e mandandolo a casa. Certo, perderemmo una grande occasione e la faremmo perdere al nostro territorio, ma almeno usciremmo fuori da qualsiasi equivoco. Capisco il disappunto del PdL, ma non ritengo utile l'abbandono di un percorso virtuoso sin qui condiviso da tutti".

QUESTO IL RESOCONTO DEGLI INTERVENTI REGISTRATI IN CONSIGLIO
Orazio Guarraci (Gruppo Sicilia) aveva proposto il rinvio del punto, mentre Roberto Gallo (La Destra) ha rilevato che la gestione dell'attività didattica e amministrativa del CUPA non è delle migliori, e le modifiche proposte vanno nella direzione di un peggioramento. "Noi intendiamo sostenere l'Università - ha detto Gallo - ma per migliorare la didattica e per consentire l'attivazione di corsi di laurea in linea con le vocazioni del territorio".
Angelo Bennici (PdL) ha ricordato che il suo gruppo è impegnato sin dal 1994 a sostenere il progetto università in provincia di Agrigento ma "la proposta va bocciata in quanto atto politico".
Sull'argomento è intervenuto anche il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha suggerito di rinviare il punto chiedendo la presenza in aula del Presidente del CUPA per illustrare le modifiche. "Il Consiglio - ha detto D'Orsi - potrebbe apportare delle modifiche con proprie proposte".
La proposta di rinvio di Guarraci è stata respinta con 13 voti contrati, 3 favorevoli e 3 astenuti.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti Carmelo D'Angelo, del Gruppo Sicilia (posizioni dell'on. Cimino) che ha annunciato il voto contrario alla modifica dello Statuto del Cupa, confermando il dissenso sulla giunta tecnica nominata dal Presidente D'Orsi e in contrasto con la linea del gruppo di appartenenza, presentatosi così diviso alla votazione.
Stefano Girasole a nome del Gruppo Misto ha motivato l'astensione con l'ennesima assenza in aula del Presidente Mifsud che non consente di approfondire meglio l'argomento.
Guarraci (Gruppo Sicilia) ha espresso voto favorevole. "L'eventuale bocciatura infatti - ha detto Guarraci - andrebbe ad incidere sul modello organizzativo, che è propedeutico al futuro del CUPA. In ogni caso penso che il Consiglio dovrà elaborare una propria proposta".
Anche il PID con Arturo Ripepe ha espresso voto contrario per l'assenza di risposte a parte di Mifsud, così come il Patto per il Territorio con Giuseppe Picone, mentre il finiano Luigi Sutera Sardo ha dichiarato: "Mi aspettavo un atteggiamento diverso, da parte del Consiglio, vista l'importanza del CUPA per la nostra provincia. Evidentemente si fa di questa vicenda un fatto personale, di scontro politico. Sarebbe necessaria una pausa di riflessione".
La proposta è stata quindi respinta con 13 voti contrari (PdL, PID, Destra, Patto e Carmelo D'Angelo), 4 favorevoli (Vinci, Guarraci, Martello e Sutera Sardo) e 3 astenuti (Buscemi in qualità di Presidente del Consiglio , Girasole e Spoto).
Dopo il voto Sutera Sardo ha rilanciato l'idea di un voto politico, favorito dalle assenze di molto consiglieri della nuova maggioranza.
Mentre Mario Lazzano (PdL) ha così replicato: "Ognuno agisca secondo coscienza. Noi vogliamo riscrivere lo Statuto del CUPA, questa proposta era già stata in parte bocciata nelle varie Commissioni, e inoltre non ritengo che l'aumento dei consiglieri del CdA o la nomina di un direttore generale, con ulteriori costi aggiuntivi, possa recare un beneficio al Cupa. Lo scontro, se ci sarà, sarà solo sui contenuti delle proposte della Giunta D'Orsi".
Altri interventi (Ivan Paci, Roberto Gallo, Matteo Ruvolo) hanno evidenziato come la bocciatura non infici in alcun modo l'attività del Cupa, mentre Ripepe ha respinto l'ipotesi di Sutera Sardo sul voto politico: "Noi non votiamo per partito preso su argomenti così delicati. Del resto, dove sono i consiglieri della nuova maggioranza?".
Successivamente su proposta di Matteo Ruvolo è stato prelevato il punto relativo alla modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari. La modifica consente la composizione di gruppi in consiglio provinciale anche con meno di tre consiglieri se il gruppo politico di riferimento è rappresentato in almeno una delle due Camere del Parlamento o all'ARS.
La seduta è stata quindi rinviata a data da destinarsi.
IL COMMENTO DEI CAPIGRUPPO ROBERTO GALLO (LA DESTRA) IVAN PACI (PDL) MATTEO RUVOLO (PATTO PER IL TERRITORIO) E ARTUTO RIPEPE (PID)
"Questa sera si è votata la proposta di modifica dello Statuto del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. Il Consiglio ha bocciato in toto le modifiche dello Statuto del Cupa in quanto, a nostro avviso, non avrebbero comportato nessun miglioramento didattico ne' amministrativo, ma anzi un aumento dei costi inutili. Ad esempio una delle proposte, riguardava, l'istituzione della figura del "direttore operativo" con un costo di oltre 100 mila euro all'anno .
Vieppiù, va detto che si esprime preoccupazione per l'andamento dei conti dell'Universita', tali da poter pregiudicare l'andamento ordinario dell'attivita' didattica vera e propria. .
A tutti noi sta a cuore l'Universita' , ed in particolare l'ipotesi d'istituire nuovi corsi di laurea specialistica e non, ma che siano legate alle potenzialita' del territorio (turismo, energie alternative, europrogettazione , ecc. )
Purtroppo la situazione, nostro malgrado, va in una direzione sbagliata e preoccupante. Per tale motivo nei prossimi giorni valuteremo la necessita' che la Provincia, socio di maggioranza del CUPA, avvii una inchiesta amministrativa sui conti dell'Universita' . Il tutto finalizzato a prevenire una possibile grave crisi del Polo Universitario della provincia di Agrigento.
Quello di stasera è stato un voto responsabile e non solo di contrapposizione politica fine a se stessa . 13 voti contrari , 3 astenuti e "solo 3 voti favorevoli in linea con la nuova maggioranza del presidente D'Orsi".
Ultima nota, l'assenza della quasi totalita' dei consiglieri della anomala nuova maggioranza , fatta dal PD con MPA ed altri . Sono segnali strani e preoccupanti . Da un lato perche', se c'erano dubbi, stasera c'è stata la prova che in Consiglio l'amministrazione D'Orsi è in minoranza, dall'altro i tanti provvedimenti in votazione meritavano anche la presenza dei Consiglieri "D'Orsiani"
L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE D'ANGELO
Oltre al Pdl, al Pid e al Patto per il Territorio ha votato contro il consigliere del gruppo Sicilia, Carmelo D'Angelo, mentre gli altri due esponenti, Guarraci e Vinci, hanno votato favorevolmente alla proposta dell'amministrazione.
«Ho votato contro - dice D'Angelo - in dissenso alla giunta tecnica e diversamente dal mio gruppo di appartenenza».
La delega per i rapporti con il Consorzio Universitario di Agrigento era stata affidata nei giorni scorsi da D'Orsi, proprio ad un esponente di Forza del Sud, Katea Ferrara.

Lavalledeitempli

Il Pd: con D'Orsi, ma non con Zambuto. Di certo c'entra Arnone.
Il Partito Democratico agrigentino chiamato a partecipare al governo dell'Ente provincia ha accettato l'invito ed è entrato in giunta con due assessori. Da tempo anche il sindaco Marco Zambuto in diverse occasioni ha chiesto al PD di entrare in giunta a Palazzo dei Giganti, ma sino ad oggi Messana e gli altri dirigenti hanno rifiutato. Eppure a pensarci bene con Zambuto si tratterebbe per il Pd di riprendere un'alleanza nata in occasione delle elezioni amministrative, quando il giovane avvocato venne eletto grazie al sostegno del centro-sinistra e quindi anche del Pd agrigentino. Accettare l'invito di Zambuto, con cui il partito democratico ha fatto un pezzo di strada importante, dovrebbe essere meno problematico per il segretario provinciale del Pd Messana , rispetto al fatto di accettare di entrare nella giunta di D'Orsi, un presidente eletto dall'intero centro-destra e quindi per molto tempo avversario politico del Pd.
Possiamo anche aggiungere che Zambuto aderisce da qualche tempo ad un partito, quello di Casini, con cui una buona parte del Pd intende dialogare in vista di una possibile alleanza elettorale intesa a battere Berlusconi. I rapporti tra Mpa e Pd sono certamente più problematici rispetto a quelli odierni tra Pd e Udc, entrambi all'opposizione rispetto al Pdl.
E allora perché il Pd non intende entrare nella giunta comunale retta da Zambuto ?
In realtà molto probabilmente in qualsiasi altra città un accordo di questo genere tra un Sindaco dell'Udc e il Pd si sarebbe già fatto, in considerazione del quadro politico attuale. Ma ad Agrigento c'è un macigno, che si chiama Peppe Arnone, che ostruisce la strada su cui potrebbero incontrarsi il Pd e Zambuto
A mio parere sin quando Marco Zambuto non prenderà nettamente le distanze dall'avvocato Peppe Arnone il Pd di Messana non entrerà in giunta comunale.
Non può certamente il Pd, non può certamente Messana accettare di stare in una giunta sostenuta dal maggiore avversario politico del Pd.
Non può il Pd stare con un Sindaco che si fa rappresentare e difendere fin troppo spesso da chi porta il Pd in tribunale, attacca con espressioni note a tutti i leader del Pd agrigentino un giorno sì e l'altro pure, stampa libri, magliette, volantini, manda in giro posterbus ostili al Pd e ai suoi leader locali.
Non può proprio il Pd fare una simile sciocchezza. Se dovesse farla, se cioè accettasse di entrare in una giunta caratterizzata dalla presenza di Arnone, che li ha così spesso attaccati nei termini e modi a tutti quanti a noi noti, allora certamente Messana, Capodicasa, Di Bendetto, ecc perderebbero proprio la faccia dinanzi ai propri elettori e simpatizzanti, dinnanzi a tutta la città.
Non ha che una strada Zambuto da percorrere se vuole che il Pd entri nella sua giunta, realizzando anche al Comune quanto è maturato di nuovo con l'intesa tra il Pd e l'amministrazione provinciale: deve prendere le distanze nettamente da Arnone.
Avrà così modo di riprendere il cammino con un' importante realtà politica della città e riprendere nuovi rapporti con chi nel Pd non ha mai osato definirlo "Pupo", non ha stampato alcun manifesto offensivo (anzi non ha stampato proprio nessun manifesto contro di lui), neppure nei giorni in cui Zambuto ha abbandonato l'alleanza col centro-sinistra (grazie a cui è diventato Sindaco), per aderire al Pdl. Riconosca Zambuto chi è stato davvero sempre corretto con lui, rispetto a chi non sempre lo è stato. Anche nel capoluogo e non solo in provincia potrebbe realizzarsi un quadro politico diverso dall'attuale. Un quadro politico che vede già il Pd presente in giunta regionale e in quella provinciale. Dimostri oggi Zambuto a chi lo ha definito di essere un "Pupo" e di avere "Pupari" di essere capace di saper fare la scelta migliore per sé e per la città.
Elio Di Bella

Alunni dell'Istituto "Luigi Pirandello" di Porto Empedocle in visita alla Provincia
Alunni della seconda media dell'Istituto comprensivo "Luigi Pirandello" di Porto Empedocle, presieduto dalla prof. Ernesta Musca, hanno visitato stamani il Palazzo della Provincia Regionale. I ragazzi sono stati accompagnati dalle docenti Maria Antonietta Schembri e Maria Luisa Schembri, e hanno visitato, guidati dal personale della Provincia, la Biblioteca Provinciale "Gaspare Ambrosini" e la Scala Reale. A fare gli onori di casa l'Assessore al Personale Calogero Volpe (in sostituzione del Presidente D'Orsi, fuori sede per motivi istituzionali) e il Consigliere provinciale Antonino Spoto, che hanno illustrato il ruolo dell'Ente e le sue competenze in materia di edilizia scolastica, viabilità, turismo, cultura, ecc., nonché il ruolo e le funzioni della Giunta e del Consiglio provinciale. Al termine dell'incontro l'Assessore Volpe e il Consigliere Spoto hanno consegnato alcuni gadget alle docenti e offerto un rinfresco. Continuano, dunque, le visite delle scuole, secondo una linea sostenuta dal Presidente Eugenio D'Orsi, ovvero l'apertura degli uffici della Provincia al mondo della scuola per avvicinare i giovani all'Istituzione e al tempo stesso valorizzare il patrimonio di cui l'Ente dispone, allo scopo di contribuire all'arricchimento culturale delle nuove generazioni, che negli ultimi mesi hanno conosciuto e apprezzato le numerose iniziative culturali realizzate all'interno del Palazzo della Provincia.

Agrigentooggi

Volpe si mette a lavoro: "A disposizione del personale"
AGRIGENTO - Conosce il mondo del lavoro. Sa bene quali sono l'esigenze dei lavoratori dell'Ente. Una vita nel sindacato, da sempre a servizio dei lavoratori, non potrebbe essere altrimenti. Lillo Volpe, neo assessore alle risorse umane dell'Ente provincia, si è subito buttato a capofitto nel suo mondo. Ieri nei locali dell'Assessorato subito un incontro con i vari rappresentanti sindacali dell'Ente. Vi hanno preso parte il Direttore del Settore Risorse Umane, Aldo Cipolla, il Coordinatore RSU - UIL Cimino, i componenti Bruno, Giglione, Nocera, La Sala (UIL), Cipolla e Concilio (CISL), Sorce (CGIL), Spoto (SILPOL) e Di Giacomo (UGL).
L'Assessore Volpe ha illustrato il percorso lavorativo che intende intraprendere, volto ad un'ampia apertura verso le esigenze del personale. Ricordando la provenienza dal mondo sindacale, ha detto di aver preso coscienza delle problematiche e delle aspettative dei lavoratori, pur rappresentando, in questa sede, l'amministrazione. "Ho rappresentato la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti - dice l'assessore Volpe - mettendomi a disposizione del personale nei giorni di martedì e giovedì negli uffici del Settore Risorse Umane".
Nel corso della riunione è stato affrontato anche il problema dei lavoratori a tempo determinato. "Ho confermato l'impegno del Presidente D'Orsi per la migliore soluzione possibile - continua Volpe - partendo dall'aumento a 24 ore lavorative fino al 31 dicembre 2011: in questo senso ci stiamo impegnando per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie". Il coordinatore della RSU, Jorge Cimino, ha espresso compiacimento per la nomina di un Assessore al Personale, delega che ormai da anni era nelle competenze dello stesso Presidente, e che lascia trasparire un reale interesse dell'Amministrazione nei confronti delle problematiche dei dipendenti provinciali.
Sulla questione posta dallo stesso Cimino, ovvero il rispetto della persona e la serenità sul posto di lavoro, l'Assessore Volpe si è impegnato affinché il "benessere organizzativo" sia la linea guida del suo operato per il miglioramento dei rapporti tra il personale dipendente e la dirigenza, e tra la dirigenza e la parte politica. "Mi sono proposto - conclude Volpe - come una sorta di filtro tra le varie componenti della macchina burocratico-amministrativa. Sono certo di riuscire a lavorare in un clima di piena collaborazione tra le parti che possa rendere proficuo il lavoro di ogni dipendente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze".

D'Orsi: "Avanti col programma, ognuno con le proprie respinsabilità"
Il Presidente della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi, ha presentato ieri sera al Consiglio Provinciale la nuova Giunta, che ieri mattina ha registrato l'ingresso di due tecnici in quota PD, Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso. "Il mio ringraziamento, è ovvio, va anche agli assessori che hanno lavorato con me in precedenza - ha detto il Presidente D'Orsi - i nuovi assessori sono persone perbene, ottimi professionisti e tecnici stimati, che daranno un grande contributo all'attuazione del nostro programma".
Il Presidente ha inoltre commentato, in seguito, il vivace dibattito che si è svolto nell'aula "Giglia" sulla nuova composizione della giunta e sul punto relativo allo statuto del Cupa, che tornerà ad essere esaminato questa sera in prosecuzione di seduta. "Fa parte della politica essere attaccati o criticati - ha detto D'Orsi - però non possiamo permettere attacchi puramente strumentali. La modifica dello statuto è stata proposta dallo stesso CdA del Cupa, pertanto è logico che a questo punto si valuti per quel che è. Il rilancio del Cupa era e rimane uno dei punti fermi del nostro programma, e chi ritiene di non condivide

Provincia, Costituito il Comitato unico di garanzia
E' stato costituito presso la Provincia Regionale di Agrigento, il Comitato Unico di garanzia, nuovo organismo a tutela della dignità dei lavoratori dell'Ente intermedio.
Presidente è stato nominato Paolo Antinoro. Del Comitato ne fanno parte Rosario Bruna, Massimo Ingiaimo, Caterina Parisi, Floriana A. Russo Introito e Natalia Viviano. Nel corso della seduta di insediamento, del 17 febbraio scorso, i componenti il Comitato hanno proceduto alla composizione delle figure previste quali il vice Presidente ed il Segretario. Il Comitato ha quindi eletto all'unanimità vice Presidente Natalia Viviano che ha dato ampia disponibilità a rivestire l'incarico mentre Rosario Bruna svolgerà le funzioni di Segretario.
L'istituzione del Comitato Unico di Garanzia è prevista dall'art 21 della legge 183 del 4 aprile del 2010 e, come afferma il neo presidente Antinoro, nasce per tutelare la salute, la dignità e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio alla Provincia Regionale di Agrigento, e per garantire un ambiente di lavoro sicuro, sereno, favorevole allo sviluppo delle relazioni interpersonali e fondato sui principi di solidarietà, trasparenza e cooperazione.

Laltraagrigento

Il PDL all'attacco di D'Orsi: "è uno schizofrenico". L'autoelogio del Popolo della Libertà .
"Lo squallido ribaltone realizzato da D'Orsi è la degna conclusione di un percorso politico-amministrativo ridicolo che sta penalizzando oltremisura l'intera popolazione agrigentina". Questa l'opinione del coordinamento provinciale del PDL nei confronti del presidente della provincia. Attraverso una nota stampa viene criticato aspramente l'atteggiamento politico di D'Orsi, soprattutto nei confronti del Popolo della Libertà, definendolo "schizofrenico"
"Popolazione disamministrata da D'Orsi e mortificata dalle sue manovre politiche, dettate dal presidente ribaltonista Lombardo e immediatamente calate nella realtà agrigentina dall'obbediente presidente D'Orsi. Ancora una volta il presidente pro tempore prova a passare per vittima, questa volta del Governo, per giustificare l'ingiustificabile. Il soggetto in questione potrebbe apparire assolutamente schizofrenico poiché rileggendo le sue dichiarazioni dell'ultimo periodo, non si può non notare che un giorno attacca il Governo per la - a suo dire - mancata solidarietà rispetto all'attentato subito, mentre l'indomani si prodiga in attestati di stima verso il ministro Alfano. Ministro Alfano che è stato accanto a tale soggetto, nell'interesse dei cittadini, nella battaglia pro aeroporto, ministro Alfano che tra i primi ha pubblicamente manifestato la propria solidarietà a D'Orsi a seguito dell'attentato incendiario".
A questo il punto il coordinamento provinciale inizia ad elencare le opere realizzate in provincia, "pagine importantissime per il futuro degli agrigentini" recita il comunicato come "il progetto e il finanziamento del raddoppio della SS.640 Agrigento-Caltanissetta, sostenendo la progettazione per il raddoppio della Agrigento-Palermo, edificando tante nuove scuole, ammodernando tante strade provinciali, potenziando e rendendo un gioiello il Consorzio Universitario, stabilizzando tanti lavoratori compresi gli ex dipendenti dell'ASI Informatica".
Il PDL, però, recita anche un mea culpa: "Tra le grandi opere programmate, purtroppo, l'unica a non andare a buon fine è stato l'aeroporto (Quello degli otto miliardi andati in fumo! clicca qui per leggere n.d.r.)" ammettono laconici dal partito del ministro Alfano.
"Certo, siamo assolutamente consapevoli di non aver fatto tutto, di non aver eliminato il gap pauroso che separa la nostra provincia dall'Europa e dall'Italia stessa, ma abbiamo la certezza di aver realizzato tutto il possibile, con onestà serietà e abnegazione".
"Tornando all'aeroporto vogliamo ribadire per l'ennesima volta che era stato allocato progettualmente a Racalmuto dai tecnici, perché solo in quella zona si sarebbe potuto realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2200.metri, e che nel tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario. Altro che oasi del denaro sporco, altro che aviopista!.
Una domanda però vogliamo porre ai signori del PDL: se la pista sarebbe potuta crescere nell'improbabile sito di Racalmuto (che tra l'altro recentemente anche i tecnici dell'Enac avevano ritenuto assolutamente improponibile come sito) perchè non dovrebbe altrettanto espandersi anche nella più logica piana di Licata?
Il comunicato continua con l'attacco al presidente: "Abbia il coraggio D'Orsi di spiegare alla popolazione che tipo di struttura vorrebbe far sorgere nel territorio licatese, dica chiaramente che potranno atterrare solo piccoli velivoli, ammetta che mai la sua struttura potrà ospitare i voli di linea. Una pista per piccoli velivoli, aviopista appunto, che il presidente continua a chiamare aeroporto. Una struttura per la quale, comunque, tutti continueremo a batterci poiché trattasi in ogni caso di una infrastruttura necessaria per il rilancio turistico del territorio. Ammetta, D'Orsi, che il suo progetto aviopista, paragonato all'aeroporto da noi progettato, è un fallimento all'interno del suo fallimento politico amministrativo".
Ci perdonino i vertici del Pdl agrigentino ma parlare di fallimento della politica D'Orsi da una parte della politica che ha governato la provincia negli ultimi 15 anni, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ci sembra alquanto azzardato e pretestuoso.
"D'Orsi abbia la dignità di assumersi la responsabilità delle azioni ribaltonistiche svolte sotto la dettatura di Lombardo" continua la nota stampa, "senza starnazzare ed attaccare chi di fatto gli ha consentito (sbagliando) di "occupare" la Provincia, e pensi ad amministrare e realizzare opere per la popolazione anzichè perdere tempo a giocare la squallida e penosa partita del vittimista. Faccia la giunta che vuole e con chi vuole, ma per favore provi anche a dare risposte concrete ad una collettività che ne ha un enorme bisogno ed eviti di tentare di calunniare, per distrarre l'attenzione dei cittadini, soggetti che hanno con coraggio correttezza e lucidità portato avanti le sorti della nostra tormentata terra". E meno male che viene ammesso che è "tormentata"...

D'Orsi: "fa parte della politica essere criticati" .
Il Presidente della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi, ha presentato ieri sera al Consiglio Provinciale la nuova Giunta, che ieri mattina ha registrato l'ingresso di due tecnici in quota PD, Maria Teresa La Marca e Felice Lo Faso. "Il mio ringraziamento, è ovvio, va anche agli assessori che hanno lavorato con me in precedenza - ha detto il Presidente D'Orsi - i nuovi assessori sono persone perbene, ottimi professionisti e tecnici stimati, che daranno un grande contributo all'attuazione del nostro programma".
Il Presidente ha inoltre commentato, in seguito, il vivace dibattito che si è svolto nell'aula "Giglia" sulla nuova composizione della giunta e sul punto relativo allo statuto del Cupa, che tornerà ad essere esaminato questa sera in prosecuzione di seduta. "Fa parte della politica essere attaccati o criticati - ha detto D'Orsi - però non possiamo permettere attacchi puramente strumentali. La modifica dello statuto è stata proposta dallo stesso CdA del Cupa, pertanto è logico che a questo punto si valuti per quel che è. Il rilancio del Cupa era e rimane uno dei punti fermi del nostro programma, e chi ritiene di non condividerlo, cambiando idea, dovrà assumersi le proprie responsabilità".

La scuola Pirandello di Porto Empedocle in visita alla Provincia .
Alunni dell'Istituto comprensivo "Luigi Pirandello" di Porto Empedocle, presieduto dalla prof. Ernesta Musca, hanno visitato stamani il Palazzo della Provincia Regionale. I ragazzi sono stati accompagnati dalle docenti Maria Antonietta Schembri e Maria Luisa Schembri, e hanno visitato, guidati dal personale della Provincia, la Biblioteca Provinciale "Gaspare Ambrosini" e la Scala Reale.
A fare gli onori di casa l'Assessore al Personale Calogero Volpe (in sostituzione del Presidente D'Orsi, fuori sede per motivi istituzionali) e il Consigliere provinciale Antonino Spoto, che hanno illustrato il ruolo dell'Ente e le sue competenze in materia di edilizia scolastica, viabilità, turismo, cultura, ecc., nonché il ruolo e le funzioni della Giunta e del Consiglio provinciale. Al termine dell'incontro l'Assessore Volpe e il Consigliere Spoto hanno consegnato alcuni gadget alle docenti e offerto un rinfresco.
Continuano, dunque, le visite delle scuole, secondo una linea sostenuta dal Presidente Eugenio D'Orsi, ovvero l'apertura degli uffici della Provincia al mondo della scuola per avvicinare i giovani all'Istituzione e al tempo stesso valorizzare il patrimonio di cui l'Ente dispone, allo scopo di contribuire all'arricchimento culturale delle nuove generazioni, che negli ultimi mesi hanno conosciuto e apprezzato le numerose iniziative culturali realizzate all'interno del Palazzo della provincia.

RSU provincia regionale, l'impegno di Volpe .
Si è svolto ieri nei locali dell'Assessorato alle Risorse Umane un incontro tra l'Assessore al Personale Calogero Volpe e la RSU aziendale Vi hanno preso parte il Direttore del Settore Risorse Umane, Aldo Cipolla, il Coordinatore RSU - UIL Cimino, i componenti Bruno, Giglione, Nocera, La Sala (UIL), Cipolla e Concilio (CISL), Sorce (CGIL), Spoto (SILPOL) e Di Giacomo (UGL).
L'Assessore Volpe ha illustrato il percorso lavorativo che intende intraprendere, volto ad un'ampia apertura verso le esigenze del personale. Ricordando la provenienza dal mondo sindacale, ha detto di aver preso coscienza delle problematiche e delle aspettative dei lavoratori, pur rappresentando, in questa sede, l'amministrazione.
"Ho rappresentato la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti - dice l'assessore Volpe - mettendomi a disposizione del personale nei giorni di martedì e giovedì negli uffici del Settore Risorse Umane".
Nel corso della riunione è stato affrontato anche il problema dei lavoratori a tempo determinato. "Ho confermato l'impegno del Presidente D'Orsi per la migliore soluzione possibile - continua Volpe - partendo dall'aumento a 24 ore lavorative fino al 31 dicembre 2011: in questo senso ci stiamo impegnando per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie".
Il coordinatore della RSU, Jorge Cimino, ha espresso compiacimento per la nomina di un Assessore al Personale, delega che ormai da anni era nelle competenze dello stesso Presidente, e che lascia trasparire un reale interesse dell'Amministrazione nei confronti delle problematiche dei dipendenti provinciali.
Sulla questione posta dallo stesso Cimino, ovvero il rispetto della persona e la serenità sul posto di lavoro, l'Assessore Volpe si è impegnato affinché il "benessere organizzativo" sia la linea guida del suo operato per il miglioramento dei rapporti tra il personale dipendente e la dirigenza, e tra la dirigenza e la parte politica. "Mi sono proposto - conclude Volpe - come una sorta di filtro tra le varie componenti della macchina burocratico-amministrativa. Sono certo di riuscire a lavorare in un clima di piena collaborazione tra le parti che possa rendere proficuo il lavoro di ogni dipendente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze".

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