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Rassegna stampa del 25/26/27/28 febbraio 2011

venerdi 25/2/2011
 
LA SICILIA
 
Raffaele Lombardo promette: l'aeroporto di Agrigento si farà
L'aeroporto si farà: parola di Raffaele Lombardo! Il presidente della Regione é intervenuto in generale sul sistema dei trasporti in Sicilia ed ha fatto un accenno all'infrastruttura che il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi vuole al di sopra di ogni altra cosa. «Sull'aeroporto di Agrigento - ha d,etto il governatore - sono intervenuti ed intervengono ministri e deputati, lo non credo che il governo nazionale, attraversi i propri ministri, per questioni di ripicca politica voglia cancellarlo, in ogni caso lo finanzieremo noi. Ci  è stato detto dall'Enac che ci sono le condizioni perché lo si possa realizzare, se la Regione partecipa insieme a un gruppo privato che crede in questo investimento. Noi siamo pronti a fare la nostra parte! perché quell'aeroporto, a cui tiene tanto il presidente D'Orsi e tutti gli agrigentini, sorgerebbe in un territorio nel quale, con tutto il rispetto per i signori ministri in carica e non, non c'è un metro di autostrada o una circonvallazione. Credo che un piccolo aeroporto, gestito da un provato che investe perché ci crede e quindi si impegnerà a far venire la gente,possa essere una cosa molto importante. L'ho confermato al presidente D'Orsi e mi sento di poter prendere l'impegno pubblicamente». Ed a proposito di aeroporto, il presidente della Provincia invece ha qualcosa da precisare sul pro-getto che riguardava Racalmuto, "Voglio ribadire, come ho più volte affermato, - ha detto - che non ho mai pensato che tale progetto fosse un'oasi per il riciclaggio di denaro sporco, ne ho mai espresso una mia contrarietà alla scelta di quel sito. Il progetto dell'aeroporto di Racalmuto non è stato bocciato dal Presidente D'Orsi ma è stato bocciato da quest'ultimo ente, l'unica autorità in grado di certificare l'assoluta idoneità di un sito per la costruzione di un aeroporto. Un Ente al di sopra di ogni possibile manipolazione o condizionamento». Nel chiedere di abbassare i toni, D'Orsi aggiunge che «non tollererà che mi si offenda personalmente e saprò rispondere ad ogni attacco che riguarda la mia persona e la mia onorabilità, ne tollererà che si getti discredito sull'Ente che sono stato chiamato a rappresentare».
Afferma ancora di non capire come si possa affermare che a Racalmuto si sarebbe potuto realizzare un aeroporto quando l'Enac non la pensa, esattamente, in questo modo e, soprattutto, il Governo nazionale non ha inserito alcuna struttura del nostro territorio nell'ultimo piano nazionale dei trasporti, dicendo che, attualmente. Voglio precisare, infine, che non mi sono mai permesso di attaccare sul piano personale il Presidente Fontana mai lo farò».
 
VIABILITA'. Vertice operativo tra il presidente della Provincia, D'Orsi, e quello della Regione, Lombardo.
Ammodernamento statale 189, avviato iter
Importante passo avanti verso il traguardo dell'ammodernamento della statale 189 nel tratto compreso tra Agrigento e Castronovo di Sicilia, che é quello di pertinenza della Provincia Regionale di Agrigento. Il presidente dell'Ap Eugenio D'Orsi, infatti, mercoledì mattina si é incontrato con il presidente della Regione Raffaele Lombardo con il quale sono stati posti in essere alcuni adempimenti burocratici finalizzati a consentire la valutazione di costi e benefici, inerenti la realizzazione dell'opera, da parte di una apposita commissione. «C'e già un apposito accordo di programma - ha spiegato D'Orsi - stipulato da Provincia, Regione ed Anas, finalizzato alla realizzazione della strada a due carreggiate. Sostanzialmente noi cureremo la progettazione da Agrigento fino a Lercara Friddi, mentre la provincia di Palermo si occuperà del tratto di strada che collegherà Lercara con il capoluogo dell'Isola». Insomma lo stesso criterio adottato per la statale 640 (la provincia di Agrigento si é occupata del tratto tra la città dei templi e Grottarossa, quella di Caltanissetta per il rimanente tratto fino all'autostrada Palermo-Catania). L'ammodernamento della strada, che nel corso degli ultimi decenni ha provocato un numero impressionante di morti per incidenti stradali, prevede la realizzazione di un'arteria a due carreggiate e la messa in sicurezza dei punti maggiormente pericolosi, in modo da garantire a chi la percorre le migliori condizioni di sicurezza ma anche tempi di percorrenza molto più brevi rispetto a quelli attuali.
«Con lo stesso accordo di programma - ricorda il presidente della Provincia - abbiamo previsto anche la progettazione e la realizzazione della variante alla statale 115 tra Palma e Siculiana. Sarà un'arteria anch'essa a quattro corsie che consentirà di evitare zone ad elevato tasso di intasamento, come quelle di Agrigento e Porto Empedocle, ma anche la stessa Palma di Montechiaro. Anche in questo caso dunque accresceremo le condizioni di sicurezza, ma accorceremo i tempi di percorrenza a chi non é interessato all'attraversamento del capoluogo e dei comuni limitrofi.
Non bisogna infatti dimenticare che allo stato attuale le periferie di Agrigento e Porto Empedocle in particolare risultano particolarmente intasate, specialmente nel periodo estivo e negli orari di punta, e che il dirottamento del traffico sulla variante consentirebbe uno snellimento notevole.
 
NOSTRA INCHIESTA FRA I GIOVANI
Il residence universitario viene gradito
Il progetto della residenza universitaria ad Agrigento non è più utopia ma realtà. Gli studenti fuorisede del Polo agrigentino si preparano ad essere accolti nel pieno centro storico della Via Atenea, esattamente nel primo San Giovanni di Dio. La struttura, progettata per far fronte alle esigenze degli studenti stessi e limitare così i disaggi di chi viaggia tutti i giorni per raggiungere il Polo, è stata approvata e in previsione di una prossima apertura gli universitari mostrano speranze e perplessità: « Ho sempre sperato in un progetto del genere - dichiara Saverio Iannello di Licata, iscritto al corso di laurea Servizio Sociale- essendo fuorisede devo prende re l'autobus ogni giorno per raggiungere la mia facoltà, ciò è parecchio stancante anche perché i servizi nell'agrigentino lasciano molto a desiderare. Saverio mostra alcune perplessità riguardo i posti disponibili nella residenza: « Purtroppo non ci sono abbastanza posti per soddisfare le esigenze di tutti. Prevedo che tantissimi, compreso io, faremo domanda, ci sfideremo su soli 50 posti disponibili».
L'immobile, già completamente arredato di cucine, celle frigorifere, lavanderia e sala ricreativa provvista di aria condizionata, è un premio ambito per gli studenti, un'occasione di vivere la vita universitaria al meglio, socializzando con i propri coetanei e arricchendosi di esperienze nuove. Permetterebbe inoltre, di partecipare attivamente alla movida agrigentina. Secondo le previsioni, la residenza sarà affidata in gestione all'ERSU questo significherebbe anche un vantaggio economico per i futuri residenti che avranno la possibilità di risparmiare anche sulle spese dell' affitto. Gli studenti mostrano fiducia in tale progetto che significherebbe un vantaggio sia per gli studenti che per l'economia della provincia stessa: « Non si tratta di un progetto nuovissimo, è già da qualche anno che se ne parla. Infatti, il passaggio di proprietà, dal comune all'ente preposto, è avvenuto almeno tre o quattro anni fa- dichiara Rosario Castellana, studente agrigentino nella Facoltà d'ingegneria - penso che sia un progetto importante per gli studenti, che potranno abitare al centro della provincia usufruendo di maggiori servizi e avendo maggiori possibilità di muoversi. Infatti, è possibile raggiungere con facilità sia le stazioni degli autobus e dei treni che la mensa universitaria, cioè il Papua, purtroppo invece, è un po' distante da Contrada Calcarelle, dove si trova il Polo, e anche da Villa Genuardi, dove si trovano i corsi di Archeologia e Beni Culturali e Archivistici «. Rosario ha potuto constatare che la struttura interna è quasi del tutto completata: « Questo progetto sarà un successo. Quando sarà resa funzionante - conclude- la residenza sarà presa in gestione dall'Ersu, così entrerà nel circuito delle graduatorie degli studenti che ne faranno richiesta, In questo modo si potrà risparmiare anche sull'affitto».
 
D'Orsi battuto in aula sulle modifiche allo statuto del Consorzio universitario
Al primo impatto con l'aula consiliare, dopo il rinnovamento totale della sua nuova giunta con l'esclusione del Pdl, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi si ritrovato senza maggioranza in Consiglio ed è stato battuto sulle modifiche da apportare allo statuto del Consorzio universitario.
In apertura di seduta Orazio Guarraci (Gruppo Sicilia) aveva proposto il rinvio del punto, mentre Roberto Gallo (La Destra) ha rilevato che «la gestione dell'attività didattica e amministrativa del Cupa non è delle migliori, e le modifiche proposte vanno nella direzione di un peggioramento». Angelo Bennici (PdL) ha considerato la proposta come un atto politico e quindi da bocciare. Lo stesso D'Orsi ha sollecitato il rinvio in attesa che fosse presente il presidente del Cupa, ma tutto è stato inutile: la proposta di rinvio è stata respinta con 13 voti contrari, 3 favorevoli e 3 astenuti. Da rilevare la posizione di Carmelo D'Angelo, del Gruppo Sicilia (posizioni dell'on. Cimino) che ha annunciato il voto contrario alla modifica dello Statuto del Cupa, confermando il dissenso sulla giunta tecnica e in contrasto con la linea del gruppo di appartenenza, presentatosi così diviso alla votazione. Stefano Girasole a nome del Gruppo Misto ha motivato l'astensione con l'ennesima assenza in aula del Presidente Mifsud mentre Guarraci (Gruppo Sicilia) ha espresso voto favorevole. Anche il PID con Arturo Ripepe ha espresso voto contrario per l'assenza di risposte a parte di Mifsud, così come il Patto per il Territorio con Giuseppe Picone ha detto che sarebbe necessaria una pausa di riflessione. La proposta è stata quindi respinta con 13 voti contrari (PdL, PID, Destra, Patto e Carmelo D'Angelo), 4 favorevoli (Vinci, Guarraci, Martello e Sutera Sardo) e 3 astenuti (Buscemi in qualità di Presidente del Consiglio, Girasole e Spoto). E' seguito un breve dibattito al termine del quale ha preso la parola nuovamente D'Orsi che ha espresso rammarico. "Non penso - ha detto - che sia il caso di fare battaglie politiche partendo dal Cupa. A questo punto i consiglieri che hanno votato contro dovrebbero chiedere maggior chiarezza sfiduciando il Presidente e mandandolo a casa. Capisco il disappunto del PdL, ma non ritengo utile l'abbandono di un percorso virtuoso sin qui condiviso da tutti».
Successivamente su proposta di Matteo Ruvolo è stato prelevato il punto relativo alla modifica del regolamento per le adunanze e il funzionamento del consiglio provinciale e delle commissioni consiliari. La modifica consente la composizione di gruppi in consiglio provinciale anche
con meno di tre consiglieri se il gruppo politico di riferimento è rappresentato in almeno una delle due Camere del Parlamento o all'ARS. La seduta è stata quindi rinviata a data da destinarsi, previa conferenza dei capigruppo.
 
Lombardo lancia il contenitore trasversale.
Addio Mpa.  Il 17 marzo a Palermo nascerà un soggetto pronto ad aggregare esponenti in uscita da tutti i partiti.
CATANIA. Se non ora, quando? Se lo è chiesto anche Raffaele Lombardo, ma non c'entra la questione delle donne in piazza, in questo caso. C'entra, invece, l'importanza di cogliere il momento di grande confusione che regna sotto il cielo della politica italiana, di cui la Sicilia è solito esempio lampante. Se non ora quando, che cosa allora? Ora, ha pensato il presidente della Regione e leader del Movimento per l'Autonomia, è il tempo di cambiare registro, cambiare partito, di cambiare anche nome e ragione sociale, perché il nuovo soggetto politico che ha in mente Lombardo dovrà essere un grande contenitore trasversale. Il momento, effettivamente, è propizio, perché il livello di conflittualità nei partiti e tra i partiti ha raggiunto forse il massimo possibile. Oltre seguono esplosioni ed implosioni e Lombardo vuole metter dentro tutto ciò che verrà fuori da questo macello. Avendo in mente un progetto ardito assai, al solito, che va da destra a sinistra e ritorno, Lombardo vuole innanzitutto superare l'Mpa, che fu movimento che nacque dalla scissione dolorosa con l'Udc e rappresentò, in fondo, un partito sorto in posizione difensiva. Salvo, effettivamente, a stupire un po' tutti, Lombardo forse compreso (o forse no) per l'exploit che registrò sin dai primi vagiti. Ma dentro c'è rimasto troppo odore e sapore di ex Dc genericamente detti, non buono per accogliere altri azionisti del nuovo partito che arriveranno da altre sponde.
Dal Pd, tanto per cominciare, In Sicilia i democratici si sono divisi, hanno fatto alcune scelte, ma, oggi, sembrano avvolgersi su loro stessi, in piena crisi di identità. Quale migliore opportunità, per chi vorrà farlo, che mollare il partito-padrone che resta ingombrante come sempre, nonostante non sia più quello d'un tempo e di qualche era geologica fa, ed entrare in un soggetto a forte connotazione autonomistica? E Lombardo lo sta preparando. Ma lavora, il governatore, anche per il Fli e quel che resta e resterà dei finiani che, in ogni caso e per bene che vada, avranno davanti sempre lo spauracchio dello sbarramento del 5% da superare e avranno bisogno di un partito odi un partner odi un contenitore. E anche qui il feeling c'è già, che altro serve?
Lombardo, poi, scruta dentro casa del Pid, dove qualcuno si agita, dove non c'è ancora il ministro e questo farebbe scendere le quotazioni del partito, dove un esponente illustre come Cuffaro è uscito dì scena drammaticamente. Insomma un insieme politico dall'orizzonte vasto in Sicilia, dove Lombardo vuoi mettere ordine anche tra i suoi, spiegando, com'è suo solito, che non c'è nulla di scontato per nessuno, che giovani autonomisti crescono e che, perciò, c'è sempre da faticare. Di risultato positivo, comunque, Lombardo ha incassato la resistenza dei suoi a Roma, dove Berlusconi alla fine s'è mangiato sì quattro deputati su 8, ma quelli "stranieri", mentre i siciliani hanno resistito e, al contrario di quel che le cronache recenti dicevano, anche con il prof. Latteri i rapporti sono ancora buoni. Naturalmente oggi, però, il presidente della Regione vuole anche rimettere un po' d'ordine all'interno delle sue truppe, anche perché più volte lui stesso aveva lamentato il fatto che c'era stato un po' di progressivo sfilacciamento, una perdita di presenza sul territorio, elemento essenziale per I'Mpa che era nato con altre caratteristiche e altre peculiarità. Ordine tra i suoi, dunque, tra i fedelissimi di sempre, tra i nuovi emergenti, ognuno dei quali avrà un ruolo nella fondazione del nuovo soggetto politico. E tra questi sembra scontato che una parte da protagonisti la giocheranno uomini che hanno retto la partita durissima a livello di parlamento nazionale, come il senatore Giovanni Pistorio, e uomini che hanno disegnato le strategie di lancio del Movimento per l'Autonomia e gestito la macchina del partito nel momento in cui ha cominciato a vincere e a radicarsi nel territorio, in testa il deputato regionale ed ex assessore Lino Leanza.
Lombardo lancerà il nuovo partito a Palermo con un'assemblea costituente il 17 marzo, data non scelta per caso, perché il governatore vuoi giocare anche sull'effetto unità d'Italia, perché l'altra missione è quella di allargare il movimento a tutto il Sud, operando con tattiche diverse da quelle del Mpa. In Puglia, per esempio, si sa che starà con Lombardo l'ex presidente della Provincia di Bari, uomo del Pd, E in Calabria scenderà in campo l'ex presidente della Regione, Agazio Loiero, centrosinistra anche lui. Insomma andava superato il concetto di Mpa ovvero ex Dde ovvero ex Dc, per creare un trasversalismo che sia digeribile e metabolizzabile da parte di tutti i soggetti interessati a far parte del nuovo partito. Un partito che Raffaele Lombardo si spinge a ritenere, dicono i suoi più vicini collaboratori, in grado di intercettare, quando arriverà il momento, anche gli scontenti, gli stanchi, i delusi che potrebbero decidere di mollare il Pdl di Silvio Berlusconi. Dì sicuro Lombardo, quando aprì il dialogo con Finì prima e con Casini dopo per far nascere il terzo polo, pensava che la fine del Cavaliere era più vicina, ed arrivò a dire che «il declino di Berlusconi era cominciato». Per il momento Silvio lo ha smentito, entrato in un'altra delle sue sette vite. Cosa accadrà nel futuro si vedrà. Lombardo, intanto, cambia pelle all'Mpa, facendo nascere un partito terzo polo dentro il terzo polo.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA
Una delegazione di studenti in visita all'Ente
Alunni dell'Istituto comprensivo "Luigi Pirandello" di Porto Empedocle, presieduto dalla prof. Ernesta Musca, hanno visitato il Palazzo della Provincia. I ragazzi sono stati accompagnati dalle docenti Maria Antonietta Schembri e Maria Luisa Schembri, e hanno visitato, guidati dal personale della Provincia, la Biblioteca Provinciale Gaspare Ambrosini" e la Scala Reale.
 
LICEO KING
La musica tra le materie di studio
Dopo la convenzione stipulata con l'istituto musicale "Toscanini" di Ribera, questa mattina al liceo "M.L. King" si terrà un incontro con il direttore della scuola della cittadina delle arance, Claudio Montesano, per definire nel dettaglio l'approccio degli studenti alla nuova disciplina. Referente è il professor Giuseppe Bennardo. 
 
LA REPLICA
Barbera (Pdl): «Ma Messana finora è stato sulla Terra?»
«Credo che Messana sia vissuto nella nostra terra! Quindi dovrebbe sapere quello che di positivo ha realizzato il centrodestra per questa provincia. Dalla progettazione al finanziamento del raddoppio della SS.640 Agrigento Caltanissetta, all' edificazione di diversi plessi scolastici, all'ammodernamento di strade provinciali fino ad arrivare al fiore all'occhiello del "Consorzio Universitario , per non parlare della stabilizzazione di tanti lavoratori». E' la replica di Giovanili Barbera, coordinato cittadino del Pdl al segretario provinciale del Pd Emilio Messana che contestata i silenzi e le omissioni del centro destra. «Mi chiedo, invece, - aggiunge Giovanni Barbera nella replica - cosa il suo partito abbia fatto per la provincia di Agrigento. Mi auguro che Messana con chiarezza, onestà intellettuale meno chiacchiere sappia dare una risposta agli agrigentini.  Poi, alla fine di questa esperienza di giunta tireremo le somme dei loro risultati. In ogni caso lo esorto a lavorare, nell'interesse della collettività agrigentina assieme al suo partito, per "risollevare la provincia dalla disoccupazione e dalla mancanza di investimenti economici" Sarò il primo a congratularmi!».
 
ENTI LOCALI. Presidente eletto Paolo Antinoro
Dignità dei lavoratori, Comitato alla Provincia
È stato costituito presso la Provincia il Comitato Unico di garanzia, nuovo organismo a tutela della dignità dei lavoratori dell'Ente intermedio. Presidente è stato nominato Paolo Antinoro. Del Comitato ne fanno parte Rosario Bruna, Massimo Ingiaimo, Caterina Parisi, Floriana Russo Introito e Natalia Viviano. Nel corso della seduta di insediamento - si legge in una nota - i componenti il

Agrigentoflash

Lettera a D'Orsi: "Siculiana-Raffadali impraticabile"
L'ex vice sindaco del comune di Santa Elisabetta Carmelo Catalano ha inviato una lettera aperta al Presidente della Provincia di Agrigento, al presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, all'Assessore ai Lavori Pubblici e a tutti i consiglieri provinciali eletti nel collegio di Agrigento per sottoporre alla loro attenzione la pessima condizione in cui versa la strada provinciale Siculiana-Raffadali, ai limiti della praticabilità e della sicurezza sulla quale da anni non vengono effettuati interventi di manutenzione ordinaria. "Ogni giorno, centinaia di cittadini dei comuni di Raffadali, Santa Elisabetta, Aragona, Sant'Angelo Muxaro, Joppolo Giancaxio che per motivi i lavoro si devono recare a Sciacca, devono percorrere la strada che la Provincia Regionale di Agrigento ha abbandonato a se stessa. Ai consiglieri provinciali eletti nel collegio di Agrigento, chiedo di farsi carico del problema per giungere ad una soluzione che, nell'immediato, possa risolvere i problemi di viabilità e di sicurezza per evitare disagi e rischi per gli automobilisti" scrive Catalano.

Arnone: "La politica lasci stare il Cupa"
Il vicesindaco di Licata Arnone interviene sulla recente bocciatura delle modifiche allo Statuto del Cupa di Agrigento da parte del consiglio provinciale. "Sia chiara una cosa - afferma -: l'Università e il Cupa di Agrigento appartengono a tutti gli studenti della Provincia di Agrigento, cercare attraverso un meccanismo deciso frettolosamente dall'Assemblea dei soci, dal Cda e portata in consiglio provinciale dalla Giunta Provinciale aveva un sapore beffardo e lontanissimo dagli interessi di buona amministrazione e crescita accademica, onore ai tredici consiglieri che hanno respinto senza se e senza ma l'infelicissima proposta. Aumentare i componenti del Cda del Cupa da 7 a 9 dopo che la finanziaria 2007 ha dato un indirizzo contrapposto a tutti gli enti a vario livello per ridurre i componenti a tre e in casi limite a cinque, la trovo inconsistente e senza alcun appiglio anzi di natura meramente "cencelliana", nominare un direttore generale senza alcun concorso ma attraverso una nomina da parte dei soci di maggioranza mi sembra un tantino di dubbio gusto. Il Comune di Licata come componente dell'Assemblea dei soci farà di tutto per favorire l'apertura ai privati e ridurre il peso della politica ormai onnivora, senza offesa per nessuno nei consigli di amministrazione non possono essere nominate persone lontanissime dal mondo accademico, l'80% dei nominati non ha né una laurea , né un curriculum accademico adeguato, ecco perché faremo proposte innovative contro qualsiasi tentativo di appropriazione di spazi accademici liberi e lontani dalle vecchie logiche, il Cupa non deve essere una camera di compensazione di politici in cerca di poltrone. Anche la Kore di Enna ha aperto ai privati, ecco perché il Cupa di Agrigento deve essere innovato con la partecipazione dei privati che hanno competenza e a cuore la crescita culturale dei giovani agrigentini".

D'Orsi: "L'aeroporto di Racalmuto non è stato bocciato dalla Provincia"
"L'Aeroporto di Racalmuto non è stato bocciato dalla Provincia". Replica così agli strali lanciati dal Pdl il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi: "Non ho mai pensato - afferma - che il progetto di Racalmuto fosse un'oasi per il riciclaggio di denaro sporco, ne ho mai espresso una mia contrarietà alla scelta di quel sito che non derivasse dai rilievi fatti dall'Enac. Il progetto dell'aeroporto di Racalmuto non è stato bocciato dal Presidente D'Orsi ma è stato bocciato dall'Enac, l'unica autorità in grado di certificare l'assoluta idoneità di un sito per la costruzione di un aeroporto nel territorio nazionale. Un Ente, assolutamente, al di sopra di ogni possibile manipolazione o condizionamento. A coloro che lanciano accuse dal sapore personalistico chiedo di abbassare i toni della contesa politica affinché non si dia uno spettacolo poco edificante ai cittadini che vogliono risposte concrete. Certamente non tollererò che mi si offenda personalmente e saprò rispondere ad ogni attacco che riguarda la mia persona e la mia onorabilità, ne tollererò che si getti discredito sull'Ente che sono stato chiamato a rappresentare dal voto popolare. Mi si attacchi pure sul piano politico e sulla mia attività di governo, ma questi attacchi siano portati con argomentazioni che abbiano il senso della chiarezza e della onestà intellettuale. Non capisco infatti come si possa affermare che a "Racalmuto si sarebbe potuta realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2200 metri, e che nel tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario", quando l'Enac non la pensa, esattamente, in questo modo e, soprattutto, il Governo nazionale non ha inserito alcuna struttura del nostro territorio nell'ultimo piano nazionale dei trasporti, dicendo che, attualmente, non ci sono le condizioni economiche per la costruzione di nuovi aeroporti. Voglio precisare inoltre che non mi sono mai permesso di attaccare sul piano personale il Presidente Fontana ne mai lo farò. Da questo momento non rilascerò più note alla stampa per rispondere ad attacchi personali, che certamente appassionano molto i funzionari di partito ma non i cittadini che chiedono alla politica di dare loro risposte concrete alle esigenze del territorio amministrato. Tuttavia tutelerò la mia immagine nei confronti di coloro che rilasciano dichiarazioni su fatti che mettono in dubbio la mia onesta, riconosciuta in tanti anni di militanza politica e dal punto di vista professionale, dalla stragrande maggioranza delle persone che mi conoscono".

Provincia, bocciata la modifica allo Statuto del Cupa
Con tredici voti contrari è stato bocciato questa sera, in Consiglio Provinciale, lo schema di modifica del nuovo stututo del Consorzio Universitario. Oltre al Pdl, al Pid e al Patto per il Territorio ha votato contro il consigliere del gruppo Sicilia, Carmelo D'Angelo, mentre gli altri due, Guarraci e Vinci, hanno votato favorevolmente alla proposta dell'amministrazione. Nelle dichiarazioni di voto Carmelo D'Angelo è stato lapidario: «Voto contro, in dissenso alla giunta tecnica e diversamente dal mio gruppo di appartenenza». La delega per i rapporti con il Consorzio Universitario di Agrigento era stata affidata nei giorni scorsi da D'Orsi, proprio ad un esponente di Forza del Sud, l'avv. Katea Ferrara.Orazio Guarraci (Gruppo Sicilia) aveva proposto il rinvio del punto, mentre Roberto Gallo (La Destra) ha rilevato che la gestione dell'attività didattica e amministrativa del CUPA non è delle migliori, e le modifiche proposte vanno nella direzione di un peggioramento. "Noi intendiamo sostenere l'Università - ha detto Gallo - ma per migliorare la didattica e per consentire l'attivazione di corsi di laurea in linea con le vocazioni del territorio". Angelo Bennici (PdL) ha ricordato che il suo gruppo è impegnato sin dal 1994 a sostenere il progetto università in provincia di Agrigento ma "la proposta va bocciata in quanto atto politico". Sull'argomento è intervenuto anche il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha suggerito di rinviare il punto chiedendo la presenza in aula del Presidente del CUPA per illustrare le modifiche. "Il Consiglio - ha detto D'Orsi - potrebbe apportare delle modifiche con proprie proposte". La proposta di rinvio di Guarraci è stata respinta con 13 voti contrati, 3 favorevoli e 3 astenuti. Per dichiarazione di voto sono intervenuti oltre Carmelo D'Angelo, del Gruppo Sicilia (posizioni dell'on. Cimino), Stefano Girasole a nome del Gruppo Misto, che ha motivato l'astensione con l'ennesima assenza in aula del Presidente Mifsud che non consente di approfondire meglio l'argomento; e Guarraci (Gruppo Sicilia), che ha espresso voto favorevole. "L'eventuale bocciatura infatti - ha detto Guarraci - andrebbe ad incidere sul modello organizzativo, che è propedeutico al futuro del CUPA. In ogni caso penso che il Consiglio dovrà elaborare una propria proposta". Anche il PID con Arturo Ripepe ha espresso voto contrario per l'assenza di risposte a parte di Mifsud, così come il Patto per il Territorio con Giuseppe Picone, mentre il finiano Luigi Sutera Sardo ha dichiarato: "Mi aspettavo un atteggiamento diverso, da parte del Consiglio, vista l'importanza del CUPA per la nostra provincia. Evidentemente si fa di questa vicenda un fatto personale, di scontro politico. Sarebbe necessaria una pausa di riflessione". Il capogruppo de La Destra Roberto Gallo, il capogruppo del PDL Ivan Paci, il capogrupp del Patto per il territorio Matteo Ruvolo e il capogruppo del PID Arturo Ripepe, in nota congiunta sostengono che le modifiche dello Statuto del Cupa in quanto non avrebbero comportato nessun miglioramento didattico ne' amministrativo, ma anzi un aumento dei costi inutili. Ad esempio una delle proposte, riguardava, l'istituzione della figura del "Direttore Operativo" con un costo di oltre 100 mila euro all'anno. "Si esprime preoccupazione per l'andamento dei conti dell'Universita', tali da poter pregiudicare l'andamento ordinario dell'attivita' didattica vera e propria" scrivono ed annunciano: "Nei prossimi giorni valuteremo la necessita' che la Provincia, socio di maggioranza del CUPA, avvii una inchiesta amministrativa sui conti dell'Universita'finalizzata a prevenire una possibile grave crisi del Polo Universitario della provincia di Agrigento". Concludono con una considerazione strettamente politica, sottolienando "l'assenza della quasi totalita' dei consiglieri della anomala nuova maggioranza , fatta dal PD con MPA ed altri. Sono segnali strani e preoccupanti - affermano - . Da un lato perche', se c'erano dubbi, stasera c'è stata la prova che in Consiglio l'amministrazione D'Orsi è in minoranza, dall'altro i tanti provvedimenti in votazione meritavano anche la presenza dei Consiglieri D'Orsiani".

 Agrigentonotizie

Giuseppe Arnone: "La politica lasci stare il Cupa"
Il vice sindaco di Licata, Giuseppe Arnone interviene sulla recente bocciatura delle modifiche allo Statuto del Cupa di Agrigento da parte del Consiglio provinciale.
"Sia chiara una cosa - scrive Arnone - l'Università e il Cupa di Agrigento appartengono a tutti gli studenti della provincia di Agrigento, cercare attraverso un meccanismo deciso frettolosamente dall'assemblea dei soci, dal Cda e portata in Consiglio provinciale dalla Giunta provinciale aveva un sapore beffardo e lontanissimo dagli interessi di buona amministrazione e crescita accademica, onore ai tredici consiglieri che hanno respinto senza se e senza ma l'infelicissima proposta. Aumentare i componenti - continua Arnone - del Cda del Cupa da 7 a 9 dopo che la finanziaria 2007 ha dato un indirizzo contrapposto a tutti gli enti a vario livello per ridurre i componenti a tre e in casi limite a cinque, la trovo inconsistente e senza alcun appiglio anzi di natura meramente "cencelliana", nominare un direttore generale senza alcun concorso ma attraverso una nomina da parte dei soci di maggioranza mi sembra un tantino di dubbio gusto. Il Comune di Licata - sottlinea l'attuale vice sindaco - come componente dell'assemblea dei soci farà di tutto per favorire l'apertura ai privati e ridurre il peso della politica ormai onnivora, senza offesa per nessuno nei consigli di amministrazione non possono essere nominate persone lontanissime dal mondo accademico, l'80 percento dei nominati non ha né una laurea , né un curriculum accademico adeguato, ecco perché faremo proposte innovative contro qualsiasi tentativo di appropriazione di spazi accademici liberi e lontani dalle vecchie logiche, il Cupa non deve essere una camera di compensazione di politici in cerca di poltrone. Anche la Kore di Enna ha aperto ai privati, ecco perché il Cupa di Agrigento deve essere innovato con la partecipazione dei privati che hanno competenza e a cuore la crescita culturale dei giovani agrigentini" conclude Arnone.

Infoagrigento

Aeroporto: Intervento del presidente della provincia Eugenio D'Orsi
Sulla vicenda legata al vecchio progetto del'aeroporto da costruire alle porte di Racalmuto, interviene il presidente della provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi. Di seguito, trasmettiamo integralmente la nota pervenuta in redazione, trasmessa dal presidente D'Orsi: "La questione dell'aeroporto di Racalmuto merita alcune riflessioni, alla luce di quanto riportato da alcuni organi di stampa. Voglio ribadire, come ho più volte affermato, che non ho mai pensato che il progetto di Racalmuto fosse un'oasi per il riciclaggio di denaro sporco, ne ho mai espresso una mia contrarietà alla scelta di quel sito che non derivasse dai rilievi fatti dall'Enac. Il progetto dell'aeroporto di Racalmuto non è stato bocciato dal Presidente D'Orsi ma è stato bocciato dall'Enac, l'unica autorità in grado di certificare l'assoluta idoneità di un sito per la costruzione di un aeroporto nel territorio nazionale. Un Ente, assolutamente, al di sopra di ogni possibile manipolazione o condizionamento. A coloro che lanciano accuse dal sapore personalistico chiedo di abbassare i toni della contesa politica affinché non si dia uno spettacolo poco edificante ai cittadini che vogliono risposte concrete. Certamente non tollererò che mi si offenda personalmente e saprò rispondere ad ogni attacco che riguarda la mia persona e la mia onorabilità, ne tollererò che si getti discredito sull'Ente che sono stato chiamato a rappresentare dal voto popolare.
Mi si attacchi pure sul piano politico e sulla mia attività di governo, ma questi attacchi siano portati con argomentazioni che abbiano il senso della chiarezza e della onestà intellettuale.
Non capisco infatti come si possa affermare che a "Racalmuto si sarebbe potuta realizzare una struttura con tutte le necessarie condizioni per avere uno scalo con una pista da 2200 metri, e che nel tempo sarebbe potuta crescere, per accogliere voli charter e di linea ed avere un perfetto equilibrio economico-finanziario", quando l'Enac non la pensa, esattamente, in questo modo e, soprattutto, il Governo nazionale non ha inserito alcuna struttura del nostro territorio nell'ultimo piano nazionale dei trasporti, dicendo che, attualmente, non ci sono le condizioni economiche per la costruzione di nuovi aeroporti. Voglio precisare inoltre che non mi sono mai permesso di attaccare sul piano personale il Presidente Fontana ne mai lo farò.Da questo momento non rilascerò più note alla stampa per rispondere ad attacchi personali, che certamente appassionano molto i funzionari di partito ma non i cittadini che chiedono alla politica di dare loro risposte concrete alle esigenze del territorio amministrato.
Tuttavia tutelerò la mia immagine nei confronti di coloro che rilasciano dichiarazioni su fatti che mettono in dubbio la mia onesta, riconosciuta in tanti anni di militanza politica e dal punto di vista professionale, dalla stragrande maggioranza delle persone che mi conoscono".

Sicilia24h

Università, il vice sindaco Arnone: la politica lasci stare il Cupa
Il vicesindaco di Licata Arnone, interviene sulla recente bocciatura delle modifiche allo Statuto del Cupa di Agrigento da parte del consiglio provinciale.
"Sia chiara una cosa - afferma Arnone - l'Università e il Cupa di Agrigento appartengono a tutti gli studenti della Provincia di Agrigento, cercare attraverso un meccanismo deciso frettolosamente dall'Assemblea dei soci, dal Cda e portata in consiglio provinciale dalla Giunta Provinciale, aveva un sapore beffardo e lontanissimo dagli interessi di buona amministrazione e crescita accademica, onore ai tredici consiglieri che hanno respinto senza se e senza ma l'infelicissima proposta. Aumentare i componenti del Cda del Cupa da 7 a 9 dopo che la finanziaria 2007 ha dato un indirizzo contrapposto a tutti gli enti a vario livello per ridurre i componenti a tre e in casi limite a cinque, la trovo inconsistente e senza alcun appiglio anzi di natura meramente "cencelliana", nominare un direttore generale senza alcun concorso ma attraverso una nomina da parte dei soci di maggioranza, mi sembra un tantino di dubbio gusto. Il Comune di Licata come componente dell'Assemblea dei soci, farà di tutto per favorire l'apertura ai privati e ridurre il peso della politica ormai onnivora, senza offesa per nessuno nei consigli di amministrazione non possono essere nominate persone lontanissime dal mondo accademico, l'80% dei nominati non ha né una laurea, né un curriculum accademico adeguato, ecco perché faremo proposte innovative contro qualsiasi tentativo di appropriazione di spazi accademici liberi e lontani dalle vecchie logiche, il Cupa non deve essere una camera di compensazione di politici in cerca di poltrone. Anche la Kore di Enna ha aperto ai privati, ecco perché il Cupa di Agrigento deve essere innovato con la partecipazione dei privati che hanno competenza ed a cuore la crescita culturale dei giovani agrigentini".

Provincia: Scozzari, basta con questi attacchi gratuiti a D'Orsi
I continui e reiterati attacchi al Presidente della Provincia da parte della "nuova" opposizione, hanno indotto il capogruppo del Movimento per l'Autonomia, Totò Scozzari a prendere una decisa posizione. "Non è più accettabile - esordisce Scozzari - questo continuo stillicidio che va ad intaccare la dignità non solo del Presidente, ma dell'Uomo D'Orsi. Fare politica, lo sappiamo tutti, è un gioco al massacro, ma da quando si è deciso di rompere le vecchie alleanze si è superata la decenza politica. Non si può accusare un uomo di schizofrenia perché segue una linea politica dettata da nuove realtà nazionali. Se c'è qualche schizofrenico di certo non è D'Orsi. Al contrario il Presidente della Provincia in questi due anni, nonostante tutti gli attentati e le minacce che quotidianamente riceve, ha proseguito sulla strada del rinnovamento e ha ridato una dignità all'Ente Provincia. Nel suo programma uno dei punti cardini è l'aeroporto, per il quale sta impegnando tutte le proprie energie, scontrandosi con un muro di gomma eretto da quanti temono questa struttura e soprattutto da chi, pur comprendendo l'importanza di una scalo aereo in provincia di Agrigento, continua a remare contro. E' di ieri - continua Scozzari - l'incontro con il Presidente Lombardo il quale parlando dell'aeroporto di Agrigento ha testualmente detto "Non credo che il governo nazionale, attraverso i propri ministri, per questioni di ripicca politica, voglia cancellarlo". Più chiaro di così, che l'aeroporto si farà, Raffaele Lombardo non può esserlo. Respingiamo a nome del Presidente D'Orsi tutti questi meschini attacchi rivolti ad un uomo che si sta spendendo, pagando in prima persona, per risolvere gli atavici problemi del nostro territorio, da Menfi a Licata, da Agrigento a Cammarata. Sono quantomeno ridicoli e meschini questi continui attacchi. L'aver bocciato le modifiche al regolamento del Cupa è un atto puerile e privo di consistenza politica, in quanto queste modifiche erano state concordate con il Patto e il PDL, quando facevano parte della maggioranza. Adesso il PDL e gli altri partiti finiti all'opposizione dovranno provare, se vi riusciranno a spiegare agli agrigentini il perché di questa azione, ma non vado oltre. D'Orsi sta operando alla grande. Ha eliminato tutti i debiti ed i mutui della Provincia e per questo ha ricevuto un plauso dai giudici della Corte dei Conti, è uno dei pochi Presidenti che ha saputo contenere le spese dell'Ente all'interno dei criteri del Patto di Stabilità, con il poco denaro a disposizione sta cercando di migliorare la viabilità provinciale e la sicurezza nelle nostre scuole. Ha già sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Anas di Sicilia per migliorare la scorrimento veloce Agrigento-Palermo. Se tutto questo è disamministrare, forse è il caso che da parte mia, regali a queste persone il grande dizionario della lingua italiana Devoto - Oli perché si istruiscano sul significato della parola".

Laltragrigento

Intervista esclusiva al presidente D'Orsi su aeroporto, rigassificatore, minacce, sprechi e quando il Natale costava un milione di euro .
E' un Eugenio D'Orsi a muso duro quello che abbiamo incontrato stamani al Palazzo della Provincia Regionale, un presidente che affronta tutti gli argomenti che gli abbiamo posto a trecentosessanta gradi. Deluso ma non scoraggiato, arrabbiato ma non sfiduciato, anzi sempre più convinto di potere fare bene e meglio per la collettività, ci ha raccontato di alcuni fatti di cui non eravamo a conoscenza sugli sprechi della politica. Abbiamo toccato tanti argomenti, anche perchè siamo ormai giunti a metà del suo mandato elettorale, e ci è sembrato giusto tirare le somme alla luce anche degli ultimi attacchi politici, sui risvolti legati alla costruzione dell'aeroporto, sulle polemiche per il rigassificatore, sugli attentati subiti in questi due anni e mezzo che lo hanno costretto a farsi dare una scorta a sua protezione e su altre argomentazioni.
- Allora presidente, cominciamo dalla attuale situazione politica che la vede come bersaglio da parte del PDL che lo ha definito come "uno sbaglio", nonchè una persona con atteggiamenti "schizofrenici" legati a certe sue dichiarazioni...
Premetto che io non ho nulla contro il ministro Alfano, anzi mi inorgoglisce che un agrigentino sia una componente importante del Governo Italiano. Però mi preme dire che, intanto, non ho assolutamente "criticato Alfano e il giorno dopo lo ho elogiato" come affermano alcuni, bensì mi sono chiesto il perchè se brucia una segreteria della Lega in nord Italia gli si manda l'esercito, e se la stessa cosa succede in una abitazione privata di un presidente della Provincia del sud non succede nulla o quasi. Io ho subìto minacce di morte, atti intimidatori ed ancora non si capisce chi siano i responsabili. Poi ho chiesto al Governo delle rimostranze rispetto al fatto che non arrivano fondi per lo sviluppo della provincia di Agrigento. Avete visto niente? Dove sono i deputati nazionali agrigentini?
- Ma il PDL continua a criticare le sue scelte politiche...
Guardi, prendo l'esempio dell'onorevole Bosco che fino a qualche mese fa mi elogiava per la politica dei tagli che ho adottato e che ha fatto risparmiare milioni e milioni di euro a questo ente. Adesso mi criticano e mi attaccano, forse perchè non ho messo in giunta loro uomini?
- Dal Popolo della Libertà anche un attacco riferito alla vicenda aeroporto. A che punto siamo presidente? E come risponde al PDL agrigentino?
Ho letto il comunicato di ieri del coordinamento provinciale. Basta dire che l'ingegnere Cardi dell'Enac quando ha sorvolato con me la zona di Racalmuto con l'elicottero si è messo a ridere pensando che volevano realizzare un aeroporto in quella zona. Nel giugno del 2008 quando ho portato il progetto dell'aeroporto di Racalmuto all'Enac si sono messi a ridere altrettanto. Un progetto che allora costò circa ottocento mila euro. Il PDL non si è scandalizzato allora per questo? Sa che il progetto del nostro ingegnere Hamel, che tra l'altro ha ricevuto il plauso di professionisti nazionali che si sono complimentati con lui, l'abbiamo realizzato a costo zero? Allora di cosa stiamo parlando?
- Presidente, andiamo al sodo, a che punto è l'aeroporto di Licata?
Proprio oggi leggevo un comunicato stampa del presidente Lombardo che recita testualmente così (il presidente ci passa un comunicato odierno che integralmente pubblichiamo di seguito dove Lombardo dichiara: "Volevo dire una cosa anche sull'aeroporto di Agrigento a proposito del quale sono intervenuti, ed intervengono, ministri e deputati. Non credo che il governo nazionale attraverso i propri ministri, per questioni di ripicca politica, voglia cancellarlo.
In ogni caso lo finanzieremo noi. Ci è stato detto dall'Enac che ci sono le condizioni perché lo si possa realizzare, se la Regione partecipa insieme a un gruppo privato che crede in quell'investimento.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Perché quell'aeroporto a cui tiene tanto il presidente D'Orsi e tutti gli agrigentini, sorgerebbe in un territorio nel quale, con tutto il rispetto per i signori ministri in carica e non, non c'è un metro di autostrada o una circonvallazione. Credo che un piccolo aeroporto gestito da un privato che investe perché ci crede e quindi si impegnerà a far venire la gente, possa essere una cosa molto importante. L'ho confermato al presidente D'Orsi e mi sento di poter prendere l'impegno pubblicamente". Più chiaro di così?
- Una dichiarazione trasparente, chiara quella di Lombardo. Allora cosa si aspetta per fare partire i lavori?
Le dò una anteprima: a giorni riceveremo finalmente il business plan dalla KPMG, l'azienda che si è occupata della realizzazione del progetto di fattibilità economica dell'aeroporto. Nell'attesa ci hanno fatto sapere che l'aeroporto è sostenibile. Agrigento potrà economicamente sopportare un piccolo aeroporto, definito erroneamente regionale, ma che invece potrà avere rotte nazionali.
- Ma la pista di 1.500 metri non è piccola?
No, intanto non sono 1500 bensì 1600 metri, e quelli del PDL lo sanno... Sanno pure che l'aeroporto di Firenze ha queste misure e non mi pare che sia un aeroporto regionale come vogliono far credere, cioè come dicono alcuni "con rotte per Palermo e per Catania o per Lamezia Terme", figuriamoci! Se superiamo i 1.600 metri allora si che la pista diventerebbe di competenza romana, ma fino a 1600 metri potremo costruire una pista per piccoli voli nazionali proprio come quella di Firenze.
- Per quello che concerne l'effettiva realizzazione invece? Lombardo mette metà dei soldi, l'altra metà li hanno confermati i privati cioè gli Israeliani, gli svizzeri o i maltesi?
Si, i privati ci sono, i soldi ci sono, denaro dagli svizzeri o dagli israeliani che siano, glielo detto avendo il business plan siamo ad un buon punto, prima che finisca il mio mandato elettorale l'aeroporto dovrà esserci.
- Passiamo agli attentati che ha subito in questi mesi, nessuno ha mai pronunziato la parola "mafia", neanche lei. Eppure viviamo nella provincia più mafiosa d'Italia, perchè non si sono legati gli attentati da lei subiti a cosa nostra? Non so, magari qualche grosso appalto negato?
No, io non mi sento di dire che all'origine di questi attacchi ci sia la mafia. Anche se non escluderei nulla a priori.
- Ma chi pensa che possa averlo intimidito?
Non so, potrei dire che c'entri qualcosa l'aeroporto di Racalmuto che magari non verrà costruito più, in conseguenza di ciò avrò fatto perdere soldi a qualcuno che magari voleva investire in quelle zone, mi vengono in mente gli enti inutili che ho chiuso con i relativi faccendieri che gli gravitavano attorno, penso agli espropri delle terre per la costruzione dell'aeroporto... Le cause possono essere molteplici, di tagli alla provincia in questi due anni e mezzo ne ho fatti tanti. Sa, per esempio quanti soldi venivano spesi ogni anno per la festa di Natale tra regali e regalini? Un milione di euro circa! Io riesco a fare gli auguri a tutti, con annessi regali e regalini con soli cinquanta mila euro. Questi sono i fatti!
- Un milione di euro è una cifra scandalosa, ma con quale coraggio le vengono a fare le prediche?
Me lo chiedo pure io. Deve sapere che quando sono arrivato qui alla provincia si faceva la qualsiasi e tutti erano padroni di tutto. C'erano 430 telefonini cellulari non monitorati che costavano alle casse provinciali 30 euro al mese cadauno che moltiplicato per 430 fa 12.900 euro al mese! Certo le tariffe erano agevolate e non si sforavano i trenta euro mensili a cellulare però rimaneva l'inspiegabile fatto di avere 430 linee per la maggioranza inutili, ora i cellulari sono pochissimi. Uno spreco assoluto. Un altro esempio: prima di me veniva ad esempio un assessore e chiedeva di rifarsi arredare l'ufficio perchè la scrivania o l'armadio precedente non era di suo gradimento, ed ancora veniva un impiegato qualunque a chiedere un nuovo computer e gli veniva concesso, una vergogna! Ho anche bloccato le linee internet a molti impiegati perchè se ne stavano tutto il giorno collegati a Facebook o ad altri siti, è anche per questo ho ridotto le linee telefoniche fisse del 50%, tagli su tagli. Capisce perchè sto antipatico a tanti? Ed ancora ho tagliato indennità varie ai dirigenti facendo risparmiare ulteriori duecento mila euro che in cinque anni saranno un milione di euro, guardi io ho la coscienza a posto.
- Ma il PDL lo attacca definendolo un ribaltonista, per esempio con la costituzione della nuova giunta dove ha lasciato fuori uomini del Popolo della Libertà...
Ah! il ribaltonista sarei io? E Fini non è un ribaltonista? Alcuni consiglieri provinciali non sono ribaltonisti? - Rimane il fatto che anche il sindaco Zambuto lo ha attaccato definendo i suoi atteggiamenti "da teatro"...
Zambuto ce l'ha con me perchè non gli ho dato nulla per la Sagra del Mandorlo, lui voleva gestire tutti i soldi per l'organizzazione dell'evento e avete visto come è finita... Io i soldi che avrei dovuto dare alla Sagra li ho girati ai precari che godranno di un ulteriore anno di stipendio, altro che Sagra e Sagra!
- Presidente, ora una nota dolente, la vicenda rigassificatore di Porto Empedocle. Perchè l'MPA, tramite il suo massimo esponente, il Presidente della Regione Sicilia, esordì con un "mai il rigassificatore all'ombra dei templi", dichiarazione alla quale lei si accodò subito tanto da prendere l'impegno solenne con il coordinamento No rigassificatore che le portò la propria solidarietà quando era nella tenda, e poi invece c'è stato un clamoroso dietrofront che l'ha portata addirittura ad annullare il mandato all'avv. Aiello appena 48 ore prima dell'udienza del TAR, mandato che, essendo stato comunque dato i cittadini dovranno pagare?
Intanto premetto che se soldi ci saranno da pagare per gli oneri dell'avvocato Aiello le sosterrò io in prima persona. Per quello che concerne la marcia-indietro le dico che qualche giorno prima del ritiro del mandato all'avvocato Aiello ci eravamo riuniti in una conferenza di accordo Quadro e insieme all' ex assessore Castellino ci eravamo prefissi che se l'azienda che andava a realizzare il rigassificatore ci avesse dato le garanzie di sicurezza, convenienza ed efficienza non avremmo detto di no alla sua costruzione. Le posso dire, ed è solo un parere personale di Eugenio D'Orsi cittadino, che potrei essere anche contrario alla costruzione del rigassificatore, come avevo già detto nella tenda ai ragazzi del NO assicurando il mio appoggio alla loro battaglia, però il D'Orsi politico ha delle responsabilità e tiene conto anche della metaforica bomba che potrebbe esplodere da un momento all'altro a causa della inarrestabile crisi economica, per l'aumentare della disoccupazione nelle nostre zone. La politica è responsabile anche di questo.
- Lei in quei caldi giorni, però, poco prima della sentenza del Tar sul rigassificatore non si presentò in consiglio provinciale, perchè?
In quei giorni ero stato profondamente offeso dal consiglio provinciale non per un fatto legato al rigassificatore bensì per altri motivi di beghe politiche interne. Ecco il motivo della mia assenza, ma comunque ero degnamente rappresentato da uomini della mia Giunta, non c'era motivo di assentarmi per questioni legate al rigassificatore.
- Alcuni consiglieri lo hanno attaccato dicendo che è senza maggioranza...
Questi consiglieri come Lazzano e Ivan Paci del Pdl li ho definiti i Nembo Kid, mandati da altri...
Come sono i suoi rapporti politici con Cimino e Forza del Sud?
Ottimi.
- Con Scalia e FLI?
Ottimi.
- Alla scadenza del suo mandato si ricandiderà? Avremo un D'Orsi Bis?
Certo che mi ricandiderò e vincerò le elezioni, ne sono sicuro. Io mi sono posto degli obiettivi: far assumere definitivamente tutti i precari, costruire l'aeroporto, migliorare la 189, la 115. E tutte queste cose saranno ultimate entro il 2013, prima delle nuove elezioni.

Inchiesta amministrativa al CUPA? Consiglio boccia aumenti dei costi .
"Questa sera si è votata la proposta di modifica dello Statuto del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. Il Consiglio ha bocciato in toto le modifiche dello Statuto del Cupa in quanto, a nostro avviso, non avrebbero comportato nessun miglioramento didattico ne' amministrativo, ma anzi un aumento dei costi inutili. Ad esempio una delle proposte, riguardava, l'istituzione della figura del "Direttore Operativo" con un costo di oltre 100 mila euro all'anno". Questo il contenuto di una nota stampa a firma dei consiglieri provinciali Roberto Gallo capogruppo di La Destra, Ivan Paci del PDL, Matteo Ruvolo di Patto per il territorio e di Arturo Ripepe capogruppo del PID.  "Vieppiù, va detto che si esprime preoccupazione per l'andamento dei conti dell'Universita', tali da poter pregiudicare l'andamento ordinario dell'attivita' didattica vera e propria. A tutti noi sta a cuore l'Universita' , ed in particolare l'ipotesi d'istituire nuovi corsi di laurea specialistica e non, ma che siano legate alle potenzialita' del territorio (turismo, energie alternative, europrogettazione , ecc. ). Purtroppo la situazione, nostro malgrado, va in una direzione sbagliata e preoccupante. Per tale motivo nei prossimi giorni valuteremo la necessita' che la Provincia, socio di maggioranza del CUPA, avvii una inchiesta amministrativa sui conti dell'Universita'. Il tutto finalizzato a prevenire una possibile grave crisi del Polo Universitario della provincia di Agrigento. Quello di stasera è stato un voto responsabile e non solo di contrapposizione politica fine a se' stessa. 13 voti contrari, 3 astenuti e "solo 3 voti favorevoli in linea con la nuova maggioranza del presidente D'Orsi". Ultima nota, l'assenza della quasi totalita' dei consiglieri della anomala nuova maggioranza , fatta dal PD con MPA ed altri . Sono segnali strani e preoccupanti . Da un lato perche', se c'erano dubbi, stasera c'è stata la prova che in Consiglio l'amministrazione D'Orsi è in minoranza, dall'altro i tanti provvedimenti in votazione meritavano anche la presenza dei Consiglieri "D'Orsiani".

Visita ufficiale della delegazione del Comune tedesco di Hager Haspe .
Giovedì 24 Febbraio 2011 17:33 . .Visita ufficiale, questa mattina, della delegazione del Comune di Hager Haspe in Germania, guidata dal sindaco Dietmar Thieser, accompagnato da tre consiglieri comunali, al Presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi. La visita è stata organizzata nell'ambito del gemellaggio che si sta programmando tra il Comune di Palma di Montechiaro e quello di Hager Haspen località tedesca dove vive una nutrita comunità di palmesi.
L'iniziativa è stata fortemente voluta dal consigliere comunale di Palma Montechiaro Rosario Bruna che ha già effettuato una visita nel Comune tedesco per porre le basi al futuro gemellaggio.
I rappresentanti di Haspe, hanno espresso la loro solidarietà al presidente D'Orsi, dopo avere saputo dei recenti atti intimidatori di cui è rimasto vittima. La delegazione è stata poi accompagnata alla Valle dei Templi ed al Museo Archeologico regionale per una visita ai siti archeologici della città.

Canicattìweb
 
E' unione d'intenti tra il PD e D'Orsi
La nuova giunta varata dal presidente Eugenio D'Orsi segna la rottura con la fallimentare esperienza del centrodestra berlusconiano. I tagli del governo Berlusconi hanno lasciato la Sicilia e la nostra provincia in ginocchio. La mancata erogazione dei finanziamenti comunitari impedisce qualsiasi ipotesi di sviluppo. Gli investimenti nelle infrastrutture sono rimasti un miraggio. Il meridione d'Italia, con tassi di disoccupazione giovanile e femminile altissimi, è stato tradito da un governo nazionale egemonizzato dalla Lega Nord. Questa analisi oggi è condivisa non solo dalle forze del centrosinistra, come confermano la nascita del quarto governo Lombardo e il voto di sfiducia del 14 dicembre in Parlamento.
La decisione del Presidente D'Orsi si inserisce in questa fase politica nuova, alla quale sia il Partito Democratico che il Movimento per le Autonomie intendono dare corso anche nella nostra provincia, insieme ai partiti che sostengono l'attuale governo regionale e alle forze del centrosinistra.
Alla giunta D'Orsi il PD proporrà poche, chiare ed efficaci priorità programmatiche in materia di infrastrutture e trasporti, politiche per l'occupazione giovanile e per il superamento del precariato, rilancio del turismo e dell'agricoltura, proficuo ed efficiente utilizzo delle risorse finanziarie.
Su di esse aprirà il confronto politico e nella società agrigentina per chiudere la stagione del berlusconismo e consolidare un'alleanza che dal governo della provincia possa estendersi anche nei comuni e in particolare in quelli che saranno chiamati alle urne nella prossima primavera.
Il Segretario Provinciale del PD di Agrigento
Emilio Messana

sabato 26/2/2011
 
LA SICILIA
 
Favara, al liceo King ci sarà l'indirizzo musicale
 A partire dal prossimo anno scolastico 2011 -2012 gli studenti del liceo socio psicopedagogico e scientifico King di Favara, ma anche ragazzi dì tutta la provincia potranno seguire corsi ad indirizzo musicale all'istituto scolastico di viale Pietro Nenni. La frequenza sarà possibile grazie al protocollo d'intesa sottoscritto nei giorni scorsi tra l'Istituto superiore di studi musicali Toscanini di Ribera, istituito finanziato dalla Provincia Regionale di Agrigento, e l'istituto King di Favara. L'accordo era stata sancito di recente dal direttore dei Conservatorio Claudio Montesano e dal dirigente scolastico del Liceo Pippo Salamone. Ieri mattina all'istituto King, per pianificare le modalità dell'accordo e programmare corsi e iscrizioni, si è svolta una riunione operativa alla quale hanno partecipato il preside Giuseppe Salamone, i suoi due collaboratori prof. Giuseppe Bennardo ed Ernesto Fichera e il direttore del Conservatorio Claudio Montesano dell'istituto Superiore di studi musicali Toscanini di Ribera. E' stato ribadito che l'intesa, unica in provincia di Agrigento, è finalizzata alla promozione di iniziative formative per l'apprendimento pratico della musica sulla scorta dei progetti del competente Comitato nazionale presieduto da Luigi Berlinguer. All'inizio del prossimo anno scolastico, quindi, alla scuola King saranno strutturati e realizzati Corsi di Musica sovrintesi e certificati dall'Issm Toscanini quali riconosciuti percorsi formativi musicali di base preaccademici. Soddisfazione a suo tempo aveva espresso anche il presidente del Toscanini, Eugenio D'Orsi.
 
Ss. 189, si ammoderna il lotto tra Palermo e Lercara Freddi
Il Cda dell'Anas ha approvato il progetto definitivo da Bolognetta al bivio Manganaro
Ancora buone notizie per quanto attiene le infrastrutture che collegano la nostra provincia con quelle vicine. E per il secondo giorno consecutivo le novità riguardano la strada che congiunge Agrigento con Palermo. Ieri mattina, infatti, l'Anas ha reso noto che il proprio Consiglio di Amministrazione, presieduto da Pietro Ciucci, ha approvato il progetto definitivo per i lavori di ammodernamento di un lotto funzionale relativo al tratto Palermo-Lercara Friddi, dalla rotatoria Bolognetta fino allo svincolo Manganaro incluso, in provincia di Palermo. «Con questa decisione - ha affermato lo stesso Ciucci - il cda dell'Anas conferma il proprio interesse per la prosecuzione dell'ammodernamento dell'itinerario Palermo- Agrigento che rappresenta una priorità strategica per la viabilità siciliana". L'intervento sarà effettuato su di un tratto lungo circa 34 1cm dalla strada statale 121 "Catanese", compreso tra la rotatoria Bolognetta e lo svincolo Manganaro. I lavori interesseranno anche i raccordi con le attuali strade statali 189 "della Valle dei Platani" e 121 "Catanese". Il progetto prevede numerose opere d'arte e, in particolare, una galleria artificiale, 5 nuovi viadotti 12 svincoli, oltre ad interventi di restauro, miglioramento sismico e adeguamento di 16 viadotti e ponti esistenti. «L'attività progettuale - si legge in una nota dell'Anas - è stata particolarmente complessa poiché caratterizzata da diversi fattori concomitanti, Il progetto definitivo, approvato, è stato redatto dal Contraente Generale, l'Ati Cmc - Consorzio Cooperative Costruzioni, e recepisce importanti modifiche e varianti rispetto all'originario progetto preliminare. Infatti, si è considerato anche lo stato di degrado di al-cune strutture esistenti, emerso soltanto nel corso della campagna di indagini diagnostiche». L'importo complessivo dei lavori che verranno eseguiti è di 293 milioni di euro, con un incremento che ha richiesto una rimodulazione generale del relativo quadro economico.
«Importante - ha concluso Pietro Ciucci - è stata l'attenzione all'impatto ambientale, prevedendo opere di mitigazione e di salvaguardia che consentono un inserimento ottimale dell'infrastruttura nel contesto naturale. Adesso il progetto definitivo sarà adesso trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e agli altri Enti per l'avvio della procedura di approvazione prevista dalla Legge Obiettivo. Dopo questo passaggio, seguirà l'approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo, la redazione del progetto esecutivo, (per la quale ci vorranno 180 giorni), e l'apertura dei cantieri, prevedibile tra circa un anno. Il tempo di esecuzione, per la realizzazione delle opere è fissato in 1.200 giorni naturali e consecutivi (circa 3 anni e 4 mesi)».
 
Si completa il tragitto
Proprio ieri abbiamo pubblicato la notizia che il presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, incontratisi a Palermo proprio per definire alcune questioni importanti (oltre che della "189 hanno parlato anche dell'aeroporto) hanno definito un ulteriore passaggio in vista dell'ammodernamento del primo tratto della Agrigento-Palermo, quello tra la città dei templi e Lercara Friddi. Alla fine del 2010 infatti é stato firmato l'accordo di programma tra Regione, Provincia ed Anas finalizzato alla realizzazione di questo obbiettivo e si stanno predisponendo gli atti affinché la Provincia possa avere il finanziamento che servirà ad elaborare il progetto dell'opera. La convenienza sulla fattibilità di quest'ultima adesso dovrà risultare dall'esame di un'apposita commissione che valuterà costi e benefici. Adesso arriva anche la notizia che si é a buon punto anche per il secondo tratto. I tempi non saranno certamente brevi, ma intanto finalmente qualcosa si muove.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
VIABILITÀ. Pronto progetto di massima per poter riaprire il percorso
S. Margherita di Belice, strada per Salaparuta. Il sindaco chiama D'Orsi
Pronto il progetto di massima per rendere il tratto stradale della provinciale SP44, che collega S.Margherita a Salaparuta, "carrettabile". A renderlo noto è il Sindaco Franco Santoro che ieri mattina ha sentito il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. "Dorsi ha dato disposizione all'ing. Hamel, responsabile provinciale del settore stradale, di venire a fare un sopralluogo la prossima settimana sul tratto interessato dall'ordinanza di chiusura. E' intendimento dei responsabili provinciali assecondare le richieste degli agricoltori, mettendo la strada subito in sicurezza. Si farà in modo di intervenire sui punti franati rendendo, almeno tale importante asse viario, "carettabile" cioè transitabile ai mezzi agricoli, nell'attesa della predisposizione del progetto definitivo" evidenzia Santoro. Santoro aggiunge: "Il progetto definitivo sarà inoltrato alla Regione per il suo finanziamento". Intanto la questione approda in consiglio comunale, che sarà convocato in seduta urgente ed aperta, dopo la richiesta formulata dai consiglieri di minoranza Francesco Ciaccio, Paolo D'Antoni e Alessandro Di Prima. 
 
AL LICEO «KING»
Dal prossimo anno anche un corso di studi musicali
A partire dal prossimo anno scolastico al liceo M. L King" saranno avviati corsi di musica certificati grazie ad una convenzione stipulata con l'istituto di studi musicali "Toscanini" di Ribera. Ieri tra il preside del "King" Giuseppe Salamone e il direttore del "Toscanini" si è svolto un incontro per definire alcuni dettagli in ordine agli orari che saranno, comunque, pomeridiani. La frequenza è facoltativa.

domenica 27/2/11

LA SICILIA
 
PIERO MANGIONE
Per la rinascita del territorio occorre un'azione congiunta
Ai fini di una vera e concreta rinascita di Agrigento e della sua provincia è fondamentale un'azione congiunta che veda la partecipazione della politica, oltre che dei soggetti economici e sociali del territorio. Questo è quanto sostiene Piero Mangione della Cgil-Spi (sindacato pensionati italiani) e che divulga mediante una nota. Per consentire l'avvio di un nuovo sistema finalizzato allo sviluppo, si esorta anche la Provincia Regionale di Agrigento a prendere parte all'iniziativa che punta allo sviluppo e alla crescita del territorio. Nella nota si sottolinea la caparbietà e l'energia con cui la Provincia cerca di concretizzare il progetto dell'aeroporto, ma nel contempo si invita l'ente a indirizzare tale impegno ad una causa più generale. Nonostante l'utilità e l'importanza dell'infrastruttura, postilla il sindacalista, la sua sola costituzione non rappresenta un valore salvifico per il settore economico dell'intera comunità. Pertanto, con la consapevolezza della disastrata condizione economica e sociale di Agrigento, aggravata dalla "grande crisi", Cgil, Cisl e Uil provinciali e regionali, hanno così cercato l'impegno della Chiesa, di Confindustria e della Camera di Commercio. L'obiettivo è quello di discutere e cercare soluzioni su una ripresa del territorio attraverso la ricerca di un rapporto congiunto con la politica regionale e nazionale, partendo dai Comuni e dalla Provincia.  Altro scopo prefissato è l'abbattimento della "cultura delle gelosie rivali" che impedisce la cooperazione di tutte le forze per il raggiungimento di un'unica e comune finalità: aiutare la provincia di Agrigento a rialzarsi frenando il disagio, la povertà, la disoccupazione, la mafia e le illegalità. L'avvio della nuova fase vede nella Provincia Regionale di Agrigento la "cabina di regia per lo sviluppo" che così assume la centralità politica, chiamando all'appello tutti i soggetti economici e sociali insieme agli amministratori locali. Ma, come sottolinea Piero Mangione, all'appuntamento del forum del 16febbraio scorso la grande assente era proprio la politica; tale mancata partecipazione si è sviluppata, dopo il convegno, in un poco confortante silenzio.
Nonostante la politica risulti, ad oggi, latitante, le famiglie, i disoccupati , gli studenti, le reti sociali e i cittadini non possono restare fermi ad aspettare, ma devono attuare la cosiddetta cittadinanza attiva partecipando agli appuntanti sociali per approvare e sostenere chi cerca di operare nel bene della comunità e contestare chi non manifesta interesse per la crescita del territorio e quindi per il benessere dei suoi cittadini. "Dopo tanto silenzio - conclude Mangione - spetta a Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Camera di commercio riprendere le fila del forum e scegliere la strada per fare in modo che la politica sia costretta a fare la sua parte". 
 
Destinazione discutibile
L'ex Caserma dei Vigili del fuoco del viale della Vittoria da ufficio della Provincia potrebbe diventare sede di alcuni settori della Prefettura e alloggio prefettizio
L'ex caserma dei vigili del fuoco del viale della Vittoria potrebbe andare alla prefettura che vi collocherebbe alcuni dei suoi uffici e, pare, anche l'alloggio per il prefetto. L'edificio in verità non é stato ancora consegnato dalla provincia Regionale (la quale in atto detiene quei locali che ospitano il comando della polizia provinciale ed altri uffici), ma già da qualche tempo la prefettura si interessa all'immobile sul quale tempo addietro ha fatto un sopralluogo lo stesso prefetto.
Per la verità l'intenzione iniziale dell'Amministrazione comunale era quella di vendere l'ex caserma, insieme ad altri immobili di proprietà municipale, per reperire risorse finanziarie utili a risanare definitivamente ed in modo strutturale il proprio bilancio. Tuttavia l'edificio ha più di 60 anni e la sua alienazione sarebbe soggetta al parere da parte dell'Amministrazione dei beni culturali, per cui è probabile che alla fine il Comune deciderà di tenerlo. A questo punto si pone il tema dell'uso che se ne dovrà fare. Gli amministratori intendono dare alla struttura una destinazione di prestigio ed in questo senso gli uffici della prefettura, ma anche l'alloggio prefettizio, potrebbero essere una buona soluzione. Tuttavia viene naturale una domanda: che utilità ne trarrebbe, sul piano pratico, la città da una simile destinazione? sostanzialmente nulla tutt'altra cosa invece qualora l'immobile venisse destinato, come già abbiamo avuto modo di suggerire, a sede del comando della polizia locale. I vantaggi sarebbero parecchi e non di poco conto: intanto verrebbe data finalmente al corpo un a sede dignitosa, ma - cosa più importante - ne guadagnerebbe la funzionalità dell'intera organizzazione della stessa polizia locale. La disponibilità dell'enorme spazio esterno alle spalle dell'edificio consentirebbe un'idonea collocazione PCI - l'autoparco, liberando parecchi posti nel parcheggio pluripiano di via Empedocle dove attualmente le vetture dei vigili sono parcheggiate.
Non solo, ma garantirebbe la presenza di un organo di polizia in una zona che attualmente ne é sguarnita: sarebbe infatti automatica, anche per il semplice passaggio continuo delle auto, una maggiore vigilanza in quel tratto del viale della Vittoria, ma anche nella via Giovanni XXIII e nelle altre zone attigue. Senza contare che anche la presenza del comando di polizia locale costituisce una destinazione dignitosa per l'edificio!
 
Le troppe «stranezze» della stazione ferroviaria centrale tra tabelloni spenti, ascensore rotto e gazebo dimenticato
Oggi più che mai la stazione ferroviaria centrale del capoluogo di provincia versa in una sorta di limbo. Gli interventi di ristrutturazione meritoriamente attuati da RG negli anni scorsi, cozzano clamorosamente con una gestione del quotidiano che lascia a dir poco perplessi.
Quello che gli utenti notano ogni giorno nel terminai dei treni ha tanto le sembianze di un bollettino di guerra. In ordine sparso ecco cosa non va: entrando dall'ingresso di piazza Marconi, quello principale, quello da dove i teorici turisti in arrivo ad Agrigento dovrebbero transitare si nota l'inutile presenza di un gazebo in legno. Dentro fino a qualche mese fa c'era personale della Provincia regionale di Agrigento, impegnato in quello che era l'ufficio relazioni con il pubblico, in grado di fornire in particolare notizie turistiche e sui servizi offerti dalla città dei Templi. Qualche genio ha pensato di trasferire tale importante servizio altrove, ovvero nella zona dei binari.
Chi arriva da piazza Marconi dunque e ha bisogno immediato di informazioni su dove sia finito deve scendere due piani, per trovare l'ufficio preposto. E se tale turista fosse arrivato ieri le scale avrebbe dovuto sorbirsele obbligatoriamente, visto che per l'ennesima volta nella sua lunga e tribolata storia, l'ascensore dello scalo ferroviario era in avaria. Un elevatore sfiancato da anni e annidi sollevamento pesi, che evidentemente non regge più erti ritmi. Se non bastassero questi due disservizi, ecco che alzando lo sguardo verso i due tabelloni posti sopra l'ascensore ci s'imbatte nella terza «perla». Tali tabelle, messi lì per indicare i treni in arrivo e in partenza dallo scalo agrigentino, da alcune settimane non indicano un bel nulla. Le «letterine» e i «numerini» che dovrebbero girare con precisione in concomitanza con il flusso ferroviario non girano, a differenza di qualcos'altro. A corredo di tutto ciò, sempre in quello che dovrebbe essere l'androne principale di una stazione moderna ed efficiente, si deve aggiungere anche un paio di vetri quasi in frantumi da mesi che nessuno osa sostituire. Nella zona inferiore la stazione si presenta meglio, con più ordine e decoro, col parcheggio vicino via Acrone che suscita unanimi consensi.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
CORSO DI MUSICA
Protocollo d'intesa tra il liceo King e l'istituto Toscanini
Esprime soddisfazione il dirigente de liceo M.L. King Giuseppe Salamone per il protocollo d'intesa stipulato con l'istituto Toscanini di Ribera per attivare un corso di musica a beneficio degli studenti della sua scuola. Per il preside si tratta di una grande opportunità che si offre agli alunni per continuare lo studio dello strumento musicale cominciato nella scuola media.
 
agrigentonotizie

Università, conferenza stampa di D'Orsi e Mifsud
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ha indetto per domani alle 11, presso la Sala Stampa dell'Ente, una conferenza stampa congiunta con il Presidente del Polo Universitario Joseph Mifsud. Come si sa, giorni addietro il Consiglio provinciale ha bocciato la proposta di modifica dello Statuto del Consorzio Universitario.

Provincia, Collura replica a Messana
"Apprendo che il segretario provinciale del PD, Emilio Messana, esprime pareri altamente negativi nei confronti della linea politica del Pdl, con riferimento in particolare a quello che sta accedendo alla Provincia dove il mio partito ha giustamente preso le distanze dalle scelte politiche del presidente dell'Mpa. Mi chiedo se il segretario del Pd sia lo stesso che le recenti cronache di giornale hanno portato alla ribalta grazie al consigliere comunale del suo stesso partito avvocato Giuseppe Arnone" .
Lo ha detto con una nota il vicecoordinatore provinciale del Pdl Angelo Collura, in riferimento alle recenti polemiche alimentate dallo stesso Messana, che critica la posizione politica del Pdl alla Provincia Regionale di Agrigento.
 
lunedì 28/2/11
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA. Motivi di natura economica hanno indotto il presidente D'Orsi a rinunciare
Niente Sagra per i disabili
L'annunciata Sagra per i disabili non si farà. Lo ha detto ieri il presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi adducendo alla decisione di annullare la manifestazione motivazioni di carattere economico. "Ci siamo resi conto che non ci  sono le disponibilità finanziarie per realizzare l'iniziativa che volevamo organizzare in modo soddisfacente - ha detto il capo dell'Ap - per cui abbiamo deciso di annullare ogni cosa". La Sagra per i disabili era stata annunciata da D'Orsi qualche settimana prima dello svolgimento della sagra del mandorlo in fiore, allorquando decise di non partecipare all'organizzazione della manifestazione di primavera agrigentina. In un primo tempo aveva detto che si sarebbe svolta immediatamente prima della sagra ufficiale, precedendola di qualche giorno. In tal senso aveva conferito agli uffici della Provincia Regionale l'incarico di allestire un programma qualificato, in grado di appassionare e coinvolgere la cittadinanza, ma soprattutto i portatori di handicap, almeno tanto quanto la sagra del mandorlo in fiore vera e propria. Ed in effetti l'apparato burocratico dell'Ente si mise immediatamente al lavoro per prendere i necessari contatti, chiedere la disponibilità di coloro i quali avrebbero dovuto partecipare all'evento e quindi predisporre un programma  interessante. Nell'imminenza della Sagra ufficiale tuttavia la manifestazione per i disabili venne rinviata. Si disse che avrebbe avuto luogo alla fine di febbraio o, al massimo, i primi di marzo. Adesso sarebbe arrivato il tempo di realizzare il nuovo evento, ma la situazione finanziaria della Provincia Regionale, ad un esame più approfondito, - almeno così sostiene il presidente D'Orsi - noi consente la realizzazione della manifestazione per i disabili. Peccato perché questa sarebbe stata la prima vera iniziativa a favore di questi ultimi da qualche anno a questa parte, da quando cioè - sempre per motivazioni di carattere economico - non si svolgono più le Palestriadi. Queste ultime consistevano, come molti ricorderanno, in una serie di giochi adatti ai soggetti diversamente abili i quali in quell'occasione ritrovavano la gioia della competizione superando i loro problemi e sentendosi per qualche istante uguali agli altri.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
«Fli», Scalia resta e rilancia con D'Orsi
«Futuro e libertà» continuerà ad essere presente nell' Agrigentino e ripartirà proprio dall'ingresso nella giunta di tecnici del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Le insistenti voci che davano per certa la diaspora e la fuoriuscita dal movimento fondato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, sono state smentite dal leader agrigentino di Fli, Pippo Scalia. «Confermo l'adesione a Fli - dice Scalia che di Futuro e libertà è il coordinatore regionale - per contribuire a costruire un centrodestra moderno, europeo e riformista». Scalia, clic è molto legato ad Adolfo Urso, spiega così la sua scelta di rimanere in Fli dopo le indiscrezioni che lo indicavano quasi pronto ad accasarsi in Forza del sud. In effetti pare che contatti tra Scalia e Gianfranco Miccichè, che non nasconde le sue ambizioni a candidarsi alla presidenza della Regione, ci siano stati e siano anche stati piuttosto intensi. Ma alla fine Scalia, che ha consultato il suo gruppo dirigente, da sempre vicino alle sue posizioni, in primis li deputato regionale Luigi Gentile, ha deciso di non cambiare partito. Adesso, dopo aver chiarito questo enigma, Fli si prepara a sciogliere i nodi sulla giunta provinciale. Il partito ha sempre assicurato, tramite l'onorevole Gentile, il sostegno ai programma del D'Orsi ter. Ma finora è rimasto fuori. I due posti di assessore, non ancora assegnati, sono riservati proprio a Futuro e libertà, presente a Sala Giglia con tre consiglieri provinciali, di cui uno dipeso, visto che ricopre la presidenza, cioè Raimondo Buscemi, cognato di Scalia. Gli altri due consiglieri sono Gaetano Nobile e Luigi Sutera Sardo. Rispetto all' insediamento il gruppo, che era stato eletto nel 2008 tra le fila di Alleanza azzurra, poi integrata nel Pdl e poi di nuova costola della maggioranza con Fu, ha perso 2 consiglieri. Se ne sono andati Rosario Marino, transitato nel Patto per il territorio ed il vice presidente vicario dell'assemblea provinciale, Mario Lazzano. Stasera il gruppo dirigente del Fli si riunirà per la scelta dei nomi da indicare al presidente D'Orsi per il completamento della giunta. Quelli indicati, in prima battuta, dal partito di Pippo Scalia e Luigi Gentile sono: l'avvocato Ignazio Amato di Cattolica Eraclea e l'agronomo Calogero Carlino di Favara Durante la riunione di stasera si capirà se il partito intende confermare questi nominativi oppure optare per una scelta diversa. 
 
SOLE 24 ORE
 
Lavori pubblici, la giunta non salva il dirigente
Gli atti dell'esecutivo non sono un'esimente in caso di lesione della concorrenza
Aver seguito le direttive dall'"alto" non costituisce un alibi per la negligenza del funzionario tecnico
Matura responsabilità contabile a carico del responsabile dei lavori pubblici che non rispetta nelle procedure di aggiudicazione il principio della tutela della concorrenza. In tal caso egli arreca un duplice danno: priva l'ente dei risparmi che possono derivare dal rispetto ditale principio e arreca un nocumento ai privati. E non costituisce esimente dal maturare della responsabilità né ragione di riduzione il fatto che abbia seguito direttive impartite dalla giunta. Questi i principi affermati dalla sentenza n. 23 del 20 gennaio 2011 della sezione giurisdizionale dell'Abruzzo della Corte dei conti.
La sentenza evidenzia subito che «i valori dell'economicità, dell'efficacia e dell'efficienza dell'attività amministrativa rappresentano ormai i profili di maggior rilievo della legalità
sostanziale del sistema giuscontabile e, in relazione ad essi, non è più consentito omettere un minimo di confronto concorrenziale per qualsiasi procedura contrattuale ad oggetto pubblico». E ancora, «simile confronto è ancor più necessario oggi che i basilari principi in materia di concorrenza e libera prestazione dei servizi, di cui agli articoli 81 e seguenti e 49 e seguenti del Trattato Ce, si impongono al rispetto degli Stati membri, indipendentemente dall'ammontare delle commesse pubbliche».
Circa il danno provocato all'ente, secondo la sentenza «è di tutta evidenza che l'assenta violazione della concorrenza provoca maggiori oneri per l'amministrazione, in quanto, ad esempio determina ribassi di gara inferiori a quelli conseguibili». Nel caso specifico, ciò si è concretizzato nella limitata partecipazione di imprese alle procedure di aggiudicazione, a seguito dei tempi estremamente ristretti (poco più di una giornata) in pratica previsti per la presentazione delle offerte. Peraltro, nello stesso ente questa aggiudicazione segue di pochi giorni a una gara analoga, in cui la percentuale di ribasso è stata enormemente superiore a quella registrata in questa procedura.
La quantifìcazione concreta del danno è stata effettuata «in via esclusivamente equitativa, tenendo conto del valore del contratto e dei criteri elaborati dalla giurisprudenza amministrativa in materia di risarcimento del danno per equivalente nel caso in cui non sia possibile la reintegrazione in forma specifica della pretesa dell'impresa ricorrente vittoriosa, a cui viene in genere riconosciuto un importo variabile tra il 5 e il 10% del valore del contratto originario». La condotta del dirigente è stata gravemente colposa: egli "aveva la responsabilità precipua delle gare e degli appalti per il suo settore e doveva essere particolarmente avveduto sia nell'individuazione della tipologia di gara da adottare, sia delle ditte che dovevano partecipare", mentre invece la stessa è stata caratterizzata da «superficialità e negligenza non ridotta dall'attività concorrente della giunta comunale, non competente a emanare indirizzi vincolanti nei confronti del dirigente tecnico del settore». inoltre, la sentenza sottolinea come egli sia ricorso alla trattativa privata in luogo della asta pubblica e abbia frazionato illegittimamente l'importo dei lavori.
 
Prosciolti alcuni amministratori del IV municipio di Roma
Consiglieri responsabili solo oltre il tetto ai gettoni
Tutto regolare se i compensi percepiti restano sotto il massimo
Nonostante le anomalie segnalate dalla Finanza la procura non ha fornito la prova dell'esistenza
di un danno per l'erario
I consiglieri possono essere condannati dalla magistratura contabile solo nel caso in cui le irregolarità commesse nella percezione dei gettoni di presenza per le riunioni delle commissioni abbiano determinato il superamento del tetto massimo mensile dei compensi che essi possono percepire. Se invece i gettoni per il numero del le riunioni svolte superavano tale tetto, le irregolarità si considerano sostanzialmente sanate dal fatto che i compensi sono stati erogati entro il tetto massimo previsto dalla disposizione legislativa. Sono queste le principali indicazioni che sono contenute nella sentenza della terza sezione giurisdizionale centrale della Corte dei conti n. 108 del 31 gennaio 2011, con cui è stato confermato il proscioglimento di numerosi consiglieri del quarto municipio del comune di Roma per avere percepito nel 2003 gettoni di presenza per le riunioni di commissioni del consiglio municipale con modalità di svolgimento anomale. Nel caso concreto le indagine svolte dalla Guardia di finanza hanno evidenziato che nello svolgimento delle riunioni si verificavano numerose anomalie e violazioni di disposizioni di legge. Ad esempio, la maggior parte dei verbali non sono stati redatti da un dipendente segretario verbalizzante, ma dai presidenti delle commissioni. I segretari, per le riunioni da loro certificate, hanno dichiarato che la «verbalizzazione» si concretizzava nella dettatura, da parte del presidente, dei nomi dei partecipanti che avevano firmato in precedenza (anche giorni prima) il relativo foglio delle presenze, senza accertare la loro effettiva partecipazione. E ancora che spesso i verbali venivano preparati nei giorni successivi. Che gli ordini del giorno erano generici, ove non proprio "criptici" esame corrispondenza, proposte di deliberazioni, risoluzioni e ordini del giorno, varie ed eventuali. Che molte riunioni duravano pochissimo e che spesso erano sospese per «forza di cose», come ad esempio la convocazione della commissione nello stesso giorno e alla stessa ora di riunione del consiglio municipale, cioè elementi che dovevano essere noti al momento della convocazione della riunione. A fronte ditali elementi, la sentenza ha confermato l'assoluzione dei consiglieri perché «la Procura regionale non ha fornito la prova dell'esistenza del danno considerando il numero delle partecipazioni e l'ammontare massimo dei gettoni percepibili in un mese da parte dei membri delle commissioni». In sintesi non ha dimostrato che le 19 riunioni mensili (numero massimo di riunioni che danno diritto al pagamento del gettone, in quanto si rientra nel tetto dei compensi mensili erogabili sulla base delle disposizioni dell'articolo 82 del Dlgs n. 267/2000, Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), per la partecipazione alle quali spettava il gettone di presenza, fossero tutte, o in parte, afflitte dalla patologia denunziata e producessero, nella prospettazione attorea, danno per l'erario. Inoltre, non ha considerato il fatto che i membri delle commissioni parteciparono a un numero ben superiore alle 19 anzidette. Per cui, il numero più elevato di riunioni finisce con il costituire una sorta di sanatoria di quelle svoltesi in modo irregolare.
 
Agrigentoflash

La Sagra per i disabili non si farà
La Sagra per i disabili non si farà. Lo ha annunciati il presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi. "Ci siamo resi conto che non ci sono le disponibilità finanziarie per realizzare l'iniziativa che volevamo organizzare - ha detto D'Orsi - per cui abbiamo deciso di annullare il progetto". La Sagra per i disabili era stata annunciata da D'Orsi qualche settimana prima dello svolgimento della Sagra del mandorlo in fiore. Peccato perché questa sarebbe stata la prima vera iniziativa a favore dei diversamente abili da qualche anno a questa parte, da quando cioè - sempre per motivazioni di carattere economico - non si svolgono più le Palestriadi.

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