/ Rassegna stampa » 2011 » Marzo » 3 » Rassegna stampa del 3 marzo 2011

Rassegna stampa del 3 marzo 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
I sindacati dei precari chiedono l'aiuto del prefetto
Le segreterie provinciali di CGIL, Cisl e Uil Funzione Pubblica hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto. «Dorsi - dicono i segretari Buscemi, Farruggia e Florio - non solo si è rifiutato di incontrare i sindacati e di dare risposte scritte per chiarire i percorsi di stabilizzazione, ma è andato oltre offendendo, attraverso gli organi di stampa il ruolo del Sindacato e di chi li rappresenta».
 
Unione Province: in ex miniera 20 milioni di chili di amianto
«Occorre subito un intervento di bonifica da parte della Regione nella ex miniera di Pasquasia (Enna)». Lo afferma in una nota il vicepresidente dell'Unione regionale delle Province siciliane (Urps) e consigliere provinciale di Palermo Antonino Angelo, secondo il quale «nei ettari di terreno c'è una quantità enorme di amianto, 20 milioni di chili».
 
CASTELTERMINI
Incontro su investimenti nella zona Asi
«Abbiamo raggiunto un'intesa con i vertici dell'Asi di Agrigento per la creazione di un gruppo di lavoro stabile, che coinvolga tutti gli addetti ai lavori, così da creare una piattaforma di intervento che attragga nuovi investimenti industriali». Lo ha detto il sindaco Nuccio Sapia a margine della tavola rotonda promossa a Casteltermini per discutere dello sviluppo del territorio e del futuro dell'Asi, Sono intervenuti, tra gli altri, il presi dente del'Asi Stefano Catuara, il direttore di Confindustria Giacomo Minio, Salvatore Montalbano della Cisl, Mariella Lo Bello della Cgil, Aldo Broccio della Uil, l'assessore provinciale Lilla Volpe, il deputato regionale Giovanni Pane into e la dirigente del settore di Igiene Pubblica dell'Asp di Agrigento Anna Mattaliana.
 
Sindacati e imprese preoccupati per il futuro occupazionale di centinaia di persone. Si rischia a sospensione della raccolta dei rifiuti
Gesa, già pronti 400 licenziamenti - Spedite ieri le lettere di «preavviso»
Giorno 16 scade il contratto di appalto per la raccolta dei rifiuti. Le imprese costrette a Inviare le comunicazioni ai lavoratori perché nulla è stato fatto per un nuovo bando.
Piove sul bagnato nella delicata situazione economico occupazionale degli operatori ecologici della Gesa e delle stesse imprese ad essa collegata. Ieri infatti sono partite le prime lettere di preavviso di licenziamento agli oltre 400 lavoratori impegnati nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani gestiti dall'Ato Ag2. Licenziamento che potrebbe scattare a seguito della scadenza del contratto fissata dalla proroga dello scorso anno, al prossimo 16marzo. Una situazione che rischia di diventare incandescente e di esplodere nelle mani della Gesa, per altro ormai in liquidazione, ma soprattutto dei sindaci dei 19 comuni interessati, capoluogo in testa, che a meno di due settimane dalla scadenza del contratto, non hanno presentato alcuna proposta per evitare il disastro. «La legge ci impone di inviare le lettere di preavviso di licenziamento - spiega Giancarlo Alongi, amministratore dell'Iseda - entro due settimane dalla scadenza del contratto che regolamenta il servizio. Non possiamo fare altrimenti ma è inconcepibile che ogni volta decisioni così importanti vengano rimandate fino all'ultimo minuto». E in effetti, i posti di lavori si rischiano realmente perché se ci sarà un passaggio senza soluzione di continuità, gli operatori eco- logici mantengono il diritto al posto di lavoro, ma se dovessero rimanere fermi tre giorni, questo diritto lo perdono e le imprese hanno la possibilità di non riassumerli optando per altre unità. Una situazione che appena si è diffusa la notizia, ha cominciato a gettare nel panico molti di questi lavoratori che vogliono conto e ragione sia dai loro datori di lavoro, sia da Gesa che dai sindaci dei Comuni di quanto sta accadendo Adesso, a 1.3 giorni dalla scadenza de contratto non si sa ancora cosa accadrà. Le possibilità non sono tante. Impossibile in così poco tempo, visto che non ci hanno pensato in un anno, redigere un bando di gara ed espletarlo, mentre si configura la possibilità che la Gesa invii delle lettere di incarico temporaneo o trattativa privata per sei mesi con alcune ditte. In ogni caso, si tratta di una situazione al limite della logica comprensione visto che tutti, sindaci e amministratori regionali in testa, hanno sempre saputo la data della scadenza del contratto, Forte la preoccupazione dei sindacati che sono già stati contattati dai rispettivi iscritti che oltre a venire pagati sempre con estremo ritardo per una situazione ormai atavica, sentono sul collo il fiato del licenziamento. 
 
Il senatore rilancia e accusa
Lumia sul Consozio Asi: "Ora tiro fuori le carte"
Consorzio Asi, il senatore Lumia rilancia la polemica e parla di «arroganza e pubbliche menzogne».
«Ritengo necessario rendere pubblici - scrive Lumia - solo alcuni degli atti in mio possesso per assicurare da subito che le istituzioni e i relativi rappresentanti, con cui ha rapporti il Consorzio Asi di Agrigento, conoscano la gravità dei fatti che - ovviamente - qualificheremo dopo l'esito dell'interrogazione. Provvedo perché La Torre e Chinnici sono stati ammazzati dai mafiosi e chi li cita fa accordi con le imprese dei mafiosi e io nega in pubblico. Ciascuno comprende e capisce il goffo tentativo». «Transigere con imprese riconducibili a mafiosi detenuti, spendere 24.000 euro in un solo giorno per inaugurare una strada con pranzo a base di pesce (e sapere del degrado delle aree industriali di Campobello di Licata), deliberare trattative private e invitare fiduciariamente la Laes srl riconducibile ai capomafia Falsone e con arroganza e spudoratezza negare e tentare di occultare tutto ciò è un altro grave ennesimo fatto che oggi rendo pubblico nell'interesse delle istituzioni i cui rappresentanti - in buona fede - sono chiamati ad intrattenere rapporti con il Consorzio Asi di Agrigento così rappresentato. I fatti che rendo pubblici non sono di certo di destra o di sinistra. Sono solo gravi condotte corredate dalla pubblica menzogna. Ciascuno li valuti nell'interesse delle imprese che devono registrare che nel 2011 al Consorzio Asi si sceglie la Laes, si transige con l'impresa riconducibile a Massimino e si nega spudoratamente e pubblicamente su questi gravi fatti. Addirittura l'impresa dei mafìosi, che si occupa dei rifiuti, con cui si fanno accordi è anche agevolata con la sanatoria. Leggere che si sollecita la sfiducia perché l'assessore Venturi vuole impedire tutto ciò è una scelta politica: si sfiducia Venturi che è contro i mafiosi e si agevola chi con i mafiosi fa accordi».
 
IL PROCESSO «MINOA». Spiegato il progetto
Cattolica, parco eolico - Ha deposto Moncada
Non subì minacce ma comprese che il suo investimento era a forte rischio di infiltrazioni mafiose e cambiò progetto in corsa. L'imprenditore Salvatore Moncada, soprannominato il «re dell'eolico», ha deposto al processo "Minoa" dal nome dell'inchiesta che ha portato in carcere gli otto presunti componenti della cosca di Cattolica e Montallegro. Davanti alla seconda sezione penale del tribunale presidente Messina) sono imputati, con l'accusa di associazione mafiosa, i cattolicesi Paolo Miccichè, 36 anni; Giuseppe Terrasi, 38 anni; e Gaspare Tutino, 40 anni; che hanno scelto il rito ordinario. «Volevo realizzare un progetto - ha detto in aula Moncada rispondendo alle domande del pm della Dda Fernando Asaro - che prevedeva la costruzione di un parco eolico a Cattolica. Tramite il consigliere comunale Giuseppe Giuffrida ho parlato con il sindaco di allora Nino Aquilino Lo stesso Giuffrida mi fece conoscere Antonino Terrasi (fratello del boss Domenico ndr) che si occupò di contattare i proprietari dei terreni sui quali avrei dovuto costruire il parco». A questo punto succede una cosa strana. «Dalla visura - ha aggiunto Moncada - è spuntato fuori che uno dei proprietari era lo stesso Terrasi che doveva fare da mediatore, altri erano Giuseppe Terrasi e Francesco Manno (condannato nel troncone abbreviato ndr). Ho fatto presente la circostanza alla Prefettura e mi hanno detto che erano persone vicine ad ambienti mafiosi. A quel punto ho modificato il progetto realizzando un parco più piccolo poco distante». Moncada, interrogato dalla difesa (nel collegio gli avvocati Buggera, Danile, Quattrocchi, Martorana e Lucia) ha aggiunto di non avere ricevuto minacce. Nel processo sono parti civili il Comune di Cattolica Eraclea, la Provincia e la Regione siciliana con l'assistenza degli avvocati Pietro Amato e Salvatore Cusumano. Si torna in aula il 29 marzo. 
 
VIABILITÀ. La strada è inagibile, vietata a transito, la gente non può andare a lavorare nei propri campi. Ieri sopralluogo
S. Margherita la strada chiusa per Salaparuta Gli agricoltori: "Va riaperta, a ogni costo"
S. MARGHERITA BELICE. Appare senza soluzione immediata la revoca dell'ordinanza di chiusura al traffico della provinciale SP44 emessa il 9 febbraio scorso. Questo emerge dopo il sopralluogo tecnico da pane dei funzionari alla viabilità della provincia. Ed è protesta degli agricoltori che non possono andare a lavorare nei loro fondi agricoli. Agricoltori che hanno le loro aziende che si affacciano sugli 8km di strada che collega S. Margherita a Salaparuta. Una situazione disperata, poiché non appare immediato l'inizio dei lavori per la messa in sicurezza della strada. E' pronto un progetto ma non c'è la copertura finanziaria. Ieri mattina sul posto per la Provincia, l'architetto Alfonso Giulio, con il Sindaco Franco Santoro, ed un folto gruppo di agricoltori, che chiedono a gran voce una soluzione tampone che consenta I immediata riapertura della strada, nelle more di un intervento definitivo. Agricoltori che intanto hanno promosso una raccolta di fiume, «Sono 800 firme che inoltreremo al prefetto» evidenzia Giovanni Giacone, imprenditore agricolo «facendosi portavoce del disagio degli agricoltori», Sui luoghi anche i consiglieri di minoranza Francesco Ciaccio e Paolo D'Antoni, che hanno chiesto ed ottenuto per domani sera una seduta consiliare aperta sull'argomento. «E' pronto un progetto definitivo già programmato da un triennio, che deve però fare i conti con i tempi della burocrazia» evidenzia l'architetto Alfonso Giulio, funzionario provinciale presente al sopralluogo che precisa: «Il progetto si trova all'interno di una programmazione di interventi di circa 2 milioni di euro che interessa la viabilità di questa parte occidentale della Provincia. In particolare si trova al decimo posto, ed è il primo che andrà in gara ne prossimi mesi, per un importo di circa 350 mila euro. Siamo in attesa comunque delia copertura finanziaria». Da parte sua il sindaco Santoro, che ha attenzionato alla provincia due anni fa lo stato di precarietà della strada evidenzia «l'importanza strategica di tale asse stradale oltre che ai fini agricoli anche ai fini turistici con il trapanese». 

LA SICILIA
 
"Bonifichiamo urgentemente il territorio"
E' quanto sostiene preoccupato Giovanni Noto, consigliere regionale dell'Ordine dei geologi
Bisogna realizzare una seria programmazione degli interventi di bonifica e consolidamento del territorio e nel contempo mettere la gente comune nelle condizioni di capire i segnali di pericolo che vengono da determinate situazioni. Lo afferma Giovanni Noto, consigliere regionale dell'Ordine dei geologi il quale in tal senso sta portando avanti una serie di iniziative. «Sostanzialmente ogni anno si ripresenta lo stesso cliché - spiega - dopo la stagione delle piogge, che stavolta si stanno rivelando abbastanza intense, arriverà il caldo clic determinerà, specialmente nei terreni argillosi (che con l'acqua si gonfiano e poi si ritraggono), fenomeni di instabilità con la possibilità di pericolose frane. A fronte di questo non vengono messe in atto le necessarie migliorie per la salvaguardia del territorio. Ci si limita a mettere in sicurezza sotto il profilo della pubblica incolumità, ma non si effettuano interventi di carattere strutturale, oppure se si effettuano ciò avviene con tempi lunghissimi dettati da una burocrazia particolarmente lenta».
- E allora cosa bisognerebbe fare?
«Quello che da sempre abbiamo sollecitato é una adeguata pianificazione
degli interventi sul territorio, soprattutto per quanto attiene due delle emergenze più impellenti che lo caratterizzano: i centri storici che cadono a pezzi e le coste in continua erosione, I fenomeni di erosione sono una cosa naturale, per carità, ma una adeguata pianificazione consente di scegliere quelle zone in cui la natura può fare tranquillamente il proprio corso e quelle in cui invece bisogna intervenire perché magari si tratta di zone urbanizzate dove c'é un patrimonio edilizio da non perdere. Ma quando si lascia che l'erosione abbia il suo corso bisogna essere attenti alla pubblica incolumità: non basta, per esempio, apporre sulle spiagge i cartelli di divieto di balneazione, occorre spiegare alla gente il perché di questi divieti in modo che si convinca ad evitare le zone pericolose».
Questi argomenti saranno discussi nel corso di un convegno che sarà organizzato dallo stesso Ordine dei geologi per il prossimo 7 maggio, con la partecipazione del dirigente generale della Protezione civile regionale, di sindaci, amministratori, deputati regionali, i responsabili della Provincia e quelli degli uffici comunali della Protezione civile.
 
CONSORZIO ASI. Il senatore rilancia i termini della polemica con i vertici agrigentini
Lumia mostra fatture e delibere
Il «caso Asi» offre una nuova puntata. A distanza di pochi giorni dalla seconda conferenza stampa in poco tempo del presidente Stefano Catuara, con un commissariamento vecchio di pochi mesi fa e con polemiche sempre latenti, il senatore Giuseppe Lumia rientra a gamba decisamente tesa sui vertici del consorzio agrigentino. E lo fa non (solo) manifestando le proprie idee sulle presunte dinamiche poco trasparenti che caratterizzerebbero l'Asi della città dei Templi, ma lo fa con il conforto - a suo parere - di numeri, cifre, dati, delibere anche fatture. «Ritengo necessario rendere pubblici alcuni degli atti in mio possesso per assicurare da subito che le istituzioni e i relativi rappresentanti con cui ha rapporti il consorzio Asi di Agrigento conoscano la gravità dei fatti che - ovviamente - qualificheremo dopo l'esito dell'interrogazione parlamentare. Transigere con imprese riconducibili a mafiosi detenuti, spendere 24 mila euro in un solo giorno per inaugurare una strada con pranzo a base di pesce, deliberare trattative private e invitare fiduciariamente la società riconducibile al capomafia Falsone e con arroganza e spudoratezza negare e tentare di occultare tutto ciò è un altro grave ennesimo fatto che oggi rendo pubblico nell'interesse delle istituzioni".
E ancora: «Leggere dalla stampa - scrive Lumia - che si sollecita i sfiducia perché l'assessore Venturi vuole impedire tutto ciò è una scelta politica: si sfiducia Venturi che è contro i mafiosi e si agevola chi con i mafiosi - dice il senatore - fa accordi». Lumia allega al proprio intervento la determinazione 27 del 18settembre 2008, la lettera prot. 3277 del 18 dicembre 2008, la determina 32 del 23 aprile 2009, la fattura 31 dei 30 aprile 2010 per la cerimonia d'inaugurazione di una strada con pranzo a base di pesce, per 19.800 euro.
 
ATO RIFIUTI
Lettera di licenziamento per 380 netturbini
Dall'emergenza al dramma. La situazione ambientale della città di Agrigento è diventata una vera e propria "bomba ad orologeria" destinata a scoppiare il 17 marzo, quando scadrà l'affidamento del servizio di prelievo dei rifiuti solidi urbani: in vista ditale scadenza, infatti, il raggruppamento di imprese che ne è titolare ha già notificato, nella giornata di martedì scorso, il preavviso di licenziamento ai propri 380 dipendenti. In verità l'affidamento era già scaduto lo scorso anno, ma a suo tempo venne disposta una proroga fino al 16 marzo 2011. Nel frattempo si sarebbe dovuto celebrare la gara d'appalto per individuare l'impresa che avrebbe dovuto curare il servizio per il prossimo biennio. Nel frattempo, tuttavia, è intervenuta la riforma degli ato, con la loro soppressione e la costituzione delle nuove Srr. In attesa dell'attuazione di questa riforma dal Dipartimento rifiuti è stato sconsigliato verbalmente alle società dei vari ambiti di porre in essere atti di straordinaria amministrazione che avrebbero potuto impegnare le nuove società. Ecco perché nel frattempo non si è bandita la nuova gara: le varie richieste dichiari- menti in ordine alla situazione che si stava venendo a determinare non hanno trovato, come in passato ha più volte avuto modo di dire il liquidatore di Gesa Teresa Restivo, alcun riscontro. Ma nel frattempo il tempo è passato e la scadenza si sta avvicinando a grandi passi. Mancano ormai quindici giorni e nulla è stato fatto. Ecco perché intanto il raggruppamento di imprese, visto che dal 17 marzo non potrà più svolgere il servizio, ha "preavvisato" i propri dipendenti. Ben 380 famiglie, che fino ad ora hanno tirato avanti in mezzo a tante difficoltà per i continui ritardi nel pagamento degli stipendi (in atto debbono essere pagati ancora quelli di gennaio e febbraio, mentre dicembre dovrebbe essere liquidato in questi giorni) adesso si ritroveranno senza alcun reddito. Un brutto colpo per un 'economia in difficoltà come quella di Agrigento. Tra l'altro se questi operai resteranno per più di tre giorni consecutivi senza lavoro perderanno anche il diritto ad essere riassunti dall'eventuale nuovo affidatario. Mentre i sindacati, fino a ieri sera, non si sono fatti sentire con i titolari del raggruppamento di imprese, il liquidatore Restivo sta cercando di trovare una soluzione. Ieri mattina ha mandato a Palermo Claudio Guarneri e Pierangelo Sanfilippo, i due dirigenti di Gesa che comunque hanno già predisposto il bando di gara (tenuto fermo per i motivi già esposti). Hanno cercato di avere istruzioni sul da farsi, ma nessuno se l'è sentita di indicare una strada e soprattutto di farlo per iscritto.
 
CANONE IDRICO. Svolta tra Comune, Girgenti Acque e Provincia. La mora slitta
La bolletta 2010 entro marzo
Si è tenuto nella sede della Provincia Regionale di Agrigento un incontro, voluto dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì. Una vicenda che tante polemiche e inquietudine ha suscitato nell'opinione pubblica cittadina. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il presidente di Girgenti Acque Marco Campione, l'amministratore delegato Carmelo Salamone, gli ing.ri Barone e Milano dellAto idrico e il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino. Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti Acque, a causa del regolamento già in vigore nel territorio comunale. Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione. I vertici di Girgenti Acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello per l'utenza. "Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì - ha commentato il presidente D'Orsi - raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate. Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di "Girgenti Acque" per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con Girgenti Acque". Più chiarezza dunque anche i soldi, prima o poi, i cittadini dovranno comunque sborsarli. I servizi pero si pagano.
 
CARNEVALE
Al via la grande festa con Peppe Nappa che arriva dal mare
Inizia oggi la festa più attesa dei saccensi. Si alza, dunque, il sipario sulla 111 edizione del carnevale saccense. Alle ore 18.30 il palinsesto prevede il «Bentornato Peppe Nappa», che sancisce l'apertura della kermesse con l'arrivo della caratteristica maschera saccense che arriva dal marea bordo di un motopesca della flotta saccense per poi intraprendere il percorso per giungere nel centro storico. Ad attendere il re assoluto della popolare festa, i gruppi mascherati del Peppe Nappa e dei carri allegorici. A seguire, il programma prevede la sfilata del corteo mascherato in via Gaie di Garaffe, via Mulini, via Caricatore, via Madonnuzza, via Agatocle, corso Vittorio Emanuele.
Alle ore 21.00 va in scena la cerimonia di apertura con uno spettacolare Laser show sul cielo di Sciacca. Sull'enorme palco di piazza Angelo Scandaliato si esibiranno il gruppo della maschera del Peppe Nappa e i gruppi mascherati dei carri allegorici. Alle 22,15 si esibirà Nanà e lasua band con un revival, sul palco della centralissima piazza, degli inni più belli del Carnevale di Sciacca.
A mezzanotte il programma prevede montaggio sotto le stelle, un'occasione per assistere al montaggio degli enormi carri allegorici piazzati sul luogo della partenza e cioè in via Cappuccini.
Per domani, invece, è attesa, alle 18,30, la novità: Peppe Nappa arriva nello storico quartiere di San Michele a bordo di un caratteristico Carretto Siciliano. Ad attenderlo i gruppi mascherati del Peppe Nappa e dei carri allegorici. Poi seguirà la sfilata del corteo mascherato in piazza Gerardo Noceto, via Monastero Grande, via Vetrano, corso Tommaso Fazello, via Amato, via Castello, via Conte Luna, via Valverde, viale della Vittoria, corso Vittorio Emanuele. Alle ore 21,00 in piazza Angelo Scandaliato, l'esibizione sul palco di piazza Angelo Scandaliato del gruppo della maschera del Peppe Nappa, e dei gruppi mascherati dei Carri Allegorici. Poi, a seguire, il Carnaval Story, con i Feeling, un revival degli inni più belli del Carnevale di Sciacca.
Fremono dunque i preparativi per arrivare alla prima serata della sfilata dei carri allegorici, sabato. La sfilata, come da tradizione, inizia dalla via Cappuccini (solo per il sabato sera). intanto, tutte le maestranze impegnate per la realizzazione dei magnifici carri allegorici marciano a ritmo serrato per la delicata fase di assemblaggio dei pezzi. Si lavora, ma è tradizione, con il naso all'insù, per spiare e scrutare il cielo. Le condizioni meteo rappresentano l'incubo per i gruppi, per gli organizzatori, ma anche per le migliaia di visitatori che giungono da diverse province della Sicilia.
 
MARATONINA
Domattina alle 11, presso l'ex collegio dei Filippini, il sindaco Zambuto, l'assessore comunale per lo Sport Campagna ed il responsabile del comitato organizzatore Antonio Calamita illustreranno l'ottava edizione della "Mezza maratona della Concordia" che si svolgerà ad Agrigento domenica 6 marzo. A tale manifestazione agonistica, patrocinata dal Comune di Agrigento e dalla Provincia, in collaborazione con il Lions club Agrigento Host" e col gruppo sportivo 'Valle dei templi, possono partecipare tutti.
 
PRECARI
I sindacati si rivolgono al prefetto
Dopo la conferenza stampa alla Provincia Regionale le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto "al fine di dirimere una incomprensibile vertenza, che si è venuta a determinare alla provincia Regionale di Agrigento, a seguito della decisione del Presidente dell'Ente, D'Orsi, di rifiutare l'invito a Lui rivolto dalle Oo. Ss. per concertare il percorso di stabilizzazione del personale precario in servizio presso l'Ente; il Presidente D'Orsi - continuano i segretari Buscemi, Farruggia e Fiorio - non solo si è rifiutato di incontrare i sindacati e di dare risposte scritte per chiarire i percorsi di stabilizzazione che intenderebbe adottare, ma è andato oltre offendendo, attraverso gli organi di stampa il ruolo del Sindacato e di chi li rappresenta».
 
SOLE 24 ORE
 
Le interpretazioni del Cndcec
Niente tagli a revisori e sindaci di enti pubblici
I professionisti sostengono la non applicabilità della stretta ai compensi che sono fissati
da altre norme di riferimento
MILANO. I professionisti impegnati negli enti pubblici come revisori dei conti, e quelli che siedono nei collegi sindacali delle realtà che ricevono finanziamenti pubblici, non devono essere coinvolti dai tagli ai compensi imposti ad ampio raggio dalla manovra estiva del 2010. Lo sostiene, regole alla mano, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che con tre note interpretative diffuse ieri agli ordini territoriali ha affrontato uno dei capitoli più intricati dell'austerità disciplinata dal Dl 78 del 2010. Il primo dei tre documenti, predisposti dalle commissioni di studio sugli enti pubblici sotto la guida di Giosuè Boldrini, mette sotto esame la situazione dei revisori dei conti negli enti locali. La Corte dei conti, con due pronunce delle sezioni regionali di controllo per la Lombardia e la Toscana, ha sostenuto che anche i revisori rientrano nel taglio del 10% ai compensi imposto agli «organi di indirizzo, direzione e controllo» dall'articolo 6, comma della manovra. Non solo: i magistrati toscani hanno specificato che la riduzione del 10% deve essere operata anche a chi aveva già in precedenza alleggerito per scelta autonoma i compensi, perché il riferimento è alle somme effettivamente percepite e non ai massimi di legge. Il Consiglio nazionale propone una lettura diversa, basata sul fatto che i revisori non sono «organi di controllo», in quanto secondo il testo unico degli enti locali annovera tra questi i controllori interni (per esempio i nuclei di valutazione) e, tra gli esterni, la Corte dei conti (articoli 147 e 148 del Dlgs 267/2000). Nemmeno i revisori possono essere considerati «titolari di incarichi», perché la loro attività non si svolge «nell'interesse esclusivo del committente», ma nell'interesse pubblico.
A motivare l'opposizione dei professionisti ci sono poi ragioni di merito: i compensi di riferimento (si va dai 2.060 euro all'anno per i comuni più piccoli ai 17.680 delle città con più di 500mila abitanti) sono stati fissati nel 2005 e non sono mai stati sottoposti all'aggiornamento triennale, pure previsto dalla legge. Insomma -  sostiene il Consiglio nazionale -la categoria ha già dato, mentre la promessa bipartisan di restituire il collegio nei comuni fra 5mila e 15mila abitanti è rimasta finora inattuata. Le altre due note interpretative, con argomenti simili fra loro, si oppongono al tagli del l0% ai sindaci delle società pubbliche (articolo 6, comma 6 del Dl 78/2010) e alla gratuità delle prestazioni per i revisori di enti che ricevono finanziamenti pubblici (articolo 6, comma 2). I compensi del collegio sindacale sono fissati dal Codice civile (articolo 2402), mentre quelli dei revisori (enti locali esclusi) sono regolati dal Dlgs 39/2010 (che ha attuato la direttiva Ue sulla revisione). Secondo questa norma «il corrispettivoper1'incarico di revisione legale è determinato in modo da garantire la qualità e l'affidabilità dei lavori»; concetti che la gratuità, frettolosamente infilata in una norma già soggetta a numerose correzioni, non può certo garantire.
 
Agrigentoflash
 
Vertice sulle bollette idriche a Canicattì, il termine slitta al 15 marzo
Si è tenuto nella sede della Provincia Regionale di Agrigento un incontro, voluto dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il Presidente di Girgenti Acque Marco Campione, l'amministratore delegato Carmelo Salamone, gli ingegneri Barone e Milano dell'Ato idrico e il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino. Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune di Canicattì nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti Acque, a causa del regolamento già in vigore nel terrotirio comunale. Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione. I vertici di Girgenti Acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello per l'utenza. "Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì, ha commentato il Presidente D'Orsi, raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate. Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di "Girgenti Acque" per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con "Girgenti Acque" ".
 
Stabilizzazione precari Provincia, i sindacati pronti a scendere in piazza
Dopo la conferenza stampa alla Provincia Regionale di Agrigento i segreteri provinciali di CGIL CISL UIL Funzione Pubblica, Buscemi, Farruggia e Florio, hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto "al fine di dirimere una incomprensibile vertenza, che si è venuta a determinare alla provincia Regionale di Agrigento, a seguito della decisione del Presidene dell'Ente, Eugenio D'orsi, di rifiutare l'invito a lui rivolto dalle Organizzazioni sindacali, per concertare il percorso di stabilizzazione del personale precario in servizio presso l'Ente. Il Presidente D'orsi - continuano i segretari Buscemi, Farruggia e Florio - non solo si è rifiutato di incontrare i sindacati e di dare risposte scritte per chiarire i percorsi di stabilizzazione che intenderebbe adottare, ma è andato oltre offendendo, attraverso gli organi di stampa il ruolo del Sindacato e di chi li rappresenta. Con grandissimo rispetto Istituzionale, i sindacati nel dare la propria disponibilità a trovare soluzioni condivise, si sono fortemente adoperare per rasserenare gli animi dei lavoratori, preoccupati per il loro avvenire e costretti a vivere con 600 euro al mese. Con tale incomprensibile comportamento il Presidente D'orsi, oltre ad offendere il sindacato nel suo insieme, ha mortificato i tanti padri di famiglia, che agognano ad una stabilizzazione definitiva ed al sindacato ed al suo ruolo credono fermamente". I rappresentanti sindacali hanno espresso al Prefetto le loro preoccupazioni "per lo stallo della situazione" informando l'Autorità di Governo che hanno proclamato "lo stato di agitazione" e hanno manifestato la volontà di scendere in piazza per rivendicare i loro diritti. Le Organizzazioni Sindacali hanno chiuso la lettera con un appello al Prefetto "di adoperarsi per dirimere l'intricata questione e consentire il riavvio del confronto, tano necessario per la complessità della problematica".
 
Agrigentonotizie
 
Girgenti acque  Mora per i canicattinesi
Riunione in Provincia    Si è tenuto nella sede della Provincia regionale di Agrigento un incontro, per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì. Hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il presidente di Girgenti acque, l'amministratore delegato Carmelo Salamone, gli ingegneri Barone e Milano dell'Ato idrico e il direttore generale di Girgenti acque Giuseppe Carlino. Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune di Canicattì nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti acque, a causa del regolamento già in vigore nel territorio comunale. Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione. I vertici di Girgenti acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello  per l'utenza. "Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì - ha commentato il presidente D'Orsi - raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate. Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di Girgenti acque per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa  anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con Girgenti acque".
 
Il Pd attacca Paci: "Il Pdl ha dannegiato la Provincia"   
Continuano le schermaglie in Consiglio provinciale tra maggioranza e opposizione. Il Pd oggi interviene per replicare alle accuse avanzate dal capogruppo del Pdl alla Provincia Ivan Paci. "Negli ultimi dieci anni di governo indiscusso del Pdl alla Provincia - si legge nella nota congiunta - abbiamo assistito, nel totale disinteresse dei bisogni dei cittadini, a nomine clientelari, occupazione del potere fine a se stesso, e scelte economiche dissennate, che di fatto hanno causato lo svuotamento delle casse dell'ente. Solo adesso, a seguito della esclusione del Pdl dal Governo della Provincia, assistiamo a reazioni scomposte frutto più del nervosismo che di reale riflessione. Dove era Paci quando la Provincia sembrava un bancomat da cui tutti attingevano senza minimamente programmare un serio sviluppo del territorio? Auspichiamo per il futuro - conclude la nota - che tutte le forze politiche, indipendentemente dal ruolo assunto in consiglio, tornino ad occuparsi dei reali interessi della gente; e, nonostante le attuali ristrettezze economiche cui ci hanno costretto anni di allegra gestione della Provincia, si riesca ad invertire la rotta dando quelle risposte chiare che i cittadini meritano".
 
Agrigentoweb
 
Bollette idriche, D'Orsi incontra Girgenti Acque e il sindaco di Canicattì
Si è tenuto nella sede della Provincia Regionale di Agrigento un incontro, voluto dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì.
All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il Presidente di Girgenti Acque Marco Campione, l'amministratore delegato Carmelo Salamone, gli Ing.ri Barone e Milano dell'Ato idrico e il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino.Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune di Canicattì nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti Acque, a causa del regolamento già in vigore nel territorio comunale. Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione. I vertici di Girgenti Acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello per l'utenza.
"Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì, ha commentato il Presidente D'Orsi, raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate.
Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di "Girgenti Acque" per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con "Girgenti Acque" ".
 
Domani presentazione del progetto "Ambiente e Natura"
Sarà presentato domani, venerdì 4 marzo alle ore 10.00, nei locali del Giardino Botanico della Provincia Regionale (Via Demetra, 1 - Agrigento), il progetto di educazione ambientale "Ambiente e Natura". L'iniziativa ha l'obiettivo di approfondire il tema del sistema delle aree naturali presenti nella nostra provincia, con particolare riferimento al Giardino botanico di proprietà dell'Ente.
"Questo progetto - afferma il presidente Eugenio D'Orsi - conferma il nostro impegno a promuovere uno "sviluppo sostenibile" che contribuisca a consolidare nei giovani un maggior senso di rispetto della natura e del territorio".Parteciperanno anche i dirigenti e i docenti referenti delle scuole elementari e medie che hanno aderito al progetto.
 
Infoagrigento
 
Pagamento canone idrico Canicattì: vertice alla Provincia
Si è tenuto nella sede della Provincia Regionale di Agrigento un incontro, voluto dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il Presidente di Girgenti Acque Marco Campione, l'amministratore delegato Carmelo Salamone, gli Ing.ri Barone e Milano dell'Ato idrico e il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino. Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune di Canicattì nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti Acque, a causa del regolamento già in vigore nel terrotirio comunale.
Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione.
I vertici di Girgenti Acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello per l'utenza.
"Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì, ha commentato il Presidente D'Orsi, raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate.
Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di "Girgenti Acque" per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con "Girgenti Acque".
 
Provincia: si presenta il progetto "ambiente e natura"        
 Sarà presentato domani, venerdì 4 marzo alle ore 10.00, nei locali del Giardino Botanico della Provincia Regionale (Via Demetra, 1 - Agrigento), il progetto di educazione ambientale "Ambiente e Natura". L'iniziativa ha l'obiettivo di approfondire il tema del sistema delle aree naturali presenti nella nostra provincia, con particolare riferimento al Giardino botanico di proprietà dell'Ente. "Questo progetto - afferma il presidente Eugenio D'Orsi - conferma il nostro impegno a promuovere uno "sviluppo sostenibile" che contribuisca a consolidare nei giovani un maggior senso di rispetto della natura e del territorio".
 
Agrigentooggi
 
Bollette idriche: incontro alla Provincia tra D'Orsi, il sindaco di Canicattì e i vertici di Girgenti Acque
Si è tenuto nella sede della Provincia Regionale di Agrigento un incontro, voluto dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il Presidente di Girgenti Acque Marco Campione, l'amministratore delegato Carmelo Salamone, gli Ing.ri Barone e Milano dell'Ato idrico e il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino. Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune di Canicattì nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti Acque, a causa del regolamento già in vigore nel territorio comunale. Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione. I vertici di Girgenti Acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello per l'utenza.
"Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì, ha commentato il Presidente D'Orsi, raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate. Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di "Girgenti Acque" per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con "Girgenti Acque" ".
 
Sicilia24h
 
Provincia, si presenta progetto "Ambiente e Natura"
Sarà presentato domani alle ore 10.00, nei locali del Giardino Botanico della Provincia Regionale (Via Demetra, 1 - Agrigento), il progetto di educazione ambientale "Ambiente e Natura". L'iniziativa ha l'obiettivo di approfondire il tema del sistema delle aree naturali presenti nella nostra provincia, con particolare riferimento al Giardino botanico di proprietà dell'Ente.
"Questo progetto - afferma il presidente Eugenio D'Orsi - conferma il nostro impegno a promuovere uno "sviluppo sostenibile" che contribuisca a consolidare nei giovani un maggior senso di rispetto della natura e del territorio". Parteciperanno anche i dirigenti e i docenti referenti delle scuole elementari e medie che hanno aderito al progetto.
 
Provincia, D'Orsi incontra i vertici di Girgenti Acque e il Sindaco di Canicattì Corbo
Si è tenuto nella sede della Provincia Regionale di Agrigento un incontro, voluto dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per definire la situazione del pagamento del canone idrico per l'anno 2010 degli abitanti di Canicattì. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo, il Presidente di Girgenti Acque Marco Campione, l'amministratore delegato  Carmelo Salamone, gli Ing.ri Barone e Milano dell'Ato idrico e il direttore generale di Girgenti Acque Giuseppe Carlino. Nel corso dell'incontro si è esaminata la situazione di confusione determinatasi nel comune di Canicattì nella fase iniziale della gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti Acque, a causa del regolamento già in vigore nel terrotirio comunale. Si sono, conseguentemente, definite le posizioni relative al pagamento del canone idrico dei residenti di Canicattì. Il termine di pagamento è stato prorogato al 31 marzo, mentre la mora di 51 euro, inclusa nella bolletta, sarà considerata come acconto per la prossima fatturazione. I vertici di Girgenti Acque hanno assicurato il potenziamento del servizio di sportello  per l'utenza. "Si tratta di un buon risultato per gli utenti di Canicattì, ha commentato il Presidente D'Orsi, raggiunto grazie allo spirito di collaborazione con i vertici di Girgenti Acque, che hanno tenuto conto delle esigenze dell'utenza, anche se le bollette dovranno, comunque, essere pagate.  Sono grato alla sensibilità dei vertici e dei dirigenti di "Girgenti Acque" per questo risultato in favore dell'utenza canicattinese. Penso che la popolazione canicattinese possa  anche sentirsi tutelata dal fatto che c'è un sindaco come Vincenzo Corbo, che lavora per le problematiche della gente e che ha cercato di trovare soluzioni condivise con "Girgenti Acque".
 
Vertenza precari Provincia, Cgil, Cisl e Uil si appellano al prefetto
Le segreterie provinciali di CGIL CISL UIL Funzione Pubblica hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto " al fine di dirimere  - si legge in una nota - una incomprensibile vertenza,  che si è venuta a determinare alla provincia Regionale di Agrigento, a seguito della decisione del Presidene dell'Ente, Eugenio D'orsi, di rifiutare l'invito  per concertare il percorso di stabilizzaazione del personale precario in servizio presso l'Ente. Il Presidente D'orsi -spiegano i segretari  Buscemi, Farruggia e Florio - non solo si è rifiutato di incontrare i sindacati e di dare risposte scritte per chiarire i percorsi di stabilizzazione che intenderebbe adotare, ma è andato oltre offendendo, attraverso gli organi di stampa il ruolo del Sindacato e di chi li rappresenta.  Con grandissimo rispetto Istituzionale, le organizzazioni sindacali. nel dare la propria disponibilità a trovare soluzioni condivise, si sono fortemente adoperare per rasserenare gli animi dei lavoratori, preoccupati per il loro avvenire e costretti a vivere con 600,00 euro al mese".
"L'incomprensibile comportamento il Presidene D'orsi, - tuonano i tre, oltre ad offendere il sindacato nel suo insieme, ha mortificato i tanti padri di famiglia, che agognano ad una stabilizzazione definitiva ed al sindacato ed al suo ruolo credono fermamente". I rappresentanti sindacali hanno pertanto espresso al Prefetto le loro preoccupazioni   per lo stallo della situazione proclamando lo stato di agitazione e manifestando la volontà di scendere in piazza per rivendicare i loro diritti.
 
Lavalledeitempli
 
Il Gruppo consiliare del PD alla provincia di Agrigento: stupore per le dichiarazioni del capogruppo del Pdl
Il gruppo consiliare del Pd manifesta grande stupore in merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal capogruppo del Pdl alla Provincia Paci. Infatti negli ultimi dieci anni di governo indiscusso del Pdl alla provincia abbiamo assistito, nel totale disinteresse dei bisogni dei cittadini, a nomine clientelari, occupazione del potere fine a se stesso, e scelte economiche dissennate, che di fatto hanno causato lo svuotamento delle casse dell'ente. Solo adesso, a seguito della esclusione del Pdl dal Governo della Provincia, assistiamo a reazioni scomposte frutto più del nervosismo che di reale riflessione. Dove era Paci quando la Provincia sembrava un bancomat da cui tutti attingevano senza minimamente programmare un serio sviluppo del territorio. Auspichiamo per il futuro che tutte le forze politiche, indipendentemente dal ruolo assunto in consiglio, tornino ad occuparsi dei reali interessi della gente; e, nonostante le attuali ristrettezze economiche cui ci hanno costretto anni di allegra gestione della provincia, si riesca ad invertire la rotta dando quelle risposte chiare che i cittadini meritano.
 
Agrigentooggi
 
Il Gruppo consiliare del PD alla provincia di Agrigento: stupore per le dichiarazioni del capogruppo del Pdl
Il gruppo consiliare del Pd manifesta grande stupore in merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal capogruppo del Pdl alla Provincia Paci. Infatti negli ultimi dieci anni di governo indiscusso del Pdl alla provincia abbiamo assistito, nel totale disinteresse dei bisogni dei cittadini, a nomine clientelari, occupazione del potere fine a se stesso, e scelte economiche dissennate, che di fatto hanno causato lo svuotamento delle casse dell'ente. Solo adesso, a seguito della esclusione del Pdl dal Governo della Provincia, assistiamo a reazioni scomposte frutto più del nervosismo che di reale riflessione. Dove era Paci quando la Provincia sembrava un bancomat da cui tutti attingevano senza minimamente programmare un serio sviluppo del territorio. Auspichiamo per il futuro che tutte le forze politiche, indipendentemente dal ruolo assunto in consiglio, tornino ad occuparsi dei reali interessi della gente; e, nonostante le attuali ristrettezze economiche cui ci hanno costretto anni di allegra gestione della provincia, si riesca ad invertire la rotta dando quelle risposte chiare che i cittadini meritano.
 
TeleVideoAgrigento
 
Provincia, precari: iniziativa dei sindacati
Sempre più al limite la pazienza dei sindacati sulla vertenza precari alla Provincia regionale di Agrigento. Da mesi ormai è muro contro muro tra le organizzazioni di categoria e il presidente Eugenio D'Orsi. Al centro del contendere, la stabilizzazione di oltre un centinaio di lavoratori, precari della prima ora, da oltre un ventennio in servizio all'Ente. A loro, due anni fa, venne anche fatta la promessa di essere assunti, salvo poi trovarsi con un pugno di mosche in mano. Non ci sono soldi, venne detto loro. E oltre al danno la beffa: da alcuni mesi sono a contratto ridotto, sia in termini di monte ore lavoro che di stipendio: appena 600 euro al mese. Più volte i lavoratori e i sindacati hanno chiesto al presidente D'Orsi di risolvere la vertenza, ma inutilmente. Ad aggravare la situazione anche la vicenda del volantino di insulti e di minacce a D'Orsi redatto da un sedicente comitato di lotta dei precari e fatto circolare a fine anno. Per i precari, intanto, si avvicina la scadenza dell'ennesima proroga: a marzo, salvo imprevisti, sono tutti a casa. I sindacati si mobilitano: stanchi di ottenere risposte negative da D'Orsi, che si rifiuta di incontrarli, i sindacalisti Buscemi della Cgil, Farruggia della Cisl e Florio della Uil, chiedono al presidente del consiglio provinciale, Dino Buscemi, di convocare una seduta straordinaria dell'aula per affrontare la vicenda. Ma non solo: al prefetto, Francesca Ferrandino, sollecitano un intervento urgente per mediare tra le parti. Intanto i lavoratori sono in stato di agitazione e minacciano manifestazioni di piazza. E sul fronte del lavoro, il prefetto stamani, nel suo ufficio, ha presieduto all'incontro cosiddetto di conciliazione e raffreddamento, per affrontare la questione dei 14 dipendenti dell'impresa Cofely, adibiti alla gestione e manutenzione dell'Ospedale di Sciacca, i quali, a seguito della rescissione del contratto, non sono transitati all'impresa subentrante, la Gemmo Spa. Presenti anche i responsabili dell'Azienda Sanitaria e il sindacalista della Uil, Giovanni Manganella, che ha avanzato la richiesta che la nuova società garantisca per tutti continuità di lavoro. Alla fine, però, nessun impegno concreto è stato assunto. I lavoratori, pertanto, hanno confermato lo stato di agitazione, riservandosi azioni di lotta.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO