GIORNALE DI SICILIA
RIBERA
DUE MASTER CLASS
L'istituto superiore di studi musicali «Arturo Toscanini» di Ribera, istituito e finanziato dalla Provincia, organizza due nuove e prestigiose Masterclass internazionali. La prima è un corso di perfezionamento di flauto, le cui iscrizioni scadono giorno 25, che si terrà dal 4 all'8 aprile prossimi con la direzione della concertista newyorkese Marlaena Kessick, già titolare di cattedra presso il Conservatorio statale di musica Giuseppe Verdi di Milano e in atto direttore artistico dell'Ente concerti Castello di Belveglio (Asti). La seconda è un master di pianoforte, con iscrizioni in scadenza il primo aprile, che sarà tenuta dall'ii al 15aprile dal pianista boemo Libor Novacek, concertista di Praga laureato alla Royal Academy di Londra col celebre maestro John Ogdon. L'iniziativa, aperta anche a studenti esterni di ogni nazionalità, offre la possibilità ai flautisti di realizzare un percorso di alta formazione in provincia di Agrigento. Potranno partecipare anche uditori. L'istituto Toscanini, in tale occasione ha inaugurato la modalità di iscrizione online.
Il commissario liquidatore Teresa Restivo, questo pomeriggio alle 17, incontrerà tutti gli amministratori comunali
Ato Rifiuti, oggi scade la proroga - Lombardo ridimensiona i sindaci
Una circolare regionale ha stabilito l'impossibilità di tornare alla gestione in «house» - I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto al presidente della Regione il commissariamento dei centri contrari alla proroga
Il giorno tanto atteso è arrivato. Scade infatti oggi la vecchia proroga concessa lo scorso anno dalla Geso, alle imprese del raggruppamento che si occupano del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Anche se ieri, come si sapeva ormai da giorni, il commissario liquidatore Teresa Resto o ha firmato la proroga lino al 31 dicembre nelle more della predisposizione e dell'espletamento del nuovo bando di gara per un anno e non per due come si pensava all'inizio, la situazione rimane confusa soprattutto sul fronte occupazionale e logistico per i 14 comuni che hanno spiegato di non condividere le decisioni della Restivo e che stamattina dovrebbero recarsi a Palermo per un incontro. L'ultima novità in ordine di tempo, riguarda la circolare della Regione che, oltre a fissare il bando di gara per un anno, stabilisce che l'unico soggetto deputato a stabilire la prosecuzione del servizio è il liquidatore di Gesa e quindi i sindaci non possono riprendersi la gestione del servizio. Intanto questo pomeriggio il fronte dei sindaci dissidenti incontreranno la Restivo alle 17. Sulla vicenda ieri avevano espresso una posizione rigida le segreterie provinciali di CgiI, Cisl e Uil di categoria che hanno chiesta al presidente della Regione Lombardo e all'assessore Giosuè Marino. il commissariamento di questi comuni. «Purtropposcrivono Alfonso Buscemi, Nino Stella e Giovanni Manganella - per motivi a noi sconosciuti, i Comuni dell'ambito, con l'eccezione di Agrigento, Favara, Raffadali e Castrofilippo, in totale spregio di regole e norme se continueranno su queste posizioni causeranno un disastro ambientale, dopo aver già portato i lavoratori all'esasperazione per le continue notizie su riduzione di personale ed orario di lavoro settimanale, anche perché, scientemente non contribuiscono economicamente alle necessità di GesaAG2 di cui sono soci minacciando fìnanche di non consegnare le liste di carico indispensabili per la bollettazione della Tarsu». Da qui la richiesta di un incontro urgente coni vertici regionali e la proposta di commissario- le questi comuni, Intanto potrebbe essere revocato nelle prossime ore lo prossimo 22 marzo, è stato confermato lo sciopero degli operatori ecologici dei comuni di Gesa esclusi i quattro che hanno deciso di continuare la collaborazione con la società d'ambito visto che si trattava di uno sciopero indetto per la questione del contratto e nono per i ritardi negli stipendi. Su questo fronte infatti la situazione rimane in atto in una situazione di stallo.
Il comune siciliano più virtuoso? È Villafranca Sicula
È quello di Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, il comune siciliano più virtuoso nella raccolta differenziata, con una percentuale del 73,62% sul totale dei rifiuti prodotti nel corso del 2009.11 dato arriva da una ricerca sui «Comuni ricicloni» redatta da Legambiente e Adoc col patrocinio della Regione Siciliana. Al secondo posto un altro comune della provincia agrigentina, Lucca Sicula, con il 69,79% di differenziazione dei rifiuti, seguito da Gibellina, nel Trapanese, con il 60,91%. Tra i comuni capoluogo di provincia è Agrigento il migliore (15%), seguito da Ragusa (13,56%) e Caltanissetta (11.51%). Pessimi i risultati di Siracusa (3,79%) e Messina (3,27%). Non pervenuto il dato di Palermo.
Biondi e Mpa contrari al pet coke nel porto
LICATA. Da Biondi e dal partito di quest'ultimo l'Mpa, arriva il no allo stoccaggio del pet coke nel porto di Licata. "La notizia che il nostro porto è stato scelto per imbarcare il pet coke prodotto dal petrolchimico di Gela non ci entusiasma per nulla. Le assicurazioni sulla non pericolosità del transito - scrive Biondi in una nota - per le strade della città e lo stoccaggio in banchina ditale prodotto mista alla soddisfazione per "la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore portuale" non può essere condivisa. Invito - ha concluso Biondi - i rappresentanti locali del mondo politico sindacale, sociale e i cittadini tutti a far sentire il proprio dissenso". Nel pomeriggio di ieri l'Mpa ha annunciato che "grazie all' immediato intervento dell' onorevole Di Mauro, prontamente informato dai rappresentanti locali del partito,il 16marzo (oggi ndr) alle 9 una delegazione dell'MPa guidata dagli ex sindaci Giovambattista Platamone e Angelo Biondi sarà ricevuta dal Direttore Generale dell'assessorato regionale Territorio ed Ambiente".
Lettera al presidente della Regione: «Una norma può evitare la demolizione di 870 edifici»
Il sindaco di Palma: «Le case abusive? Diamole in affitto a chi le ha edificate»
Il Comune ha acquisito al proprio patrimonio 870 immobili costruiti senza licenza che ora dovrebbe abbattere. Bonfanti: «Diamole in affitto a chi le ha costruite con sacrificio».
PALMA DI MONTECHIARO. A Palma di Montechiaro, la città del Gattopardo considerata per anni la «capitale dell' abusivismo edilizio», il Comune è chiamato a demolire ben 870 immobili costruiti senza licenza. Si tratta di edifici per i quali già da tempo gli uffici preposti dell'ente hanno firmato le ordinanze di demolizione. Nessuno dei titolari ha abbattuto ciò che aveva costruito e cosi le case sono passate al patrimonio del Comune che ora è chiamato ad eseguire le demolizioni o, in alternativa, a chiedere un «affitto» agli ormai ex proprietari che continuano a viverci, Il sindaco Rosario Bonfanti, eletto alo scorso giugno alla guida di una giunta di centrodestra, ieri ha scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per chiedere una sorta di moratoria per le case abusive, «Fino al 2005 - ha scritto Bonfanti nella lettera aperta - il Comune era privo di piano regolatore ed i cittadini, molti mediante le rimesse provenienti dai familiari emigrati all'estero o i risparmi conseguiti mediante il duro lavoro in agricoltura, hanno provveduto a realizzare il sogno di ogni italiano medio: la costruzione della casa di abitazione. Tale desiderio si è, scontrato con la dura realtà della carta ed il Comune - aggiunge il primo cittadino - ha dovuto assicurare il rispetto della legalità».
Bonfanti si rende conto che la sua è una proposta «forte», e perciò in anticipo si scusa "per l'esternazione. Spesso le mie viscere hanno il sopravvento sulla terzietà ed imparzialità di soggetto rappresentante tutta la collettività di Palma di Montechiaro". Il primo cittadino palmese fa rilevare che "la giurisprudenza ha creato, di fatto, un nuovo istituto: la sanatoria giurisprudenziale. Allorquando un immobile, abusivo al momento della costruzione, sia divenuto successivamente conforme allo strumento urbanistico la stessa, per un principio di economicità e di giustizia sostanziale, ne sospende l'abbattimento, sulla scorta del fatto che il cittadino il giorno dopo l'abbattimento potrebbe richiedere la concessione che dovrebbe essere rilasciata dall'ufficio tecnico». Rosario Bonfanti quindi propone «l'emanazione di una legge regionale che restituisca dignità al popolo siciliano e di rappresentare le nostre povere e desolate comunità presso il Governo Centrale, nel continente". Il sindaco di Palma, che ha proposto ai suoi colleghi degli altri Comuni di sposare la sua iniziativa, ha chiesto al prefetto di Agrigento «la convocazione urgente di un comitato permanente dell'ordine e della sicurezza pubblica per affrontare la questione».
NON SI PREMI CHI VIOLA LE LEGGI
La povertà di un paese non può giustificare una retromarcia sul rispetto delle regole e delle leggi. Ciò che propone il sindaco di Palma di Montechiaro, Rosario Bonfanti, è una deroga alle norme generali. Per cui nella sua cittadina, gli 870 immobili abusivi passati al patrimonio del Comune - che altrove verrebbero abbattuti - lì dovrebbero restare in piedi. La giustificazione è che molte di queste case sono state realizzate con molti sacrifici, spesso usando le rimesse degli emigranti, e in una specie di stato di necessità: all'epoca della loro costruzione mancava un piano regolatore generale e i cittadini si arrangiavano come meglio potevano. Argomentazione da equilibrista e pertanto fragile. Che non tiene conto di quanti - magari nello stesso paese amministrato da Bonfanti - hanno invece seguito alla lettera le norme. Non si può, di fatto, premiare la devastazione del territorio; né basta l'attenuante dell'indigenza, perché è povero chi non ha il pane per sfamarsi, non chi può sollevare due piani di cemento. Dura lex sed lex, dicevano gli antichi. E questo principio vale dalle Alpi alla Sicilia. E Palma di Montechiaro deve adeguarsi.
LA SICILIA
PROVINCIA
Riunione nella sede di Italcementi
La VII Commissione Consiliare 'Sviluppo Economico e Ambiente", presieduta dal cons. Giuseppe Picone, alla presenza dei Vice presidente Ettore Di Ventura e dei componenti Orazio Guarraci, Ignazio Di Prima, si è riunita in data odierna nello stabilimento della Italcementi di Porto Empedocle. La Commissione ha incontrato il direttore ing. Giovanni La Maestra, il Capo Servizio Tecnico, lng. Di Meo e il Capo Servizio Amministrativo Lovergine. Dopo una attenta ed approfondita disamina degli accorgimenti tecnici posti in essere per il controllo delle emissioni di fumi e polveri sottili, a garanzia dell'ambiente e della popolazione, la Commissione ha affrontato anche il tema del processo di ristrutturazione dell'impianto, finalizzato, oltre alla garanzia degli attuali livelli occupazionali, anche ad un auspicabile, seppur ancora in fase di studio, incremento dei posti di lavoro.
PROVINCIA
Incontro sulla chiusura della Ss 410
Sulla persistente chiusura della ss 410 Palma di Montechiaro-Canicattì interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo (Gruppo Sicilia) che, in qualità di Presidente della VI Commissione Consiliare "Lavori Pubblici", ha chiesto la convocazione di una seduta della stessa Commissione per il prossimo 28 marzo, alla quale saranno invitati i Sindaci e gli Assessori ai Lavori Pubblici dei Comuni di Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Canicattì. "Lo scopo della riunione - dice il cons. D'Angelo - è quello di sollecitare l'Anas ad accelerare l'iter tecnico e burocratico affinché la strada possa essere riaperta al traffico nel più breve tempo possibile. Infatti a tre anni di distanza dalla prima frana ci risulta che tutto sia fermo alle indagini geologiche: un lasso di tempo francamente eccessivo!".
RITROVAMENTO IN CONTRADA SCINTILIA, I LAVORI PROSEGUONO NEL RESTO DEL TRACCIATO
Trovata necropoli lungo la 640, cantiere bloccato
Un necropoli della tarda età del bronzo, e dunque databile intorno al III millennio avanti Cristo, è stata rinvenuta in contrada Scintilia tra i territori di Castrofilippo e Favara durante dei sondaggi effettuati nell'ambito dei lavori di raddoppio della Statale 640. Il cantiere ma solo in quella zona è stato bloccato in attesa che la Soprintendenza di Agrigento concluda i suoi sopralluoghi con la raccolta di eventuali reperti. Secondo una prima sommaria ricognizione nella necropoli ci sono soprattutto ossa, cocci di ceramiche, forse parte del «corredo funebre» e anche oggetti in bronzo.
tratta di normali attività che svolge l'impresa che sta effettuando i lavori ha detto il soprintendente Pietro Meli . La necropoli è in una zona che è già stata più volte "rivoltata" e cioè sottoposta a lavori agricoli. Stiamo facendo le ricognizioni necessarie e per il momento in quel punto i lavori subiranno uno stop. Ma possono ovviamente continuare nel resto del tracciato. Quando saranno finite le operazioni di raccolta e di sopralluogo i lavori potranno riprendere».
Non è la prima volta che lungo il tracciato della Strada Statale 640, durante i lavori di raddoppio, siano stati trovati siti di qualche interesse archeologico. Ritrovamenti che comunque al momento non sono di grandissima importanza e che dunque potranno provocare solo qualche piccolo ritardo ma non certo il blocco dei lavori. Curiosamente l'anno scorso, per il Primo Aprile, era stata diffusa la notizia del blocco dei lavori per il ritrovamento del teatro greco. Quasi un Pesce d'Aprile premonitore. La tabella di marcia dei lavori dunque si fermerà in contrada Scintilia ma potrà proseguire altrove. Nei mesi scorsi, in occasione dell'inaugurazione di un impalcato in uno dei nuovi viadotti vicino Canicattì, il presidente dell'Anas Ciucci aveva anticipato che a marzo sarebbe stato aperto un tratto di nuova Statale. Forse si tratta di una scadenza che non potrà essere rispettata. La fine dei lavori di tutto il tratto che va da Agrigento a Grottarossa dovrebbe essere completato entro l'estate del 2013. Un'opera fondamentale per Agrigento perché, con il completamento anche del tratto nisseno della Statale, potrà finalmente collegare la nostra provincia con la rete autostradale.
PALMA DI MONTECHIARO
Bruna (Mpa): «Il prefetto ci convochi»
PALMA Di MONTECHIARO. Sul mancato ripristino della regolare viabilità nella strada statale 410 nel tratto Palma -Camastra, franato per il maltempo nel mese di febbraio dello scorso anno, è intervenuto Rosario Bruna, capogruppo consiliare del Movimento per l'autonomia. L'esponente politico ha formulato incisive rimostranze, non esclusa quella nei confronti della Prefettura, tirata in ballo per non avere dato riscontro ancora ad una richiesta di incontro con i presidenti dei Consigli comunali e i capigruppo dei partiti dei Comuni non solo di Palma e Camstra, ma anche quelli di Naro e Canicattì. Enti municipali questi ultimi anch'essi interessati dai mancati interventi manutentivi e di ripristino della carreggiata sulla strada statale 410. "Circa tre mesi fa -ha scritto il capo- gruppo consiliare dell'Mpa in una nota al termine di una riunione a cui ho partecipato, è stato dato mandato al presidente del Consiglio comunale del nostro Comune Angelo Romano, di chiedere un appuntamento con il prefetto di Agrigento. li presidente si è prontamente attivato, ma dalla Prefettura ancora attendiamo di essere convocati". Il capogruppo consiliare dell'Mpa continua nelle sue rimostranze, asserendo di avere ricevuto una nota dall'Anas con quale si metteva a conoscenza che, circa la persistente chiusura della strada statale 410, erano in corso le indagini geologiche. "Di contro ricevo -ha aggiunto Bruna- una nota a firma del titolare delle autolinee "Giuseppe Cavalieri"con la quale, molto ironicamente, invitava i rappresentanti delle istituzioni ai "festeggiamenti" per l'anniversario della chiusura della strada. Mi viene da chiedere: ma è possibile che in un paese civile le indagini geologiche durano tutto questo tempo? La prima frana è avvenuta circa tre anni fa. Aggiungo che la strada interessata da ordinanza di chiusura, viene percorsa da moltissimi pendolari, agricoltori, impiegati che si avventurano quotidianamente nel transito della predetta strada, rischiando la propria e l'altrui incolumità, come se il divieto di transito fosse valido solo per le autolinee. Mi sento impotente - ha concluso l'esponente politico- rispetto ad un problema ditale importanza sociale".
I sindaci che avevano manifestato perplessità sarebbero pronti a rientrare nell'ambito
Chiedono solo un incontro preliminare con il liquidatore di Gesa
I sindaci dei 14 comuni che avevano manifestato perplessità, rispetto alla proroga del servizio di raccolta dei rifiuti, sembrano disposti a cambiare atteggiamento, ma prima vogliono incontrare il liquidatore di Gesa Teresa Restivo per un approfondito esame. "Abbiamo chiesto ed ottenuto dal liquidatore - ha spiegato il sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia - la convocazione di un'assemblea per verificare se ci sono le condizioni per un abbattimento dei costi in sede di nuova gara d'appalto. Nelle more va bene la proroga, ma qualche comune vuole ancora tentare di ottenere subito un abbattimento. Detto questo, vogliamo che sia chiaro che nessuno dei sindaci vuole licenziamenti".
Teresa Restivo ha subito convocato l'assemblea per oggi alle ore 17. In quella sede si vedrà se tutti saranno disponibili ad accettare la proroga e soprattutto a firmare le garanzie richieste dal raggruppamento di imprese. Va detto che quest'ultimo aveva chiesto in un primo tempo un aumento dovuto all'applicazione del nuovo contratto al personale ed ai maggiori costi del carburante. Alla fine però ha accettato la proroga senza alcun ritocco. Ma se qualche sindaco avanzerà richieste di modifiche delle condizioni, tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Peraltro ieri le stesse imprese (che ieri mattina hanno accettato la proroga) hanno diramato una dichiarazione, a firma di Vincenzo Consiglio, in cui si legge che "non si riesce a comprendere quale ragionamento seguano i Sindaci che lamentano un eccessivo costo del servizio e ritengono che un nuovo affidamento
o l'esecuzione diretta possa consentir loro di risparmiare, garantendo tuttavia l'occupazione dei lavoratori in atto in servizio. Anzitutto la mano d'opera incide, nei servizi in atto prestati, per 182 per cento; il costo è aumentato, rispetto a quello inserito nel progetto appaltato, del 16,08 per cento; inoltre il carburante è aumentato, rispetto a quello inserito nel progetto appaltato, del 51 per cento. Tutti costi che inevitabilmente graveranno su un nuovo affidamento o sull'esecuzione diretta. Si potrà eccepire che, non potendo ridurre i costi, si provvederà a ridurre i servizi. Benissimo, allora non si può sostenere che verrà garantita l'occupazione". Intanto i segretari di settore di Cgil, Cisl e Uil Alfonso Buscemi, Nino Stella e Giovanni Manganella hanno chiesto alle autorità regionali il commissariamento dei Comuni che dovessero attuare la minaccia di avocare a se il servizio e di non consegnare le liste dei contribuenti. Nel frattempo é arrivata a Gesa la circolare dell'assessore regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità: autorizza a bandire la gara d'appalto per il nuovo affidamento, ma solo per un anno. Nelle more ipotizza una procedura negoziata che tuttavia dovrebbe essere ben motivata. Rispetto alla situazione di Gesa é un documento che arriva fuori tempo massimo. Anzitutto bando di gara dovrà essere pubblicato per un affidamento che non potrà più essere biennale ma per soli dodici mesi (in queste condizioni potrebbe rivelarsi antieconomico e potrebbe non può esentarsi nessuno). Anche per la procedura negoziata é improponibile: non c'è più il tempo di attuare il relativo iter per il cui espletamento occorrerebbero alcune, settimane, mentre il vecchio affidamento scade oggi. Significherebbe interrompere il servizio per tantissimo tempo, determinando il licenziamento definitivo dei lavoratori. Teresa Restivo infine ieri sera ha partecipato alla riunione del Consiglio provinciale dedicata proprio al problema del servizio di igiene ambientale.
SOLE 24 ORE
Pa. La riduzione dell'80% si applica anche agli enti locali
La stretta alle consulenze salva gli staff ministeriali
MILANO. Il taglio dell'80% alle spese per la consulenza riguarda anche gli enti locali e le partecipate contenute nell'elenco Istat e, come norma di principio, si estende a regioni, sanità e province autonome, ma salva gli uffici di staff dei ministri e le strutture dimissione della presidenza del consiglio. A precisare i confini della super-stretta su incarichi e contratti è la Funzione pubblica, che nella circolare 3/2011 disegna un ambito applicativo ampio ma con eccezioni al taglio disposto con la manovra dell'estate scorsa (articolo 6, comma 7 del Dl 78/2010). L'estensione della norma nella lettura della Funzione pubblica è ampia non solo perché ne certifica l'applicazione a comuni e province, sulla base del presupposto che la spesa da contenere è quella registrata dal Sec 95, il sistema che guida l'analisi dei conti in sede europea; a finire sotto la tagliola è un'ampia tipologia di contratti, indicati dalle sezioni unite della Corte dei conti in una delibera (la n. 6/2005) richiamata da Palazzo Vidoni. Gli incarichi di studio sono quelli che richiedono una relazione scritta, quelli di ricerca«presuppongono la preventiva definizione del programma da parte dell'amministrazione», e le consulenze sono tutte quelle che prevedono «la richiesta di un parere a un esperto esterno». L'applicazione agli enti locali rappresenta un allargamento deciso rispetto ai limiti alle consulenze in vigore fino al 2010, che (anche per mettere al riparo la stretta da possibili dubbi di costituzionalità) escludeva comuni e province insieme alle regioni.
Il richiamo all'elenco Istat delle pubbliche amministrazioni, previsto dalla norma estiva, crea comunque qualche problema, perché nella lista redatta dall'istituto di statistica trovano spazio per esempio solo poche delle società partecipa- te dagli enti locali, mentre ne restano escluse altre del tutto analoghe. La riduzione dell'80% si applica rispetto alla spesa «impegnata» (anche se non effettuata) nel 2009, ma non riguarda gli uffici «di diretta collaborazione» dei ministri: per loro, sostiene la circolare, esiste già una normativa definita (dettata dall'articolo 14, comma 2 del decreto legislativo 165/2001), che "supera" quella fissata dalla manovra estiva. Ragionamento analogo riguarda le strutture dimissione della presidenza del consiglio che trovano già nei provvedimenti istitutivi l'indicazione del «contingente di personale da utilizzare mediante conferimento di incarichi». La struttura di missione "prestata" al ministero della semplificazione normativa, per esempio, ha una dotazione di 6 dirigenti e 25 non dirigenti, a cui si possono aggiungere 6 consulenti. Per le esigenze della struttura di missione possono essere nominati non più di 6 consulenti o esperti. Quella per il "rilancio dell'immagine dell'Italia" , invece, può contare fino a 9 persone più un consulente.
La circolare della Funzione pubblica
Nuovo rinvio per le Aato di acqua e rifiuti
In arrivo una nuova proroga per le autorità d'ambito che gestiscono acqua e rifiuti, e che avrebbero dovuto chiudere i battenti a fine mese per effetto del decreto «salva-enti» dello scorso anno (articolo 1, comma 1-quinquies del Dl 2/2010). Sul tema era già intervenuto il milleproroghe che però, nel nuovo meccanismo introdotto quest'anno dei mini-rinvii al 31 marzo, di fatto non cambiava il calendario delle Autorità (la scadenza fissata dalla norma era il 28 marzo, a un anno dall'entrata mvigore della legge). Soprattutto, nel frattempo non si è risolto il problema, perché le regioni avrebbero dovuto indicare con una propria legge i nuovi titolari dei compiti delle Aato, ma anche i governatori che ci hanno provato non sono riusciti ad arrivare al traguardo. Nasce da qui la richiesta che il ministero dell'Ambiente sta per avanzare, per sfruttare la possibilità (prevista dallo stesso milleproroghe) di un nuovo Dpcm che allunghi ulteriormente i tempi; un atto accolto positivamente dall'Anci, anche perché altrimenti dal i aprile tutti gli atti delle Ato sarebbero stati nulli, e si sarebbe aperto un «buco» nella gestione dei servizi ambientali.
Agrigentoflash
Prime adesioni alla protesta degli invalidi civili
I consiglieri provinciali Carmelo Avarello, Nino Spoto e Stefano Girasole aderenti al Gruppo Misto della Provincia Regionale di Agrigento, in riferimento al sit-in promosso da Cgil-Spi e programmato per il giorno 24 marzo alle ore 10, dinanzi alla sede centrale della Prefettura di Agrigento, condividono appieno le ragioni umani e sociali che gravano sui cittadini invalidi civili della provincia. Pertanto aderiscono all'iniziativa e manifestano sin da ora la loro volontà a partecipare al previsto sit-in, al fine di promuovere le iniziative necessarie e sensibilizzare gli Organi Istituzionali preposti alla tutela delle fasce sociali più deboli. I Consiglieri Provinciali, comprendono "le gravi difficoltà vissute dai cittadini colpiti gravosamente nei diritti della persona e della famiglia", e sottolineano "la necessità del coinvolgimento dei direttori provinciali dell'Inps e dell'Asp".
Rifiuti, 14 Comuni cercano soluzioni a Palermo
Si è svolta ieri sera, presso la sala consiliare del Comune di Grotte, un incontro tra i 14 Comuni che non hanno condiviso la proroga del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e il Presidente della Provincia Prof. Eugenio D' Orsi. Nel corso dell'incontro gli Amministratori hanno ribadito la necessità di ridurre i costi del servizio poiché economicamente insostenibile, anche attraverso la rimodulazione degli stessi. Inoltre, si è precisato che la dott.ssa Restivo è a conoscenza, che la proroga, così come da lei proposta, porterà i Comuni al "suicidio finanziario" e che gli stessi non saranno nelle condizioni di mantenere gli impegni economici prospettati, anche perchè, in una situazione di crisi diffusa, è fuori da ogni logica prevedere, per i Comuni, l'aumento della Tarsu o della TIA. In merito alla questione degli operai i Sindaci hanno espresso la volontà, rigettando qualsiasi forma di strumentalizzazione, di affrontare la questione con l'obiettivo di inserire gli stessi lavoratori anche in un'ottica di gestione diretta, evitando in tal modo licenziamenti. Domani i rappresentanti dei 14 Comuni, accompagnati dal Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, saranno ricevuti dal Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo a cui esporranno le loro ragioni, nel tentativo di ricercare soluzioni capaci di coniugare gli interessi sacrosanti dei cittadini con la problematica dei lavoratori.
Rifiuti, l'Ugl chiede a D'Orsi di convocare i sindaci della provincia
L'Ugl chiede al presidente D'Orsi di convocare un incontro con tutti i sindaci della provincia per discutere del nuovo "sistema" rifiuti che scaturirà con la riforma degli Ato e con conseguenze in alcuni casi quanto meno incerte se non disastrose. Ieri, a Sciacca, presso la sede della Sogeir, si è svolta una riunione tra il direttore del personale della società d'ambito, dottor Venezia, il Commissario liquidatore Vincenzo Marinello e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. All'ordine del giorno l'applicazione della nuova legge sugli Ato ed i numerosi dubbi che attanagliano amministratori e lavoratori. Sullo stesso argomento analogo incontro si era tenuto sempre in Sogeir giorno 10 su richiesta dell'Ugl. Questo il tema: contrariamente a quanto fino ad ora pensato, da una lettura più approfondita e ragionata della nuova legge sugli Ato rifiuti emergono una serie di gravi lacune che portano a pensare che se non si corre ai ripari per tempo, la costituzione della Srr sarà per Sogeir e per tutti gli Ato 'virtuosi' un vero e proprio salto nel buio. A tal proposito è già notizia che proprio Sogeir verrà premiata dalla Regione Sicilia e da Legambiente come la migliore società d'ambito della Sicilia e Villafranca Sicula, come Comune con la più alta percentuale di rifiuti riciclati. Anche dal punto di vista del personale dipendente l'Ato Ag 1 e Ag3 hanno un coefficiente abitanti-dipendenti, molto contenuto rispetto all'Ato Ag2. Così come noi, anche altre province hanno lo stesso problema, cioè far confluire situazioni normali con situazioni anomale al limite del sostenibile. "E' indubbio - commenta Eugenio Bartoccelli, segretario provinciale dell'Ugl - che la fusione degli Ato ricadenti nella nostra provincia e non solo, al momento potrebbe provocare solo problemi di gestione quasi insormontabili. Troppo distanti sono i livelli di differenziata tra le tre società d'ambito, così come troppo diversi al momento sono i modelli gestionali. Le proposte: prorogare la messa in regime delle nuove Srr di tre o più anni laddove ci sono situazioni di disparità evidente o meglio prorogare la gestione agli Ato che hanno una percentuale di differenziata superiore ad una certa soglia; dare mandato specifico ai Commissari durante questo tempo per aumentare il livello di differenziata e ottimizzare le situazioni gestionali. In questo modo ad esempio si potrebbe esperire una nuova gara pluriennale per Ato Ag2 e si eviterebbe l'attuale salto nel buio e si avrebbe il tempo per disinnescare la situazione esplosiva della Gesa". La posizione dell'UGL in prima istanza è quella di informare i lavoratori dei possibili pericoli derivanti da tale situazione e di spingere tutti i soggetti in campo ad una riflessione più approfondita sull'applicazione della legge, L'Ugl lancia un appello alla deputazione agrigentina, alle altre forze sindacali ed al presidente Eugenio D'Orsi, al quale chiede di convocare tutti i sindaci della nostra provincia per riflettere e ragionare sui problemi applicativi della nuova legge e decidere seriamente sul da farsi.
Ivan Paci Candidato Sindaco di Canicattì: la soddisfazione di Mario Lazzano
Pubblichiamo nota di Mario Lazzano del Gruppo Consiliare PDL della Provincia Regionale, in merito alla candidatura a sindaco di Canicattì di Ivan Paci: "A nome mio personale e dell'intero gruppo consiliare del PDL alla Provincia Regionale di Agrigento,esprimo grande gioia e soddisfazione per la candidatura a Sindaco di Canicatti del nostro Capogruppo Dr.Ivan Paci . La candidatura di Ivan Paci costituisce motivo di grande orgoglio e di grande soddisfazione per il PDL in Provincia di Agrigento . Paci rappresenta la punta di diamante dei giovani impegnati in politica da diversi anni per il riscatto delle popolazioni del nostro territorio e soprattutto per la sua Città natale quale è Canicatti. Con il suo impegno costante alla Provincia, sia come Assessore al turismo nella passata consiliatura che oggi come capogruppo del PDL in Consiglio Provinciale ha saputo interpretare le esigenze genuine del territorio che lo ha eletto, ma soprattutto è stato quotidianamente e costantemente in prima linea nel difendere gli interessi legittimi della Provincia e della Città di Canicatti. Ivan Paci intende decisamente impegnarsi attraverso un programma concreto da presentare a tutti gli elettori e, con una qualificata squadra che lo affiancherà portare a soluzione i numerosi problemi che assillano l'intera comunità Canicattinese fino ad oggi mortificata e trascurata dall'attuale amministrazione Cittadina. La forte presenza nel Governo Nazionale del nostro Ministro On. Angelino Alfano sarà da garanzia per tutti gli impegni che Ivan Paci assumerà in Campagna elettorale per la Città di Canicatti per arrivare ad avere quei giusti collegamenti Istituzionali che fino ad oggi sono mancati per la incapacità amministrativa dimostrata.
Auspichiamo - conclude la nota di Lazzano - che attorno alla figura di Ivan Paci possa trovare ampio ed unanime consenso nell'ambito dell'intero fronte moderato,di tutte quelle associazioni civiche e comunque della società civile che intendono portare avanti quel riscatto di una popolazione fino ad oggi trascurata e poco attenzionata".
Agrigentonotizie
Carmelo D'Angelo: "Riaprire la Ss410 prima possibile"
Sulla persistente chiusura della strada statale 410 Palma di Montechiaro-Canicattì interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che, in qualità di presidente della sesta commissione consiliare Lavori pubblici, ha chiesto la convocazione di una seduta della stessa commissione per il prossimo 28 marzo, alla quale saranno invitati i sindaci e gli assessori ai Lavori pubblici dei Comuni di Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Canicattì. "Lo scopo della riunione - dice D'Angelo - è quello di sollecitare l'Anas ad accelerare l'iter tecnico e burocratico affinchè la strada possa essere riaperta al traffico nel più breve tempo possibile. Infatti a tre anni di distanza dalla prima frana ci risulta che tutto sia fermo alle indagini geologiche: un lasso di tempo francamente eccessivo. Ricordo che si tratta di una strada la cui persistente chiusura provoca un enorme disagio alla popolazione e a quanti se ne servivano quotidianamente per raggiungere i rispettivi posti di lavoro e proprietà". La chiusura della strada statale 410 era già stata al centro di una nota stampa da parte del consigliere comunale Mpa di Palma di Montechiaro, Rosario Bruna, che aveva anche chiesto l'intervento del prefetto di Agrigento.
Invalidi civili, il Gruppo misto alla Provincia partecipa al sit-in del 24 marzo
I consiglieri provinciali Carmelo Avarello, Nino Spoto e Stefano Girasole aderenti al Gruppo misto della Provincia regionale di Agrigento, in riferimento al sit-in promosso da Cgil-Spi e programmato per il giorno 24 marzo alle 10 dinanzi alla sede centrale della Prefettura di Agrigento, condividendo appieno le ragioni umani e sociali che gravano sui cittadini invalidi civili della provincia, aderiscono all'iniziativa e manifestano sin da ora la loro volontà a partecipare al sit-in, al fine di promuovere le iniziative necessarie e sensibilizzare gli Organi Istituzionali preposti alla tutela delle fasce sociali più deboli.
Precari, i sindacati scrivono a Volpe
I sindacati Cgil Fp, Cisl Fps e Uil Fpl hanno indirizzato una lettera all'assessore Volpe riguardante la scadenza dei contratti di lavoro del personale precario della Provincia di Agrigento.
"La sua nomina ad assessore al Personale, per le provenienze e per le competenze che Le riconosciamo - hanno scritto i sindacati - lasciano ben sperare che al più presto, ed in ogni caso prima della scadenza contrattuale, venga ripreso il dialogo sindacale, inspiegabilmente ed unilateralmente interrotto. Finalmente le organizzazioni sindacali hanno un interlocutore con il quale avviare tutti i ragionamenti necessari per pervenire, nel più breve tempo possibile, alla definitiva stabilizzazione del personale precario. Le intervenute disposizioni di legge, di varia natura - continuano i sindcati - che una volta configgono con la soluzione ed un'altra volta, invece, l'agevolano, necessitano di approfondimenti tecnici, di adozioni di atti, di proposte politiche, cui il sindacato, per il senso di responsabilità e per il rispetto istituzionale che lo contraddistingue, non vuole sottrarsi. Con il massimo spirito costruttivo, pertanto, le organizzazioni sindacali auspicano un fattivo e proficuo confronto, che veda al centro della discussione esclusivamente l'interesse dei 107 lavoratori, costretti a vivere nell'incertezza. Con questo spirito e con questo augurio chiediamo un incontro immediato, con la presenza dei dirigenti responsabili dei Settori interessati e del direttore generale per pianificare congiuntamente i percorsi di stabilizzazione futuri".
Paci candidato a sindaco di Canicattì, soddisfatto Lazzano
"A nome mio personale e dell'intero gruppo consiliare del Pdl alla Provincia regionale di Agrigento, esprimo grande gioia e soddisfazione per la candidatura a sindaco di Canicattì del nostro capogruppo Ivan Paci in rappresentanza di tutto il partito". Con queste parole il consigliere provinciale Mario Lazzano si complimenta con il suo rappresentate alla Provincia per la candidatura a primo cittadino. "La candidatura di Ivan Paci - ha aggiunto - costituisce motivo di grande orgoglio e di grande soddisfazione per il Pdl in Provincia di Agrigento. Fino ad oggi , il suo impegno costante alla Provincia, sia come assessore al Turismo nella passata Consiliatura, che oggi come capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale, ha saputo interpretare le esigenze genuine del territorio che lo ha eletto ma soprattutto per l'impegno quotidiano e costante che lo ha visto in prima linea nel difendere gli interessi legittimi della popolazione dell'Agrigentino e della città di Canicattì in particolare che gli ha dato grande consenso. Auspichiamo - ha concluso - che attorno alla figura di Ivan Paci, ad iniziare dagli amici del Pid, de "La Destra", della società civile e di tutti quanti vorranno sostenere la candidatura a sindaco possa trovare ampio ed unanime consenso".
Agrigentoweb
Provincia, i consiglieri del gruppo misto aderiscono alla manifestazione a favore dei disabili
I Consiglieri Provinciali Carmelo Avarello, Nino Spoto e Stefano Girasole aderenti al Gruppo Misto della Provincia Regionale di Agrigento, in riferimento al SIT-IN promosso da CGIL-SPI e programmato per il giorno 24 marzo alle ore 10,00 -dinanzi alla sede centrale della Prefettura di Agrigento - condividendo appieno le ragioni umani e sociali che gravano sui cittadini INVALIDI CIVILI della provincia, aderiscono all'iniziativa e manifestano sin da ora la loro volontà a partecipare al previsto SIT-IN, al fine di promuovere le iniziative necessarie e sensibilizzare gli Organi Istituzionali preposti alla tutela delle fasce sociali più deboli. Gli scriventi Consiglieri Provinciali, comprendendo le gravi difficoltà vissute dai cittadini colpiti gravosamente nei diritti della Persona e della Famiglia, sottolineano la necessità della predetta convocazione e del coinvolgimento dei Direttori Provinciali dell'INPS e dell'ASP, immediati referenti territoriali.
Situazione rifiuti ed emergenza occupazione in Consiglio Provinciale
Convocato per questa sera alle ore 18:00 un Consiglio provinciale straordinario per discutere della emergenza socio-sanitaria ed emergenza occupazionale a seguito della scadenza del contratto dell'Ato Gesa 2. La decisione è stata presa nel corso della riunione della Commissione dei Capigruppo, convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi.
La richiesta del Consiglio Straordinario era stata avanzata dai Consiglieri Roberto Gallo, Mario Lazzano, Ivan Paci, Ezio Di Prima, Giuseppe Picone, Matteo Ruvolo, Nicola Testone, Gioacchino Zarbo e Giuseppe Terrazzino, ai sensi del comma 3 dell'art. 26 dello Statuto Provinciale.
La Commissione dei Capigruppo, convocata dal Presidente Buscemi ha, oggi, discusso della questione "Ato Gesa 2″ con l'assessore Calogero Volpe e con il Commissario liquidatore Teresa Restivo. L'incontro a cui hanno partecipato i capigruppo Ruvolo, Zarbo e Cammilleri è servito per definire gli ambiti della discussione che sarà affrontata in Consiglio provinciale, domani, ed in particolare della situazione dei 450 lavoratori dell'Ato Gesa 2 che sono stati raggiunti da una lettera di licenziamento. Il Commissario Teresa Restivo ha illustrato la necessità di bandire un nuovo contratto di appalto e della necessità di prorogare, nelle more, l'attuale contratto con le ditte, garantendo il servizio di raccolta dei rifiuti e mantenendo gli attuali livelli occupazionali, in attesa del completamento dell'iter amministrativo per il nuovo affidamento, del completamento della liquidazione dell'Ato Gesa 2 e della nascita della Società di regolamentazione del servizio di raccolta "SRR".
Infoagrigento
Inquinamento: delegazione di consiglieri provinciali visitano lo stabilimento Italcementi
La VII Commissione Consiliare "Sviluppo Economico e Ambiente", presieduta dal cons. Giuseppe Picone, alla presenza del Vice presidente Ettore Di Ventura e dei componenti Orazio Guarraci, Ignazio Di Prima, si è riunita in data odierna nello stabilimento della Italcementi di Porto Empedocle. La Commissione ha incontrato il Direttore ing. Giovanni La Maestra, il Capo Servizio Tecnico, Ing. Di Meo e il Capo Servizio Amministrativo, Sig. Lovergine. Dopo una attenta ed approfondita disamina degli accorgimenti tecnici posti in essere per il controllo delle emissioni di fumi e polveri sottili, a garanzia dell'ambiente e della popolazione, la Commissione ha affrontato anche il tema del processo di ristrutturazione dell'impianto, finalizzato, oltre alla garanzia degli attuali livelli occupazionali, anche ad un auspicabile, seppur ancora in fase di studio, incremento dei posti di lavoro. La Commissione, di concerto con la direzione dello stabilimento, ha concordato un ulteriore incontro nel corso del quale sarà effettuato un sopralluogo nello stabilimento produttivo e nelle annesse cave.
Perlacittà
Carmelo D'Angelo: "Riaprire SS 410 prima possibile"
Sulla persistente chiusura della strada statale 410 Palma di Montechiaro-Canicattì interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo (Gruppo Sicilia) che, in qualità di Presidente della VI Commissione Consiliare "Lavori Pubblici", ha chiesto la convocazione di una seduta della stessa Commissione per il prossimo 28 marzo, alla quale saranno invitati i Sindaci e gli Assessori ai Lavori Pubblici dei Comuni di Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Canicattì. "Lo scopo della riunione - D'Angelo - è quello di sollecitare l'Anas ad accelerare l'iter tecnico e burocratico affinchè la strada possa essere riaperta al traffico nel più breve tempo possibile. Infatti a tre anni di distanza dalla prima frana ci risulta che tutto sia fermo alle indagini geologiche: un lasso di tempo francamente eccessivo! Ricordo che si tratta di una strada la cui persistente chiusura provoca un enorme disagio alla popolazione e a quanti se ne servivano quotidianamente per raggiungere i rispettivi posti di lavoro e proprietà". La chiusura della Strada Statale 410 era già stata al centro di una nota stampa da parte del consigliere comunale MpA di Palma di Montechiaro, Rosario Bruna, che aveva anche chiesto l'intervento del Prefetto di Agrigento.
Lazzano: "Bene Paci candidato a sindaco di Canicattì"
A nome mio personale e dell'intero gruppo consiliare del Pdl alla Provincia Regionale di Agrigento,esprimo grande gioia e soddisfazione per la candidatura a Sindaco di Canicatti del nostro Capogruppo dr.Ivan Paci in rappresentanza di tutto il partito. Lo dichiara il Vice Presidente Vicario del Consiglio Provinciale di Agrigento e Vice Coordinatore Provinciale del Pdl, Mario Lazzano.
"La candidatura di Ivan Paci - aggiun e Lazzano - costituisce motivo di grande orgoglio e di grande soddisfazione per il PDL in Provincia di Agrigento. Paci rappresenta la punta di diamante dei giovani impegnati in politica da diversi anni per il riscatto delle popolazioni del nostro territorio e soprattutto per la sua Città natale quale è Canicatti. Fino ad oggi , il suo impegno costante alla Provincia sia come Assessore al turismo nella passata Consiliatura che oggi come capogruppo del PDL in Consiglio Provinciale ha saputo interpretare le esigenze genuine del territorio che lo ha eletto ma soprattutto per l'impegno quotidiano e costante che lo ha visto in prima linea nel difendere gli interessi legittimi della popolazione dell'Agrigentino e della Città di Canicatti in particolare che gli ha dato grande consenso". "Ivan Paci - aggiunge Lazzano - intende impegnarsi a tutto tondo per la sua Città di Canicatti senza se e senza ma,volendo ,attraverso un programma concreto da presentare a tutti gli elettori e con una squadra che lo affiancherà, portare avanti i numerosi problemi che assillano l'intera comunità Canicattinese fino ad oggi mortificati e trascurati dall'attuale classe dirigente.La forte presenza nel Governo Nazionale del nostro Ministro ,on.Angelino Alfano, sarà da garanzia per tutti gli impegni che Ivan Paci assumerà in Campagna elettorale per la Città di Canicatti per arrivare ad avere quei giusti collegamenti Istituzionali che fino ad oggi sono mancati per la incapacità amministrativa dimostrata dall'attuale classe dirigente. Auspichiamo - conclude - che attorno alla figura di Ivan Paci ,ad iniziare dagli amici del PID,della Destra, della società civile e di tutti quanti vorranno sostenere la candidatura a Sindaco possa trovare ampio ed unanime consenso" .
Gioacchino Zarbo: mi salutano dicendomi "la colpa è tua"
"Ho sbagliato, ho chiesto scusa, adesso lasciatemi in pace, invece, di cogliere qualsiasi occasione per rinfacciarmi l'errore commesso". Zarbo, consigliere provinciale ed esponente di primo piano del Pdl, è vittima di se stesso e, in particolare, dell'avere presentato e appoggiato la candidatura di Mimmo Russello a sindaco di Favara. "Appena metto un piede fuori casa - ci dice Zarbo - è come se la gente mi puntasse per ricordarmi il peccato fatto. Ormai, mi salutano dicendomi "la colpa è tua. Affido al vostro giornale il mio appello. Già in passato mi sono pubblicamente scusato, rinnovo il mio pentimento e prometto in futuro di non proporre candidature a sindaco, sia che facciano parte del mio condominio che di altre zone del paese." Noi accogliamo l'appello di Zarbo, ma, sinceramente, ci viene difficile perdonarlo, mentre ci conforta la sua promessa a non ripetere l'errore.
Sicilia24h
Provincia, Commissione Sviluppo Economico incontra i vertici dell'Italcementi
La VII Commissione Consiliare "Sviluppo Economico e Ambiente", presieduta da Giuseppe Picone, alla presenza del Vice presidente Ettore Di Ventura e dei componenti Orazio Guarraci, Ignazio Di Prima, si è riunita in data odierna nello stabilimento della Italcementi di Porto Empedocle. La Commissione ha incontrato il Direttore ing. Giovanni La Maestra, il Capo Servizio Tecnico, Ing. Di Meo e il Capo Servizio Amministrativo, Sig. Lovergine. Dopo un' attenta ed approfondita disamina degli accorgimenti tecnici posti in essere per il controllo delle emissioni di fumi e polveri sottili, a garanzia dell'ambiente e della popolazione, la Commissione ha affrontato anche il tema del processo di ristrutturazione dell'impianto, finalizzato, oltre alla garanzia degli attuali livelli occupazionali, anche ad un auspicabile, seppur ancora in fase di studio, incremento dei posti di lavoro. La Commissione, di concerto con la direzione dello stabilimento, ha concordato un ulteriore incontro nel corso del quale sarà effettuato un sopralluogo nello stabilimento produttivo e nelle annesse cave.
Provincia, D'Angelo: Riaprire SS 410 prima possibile
Sulla persistente chiusura della strada statale 410 Palma di Montechiaro-Canicattì interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo (Gruppo Sicilia) che, in qualità di Presidente della VI Commissione Consiliare "Lavori Pubblici", ha chiesto la convocazione di una seduta della stessa Commissione per il prossimo 28 marzo, alla quale saranno invitati i Sindaci e gli Assessori ai Lavori Pubblici dei Comuni di Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Canicattì.
"Lo scopo della riunione - dice il cons. D'Angelo - è quello di sollecitare l'Anas ad accelerare l'iter tecnico e burocratico affinchè la strada possa essere riaperta al traffico nel più breve tempo possibile. Infatti a tre anni di distanza dalla prima frana ci risulta che tutto sia fermo alle indagini geologiche: un lasso di tempo francamente eccessivo! Ricordo che si tratta di una strada la cui persistente chiusura provoca un enorme disagio alla popolazione e a quanti se ne servivano quotidianamente per raggiungere i rispettivi posti di lavoro e proprietà".
La chiusura della Strada Statale 410 era già stata al centro di una nota stampa da parte del consigliere comunale MpA di Palma di Montechiaro, Rosario Bruna, che aveva anche chiesto l'intervento del Prefetto di Agrigento.
Provincia, gruppo misto aderisce a sit-in invalidi civili
I Consiglieri Provinciali Carmelo Avarello, Nino Spoto e Stefano Girasole aderenti al Gruppo Misto della Provincia Regionale di Agrigento, in riferimento al SIT-IN promosso da CGIL-SPI e programmato per il giorno 24 marzo alle ore 10,00 -dinanzi alla sede centrale della Prefettura di Agrigento - condividendo appieno le ragioni umani e sociali che gravano sui cittadini INVALIDI CIVILI della provincia, aderiscono all'iniziativa e manifestano sin da ora la loro volontà a partecipare al previsto SIT-IN, al fine di promuovere le iniziative necessarie e sensibilizzare gli Organi Istituzionali preposti alla tutela delle fasce sociali più deboli. I Consiglieri Provinciali, comprendendo le gravi difficoltà vissute dai cittadini colpiti gravosamente nei diritti della Persona e della Famiglia, sottolineano la necessità della predetta convocazione e del coinvolgimento dei Direttori Provinciali dell'INPS e dell'ASP, immediati referenti territoriali.
Proroga servizio Ato Gesa Ag2, sindaci incontrano Lombardo
Presso la sala consiliare del Comune di Grotte si sono incontrati i sindaci dei 14 Comuni che non hanno la proroga del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e il Presidente della Provincia Eugenio D' Orsi. Nel corso dell'incontro gli Amministratori - si legge - hanno ribadito la necessità di ridurre i costi del servizio poiché economicamente insostenibile, anche attraverso la rimodulazione degli stessi. Inoltre - avvertono - si è precisato che il commissario Restivo è a conoscenza, che la proroga, così come da lei proposta, porterà i Comuni al "suicidio finanziario" e che gli stessi non saranno nelle condizioni di mantenere gli impegni economici prospettati, anche perchè, in una situazione di crisi diffusa, è fuori da ogni logica prevedere, per i Comuni, l'aumento della Tarsu o della TIA. In merito alla questione degli operai i sindaci hanno espresso la volontà, - rigettando qualsiasi forma di strumentalizzazione - di affrontare la questione con l'obiettivo di inserire gli stessi lavoratori anche in un'ottica di gestione diretta, evitando in tal modo licenziamenti. Domani i rappresentanti dei 14 Comuni, accompagnati dal Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, saranno ricevuti dal Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo per esporre le loro ragioni, nel tentativo di ricercare soluzioni capaci di coniugare gli interessi sacrosanti dei cittadini con la problematica dei lavoratori.
Lavalledeitempli
PER UGL LA PROVINCIA DOVREBBE CONVOCARE TUTTI I SINDACI PER RAGIONARE SULL'IMMEDIATO FUTURO DEGLI ATO
Ieri alle 15, in Sciacca, presso la sede della SOGEIR, si è svolta una riunione tra il dir. del personale della società d'ambito Dott. Venezia, il Commissario liquidatore Vincenzo Marinello e le rappresentanze sindacali di CGIL, CISL, UIL e UGL.
All'ordine del giorno l'applicazione della nuova legge sugli ATO ed i numerosi dubbi che attanagliano amministratori e lavoratori. Sullo stesso argomento analogo incontro si era tenuto sempre in SOGEIR giorno 10 c.m. su richiesta dell'UGL alla presenza dello scrivente e del Comm. Liq. Vincenzo Marinello. Il tema:
Contrariamente a quanto fino ad ora pensato, da una lettura più approfondita e ragionata della nuova legge sugli ATO rifiuti emergono una serie di gravi lacune che portano a pensare che se non si corre ai ripari per tempo, la costituzione della SRR sarà per SOGEIR e per tutti gli ATO "VIRTUOSI" un vero e proprio salto nel buio. A tal proposito è già notizia che oggi proprio SOGEIR verrà premiata dalla Regione Sicilia e da Legambiente come la migliore società d'ambito della Sicilia e Villafranca Sicula, come Comune con la più alta percentuale di rifiuti riciclati. Anche dal punto di vista del personale dipendente l'ATO AG1 e AG3 hanno un coefficiente abitanti/dipendenti, molto contenuto rispetto all'ATO AG2. Così come noi, anche altre province hanno lo stesso problema, cioè far confluire situazioni normali con situazioni anomale al limite del sostenibile.
Nostro Commento:
E' indubbio che la fusione degli ATO ricadenti nella nostra provincia e non solo, al momento potrebbe provocare solo problemi di gestione quasi insormontabili. Troppo distanti sono i livelli di differenziata tra le tre società d'ambito, così come troppo diversi al momento sono i modelli gestionali. La riflessione sorge spontanea; e se si prorogasse l'entrata in vigore di questo nuovo sistema, in modo da consentire un avvicinamento tra le varie situazioni?
1) Prorogare la messa in regime delle nuove SRR di tre o più anni laddove ci sono situazioni di disparità evidente o meglio prorogare la gestione agli ATO che hanno una percentuale di differenziata superiore ad una certa soglia.
2) Dare mandato specifico ai Commissari durante questo tempo per aumentare il livello di differenziata e ottimizzare le situazioni gestionali, (in questo modo ad esempio si potrebbe esperire una nuova gara pluriennale per ATO AG2)
In questo modo si eviterebbe l'attuale salto nel buio e si avrebbe il tempo per disinnescare la situazione esplosiva della GESA.
Per quanto riguarda la posizione dell'UGL in prima istanza è quella di informare i lavoratori dei possibili pericoli derivanti da tale situazione e di spingere tutti i soggetti in campo ad una riflessione più approfondita sull'applicazione della legge, essendo pronti come sempre a fare la nostra parte nel caso in cui si decidessero azioni di protesta per non fare spegnere i riflettori su questa vicenda e per fare in modo che il governo regionale adotti le opportune misure correttive.
Lanciamo un appello alla deputazione agrigentina, alle altre forze sindacali ed al Presidente Eugenio D'Orsi, al quale chiediamo di convocare tutti i sindaci della nostra provincia per riflettere e ragionare sui problemi applicativi della nuova legge e decidere seriamente sul da farsi.
Infatti i problemi GESA ATO AG1 sono solo la punta dell'iceberg di fastidi ben più grossi.
Canicattiweb
Carmelo D'Angelo (Gruppo Sicilia) sulla 410: invitati i Sindaci e gli Assessori ai Lavori Pubblici dei Comuni di Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Canicattì
Sulla persistente chiusura della strada statale 410 Palma di Montechiaro-Canicattì interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo (Gruppo Sicilia) che, in qualità di Presidente della VI Commissione Consiliare "Lavori Pubblici", ha chiesto la convocazione di una seduta della stessa Commissione per il prossimo 28 marzo, alla quale saranno invitati i Sindaci e gli Assessori ai Lavori Pubblici dei Comuni di Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Canicattì. "Lo scopo della riunione - dice il cons. D'Angelo - è quello di sollecitare l'Anas ad accelerare l'iter tecnico e burocratico affinchè la strada possa essere riaperta al traffico nel più breve tempo possibile. Infatti a tre anni di distanza dalla prima frana ci risulta che tutto sia fermo alle indagini geologiche: un lasso di tempo francamente eccessivo! Ricordo che si tratta di una strada la cui persistente chiusura provoca un enorme disagio alla popolazione e a quanti se ne servivano quotidianamente per raggiungere i rispettivi posti di lavoro e proprietà". La chiusura della Strada Statale 410 era già stata al centro di una nota stampa da parte del consigliere comunale MpA di Palma di Montechiaro, Rosario Bruna, che aveva anche chiesto l'intervento del Prefetto di Agrigento.