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Rassegna stampa del 17/18 aprile 2011

 

17 Aprile 2011

GIORNALE DI SICILIA
 
SANITA'. Il Ministro: "Una commissione studierà le possibili soluzioni"
Fazio: i precari hanno avuto promesse non mantenute
«Uno dei problemi dei precari della Sanità è che non ci sono mai stati percorsi ben definiti con cui è stato indicato cosa fare, ma sono state fatte promesse non mantenute». Lo ha affermato il ministro della salute Ferruccio Fazio dopo avere incontrato un gruppo di lavoratori precari all'Istituto Gaslini di Genova durante una visita insieme al presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Fazio
è stato accolto, all'ingresso del Casini, da un nutrito gruppi di precari amministrativi, medici e ricercatori con uno striscione con scritto 'Quanti anni dobbiamo ancora aspettare: «come sapete - ha detto loro il ministro - il governo può solo intervenire sui precari del settore pubblico, però ha molto a cuore naturalmente anche la situazione dei lavoratori degli istituti privati
come il Gaslini». Il ministro ha quindi annunciato che «un'apposita commissione sta cercando delle soluzioni. All'estero ad esempio - ha osservato - ci sono percorsi di carriera che non partono dalle assunzioni ma con contratti a termine per poi poco a poco arrivare all' assunzione, Ai precari da molti anni dico che purtroppo sono state fatte promesse non mantenute». Anche in Sicilia c'è stato un blocco delle assunzioni durato per anni che ha formato ampie fasce di precariato, soprattutto nei Policlinici. Solo di recente l'assessorato regionale ha varato una serie di bandi per medici e infermieri in modo da rimpinguare i ranghi.

AMMINISTRATIVE. Primo incontro del coordinamento provinciale. Eletti i cinque componenti dei dipartimenti.
Elezion il Pdl tira fuori l'orgoglio. Nino Bosco: «Ecco le nostre intese»
«Siamo pronti per Palazzo dei Giganti, solo un programma comune ci potrà unire a Zambuto»
Elio Di Bella
Primo incontro del coordinamento provinciale dei Pdl dopo sua costituzione avvenuta due mesi fa. Dopo la nomina ei componenti del direttivo provinciale e dei responsabili dei dipartimenti, ieri sono stati .Eletti i cinque componenti che fanno parte di ogni dipartimento. L'incontro è servito soprattutto a definire la linea politica e le scelte del partito in vista delle prossime elezioni amministrative del 28 e 29maggio. Dalla riunione arriva la conferma che il Pdl sosterrà Lillo Firetto che si ricandida a sindaco a Porto Empedocle e il consigliere provinciale Ivan Paci che si candidata diventare Sindaco a Canicattì, mentre per Favara il Pdl intende costruire una propria politica ampia per trovare convergenze con i propri naturali alleati, dichiarai il coordinatore provinciale, l'on. Nino Bosco. Nel corso di questi primi appuntamenti pre-elettorali, il coordinatore provinciale sta procedendo anche a definire le liste dei candidati. Il Pdl si allea con il Partito dell'Italia del domani, ma non sono escluse altre convergenze "sulla base di un programma e di un percorso politico sostanziato da proposte concrete per le emergenze presenti sul territorio agrigentino", ribadisce l'on. Bosco. Nei corso dell'incontro i partecipanti hanno anche precisato la linea politiche che il Pdl intende sviluppare rispetto all'amministrazione del capoluogo: «Nella giunta Zambuto abbiamo un nostro assessore, Giuseppe Putrone, che abbiamo indicato aderendo all'appello dei sindaco che intende coinvolgere tutti i partiti. Siamo sempre disponibili a dialogare sui temi della città con l'amministrazione agrigentina e c'è da parte nostra la disponibilità ad ampliare questo rapporto».
Il coordinatore provinciale del Pdl non esclude la possibilità che il suo partito possa anche decidere di sostenere la ricandidatura di Zambuto il cui mandato scade nella primavera dell' anno prossimo: «Ma - precisa - intorno a un programma del quale tutti siamo convinti. A queste condizioni potrebbe esserci una convergenza da parte nostra sulla ricandidatura di Zambuto».
Il Pdl rimane invece fortemente critico verso le scelte del presidente della Provincia D'Orsi: «Noi contestiamo gli assetti regionali e provinciali. C'è stato un tradimento da parte di D'Orsi eletto dal centro destra ma che ha tradito il voto popolare. Pertanto manterremo una posizione di opposizione nei prossimi mesi e nei prossimi anni rispetto alla sua giunta», ha precisato l'on. Bosco nel corso dell' incontro del coordinamento provinciale.

LA SICILIA

POLITICA Dopo Vincenzo Corbo e Ivan Paci 1'Mpa presenta il proprio candidato sindaco
Tra i sicuri c'è Bartoccelli
Un progetto traversale per cercare di rilanciare le sorti economiche e sociali di Canicattì.
Così hanno definito la candidatura di Adolfo Bartoccelli, 56 anni medico, l'ex deputato regionale dell' Mpa Giancarlo Granata e lo stesso aspirante capo dell'amministrazione comunale. Ieri, il battesimo ufficiale della candidatura di Bartoccelli è stato tenuto nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella segreteria di Granata alla presenza degli esponenti delle liste che sosterranno questa esperienza.
Si tratta del Mpa, di "Canicattì Forte e Libera" altra lista collegata al movimento dell'Autonomia di "Impegno Civico" fondata da Adolfo Bartoccelli e dai suoi sostenitori e dalla lista "Forza Canicattì". L'apertura ufficiale della campagna elettorale è invece avvenuta ieri sera durante una convention che si è svolta a villa Lanza. Non correrà alla luce di questo accordo alla carica di sindaco il consigliere comunale Carmelo Vaccaro che con molta probabilità sarà il vice di Bartoccelli appoggiando questo progetto politico. Ancora da definire il programma elettorale, ma così come annunciato durante l'incontro con i giornalisti sarà racchiuso in pochi punti tutti fondamentali per la crescita economica e culturale di Canicattì. Dunque con l'ufficializzazione di Adolfo Bartoccelli che in passato è stato consigliere ed assessore comunale salgano a tre le candidature ufficiali a sindaco della città in vista delle amministrative del 29 e 30 maggio prossimi.
La poltrona più ambita della politica cittadina sarà contesa la momento dall'uscente Vincenzo Corbo appoggiato da una lista civica formata da diversi suoi assessori come Giuseppe Ferrante Bannera, Gaetano Rizzo ed Emanuela Seminatore mentre vi dovrebbe essere l'appoggio
esterno di alcuni partiti. Il Pdl schiera invece il capogruppo alla provincia regionale di Agrigento, Ivan Paci, mentre nei centrosinistra continua il fermento. Nei giorni scorsi nel Pd si era parlato della candidatura a sindaco di Enzo Cipollina ma ad oggi non è stata ancora ufficializzata mentre continuano trattative ed incontri con altri partiti tradizionali della sinistra come Sei, Rifondazione Comunista e Italia dei Valori.
Nelle ultime ore ha preso quota in città anche l'ipotesi di proporre una candidatura alla carica di sindaco del consigliere comunale uscente Giuseppe Cacciato. L'Udc invece insiste nel proporre ai tavoli delle discussioni la figura del medico Angelo Muratore. Ma i rumor partirebbero anche di molte altre candidature come quella dell'ex assessore provinciale alla pubblica istruzione Gaetano Cani ed ancora dell'assessore alle politiche sociali del comune di Canicattì Daniela Marchesa Ragona. Alla prossima competizione quindi si potrebbero avere non meno di cinque o addirittura sei aspiranti alla poltrona di capo dell'amministrazione comunale.
La prossima settimana sarà fondamentale per chiudere il cerchio. A pochi giorni ormai dal termine ultimo per la presentazione di liste e candidature sembra comunque che i giochi siano tutti aperti. Molte liste invece hanno difficoltà a raggiungere il numero minimo di candidati per potere partecipare alla competizione elettorale. Molti leggono in questa difficoltà un certo rilassamento dell'attenzione della gente alla politica. La speranza è che le liste siano composte da persone oneste e con tanta voglia di fare bene per la propria città.
CARMELO VELLA

Caro-acqua, si corre ai ripari.
Le associazioni dei consumatori hanno avviato degli incontri con Girgenti Acque e gli amministratori.
A seguito dell'incontro, tra la Società Girgenti Acque srl e una rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori il 15 Aprile scorso è stato concordato l'avvio di una sessione di approfondimenti sui temi riguardanti il Nuovo Regolamento di Utenza del Servizio Idrico Integrato e la "Carta dei Servizi" entrambi strumenti deliberati dai Cda e in fase di approvazione dell'assemblea dell'Ato Idrico 9 di Agrigento.
Gli incontri si susseguiranno il 19 presso la Società Girgenti Acque alla presenza del Amministratore Delegato Carmelo Salamone e del Presidente Marco Campione e il 21 presso la Provincia Regionale di Agrigento alla presenza del Presidente Eugenio D'Orsi.
Le Associazioni dei Consumatori (Confconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori Dipartimento Politiche dei Servizi), ritengono si debba partire da un dato oggettivo: senza un " Tavolo permanente di concertazione sulla qualità del servizio e i costi a carico degli utenti", non si potrà concretamente pervenire ad una intesa di ampio respiro. Qui non è in gioco o in discussione l'esame di casi singoli relativi a problemi derivanti da bollette, purtroppo, ritenute salate. Qui è in discussione invece il ruolo e la funzione stessa delle associazioni dei consumatori di svolgere una costante azione di tipo contrattuale a tutela degli utenti e non meramente rappresentativa. Un ruolo che è fatto di proposte nel merito delle questioni riguardanti ad esempio, tra l'altro, il regolamento del servizio ed eventuali integrazioni allo stesso; vi è, ad esempio, la necessità di affrontare, risolvere e regolamentare anche secondo l'ottica delle associazioni dei consumatori, la problematica del distacco della fornitura dell'acqua alle famiglie ed ai condomini per morosità. «Fermo restando il nostro punto di vista, da sempre critico, circa il costo del servizio a carico degli utenti, ritenuto legittimo il diritto di Girgenti Acque ad entrare in possesso delle somme spettanti per la fornitura erogata, la società, a nostro avviso, deve attivare tutti gli strumenti di legge in suo possesso per vedersi pagato il servizio e non agire in termini coercitivi drastici come la interruzione della fornitura di acqua per usi civili. Ciò in quanto, ad esempio, nei condomini vi sono due categorie di soggetti: chi è in regola con le quote condominiali e chi per ragioni di salute non può privarsi dell'acqua.
Nel caso dei condomini comunque sarebbe opportuno regolamentare la procedura di avviso di distacco. La comunicazione preventiva ai condomini morosi deve pervenire almeno tre mesi prima in modo da consentire, anche a termini di legge, la convocazione dell'assemblea condominiale che potrà disporre così di un tempo congruo all'eventuale risoluzione del problema determinatosi con la morosità.
«Si ricorda che tale problematica sconta anche un'altra questione non secondaria, molte famiglie all'interno dei condomini sono dotati di contatore regolamentare, altre ancora no. Quindi chi è in regola sia con il contatore che con il pagamento delle quote condominiali, oggi con la cessazione della fornitura da parte di Girgenti Acque a valere sul condominio, ne riceve un danno ingiusto. Quindi a nostro avviso, se Ato idrico 9 e Società Girgenti Acque vogliono, come sembra, avviare positivamente un nuovo corso, la parola d'ordine dovrà essere quella di concertare insieme ai contributo ed alla concreta partecipazione attiva delle associazioni dei consumatori. Diritti, Qualità e Costi sono queste le direttrici di marcia dei nostro impegno a tutela dei cittadini e delle famiglie.
Altro elemento da non sottovalutare è che le associazioni dei consumatori si attendono che possano riprendere gli incontri tra l'assessore provinciale alla tutela dei consumatori e le associazioni dei consumatori riguardanti la problematica della tutela delle famiglie agrigentine contro il caro vita e iniziative conseguenti».


Sicilia24ORE 

Servizio idrico, incontro associazioni dei consumatori e Girgenti Acque
Nel corso di un incontro, tra la Società Girgenti Acque srl e una rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori si è discusso dei temi riguardanti il Nuovo Regolamento di Utenza del Servizio Idrico Integrato e la "Carta dei Servizi",  entrambi strumenti deliberati dal C.d.A e in fase di approvazione dell'assemblea dell'Ato Idrico  9 di Agrigento.
Gli incontri proseguiranno il prossimo 19 aprile presso la Società Girgenti Acque  alla presenza del Amministratore Delegato  Carmelo Salamone e  del Presidente Marco Campione  e il 21 presso la Provincia Regionale di Agrigento alla presenza del Presidente Eugenio D'Orsi.
"Le Associazioni  dei Consumatori  Confconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori  Dipartimento Politiche dei  Servizi ,  - si legge in una nota - ritengono si debba partire da un dato oggettivo:  Senza un " Tavolo permanente di concertazione sulla qualità del servizio e i costi a carico degli utenti", non si potrà concretamente pervenire ad una intesa di ampio respiro. Qui non è in gioco o in discussione l'esame di casi singoli relativi a problemi derivanti da bollette, purtroppo, ritenute salate. Qui è in discussione invece il ruolo e la funzione stessa delle associazioni dei consumatori di svolgere una costante azione  di tipo contrattuale a tutela degli utenti e non meramente rappresentativa. Un ruolo che è fatto di proposte nel merito delle questioni riguardanti ad esempio, tra l'altro,  il regolamento del servizio ed eventuali integrazioni allo stesso; vi è, ad esempio, la necessità di affrontare, risolvere  e regolamentare anche secondo l'ottica delle associazioni dei consumatori, la problematica del distacco della fornitura dell'acqua alle famiglie ed ai condomini per morosità. Fermo restando il nostro punto di vista, da sempre critico, circa il costo del servizio a carico degli utenti, ritenuto legittimo il diritto di Girgenti Acque ad entrare in possesso delle somme spettanti per la fornitura erogata, la società, a nostro avviso,  deve attivare tutti gli strumenti di legge in suo possesso per vedersi pagato il servizio e non agire in termini coercitivi drastici come la interruzione della fornitura di acqua per usi civili.  Ciò in quanto, ad esempio, nei condomìni vi sono due categorie di soggetti: chi è in regola con le quote  condominiali e chi per ragioni di salute non può privarsi dell'acqua. Nel caso dei condomìni comunque sarebbe opportuno regolamentare la procedura di avviso di distacco. La comunicazione preventiva ai condomìni morosi deve pervenire almeno  tre mesi prima in modo da consentire, anche a termini di legge, la convocazione dell'assemblea condominiale che potrà disporre così di un tempo congruo all'eventuale risoluzione del problema determinatosi con la morosità.
Si ricorda che tale problematica sconta anche un'altra questione non secondaria, molte famiglie all'interno dei condomìni sono dotati di contatore regolamentare, altre ancora no. Quindi chi è in regola sia con il contatore che con il pagamento delle quote condominiali, oggi con la cessazione della fornitura da parte di Girgenti Acque a valere sul condominio, ne riceve un danno ingiusto. Quindi a nostro avviso, se Ato Idrico 9 e Società Girgenti Acque vogliono, come sembra, avviare positivamente un nuovo corso, la parola d'ordine dovrà essere quella di concertare insieme al contributo ed alla concreta partecipazione attiva delle associazioni dei consumatori . Diritti, Qualità e Costi sono queste le direttrici di marcia del nostro impegno  a tutela dei cittadini e delle famiglie. Altro elemento da non sottovalutare è che le associazioni dei consumatori si attendono  che possano  riprendere  gli incontri tra l'assessore provinciale alla tutela dei consumatori e le associazioni  dei consumatori riguardanti la problematica della tutela delle famiglie agrigentine contro il caro vita e iniziative conseguenti".

18 Aprile 2011

GIORNALE DI SICILIA
 
 Apre domani lo sportello antiracket «Un numero verde per le denunce»
Seppur tra malumori e proteste sarà inaugurato in via XXV Aprile ad Agrigento, martedì prossimo alle ore 10, nella sede provinciale della Confartigianato, lo sportello antiracket e antiusura. Alla presentazione parteciperanno il presidente provinciale dell'unione degli artigiani, Francesco Giambrone, il presidente della Confesercenti, Vittorio Messina, e il presidente dell'associazione 'Libere terre", Ignazio Cutrò. L'iniziativa, nata dall'idea dell'imprenditore bivonese Cutrò e subito "sposata" dalle due confederazioni di artigiani e commercianti, punta a dare una mano d'aiuto fornendo sopporto logistico e psicologico a quegli imprenditori vessati dal racket e dall'usura che vorranno intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia.
Lo sportello disporrà del numero verde 0695557736 e saranno possibili anche chiamare online su Skipe all'utente sosantiracket. Tutte le informazioni sul sito internet www.sosantiracket.it, il progetto multimediale è stato curato da Giuseppe Ferraro e Pietro Bonanno di Sicilianweb.it, «Rinnoviamo l'invito - dice Ignazio Cutrò - a tutte le associazioni e a tutti i singoli imprenditori che vogliono fare parte di questo progetto. L'unione fa la forza e, se riusciamo a stare uniti, possiamo fare qualcosa di buono a vantaggio della nostra terra e a svantaggio della criminalità organizzata». All'orizzonte si intravedono però nuove polemiche, "Durante l'ultima assemblea di con- dominio pare sia stato confermato il no della maggioranza dei condomini all'apertura dello sportello antiracket, ma noi ormai andremo avanti lo stesso, se proprio non ci vogliono si assumano la responsabilità di buttarci fuori", ha ribadito Ignazio Cutrò che intanto ieri l'altro è andato ad Enna per programmare l'apertura di uno sportello antiracket in collaborazione con l'associazione "Fuori dal coro".
Come si ricorderà, l'iniziativa antiracket della Confcommercio agrigentina e dell'associazione "Libere Terre", ai momento del- la presentazione alla Prefettura più un mese fa, aveva subito un brusco stop da parte di alcuni I condomini dei palazzo di via IXXV Aprile preoccupati per i problemi di sicurezza che potrebbe arrecare un ufficio frequentato da personaggi con la scorta o da persone comunque a rischio per loro.
Scoppiò il caso, ci furono tante polemiche. Poi era stata fissata una data per l'assemblea di condominio per decidere il da farsi: fino a qualche settimana fa nessuna risposta, qualche giorno fa la doccia fredda: il nuovo no dei condomini. Ma il progetto è andato avanti lo stesso, martedi mattina l'inaugurazione. (CAGI)

Netturbini, oggi l'Ato liquida lo stipendio
"Sono sorpreso per le dichiarazioni rilasciate ieri dal segretario provinciale della Cgil funzione pubblica Alfonso Buscemi riguardo al pagamento degli stipendi. Si ipotizza che, considerato che abbiamo inviato i mandati in banca venerdì, possano trascorrere 10 giorni prima della riscossione. Non è affatto così. Domani (oggi ndr) il nostro personale potrà raggiungere la banca per ritirare la busta paga di marzo'. E' la replica di Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente, alla Cgil. "In questo momento di difficoltà anche i sindacati - ha concluso Miceli - dovrebbero collaborare con noi ed apprezzare gli sforzi che stiamo facendo, Dichiarazioni come quelle di Buscemi invece vanno in direzione opposta. Abbiamo preso un impegno con il personale e lo manteniamo. Buscemi può stare tranquillo". {AAU) .


SOLE24H

Auto e buoni taxi al nodo dei tagli
Arturo Bianco
Si applica agli enti locali e alle Regioni l'obbligo di ridurre di almeno il 2000 rispetto al 2009 la spesa per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio delle automobili, nonché per l'acquisto di buoni taxi, obbligo dettato dall'articolo , comma 14, del Dl 78/2010, cioè della manovra estiva? Fino a qualche giorno fa sembrava certa l'estensione alle amministrazioni decentrate di questa disposizione; i dubbi sono nati con la direttiva n. 6 del ministro della Pubblica amministrazione. Tale documento ci dice infatti che «come indicato nella circolare della Ragioneria Generale... la disposizione non si applica agli enti territoriali e agli enti di competenza regionale o delle Province autonome di Trento e Bolzano, del Ssn». Il riferimento va all'intero comma 14 dell'articolo della manovra estiva, cioè all'obbligo di riduzione di questa spesa. Quindi l'esclusione di Comuni, Province, altri enti locali, Regioni, enti regionali e enti del Ssn dovrebbe essere considerato un dato acquisito.
Questa indicazione è però in contrasto con il dettato normativo: esso stabilisce infatti l'applicazione della disposizione «alle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della Pa, come individuato dall'Istat, ai sensi dell'articolo i, comma , della legge 196/99, incluse le autorità indipendenti». Una formula che comprende tutte le Pa, senza ombra di dubbio, e che non a caso è la stessa utilizzata per le limitazioni agli incarichi di consulenza, alla spesa per la pubblicità, la rappresentanza eccetera. E infatti non si dice, analogamente, che gli enti locali sono esclusi, stante l'analogia della formula utilizzata, dall'ambito di applicazione ditali tagli.
A una lettura attenta della circolare n. 40/2010 della Ragioneria generale dello Stato, il dubbio viene però chiarito in modo completamente diverso rispetto alla lettura data dalla Funzione pubblica. Infatti, questo documento prevede che «le somme provenienti dalle riduzioni di spesa... sono versate annualmente dagli enti e dalle amministrazioni dotati di autonomia finanziaria ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato. La predetta disposizione non si applica agli enti territoriali e agli enti di competenza regionale o delle Province autonome di Trento e di Bolzano, del Servizio sanitario nazionale». Cioè per la Ragioneria generale dello Stato gli enti locali, le Regioni e le loro aziende e gli enti del Servizio sanitario sono esclusi solamente, peraltro come logico, dall'obbligo di versare al bilancio dello Stato i risparmi conseguiti con il taglio delle spese per l'acquisto, il noleggio e l'uso delle autovetture.
A questo punto appare quanto mai opportuno che la Funzione pubblica chiarisca in modo preciso l'ambito di applicazione di questa disposizione.

LA SICILIA

POLEMICHE A LICATA NEL PARTITO DEL PRESIDENTE LOMBARDO
Biondi torna assessore, Territo lascia l'Mpa
Giuseppe Territo noto medico ed uomo politico licatese, ieri mattina ha rassegnato le proprie dimissioni da ogni incarico ricoperto in seno all'Mpa. Una presa di posizione quella posta in atto da Giuseppe Territo che si verifica l'indomani dell'avvicendamento avvenuto in seno alla giunta provinciale presieduta dal professor Eugenio D'Orsi, del licatese Angelo Biondi al dimissionario assessore ai Lavori Pubblici Tullio Lanza.
Un vero e proprio terremoto politico quello che ieri mattina si è registrato in città dove
i partiti si sono frantumati dopo lo scioglimento del Consiglio comunale avvenuto nel dicembre 2009. «Le dimissioni che ho presentato anche come semplice tesserato agli organi politici del partito sono irrevocabili — ha detto Con le dimissioni di Territo, che era presidente del locale coordinamento politico dell'Mpa, e che era il fondatore in città nel 2005 del movimento politico del presidente Raffaele Lombardo — Una decisione maturata dopo una lunga e meditata riflessione in quanto non intravedo nella recente azione dell'Mpa quel respiro politico e quella coerenza nella scelta delle alleanze che dovrebbero essere alla base di ogni mandato elettorale».
Le dimissioni presentate da Territo unitamente al gruppo a lui riconducibile ha provocato una rottura politica anche con il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. In città il gruppo politico dell'Mpa conterebbe l'attuale assessore provinciale Angelo Biondi e l'ex assessore Tullio Lanza nonché l'ex sindaco Giovan Battista Platamone.

CAMPOBELLO DI LICATA.
Provincia, nuovo Itc è nel piano triennale
Sono stati inseriti nel Piano triennale dell' opere pubbliche della Provincia i lavori di costruzione dell'Istituto Tecnico Commerciale di Campobello di Licata. Più volte i lavori erano stati sollecitati lavori che dovevano essere completati nel 2006, ma fermi da oltre cinque anni. La notizia dell'inserimento dell'opera nell'elenco annuale è stata confermata dall'assessore provinciale Teresa La Marca . Nei mesi scorsi, il Pd aveva presentato un interrogazione al Presidente per fare immediata chiarezza sullo stato dei lavori, sui motivi che hanno portato alla sospensione dei lavori ed alla mancata ripresa degli stessi, nonché sull'azione Politica ed amministrativa intrapresa dall'Amministrazione provinciale per riprendere i lavori e soprattutto consegnare definitivamente la scuola ai cittadini di Campobello. L'interrogazione è stata discussa durante i lavori consiliari dello scorso mese di novembre dove si è appreso che «per la mancata collaborazione tra le imprese costituenti lATI e conseguente non partecipazione di una delle imprese all'esecuzione dei lavori l'Amministrazione ha proceduto alla risoluzione del contratto d'appalto per grave inadempimento dell'impresa aggiudicataria» e «pertanto i lavori si sono interrotti» Tutto ciò «ha reso necessario di aggiornare il progetto il cui importo è di 6,6 milioni» e che «è necessario il finanziamento integrativo di 610 mila euro.

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