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Rassegna stampa del 19 aprile 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
OSSERVATORIO. Le proposte sono state presentate dall'assessore Maria Teresa La Marca Immigrazione, dalla Provincia modifiche al regolamento
Modifiche al nuovo regolamento della consulta provinciale dei migranti in discussione alla Commissione Provinciale Immigrazione sono state proposte dall'assessore alle politiche sull'immigrazione Maria Teresa La Marca. «Partendo dalle proposte fatte dalla Commissione sul nuovo regolamento sulla Consulta Provinciale dei Migranti - spiega l'assessore - abbiamo proposto alcune modifiche che, a nostro avviso migliorano il testo con l'obiettivo di coinvolgere anche i rappresentanti degli Enti Locali nel cui territorio è forte la presenza degli stranieri e di creare un migliore raccordo con le Consulte dei cittadini migranti che dovranno essere istituite presso i Comuni della Provincia di Agrigento in seguito dell'approvazione della recentissima legge 6/2011». E' stato anche chiesto che venga inviata una lettera a tutti i Comuni della provincia di Agrigento per sollecitare le modifiche statutarie e l'approvazione di tale Regolamento. Facendo seguito agli impegni presi in qualità di assessore con delega sulle politiche dell'immigrazione durante il workshop "il lavoro di rete e le nuove strategie per l'accoglienza e l'integrazione dei M.S.N.A.", tenutosi lo scorso 30 marzo a Sciacca, Teresa La Marca ha proposto di istituzionalizzazione nel nuovo Regolamento il forum sull'immigrazione quale organo consultivo e di programmazione della Consulta provinciale e quale rete territoriale interistituzionale per la trattazione delle tematiche relative all'immigrazione, all'accoglienza ed all'integrazione e per rafforzare le sinergie tra i diversi attori istituzionali e sociali del territorio su tali tematiche. Da ultimo l'assessore ha proposto di inserire la promozione dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione per avere un quadro informativo socio-economico sul fenomeno dell'immigrazione nella Provincia di Agrigento.
 
POLO UNIVERSITARIO
UNA «BORSA» PER MORREALE
Il Polo Universitario promuove una borsa di studio dedicata alla memoria di Alfonso Morreale. Si tratta di un premio in denaro rivolto agli studenti che hanno concluso con il massimo profitto il corso di laurea frequentato al Polo di contrada calcarelle. Il bando e il modello per la partecipazione alla borsa di studio disponibile su internet.
 
La prima seduta il 25 aprile del 1860
Provincia, il Consiglio celebra 150 anni di vita - Seduta straordinaria
Era stato invitato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Sarà assente per motivi istituzionali già programmati dal Quirinale
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle ore 18, un consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 Aprile del 1861. Il Consiglio provinciale - si legge in una nota - si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle Istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex Presidenti della Provincia. «Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia, ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia». «Avevamo invitato per l'occasione il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento». Nella nota, inviata dal Vicario del Segretariato generale della presidenza, si fa sapere che «il presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio». La prima seduta del Consiglio Provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo presidente del Consiglio, il marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio Il voti su 20 consiglieri, vice presidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti, mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, Presidente provvisorio per età e dal Segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula.
 
È il secondo antagonista, dopo il dermatologo Adolfo Bartoccelli
Il Pdl ora ha deciso ufficialmente - E' Ivan Paci il candidato a sindaco
Nella mattinata di ieri è uscito allo scoperto confermando in pieno di essere lui il candidato in corsa per la carica di primo cittadino.
E' ufficiale. Il capogruppo alla provincia regionale di Agrigento Ivan Paci è il candidato del Pdl alla carica di sindaco della città. E' il secondo antagonista, dopo il dermatologo Adolfo Bartoccelli che proprio sabato scorso aveva resa pubblica la sua partecipazione alla poltrona più ambita e prestigio sa del palazzo di città, al sindaco uscente Vincenzo Corbo. Quest'ultimo intanto, era stato il primo ad annunciare in tempi cosiddetti non sospetti, di volersi nuovamente ripresentare al cospetto dell'elettorato non fosse altro per lo straordinario successo avuto cinque anni fa quando stravinse le elezioni grazie all'enorme suffragio di voti che riuscì ad ottenere. Per quanto riguarda Paci, l'esponente politico vicino alle posizioni del Guardasigilli Angelino Alfano al quale lo lega una amicizia che dura sin da quando il Ministro della Giustizia Alfano cominciava a muovere i primi passi in politica, nella mattinata di ieri è uscito allo scoperto confermando in pieno di essere lui il candidato in corsa per la carica di primo cittadino per il Popolo delle Libertà. "E' giusto che si faccia chiarezza - dice Paci - non fosse altro per sgomberare il campo da dubbi e incertezze e soprattutto dopo che qualcuno nei giorni scorsi aveva affermato, senza peraltro sentire il mio parere, che la mia candidatura potesse essere messa in discussione. Mai, dice ancora Paci, notizia più falsa e priva di fonda mento poteva essere messa in circolazione. Posso dire, conclude, che il mio partito sin da subito ha deciso di puntare sulla mia persona consapevole del fatto che scelta migliore non poteva essere fatta". Sale per il momento a tre quindi, il numero dei soggetti politici dei quali si sa ufficialmente che da ora e sino alle elezioni di primavera in programma  il 29 e 30 maggio, si daranno battaglia per entrare, attraverso programmi e progetti, nelle simpatie degli elettori. Riguardo altri candidati, farebbe un passo indietro a questo punto Carmelo Vaccaro visto che l'onorevole Giancarlo Granata che in un primo momento puntava su di lui, ha deciso di appoggiare il dottore Adolfo Bartoccelli. Per quanto riguarda l'attuale assessore comunale ai servizi sociali Liliana Marchese Ragona, al momento rimane nel più assoluto silenzio probabilmente perché ancora indecisa sul da farsi. 
 
I PRIMI PASSI DI BARTOCCELLI
I nomi degli assessori designati
Dopo l'ufficializzazione del primo antagonista ufficiale al sindaco uscente, Vincenzo Corbo, del medico dermatologo Adolfo Bartoccelli nella convention di sabato sera la coalizione che lo sostiene ha anticipato pure i nomi dei primi assessori. Bruciando le tappe la coalizione, costituita da MPA, Impegno Civico, Canicattì Forte e Libera, e Forza Canicattì, ha anticipato i nomi dei papabili assessori. Com'era stato anche anticipato prima della conferenza stampa di sabato scorso, Carmelo Vaccaro grazie alla lista civica "Forza Canicattì" sarà il vice sindaco. Gli altri assessori designati sono al momento il consigliere provinciale Davide Gentile, il consigliere comunale e commissario cittadino MPA Gioacchino Giardina, l'avvocato Rosanna Tardino già presidente delle "Quote rosa" vicina all'MPA, e Diego Daniele, panificatore della CNA. Adesso si attendono le mosse delle altre potenziali coalizioni e liste che avrebbero individuato o ancora cercano un loro possibile candidato sindaco. Già nota la ricandidatura di Corbo, che avrebbe in Daniela Liliana Marchese Ragona come vice sindaco naturale. Ancora incerto il futuro di Tino Di Naro di "Canicattì città nuova" e di Antonio Di Grigoli che si sono proposti a candidato sindaco. La "Sinistra radicale" potrebbe scegliere una soluzione interna ricorrendo alla figura di Giuseppe Cacciato mentre sul fronte opposto l'MSI-Fiamma Tricolore potrebbe proporre anche il già candidato Giuseppe Cammalleri. Tutto ancora comunque è in pieno movimento e ancora i giuochi non sono chiusi neanche per i candidati che sono dati, ad oggi, per certi.
 
LA SICILIA
 
Autostrade, ferrovie veloci e metano ma bisogna agire presto per fare tutto
Ecco alcuni dei Grandi progetti inseriti nel Po Fesr2007-2013.
"Velocizzazione della linea ferroviaria Palermo - Agrigento"
(intervento "a cavallo con la Programmazione 2000 - 2006) Il 24 dicembre 2010 la Commissione ha ricevuto la notifica del formulario relativo al Grande Progetto per un costo ammissibile pari a 102,26 milioni euro relativo all'aggiornamento della scheda già approvata nelle precedente programmazione. I lavori sono in corso di realizzazione. Dal punto di vista dell'avanzamento finanziario alla data del 31 dicembre 2010 sono stati certificati 25.549.087,73 euro.
"Chiusura dell'anello ferroviario di Palermo"
Il progetto è attualmente all'esame dei Servizi della Commissione, con un costo ammissibile di 150.69 milioni, I lavori sono in corso di realizzazione. Dal punto di vista dell'avanzamento finanziario alla data del 31 dicembre 2010 non è stata certificata alcuna spesa relativa alla realizzazione dell'intervento.
"Prolungamento dell'attuale tratta ferroviaria Circumetnea nell'ambito territoriale della città metropolitana di Catania -Tratta Urbana Galatea-Giovanni XXII-Stesicoro e Borgo-Nesima- Misterbianco Centro"
La scheda G.P. della F.C.E è stata trasmessa alla Commissione Europea il 4 dicembre 2009 per un
importo ammissibile pari a 276,39 milioni, I lavori sono in corso di realizzazione. Dal punto di vista dell'avanzamento finanziario alla data del 31 dicembre 2010 sono stati certificati ulteriori
7.223.409,51.
"Autostrada Siracusa-Gela Lotti 6+7 Viadotto Scardina e Salvi, lotto 8 Modica"
La scheda G.P.è stata trasmessa alla Commissione Europea nel novembre 2009 per un costo ammissibile di 339,7 milioni. Si è in attesa dell'approvazione del progetto definitivo da parte dell'Anas.
"Interporto di Termini Imerese"
La SIS nella qualità di beneficiano dell'interporto di Termini ha predisposto la scheda G.P. per l'invio alla Comunità europea. Allo stato attuale, si è in attesa dell'approvazione del progetto definitivo per un costo ammissibile di 48,87 mln.
"Completamento della Rete di Metanizzazione"
E' in corso la valutazione dei progetti presentati ed il Dipartimento Energia sta predisponendo una bozza di scheda Grandi Progetti. Il Dipartimento della Programmazione nel dicembre 2010 ha richiesto al Dipartimento Energia in considerazione del fatto che si sono presentate molte difficoltà operative dovute alla necessità di giungere ad una proposta unitaria da inserire nel formulano del Grande Progetto, di giungere alla determinazione di quali aree privilegiare, dal momento che l'ammontare finanziario delle proposte presentate eccede la dotazione finanziaria che è pari complessivamente ad 57.679.315,2 euro.
"Rifacimento dell'acquedotto Gela Aragona"
La revisione della scheda Grandi Progetti ha comportato una modifica nel calcolo del contributo, approvato nella passata programmazione, per un costo ammissibile pari a 81,4 mln.
"Rifacimento Acquedotto Montescuro Ovest"
La revisione della scheda GP a seguito del suo inserimento nella programmazione 2007-2013, ha
comportato urta modifica nel calcolo del contributo, approvato nella passata programmazione, per un costo ammissibile di 78,5 mln.
 
Leanza contesta il governatore ma poi precisa
I CONTI. Aumenta la spesa sanitaria. Per i Comuni soltanto 50 milioni in più anziché i 200 richiesti dall'Anci
PALERMO. La commissione competente ha approvato il bilancia di previsione 2011. Grazie a Pdl e Pid, posto che la maggioranza di governo, in questa sede, è minoranza. Ma problemi, aldilà dei proclami di parte, restano tutti aperti, sebbene il presidente della commissione Savona abbia dichiarato che ha prevalso il senso di responsabilità. E quanto alla finanziaria oggi si attende il maxiemendamento del governo. Secondo l'assessore Armao, l'impianto di risanamento ha tenuto, le commissione c'è stato un confronto proficuo fra maggioranza e minoranza, abbiamo lavorato in un clima sereno e costruttivo. Ma andiamo ai fatti, i conti restano sempre fittizi: in bilancia, alla voce salita, la compartecipazione della Regione è prevista in circa 4 miliardi, calcolando la quota regionale al fondo sanitaria in 47,05% rispetto al 49,11% dello scorso anno. Ma la riduzione di questa quota avviene in Seguito ad accordi tra lo Stato e la Regione, accordi che ancora non risono. Quindi quella cifra rispecchia la volontà unilaterale della Regione. Nel quadro dei tagli per rai questa Bilancia viene definito di rigore, aumenta la spesa sanitaria nel suo complesso, ad onta della riforma, essendo passata da miliardi 4.051.721 del 2009, a 4.161.886 del 2010, a 4.184.564 del 2011. Pei i comuni invece dei 200 milioni in più richiesti dall'Anci, ne sono stati inseriti 50. Il che ha provocato forti reazioni, mentre Salvino Caputo (Pdl) e Nino Dma (Pid) annunciano che sono insufficienti e quindi la battaglia si sposterà in Aula, Gruppo Pdl: «La nostra richiesta e la nostra posizione intransigente hanno portato la maggioranza a incrementare di 50 milioni il fondo delle Autonomie locali. Ora dobbiamo continuare a vigilare per salvaguardare migliaia di posti di lavoro che potrebbero essere messi a rischio e le sacche produttive ed economiche dell'Isola. Su questo tema, il Pd e la maggioranza nel suo complesso sono spaccati e non è escluso che le opposizioni chiederanno lo scrutinio segreto.
Cateno De Luca (Sicilia Vera) promette battaglie in Aula: «Per rispondere positivamente all'appello del presidente da 5 mesi non partecipo ai lavori della commissione per non renderli ancora piè lenti, ma annuncio sia da adesso che appena il bilancio e la finanziaria arriveranno in Aula, se le proposte di Sicilia Vera formazione professionale, forestali, decentramento amministrativo, enti locali, non avranno l'attenzione che meritano, il mio atteggiamento muterà sostanzialmente.
Livia Marrocco (Fli): «Seppur improntata a un inevitabile rigore, il Bilancio incrementa il fondo per gli enti locali e sostiene Università e pianificazione urbanistica.
Francesco Musotto (Mpa): Il bilancio interviene in modo significativo su servizi sociali, scuola, cultura, protezione civile. Si tratta di un testo che obbligatoriamente dovrà coniugare rigore e necessità.
Antonello Cracolici (Pd): In un contesto di oggettiva difficoltà finanziaria, stiamo difendendo la Sicilia dai tagli scriteriati del governo Berlusconi. Scuola, università, diritto allo studio, obbligo formativo, interventi per il sociale e per le categorie svantaggiate. Nella stesura del bilancio, ci siamo mossi in questa direzione.
Forti fibrillazioni si annunciano a metà serata nel Mpa. E siamo a quella che in prima battuta appare una chiara contestazione di Lino Leanza nei confronti del presidente della Regione: «Dopo tante
battaglie condotte per il diritto al lavoro certo peri precari siciliani, registriamo ad oggi la mancata emanazione, da parte del presidente della Regione, della relativa circolare che consentirebbe l'immediato avvio  del percorso di stabilizzazione di oltre 22 mila lavoratori in tutta l'Isola. Per questo insilo il presidente Lombardo e gli assessori competenti ad adattare la relativa circolare rise definisce le modalità attuative delle disposizioni di cui alla legge 24 del 2010. Leanza in serata spiegherà che non era nè un attacco né una polemica contro Lombardo, ma lo stesso da qui, Toto Cordaro (Pid) prende lo spunto per denunciare: «Mentre leggiamo entusiastiche dichiarazioni degli alleati del previdente Lombardo sa un bilancio regionale che invero è di lacrime e sangue, asfittico e senza prospettive per la Sicilia, apprendiamo che proprio sino dei leader del Mpa, quale Lino Leanza, attacca il presidente delle Regione per la sua ormai acclarata inefficienza nell'emanazione delle norme di attuazione della legge 24/2010 che favorisce la stabilizzazione dei precari storici degli Enti locali. Registriamo che in questa coalizione di potere e per il parere, di cui il Pd è il principale protagonista, c'è almeno chi come Lino Leanza in maniera obiettiva e onesta ravvisa l'inefficacia delle politiche del governo dei tecnici
 
Verso le elezioni amministrative del 29 e 30 maggio
Bartoccelli si lancia e designa 5 assessori
CANICATTI'. Si stringono i tempi per la presentazione di liste e candidature in vista della scadenza del prossimo 4 maggio termine entro il quale dovranno essere depositate in Comune. In città c'è parecchio fermento. Ad esempio Vincenzo Corbo, sindaco uscente che sarà appoggiato dalla lista «Corbo Sindaco» confermerà gli assessori Giuseppe Ferrante Bannera, Gaetano Rizzo, Manuela Seminatore e Vincenzo Guarneri. Poi c'è il capogruppo alla Provincia del Pdl, Ivan Paci, che alla sua candidatura ha avuto la «benedizione» dei vertici provinciali del partito, da Nino Bosco allo stesso ministro Angelino Alfano. Paci che potrebbe avere l'appoggio della lista «Noi per Canicattì» che nel 2006 appoggiò la candidatura dell'avvocato Fabio Li Calzi poi approdato all'Mpa. Campagna elettorale iniziata anche per il candidato Adolfo Bartoccelli, il quale sabato sera durante una convention con la coalizione che lo sostiene formata da Mpa, Canicattì Forte e Libera, Forza Canicattì, ed Impegno Civico ha reso noti i nomi di cinque dei sei assessori che lo affiancheranno in caso di elezione a cominciare dal consigliere comunale Carmelo Vaccaro designato vice sindaco. Vaccaro, in questo modo ha ritirato la sua candidatura. Ed ancora il commissario cittadino del Movimento per l'Autonomia e consigliere comunale Gioacchino Giardina, il consigliere provinciale Davide Gentile, il presidente cittadino della Cna Diego Daniele e l'avvocato Rosanna Tardino. Il nome del sesto assessore sarà ufficializzato il prossimo 27 aprile nel corso di una conferenza stampa. Il centro sinistra ed in particolare il Partito Democratico sembra abbia ormai intenzione di ufficializzare la candidatura di Enzo Cipollina mentre l'Udc punterebbe su quella di Angelo Muratore. La sinistra radicale (Sel, Rifondazione, Comunisti Italiani e Italia dei Valori) attendono invece risposte dal Pd anche se avanzano ipotesi come quella di volere candidare il consigliere comunale uscente Giuseppe Cacciato. Altra candidatura dovrebbe essere quella dell'assessore comunale alla solidarietà sociale Daniela Marchese Ragona.
 
RIFIUTI
Incontro tra Ugl e Gesa sugli stipendi ai netturbini
Incontro ieri mattina tra il segretario aggiunto dell'Ugl Roberto Migliara e il commissario  liquidatore dell'Ato Gesa Teresa Restivo. E' servito per chiarire l'effettivo stato dei pagamenti dei salari ai lavoratori, viste le preoccupanti ma fondate notizie di uno slittamento. La dott Restivo, infatti, ha già emesso i mandati di pagamento a favore delle imprese e questo consentirà per mercoledì il pagamento del salario di febbraio e con molta probabilità del 50% del salario di marzo. L'Ugl sottolinea comunque la mancata solerzia da parte di qualche Comune che non ha reso esigibile venerdì scorso il bonifico a favore dell'Ato Gesa creando questo ulteriore ritardo nei pagamenti.
 
Seduta celebrativa
Il Consiglio provinciale festeggia venerdì 29 i suoi primi 150 anni di vita
Il presidente Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle ore 18, un Consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta dello stesso Consiglio provinciale avvenuta il 25 Aprile del 1861. La particolare riunione si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle Istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex Presidenti della Provincia. "Abbiamo ritenuto opportuno - ha commentato il presidente Raimondo Buscemi - convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia, ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia. Avevamo invitato per l'occasione il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento". Nella nota, inviata dal Vicario del Segretariato Generale della Presidenza, si fa sapere che "Il Presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio". La prima seduta del Consiglio Provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo Presidente del Consiglio, il marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio 11 voti su 20 Consiglieri, Vice Presidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti, mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, Presidente provvisorio per età e dal Segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula.
 
UN MOVIMENTO POLITICO CHE PUNTA ALLA «PACE» TRA UDC E PW
"Iniziativa Popolare" di Mannino
PALERMO. «Iniziativa Popolare». Non è un nuovo partito. Come, precisa Lillo Mannino che ne è l'ispiratore, si tratta di un movimento politico che «Si rivolge certamente agli italiani, ma in particolare intende richiamare quanti sono impegnati, oggi, in diverse formazioni politiche e che hanno in comune un punto di origine nella tradizione politica dei democristiani».
Critico nei confronti del Pdl e del Pd che non sono riusciti a dare un assetto definitivo alla politica italiana. Ma, secondo Mannino, al movimento di "Iniziativa popolare" potranno ispirarsi energie di tradizione democristiana aderenti sia al Pdl che al Pd. Insomma, Mannino si propone di mettere insieme vecchi democristiani, ma soprattutto la pace tra i due partiti che maggiormente si richiamano alla Dc, cioè l'Udc di Pierferdinando Casini e il Pid di Saverio Romano, Separatisi nel momento in cui l'Udc «attraverso la proposta del Terzo Polo si accingeva all'alleanza con il Pd per operare il ribaltone».
Mannino si schierò con gli scissionisti del Pd, ma poi fece un passo indietro: "Abbiamo fatto una scelta dalla quale re cedere. Per una ragione molto semplice: la nostra posizione non doveva sboccare nella confluenza con il Pdl e nel Pdl proprio nel momento in cui Berlusconi avrebbe dovuto aprire la fase della ridefinizione del suo partito. L'uscita dal Pdl di Fini ha aperto una crisi di identità politica che non si risolve con la costituzione del gruppo dei responsabili». Dunque, Mannino intende aprire una fase transitoria «nella quale intendiamo svolgere un lavoro di approfondimento culturale e politico, innanzitutto, poi di relazione che induca a trovare le forze disseminate in un arco che va dal Pdl allo stesso Pd in ragione di una comune ispirazione ai valori della dottrina sociale della Chiesa e quindi in ragione di una tradizione democratico-cristiana che, muovendo da Luigi Sturzo attraverso De Gasperi porta alla maturazione dell'incontro dei cattolici con il pensiero liberaldemocratico e con la proposta riformista che nella singolare esperienza della Democrazia Cristiana ha dato alla storia dell'Italia una stagione positiva".
Un «saluto affettuoso - Mannino riserva a Totò Cuffaro - accompagnato dalla preghiera umile che rivolgiamo al Signore perché gli dia coraggio e forza per sopportare il difficile percorso che la vota gli ha riservato».
 
Arnone: «Pronto a scendere in campo»
FAVARA. Potrebbe arrivare da «Sicilia Vera», il movimento politico che fa riferimento all'on. Catena De Luca, la prima candidatura ufficiale a sindaco di Favara. Ieri il responsabile provinciale, Giuseppe Arnone, nel presentare il manifesto politico del movimento, non ha escluso la sua candidatura a sindaco, se entro breve termine non si darò corpo ad progetto politico-amministrativo con il Pdl. «Noi abbiamo un progetto chiaro che vogliamo condividere con le altre forze ed i movimenti politici - afferma Arnone - ma bisogna fare presto e dare ai cittadini programma chiari e definiti». Giuseppe Arnone, che attualmente ricopre la carica di vice sindaco a Licata, ha spostato le tematiche politiche dell'on. Cateno De Luca, partendo soprattutto dall'idea autonomista che caratterizza il movimento. «Sicilia Vera è la sintesi ideologica del pensiero di don Luigi Sturzo, fervente sostenitore delle municipalità e delle autonomie locali - ci dice Arnone - e delle lotte dei Vespri Siciliani". Chiarissime le idee su quello che deve essere il progetto per governare al meglio la città di Favara. «Vogliamo innanzitutto cambiare lo status delle cose che hanno portato alla devastazione di Favara - dice Arnone - riteniamo che il candidato a sindaco deve essere in discontinuità con la disastrosa amministrazione di Domenico Russello, deve essere al di sopra dei partiti ma con esperienza politica e amministrativa. Sicilia Vera è pronta ad un dialogo politico ed ad un percorso amministrativo con il Pdl ed il suo leader locale Nino Bosco. In caso non si riuscisse ad instaurare questo rapporto di collaborazione - chiarisce Arnone - potremmo intraprendere la nostra strada da soli, proponendo ai cittadini la nostra idea di governo per Favara». Giuseppe Arnone, insomma, è pronto ad iniziare la sua battaglia quale candidato a sindaco.
 
Infoagrigento.it
 
Immigrazione: le proposte dell'assessore La Marca
L'Assessore alle politiche sull'immigrazione Teresa La Marca propone alcune modifiche al nuovo regolamento della consulta provinciale dei migranti in discussione alla Commissione Provinciale Immigrazione. Partendo dalle proposte fatte dalla Commissione Provinciale Immigrazione ed Emergenze Territoriali sul nuovo regolamento sulla Consulta Provinciale dei Migranti, l'Assessore La Marca ha proposto alcune modifiche che, a suo giudizio, migliorano il testo con l'obiettivo di coinvolgere anche i rappresentanti degli Enti Locali nel cui territorio è forte la presenza degli stranieri e di creare un migliore raccordo con le Consulte dei cittadini migranti che dovranno essere istituite presso i Comuni della Provincia di Agrigento in seguito dell'approvazione della recentissima legge 6/2011.
A tal proposito chiede che venga inviata una lettera a tutti i Comuni della Provincia di Agrigento per sollecitare le modifiche statutarie e l'approvazione di tale Regolamento.
Facendo seguito agli impegni presi in qualità di Assessore provinciale con delega sulle politiche dell'immigrazione durante il workshop "il lavoro di rete e le nuove strategie per l'accoglienza e l'integrazione dei M.S.N.A.", tenutosi lo scorso 30 marzo a Sciacca, ha proposto di istituzionalizzazione nel nuovo Regolamento il forum sull'immigrazione quale organo consultivo e di programmazione della Consulta provinciale e quale rete territoriale interistituzionale per la trattazione delle tematiche relative all'immigrazione, all'accoglienza ed all'integrazione e per rafforzare le sinergie tra i diversi attori istituzionali e sociali del territorio su tali tematiche.
Da ultimo propone di inserire la promozione dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione per avere un quadro informativo socio-economico sul fenomeno dell'immigrazione nella Provincia di Agrigento. L'Assessore La Marca auspica che la Commissione accolga tali proposte augurandosi che il Regolamento sia approvato nel più breve tempo possibile.
 
150 anni dell'Unità d'Italia: consiglio provinciale straordinario
 Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle ore 18:00, un consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 Aprile del 1861. Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle Istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex Presidenti della Provincia. "Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia, ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia. "Avevamo invitato per l'occasione il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento."
Nella nota, inviata dal Vicario del Segretariato Generale della Presidenza, si fa sapere che "Il Presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio."
La prima seduta del Consiglio Provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo Presidente del Consiglio, il Marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio 11 voti su 20 Consiglieri, Vice Presidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti, mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, Presidente provvisorio per età e dal Segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula.
"Il Consiglio Provinciale - ha dichiarato il Presidente Raimondo Buscemi- è stato in questi 150 anni, motore politico ed amministrativo della provincia di Agrigento, dove si sono affermate importanti personalità politiche, che hanno successivamente avuto incarichi sia nel governo nazionale che nella Regione Sicilia".
 
AGRIGENTO FLASH
 
Consiglio provinciale straordinario per i 150 anni il 29 aprile
Il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle  18, un consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 Aprile del 1861. Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle Istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex presidenti della Provincia. "Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia, ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia. "Avevamo invitato per l'occasione il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento." Nella nota, inviata dal Vicario del Segretariato Generale della Presidenza, si fa sapere che "Il Presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio." La prima seduta del Consiglio Provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo Presidente del Consiglio, il Marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio 11 voti su 20 Consiglieri, Vice Presidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti, mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, Presidente provvisorio per età e dal Segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula. "Il Consiglio Provinciale - ha dichiarato il Presidente Raimondo Buscemi- è stato in questi 150 anni, motore politico ed amministrativo della provincia di Agrigento, dove si sono affermate importanti personalità politiche, che hanno successivamente avuto incarichi sia nel governo nazionale che nella Regione Sicilia".
 
Immigrazione, le proposte dell'assessore Teresa La Marca
La scorsa settimana si è riunita la Commissione Provinciale Immigrazione ed Emergenze Territoriali per discutere del nuovo regolamento sulla Consulta Provinciale dei Migranti. In merito a tale Regolamento l'Assessore Provinciale con delega alle politiche sull'immigrazione Teresa La Marca ha proposto alcune modifiche che migliorano il testo con l'obiettivo di coinvolgere anche i rappresentanti degli Enti Locali nel cui territorio è forte la presenza degli stranieri e di creare un migliore raccordo con le Consulte dei cittadini migranti che dovranno essere istituite presso i Comuni della Provincia di Agrigento in seguito dell'approvazione della recentissima legge 6/2011. "Ho chiesto di inviare una lettera a tutti i Comuni della Provincia di Agrigento - dice l'assessore La Marca - per sollecitare le modifiche statutarie e l'approvazione di tale Regolamento. Facendo seguito agli impegni presi in qualità di Assessore provinciale con delega sulle politiche dell'immigrazione durante il workshop "il lavoro di rete e le nuove strategie per l'accoglienza e l'integrazione dei M.S.N.A.", tenutosi lo scorso 30 marzo a Sciacca, ho proposto di istituzionalizzazione nel nuovo Regolamento il forum sull'immigrazione quale organo consultivo e di programmazione della Consulta provinciale e quale rete territoriale interistituzionale per la trattazione delle tematiche relative all'immigrazione, all'accoglienza ed all'integrazione e per rafforzare le sinergie tra i diversi attori istituzionali e sociali del territorio su tali tematiche. Da ultimo ho proposto di inserire la promozione dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione per avere un quadro informativo socio-economico sul fenomeno dell'immigrazione nella Provincia di Agrigento. Con l'auspicio che la Commissione accetti tali proposte spero, comunque, che il Regolamento sia approvato nel più breve tempo possibile".
 
Girgenti Acque distacca le utenze? Rispondiamo con due sì al referendum
Proseguono in questi giorni, in provincia di Agrigento ed in particolar modo a Sciacca, i distacchi delle utenze giudicate morose dal gestore idrico privato Girgenti Acque SpA. Nella maggior parte dei casi la causa è il mancato pagamento di "bollette pazze", per le quali, a seguito di contestazioni, era stato assicurato da più parti l'emissione di nuove fatture rivedute e corrette, calcolate in base alla media dei consumi degli ultimi mesi/anni (ignorando dunque i conteggi errati ereditati dal precedente gestore EAS e dalle sue improbabili letture dei contatori). Di fatto la riemissione delle fatture non è avvenuta e ci viene riferito in questi giorni che il distacco delle utenze è eseguito anche in attesa dell'esito del controllo del contatore richiesto dall'utente e/o del riscontro delle letture precedenti oltre che addirittura in assenza del preavviso di distacco. Ci riferiscono: né tre né due né un preavviso all'utenza prima del distacco. Figuriamoci se potevamo pretendere la preventiva riduzione del flusso dell'acqua. Sarebbe pratica da paese civile, ben lungi da poter essere esercitata a Sciacca o nella provincia agrigentina. Da noi si taglia l'acqua selvaggiamente. Si privano i cittadini di un bene essenziale, fondamentale per la sopravvivenza dell'uomo, come se si trattasse di un capriccio, di un qualcosa di superfluo. Proprio come accade in ogni città in cui il servizio idrico (e dunque l'acqua) è stato affidato in mano a privati. Cari saccensi, volete ancora altre dimostrazioni sugli effetti "benefici" della privatizzazione dell'acqua nella nostra provincia o quelli osservati negli ultimi tre anni vi sono bastati? Perché se proprio insistete e non vi bastano le inadempienze del gestore e le sue "bollette pazze", il cui mancato pagamento produce l'interruzione brutale del servizio, all'approvazione del nuovo tariffario di Girgenti Acque da parte dell'ATO di Agrigento (cosa che prima o poi avverrà), pagherete pure le "bollette raddoppiate", in un contesto sociale in cui tutto sta diventando sempre più caro e poco sostenibile: luce, gas, benzina, tassa sui rifiuti, generi alimentari, trasporti e chi più ne ha più ne metta. Di certo possiamo affermare che: il gestore privato del servizio idrico dopo circa tre anni di attività non è riuscito a migliorare il servizio che ha in gestione; - il gestore privato del servizio idrico non ha investito grandi capitali nel nostro territorio per il miglioramento del servizio; - il gestore privato del servizio idrico non ha buon rapporto con l'utenza (scarsa trasparenza; tre anni per realizzare un sito web; tre anni per aprire uno sportello cittadino per il pubblico non prestato dalla Provincia); - le "bollette pazze" del gestore privato del servizio idrico non sono giuste né accettabili; - le precedenti "fatturazioni errate" del gestore privato del servizio idrico non sono "normale amministrazione" né i conteggi sui consumi, fondati su un improbabile pro-die, sono ineccepibili; - i lavori eseguiti dal gestore privato del servizio idrico non sono svolti con celerità né tanto meno a regola d'arte; - le prossime "bollette raddoppiate", in cui saranno inclusi i profitti del gestore privato del servizio idrico dovuti per legge (che strano concetto di Società per Azioni vero?), non potranno essere pagate con piacere; - contrariamente a quanto pensano D'Orsi, i membri dell'ATO Idrico ed i nostri rappresentanti politici, i quali certamente non stanno tutelando gli interessi dei cittadini, sussistono gravi motivi, tra cui anche soprusi nei confronti dell'utenza, per la rescissione del contratto sottoscritto col gestore privato. Noi de L'AltraSciacca di dimostrazioni ne abbiamo già avute abbastanza. Da sempre pensiamo che l'acqua, in quanto bene comune, non deve essere gestito dai privati né sottoposto alle logiche di mercato per fare arricchire pochi furbastri e pertanto abbiamo la soluzione a questo grosso problema: Andare alle urne il prossimo 12 e 13 giugno, esercitare il nostro diritto-dovere di far sentire la nostra voce e votare ai due referendum per l'acqua pubblica e l'acqua bene comune.
 
SICILIA 24H
 
Provincia: seduta straordinaria del Consiglio per celebrare i 150 anni della prima seduta
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle ore 18:00, un consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 Aprile del 1861. Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle Istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex Presidenti della Provincia.
"Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia,  ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia.
"Avevamo invitato per l'occasione il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento." Nella nota, inviata dal Vicario del Segretariato Generale della Presidenza, si fa sapere che "Il Presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio."
La prima seduta del Consiglio Provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo Presidente del Consiglio, il Marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio 11 voti su 20 Consiglieri, Vice Presidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti,  mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, Presidente provvisorio per età e dal Segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula. "Il Consiglio Provinciale - ha dichiarato il Presidente Raimondo Buscemi- è stato in questi 150 anni, motore politico ed amministrativo della provincia di Agrigento, dove si sono affermate importanti personalità politiche, che hanno successivamente avuto incarichi sia nel governo nazionale che nella Regione Sicilia".
 
Immigrazione, l'assessore La Marca propone modifiche al regolamento della Provincia
l'Assessore alle politiche sull'immigrazione Teresa La Marca propone alcune modifiche al nuovo regolamento della consulta provinciale dei migranti in discussione alla Commissione Provinciale Immigrazione. Partendo dalle proposte fatte dalla Commissione Provinciale Immigrazione ed Emergenze Territoriali sul  nuovo regolamento sulla Consulta Provinciale dei Migranti, l'Assessore La Marca ha proposto alcune modifiche che, a suo giudizio, migliorano il testo con l'obiettivo di coinvolgere anche i rappresentanti degli Enti Locali nel cui territorio è forte la presenza degli stranieri e di creare un migliore raccordo con le Consulte dei cittadini migranti che dovranno essere istituite presso i Comuni della Provincia di Agrigento in seguito dell'approvazione della recentissima legge 6/2011. A tal proposito chiede che venga inviata una lettera a tutti i Comuni della Provincia di Agrigento per sollecitare le modifiche statutarie e l'approvazione di tale Regolamento.
Facendo seguito agli impegni presi in qualità di Assessore provinciale con delega sulle politiche dell'immigrazione durante il workshop "il lavoro di rete e le nuove strategie per l'accoglienza e l'integrazione dei M.S.N.A.", tenutosi lo scorso 30 marzo a Sciacca, ha proposto di istituzionalizzazione nel nuovo Regolamento il forum sull'immigrazione quale organo consultivo e di programmazione della Consulta provinciale e quale rete territoriale interistituzionale per la trattazione delle tematiche relative all'immigrazione, all'accoglienza ed all'integrazione e per rafforzare le sinergie tra i diversi attori istituzionali e sociali del territorio su tali tematiche.Da ultimo propone di inserire la promozione dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione per avere un quadro informativo socio-economico sul fenomeno dell'immigrazione nella Provincia di Agrigento.L'Assessore La Marca auspica che la Commissione accolga tali proposte augurandosi che il Regolamento sia approvato nel più breve tempo possibile.
 
Servizio idrico, incontro associazioni dei consumatori e Girgenti Acque
Nel corso di un incontro, tra la Società Girgenti Acque srl e una rappresentanza delle Associazioni dei Consumatori si è discusso dei temi riguardanti il Nuovo Regolamento di Utenza del Servizio Idrico Integrato e la "Carta dei Servizi",  entrambi strumenti deliberati dal C.d.A e in fase di approvazione dell'assemblea dell'Ato Idrico  9 di Agrigento.
Gli incontri proseguiranno il prossimo 19 aprile presso la Società Girgenti Acque  alla presenza del Amministratore Delegato  Carmelo Salamone e  del Presidente Marco Campione  e il 21 presso la Provincia Regionale di Agrigento alla presenza del Presidente Eugenio D'Orsi. "Le Associazioni  dei Consumatori  Confconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori  Dipartimento Politiche dei  Servizi ,  - si legge in una nota - ritengono si debba partire da un dato oggettivo:  Senza un " Tavolo permanente di concertazione sulla qualità del servizio e i costi a carico degli utenti", non si potrà concretamente pervenire ad una intesa di ampio respiro. Qui non è in gioco o in discussione l'esame di casi singoli relativi a problemi derivanti da bollette, purtroppo, ritenute salate. Qui è in discussione invece il ruolo e la funzione stessa delle associazioni dei consumatori di svolgere una costante azione  di tipo contrattuale a tutela degli utenti e non meramente rappresentativa. Un ruolo che è fatto di proposte nel merito delle questioni riguardanti ad esempio, tra l'altro,  il regolamento del servizio ed eventuali integrazioni allo stesso; vi è, ad esempio, la necessità di affrontare, risolvere  e regolamentare anche secondo l'ottica delle associazioni dei consumatori, la problematica del distacco della fornitura dell'acqua alle famiglie ed ai condomini per morosità. Fermo restando il nostro punto di vista, da sempre critico, circa il costo del servizio a carico degli utenti, ritenuto legittimo il diritto di Girgenti Acque ad entrare in possesso delle somme spettanti per la fornitura erogata, la società, a nostro avviso,  deve attivare tutti gli strumenti di legge in suo possesso per vedersi pagato il servizio e non agire in termini coercitivi drastici come la interruzione della fornitura di acqua per usi civili.  Ciò in quanto, ad esempio, nei condomini vi sono due categorie di soggetti: chi è in regola con le quote  condominiali e chi per ragioni di salute non può privarsi dell'acqua. Nel caso dei condomini comunque sarebbe opportuno regolamentare la procedura di avviso di distacco. La comunicazione preventiva ai condomini morosi deve pervenire almeno  tre mesi prima in modo da consentire, anche a termini di legge, la convocazione dell'assemblea condominiale che potrà disporre così di un tempo congruo all'eventuale risoluzione del problema determinatosi con la morosità.
Si ricorda che tale problematica sconta anche un'altra questione non secondaria, molte famiglie all'interno dei condomini sono dotati di contatore regolamentare, altre ancora no. Quindi chi è in regola sia con il contatore che con il pagamento delle quote condominiali, oggi con la cessazione della fornitura da parte di Girgenti Acque a valere sul condominio, ne riceve un danno ingiusto. Quindi a nostro avviso, se Ato Idrico 9 e Società Girgenti Acque vogliono, come sembra, avviare positivamente un nuovo corso, la parola d'ordine dovrà essere quella di concertare insieme al contributo ed alla concreta partecipazione attiva delle associazioni dei consumatori . Diritti, Qualità e Costi sono queste le direttrici di marcia del nostro impegno  a tutela dei cittadini e delle famiglie. Altro elemento da non sottovalutare è che le associazioni dei consumatori si attendono  che possano  riprendere  gli incontri tra l'assessore provinciale alla tutela dei consumatori e le associazioni  dei consumatori riguardanti la problematica della tutela delle famiglie agrigentine contro il caro vita e iniziative conseguenti".
 
Agrigentonotizie.it
 
Provincia, seduta per i 150 anni del Consiglio
Il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle 18 un Consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861. Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex presidenti della Provincia. "Abbiamo ritenuto - ha commentato il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi - come Consiglio provinciale, convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia,  ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia. Avevamo invitato per l'occasione il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento".
Nella nota, inviata dal vicario del Segretariato generale della presidenza, si fa sapere che: "Il presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio".
La prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo presidente del Consiglio, il marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio 11 voti su 20 Consiglieri, vicepresidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti,  mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, presidente provvisorio per età e dal segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula. "Il Consiglio provinciale - ha dichiarato il presidente Raimondo Buscemi - è stato in questi 150 anni, motore politico ed amministrativo della provincia di Agrigento, dove si sono affermate importanti personalità politiche, che hanno successivamente avuto incarichi sia nel governo nazionale che nella Regione Sicilia". 
 
Immigrati nella provincia di Agrigento, La Marca ha la soluzione
L'assessore alle Politiche sull'immigrazione, Teresa La Marca, propone alcune modifiche al nuovo regolamento della consulta provinciale dei migranti in discussione alla commissione provinciale Immigrazione.   Partendo dalle proposte fatte dalla Commissione provinciale Immigrazione ed emergenze territoriali sul  nuovo regolamento sulla Consulta provinciale dei migranti, l'assessore La Marca ha proposto alcune modifiche che, a suo giudizio, migliorano il testo con l'obiettivo di coinvolgere anche i rappresentanti degli Enti locali nel cui territorio è forte la presenza degli stranieri e di creare un migliore raccordo con le Consulte dei cittadini migranti che dovranno essere istituite presso i Comuni della provincia di Agrigento in seguito dell'approvazione della recentissima legge 6/2011. A tal proposito chiede che venga inviata una lettera a tutti i Comuni della provincia di Agrigento per sollecitare le modifiche statutarie e l'approvazione di tale regolamento.
Facendo seguito agli impegni presi in qualità di assessore provinciale con delega sulle politiche dell'immigrazione durante il workshop "il lavoro di rete e le nuove strategie per l'accoglienza e l'integrazione dei Msna", tenutosi lo scorso 30 marzo a Sciacca, ha proposto di istituzionalizzazione nel nuovo regolamento il forum sull'immigrazione quale organo consultivo e di programmazione della Consulta provinciale e quale rete territoriale interistituzionale per la trattazione delle tematiche relative all'immigrazione, all'accoglienza ed all'integrazione e per rafforzare le sinergie tra i diversi attori istituzionali e sociali del territorio su tali tematiche.
Da ultimo propone di inserire la promozione dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione per avere un quadro informativo socio-economico sul fenomeno dell'immigrazione nella provincia di Agrigento. L'assessore La Marca auspica che la Commissione accolga tali proposte augurandosi che il regolamento sia approvato nel più breve tempo possibile. 
 
Agrigentoweb.it
 
Italia 150, convocato un Consiglio Provinciale straordinario
il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato, per venerdì 29 aprile alle ore 18:00, un consiglio provinciale straordinario per celebrare la prima seduta del Consiglio provinciale avvenuta il 25 Aprile del 1861. Il Consiglio provinciale si svolgerà in una seduta estesa alla cittadinanza, alla deputazione agrigentina, alle Istituzioni provinciali, alle forze economiche e sociali, ai segretari provinciali dei sindacati e agli ex Presidenti della Provincia. "Abbiamo ritenuto, ha commentato il presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, come Consiglio Provinciale, convocare una seduta straordinaria aperta alle forze politiche e sociali, alle Istituzioni e alle forze produttive della provincia, ma anche ai semplici cittadini, per celebrare la prima riunione del Consiglio Provinciale avvenuta 150 anni fa, ad un mese dall'unità d'Italia. "Avevamo invitato per l'occasione il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano il quale ha fatto sapere che, a causa dei numerosi impegni istituzionali non potrà essere presente ad Agrigento".
Nella nota, inviata dal Vicario del Segretariato Generale della Presidenza, si fa sapere che "Il Presidente della Repubblica, nell'esprimere l'augurio per la significativa ricorrenza, quale momento per riaffermare la rilevanza del Consiglio, sede tradizionalmente deputata al libero confronto di idee e della dialettica democratica, invia a Lei a agli amministratori provinciali un cordiale augurio."
La prima seduta del Consiglio Provinciale avvenuta il 25 aprile del 1861 vide l'elezione del primo Presidente del Consiglio, il Marchese Giuseppe Cafisi che ottenne al primo scrutinio 11 voti su 20 Consiglieri, Vice Presidente fu eletto Ignazio Genuardi con 10 voti, mentre le funzioni di segretario furono assunte da Michele Biondi a cui andarono 14 voti. La prima seduta del Consiglio fu presieduta da Nicola Dara, Presidente provvisorio per età e dal Segretario provvisorio Giosuè Farruggia, il più giovane consigliere in aula.
"Il Consiglio Provinciale - ha dichiarato il Presidente Raimondo Buscemi - è stato in questi 150 anni, motore politico ed amministrativo della provincia di Agrigento, dove si sono affermate importanti personalità politiche, che hanno successivamente avuto incarichi sia nel governo nazionale che nella Regione Sicilia".

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