LA SICILIA
Tutti i sindacati sul piede di guerra
Rifiuti. Proclamato lo stato di agitazione in previsione di altre azioni di protesta più incisive
Le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra sul servizio di igiene ambientale ed hanno proclamato lo stato di agitazione, minacciando anche altre forme di protesta. Mentre l'Ugl ha chiesto al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi di essere ammessa a partecipare all'incontro con i sindaci di lunedì prossimo, Cgil, Cisl e Uil hanno scritto all'assessore regionale ai rifiuti Giosué Marino per chiedere un suo intervento in ordine al bando per il nuovo affidamento del servizio di prelievo della spazzatura.
Alfonso Buscemi per la Cgil, Giovanni Manganella per la Uil e Nino Stella per la Cisl ricordano che in data 6aprile 2011 avevano fatto richiesta «di un incontro per discutere nel merito del progetto che si doveva approvare per la gestione dei rifiuti per i prossimi due anni, tale richiesta è rimasta senza risposta e, quindi, il progetto è stato approvato senza la concertazione sindacale. Tale progetto - aggiungono - prevede una ipotesi di intervento per la raccolta differenziata con modalità che, a nostro giudizio, non può raggiungere gli obiettivi fissati dalla Legge Regionale n. 9/2010, in quanto prevede il ritiro dei rifiuti, porta a porta, anche ogni 21 giorni. Ma, aggiungono, «a causa della riduzione e rimodulazione dei servizi, in particolare la quasi cancellazione dello spazzamento delle vie , risulta l'esubero di n. 114 lavoratori: considerato che il passaggio dall'attuale organizzazione del lavoro al nuovo sistema previsto dal nuovo progetto che prevede il servizio della raccolta porta a porta con l'eliminazione dei cassonetti, deve essere accompagnato per un periodo di transizione, ciò non potrà avvenire con 114 lavoratori in meno, pertanto, il servizio sarà ingovernabile e creerà, certamente, problemi igienico sanitario».
Essi pertanto chiedono a Marino di convocare un tavolo di concertazione alla presenza della società d'ambito, dei sindaci e dei sindacati, «al fine di raggiungere un accordo che consenta di avere un servizizio efficiente ed economico salvaguardando i livelli occupazionali».
Dal canto suo il liquidatore di Gesa Teresa Restivo, nel ribadire che il piano è stato già approvato dall'assemblea dei sindaci, sottolinea comunque si augura di trovare una soluzione, anche con un "tavolo" regionale per concordare con i sindaci eventuali servizi aggiuntivi in cui far confluire il personale eventualmente in esubero.
«E' mio intendimento - ha detto - assicurare un servizio efficiente alleggerendo nel contempo i posti e salvaguardando tutti i lavoratori.
Al Liceo Odierna un libro
per insegnare il no alla mafia
PALMA DI MONTECHIARO.
E' stato pubblicato il libro dal titolo «Alle origini della mafia - Gli eroi e le vittime da non dimenticare». L'interessante opera è stata curata dal docente Angelo Amato e rientra nel progetto in rete, che il Liceo scientifico Giovan Battista Odierna ha realizzato con tre istituti superiori di Agrigento, il Liceo scientifico Leonardo, il Liceo scientifico Majorana e l'ipia Fermi. Il progetto è stato coordinato da Stefania Ierna dell'U.S.P. di Agrigento, in qualità di referente provinciale della legalità. Le attività svolte nell'istituto palmese, diretto dal dirigente scolastico Giuseppe Lauricella, hanno interessato due classi terminali: la V I, guidata dal prof. Angelo Amato e la V C, guidata dal prof. Angelo Bellanti. L'evento conclusivo del progetto si svolgerà sabato 7 maggio Prossimo quando ad Agrigento, presso il cinema Astor, si svolgerà la Giornata provinciale della legalità durante la quale interverranno illustri personalità, tra le quali anche il capo della Procura nazionale antimafia Piero Grasso.
"Con questo libro -ha sottolineato il docente Angelo Amato- ci siamo proposti due obiettivi. Il primo, evidente ed esplicito, è quello di fare conoscere agli studenti alcuni uomini che in una epoca storica ben definita, posteriore alla nascita dell'Unità d'Italia, furono avversari o vittime della mafia. L'altro è per evidenziare che l'espressione mafia-buona è solo un ossimoro pericoloso che bisogna smentire e svelare. Con la nostra iniziativa ci siamo sforzati di fare convinti i ragazzi che una mafia che vuole mostrarsi buona è lo stesso letale e ingannevole.
F.B.
GIORNALE DI SICILIA
Lazzano: «Lombardo ci ha imbrogliato, dovrebbe dimettersi»
La via di fuga lungo il costone sul quale sorge la cattedrale di San Gerlando? Il progetto preliminare è proprio quello. Ma oggi, quel piano dei lavori forse non appare essere la soluzione migliore. Non secondo il consigliere comunale Angelo Principato. «Oggi assistiamo alla necessità di consolidare il pendio su cui sorge il duomo - ha scritto ieri Principato - e nel contempo si avranno spendere soldi della collettività per realizzare la via di fuga attraverso il centro storico, con il rischio che dopo qualche tempo saranno necessari ulteriori lavori di consolidamento per rendere la stessa via fruibile e sicura. Chiedo, con motivato giudizio, pertanto, - conclude Principato - che l'amministrazione comunale, di concerto con le altre predisposte alla incolumità della città e alla tutela dei beni storici, rivedano la proposta attuale della via di fuga». "Il governo regionale continua a prendere in giro gli agrigentini. E' quanto sostiene il vice presidente vicario del consiglio provinciale, Mario Lazzano in merito alla legge finanziaria. «Approvata la finanziaria, niente somme per il centro storico di Agrigento che cade a pezzi ha aggiunto Lazzano mentre al contrario sono state approvate misure clientelari quali la elargizione di contributi a pioggia per centri studi. La cosa più seria
che questo governo regionale può fare è quella di rassegnare le dimissioni. Auspico che il governo nazionale dia un segnale forte ad Agrigento con un cospicuo finanziamento per il centro storico». Intanto, per oggi, alle 11,30, in via San Vincenzo, l'avvocato Basilio Vella e i residenti della via Santa Maria dei Greci, hanno organizzato una conferenza stampa. ('CR')
ISTITUTO SCIASCIA
Ieri mattina la visita degli studenti alla Provincia
Alcune classi dell'ITC "Sciascia" di Agrigento hanno visitato ieri gli uffici dell'assessorato provinciale al Territorio e Ambiente. Il progetto ha lo scopo di comprendere meglio i rapporti tra le istituzioni e il territorio per la tutela e lo sviluppo sostenibile. Gli alunni sono stati ricevuti alle 9.30 dal direttore del settore Dino Barone e dai suoi collaboratori.
Agrigento, il municipio trasferito in una catapecchia del centro storico
Concetta Rizzo
AGRIGENTO
Le bandiere della Repubblica italiana, del Comune e della Comunità europea hanno smesso di sventolare dal primo piano di Palazzo dei Giganti. Sono state raccolte e portate via. Il portone di ferro, quello che si affaccia su piazza Pirandello, è stato chiusa a chiave e sbarrato con le travi di legno. Da piazza Municipio, il sindaco Marco Zambuto, i suoi assessori, i residenti del centro storico, con in testa il gonfalone di Agrigento, hanno composto la processione verso Piano San Vincenzo. Non è stato un corteo liturgico, ma dai volti degli amministratori e dei residenti traspariva la gravità del gesto, l'emergenza vissuta. Il ventre di Agrigento sta sprofondando. «A fronte del silenzio assordante delle istituzioni - ha detto Zambuto - che hanno abbandonato Agrigento e il suo centro storico, ad un destino di degrado, insegno di protesta, trasferisco il Comune nel cuore vecchio della città. Staremo più vicini a quanti popolano i rioni antichi e con loro sfideremo la sorte. Il centro storico si sta sbriciolando do e a nessuno sembra interessare».
Percorrendo la piazza San Giuseppe e la via Bac Bac, il corteo ha raggiunto Piano San Vincenzo. Gli amministratori si sono "insediati" nel 'nuovo" palazzo di città. Era la sede della circoscrizione comunale. È un immobile composto da due vani, con una scala ripida. Una catapecchia già dichiarata inagibile. Da quel luogo, adesso, sventolano le bandiere, simbolo delle istituzioni. E lo fanno a pochi metri dalla montagna di macerie che, fino all'alba di Pasquetta, componevano il nobiliare Palazzo Lo Jacono-Maraventano. «Questa plateale protesta ha aggiunto Zambuto è indirizzata a tutti quei politici, agrigentini e non, che hanno incarichi alla Regione e al governo. Sono disinteressati, indifferenti alla tragedia che ogni giorno vive questa gente». La delusione cocente, nonostante il pellegrinare quasi quotidiano di Zambuto e dei suoi assessori verso Palermo e i palazzi del potere, è arrivata quando è stato bocciato
l'emendamento alla Finanziaria per la messa in sicurezza del centro storico. »Agrigento è stanca di subire, specie dopo che nella Finanziaria, - incalza Zambuto la richiesta di soldi per mettere in sicurezza il centro storico è stata ignorata». Il Comune chiedeva 4 milioni di euro. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aveva pensato ad un provvedimento da un milione di euro da sottoporre all'esame del Parlamento regionale. L'emendamento non è, invece, passato.
Rifiuti, è guerra sul nuovo bando Sindacati: «Pronti alle denunce»
Proclamato lo stato di agitazione permanente di tutti gli operatori ecologici
Annamaria Martorana
a Stato di agitazione permanente, richiesta di incontro urgente con l'assessore regionale Giosuè Marino e informazioni sugli stipendi di marzo e aprile. Cgil, Cisl e Uil hanno alzato i toni della protesta contro la decisione con cui l'assemblea dei soci della Gesa ha approvato le linee guida per la realizzazione del progetto con relativo bando per la gestione dei rifiuti nei comuni ricadenti nella Società d'ambito. Si tratta di un progetto che prevede, in buona sostanza, l'esubero di 114 lavoratori e una raccolta dei rifiuti porta a porta anche ogni2l giorni. «Considerato che il passaggio dall'attuale organizzazione del lavoro spiegano i sindacalisti Alfonso Buscemi, Nino Stella e Giovanni Manganella - al nuovo sistema previsto dal nuovo progetto che prevede il servizio della raccolta porta a porta l'eliminazione dei cassonetti, deve essere accompagnato per un periodo dì transizione, ciò non potrà avvenire 114 lavoratori in meno, pertanto, il servizio sarà ingovernabile e creerà, certamente, problemi igienici sanitari. In un territorio in ginocchio non si scherza con i posti di lavoro, neanche con uno Solo». Cgil, Cisl e Uil vanno giù duro contro Gesa e sindaci che non hanno consultato le organizzazioni sindacali nonostante le ripetute richieste di un incontro di merito per fornire un contributo per il raggiungimento degli obiettivi comuni che porta ad una gestione del servizio più economica salvaguardando i livelli occupazionali. «Abbiamo deciso
continuano i sindacati - di informare l'assessorato regionale di questa inadempienza contrattuale chiedendo di intervenire per evitare anche miopi scelte che snaturano il senso della LR 9/20 10 che mette al centro della stessa la raccolta differenziata porta a porta. Riteniamo che questo progetto nasca con l'unica esigenza di risparmiare ma non può coniugare l'esigenza di garantire un livello adeguato della raccolta differenziata, nonché della qualità del servizio». Da qui, la decisione di diffidare la Cesa a procedere con la pubblicazione degli atti perché a loro giudizio viziata da gravi irregolarità ed in contrasto con quanto dettato dalla LR 9/2010. In caso contrario daranno mandato ai propri legali di presentare le denunce nelle sedi opportune. Sul fronte degli stipendi di marzo e aprile, a margine delle richieste in merito avanzate dalle sigle sindacali di categoria, il liquidatore Teresa Restivo ha spiegato che attualmente ha in cassa la somma di 400 mila euro e si sta adoperando per recuperare nel brevissimo termine ulteriori somme. (AMM)
Lombardo Pd, nell'Mpa i big frenano
Finiani spaccati sul dialogo a destra
Un pezzo dell'Mpa dubita dell'opportunità della svolta a sinistra. E i finiani si spaccano sul ritorno al dialogo col centrodestra. Sale la tensione nella maggioranza alla Regione dopo l'appello del del Pd per un'alleanza col terzo polo che dia il via a una giunta politica.
Il capogruppo Francesco Musotto si fa interprete dei mugugni che altri deputati e dirigenti dell'Mpa mantengono per ora sotto traccia: «Sì, c'è una fetta del partito che ha dei dubbi sulla svolta a sinistra. Ma credo che ci sia ancora molto da lavorare prima di arrivare a una decisione». Finora solo Giovanni Pistorio si è sbilanciato nell'accettare l'appello dei Pd, Lombardo ha aperto ai Democratici ma ha rinviato la decisione. E anche Lino Leanza mette sul tavolo qualche interrogativo: «Per ora si rischia di bloccare l'attività regionale e perdere i fondi europei. I prossimi quattro mesi non possono essere spesi attorno al dibattito su governo tecnico o governo politico. Le migliori risposte sono i fatti, i risultati. E quelli dobbiamo portare a casa nei prossimi quattro mesi». In gran segreto Lombardo sta per commissionare a un grande istituto nazionale un sondaggio per verificare il gradimento dell'elettorato alla svolta verso il Pd. L'indagine è prevista per i primi di giugno.
Una spaccatura ancora più profonda fra i finiani. La scintilla è stata la manifestazione organizzata per sabato da Adolfo Urso e Pippo Scalia per presentare la fondazione Fare Italia. Ma fra gli invitati ci sono Gianfranco Miccichè (Forza del Sud) e Nello Musumeci (La Destra) e non molti altri finiani: non invitati in primis i falchi antiberlusconiani Briguglio, Granata e Lo Presti. Immediatamente sono ripartite le voci di un possibile approdo di Urso e Scalia, con relative truppe, in Forza del Sud. Ipotesi di cui già si era parlato all'epoca della prima frattura con Fini, dopo il congresso fondativo.
Nino Strano si è detto «sconcertato da un'iniziativa con Musumeci e Miccichè, impegnati quotidianamente nella lotta contro il nostro movimento e nella diffamazione di Fini». Per Strano «è sconcertato l'intero gruppo dirigente siciliano». Alla vigilia della svolta a sinistra, i rapporti tra Lombardo e Scalia in questi giorni sono al minimo storico. E Io stesso Scalia ieri non ha negato di cercare un nuovo dialogo col centrodestra: «Gli esponenti del centrodestra sono interlocutori istituzionali con cui è utile avviare una fase di confronto». Scalia precisa di non trovare imbarazzante «avviare una collaborazione con rappresentanti del governo nazionale. Ma ammette anche di non gradire «le dichiarazioni quotidiane di cui Granata non riesce a fare a meno». Il coordinatore non esclude l'ipotesi di un addio: «Se l'opinione di Granata fosse quella del partito, ne prenderei atto». GIA.PI
Il centro storico sta continuando a crollare
Gia pronte nuove ordinanze d sgombero
I provvedimenti riguardano residenti della salita Itria e via Duomo. Venti persone lasceranno la propria casa
Ore 19,30. Il sindaco Marco Zambuto è al lavoro nel suo "nuovo" ufficio, uno stanzino, che puzza di rinchiuso, dell'immobile di piano San Vincenzo. La fascia tricolore, quella che ha indossato nel momento in cui ha chiuso il portone di ingresso di Palazzo dei Giganti, è stata appoggiata sul pomello di una sedia. Davanti a lui, una pila di scartoffie. in quelle carte, c'è il destino di altre nove famiglie, per un totale di venti persone. Il sindaco continua a firmare. Sono le nuove ordinanze di sgombero per altri residenti del centro storico di Agrigento. Quelli che popolano salita Itria e via Duomo. Anche loro dovranno lasciare, e con urgenza, le loro case, mura ed ambienti che trasudano di ricordi. A poche ore di distanza dalle evacuazioni delle vie Caico e Garufo, nuovi provvedimenti di allontanamento coattivo sono già pronti. Gli immobili sono stati considerati a rischio crollo. Stamani, le ordinanze verranno notificate e anche a questi altri venti agrigentini verrà data la possibilità, se non hanno dove andare, di alloggiare in albergo. A nuovi sgomberi eseguiti saliranno complessivamente a 35 le famiglie allontanate dai rioni vecchi della città. E' oramai allarme sociale. Il centro storico della città dei templi davvero sta diventando spettrale, costellato da case chiuse, disabitate per forza, che verranno abbattute, fino a quando il Comune avrà i soldi, o che verranno abbandonate a marcire fino a quando resisteranno al tempo. Dall'alba di Pasquetta, da quando il palazzo nobiliare secentesco Lo Jacono Maraventano si è accartocciato su se stesso, divenendo il simbolo della fine, è una corsa contro il tempo. Al corteo di ieri pomeriggio, che è salito da piazza San Giuseppe e via Bac Bac per raggiungere la nuova sede del Comune, c'erano gli amministratori e i residenti dei centro storico, oltre a padre Russotto che è sempre stato accanto agli agrigentini che vivono la quotidiana paura di essere coinvolti, o perdere tutto, in un nuovo crollo. Mancava però la città. Il resto di Agrigento, gli abitanti di Monserrato, Villaseta, Fontanelle e San Leone, ad esempio. Una emergenza fisicamente distante da loro per occuparsene. Padre Russotto ha invitato tutti i presenti, ancora una volta, all'unità e alla condivisione". Un appello fermo, come ferma era la sua voce. Perché quella per la messa in sicurezza del centro storico è una battaglia che si può vincere soltanto se vi sarà l'unione, la partecipazione, di tutti. Così come è stato per l'ospedale "San Giovanni di Dio" quando, per salvarlo, scese in strada una città intera e i rappresentanti istituzionali dei paesini dell'entroterra. (C.R)
agrigentoflash
Un seminario all'Istituto Toscanini dal titolo "Ascoltare le immagini" in programma sabato 7 maggio
Un seminario dal tema "Ascoltare le immagini" si svolgerà a Ribera, alle ore 17:00, nella sede dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Arturo Toscanini, istituito e finanziato dalla Provincia Regionale di Agrigento.
Si tratta di una prestigiosa iniziativa connessa alle attività di ricerca dell'istituto. A dirigere il seminario il prof. Luigi Giachino, docente di Composizione al Conservatorio Statale di musica "Giuseppe Verdi" di Torino che svolgerà una relazione sul tema del seminario.
Ai partecipanti al seminario sarà rilasciato, su richiesta, un certificato ai fini della valutabilità in crediti formativi.
L'ingresso è riservato al personale e ai docenti dell'Istituto Toscanini, ai rappresentanti della Provincia Regionale di Agrigento e della Regione Sicilia, nonché alla stampa e al pubblico accreditato.
Chiunque fosse interessato all'iniziativa potrà chiedere l'accreditamento telefonando allo 0925 61280 oppure inviando un fax allo 0925 610106 o al seguente indirizzo mail: segreteria@istitutotoscanini.it
Su questa iniziativa il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi dichiara: "Grazie al lavoro di programmazione didattica svolto dal Direttore Montesano e dal Consiglio Didattico offriamo ai cittadini opportunità formative gratuite di alta formazione musicale universitariain questo caso afferente al segmento della ricerca".
A Calamonaci nuove adesioni Mpa: il plauso del presidente D'Orsi
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente al Capogruppo Mpa al Consiglio Provinciale Totò Scozzari ed ai componenti del Gruppo Mpa in seno al Consiglio Provinciale plaudono all'adesione dell'assessore al Comune di Calamonaci Pellegrino Spinelli all' MPA. Il Presidente D'Orsi e l'intero Gruppo Consiliare dell'MPA della Provincia augurano all'Assessore Spinelli un proficuo lavoro.
Centro storico di Agrigento, Lazzano (Pdl): "Dalla politica regionale solo disinteresse"
Il consigliere provinciale di Agrigento Mario Lazzano interviene sul centro storico di Agrigento, nella fattispecie sul disinteresse del governo regionale verso quella necessaria opera di recupero del vecchio quartiere della città, che oggi rappresenta il simbolo del degrado e dell'abbandono, ma soprattutto un vero e proprio pericolo per l'incolumità pubblica.
" E' stata approvata la Finanziaria Regionale e nessuna somma è stata destinata al Centro Storico di Agrigento che cade a pezzi nonostante le tante rassicurazioni date al Sindaco Zambuto. Al contrario sono state approvate misure clientelari quali la elargizione di contributi a pioggia per "fantomatici Centri Studi" sperperando denaro alla faccia dei precari e di tutti gli Enti di Formazione Professionale che vengono quotidianamente beffati. Ridotti anche i fondi agli Atenei Universitari.
A questo punto ci si chiede ,può un governo illegittimo che non ha avuto il consenso popolare bensi' nato da un vergognoso ribaltone fare e disfare quello che vuole in beffa al popolo sovrano? Può ancora nel caso della nostra Provincia prendere per i "fondelli" anche il suo Presidente della Provincia D'Orsi con la vicenda Aeroporto? La cosa più seria che questo governo può fare è quella di rassegnare le dimissioni e dare la parola a tutto il popolo Siciliano.In questo triste momento per la Città di Agrigento e per tutta la Sicilia occorre che tutte le forze politiche di opposizione al Governo Lombardo si uniscano per presentare una mozione di sfiducia.
Auspico che il Governo Nazionale dia un segnale forte alla Città di Agrigento con un cospicuo finanziamento per il centro storico".
Agrigento - "Info Day", la Provincia promuove l'imprenditorialità giovanile
Diffondere, consolidare e sviluppare la cultura d'impresa tra i giovani quale presupposto fondamentale per la partecipazione ai programmi promossi dall' Unione Europea. Questo sarà il tema dell' incontro che si svolgerà venerdì 6 maggio, alle ore 9.30 nell'aula multimediale "Silvia Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento (Via Acrone), in occasione dell' Info Day 2011. La giornata di studio, organizzata dall' Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per i Giovani, l'Unione degli assessorati e la rete italiana Eurodesk, prevede la presentazione e gli approfondimenti degli obiettivi, delle priorità e delle Azioni del programma Europeo Gioventù in Azione e che vedrà la partecipazione dell'Europarlamentare Rosario Crocetta.
La Provincia Regionale di Agrigento metterà a disposizione di Comuni, associazioni giovanili e scuole la struttura operativa del programma comunitario Gioventù in Azione, dedicata all'informazione e all'orientamento sui programmi in favore dei giovani promossi dall'Unione Europea e dal Consiglio d'Europa. Un appuntamento importante, spiega il Presidente Eugenio D'Orsi, : " per mobilitare i giovani e favorire il loro protagonismo aiutandoli, attraverso l'informazione, ad accedere alle risorse europee per le politiche giovanili". Promuovere, quindi, la partecipazione dei giovani, degli amministratori locali e degli operatori delle politiche giovanili al progetto europeo. Ma quali sono gli obiettivi, le opportunità e le Azioni del programma europeo? Lo spiega l'Assessore alle Politiche Giovanili della Provincia Teresa La Marca: "Il Programma Gioventù in Azione 2007-2013 - - è un progetto della Commissione Europea che promuove l'educazione non formale, i progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso gli scambi, le attività di volontariato all'estero, l'apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni". Per maggiori informazioni è possibile contattare l'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia Regionale di Agrigento tel. 0922/539840 o consultare il sito www.provincia.agrigento.it
Infoagrigento
Provincia: D'Orsi plaude all'adesione di Spinelli come assessore a Calamonaci
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente al Capogruppo Mpa al Consiglio Provinciale Totò Scozzari ed ai componenti del Gruppo Mpa in seno al Consiglio Provinciale plaudono all'adesione dell'assessore al Comune di Calamonaci Pellegrino Spinelli all' MPA
Il Presidente D'Orsi e l'intero Gruppo Consiliare dell'MPA della Provincia augurano all'Assessore Spinelli un proficuo lavoro
Agrigentoweb
Il Presidente Eugenio D'Orsi ed il Gruppo Consiliare MPA plaudono all'adesione dell'assessore del Comune di Calamonaci Pellegrino Spinelli all' MPA
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente al Capogruppo Mpa al Consiglio Provinciale Totò Scozzari ed ai componenti del Gruppo Mpa in seno al Consiglio Provinciale plaudono all'adesione dell'assessore al Comune di Calamonaci Pellegrino Spinelli all' MPA
Il Presidente D'Orsi e l'intero Gruppo Consiliare dell'MPA della Provincia augurano all'Assessore Spinelli un proficuo lavoro.
Lazzano: "Agrigento presa in giro da Lombardo"
"Il Governo Regionale composto dall'ammucchiata (MPA-PD-FLI-UDC) guidato da Raffaele Lombardo - continua a prendere in giro i Siciliani e gli Agrigentini in particolare".
Lo dichiara il consigliere provinciale Mario Lazzano.
"Approvata la Finanziaria Regionale - dice Lazzano - niente somme per il Centro Storico di Agrigento che cade a pezzi nonostante le tante rassicurazioni date al Sindaco Zambuto.
Al contrario sono state approvate misure clientelari quali la elargizione di contributi a pioggia per "fantomatici Centri Studi" sperperando denaro alla faccia dei precari e di tutti gli Enti di Formazione Professionale che vengono quotidianamente beffati. Ridotti anche i fondi agli Atenei Universitari.
A questo punto - prosegue Lazzano - ci si chiede: può un governo illegittimo che non ha avuto il consenso popolare ma bensì nato da un vergognoso ribaltone fare e disfare quello che vuole in beffa al popolo sovrano? Può ancora nel caso della nostra Provincia prendere per i "fondelli" anche il suo Presidente della Provincia D'Orsi con la vicenda Aeroporto? La cosa più seria che questo governo può fare è quella di rassegnare le dimissioni e dare la parola a tutto il popolo Siciliano.
In questo triste momento per la Città di Agrigento e per tutta la Sicilia occorre che tutte le forze politiche di opposizione al Governo Lombardo si uniscano per presentare una mozione di sfiducia.
Auspico che il Governo Nazionale dia un segnale forte alla Città di Agrigento con un cospicuo finanziamento per il centro storico" - conclude Lazzano.
Agrigentonotizie
Seminario "Ascoltare le immagini " all'istituto "Arturo Toscanini" di Ribera
Si svolgerà 7 maggio a Ribera, alle 17, nella sede dell'istituto superiore di studi musicali "Arturo Toscanini", il seminario "Ascoltare le immagini". A dirigere il seminario Luigi Giachino, docente di composizione al conservatorio statale di musica "Giuseppe Verdi" di Torino che svolgerà una relazione sul tema del seminario. Ai partecipanti al seminario sarà rilasciato, su richiesta, un certificato ai fini della valutazione in crediti formativi.
Su questa iniziativa il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi dichiara: "Grazie al lavoro di programmazione didattica svolto dal direttore Montesano e dal Consiglio Didattico offriamo ai cittadini opportunità formative gratuite di alta formazione musicale universitaria in questo caso afferente al segmento della ricerca".
L'ingresso è riservato al personale e ai docenti dell'istituto "Toscanini", ai rappresentanti della Provincia regionale di Agrigento e della Regione Sicilia, nonché alla stampa e al pubblico accreditato.
Sciacca, Mario Lazzano:" La città vuole il Prg "
Il consigliere provinciale del Pdl, Mario Lazzano, rende noto le problematiche irrisolte che ancora oggi affliggono Sciacca.
"La città langue con i problemi di sempre puntualmente non risolti, ci si accapiglia all'interno della pseudo maggioranza sulla nomina del nucleo di valutazione. Continuano a mancare infatti: Prg-Piano Commerciale, il Piano spiagge, il risanamento del centro storico, bonifica delle discariche abusive, l'attenzione per i quartieri degradati di San Giorgio, Cutrone, Sabella, Perriera, stazzone, zone della Marina, Porto ecc".
"All'intero Consiglio comunale di Sciacca - continua Lazzano -, ed in particolare a tutti i miei amici del Pdl dico: occhi bene aperti sulle varianti urbanistiche-stiamo, attenti che non si finisca con il cambiare destinazioni di terreni in agricolo, che diventa edificabile e/o agricolo che diventa commerciale. La Città è stanca di queste varianti estemporanee, la città vuole il Prg. Lo aspetta sin dal 1973 (ancora oggi vige il Piano comprensoriale n 6 e la Città è cresciuta a colpi di varianti facendo confusione".(zone commerciali con zone per l'edilizia scolastica, zone artigianali con zone per l'edilizia popolare e convenzionata). In ultimo - conclude il consigliere provinciale del Pdl - occorre che vengano assegnate le aree per l'edilizia popolare. Mentre la città attende tutte queste cose la maggioranza naviga a vista".
Comunicalo
Gli studenti del 'Don Bosco' Ribera incontrano il presidente D'Orsi
Alcuni alunni del II° Circolo Didattico Don Bosco di Ribera hanno visitato questa mattina il palazzo della Provincia Regionale di Agrigento.
Gli allievi accompagnati dalle professoresse Paola Bellavia, Maria Alessi , Silvana Buccheri Daniela Verde, Santina Ferrandelli, Antonella Amari, Rosalba Pipia e Daniela Geraci sono stati accolti dall'Assessore provinciale Mariano Ragusa e dal Sindaco di Ribera Carmelo Pace.
Il "tour" è iniziato con un viaggio tra le opere d'arte dell' ottocentesco "Magnifico Palazzo": dalla Scala Reale agli affreschi dell'aula "Giglia" passando per l'Encyclopedie di Diderot. Un itinerario culturale dentro la nostra storia molto apprezzato dai ragazzi e che ha rappresentato un' ulteriore occasione di riflessione sul 150° Anniversario dell' Unità D'Italia. Infatti, le vicende costruttive del Palazzo hanno, dal 1860, coinciso con gli eventi del Risorgimento Italiano.
Al termine della visita gli alunni hanno incontrato il Presidente Eugenio D'Orsi per una "lezione" politico - amministrativa sulle competenze delle Provincie italiane che ha suscitato nella scolaresca un vivace interesse. Al termine il Presidente, che ha risposto a tutte le domande poste dai ragazzi, dopo aver ricordato agli stessi l'impegno con cui la Provincia affronta le problematiche legate al mondo della scuola , ha congedato le classi esortando gli alunni ad "un maggiore impegno nello studio".