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Rassegna stampa del 6 maggio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
PROVINCIA. Le riunioni si terranno in via Acrone
D'Orsi sollecita il Consiglio: «Proposte da inserire»
Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, sollecita l'azione del Consiglio provinciale. Inviate al presidente di sala Giglia, Raimondo Buscemi, 2 proposte da inserire nel prossimo ordine del giorno del Consiglio provinciale. Si tratta della proposta del settore Infrastrutture relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio a seguito di sentenza del Giudice di Pace di Menfi e la proposta del settore Territorio e ambiente relativa al riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della società d'ambito Dedalo Ambiente, a seguito di aumento capitale. Dal primo gennaio fino alla fine di aprile aula "Giglia" si è riunita 11 volte, e in totale sono stati 5 i rinvii per mancanza del numero legale. In queste sedute, i consiglieri hanno approvato la proposta di modifica del regolamento della disciplina delle missioni e del rimborso spese sostenute dagli amministratori e la modifica del regolamento interno che consente la composizione di gruppi in Consiglio provinciale anche con meno di tre consiglieri se il gruppo politico di riferimento è rappresentato in almeno Parlamento o all'Ars. Il Consiglio ha poi respinto a maggioranza la proposta di modifica dello statuto del Consorzio universitario della provincia di Agrigento. Discusse alcune mozioni dei consiglieri Spoto e Avarello contro l'omofobia ed approvata la modifica del regolamento per la disciplina delle concessioni ed autorizzazioni e per l'applicazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche. Votata all'unanimità anche la modifica di un articolo dello statuto per la presenza obbligatoria in Giunta delle quote rosa. Il dibattito si è poi spostato sulle spese per la pubblicità istituzionale. Il Consiglio infine ha preso atto della relazione del presidente D'Orsi, sul primo semestre 2010. Ultimo appuntamento straordinario per celebrare la prima seduta dell'assemblea avvenuta il 25aprile del 1861. Adesso resta da definire la data del nuovo Consiglio provinciale che dovrà cambiare sede a seguito dei lavori di restauro dell'aula Giglia, che dureranno almeno un anno. Le nuove sedute dell'assemblea si terranno nell'aula "Silvia Pellegrino" nella sede della Provincia in via Acrone.
 
GESA. Nel vertice palermitano, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di rivedere tutto per riuscire a salvare i 66 posti di lavoro
Rifiuti, si riapre la partita sul bando - Sindacati: «Si può fermare tutto»
Confermato lo stato di agitazione e la richiesta di convocare un tavolo di concertazione tra le parti.! lavoratori preoccupati per il loro futuro.
Si apre un importante spiraglio per gli operatori ecologici della Gesa a rischio licenziamento a causa della rimodulazione dei servizi decisa da quasi tutti i sindaci dei comuni consorziati. Nella riunione tenutasi ieri a Palermo tra le Segreterie regionali Cgil Cisl e Uil e l'assessorato retto da Giosuè Marino ed alla presenza dei rappresentanti del Dipartimento energia e rifiuti, prima di discutere sull'art. 19 della legge 9/2010 sui rifiuti, i sindacati hanno evidenziato la problematica relativa alla gara di appalto di due anni che Gesa ha predisposto e che é stata approvata dall'assemblea dei soci, per la quale inizialmente derivava un esubero di 114 unità ora passati a circa 66 grazie alla scelta dei comuni di Agrigento e Favara di non licenziare nessuno e di mantenere gli stessi servizi. «In questa riunione - spiega il segretario provinciale della Uilcem Giovanni Manganella - è stato ribadito che la Restivo, pur svolgendo un lavoro ad altissimi livelli ed essendo assolutamente competente e preparata su tutti gli aspetti della questione, è in questa fase un commissario liquidatore e dovrebbe occuparsi della sola gestione ordinaria e l'assemblea dei soci non dovrebbe avere titolo per approvare l'emanazione di una nuova gara. Il dirigente generale Vincenzo Emanuele ha molti e assicurato e preso impegno, che interverrà per evitare atti che possono creare problematiche anche sociali e sulla scia di quanto avvenuto nell'Ato di Messina andare avanti con modalità che salvaguardano i livelli occupazionali». In sostanza, l'assessore Marino pare aprire alle segnalazioni dei sindacati ed il bando della durata di due anni sarebbe messo in forse, bloccando di fatto anche l'attuale rimodulazione dei servizi con i tagli al personale previsti da tutti i sindaci della Gesa ad eccezione di Favara ed Agrigento. Insomma, una situazione in evoluzione. «Ci auguriamo - spiega Alfonso Buscemi della Cgil provinciale - che tutto il tempo che rimane prima della nascita e la sua operatività delle S.R.R. possa venire utilizzato per produrre progetti e risorse economiche che servono per la costruzione di un impianto di compostaggio per l'acquisto dell'occorrente per la realizzazione della differenziata porta a porta per stipulare una seria convenzione con il Conai, tutte iniziative che certamente saranno utili a economizzare l'attuale gestione del servizio in questa Società d'Ambito senza ricorrere alla cosa più semplice al mondo, licenziare il personale e peggiorare il servizio fregandosene di preservare il nostro ambiente». Dal canto suo la Restivo ha già spiegato di avere individuato una strada, che vedrebbe i Comuni utilizzare il personale Gesa per servizi che in questo momento vengono realizzati con oneri a carico dei propri bilanci. Sul fronte degli stipendi di marzo e aprile che sta creando qualche preoccupazione tra i lavoratori, alla luce delle esperienze passate, il commissario ha più volte ricordato la firma della proroga all'Aipa per il servizio di riscossione o di aver ricevuto un'anticipazione di fondi. Rimane però aperto il fronte del debiti che i Comuni hanno con la Gesa e che in molti casi non sono stati pagati. 
 
RIMODULAZIONE DEL PERSONALE
Niente tagli a Favara e Agrigento
I Comuni di Agrigento e Favara sono attualmente gli unici ad aver deciso di mantenere per intero la dotazione organica, mentre gli altri presentato. una contrazione notevole. Le amministrazioni di Agrigento e Favara hanno infatti deciso di salvare i posti di lavoro e manterranno in servizio, rispettivamente le 149 e le 70 unità. Gli altri comuni, al momento, non fanno alcun passo indietro e così, ad esempio, Porto Empedode passerà da 32 a 26 lavoratori, Racalmuto da 14 ad 11, Raffadali da 20 ad 11 e Realmonte da 7 a 4, Castrofilippo da 10 a 6, Siculiana da 10 a 6. Quello che i sindacati chiedono che la rimodulazione avvenga senza tagli e che i Comuni si facciano carico dei lavoratori che ha attualmente in forze.
 
Lampedusa, via agli spot -  Ma turisti non arrivano
LAMPEDUSA. Gli spot pubblicitari per rilanciare e sponsorizzare l'immagine di Lampedusa, quelli promessi dai ministro Michela Vittoria Brambilla, sono partiti. Le prenotazioni di viaggi e vacanze sull'isola però continuano a non arrivate. Gli albergatori e i commercianti sono già sul piede di guerra. Esprimono delusione, chiedono interventi e minacciano di consegnare tutte le licenze commerciali "perché - dicono - non ci sono pili le condizioni per poter lavorare". "Gli albergatori ed i commercianti, ad oggi, non hanno beneficiato di nessun provvedimento da parte del Governo - scrive Antonio Martello, presidente del consorzio albergatori progetto isole Pelagie - . I provvedimenti assunti dal Governo risultano insufficienti per dare un'importante spinta all'economia isolana, se non supportati da una serie di misure. Lampedusa - prosegue Martello - è stata troppo spesso al centro delle cronache per gli sbarchi dei migranti e l'immagine turistica è stata danneggiata". 
 
PROVINCIA
Impresa e giovani
Oggi alle 9,30 nell'aula multimediale «Silvia Pellegrino» della Provincia, in via Acrone, convention «Diffondere, consolidare e sviluppare la cultura d'impresa tra i giovani quale presupposto fondamentale per la partecipazione ai programmi promossi dall'Unione Europea». 
 
LUDOTECA, PROGETTO CON LA VISITA AGLI «ARCHI»
Si avvia alla conclusione il progetto della cooperativa Gulliver che, per tutto l'inverno, ha gestito ed organizzato i servizi all'interno della Ludoteca "Aurora" della Provincia Regionale di Agrigento. Domani, la visita agli archi di Pasqua di San Biagio Platani, chiuderà il progetto. «L'attenzione al benessere dei dipendenti è alla base della nostra azione amministrativa - dice il Presidente D'Orsi - grazie al contributo di tutto il personale questo Ente è riuscito a raggiungere diversi traguardi". Uno spazio accogliente (la ludoteca è incastonato all'interno del bellissimo "Giardino Botanico" vero polmone verde della città) per trascorrere del tempo giocando. 
 
Michele Termini: «Noi sindaci siamo stati lasciati soli»
Ora si chiedono fatti. Messina: «Il caso in Parlamento»
Sdegno, indignazione voglia di riscatto. Sono i sentimenti che permeano il cuore di chi non ci sta a veder crollare, giorno dopo giorno, il centro storico. Vale per i consiglieri comunali Ennio Saeva ed Elisa Virone dei Popolari di Italia domani, ma anche per il sindaco di Campobello di Licata Michele Termini, responsabile regionale enti locali dell'Udc. Il deputato Ignazio Messina, capogruppo Idv in commissione Finanze e responsabile nazionale enti locali, alla nota inviata dai consiglieri comunali di palazzo dei Giganti e indirizzata a tutti i parlamentari della provincia di Agrigento, risponde con la promessa di "sostegno" nei confronti del Comune. "La messa in sicurezza, la salvaguardia e la valorizzazione del centro storico sono problemi che ci stanno a cuore - scrive Ignazio Messina - e saranno oggetto d'iniziative parlamentari per sollecitare l'intervento del Governo sia in relazione alle emergenze crolli, sia per individuare le possibilità di sostegno finanziario al risanamento programmato dal Comune". Nonostante "l'attuale piano particolareggiato del centro storico - aggiunge il deputato Idv - sia inadeguato, ci impegneremo per sostenere la riqualificazione urbana attraverso il coinvolgimento dei privati e dell'imprenditoria edile locale". "Il mancato inserimento nella Finanziaria di aiuti economici per il centro storico di Agrigento - hanno scritto invece i consiglieri Virone e Saeva - rappresenta l'emblema della politica degli annunci del governo Lombardo e di chi insieme a lui non ha fatto nulla per impedire che l'ennesima mortificazione nei confronti degli agrigentini fosse portata a termine". "Noi sindaci della Sicilia siamo stati lasciati soli - dice Michele Termini, a capo dell'amministrazione di Campobello - a combattere contro le inefficienze e promesse mancate. Esprimo piena solidarietà al sindaco Zambuto e dono la mia disponibilità per qualsiasi azione di protesta, anche eclatante, nei confronti delle istituzioni superiori". 
 
LA SICILIA
 
Marino ai sindacati: la dott. Restivo deve bloccare il bando
«Abbiamo interpellato l'assessore regionale ai rifiuti Giosué Marino e questi ci ha detto che, in base alla circolare emanata dal Dipartimento nello scorso mese di marzo, il bando per l'affidamento del servizio di igiene ambientale deve pubblicarlo la nuova Srr. Pertanto il liquidatore di Gesa deve fermarsi e non procedere oltre». Lo afferma Alfonso Buscemi della Cgil il quale, come del resto anche gli altri due sindacati (Nino Stella per la Cisl e Giovanni Manganella per la Uil), ha interessato i vertici della Regione siciliana attraverso i propri vertici regionali. «I nostri rappresentanti a Palermo - spiega - hanno partecipato ad una riunione con l'assessore Marino indetta per altre cose. Per l'occasione hanno illustrato la situazione di Agrigento ed il rappresentante del governo ha detto che la dott. Restivo deve fermarsi e non pubblicare il bando». Questa presa di posizione ha un po' spiazzato Teresa Restivo alla quale verbalmente, nel corso della riunione svoltasi a Palermo in presenza dei sindaci, era stato detto di procedere senz'altro al bando. «A questo punto aspetto una comunicazione ufficiale dal Dipartimento», é stata la sua reazione. Insomma aspetta che da Palermo finalmente giunga un po' di chiarezza. Peraltro che succederà se la nuova Srr non dovesse costituirsi e diventare operativa in tempo entro il 31 dicembre? A quel punto una ulteriore proroga (sarebbe la terza) non sarebbe possibile e i diciannove comuni di Gesa sarebbero invasi dalla spazzatura per chissà quanto tempo. Intanto sono stati rifatti i conti del personale necessario per garantire il servizio con il nuovo bando. Considerando anche le unità necessarie per le sostituzioni di quanti normalmente si assentano dal lavoro, che in un primo tempo non erano state calcolate, gli esuberi scendono a circa 60. Un buon risultato, ma i sindacati non sono egualmente soddisfatti: Buscemi, Manganella e Stella ribadiscono che non consentiranno il raglio di un solo posto di lavoro.
 
Agrigento, un crollo dietro l'altro dopo aver perduto i fondi
Ventotto miliardi stanziati, proprio come per Ortigia, ma sono stati spesi solo gli spiccioli e tutti gli altri perduti
AGRIGENTO. Il centro storico di Agrigento sta cadendo letteralmente a pezzi. L'ultimo crollo é quello del palazzo Lo Jacono, un edificio di pregio venuto giù la mattina di pasquetta, ma in realtà la zona più antica della città dei templi avrebbe dovuto essere oggi come Ortigia, con le sue casette perfettamente ristrutturate e restituite alla loro originaria bellezza, con i suoi monumenti ricostruiti in ogni loro parte così come erano all'origine, alcuni secoli addietro, quando vennero costruiti.
Sarebbe bastato applicare la legge clic ha consentito il recupero di Ortigia, utilizzare i soldi che vennero stanziati proprio per rimettere in sesto i quartieri più antichi di Agrigento. La legge fu unica: la numero 70 del 7 maggio 1976, prevedeva interventi per i due centri storici, quello di Agrigento e quello di Siracusa, ma mentre la città di Dionisio ha saputo utilizzare quelle risorse finanziarie, Agrigento ha buttato al vento un'occasione d'oro, forse più unica che rara. Quella legge stanziò tre miliardi delle vecchie lire. Allora erano finanziamenti a pioggia: non c'era bisogno - come avviene adesso - dei progetti approvati per avere la copertura finanziaria necessaria alla loro realizzazione. Con quei soldi si sarebbero dovuti sistemare i monumenti (in primo luogo le parecchie vetuste chiese malridotte), ma incentivare anche il recupero delle abitazioni private. Ma quelle risorse finanziarie non furono mai spese, andarono perdute ed allora nove anni dopo, esattamente 18 agosto 1985, venne approvata la legge numero 34: anche quest'ultima previde interventi per i tre capoluoghi e ad Agrigento stavolta toccarono ben 25 miliardi di lire. Una cosa da far girare la testa e che avrebbe potuto rivoltare il centro storico di Agrigento come un calzino. Invece anche stavolta le beghe di partito, l'incapacità di privilegiare gli interessi della città rispetto a quelli di bottega hanno prevalso. Di quella somme si è speso pochissimo, poco più di quattro miliardi e grazie anche alle battaglie dell'allora consigliere comunale e poi deputato regionale Lillo Micciché, da sempre in prima fila nella battaglia per la tutela ed il recupero dei quartieri antichi di Agrigento. Sono stati recuperati solo l'ex Collegio dei Padri Filippini (oggi destinato a Pinacoteca), il palazzo Tomasi, oggi ancora chiuso, e parzialmente il vecchio Museo civico. Per il resto nulla più.
Poi al danno si è aggiunta la beffa: visto che i soldi non erano stati utilizzati, nel 2004 la tabella relativa alle risorse economiche da destinare alla legge 70/76 ed alla legge 34/85 venne eliminata.
Sostanzialmente le due normative sono state vanificate, rese prive degli strumenti operativi. Ora il recupero degli edifici di pregio avviene in modo diverso: ci vuole il progetto esecutivo con il quale si partecipa agli appositi bandi che vengono pubblicati dalla Regione. Si fa una graduatoria alla quale si concorre con altre città. Insomma il finanziamento non sempre è sicuro. Ci sarebbe da mangiarsi le mani per l'occasione perduta tra gli anni '80 e gli anni '90, ma c'é anche da ricercare delle responsabilità politiche ben precise per la mancata utilizzazione di queste risorse.
 
PROVINCIA
Il Consiglio deve cambiare sede per lavori
Il Presidente della Provincia D'Orsi ha inviato al Presidente del Consiglio Buscemi due proposte da inserire nel prossimo ordine del giorno del Consiglio Provinciale. Resta da definire la data del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà cambiare sede a seguito dei lavori di restauro ed ebanisteria dell'Aula Ciglia che impegnerà le ditte aggiudicatarie per almeno un anno. Le nuove sedute del Consiglio Provinciale si terranno nell'aula 2Silvia Pellegrino" nella sede della Provincia di Via Acrone.
 
PROVINCIA
Infoday 2011 stamattina nell'aula Pellegrino
 Questa mattina, dalle 9.30 in poi, l'aula multimediale "Silvia Pellegrino" della Provincia, ospiterà l'incontro " Info Day 2011", una giornata di studi, organizzata dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia in collaborazione con l'Agenzia Nazionale peri Giovani, l'Unione degli assessorati. La rete italiana Euro desk, struttura operativa del programma comunitario Gioventù in Azione, con il suo team di esperti, fornirà tutti gli elementi informativi e orienativi per ciò che riguarda il mondo del lavoro.
 
Ci sono due milioni non spesi
Fanno parte dei 18 finanziati nel 2005 per le emergenze dei centri storici di Agrigento e Naro
finanziati nel 2005. Mentre il Comune é a caccia di soldi per destinarli agli interventi di messa in sicurezza degli edifici pericolanti ricadenti nel centro storico, ci sono ancora - non spesi - due milioni di euro dei diciotto finanziati nel 2005 proprio per le situazioni di emergenza che si erano verificate nei centri storici di Agrigento e Naro. Lo ha ricordato l'ex vicepresidente della Regione Michele Cimino che in quel periodo era anche assessore alla Protezione civile e quindi affrontò il prima persona tutta la problematica che attualmente sta tenendo sulle spine tecnico, amministratori e parecchi abitanti delle zone interessate. Ma il sindaco Marco Zambuto e l'assessore comunale ai lavori pubblici ed alla protezione civile Renato Buscaglia preferiscono non toccare quei soldi. "Sono le risorse finanziarie - spiega il primo - rese disponibili dall'ordinanza 3450 del 2005. Erano circa diciotto milioni di euro: di questi due milioni ancora non sono stati spesi, come ci viene confermato anche dall'Ufficio provinciale del Dipartimento regionale della Protezione civile, ma essi risultano tuttavia impegnati. Infatti sono già previsti circa trecentomila euro per i lavori di puntellamento in corso di realizzazione all'interno della Cattedrale e per il monitoraggio della zona, anche con alcune consulenze specialistiche universitarie, tanto di carattere superficiale che geognostico". La rimanente somma di un milione e 700 mila euro invece é destinata a finanziare il primo stralcio della cosiddetta via di fuga, perla cui completa realizzazione, come viene precisato da un comunicato del Comune, é richiesto un impegno complessivo di circa sei milioni e cinquecentomila euro. "Evidentemente - aggiunge Buscaglia - l'importo attualmente destinato alla via di fuga può essere impiegato per altri scopi, ma non dobbiamo dimenticare come la realizzazione ditale opera sia stata sempre considerata come assolutamente prioritaria. Qui oggi il problema vero é quello di avere urgentemente nuove e significative risorse da utilizzare con procedure non ordinarie. Il resto non serve".
A questo punto si impone un ragionamento: servono oggi parecchi soldi per rendere sicure alcune zone del centro storico che costituiscono una minaccia perla pubblica incolumità. Dall'altro lato ci sono un milione e 700 mila euro fermi per un'opera che sta avendo parecchie difficoltà ad andare avanti. Ieri mattina sono tornati ad incontrarsi i tecnici del Comune, compreso Buscaglia, quelli del Genio civile e quelli della Protezione civile per fare il punto proprio su questa vicenda: é stato ribadito che sono invia di rilascio i nullaosta del Genio civile e della Soprintendenza ai beni culturali, ma di concreto ancora nulla. Tra l'altro con un milione e 700 mila euro (dei sei e mezzo necessari) si potrà realizzare uno stralcio funzionale? se la risposta é si, allora potrebbe anche valere fa pena di tenere questi soldi dilato ed aspettare l'approvazione del progetto e quindi avviare l'opera. Se invece poi, una volta spese le somme disponibili, il cantiere dovrà fermarsi (chissà per quanto tempo) inattesa dell'arrivo dei rimanenti quattro milioni e 800 mila euro tanto varrebbe destinare il milione e 700 mila euro alla messa in sicurezza degli edifici pericolanti e chiedere per intero poi il finanziamento perla via di fuga. Sono valutazioni che è opportuno fare allo scopo di poter procedere alla fine alla scelta migliore nell'interesse della 
 
L'ammutinamento dei sindaci
RIFIUTI. ATO AG1. Diserteranno per protesta l'assemblea per la costituzione della Srr
I sindaci dei Comuni che aderivano all'Ato rifiuti Agi, oggi in liquidazione, non parteciperanno alla riunione del prossimo 9maggio alla Provincia, convocata per i primi adempimenti riguardanti la costituzione della Srr (Società per la regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti). Si tratta di un passaggio della riforma prevista nella legge regionale che riduce a 10 le strutture che gestiscono i rifiuti in Sicilia, una per provincia più le isole minori. Gli Enti locali appartenenti all'Ato sono convocati dalla Provincia per l'assemblea di insediamento e per l'approvazione della convenzione e dello statuto. La posizione assunta dagli amministratori di 17 Comuni del versante centro occidentale della provincia, con a capo Sciacca, scaturisce dalla volontà di contestare le scelte del governo regionale di non salvaguardare gli Ato che si sono distinti in tema di gestione del servizio e di diffusione della raccolta differenziata. E nella delibera che i Comuni hanno approvato, si legge, tra le altre cose, che la scelta scaturisce dalla considerazione «che in tutti questi anni di attività la Sogeir ha pagato regolarmente gli stipendi a tutti i dipendenti ed i contributi previdenziali ed assistenziali e non ha mai avuto nessuna giornata di sciopero e/o di disservizio; che il costo di raccolta è un costo sostenibile per le amministrazioni comunali e consente una copertura media del 70 per cento della Tarsu, cosa che non avverrebbe con la istituzione della Srr».
Per quanto riguarda la mancata partecipazione annunciata dagli amministratori dellAto Agi, la legge parla chiaro: per i sindaci che non daranno corso agli adempimenti necessari, è prevista la nomina di commissari straordinari con poteri sostitutivi prevedendo per gli stessi sindaci la decadenza di rappresentanza dell'ente locale. «Al fine di evitare un inutile sperpero di denaro pubblico - hanno commentato ieri i consiglieri provinciali Nicola Testone e Ezio Di Prima - è auspicabile che tutti i sindaci, in attesa di nuove norme, si rechino all'assemblea». Al di là di questa plateale contestazione, i 16 Comuni interessati sperano che, scomparso ormai definitivamente l'Ato, si possa in qualche modo salvare l'esperienza gestionale della Sogeir attraverso il disegno di legge che sarà in discussione nei prossimi giorni e che prevede la creazione di una Srr con all'interno le aree geografiche cosiddette virtuose. Di certo c'è che siamo di fronte ad una questione che, come tutti i passaggi che hanno caratterizzato la gestione dei rifiuti, ha dei riflessi di carattere politico e tutto è ancora possibile.
 
AGRIGENTOFLASH
 
Un Consiglio provinciale straordinario sull'Università
Un Consiglio provinciale straordinario sull'Università. E' quel che chiedono il presidente Buscemi e i consiglieri provinciali Roberto Gallo, Lazzano, Paci , Ruvolo, Spoto, Avarello, Zarbo, Testone, Di Prima, Gallo Afflitto, Girasole, Picone, D'Angelo Giovanni, Bennici, Ripepe, Terrazzino. "Di recente - sottolineano i consiglieri - la gestione del Consorzio Universitario Provincia di Agrigento sta preoccupando non poco la nostra Comunita' Provinciale Agrigentina per via di molti segnali negativi . Infatti la gestione ordinaria non ha avuto quel cambiamento auspicato dal Consiglio Provinciale , attraverso le istanza di diversi commissioni, che voleva e vuole una gestione orientata a nuovi titoli di studio che valorizzino il territorio e che a cascata portino sviluppo ed occupazione alla nostra Provincia . Un cambiamento che doveva metter fine all'Universita', di fatto, utilizzata per le carriere di professorini Palermitani e per le solite clientele interne ed esterne dell'Universita' di Palermo e dei soci del CUPA (l'Ente Provincia in testa). Considerato che a ciò si aggiunge una gestione amministrativa scarsamente efficiente, se non inefficiente, che ha portato ad uno sbilanciamento di 300 mila euro, somma senza la quale non si potra' realizzare il Bilancio 2011, e che quasi sicuramente dovra' uscire dal Bilancio Provinciale 2011 con i problemi che sappiamo... Valutato - proseguono - che questa situazione non è stata gestita con massima trasparenza nei confronti del Consiglio Provinciale , ed in particolare della Commissione Consiliare Cultura che in diverse occasioni si è incontrata col presidente del Cupa professor Mifsud e col dirigente amministrativo dottor Vella. Infatti solo di recente si è saputo di tale situazione amministrativa e contabile . Tutto cio' mette a rischio l'esistenza stessa dell'Universita' di Agrigento. Situazione inaccettabile e disastrosa per le Genti Agrigentine e per l'immagine stessa della nostra provincia". Infine consiglieri ritengono "intollerabile che il presidente D'Orsi non ha ritenuto di organizzare un incontro tra Il Consiglio Provinciale ed il Cda del Cupa con in testa il professor Mifsud"
 
Provincia, conclusione del progetto della coop Gulliver
Si avvia alla conclusione il progetto della cooperativa Gulliver che, per tutto l'inverno, ha gestito ed organizzato i servizi all'interno della Ludoteca "Aurora" della Provincia Regionale di Agrigento. Un progetto che ha avuto l'obiettivo di accrescere il benessere delle "risorse umane" dell'Ente con un servizio innovativo che ha rivolto le sue iniziative alle famiglie dei dipendenti e che è diventato, in poco tempo, un punto di riferimento per genitori e bambini. Uno spazio accogliente (la ludoteca è incastonato all'interno del bellissimo "Giardino Botanico" vero polmone verde della città) per trascorrere del tempo giocando. Un luogo di apprendimento e di socializzazione stimolante dove personale qualificato ha organizzato feste a tema e gite di istruzione. Giorno 7 maggio, la visita agli archi di Pasqua di San Biagio Platani, chiuderà il progetto. L'attenzione al benessere dei dipendenti è alla base della nostra azione amministrativa - dice il Presidente D'Orsi - grazie al contributo di tutto il personale questo Ente è riuscito a raggiungere diversi traguardi".
 
Prossimo trasferimento del Consiglio provinciale in via Acrone
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha inviato al Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi due proposte da inserire nel prossimo ordine del giorno del Consiglio Provinciale. Si tratta della proposta n.7 del 24/03/11 del settore Infrastrutture relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio a seguito di sentenza del Giudice di Pace di Menfi e la proposta n. 3 del 22/02/11 del settore Territorio e Ambiente relativa al riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della Società Dedalo Ambiente AG3 - S.p.A. a seguito di aumento capitale. Resta da definire la data del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà cambiare sede a seguito dei lavori di restauro ed ebanisteria dell'Aula Giglia che impegnerà le ditte aggiudicatarie per almeno un anno. Le nuove sedute del Consiglio Provinciale si terranno nell'aula "Silvia Pellegrino" nella sede della Provincia di Via Acrone.
 
INFOAGRIGENTO
 
Giovani e lavoro: la Provincia 
I giovani e il lavoro: scende in campo domani la Provincia Regionale di Agrigento per l'INFO DAY 2011. Una giornata di studi, organizzata dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per i Giovani, l'Unione degli assessorati e la rete italiana Eurodesk, per approfondimenti sul programma europeo Gioventù in Azione. L'incontro con esperti di Eurodesk (struttura operativa del programma comunitario Gioventù in Azione, dedicata all'informazione e all'orientamento) si svolgerà domani 6 maggio, alle ore 9.30 nell'aula multimediale "Silvia Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento (Via Acrone). L'incontro è rivolto a tutti i giovani , ai rappresentanti dei Comuni, associazioni ed alle scuole. Parteciperà l'Europarlamentare Rosario Crocetta. "Una grande opportunità per i giovani - dice il Presidente D'Orsi - spiegare le Azioni del programma comunitario è fondamentale per acquisire quelle conoscenze di base per poter accedere ai finanziamenti". Per informazioni è possibile contattare l'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia Regionale di Agrigento. 
 
SICILIA 24H
 
Il Presidente D'Orsi chiede l'inserimento di alcuni punti nel prossimo Consiglio Provinciale
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha inviato al Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi due proposte da inserire nel prossimo ordine del giorno del Consiglio Provinciale. Si tratta della proposta n.7 del 24/03/11 del settore Infrastrutture relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio a seguito di sentenza del Giudice di Pace di Menfi e la proposta n. 3 del 22/02/11 del settore Territorio e Ambiente  relativa al riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della Società Dedalo Ambiente AG3 - S.p.A. a seguito di aumento capitale. Resta da definire la data del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà cambiare sede a seguito dei lavori di restauro ed ebanisteria dell'Aula Giglia che impegnerà le ditte aggiudicatarie per almeno un anno. Le nuove sedute del Consiglio Provinciale si terranno nell'aula "Silvia Pellegrino" nella sede della Provincia di Via Acrone.
Ludoteca della Provincia, piccoli ospiti visitano gli Archi di Pasqua di San Biagio Platani
Si avvia alla conclusione il progetto della cooperativa Gulliver che, per tutto l'inverno, ha gestito ed organizzato i servizi all'interno della Ludoteca "Aurora" della Provincia Regionale di Agrigento.
Un progetto che ha avuto l'obiettivo di accrescere il benessere delle "risorse umane" dell'Ente con un  servizio innovativo che ha rivolto le sue iniziative alle famiglie dei dipendenti e che è  diventato, in poco tempo,  un punto di riferimento per  genitori e bambini. Uno spazio accogliente (la ludoteca è incastonato all'interno del bellissimo "Giardino Botanico" vero polmone verde della città) per trascorrere del tempo giocando. Un luogo di apprendimento e di socializzazione stimolante dove personale qualificato ha organizzato feste a tema e gite di istruzione. Giorno 7 maggio,  la visita agli archi di Pasqua di San Biagio Platani, chiuderà il progetto. L'attenzione al  benessere dei dipendenti è alla base della nostra azione amministrativa - dice il Presidente D'Orsi -  grazie al contributo di tutto il personale questo Ente è riuscito  a raggiungere diversi  traguardi".
 
A Calamonaci nuove adesioni Mpa: il plauso del presidente D'Orsi
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente al Capogruppo Mpa al Consiglio Provinciale Totò Scozzari ed ai componenti del Gruppo Mpa in seno al Consiglio Provinciale plaudono all'adesione dell'assessore al Comune di Calamonaci Pellegrino Spinelli all' MPA. Il Presidente D'Orsi e l'intero Gruppo Consiliare dell'MPA della Provincia augurano all'Assessore Spinelli un proficuo lavoro. 
 
Centro storico di Agrigento, Lazzano (Pdl): "Dalla politica regionale solo disinteresse"
Il consigliere provinciale di Agrigento Mario Lazzano interviene sul centro storico di Agrigento, nella fattispecie sul disinteresse del governo regionale verso quella necessaria opera di recupero del vecchio quartiere della città, che oggi rappresenta il simbolo del degrado e dell'abbandono, ma soprattutto un vero e proprio pericolo per l'incolumità pubblica. " E' stata approvata la Finanziaria Regionale  e nessuna somma è stata destinata al Centro Storico di Agrigento che cade a pezzi  nonostante le tante rassicurazioni date al Sindaco Zambuto. Al contrario sono state approvate misure clientelari quali la elargizione di contributi a pioggia per "fantomatici Centri Studi" sperperando denaro alla faccia dei precari e di tutti gli Enti di Formazione Professionale che vengono quotidianamente beffati. Ridotti anche i fondi agli Atenei Universitari. A questo punto ci si chiede ,può un governo illegittimo che non ha avuto il consenso popolare bensi' nato da un vergognoso ribaltone fare e disfare quello che vuole in beffa al popolo sovrano? Può ancora nel caso della nostra Provincia prendere per i "fondelli" anche il suo Presidente della Provincia D'Orsi con la vicenda Aeroporto? La cosa più seria che questo governo può fare è quella di rassegnare le dimissioni e dare la parola a tutto il popolo Siciliano.In questo triste momento per la Città di Agrigento e per tutta la Sicilia occorre che tutte le forze politiche di opposizione al Governo Lombardo si uniscano per presentare una mozione di sfiducia.
Auspico che il Governo Nazionale dia un segnale forte alla Città di Agrigento con un cospicuo finanziamento per il centro storico".
 
LAVALLEDEITEMPLI.NET
 
Università utilizzata per carriere e per le solite clientele. Chiesto un Consiglio provinciale straordinario urgente
La richiesta che vede come primo firmatario il consigliere Gallo Roberto è stata sottoscritta da ben altri sedici consiglieri:, Lazzano, Paci, Ruvolo, Spoto, Avarello, Zarbo, Testone, Di Prima, Gallo Afflitto, Girasole, Picone, D'Angelo Giovanni, Bennici, Ripepe, Terrazzino ed il Presidente Buscemi. Un consiglio straordinario che non mancherà di suscitare ulteriori strascichi, visto come la gestione del Consorzio Universitario di Agrigento, sta mettendo a rischio l'esistenza stessa del polo universitario.
Questo, il testo integrale del documento:
PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
AGRIGENTO  LI  05 MAGGIO 2011
DA   CONSIGLIERI PROVINCIALI  A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE RAIMONDO BUSCEMI
P/C  A PRESIDENTE DELLA PROVINCIA EUGENIO D'ORSI
PREMESSO  che   di recente la gestione del Consorzio Universitario Provincia di Agrigento (CUPA) sta preoccupando non poco la nostra Comunita' Provinciale Agrigentina per via di molti segnali negativi . Infatti la gestione ordinaria non ha avuto quel cambiamento auspicato dal Consiglio Provinciale , attraverso le istanza di diversi commissioni, che voleva e vuole una gestione orientata a nuovi titoli di studio che valorizzino il territorio e che a cascata portino sviluppo ed occupazione alla nostra Provincia . Un cambiamento che doveva metter fine all'Universita' , di fatto, utilizzata per le carriere di professorini Palermitani e per le solite clientele interne ed esterne dell'Universita' di Palermo e dei soci del CUPA (l'Ente Provincia in testa )...
CONSIDERATO che a quanto detto si aggiunge una gestione amministrativa scarsamente efficiente , se non inefficiente , che ha portato ad uno sbilanciamento di euro 300.000 (trecentomila euro). Somma senza la quale non si potra' realizzare il Bilancio 2011. Somma che quasi sicuramente dovra' uscire dal Bilancio Provinciale 2011  con i problemi che sappiamo...
VALUTATO che questa situazione non è stata gestita con massima trasparenza nei confronti del Consiglio Provinciale , ed in particolare della Commissione Consiliare Cultura che in diverse occasioni si è incontrata col presidente del CUPA prof Mifsud e col dir. Amm/vo dr. Vella. Infatti solo di recente si è saputo di tale situazione amm/va e contabile . Tutto cio' mette a rischio l'esistenza stessa dell'Universita' di Agrigento. Situazione inaccettabile e disastrosa per le Genti Agrigentine e per l'immagine stessa della nostra provincia.
TENUTO CONTO   del fatto INTOLLERABILE  che il presidente D'Orsi non ha ritenuto di organizzare un incontro tra Il Consiglio Provinciale ed il C.d.A. del CUPA con in testa il Prof. Mifsud...
PER TUTTI QUESTI MOTIVI ED ALTRI NON MENZIONATI I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI PROVINCIALI CHIEDONO  UN CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO URGENTE SU "UNIVERSITA' DI AGRIGENTO , STATO DELL'ARTE E PROSPETTIVE ".
 
AGRIGENTOWEB
 
Il Presidente D'Orsi chiede l'inserimento di alcuni punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Provinciale
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha inviato al Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi due proposte da inserire nel prossimo ordine del giorno del Consiglio Provinciale.
Si tratta della proposta n.7 del 24/03/11 del settore Infrastrutture relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio a seguito di sentenza del Giudice di Pace di Menfi e la proposta n. 3 del 22/02/11 del settore Territorio e Ambiente relativa al riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della Società Dedalo Ambiente AG3 - S.p.A. a seguito di aumento capitale. Resta da definire la data del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà cambiare sede a seguito dei lavori di restauro ed ebanisteria dell'Aula Giglia che impegnerà le ditte aggiudicatarie per almeno un anno. Le nuove sedute del Consiglio Provinciale si terranno nell'aula "Silvia Pellegrino" nella sede della Provincia di Via Acrone.
 
COMUNICALO
 
Agrigento, concluso il progetto della ludoteca provinciale
Si avvia alla conclusione il progetto della cooperativa Gulliver che, per tutto l'inverno, ha gestito ed organizzato i servizi all'interno della ludoteca "Aurora" della Provincia Regionale di Agrigento. Un progetto che ha avuto l'obiettivo di accrescere il benessere delle "risorse umane" dell'Ente con un  servizio innovativo che ha rivolto le sue iniziative alle famiglie dei dipendenti e che è  diventato, in poco tempo,  un punto di riferimento per  genitori e bambini. Uno spazio accogliente (la ludoteca è incastonato all'interno del bellissimo "Giardino Botanico" vero polmone verde della città) per trascorrere del tempo giocando. Un luogo di apprendimento e di socializzazione stimolante dove personale qualificato ha organizzato feste a tema e gite di istruzione. Giorno 7 maggio,  la visita agli archi di Pasqua di San Biagio Platani, chiuderà il progetto. L'attenzione al  benessere dei dipendenti è alla base della nostra azione amministrativa - dice il presidente D'Orsi -  grazie al contributo di tutto il personale questo Ente è riuscito  a raggiungere diversi  traguardi".

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