GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA. Intanto nasce una polemica tra l'amministrazione attiva ed il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi
Nuova giunta D'Orsi - Il presidente oggi scioglierà tutti i nodi
Giornata decisiva per la rimodulazione della giunta provinciale. D'Orsi ha tracciato le linee guida per l'assegnazione delle deleghe ai 10 assessori. Nessuna indiscrezione al momento, perché il presidente ha chiesto ancora altre ore per poter riflettere, ma stamattina scioglierà i nodi. Ieri il presidente ha accusato "amnesie" e non ricordava le indicazioni che ha dato per l'assegnazione dei settori agli assessori, intanto nasce una polemica tra l'amministrazione attiva ed il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi. "Il numero delle sedute - spiega Buscemi in una nota - è stata drasticamente ridotto per mancanza di proposte e di delibere inviate dalla Giunta Provinciale e dai vari settori dell'Amministrazione attiva. Questa situazione ha altresì prodotto un risparmio economico considerevole per il bilancio provinciale legato alla mancata corresponsione del gettone di presenza. Si ricorda che il Consiglio Provinciale delibera in base alle proposte inviate dall'Amministrazione e non inseguito, al solo inserimento nell'ordine del giorno di due debiti fuori bilancio, arrivati, tra l'altro dopo settimane di silenzio. Questa Presidenza già da alcune settimane ha sollecitato l'invio del Bilancio di previsione 2011, vero strumento per la programmazione e l'amministrazione del territorio provinciale, senza avere avuto alcuna risposta. Ciò è, molto probabilmente, legato alle frequenti rimodulazioni che la Giunta provinciale ha subito nel corso di questi mesi con l'avvicendamento di numerosi assessori e deleghe, tale da generare un clima di confusione politica che ha prodotto la paralisi della macchina amministrativa dell'Ente. Inoltre - conclude il presidente - i frequenti rinvii per mancanza del numero legale hanno, spesso, assunto un carattere politico per l'effettiva assenza in una maggioranza a sostegno della Giunta Provinciale". Intanto l'Aula Giglia si rifà il look. L'Aula del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un anno. Sono già iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia sarà libera da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo lo stile della pittura decorativa della fine del 1900 che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso. I lavori saranno diretti dall'architetto Tommaso Avola e dal geometra Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'Ingegnere Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dalla Storica dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di Via Acrone.
Politico di lungo corso, è sostenuto dai partiti Pdl, Mpa, Pid, Forza del Sud e da due liste civiche Per Favava e Favara Futura
Manganella presenta il suo programma: «Sarò un sindaco di lotta e di governo»
Oggi incontrerà i dipendenti comunali e i contrattisti. La speranza: «Vogliamo diventare una città normale». Il candidato a sindaco ha aperto la sua campagna elettorale nella sala teatro delle suore bocconiste. Ecco il programma.
Nella sala-teatro delle suore bocconiste, il candidato sindaco Rosario Manganella ha aperto offìcialmente domenica mattina la campagna elettorale. Con il deputato regionale del Pdl Nino Bosco, i consiglieri provinciali Salvatore Montaperto e Gaetano Nobile, promotori rispettivamente delle liste civiche "Per Favara" e "Favara Futura", il medico Giovanni Alaimo per il Pid, Mario Chiapparo per 'Forza del Sud", Angelo Messinese per l'MpA (che fa parte della squadra assessoriale, Giuseppe Pitruzzella per il Movimento indipendentista siciliano). Manganella è sostenuto da quattro partiti e due liste di appoggio. Politico di lungo corso (è stato consigliere provinciale e vice sindaco alla fine degli anni '80), ha anche diretto il consorzio del Voltano quando l'acqua era un affare pubblico. "Favara ha bisogno di diventare un paese normale - dice - superando la lunga fase emergenziale. Ci vorrà impegno e passione mari tengo che possiamo farcela". Presentandosi ai suoi elettori, ha puntualizzato di non avere la bacchetta magica ma ciò non vuole essere una dichiarazione di resa. "Le criticità sono sotto gli occhi di tutti - continua - e non possiamo permetterci il lusso di farle incancrenire. Bisogna enucleare il male da un corpo sofferente, ma occorre che l'ammalato collabori, risponda alle sollecitazioni". Oggi Manganella incontrerà i dipendenti comunali che prestano servizio nella sede municipale di piazza Cavour, mentre domani quelli a tempo determinato, i cosiddetti "contrattisti" (ex articolisti ed ex Lsu) che sperano in un posto di lavoro stabile e, possibilmente, full time. "Ci sono grandi questioni da risolvere - aggiunge-, come quella del centro storico che continua a cadere a pezzi, con gravi rischi per l'incolumità pubblica e privata, e della disoccupazione, ma anche piccole come quella di corrispondere alle richieste degli anziani che sollecitano la riapertura dell'unico vespasiano della città". Proprio in tempi non sospetti Manganella aveva allestito un tavolo davanti alla sede municipale raccogliendo firme per rimettere in funzione il bagno pubblico di piazza Cavour. Non sono da menu i problemi della viabilità, acuiti dalla chiusura di numerose strade perché lungo il loro percorso si è accertato che insistono immobili fatiscenti e pronti a venir giù. "Se sarò eletto - conclude Manganella - sarò sindaco di lotta e di governo nel senso che non amministrerò l'esistente ma cercherò di ottenere quello che a Favara è stato negato negli ultimi decenni".
Presa di posizione polemica Pdl
«L'Mpa sapeva sulla centrale» - Ragusa:«L'onorevole mente»
RIBERA. Sulla vicenda della "crisi" aperta in pratica all'interno della giunta di Carmelo Pace con la sortita del coordinatore del Pid Paolo Caternicchia irrompe il deputato nazionale saccense del Pdl Giuseppe Marinello. Dopo aver definito alquanto "rustico" l'intervento dei "Popolari" che hanno chiesto l'azzeramento della giunta Pace non con un do- cimento politico, ma con una richiesta "orale" al sindaco, Mari- nello ha commentato anche la vicenda della realizzazione della centrale a biomasse di contrada Castellana. L'esponente politico saccense ha lanciato una precisa accusa agli uomini dell'Mpa, in particolare all'onorevole Di Mauro, che avrebbe rilasciato l'autorizzazione, secondo Marinello, e all'assessore provinciale Mariano Ragusa, che non potevano non conoscere l'iniziativa contestata dalla città. Sulla presa di Posizione di Ragusa ha replicato a Marinello sostenendo che questi "mente sapendo di mentire" su quanto accaduto e ha dato la disponibilità una volta per tutte a confrontarsi con Marinello alla presenza dell'imprenditore che ha avuto rilasciata l'autorizzazione in un pubblico dibattito per chiarire quanto accaduto. Ragusa ha anche sostenuto che i rapporti a livello locale l'Mpa li ha tenuti con gli esponenti locali e non con Marinello.
LA SICILIA
Il commissario dello Stato dà il via libera alla manovra
Bocciato solo un comma del Bilancio sulla pensione dei dipendenti Eas
PALERMO. Il temuto terremoto non c'è stato. Il commissario dello Stato, Carmelo Aronica, ha impugnato solo un comma dell'art. 3 del Bilancio della Regione, relativo al paramento della pensione ai 598 dipendenti dell'Eas. Eccepisce che non vengono quantificate né indicate le risorse cui far fronte agli oneri per il pagamento delle pensioni ai dipendenti dell'Eas. Senza andare troppo per le lunghe, fa riferimento all'art. 81 della Costituzione relativo alla obbligatorietà della indicazione della copertura di ogni spesa pubblica Obbligo cui è venuto meno il legislatore siciliano. Si è appreso che la parte del bilancio più temuta, quella relativa alla copertura di spese con i fondi Fas, non sarebbe stata contestata perché, detto in termini molto semplici, ove entro il 31luglio non venga data esecutività alla delibera del Cipe, alle spese previste con quei fondi si farà fronte con capitoli già indicati nel documento. L'Ars potrà approvare un ordine del giorno con cui si autorizza il governo della Regione a promulgare il bilancio senza la parte impugnata.
La decisione del commissario dello Stato soddisfa l'assessore Gaetano Armao: «Bilancio regionale e Legge finanziaria passano sostanzialmente esenti da rilievi l'esame di costituzionalità del commissario dello Stato. Bilancio e Finanziaria inizieranno a dispiegare i propri effetti. Tra le più significative voci di spesa vanno evidenziate: una contrazione dei contributi erogati fino all'anno scorso attraverso la cosiddetta tabella H, che passano dai 57,642 milioni del 2010 ai 52,822 milioni del 2011; una contrazione dei trasferimenti in favore degli enti locali, che da 913 milioni passano ai 750, fermo restando che per effetto della soppressione di gran parte delle riserve di legge, ad eccezione di quelle che potranno essere apprezzate dall'Assessore alle autonomie locali nel confronto con la conferenza Regione-Autonomie locali, i Comuni siciliani finiranno col ricevere un importo maggiore di quello ricevuto nel 2010; un'area di contrazione delle spese per il funzionamento della macchina amministrativa regionale, che da 117 mln passa ai 109,8; una riduzione degli affitti che passano dai 47,8 mln a 46 mln; una riduzione delle spese per beni e servizi che da 124 mm passano a 109 mln; una riduzione media del 2,5' di tutti i trasferimenti in favore delle società regionali. Ovviamente, non è d'accordo Cateno De Luca (Sicilia Vera): «Vi erano e vi sono grossi nodi irrisolti in quel bilancio soprattutto sulla copertura del comparto sanità e in altre voci significative. Col rispetto dovuto al commissario dello Stato voglio, tra l'altro, ricordare che i fondi Fas impegnati a copertura di numerose spese nel bilancio e nella finanziaria superano i 5 miliardi di euro, ma la dotazione del Fas 2006- 2013 è di circa 3 miliardi e 600 milioni. Vi sono poi altri 5 miliardi di euro di debiti delle aziende partecipate che continuano a non essere presi in considerazione. Il governo Lombardo dovrebbe ringraziarci perché abbiamo impedito di mettere in arto l'ennesima finanziaria bancomat e il commissario non ha ritenuto di impugnarla essendosi commosso per l'inutilità delle norme contenute e per il costante piagnisteo che in questi cinque giorni, in barba all'autonomia, il governo regionale ha messo in atto». Per Rudy Maira (Pid), il bilancio rimane sempre sub iudice, in ordine ad entrate incertissime coperte ancora una volta con mutui che appesantiscono la già asfittica capacità di spesa della Regione». Opposto il parere in casa dell'Mpa. Francesco Musotto: «La conferma sostanziale dell'impianto del bilancio e della finanziaria, certifica la validità delle intuizioni sostenute da questo governo anche in sede parlamentare: una legge snella che affronti le riforme di settore secondo un preciso percorso a tappe. Lino Leanza: "Si certifica il lavoro serio condotto dal governo Lombardo e dall'Ars per una legge di rigore. Ora è tempo di mettere mano alle successive riforme per proseguire sul cammino del rinnovamento intrapreso".
Il commissario dello Stato non contesta la finanziaria, E, come sostiene Rudy Maira (Pid), «Cosa avrebbe dovuto impugnare, una finanziaria che non c'è?».
Millenni di emergenze e tanti soldi sborsati
Sono secoli ormai che si susseguono gli interventi sulla Cattedrale di San Gerlando per evitare che, prima o poi, finisca per crollare privando la città di un monumento ormai millenario, testimonianza del brillante passato di Agrigento. Di dissesti statici di dimensioni più o meno rilevanti nella zona nord, e che quindi hanno interessato il Duomo, si ha notizia fin dal 1315 e nel 1362 si ebbe il crollo quasi completo dell'edificio. Nel corso dei secoli si sono avuti parecchi altri interventi per consolidare la Cattedrale, ma malgrado tutto i fenomeni di 'scivolamento" verso valle si sono sempre ripetuti. Tuttavia è soltanto nel corso del secolo passato che si è cominciato a pensare alla necessità di consolidare il costone: è del 1926 la proposta del provveditorato alle opere pubbliche della Sicilia di inserire il centro abitato di Girgenti tra quelli da consolidare a carico dello Stato. La proposta tuttavia non venne accolta. Tutto ciò ha reso indispensabili continui interventi sul fabbricato del Duomo anche nel corso degli ultimi 120 anni. Alcuni lavori vennero ultimati nel 1909, caratterizzato dalla friabilità del costone, altri se ne fecero dopo la seconda guerra mondiale, un altro corposo intervento venne eseguito dopo la frana del 19 luglio 1966: la chiesa rimase chiusa per parecchi anni e venne riaperta soltanto nella metà del decennio successivo. Altri interventi si resero necessari negli anni successivi fino ad arrivare all'ordinanza della protezione civile del 2006 che stanziò 18 milioni di euro (due dei quali non sono stati ancora spesi essendo stati destinati per la quasi totalità alla via di fuga da via Duomo). Fare un calcolo delle risorse finanziarie investite sulla Cattedrale è sostanzialmente impossibile, ma certamente si tratta di cifre di rilevantissima entità. Ed ancora non è finita: si parla di altri 20 milioni nei prossimi tre anni, con la concreta possibilità che queste risorse finanziarie non siano nemmeno sufficienti. Insomma è una specie di pozzo senza fondo dove stanno finendo un'infinità di risorse finanziarie. In tutto questo c'è un aggrovigliarsi di competenze per cui interviene ora lo Stato, ora la Regione, ora un ministero ora l'altro, ora un assessorato ora l'altro. Si dirà: se è proprietà della Chiesa perché deve intervenire la Pubblica Amministrazione? E se è un monumento perché deve pensarci la protezione civile e non l'Amministrazione dei beni culturali? «La risposta è semplice - precisa l'assessore comunale ali lavori pubblici e protezione civile Renato Buscaglia - il nostro obbiettivo principale non è la Cattedrale, ma il consolidamento del costone. Compito della Protezione civile è quello di prevenire il verificarsi dei disastri e con questi interventi si intende creare le condizioni di sicurezza non solo per i beni della Chiesa ma anche per le abitazioni di via Duomo e per quelle della sottostante via 25 aprile. Non dimentichiamo che, se dovesse cedere il costone, la frana andrebbe a finire proprio su quest'ultima strada».
Il costone dunque va senz'altro consolidato ed é legittimo l'intervento della Protezione civile, ma lo Stato non può pensare a tutto, il centro storico si risana con l'intervento di tutti anche della Sovrintendenza. Quest'ultima è tanto solerte a dire "no" quando si tratta di approvare progetti o di eseguire demolizioni, ma potrebbe anche operare - una volta tanto - in chiave attiva, intervenendo con progetti e finanziamenti propri sul recupero di beni monumentali.
PROVINCIA
Si restaura l'aula Giglia
L'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un periodo di dodici mesi. Sabato scorso, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia verrà completamente liberata da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo Io stile della pittura decorativa della fine del XIX, e che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso.
L'opera rappresenta figure di dame che reggono scudi con stemmi araldici, raffigurate con le braccia protese l'una verso l'altra, quasi a rappresentare un accordo o un'alleanza.
Le quattro dame rappresentano l'Italia, affiancata dallo stemma dei Savoia, nel gesto di stendere la mano alle "Grazie" che simboleggiano Agrigento e le sottoprefetture di Sciacca e Bivona. Sullo sfondo a delimitare il quadro centrale si scorgono dei angioletti e i ruderi del tempio dei Dioscuri.
Nella parte centrale di ogni lato sono dipinti i busti di Cleone, Fileno, Agatocle ed Empedocle personaggi illustri del passato greco e romano di Akragas. I lavori saranno diretti dall'architetto Tommaso Avola e dal geometra Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'ingegnere Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dall'esperta di storia dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di via Acrone, dove ieri si è svolta la prima riunione fra i sindaci che devono formare la nuova Srr. "Abbiamo rinviato di qualche settimana l'inizio dei lavori per celebrare, il 29 aprile scorso, i 150 anni della prima seduta del Consiglio Provinciale. Aspetteremo questi mesi con la convinzione di ritornare in una sala prestigiosa restituita agli antichi splendori» ha dichiarato Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provinciale. «Ora grazie ai restauri programmati - continua - avremo a disposizione un'aula più funzionale che prevede l'istallazione del voto elettronico e allo stesso tempo potremo fruire appieno delle sue bellezze pittoriche e di un arredamento in legno prestigioso".
PROVINCIA
Incontro con il prof. Aziza
I Presidente della Provincia Eugenio J D'Orsi ha incontrato ieri il prof. Mohamed Nadir Aziza direttore generale dell'Osservatorio del Mediterraneo e alto dirigente dell'Unesco. L'Osservatorio, creato nel 2004 dal Ministro Franco Frattini è una Fondazione del nostro Ministero degli Esteri, I programmi elaborati dall'Osservatorio si dividono in due categorie principali: La prima comprende le azioni destinate a rafforzare la cooperazione euro-mediterranea in tutti i settori: la seconda comprende le azioni tese a promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso come fattore di comprensione e di pace tra i Popoli della Regione, e come elemento di apertura alle altre culture e religioni del mondo. Quest'ultima azione porterà alla realizzazione di una "Casa di Maria" sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, dedicata alla memoria di Papa Giovanni Paolo Il.
il prof. Aziza si trova in visita istituzionale ad Agrigento per organizzare insieme al Polo Universitario un'iniziativa che prende il nome "I Giardini della conoscenza" che si svolgerà ad Agrigento alla fine di agosto. Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi alla Provincia è stata espressa dal Presidente D'Orsi che ha così commentato: "La visita del professor Aziza è un ulteriore segnale del prestigio che gode il nostro Polo Universitario a livello internazionale. Sono sicuro che la prestigiosa presenza di oggi ad Agrigento, contribuirà ad instaurare con i paesi del bacino del mediterraneo nuovi rapporti culturali per lo sviluppo della nostra Università".
Ferrara ha dubbi, Firetto no
PORTO EMPEDOCLE. Elezioni: il primo ieri in Prefettura per il caso Camilleri, il secondo scaccia i sospetti
PORTO EMPEDOCLE. Un po' di pepe su una tornata elettorale per le amministrative del 29 e 30 maggio che alla vigilia si presentava quasi scontata, senza pathos. Il candidato sindaco Paolo Ferrara, sostenuto solo da Italia dei Valori, ieri mattina si è recato in gran segreto in Prefettura, per far protocollare una sua memoria circa il caso della designazione ad assessore comunale fatta dall'altro candidato Calogero Firetto, dello scrittore Andrea Camilleri. Il papà del Commissario Montalbano faceva parte con il senatore Francesco D'Onofrio della lista presentata dal gruppo che sostiene l'attuale primo cittadino, ma alcune ore dopo l'ufficializzazione della notizia, lo stesso Camilleri si affrettò a prendere le distanze da battesimi politici, garantendo solo appoggio morale a Firetto. Quest'ultimo, dal canto suo, intuì subito la portata del caso, ed evidenziò come non si trattasse di una decisione politica definitiva. La "patata" però parve a tutti bollente e secondo alcuni ambienti vicini a Paolo Ferrara, potrebbe essere utilizzata per mettere in discussione non solo l'andamento della campagna elettorale, ma il risultato stesso delle elezioni. A fare il pompiere però su questo aspetto della faccenda è lo stesso Ferrara: «lo per primo non voglio negare ad alcuno il piacere di confrontarsi con il volere del popolo. Sono andato però in Prefettura solo per fare notare quanto accaduto nella mia città, comunicando anche di riservarmi una decisione a bocce ferme, perché questa situazione ritengo infici lo svolgimento delle elezioni. Alcune cose mi lasciano molto perplesso». L'aspirante primo cittadino dunque, da un lato cerca di smorzare le polemiche, dall'altro mette in chiaro le proprie perplessità sull'inserimento di Camilleri in questa campagna elettorale. Firetto, dal canto suo, si dice «tranquillo, visto che un conto è la designazione, un conto è la nomina ad assessore. Già nel 2006 feci lo stesso con i vari Hamel e Rizzo, per poi nominare altre persone. Non vedo quale sia il vizio giuridico in questa vicenda».
PROVINCIA
Iniziative anti omofobiche
La Provincia Regionale di Agrigento è tra le prime Province siciliane che ha avviato politiche volte a favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi a tutela dalle discriminazioni In tale ottica ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata RE.A.DY. Le azioni della Rete sono volte a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone Igbt e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale, culturale, lavorativa e della salute. Iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio
-assistenziale e sanitario rappresentano le priorità di intervento della Rete. Questo Ente - spiega il Presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
CANICATTI'. La polemica
Ivan Paci a Luigi Lalicata: «La verità è che ti volevi candidare a sindaco»
CANICATTI'. Botta e risposta tra il capogruppo alla provincia regionale del Pdl, Ivan Paci ed il presidente del consiglio comunale uscente di Canicattì, Luigi Lalicata, che sabato aveva annunciato di avere lasciato il coordinamento provinciale del partito. Alla base delle dimissioni di Lalicata, il presunto disinteressamento dei vertici provinciali del Pdl sulle candidature per le prossime amministrative in città che avevano poi portato al ritiro da parte di Ivan Paci, nonostante lo stesso avesse annunciato da tempo la stia disponibilità a correre perla carica di sindaco. «La decisione di non candidarmi alla carica di sindaco - dice Ivan Paci - presa in assoluta autonomia e convinzione, è legata non solo alle vicende che hanno portato all'isolamento del mio partito e alla conseguente impossibilità di stringere alleanze con altri partiti o liste civiche attorno a un progetto di rinascita di Canicattì ma anche e soprattutto allo stillicidio continuo di dichiarazioni e alle prese di posizione strumentali dello stesso Luigi Lalicata il quale, innamoratosi dell'idea di proporsi a sindaco con il Pdl, non avendone i requisiti di coerenza e militanza, ha fatto di tutto nei mesi passati pur di indebolire la mia posizione e minare un percorso politico che doveva sfociare nella naturale candidatura di chi come il sottoscritto ha lavorato da diversi anni e in diversi ruoli peri! bene della città rimanendo sempre fermo sulle posizioni di Forza Italia prima e del Pdl poi. A chi fa del tradimento politico - conclude Paci- la propria filosofia di vita non si può consentire di speculare o ribaltare la verità dei fatti poiché le dichiarazioni rilasciate sulle motivazioni del proprio allontanamento dal partito sono soltanto pretestuose e prive di ogni fondamento». Intanto, ieri si è dimesso dalla carica di segretario cittadino della Camera del Lavoro Antonio Maira. La scelta di lasciare l'incarico è stata dettata dalla candidatura dello stesso a consigliere comunale.
Rifiuti, riunione a vuoto
Nulla di fatto ieri mattina nella sala "Pellegrino" della Provincia regionale, in via Acrone, per la costituzione della nuova Società per la raccolta dei rifiuti. Sono intervenuti i rappresentanti di 23 dei 42 comuni agrigentini che dovranno far parte del nuovo organismo (Lampedusa andrà a ricadere nell'ato dieci che comprende tutte le isole), Contrariamente a quanto si era detto, hanno partecipato anche alcuni comuni ricadenti nell'ambito della Sogeir. Hanno infatti risposto all'appello le amministrazioni di Agrigento, Porto Empedocle, Grotte, Menfi, Villafranca Sicula, Ribera, Ravanusa, Siculiana, Santa Elisbetta, San Giovanni Gemini, Cammarata, Caltabellotta, Castrofilippo, Cianciana, Ioppolo Giancaxio, Burgio, Santa Margherita Belice, Sant'Angelo Muxaro, Sciacca, Realmonte, Casteltermini, Campobello di Licata, Alessandria della Rocca. Per la Provincia erano presenti l'ing. Dino Barone, il consulente perle questioni ambientali Stefano Castellino e naturalmente il presidente Eugenio D'Orsi che ha aperto i lavori, Il capo dell'amministrazione provinciale, che dovrebbe essere a capo della nuova organizzazione, ha sottolineato che intende intraprendere un nuovo percorso nella gestione degli ato rimettendo ordine laddove si rende necessario. D'Orsi ha anche invitato gli amministratori comunali a prevedere nei rispettivi bilanci le somme necessarie per il pagamento delle quote associative e delle spese di avvio di gestione. Da parte sua l'ing. Barone ha fatto il punto della situazione, riferendo anche dei due incontri avuti a Palermo con l'assessore Giosué Marino e con i vertici del Dipartimento rifiuti insieme ai tecnici delle altre province siciliane. Per i sindaci sono intervenuti Calogero Pumilia di Caltabellotta, anche nella qualità di presidente regionale dell'Anci, e Nuccio Sapia di Casteltermini. Questi in particolare sono tornati a ribadire le precarie condizioni economiche in cui versano le amministrazioni municipali agrigentine, anche a seguito degli ulteriori tagli alle rimesse da parte dello Stato e della Regione che sono state portate da 93 milioni di euro a circa 700 milioni.
In particolare Pumilia ha chiesto un rinvio in attesa di ulteriori chiarimenti da sollecitare alla Regione siciliana. Peraltro la richiesta di rinvio é stata condivisa anche dagli altri amministratori per avere il tempo di esaminare le bozze dello statuto, dell'atto costitutivo e di quant'altro contenuto nel "dischetto" inviato dalla Provincia a ciascun Comune affinché provveda a farlo approvare dai rispettivi Consigli. Vale la pena di ricordare che per l'espletamento ditali adempimento i tempi a disposizione sono ristrettissimi, dato che la Società dovrà essere costituita entro la metà di luglio.
Per questo motivo il presidente D'Orsi ha intenzione di non aspettare eccessivamente a lungo e sembra orientato a riconvocare i sindaci entro la fine del corrente mese di maggio (è molto probabile che la scelta possa ricadere su lunedì 23 maggio: tutto é legato agli altri impegni del presidente della Provincia). Di quanto é successo ieri mattina comunque gli uffici della Provincia invieranno una relazione all'assessorato rifiuti.Ai lavori ha assistito una delegazione dei lavoratori del raggruppamento di imprese titolare del servizio di rimozione dei rifiuti ed il segretario generale aggiunto dell'Ugl Roberto Migliaia.
SOLE 24 ORE
Pa Inaugurata dal ministro Brunetta la ventiduesima edizione del Forum
In arrivo una multicard per i dipendenti pubblici
Nel 2012 prevista anche la mali certificata per gli immigrati
ROMA. Il 2011 sarà l'anno della convergenza. Delle diverse azioni di riforma della Pa messe in campo da inizio legislatura e dell'avvicinamento agli obiettivi più strategici indicati dal governo. Come, per esempio, quello del piano e-gov 2012 per la scuola, o la diffusione della posta elettronica certificata anche tra gli immigrati. O, ancora, del passaggio alla ricetta medica online dopo il successo conseguito con i certificati medici. Il ministro della Pa e l'innovazione, Renato Brunetta, inaugurando ieri la 22esima edizione del Forum Pa, ha voluto ringraziare tutti i dipendenti delle amministrazioni dello Stato per l'impegno con cui stanno affrontando tutte le novità normative e organizzative introdotte. E per i 3,5 milioni di dipendenti pubblici il ministro ha annunciato l'arrivo entro l'anno della personal card multiservizi, una carta valida per l'espatrio, che permetterà l'accesso ai servizi digitali della Pa e convenzioni con il sistema dei trasporti, i musei e altri servizi decisi dalle singole amministrazioni. L'intervento del ministro è stato preceduto da un messaggio del capo dello Stato, che dopo aver sottolineato il ruolo svolto dalla pubblica amministrazione nel processo di unificazione del Paese s'è a suo volta concentrato sui temi della interattività e delle reti che stanno trasformando il lavoro di enti e amministrazioni «per concorrere a garantire un più trasparente ed efficace utilizzo del grande patrimonio umano e professionale degli uomini e delle donne che della Pubblica amministrazione fanno parte, una obiettiva valutazione dei meriti e delle responsabilità ed una crescita economica libera da eccessivi vincoli burocratici». Inattesa del via libera del Colle al Dl sviluppo, il ministro ha voluto ricordare anche le misure più significative sul fronte della semplificazione, a partire dall'allargamento a Regioni, enti locali e Authority del piano di misurazione e taglio degli oneri amministrativi. Sono le «riforme a costo zero», come le chiama Brunetta, che «stiamo facendo e che per essere realizzate hanno bisogno dell'aiuto delle imprese» ha detto il ministro rivolgendo un appello alla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Un «tema prioritario per l'Italia» quello del taglio degli oneri amministrativi, ha riconosciuto il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli: «Non si tratta solo di un problema di oneri burocratici ha osservato ma di incertezza delle regole, una questione decisiva per attrarre gli investimenti esteri».
Infoagrigento.it
La provincia di Agrigento in prima linea contro l'omofobia
La Provincia Regionale di Agrigento è tra le prime Province siciliane che ha avviato politiche volte a favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi a tutela dalle discriminazioni . In tale ottica ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata RE.A.DY. Le azioni della Rete sono volte a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone Igbt e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale , culturale, lavorativa e della salute. Iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio -assistenziale e sanitario rappresentano le priorità di intervento della Rete. Questo Ente - spiega il Presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
Il consigliere provinciale Quartararo a difesa del Presidente Lombardo
Il consigliere provinciale di Agrigento, Pellegrino Quartararo, difende l'operato del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, in merito al centro storico di Agrigento; di seguito il testo integrale della missiva: "In riferimento all'articolo pubblicato il 5 maggio c.a. dal Giornale di Sicilia edizione di Agrigento dove veniva contestato al presidente Lombardo di non fare niente per il centro storico di Agrigento, va detto che è alquanto riduttivo e depauperante sintetizzare l'operato del presidente della regione con un "continua a prendere in giro gli agrigentini" e questo perché alcuni esponenti politici, facendo esclusivo riferimento alla precaria situazione strutturale del centro storico di Agrigento, strumentalizzano ogni genere di cose a fini esclusivamente politici facendo apparire l'amministrazione regionale come inconcludente e poco attenta ai problemi della nostra isola. Si cerca di screditare l'operato di un'amministrazione regionale che ha cercato con tutti i mezzi di risolvere il problema della stabilizzazione dei precari (combattendo contro il governo nazionale che, nonostante la nostra autonomia e il famigerato federalismo fiscale, ha posto paletti all'operato regionale), un'amministrazione che punta sul rilancio del territorio, che mette in atto azioni al fine di migliorare le condizioni di vita sociale della collettività isolana tenendo presente che la cultura è la culla e la base dove collocare ogni azione di sviluppo. Come dimenticare il finanziamento regionale per la rete idrica agrigentina - circa 25 milioni di euro - e la forte presa di posizione e la partecipazione attiva del governatore Lombardo e della deputazione regionale agrigentina per la costruzione dell'aeroporto della provincia di Agrigento. E' troppo selettivo additare il Presidente della Regione siciliana dimenticando che esiste un governo nazionale che l'inverno scorso, a seguito dell'alluvione avvenuta in alcune zone del nord - zone sotto la protezione della Lega Nord - si è senza indugio alcuno attivato decretando un finanziamento di circa 700 milioni di euro."
Provincia: Aula Giglia chiude per restauri
L'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un periodo di dodici mesi. Sabato scorso, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia sarà libera da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo lo stile della pittura decorativa della fine del XIX, che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso. L'opera rappresenta figure di dame che reggono scudi con stemmi araldici, raffigurate con le braccia protese l'una verso l'altra, quasi a rappresentare un accordo o un'alleanza. Le quattro dame rappresentano l'Italia, affiancata dallo stemma dei Savoia, nel gesto di stendere la mano alle "Grazie" che simboleggiano Agrigento e le sottoprefetture di Sciacca e Bivona. Sullo sfondo a delimitare il quadro centrale si scorgono dei angioletti e i ruderi del tempio dei Dioscuri. Nella parte centrale di ogni lato sono dipinti i busti di Cleone, Fileno, Agatocle ed Empedocle personaggi illustri del passato greco e romano di Akragas. I lavori saranno diretti dall'Arch. Tommaso Avola e dal Geom. Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'Ing. Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dalla Storica dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di Via Acrone."Abbiamo rinviato di qualche settimana l'inizio dei lavori per celebrare, il 29 aprile scorso, i 150 anni della prima seduta del Consiglio Provinciale. Aspetteremo questi mesi con la convinzione di ritornare in una sala prestigiosa restituita agli antichi splendori, ha dichiarato Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provinciale. Ora grazie ai restauri programmati avremo a disposizione un'aula più funzionale che prevede l'istallazione del voto elettronico e allo stesso tempo potremo fruire appieno delle sue bellezze pittoriche e di un arredamento in legno prestigioso".
teleacras.it
La Provincia regionale di Agrigento e il progetto dell' aeroporto. Il presidente D'Orsi al Vg : "a dicembre la gara d'appalto".
Torna d'attualita' la vicenda sulla realizzazione dell'aeroporto di Agrigento. Il governo provinciale non intende abbassare la guardia e tiene alto l'interesse sull'importanza, economica e sociale, che rivestirebbe lo scalo nella provincia agrigentina. Il presidente Eugenio D'Orsi e' piu' che mai convinto e ottimista sulla costruzione dell'aeroporto, nella piana di Licata, nel giro di un paio d'anni. La giunta provinciale di Agrigento avrebbe ottenuto tutti i permessi e visti da parte delle autorita' ed enti competenti, e adesso il progetto vola spedito verso l'assegnazione dei lavori alla ditta vincitrice della gara d'appalto. L'aeroporto sara' realizzato con i soldi della regione, della provincia e dei privati. I tempi di costruzione sono piu' brevi del previsto. Sara' un aeroporto di terzo livello. Disporra' di una sola pista con meno di 2 chilometri di asfalto. L'aeroporto di Agrigento gestira' voli a corto raggio, avra' un solo terminal .
Sicilia 24h
Provincia: Aula Giglia si rifà il look
L'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un periodo di dodici mesi. Sabato scorso, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia sarà libera da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo lo stile della pittura decorativa della fine del XIX, che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso. L'opera rappresenta figure di dame che reggono scudi con stemmi araldici, raffigurate con le braccia protese l'una verso l'altra, quasi a rappresentare un accordo o un'alleanza. Le quattro dame rappresentano l'Italia, affiancata dallo stemma dei Savoia, nel gesto di stendere la mano alle "Grazie" che simboleggiano Agrigento e le sottoprefetture di Sciacca e Bivona. Sullo sfondo a delimitare il quadro centrale si scorgono dei angioletti e i ruderi del tempio dei Dioscuri. Nella parte centrale di ogni lato sono dipinti i busti di Cleone, Fileno, Agatocle ed Empedocle personaggi illustri del passato greco e romano di Akragas. I lavori saranno diretti dall'Arch. Tommaso Avola e dal Geom. Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'Ing. Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dalla Storica dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di Via Acrone. "Abbiamo rinviato di qualche settimana l'inizio dei lavori per celebrare, il 29 aprile scorso, i 150 anni della prima seduta del Consiglio Provinciale. Aspetteremo questi mesi con la convinzione di ritornare in una sala prestigiosa restituita agli antichi splendori, ha dichiarato Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provinciale. Ora grazie ai restauri programmati avremo a disposizione un'aula più funzionale che prevede l'istallazione del voto elettronico e allo stesso tempo potremo fruire appieno delle sue bellezze pittoriche e di un arredamento in legno prestigioso".
La Provincia aderisce alla Rete Nazionale delle P.A. contro l'omofobia
La Provincia Regionale di Agrigento è tra le prime Province siciliane che ha avviato politiche volte a favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi a tutela dalle discriminazioni . In tale ottica ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata RE.A.DY. Le azioni della Rete sono volte a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone Igbt e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale , culturale, lavorativa e della salute. Iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio -assistenziale e sanitario rappresentano le priorità di intervento della Rete. Questo Ente - spiega il Presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
Provincia Regionale: D'Orsi incontra Mohamed Nadir Aziza
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha incontrato questa mattina il prof. Mohamed Nadir Aziza Direttore Generale dell'Osservatorio del Mediterraneo e alto dirigente dell'UNESCO. L' Osservatorio, creato nel 2004 dal Ministro Franco Frattini è una Fondazione del nostro Ministero degli Esteri. I programmi elaborati dall'Osservatorio si dividono in due categorie principali: La prima comprende le azioni destinate a rafforzare la cooperazione euro-mediterranea in tutti i settori; la seconda comprende le azioni tese a promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso come fattore di comprensione e di pace tra i Popoli della Regione, e come elemento di apertura alle altre culture e religioni del mondo. Quest'ultima azione porterà alla realizzazione di una "Casa di Maria" sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, dedicata alla memoria di Papa Giovanni Paolo II.Il prof. Aziza si trova in visita istituzionale ad Agrigento per organizzare insieme al Polo Universitario un'iniziativa che prende il nome "I Giardini della conoscenza" che si svolgerà ad Agrigento alla fine di agosto.Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi alla Provincia è stata espressa dal Presidente D'Orsi che ha così commentato: " La visita del Prof. Aziza è un ulteriore segnale del prestigio che gode il nostro Polo Universitario a livello internazionale.
Sono sicuro che la prestigiosa presenza di oggi ad Agrigento, contribuirà ad instaurare con i paesi del bacino del mediterraneo nuovi rapporti culturali per lo sviluppo della nostra Università" .
AGRIGENTONOTIZIE
Provincia Regionale: D'Orsi incontra Mohamed Nadir Aziza
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha incontrato questa mattina il prof. Mohamed Nadir Aziza Direttore Generale dell'Osservatorio del Mediterraneo e alto dirigente dell'UNESCO. L' Osservatorio, creato nel 2004 dal Ministro Franco Frattini è una Fondazione del nostro Ministero degli Esteri. I programmi elaborati dall'Osservatorio si dividono in due categorie principali: La prima comprende le azioni destinate a rafforzare la cooperazione euro-mediterranea in tutti i settori; la seconda comprende le azioni tese a promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso come fattore di comprensione e di pace tra i Popoli della Regione, e come elemento di apertura alle altre culture e religioni del mondo. Quest'ultima azione porterà alla realizzazione di una "Casa di Maria" sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, dedicata alla memoria di Papa Giovanni Paolo II.
Il prof. Aziza si trova in visita istituzionale ad Agrigento per organizzare insieme al Polo Universitario un'iniziativa che prende il nome "I Giardini della conoscenza" che si svolgerà ad Agrigento alla fine di agosto. Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi alla Provincia è stata espressa dal Presidente D'Orsi che ha così commentato: " La visita del Prof. Aziza è un ulteriore segnale del prestigio che gode il nostro Polo Universitario a livello internazionale. Sono sicuro che la prestigiosa presenza di oggi ad Agrigento, contribuirà ad instaurare con i paesi del bacino del mediterraneo nuovi rapporti culturali per lo sviluppo della nostra Università" .
Discriminazioni di genere, la Provincia aderisce al progetto Ready
La Provincia regionale di Agrigento ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata Ready. Le azioni della rete sono mirate a promuovere l'identità, la dignità e i diritti e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale, culturale, lavorativa e della salute. Tra le priorità della rete vi sono le iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio-assistenziale e sanitario. "Questo Ente - spiega il presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
Riorganizzazione Ato, Bonfanti riunisce i soci
Si avvicina la fatidica data del 31 dicembre 2011, che in Sicilia segnerà il passaggio delle competenze sulla gestione integrata dei rifiuti dagli attuali 27 Ato siciliani ai nuovi dieci Ato (uno per ogni provincia oltre a quello per le isole minori) e alle Srr (società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) che saranno appositamente costituite. Pertanto i tre Ato della provincia di agrigento saranno accorpati in uno. In vista della riorganizzazione degli Ato, le attuali società per la gestione dei rifiuti sono state poste in liquidazione, anche la Dedalo ambiente Ag3 Spa di cui, come è noto, fanno parte la Provincia regionale di Agrigento ed i Comuni di Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello di Licata, Ravanusa, Naro e Camastra, nei cui territori gestisce i servizi concernenti i rifiuti. La vita gestionale della società è stata caratterizzata da alti e bassi gestionali che hanno comportato rapporti contraddittori tra la società e i comuni soci, specie in relazione ai costi del servizio, alla loro corretta attribuzione ai soci ed alla puntualità con la quale tali costi sono stati pagati dagli stessi soci. Particolare rilievo gestionale ha avuto la chiusura della discarica di Campobello di Licata che da un lato ha fatto insorgere un contraddittorio tra la società e il comune e dall'altro ha costretto la società ad un abnorme incremento dei costi a causa della necessità di smaltire i rifiuti nella discarica di Siculiana o Gela. Un coacervo di circostanze che hanno indotto la società ad indebitarsi oltre ogni aspettativa.
Allo scopo di avere contezza dell'effettivo indebitamento e per analizzare ogni possibilità di attuare misure idonee a superare la crisi finanziaria della società d'ambito ed evitare danni erariali ai soci e ulteriore aggravio della Tarsu, atteso che il Comune di Palma di Montechiaro è stato sempre il più solerte tra i soci nel pagare alla società d'ambito le spettanze, il sindaco, Rosario Bonfanti si è fatto promotore di un incontro con gli altri capi di amministrazione della Provincia e degli altri Comuni e dei relativi presidenti dei Consigli e funzionari tecnici, finanziari e dei collegi dei sindaci e revisori dei conti, che avrà luogo presso il Comune di Palma, nella mattinata del 17 maggio. Tale riunione ha lo scopo di dare il controllo ai Comuni soci, nonché la conoscenza della effettiva situazione dei conti della società, ormai in liquidazione, e di evitare il blocco dei servizi comunali, atteso che i comuni, a causa dei pesanti tagli del Ministero dell'Economia e delle finanze, nonché della Regione siciliana, hanno registrato la drastica riduzione delle risorse trasferite e, pertanto, eventuali oneri da sostenere non sono più in grado di essere assorbite con le finanze comunali.
Agrigentoweb
L'aula Giglia si fa bella e più moderna
L'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un periodo di dodici mesi.Sabato scorso, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia sarà libera da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo lo stile della pittura decorativa della fine del XIX, che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso. L'opera rappresenta figure di dame che reggono scudi con stemmi araldici, raffigurate con le braccia protese l'una verso l'altra, quasi a rappresentare un accordo o un'alleanza. Le quattro dame rappresentano l'Italia, affiancata dallo stemma dei Savoia, nel gesto di stendere la mano alle "Grazie" che simboleggiano Agrigento e le sottoprefetture di Sciacca e Bivona. Sullo sfondo a delimitare il quadro centrale si scorgono dei angioletti e i ruderi del tempio dei Dioscuri. Nella parte centrale di ogni lato sono dipinti i busti di Cleone, Fileno, Agatocle ed Empedocle personaggi illustri del passato greco e romano di Akragas.
I lavori saranno diretti dall'Arch. Tommaso Avola e dal Geom. Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'Ing. Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dalla Storica dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di Via Acrone. "Abbiamo rinviato di qualche settimana l'inizio dei lavori per celebrare, il 29 aprile scorso, i 150 anni della prima seduta del Consiglio Provinciale. Aspetteremo questi mesi con la convinzione di ritornare in una sala prestigiosa restituita agli antichi splendori, ha dichiarato Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provinciale. Ora grazie ai restauri programmati avremo a disposizione un'aula più funzionale che prevede l'istallazione del voto elettronico e allo stesso tempo potremo fruire appieno delle sue bellezze pittoriche e di un arredamento in legno prestigioso".
Provincia Regionale: D'Orsi incontra Mohamed Nadir Aziza
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha incontrato questa mattina il prof. Mohamed Nadir Aziza Direttore Generale dell'Osservatorio del Mediterraneo e alto dirigente dell'UNESCO. L' Osservatorio, creato nel 2004 dal Ministro Franco Frattini è una Fondazione del nostro Ministero degli Esteri. I programmi elaborati dall'Osservatorio si dividono in due categorie principali:
La prima comprende le azioni destinate a rafforzare la cooperazione euro-mediterranea in tutti i settori; la seconda comprende le azioni tese a promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso come fattore di comprensione e di pace tra i Popoli della Regione, e come elemento di apertura alle altre culture e religioni del mondo. Quest'ultima azione porterà alla realizzazione di una "Casa di Maria" sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, dedicata alla memoria di Papa Giovanni Paolo II.
Il prof. Aziza si trova in visita istituzionale ad Agrigento per organizzare insieme al Polo Universitario un'iniziativa che prende il nome "I Giardini della conoscenza" che si svolgerà ad Agrigento alla fine di agosto. Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi alla Provincia è stata espressa dal Presidente D'Orsi che ha così commentato: " La visita del Prof. Aziza è un ulteriore segnale del prestigio che gode il nostro Polo Universitario a livello internazionale.
Sono sicuro che la prestigiosa presenza di oggi ad Agrigento, contribuirà ad instaurare con i paesi del bacino del mediterraneo nuovi rapporti culturali per lo sviluppo della nostra Università"
La Provincia aderisce alla Rete Nazionale delle P.A. antidiscriminazioni per l'orientamento sessuale
La Provincia Regionale di Agrigento è tra le prime Province siciliane che ha avviato politiche volte a favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi a tutela dalle discriminazioni . In tale ottica ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata RE.A.DY. Le azioni della Rete sono volte a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone Igbt e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale , culturale, lavorativa e della salute. Iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio -assistenziale e sanitario rappresentano le priorità di intervento della Rete. Questo Ente - spiega il Presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
L'ALTRAGRIGENTO
Politiche a favore di gay e trans, iniziativa della Provincia Regionale
la Provincia Regionale di Agrigento è tra le prime Province siciliane che ha avviato politiche volte a favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi a tutela dalle discriminazioni. In tale ottica ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata RE.A.DY. Le azioni della Rete sono volte a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone Igbt e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale , culturale, lavorativa e della salute. Iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio -assistenziale e sanitario rappresentano le priorità di intervento della Rete. "Questo Ente - spiega il Presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
D'Orsi incontra alto dirigente Unesco per progetto universitario
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha incontrato questa mattina il prof. Mohamed Nadir Aziza Direttore Generale dell'Osservatorio del Mediterraneo e alto dirigente dell'UNESCO. L' Osservatorio, creato nel 2004 dal Ministro Franco Frattini è una Fondazione del nostro Ministero degli Esteri. I programmi elaborati dall'Osservatorio si dividono in due categorie principali: La prima comprende le azioni destinate a rafforzare la cooperazione euro-mediterranea in tutti i settori; la seconda comprende le azioni tese a promuovere il dialogo interculturale ed inter religioso come fattore di comprensione e di pace tra i Popoli della Regione, e come elemento di apertura alle altre culture e religioni del mondo. Quest'ultima azione porterà alla realizzazione di una "Casa di Maria" sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, dedicata alla memoria di Papa Giovanni Paolo II. Il prof. Aziza si trova in visita istituzionale ad Agrigento per organizzare insieme al Polo Universitario un'iniziativa che prende il nome "I Giardini della conoscenza" che si svolgerà ad Agrigento alla fine di agosto. Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi alla Provincia è stata espressa dal Presidente D'Orsi che ha così commentato: " La visita del Prof. Aziza è un ulteriore segnale del prestigio che gode il nostro Polo Universitario a livello internazionale. Sono sicuro che la prestigiosa presenza di oggi ad Agrigento, contribuirà ad instaurare con i paesi del bacino del mediterraneo nuovi rapporti culturali per lo sviluppo della nostra Università"
Il Consiglio Provinciale sloggia, trasferimento in via Acrone
L'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un periodo di dodici mesi. Sabato scorso, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia sarà libera da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo lo stile della pittura decorativa della fine del XIX, che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso. L'opera rappresenta figure di dame che reggono scudi con stemmi araldici, raffigurate con le braccia protese l'una verso l'altra, quasi a rappresentare un accordo o un'alleanza. Le quattro dame rappresentano l'Italia, affiancata dallo stemma dei Savoia, nel gesto di stendere la mano alle "Grazie" che simboleggiano Agrigento e le sottoprefetture di Sciacca e Bivona. Sullo sfondo a delimitare il quadro centrale si scorgono dei angioletti e i ruderi del tempio dei Dioscuri. Nella parte centrale di ogni lato sono dipinti i busti di Cleone, Fileno, Agatocle ed Empedocle personaggi illustri del passato greco e romano di Akragas. I lavori saranno diretti dall'Arch. Tommaso Avola e dal Geom. Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'Ing. Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dalla Storica dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di Via Acrone. "Abbiamo rinviato di qualche settimana l'inizio dei lavori per celebrare, il 29 aprile scorso, i 150 anni della prima seduta del Consiglio Provinciale. Aspetteremo questi mesi con la convinzione di ritornare in una sala prestigiosa restituita agli antichi splendori, ha dichiarato Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provinciale. "Ora grazie ai restauri programmati avremo a disposizione un'aula più funzionale che prevede l'istallazione del voto elettronico e allo stesso tempo potremo fruire appieno delle sue bellezze pittoriche e di un arredamento in legno prestigioso".
AGRIGENTOFLASH
Rifiuti, prima riunione per costituire la Srr
Prima riunione, ieri, per la costituzione della nuova Società per la raccolta dei rifiuti (Srr). Sono intervenuti i rappresentanti di 23 dei 42 comuni agrigentini che dovranno far parte del nuovo organismo (Lampedusa andrà a ricadere nell'Ato 10i che comprende tutte le isole). Hanno infatti risposto all'appello le amministrazioni di Agrigento, Porto Empedocle, Grotte, Menfi, Villafranca Sicula, Ribera, Ravanusa, Siculiana, Santa Elisbetta, San Giovanni Gemini, Cammarata, Caltabellotta, Castrofilippo, Cianciana, Ioppolo Giancaxio, Burgio, Santa Margherita Belice, Sant'Angelo Muxaro, Sciacca, Realmonte, Casteltermini, Campobello di Licata, Alessandria della Rocca. Per la Provincia erano presenti l'ing. Dino Barone, il consulente per le questioni ambientali Stefano Castellino e naturalmente il presidente Eugenio D'Orsi che ha aperto i lavori. Il capo dell'amministrazione provinciale, che dovrebbe essere a capo della nuova organizzazione, ha sottolineato che intende intraprendere un nuovo percorso nella gestione degli ato rimettendo ordine laddove si rende necessario. D'Orsi ha anche invitato gli amministratori comunali a prevedere nei rispettivi bilanci le somme necessarie per il pagamento delle quote associative e delle spese di avvio di gestione. Una nuova riunione verrà convocata a breve.
La Provincia contro le discriminazioni sessuali
La Provincia Regionale di Agrigento è tra le prime Province siciliane che ha avviato politiche volte a favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi a tutela dalle discriminazioni . In tale ottica ha aderito alla rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale ed identità di genere, denominata RE.A.DY. Le azioni della Rete sono volte a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone Igbt e a riconoscere le loro scelte individuali ed effettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale , culturale, lavorativa e della salute. Iniziative culturali volte a favorire l'incontro ed il confronto fra le differenze e azioni informative e formative rivolte al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio -assistenziale e sanitario rappresentano le priorità di intervento della Rete. Questo Ente - spiega il Presidente D'Orsi - ha l'intenzione di proseguire su questa strada con ulteriori iniziative strategiche di politiche sociali a favore delle fasce a rischio di emarginazione e che si inseriranno nel solco di questa già attuata".
Sul ritiro della candidatura di Ivan Paci interviene Bosco
Il coordinatore provinciale del Pdl Nino Bosco interviene sulla decisione di Ivan Paci di ritirare la sua candidatura. "Alcune valutazioni, poco obiettive e maliziose, sulla decisione di Ivan Paci di ritirare la propria candidatura a sindaco di Canicattì, fanno torto alla chiarezza con cui l'interessato ha già spiegato la sua scelta e alla generosità di un gesto che ha il solo obiettivo di contribuire a dare alla mia città il migliore governo possibile. Nel ribadire concetti espressi precedentemente con grande chiarezza da Ivan Paci, voglio ribadire, ancora una volta - scrive Bosco - , che nessuna pressione è stato esercitata da alcuno e tanto meno da parlamentari del Pdl per orientare una scelta che appartiene esclusivamente alla sfera personale di chi l'ha presa, con grande senso di responsabilità, con spirito di attaccamento ad un partito che ha sostenuto con convinzione la sua candidatura e soprattutto per raggiungere il massimo di unità ed armonia attorno ad un progetto politico per risollevare le sorti della città di Canicattì. Chiusa questa parentesi, che è servita a confermare la statura politica ed umana di un nostro dirigente di punta come Ivan Paci, trascinati dal nostro capogruppo al consiglio provinciale di Agrigento, siamo certi di riportare un significativo risultato elettorale con un candidato come Daniela Marchese Ragona che ha tutte le carte in regola per governare la città con competenza, grande sensibilità politica e quell'empatia che è una dote molto sviluppata nelle donne e di cui c'è tanto bisogno per entrare in sintonia con la gente e condividere ansie ed aspettative di crescita. In questo senso, per la responsabilità legata al ruolo che ricopro mi sento orgoglioso di avere nel mio partito una personalità come Ivan Paci e di appoggiare una candidatura come quella di Daniela Marchese Ragona, sicuro che ci apprestiamo a vincere una competizione elettorale difficile ma esaltante nell'interesse della comunità e lo intendiamo fare con spirito di servizio, con umiltà ma con le idee chiare e con il conforto ed il sostegno dei nostri parlamentari che insieme ai tanti amici di Canicattì sono pronti a non lesinare alcuno sforzo".
Visita alla Provincia di Mohamed Aziza, alto dirigente Unesco
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha incontrato questa mattina il prof. Mohamed Nadir Aziza Direttore Generale dell'Osservatorio del Mediterraneo e alto dirigente dell'Unesco L' Osservatorio, creato nel 2004 dal Ministro Franco Frattini è una Fondazione del nostro Ministero degli Esteri. I programmi elaborati dall'Osservatorio si dividono in due categorie principali: La prima comprende le azioni destinate a rafforzare la cooperazione euro-mediterranea in tutti i settori; la seconda comprende le azioni tese a promuovere il dialogo interculturale ed inter religioso come fattore di comprensione e di pace tra i Popoli della Regione, e come elemento di apertura alle altre culture e religioni del mondo. Quest'ultima azione porterà alla realizzazione di una "Casa di Maria" sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, dedicata alla memoria di Papa Giovanni Paolo II. Il prof. Aziza si trova in visita istituzionale ad Agrigento per organizzare insieme al Polo Universitario un'iniziativa che prende il nome "I Giardini della conoscenza" che si svolgerà ad Agrigento alla fine di agosto. Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi alla Provincia è stata espressa dal Presidente D'Orsi che ha così commentato: " La visita del Prof. Aziza è un ulteriore segnale del prestigio che gode il nostro Polo Universitario a livello internazionale. Sono sicuro che la prestigiosa presenza di oggi ad Agrigento, contribuirà ad instaurare con i paesi del bacino del mediterraneo nuovi rapporti culturali per lo sviluppo della nostra Università"
AGRIGENTOWEB
L'aula Giglia si fa bella e più moderna
L'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale resterà chiusa per lavori di restauro per un periodo di dodici mesi. Sabato scorso, infatti, sono iniziati i lavori di smontaggio delle parti in legno che saranno interessati da lavori di ebanisteria. Dopo che l'Aula Giglia sarà libera da ogni arredo, inizieranno i lavori di restauro del tetto. Si tratta del dipinto realizzato a tempera, secondo lo stile della pittura decorativa della fine del XIX, che riveste interamente il soffitto dell'aula "Giglia" ad eccezione del "catino" che invece è stato dipinto nel secolo scorso. L'opera rappresenta figure di dame che reggono scudi con stemmi araldici, raffigurate con le braccia protese l'una verso l'altra, quasi a rappresentare un accordo o un'alleanza. Le quattro dame rappresentano l'Italia, affiancata dallo stemma dei Savoia, nel gesto di stendere la mano alle "Grazie" che simboleggiano Agrigento e le sottoprefetture di Sciacca e Bivona. Sullo sfondo a delimitare il quadro centrale si scorgono dei angioletti e i ruderi del tempio dei Dioscuri. Nella parte centrale di ogni lato sono dipinti i busti di Cleone, Fileno, Agatocle ed Empedocle personaggi illustri del passato greco e romano di Akragas. I lavori saranno diretti dall'Arch. Tommaso Avola e dal Geom. Giuseppe Agnello sotto la supervisione dell'Ing. Gaetano Gucciardo, mentre i lavori di restauro delle opere pittoriche saranno seguiti dalla Storica dell'Arte Ilaria Randazzo. Il Consiglio Provinciale, per i suoi lavori, in questi mesi, utilizzerà la sala Silvia Pellegrino di Via Acrone. "Abbiamo rinviato di qualche settimana l'inizio dei lavori per celebrare, il 29 aprile scorso, i 150 anni della prima seduta del Consiglio Provinciale. Aspetteremo questi mesi con la convinzione di ritornare in una sala prestigiosa restituita agli antichi splendori, ha dichiarato Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio Provinciale. Ora grazie ai restauri programmati avremo a disposizione un'aula più funzionale che prevede l'istallazione del voto elettronico e allo stesso tempo potremo fruire appieno delle sue bellezze pittoriche e di un arredamento in legno prestigioso".