GIORNALE DI SICILIA
Gli operatori ecologici hanno ricevuto soltanto una metà dello stipendio di marzo. Ieri cassonetti bruciati in via PierSanti Mattarella
Rifiuti, nuovi ritardi per gli stipendi - Oggi la Restivo incontra i sindacati
Mentre sembra essere sceso un irreale silenzio sulla vicenda legata al nuovo bando per l'appalto milionario del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dopo che la costituzione di una Srr appare sempre meno probabile, l'attenzione sulla questione rifiuti si è nuovamente spostata sulla vertenza infinita degli operatori ecologici. Oggi a mezzogiorno, Cgil, Cisl e Uil incontreranno il commissario liquidatore Teresa Restivo che illustrerà loro la situazione economica e di liquidità della Gesa. I lavoratori già nei giorni scorsi, dopo avere ricevuto il 50 per cento dello stipendio di marzo, hanno chiesto ai loro rappresentanti sindacali di capire come stanno le cose non nascondendo la disponibilità ad andare allo sciopero. Ma sia Alfonso Buscemi, che Nino Stella che Giovanni Manganella hanno spiegato di voler prima incontrarsi con la Restivo per capire i termini della questione. «I lavoratori - spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil di categoria - non hanno voglia di scioperare ma hanno bisogno di avere certezze sui pagamenti dei loro stipendi e del mantenimento degli impegni presi al tavolo comune meno di un mese addietro. Lo stato di agitazione però permane considerando che non si è ancora capito che cosa si ha intenzione di fare a fronte del paventato licenziamento di 66 persone che rimarrebbero vittime della rimodulazione del servizio voluto dai sindaci della Gesa, esclusi, al momento, quelli di Agrigento e Favara». Dal canto suo, la Restivo spiegherà oggi ai sindacalisti di avere in cassa poco più di 400 mila euro ma di avere già delle imminenti possibilità di entrate grazie ai ruoli inviati all'Aipa. Sul fronte del nuovo bando invece, dopo il quasi fallimento della riunione di lunedì per la costituzione della Srr e con la gran parte dei sindaci che non si sono presentati, sono solo i sindacati a tenere viva l'attenzione «Ribadiamo che è impossibile - spiegano Buscemi, Stella e Manganella - accettare una rimodulazione dei servizi che non tiene conto del mantenimento dei livelli occupazioni previsti per altro dalla legge 9 dello scorso anno che stabilisce la riutilizzazione del personale operativo. Al massimo, le imprese possono spostare o licenziare impiegati non operatori ecologici. In secondo luogo la legge stabilisce l'impossibilità dei Comuni a tornare alla gestione in House per cui prima, eventualmente si dovrà cambiare la legge, in caso contrario occorre seguirla. In città però, non si sa per quale ragione, qualche ignorante irresponsabile ha pensato bene di incendiare un paio di cassonetti in plastica in via Pier Santi Mattarella, a poche centinaia di metri dal complesso scolastico di calcarei- le, dando alle fiamme i rifiuti in essi contenuti e sprigionando sostanze e gas tossici di cui hanno "usufruito" gli abitanti del quartiere ci passanti. Intanto, l'imprenditore agrigentino Giancarlo Alongi, attuale amministratore delegato della Iseda srl, impresa capofila dell'Ati, è stato confermato a Roma nella sua qualità di componente del Consiglio Direttivo di Assoambiente, l'Associazione Imprese Servizi Ambientali di Confindustria.
CENTRO STORICO. Il sindaco: «Uno schiaffo morale alla città». Il governatore: «Vuole solo strumentalizzare. È già stato ricevuto»
Crolli ad Agrigento, salta il vertice - Fra Lombardo e Zambuto è scontro
Salta il faccia a faccia fra i due e il primo cittadino non va all'incontro col segretario generale
Ieri, nuovi sgomberi nel centro storico. Altre strade chiuse anche ai pedoni. Costrette a chiudere anche alcune attività commerciali. Da Pasquetta 36 famiglie fuori casa.
AGRIGENTO. Mentre il centro storico si sgretola, e neanche tanto lentamente, interi quartieri vengono sbarrati dalle transenne e i residenti vivono nell'incubo di perdere le case o addirittura la propria vita, si registra lo scontro fra il governatore Lombardo e il sindaco Marco Zambuto che non si presenta all'incontro con il segretario generale della presidenza della Regione perchè voleva essere ricevuto da Lombardo. Voleva esporre - a suo dire - al presidente le reali criticità di un centro storico che sta morendo, illustrare progetti, trovare soluzioni. Raffaele Lombardo avrebbe però dribblato l'annunciato faccia a faccia, optando per una riunione, programmata per la serata di ieri, con i deputati eletti nel collegio di Agrigento. «Non sto chiedendo al presidente Lombardo dice un polemico Zambuto di finanziare un centro studi, ma di salvare la vita degli agrigentini che vivono nel centro storico. Ho chiesto, sollecitato, e continuo a farlo, un impegno concreto per evitare che da un momento all'altro ci possa scappare il morto. Il fatto che il presidente della Regione conclude Marco Zambuto - non riceva il sindaco di una città che vive una drammatica emergenza è uno schiaffo morale».
«Zambuto - replica il presidente Lombardo - è stato già ricevuto, qualche giorno fa, dal segretario generale della Regione, che è tutt'altro che l'ultimo dirigente della struttura burocratica. Zambuto -dice il governatore della Sicilia - ha inteso strumentalmente polemizzare per gli emendamenti mancanti dal testo della Finanziaria, tino ad annunciare riunioni della giunta di fronte palazzo d'Orleans. Non si capisce contro chi fosse diretta la protesta dato che la presidenza della Regione - conclude - ha sempre mostrato attenzione ai gravi problemi di Agrigento». Il presidente ha già annunciato l'avvio di una verifica dei progetti per la messa in sicurezza, presentati dal Comune alla Regione, per fronteggiare centro storico di Agrigento, mentre gli sgomberi di fami- glie ed attività commerciali sono all'ordine del giorno. Sull'emergenza sembra «giocarsi» uno scontro politico-amministrativo. Nessuno lo dice apertamente, ma è ormai un valzer di botta e risposte. Ieri, intanto, un'altra famiglia è stata sgomberata e tre strade sono state chiuse. Gli agenti della polizia municipale e i tecnici della protezione civile hanno interdetto il passaggio, anche pedonale, nelle vie De Castro, Petralito e la scalinata di la Garufo. La famiglia evacuata abitava in un immobile, dichiarato a rischio cedimento, fra le vie De Castro e Petralito. Sgomberate poi anche le due attività commerciali, una concessionaria di auto usate e una rivendita di pneumatici e marmitte, che erano sistemate nei magazzini del palazzo di via Imera, da dove lunedì pomeriggio erano state evacuate le otto famiglie residenti e gli uffici di una sigla sindacale. In un pilastro portante della palazzina c'è una grossa crepa che rischia di far scivolare a valle, verso il boschetto sottostante, l'intera struttura. Sono così salite a 36 le famiglie evacuate dal centro storico dall'alba di Pasquetta, quando, in via Santa Maria dei Greci, si è sbriciolato il nobiliare palazzo Lo Jacono Maraventano. A queste si aggiungono gli otto nuclei familiari residenti in via Imera.
GIARDINO BOTANICO
TOUR NEL TERRITORIO
Oggi dalle 10 in poi, al giardino botanico di via Demetra, sarà presentato il progetto Agrigento e dintorni per promuovere la produzione agroalimentare di eccellenza del territorio agrigentino all'estero. Con questa finalità la Provincia prevede untourdi tre giorni con operatori stranieri nelle aziende più rappresentative del territorio. Provengono da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda e visiteranno, da oggi a sabato, aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca dì Sicilia, e del settore ittico-conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra.
LA SICILIA
"Nella Zona franca vogliamo contare"
Licata chiede di entrare a pieno titolo nella cabina di regia della zona franca di legalità. Con una nota congiunta del sindaco Angelo Graci e dell'assessore allo sviluppo economico Gioacchino Mangiaracina, l'Amministrazione di Licata, ha ufficialmente chiesto all'assessore regionale alle attività produttive, Marco Venturi, di inserire un rappresentante del comune di Licata nel «tavolo unico» di regia della «Zona franca per la legalità». Lo scopo ditale richiesta è quello di potersi muovere all'unisono su tutte le iniziative che il suddetto tavolo vorrà intraprendere insieme a tutti gli altri rappresentanti di Enti, istituzioni e associazioni che già ne fanno parte, di poter dare un contributo di partecipazione al buon andamento e cogliere le opportunità che la suddetta iniziativa potrà dare. La lettera è stata preceduta da un incontro avuto con il segretario della Cisl, Salvatore Licata e da una telefonata dell'assessore Mangiaracina con l'assessore regionale Marco Venturi, che ha dato la propria disponibilità a valutare con attenzione e positivamente la richiesta fatta dal Comune di Licata. Proprio sulla zona franca di legalità era intervenuto nei giorni scorsi il sindacalista della Cisl, Licata: «Dire di far parte della "Zona franca per la legalità", non è come superare la soglia del paradiso - dice - non è da solo, il requisito per cambiare il proprio destino. E un' opportunità, che potrebbe consentirci di uscire dalla condizione di marginalità, se non di totale e completo isolamento, nel quale ci troviamo. E' una scommessa che, tutti assieme, dobbiamo sentirci di fare, per far rinascere un sistema economico che sia, finalmente, impenetrabile dal malaffare». Della zona franca di legalità faranno parte complessivamente ventitré comuni della provincia di Caltanissetta, quattro dell'Agrigentino (Canicattì, Licata, Campobello e Ravanusa) e uno di Enna. La legge regionale che istituisce la zona franca permette di individuare un'area in cui si possano attuare particolari agevolazioni per stimolare l'imprenditoria, attrarre nuovi investimenti, contribuire a veicolare il messaggio che «fare impresa legalmente in questo lembo di Sicilia si può e conviene». Sulla Zfl, recentemente l'assessore Venturi aveva dichiarato: "Adesso, assieme al Governo nazionale, dovremo aprire un confronto con la Commissione Europea per chiedere ed ottenere un regime di fiscalità di vantaggio da applicare a tutte le imprese, vecchie e nuove, che esistono e che nasceranno all'interno della "Zona franca per la legalità".
Iniziativa agroalimentare al Giardino Botanico
Si terrà oggi, al Giardino Botanico di via Demetra, la presentazione del progetto "Agrigento e dintorni" finalizzato a promuovere la produzione agroalimentare del territorio agrigentino all'estero. L'iniziativa, che si concluderà questo sabato, prevede la visita di vari operatori stranieri nelle aziende più rappresentative della provincia di Agrigento. Gli operatori, che provengono da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda, si recheranno nelle aziende del comparto vitivinicolo di Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia; visiteranno anche il comparto ittico conserviero di Sciacca, l'azienda delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, il settore dolciario della zona di Aragona e il settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei templi e al Giardino della Kolymbetra. "E' un'iniziativa - ha commentato il presidente della provincia Eugenio D'Orsi- che ci fa sperare in un ulteriore passo in avanti per la pubblicizzazione delle produzioni tipiche ,biologiche e dei marchi Dop... questo consentirà alle imprese di incrementare nel tempo le loro attività commerciali".
Si è protratta fino a tarda sera la riunione con i parlamentari agrigentini
I deputati da Lombardo
Si è protratto fino a tarda ora ieri sera rincontro tra il presidente della Regione Raffaele Lombardo ed i parlamentari della provincia di Agrigento per individuare quale potrà essere il percorso migliore per mettere in sicurezza il centro storico di Agrigento. L'incontro, come si ricorderà, era previsto per ieri mattina, ma un imprevisto impegno di Lombardo ha fatto slittare tutto prima al pomeriggio e poi alla serata. Il governatore ha ricevuto i deputati agrigentini dopo le 19,30 e la discussione poi si è protratta per parecchio tempo: alle 21 inoltrate non si era ancora conclusa. L'esclusione dall'incontro del sindaco Marco Zambuto potrebbe far pensare ad un intervento diretto della Regione attraverso i propri uffici tecnici (Genio civile o, più probabilmente, Protezione civile visto che si tratta di mettere in sicurezza degli edifici. Zambuto, come si sa, avrebbe dovuto essere ricevuto ieri mattina non da Raffaele Lombardo, ma dal segretario generale della Presidenza della Regione. Il sindaco c'è rimasto male ed ha preferito non andare a Palermo, diramando nel pomeriggio una dichiarazione. «In ordine all'ultima dichiarazione del governatore Lombardo - ha commentato - circa mie presunte critiche strumentali contro lo stesso, preciso che non ho mai pensato a strumentalizzare le tragedia che sta vivendo Agrigento, per il suo centro storico che cade a pezzi, e mi sono subito indirizzato alla Regione quale ente territoriale più prossimo per aiutare la città. Ho solo comunicato agli agrigentini come non si riuscisse a comprendere perché, malgrado le assicurazioni fatte dal Presidente della Regione che Agrigento avrebbe avuto nell'immediato le prime somme per gli interventi più urgenti, incomprensibilmente il Governo siciliano non avesse più presentato il relativo emendamento alla legge finanziaria. Se poi il presidente Lombardo, - aggiunge Zambuto - ricordandosi che la città ha un bisogno urgentissimo per evitare che si verifichino ulteriori danni alle abitazioni e si rischi di sacrificare la vita nel centro storico, vorrà far passare i relativi finanziamenti attraverso una riunione con la deputazione agrigentina e non attraverso un confronto, come noi abbiamo chiesto, con l'Amministrazione attiva, il Consiglio comunale, i rappresentanti sindacali e gli esponenti della Curia vescovile, è una sua libera scelta. A noi interessa solo il bene della città». Dopo aver sottolineato che un tale intervento non sarà sufficiente e che continuerà a chiedere il rifinanziamento delle leggi n. 70/76 e 34/85, Zambuto ha concluso affermando di ritenere «utile che si fissi un incontro di lavoro a Palazzo d'Orleans perché la Giunta ed il Consiglio comunale, le forze sociali, i parlamentari regionali interessati, i titolari dei beni ecclesiastici affrontino con serenità e determinazione tutte le questioni collegate con la situazione del centro storico agrigentino».
D'Orsi rimescola le «carte»
Si va verso un rimescolamento delle deleghe all'interno della Giunta provinciale. «Era necessario effettuare alcuni aggiustamenti - aveva spiegato nei giorni scorsi il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - dato che l'assetto dell'esecutivo é sensibilmente cambiato rispetto a quando é stata varata la giunta tecnica qualche mese addietro». Il riferimento evidentemente è all'ingresso nell'amministrazione attiva di Angelo Biondi, Mariano Ragusa e Paolo Ferrara che sono stati nominati assessori in tempi molto più recenti rispetto agli altri. Come si ricorderà, nello scorso febbraio il presidente nominò Primi Otto assessori, qualche settimana dopo entrarono in giunta i due componenti segnalati dal partito democratico, quindi ha integrato l'esecutivo con i suddetti ultimi tre immessi. In particolare Ferrara é subentrato alla sorella Katea. Tutto questo movimento ha un significato ben preciso: vuoi dire che dalla giunta tecnica si é finalmente ritornati ad una configurazione politica dell'esecutivo provinciale, la cui maggioranza é ormai chiaramente sostenuta dalle forze del terzo polo e da Forza dei Sud, mentre Futuro e Libertà avrebbe fatto sapere che appoggerà dall'esterno questa amministrazione. Ma quale sarà l'assetto della nuova giunta? Il relativo provvedimento è alla firma del presidente che sarà apposta da un momento all'altro. Di ufficiale quindi non c'è nulla. In ogni modo Domenico Alaimo dovrebbe mantenere le attività produttive, la tutela del consumatore, le politiche del lavoro, l'edilizia e la gestione patrimoniale; a Calogero Crapanzano dovrebbero andare ancora una volta i lavori pubblici, a Paolo Felice sono state confermate le deleghe a sport e - spettacolo ma con l'aggiunta della promozione culturale, a Paolo Ferrara dovrebbero andare sit, servizi informatici, protezione civile, isole, sviluppo economico, a Felice Lo Faso bilancio, finanze e provveditorato, Nicolina Marchese dovrebbe mantenere la pubblica istruzione e l'edilizia scolastica, a Calogero Volpe i rapporti con gli enti e la polizia provinciale (non ha più la delega al personale), a Maria Teresa La Marca dovrebbero andare le pari opportunità, politiche per i giovani, pesca, problematiche dell'immigrazione, a Mariano Ragusa servizi sociali, ad Angelo Biondi turismo, politiche comunitarie ed aeroporto.
SOLE 24 ORE
Forum Pa Le linee guida di Brunetta
Amministrazioni con siti internet doc
Nuove linee guida per la realizzazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni. Le ha predisposte il ministero per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione. Il documento, disponibile da ieri sul sito internet dello stesso dicastero, si è reso necessario per adeguare le linee guida del 2010 al nuovo codice dell'amministrazione digitale (Dlgs 235/2010), alla delibera Civit 105/2010 (sull'applicazione delle regole per la trasparenza contenute nella cosiddetta legge Brunetta), e alle Linee guida del Garante della Privacy (deliberazione del 2 marzo). Le nuove linee guida saranno operative tra due mesi, una volta che si sarà completata la consultazione pubblica avviata da ieri tramite il sito internet del Ministero. Le novità più rilevanti del documento sono la possibilità di iscriversi al sito delle Pa italiane, i suggerimenti offerti per la dismissione dei siti giudicati non necessari, la razionalizzazione dei contenuti, gli esempi di sperimentazione e il rafforzamento dei vincoli per garantire l'accessibilità da parte degli utenti. Alle linee guida è allegato un vademecum per la realizzazione dei siti.
INIZIATIVA DEL SOLE
La banca dati fa da bussola agli uffici
È stata presentata nel corso del Forum Pa, a Roma, la nuova release della banca dati on line «Sistema24 Pa». E la banca dati che contiene e integra tutti gli strumenti informativi realizzati dal Gruppo 24 Ore per la Pubblica amministrazione. Visi trovano la selezione e la sintesi dei più interessanti articoli del Sole 24 Ore e dei dorsi regionali; l'accesso al sito delle riviste tematiche e di approfondimento del Gruppo; l'informazione quotidiana sulle principali novità di interesse delle pubbliche amministrazioni, con il flash sulle novità di legislazione, prassi e giurisprudenza; le risposte degli esperti a tutti i quesiti pubblicati sulle pagine del giornale.
SICILIA 24 H
Provincia, Di Prima: bene contributi per i pescatori
Il Consigliere Provinciale di Agrigento Ezio Di Prima ha accolto con soddisfazione la notizia circa l''individuazione di una posta di bilancio per mettere in pagamento i contributi per i pescatori. La manovra di assestamento fatta dall'Amministrazione provinciale, che ha individuato la somma di 200 mila euro recuperandola da residui non spesi, permetterà di pagare e liquidare le domande giacenti dalla metà del 2009 fino a tutto il 2010, con la possibilità di pagare anche le istanze presentate nei primi mesi del 2011. "E' questo un risultato soddisfacente - afferma il consigliere Di Prima - per chi come il sottoscritto si è da sempre impegnato, fin dal lontano 2004, per aiutare una categoria produttiva molto importante come quella dei pescatori attraverso un apposito regolamento che è stato reso operativo nel 2004 e che, da allora, ha permesso di provvedere al pagamento dei suddetti contributi. Questa manovra economica che, si ricorda, permetterà per il settimo anno consecutivo l'erogazione di questi importanti contributi, testimonia l'attenzione che la classe politica provinciale ha prestato, forse unica provincia in tutta la Sicilia, verso un comparto che ormai da oltre dieci anni attraversa una crisi economica molto grave e che ha bisogno di aiuti concreti dagli enti locali e organi preposti per poterla superare".
Provincia: Ripepe (Pid): bene Odg su sicurezza strada accesso istituto "M. T. di Calcutta"
"Desidero esprimere la mia soddisfazione e compiacimento ed allo stesso tempo grande apprezzamento nei confronti della giunta, dei colleghi consiglieri provinciali, dei funzionari e dirigenti preposti, per la grande disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti nell'affrontare una tematica così importante quale quella proposta nel mio o.d.g. riguardante la strada di accesso all'Istituto "Madre Teresa di Calcutta" di Casteltermini. Infatti con la deliberazione di consiglio provinciale n. 40 del 3 1/03/2011 avanzata come proposta di o.d.g. si è affrontato in modo concreto e spero definitivo un problema reale quale quello della messa in sicurezza di una strada di accesso ad un istituto scolastico frequentatissimo". E'quanto afferma in una nota stampa il consigliere provinciale di Agrigento del Pid, Arturo Ripepe. "Attraverso questo ordine del giorno approvato in consiglio - spiega Ripepe - si è potuto dare ufficialmente mandato al Presidente e quindi alla Giunta Provinciale di predisporre tutti quegli atti propedeutici all'approvazione del Bilancio al fine di individuare un capitolo per la destinazione vincolata di una somma di denaro ben precisa che possa assicurare la definitiva sistemazione e messa in sicurezza della strada di cui sopra. A tal uopo, proprio al fine di una definizione il più celere possibile della problematica in oggetto, ho deciso, acquisita l'ufficialità dell'atto deliberativo, di scrivere una nota all'indirizzo del Presidente della Provincia, dell'Assessore alla P.I. e all'Ass. con delega alla Edilizia Scolastica per assicurare loro la mia totale disponibilità e presenza al fine di accelerare il più possibile la soluzione definitiva di questo caso difficile e fonte quotidiana di preoccupazione da parte dei cittadini di Casteltermini e di tutti i fruitori della suddetta strada".
Promozione dell'agroalimentare, Provincia organizza "Agrigento e dintorni"
Promuovere la produzione agroalimentare di eccellenza del territorio agrigentino all'estero. Con questa finalità la Provincia Regionale di Agrigento lancia il progetto "Agrigento e dintorni", che prevede un tour di tre giorni di operatori stranieri nelle aziende più rappresentative della provincia. L'iniziativa, del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, si inserisce nell'ambito dell'attività istituzionale di promozione e valorizzazione della produzione agroalimentare nei suoi vari aspetti (enologia, ortofrutticolo, produzioni zootecniche, ecc.) e sarà presentata domani alle ore 10.00 al Giardino Botanico della Provincia Regionale di via Demetra. Alla presentazione sarà associata una degustazione di prodotti tipici. Gli operatori provengono da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda, e visiteranno, dal 12 al 14 maggio, aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. "E' un'iniziativa che tende a dare il giusto rilievo ai nostri prodotti di eccellenza - dice il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - che dal punto di vista delle qualità organolettiche andrebbero meglio conosciuti dal grande pubblico. La presenza di operatori stranieri, che potranno verificare di presenza la bontà dei prodotti e l'efficienza di alcune aziende, ci fa sperare in un ulteriore passo in avanti per la pubblicizzazione delle produzioni tipiche, biologiche e dei marchi Dop, che incontrano il favore dei consumatori ma devono essere oggetto di proposte commerciali ad ampio raggio. Questo consentirà alle imprese che agiscono sul nostro territorio di incrementare nel tempo le loro attività commerciali. L'agricoltura rimane uno dei punti fermi del nostro sistema economico - conclude D'Orsi - ma va associata ad iniziative concordate con altri settori, come quello turistico, considerato il forte incremento del turismo enogastronomico".
AGRIGENTONOTIZIE
Messa in sicurezza strade a Casteltermini Soddisfazione del consigliere provinciale del "Pid" Arturo Ripepe, per la disponibilità dimostrata dal consiglio provinciale e dalla giunta, in merito alla messa in sicurezza della strada di accesso all'Istituto "Madre Teresa di Calcutta" di Casteltermini.
Così nel suo comunicato Arturo Ripepe ringrazia l'amministrazione provinciale: "Desidero esprimere la mia soddisfazione e compiacimento ed allo stesso tempo grande apprezzamento nei confronti della giunta, dei colleghi consiglieri provinciali, dei funzionari e dirigenti preposti, per la grande disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti nell'affrontare una tematica così importante quale quella proposta nel mio odg riguardante la strada di accesso all'Istituto 'Madre Teresa di Calcutta' di Casteltermini. Infatti con la deliberazione di consiglio provinciale numero 40 del 31/03/2011 avanzata come proposta di odg dal sottoscritto si è affrontato in modo concreto e spero definitivo un problema reale quale quello della messa in sicurezza di una strada di accesso ad un istituto scolastico frequentatissimo. Attraverso questo ordine del giorno approvato in consiglio si è potuto dare ufficialmente mandato al Presidente e quindi alla Giunta Provinciale di predisporre tutti quegli atti propedeutici all'approvazione del Bilancio al fine di individuare un capitolo per la destinazione vincolata di una somma di denaro ben precisa che possa assicurare la definitiva sistemazione e messa in sicurezza della strada di cui sopra. A tal uopo, proprio al fine di una definizione il più celere possibile della problematica in oggetto, ho deciso, acquisita l'ufficialità dell'atto deliberativo, di scrivere una nota all'indirizzo del Presidente della Provincia, dell'Assessore alla P.I. e all'Ass. con delega alla Edilizia Scolastica per assicurare loro la mia totale disponibilità e presenza al fine di accelerare il più possibile la soluzione definitiva di questo caso difficile e fonte quotidiana di preoccupazione da parte dei cittadini di Casteltermini e di tutti i fruitori della suddetta strada".
Giunta D'Orsi, le deleghe tardano ad arrivare
Le nomine dovevano arrivare lunedì, ma un altro giorno è trascorso senza che il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi abbia assegnato le deleghe ai propri assessori. L'esponente Mpa aveva annunciato già sabato che ad inizio settimana avrebbe ridistribuito gli incarichi e che quell'operazione era dovuta solo ad un necessario riadattamento dovuto all'ingresso nella squadra amministrativa di Ragusa, Biondi e Ferrara. D'Orsi smentiva nettamente ogni motivazione politica dietro il suo gesto, nonostante i partiti debbano ormai da tempo consegnargli i nuovi nomi per la giunta non tecnica suscitando le ire del presidente, e bollava il tutto come una mera operazione di tipo amministrativo. Sarà anche così, ma i giorni passano, e la difficoltà del momento trascorso dal presidente si fa sempre più evidente. La "Via Crucis" collegata a questa Giunta continua. Prima il ritardo dei partiti nella scelta dei nuovi nomi, poi la nomina di tecnici transitori in attesa di una nuova Giunta politica, adesso una nuova attesa dovuta alle dinamiche interne e ai molteplici impegni previsti dalla politica locale, cominciando dalle elezioni amministrative. Guardando la situazione dei singoli partiti, mentre dentro Forza del sud è aperto il dibattito per la scelta dell'esponente che dovrà sostituire Paolo Ferrara (e tutto si giocherà pare tra l'attuale coordinatore cittadino di Licata, Giuseppe Montana, e ambienti vicini al consigliere provinciale Carmelo D'Angelo), il Mpa avrebbe avanzato la richiesta di un esponente della parte centrale della provincia. Il Fli al momento terrebbe ferma la sua posizione iniziale di dissenso nei confronti della possibile compresenza in Giunta con il Pd, che a sua volta al momento non ha ancora avanzato i nomi politici per la trasformazione della squadra.
INFOAGRIGENTO
La Provincia lancia il progetto "Agrigento e dintorni"
Promuovere la produzione agroalimentare di eccellenza del territorio agrigentino all'estero. Con questa finalità la Provincia Regionale di Agrigento lancia il progetto "Agrigento e dintorni", che prevede un tour di tre giorni di operatori stranieri nelle aziende più rappresentative della provincia. L'iniziativa, del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, si inserisce nell'ambito dell'attività istituzionale di promozione e valorizzazione della produzione agroalimentare nei suoi vari aspetti (enologia, ortofrutticolo, produzioni zootecniche, ecc.) e sarà presentata giovedì 12 maggio alle ore 10.00 al Giardino Botanico della Provincia Regionale di via Demetra. Alla presentazione sarà associata una degustazione di prodotti tipici. Gli operatori provengono da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda, e visiteranno, dal 12 al 14 maggio, aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. "E' un'iniziativa che tende a dare il giusto rilievo ai nostri prodotti di eccellenza - dice il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - che dal punto di vista delle qualità organolettiche andrebbero meglio conosciuti dal grande pubblico. La presenza di operatori stranieri, che potranno verificare di presenza la bontà dei prodotti e l'efficienza di alcune aziende, ci fa sperare in un ulteriore passo in avanti per la pubblicizzazione delle produzioni tipiche, biologiche e dei marchi Dop, che incontrano il favore dei consumatori ma devono essere oggetto di proposte commerciali ad ampio raggio. Questo consentirà alle imprese che agiscono sul nostro territorio di incrementare nel tempo le loro attività commerciali. L'agricoltura rimane uno dei punti fermi del nostro sistema economico - conclude D'Orsi - ma va associata ad iniziative concordate con altri settori, come quello turistico, considerato il forte incremento del turismo enogastronomico".
AGRIGENTOFLASH
Istituto Madre Teresa di Casteltermini, intervento per la messa in sicurezza della strada d'accesso
Il consigliere provinciale Arturo Ripepe esprime soddisfazione e compiacimento ed allo stesso tempo grande apprezzamento nei confronti della giunta, dei colleghi consiglieri provinciali, dei funzionari e dirigenti preposti, per la grande disponibilità che hanno dimostrato nei miei confronti nell'affrontare una tematica così importante quale quella proposta nel suo ordine del giorno riguardante la strada di accesso all'Istituto "Madre Teresa di Calcutta" di Casteltermini. Infatti con la deliberazione di consiglio provinciale n. 40 del 3 1/03/2011 avanzata come proposta di ordine del giorno da Ripepe si è affrontato il problema della messa in sicurezza di una strada di accesso ad un istituto scolastico frequentatissimo." Attraverso questo ordine del giorno approvato in consiglio - scrive Ripepe - si è potuto dare ufficialmente mandato al Presidente e quindi alla Giunta Provinciale di predisporre tutti quegli atti propedeutici all'approvazione del Bilancio al fine di individuare un capitolo per la destinazione vincolata di una somma di denaro ben precisa che possa assicurare la definitiva sistemazione e messa in sicurezza della strada di cui sopra. A tal uopo, proprio al fine di una definizione il più celere possibile della problematica in oggetto, ho deciso, acquisita l'ufficialità dell'atto deliberativo, di scrivere una nota all'indirizzo del Presidente della Provincia, dell'Assessore alla P.I. e all'Ass. con delega alla Edilizia Scolastica per assicurare loro la mia totale disponibilità e presenza al fine di accelerare il più possibile la soluzione definitiva di questo caso difficile e fonte quotidiana di preoccupazione da parte dei cittadini di Casteltermini e di tutti i fruitori della suddetta strada".
AGRIGENTOWEB
Contributi ai pescatori, soddisfazione del consigliere provinciale Di Prima
Il Consigliere Provinciale Ezio Di Prima ha accolto con estrema soddisfazione la notizia data nella giornata di ieri dalla Provincia Regionale di Agrigento dell'individuazione di una posta di bilancio per mettere in pagamento i contributi per i pescatori. La manovra di assestamento fatta dall'Amministrazione provinciale, che ha individuato la somma di 200 mila euro recuperandola da residui non spesi, permetterà di pagare e liquidare le domande giacenti dalla metà del 2009 fino a tutto il 2010, con la possibilità di pagare anche le istanze presentate nei primi mesi del 2011.
E' questo un risultato soddisfacente - afferma il consigliere Di Prima - per chi come il sottoscritto si è da sempre impegnato, fin dal lontano 2004, per aiutare una categoria produttiva molto importante come quella dei pescatori attraverso un apposito regolamento che è stato reso operativo nel 2004 e che, da allora, ha permesso di provvedere al pagamento dei suddetti contributi.
Questa manovra economica che, si ricorda, permetterà per il settimo anno consecutivo l'erogazione di questi importanti contributi, testimonia l'attenzione che la classe politica provinciale ha prestato, forse unica provincia in tutta la Sicilia, verso un comparto che ormai da oltre dieci anni attraversa una crisi economica molto grave e che ha bisogno di aiuti concreti dagli enti locali e organi preposti per poterla superare.