GIORNALE DI SICILIA
VERTICE A PALERMO. Lombardo chiederà la procedura di emergenza al governo nazionale
Agrigento, piano della Regione per salvare il centro storico
Tra le priorità, interventi urgenti al costone sul quale sorge la cattedrale di San Gerlando e in tutti i quartieri adiacenti.
AGRIGENTO. La Regione ha un "piano" per salvare il centro storico di Agrigento. La strada tracciata, che dovrebbe essere in discesa, si chiama "richiesta di procedura d'emergenza". Un'istanza che verrà prima portata in giunta e poi inoltrata alla presidenza del consiglio dei ministri. È una via non nuova, già percorsa nel 2005 quando l'allora assessore regionale alla protezione civile, Michele Cimino, fece arrivare i soldi per la frana di Naro e per salvare la chiesa di Sant'Alfonso, quella dell'immacolata e il circolo Empedocleo di Agrigento. La strategia per scongiurare che il cuore vecchio della città imploda è stata "ratificata" a palazzo d'Orleans, nella notte fra mercoledì e ieri. All'incontro, convocato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, era presente il deputato nazionale Angelo Capodicasa e i parlamentari regionali Antonino Bosco, Salvatore Cascio, Michele Cimino, Giacomo Di Benedetto, Roberto Di Mauro e Vincenzo Marinello. Presenti anche l'assessore regionale al Territorio, Gianmaria Sparma, il dirigente regionale Giovanni Arnone, Maurizio Costa, ingegnere della protezione civile e il segretario generale della Regione Giovanni Carapezza. Poca politica durante il vertice e molti argomenti tecnici. A trattarli è stato Maurizio Costa che ha fatto il punto su quel che si è fatto, quello che è in corso d'opera e ciò che non è più rinviabile fare se si vuole scongiurare la catastrofe. Il costone sul quale sorge la cattedrale di San Gerlando, e tutti i rioni che vi si appoggiano ed intersecano, si stanno sbriciolando. Per il governatore Lombardo «è il momento di affrontare, in modo definitivo, il problema, puntando anche alle risorse che potranno derivare dalla riprogrammazione dei fondi Par Fas e dalla rimodulazione dei fondi comunitari. Con la necessità sottolinea - di un impegno concreto del governo nazionale che attivi le procedure straordinarie derivanti dalla flessibilità normativa delle ordinanze di protezione civile», il sindaco Marco Zambuto, non invitato alla tavola rotonda, «si riserva il compito di valutare - dice - le decisioni sul centro storico prese da Lombardo».
«La priorità oggi - ha spiegato ieri Maurizio Costa - sono le verifiche di stabilità sul pendio Nord. Fino ad ora sono state fatte analisi sulla cattedrale e sui vari monumenti della zona. Adesso dobbiamo studiare il pendio. Soltanto quando i consulenti, già nominati, dell'università di Palermo, daranno le risultanze di studi ed indagini tecniche potremo dire se il pendio è consolidabile o meno. Per definire le previste analisi geologiche e geotecniche - argomenta il capo della protezione civile - saranno necessari 8 mesi. Già nei prossimi giorni avvieremo la lettura dei fori esistenti. Queste operazioni, così come il puntellamento della navata Nord della cattedrale, i monitoraggi con i fessurimetri e le consulenze hanno già la copertura finanziaria che ammonta a circa 800 mila euro», Intanto, la procura di Agrigento ha dissequestrato, anche se parzialmente, l'area delle macerie di palazzo Lo Jacono - Maraventano, chiedendo al Comune, alla Sovrintendenza e alla protezione civile i necessari interventi dimessa in sicurezza.
Reazioni, Bosco (Pdl): "È momento di agire"
Capodicasa e Di Benedetto: «Presi impegni concreti»
«Abbiamo portato a casa un risultato importante - spiegano i parlamentari dei partito democratico Giacomo Di Benedetto e Angelo Capodicasa. stato deciso che la giunta regionale approverà un provvedimento per la richiesta dello stato di emergenza del centro storico di Agrigento. Provvedimento che verrà poi trasmesso al Consiglio dei Ministro per la proclamazione della crisi e il varo del relativo decreto, In questo modo ci sarà una regia unica nella gestione dell'emergenza. La nomina di un commissario, con pieni poteri, consentirà sia l'accelerazione dei tempi, grazie al superamento di alcuni passaggi burocratici e amministrativi, sia la certezza delle necessarie risorse finanziarie per mettere in sicurezza la zona più antica della città. Per Nino Bosco, deputato regionale del Pdl: «Questo è un momento in cui la politica deve lasciare da parte ogni tipo di contrapposizione per mettere finalmente un punto fermo e definitivo al più grave e annoso problema di Agrigento: il continuo pericolo di frane. Una soluzione definitiva si deve, comunque, trovare per tutto il territorio della Provincia, perchè domani non ci si ritrovi ancora a piangere su vittime innocenti".
Polemiche. Se ne parla da giorni, quando arriveranno serviranno al raddoppio di via Empedocle
Lombardo e i due milioni di euro: "Il Genio civile ancora li attende"
Le scaramucce politiche non si arrestano. Il presidente della Regione. Raffaele Lombardo, durante il vertice con i parlamentari dei collegio di Agrigento avrebbe parlato di un finanziamento di due milioni di euro assegnato al Comune. Ieri, proseguendo nella polemica a distanza, la replica del sindaco Marco Zambuto: "Il finanziamento di due milioni di cui parlo il presidente Lombardo non è stato mai assegnato, come comunicato del resto dal commissario straordinario delegato per l'attuazione del relativo accordo di programma con la nota del 6 agosto2010, al Comune
bensì al genio civile di Agrigento". Soldi al genio civile non ne sono mai arrivati, ma in compenso è arrivata una nota, con numero di protocollo "86". L'indicazione è generica. C'è scritto: "messa in sicurezza del centro abitato", «Sono i fondi - ha spiegato ieri il capo del genio civile di Agrigento, Mimmo Armenio - per i quali il Comune ha dato indicazione di utilizzarli per la via Empedocle. Se, adesso, il Comune, data l'emergenza - ha aggiunto il dirigente - ha deciso di spostarli su altri interventi, questo non c'è stato comunicato. Noi, dal canto nostro non abbiamo finanziamenti fermi. Attendiamo i fondi e le relative indicazioni - conclude - e poi realizzeremo i necessari progetti». Dove quei due milioni di euro siano fermi, se ancora al ministero dell'Ambiente o siano già passati all'assessorato regionale al Territorio, è un mistero. «Accusano il Comune di Agrigento - incalza Zambuto - di immobilismo, quando in realtà il presidente della Regione è stato soltanto mal informato. Quei soldi a cui fa riferimento riguardano la messa in sicurezza della via delle Torri, in maniera particolare». La querelle politico-amministrativa, mentre gli agrigentini stanno a guardare dal basso verso l'alto la sommità dei palazzi del potere, prosegue, dunque, inesorabile.
CANICATTI'. L'uscente Corbo e gli assessori in carica
Comune, colleghi nella giunta, ma «avversari» alle elezioni
Avversari in campagna elettorale ma colleghi nelle sedute delle giunta comunale E' la singolare situazione politica ed amministrativa che si registra in città dal 4 maggio quando sono state presentate le candidature alle elezioni per il rinnovo dell'amministrazione comunale del 29 e 30 maggio. Il sindaco uscente Vincenzo Corbo, tornato ad essere indipendente e sorretto da una sola lista civica che porta il suo nome, infatti si trova ad avere come collaboratori in giunta due assessori schierati su fronti dei tutto opposti. lino di questi è Calogero Castrogiovanni, assessore da qualche mese, con la delega alle Finanze, Bilancio e Patrimonio. Castrogiovanni è impegnato nel sostenere la candidatura a sindaco di Gaetano Cani che ha designato come uno degli assessori Rosa Anna Giganti, moglie dell'assessore di Corbo. Stesso discorso vale per un altro assessore in carica della giunta uscente, Diego Ficarra che ha avuto assegnata la delega allo Sport dopo essersi dimesso da consigliere di Alleanza Azzurra. Ficarra infatti sta sostenendo apertamente la candidatura al consiglio comunale del fratello minore Gioacchino detto Diego schierato in Sicilia Vera a sostegno ancora di Gaetano Cani. Ci sarebbe un terzo assessore della giunta Corbo da considerare avversario in campagna elettorale di Corbo. Si tratta di Liliana "Daniela" Marchese Ragona che è in corsa per la poltrona di sindaco. Daniela Ragona però avuta certezza della sua candidatura e dell'antagonismo a Corbo ha rassegnato il 5 maggio le dimissioni da assessore, senza sbattere la porta. Ieri mattina il sindaco Corbo ha presieduto l'ennesima giunta cui non ha partecipato solo l'assessore Ficarra, alla sua seconda assenza consecutiva, mentre era presente Castrogiovanni. Il sindaco ad oggi non ha ritenuto di dover revocare la delega agli assessori impegnati in campagna elettorale anche se suoi antagonisti politici.
La protesta indetta per il 23 maggio
Rifiuti, i netturbini pronti a scioperare - Previsti nuovi disagi
Disagi in vista per quanto riguarda il servizio di svuotamento dei cassonetti perla raccolta dei rifiuti solidi urbani e la pulizia delle strade. Per giorno 23 infatti, i lavoratori della «Dedalo Ambiente» incroceranno le braccia a causa di uno sciopero proclamato dalla Cgil funzione pubblica, dalla Fit-Cisl e dalla Uil trasporti nazionale. In una nota che raggruppa le tre segreterie provinciali sindacali a firma di Vincenzo Lo Re e che è stata inviata alla società d'ambito di cui è commissario liquidatore Rosario Miceli, al prefetto Francesca Ferrandino, alla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali di Roma ed ai sindaci dei sette comuni consorziati con l'ATO AG3 che sono Canicattì, Naro, Camastra, Campobello di Licata, Ravanusa, Palma di Montechiaro e Licata, vengono illustrati i motivi peri quali è stato deciso di fermare il servizio che inevitabilmente arrecherà numerosi disagi in materia di igiene e salute pubblica. Viene infatti ad essere lamentato il mancato pagamento dello stipendio del mese di aprile ai lavoratori dipendenti della società d'ambito alla data stabilita dal Ccnl, ovvero il contratto nazionale di lavoro di settore e che l'inadempienza si verifica puntualmente tutti i mesi. A tutto ciò, bisogna anche aggiungere che i lavoratori rivendicano il premio di produzione che avrebbero dovuto ricevere da qualche mese. Se poi aggiungiamo anche che tra qualche settimana scade la mensilità di maggio e che si è prossimi alla quattordicesima, la situazione di certo si fa più preoccupante e pesante nello stesso tempo. "Considerato che ad oggi - scrive Lo Re - permangono interamente i motivi della protesta, come sindacati proclamiamo lo sciopero dei lavoratori in tutto l'ambito territoriale ottimale "AtoAg3" per l'intera giornata del 23 maggio per tutti i turni di lavoro con inizio nello stesso giorno. Confermiamo altresì la volontà, prosegue, di avvalersi dei tempi massimi di efficacia delle procedure cosiddette di "raffreddamento" previsti dalla norma e che verranno assicurati, conclude, i servizi minimi essenziali prescritti dalla normativa vigente".
LA SICILIA
Consiglio provinciale straordinario
Convocato per venerdì 20 giugno, alle 18, una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale con all'ordine del giorno: "Università di Agrigento, stato dell'arte e prospettive". La convocazione del presidente Buscemi fa seguito alla richiesta di una seduta consiliare, ai sensi dell'art. 26 comma 3 dello Statuto, che prevede la possibilità di convocare il Consiglio su domanda di almeno 1/5 dei suoi componenti. La richiesta è stata sottoscritta da 17 Consiglieri provinciali, primo firmatario Roberto Gallo, appartenenti a diversi gruppi: Zarbo, Testone, Ignazio Di Prima, Riccardo Gallo Afflitto, Girasole, Picone, Terrazzino, Buscemi, Lazzano, Paci, Ruvolo, Spoto, Avarello, Giovanni D'Angelo, Angelo Bennici e Ripepe.
Occorre una procedura di emergenza: è la soluzione che è stata individuata dal governatore Lombardo con i deputati agrigentini
La salvezza del centro storico di Agrigento passa at traverso una procedura di emergenza che prenda lo spunto dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri numero 3450 del luglio 2005 in materia di protezione civile con la costituzione di un tavolo tecnico tra protezione civile, genio civile e Soprintendenza ai beni culturali. E' questo il percorso che é stato individuato nella tardissima serata di mercoledì nel corso della lunga riunione svoltasi nella sede della presidenza della Regione a Palazzo d'Orleans. Erano presenti, oltre al governatore Lombardo, anche il deputato nazionale del Pd Angelo Capodicasa e i parlamentari regionali del collegio di Agrigento Nino Bosco, Salvatore Cascio, Michele Cimino, Giacomo Di Benedetto, Roberto Di Mauro e Vincenzo Marinello. Danno partecipato anche l'assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma, il dirigente della Regione Giovanni Arnone e il segretario generale della Regione Giovanni Carapezza. Ad illustrare come stanno le cose, con una dettagliatissima relazione tecnica, é stato il dirigente del Servizio di Agrigento del Dipartimento regionale di protezione civile Maurizio Costa il quale ha elencato le criticità ed ha fatto il punto su quanto é stato fatto e di quello che occorre fare con urgenza, senza ulteriori dilazioni, per mettere in sicurezza il centro storico e, com'é stato sottolineato, dell'area diocesana. In particolare egli ha riferito che proprio ad inizio di settimana si é incontrato con i tecnici del Dipartimento nazionale che forniranno il necessario supporto. E' in corso il puntellamento della Cattedrale e si sta appaltando il monitoraggio che si svolgerà con l'ausilio di tre consulenti di grande competenza come il geologo prof. Vincenzo Liguori, l'ingegnere geotecnico, Calogero Valore, l'ingegnere strutturalista Liborio Cavaleri. Le indagini eseguite nel corso degli ultimi 40 anni, ha aggiunto Costa, hanno evidenziato come gli sforzi si siano concentrati tutti sugli edifici, trascurando pelò il pendio. Quest'ultimo invece é la causa dei dissesti perché, come si é potuto acclarare, è in frana, mentre la parte tra la fessura nel prospetto principale della Cattedrale la via Duomo appare stabile. Adesso il problema sta nel verificare quali sono i movimenti di tale pendio e per questo saranno eseguiti una serie di rilievi. Accertato come e perché si muove (ma ci vorranno almeno otto mesi), si potranno programmare gli interventi necessari per consolidar lo. Subito dopo si potrà intervenire sulla Cattedrale e sugli altri edifici. Su questi ultimi, allo scopo di essere pronti al momento opportuno, si effettueranno anche altri accertamenti (rilievi totali e tridimensionali, campagna di georadar pozzetti esplorativi, eccetera). Per quanto riguarda la rimanente parte del centro storico si devono proseguire gli studi sugli ipogei, ma la stragrande maggioranza dei dissesti ha sottolineato Costa - è dovuta alla decadenza strutturale derivante dall'incuria dei proprietari. A tal proposito ha ricordato rise esiste un censimento dei manufatti pericolanti che è stato eseguito dall'ordine degli architetti. Sulla base di questa relazione il si é discusso sul da farsi. In particolare il presidente Lombardo ha detto the è il momento di affrontare in modo definitivo il tema del dissesto di Agrigento e di tutti i comuni della provincia segnati da problemi analoghi, puntando anche alle risorse che potranno derivare dalla riprogrammazione dei fondi Par Fas e dalla rimodulazione dei fondi comunitari».
L'argomento verrà portato all'esame della giunta di governo che dovrà deliberare la richiesta relativa all'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri.
REAZIONI DAL MONDO POLITICO
Prime scintille con Zambuto
Cominciamo ad esserci scintille tra alcuni dei deputati regionali che mercoledì sera hanno partecipato alla riunione con il presidente della Regione Raffaele Lombardo ed il sindaco Marco Zambuto. La prima stoccata la lancia l'ex assessore al Territorio ed ambiente ed esponente provinciale del Mpa Roberto Di Mauro. «Quando ero assessore - afferma il parlamentare - feci inserire l'unica scheda presentata dal Comune di Agrigento (inerente il consolidamento di via Empedocle e di via delle Torri) in un accordo di programma firmato dal ministero per l'ambiente e dall'assessorato territorio ed ambiente, ottenendo un finanziamento di due milioni di euro. Ebbene dopo un anno e mezzo ancora non é stato presentato il progetto. Per quanto riguarda l'incontro di Palermo si deve finalmente registrare una presa di coscienza dello stato dell'arte e della necessità di intervenire con urgenza mediante una unità di crisi e con un'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri. C'é inoltre l'impegno della Regione a rimodulare i fondi europei in tal senso. Lo Stato però deve fare la sua parte con l'ordinanza e indicando le risorse con le quali procedere».
«Come assessore alla Protezione civile - interviene Michele Cimino - feci fare alcuni interventi di consolidamento e finanziai, oltre alla chiesa di Sant'Alfonso e quella dell'Immacolata, anche la via di fuga facendo diventare il caso un problema nazionale. Tanto é vero che, oltre alle risorse, con Gianfranco Micciché abbiamo ottenuto l'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che "estendeva" la situazione di Naro ad Agrigento, Adesso si cercherà di andare avanti riattivando l'ordinanza di protezione civile 3450 che feci io, ma bisogna ampliare la problematica anche per Favara. Ritengo che Zambuto debba continuare nel suo lavoro abbandonando i proclami e ricercando la concretezza dei fatti con serenità, cosa che ad esempio io feci per la rete idrica e per i tanti interventi fatti arrivare nella città dei templi, sebbene si preferisca molte volte ringraziare pubblicamente solo chi fa da tempo chiacchiere di caffé». Cimino ha anche aggiunto che «Zambuto beffeggia la Regione e i risultati di ieri. Solo l'ordinanza di protezione civile può risolvere il problema. Lui non ha bisogno dell'intervento della Regione perché é direttamente in contatto con il ministro Prestigiacomo, che é mia cara amica. Ma non capisce che la richiesta di ordinanza di protezione civile la fa comunque la Regione».
Nino Bosco che politicamente non è certamente in linea con i primi due aggiunge che «responsabilmente si é dato alla vicenda un taglio al di fuori degli steccati e delle strumentalizzazioni politiche. Il problema va affrontato senza coloriture, dividendo il problema del dissesto idrogeologico della Cattedrale dalla rimanente situazione del centro storico dove gli edifici privati sono insicuri per l'incuria che dura ormai da decenni. Ritengo che ci debba essere l'impegno del governo nazionale e regionale. Ho anche chiesto esplicitamente che nella vicenda si inserisse anche quella del centro storico di Favara dove ci sono state anche delle vittime».
«Abbiamo portato a casa un risultato importante - Angelo Capodicasa e Giacomo Di Benedetto - In questo modo ci sarà una regia unica nella gestione dell'emergenza. La nomina di un commissario, con pieni poteri, consentirà sia l'accelerazione dei tempi, grazie al superamento di alcuni passaggi burocratici e amministrativi, sia la certezza delle necessarie risorse finanziarie per mettere in sicurezza la zona più antica della città. Mentre gli altri parlano, fanno demagogia e folklore e si dilettano ad accusare gli altri, i deputati agrigentini fanno valere il loro peso e si spendono seriamente per risolvere, con i fatti, i problemi della gente. E a proposito difatti, abbiamo affrontato anche la vicenda relativa alla Cattedrale. E' in atto una fase di studio del costone per capire come operare per salvare il Tempio. li monitoraggio servirà ad avere il quadro dettagliato e completo della situazione. Gli interventi fin qui effettuati hanno riguardato sostanzialmente gli aspetti estetici, architettonici. Servono ora interventi di consolidamento. Un altro terna trattato nella riunione è stato quello della via di fuga per la quale c'è già un progetto che proprio in questi giorni, seppur con delle prescrizioni, ha incassato il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali. Il costo, per la realizzazione dell'opera, si aggira complessivamente sui 6 milioni di euro. In questa fase c'è la disponibilità di un milione e 700 mila euro" - concludono i due parlamentari agrigentini del partito democratico".
Risentita la replica del sindaco Marco Zambuto. «Riservandomi di valutare con la Giunta, il Consiglio comunale, i comitati di quartiere, i rappresentanti della Curia Arcivescovile, i sindacati e l'intera Città il tenore delle decisioni sul centro storico prese dal Presidente Lombardo e dalla deputazione regionale senza la presenza di alcun rappresentante del Comune di Agrigento, rilevo intanto che non c'è traccia dell'emendamento promesso nei giorni scorsi dal Governo nella finanziaria regionale e gli interventi più urgenti sulla messa in sicurezza del centro storico. Né tale dimenticanza mi è stata fatta rilevare dai deputati regionali presenti. Noto poi - conclude - che il finanziamento di due milioni di cui parla il presidente Lombardo non è stato mai assegnato, come comunicato del resto dal Commissario straordinario delegato per l'attuazione del relativo accordo di programma con la nota del 6 agosto 2010, al Comune bensì al Genio civile di Agrigento».
Gli studenti contro la violenza
LICATA. Al liceo Linares diversi premi del concorso indetto da Asp e Provveditorato e intitolato a Damarete
Tanti studenti licatesi tra i vincitori della prima edizione del premio «Damarete - da 2500 anni contro la violenza». L'evento è stato organizzato dal centro antiviolenza «Telefono Aiuto», dalle associazioni «Luce onlus» e «Armonia sociale Onlus», in collaborazione con l'Asp di Agrigento, Servizio aziendale di sociologia, Osservatorio permanente sulle famiglie, Servizio di psicologia e educazione alla salute, con il patrocinio dell'Ufficio scolastico provinciale e la Provincia regionale di Agrigento. Il concorso, indirizzato a tutti i ragazzi e le ragazze delle scuole medie di primo e secondo grado della provincia di Agrigento, aveva come obiettivo quello di contribuire alla diffusione di una sensibilità non violenta tra le nuove generazioni con l'intento di riconoscere e gratificare coloro che si distinguono particolarmente, per impegno e sensibilità, nel costruire una cultura che grida «No» alla violenza. Il primo premio è stato assegnato ai gruppo di interciasse Liceo Classico «Vincenzo Linares» di Licata con il video «L'amore crudele»: Maria Molluzzo, Carlotta Pira, Giulia Nicoletti, Alice Vitali, Elena Gagliano, Elena Bonvissuto, Veronica Bianchi, Francesca lacona, Nietta Cantavenera, Gloria La Pema, Silvia La Rocca, Tiziana Taibi, Valery Vizzi, Antonino Lombardo, Daniele Giarratano, Laura Truisi, Alessia Bonvissuto. Il terzo premio è stato assegnato sempre al Liceo Classico «Vincenzo Linares» e precisamente alle studentesse Erminia Morreale, Sofla Cosentino, Alice Bugiada, Denise Calamita, Silvia Bellia e Miriam Russotto. Il concorso era suddiviso in diverse sezioni, dvd - film, testi - narrativa, poesia, musica e sezione grafo - pittorica.
Rifiuti, Gesa, si va verso un nuovo sciopero
Sindacati sul piede di guerra in materia di igiene ambientale. Contestano il bando di gara per il nuovo affidamento del servizio di prelievo dei rifiuti, ma si avviano anche a proclamare uno sciopero di un giorno perché ancora non é stato pagato ai lavoratori il 50 per cento dello stipendio di marzo. Ieri mattina Nino Stella per la Cisl, Giovanni Manganella per la Uil, ed Enzo Lo re per la Cgil sono stati ricevuti dal liquidatore di Gesa Teresa Restivo. Nel corso dell'incontro quest'ultima ha consegnato ai sindacati la copia della nota con la quale ha comunicato al Dipartimento rifiuti che si sta avviando alla pubblicazione del bando per l'affidamento del servizio per i prossimi due anni a partire dal primo gennaio 2012. 1 tre rappresentanti sindacali, da parte loro, hanno contestato i contenuti di quest'ultimo (protestando inoltre per non essere stati consultati nella fase di predisposizione, specie in considerazione del fatto che ci sono a rischio alcune decine di posti di lavoro) ed hanno sostenuto che difficilmente si arriverà ad una elevata percentuale di raccolta differenziata. Le direttive dei sindaci inoltre, a loro dire, sono illegittime perché la società é in liquidazione. Restivo ha fatto presente che é anche compito del liquidatore porre in essere i provvedimenti necessari per garantire la continuità del servizio. Circa gli stipendi, come si sa, i lavoratori del raggruppamento di imprese sono creditori del 50 per cento di marzo, mentre lunedì prossimo scadrà quello di aprile. I sindacati hanno avviato le procedure che porteranno allo sciopero: é probabile che venga indetto nei prossimi giorni per lunedì 30 maggio. Teresa Restivo tuttavia sta lavorando per scongiurare la manifestazione di protesta. Sono infatti pronti i ruoli di Porto Empedocle ed Agrigento e l'altro ieri ha incontrato il commissario di Favara per sollecitare la consegna delle relative liste di carico. Consegnando tale documentazione ad Aipa, il liquidatore di Gesa spera di poter ottenere dalla società di riscossione un'altra sostanziosa anticipazione che gli consentirebbe di pagare una mensilità e mezza al raggruppamento di imprese e quest'ultimo così potrebbe pagare i lavoratori fino ad aprile. Rimane il fatto che il raggruppamento di imprese é creditore di parecchie mensilità (a partire dal mese di ottobre) ed ha anticipato, per pagare i propri dipendenti, ben più di quanto gli toccherebbe in base all'affidamento del servizio.
SOLE 24 ORE
Stipendi. Le prassi da correggere
Dirigenti statali: in tre anni premi aumentati del 50%
L'APPELLO. La magistratura contabile: «Lo stop ai contratti non fermi la nuova valutazione». Brunetta lancia il concorso per il logo della riforma
Non solo sono tutti bravissimi, ma le loro performance negli ultimi tre anni sono schizzate a livelli stellari. E' l'immagine dei dirigenti statali che emerge dai dati sulla retribuzione di risultato, la quota dello stipendio che dovrebbe premiare la loro efficienza. Secondo la Corte dei conti, tra 2007 e 2009 questa voce è cresciuta del 52% nelle agenzie e negli enti pubblici non economici, mentre i vertici amministrativi di Palazzo Chigi hanno visto aumentare i premi del 32% e quelli dei ministeri si sono accontentati del 31 per cento. I premi ai dirigenti non sono l'unico fatto curioso che si incontra nel viaggio fra le tabelle messe in fila dalla relazione annuale sul costo del lavoro pubblico. Tutti i fondi per la retribuzione accessoria mostrano un problema di ipertrofia, e sono andati ad agire su contratti che, anche quelli firmati nel secondo semestre del 2010, hanno continuato con le vecchie prassi anche perché basati su atti di indirizzo "datati". Di qui l'appello della Corte. La manovra triennale e l'intesa del 4 febbraio con i sindacati, che congelano per tre anni le retribuzioni pubbliche fino alla ripresa della contrattazione, hanno rinviato al futuro «l'applicazione delle norme più significative contenute nella riforma Brunetta» sulla distribuzione dei premi ancorata a una valutazione effettiva del lavoro svolto da dipendenti e uffici; il «periodo di blocco», però, non deve fermare «le attività necessarie al completamento del nuovo sistema di valutazione», in modo che si arrivi all'epoca del ritorno della contrattazione con tutti gli strumenti adatti «a prefigurare le condizioni per il necessario riequilibrio delle componenti retributive».
Il dibattito sulla riforma e sull'attuazione è continuato anche al Forum Pa, che si è chiuso ieri alla nuova fiera di Roma. Nella giornata conclusiva, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha deciso di puntare sulla comunicazione, lanciando un concorso online per dare un nuovo logo e uno slogan a tutte le iniziative che accompagneranno i passi attuativi della riforma. La gara telematica partirà il 23 maggio e si chiuderà il 15 luglio; per il 20 luglio è in programma invece l'incoronazione del vincitore (con tanto di montepremi da 9.800 euro).
AGRIGENTO: NUOVE IPOTESI
Eugenio D'Orsi*
«Nuove ipotesi» diventa Settimanale
«Nuove ipotesi» il giornale dalla Provincia Regionale di Agrigento, cambia veste tipografica. Da bimestrale diventa un settimanale formato tabloid di quattro pagine. Passare ad un giornale stampato con cadenza settimanale richiede un forte sforzo redazionale ed un impegno costante da parte di tutta la redazione per raggiungere quegli obiettivi che ci siamo prefissati e avere un continuo e più ravvicinato rapporto con la provincia. Arrivare alla gente con una precisa informazione settimanale sull'attività amministrativa dell'Ente Provincia è un nostro preciso dovere di amministratori. Iniziare con le persone un dialogo è quello che più desidero come Presidente: un confronto leale, sono convinto, aiuta il politico a migliorare la propria azione per il bene della collettività. E' nostro dovere informare gli agrigentini sul lavoro della classe politica provinciale delle battaglie che vengono fatte, degli sforzi nel contenere gli sprechi e soprattutto dar merito al nostro personale che con serietà e professionalità svolge il proprio lavoro al servizio della collettività. Il giornale sarà aperto a tutti i contributi della Amministrazione attiva, del Consiglio, dei Gruppi. dei Consiglieri, per una informazione dell'attività all'interno dell'antico Palazzo di piazza Moro, ai cittadini, alle organizzazioni sociali. Oggi nell'era dell'immagine e di internet, "Nuove Ipotesi" torna ad essere pubblicata nella forma tradizionale. Non è un ritorno al passato, bensì consentire di leggere gli articoli con calma, seduti in poltrona, in un momento di tranquillità senza essere inseguiti dai ritmi frenetici ai quali siamo sottoposti.
* Presidente della Provincia Regionale di Agrigento
INFOAGRIGENTO
Provincia: presentata l'iniziativa "Agrigento e dintorni"
Tre giorni dedicati alla promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari agrigentini all'estero: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa "Agrigento e dintorni" della Provincia Regionale di Agrigento, presentato stamani nell'aula didattica del Giardino Botanico di Agrigento, e che fa parte del più ampio progetto "Emporium" per la valorizzazione delle eccellenze nelle produzioni del territorio provinciale. L'iniziativa è del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, e consiste in un tour di tre giorni di buyers stranieri del centro e nord Europa (per l'esattezza da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda) in alcune aziende della provincia specializzate nelle produzioni di eccellenza (enologiche, ortofrutticole, zootecniche e casearie, ecc.), con accostamenti all'artigianato di qualità. Il programma prevede, a partire da oggi e sino al 14 maggio, visite della comitiva dei buyers in aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. L'itinerario, dunque, congiunge la costa alle zone interne, e associa (non solo idealmente) i migliori vini ai formaggi, dolci come l'agnello di Favara alle conserve d'arance di Ribera agli olii extravergini. "Il progetto ha una doppia ambizione - spiega il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - ovvero incrementare gli scambi commerciali e diversificare l'offerta turistica, indirizzandola a segmenti ben precisi. Un turismo diverso da quello di massa ma affatto di nicchia, più sensibile alle produzioni di qualità, all'agricoltura biologica, alla biodiversità e al rispetto delle vocazioni territoriali. Tutto nel rispetto di un'offerta turistica flessibile e di vera qualità. I nostri prodotti di eccellenza dal punto di vista delle qualità organolettiche hanno pochi rivali nel mondo ma spesso non sono molto conosciuti dal grande pubblico, ed è nostro compito contribuire ad invertire questo dato". Particolarmente gradita dagli operatori stranieri la suggestiva location della presentazione, ovvero il Giardino Botanico di via Demetra, ove è stata proposta anche una degustazione di prodotti tipici. L'iniziativa è stata illustrata, tra gli altri, anche dall'assessore Provinciale Domenico Alaimo.
Provincia: il consigliere Ezio Di Prima soddisfatto per il pagamento dei contributi per i pescatori
Il Consigliere Provinciale Ezio Di Prima ha accolto con estrema soddisfazione la notizia data nella giornata di ieri dalla Provincia Regionale di Agrigento dell'individuazione di una posta di bilancio per mettere in pagamento i contributi per i pescatori. La manovra di assestamento fatta dalla Amministrazione provinciale, che ha individuato la somma di 200 mila euro recuperandola da residui non spesi, permetterà di pagare e liquidare le domande giacenti dalla metà del 2009 fino a tutto il 2010, con la possibilità di pagare anche le istanze presentate nei primi mesi del 2011. E' questo un risultato soddisfacente - afferma il consigliere Di Prima - per chi come il sottoscritto si è da sempre impegnato, fin dal lontano 2004, per aiutare una categoria produttiva molto importante come quella dei pescatori attraverso un apposito regolamento che è stato reso operativo nel 2004 e che, da allora, ha permesso di provvedere al pagamento dei suddetti contributi.
Questa manovra economica che, si ricorda, permetterà per il settimo anno consecutivo l'erogazione di questi importanti contributi, testimonia l'attenzione che la classe politica provinciale ha prestato, forse unica provincia in tutta la Sicilia, verso un comparto che ormai da oltre dieci anni attraversa una crisi economica molto grave e che ha bisogno di aiuti concreti dagli enti locali e organi preposti per poterla superare.
SICILIA 24H
Provincia: presentata stamani l'iniziativa "Agrigento e dintorni"
Tre giorni dedicati alla promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari agrigentini all'estero: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa "Agrigento e dintorni" della Provincia Regionale di Agrigento, presentato stamani nell'aula didattica del Giardino Botanico di Agrigento, e che fa parte del più ampio progetto "Emporium" per la valorizzazione delle eccellenze nelle produzioni del territorio provinciale. L'iniziativa è del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, e consiste in un tour di tre giorni di buyers stranieri del centro e nord Europa (per l'esattezza da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda) in alcune aziende della provincia specializzate nelle produzioni di eccellenza (enologiche, ortofrutticole, zootecniche e casearie, ecc.), con accostamenti all'artigianato di qualità. Il programma prevede, a partire da oggi e sino al 14 maggio, visite della comitiva dei buyers in aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. L'itinerario, dunque, congiunge la costa alle zone interne, e associa (non solo idealmente) i migliori vini ai formaggi, dolci come l'agnello di Favara alle conserve d'arance di Ribera agli olii extravergini. "Il progetto ha una doppia ambizione - spiega il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - ovvero incrementare gli scambi commerciali e diversificare l'offerta turistica, indirizzandola a segmenti ben precisi. Un turismo diverso da quello di massa ma affatto di nicchia, più sensibile alle produzioni di qualità, all'agricoltura biologica, alla biodiversità e al rispetto delle vocazioni territoriali. Tutto nel rispetto di un'offerta turistica flessibile e di vera qualità. I nostri prodotti di eccellenza dal punto di vista delle qualità organolettiche hanno pochi rivali nel mondo ma spesso non sono molto conosciuti dal grande pubblico, ed è nostro compito contribuire ad invertire questo dato". Particolarmente gradita dagli operatori stranieri la suggestiva location della presentazione, ovvero il Giardino Botanico di via Demetra, ove è stata proposta anche una degustazione di prodotti tipici. L'iniziativa è stata illustrata, tra gli altri, anche dall'assessore Provinciale Domenico Alaimo.
Polo Universitario: convocato un Consiglio Provinciale Straordinario
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato giorno 20 giugno, alle ore 18:00, una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale con all'ordine del giorno: "Università di Agrigento, stato dell'arte e prospettive". La convocazione del Presidente Buscemi fa seguito alla richiesta di una seduta consiliare, ai sensi dell'art. 26 comma 3 dello Statuto, che prevede la possibilità di convocare il Consiglio su domanda di almeno 1/5 dei suoi componenti. La richiesta è stata sottoscritta da diciassette Consiglieri provinciali, primo firmatario Roberto Gallo, appartenenti a diversi gruppi: Zarbo, Testone, Ignazio Di Prima, Riccardo Gallo Afflitto, Girasole, Picone, Terrazzino, Buscemi, Lazzano, Paci, Ruvolo, Spoto, Avarello, Giovanni D'Angelo, Angelo Bennici e Ripepe. I Consiglieri evidenziano, nella richiesta di convocazione del consiglio straordinario, come dalla gestione del Polo Universitario arrivino segnali negativi lamentando una mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio Provinciale, nonché dalla inesistenza di un vero piano di sviluppo del Polo che ha portato molti Enti soci a manifestare la volontà di un disimpegno dalla struttura universitaria della provincia. Inoltre i Consiglieri evidenziano come esista una situazione finanziaria che presenta uno sbilanciamento di trecentomila euro che se non verranno coperti porteranno alla chiusura in perdita del bilancio del Polo Universitario. Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi aveva chiesto nei giorni scorsi una data utile affinché il Prof. Mifsud, Presidente del Polo Universitario, fosse presente ad Agrigento. A causa dei suoi impegni, in seguito alla reiterata richiesta di disponibilità avanzata da questo Consiglio, il Prof. Mifsud ha dato come disponibilità il 20 Giugno, data quest'ultima scelta per la seduta straordinaria. "Da ciò si evince, dichiara il Presidente Buscemi, la grande disponibilità che il Presidente Mifsud dedica al Polo Universitario e al Consiglio Provinciale, organo che stanzia e gli affida la maggiore quota dei finanziamenti che il Polo riceve".
Provincia, Di Prima: bene contributi per i pescatori
Il Consigliere Provinciale di Agrigento Ezio Di Prima ha accolto con soddisfazione la notizia circa l''individuazione di una posta di bilancio per mettere in pagamento i contributi per i pescatori. La manovra di assestamento fatta dall'Amministrazione provinciale, che ha individuato la somma di 200 mila euro recuperandola da residui non spesi, permetterà di pagare e liquidare le domande giacenti dalla metà del 2009 fino a tutto il 2010, con la possibilità di pagare anche le istanze presentate nei primi mesi del 2011. "E' questo un risultato soddisfacente - afferma il consigliere Di Prima - per chi come il sottoscritto si è da sempre impegnato, fin dal lontano 2004, per aiutare una categoria produttiva molto importante come quella dei pescatori attraverso un apposito regolamento che è stato reso operativo nel 2004 e che, da allora, ha permesso di provvedere al pagamento dei suddetti contributi. Questa manovra economica che, si ricorda, permetterà per il settimo anno consecutivo l'erogazione di questi importanti contributi, testimonia l'attenzione che la classe politica provinciale ha prestato, forse unica provincia in tutta la Sicilia, verso un comparto che ormai da oltre dieci anni attraversa una crisi economica molto grave e che ha bisogno di aiuti concreti dagli enti locali e organi preposti per poterla superare".
Agrigento, Lombardo: "Una strategia unitaria per salvare il centro storico"
Una strategia unitaria per salvare il centro storico di Agrigento e mettere un punto definitivo a tutte le crisi di dissesto di quell'area del territorio regionale, partendo dalla richiesta di una procedura di emergenza, che prenda spunto dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in materia di Protezione civile, n° 3450 del luglio 2005. E' questo l'obiettivo fissato dal governo della Regione siciliana, alla fine della riunione che si e' svolta la notte scorsa a Palermo, nella sede della Presidenza a Palazzo d'Orleans. All'incontro con la deputazione del collegio di Agrigento, convocato dal Presidente Raffaele Lombardo, hanno preso parte il deputato nazionale Angelo Capodicasa e i parlamentari regionali Antonino Bosco, Salvatore Cascio, Michele Cimino,Giacomo Di Benedetto, Roberto Di Mauro e Vincenzo Marinello. Presenti anche l'assessore regionale al Territorio, Gianmaria Sparma, il dirigente regionale Giovanni Arnone , Maurizio Costa, ingegnere della Protezione civile e il segretario generale della Regione Giovanni Carapezza.
Proprio il segretario generale della Regione ha comunicato, questa mattina, gli esiti della riunione al primo cittadino di Agrigento, Marco Zambuto. Poca politica e molti argomenti tecnici nel corso dell'incontro, il cui focus e' stato dedicato alla relazione tecnica dell'ingegnere Costa del servizio di Agrigento della Protezione Civile regionale: una puntuale analisi sulle criticita' del territorio agrigentino, una disamina di cio' che e' stato fatto, di cio' che e' stato avviato e di quello che e' necessario e non piu' rinviabile per la messa in sicurezza del centro storico e dell'area diocesana di Agrigento.
Per il presidente Lombardo e' il momento di affrontare in modo definitivo il tema del dissesto di Agrigento e di tutti i comuni di quella provincia segnati da problemi analoghi, puntando anche alle risorse che potranno derivare dalla riprogrammazione dei fondi Par Fas e dalla rimodulazione dei fondi comunitari, con la necessita' di un impegno concreto del Governo nazionale che attivi le procedure straordinarie derivanti dalla flessibilita' normativa delle ordinanze di Protezione Civile. I risultati della riunione e le strategie per attivare le procedure individuate saranno oggetto di discussione nel corso della prossima riunione della Giunta regionale di Governo.
Cattolica Eraclea, Centro di recupero tartarughe marine
Il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine di Cattolica Eraclea del CTS è situato, strategicamente, al centro di una vasta area dove operano importanti marinerie e dove quindi è fondamentale la presenza di una struttura in grado di ricoverare e curare le tartarughe marine. È qui che gli animali finiti accidentalmente negli attrezzi di pesca vengono ospitati, curati e, una volta ristabiliti, liberati in mare. Situato all'interno del più vasto Centro Recupero Fauna Selvatica, il Centro di Recupero Tartarughe Marine non si limita solo alla cura di questi animali, ma è anche la base operativa per attività di studio e ricerca; ha un'importante funzione di monitoraggio delle catture accidentali e, con il coinvolgimento dei pescatori, partecipa a programmi per la riduzione delle catture accidentali. Il Centro di Recupero Tartarughe Marine, riconosciuto dalla Regione Siciliana, è operativo tutto l'anno e si avvale di uno staff costituito da un direttore sanitario, un medico veterinario e un biologo coadiuvati da volontari. Il Centro, che è stato realizzato nell'ambito del Progetto Del.Ta., finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE Natura, aderisce alla rete dei centri Tartanet, un network per la conservazione delle tartarughe marine in Italia.
Cura e Ricerca
Il Centro è circondato da un'area esterna dove sono situate le gabbie per il recupero degli uccelli e di altri animali selvatici. La struttura si sviluppa su due livelli. Un' intera ala è destinata alla cura e al recupero delle tartarughe marine e dispone di un ambulatorio, una sala operatoria dotata di strumentazione chirurgica, apparecchiatura radiografica e camera oscura. Le tartarughe in cura hanno a disposizione quattro grandi vasche in vetroresina, dotate di pannelli di separazione amovibili per ospitare un numero superiore di esemplari garantendo comunque uno spazio vitale sufficiente a ciascun animale. L'acqua di mare, contenuta in una grande cisterna esterna, viene filtrata e sterilizzata prima di essere immessa nelle vasche. Una volta curate e ristabilite, le tartarughe vengono liberate in mare munite di una targhetta di riconoscimento per seguirne gli spostamenti.
Informazione e Divulgazione
La battaglia per la salvaguardia delle tartarughe non si combatte solo cercando di salvare gli animali feriti, ma anche attraverso la divulgazione e sensibilizzazione del grande pubblico - i pescatori, le popolazioni locali e i molti turisti che in estate frequentano questa località costiera - sui rischi che questi animali corrono quando vengono a contatto con l'uomo. Per questo parte integrante delle attività del Centro Recupero Tartarughe Marine di Cattolica Eraclea è un'intensa opera di educazione ambientale articolata su un calendario di incontri, visite guidate, attività didattiche e liberazioni "pubbliche" delle tartarughe curate nel centro. Il Centro agrigentino ha promosso il progetto identificato con la sigla LIFE2004 NAT/1T/000187 e denominato "TARTANET, un network per la conservazione delle tartarughe marine in Italia" . Si propone di attuare azioni urgenti di conservazione a favore della Caretta caretta, specie protetta a livello internazionale particolarmente sensibile e minacciata dall'attività dell'uomo. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE Natura.
AGRIGENTOFLASH
Consiglio provinciale straordinario sull'Università
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha convocato giorno 20 giugno, alle ore 18, una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale con all'ordine del giorno: "Università di Agrigento, stato dell'arte e prospettive". La convocazione del Presidente Buscemi fa seguito alla richiesta di una seduta consiliare, ai sensi dell'art. 26 comma 3 dello Statuto, che prevede la possibilità di convocare il Consiglio su domanda di almeno 1/5 dei suoi componenti. La richiesta è stata sottoscritta da diciassette Consiglieri provinciali, primo firmatario Roberto Gallo, appartenenti a diversi gruppi: Zarbo, Testone, Ignazio Di Prima, Riccardo Gallo Afflitto, Girasole, Picone, Terrazzino, Buscemi, Lazzano, Paci, Ruvolo, Spoto, Avarello, Giovanni D'Angelo, Angelo Bennici e Ripepe. I Consiglieri evidenziano, nella richiesta di convocazione del consiglio straordinario, come dalla gestione del Polo Universitario arrivino segnali negativi lamentando una mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio Provinciale, nonché dalla inesistenza di un vero piano di sviluppo del Polo che ha portato molti Enti soci a manifestare la volontà di un disimpegno dalla struttura universitaria della provincia. Inoltre i Consiglieri evidenziano come esista una situazione finanziaria che presenta uno sbilanciamento di trecentomila euro che se non verranno coperti porteranno alla chiusura in perdita del bilancio del Polo Universitario. Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi aveva chiesto nei giorni scorsi una data utile affinché il Prof. Mifsud, Presidente del Polo Universitario, fosse presente ad Agrigento. A causa dei suoi impegni, in seguito alla reiterata richiesta di disponibilità avanzata da questo Consiglio, il Prof. Mifsud ha dato come disponibilità il 20 Giugno, data quest'ultima scelta per la seduta straordinaria. "Da ciò si evince, dichiara il Presidente Buscemi, la grande disponibilità che il Presidente Mifsud dedica al Polo Universitario e al Consiglio Provinciale, organo che stanzia e gli affida la maggiore quota dei finanziamenti che il Polo riceve".
Agrigento e dintorni, al giardino botanico tre giorni di degustazioni
Tre giorni dedicati alla promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari agrigentini all'estero: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa "Agrigento e dintorni" della Provincia Regionale di Agrigento, presentato stamani nell'aula didattica del Giardino Botanico di Agrigento, e che fa parte del più ampio progetto "Emporium" per la valorizzazione delle eccellenze nelle produzioni del territorio provinciale. L'iniziativa è del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, e consiste in un tour di tre giorni di buyers stranieri del centro e nord Europa (per l'esattezza da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda) in alcune aziende della provincia specializzate nelle produzioni di eccellenza (enologiche, ortofrutticole, zootecniche e casearie, ecc.), con accostamenti all'artigianato di qualità. Il programma prevede, a partire da oggi e sino al 14 maggio, visite della comitiva dei buyers in aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. L'itinerario, dunque, congiunge la costa alle zone interne, e associa (non solo idealmente) i migliori vini ai formaggi, dolci come l'agnello di Favara alle conserve d'arance di Ribera agli olii extravergini. "Il progetto ha una doppia ambizione - spiega il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - ovvero incrementare gli scambi commerciali e diversificare l'offerta turistica, indirizzandola a segmenti ben precisi. Un turismo diverso da quello di massa ma affatto di nicchia, più sensibile alle produzioni di qualità, all'agricoltura biologica, alla biodiversità e al rispetto delle vocazioni territoriali. Tutto nel rispetto di un'offerta turistica flessibile e di vera qualità. I nostri prodotti di eccellenza dal punto di vista delle qualità organolettiche hanno pochi rivali nel mondo ma spesso non sono molto conosciuti dal grande pubblico, ed è nostro compito contribuire ad invertire questo dato". Particolarmente gradita dagli operatori stranieri la suggestiva location della presentazione, ovvero il Giardino Botanico di via Demetra, ove è stata proposta anche una degustazione di prodotti tipici. L'iniziativa è stata illustrata, tra gli altri, anche dall'assessore Provinciale Domenico Alaimo.
Rifiuti. Ato Ag2 Gesa: scontro Restivo-Sindacati
Nuovo incontro, ieri, tra i sindacati - che contestano il bando di gara per il nuovo affidamento del servizio di prelievo dei rifiuti - e il liquidatore di Gesa Teresa Restivo. Quest'ultima ha consegnato la copia della nota con la quale ha comunicato al Dipartimento rifiuti che si sta avviando alla pubblicazione del bando per l'affidamento del servizio per i prossimi due anni a partire dal primo gennaio 2012. I rappresentanti sindacali, da parte loro, hanno contestato i contenuti di quest'ultimo ed hanno sostenuto che difficilmente si arriverà ad una elevata percentuale di raccolta differenziata. Restivo ha fatto presente che è anche compito del liquidatore porre in essere i provvedimenti necessari per garantire la continuità del servizio. Circa gli stipendi, i lavoratori del raggruppamento di imprese sono creditori del 50 per cento di marzo, mentre lunedì prossimo scadrà quello di aprile. I sindacati hanno avviato le procedure che porteranno allo sciopero.
AGRIGENTOWEB
Presentata stamani l'iniziativa "Agrigento e dintorni" per la promozione dei prodotti agroalimentari.
Tre giorni dedicati alla promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari agrigentini all'estero: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa "Agrigento e dintorni" della Provincia Regionale di Agrigento, presentato stamani nell'aula didattica del Giardino Botanico di Agrigento, e che fa parte del più ampio progetto "Emporium" per la valorizzazione delle eccellenze nelle produzioni del territorio provinciale. L'iniziativa è del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, e consiste in un tour di tre giorni di buyers stranieri del centro e nord Europa (per l'esattezza da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda) in alcune aziende della provincia specializzate nelle produzioni di eccellenza (enologiche, ortofrutticole, zootecniche e casearie, ecc.), con accostamenti all'artigianato di qualità. Il programma prevede, a partire da oggi e sino al 14 maggio, visite della comitiva dei buyers in aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. L'itinerario, dunque, congiunge la costa alle zone interne, e associa (non solo idealmente) i migliori vini ai formaggi, dolci come l'agnello di Favara alle conserve d'arance di Ribera agli olii extravergini.
"Il progetto ha una doppia ambizione - spiega il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - ovvero incrementare gli scambi commerciali e diversificare l'offerta turistica, indirizzandola a segmenti ben precisi. Un turismo diverso da quello di massa ma affatto di nicchia, più sensibile alle produzioni di qualità, all'agricoltura biologica, alla biodiversità e al rispetto delle vocazioni territoriali. Tutto nel rispetto di un'offerta turistica flessibile e di vera qualità. I nostri prodotti di eccellenza dal punto di vista delle qualità organolettiche hanno pochi rivali nel mondo ma spesso non sono molto conosciuti dal grande pubblico, ed è nostro compito contribuire ad invertire questo dato". Particolarmente gradita dagli operatori stranieri la suggestiva location della presentazione, ovvero il Giardino Botanico di via Demetra, ove è stata proposta anche una degustazione di prodotti tipici. L'iniziativa è stata illustrata, tra gli altri, anche dall'assessore Provinciale Domenico Alaimo.
Contributi ai pescatori, soddisfazione del consigliere provinciale Di Prima
Il Consigliere Provinciale Ezio Di Prima ha accolto con estrema soddisfazione la notizia data nella giornata di ieri dalla Provincia Regionale di Agrigento dell'individuazione di una posta di bilancio per mettere in pagamento i contributi per i pescatori. La manovra di assestamento fatta dall'Amministrazione provinciale, che ha individuato la somma di 200 mila euro recuperandola da residui non spesi, permetterà di pagare e liquidare le domande giacenti dalla metà del 2009 fino a tutto il 2010, con la possibilità di pagare anche le istanze presentate nei primi mesi del 2011. E' questo un risultato soddisfacente - afferma il consigliere Di Prima - per chi come il sottoscritto si è da sempre impegnato, fin dal lontano 2004, per aiutare una categoria produttiva molto importante come quella dei pescatori attraverso un apposito regolamento che è stato reso operativo nel 2004 e che, da allora, ha permesso di provvedere al pagamento dei suddetti contributi.
Questa manovra economica che, si ricorda, permetterà per il settimo anno consecutivo l'erogazione di questi importanti contributi, testimonia l'attenzione che la classe politica provinciale ha prestato, forse unica provincia in tutta la Sicilia, verso un comparto che ormai da oltre dieci anni attraversa una crisi economica molto grave e che ha bisogno di aiuti concreti dagli enti locali e organi preposti per poterla superare.