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Rassegna stampa del 14/15/16 maggio 2011

 

 14/05/2011

GIORNALE DI SICILIA

GRUPPO DI LAVORO
Gestione dei rifiuti, un vertice tra Anci, province e Asael
Costituito un tavolo tecnico di lavoro che si occuperà dei passaggi relativi all'attuazione della legge di riforma per la gestione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. E' stato deciso a Palermo durante un incontro congiunto tra Anci Sicilia, Urps (Unione regionale delle province siciliane) e Asael (Associazione siciliana amministratori enti locali). Il gruppo di lavoro sarà operativo già la prossima settimana.

Consiglio straordinario sulla gestione del Cupa
Fissata la data del consiglio provinciale straordinario sul Cupa. Il presidente, Raimondo Buscemi, accogliendo la richiesta di 17 consiglieri, ha convocato per il 20 giugno, alle 18, una seduta straordinaria dell'assemblea provinciale con all'ordine del giorno: "Università di Agrigento, stato dell'arte e prospettive. La richiesta, sottoscritta anche dal presidente Raimondo Buscemi, parte dall'iniziativa di Roberto Gallo (La destra). A firmare l'istanza sono stati, oltre a Buscemi e Gallo, i consiglieri: Lazzano, Paci, Ruvolo, Spoto, Avarello, Zarbo, Testone, Di Prima, Gallo Afflitto, Girasole, Picone, Giovanni D'Angelo, Bennici, Ripepe e Terrazzino. I consiglieri evidenziano, nella richiesta di convocazione del consiglio straordinario, come dalla gestione del Polo Uriiversitario arrivino segnali negativi lamentando una mancanza di trasparenza nei confronti del Consiglio Provinciale. (PAPI)

Aggiudicato l'appalto per bonificare le discariche
L'Ufficio gare della Provincia ha aggiudicato il servizio di raccolta e conferimento in di- scarica presso ditte autorizzate al recupero dei rifiuti abbandonati, nelle strade di proprietà provinciale per l'anno 2010 - 2011. Ad aggiudicarsi il servizio è stata l'impresa Ciulla di Agrigento. L'importo a base d'asta era di 83.500 euro. Alla gara hanno partecipato 6 ditte. È in pubblicazione, invece, un'altra gara d'appalto, relativa alla pulizia di aree di sosta realizzate dalla Provincia lungo alcune strade provinciali. «Continuiamo nell'impegno di mantenere pulite le nostre strade - dice il Presidente D'Orsi -, rimediando all'abbandono di rifiuti da parte di persone poco civili che evidentemente non hanno a cuore né l'ambiente, né il decoro del nostro territorio. Il nostro personale opera un attento controllo della rete viaria, contribuendo alla diminuzione di questi episodi».

Federalismo, la Sicilia impugna due articoli
PALERMO
La giunta della Regione Siciliana, riunitasi ieri a Palermo a Palazzo d'Orleans sotto la presidenza di Raffaele Lombardo, ha deliberato l'impugnativa del decreto sul federalismo fiscale municipale davanti alla Corte Costituzionale.
Un'iniziativa, quella della giunta, che parte da una premessa: gli articoli 2 e 14 - si legge in un comunicato della giunta - sono ritenuti «lesivi delle prerogative statutarie regionali ed in particolare dell'autonomia finanziaria sancita dagli articoli 36 e 37 dello Statuto Autonomistico siciliano. Relativamente al medesimo decreto la conferenza dei Presidenti della Regioni aveva già negato l'intesa in sede di conferenza Stato-Regioni.
«Gli articoli 2 e 14 riguardano la cedolare secca sugli affitti degli immobili e la norma che non tutela adeguatamente le Regioni a statuto speciale in tema di trattativa tra Stato e Regione» spiega Gaetano Armao, assessore all'Economia. La giunta ha deliberato, inoltre, la definizione degli obiettivi per i dipartimenti regionali relativi all'attuazione de1POFESR2007/2013, allo scopo di sostenere l'andamento della spesa e monitorarne i flussi. G.VA.

Messina confermato presidente
Eugenio Siracusa
Vittorio Messina verso la riconferma a presidente della Camera di Commercio di Agrigento. Oggi, nel corso dell'assemblea generale, in programma alle 10.30, alla presenza dell'assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, quasi certamente arriverà l'ufficialità della rielezione. Era stato lo stesso Messina, lo scorsu3O marzo, nel corso della conferenza stampa di bilancio dell'attività, ad anticipare la sua riconferma. Vittorio Messina, 46 anni, sposato e padre di due figli, era stato eletto la prima volta il 4 aprile del 2006, succedendo a Filippo Gandolfo. Per Messina, che è anche presidente di Confesercenti, dunque, altri cinque annidi mandato.
Sempre questa mattina si insedierà il nuovo Consiglio dell'Ente Camerale, composto da ventisette rappresentanti di associazioni e organizzazioni di categoria. Per il settore Agricoltura i componenti sono: Paolo Giglia e Rosario Marchese Ragona (Confagricoltura), Gaspare Ciaccio (Coldiretti) e Giuseppe Di Falco (Cia). Settore Industria: Pietro Giglio, Fabio lacopelli e Luigi Costanza, in rappresentanza di Confindustria. Settore Artigianato: Francesco Giambrone (Cna), Giuseppe Montalbano (Claai) e Riccardo Viviani (Confartigianato). Sei i componenti per il settore commercio: Alessio Lattuca e Salvatore Pezzino (Confimpresa), Vittorio Messina e Giuseppe Rampello (Confesercenti), Filippo Danile e Angelo Bracceri (Confcommercio). Per il settore Cooperazione l'unico rappresentante è Calogero Sardo in rappresentanza di Confcooperative AGCI. Componente per il settore Turismo, Corrado Di Salvo in rappresentanza di Confimpresa Euromed, Confesercenti e Confcommercio. Per il settore 'frasporti e Spedizioni, componente è Salva-
tore Argento in rappresentanza di Lega Cooperativa. Due seggi al settore servizi alle imprese con Filippo Giambra e Gioacchino Morreale di Confcommercio. Il saccense Antonio Michele Randazzo e l'agrigentino Gianfranco Mirabile, sono stati nominati in rappresentanza, rispettivamente, del Settore pesca, per conto diAGCI e per il settore Istuzione -Sanità - Assistenza Sociale per conto di Confcooperative. Il Commercio Estero va a Giovanna Dalli Cardillo in rappresentanza di Confcooperative, Lega, Cia, Confimpresa Euromed, Confesercenti e Confindustria. In rappresentanza delle tre organizzazioni sindacali, Cgil, Cisle Uil, è stato nominato Aldo Broccio, segretario generale della Uil. Infine, in rappresentanza delle associazioni dei consumatori Adoc,Adiconsum e Federcosumatori siederà nel Consiglio Generale dell'Ente Camerale, Alfonsina, Ilenia Capodici. Il Consiglio, successivamente, eleggerà i componenti della Giunta camerale composta, oltre che dal presidente, anche da un rappresentante dell'Industria, Commercio, Agricoltura e Artigianato.
(ESI)

BENI ARTISTICI. Ieri mattina speleologi e tecnici del Genio civile hanno effettuato un sopralluogo ai due ipogei sotto la Cattedrale di San Gerlando.
Centro storico, sta continuando a crollare. Il vescovo: «E il momento di restare uniti»
Monsignor Montenegro ha convocato i deputati per lunedì: «Insieme per trovare delle soluzioni concrete»
Concetta Rizzo
Un fronte unico, senza polemiche, diatribe, chiacchiere sterili. Per salvare il centro storico di Agrigento è necessaria l'unità, la determinazione. Ne è convinto l'arcivescovo, Francesco Montenegro, che ha convocato, per lunedì mattina, i parlamenti regionali e nazionali, il sindaco Zambuto. «Sto tentando — ha spiegato ieri sera da Messina, monsignor Montenegro — di far in modo che ci si possa sedere tutti attorno ad un tavolo per trovare delle soluzioni concrete». «L'autorevolezza e la credibilità del nostro arcivescovo farà superare—ha subito commentato l'onorevole Michele Cimino - le strumentalizzazioni e attiverà un tavolo che potrà servire anche per le altre emergenze della nostra provincia». Cimino ha voluto anche ringraziare sentitamente l'arcivescovo per aver sposato la sollecitazione di Palillo dell'Ugci e di Mario Cerchia, coordinatore cittadino di Fds. Un "no", forte e chiaro, alle polemiche, ieri, è arrivato anche dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. "Nessun governo come quello che presiedo — ha detto attraverso il suo blog -ha fatto tanto per Agrigento, ad esempio, la soluzione del problema delle rete idrica con un finanziamento di 20 o 25 milioni di euro". Anche Lombardo s'appella all'unità per superare questo difficile momento della storia di Agrigento. Le risorse ci auguriamo che vengano dallo Stato— conclude visto che Agrigento è conosciuta ovunque grazie alla Valle dei templi". Ieri mattina, intanto, speleologi e tecnici del genio civile hanno effettuato un sopralluogo ai due ipogei sotto la cattedrale di San Gerlando. "Abbiamo una convenzione con il distretto minerario e con l'assessorato al Territorio ed Ambiente — ha spiegato il capo del genio civile Mimmo Armenio — e stiamo continuando nello studio avviato nel 2007. In uno non abbiamo trovato crepe, mentre nell'altro c'erano molti detriti. L'analisi va avanti".
«La proposta lanciata dai circoli agrigentini del partito Democratico, della dichiarazione dello stato di emergenza, saggiamente accolta dal presidente della Regione, e condivisa dai parlamentari presenti, inizia a muovere i primi passi amministrativi in attesa dei conseguenti interventi concreti», lo hanno detto Epifania Bellini, segretario del circolo "Berlinguer", Domenico Pistone, segretario del circolo "Agrigento centro" e il coordinatore cittadino Piero Luparello». (CR)


LA SICILIA

PORTA DI PONTE
L'imprenditore Parisi rilancia la sua proposta
a.r.)L'imprenditore agrigentino Giovanni Parisi, ritorna a lanciare una proposta provocatoria per il restauro della parte sinistra della facciata di Porta di Ponte. L'idea è quella di raccogliere 100 mila euro necessari per il restauro con una sottoscrizione pubblica, e con finanziamenti da parte di aziende private come sponsor, oltre alla compartecipazione finanziaria da parte di un centinaio di consiglieri provinciali, comunali e della Camera di Commercio. L'idea di Parisi è del gennaio scorso, ma ad oggi, però è caduta nel vuoto. Nessun politico ed amministratore interpellato dall'imprenditore ha voluto aderire all'iniziativa, tranne uno, il consigliere provinciale Roberto Gallo, che a tale proposito si è schierato a sostegno dell'iniziativa. «Mercoledì come da me previsto e non sono un tecnico, - ha dichiarato Parisi - alcune parti fatiscenti del manufatto, progettato da Politi si sono staccate, frantumandosi sul selciato, causando disagi e pericoli per i passanti. Solo dopo l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno rimosso alcune parti pericolanti, il pericolo per il momento è passato. Il centro storico sta cadendo a pezzi ma gli agrigentini che fanno? Tutti se ne stanno in silenzio. Ora rilancio l'idea, che è un progetto di recupero dell'antica facciata, sperando di sensibilizzare l'opinione pubblica e i nostri amministratori ad agire senza perdere altro tempo.

PROVINCIA. Tre giorni di promozione
Marcella Lattuca
Tre giorni dedicati alla promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari agrigentini all'estero: è questo l'ambizioso obiettivo dell'iniziativa "Agrigento e dintorni" della Provincia Regionale di Agrigento, presentato stamani nell'aula didattica del Giardino Botanico di Agrigento, e che fa parte del più ampio progetto "Emporium" per la valorizzazione delle eccellenze nelle produzioni del territorio provinciale. L'iniziativa è del Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, e consiste in un tour di tre giorni di buyers stranieri del centro e nord Europa (per l'esattezza da Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Olanda) in alcune aziende della provincia specializzate nelle produzioni di eccellenza (enologiche, ortofrutticole, zootecniche e casearie, ecc.), con accostamenti all'artigianato di qualità.
Il programma prevede, a partire da oggi e sino al 14 maggio, visite della comitiva dei buyers in aziende del comparto vitivinicolo a Montallegro, Campobello di Licata e Sambuca di Sicilia, ittico conserviero a Sciacca, delle conserve a base di arancia e fragolina di Ribera, del settore dolciario nella zona industriale di Aragona e del settore caseario dei Monti Sicani. Il tour si concluderà con visite guidate nella Valle dei Templi e al giardino della Kolymbetra. L'itinerario, dunque, congiunge la costa alle zone interne, e associa (non solo idealmente) i migliori vini ai formaggi, dolci come l'agnello di Favara alle conserve d'arance di Ribera agli olii extravergini.

LE DELEGHE AGLI ASSESSORI PROVINCIALI
Biondi si occuperà di aeroporto
(g.p.) Il presidente della provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi stamani ha distribuito le deleghe agli assessori. Ad Angelo Biondi, unico assessore licatese nell'esecutivo provinciale sono state assegnate le deleghe del turismo, dell'aeroporto e delle politiche comunitarie. Soprattutto l'assegnazione della delega al turismo Angelo Biondi la caldeggiava da tempo. «Penso che sia giusto che sia un licatese ad avere questa importante delega - è stato il commento a caldo di Biondi - la zona est della provincia ha bisogno di una spinta decisiva nella promozione di un territorio che da alcuni anni fa notare segnali di crescita del settore. Tutto il territorio provinciale - ha aggiunto Biondi deve fare sinergia per attrarre flussi turistici sempre più importanti». «Il mio primo obiettivo è quello di dare alla Provincia il ruolo centrale che le spetta in materia di programmazione e coordinamento turistico». A Biondi è andata anche la delega dell'aeroporto, l'importante infrastruttura su cui il presidente della provincia Eugenio D'Orsi sta puntando tutto dovrebbe sorgere proprio alla periferia di Licata. L'iter sta andando avanti, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro al comune di Licata con i tecnici del dipartimento urbanistica per le modifiche da apportare al piano regolatore generale del Comune. L'atto dovrà passare alla votazione della giunta municipale e del commissario straordinario Giuseppe Terranova.


15/05/11
GIORNALE DI SICILIA

VERTICE CON CENTORRINO. L'Assessore regionale: pronto a incontrare le organizzazioni
Formazione a scuola, 4 milioni di tagli Gli enti: così è difficile concludere i corsi
PALERMO
Un taglio da 4 milioni e mezzo ai finanziamenti per lambito dell'obbligo di Istruzione e Formazione ha messo in crisi gli enti che operano in questo segmento della formazione professionale. Si occupano di svolgere corsi che forniscono qualifiche professionali a ragazzi di età inferiore ai 16 anni in stato di dispersione scolastica. E anche quest'anno sono stati avviati, prevedendo l'erogazione del budget stabilito per gli anni passati da una circolare. Pochi giorni fa, la sorpresa poco gradita. Con un decreto del 16 marzo, ma di cui hanno preso atto a fine aprile, vedono ridotti i fondi da 100 mila euro a 75 per ogni corso. Sono scattate subito le manifestazioni di dissenso,
Quattordici enti hanno inviato una lettera all'assessore alla Formazione per chiedergli un incontro. Centorrino si dice disponibile a fissarlo da subito. Il provvedimento agisce su 182 corsi di primo anno, il primo dei tre previsti. Tra le contromisure valutate, l'idea di bloccare l'attività è stata subito scongiurata dagli stessi responsabili degli enti, poiché sarebbe interruzione di pub buco servizio. «I tagli in corso d'opera - spiega Nicola Gambino, direttore dell'in. Form. House, uno degli enti interessato dalla misura dell'assessorato - ci penalizzano soprattutto perché non abbiamo più la possibilità di adeguare le spese alle nuove cifre previste per i finanziamenti». Intanto, sono in ritardo anche i pagamenti delle scorse annualità. Per il 2007/08 e per il 2008/09 sono stati pagati dalla Regione rispettivamente 180 per cento e il 60 per cento degli importi stabiliti. (FP)

ISTITUTO TOSCANINI
Sottoscritto un accordo con Dublino
Il direttore dell'istituto Toscanini di Ribera Claudio Montesano ha sottoscritto con la collega Deborah Kelleher l'accordo con la Royal lrish Academy of Music di Dublino. Il partenariato prevede la possibilità di realizzare mobilità reciproca di studenti e docenti per esperienze periodiche di studio ed insegnamento. (AMM)

PROVINCIA. Concessi contributi agli operatori della pesca
La Provincia ha concesso, a favore degli operatori della pesca, proprietari o armatori di natanti, contributi a fondo perduto per l'acquisto di reti, cavi d' acciaio, ed accessori strumentali atti a migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza della categoria. Si tratta di un contributo economico a fondo perduto, assegnato dal Settore Promozione Turistica e Attività Economiche e Produttive, che prevede un finanziamento nella misura del 30% su un tetto massima di spesa, per anno, di 5.000 euro per l'acquisto di attrezzature. A beneficiare dei contributi oltre 200 pescatori per un totale finanziato di circa 200 mila euro. «Questo è stato possibile grazie alla sensibilità di questa amministrazione - dichiara il presidente D'Orsi - la quale, con una manovra di assestamento, ha impinguato il capitolo di bilancio "dedicato" e, successivamente, ha ulteriormente incrementato lo stanziamento». PAOLO PICONE

Circolare dell'assessore Chinnici sui procedimenti amministrativi. Previste le sanzioni
Burocrazia, fissate le regole per le analisi dèlle pratiche
Riccardo Vescovo
PALERMO
Gli uffici della pubblica amministrazione siciliana dovranno concludere nel più breve tempo possibile tutti i procedimenti in corso. Poi, avranno al massimo 30 giorni per terminare i nuovi iter, mentre in caso di procedure particolarmente complesse la durata massima potrà essere elevata fino a 60 o 150 giorni.
È l'effetto della legge sulla semplificazione amministrativa che è entrata adesso nella fase di attuazione. L'assessore regionale per le Autonomie locali e la funzione pubblica, Caterina Chinnici, ha firmato la circolare che contiene le linee guida per l'applicazione della nuova normativa entrata in vigore lo scorso 26 aprile.
Ogni ente locale o ufficio regionale dovrà istituire nuclei ispettivi interni che ogni sei mesi trasmetteranno all' Ispettorato per la Funzione pubblica una relazione per spiegare anche i motivi che hanno portato alla mancata conclusione di determinati procedimenti nei termini previsti.
«Stiamo procedendo con grande celerità - spiega l'assessore, che ha già illustrato il provvedimento al Codipa, il Comitato di coordinamento dei dipartimenti regionali presieduto dal segretario generale - per attuare, nel più breve tempo possibile, tutte le disposizioni contenute nella legge che, comunque, è già operativa in buona parte». Ogni amministrazione dovrà inoltre assicurare che i tempi di conclusione dei procedimenti sia data «adeguata pubblicità, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione e anche sui rispettivi siti web istituzionali.
La legge prevede anche sanzioni per i dirigenti. L'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione di un procedimento potrà determinare l'obbligo di risarcire il danno ingiusto subito dal privato per il ritardo dell'amministrazione, che, comunque, potrà rivalersi nei confronti del dipendente. L'assessore Chinnici sta procedendo anche per quanto riguarda il processo di misurazione e valutazione della performance dei dirigenti regionali. La legge prevede, infatti, che entro sei mesi venga adottato un regolamento con il quale disciplinare le modalità di nomina, composizione e funzionamento degli organismi di valutazione. Per questo motivo è già in fase di costituzione una cabina di regia, ai cui componenti non spetterà alcun compenso o rimborso spese. (RIVE)


LA SICILIA

Vittorio Messina è stato rieletto presidente
Camera di commercio. Nessun voto contrario. Alla votazione è stato presente l'assessore regionale Marco Venturi
Vittorio Messina, 45 anni, commerciante di tessuti di via Atenea, é stato confermato ieri mattina alla presidenza della Camera di commercio di Agrigento. Ha ottenuto 24 voti su 25 votanti con una sola scheda bianca (la sua) nel corso della seduta di insediamento del Consiglio camerale alla quale ha partecipato anche l'assessore regionale alle Attività produttive Marco Venturi.
La riconferma di Messina (che era stato eletto alla presidenza dell'ente camera- le il 5aprile del 2006 succedendo a Filippo Gandolfo) era data per scontata da parecchie settimane ormai, dato che sul suo nome si é trovata l'unanime convergenza di tutte le componenti che fanno parte del Consiglio. L'insediamento di quest'ultimo non ha fatto registrare nulla di particolare, se sì fa eccezione per l'intervento del consigliere comunale del Pd Giuseppe Arnone il quale ha contestato la nomina a componente dello stesso consiglio di Riccardo Viviani per via di una condanna penale. Arno- ne prima ha distribuito un volantino ai presenti, poi si é rivolto a Venturi chiedendo l'allontanamento di Viviani al quale si è rivolto anche in modo pesante, quindi è andato via. Venturi ha chiesto e ottenuto da Viviani di non insediarsi in attesa che venga fatta chiarezza.
I lavori poi sono andati avanti speditamente, presieduti dal consigliere anziano Filippo Giambra: dopo i saluti del sindaco Marco Zambuto, è intervenuto l'assessore Venturi il quale ha sottolineato come in Sicilia fino ad ora ci sia stata una politica assistenzialista. Ha auspicato una maggiore efficienza del sistema e tempi più rapidi per la definizione delle pratiche che interessano le aziende, ma anche per la definizione delle controversie di fronte alla Giustizia amministrativa. Bisogna perseguire una sana politica industriale, ha detto, aggiungendo - per quanto riguarda le nostre zone - che le imprese siciliane devono imparare a ragionare in termini di aree vaste, come per esempio Agrigento, Caltanissetta ed Enna.
Sono seguiti gli interventi di alcuni dei consiglieri presenti che hanno fatto le loro dichiarazioni di voto, quindi si é passati all'elezione del presidente. Il neo presidente ha assicurato il massimo impegno a ricercare ogni collaborazione utile al rilancio della città e della sua provincia.
SALVATORE FUCÀ


Il sindaco Zambuto istituisce un tavolo tecnico allargato
«In questo modo tutti potranno dare un contributo di idee»
Alla fine ha accontentato tutti. Il sindaco Marco Zambuto costituirà infatti un tavolo unico sul centro storico, aperto a tutti coloro i quali vorranno dare un contributo di suggerimento e non solo, per la soluzione dei problemi che si riferiscono ai quartieri più antichi del nostro centro abitato.
«Non si tratterà di un organismo inutile» precisa il capo dell'amministrazione comunale. Sarà piuttosto un'unità di coordinamento al massimo livello con il pieno coinvolgimento dei tecnici comunali e della protezione civile, della Curia arcivescovile e della Soprintendenza, nonché dei rappresentanti dei Consiglio comunale, dei sindacati, della Confindustria, della Camera di commercio, degli ordini professionali interessati e dei comitati di quartiere. Insomma di tutti coloro i quali in questi giorni sono intervenuti sul grave problema cittadino».
— Ma quale utilità potrà avere un organismo di questo genere, considerato che poi le risorse economiche necessarie debbono provenire da fuori?
«Tutti gli organismi che saranno coinvolti potranno, in tal modo, partecipare alla formazione dei processi decisionali. Ciascuno potrà esprimere la propria opinione sul da farsi e potremo elaborare delle proposte per le quali poi solleciteremo le risorse finanziarie che eventualmente dovessero rendersi necessarie. Sono tanti occhi e tanti cervelli che vedranno e penseranno in un'unica direzione».
intanto è stato rinviato a data da destinarsi l'incontro che avrebbe dovuto svolgersi domani mattina,, lunedì, tra l'arcivescovo Francesco Montenegro ed i parlamentari nazionali e regionali agrigentini.
Alcuni di questi ultimi, infatti, non erano disponibili a presenziare per cui si è preferito non dar corso all'iniziativa in modo parziale e rinviarla ad altra data che sarà stabilita in seguito.
«La decisione dell'arcivescovo Montenegro di convocare i parlamentari nazionali e regionali per discutere insieme le criticità. collegate con la situazione del centro storico di Agrigento - aggiunge il sindaco Zambuto - mi era sembrata veramente saggia ed opportuna. Noi avremmo senz'altro partecipato all'incontro per dare il nostro contributo di concretezza e di fattività in quanto una vicenda così lacerante per Agrigento va affrontata senza spirito di parte e con il massimo della concordia». Anche l'on. Cimino l'aveva vista positivamente come aveva accettato positivamente la decisione dei sindaco di istituire un tavolo tecnico.
Domani intanto a Palermo il dirigente del settore lavori pubblici Giuseppe Principato parteciperà al tavolo tecnico che si insedierà alla Regione con la partecipazione dei dirigenti generali e dei tecnici degli assessorati regionali competenti (a partire da infrastrutture e protezione civile). Il programma della settimana è molto nutrito e proseguirà martedì con la prosecuzione della conferenza di servizi per la rimozione delle macerie di palazzo Lo Jacono e mercoledì con l'incontro del sindaco a Palermo con gli assessori alla protezione civile ed all'economia. Gli incontri serviranno per definire i percorsi tecnici e finanziari che dovranno portare il governo regionale a chiedere interventi
di emergenza per il centro storico Agrigentino. «Al di là di tutto - conclude Zambuto - rimane una situazione di preoccupante emergenza: c'è gente che vice in centro storico in case fatiscenti o che transitano quotidianamente sotto di esse e rischiano di morire ogni giorno. Ci servono immediatamente i soldi necessari per eliminare questi pericoli».


GIORNALE DI SICILIA
16/05/11


Romano: «Lombardo lasci la presidenza» L'Mpa replica: Pid eletto all'opposizione
PAIERMO
«Se Lombardo ha a cuore la Sicilia può fare una sola cosa: dimettersi». E un duro attacco quello lanciato dal ministro per l'Agricoltura e leader del Pid, Saverio Romano, al governo regionale. Perché «in Sicilia - dice - siamo all'opposizione, pur avendo vinto nel 2008 le elezioni». Così, a Palermo, durante la manifestazione di apertura della campagna elettorale per le amministrative del 29 e 30maggio, si è rinnovato lo scontro a distanza tra il partito dell'ex governatore Cuffaro e l'Mpa «colpevole - aggiunge - di governare col Pd che aveva perso».
Ascoltando i vari deputati che si misurano col primo test elettorale dopo l'arresto di Cuffaro, ri
stesso, al teatro Al Massimo gremito: «Vogliamo le elezioni - dice il capogruppo Rudy Maira -. Non accettiamo un governo ribaltonista». Immediata la replica dell'Mpa. « surreale che il Pid parli di ribaltone - risponde il senatore Giovanni Pistorio -. Romano è stato eletto nelle liste dell'Udc, partito di opposizione e adesso è un ministro di Berlusconi. Non è credibile perché è prigioniero di pregiudizi che lo vedono insieme al Pdl contrapporsi alla stagione riformatrice del presidente».
Intanto se qualcuno pensa che si possa riavviare l'esperienza del centrodestra storico insieme all'Mpa per il Pid «questo rischio non c'è». «Mai più con Lombardo- spiega Totò Cordaro -. L'apertura sulle riforme non deve essere equivocata». Elezioni anticipate, quindi, ma con quale nome? Ci sarà uno scontro tra i partiti del centrodestra per la prossima candidatura a Palazzo D'Orleans? «Nessuno scontro - aggiunge Romano -. Vogliamo solo le elezioni». Scintille a distanza con l'Udc. Pippo Gianni parla di «tradimento di Casini» e Giulia Adamo, capogruppo all'Ars, risponde: «Solo grazie all'assenza di Romano e dei suoi amici di partito, l'Udc ha ripreso un cammino lontano da logiche clientelari».
GIUSEPPINA VARSALONA


CAMERA DI COMMERCIO
Buscemi soddisfatto: Messina rappresenta la guida migliore
«Accolgo con grande soddisfazione la rielezione a presidente della Camera di Commercio di Vittorio Messina che ritengo una scelta che va nel solco della continuità grazie al suo profilo professionale indiscusso», lo scrive in una nota il presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi.


Il progetto «Minoa» va in Germania
Agroalimentare, commercio e turismo. Dopo il primo incontro e i primi tour culturali ed enogastronomici a Cattolica Eraclea è stato presentato nella a Bivona il progetto "Minoa" finalizzato a commercializzare in Germania i prodotti agro-alimentari della Valle del Platani e dei Monti Sicani. L'iniziative viene portata avanti grazie all'alleanza tra i Comuni di Cattolica Eraclea, Bivona e Ludwigshafen e a un finanziamento dell'assessorato regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari destinato alla valorizzazione delle eccellenze del territorio. All'incontro hanno partecipato i sindaci dei due Comuni i promotori, Giovanni Panepinto e Cosimo Piro, alcuni imprenditori del territorio, gli studenti del liceo linguistico di Bivona e una significativa delegazione del Comune di Ludwigshafe. (CAGI)


LA SICILIA


IMPIANTISTICA SPORTIVA
L'Mpa invita il sindaco a presentare i bandi
RAVANUSA. g.b.) La Regione ha pubblicato il bando pubblico che mette a disposizione dei comuni siciliani la somma di 51.887 milioni di euro destinati ai progetti che prevedano la ristrutturazione e la messa in sicurezza di impianti già esistenti e anche obiettivo del bando la valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico ambientali per l'attrattività turistica e lo sviluppo. Il comune di Ravanusa, vista la mole di impianti sportivi esistenti, ma tenuti non in ottima salute, non può perdere questa ghiotta occasione per creare le basi affinché Ravanusa diventi centro di preparazione atletica ad alto livello. E' quanto sostengono i componenti il gruppo consiliare dell'Mpa, Gaetano Carmina, Giancarlo La Greca (nella foto), Angelo Rago per i quali «il tutto è possibile vista la vicinanza di molti impianti sportivi nel perimetro di una
stessa zona (stadio, piscina, palazzetto) che permettano proprio di far si che si crei una cittadella dello sport. Inoltre la vicinanza del sito archeologico del monte saraceno un eventuale richiesta di finanziamento darebbe un valore aggiunto così come prevede il bando, affinché il sito stesso diventi finalmente attrazione turistica e ricettiva. Invitiamo l'amministrazione a disporre tutti gli atti necessari per presentare un progetto di valenza assoluta, anzi sarebbe auspicabile creare un ufficio ad hoc, che in questi 3 mesi si occupi solo di questa materia».


Palma, morto Todaro. Fu presidente della Provincia
PALMA Dl MONTECHIARO. L'ambiente politico palmese è in lutto per la scomparsa di Vincenzo Todaro, uno dei suoi protagonisti più influenti e più popolari che sino a metà degli anni '90 ha saputo svolgere un ruolo importante anche a livello provinciale in cui è stato uno dei leader socialisti, appartenente alla corrente capeggiata in quel periodo dall'ex ministro e presidente dell'Ars on. Salvatore Lauricella e di cui facevano parte anche il deputato regionale Vincenzo Di Caro ed in seguito anche l'ex sottosegretario ai Trasporti on. Giuseppe Reina. Vincenzo Todaro è stato anche il primo presidente della Provincia socialista, rimanendo in carica dal 1979 al 1984 per
tutta la legislatura, nel corso della quale si è fatto apprezzare per la sua umanità ed anche per il suo rigore. Di professione insegnante elementare, esercitata da giovane a Cosenza e sino alla pensione nella sua cittadina di cui è stato più volte assessore e vice-sindaco nonché segretario della sezione dell'ex Psi e presidente per diversi anni del circolo di cultura Odierna, Vincenzo Todaro, deceduto alla veneranda età di 90 anni, sarà ricordato per la svolta generazionale nel suo partito in cui fu capace di ereditare la leadership di personaggi storici e carismatici come l'ex sindaco Domenico Aquilino e l'ex sottosegretario di Stato alla Aeronautica e alla Marina mercantile on. Giosuè Fiorentino. Ma anche per il suo carattere sanguigno, impreziosito da una particolare disponibilità verso i problemi delle categorie meno abbienti. Tra le opere principali che si intestano all'ex presidente della Provincia, l'ammodernamento della strada provinciale Tomazzo-Castello, attraverso la quale centinaia di villeggianti palme- si riuscirono a raggiungere agevolmente anche la località di Capreria, dove l'esponente politico amava riposarsi con la propria famiglia. I funerali di Vincenzo Todaro si svolgeranno stamani lunedì nella chiesa Madre.
FILIPPO BELLIA


FAVARA
Scuola e lavoro si incontrano all'Ipia
FAVARA. Scuola e lavoro si incontrano dell'istituto Ipia Marconi. Tre allieve impegnate nell'ambito delle attività di alternanza scuola - lavoro, legate al corso Servizi Sociali, saranno stati avviate al lavoro.
«L'iniziativa, istituita quest'anno e rivolta alle classi quarte - afferma il preside Gaetano Fallea - si articola in 40 ore di stage in aziende dislocate nell'ambito del territorio comunale».
La classe IV del corso Tecnici dei Servizi Sociali, seguita dal tutor interno Anna Forte, in attivazione del progetto denominato «Social Worker: il management nel terzo settore», ha svolto l'attività lavorativa nella cooperativa Bona Valetudo di Favara. Il percorso formativo ha visto coinvolti gruppi di studenti che hanno acquisito competenze specifiche.
«L'esperienza molto significativa - ha detto soddisfazione il preside Gaetano Fallea - ha raggiunto risultati insperati».
Alla fine dello stage sono stati individuati da parte della direzione della cooperativa tre ragazze che saranno assunte per un periodo non inferiore ai tre mesi nella azienda stessa e in una ludoteca».
Soddisfatte le studentesse che, seppur per un breve periodo, sono proiettate nel mondo lavorativo, grazie a maturità ed impegno.
TOTÒ ARANCIO


SOLE 24


Un codice interno sulle assenze
Nel periodo che resta prima dell'avvio esclusivamente online della procedura di rilascio del certificato di malattia, è opportuno che il datore di lavoro privato - cui questa facoltà è concessa - fissi come regola aziendale sulle assenze per malattia (si consiglia per iscritto e dietro riscontro per presa visione) la comunicazione da parte del lavoratore del protocollo identificativo del certificato medico. Questa prassi diventa così un obbligo per il lavoratore. Inoltre, avere certezza della natura dell'assenza è fondamentale ai fini dell'adozione di eventuali provvedimenti disciplinari. Peraltro questo accorgimento è il solo che può consentire la visualizzazione dell'attestato da parte del datore di lavoro in caso di mancato abbinamento tra il certificato e il rispettivo datore di lavoro: se infatti la banca dati Inps (che si basa principalmente sulla denuncia Uniemens) non fosse aggiornata (pensiamo al caso di inizio malattia a ridosso dell'assunzione) il certificato non verrà collegato e, rimanendo in una sorta di "limbo telematico, non sarà messo in consultazione né sull'area web né mezzo Pec. Ricordiamo infatti che il nuovo modello di certificato non prevede - tra i vari campi - nessun dato che lo posa ricondurre con facilità all'azienda, come avveniva invece con i vecchi moduli, dove era indicata la matricola Inps. Anche i datori di lavoro domestici si dovranno adeguare alle nuove procedure: potranno però ovviare alle incombenze facendosi comunicare dal lavoratore il numero di protocollo informatico del certificato, utile a recuperare l'attestazione.

Malattia segnalata solo ondine. Diventa obbligatoria la comunicazione del medico in via telematica
Alessandro Rota Porta
Si avvicina l'addio definitivo ai certificati medici su carta, visto che manca ormai un mese alla fine del periodo transitorio. Le disposizioni emanate con la circolare n. 4, del 17 marzo scorso, dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero del Lavoro, oltre ad armonizzare le procedure tra il settore pubblico e quello privato, hanno fissato come data limite il prossimo 17giugno, per il passaggio definitivo al sistema telematico (Sac).
Dal giorno successivo, infatti, i certificati medici dei lavoratori dì tutti i settori saranno gestiti solo online: si darà così piena attuazione al percorso di digitalizzazione avviato dalla legge n. 311/2004 e completato dall'articolo 25 del collegato lavoro (legge n. 183/2010).
Fino ad allora, i datori di lavoro privati potranno ancora richiedere ai propri dipendenti la consegna della copia cartacea dell'attestazione di malattia rilasciata dal medico, secondo le modalità attualmente vigenti, vale a dire nei due giorni successivi all'inizio dell'evento.
Sebbene le istruzioni operative siano a questo punto complete, merita ripercorrere il processo per trovarsi pronti al momento del passaggio al web, poiché la gestione delle certificazioni di malattia coinvolge più soggetti e comporta conseguenze che impongono la giusta attenzione. IL rilascio
Il primo step è costituito dall'invio telematico del certificato di malattia da parte del medico o della struttura sanitaria all'Inps. In questa sede il lavoratore deve richiedere al medico il numero di protocollo identificativo del certificato inviato mezzo internet e può farsi rilasciare sia una copia cartacea del certificato sia dell'attestato di malattia, oppure farsi inviare copia degli stessi sulla propria casella e-mail.
Il lavoratore, come avveniva nel sistema precedente, dovrà sempre avere cura di segnalare lare l'indirizzo di reperibilità da indicare nel certificato, qualora questo sia diverso da quello di residenza o domicilio a conoscenza del datore di lavoro.
Solo in via residuale il medico consegnerà al lavoratore la certificazione in forma cartacea, ad esempio in caso di malfunzionamento della connessione internet, anche se sono state previste dall'Inps particolari modalità per coloro che operano in zone scoperte dalla connettività adsl. In questi casi il lavoratore dovrà consegnare il certificato al datore di
lavoro seguendo le vecchie regole: presentazione o spedizione con raccomandata a/r entro i due giorni lavorativi successivi all'inizio della malattia; nelle ipotesi previste, la consegna dovrà essere fatta anche all'Inps.
Il lavoratore avrà anche facoltà di visionare e stampare i propri attestati di malattia accedendo al sito web dell'Inps, inserendo nell'apposita sezione il proprio codice fiscale e il numero di protocollo del certificato; se si doterà di Pio potrà altresì consultare i propri certificati medici ovvero farseli inviare mezzo Pec.

Gli adempimenti del datore
A regime, come avviene già nel settore pubblico, anche il datore di lavoro privato non potrà più chiedere al lavoratore l'invio della copia cartacea dell'attestazione di malattia. Quest'ultima gli sarà infatti messa a disposizione da parte dell'lnps, e potrà essere acquisita con diverse modalità:
prendendo visione delle attestazioni mediante accesso alla sezione web dedicata, dopo essersi accreditato e aver ricevuto il Pin; chiedendo all'Inps di fargli pervenire le attestazioni sul proprio indirizzo di posta elettronica certificata; ricercando la singola attestazione su sito dell'Inps attraverso l'inserimento del protocollo del certificato che può essere richiesto al lavoratore; rivolgendosi agli intermediari abilitati (per questa opzione sono allo studio le modalità operative).
Nel settore pubblico è previsto un onere in più a carico dell'amministrazione, qualora il medico non proceda all'invio online del certificato di malattia poiché impossibilitato. In questa ipotesi l'ente, appena acquisita la certificazione medica da parte del dipendente, è tenuto a segnalarne il ricevimento entro 48 ore, tramite Pec, alla Asi di riferimento del medico. I dubbi pratici
Se da un lato la gestione telematica dei certificati di malattia può eliminare alcune criticità del precedente sistema (si pensi al caso in cui il lavoratore non consegnava tempestivamente al datore di lavoro il certificato), la nuova impostazione comporta però oneri aggiuntivi e alcune problematiche che attendono soluzione: senza dubbio sorge l'incombenza - soprattutto per le grandi aziende - di controllare molto spesso, se non quotidianamente, la sezione dedicata del sito Inps per verificare la presenza di eventuali attestazioni di malattia.
Per limitare tale aggravio si potrebbe optare per la consegna dei certificati tramite Pec, da parte dell'Inps: forse la modalità migliore per essere costantemente aggiornati.
Questa soluzione, alternativa a quella sopra descritta, è invece l'unica strada percorribile dai datori di lavoro già in possesso di un Pio per altre funzioni (ad esempio un consulente del lavoro) che vogliano farsi abilitare anche alla consultazione dei certificati: sebbene infatti la circolare Inps n. 60/2010 sembrava consentire tale attivazione, in realtà questo può avvenire solo generando un nuovo Pin, che andrebbe però a sostituire quello già in uso con evidenti ripercussioni sull'archivio telematico dell'utente o addirittura causando l'impossibilità di consultare lo "storico".


Posta certificata avanti piano. A un anno dall'introduzione, sono soltanto 500mila le caselle attivate.
Antonelello Cherchi
Giuseppe Latour
Compleanno infelice per la posta elettronica certificata. La Cec-Pac, questo il nome tecnico dello strumento pensato per smaterializzare i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione ha fatto il suo debutto ufficiale poco più di un anno fa, a fine aprile del 2010. E in questi dodici mesi non è riuscita a realizzare la rio1uzione annunciata al suo avvio.
Appena mezzo milione dica- selle di posta attive al giro di boa di aprile scorso — su un totale di quasi un milione di mail registrate nello stesso periodo — sono, infatti, Uil risultato piuttosto magro. Perché un anno fa, anche se solo ufficiosamente, si parlava di un obiettivo minimo di un milione di caselle. E il ministro della Pubblica amministrazione. Renato Brunetta, confidava di arrivare ad almeno tre milioni.
Ma l'aspetto meno confortante è l'utilizzo che viene fatto di questi indirizzi. Tra marzo e aprile del 2011, infatti, sono stati inviati e ricevuti con la posta elettronica certificata appena 55omila messaggi. Calcolatrice alla mano, vuoi dire che il cittadino medio dotato di posta certificata manda o riceve più e meno un messaggio ogni sessanta giorni. Segno che molti, dopo avere effettuato la procedura di attivazione, non hanno mai usato lo strumento messo a disposizione dalla Pubblica amministrazione.
Per l'accensione delle caselle sono, infatti, previste due fasi: la registrazione sui sito internet www.postacertifìcata.gov.it e una successiva attivazione presso gli uffici postali, con la presentazione dei documenti e la firma di un modulo di adesione. Una distinzione fondamentale per capire i numeri della CecPac (acronimo che sta per "comunicazione elettronica certificata tra la Pa e il cittadino"). Guardando alle registrazioni (la prima fase, da effettuare via internet), ad aprile del 2011 risultavano attive 993mila caselle di
posta; due mesi prima erano più o meno 958mi1a, circa 34mila in meno. L'ultimo periodo, quindi, è stato di fiacca rispetto a un momento tra fine 2010 e inizio 2011 nel quale le registrazioni sono andate al galoppo. Tra novembre e dicembre del 2010 le nuove "iscrizioni" sono state 228mi- la; tra gennaio e febbraio addirittura oltre 3o4mila.
Se, però, guardiamo alle attivazioni effettive (la seconda fase, per la quale è necessario recarsi presso un ufficio postale) il quadro cambia di parecchio. Qui i numeri non sono così dettagliati, ma dal ministero ammettono che ad aprile del 2011 le attivazioni erano circa mezzo milione. Da cosa dipende questa differenza così marcata tra il numero di attivazioni e il numero di registrazioni? Perché in queste settimane sta partendo — spiegano ancora al ministero — la procedura di chiamata dei supplenti della scuola tramite Pec. Evidentemente molti devono ancora attivare la propria casella.
Ma il punto più dolente, come detto, sono i messaggi inviati: tra marzo e aprile del 2011 Sono stati poco più di 500mila. Un numero bassissimo rispetto alle attivazioni reali. Nel bimestre precedente erano stati 4l9mila. E tra novembre e dicembre del 2010 appena 2o3mila. I cittadini che hanno attivato la casella, probabilmente, non sanno che farci.
Dal ministero non nascondono quanto questo risultato sia deludente. E evidente — ammettono — che si tratta di un dato ancora basso e che se i professionisti cominciano a usare molto la posta certificata, l'utilizzo da parte dei cittadini non è invece quello che ci si augurava.
Convincere l'utente medio a digitalizzare le proprie comunicazioni con la pubblica amministrazioni, evidentemente, non è una missione così semplice, soprattutto in mancanza di un elenco dettagliato dei documenti che è possibile richiedere e delle pratiche che si possono espletare via Pec. Dal ministero precisano, però, che si sta lavorando per cominciare a implementare le applicazioni della mail certificata.
In pratica, perché la Ccc-Pac sia pienamente operativa, serve che le amministrazioni più grandi digitalizzino alcune attività. L'Agenzia delle entrate, per esempio, sta guardando con molto interesse alla possibilità di risparmiare denaro nell'inoltro delle notifiche fiscali ai cittadini. E su una strada simile potrebbero muoversi lnps, lnpdap, Aci e Sose (la società per gli studi di settore).
Notizie positive arrivano, invece, sul fronte delle amministrazioni pubbliche. Per mandare a regime il sistema, infatti, occorre clic anche loro attivino la propria posta certificata. All'avvio della Cec-Pac erano appena 6mila quelle dotate di indirizzo. La battaglia di Brunetta per invertire questa tendenza, evidentemente, ha dato i suoi frutti, perché oggi sono oltre 24mila le amministrazioni che si sono mosse e che hanno inserito la proprio casella nell'indirizzario ufficiale del ministero (www.indicepa.gov.it).
Secondo gli ultimi dati, le amministrazioni sono titolari, complessivamente, di circa 40mila caselle, perché ci sono realtà che hanno attivato più di una Pec. All'appello mancano 8mila amministrazioni, ancora negligenti nonostante i continui solleciti. Anche queste, però, sembrano avere le ore contate, perché il ministero ha in corso una nuova campagna per completare il lavoro e arrivare così a quota 3amila.


Il rebus dei precari sul turn over
Corti dei conti divise sull'inclusione del lavoro flessibile nel calcolo della spesa
Gianluca Bertagna
Il dibattito sul turn-over degli enti locali si è incagliato sulle forme di lavoro flessibile. Nella percentuale del 200o della spesa delle cessazioni dell'anno precedente sono da ricomprendere anche i rapporti di lavoro a tempo determinato? La questione è stata sottoposta a diverse Sezioni regionali della Corte dei conti e le risposte non sono univoche.
La manovra estiva ha cambiato radicalmente le possibilità di assumere personale negli enti soggetti al Patto. Mentre i piccoli Comuni devono solo rispettare la regola delle cessazioni dell'anno precedente (delibera 3/11 de1l Corte dei conti, Sezioni riunite), alle Province e ai Comuni sopra i mila abitanti è stato imposto il rigido meccanismo di turn-over.
L'articolo 14, comma 9, del Dl 78/2010 ha però usato genericamente il termine «assunzioni» senza precisare ulteriori caratteristiche. Ed è da qui che nascono i dubbi. Nella stessa disposizione, oltre alla regola del turnover, il legislatore ha previsto che negli enti in cui il rapporto tra le spese di personale e le spese correnti sia superiore al 40% vi sia un divieto assoluto di assunzione a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.
Facendo leva su tale aspetto, la Corte dei conti della Lombardia (deliberazione 167/2011) ha affermato che la ratio di contenimento della spesa induce a ritenere che il riferimento di questa parte della norma (il divieto) debba valere anche per la seconda parte (il turn-over). Il 2% è quindi da calcolarsi anche in relazione ai rapporti di lavoro a termine. L'esclusione dal calcolo delle spese per questo personale cessato nel2olo, oltre a non essere conforme al dettato normativo, potrebbe condurre a conseguenze contrarie all'impostazione della regola stessa.
È di avviso diverso la Corte dei conti della Campania. La delibera 246/2011 sostiene che la regola del turn-over, introdotta quale limite legislativo alle assunzioni che comportano un consolidamento della spesa, deve, ragionevolmente, comprendere in via esclusiva le assunzioni a tempo indeterminato. La Corte dei conti Sezioni Riunite ha avuto modo di toccare la questione nella delibera 2o/2011 precisando che «il limite alle assunzioni di personale nell'ambito delle cessazioni avvenute nell'anno precedente si riferisce ai soli rapporti di lavoro a tempo indeterminato».
elemento utile al fine del contenimento della spesa previsto dal comma 557 della Finanziaria 2007.
C'è poi da evidenziare che l'articolo 36 del Dlgs 165/01 prevede l'attivazione del lavoro flessibile
solo in presenza di situazioni temporanee ed eccezionali. Una regola del turn-over in questi casi appare discutibile.
Inoltre, andando proprio nella logica di tutta la manovra estiva, è evidente che il Governo ha
Questa tesi, supportata anche dall'Anci, sembra essere la più convincente. In primo luogo va sottolineato che il legislatore non ha mai introdotto limiti al turn-over per il lavoro flessibile, ma solo per le assunzioni a tempo indeterminato. Il lavoro flessibile è però elencato come adottato azioni nell'unica direzione di ridurre in maniera consolidata le spese del personale della Pa. Il modo più certo per raggiungere l'obiettivo è proprio quello di evitare assunzioni a tempo indeterminato che comportano il consolidamento della spesa anche per gli anni futuri. Se nel limite del 20°o fossero inclusi anche i rapporti a termine, si potrebbe giungere al paradosso di utilizzare la spesa delle cessazioni a tempo determinato per legittimare assunzioni a tempo indeterminato.
Dalle Sezioni riunite della Corte, nella stessa delibera 20/2011, arriva un'ulteriore conferma:
nel turn-over non rientrano i co. co.co. E invece della Corte dei conti della Lombardia un'apertura interessante: gli eventuali margini di spesa originati da cessazione di personale non utilizzati nell'anno in corso si possono riportare nell'anno successivo.


Agrigentoflash

14/05/11
"Toscanini", accordo bilaterale con la Royal Academy di Dublino
Prestigiosissimo accordo bilaterale internazionale nell'ambito del programma Erasmus - Lifelong learning programe (LLP - apprendimento permanente) dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Arturo Toscanini"di Ribera. Pochi giorni fa il sirettore Claudio Montesano ha sottoscritto con la collega Deborah Kelleher l'accordo con la Royal Irish Academy of Music di Dublino. Il partenariato prevede la possibilità di realizzare mobilità reciproca di studenti e docenti per effettuare esperienze periodiche di studio ed insegnamento in altra istituzione europea di pari grado dell'alta formazione musicale universitaria. Viva soddisfazione esprime il presidente della Provincia e dell'istituto Eugenio D'Orsi: "Dopo Vilnius (Lituania), Oporto (Portogallo) e Danzica (Polonia), ecco per gli studenti agrigentini del nostro Conservatorio di Musica un'ulteriore importante opportunità di confronto formativo europeo in Irlanda. Viceversa per gli studenti delle nostre istituzioni partners, la possibilità di venire a studiare qui da noi e conoscere Agrigento e la Sicilia vera e produttiva."

15/05
Bivona, conclusa la "due giorni" su rifiuti, nucleare e acqua
Tre temi differenti, per una "due giorni", con un unico denominatore: il rispetto per la dignità del cittadino. Con questa motivazione di fondo si è svolto, sabato 14 e domenica 15 maggio, il dibattito organizzato a Bivona dal Partito Democratico e i Giovani Democratici della provincia di Agrigento. «Queste due giornate -dichiara l'Onorevole Giovanni Panepinto- ci hanno dato l'opportunità di approfondire tre importantissimi temi: i rifiuti, che in provincia ci vedono impegnati sul fronte dell'emergenza; il nucleare, che ci riguarda in prima persona, poiché una centrale è stata pensata a Palma di Montechiaro, ovvero sottocasa; e, infine, l'acqua, la quale, insieme ai primi due temi, sarà oggetto del prossimo referendum. La proposta dei dibattiti è stata quella di comprendere in quale modo trattare argomenti così delicati, argomenti, vorrei ricordare, che in questo caso coinvolgono il futuro del cittadino».
Nel corso del primo incontro, apertosi nel pomeriggio di sabato 14 maggio, alla Casa del Popolo di Bivona, in piazza San Giovanni, si è discusso, per l'appunto, dei rifiuti. Erano presenti il Segretario provinciale dei GD Salvatore Gazziano, il segretario del PD di Bivona Enzo Parisi e il Segretario dei GD di Bivona Christopher Lauro. Sono interventi Giuseppe Sferrazza, Capogruppo PD comune di Campobello di Licata; Teresa La Marca, Assessore Provincia di Agrigento; ed Enzo Marinello, Liquidatore SOGEIR. Aurelio Angelini, Prof. di Sociologia dell'Ambiente e del Territorio dell'Università degli Studi di Palermo, ha affermato: «Finora, in molti centri della provincia di Agrigento, la gestione dei rifiuti si basa sul conferimento in discarica, quindi facendo uso di un sistema obsoleto e altamente inquinante. Tale gestione procura forti diseconomie: ciò è anche dimostrato. La corretta gestione, mi riferisco a quella differenziata, determina una buona qualità ambientale e una tariffa convenevole. Maggiore efficienza -conclude il Prof. Angelini- significa maggiore economicità».
Durante la calda mattinata di domenica 15 maggio, invece, si è discusso del nucleare. Erano presenti Salvo Nicosia, Segretario regionale GD; Pierpaolo Corso, Dottore Fisico dell'Università degli Studi di Palermo; Carmelo Sardegna, Coordinatore Regionale Verdi; e Nicola Di Giovanna, dei Giovani Democratici dei Sambuca di Sicilia. «La "due giorni" -ha affermato Emilio Messana, Segretario provinciale PD- può considerarsi una nuova frontiera per i movimenti e i partiti che vogliono investire nel progresso. Le risorse idriche, così come la tutela della biodiversità, sono i banchi di prova della generazione attuale e di chi intende garantire un futuro prossimo. I referendum daranno la possibilità di scegliere questo futuro; e i Giovani Democratici agrigentini, i quali sono un terreno di coltura ottimo, stanno dimostrando cura per l'ambiente con dei fatti concreti». E proprio sull'ambiente, Mimmo Fontana, Presidente Legambiente Sicilia, ha aggiunto: «La questione ambientale, oggi, è centrale nella politica occidentale e non solo. Alcuni decenni fa, gli ambientalisti erano visti come dei sognatori; oggi, per molti, la chiave ambientalista è considerata vincente. La riflessione sui tre temi della "due giorni", ci hanno presentato una Sicilia ancora in ritardo. Per un quadro generale, aggiungerei che sui rifiuti ci sono politiche molto avanzate nel nord Italia: questi, infatti, sono gestiti permettendo alla popolazione di fruire delle loro risorse; l'acqua è un monopolio naturale, e c'è davvero poco da dire: la privatizzazione, a mio parere, è paradossale; sul nucleare, ritengo che insistere con la promozione di una tecnologia desueta, e inoltre di non essere in grado di gestire le scorie, sarebbe un po' come produrre un problema verso il quale non si è in grado di far fronte».
Nel pomeriggio, è stato esaminato l'ultimo tema del dibattito: l'acqua; i Giovani Democratici, e buona parte della cittadinanza bivonese, si sono presentati all'incontro indossando t-shirt bianche, su cui era riportata una frase tratta dal pensiero del celebre attivista nonviolento ed educatore Danilo Dolci: "Nel difendere l'acqua, mi difendo". Ad approfondirne i contorni, successivamente, sono intervenuti Fausto Raciti, Segretario nazionale GD; Enzo Marinello, Onorevole all'A.R.S; Franco Boccadutri, Funzionario Sicilia Acque; l'On. Giovanni Panepinto, Parlamentare regionale; e Antonella Leto, Responsabile Comitato Referendario per l'Acqua pubblica, la quale ha dichiarato: «L'acqua è un diritto universale, un bene comune che non si produce, poiché viene dal cielo; essa non può avere una proprietà, non può essere considerata una merce sulla quale solo alcuni possono fare profitto. Privatizzare significa privare gli altri per trarne un profitto. L'acqua dovrebbe essere vicina ai cittadini, e ciò è realizzabile solo con la gestione attraverso aziende speciali consortili tra i comuni».


Agrigentonotizie

14/05
Provincia regionale. Assessori ancora senza deleghe, tutto rinviato alla prossima settimana di Gioacchino Schicchi
E' trascorsa ormai una settimana da quando il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ritirò a sorpresa le deleghe agli assessori della sua Giunta. L'esponente Mpa aveva spiegato che si trattava di una scelta solamente amministrativa e che già lunedì scorso avrebbe provveduto a riassegnare i nuovi incarichi.
Al momento nulla parrebbe muoversi, rendendo ancora meno credibile la giustificazione di D'Orsi. Le nuove possibili deleghe sono comunque trapelate, e vedrebbero i nuovi assessori Paolo Ferrara, Angelo Biondi e Mariano Ragusa impegnati rispettivamente in Protezione civile, Isole e Sviluppo economico; Turismo, Politiche comunitarie ed Aeroporto e Servizi sociali. I "vecchi" componenti della Giunta avranno sostanzialmente riconfermati gli attuali incarichi, tranne, pare, Lillo Volpe che perderebbe l'incarico al Personale (si dice per problemi collegati al suo passato da sindacalista) ma tutto, come lo stesso presidente ha affermato, è "a tempo".
La scelta di ritirare le deleghe, tra l'altro, pare che non fosse stata concordato con i partiti, che adesso aspettano che il presidente ridistribuisca gli incarichi. Una situazione di stallo che vale anche per i movimenti politici per la sostituzione dei tecnici. Sia Forza del Sud che il Pd al momento sarebbero intenzionati a mantenere Paolo Felice, Felice Lo Faso e Teresa La Marca almeno fino alla conclusione delle elezioni amministrative onde evitare possibili, e pericolose, oscillazioni di voti.
Tutto è ormai rinviato a lunedì, ma ad ora si tratterebbe di una mera decisione del presidente D'Orsi e spetterà quindi a lui valutare quando sbloccare la situazione


Agrigentoweb

15/05
Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi si congratula per l'elezione di Vittorio Messina
"Accolgo con grande soddisfazione la rielezione a presidente della Camera di Commercio di Vittorio Messina che ritengo una scelta che va nel solco della continuità grazie al suo profilo professionale indiscusso e alla sua esperienza in grado di assicurare da subito una operatività per le sfide che l'organo camerale deve affrontare nei prossimi mesi.
Sono certo che Vittorio Massima si muoverà, come ha già fatto in passato, nella massima autonomia alla guida dell'organo camerale avendo le caratteristiche necessarie per poter essere un ottimo rappresentante di tutte le imprese, in una fase di grande difficoltà economica come quella che stiamo attraversando.
Al Dr. Messina assicureremo la massima disponibilità e collaborazione, da parte del Consiglio Provinciale, per cercare nuove strade per un vero rilancio della nostra economia e per un sostegno adeguato alle imprese della nostra provincia.

Rielezione Messina, Nino Spoto: "Pronti a sostenere le categorie produttive"
"Desidero formulare a Vittorio Messina i migliori auguri per la rielezione a presidente della Camera di Commercio di Agrigento".
Lo dichiara il consigliere provinciale della Federazione della Sinistra Nino Spoto.
"Auspico - prosegue Spoto - che l'Ente camerale possa svolgere un ruolo importante per la crescita economica del nostro territorio. In questa ottica la Provincia Regionale di Agrigento ed in particolare il consiglio provinciale, nel pieno rispetto delle reciproche prerogative istituzionali, è fin d'ora pronto a confrontarsi e a perseguire insieme con la Camera di Commercio obiettivi concreti a sostegno di tutte le categorie produttive che in essa sono rappresentate.
Auguri a Vittorio Messina di buon lavoro" conclude Nino Spoto.


Perlacittà


15/05
Gli auguri a Vittorio Messina
di Redazione
Continuano ad arrivare messaggi augurali a Vittorio Messina, confermato presidente della Camera di commercio di Agrigento per il prossimo quinquennio. "Porgo a Vittorio Messina le mie congratulazione e un sincero augurio di buon lavoro per la riconferma alla guida della Camera di Commercio di Agrigento", commenta il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace. "La sua rielezione - aggiunge Pace - dimostra che in questi anni Messina ha lavorato bene prodigandosi per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale di Agrigento". A complimentarsi con Messina è anche il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Alessandro Alfano.
"Voglio esprimere a Vittorio Messina - dice il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Alessandro Alfano - le mie più sentite congratulazioni e i migliori auguri per il proseguimento del suo lavoro presso l'ente camerale di Agrigento. Sono certo -conclude Alfano- che le capacità professionali e le doti umane di Messina continueranno ad arricchire il mondo delle imprese agrigentine e accompagnandole in un cammino virtuoso che porta dritto verso lo sviluppo di una terra che ha ancora tante potenzialità da esprimere".
"La conferma di Vittorio Messina quale presidente della Camera di Commercio garantisce continuità ad un percorso positivo che dovrà essere potenziato attraverso una rafforzata cooperazione con il mondo produttivo, istituzionale e con quello degli Enti locali", afferma l'europarlamentare, On. Salvatore Iacolino.
"Il federalismo municipale e fiscale - continua Iacolino - impone strategie e indirizzi politici sul territorio che siano strettamente collegati alle aspettative dei cittadini e dell'economia. Sono convinto che le iniziative che porterà proficuamente avanti il presidente Messina, unitamente al Consiglio camerale, saranno il frutto di valutazioni realmente rispondenti alle esigenze della provincia di Agrigento. Auspico ancora che le amministrazioni locali e la Provincia sappiano sostenere un percorso naturalmente rivolto ad assicurare i servizi reali a sostegno delle piccole e medie imprese e del tessuto produttivo più in generale per rilanciare competitività e sviluppo economico nel nostro territorio".
Anche la Vicepresidente di Confindustria Agrigento,Piera Graceffa,e' intervenuta in merito alla riconferma del Presidente Messina "Apprendiamo con favore la rielezione del Dott. Vittorio Messina alla presidenza della Camera di Commercio di Agrigento. La fiducia confermata da' risalto all'ottimo lavoro fin qui svolto e il forte impegno manifestato per lo sviluppo della nostra provincia. Auguriamo al dott.Messina - conclude la Vice presidente Graceffa - di poter proseguire con rinnovato slancio il lavoro intrapreso anche attraverso la collaborazione con la nostra associazione gia' più' volte sperimentata positivamente".
"La rielezione di Vittorio Messina - dichiara il sindaco di Agrigento Marco Zambuto - quale Presidente della camera di commercio della provincia di Agrigento se, da un lato, manifesta una rinnovata fiducia a chi, nel precedente mandato, ha svolto tale ruolo con correttezza e scrupolo, costituisce, dall'altro, un investimento per il prossimo futuro da parte di quei rappresentanti delle forze produttive che lo hanno unanimemente ancora voluto. Per parte nostra ci sentiamo di sottolineare la sua positiva azione svolta in nome di una classe imprenditoriale locale che, nonostante i gravi ritardi infrastrutturali, crede ancora possibile investire in questo territorio per il suo sviluppo".
"Per questo - aggiunge Zambuto - non faremo mancare la disponibilità dell'amministrazione comunale, specialmente nel campo dell'erogazione dei servizi, a favore delle imprese presenti nel nostro territorio. Nell'attuale momento che vede avviarsi ancora imprecisate forme di federalismo, diventa fondamentale il ruolo che dovranno svolgere le forze economiche in collaborazione con gli enti locali che, quali diretti rappresentanti dei cittadini, hanno il primario obiettivo di assicurare alle comunità amministrate sviluppo economico, progresso sociale e migliore qualità della vita."
"Accolgo con grande soddisfazione la rielezione a presidente della Camera di Commercio di Vittorio Messina che ritengo una scelta che va nel solco della continuità grazie al suo profilo professionale indiscusso e alla sua esperienza in grado di assicurare da subito una operatività per le sfide che l'organo camerale deve affrontare nei prossimi mesi". Ha dichiarato il presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi. "Sono certo - ha detto ancora - che Vittorio Messina si muoverà, come ha già fatto in passato, nella massima autonomia alla guida dell'organo camerale avendo le caratteristiche necessarie per poter essere un ottimo rappresentante di tutte le imprese, in una fase di grande difficoltà economica come quella che stiamo attraversando. Al Dr. Messina assicureremo la massima disponibilità e collaborazione, da parte del Consiglio Provinciale, per cercare nuove strade per un vero rilancio della nostra economia e per un sostegno adeguato alle imprese della nostra provincia".


Sicilia24h


15/05
Provincia, Buscemi si congratula per l'elezione di Vittorio Messina
"Accolgo con grande soddisfazione la rielezione a presidente della Camera di Commercio di Vittorio Messina che ritengo una scelta che va nel solco della continuità grazie al suo profilo professionale indiscusso e alla sua esperienza in grado di assicurare da subito una operatività per le sfide che l'organo camerale deve affrontare nei prossimi mesi. Sono certo che Vittorio Massima si muoverà, come ha già fatto in passato, nella massima autonomia alla guida dell'organo camerale avendo le caratteristiche necessarie per poter essere un ottimo rappresentante di tutte le imprese, in una fase di grande difficoltà economica come quella che stiamo attraversando. Al Dr. Messina assicureremo la massima disponibilità e collaborazione, da parte del Consiglio Provinciale, per cercare nuove strade per un vero rilancio della nostra economia e per un sostegno adeguato alle imprese della nostra provincia". E'quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi.

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