GIORNALE DI SICILIA
Provincia, da Lazzano richiesta per la «Lilt»
Il consigliere provinciale Mario Lazzano è tornato a chiedere al presidente D'orsi di inserire in Bilancio un contributo alla LILT, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori per il trasporto degli ammalati oncologici nei centri di Bagheria e Palermo a mezzo pulmini. «Lo scorso anno su mia sollecitazione - ribadisce Lazzano - D'Orsi raccolse immediatamente la richiesta erogando un contributo di 50 mila Euro regolarmente ricevuto dalla LILT. Lanciamo un appello alla Provincia anche a nome delle numerose famiglie che si trovano costrette ad affrontare problemi legate alle malattie oncologiche, di prevedere in bilancio anche quest'anno un congruo contributo in favore della LILT». Si tratta di decine di persone che ogni giorno devono spostarsi in altre province siciliane perchè ad Agrigento non ci sono strutture idonee per la radioterapia e altre terapie oncologiche.
Provincia. Non si riconosce nel gruppo di Cimino. E D'Angelo sulla scia
Castellino lascia Forza del Sud: "Aderisco al progetto di D'Orsi"
L'ex assessore all'Ambiente, Stefano Castellino, lascia Forza del sud per seguire il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Ieri i due politici, che tra l'altro sono entrambi di Palma di Montechiaro, si sono incontrati. Recentemente il presidente D'Orsi aveva affidato a Castellino l'incarico di esperto in tematiche ambientali. 'Nel valutare il triennio di esperienza amministrativa al fianco del presidente D'Orsi - dice Stefano Castellino - considero che questa azione politico-amministrativa rappresenti una concreta possibilità di svolta per il nostro territorio. Ritengo di costruire un comune percorso di iniziativa territoriale, con il presidente D'Orsi, per il rilancio socio economico della provincia". Più chiaro dico sì. In predicato di lasciare il gruppo di Michele Cimino, anche Carmelo D'Angelo, consigliere provinciale che non ha aderito a Forza del sud ed al suo gruppo consiliare. D'Angelo sarebbe in procinto di accasarsi nel gruppo di D'Orsi ma c'è anche la possibilità che si inserisca nell'Udc. Su questi abbandoni si esprime il coordinatore provinciale di Forza del sud, Mario Baldacchino: «Quando qualcuno se ne va non c'è certo da gioire - dice - ma in politica accade che alcuni aderiscono ad un partito, altri lo lasciano. Ci dispiace ma se Castellino, oppure D'Angelo (se confermerà di voler lasciare Fds), hanno preso questa decisione l'avranno fatto avendo buoni motivi e dopo una riflessione che ha portato a questa scelta. In politica nessuno trattiene nessuno e tutti sono liberi - conclude Baldacchino - di compiere le proprie scelte». Cresce quindi il consenso attorno ai presidente D'Orsi che sta creando attorno a se un gruppo di simpatizzanti. Già nell'entourage del presidente erano entrati l'ex assessore Giuseppe Ciulla ed il presidente del circolo Agrigento libera, Francescocristian Schembri, che avevano militato nei Mpa in quota Giancarlo Granata.
Aeroporto a Comiso, la protesta si sposta a Roma
COMISO. Il mondo politico ibleo e le istituzioni si mobilitano per chiedere che l'aeroporto di Comiso entri in funzione. Dopo la «marcia lenta» del 14 aprile, la protesta si sposta, oggi, a Roma, davanti al ministero dell' Economia per chiedere che Tremonti firmi il tanto atteso decreto per l'assistenza al volo che dovrà permettere di attivare lo scalo. Mia manifestazione romana saranno presenti le istituzioni locali, ma non il deputato regionale Pippo Digiacomo, che ha diffuso una nota, annunciando la sua assenza per "motivi personali. Saranno presenti i sindaci iblei, i sindacati, i rappresentanti dei comitato della Ragusa-Catania, con Sebastiano Gurrieri, ma anche i sindaci di Francofonte, Licodia Eubea e Vizzini ed ha annunciato la propria presenza anche il presidente dell'Ance, Giuseppe Buzzetti, il presidente regionale, Salvo Ferlito ed il direttore Giuseppe Guglielmino. La manifestazione era stata programmata anche per chiedere che il governo desse il via libera per la delibera Cipe per la convenzione della strada statale 514, ma l'annuncio che fa Tremonti ha finalmente firmato fa spostare l'attenzione soprattutto su Comiso, che attende al palo. Intanto, proprio a Comiso, ieri mattina, si è tenuta la prima riunione, convocata dal ministero della Difesa, per completare le procedure di dismissione dell'aeroporto che sarà ceduto alla regione siciliana e che diventerà da «aeroporto militare» un «aeroporto civile». L'area, poi, sarà consegnata in uso al comune di Comiso. Si darà cioè attuazione a quanto previsto dal decreto firmato da Tremonti, Matteoli e La Russa il 14 dicembre. La procedura sarà completata entro luglio. A presiedere la riunione è stato il generale Concetto Puglisi, che ha illustrato le procedure che si stanno attuando. C'erano anche il sindaco Giuseppe Alfano, l'architetto Giacomo Rotondo, dell'assessorato regionale lnfrastrutture), Amedeo Lasco Elia, Angelo Fiondata e Salvatore Viniciochiara, dell Agenzia dei Demanio Sicilia), Salvatore Viniciochiara, Donato Martinez dell' Agenzia Territorio, Mauro Diaz (Enac Roma), Riccardo Perrone (Enac, della direzione dell'aeroporto Catania), Alessandro Scialla (Enac direzione aeroporto Capodichino Napoli), il capitano Ferdinando Pugliese, dell'Aeronautica militare (Comando logistico Aeronautica Militare Roma), il tenente colonnello Antonino Ottone, del Comando di Sigonella. Intanto, il parlamentare nazionale del Pdl, Nino Minardo, ha reso noto di avere ricevuto, dal ministro Matteoli, una lettera che garantisce l'attivazione, in tempi brevi, di tutte le procedure per far «decollare» Comiso.
LA SICILIA
CONTROLLI SUI MURI E NELLE CASE DEL CENTRO STORICO
Ancora un sopralluogo tecnico
Preoccupazione ieri mattina, dopo un sopralluogo tecnico effettuato in via Duomo, per verificare le condizioni del muro e dell'ex chiesa dell'Itria, che da tempo risultano essere a rischio di cedimento e conseguente fonte di pericolo per i passanti e per quanti abitano negli edifici vicini. Presenti all'accertamento tecnico i vertici dell'Ufficio tecnico comunale, quelli della Protezione civile comunale, il Genio civile, i tecnici della Soprintendenza ai Beni culturali e quelli dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Su incarico della Procura della Repubblica hanno preso parte anche gli agenti della Polizia locale. Mancava il sindaco Zambuto, ma c'era l'assessore ai lavori pubblici, Renato Buscaglia. Le condizioni della chiesa sono di profondo degrado, e non sono da escludere eventuali crolli. Non tanto per una parte del muro, che sovrasta la via Duomo, da circa un anno bloccato con un'impalcatura, ma quanto piuttosto per le condizioni generali dell'edificio. Solo la parte iniziale del muro, presenta i segni dell'abbandono e dei mancati interventi: crepe, lesioni, fessure, e grosse porzioni già di fatto staccatesi e pronti a cadere. Più volte nelle zona su sollecitazione degli abitanti sono intervenuti i vigili del fuoco, per rimuovere alcune parti pericolanti. Sulla ex chiesa dell'Itria, chiusa da alcuni decenni, da tempo c'è in atto un contenzioso tra i proprietari dell'immobile, il Comune di Agrigento e la Soprintendenza ai Beni culturali. Alcuni anni addietro i proprietari dell'edificio hanno avuto approvato un progetto e un finanziamento per realizzare un albergo. La ditta incaricata dei lavori, dopo i primi interventi è stata bloccata dalla Soprintendenza. Trascorsi alcuni mesi i proprietari dovettero fare i conti pure con un'ordinanza del sindaco di Agrigento, che obbligava gli stessi ad eseguire dei lavori di messa in sicurezza della palazzina. Interventi che non sono stati mai effettuati. Da via Duomo, il corteo di esperti e tecnici si è spostato nella vicina via San Vincenzo, per valutare le soluzioni necessarie ad attuare le prescrizioni della Procura di Agrigento della messa in sicurezza e della rimozione delle macerie del palazzo Lo Jacono.
L'INTERVISTA. Il governatore: "Alleati a Miccichè se si sgancia dal premier"
Lombardo: «Il declino di Berlusconi era già cominciato qui in Sicilia»
PALERMO. Non è per nulla sorpreso del risultato delle elezioni amministrative, soprattutto quello di Milano, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che per primo parlò di «declino del berlusconismo», attirandosi le ire degli allora alleati siciliani del Pdl. «Berlusconi - ha sottolineato Lombardo - ha molto personalizzato la campagna elettorale. Questo indica la fierezza e l'intelligenza dell'uomo, che certamente aveva calcolato anche di perderla questa scommessa».
- Prevede conseguenze politiche dopo questa sconfitta personale di Berlusconi?
«Ciò sarà sicuramente foriero di conseguenze per il Pdl. Noi questa crisi l'abbiamo prevista, dicendolo anche ufficialmente, e l'abbiamo vissuta. E' iniziato qui lo sgretolamento, anche per colpa dei suoi uomini. E' prevalsa l'ala Firrarello-Castiglione che non ha risparmiato colpi al governo. Continuo questa battaglia nel tentativo di accelerare le risposte che questa terra esige».
- Il Terzo polo, che comprende anche l'Mpa, però, non ha ottenuto il risultato che tutti si aspettavano.
«La radicalizzazione dello scontro ha ridotto gli spazi. Ma il Terzo polo è decisivo laddove si andrà al ballottaggio, a Milano come a Napoli. Così come è decisivo in Sicilia per una nuova prospettiva autonomista».
- L'Udc ha lasciato intendere che lascerà libertà di voto ai propri elettori, mentre Fli rischia la spaccatura definitiva.
«Domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà una riunione a Roma per stabilire con chi aggregarsi. Al ballottaggio, in verità, più che le indicazioni dei partiti prevale la credibilità personale dei candidati promossi al secondo turno. Oggi più che mai il Terzo polo, rispetto a ieri quando il Cavaliere sembrava imbattibile, è molto corteggiato».
- Tra le novità di questa tornata elettorale, s'impone il successo ottenuto da Forza del Sud in Campania e in Calabria.
«Forza del Sud è un partito che ha acquistato o inglobato pezzi di classe dirigente che cercava casa, comunque, al riparo di Berlusconi. Così come sono entrati ieri, potrebbero uscirne domani. Lo dico a ragion veduta: conoscendo alcuni di questi personaggi, appena capiscono che il cavaliere non paga più, non avranno più la certezza di posti sicuri in lista, qualche mal di pancia potrebbero averlo».
- Teme che Forza del Sud possa rubare spazio al suo movimento?
«Il Movimento dei Meridionali che, immagino sarà la naturale evoluzione dell'Mpa, potrà dialogare con Miccichè, ma non potrà che essere un partito di militanti, che non può essere schierato sempre dalla stessa parte. L'esperienza autonomista catalana di Pujol insegna proprio questo. Se Miccichè si sgancia dall'appartenenza al centrodestra, può tornare ad essere un nostro interlocutore».
- Non le sembra difficile dopo che ve ne siete detti di tutti i colori?
«Qualche parola in libertà, ma nulla di irreparabile. Sanno che dalle loro parti non sono molto amati. Quando si sganceranno e assumeranno una posizione saldamente autonoma, saremo insieme».
«Il risultato delle Amministrative non influenzerà il voto locale»
Cinque candidati su sei sicuri. Ma Tedesco: «L'aria cambia anche qui»
Quanto incideranno i risultati delle Amministrative di domenica sulle amministrative a Canicattì? Secondo il candidato sindaco Alberto Tedesco, sostenuto dal Pd e da Uniti per Canicattì, di cui fanno parte Sei cori Vendola, Italia dei Valori e Federazione della Sinistra, i risultati di Milano, Torino e Bologna sono un segnale di forte cambiamento per il nostro Paese e per Canicattì: «Finalmente la gente ha capito che bisogna cambiare pagina. Siamo molto soddisfatti e pensiamo che potrebbe rappresentare un segnale molto forte anche per la nostra Canicattì. Un risultato che segna il fallimento del centrodestra e per noi rappresenta un buon auspicio per cambiare pagina anche nella nostra città». Ma non tutti i candidati sindaco di Canicattì la pensano allo stesso modo. L'uscente Vincenzo Corbo, sostenuto dalla lista civica Corbo Sindaco, pensa che nelle realtà più piccole la logica che muove gli elettori a preferire un candidato piuttosto che un altro vada al di là dei colori politici: «I risultati delle amministrative rappresentano segnali forti contro il centro- destra. Si va formando una controtendenza che a nostro parere arriva dopo gli attacchi di Silvio Berlusconi al centrosinistra ed ai magistrati. Non è detto, però, che il dato possa incidere anche nella nostra città, Le amministrative sono delle elezioni particolari, ognuno lavora se-guendo la propria linea, aldilà dei colori politici. Non possiamo fare delle previsioni perché la vera preferenza degli elettori è un'incognita». Per la candidata sindaco Daniela Marchese Ragona appoggiata dal Pdl e dalle civiche «Prima di tutto Canicattì» e «Lista Cuore», i dati emersi dalle Amministrative non influenzeranno il parere degli elettori canicattinesi: «La differenza la fa il sindaco con i suoi programmi e la sua voglia di fare - spiega Marchese Ragona - E' la persona del sindaco che viene premiata per la sua capacità d'ascolto e voglia di fare. Ritengo che i canicattinesi non saranno influenzati dai risultati delle amministrative negli altri Comuni perché Canicattì ha la sua storia ed è la gente che decide». Hanno punti di vista simili i candidati Adolfo Bartoccelli e Gaetano Cani. li primo, sostenuto dal Mpa e le civiche Impegno Civico, Canicattì Forte e Libera e Forza Canicattì crede che il fallimento del centrodestra potrà dare forza all'area anti berlusconiana: «11 Pdl voleva mostrare i muscoli ma non ci è riuscito. La gente ha capito che non si può andare avanti con la politica delle leggi ad personam. Queste votazioni hanno segnato la delusione della Lega, i numeri confermano che gli elettori della Lega non hanno seguito Berlusconi. Alla gente interessano i problemi del Paese e non dei singoli. Per quanto riguarda le amministrative a Canicattì bisogna valutare la situazione locale, da dove si parte e cosa si vuole offrire a questa città. Mi auguro che questi risultati servano a dare la forza all'era anti berlusconiana per dare il giusto merito alle politiche nuove che puntano al cambiamento della città». Cani sostenuto da Udc, Sicilia Vera, Fu, Canicattì Futuro, Canicattì Città Nuova ed I Meridionali per Canicattì, pensa che la sconfitta del Pdl possa essere di buon auspicio per Canicattì. «L'unica vera sorpresa sono i dati che riguardano Milano, i risultati di Torino e Bologna ce li aspettavamo. lo credo che per le realtà locali si attivino elementi diversi e che quindi possa influire poco sulle amministrative per la nostra città. Ma la caduta di Berlusconi e del Pdl era nell'aria, e mi auguro che possa essere un buon segnale per i nostri elettori». Ed anche Giuseppe Cammalleri, sostenuto da Msi Fiamma Tricolore, seppure crede che i risultati degli altri comuni italiani possano influenzare poco gli elettori canicattinesi, li commenta positivamente riferendosi alla città. «La gente è stanca della politica delle parole e comincia a votare liberamente. Non credo che i risultati negli altri comuni possano influenzare Canicattì. li voto del sindaco è svincolato dai colori dei partiti. La scelta del sindaco va ben oltre. La stanchezza della gente è evidente, gli italiani sono stufi di essere presi in giro e vogliono cose concrete, fatti e programmi, non le solite parole vuote e prive di senso. Ed è proprio questo che serve alla nostra città».
Via Duomo si va verso la chiusura
Via Duomo potrebbe essere chiusa al traffico per motivi di sicurezza. E' quanto è emerso ieri mattina sia durante il sopralluogo svoltosi nella zona che soprattutto nel corso della conferenza di servizi ad esso seguita e che ha avuto luogo al Comune, Il problema sta nelle condizioni dell'immobile adiacente la chiesa dell'ltria, quell'immobile che negli anni scorsi una società omonima ha acquistato per ristrutturarli e realizzarvi un'attività alberghiera e di ristorazione. li progetto però non trovò attuazione dato che il relativo finanziamento andò perduto mentre si attendeva il nullaosta da parte della Soprintendenza ai beni culturali che tuttavia non è mai arrivato: la società perse ogni interesse per l'edificio e lo lasciò nel completo abbandono. «Ci sono due ordinanze mie che intimano alla società proprietaria la messa in sicurezza del muro e della rimanente parte dell'edificio - ha spiegato Zambuto al termine della conferenza di servizi - ma fino ad ora è stato fatto ben poco. Adesso daremo notizia di questo stato di cose all'autorità giudiziaria e dovremmo provvedere noi ad eliminare i rischi, rivalendoci poi sulla stessa società, Tuttavia torniamo al sempre al punto di partenza: non abbiaino i fondi necessari per fare quest'operazione. Abbiamo bisogno 700 mila euro per mettere in sicurezza i resti ed eliminare le macerie del palazzo Lo Jacono secondo le prescrizioni della Procura della Repubblica ed ora ci cade addosso anche quest'altra tegola. lo i soldi dove li prendo? Per questo continuo ad esercitare pressioni sulla Regione: devono di darci i soldi per questo tipo di operazioni,altrimenti piano piano chiuderemo tutto il centro. Intanto penso che sarò costretto a chiudere via Duomo: come faccio a prendermi la responsabilità di tenere aperta la strada in queste condizioni? Vedremo nelle prossime ore cosa fare, anche alla luce dei rilievi dei tecnici.
Stamattina intanto Zambuto sarà a Palermo per partecipare all'incontro con gli assessori alla protezione civile ed all'economia. Tornerà a chiedere i soldi per mettere in sicurezza le parti pericolanti del centro storico. "Per salvare il centro storico e per far rivivere le città di Agrigento - aggiunge Zambuto - occorre interconnettere i tre aspetti fondamentali di tutta la questione Anzitutto c'è il problema delle emergenze che coinvolge direttamente il Comune quale titolare del potere di ordinanza nei casi in cui è a rischio l'incolumità dei cittadini e per motivi di pubblica sicurezza. Poi c'è il problema del dissesto idrogeologico che richiama anche la situazione degli ipogei. A tal proposito la protezione civile nazionale e regionale, a seguito dell'emanazione dell'apposita ordinanza, devono proseguire, con i fondi del Ministero dell'ambiente, nel percorso intrapreso anche per consentire di salvare la Cattedrale e gli altri edifici interessati. Infine, ma non meno importante degli altri aspetti, c'è la necessità di pervenire al rifinanziamenti delle leggi regionali sul centro storico".
SOLE 24 ORE
Più tempo per i bilanci degli enti locali
La Corte dei conti chiede di dare più tempo a Regioni ed enti locali per approvare i bilanci preventivi. Una sollecitazione in piena regola al Parlamento quella arrivata ieri alla bicameralina sul federalismo fiscale nel corso dell'audizione del presidente della magistratura contabile, Luigi Giampaolino, sul decreto legislativo per l'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio locali. Secondo i magistrati contabili, che toccano uno storico nervo scoperto, va superata «l'attuale coincidenza» del termine di approvazione dei bilanci preventivi di Regioni ed enti locali con quello di approvazione della legge di stabilità e di bilancio dello Stato «dalle cui statuizioni dipende la definizione dei mezzi finanziari» per Regioni ed enti locali. Una situazione, sottolinea la Corte, che porta ogni anno a «slittamenti temporali di una fondamentale fase del processo programmatorio» degli enti decentrati. Tanto più che con la recente modifica della riforma contabile (legge 39/2011) si è persa l'occasione di anticipare la conclusione della sessione di bilancio in Parlamento assicurando a Regioni ed enti locali gli «indispensabili tempi tecnici» per l'approvazione dei loro bilanci preventivi. Dalla Corte dei conti è arrivato il giudizio positivo sugli obiettivi dello schema di decreto, che metterà fine alla giungla esistente a livello locale: sarà cruciale per assicurare una «normalizzazione dei conti pubblici» e rendere trasparenti e confrontabili i bilanci, garantendo ai cittadini di «conoscere l'effettivo stato di gestione degli enti amministrati». La Corte dei conti tuttavia non ha mancato di segnalare i suoi dubbi, a partire dall'«adozione del criterio della competenza finanziaria, che mal si concilia con la nozione dei competenza giuridica alla base della riforma di contabilità pubblica». Passaggio cruciale, in particolare, sarà l'applicazione della riforma ai bilanci sanitari, sui quali la Corte dei conti ha elencato le gravi lacune segnalate negli ultimi anni: costi del personale sottostimati, deficit strutturali nelle Asl con deresponsabilizzazione nella gestione dei costi, forte crescita di consulenze e collaborazioni, inventari «lacunosi», crescita dei crediti dei fornitori. Intanto oggi in Conferenza unificata l'ottavo tassello del federalismo fiscale, il decreto su premi e sanzioni agli amministratori sui quali si profila una seconda mancata intesa col Governo perché giudicato «irricevibile» in sede locale: il decreto andrà così alla bicameralina, che grazie alla legge di proroga all'esame della Camera avrà 90 giorni di tempo per l'approvazione.
Agrigentoflash
Lazzano chiede a D'Orsi un contributo per la Lilt
Il consigliere provinciale del Pdl Mario Lazzano, vice presidente vicario del Consiglio provinciale, ha rivolto un appello al presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, affinché preveda in Bilancio anche quest'anno un congruo contributo in favore della LILT (Progetto regolarmente presentato all'Assessorato alle Politiche Sociali da parte della LILT). Il contributo dovrà servire per sostenere le spese di trasporto per tutti quegli ammalati oncologici della nostra Provincia che sono costretti a recarsi nei centri di Bagheria e Palermo per effettuare la Radioterapia. Ciò al fine di venire incontro alle numerose famiglie che non sono nelle condizioni economiche di potere affrontare sia dal punto di vista economico che dal punto di vista materiale il viaggio perché molti non hanno nemmeno l'autovettura per potersi recare fuori sede. L'anno scorso il contributo è stato di 50 mila euro.
Agrigentonotizie
Sostegno alla Lilt, Lazzano chiede contributo alla Provincia
Il consigliere provinciale Pdl Mario Lazzano, attraverso una lettera, chiede al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi di voler provvedere ad inserire nel prossimo bilancio provinciale un contributo in favore della Lilt, che assiste i malati oncologici, per consentire il loro trasporto nei centri di cura di Bagheria e Palermo. "Ciò - spiega Lazzano - al fine di venire incontro alle numerose famiglie che non sono nelle condizioni economiche di potere affrontare sia dal punto di vista economico che dal punto di vista materiale il viaggio, perché molti non hanno nemmeno l'autovettura per potersi recare fuori sede. Lo scorso anno su mia sollecitazione lei - dice rivolto al presidente - raccolse immediatamente la richiesta erogando un contributo di 50 mila euro. La prego, pertanto, anche a nome delle numerose famiglie di prevedere in Bilancio anche quest'anno un congruo contributo in favore della Lilt, che ha presentato regolarmente un progetto all'Assessorato alle Politiche sociali".
Agrigentoweb
D'Orsi incontra l'ex assessore Castellino
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nell'ambito di una serie di incontri di carattere politico-amministrativo, ha incontrato, tra gli altri, anche l'ex Assessore provinciale nonché esperto in tematiche ambientali Stefano Castellino. "Nel valutare il triennio di esperienza amministrativa al fianco del Presidente D'Orsi - dice Stefano Castellino - considero che questa azione politico-amministrativa rappresenti una concreta possibilità di svolta per il nostro territorio. Ritengo di costruire un comune percorso di iniziativa territoriale, con il Presidente D'Orsi, per il rilancio socio economico della nostra provincia".
Ivan Paci (PdL): "Conferma di Messina alla Camera di Commercio importante per nostro territorio"
Il Consigliere Provinciale Ivan Paci, capogruppo del PdL al Consiglio Provinciale di Agrigento, esprime soddisfazione per la conferma di Vittorio Messina alla Presidenza della Camera di Commercio di Agrigento. "Sono soddisfatto della nomina del dr. Messina - dice Ivan Paci - perché in questi cinque anni di presidenza ha dimostrato capacità professionale e grande equilibrio nella gestione dell'ente camerale, curando al meglio i rapporti con gli enti pubblici e privati. L'unanimità con cui è stata ratificata la sua elezione premia l'impegno del dr. Messina e conferma i buoni rapporti instaurati sia all'interno della Camera di commercio che con le associazioni di categoria.
Sono altresì certo - conclude Paci - che in una congiuntura economica difficile e in un momento di grande difficoltà delle imprese commerciali, il dr. Messina sarà un importante punto di riferimento per tutti gli operatori la cui attività è fondamentale per il rilancio della nostra economia e per la crescita del nostro tessuto imprenditoriale".
Strade provinciali, soddisfatto il consigliere provinciale Piero Giglione
Il Consigliere Provinciale del Partito Democratico Piero Giglione esprime soddisfazione e il suo personale compiacimento per il tempestivo intervento dell'Ufficio Tecnico della Provincia Regionale di Agrigento che ha garantito il completamento e i lavori di manutenzione effettuati sulla strada provinciale "Siculiana-Raffadali" che è ormai un importante arteria di comunicazione percorsa giornalmente da numerosi autoveicoli, e che presentava un manto stradale notevolmente sconnesso, costellato da buche, avvallamenti, dossi pericolosi ed asperità di ogni genere che rendevano il transito difficoltoso e che mettevano a rischio l'integrità dei veicoli e l'incolumità delle persone. I lavori hanno permesso il regolare ripristino non solo del manto stradale ma anche la messa in sicurezza di alcuni tratti pericolosi e assenti di segnaletica. Secondo il consigliere Giglione è auspicabile che tale attenzione venga fatta anche lungo l'arteria stradale che collega Raffadali a Cattolica Eraclea visto il notevole volume di traffico che aumenta considerevolmente soprattutto, nei mesi estivi. Anche su questa strada provinciale continua Giglione, è indispensabile e necessario una puntuale manutenzione del manto stradale volta ad assicurare le imprescindibili condizioni di sicurezza di tutti gli automobilisti e gli agricoltori che quotidianamente la percorrono.
Infoagrigento
Provincia: Lazzano (PDL) chiede contributo per la LILT
Il consigliere provinciale del PDL, Mario Lazzano, ha presentato un'interrogazione al presidente Eugenio D'Orsi, in cui si richiede l'inserimento in Bilancio del contributo alla LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) per il trasporto degli ammalati oncologici nei centri di Bagheria e Palermo a mezzo pulmini.
Di seguito, il testo della missiva:
"Egregio Presidente,
Come Lei sa, lo scorso anno cosi come negli anni precedenti la LILT ha richiesto un contributo all'Amministrazione Provinciale per sostenere le spese di trasporto per tutti quegli ammalati oncologici della nostra Provincia che sono costretti a recarsi nei centri di Bagheria e Palermo per effettuare la Radioterapia. Ciò al fine di venire incontro alle numerose famiglie che non sono nelle condizioni economiche di potere affrontare sia dal punto di vista economico che dal punto di vista materiale il viaggio perché molti non hanno nemmeno l'autovettura per potersi recare fuori sede.
Lo scorso anno su mia sollecitazione Lei raccolse immediatamente la richiesta erogando un contributo di 50 mila Euro regolarmente ricevuto dalla LILT. La prego,pertanto, anche a nome delle numerose famiglie di prevedere in Bilancio anche quest'anno un congruo contributo in favore della LILT (Progetto regolarmente presentato all'Assessorato alle Politiche Sociali da parte della LILT).
Nel ringraziarLa anticipatamente per la sua sensibilità fino ad oggi dimostrata in merito alla richiesta in oggetto, colgo l'occasione per inviarLe cordiali saluti."
Perlacittà
Si conclude con la premiazione delle scuole vincitrici il progetto "Climaction"
Si concluderà la prossima settimana con la premiazione delle scuole vincitrici il progetto "Climaction", riservato ad alunni delle scuole medie inferiori e superiori che si svolge nell'ambito del programma Azione ProvincEgiovani, avviato in partnership con l'Unione Province Italiane, il Centro Turistico Studentesco Giovanile e la Provincia di Lecce grazie a finanziamenti dell'UE.
La cerimonia conclusiva, organizzata dall'Assessorato Territorio e Ambiente, si svolgerà nell'aula "Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento alla presenza del Presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, del direttore del settore Territorio e Ambiente ing. Bernardo Barone e del consulente esperto in tematiche ambientali Stefano Castellino. Obiettivo del progetto era il coinvolgimento delle scuole in attività riguardanti la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio. "Un progetto accolto con entusiasmo dalle scuole e che volge al termine. Il mio ringraziamento - dice il Presidente D'Orsi - va agli uffici del Settore Territorio e Ambiente e a Stefano Castellino, che da Assessore, e successivamente da esperto in tematiche ambientali, ha sostenuto e portato avanti con convinzione il progetto al quale hanno aderito molte scuole. Il nostro impegno è sempre volto ad assicurare alle nuove generazioni una migliore conoscenza dei problemi ambientali e delle politiche sullo sviluppo sostenibile".
CCIA di Agrigento: Paci soddisfatto per la conferma di Messina
Ivan Paci, capogruppo del PdL al Consiglio Provinciale di Agrigento, esprime soddisfazione per la conferma di Vittorio Messina alla Presidenza della Camera di Commercio di Agrigento.
"Sono soddisfatto della nomina del dr. Messina - dice Ivan Paci - perché in questi cinque anni di presidenza ha dimostrato capacità professionale e grande equilibrio nella gestione dell'ente camerale, curando al meglio i rapporti con gli enti pubblici e privati. L'unanimità con cui è stata ratificata la sua elezione premia l'impegno del dr. Messina e conferma i buoni rapporti instaurati sia all'interno della Camera di commercio che con le associazioni di categoria. Sono altresì certo - conclude Paci - che in una congiuntura economica difficile e in un momento di grande difficoltà delle imprese commerciali, il dr. Messina sarà un importante punto di riferimento per tutti gli operatori la cui attività è fondamentale per il rilancio della nostra economia e per la crescita del nostro tessuto imprenditoriale.
Giglione sulla strada provinciale "Siculiana-Raffadali"
Il Consigliere Provinciale di Agrigento del Partito Democratico Piero Giglione esprime soddisfazione e il suo personale compiacimento per il tempestivo intervento dell'Ufficio Tecnico della Provincia Regionale di Agrigento che ha garantito il completamento e i lavori di manutenzione effettuati sulla strada provinciale "Siculiana-Raffadali" che è ormai un importante arteria di comunicazione percorsa giornalmente da numerosi autoveicoli, e che presentava un manto stradale notevolmente sconnesso, costellato da buche, avvallamenti, dossi pericolosi ed asperità di ogni genere che rendevano il transito difficoltoso e che mettevano a rischio l'integrità dei veicoli e l'incolumità delle persone; I lavori hanno permesso il regolare ripristino non solo del manto stradale ma anche la messa in sicurezza di alcuni tratti pericolosi e assenti di segnaletica.
Secondo il consigliere Giglione è auspicabile che tale attenzione venga fatta anche lungo l'arteria stradale che collega Raffadali a Cattolica Eraclea visto il notevole volume di traffico che aumenta considerevolmente soprattutto, nei mesi estivi. Anche su questa strada provinciale continua Giglione, è indispensabile e necessario una puntuale manutenzione del manto stradale volta ad assicurare le imprescindibili condizioni di sicurezza di tutti gli automobilisti e gli agricoltori che quotidianamente la percorrono.
Sicilia24h
Iacp, D'Orsi nomina Aiello nel CdA
I Consiglieri Provinciali di Agrigento di "Forza del Sud", Orazio Guarraci e Leo Vinci del Partito esprimono - in una nota - vivo compiacimento per la nomina dell'Avv. Giuseppe Aiello, quale componente del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari di Agrigento (IACP), fatta per merito del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
"Auguriamo all'Avv. Aiello, di concerto con tutto il Consiglio di Amministrazione, - affermano i consiglieri - un proficuo lavoro nell'interesse supremo dei cittadini che necessitano un alloggio. Ci impegnano a promuovere sin d'ora un incontro ufficiale con il nuovo Consiglio di Amministrazione per formalizzare una proposta di disegno di legge per riformare e potenziare gli IACP".
Provincia, D'Orsi e Castellino insieme per rilancio economia di Agrigento
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nell'ambito di una serie di incontri di carattere politico-amministrativo, ha incontrato, tra gli altri, anche l'ex Assessore provinciale nonché esperto in tematiche ambientali Stefano Castellino.
"Nel valutare il triennio di esperienza amministrativa al fianco del Presidente D'Orsi - dice Stefano Castellino - considero che questa azione politico-amministrativa rappresenti una concreta possibilità di svolta per il nostro territorio. Ritengo di costruire un comune percorso di iniziativa territoriale, con il Presidente D'Orsi, per il rilancio socio economico della nostra provincia".
Lavalledeitempli
Provincia: Giglione, Di Ventura e Cammilleri, esprimono soddisfazione per i risultati delle amministrative
Agrigento - I Consiglieri Provinciali del Partito Democratico Giglione, Di Ventura e Cammilleri, appresa la notizia che confermerebbe una vittoria dei partiti del centro sinistra in queste ultime elezioni amministrative che hanno visto più di 13 milioni di italiani andare al voto, esprimono la loro grande soddisfazione per un risultato elettorale che dimostra da un lato il rafforzamento del PD, e dall'altro la consapevolezza che stia ormai finendo il ciclo Berlusconi che resiste al governo ormai solo con la compravendita di parlamentari, inciuci ed illusioni medianiche. Il dato elettorale, seppure amministrativo, ha un segnale politico importante, che vede il PD vittorioso in tanti Comuni e in tante province. Emerge un cambiamento dei rapporti di forza che partendo dal nord vede la inequivocabile debacle di Berlusconi e del suo modo di far politica e di governare.
Adesso si apre una nuova fase politica: un nuovo cammino politico che deve essere in grado di aggregare e contraddistinto da una azione politica - amministrativa a favore degli interessi di tutti i cittadini, in grado di dare speranza, lavoro.