GIORNALE DI SICILIA
NOMINA ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI AGRIGENTO
Dirigente condannato, Venturi apre l'inchiesta
PALERMO. Racconta chi c'era che nel prestigioso salone dell' antico palazzo nei pressi di via Atenea è calato il gelo, quando all'assessore alle Attività produttive, Marco Venturi, è stato fatto presente che uno dei nuovi dirigenti della Camera di Commercio di Agrigento era stato condannato in primo grado per aver sottratto soldi allo stesso ente che ora si apprestava a guidare.
Marco Venturi, che prima di entrare in giunta regionale è stato uno dei leader della svolta antimafia e anticorruzione di Confindustria, non ne sapeva nulla. Ed era lì, nella Città dei Templi, proprio per benedire la nuova presidenza della Camera di Commercio, riaffidata aVittorio Messina, e il neonato consiglio di amministrazione di cui fa parte Riccardo Viviani. A quel punto un consigliere comunale del Pd, Giuseppe Arnone, è salito sul palco e, indicando Viviani, ha raccontato all'assessore la vicenda. «Viviani - ha detto Arno- ne a un incredulo Venturi - si è appropriato di 30 mila euro della Camera di Commercio quando ricopriva la carica di presidente dell'Azienda porti. Per questo reato è stato condannato in primo grado a tre anni». Viviani si è difeso a caldo: «È una macchia che non mi appartiene. Ho fiducia nella sentenza di appello». Ma Amene ha lasciato nelle mani dell'assessore un dossier: «Risulta che Viviani sia stato condannato anche in sede civile per essersi raddoppiato autonomamente lo stipendio quando dirigeva, parecchi anni fa, lo Iacp. Dovrà restituire 20 mila euro». A quel punto, un sempre più imbarazzato Venturi ha stoppato le foto di rito per l'inaugurazione del nuovo corso e ha lasciato Agrigento invitando Viviani a non insediarsi. Ma la nomina era comunque valida. E da qui Venturi è partito per una indagine interna che adesso mette a rischio la poltrona del dirigente generale dell'assessorato, Marco Romano: manager esterno fortemente voluto da Lombardo. Venturi ha scoperto che i suoi uffici sapevano della situazione di Viviani dal giugno 2009 quando hanno chiesto alla Camera di Commercio «l'evolversi del procedimento penale» a suo carico. L'assessore ieri ha scritto una lettera a Romano contestando formalmente che «il servizio Vigilanza enti era a conoscenza del fatto, È del tutto inaccettabile che sulla ricandidatura di un soggetto con carichi pendenti il servizio non sia intervenuto nè mi abbia informato». Venturi ha infine scoperto che «la Camera di Commercio è parte civile nel processo contro Viviani». La situazione fra l'assessore e Romano, già in crisi, è precipitata. Viviani si è dimesso ieri ma il caso non è chiuso. Le nomine, indicate dagli enti collegati alle Camere e controllate dall'assessorato, vengono ratificate da Lombardo. Passaggio che stupisce l'assessore: «È grave che i controlli non abbiano funzionato. Un fatto che non può passare così, senza conseguenze».
Rifiuti, continuano i tagli al personale - Sindacati: «Bando tutto da rivedere»
Il commissario liquidatore della Gesa Teresa Restivo, sarà la prossima settimana a Milano dove chiederà all'Aipa nuove somme per pagare gli stipendi agli operatori ecologici.
Continua il braccio di ferro tra Cgil, Cisl e Uil, la Gesa e i Comuni dell'Ato Ag2 decisi al taglio dei posti di lavoro, Agrigento e Favara esclusi. Dopo Siculiana che ha già operato una scelta in questa direzione, ieri si è registrato un nuovo taglio di due unità lavorative al comune di Aragona. li sindaco Alfonso Tedesco, per risparmiare ha rinunciato alle due unità che operano con un mezzo meccanico di piccole dimensioni chiamato gasolone che serviva a svuotare i cassonetti del centro storico dove non possono accedere i mezzi pesante. La conseguenza è stata che quindi ha tolto i tradizionali cassonetti che asservivano la suddetta parte del paese e che i cittadini, prevalentemente anziani non hanno potuto fare di meglio che lasciarli come sempre nello stesso posto però sui marciapiedi con le conseguenze che si sono viste ieri mattina in città. "Il progetto approvato dai sindaci per la gestione dei rifiuti nell'ambito per i prossimi due anni è perdente - commenta il segretario della Cgil Funzione pubblica Alfonso Buscemi - e questi sindaci sanno che non si farà nessuna differenziata. Molti comuni ancora oggi non hanno neanche il Centro di Raccolta dei Rifiuti con l'unico comune, Siculiana, che ha avuto la fortuna di trovarsi avviata la raccolta differenziata porta a porta, obbiettivo realizzato da una commissione Prefettizia e con un amministratore della Gesa sganciato dalla politica, che la sta smantellando con tutti i 19 comuni che confluiranno in discarica. Staremo a vedere - conclude - cosa dirà la politica quando si dovrà individuare il territorio per realizzare nuove discariche e probabilmente assisteremo alle manifestazioni dei cittadini che scenderanno in piazza tra i rifiuti, appunto, come Napoli>. E sulla vicenda dei tagli, l'amministrazione di Siculiana ha dato la sua versione. «Siculiana - si legge in una nota - è il Comune dell'Ato AG 2 con il costo più elevato della Tarsu e senza la rimodulazione saremmo stati costretti ad un ulteriore aumento. Sensibili alla vicenda dei lavoratori eravamo e siamo disponibili a mantenere i sei operatori, garantendo loro una retribuzione adeguata, a condizione che il servizio fosse gestito direttamente dal Comune. Ci meraviglia che essendo la Gesa unanimamente riconosciuto un carrozzone che ha accumulato milioni di debiti nel corso degli anni, piuttosto che ricercarne le cause e i responsabili si punta il dito su una piccola comunità». Intanto la prossima settimana, il commissario liquidatore Teresa Restivo sarà a Milano per incontrare i vertici dell'Aipa a cui chiederà nuove anticipazioni di cassa in modo da riuscire ad avere la liquidità necessaria per pagare le fatture alle imprese che potranno così far fronte ai loro impegni con gli operatori ecologici che al momento devono ricevere uno stipendio e mezzo.
Cimino tira a volata a Manganella - I candidati a sindaco al mercatino
Anche il deputato regionale Michele Cimino ha fatto tappa a Favara per sostenere la campagna elettorale di Rosario Manganella la cui candidatura a sindaco è proposta, oltre che da Forza del Sud, anche dal Pdl, MpA, Pid e da due liste civiche fortemente volute da due consiglieri provinciali, Salvatore Montaperto e Gaetano Nobile. Cimino ha incontrato gli elettori nello studio dell' avvocato Marilì Chiapparo alla presenza dell'ex deputato Vincenzo Giambrone. Tutti hanno sostenuto la necessità di vincere al primo turno non solo per non lasciare la città per altri 15 giorni senza un governo che sia l'espressione della volontà del popolo, ma anche per evitare quelle nuove aggregazioni che, giocoforza, sono scontate quando si ricorre al ballottaggio.
La spasmodica ricerca di consensi continuerà oggi con i candidati che si recheranno al mercatino del venerdì che pullula di ambulanti e, soprattutto, di avventori. Lo farà con certezza il candidato del Fli e "RiPensare Favara", Carmelo Vitello, il quale ha convocato i suoi sostenitori per le ore 10 per un volantinaggio presso il mercato settimanale. Nel pomeriggio sarà in visita ai comitati elettorali aperti dai candidati al consiglio comunale Salvatore Forte (lista RiPensare Favara) e Francesco Cipolla (lista Fli). Avrà il sostegno del segretario regionale del partito il candidato del Pd Luigi Sferrazza. Nel pomeriggio, dopo un giro nel quartiere cosiddetto "Cavato", chiuderà la giornata con un comizio in piazza Calvario. Al suo fianco Giuseppe Lupo. Di mattina anche lui sarà in visita al mercato.
Si affida alla sicilianità dei favaresi Antonio Valenti, candidato di "Sicilia Vera". "Mandiamoli tutti a casa" è il suo motto riferito soprattutto a chi detiene il potere alla Regione.
LA SICILIA
LAZZANO, INTERROGAZIONE SUI BENI DELLA PROVINCIA
Il consigliere provinciale e vicepresidente vicario del Consiglio Mario Lazzano (PdL) ha presentato due interrogazioni a risposta immediata che saranno discusse nell'apposita seduta consiliare dedicata al Question Time. Le interrogazioni sono state inviate al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nella prima Lazzano ha chiesto notizie sugli immobili di proprietà della Provincia, la loro consistenza e l'attuale destinazione d'uso. Ha chiesto inoltre di conoscere l'esatto ammontare del canone di locazione percepito dalla Provincia. Nella seconda ha rivolto l'attenzione alla mappatura completa delle case cantoniere e dei cosiddetti relitti stradali, chiedendo quali siano le intenzioni dell'Amministrazione per la vendita degli stessi relitti, ovvero quei tratti dismessi di alcune strade di competenza della Provincia Regionale oggetto di richiesta di alienazione da parte di cittadini proprietari frontalieri.
PROVINCIA
La sede sempre più visitata
Il Palazzo della Provincia regionale di Agrigento si conferma una meta culturale di grande attrazione: negli ultimi due anni migliaia di studenti provenienti da tutta la provincia hanno visitato l'edificio. Ieri, è stata la volta di cinque classi del terzo anno della scuola media «pascoli» di Agrigento che, guidati dal personale dell'Ente, hanno potuto ammirare le bellezze culturali dello stabile. Gli scolari hanno iniziato il percorso visitando la Scala Reale, il monumentale scalone di rappresentanza borbonica riaperta al pubblico dopo annidi chiusura. La visita è proseguita nei locali della biblioteca giuridica Gaspare Ambrosini, dove i giovani hanno potuto osservare una copia dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, pietra miliare dell' Illuminismo. I giovani ospiti hanno visibilmente apprezzato le tavole e i volumi della pregevole opera scientifico-letteraria e ascoltato con interesse la storia dell'Encyclopédie. L'unico luogo, escluso dal percorso la Sala Giglia; la sede del Consiglio provinciale è infatti oggetto di lavori di ristrutturazione. I docenti Ornella Di fede, Anna Vella, Silvana Valenti, Maria Rosa Infantino e Domenico Fiorentino hanno accompagno le classi nel percorso culturale e gli alunni hanno mostrato un vivido coinvolgimento.
POLITICA
"Il Pdl è un partito senza un'anima, le cose vanno male"
Nell'ottobre dello scorso anno annunciava la nascita di un movimento all'interno del Pdl. Un soggetto politico con contorni civici e con l'obiettivo dì governare le città nella fase storica in cui la politica nazionale non offriva precisi punti di riferimento. Poi mise in pausa la sua idea, incontrò Alfano, venne convinto a dare una mano d'aiuto al rilancio del Pdl in provincia e fu chiamato a far parte del coordinamento provinciale del partito di Berlusconi. Ma non era affatto convinto. Oggi, alla luce dei risultati delle amministrative in alcune grandi città italiane e in previsione del voto in Sicilia e in provincia, lancia l'allarme sul rischio concreto di una debacle del Pdl anche al sud. Mario Turturici, sindaco di Sciacca dal 2004 al 2009, sconfitto da Vito Bono per la scelta dell'Mpa di aderire al "laboratorio politico" voluto da Nuccio Cusumano che poi si è ripetuto anche alla Regione, lui che aveva appoggiato convintamene la candidatura di D'Orsi, oggi è convinto che il Popolo delle libertà nei territori è assente: «Troppo facile dare le colpe della sconfitta alla Moratti - dice - certi parlamentari nominati farebbero bene a tenere la bocca cucita. In Sicilia sarà ancora peggio, oggi occorre demolire e ricostruire tutto, il partito così non funziona".
Un Mario Turturici nostalgico di Forza Italia quello che ha già detto in sede di coordinamento provinciale che le cose stanno andando male. «Lo ripeto da due anni - continua - il partito non c'è. Forza Italia riusciva a dare entusiasmo, speranza, il Pdl al momento è un partito senza anima)). Per l'ex sindaco la situazione è difficilissima, in provincia di Agrigento drammatica. «Nel 2004 anno della mia vittoria alle elezioni comunali - continua Turturici - Forza Italia aveva la presidenza dalla provincia, il sindaco di Agrigento e di Sciacca, per non parlare dei tanti sottogoverni. Adesso nulla. Il partito non ha saputo tutelare la propria classe dirigente, pensando di essere imbattibile ha alimentato le guerre intestine tra correnti ( Sciacca docet). Se leggiamo nomi dei candidati a sindaco nei Comuni della provincia - continua - non c'è alcun candidato a sindaco targato Pdl. Eppure si vota in città importanti. Un partito che non riesce ( o non vuole) candidare i propri esponenti che partito è ? Intanto - conclude - coloro che queste falde le hanno alimentate sono seduti comodamente a Roma a dettare legge, mentre sul territorio si mietono vittime illustri. Così non va, si deve cambiare». L'ex sindaco tifa di nuovo fuori l'idea di un progetto civico per uscire dall'isolamento in cui Roma lascia la periferia: Parla di nuovi contenitori e alleanze, quelle stesse alleanze che in alcune realtà permettono di governare. Lui oggi è in un partito in cui si sente fuori posto. E' cresciuto nella Dc Mario Turturici, con Forza Italia aveva sposato un progetto moderato, oggi ritiene che la fusione con An non abbia funzionato.
Agrigento "isolata" dalla Sicilia: "Vogliamo il nostro aeroporto"
Da Catania andata e ritorno: odissea di quasi 7 ore
L'appello. Il presidente della Provincia: "Studio di fattibilità già pronto, 800mila transiti l'anno per un'opera decisiva"
AGRIGENTO. Bella. Anzi: bellissima, Soprattutto in questa stagione. Ma circondata dalle sbarre di una prigionia dorata. Che la rende irraggiungibile. Agrigento (con il suo hinterland) è la meravigliosa vittima di una specie di "maledizione di Narciso": si specchia nella sua bellezza; ma è sola. Tagliata fuori dal resto della Sicilia da una "gabbia" di restringimenti, deviazioni, percorsi alternativi. Sono gli effetti collaterali di un cantiere atteso da decenni: il raddoppio della strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta, iniziato a febbraio del 2009 e adesso giunto a una fase cruciale dei lavori.
«ODISSEA» SULL'ASFALTO. L'isolamento della città dei templi l'abbiamo sperimentato mercoledì in un'interminabile viaggio: Catania-Agrigento in tre ore e 25 minuti; Agrigento-Catania in tre ore e 10 minuti, fra andata e ritorno oltre due ore in più rispetto ai normali tempi di percorrenza. Sommando il tempo impiegato per percorrere 350 km potevamo arrivare da Catania alle porte di Napoli, in aereo avremmo raggiunto.., gli Stati Uniti. Dall'Etna a Caltanissetta tutto fila liscio, in autostrada. Ma sulla Statale 640 si registrano 5 deviazioni, 4 sensi unici alternati (uno dei quali con un semaforo che ci ha inchiodato per 13 minuti per percorrere 100 metri). E poi un percorso di guerra sulle Provinciali 3, 13, e 85, oltre che sulla viabilità comunale di Caltanissetta. Un incubo sull'asfalto.
LA PRIGIONE DELLA VALLE. La beffa si muove su due corsie. In entrata, per i turisti che arrivano con la sensazione di aver compiuto un safari nel deserto. «Dopo un viaggio allucinante come quello - rivela Marco Falzone, dell'associazione guide turistiche "Città di Agrigento" - arrivano stanchi e spossati. Poi si rilassano, appena comincia il tour...». Ma il problema è anche in uscita: raccontano che molti passeggeri agrigentini, per i voli in partenza da Catania alle prime ore del mattino, preferiscano partire nel pomeriggio precedente e pernottare in un motel alla fine della A19, piuttosto che partire alle tre di notte da casa. Per non parlare dei pendolari: «Mia figlia - racconta Concetta Vella - studia Veterinaria a Messina e a casa, ad Agrigento, torna una volta al mese: quasi cinque ore di viaggio in autobus...».
L'ANAS: ECCO I TEMPI. Eppure questo non è un cantiere-lumaca. Superati gli ostacoli iniziali (interferenze con i sottoservizi e soprattutto bonifica di discariche abusive scoperte nel tracciato) i lavori sono in piena fase esecutiva. Ieri l'Anas - su nostra sollecitazione - ci ha fornito l'ultimo aggiornamento: «In atto è presente una occupazione diretta giornaliera di 600 unità lavorative, di cui 530 operai, e con circa 25 imprese sub-affidatarie del generai contractor (l'Ati CmcCcc di Ravenna, che ha poi costituito la "Empedocle Scpa", ndr)». E i tempi? «Si prevede - sostiene l'Anas - l'apertura al traffico di un primo tratto di 3 km entro ottobre del corrente anno, un secondo tratto di circa 4 km entro febbraio 2012, nelle stesso anno si susseguiranno apertura al traffico di altri tratti ammodernati. per arrivare al completamento dell'intero intervento entro il primo semestre 2013. All'apertura del primo tratto del I lotto, verrà siglata la consegna dei lavori del II lotto, lungo circa 301cm, per un investimento complessivo di circa 770 milioni di euro. La gara a Contraente Generale è stata già effettuata ed è in fase di ultimazione la progettazione esecutiva».
VOLERE VOLARE. L'isolamento via terra ha l'effetto di rinfocolare la storica battaglia dei cieli: quella per la costruzione dell'aeroporto "Valle dei Templi", che dovrebbe sorgere nella Piana di Licata, a un quarto d'ora dal capoluogo. In prima linea c'è Eugenio D'Orsi, presidente della Provincia: «Lo studio di fattibilità della prestigiosissima società Kpmg è in dirittura d'arrivo: hanno calcolato che il 13% dei passeggeri di Catania e Palermo sono agrigentini, circa un milione l'anno, mentre dai dati Asp si sa che in 250mila partono per viaggi sanitari. Il target dell'aeroporto agrigentino potrebbe essere di 800mila passeggeri l'anno, con un una perdita d'esercizio nei primi tre anni, poi però azzerata. Il costo è stimato in 45 milioni di euro, di cui la metà dalla Regione e l'altra da privati già interessati. Nulla, se si considera che 30 chilometri d'asfalto ci costano 550 milioni di euro». Prossime tappe: «Entro dicembre faremo una conferenza di servizi con il presidente Lombardo e tutti gli altri enti interessati e vedremo chi ha a cuore la "liberazione" di Agrigento e della sua provincia. Quest'opera è troppo importante perché la pattuglia di ministri, parlamentari, assessori e deputati regionali della nostra zona non la sostengano. La gente lo vuole, l'aeroporto. E la politica non deve affossarlo». Perché altrimenti Agrigento morirebbe di solitudine. Come in cielo, così in terra.
UN ASSE STRATEGICO PER LA VIABILITÀ REGIONALE
L'itinerario della strada statale 640 «di Porto Empedocle", lungo 74 km, rappresenta il collegamento diretto tra i capoluoghi di provincia dì Agrigento e di Caltanissetta, ma anche una dorsale strategica della viabilità regionale, che oggi non è più in grado di assorbire un flusso veicolare particolarmente intenso (circa 25.000 vetture al giorno, nel tratto di maggior traffico, compreso tra gli svincoli Petrusa e Caldare). I lavori di adeguaménto a quattro corsie del primo lotto della Ss. 640, dal km 9,8 al km 44,4, per uno sviluppo complessivo di circa 34km, hanno avuto inizio il 25febbraio 2009, e prevedono la realizzazione di alcuni tratti nuovi in variante. A lavori conclusi (500 milioni di euro l'appalto) il tracciato, attualmente largo 10 metri con una sola carreggiata con due corsie, una per ogni senso di marcia, sarà largo 22 metri, a due carreggiate con due corsie per senso di marcia separate da uno spartitraffico centrale. Si tratta di un intervento assai rilevante anche dal punto di vista tecnico. Fra le principali opere d'arte, si segnalano 20 viadotti per una lunghezza complessiva di 6,4 km, 3 gallerie e 8 svincoli. li progetto di ammodernamento di questo primo lotto della statale 640 prevede, in particolare, la realizzazione di 3 viadotti principali (per complessivi 2,4 chilometri), e di 2 gallerie artificiali. Per la realizzazione dell'intero tracciato saranno impiegati 1,5 milioni di metri cubi di calcestruzzo e 500.000 tonnellate di acciaio, con la presenza media di 10 autogru di medio/alto tonnellaggio, 60 escavatori, 15 pale meccaniche, circa 300 mezzi d'opera divario tipo, 100 autocarri a tre e più assi.
FEDERALISMO, CASTIGLIONE SCRIVE AL GOVERNATORE LOMBARDO
«Regione in ritardo, l'autonomia degli enti locali a rischio»
CATANIA. Carta e penna e il presidente della Provincia di Catania, e dell'Unione delle Province italiane, Giuseppe Castiglione, scrive al presidente della Regione, Lombardo. Oggetto: l'attuazione del federalismo fiscale. Castiglione è molto preoccupato e chiede a Lombardo ((Un incontro urgente per discutere sullo stato di attuazione della legge sul federalismo fiscale nella Regione Siciliana».
«La Legge 42 - scrive Castiglione - è stata approvata nel maggio del 2009, e ad oggi sono già stati approvati e pubblicati in Gazzetta Ufficiale ben 5 decreti attuativi: il decreto sui fabbisogni standard, il decreto sull'autonomia tributaria dei Comuni, il decreto sul federalismo demaniale, il decreto su Roma Capitale e quello sull'autonomia tributaria delle Regioni e delle Province. Questo percorso rapido e virtuoso, da tutti auspicato e più volte richiamato dallo stesso Presidente della Repubblica, non si sta invece concretizzando nella Regione Siciliana, tanto che, a due giorni dalla scadenza dei termini previsti per la definizione delle norme di attuazione, non un solo testo è stato prodotto».
E qui Castiglione parla delle preoccupazione di Province e Comuni siciliani che "temono di vedere sfumata quella che può rappresentare per tutti gli amministratori e i cittadini del Sud una grande occasione di crescita, di riscatto, di ripresa e di sviluppo". "Nel 2012, con il decreto sui fabbisogni standard, in tutto il Paese, tranne che in Sicilia, si avvierà quel processo di superamento della spesa storica e individuazione dei costi e dei fabbisogni di standard di Regioni, Province e Comuni. Gli Enti locali, ma non quelli siciliani, potranno avviare l'opera di valorizzazione e restituzione ai cittadini e alle comunità del proprio patrimonio, a seguito del decreto sul federalismo demaniale. La Sicilia, quindi, se non si interviene subito e con decisione, si troverà nel giro di pochi mesi ferma in una sorta di bolla temporale, che altro non porterà se non l'aumento del già profondo divario economico e sociale che la separa dal resto della Penisola. Per comprendere la gravità di questo ritardo - scrive Castiglione a Lombardo - basta analizzare il Rapporto presentato dal governo al Parlamento, che riporta i dati della Commissione per l'attuazione del Federalismo fiscale, rispetto ai trasferimenti di Stato e Regione agli Enti locali della Sicilia. Nel 2008, secondo la relazione, i Comuni hanno avuto circa 2 miliardi di trasferimenti dallo Stato e circa 1,3 miliardi dalla Regione; le Province hanno avuto circa 400 milioni di euro dallo Stato e appena 88 milioni dalla Regione. Se non si procede all'attuazione delle norme dello statuto autonomo della Regione Siciliana, si rischia di non fiscalizzare questa mole di risorse, lasciando così i Comuni e le Province in uno stato di totale dipendenza dallo Stato centrale e dalla Regione. Grazie alla richiesta di proroga avanzata dal governo, già approvata alla Camera e all'esame del Senato, ci saranno concessi ancora 6 mesi per recuperare il grave ritardo e assicurare anche alla Regione e agli Enti locali della Sicilia la possibilità di potere prendere parte da protagonisti alle sfide di questa che è stata definita tra le riforme più importanti per tutto il Paese".
PROGETTO EUTERPE
La musica e i giovani riempiono il centro
Ancora musica nel centro della città grazie alle esibizioni degli studenti partecipanti alla rassegna nazionale "Euterpe Mediterraneo in musica". Oggi si concludono i momenti musicali tra le vie cittadine, mentre al Palacongressi del Villaggio Mosè continuano le prove concorsuali; domani avrà luogo la serata conclusiva che vedrà come protagoniste 8 orchestre scolastiche.
Questo pomeriggio, dalle 17 alle 20 nel Cortile Celauro e nei pressi di Porta di Ponte, 300 studenti saranno impegnati in perfomance musicali di vario genere: musica classica, leggera, moderna e jazz. Queste le scuole che si esibiranno: l'istituto "Meli" di Bivona, il "Santa Eufemia" di Lamezia
Terme(Cz), la scuola "Pascoli" di Agrigento e la "S. Agostino" di Naro. Nel corso della mattina, nelle sale del Palacongeressi hanno avuto luogo le prove concorsuali di 9 scuole: la "Pascoli" di Agrigento, la "S. Agostino" di Naro, il "Dante Alighieri " di Cammarata, l'istituto "Ciaccio Montalto" di Trapani, il "Meli" di Bivona, il "Virgilio" di Palermo, il "Navarra" di Alcamo(Tp), l'Orchestra scolastica di Palermo e il "Santa Eufemia" di Lamezia Terme(Cz). Ieri pomeriggio, in via Atenea, il numeroso pubblico presente ha assistito al concerto dell'istituto "Garibaldi" di Realmonte, del "Bivona" di Menfì, del "Quasimodo" di Vallelunga (Ci) e del "Roncalli" di Grotte. I ragazzi hanno dimostrato un buon livello di preparazione e come sottolinea la commissione si registra una notevole crescita artistica rispetto agli scorsi anni, anche per quanto riguarda le scuole della provincia di Agrigento. La manifestazione si appresta a concludersi, infatti domani al Palacongressi si volgerà la fase conclusiva della rassegna e le scuole scelte si esibiranno evidenziando le peculiarità artistiche degli studenti. Lo spettacolo finale, che avrà inizio alle 17, è aperto al pubblico fino ad esaurimento posti. Un'occasione per la città di Agrigento per assistere a dei concerti di ottima qualità, frutto dello studio serio e appassionato dei vari studenti musicisti che si sono preparati per l'evento.
SOLE 24 ORE
L'Istat sui consuntivi 2009. L'Anci: «Numeri figli di scelte nazionali sbagliate»
Negli enti locali tagli del 20% sugli investimenti
MiLANO. Crollano gli investimenti e continua a crescere la spesa corrente. La tendenza evidenziata dai bilanci comunali degli ultimi anni diventa plateale nei consuntivi 2009, analizzati dall'lstat nel report diffuso ieri. Nella teoria di tabelle messe in fila dall'istituto di statistica campeggiano due dati: gli impegni di spesa in conto capitale, cioè gli investimenti, sono sprofondati del 19,7%, quelli sulle spese "ordinarie" (le correnti) sono cresciuti del 4,4% , «E il risultato di scelte sbagliate che producono un danno al Paese», sintetizza Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emiha e neo delegato dell'Anci per la finanza locale. E in effetti la stretta ulteriore, e particolarmente drastica, all'impegno municipale negli investimenti (infrastrutture prima di tutto, che danno lavoro alle reti delle imprese locali) dimostra che qualcosa nei vincoli di finanza pubblica non funziona. Da temere c'è anche l'effetto domino: i pagamenti effettivi, sempre nel 2009, sono scesi del 7,2%, nel 2010 (lo ha mostrato Il Sole 24 Ore del2l marzo scorso) la flessione è stata più che doppia (-17%), e nessun elemento lascia ipotizzare un miglioramento quest'anno. Dal momento che i pagamenti effettivi sono figli degli impegni assunti negli anni precedenti, il rischio concreto è che le risorse trasferite dai Comuni alle imprese locali in cambio di lavori diminuiscano presto in modo ancora più drastico.
Anche l'aumento della spesa corrente stonaconla"ragione sociale" del Patto di stabilità, che dovrebbe ridurre le uscite della Pa locale, ma l'analisi voce per voce offre qualche spunto in più. Nel 2009, dice l'lstat, i sindaci hanno tagliato le uscite in burocrazia (6,6%), ma non hanno agito di forbici su settore sociale (+4,8%) e Polizia locale (-4,9%). Oltre che sull'«amministrazione generale», l'austherity ha colpito duro dalle parti della viabilità (- 9,3 % di spese rispetto al 2008) e dello sport (-6 %).
Tra gli obiettivi (finora) non centrati dalle Finanziarie c'è poi la riduzione delle distanze fra le performance comunali: i Comuni siciliani, per esempio, nel 2009 hanno dedicato al personale 42,4 euro ogni 100 di spesa corrente, con un piccolo aumento ulteriore rispetto al record del 2008, mentre in Lombardia la stessavoce assorbe solo il 29,1 % delle spese. Meno dell'anno scorso.
CONSIGLIO DEI MINiSTRI
Consigli comunali a pari opportunità
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, ha approvato ieri un disegno di legge che introduce disposizioni finalizzate ad assicurare le pari opportunità nelle procedure per eleggere i Consigli comunali e provinciali, a potenziare le pari opportunità nelle norme dei loro statuti e 'a rendere effettiva la norma dell'articolo del Dlgs 165/2001, che assicura l'equilibrio di genere nella costituzioné delle commissioni di concorso per l'accesso alle pubbliche amministrazioni. Sul disegno di legge ha espresso parere favorevole la Conferenza unificata.
Agrigentonotizie
Agrigento: studenti della scuola media "Pascoli" in visita alla Provincia
Ancora una volta il palazzo della Provincia viene visitato dalle scuole agrigentine. Gli studenti del terzo anno della scuola media "Pascoli", accompagnati dalle insegnanti Ornella Di Fede, Anna Vella, Silvana Valenti, Maria Rosa Infantino e Domenico Fiorentini, guidati da personale dell'Ente hanno iniziato il percorso della visita con la Scala Reale, monumentale scalone di rappresentanza borbonico riaperta al pubblico dopo anni di chiusura e che oggi rappresenta un centro espositivo di grande valenza culturale, visitato, in soli due anni, da migliaia di studenti provenienti da tutta la provincia. Gli studenti non hanno potuto visitare la Sala Giglia, sede del Consiglio Provinciale perché interessata da lavori di ristrutturazione ma si sono soffermati nei locali della biblioteca giuridica Gaspare Ambrosini dove hanno potuto osservare una copia dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, pietra miliare dell'Illuminismo. Gli studenti hanno apprezzato le tavole e i volumi della prestigiosa opera scientifico/letteraria ascoltando interessati la storia dell'Encyclopédie.
Agrigentoweb
Mario Lazzano (PdL) presenta due interrogazioni su immobili provinciali e altre proprietà dell'Ente
Il Consigliere Provinciale e Vicepresidente vicario del Consiglio Mario Lazzano (PdL) ha presentato due interrogazioni a risposta immediata che saranno discusse nell'apposita seduta consiliare dedicata al Question Time. Le interrogazioni sono state inviate al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nella prima interrogazione Lazzano ha chiesto notizie sugli immobili di proprietà della Provincia, la loro consistenza e l'attuale destinazione d'uso. Ha chiesto inoltre di conoscere l'esatto ammontare del canone di locazione percepito dalla Provincia. Nella seconda interrogazione, Mario Lazzano ha rivolto l'attenzione alla mappatura completa delle case cantoniere e dei cosiddetti relitti stradali, chiedendo quali siano le intenzioni dell'Amministrazione per la vendita degli stessi relitti, ovvero quei tratti dismessi di alcune strade di competenza della Provincia Regionale oggetto di richiesta di alienazione da parte di cittadini proprietari frontalieri.
Agrigentoflash
Il commento di Schembri sulle dichiarazioni di Castellino
Il Presidente del Circolo Tematico del Movimento per le Autonomie "Agrigento Libera", Francescochristian Schembri, interviene a seguito delle dichiarazioni dell'ex Assessore Prov.le Stefano Castellino il quale si riconosce alle posizioni del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. "Esprimo massima soddisfazione - dichiara Schembri - per la recente presa di posizione dell'ex Assessore Castellino. Ho avuto modo di conoscere le doti e le capacità politiche durante il Suo mandato in Giunta Provinciale, e ritengo che sia un importante valore aggiunto per il Presidente D'Orsi e la collettività tutta. Il cammino politico che da ora in poi ci vedrà insieme - continua Schembri - non può che essere positivamente accolto per costruire un importante percorso che vada al di là delle mere appartenenze e che sostenga l'operato del Presidente D'Orsi su tutti i temi che egli sta portando avanti nell'interesse dei cittadini di questa Provincia: primo fra tutti l'aeroporto. Il nostro obiettivo è quello di avviare una sinergia fra tutte le forze sane del territorio affinché ci sia una reale e concreta opera di rinascita del nostro territorio. Da queste premesse il Presidente D'Orsi ha già avviato un sentiero che va in questa direzione e che quindi deve vedere protagonisti soprattutto la gente comune che crede e ha voglia di rilanciare "fattivamente" il nostro territorio provinciale. È arrivata l'ora - afferma ancora Schembri - di toglierci le casacche della politica e reclamare a gran voce il rispetto del popolo agrigentino e della società attiva. Per questi motivi non può che essere dato pieno sostegno al Presidente D'Orsi, che con la sua capacità di fare politica riesce a mettere in luce tutte le manchevolezze e i complotti che tentano di boicottare non solo l'aeroporto ma tutto il nostro territorio.
Festa del turismo dal 21 maggio al 5 giugno
Avrà luogo venerdì 20 maggio alle ore 10.00 presso la sala consiliare del comune di Racalmuto la conferenza stampa di presentazione della manifestazione "Festa del turismo". La manifestazione, che durerà dal 21 maggio al 5 giugno, prevede una serie di iniziative, di carattere storico, culturale e turistico, che partiranno tutte dalla cittadina della provincia di Agrigento.
Il 21 maggio alle ore 18.00 si terrà il convegno dal titolo "Accoglienza turistica di qualità" che vede tra i relatori il dottor Angelo Biondi Assessore provinciale al turismo, il dottor Vittorio Messina presidente della camera di Commercio di Agrigento il dottor Achille Contino capo area settore promozione turistica attività economiche e produttive della provincia di agrigento e Socio fondatore Associazione nazionale Albergo diffuso, Francesco Picarella presidente federalberghi Agrigento i sindaci Salvatore Petrotto di Racalmuto, Federico Messana di Montedoro, Nino Pardi vice sindaco e assessore al turismo del comune di Sutera, Vincenzo Nucera assessore sport, spettacolo e turismo del comune di Mussomeli ed un nutrito gruppo di esperti nel settore del turismo e dell'accoglienza. Contemporaneamente, verranno presentati alcuni itinerari che daranno la possibilità ai turisti di conoscere il territorio con differenti prospettive.
In occasione dell'evento l'organizzazione mette a disposizione un pullman da Agrigento con partenza da piazzale Ugo la Malfa per raggiungere Racalmuto con partenza ore 16.00
Programma del convegno
Saluti
Prof. Eugenio D'Orsi - Presidente della provincia regionale di Agrigento;
Prof. Salvatore Petrotto - Sindaco di Racalmuto;
Relatori:
Dott. Angelo Biondi - Assessore provinciale al Turismo;
Dott. Vittorio Messina - presidente della Camera di Commercio di Agrigento;
Dot. Federico Messana - Sindaco di Montedoro;
Dott. Nino Pardi - Vice sindaco del Comune di Sutera con delega al turismo;
Dott. Vincenzo Nucera - Assessore al turismo del Comune di Mussomeli;
Dott. Francesco Picarella - Presidente Federalberghi Agrigento;
Dott. Sandro Sciarratta - Esperto in incoming turistico;
Dott. Achille Contino - Socio fondatore dell'associazione nazionale Albergo Diffuso;
Dott. Giuseppe Giallombardo - esperto in accoglienza turistica
Programma
Il 22 di maggio
Incontro presso azienda casearia, sita in c.da Grotte di Fra Diego località del comprensorio delle miniere di sali potassici e degustazione di ricotta calda e prodotti tipici. Inaugurazione del percorso naturalistico: natura e trekking al parco Monte Castelluccio a cura del "Sodalizio amici della caccia e della natura di Regalpetra".
L'organizzazione metterà a disposizione, per chi ne volesse usufruire, un servizio navetta con partenza dalle città di Agrigento alle ore 07.15 ed Aragona alle ore 07.30.
SICILIA 24H
Provincia, Lazzano (PdL): due interrogazioni su immobili provinciali e altre proprietà dell'Ente
Il Consigliere Provinciale e Vicepresidente vicario del Consiglio Mario Lazzano (PdL) ha presentato due interrogazioni a risposta immediata che saranno discusse nell'apposita seduta consiliare dedicata al Question Time. Le interrogazioni sono state inviate al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nella prima interrogazione Lazzano ha chiesto notizie sugli immobili di proprietà della Provincia, la loro consistenza e l'attuale destinazione d'uso. Ha chiesto inoltre di conoscere l'esatto ammontare del canone di locazione percepito dalla Provincia. Nella seconda interrogazione, Mario Lazzano ha rivolto l'attenzione alla mappatura completa delle case cantoniere e dei cosiddetti relitti stradali, chiedendo quali siano le intenzioni dell'Amministrazione per la vendita degli stessi relitti, ovvero quei tratti dismessi di alcune strade di competenza della Provincia Regionale oggetto di richiesta di alienazione da parte di cittadini proprietari frontalieri.
Schembri (Mpa): "Bene 'modus operandi' assessore Castellino"
Il Presidente del Circolo Tematico del Movimento per le Autonomie "Agrigento Libera", Francescochristian Schembri, interviene a seguito delle dichiarazioni dell'ex Assessore Prov.le Stefano Castellino il quale si riconosce alle posizioni del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. "Esprimo massima soddisfazione - dichiara Schembri - per la recente presa di posizione dell'ex Assessore Castellino. Ho avuto modo di conoscere le doti e le capacità politiche durante il Suo mandato in Giunta Provinciale, e ritengo che sia un importante valore aggiunto per il Presidente D'Orsi e la collettività tutta. Il cammino politico che da ora in poi ci vedrà insieme - continua Schembri - non può che essere positivamente accolto per costruire un importante percorso che vada al di là delle mere appartenenze e che sostenga l'operato del Presidente D'Orsi su tutti i temi che egli sta portando avanti nell'interesse dei cittadini di questa Provincia: primo fra tutti l'aeroporto.
Il nostro obiettivo è quello di avviare una sinergia fra tutte le forze sane del territorio affinché ci sia una reale e concreta opera di rinascita del nostro territorio. Da queste premesse il Presidente D'Orsi ha già avviato un sentiero che va in questa direzione e che quindi deve vedere protagonisti soprattutto la gente comune che crede e ha voglia di rilanciare "fattivamente" il nostro territorio provinciale. È arrivata l'ora - afferma ancora Schembri - di toglierci le casacche della politica e reclamare a gran voce il RISPETTO del popolo agrigentino e della società attiva. Per questi motivi non può che essere dato pieno sostegno al Presidente D'Orsi, che con la sua capacità di fare politica riesce a mettere in luce tutte le manchevolezze e i complotti che tentano di boicottare non solo l'aeroporto ma tutto il nostro territorio. Auspico - conclude Schembri - che ci sia un forte consenso e sostegno, non solo politico, nei confronti del Presidente D'Orsi affinché le battaglie politiche (aeroporto, viabilità, politiche giovanili ecc...) che egli sta portando avanti diventino al più presto realtà.