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Rassegna stampa del 30 giugno 2011

 

GIORNALE DI SICILIA 
 
AGRIGENTO
Provincia, spese irregolari? Dodici indagati
Dodici, fra funzionari e dirigenti della Provincia regionale di Agrigento, sono indagati e hanno ricevuto un avviso a comparire dalla Procura nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza irregolarità nelle spese dell'ente. secondo l'accusa - l'inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Giacomo Forte - avrebbero indebitamente liquidato spese di rappresentanza ai vertici della giunta provinciale. Contestate irregolarità anche l'assegnazione di alcuni appalti e nell'acquisto di merce ritenuta inutile. Nei prossimi giorni, in qualità di persona informata sui fatti, sarà sentito anche il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
 
Inchiesta sui fondi di rappresentanza - Sarà sentito anche il Presidente D'Orsi
«Quindicimila euro spesi per comprare penne della Mont Blanc, portafogli ed agende. Nel mirino anche l'assegnazione di un progetto in materia di sviluppo energetico».
Pranzi, cene, spuntini e rinfreschi al bar a tutte le ore. Ma anche acquisti ritenuti di utilità sospetta in gioielleria, servizi di animazione e persino pagamenti alla Croce Rossa non proprio indispensabili. L'inchiesta sulle spese alla Provincia regionale di Agrigento non è che all'inizio. Il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e il pm Giacomo Forte, titolari dell'inchiesta, stanno passando sotto la lente di ingrandimento anni di acquisti con denaro pubblico all'interno dell'ente, il periodo analizzato va dalla fine del 2008 all'estate dell'anno scorso. Gli inquirenti e la Guardia di Finanza, che materialmente  ha acquisito i documenti all'interne degli uffici, ipotizzano diverse irregolarità nelle spese effettuare. Dalle fatture e dalle "pezze giustificative" di tanta acquisti non emergerebbe in alcun modo il fine istituzionale. Troppi, seconde i pm, i pranzi e le cene ma anche le pause caffè consumate in un bar non molte distante dal palazzo della Provincia regionale. I rimborsi di queste spese, in parte sostenute dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, non risulterebbero sufficientemente motivati. I funzionari avrebbero commesso un abuso di ufficio liquidando il pagamento delle spese sostenute anche se le ricevute erano generiche e il fine istituzionale non era affatto specificato. Nei prossimi giorni D'Orsi, che non figura nella lista degli indagati, sarà chiamato a dare dei chiarimenti alla magistratura in qualità di persona informata sui fatti. Ieri mattina, tramite il suo legale, si è messo a disposizione dei pm che al momento non hanno fissato la data della sua audizione. La Procura vuole prima sentire i dodici funzionari indagati e avere un quadro più completo. Oltre al filone delle illegittime liquidazioni dei pasti, i pm contestano l'acquisto di alcuni beni di rappresentanza. Nel mirino anche alcune fatture per un totale di 15 mila euro relative a pregiate penne Mont Blanc, portafogli, agende e altri oggetti che - secondo la Procura - sarebbero stati acquistati dall'ente in violazione dei regolamenti. Altre ipotesi di abuso di ufficio, contestate ai dirigenti dell'ente, sono relative all'affidamento di alcuni contratti nel campo dell'edilizia senza avere preventivamente accertato se era possibile svolgerli con risorse interne all'ente. Nella lunga lista delle spese, secondo i pm eccessivamente disinvolte, rientrava anche l'assegnazione di un progetto in materia di sviluppo energetico. Quei 15 mila euro spesi sarebbero stati risparmiati se fosse stato utilizzato personale già in servizio alla Provincia regionale. Contestate anche le spese connesse all'organizzazione di un torneo di calcio (compreso il pagamento della Croce Rossa per l'assistenza sanitaria in quanto non sarebbe stato possibile l'affidamento diretto.
 
Ieri l'immobiliarista romano è tornato in città per un aggiornamento sul progetto presentato
Arvati incontra assessori e consiglieri - Un summit ieri per il «Ribera resort»
Si è discusso del parere richiesto all'avvocato Rubino sull'ipotesi di variante urbanistica necessaria per realizzare l'opera di località Camimello.
Stefano Arvati, l'imprenditore immobiliare romano, che con il suo gruppo intende realizzare lungo la fascia costiera riberese un "Resort a cinque stelle" in contraria "Camimello" è tornato in città ieri mattina. Dopo l'incontro tenuto un paio di mesi addietro nella sala consiliare "Leonardo Frenna", alla presenza di esponenti politici, sindacali, imprenditori, tecnici, semplici cittadini, per illustrare la sua "idea progettuale" per realizzare albergo e villette che potrebbero portare qualcosa come 1.300 posti letto, è tornato ad incontrare, stavolta in forma più ristretta, il sindaco Carmelo Pace, amministratori e consiglieri comunali per chiarirsi un po' le idee sull'iniziativa che prevede un investimento di circa 70 milioni di euro e che dovrebbe portare circa 400 posti di lavoro ad un tiro di schioppo dall' altro "Resort" di lusso, quello realizzato da Sir Rocco Forte in località Verdura, in territorio di Sciacca. Arvati aveva chiesto all'Amministrazione comunale tempi ragionevoli perché la sua proposta progettuale potesse essere realizzata ed ha voluto così tastare il polso ad amministratori (sindaco Pace in testa, che già hanno approvato un atto deliberativo, mostrando di voler sposare l'iniziativa imprenditoriale denominata "Ribera resort") e consiglieri comunali, che dovrebbero presto pronunciarsi sulla delibera varata dalla giunta Pace, delibera che, in base all'incarico per un parere legale sulla variante urbanistica da concretizzare, ha creato qualche perplessità tra singoli cittadini ed anche consiglieri comunali. La giunta Pace ha a tal proposito chiesto lumi all'avvocato Girolamo Rubino, che gia ieri aveva fatto pervenire il suo parere sulla vicenda alla luce dei quesiti che gli sono stati posti: è stato chiesto in particolare "se l'emanazione di direttive da parte del consiglio comunale per l'attivazione della procedura di variante urbanistica, resa necessaria dal fatto che i terreni su cui si intende realizzare il "Resort" sono destinati ad attività agricola e non ad insediamenti turistici, sia un passaggio legittimo dell'intero procedimento; se l'eventuale emanazione di direttive obblighi il Consiglio comunale ad adottare la relativa variante urbanistica; se possibile, ed eventualmente in che mondo, legare la variante urbanistica alla finalità che si intende perseguire, e cioè, alla effettiva realizzazione di un complesso turistico "Resort"; se sia legittimo porre a carico della Società proponente le spese tecniche per gli studi urbanistici, geologici, ambientali etc; se sia legittimo impegnare la società proponente, qualora venga approvata la variante, per realizzare l'intervento proposto avvalendosi (per quanto possibile) delle maestranze e delle imprese locali; se sia legittimo subordinare l'adozione della variante urbanistica anche alla valutazione di eventuali misure di compensazione in favore del Comune (in termini economici e/o di realizzazione di opere pubbliche. Si tratta di argomenti oggetto del parere gia espresso e che nei prossimi giorni saranno al vaglio dl amministratori e di consiglieri e che saranno valutati con lo stesso Arvati al fine dì verificare il "peso" che potranno avere (ieri si registrano complessivamente segnali positivi) al fine della concretizzazione dell'imponente opera. 
 
LA SICILIA
 
Partnershp con l'Università di Yarmouk in Giordania
E' stata fissata per il prossimo 14 luglio, nella sede del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento, la firma del Partnership Agrement, il progetto finanziato dall'Unione Europea e realizzato grazie alla sinergia tra il Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l'università di Yarmouk in Giordiana, l'Università Palestinese Al Quds, la società Sudgestaid di Roma e l'associazione spagnola Aido. L'obiettivo del progetto, è quello di rafforzare la capacità di attrazione turistica dei centri archeologici e storico culturali di minore importanza dei Paesi partner, attraverso la creazione di un network interattivo, avrà un costo di 1 milione e 349 mila euro con un finanziamento a favore del Cupa di 459 mila euro.
 
SOLE 24 ORE
 
Tagli agli enti da 9,6 miliardi
Chiesti alle autonomie 3,2 miliardi nel 2013 e 6,4 miliardi nei 2014
INDICATORI DI VIRTUOSITA'. Rispetto dei vincoli negli ultimi tre anni, costi del personale, auto blu, situazione finanziaria, numero di sedi estere
ROMA. Di bozza in bozza il conto della manovra per le autonomie locali prende corpo. E, al netto degli sconti per gli enti virtuosi, si annuncia salato: nel biennio 2013-2014 sono attesi tagli al comparto delle autonomie per un totale che oscilla tra i 9,0 e i q, miliardi di euro, a seconda del testo considerato. Una"sforbiciata" che si aggiunge al menù di interventi già anticipato sul Sole 24 Ore di ieri. Vale a dire sanzioni fino a io indennità per gli amministratori che eludono i vincoli del patto di stabilità ed estensione del tetto di personale alle società partecipate.
Un primo articolato, circolato in mattinata, conteneva anche il dettaglio dei "sacrifici" in agenda. Quantificando in 2,4 miliardi il contributo chiesto alle Regioni ordinarie, in 3 miliardi quello previsto per le speciali, in 1,2 miliardi l'aggravio per le Province e in 3 miliardi la riguardante i Comuni. Qualche ora dopo ne è apparso un altro, meno dettagliato, che si limitava a indicare il totale della riduzione imposta dal Governo (3,2 miliardi nel 2013 e 6,5 nel 2014) a ribadire che dal computo è escluso il finanziamento della sanità (su cui si veda altro articolo a pagina 7).
Milione in più milione in meno la sostanza non cambia. Dopo la "stretta" di 14,8 miliardi, che è stata partorita 12 mesi fa e che esaurirà i suoi effetti l'anno prossimo, già un'altra se ne profila all'orizzonte. Ed è presumibile che, una volta confermati i tagli, tanto i governatori quanto Anci e Upi faranno sentire la loro voce. E' difficile che l'allentamento per gli enti virtuosi, contestualmente inserito nel Dl dopo il pressing della Lega, possa loro bastare. Su questo punto dovrebbe fare fede la bozza mattutina che affidava a un successivo decreto dell'Economia, d'intesa con la Conferenza unificata, il compito di raggruppare le amministrazioni in quattro classi di virtuosità compilate in base a sei parametri: rispetto del patto nei tre anni precedenti; rapporto tra spesa in conto capitale e uscite correnti; incidenza del costo del personale; situazione finanziaria; parco auto di servizio; numero di sedi e uffici di rappresentanza all'estero. Con la previsione ulteriore che, alle "teste di serie" del primo gruppo, da un lato non si applichino i nuovi tagli mentre dall'altre vengano ridotti quelli vecchi previsti dal D178 2010. Fino a un tetto complessivo di 200 milioni di euro.
In aggiunta lo stesso testo prevedeva una sfoltita di 4,2 miliardi ai flussi perequativi per Sicilia e Sardegna disciplinati dai decreti attuativi sul fisco municipale e provinciali. Di cui 3 a carico dei Comuni e 1,2 a danno delle Province.
Il resto delle norme dedicate agli enti locali è pressoché identico in entrambe le bozze e conferma le nostre anticipazioni. A cominciare dall'inasprimento dei controlli anti-elusivi sul patto, fondato sia sull'annullamento delle manovre stipulate per aggirare i paletti sia sull'introduzione della sanzione di io indennità per gli amministratori che le hanno varate e di tre stipendi per i responsabili dei servizi finanziari. Sembrano sopravvivere, infine, sia la previsione che nel tetto del 40 % delle spese di personale andranno comprese anche quelle sostenute da partecipato (eccetto le Spa quotate) sia la precisazione sui debiti di Roma capitale: saranno considerate correnti e non commissariali non solo le entrate successive al 2008 ma anche quelle anteriori purché accertate dopo il 31 dicembre 2007.
 
Agrigentoweb
 
Cupa, lunedì la firma del Partnership Agreement
E' stata fissata per il prossimo 14 luglio, nella sede del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento, la firma del Partnership Agreement, il progetto finanziato dall'Unione Europea e realizzato grazie alla sinergia tra il Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l'università di Yarmouk in Giordiana, l'Università Palestinese Al Quds, la società Sudgestaid di Roma e l'associazione spagnola Aido. L'obiettivo del progetto, è quello di rafforzare la capacità di attrazione turistica dei centri archeologici e storico culturali di minore importanza dei Paesi partner, attraverso la creazione di un network interattivo, finalizzato alla promozione dello sviluppo e alla collaborazione nella gestione delle attività culturali e del marketing territoriale. Il progetto avrà un costo di 1 milione e 349 mila euro con un finanziamento previsto a favore del Cupa di 459 mila euro.
Tra le attività previste, dopo una prima fase di ricerca in cui ogni Paese realizzerà uno studio sui beni minori, la creazione di una piattaforma elettronica interattiva che oltre a consentire la collaborazione tra i partners, sarà uno strumento di marketing territoriale. Sarà così possibile visitare alcuni siti archeologici dei Paesi partner e si potrà accedere alle informazioni storico culturali o di tipo turistico.
 
Sicilia24h
 
Cupa, Partnership Agrement per rafforzare l'attrazione turistica
E' stata fissata per il prossimo 14 luglio, nella sede del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento, la firma del Partnership Agrement, il progetto finanziato dall'Unione Europea e realizzato grazie alla sinergia tra il Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l'università di Yarmouk in Giordiana, l'Università Palestinese Al Quds, la società Sudgestaid di Roma e l?associazione spagnola Aido.
L'obiettivo del progetto, è quello di rafforzare la capacità di attrazione turistica dei centri archeologici e storico culturali di minore importanza dei Paesi partner, attraverso la creazione di un network interattivo, finalizzato alla promozione dello sviluppo e alla collaborazione nella gestione delle attività culturali e del marketing territoriale.  Il progetto avrà un costo di 1 milione e 349 mila euro con un finanziamento previsto a favore del Cupa di 459 mila euro.
Tra le attività previste, dopo una prima fase di ricerca in cui ogni Paese realizzerà uno studio sui beni minori, la creazione di una piattaforma elettronica interattiva che oltre a consentire la collaborazione tra i partners, sarà uno strumento di marketing territoriale.
Sarà così possibile visitare alcuni siti archeologici dei Paesi partner e si potrà accedere alle informazioni storico culturali o di tipo turistico.
 
Cupa, Mifsud incontra gli studenti
Il Polo Universitario della Provincia di Agrigento incontra gli studenti e i giovani interessati alla vita studentesca e culturale. Lo farà con un appuntamento fissato per il prossimo 14 luglio cui sarà presente il Presidente del Polo Universitario Joseph Mifsud, gli organi di rappresentanza dell'Università degli Studi di Palermo, del settore informatico e dell'amministrazione del Cupa. "Concordo pienamente con il Rettore Roberto La Galla - dichiara il presidente Mifsud  - quando sostiene che l'università rappresenta una grande risorsa per la comunità agrigentina e che ha un ruolo portante nella formazione e nella ricerca universitaria. Un rapporto che si intende rafforzare ed ampliare con la collaborazione indispensabile dell'Università degli Studi di  Palermo sulla base del rapporto di reciproca fiducia, dell'assoluta condivisione di obbiettivi comuni e principalmente nella costruzione programmatica di percorsi condivisi". Il Presidente Mifsud, che la scorsa settimana ha preso parte al Consiglio provinciale convocato proprio per discutere dell'attività del Cupa, ribadisce il concetto che "la risposta del Polo Universitario di Agrigento, non si limita ad una promozione di intendi condivisi diretti al rilancio delle attività di collaborazione istituzionale, a sensibile proprio agli stimoli degli studenti, va al di là di polemiche sterili concretizzandosi fattivamente attraverso un incontro con i giovani che vuole essere un ulteriore momento di confronto nel già avviato percorso di operazione studentesca in cui le istituzioni preposte si mettono a disposizione degli studenti attraverso l'apertura al dialogo e alla collaborazione fattiva".
 
L'altragrigento
 
Progetto europeo per il Cupa, 459 mila euro il contributo .
E' stata fissata per il prossimo 14 luglio, nella sede del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento, la firma del Partnership Agrement, il progetto finanziato dall'Unione Europea e realizzato grazie alla sinergia tra il Polo Universitario della Provincia di Agrigento con l'università di Yarmouk in Giordania, l'Università Palestinese Al Quds, la società Sudgestaid di Roma e l'associazione spagnola Aido. L'obiettivo del progetto, è quello di rafforzare la capacità di attrazione turistica dei centri archeologici e storico culturali di minore importanza dei Paesi partner, attraverso la creazione di un network interattivo, finalizzato alla promozione dello sviluppo e alla collaborazione nella gestione delle attività culturali e del marketing territoriale. Il progetto avrà un costo di 1 milione e 349 mila euro con un finanziamento previsto a favore del Cupa di 459 mila euro. Tra le attività previste, dopo una prima fase di ricerca in cui ogni Paese realizzerà uno studio sui beni minori, la creazione di una piattaforma elettronica interattiva che oltre a consentire la collaborazione tra i partners, sarà uno strumento di marketing territoriale. Sarà così possibile visitare alcuni siti archeologici dei Paesi partner e si potrà accedere alle informazioni storico culturali o di tipo turistico.

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