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Rassegna stampa del 29 giugno 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
Territorio senza crescita, la denuncia dell'Ance
Agrigento abbandonata dalle istituzioni nazionali, regionali e locali. Lo denuncia il presidente dell'Ance Agrigento Giuseppe Sorce che traccia un quadro sconfortante sulla possibilità di sviluppo del territorio agrigentino. «Sentiamo tanto parlare di fiscalità di vantaggio- dice Sorce - tanto decantata, ma non riguarda noi, se non marginalmente, ci pare infatti sia proposta su altre province. Grande delusione anche per l'impatto negativo delle grandi infrastrutture in realizzazione anche con la complicità delle istituzioni. Le nostre piccole e medie imprese non sono coinvolte nel processo produttivo, pur essendo in condizioni di partecipare a parità con le aziende appaltatrici. Il gigantismo degli appalti privilegia i grandi tagli di opere e rischia di penalizzare eccessivamente le piccole e medie imprese». Per Sorce inoltre, sono inesistenti le iniziative a tutela e salvaguardia del territorio, per i centri storici, per la riorganizzazione della viabilità. «Non è possibile - conclude - continuare così, pena la sopravvivenza e il progressivo impoverimento dell'apparato produttivo e di conseguenza occupazionale. Occorre il sostegno delle Istituzioni e della buona politica per dare slancio al settore».
 
TURISMO IN CRISI. L'assessore Paolo Ferrara chiede un incontro: «Vanno programmati interventi in favore degli operatori»
Lampedusa, un appello alla Brambilla
La crisi di prenotazioni turistiche nelle isole di Lampedusa e Linosa ha indotto l'assessore provinciale al turismo, Paolo Ferrara, dopo essersi consultato con il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, a scrivere ai iviinistro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla per chiedere «un incontro urgente per programmare meglio gli interventi in favore degli operatori delle due isole delle Pelagie». Ferrara, ha espresso al ministro Brambilla, a nome del presidente d'Orsi, «un vivo apprezzamento per le iniziative portate avanti dal Ministero sulla gravissima situazione del turismo nelle isole Pelagie». «Le vicende degli sbarchi hanno notoriamente mortificato le aspettative degli operatori turistici, - scrive Paolo Ferrara -che si trovano in una grave crisi che pregiudica, non soltanto la stagione turistica, limitata da giugno a settembre, ma anche le possibilità di prosecuzione in futuro dell'attività imprenditoriale. Nonostante gli sforzi compiuti con la pubblicizzazione di uno spot sulle reti nazionali - continua-, si sta registrando un continuo calo delle prenotazioni. Occorrono a nostro avviso iniziative più incisive tese a convincere i turisti che gli immigrati non sono un problema per la fruizione delle bellezze dell'incantevole isola e che al contrario in questo anno è più fruibile in quanto meno affollata. Inoltre conclude Ferrara - si ritiene indispensabile sopperire con interventi integrativi tesi all'abbattimento consistente del costo del biglietto aereo da principali aeroporti italiani cosi come proposto dal già vice presidente della Regione On.le Michele Cimino».
 
PROVINCIA. Dopo la seduta del consiglio atti a Procura e Corte dei Conti
Gestione del Cupa, Buscemi inoltra alcune delibere alla magistratura
Il presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi, facendo seguito alla richiesta formulata dal Presidente della Provincia, Prof. Eugenio D'Orsi, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio ha scritto una nota al segretario generale dell'ente Giuseppe Vella per invitarlo a trasmettere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti un documento letto in aula dal consigliere Pellegrino Quartararo che riguarda la gestione del Consorzio Universitario Cupa.
«In particolare si legge in una nota - la copia dei bilanci del Cupa degli ultimi 3 anni; copia della documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del Presidente del Cupa; copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri); copia dello Statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi di cui al precedente punto; copie delibere presidenziali e del C.d.A. ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del Presidente Mifsud.
«È un atto dovuto, che ci apprestiamo ad effettuare su richiesta del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, il quale nel corso del dibattito ha fatto verbalizzare la richiesta di invio degli atti alla Procura, onde fugare ogni possibile dubbio sulla gestione del Polo universitario». Nei giorni scorsi, infatti, sulla gestione del Cupa erano sorte polemiche e conteso. 

Provincia, spese di rappresentanza - Avviso a comparire per 12 funzionari
Dodici inviti a presentarsi per rendere interrogatorio, emessi dal sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Giacomo Forte, sono stati notificati ieri mattina, dalla guardia di finanza, nei confronti di altrettanti funzionari e dirigenti della provincia regionale. Sotto la lente di ingrandimento della procura della Repubblica, Coordinata dal procuratore Renato Di Natale e dall' aggiunto Ignazio Fonzo, vi sarebbero alcune spese di rappresentanza dell'ente sostenute dal 2008 al 2010.1 reati ipotizzati, a vario titolo, sono truffa, abuso d'ufficio e falso. «Gli "inviti" —ha spiegato ieri pomeriggio il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi — sono stati notificati a funzionari e dirigenti dell'ufficio tecnico, dell'Ambiente e del settore Cultura. Personalmente — tiene a sottolineare il presidente — non ho ricevuto niente e non sono indagato. Ho piena fiducia nella professionalità dei dirigenti di questo ente che stimo per quello che riescono a fare. Sono tranquillo, così come lo sono gli stessi impiegati, - ha aggiunto D'Orsi ed ho piena fiducia nei magistrati che devono fare il loro dovere. Sono certo che si risolverà tutto in una bolla di sapone». Sotto la lente di ingrandimento della procura, a quanto pare, vi sarebbero alcune spese di rappresentanza. Alcune fatture per le quali sarebbe stato chiesto il rimborso. Lo spiega lo stesso presidente Eugenio D'Orsi. «Da quel che mi risulta- ha argomentato D'Orsi - vi sarebbero alcune fatture che non sarebbero state sufficientemente motivate: in alcune mancherebbe la dicitura "Provincia regionale" mentre in altre il contenuto descrittivo della fattura stessa. Per quanto riguarda invece il settore Ambiente l'attenzioni sarebbe stata focalizzata su un'attività alla quale hanno partecipato diverse scolaresche La mia attività limpida è sotto gli occhi di tutti — conclude D'Orsi — visto che sono riuscito far passare le spese di rappresentanza da 240 mila euro a so ventimila euro». 
 
LA SICILIA
 
INIZIATIVA DELLA PROVINCIA REGIONALE
Fiaccolata antimafia il 14 luglio a San Leone
L'anno scorso c'erano «solo» le autorità e qualche sparuto gruppo di residenti.Il prossimo 14 luglio, con partenza dalla Parrocchia di San Leone per poi proseguire attraverso il lungomare Falcone e Borsellino fino al piazzale Aster si terrà la seconda fiaccolata antimafia, si spera, con un seguito maggiore. Non tanto di autorità civili, militari e religiose, quanto di cittadini. Quelli, i cittadini, quando si organizzano questo tipo di manifestazioni preferiscono rimanere a casa, o nel caso di San Leone, seduti ai bar, o passeggiare in riva al mare, Il promotore principale dell'iniziativa è il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, che di incontri ravvicinati con la violenza mafiosa o para mafiose ha avuto parecchi, da quando guida l'esecutivo provinciale. Minacce a se stesso e ai propri parenti, una casa al mare bruciata di tutto punto e altri bastoni tra le ruote più o meno occulti, spinsero D'Orsi a dire basta anche organizzando la fiaccolata dello scorso anno, Il prossimo 14 luglio si replica. L'appuntamento sarà alle 21 dinanzi la parrocchia sanleonina, alle 21,30 un momento di preghiera presieduto dall'arcivescovo Francesco Montenegro in suffragio di tutte le vittime della mafia. Poi, gran finale alle 22,30 cori partenza della fiaccolata attraverso il lungomare Falcone e Borsellino fino a piazzale Aster. Alle 23,30 circa il saluto delle autorità e la consegna di riconoscimenti alle forze dell'ordine, che bene hanno lavorato negli ultimi 12 mesi. Poi a mezzanotte un momento musicale. La speranza è che la gente accorra in massa, non solo per il momento musicale. 

L'INCHIESTA. Ieri mattina dodici inviti a presentarsi notificati dagli inquirenti a funzionari e dirigenti dell'ente
Agrigento: false fatture, trema la Provincia
Operai utilizzati per "lavoretti domestici" a spese dell'Amministrazione
Un nuovo «polverone» potrebbe alzarsi intorno a uno dei palazzi del potere in provincia di Agrigento. E si tratta proprio dell'ente Provincia, non nuovo a indagini aperte dalla magistratura per vicende tuttora in corso di accertamento. Dodici inviti a presentarsi al quinto piano del palazzo di giustizia di via Mazzini per rendere interrogatorio sono stati emessi dal sostituto procuratore della Repubblica Giacomo Forte e notificati ieri mattina dai militari della Guardia di Finanza, a funzionari e dirigenti della Provincia regionale. I reati ipotizzati a vario titolo sono truffa, abuso d'ufficio e falso. I provvedimenti riguardano impiegati dell'ufficio tecnico, dell'Ambiente e della Cultura. Al centro dell'inchiesta ci sarebbero - il condizionale è più che d'obbligo - accertamenti su alcune fatture, per le quali sarebbe stato chiesto il pagamento che, secondo l'ipotesi della Procura della Repubblica, non sarebbero state sufficientemente motivate: alcune sarebbero incomplete e mancherebbero anche della dicitura Provincia regionale. Tradotto, ci sarebbero dei lavoretti domestici commissionati a operai di fiducia da persone in vista, sul cui pagamento la Procura intende fare luce. Una faccenda che, detta così, potrebbe nascondere un giro di denaro notevole, intorno al quale - sempre secondo e ipotesi degli inquirenti - potrebbe prefigurarsi una truffa. Una vicenda che al momento non vedrebbe alcuna persona iscritta sul registro degli indagati, trattandosi quindi di una fase iniziale. In sostanza la locale Procura della Repubblica intende sentire le motivazioni del personale che potrebbe essere interessato alla vicenda, al fine di accertare effettive ed eventuali anomalie.
Non è stato reso noto ufficialmente se l'iniziativa della Procura sia stata originata da un'attività propria o se su input di qualche esposto pervenuto in via Mazzini nelle scorse settimane. Ipotesi quest'ultima comunque molto credibile, anche alla luce dei tanti precedenti in tal senso con la Provincia regionale di mezzo. Da ricordare come nei mesi scorsi i finanzieri si siano recati molte volte alla Provincia. Non si è trattato però di visite di cortesia, ma di attività di raccolta dati, riguardanti atti e provvedimenti amministrativi relativi agli ultimi 3 anni. Un periodo che coincide con la gestione del presidente Eugenio D'Orsi, vittima tra l'altro di svariate intimidazioni. Un politico che sta facendo della rottura con certe logiche del passato una bandiera. Evidentemente però, gli inquirenti vogliono fare luce su certe cose. Un presidente, D'Orsi, che sugli accertamenti effettuati nei mesi scorsi - sull'assegnazione di spettacoli o alloggio di attori - ha sempre mantenuto grande tranquillità, evidenziando come si trattasse di controlli su attività dell'Ente«trasparenti e senza alcuna truffa». Resta da vedere adesso se i dodici dipendenti della Provincia, quando compariranno dinanzi al sostituto procuratore Forte, parleranno delle vicende «chiarite» da D'Orsi o se su altre situazioni, evidentemente oggetto d'indagine della magistratura agrigentina. Sviluppi sono attesi per i prossimi giorni.
 
APPALTI, IL DDL RESTA IN PIEDI
Le parti impugnate dal commissario dello Stato non inficiano il provvedimento
Palermo. Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, prefetto Carmelo Aronica, ha impugnato alcune parti del ddl sugli appalti, approvato dall'Ars il 21 giugno con voto unanime. Ma l'impianto del provvedimento è rimasto in piedi, soprattutto nella parte più innovativa in cui sono previsti interventi rigorosi nel contrasto alle infiltrazioni della malavita organizzata, in passato (anzi fino a quando non entrerà in vigore la nuova normativa) facilitate dall'eccesso di ribasso, provocando seri inquinamenti con notevoli danni per le imprese. In buona sostanza, il Commissario dello Stato contesta la parte in cui rileva uno straripamento delle competenze della Regione, ribadendo che le ha esclusive in materia di lavori pubblici, eccettuate le grandi opere di interesse nazionale (art.14 dello Statuto). Le parti impugnate riguardano aspetti della disciplina degli appalti che avrebbero dovuto adeguarsi alla normativa nazionale. In particolare l'articolo 11 del ddl riguarda le «opere edilizie di modeste dimensioni. Per il Commissario dello Stato la norma, nell'individuare le competenze dei geometri, va in direzione «difforme alla consolidata giurisprudenza formatasi sull'argomento». Su questo specifico argomento, il presidente della Regione Lombardo sostiene che bisognerà «tornarci». L'articolo 14 riguarda il concorso di idee: per il Commissario dello Stato il secondo comma «delinea una procedura di selezione dei concorrenti e di affidamento, autonoma e difforme da quella nazionale, cui avrebbe dovuto adeguarsi».
L'articolo 15 è relativo al sistema di qualificazione delle imprese esecutrici di lavori di importo uguale o inferiore a 150 mila euro: per il Commissario il sistema individuato è «totalmente difforme» dalle previsioni del Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive comunitarie. Come sostiene il presidente Lombardo, «il 99,5% del ddl è passato anche al vaglio della costituzionalità della compatibilità con l'ordinamento legislativo. Non possiamo che salutarlo come un fatto enormemente positivo». Ed elogia «l'ottimo lavoro dell'assessore alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo e dell'Ars tutta. Un riconoscimento che va espresso con grande chiarezza e franchezza».
Per il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, «quelle impugnate dal Commissario dello Stato sono norme di dettaglio, rispetto all'impianto di una riforma che, per molti anni, sarà un punto di riferimento centrale per l'economia e lo sviluppo della Sicilia». E ribadisce che «è stato affermato un principio centrale: la Regione ha esercitato la propria specialità nella disciplina degli appalti, introducendo innovazioni che garantiscono più rigore e contrastano in maniera efficiente il sistema del ribasso disperato, che sta inquinando il mercato». Ora spetterà all'Ars di votare il solito ordine del giorno con cui si autorizza il presidente della Regione a promulgare il ddl epurato delle parti contestate.
 
Perlacittà
 
Notificati alla Provincia di Agrigento 12 avvisi a comparire in Procura
La Guardia di Finanza di Agrigento ha notificato 12 avvisi a comparire per  sottoporre ad interrogatorio in Procura, altrettanti dipendenti e dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento. Lo scorso anno le fiamme gialle avevano sequestrato atti e documenti, riguardanti gli ultimi tre anni di gestione amministrativa.
 
Buscemi invita il segretario generale della Provincia di Agrigento a trasmettere in Procura tutti gli atti prodotti nella gestione Mifsud
Il Presidente del Consiglio provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, facendo seguito alla richiesta formulata dal Presidente della Provincia, prof. Eugenio D'Orsi, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio, convocato il 20/06/11, per discutere della situazione del Polo di Agrigento, dello stato dell'arte e delle prospettive, ha scritto una nota al Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Vella nella quale lo invita a trasmettere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti il documento letto dal consigliere Pellegrino Quartararo nel corso del Consiglio, acquisito agli atti della Presidenza del Consiglio. Buscemi invita, altresì, il dott. Giuseppe Vella a trasmettere alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti, per la responsabilità in vigilando che investe sia il Presidente del Consiglio Provinciale che il Segretario Generale, la seguente documentazione: Copia dei bilanci del CUPA degli ultimi 3 anni; Copia della documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del Presidente del CUPA; Copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri); Copia dello Statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi di cui al precedente punto 3); Copie delibere presidenziali e del C.d.A. ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del Presidente Mifsud.
"E' un atto dovuto, che ci apprestiamo ad effettuare - ha spiegato il presidente Buscemi - su richiesta del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, il quale nel corso del dibattito ha fatto verbalizzare la richiesta di invio degli atti alla Procura, onde fugare ogni possibile dubbio sulla gestione del Polo universitario".
 
Lampedusa, l'assessore Ferrara chiede un incontro al Ministro del Turismo Brambilla
La crisi di prenotazioni turistiche nelle isole di Lampedusa e Linosa ha indotto l'assessore provinciale al turismo, Paolo Ferrara, dopo essersi consultato con il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, a scrivere al Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla per chiedere un incontro urgente per programmare meglio gli interventi in favore degli operatori delle due isole delle Pelagie.  Ferrara, ha espresso al Ministro Brambilla, a nome del Presidente d'Orsi, un vivo apprezzamento per le iniziative portate avanti dal Ministero sulla gravissima situazione del turismo nelle isole Pelage. Gli abitanti delle due isole fondano interamente la propria economia sul turismo che in questi ultimi anni ha goduto di un vera e propria impennata grazie all'esistenza di una struttura aeroportuale, rappresentando, ad oggi, circa il 70 per cento del prodotto locale.
"Le vicende degli sbarchi hanno notoriamente mortificato le aspettative degli operatori turistici, - scrive Paolo Ferrara - che si trovano in una grave crisi che pregiudica, non soltanto la stagione turistica, limitata da giugno a settembre, ma anche le possibilità di prosecuzione in futuro dell'attività imprenditoriale. Nonostante gli sforzi compiuti con la pubblicizzazione di uno spot sulle reti nazionali, si sta registrando un continuo calo delle prenotazioni. Occorrono a nostro avviso iniziative più incisive tese a convincere i turisti che gli immigrati non sono un problema per la  fruizione delle bellezze dell'incantevole isola e che al contrario in questo anno è più fruibile in quanto meno affollata. Fermo restando che se si esclude il periodo invernale passato nessun immigrato, oggi, valica il confine del centro di accoglienza. Alcuni albergatori dell'isola di Lampedusa hanno addirittura dichiarato di essere disposti a rimborsare le spese di vitto e alloggio se ciò non dovesse essere assicurato. Inoltre si ritiene indispensabile sopperire con interventi integrativi tesi all'abbattimento consistente del costo del biglietto aereo da principali aeroporti italiani cosi come proposto dal già vice Presidente della Regione On.le Michele Cimino".
 
Grandangolo
 
D'Orsi diventa soggetto politico
Il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, fonda un suo movimento politico e lo presenterà ufficialmente alla città, sabato prossimo alle ore 10 al Cine Concordia. Il nome dato al movimento è quello di  Lealisti per il presidente, una organizzazione politica sociale e culturale a difesa del territorio. Al movimento dovrebbero già aderire diversi consiglieri provinciali che in atto sono passati al gruppo misto o che ancora non hanno ufficializzato la loro adesione, ma già si fa qualche nome.  Tra gli obiettivi del movimento i "Lealisti per il presidente, D'Orsi", quello di presentare anche una propria lista alle elezioni comunali di Agrigento del prossimo anno. Insomma Eugenio D'Orsi vuole dire la sua anche come protagonista attivo della politica agrigentina. mirata principalmente  al lavoro,  che viene dalla creazione di infrastrutture e dall'utilizzo del patrimonio attuale come risorsa  avendo sempre come riferimento politico  il presidente della regione Raffaele Lombardo. 
 
Cupa: Buscemi sfida D'Orsi
La Provincia regionale di Agrigento del presidente D'Orsi, deve affrontare una "grana", alquanto spinosa. A lanciare un vero e proprio "guanto di sfida" è stato oggi il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, che cogliendo al balzo la richiesta formulata da D'Orsi durante la seduta straordinaria del Consiglio dello scorso 20 giugno, quando invitava ad inviare all'autorità giudiziaria la documentazione del Cupa, ha chiesto al dirigente generale, Giuseppe Vella, di trasmettere alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti, copia dei bilanci del Cupa degli ultimi 3 anni, la documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del presidente del Cupa, copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri), copia dello statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi, copie delle delibere presidenziali e del Cda ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del presidente Mifsud. "E' un atto dovuto, - dice Buscemi - che ci apprestiamo ad effettuare su richiesta del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, il quale nel corso del dibattito ha fatto verbalizzare la richiesta di invio degli atti alla Procura, onde fugare ogni possibile dubbio sulla gestione del Polo universitario". La vicenda segue di pochi giorni il pubblico attacco sferrato da D'Orsi al presidente Buscemi. 
 
L'altraagrigento
 
Provincia di Agrigento: dodici avvisi di comparizione per truffa, falso e abuso .
Dodici avvisi di comparizione sono stati inviati a dipendenti e dirigenti della Provincia Regionale di Agrigento dalla Guardia di Finanza presumibilmente a seguito delle indagini sull'inchiesta partita con il sequestro di incartamenti operati l'anno scorso. Le indagini potrebbero essere indirizzati su dei lavori effettuati in abitazioni private da personale pagato dalla Provincia e dall'utilizzo improprio di carte di credito dello stesso ente. L'accusa è di truffa, falso e abuso. A giorni il presidente D'Orsi e due assessori della Giunta provinciale potrebbero essere ascoltati dal coordinatore dell'inchiesta, il sostituto procuratore della Repubblica Giacomo Forte.
 
L'assessore provinciale Ferrara su crisi Lampedusa: "lettera alla Brambilla" .
La crisi di prenotazioni turistiche nelle isole dell'arcipelago delle Pelage (Lampedusa e Linosa) ha indotto l'assessore provinciale al turismo, Paolo Ferrara, dopo essersi consultato con il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, a scrivere al Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla per chiedere un incontro urgente per programmare meglio gli interventi in favore degli operatori delle due isole delle Pelagie. Ferrara, ha espresso al Ministro Brambilla, a nome del Presidente d'Orsi, un vivo apprezzamento per le iniziative portate avanti dal Ministero sulla gravissima situazione del turismo nelle isole Pelagie. Gli abitanti delle due isole fondano interamente la propria economia sul turismo che in questi ultimi anni ha goduto di un vera e propria impennata grazie all'esistenza di una struttura aeroportuale, rappresentando, ad oggi, circa il 70 per cento del prodotto locale.
"Le vicende degli sbarchi hanno notoriamente mortificato le aspettative degli operatori turistici, - scrive Paolo Ferrara - che si trovano in una grave crisi che pregiudica, non soltanto la stagione turistica, limitata da giugno a settembre, ma anche le possibilità di prosecuzione in futuro dell'attività imprenditoriale. Nonostante gli sforzi compiuti con la pubblicizzazione di uno spot sulle reti nazionali, si sta registrando un continuo calo delle prenotazioni. Occorrono a nostro avviso iniziative più incisive tese a convincere i turisti che gli immigrati non sono un problema per la  fruizione delle bellezze dell'incantevole isola e che al contrario in questo anno è più fruibile in quanto meno affollata. Fermo restando che se si esclude il periodo invernale passato nessun immigrato, oggi, valica il confine del centro di accoglienza. Alcuni albergatori dell'isola di Lampedusa hanno addirittura dichiarato di essere disposti a rimborsare le spese di vitto e alloggio se ciò non dovesse essere assicurato. Inoltre si ritiene indispensabile sopperire con interventi integrativi tesi all'abbattimento consistente del costo del biglietto aereo da principali aeroporti italiani cosi come proposto dal già vice Presidente della Regione On.le Michele Cimino".
 
Agrigentoflash
 
Provincia, dodici avvisi a comparire per dipendenti e dirigenti
La Guardia di Finanza di Agrigento ha notificato questa mattina dodici avvisi a comparire in Procura, a dipendenti e dirigenti della Provincia regionale di Agrigento. L'indagine delle fiamme gialle ha preso il via lo scorso anno quando nel corso di un blitz (era il 14 settembre 2010)  i militari della Guardia di Finanza acquisirono atti e documenti risalenti agli anni dal 2008 al 2010 riguardanti determinazioni dirigenziali, pianta organica provinciale, piano esecutivo di Gestione e delibere di giunta.
 
Lampedusa, l'ass. Ferrara chiede incontro al ministro Brambilla
La crisi di prenotazioni turistiche nelle isole dell'arcipelago delle Pelage (Lampedusa e Linosa) ha indotto l'assessore provinciale al turismo, Paolo Ferrara, dopo essersi consultato con il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, a scrivere al Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla per chiedere un incontro urgente per programmare meglio gli interventi in favore degli operatori delle due isole delle Pelagie. Ferrara, ha espresso al Ministro Brambilla, a nome del Presidente d'Orsi, un vivo apprezzamento per le iniziative portate avanti dal Ministero sulla gravissima situazione del turismo nelle isole Pelage. Gli abitanti delle due isole fondano interamente la propria economia sul turismo che in questi ultimi anni ha goduto di un vera e propria impennata grazie all'esistenza di una struttura aeroportuale, rappresentando, ad oggi, circa il 70 per cento del prodotto locale.
"Le vicende degli sbarchi hanno notoriamente mortificato le aspettative degli operatori turistici, - scrive Paolo Ferrara - che si trovano in una grave crisi che pregiudica, non soltanto la stagione turistica, limitata da giugno a settembre, ma anche le possibilità di prosecuzione in futuro dell'attività imprenditoriale. Nonostante gli sforzi compiuti con la pubblicizzazione di uno spot sulle reti nazionali, si sta registrando un continuo calo delle prenotazioni. Occorrono a nostro avviso iniziative più incisive tese a convincere i turisti che gli immigrati non sono un problema per la  fruizione delle bellezze dell'incantevole isola e che al contrario in questo anno è più fruibile in quanto meno affollata. Fermo restando che se si esclude il periodo invernale passato nessun immigrato, oggi, valica il confine del centro di accoglienza. Alcuni albergatori dell'isola di Lampedusa hanno addirittura dichiarato di essere disposti a rimborsare le spese di vitto e alloggio se ciò non dovesse essere assicurato. Inoltre si ritiene indispensabile sopperire con interventi integrativi tesi all'abbattimento consistente del costo del biglietto aereo da principali aeroporti italiani cosi come proposto dal già vice Presidente della Regione  Michele Cimino.
 
Cupa, Lettera del presidente Buscemi: "Occorre fare chiarezza"
Il Presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, facendo seguito alla richiesta formulata dal Presidente della Provincia, Prof. Eugenio D'Orsi, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio, convocato il 20/06/11, per discutere della situazione del Polo di Agrigento, dello stato dell'arte e delle prospettive, ha scritto una nota al Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Vella nella quale lo invita a trasmettere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti il documento letto dal cons. Pellegrino Quartararo nel corso del Consiglio, acquisito agli atti della Presidenza del Consiglio.Invita, altresì, il Dott. Giuseppe Vella a trasmettere alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti, per la responsabilità in vigilando che investe sia il Presidente del Consiglio Provinciale che il Segretario Generale, la seguente documentazione:
1) Copia dei bilanci del CUPA degli ultimi 3 anni;
2) Copia della documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del Presidente del CUPA;
3) Copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri);
4) Copia dello Statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi di cui al precedente punto 3);
5) Copie delibere presidenziali e del C.d.A. ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del Presidente Mifsud.
 
Agrigentonotizie
 
Caso Provincia regionale - Emergono nuovi dettagli
Emergono nuovi dettagli sull'indagine collegata ai dodici inviti a comparire notificati nella mattinata di oggi alla Provincia regionale di Agrigento. Si parla di lavori effettuati in abitazioni private con personale pagato dalla Provincia, dell'utilizzo di carte di credito della Provincia e della presentazione di note spese, soprattutto fatture e scontrini, che presenterebbero delle irregolarità. L'attenzione delle Fiamme gialle, poi, si è concentrata in modo particolare sulle spese di rappresentanza dell'Ente. I reati che potrebbero essere contestati sono truffa, abuso e falso. Nell'ambito dell'inchiesta pare che nei prossimi giorni saranno anche sentiti anche il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e due assessori della sua Giunta.
 
IL FATTO
Notificati 12 avvisi a comparire alla Provincia di Agrigento
Dodici inviti a comparire per dipendenti e dirigenti della Provincia regionale di Agrigento sono stati notificati questa mattina dalla Guardia di finanza agrigentina. Al centro della vicenda vi sarebbero diverse pratiche sulle quali la Procura vuole fare chiarezza. Lo scorso anno la Guardia di Finanza aveva sequestrato un gran numero di atti riguardanti gli anni della gestione D'Orsi per gli anni dal 2008 al 2010.
 
Buscemi sfida D'Orsi: "Si trasmettano alla Procura i documenti del Cupa"
Mentre la Provincia regionale di Agrigento è scossa dagli inviti a comparire, un'altra "grana", tutta politica, attende il presidente D'Orsi. A lanciare un vero e proprio "guanto di sfida" è stato oggi il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, che cogliendo al balzo la richiesta formulata da D'Orsi durante la seduta straordinaria del Consiglio dello scorso 20 giugno, quando invitava ad inviare all'autorità giudiziaria la documentazione del Cupa, ha chiesto al dirigente generale, Giuseppe Vella, di trasmettere alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei conti, copia dei bilanci del Cupa degli ultimi 3 anni, la documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del presidente del Cupa, copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri), copia dello statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi, copie delle delibere presidenziali e del Cda ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del presidente Mifsud.
"E' un atto dovuto, - dice Buscemi - che ci apprestiamo ad effettuare su richiesta del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, il quale nel corso del dibattito ha fatto verbalizzare la richiesta di invio degli atti alla Procura, onde fugare ogni possibile dubbio sulla gestione del Polo universitario".
 
Ferrara chiede un incontro al ministro Brambilla
La crisi di prenotazioni turistiche nelle isole dell'arcipelago delle Pelage (Lampedusa e Linosa) ha indotto l'assessore provinciale al turismo, Paolo Ferrara, dopo essersi consultato con il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, a scrivere al ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla per chiedere un incontro urgente per programmare meglio gli interventi in favore degli operatori delle due isole delle Pelage.   Ferrara, ha espresso al Ministro Brambilla, a nome del presidente d'Orsi, un vivo apprezzamento per le iniziative portate avanti dal Ministero sulla gravissima situazione del turismo nelle isole Pelagie.
 "Le vicende degli sbarchi hanno notoriamente mortificato le aspettative degli operatori turistici, - scrive Paolo Ferrara - che si trovano in una grave crisi che pregiudica, non soltanto la stagione turistica, limitata da giugno a settembre, ma anche le possibilità di prosecuzione in futuro dell'attività imprenditoriale. Nonostante gli sforzi compiuti con la pubblicizzazione di uno spot sulle reti nazionali, si sta registrando un continuo calo delle prenotazioni. Occorrono - continua Ferrara - a nostro avviso iniziative più incisive tese a convincere i turisti che gli immigrati non sono un problema per la  fruizione delle bellezze dell'incantevole isola e che al contrario in questo anno è più fruibile in quanto meno affollata. Alcuni albergatori  - sottolinea nella nota - dell'isola di Lampedusa hanno addirittura dichiarato di essere disposti a rimborsare le spese di vitto e alloggio se ciò non dovesse essere assicurato. Inoltre - conclude Ferrara - si ritiene indispensabile sopperire con interventi integrativi tesi all'abbattimento consistente del costo del biglietto aereo da principali aeroporti italiani cosi come proposto dal già vice presidente della Regione Michele Cimino".

Panepinto: "Chiarezza sui rifiuti campani trasferiti in Sicilia"
Il deputato regionale Pd, Giovanni Panepinto, ha inviato un'interrogazione all'assessore regionale Giosuè Marino circa la gestione dei rifiuti provenienti dalla Campania e conferiti nelle discariche siciliane, tra cui quelle dell'Agrigentino. "Bisogna far luce sul 'traffico' di rifiuti che dalla Campania arriverebbe in Sicilia, con camion che ogni giorno conferirebbero in discariche in provincia di Agrigento, a Siculiana e Camastra, e in provincia di Messina, ovvero a Motta Sant'Anastasia. Tale operazione - si legge nell'interrogazione - risulterebbe possibile in virtù di un accordo sancito tra la Società della Provincia di Napoli, la Sapn , e un'associazione temporanea di imprese". Panepinto, come si legge in un comunicato stampa, chiede dunque all'assessore all'Energia "se sia a conoscenza della vicenda, se sia stato sottoscritto un accordo tra soggetti istituzionali e, in tal caso, qual è il suo contenuto, nonché le ragioni e i tempi stabiliti per le procedure di conferimento in discarica". Il deputato del Pd chiede inoltre di disporre ogni provvedimento necessario alla tutela della salute pubblica e a garanzia della legalità. 
 
AGRIGENTOWEB
 
Provincia, notificati 12 avvisi a comparire
12 avvisi a comparire sono stati notificati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Agrigento ad altrettanti dipendenti e dirigenti della Provincia regionale di Agrigento. Lo scorso anno le fiamme gialle avevano sequestrato atti e documenti, riguardanti gli anni dal 2008 al 2010. Le indagini sono coordinate dal PM Giacomo Forte e i reati ipotizzati, a vario titolo, sono truffa, abuso d'ufficio e falso. I provvedimenti interessano impiegati dell'ufficio tecnico, dell'Ambiente e della Cultura.
L' inchiesta procede ad accertamenti su alcune fatture, per le quali è stato chiesto il pagamento, e che, secondo l'ipotesi della Procura, non sono state sufficientemente motivate. Alcune fatture sarebbero incomplete e mancherebbero anche della dicitura "Provincia regionale". Ma si parla anche di lavori effettuati in abitazioni private con personale pagato dalla Provincia.    

Avvisi alla Provincia, intervento di Carlo Baldassano
Carlo Baldassano, Presidente del Movimento Europeo per la giustizia per la tutela dei cittadini per la Provincia, interviene in merito agli avvisi a dipendenti e dirigenti della Provincia di Agrigento, accusati di truffa, abuso e falso, riguardante lavori privati ad abitazioni con personale della Provincia. "A nome del Movimento per la giustizia riteniamo grave ed inconcepibile nel segno della legalità, trasparenza e giustizia in Provincia di Agrigento. Chiediamo alla Guardia di Finanza ed al Sostituto Procuratore della Repubblica che curano le indagini, Dott. Giacomo Forte, di fare indagini approfondite ed accurati per la tutela dei cittadini e della Provincia nel rispetto della legalità" conclude Baldassano.
 
CUPA, Buscemi chiede di trasmettere gli atti in procura e alla Corte dei Conti
Il Presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, facendo seguito alla richiesta formulata dal Presidente della Provincia, Prof. Eugenio D'Orsi, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio, convocato il 20/06/11, per discutere della situazione del Polo di Agrigento, dello stato dell'arte e delle prospettive, ha scritto una nota al Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Vella nella quale lo invita a trasmettere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti il documento letto dal cons. Pellegrino Quartararo nel corso del Consiglio, acquisito agli atti della Presidenza del Consiglio.
Invita, altresì, il Dott. Giuseppe Vella a trasmettere alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti, per la responsabilità in vigilando che investe sia il Presidente del Consiglio Provinciale che il Segretario Generale, la seguente documentazione:
1. Copia dei bilanci del CUPA degli ultimi 3 anni;
2. Copia della documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del Presidente del CUPA;
3. Copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri);
4.  Copia dello Statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi di cui al precedente punto 3);
5. Copie delibere presidenziali e del C.d.A. ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del Presidente Mifsud.
"E' un atto dovuto, che ci apprestiamo ad effettuare su richiesta del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, il quale nel corso del dibattito ha fatto verbalizzare la richiesta di invio degli atti alla Procura, onde fugare ogni possibile dubbio sulla gestione del Polo universitario" spiega il presidente del consiglio provinciale Buscemi.
 
Lavalledeitempli
 
Polo Universitario. Buscemi invia gli atti alla Procura
Il Presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, facendo seguito alla richiesta formulata dal Presidente della Provincia, Prof. Eugenio D'Orsi, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio, convocato il 20/06/11, per discutere della situazione del Polo di Agrigento, dello stato dell'arte e delle prospettive, ha scritto una nota al Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Vella nella quale lo invita a trasmettere alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti il documento letto dal cons. Pellegrino Quartararo nel corso del Consiglio, acquisito agli atti della Presidenza del Consiglio.
Invita, altresì, il Dott. Giuseppe Vella a trasmettere alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei Conti, per la responsabilità in vigilando che investe sia il Presidente del Consiglio Provinciale che il Segretario Generale, la seguente documentazione:
Copia dei bilanci del CUPA degli ultimi 3 anni;
Copia della documentazione relativa al fondo spese di rappresentanza del Presidente del CUPA;
Copia dei provvedimenti di assunzione di personale e di conferimento incarichi a dipendenti della Provincia (responsabile amministrativo ed altri);
Copia dello Statuto vigente e di quello in vigore al momento del conferimento degli incarichi di cui al precedente punto 3);
Copie delibere presidenziali e del C.d.A. ed ogni eventuale atto prodotto durante la gestione del Presidente Mifsud.
" E' un atto dovuto, che ci apprestiamo ad effettuare su richiesta del Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, il quale nel corso del dibattito ha fatto verbalizzare la richiesta di invio degli atti alla Procura, onde fugare ogni possibile dubbio sulla gestione del Polo universitario.
 
Agrigentoinformazione
 
FATTURE ALLEGRE ALLA PROVINCIA? DODICI AVVISI A COMPARIRE PER DIRIGENTI E FUNZIONARI
Dodici inviti a comparire per essere interrogati sono stati emessi dal sostituto procura della Repubblica di Agrigento, Giacomo Forte e notificati, dalla guardia di finanza, a funzionari e dirigenti della Provincia regionale. I reati ipotizzati a vario titolo sono truffa, abuso d'ufficio e falso.
I provvedimenti riguardano impiegati dell'ufficio tecnico, dell'Ambiente e della Cultura. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero diverse fatture emesse dall'amministrazione provinciale ed in particolare dai settori dell'ente finiti sotto inchiesta. Nell'ambito dell'inchiesta nei prossimi giorni saranno anche sentiti il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e due assessori della sua Giunta. 
 
Teleradiostudio98
 
Fatture false alla Provincia: emergono nuovi particolari
Emergono nuovi dettagli sull'indagine collegata ai dodici inviti a comparire notificati nella mattinata di ieri alla Provincia regionale di Agrigento. Si parla di lavori effettuati in abitazioni private con personale pagato dalla Provincia, dell'utilizzo di carte di credito della Provincia e della presentazione di note spese, soprattutto fatture e scontrini, che presenterebbero delle irregolarità. L'attenzione delle Fiamme gialle, poi, si è concentrata in modo particolare sulle spese di rappresentanza dell'Ente. I reati che potrebbero essere contestati sono truffa, abuso e falso. Nell'ambito dell'inchiesta pare che nei prossimi giorni saranno anche sentiti  il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e due assessori della sua Giunta.
 
Corrieresciacca
 
TERREMOTO ALLA PROVINCIA: 12 AVVISI DI GARANZIA
Inchiesta su lavori effettuati in abitazioni private con personale pagato dalla Provincia 
 La Guardia di Finanza di Agrigento ha notificato 12 avvisi a comparire per essere sottoposti ad interrogatorio in procura, a dipendenti e dirigenti della Provincia regionale di Agrigento. L'inchiesta sarebbe legata ad alcuni lavori effettuati in abitazioni private con personale pagato dalla Provincia, e l'utilizzo allegro di carte di credito della Provincia. Tutti sono accusati a vario titolo di truffa, abuso e falso. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Giacomo Forte. Nell'ambito dell'inchiesta nei prossimi giorni saranno anche sentiti il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e due assessori della sua Giunta.
 
Ansa.it
 
Truffa: avvisi del pm a 12 dipendenti Provincia di Agrigento
Guardia di finanza notifica inviti a rendere interrogatorio
Dodici inviti a presentarsi per rendere interrogatorio, emessi dalla Procura di Agrigento, sono stati notificati dalla guardia di finanza a funzionari e dirigenti della Provincia. I provvedimenti riguardano impiegati dell'ufficio tecnico, dell'Ambiente e della Cultura. Al centro dell'inchiesta ci sarebbero accertamenti su alcune fatture, per le quali e' stato chiesto il pagamento, che, secondo l'ipotesi della Procura, non sono state sufficientemente motivate: alcune sarebbero incomplete e mancherebbero anche della dicitura Provincia regionale.

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