GIORNALE DI SICILIA
Questa mattina conferenza di servizi sull'istruzione
Si terrà oggi alle11.30, nella sala della presidenza della Provincia Regionale la conferenza di servizi convocata dal presidente D'Orsi e dall'assessore alla Pubblica Istruzione Nicoletta Marchese per la razionalizzazione delle rete scolastica provinciale (2012-2013). Alla conferenza di servizi sano stati invitati a partecipare i rappresentanti dei sindacati della scuola e il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Antonio Gruttadauria.
Workshop su turismo e congressi
E' partito sabato sera alle Stoai, la presentazione del workshop sul turismo congressuale organizzato dall'assessorato provinciale al turismo, iniziativa che è poi proseguita ieri al palacongressi del Villaggio Mosè, dove si sono potuti incontrare gli operatori turistici del territorio e i buyers venuti da tutta Italia per approfondire l'offerta fornita, in una delle province con maggiore patrimonio archeologico e culturale. "La scommessa che vogliamo vincere è quella di destagionalizzare la domanda turistica - ha spiegato Angelo Biondi Assessore al Turismo della Provincia - per tale ragione abbiamo organizzato questa iniziativa. Il turismo congressuale si svolge generalmente in periodi di bassa stagione e permette flussi assai utili ai nostri albergatori».
Vigilanza sulle spiagge - Al via servizio sul litorale
Partirà il prossimo 7 luglio il servizio di vigilanza e salvataggio che il Comune garantisce lungo le spiagge libere. Seppure, almeno al momento, si tratti di 4 postazioni e non più di 5, per via della riduzione delle somme a disposizione. A comunicarlo è l'assessore Rosalda Passarello che ci tiene a precisare l'obbligo per gli stabilimenti balneari lungo il litorale di San Leone (molti chioschi sono autorizzati a gestire la porzione di spiaggia antistante) di dotarsi di assistenti alla balneazione. A controllare che la norma venga rispettata, annuncia l'amministratrice, sarà la polizia municipale fin dall'avvio del servizio. Ad aggiudicarsi la gara per l'affidamento, per il secondo anno consecutivo, è stata la ditta "Mediterranea M.B.O. Soc. Coop." i cui operatori, nella passata stagione balneare, hanno contribuito al salvataggio di diverse vite. Il servizio per l'estate 2011, come sempre cofinanziato dalla Provincia, avrà la dorata di due mesi e prevede la collocazione di 4 postazioni di avvistamento con personale qualificato, per un totale di 16 assistenti bagnanti. Le postazioni verranno collocate nelle zone di Zingarello, Caos, Dune, e lungo il viale delle Dune. Il valore dell'appalto, (in attesa di sapere con ufficialità quale sia stata l'offerta dell'aggiudicataria) con la modalità del ribasso d'asta, era stimato in circa 83mila euro Iva con una base d'asta di circa 16mila euro più Iva per le spese generali, dell'utile d'impresa e del costo di ammortamento, a cui si aggiungevano circa 67 mila euro più iva, non soggetti a ribasso perché destinati alle remunerazioni del personale.
SPIAGGE
Assistenza ai bagnanti, la gara slitta a domani
Due cooperative hanno presentato offerte per il servizio di assistenza e salvataggio nelle spiagge. Il dirigente comunale Aldo Misuraca ieri ha acquisto la documentazione presentata dalla "Ulisse" di Porto Empedocle e dalla Letizia" di Marsala e rinviato l'aggiudicazione a domani. A questo punto non è detto che cotto sabato prossimo, a stagione estiva abbondantemente iniziata, il servizio possa essere avviato. "Noi faremo il possibile - dice Misuraca - ma, al più tardi, inizierà lunedì prossimo", L'importo a base d'asta è di poco inferiore a centomila euro ed è previsto il servizio per 60 giorni. Il Comune ha già stabilito le zone nelle quali far collocare le torrette di salvataggio. Bisognerà attendere, però, l'aggiudicazione della gara. Lo scorso anno la conclusione prima dei 60 giorni previsti ha determinato non poche reazioni, In particolare, l'associazione "Popolari per Sciacca" con il presidente Stefano Scaduto, ha attaccato, parlando di "violazione del bando della gara aggiudicata e della legge regionale", e invitando l'amministrazione a "rendere noti i dati e gli atti d'accordo dei Comune con la ditta Ulisse". Tutto regolare per l'assessore comunale alla Sanità, Gianfranco Vecchio: "Il servizio - ha dichiarato - è costato 100 mila euro anziché 125 mila come nel passato, ma del 25 per cento di contributo che avremmo dovuto ricevere dalla Provincia sono arrivati soltanto 15 mila euro. E non c'è ancora traccia del 50 per cento a carico della Regione".
Regione, flop della riforma dei rifiuti - I sindaci bocciano le nuove società
Inevitabile che l'Ars, entro l'anno, modifichi la legge. Scala, dell'Anci, spiega che «la Regione è inadempiente e non può commissariare i Comuni».
PA LE R M O. Il 30 giugno era l'ultimo giorno utile per la costituzione delle Srr, le società di capitali che dovevano sostituire i vecchi Ato rifiuti. Ma quasi nessuno dei Comuni siciliani ha dato il proprio via libera e di queste società neanche una ha visto la luce. E' il segnale del flop della riforma dei rifiuti, approvata nella primavera del 2010 e rimasta praticamente al palo. Le nuove società di gestione non sono nate e quelle vecchie, gli Ato, chiuderanno la loro attività a fine anno. A questo punto è quasi scontato che l'Ars sia obbligata a riformare la riforma prima della fine dell'anno. Entro giovedì scorso i consigli comunali avrebbero dovuto approvare lo schema di statuto della nuova Srr pubblicato dalla Regione l'8 aprile. Ma sindaci e consiglieri comunali si sono messi di traverso. Un chiaro messaggio che Matteo Cocchiara, presidente dell'Asael (associazione degli amministratori degli enti locali), sintetizza così: «Non c'è certezza della copertura dei vecchi debiti degli Ato e non ci sono garanzie sulla gestione dei servizio che verrà fuori dall'attuazione della riforma". I sindaci hanno di fatto bocciato una riforma approvata all'unanimità all'Ars Anche perchè la legge prevede che i sindaci non possono partecipare al consiglio di amministrazione delle nuove società malgrado i Comuni amministrati ne facciano parte. La riforma varata all'Ars aveva previsto il caso che qualche Comune non approvasse la costituzione delle Srr: l'articolo 14 imporrebbe in questo caso il commissariamento. Ma commissariare praticamente tutta la Sicilia sarebbe impossibile. E infatti l'assessore regionale Giosuè Marino punta ancora sul dialogo con i sindaci: «Stiamo raccogliendo dati per fare il punto e avviare il necessario confronto con l'Anci per superarne le riserve. Poi porterò il caso in giunta». L'Anci, l'associazione dei sindaci di cui è vicepresidente Giacomo Scala, chiede il ritorno all'Ars: «Non si può commissariare i Comuni. Anche perchè la stessa Regione è inadempiente visto che la costituzione delle Srr doveva avvenire dopo l'approvazione del piano regionale dei rifiuti, che invece non è mai stato approvato». Scala aggiunge che «serve una nuova legge e l'Anci ha già lavorato alla propria proposta di modifica», In ogni caso la riforma è anche sotto la minaccia giudiziaria: «Abbiamo fatto un ricorso al Tar e uno al presidente della Regione contro il decreto dell'8 aprile» conclude Scala. Con la riforma al palo restano in bilico tutti i servizi: le nuove società avrebbero dovuto bandire gli appalti, che i Comuni avrebbero poi sfruttato sul proprio territorio. Nè potranno farlo i vecchi Ato, che sono in fase finale di liquidazione.
A questo punto in assessorato è l'ora delle scelte, Anche perchè su tutta la vicenda si incastra anche il recente referendum sulla gestione privata dei servizi pubblici: una consultazione che riguardava anche il settore dei rifiuti. Parte delle norme abrogate col referendum erano a base anche della riforma regionale: «Ci stiamo chiedendo - spiega Maria Antonietta Bullara, capo di gabinetto dell'assessore Marino - se le norme regionali sono compatibili con la normativa rimasta in vita dopo il referendum. Abbiamo chiesto al ministero dell'Ambiente di fornire un quadro della normativa ancora vigente e stiamo partecipando ai tavolo creato a Roma«. Una delle domande è se le Srr, intese come società di capi tali siano ancora possibili, o se non debbano essere trasformate in consorzi di Comuni. Se così sarà, servirà una nuova legge al l'Ars. E i tempi si allungano.
Gesa Ag2, da oggi chiude la discarica - Catanzaro chiede i 7 milioni di euro
L'impresa vanta un credito importante nei confronti delle società d'ambito che, essendo in liquidazione, non ha la disponibilità economica per far fronte ai debiti.
E adesso viene il bello. Dopo essere riuscito ad evitare in extremis lo sciopero di due giorni degli operatori ecologici, per il commissario liquidatore della Gesa Teresa Restivo, si è aperta ieri una settimana complicata. Infatti la ditta Catanzaro che gestisce le discarica di Siculiana, lascerà chiusi ai mezzi daell'Ato Ag2 i cancelli dell'impianto. Il tutto a tempo determinato, si spera il più breve possibile. Per impresa, sono ormai troppi i crediti non riscossi, qualcosa come 7 milioni di euro. Tanti, forse troppi, per una società in liquidazione ed un ato che pare non voglia sentirne di formare le Rss, previste per altro dalla legge di riforma del settore voluta dall'attuale governo regionale e attualmente disattesa. Fino ad ora, una sola riunione, con la maggioranza dei sindaci assenti. Poi il nulla, il silenzio, il vuoto. quasi come se i problema non esistesse. E invece il problema esiste e da domani oltre a vedersi, si sentirà. La Restivo aveva proposto alla Catanzaro di versare un milione di euro per la fine di luglio e un altro entro la fine di agosto. Ma l'impresa che aveva rilanciato chiedendo di discutere su cessioni di credito e piano di rientro non ci sta e oggi, almeno stante a ieri sera, chiuderà i cancelli mettendo la Gesa nelle condizioni di trovare un'altra discarica dove conferire in attesa di tempi migliori. «Duole prendere atto - avevano scritto la scorsa settimana i vertici della Catanzaro al Commissario Restivo - delle mancanza dei pagamenti della Gesa nei nostri confronti di fronte al costante e quotidiano peggioramento di una situazione che rischia di compromettere il conferimento dei rifiuti per i Comuni soci della Gesa. Negli ultimi mesi, i continui e ripetuti richiami da parte della Catanzaro costruzioni Srl non hanno sortito alcun effetto. Gli omessi pagamenti hanno determinato il raggiungimento di un debito che ammonta a oltre 7.054.317 euro, oltre interessi moratori e maggiori danni. Tutto ciò nonostante, come è opportuno precisare, la Geso Spa ed i comuni soci abbiano l'obbligo di pagare entro 39 giorni le fatture relative al servizio di smaltimento ricevuto. In verità, tale termine non è mai stato rispettato, anzi è sempre stato ampiamente superato, considerato che i tempi medi di pagamento delle fatture hanno sempre oscillato tre un minimo di 90 giorni per il 2008 ad un massimo di 243 giorni per il 2011, passando per i 190 giorni dell'anno 2009 e i 201 dell'anno 2010. Intanto, stamattina gli operatori ecologici dovrebbero raccogliere la spazzatura e lasciarla nei camion in attesa di sapere cosa fare, ma per domani, se la discarica rimarrà chiusa, sarà un vero problema. Per tutti.
LA SICILIA
PALMA DI MONTECHIARO
I «Lealisti» di D'Orsi hanno la loro «roccaforte»
PALMA DI MONTECHIARO. Dopo la presentazione ad Agrigento del suo movimento politico denominato "Lealisti", il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, esponente politico palme- se, proprio nella sua cittadina registra le prime importanti adesioni con le quali evidentemente mira a creare una roccaforte elettorale, in vista dei prossimi cimenti politici che potrebbero essere anticipati con la strisciante crisi nei Governi nazionale e regionale. Al momento l'unico esponente politico che ha aderito ai Lealisti è l'attuale capogruppo dell'Mpa Rosario Bruna, dipendente della Provincia regionale e considerato uno dei fedelissimi della prima ora della azione politica di Eugenio D'Orsi, sin da quando cioè il presidente militava nelle fila del Nuovo Psi. Rosario Bruna ha confermato che nell'aula consiliare di Palazzo degli Scolopi, a partire della prossima seduta, si presenterà sotto l'egida dei Lealisti, rinunciando così alla carica di capogruppo dell'Mpa. Ma del movimento autonomista di cui è leader in provincia l'on. Roberto Di Mauro, voci fondate serpeggianti negli ambienti politici palmesi indicano altri 3 esponenti pronti a transitare nel nuovo schieramento d'orsiano. Accanto infatti a Rosario Bruna, sarebbero infatti in procinto di fare parte dei Lealisti i consiglieri comunali Rosario Catania, Saro Cutaia e Salvatore Castronovo. Quest'ultimo, dei 3 colleghi, è il più sicuro accreditato a confluire nei Lealisti, per avere già abbandonato il partito di Forza del sud e l'on. Michele Cimino di cui, fino a pochi mesi fa, venivano espresse lodi sperticate. Il consigliere comunale Salvatore Castronovo è infatti legatissimo all'ex assessore provinciale, il palmese Stefano Castellino, uno dei primi esponenti della costituzione del movimento politico che si intesta al presidente Eugenio D'Orsi, di cui è consulente per i problemi dell'ambiente. Altro seguace di Stefano Castellino è l'attuale vice sindaco Angelo Cottitto, anch'egli fautore della costituzione dei Lealisti ed ex appartenente alla linea politica dell'on. Michele Cimino. Dopo il passaggio nei Lealisti di Bruna e quello probabile di Catania e Cutaia, il gruppo consiliare dell'Mpa potrebbe essere rappresentato solo dai consiglieri Vincenzo Pace e Gaetano Vitello, mentre Salvatore Montalto, eletto anch'egli nella lista dell'Mpa, ha confermato che manterrà la sua posizione di indipendente.
COMUNE. Imminente il varo della nuova Giunta. E il sindaco Zambuto promette...
Città al di sopra dei partiti
La nuova giunta comunale sarà pronta nel giro di qualche giorno e, con l'accordo dell'Udc nazionale, manterrà il principio di mettere la città al di sopra dei partiti. Parola di Marco Zambuto il quale scatta l'ipotesi del terzo polo addossandone la colpa al Mpa agrigentino, a cominciare da D'Orsi e Di Mauro. «La settimana scorsa - precisa il sindaco - ho incontrato Cesa, Casini e D'Alia ai quali ho spiegato la situazione agrigentina e la necessità di recuperare la nostra azione originaria in relazione alla specificità locale. Grazie a quell'azione la mia amministrazione ha impedito che la città continuasse ad essere saccheggiata e derubata. Non possiamo importare ad Agrigento l'accordo regionale o nazionale perché ingabbieremmo la città, mentre quest'ultima ha bisogno dei contributo di tutti. Ho sottolineato come da parte mia ci sia stata un'apertura al Mpa in occasione dell'elezione del presidente del Consiglio comunale, mentre Di Mauro e D'Orsi hanno tenuto fuori alla Provincia l'Udc ufficiale malgrado ci fossero stati numerosi incontri per pervenire ad un accordo. Non solo, ma in quella occasione D'Orsi disse di non conoscere nè Zambuto, né Firetto e nemmeno D'Alia. Non credo nemmeno alla promessa che hanno fatto di recente che inseriranno un assessore segnalato ufficialmente dall'Udc».
Quindi la decisione d varare una giunta sganciata da terzo polo è condivisa dall'Udc?
«Certamente. Voglio aggiungere che hanno tentato di creare una spaccatura tra me e Lillo Firetto, ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno: io ed il sindaco di Porto Empedocle abbiamo una posizione univoca».
Dunque nella nuova giunta dovrebbero entrare certamente Pdl e Pid, come anticipato nei giorni scorsi. A tal proposito quest'ultimo partito ha designato Giuseppe Gramaglia e Salvatore Cinquemani come assessori, ma non è detto che il Pid abbia due posti in giunta. Zambuto potrebbe anche fame entrare uno per ciascuno come rappresentanza. D'altra parte bisognerà trovare lo spazio anche per Fli, che avrebbe detto si al progetto del sindaco designando l'ingegnere Ciro Messina, mentre anche l'Api avrebbe aderito per cui del nuovo esecutivo dovrebbe far parte anche Alfonso Montana. Difficilmente invece farà parte della maggioranza Forza del Sud, mentre, stando alle dichiarazioni di Zambuto, è da escludere la presenza del Mpa. Anche il Pd sembra decisamente destinato a rimanere all'opposizione.
Fogne a mare: sette Comuni in "lista nera" Ue
A causa della mancata costruzione di depuratori per le acque reflue in molti comuni siciliani, tra cui 7 della nostra provincia, la Regione siciliana verrà condannata dalla Corte di Giustizia Europea. Le aree in questione del nostro territorio sono Agrigento, Sciacca, Menfi, Ribera. Porto Empedocle, Favara e Palma di Montechiaro. Tale comunicazione viene diffusa e commentata, tramite nota, da Lillo Miccichè coordinatore provinciale di Agrigento Sinistra Ecologia e Libertà, Il coordinatore di SeI si sofferma sulla problematica anche dopo la rilevante iniziativa di protesta, venerdì scorso, contro l'inquinamento del mare di San Leone che ha visto la partecipazione di molti cittadini.".., nella lista nera scrive Miccichè - stilata dalla Commissione Europea sul mancato rispetto della legislazione comunitaria sulle acque reflue compaiono complessivamente 178 Comuni italiani tutti sotto inchiesta, di questi il 73% sono nell'Italia meridionale (la parte del leone la fanno Sicilia, Campania e Calabria). Dei 178 comuni che violano le direttive europee sulla mancata tutela ambientale e sui riciclo delle acque bianche e nere, la nostra Regione è la più inadempiente, mentre della provincia di Agrigento risultano segnalate alla Corte di Giustizia 7 grossi comuni, in testa il comune capoluogo e le sue periferie, quindi le città di Menfi, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Favara e Palma di Montechiaro, per i quali molto probabilmente l'organo di giustizia amministrativa della comunità europea condannerà la Regione Sicilia che fino ad oggi non ha posto in essere provvedimenti per evitare il versamento fognario direttamente a mare. Il coordinatore di SeL sostiene che la condanna peserà finanziariamente sui contribuenti siciliani e quindi anche su quelli agrigentini. Anche se le sanzioni pecuniarie non si tramuteranno in provvedimenti di attivazione per la realizzazione di depuratori, si spera che però diano un certo impulso all'avvio di programmi costruttivi.
EMERGENZE. La ditta Catanzaro vuole il saldo dei crediti ma la Gesa soldi non ne ha
Discarica chiusa, torna l'incubo rifiuti
Stamattina la spazzatura nei vari cassonetti disseminati nei diciannove comuni di Gesa verrà regolarmente prelevata ma quasi certamente non potrà essere conferita in discarica. Sono state infruttuose, infatti, le trattative tra il liquidatore di Gesa Teresa Restivo e l'impresa Catanzaro che la gestisce, Quest'ultima è creditrice di ben nove mensilità e non intende più aspettare, per recuperare quanto le è dovuto. «Il problema - spiega Fabio Catanzaro - è che non ci vengono fatte nemmeno delle proposte concrete sulle quali discutere, Ci è stato semplicemente chiesto di aspettare ancora, ma con quali finalità? Peraltro anche il piano di rientro che era stato concordato a febbraio, secondo il quale avrebbero dovuto corrisponderci 500 mila euro al mese, non è stato rispettato e dopo una somma iniziale non abbiamo vi sto più nulla», «il problema è che abbiamo la classica coperta stretta - ha spiegato Teresa Restivo (la quale peraltro domenica scorsa è uscita miracolosamente illesa da un pauroso incidente stradale sulla Sciacca-Palermo) - da una parte tamponiamo un'emergenza e dall'altra se ne apre una nuova». Il problema è che soldi non ce ne sono e quindi è difficile fare delle proposte concrete che possano scongiurare la chiusura della discarica. Ieri pomeriggio si è mosso anche il sindaco Zambuto, l'unico - a quanto sembra - che sta manifestando interesse alla vicenda. Dagli altri nessuna notizia ed anche questa inerzia probabilmente sta inducendo la Catanzaro a rifiutare il conferimento dei rifiuti provenienti dai comuni di Gesa. Dunque, da domani, con in corso i festeggiamenti per San Calogero, la spazzatura resterà agli angoli delle strade.
SOLE 24 ORE
MANOVRA. Verso il Senato
Già nel mirino pensioni e riduzioni agli enti locali
ROMA. Ufficialmente il refrain è questo: troppo presto per parlare di emendamenti visto che la manovra è arrivata a deputati e senatori solo ieri dopo l'invio al Colle. Ma, lontano dai taccuini, i riflettori di Pdl e Lega sono già accesi su alcuni punti: su tutti, pensioni, rinnovabili e tagli agli enti locali. Con una premessa non da poco perché se ci sarà il voto di fiducia, il margine di intervento, ammettono in molti, «sarà azzerato». La manovra arriverà in commissione al Senato la prossima settimana ed è dunque da lì che partirà l'assalto alla diligenza. A cominciare dalle pensioni e dal capitolo rivalutazione. Su questo il malcontento è palpabile e Giuliano Cazzola (Pdl), presidente della commissione Lavoro, dà voce a un fronte trasversale quando ribadisce che "un intervento in Senato è opportuno". E il leghista Massimo Garavaglia, vicepresidente della Bilancio al Senato, fa capire che pure il Carroccio vigila anche se «aspettiamo di vedere le carte prima di qualsiasi valutazione». L'esito del match è dunque sospeso inattesa di capire dove Cadrà la tagliola, mentre sull'innalzamento "soft" dell'età pensionabile delle lavoratrici private la Lega segna un punto a favore.
Il pressing è dunque fortissimo e, secondo autorevoli fonti della maggioranza, il governo avrebbe già chiesto all'Inps «nuove ipotesi» sulle pensioni che potrebbero diventare emendamenti della maggioranza alla manovra. Ma altre modifiche potrebbero riguardare i tagli agli enti locali, dove i mal di pancia non si contano. «In una manovra di 47 miliardi avverte Garavaglia - i tagli devono esserci, ma non per chi si è comportato bene». La guardia della Lega resta poi alta anche sul capitolo imprese (la richiesta è più semplificazioni e agevolazioni per chi produce) e sulle rinnovabili: nell'ultima versione del Dl il taglio degli incentivi (sponsorizzato invece dalla Lega) non c'è. «In questo settore - avverte Garavaglia - c'è il caos. Noi vogliamo mettere ordine».
Canicattìweb
Canicattì, la soddisfazione di Ivan Paci per l'elezione di Alfano alla guida del PdL Nazionale.
"Angelino Alfano , acclamato all'unanimità Segretario Politico Nazionale del PDL. Eravamo la anche noi Agrigentini ,Mario Lazzano e Ivan Paci ad acclamare il nostro leader nella qualità di Componenti del Consiglio Nazionale. E' stato un trionfo per Angelino Alfano- una grande soddisfazione essere la ad assistere all'avvenimento epocale alla Presenza di Silvio Berlusconi nel vedere un nostro concittadino salire i livelli apicali nel partito".Con queste parole i consiglieri provinciali di Agrigento del Pdl, Lazzano e Paci, esprimono grandissima soddisfazione per la nomina di Angelino Alfano. "Ci inorgoglisce - aggiungono - come dirigenti periferici del PDL e come Agrigentini. Alfano saprà certamente dare quel necessario impulso per il rilancio politico e di governo in questi due ultimi intensi anni di Legislatura per ritornare a vincere nel 2013. "Meritocrazia e Primarie, Regole e Sanzioni" sono stati questi i temi trattati durante uno dei passaggi del discorso all'Auditorium della Conciliazione".
"E' necessario - concludono - dare una scossa al governo sulle questioni che attanagliano la società Italiana ad iniziare dalla riforma fiscale,al lavoro,alla precarietà ed al Piano per il Sud con la realizzazione delle infrastrutture. Siamo certi che Angelino Alfano saprà dall'alto della sua esperienza,della sua preparazione e dell'impegno quotidiano collaudato negli anni,dare entusiasmo interpretando al meglio il sentire comune di tutti coloro i quali si riconoscono nell'area di centrodestra in Italia. Il compito che lo attende è gravoso ma allo stesso tempo esaltante per ritornare davvero a far politica con entusiasmo ed iniziare alla vera organizzazione del Partito , un partito aperto a tutti i moderati e a tutti quelli che con spirito di servizio voglio contribuire al rilancio del PDL. Primarie dal basso attraverso regole precise per tutti i livelli di elezioni dal Sindaco al Premier. No al partito delle tessere si al partito della militanza e del servizio".
AGRIGENTOWEB
Gallo scrive a D'Orsi: "Più incisività contro il rigassificatore"
Il consigliere provinciale di Agrigento de La Destra, Roberto Gallo ha annunciato una interrogazione nella quale si chiede al presidente D'Orsi di rispettare la contrarietà espressa dal Consiglio provinciale e di tenere conto della costituzione dell'Ente come Parte Civile. Nel ribadire il totale dissenso sulla realizzazione dell'opera, Gallo chiede di sapere cosa ha fatto il presidente della Provincia D'Orsi per rispettare l'orientamento del Consiglio Provinciale e come intende rimediare al tempo perduto alla luce del fatto - sostiene - che sono stati disattesi tutti i deliberati del Consiglio provinciale.
Carmelo D'Angelo: «D'Orsi lasci il Mpa e sia sintesi tra Berlusconi e Lombardo»
Questa settimana il consigliere provinciale, Carmelo D'Angelo, ha incontrato gli amici del collegio di Licata per discutere della situazione politica generale ed in particolare quella della provincia di Agrigento. Al termine di questi incontri, a cui hanno partecipato consiglieri comunali ed amministratori dei comuni del collegio, lo stesso consigliere ha diramato una nota che di seguito riportiamo: «Appare necessario rilanciare l'azione politico - amministrativa della provincia di Agrigento» - ha dichiarato il presidente della commissione Ll.Pp. della provincia «con progetti che concretamente rilancino il territorio e che si realizzino in tempi certi». «Il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi,» - ha esortato D'Angelo - «farebbe bene a sganciarsi dal Movimento per l'Autonomia che rischia di farlo scivolare irrimediabilmente a sinistra, andare oltre i partiti e siglare un patto con tutte le forze che hanno a cuore le sorti della provincia».
«Sono maturi i tempi per abbandonare le formule tecniche e ridare dignità alla politica», - ha dichiarato ancora il consigliere provinciale «cercando di interloquire sia con il governo nazionale che con il governo regionale per portare risorse ed infrastrutture in provincia di Agrigento».
«Essere parte in una diatriba politica e non sintesi di una proposta politica» - ha concluso Carmelo D'Angelo - «significherà rinunciare all'aeroporto, all'ammodernamento della SS189 e a tutte quelle iniziative che, ove realizzate, possono riscattare la nostra terra».
PDL: consiglieri provinciali Zarbo e Lo Leggio su nomina Alfano
I consiglieri provinciali del Pdl, Gioacchino Zarbo e Calogero Lo Leggio, esprimono compiacimento per la nomina di Angelino Alfano a segretario nazionale del partito, sempre più radicato nei valori europeisti della tradizione dei partiti popolari europei.
"Si tratta di una scelta - dicono - che premia l'attività, il ruolo, la capacità politica e di mediazione di un giovane figlio di questa terra che guarda a lui con garbo, rispetto, speranza, fermamente convinta di potere essere guidata nei virtuosi percorsi di crescita e sviluppo".
AGRIGENTOFLASH
Rete scolastica, domani conferenza di servizi con i sindacati
E' in programma domani 5 luglio, alle ore 11,30, nella sala della Presidenza della Provincia Regionale la conferenza di servizi convocata dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e dall'Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione Nicoletta Marchese per la razionalizzazione delle rete scolastica provinciale (2012-2013). Alla conferenza di servizi sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dei sindacati della scuola e il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Antonio Gruttadauria. Si tratta del primo adempimento della Provincia dopo la pubblicazione, lo scorso mese di maggio, del Decreto dell'Assessore Regionale all'Istruzione e Formazione Professionale, Mario Centorrino, sulla razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica a valere dal 2012-2013.
Manovra, Lombardo: "Una mazzata per la Sicilia"
"Il governo nazionale coniuga il verbo del risanamento mettendo le mani in tasca ai siciliani e all'intero Mezzogiorno mentre insiste con un federalismo ingiusto e penalizzante per il meridione, riducendo al minimo le perequazioni . La manovra da 47 mln dispieghera' effetti micidiali su bilanci della Regione, delle province regionali e dei comuni che verranno letteralmente falcidiati rendendo arduo il risanamento che stiamo portando avanti tra mille difficolta'. Una vera e propria mazzata. Mi chiedo dove si trovavano i ministri e i parlamentari siciliani quando sono stati approvati questi decreti. Oggi piu' che mai occorre che le Regioni del Sud facciano fronte comune" lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, commentando le prime analisi relative all'impatto che la manovra avra' sui conti della Regione e degli enti locali isolani. "Nel biennio 2013-2014 - prosegue Lombardo - su Regioni ed enti locali graveranno tagli per ulteriori 9,3 miliardi (un quinto della manovra). In particolare, alle regioni arriveranno 5,4 miliardi in meno, di cui 2,4 a carico delle ordinarie e 3 a carico di quelle a statuto speciale (1 miliardo di euro nel 2013 e due miliardi l'anno successivo), e delle province autonome di Trento e Bolzano, che si aggiungono a quelli gia' fissati dalla manovra del 2010. Gli altri 4,2 miliardi arriveranno dalle province (1,2 miliardi) e dai comuni (3 miliardi). La decurtazione delle risorse gravera' soprattutto su Sicilia e Sardegna: il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo - previsti dal decreto sul federalismo municipale - sara' ridotto di 3 miliardi, sempre nel biennio 2013-2014, rendendo squilibrato un federalismo fiscale gia' penalizzante per il Mezzogiorno e le sue isole". "In particolare - continua il governatore - si prevede (art.21 ddl) che il fondo sperimentale di riequilibrio, come determinato dalla normativa sul federalismo fiscale municipale (art. 2 d.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23), nonche' il fondo perequativo (previsto dall'art. 13 del medesimo d.Lgs), ed i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione Irpef, dovuti ai comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sono ridotti di 1.000 milioni di euro per l'anno 2013 e di 2.000 milioni di euro annui per gli anni 2014 e successivi e cosi' pure il fondo sperimentale di riequilibrio, (previsto dall'art.21 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68) ed il fondo perequativo (di cui all'art. 23 del medesimo d.Lgs.) ed i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione Irpef, dovuti alle province della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, nell'ambito della disciplina sul federalismo fiscale applicato alle province, siano ridotti di 400 milioni di euro per l'anno 2013 e di 800 milioni di euro annui per gli anni 2014 e successivi". "Comuni e province siciliane - sottolinea - dovranno cosi' rinunciare nel 2013-2014 a circa 3,5 md di trasferimenti perequativi. Dalle simulazioni preparate dagli uffici risulta che gli obblighi di miglioramento del saldo fra entrate e uscite ammontano, per la sola Regione siciliana, a oltre 2 miliardi che si sommano ai seicento milioni gia' previsti della precedente manovra 2010 e al miliardo di euro di tagli sul programma Fas assegnato alla Sicilia (cifra che si raggiunge con l'ulteriore decurtazione di 360 milioni), e siamo a quasi 3,6 miliardi. Se a questo sommiamo poi i tagli per comuni e province regionali, per il periodo 2011-2014, superiamo complessivamente i 7 miliardi di riduzioni di risorse statali per i siciliani.E' un massacro, non possiamo subirlo!"
PERLACITTA'
La soddisfazione di Lazzano e Paci per l'elezione di Alfano alla guida del Pdl
"Angelino Alfano , acclamato all'unanimità Segretario Politico Nazionale del PDL. Eravamo la anche noi Agrigentini ,Mario Lazzano e Ivan Paci ad acclamare il nostro leader nella qualità di Componenti del Consiglio Nazionale. E' stato un trionfo per Angelino Alfano-una grande soddisfazione essere la ad assistere all'avvenimento epocale alla Presenza di Silvio Berlusconi nel vedere un nostro concittadino salire i livelli apicali nel partito".Con queste parole i consigglieri provinciali di Agrigento del Pdl, Lazzanoe Paci, esprimono grandissima soddisfazioneper la nomina di Angelino Alfano. "Ci inorgoglisce - aggiungono - come dirigenti periferici del PDL e come Agrigentini. Alfano saprà certamente dare quel necessario impulso per il rilancio politico e di governo in questi due ultimi intensi anni di Legislatura per ritornare a vincere nel 2013. "Meritocrazia e Primarie, Regole e Sanzioni" sono stati questi i temi trattati durante uno dei passaggi del discorso all'Auditorium della Conciliazione". "E' necessario - cocnludono - dare una scossa al governo sulle questioni che attanagliano la società Italiana ad iniziare dalla riforma fiscale,al lavoro,alla precarietà ed al Piano per il Sud con la realizzazione delle infrastrutture. Siamo certi che Angelino Alfano saprà dall'alto della sua esperienza,della sua preparazione e dell'impegno quotidiano collaudato negli anni,dare entusiasmo interpretando al meglio il sentire comune di tutti coloro i quali si riconoscono nell'area dicentrodestra in Italia. Il compito che lo attende è gravoso ma allo stesso tempo esaltante per ritornare davvero a far politica con entusiasmo ed iniziare alla vera organizzazione del Partito ,un partito aperto a tutti i moderati e a tutti quelli che con spirito di servizio voglio contribuire al rilancio del PDL. Primarie dal basso attraverso regole precise per tutti i livelli di elezioni dal Sindaco al Premier. No al partito delle tessere si al partito della militanza e del servizio".
Lombardo: "Il Governo nazionale risana i conti mettendo le mani in tasca ai siciliani"
Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, commentando le prime analisi relative all'impatto che la manovra avra' sui conti della Regione e degli enti locali isolani, afferma: "Il governo nazionale coniuga il verbo del risanamento mettendo le mani in tasca ai siciliani e all'intero Mezzogiorno mentre insiste con un federalismo ingiusto e penalizzante per il meridione, riducendo al minimo le perequazioni . La manovra da 47 mln dispieghera' effetti micidiali su bilanci della Regione, delle province regionali e dei comuni che verranno letteralmente falcidiati rendendo arduo il risanamento che stiamo portando avanti tra mille difficolta'. Una vera e propria mazzata. Mi chiedo dove si trovavano i ministri e i parlamentari siciliani quando sono stati approvati questi decreti. Oggi piu' che mai occorre che le Regioni del Sud facciano fronte comune".
"Nel biennio 2013-2014 - prosegue Lombardo - su Regioni ed enti locali graveranno tagli per ulteriori 9,3 miliardi (un quinto della manovra). In particolare, alle regioni arriveranno 5,4 miliardi in meno, di cui 2,4 a carico delle ordinarie e 3 a carico di quelle a statuto speciale (1 miliardo di euro nel 2013 e due miliardi l'anno successivo), e delle province autonome di Trento e Bolzano, che si aggiungono a quelli gia' fissati dalla manovra del 2010. Gli altri 4,2 miliardi arriveranno dalle province (1,2 miliardi) e dai comuni (3 miliardi). La decurtazione delle risorse gravera' soprattutto su Sicilia e Sardegna: il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo - previsti dal decreto sul federalismo municipale - sara' ridotto di 3 miliardi, sempre nel biennio 2013-2014, rendendo squilibrato un federalismo fiscale gia' penalizzante per il Mezzogiorno e le sue isole".
"In particolare - continua il governatore - si prevede (art.21 ddl) che il fondo sperimentale di riequilibrio, come determinato dalla normativa sul federalismo fiscale municipale (art. 2 d.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23), nonche' il fondo perequativo (previsto dall'art. 13 del medesimo d.Lgs), ed i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione Irpef, dovuti ai comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sono ridotti di 1.000 milioni di euro per l'anno 2013 e di 2.000 milioni di euro annui per gli anni 2014 e successivi e cosi' pure il fondo sperimentale di riequilibrio, (previsto dall'art.21 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68) ed il fondo perequativo (di cui all'art. 23 del medesimo d.Lgs.) ed i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione Irpef, dovuti alle province della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, nell'ambito della disciplina sul federalismo fiscale applicato alle province, siano ridotti di 400 milioni di euro per l'anno 2013 e di 800 milioni di euro annui per gli anni 2014 e successivi".
"Comuni e province siciliane - sottolinea - dovranno cosi' rinunciare nel 2013-2014 a circa 3,5 md di trasferimenti perequativi. Dalle simulazioni preparate dagli uffici risulta che gli obblighi di miglioramento del saldo fra entrate e uscite ammontano, per la sola Regione siciliana, a oltre 2 miliardi che si sommano ai seicento milioni gia' previsti della precedente manovra 2010 e al miliardo di euro di tagli sul programma Fas assegnato alla Sicilia (cifra che si raggiunge con l'ulteriore decurtazione di 360 milioni), e siamo a quasi 3,6 miliardi. Se a questo sommiamo poi i tagli per comuni e province regionali, per il periodo 2011-2014, superiamo complessivamente i 7 miliardi di riduzioni di risorse statali per i siciliani.E' un massacro, non possiamo subirlo!"
LAVALLEDEITEMPLI
La soddisfazione di Lazzano e Paci per l'elezione di Alfano alla guida del P.d.l. Nazionale
"Angelino Alfano, acclamato all'unanimità Segretario Politico Nazionale del PDL. Eravamo la anche noi Agrigentini ,Mario Lazzano e Ivan Paci ad acclamare il nostro leader nella qualità di Componenti del Consiglio Nazionale. E' stato un trionfo per Angelino Alfano- una grande soddisfazione essere la ad assistere all'avvenimento epocale alla Presenza di Silvio Berlusconi nel vedere un nostro concittadino salire i livelli apicali nel partito".Con queste parole i consiglieri provinciali di Agrigento del Pdl, Lazzano e Paci, esprimono grandissima soddisfazione per la nomina di Angelino Alfano. "Ci inorgoglisce - aggiungono - come dirigenti periferici del PDL e come Agrigentini. Alfano saprà certamente dare quel necessario impulso per il rilancio politico e di governo in questi due ultimi intensi anni di Legislatura per ritornare a vincere nel 2013. "Meritocrazia e Primarie, Regole e Sanzioni" sono stati questi i temi trattati durante uno dei passaggi del discorso all'Auditorium della Conciliazione". "E' necessario - concludono - dare una scossa al governo sulle questioni che attanagliano la società Italiana ad iniziare dalla riforma fiscale,al lavoro,alla precarietà ed al Piano per il Sud con la realizzazione delle infrastrutture. Siamo certi che Angelino Alfano saprà dall'alto della sua esperienza,della sua preparazione e dell'impegno quotidiano collaudato negli anni,dare entusiasmo interpretando al meglio il sentire comune di tutti coloro i quali si riconoscono nell'area di centrodestra in Italia. Il compito che lo attende è gravoso ma allo stesso tempo esaltante per ritornare davvero a far politica con entusiasmo ed iniziare alla vera organizzazione del Partito ,un partito aperto a tutti i moderati e a tutti quelli che con spirito di servizio voglio contribuire al rilancio del PDL. Primarie dal basso attraverso regole precise per tutti i livelli di elezioni dal Sindaco al Premier. No al partito delle tessere si al partito della militanza e del servizio"
SICILIA 24 H
Affari, Turismo congressuale: 20 buyers ad Agrigento
E' iniziato lo scorso 2 luglio e si concluderà domani ad Agrigento il "Workshop" che ha registrato in città l'arrivo di circa 20 buyers, qualificati rappresentanti di operatori del turismo congressuale.
L'iniziativa tende a dare una destagionalizzazione al turismo puntando a quello congressuale in considerazione del palacongressi di Villaggio Mosè uno tra i più grandi dell'Italia meridionale.
"Gli operatori verranno ad Agrigento direttamente dalla Btc di Rimini. - ha detto Angelo Biondi - Si tratta di grandi personalità del settore con una notevole esperienza che sono stati preventivamente selezionati per l'interesse manifestato per il nostro territorio nell'organizzazione di congressi".
Il settore dei congressi, infatti, oltre a prevedere una maggiore redditività rispetto ad altre tipologie di prodotto turistico, consente una migliore programmazione nei periodi di bassa stagione e può costituire una buona opportunità per la destagionalizzazione dei flussi. Il progetto, al quale da tempo lavora Achille Contino direttore del settore turismo della Provincia Regionale di Agrigento, prevede delle giornate di formazione sulle caratteristiche del mercato turistico congressuale, lo svolgimento di un educational e di un workshop e la redazione di una carta del congressista.
Scuola, Provincia: domani conferenza di servizi con i sindacati
E' in programma, alle ore 11.30, nella sala della Presidenza della Provincia Regionale la conferenza di servizi convocata dal Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e dall'Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione Nicoletta Marchese per la razionalizzazione delle rete scolastica provinciale (2012-2013). Alla conferenza di servizi sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dei sindacati della scuola e il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale dr. Antonio Gruttadauria.
Si tratta del primo adempimento della Provincia dopo la pubblicazione, lo scorso mese di maggio, del Decreto dell'Assessore Regionale all'Istruzione e Formazione Professionale, Mario Centorrino, sulla razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica a valere dal 2012-2013.
AGRIGENTONOTIZIE
La discarica di Siculiana richiude i battenti ai rifiuti
Come lungamente annunciato, domani mattina la discarica di Siculiana gestita dalla ditta Catanzaro chiuderà i propri cancelli agli autocompattatori dell'Ato Gesa Agrigento 2. Da circa un mese i gestori avevano dichiarato che, data la situazione di morosità dell'ambito territoriale ottimale, debitrice per cifre a nove zeri, non avrebbero potuto più accettare rifiuti, eppure ad oggi le uniche iniziative intraprese sono state volte unicamente a scongiurare lo sciopero dei netturbini e delle ditte che garantiscono la raccolta. Si era parlato, ma in modo assolutamente ufficioso, della possibilità di pagare una seconda rata del piano di rientro concordato con la Catanzaro, che si era fermato ad un mese dalla propria approvazione, a febbraio, ma nulla di concreto, a fronte di un debito di oltre sette milioni di euro, è stato fatto.
Adesso si agirà, come sempre, nell'emergenza, sperando probabilmente che la Catanzaro faccia l'ennesima "cortesia" continuando a lavorare a credito. La linea dei responsabili della struttura però al momento sarebbe quella della fermezza, ed è anche abbastanza difficile che si arrivi ad estreme conseguenze di tipo legale, come quelle che ogni tanto sono state timidamente avanzate. Senza una discarica dove conferire adesso l'emergenza rifiuti, per l'ennesima volta, è vicina.
Razionalizzazione rete scolastica, domani conferenza di servizi con i sindacati
E' in programma domani 5 luglio, alle 11.30, nella sala della presidenza della Provincia regionale, la conferenza di servizi convocata dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi e dall'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Nicoletta Marchese per la razionalizzazione delle rete scolastica provinciale (2012-2013). Alla conferenza di servizi sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dei sindacati della scuola e il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Antonio Gruttadauria. Si tratta del primo adempimento della Provincia dopo la pubblicazione, lo scorso mese di maggio, del decreto dell'assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino, sulla razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica a valere dal 2012-2013.