GIORNALE DI SICILIA
REGIONE. Cascio attacca il governo. Il Pd dice sì al taglio delle Province
Fli, Aricò o Marrocco per il dopo Scalia
Il successore di Pippo Scalia al vertice regionale di Pii sarà individuato solo la prossima settimana. Un incontro, ieri, tra i big del partito non ha sciolto il nodo. Nino Lo Presti traccia un identikit: "Serve un giovane di talento in grado di rappresentare la svolta generazionale che Fli già ha impresso alla politica". Identikit che rimanda a due nomi: Alessandro Aricò, palermitano, e Livio Marrocco, trapanese. In ogni caso, come chiede anche Fabio Granata, il nuovo segretario avrà al suo fianco un coordinamento che rappresenta tutte le anime del partito. Intanto ieri il presidente dell'Ars ha ancora attaccato il governo: «Mi chiedo se vuole davvero la riforma delle Asi e se ha la maggioranza per approvare il taglio delle Province». Ma a favore del taglio si è schierato ieri il Pd con Cracolici e Lumia. Mentre è contrario il Pid di Rudy Maira.
Dubbi per il capogruppo alla Provincia, Sutera Sardo
Futuro e libertà al bivio - Gentile rimane con Fini, Buscemi seguirà Scalia
Futuro e libertà si spacca. La decisione del coordinatore siciliano di Fli, Pippo Scalia, di
lasciare il partito di Gianfranco Fini, divide il partito. Primo siciliano Luigi Gentile, parlamentare regionale che avrebbe intenzione di restare con il presidente della Camera. Secondo alla Provincia, dove il presidente, Raimondo Buscemi, che è cognato di Scalia, ha deciso di seguire il leader politico nella scelta di fuoriuscire da Fli. Non si esprime invece Luigi Sutera Sardo, capogruppo in Consiglio provinciale di Fli. Se Sutera Sardo resta il gruppo di Futuro e libertà continuerà ad esisteere nella geografia di Sala Giglia. Altrimenti Fli scomparirà. Già Gaetano Nobile, in tempi non sospetti aveva lasciato il partito per posizionarsi da indipendente nei gruppo misto. Vacilla anche il Terzo polo. Su questo argomento interviene il sindaco di Campobello di Licata, Michele Termini. «Il Terzo Polo - spiega il sindaco Termini - in provincia di Agrigento non esiste e certamente la responsabilità non può ricadere che nell'Mpa, partito che a secondo degli enti che amministra utilizza la vecchia tecnica delle geometrie variabili, come accade alla Provincia, la cui giunta tecnica non dà la giusta considerazione ai partito dell'Udc».
Lo Leggio: i ritardi dell'Anas hanno causato danni.
Statale 123 da sistemare: «Disagi a Campobello»
CAMPOBELLO DI LICATA. Resta chiusa la strada statale Campobello - Licata e perseguono le lamentele. Sono state eseguite le indagini geognostiche e consegnati dal progettista i lavori ah Dipartimento Anas della Regione. Sarebbe imminente la gara di appalto dei lavori di sistemazione della strada statale. Per il consigliere provinciale Lillo Lo Leggio "è trascorso tanto tempo dalla chiusura della Statale 123 ai chilometro 20 (tre frane). La deviazione di tutto il traffico veicolare ha provocato il deterioramento completo della strada provinciale 10 e della strada comunale in contrada Cristo. L'Anas, con i propri ritardi, quindi, ha causato danni patrimoniali ingenti all'ente Provincia, al Comune di Campobello di Licata ed all'intera popolazione". Per il Pd "è da tempo che sentiamo ripetere che l'intervento è troppo oneroso e non ci sono soldi a sufficienza. Nel frattempo le strade alternative hanno subito un deterioramento". Il sindaco: «Insisto sull' ormai impraticabilità della strada comunale e strada provinciale 10 a seguito della chiusura della Statale 123. Chiedo un intervento forte sull'Anas».
Ha preso il via ieri il servizio di monitoraggio del litorale e di salvataggio dei bagnanti in difficoltà: costerà 67 mila euro
Spiagge più sicure da Caos a Zingarello - Ecco 16 baywatch
Quattro le nuove torrette che sono state installate
Sedici baywatch in azione. I bagnanti che sceglieranno le spiagge libere che vanno da contrada Caos fino a contrada Zingarello, ad Agrigento, possono, dunque, stare tranquilli: a vigilare sulla loro estate e sulla loro voglia di mare ci saranno proprio loro: i bagnini. ha preso il via ieri - secondo quanto comunicato dall'amministrazione comunale della città dei Templi - il servizio di monitoraggio delle spiagge libere e di salvataggio dei bagnanti in difficoltà, il costo dei servizio, di cui si occuperà la ditta aggiudicataria, la "Mediterranea M.B.O società cooperativa", è di 67.344euro. A finanziare il monitoraggio delle spiagge e l'eventuale intervento a garanzia della sicurezza per 44.699 euro è stato dall'assessorato regionale della Famiglia, politiche sociali e delle autonomie locali, per 14.900 euro dalla Provincia regionale di Agrigento e per la parte rimanente dall'amministrazione comunale. Quattro le torrette che, quest'anno, sono state installate sulle spiagge libere e che andranno ad affiancarsi a quelle degli stabilimenti balneari privati, sui quali vige l'obbligo di garantire la sicurezza dei vacanzieri. In ogni stazione di sorveglianza saranno collocati gli assistenti bagnanti, moniti di brevetto rilasciato dalla federazione italiana nuoto, che saranno operativi tutti i giorni, senza interruzioni, dalle nove alle diciannove. Il totale di operatori impegnati giornalmente, secondo il capitolato dell'appalto, è di sedici, di cui otto con funzioni di coordinatore. In servizio nelle stazioni si sorveglianza ci saranno dunque due unità per turno. Il servizio di monitoraggio delle spiagge e di salvataggio, seppur notevolmente ridimensionato nei tempi (quando cominciava da metà giugno e durava fino a metà settembre) verrà garantito, dalla ditta aggiudicataria, per sessanta giorni consecutivi. Almeno sino all'inizio di settembre, dunque, non ci dovrebbero essere rischi particolari per i bagnanti.
PREVISTA PER LUNEDI
Pronta la gara per avere bagnini sulle spiagge
RIBERA. Sarà effettuata il prossimo 11 luglio la gara per l'affidamento del servizio di salvataggio dei bagnanti nelle spiagge libere che insistono nel territorio comunale riberese. L'iter, che viene seguito dai funzionari del II settore comunale, guidato dall'ingegnere Salvatore Ganduscio, è stato avviato nei mesi scorsi con l'approvazione di una delibera di giunta con la quale era stata impegnata in un primo tempo una somma di 20 mila euro, che successivamente è stata ridotta intorno a 7 mila euro, dal momento che nel frattempo si è registrato anche l'intervento della Provincia regionale di Agrigento che ha messo a disposizione altri fondi per l'avvio del servizio. Se i tempi di affidamento del servizio saranno rispettati e se non ci saranno eventuali ricorsi, come avvenuto qualche stagione fa, è probabile che già fin dal 15 luglio prossimo sulle spiagge riberesi dovrebbero comparire torrette di avvistamento e bagnini.
Nel corso del vertice di ieri, con i sindaci dei 7 Comuni serviti, nessuna soluzione per pagare il debito pari a 2.100.000 euro
Rifiuti, le città dicono addio alla tregua - Martedì sarà chiuso il sito di Siculiana
Per Rosario Miceli, commissario liquidatore dell'Ato Ag3, è «difficile trovare le somme». Oggi riunione di due commissioni alla Provincia.
La Dedalo Ambiente deve alla ditta Catanzaro, peri rifiuti conferiti in discarica, 2.100.000 euro, ma non li ha. Perciò, quasi certamente, da martedì prossimo il sito di Siculiana sarà chiuso agli 11 autocompattatori che arrivano da Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Naro, Campobello di Licata e Camastra. Il vertice di ieri mattina, che si è tenuto nei palo operativo della Dedalo Ambiente nella zona industriale di Ravanusa, non ha sortita alcun effetto. Nel senso che non sono state trovate soluzioni. Alla fine è stato deciso di aggiornare la riunione a lunedì prossimo, ma se per quella data l'Ato Ag3 ed i sindaci dei sette Comuni non saranno in grado di presentare un piano di rientro del debito, a partire dall'indomani Catanzaro chiuderà la discarica di Siculiana. L'unico risultato ottenuto nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti della ditta Catanzaro, è stato quello di posticipare di qualche giorno la chiusura della discarica. In origine, infatti, era previsto che in assenza di soluzione il sito venisse chiuso già a partire da oggi. In questo modo la Dedalo Ambiente ha "guadagnato" cinque giorni. Pare difficile ipotizzare, infatti, che l'Ato ed i sindaci "trovino", in un così breve periodo, le risorse per saldare il debito con la società agrigentina. "Purtroppo - ha confermato Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente - la situazione è molto difficile. I Comuni fanno il possibile per onorare gli impegni, ma non è semplice reperire i fondi per pagare il debito. Catanzaro ci ha chiesto garanzie per un serio piano di rientro, ma in questo momento nessuno può prendere impegni concreti. Alla riunione hanno partecipato anche i dirigenti finanziari di alcuni Comuni. Nei prossimi giorni sarà fatto uno studio, ma pensare ad una soluzione in così breve tempo non è semplice". I problemi economici della Dedalo Ambiente non sono legati solo alla discarica. "Dobbiamo reperire i fondi - conferma Miceli - per liquidare al personale lo stipendio di giugno e la quattordicesima, e anche questo è un impegno gravoso. Al tempo stesso non possiamo pensare di esporci anche con i titolari della discarica di Catania. I conti che abbiamo appena fatto ci dicono che conferire nel sito di San Giorgio ci costa, rispetta a Siculiana, 20.000 euro in più al giorno. Solo per qualche giorno ancora, dunque, potremo trasferire i rifiuti in quella sede". Intanto ieri la Provincia ha annunciato che "due commissioni consiliari si apprestano ad affrontare l'argomento, quelle presiedute da Giuseppe Picone e Stefano Girasole, che si riuniranno oggi".
LA SICILIA
Denuncia dei sindacati sostenibilità sociale a picco
Nella provincia di Agrigento si registra un problema di sostenibilità sociale. Lo sostengono i sindacati Cgil, Cisl e Uil che tramite nota evidenziano la problematica. La situazione è causata dalla mancata mobilitazione di risorse sia pubbliche che private, dalla crescente disoccupazione e dall'incremento del tasso di povertà, dall'alto numero di lavoratori costretti a lavorare in nero e dalle imprese sconosciute al fisco e all'Inps. A ciò si aggiunge il taglio degli interventi sociali e l'assenza di un piano di sviluppo dell'economia e del lavoro. Nella nota, a firma di Mariella Lo Bello, di Salvatore Montalbano ed Aldo Broccio, si sottolinea che il sistema economico e sociale non può reggere se il numero dei pensionati supera quello dei lavoratori in attività: nella provincia di Agrigento i pensionati toccano quota 155 mila su 446 mila abitanti mentre sommando lavoro autonomo e dipendente non si va oltre i 121 mila posti di lavoro. Il dato occupazionale è alterato dal numero dei lavoratori invisibili. A fronte della nuova manovra del Governo centrale che mira a bloccare sia gli aumenti salariali nel pubblico impiego che la rivalutazione delle pensioni ci si rende conto che nessuno può astenersi dalla battaglia per lo sviluppo del lavoro: tutta la comunità deve sentirsi coinvolta. Nella parte conclusiva della nota la richiesta delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil: "In base alla drammatica situazione è indispensabile che la Provincia Regionale si apra al confronto e alla richiesta dei sindacati confederali, e divenga cabina di regia, per dare un forte impulso anche all'azione dei Comuni...".
Spiagge più sicure con i nuovi bagnini
È stato attivato il servizio di salvataggio e vigilanza nelle spiagge libere del litorale agrigentino. Lo comunica, tramite nota, l'Amministrazione Comunale. Gli arenili sanleonini cominciano ad affollarsi di giovani, turisti e cittadini di ogni età, e molto spesso i meno esperti o chi non conosce la pericolosità delle correnti del mare agrigentino si avventura tra le onde rischiando la vita. Negli anni trascorsi non sono mancati i casi di decesso per annegamento, pertanto il servizio di vigilanza e salvataggio si pone come un'attività necessaria per scongiurare avvenimenti dall'esito drammatico. Tra i bagnini scelti si inserisce una donna: adeguatamente preparata, come gli altri, ad affrontare ogni tipo di circostanza. Ma la presenza dei guardaspiaggia non deve stimolare i bagnanti ad agire con incoscienza affinché una giornata di relax e divertimento non si trasformi in tragedia. La ditta aggiudicatrice, come prevede il bando di gara, procederà con le relative attività per sessanta giorni consecutivi dalla data di consegna. I costo del servizio è di 67,344 euro (oltre l'Iva) ed è stato finanziato dall'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie per 44.699 euro e dalla Provincia Regionale di Agrigento per 14.900 euro. La parte rimanente della spesa è stata coperta dall'Amministrazione comunale.
VALLE DEI TEMPLI
Si riunisce il Distretto Turistico
Si riunisce questa mattina il comitato promotore del costituendo Distretto Turistico "Valle dei Templi", strumento voluto dalla Regione per intervenire su programmazione e finanziamento dei progetti per lo sviluppo turistico del territorio. L'incontro, cui sono stati invitati rappresentanti della Pubblica Amministrazione e i privati della filiera turistica (alberghi, ristorazione, organizzazione di eventi etc) si terrà nella sede del Consorzio "Valle dei Templi" in via Demetra ad Agrigento con inizio alle 9,30. All'ordine del giorno i seguenti punti: la presentazione generale del progetto Distretto Turistico Valle dei Templi e la sua candidatura regionale, la definizione delle procedure per la sua costituzione e di tutti gli adempimenti burocratici su indicazione dell'avv. Vincenzo Camilleri; ed ancora la proposta di realizzare un cartellone unico degli eventi estivi proprio del Distretto Turistico Valle dei Templi da promozionare con azioni di sistema, avviando un'attività di integrazione tra le diverse realtà territoriali. "Ciascun ente e/o privato - spiega il referente del progetto Gaetano Pendolino - dovrà far pervenire via e-mail l'elenco degli eventi e rispettivi loro programmi in calendario dal 15 luglio al 15 ottobre 2011 prossimi. Da qui - aggiunge il presidente del Consorzio Turistico Valle dei templi - si passerà alla fase di definizione di tutte quelle attività volte ad amplificare la notorietà di ogni singola iniziativa. Il tutto in un contesto di rete - conclude Pendolino - che comprende l'area che da Realmonte arriva fino a Caltanissetta con al centro il patrimonio della Valle dei Templi, risorsa sulla quale il Distretto si fonda". Durante l'incontro odierno, l'obiettivo sarà quello di elaborare un ragionamento collettivo in cui far confluire tutti i principali eventi dell'estate agrigentina in un cartellone unitario. li costituendo Distretto Turistico Territoriale "Valle dei Templi" intende promuovere la più ampia partecipazione delle imprese turistiche e di tutti i soggetti privati e pubblici, anche senza scopo di lucro (no profit), al Distretto Turistico stesso, mediante l'adesione al capitale sociale che sarà costituito da quote ripartite, garantendo ai privati una parte non inferiore al 50% del totale del capitale sociale. Il distretto turistico di natura territoriale comprende i comuni di Agrigento, Aragona, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, Santa Elisabetta, Siculiana, Caltanissetta, Sutera, Campofranco, Acquaviva Platani, Mussomeli, Milena, San Cataldo. Possono aderire tutti gli enti pubblici che operano direttamente o indirettamente e/o che gestiscono risorse turistiche ricadenti i all'interno del territorio oggetto del Distretto in questione. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito.
Rifiuti, godiamoci la tregua
GESA. Discarica Catanzaro disponibile ancora per una settimana. Mai problemi restano sul tappeto
Come preannunciato, ieri mattina l'impresa Catanzaro ha riaperto la discarica ai comuni di Gesa, per cui gli autocompattatori hanno potuto conferire la spazzatura che era stata raccolta nella mattinata di lunedì. Ovviamente é stato avviato con ritardo il lavoro di ritiro dei rifiuti che si sono accumulati durante le giornate dello stesso lunedì, di martedì e di mercoledì, il che ha indotto il liquidatore di Gesa Teresa Restivo a chiedere al raggruppamento di imprese titolare del servizio di raccolta di allungare i turni di servizio in modo tale da togliere dalle strade il maggior quantitativo possibile di spazzatura. Adesso ci sarà una settimana di tempo per raggiungere un accordo tra Gesa e la Catanzaro Costruzioni, ma entrambe le parti sono fiduciose, anche perché il gestore della discarica si accontenta nell'immediato di avere, anziché soldi, delle garanzie, anche se ben precise e con le dovute forme di legge. Intanto sull'argomento torna ad intervenire l'Ugl. E' il segretario generale aggiunto Roberto Migliara ancora una volta a parlare: «Prendiamo atto - afferma - della sensibilità dimostrata dal Gruppo Catanzaro nel riaprire la discarica consentendo il conferimento dei rifiuti, rimandando così, alla settimana entrante i colloqui con la Gesa 2». Tuttavia il sindacalista osserva che "le problematiche, invece di trovare una naturale soluzione con una assunzione di responsabilità dei sindaci, vengono solamente rimandate nella speranza che San Calogero possa illuminare qualcuno. Ribadiamo che coloro i quali per incapacità hanno decretato il fallimento dell'Ato Gesa 2, sono proprio i sindaci che in questi ultimi anni hanno governato e gestito l'Ato in maniera inconsistente ed allegra".
Il segretario Ugl dice ancora che se Teresa Restivo «dovesse procedere alla cessione di parti dei ruoli al Gruppo Catanzaro dovrà, con altrettanta solerzia, agire nei confronti delle imprese affidatarie del servizio di raccolta, nella misura dei crediti e delle fatture ancora da saldare. In questo modo le stesse aziende sarebbero nelle condizioni di pagare le spettanze dei lavoratori con maggiore certezza e frequenza, pur nutrendo da parte nostra seri dubbi sulla reale esigibilità dei crediti nei confronti di quelle amministrazioni fortemente indebitate». Ancora una volta poi Migliara «si rammarica di pendere atto della disattenzione della Prefettura di Agrigento sulle problematiche dei lavoratori esposte nella nostra richiesta di incontro lo scorso 20 maggio. Riteniamo ancora oggi che un tavolo istituzionale debba agire al fine di individuare e risolvere insieme alle forze sociali una problematica che rischia seriamente di sfociare in dramma occupazionale sociale». Infine Guido Vasile, in rappresentanza dei lavoratori delle imprese lancia un appello al sindaco Marco Zambuto e ai sindacati affinché con il nuovo bando di gara per l'affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti non vengano tagliati posti di lavoro.
SPIAGGE SICURE
Appaltato il servizio di salvamento
SCIACCA. E' stata definita nella tarda mattinata di ieri la gara d'appalto per l'assegnazione del servizio di salvataggio sulle spiagge del litorale saccense. Si è aggiudicata la gara, alla quale prendevano parte due ditte, la cooperativa Ulisse di Porto Empedocle, la stessa che ha svolto il servizio negli anni scorsi, con un ribasso del 15 per cento dell'importo a base d'asta fissato nel bando. La ditta già nel pomeriggio di ieri ha cominciato l'installazione delle torrette di avvistamento e potrebbe cominciare l'attività nella giornata di oggi, garantendo in questo modo un servizio fondamentale per i bagnanti. Le postazioni saranno sei, con l'impiego di 24 assistenti bagnanti e quattro sorveglianti. Il servizio verrà espletato dalla cooperativa per i prossimi sessanta giorni ed avrà un costo di 100 mila euro. L'amministrazione comunale riferisce di disagi economici per la riduzione dei fondi da parte della Provincia e forse per il taglio del contributo regionale. Regione e Provincia, infatti dovrebbero compartecipare per il 50 per cento alle spese. Verranno coperte dalla presenza dei bagnini le spiagge che vanno dalla località San Marco alla località San Giorgio. Le torrette saranno operative di mattino e di pomeriggio (dalle ore 9,30 alle 19,30) nelle postazioni che saranno istituite nelle spiagge di Maragani, San Marco, Renella, Foggia, Sovareto, San Giorgio. Oltre alle postazioni pubbliche, finanziate dal Comune, tutti gli operatori balneari del litorale di Sciacca metteranno a disposizione le loro attrezzature e i loro bagnini per i soccorsi.
SOLE 24 ORE
Nel pubblico impiego definite le inidoneità
ROMA. Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri di ieri anche un regolamento sulla risoluzione del rapporto per i dipendenti inidonei per questioni psicofisiche al servizio e un disegno di legge che disciplina le figure di restauratore e del collaboratore di quest'ultimo. Quanto al regolamento sulla Pa, proposto dal ministro Renato Brunetta, questo disciplina il procedimento di verifica dell'inidoneità permanente psicofisica al servizio dei dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, delle amministrazioni dello Stato. Il regolamento fissa anche le modalità di sospensione, nel caso di circostanze che sconsiglino la presenza in ufficio del dipendente. Se l'inidoneità permanente non è assoluta, ma relativa, il dipendente può essere destinato ad altre mansioni. Su proposta del ministro per i Beni e le attività culturali, Giancarlo Galan, è stato invece approvato uno schema di disegno di legge che - secondo il comunicato del Governo - rappresenta un nuovo passo verso una compiuta disciplina delle figure professionali che operano nel settore del restauro e della conservazione dei beni culturali. L'intervento è volto a colmare alcuni aspetti lasciati irrisolti dalla regolazione preesistente e a risolvere alcuni problemi sorti nel corso delle procedure di selezione avviate nella fase transitoria dopo l'entrata in vigore del Codice dei beni culturali. Il disegno di legge disciplina le procedure di selezione pubblica per il riconoscimento delle qualifiche professionali di restauratore e di collaboratore restauratore dei beni culturali e conferisce certezza ai requisiti richiesti a tal fine. Il provvedimento licenziato dal Governo verrà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni per il parere.
SICILIA 24 H
Provincia: domani riunione di 7^ e 11^ Commissione su emergenza rifiuti
Torna l'emergenza rifiuti in provincia e due commissioni consiliari della Provincia di Agrigento si apprestano ad affrontare l'argomento. E' in programma, infatti, per domani 8 luglio alle ore 11.00 alla Provincia una riunione congiunta della 7^ Commissione "Sviluppo economico e Ambiente" e 11^ "Vigilanza sugli enti partecipati", presiedute rispettivamente dai consiglieri provinciali Giuseppe Picone e Stefano Girasole. Nella riunione, oltre alla problematica generale legata dei rifiuti e alla crisi del sistema di raccolta e smaltimento in provincia, sarà affrontata anche la situazione dei tre Ato agrigentini e delle società d'ambito, ovvero la Sogeir di Sciacca, la Dedalo Ambiente di Licata e la Gesa di Agrigento.
AGRIGENTOFLASH
Rinnovato appello di Cgil, Cisl e Uil alla Provincia per un parco progetti
I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Mariella Lo Bello, Salvatore Montalbano e Aldo Broccio, rinnovano l'appello rivolto già nei mesi scorsi alla Provincia perché istituisca con i sindacati un acabina di regia per le strategie di sviluppo dell'Agrigentino. "La mancata mobilitazione di risorse sia pubbliche che private - scrivono i sindacalisti - , la caduta incessante di posti di lavoro, la crescente disoccupazione, l'alto numero di lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori sociali e di quelli costretti a lavorare in nero, le imprese sconosciute al fisco ed all' Inps, la crescente povertà, il taglio degli interventi sociali e l'assenza di un piano di sviluppo dell'economia e del lavoro, stanno creando nella nostra provincia un problema di sostenibilità sociale. Il sistema economico e sociale non può reggere se il numero dei pensionati sorpassa quello dei lavoratori in attività, come accade nella provincia di Agrigento, dove i pensionati superano quota 155 mila su 446 mila abitanti, mentre sommando lavoro autonomo e dipendente non si và oltre i 121 mila posti di lavoro. Il dato occupazionale è ovviamente alterato dalla quota di lavoratori invisibili che sono stimati in oltre 30 mila tra economia agro-alimentare, industriale, terziario e servizi. Per fortuna l' Inps ha altre entrate e su base nazionale il bilancio risulta in attivo, ma se dovesse saltare verticalmente il rapporto lavoro-contributi-cig-pensioni potrebbero essere messi in discussione alcuni importanti tasselli dell'odierno stato sociale. Alla luce della nuova manovra da parte del Governo centrale, protesa a bloccare sia gli aumenti salariali nel pubblico impiego e che la rivalutazione delle pensioni ci si rende conto che nessuno può stare tranquillo e ritenersi estraneo alla battaglia per lo sviluppo del lavoro in questa capitale del sud relativamente alla disoccupazione ed all'emigrazione. Tutta la comunità deve sentirsi impegnata a sostenere le ragioni dei disoccupati precari, dei precari, dei cassintegrati, etc., perché stabilità contrattuale e di lavoro regolare non costituiscono solo un fatto di giustizia sociale ma, anche, un fatto di interesse economico generale che aiuta a movimentare l' economica dell'intera provincia, dentro una logica di sviluppo. A fronte di tale drammatica situazione, è indispensabile che la Provincia Regionale si apra al confronto ed alla richiesta dei sindacati confederali e divenga cabina di regia, per dare un forte impulso anche all'azione dei Comuni che, la dove si muovono lo fanno in ordine sparso, continuando a mancare a questa provincia un parco progetti con cui competere nell'ambito di questo finale di agenda europea".
Rinnovato appello di Cgil, Cisl e Uil alla Provincia per un parco progetti
I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Mariella Lo Bello, Salvatore Montalbano e Aldo Broccio, rinnovano l'appello rivolto già nei mesi scorsi alla Provincia perché istituisca con i sindacati un acabina di regia per le strategie di sviluppo dell'Agrigentino. "La mancata mobilitazione di risorse sia pubbliche che private - scrivono i sindacalisti - , la caduta incessante di posti di lavoro, la crescente disoccupazione, l'alto numero di lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori sociali e di quelli costretti a lavorare in nero, le imprese sconosciute al fisco ed all' Inps, la crescente povertà, il taglio degli interventi sociali e l'assenza di un piano di sviluppo dell'economia e del lavoro, stanno creando nella nostra provincia un problema di sostenibilità sociale. Il sistema economico e sociale non può reggere se il numero dei pensionati sorpassa quello dei lavoratori in attività, come accade nella provincia di Agrigento, dove i pensionati superano quota 155 mila su 446 mila abitanti, mentre sommando lavoro autonomo e dipendente non si và oltre i 121 mila posti di lavoro. Il dato occupazionale è ovviamente alterato dalla quota di lavoratori invisibili che sono stimati in oltre 30 mila tra economia agro-alimentare, industriale, terziario e servizi. Per fortuna l' Inps ha altre entrate e su base nazionale il bilancio risulta in attivo, ma se dovesse saltare verticalmente il rapporto lavoro-contributi-cig-pensioni potrebbero essere messi in discussione alcuni importanti tasselli dell'odierno stato sociale. Alla luce della nuova manovra da parte del Governo centrale, protesa a bloccare sia gli aumenti salariali nel pubblico impiego e che la rivalutazione delle pensioni ci si rende conto che nessuno può stare tranquillo e ritenersi estraneo alla battaglia per lo sviluppo del lavoro in questa capitale del sud relativamente alla disoccupazione ed all'emigrazione. Tutta la comunità deve sentirsi impegnata a sostenere le ragioni dei disoccupati precari, dei precari, dei cassintegrati, etc., perché stabilità contrattuale e di lavoro regolare non costituiscono solo un fatto di giustizia sociale ma, anche, un fatto di interesse economico generale che aiuta a movimentare l' economica dell'intera provincia, dentro una logica di sviluppo. A fronte di tale drammatica situazione, è indispensabile che la Provincia Regionale si apra al confronto ed alla richiesta dei sindacati confederali e divenga cabina di regia, per dare un forte impulso anche all'azione dei Comuni che, la dove si muovono lo fanno in ordine sparso, continuando a mancare a questa provincia un parco progetti con cui competere nell'ambito di questo finale di agenda europea".
Emergenza rifiuti, domani riunione alla Provincia
Torna l'emergenza rifiuti in provincia e due commissioni consiliari della Provincia si apprestano ad affrontare l'argomento. E' in programma, infatti, per domani 8 luglio alle ore 11.00 alla Provincia una riunione congiunta della 7^ Commissione "Sviluppo economico e Ambiente" e 11^ "Vigilanza sugli enti partecipati", presiedute rispettivamente dai consiglieri provinciali Giuseppe Picone e Stefano Girasole e. Nella riunione, oltre alla problematica generale legata dei rifiuti e alla crisi del sistema di raccolta e smaltimento in provincia, sarà affrontata anche la situazione dei tre Ato agrigentini e delle società d'ambito, ovvero la Sogeir di Sciacca, la Dedalo Ambiente di Licata e la Gesa di Agrigento.
AGRIGENTONOTIZIE
Emergenza rifiuti, le commissioni 7 e 11 si riuniscono in Provincia
Torna l'emergenza rifiuti in provincia e due commissioni consiliari della Provincia si apprestano ad affrontare l'argomento. E' in programma, infatti, per domani 8, luglio, alle 11, alla Provincia, una riunione congiunta della settima commissione "Vigilanza sugli enti partecipati" e undicesima "Sviluppo economico e Ambiente", presiedute rispettivamente dai consiglieri provinciali Stefano Girasole e Giuseppe Picone. Nella riunione, oltre alla problematica generale legata dei rifiuti e alla crisi del sistema di raccolta e smaltimento in provincia, sarà affrontata anche la situazione dei tre Ato agrigentini e delle società d'ambito, ovvero la Sogeir di Sciacca, la Dedalo Ambiente di Licata e la Gesa di Agrigento.
Spiagge libere, parte il servizio di salvataggio nel litorale agrigentino
L'Amministrazione comunale informa che, nel quadro delle attività di salvataggio e vigilanza nelle spiagge libere lungo il litorale agrigentino, per la stagione balneare 2011, è stato avviato il relativo servizio di salvataggio. La ditta aggiudicataria effettuerà tale servizio per sessanta giorni consecutivi dalla data di consegna cosi come previsto dal bando di gara. Il costo del servizio è 67.344 euro oltre Iva ed è stato finanziato per 44.699,65 euro dall'Assessorato regionale della Famiglia, Politiche sociali e delle Autonomie locali, per 14.900 euro dalla Provincia regionale di Agrigento e per la parte rimanente dall'Amministrazione comunale.
Il Mpa è fuori dalla Giunta ma tenta il riavvicinamento
Mentre il rimpasto potrebbe farsi sempre più vicino, si fa più incalzante il pressing del Mpa nei confronti del sindaco Zambuto. In questi giorni, tra battibecchi privati e una "guerriglia" a colpi di comunicato stampa, il cosiddetto terzo polo tenta in diversi modi di "stanare" il primo cittadino e tentare di trovare un posto in Giunta. Nei giorni scorsi, tra gli altri, pare che sia stato lo stesso Giampiero D'Alia, coordinatore siciliano dell'Udc a tentare una conciliazione tra Zambuto e il partito di Lombardo attraverso una telefonata effettuata su interessamento di Roberto Di Mauro e Michele Cimino. La risposta del primo cittadino pare sia stata lapidaria: trovate spazio per l'Udc nella Giunta provinciale e un posto al Comune lo possiamo anche trovare. Un bluff comunque, avanzato da Zambuto ben sapendo gli equilibri instabili che al momento crucciano Eugenio D'Orsi e con palese riferimento alle polemiche che proprio il presidente della Provincia alimentò nei confronti del primo cittadino e di Lillo Firetto. Oggi a ritentare un avvicinamento è il vicepresidente del Consiglio comunale Pietro Marchetta, che con una nota stampa si dichiara "stupito" da certe dichiarazioni del sindaco "specie dopo aver registrato il suo rifiuto ad un confronto tra le forze politiche per affrontare eventuali misure per il rilancio della nostra città". La principale colpa di Zambuto, per Marchetta, è di voler celare dietro "motivazioni non rispettose della verità" la volontà di dare spazio a Pdl e Pid. Il vicepresidente del Consiglio comunale rimprovera al sindaco di "aver disconosciuto" l'appoggio offerto in occasione della sua elezione delle liste civiche del Pd, rassicurandolo poi sull'alleanza Udc - Mpa."Mi preme sottolineare come l'alleanza sia salda e rinforzata dopo l'assemblea del Palaghiaccio di Catania e che l'Udc avrà una sua presenza nella Giunta Provinciale a prescindere dalla propria assenza in Consiglio". Marchetta poi, in ultimo, invita a riconoscere l'attenzione della Regione per il Comune di Agrigento, con l'approvazione del contributo da tre milioni di euro per il centro storico, contestando però come ad oggi il Governo nazionale non abbia ancora dato risposte circa l'ordinanza di emergenza di Protezione civile.
AGRIGENTOWEB
Nota di Piero Marchetta (MPA) sul prossimo rimpasto della giunta Zambuto
Riceviamo e pubblichiamo
Signor Sindaco;
Continuano a stupire certe sue dichiarazioni sul prossimo rimpasto di Giunta specie dopo aver registrato il suo rifiuto ad un confronto tra le forze politiche per affrontare eventuali misure per il rilancio della nostra città . Dal tenore delle sue dichiarazioni giornalistiche si registra l'ennesima chiusura alla concertazione ed alla condivisione sulle scelte strategiche per un futuro e vero riscatto della nostra città. Quello che si ha il dovere di contestare, però , è che lei celi la propria scelta di rinforzare una giunta a trazione PDL - PID adducendo motivazioni non rispettose della verità e miranti ancora a confondere la gente di Agrigento. Signor Sindaco mi perdoni , cosa significa che non può ingabbiare la città con accordi di tipo nazionale o regionale? La sua amministrazione in che modo ha evitato alla città di essere saccheggiata? E saccheggiata da cosa? Esprima concretamente questi concetti partendo dal presupposto che :
Sulla sua elezione ha contribuito, visto il risultato non lusinghiero delle liste civiche che appoggiavano la sua candidatura, il PD che oggi Lei disconosce; Nell'ultimo decennio la città è stata governata dal cartello di centro destra , di cui Lei fu autorevole componente della Giunta Piazza , che è stata sempre ben presente nella sua giunta e che con il prossimo rimpasto vedrà rafforzare la propria rappresentanza. Sul prossimo rimpasto si registra una presenza unica del centro - destra , non potendosi considerare riferibile al FLI certe nomine visto che oramai i leaders locali , stante a fonti giornalistiche ( La Repubblica di domenica scorsa) che vedono il gruppo dell'ex ministro D'Urso traghettare nel PDL , stanno compiendo scelte diverse dalla collocazione ufficiale del partito del Presidente Fini. Così come improbabile sembra che l'API, di cui ad oggi si sconosce l'esistenza in provincia di Agrigento, possa indicare una sua presenza nella futura giunta , a meno che tale posizione non venga smentita un minuto dopo essendo motivata da ragioni che esulano dalla migliore deontologia politica. Circa l'UDC non voglio contestare quanto da lei autorevolmente asserito , mi preme sottolineare come l'alleanza UDC - MPA sia salda e rinforzata dopo l'assemblea del Palaghiaccio di Catania e che l'UDC avrà una sua presenza nella Giunta Provinciale a prescindere dalla propria assenza in Consiglio. In tale quadro lei continua a parlare con frasi fatte e precostituite e ha posto l'attenzione tutta su questioni tattiche non concentrando le sue "valenti forze" sul PRG ( ritirato ed ancora inopinatamente non riproposto al Consiglio per la definitiva adozione) , sul crollo delle entrate ( specie quella relativa agli oneri di urbanizzazione che mette in imbarazzo i precari equilibri di bilancio), su una crisi del settore turistico della città ( non certo aiutata dalle politiche da lei assunte circa la destinazione del ticket della valle dei templi) , dal crollo dell'edilizia ( non certo aiutato dalla gestione precaria degli uffici competenti ), sul sistema di depurazione in città ( ritiene che possano durare in eterno gli effetti della sua ordinanza mirante a non appesantire il carico sul depuratore di Villaggio Mosè ?) ed ancora altri temi che non cito per non dilungarmi.
Ma una ultima osservazione volevo fargliela . Mi sembra che la regione abbia ancora una volta dimostrato attenzione verso la città di Agrigento con la previsione dei tre milioni di euro per il centro storico. Si rimane , però , in trepida attesa dell'ordinanza di emergenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri . La scorsa settimana , al contrario , il governo nazionale ha imposto una manovra finanziaria che non solo mi sembra preveda poco per il Sud ma anzi dispone rilevanti tagli per i comuni come Agrigento. Conto , come fece in passato , sulla sua solerzia di incaricare i suoi futuri assessori di centro destra in importanti ambasciate presso il governo nazionale al fine di scongiurare i sopra evidenziati effetti .
Agrigento lì 05/07/2011
Dott. Pietro Marchetta
Vice Presidente del Consiglio Comunale
INFOAGRIGENTO
Inquinamento a mare: ennesima stagione compromessa
Siamo stati tutto l'inverno a denunciare lo scandalo dell'inquinamento a mare, nella frazione balneare di San Leone, e a sollecitare gli organi (in)competenti a trovare valide ed urgenti soluzioni ad una problematica che ha già fatto naufragare diverse stagioni estive. Come al solito tutti hanno fatto orecchie da mercante. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: escrementi che galleggiano, acque fetide e schiumose e "fetenzie" varie nel tratto di costa antistante l'antico emporium di Akragas. Se dobbiamo essere onesti fino in fondo......ce lo aspettavamo. Ancora buone vacanze!