GIORNALE DI SICILIA
Ci sarà la prima riunione del 2011 con il Question Time
Consiglio, Lazzano chiede una seduta straordinaria
Prima riunione del 2011 con il Question Time al Consiglio provinciale. Il presidente Raimondo Buscemi, ha convocato la seduta per il 14 luglio alle 18 nella sala "Silvia Pellegrino", in Via Acrone. Svariati i temi argomento della riunione che riguardano tra l'altro, il rigassificatore, le strade e gli immobili provinciali. All'ordine del giorno l'interrogazione del consigliere Ivan Paci sul servizio idrico integrato. Poi una raffica di interrogazioni di Mario Lazzano; sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali della zona ovest; sulla manutenzione e adeguamento alle norme di sicurezza negli istituti superiori zona ovest della provincia; sulla mappatura delle case cantoniere e dei relitti stradali e quella relativa agli immobili di proprietà dell'ente e sul canone di locazione percepito. Ancora, saranno discusse le interrogazioni di Roberto Gallo sui Costi della rivista "Nuove ipotesi" e di Mario Lazzano primo firmatario con altri, sui componenti di nomina provinciale presso gli enti partecipati della Provincia e sui criteri di nomina. Per la trattazione del Question Time, non è necessario il rispetto del quorum. Intanto il presidente vicario del Consiglio provinciale, Mario Lazzano, ha chiesto con urgenza la convocazione di una seduta ordinaria dell' assemblea per discutere della situazione politica.
Il 19 la sentenza finale del Cga
L'Enel: pronti a trasferire il nostro rigassificatore
PORTO EMPEDOCLE. Si conoscerà il prossimo 19 luglio la decisione del Consiglio di Stato sulla realizzazione del rigassificatore a Poro Empedocle. Per quella data il Cga dovrà esprimersi sul ricorso presentato da Enel Nuove Energie dopo che una sentenza del Tar del Lazio, aveva stoppato il progetto accogliendo le richieste del Comune e della Camera di commercio di Agrigento, di Legambiente e del Codacons. Ma in attesa della sentenza finale, l'Enel mette i paletti su quelle che saranno le conseguenze di una sentenza sfavorevole. «Se il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle dell'Enel verrà bloccato -dice l'amministratore delegato di Nuove Energie Giuseppe Luzzio - tra le conseguenze da mettere in conto, c'è anche il fatto che la Regione Sicilia non incasserà, ogni anno, circa 30 milioni di Iva sul fatturato del terminale. Se il Consiglio di Stato non darà il via libera - ha concluso - valuteremo il da farsi d'intesa con tutti gli enti coinvolti, ma forse, nostro malgrado, dovremo guardare altrove".
Luzzio, nel corso di un seminario, ha ricordato le ricadute positive per il territorio, dagli interventi infrastrutturali alla riqualificazione del porto, che potrebbe accogliere anche le navi da crociera con conseguente impatto significativo sull'attività turistica di tutta l'area, della possibilità di sfruttare gratuitamente la catena del freddo dell'impianto alle agevolazioni di carattere sociale, senza contare l'impatto sul fronte lavoro. Sulla vicenda, ieri sì è espresso anche il sindaco di Agrigento Marco Zambuto che ha ribadito di non avere alcuna intenzione di cambiare idea sul suo diniego alla realizzazione dell'impianto. Nei giorni scorsi, intervenendo sulla questione, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo aveva affermato che "sarebbe molto grave se il sindaco di Agrigento insistesse nella sua opposizione al rigassificatore di Porto Empedocle".
PROVINCIA
IMPRESSIONI SULLA SAGRA
La Scala Reale, all'interno del palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro, ospita la mostra di pittura Dal folklore all'arte - impressioni sulla Sagra del Mandorlo in Fiore nella pittura del Novecento. Si tratta di una collezione di opere pittoriche in memoria di quell'attivismo culturale degli enti deputati al turismo che negli anni Cinquanta e Sessanta organizzavano annualmente un prestigioso premio di pittura dedicato, appunto, al tema "Impressioni sulla Sagra del Mandorlo in Fiore". A tale concorso partecipavano i più rinomati artisti siciliani come Pippo Rizzo, Raimondo Mirabella, Giambecchina, Totò Bonanno e Michele Dixit insieme a giovani artisti emergenti delle Accademie di Belle Arti. Autori che oggi costituiscono questo prezioso insieme di dipinti curato da Gabriella Costantino, Giuseppe Cipolla e Rita Ferlisi. Visite dalle 9 alle 13, anche per le scuole.
UNIVERSITA'
Giovedì mattina si firma il progetto «Agrement»
E' stata fissata per giovedì al consorzio universitario della Provincia di Agrigento, la firma del partnership Agrement, il progetto realizzata grazie alla sinergia tra il polo universitario della Provincia di Agrigento con l'università di Yarmouk in Giordiana, quella Palestinese Al Quds, la società Sudgestaid di Roma e l'associazione spagnola Aido.
UNIVERSITA'
Gli studenti incontrano Joseph Mifsud
Il Polo Universitario incontra gli studenti e i giovani interessati alla vita studentesca e culturale. Lo farà con un appuntamento fissato per giovedì cui sarà presente il presidente Joseph Mifsud, gli organi di rappresentanza dell'università degli Studi di Palermo e del Cupa.
ISTRUZIONE. Dal prossimo anno scolastico le aule saranno ospitate negli ampi locali di un immobile in via Armando Diaz
Ecco una nuova scuola per gli studenti dell'istituto professionale «Marconi»
Si risolve così in lunga vicenda che ha visto gli alunni costretti a fare lezione in spazi angusti, senza riscaldamenti e pieni di umidità.
CANICATTI'. E' stata finalmente scritta la parola fine sulla tormentata e annosa vicenda legata alle condizioni di enorme disagio con le quali sono stati costretti a convivere gli studenti dell'IPIA "Guglielmo Marconi" di Canicattì. Dal prossimo anno scolastico infatti, grazie all'interessamento della provincia regionale di Agrigento, l'istituto di istruzione superiore per l'industria e l'artigianato, avrà una nuova sede, moderna e soprattutto sicura. Sono stati infatti trovati i nuovi locali la coi scelte è caduta sull'immobile di via "Armando Diaz" di proprietà dei fratelli Salvatore e Mimmo Anello. Si tratta dello stesso immobile adiacente all'Agenzia delle Entrate e della "Sesit" dove avrebbe dovuto trasferirsi il tribunale della città anche se poi non se ne fece nulla. Il contratto di locazione stipulato intanto tra l'ente Provincia ed proprietari, avrà una durata di nove anni mentre per quanto riguarda il canone di affitto, anche in questo caso è stato raggiunto un accordo che ha soddisfatto entrambe le parti. Intanto i fratelli Anello hanno presentato ieri mattina all'ufficio tecnico del Comune, apposita richiesta al fine di avere rilasciato tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dei lavori di cui l'immobile necessita. Si tratta per lo più di lavori di messa in sicurezza per la salvaguardia dell'incolumità di alunni e non solo di essi e l'abbattimento delle barriere architettoniche. La palazzina intanto, ha una superficie complessiva di 1600 metri quadrati così suddivisa: il piano terra di 850 metri quadri dove troveranno spazio i laboratori, un primo piano di 850 mq circa dove troveranno sistemazione le aule scolastiche, un secondo piano di 250 mq dove andranno ad essere sistemate altre aule, l'ufficio di presidenza, le segreteria e la sala docenti ed infine altri 250 mq all'esterno da utilizzare per attività fisica. L'immobile infine è dotato di ascensore mentre ogni piano ha un bagno riservato ai portatori di handicap. Tutto quindi secondo le norme di legge e forse, a parte l'ubicazione facilmente raggiungibile, sarà stato questo l'elemento che ha dirottato la Provincia regionale di Agrigento nel preferire questo immobile a qualche altro. Così facendo, viene ad essere ridata dignità ad un istituto che era stato classificato tra i peggiori sotto il profilo strutturale. Fino a quest'anno infatti, le aule e i laboratori sono stati ospitati nel complesso "Pantalena", in stanze e garage angusti, senza riscaldamenti, pieni di umidità, con i servizi igienici quasi inesistenti.
GIRGENTI ACQUE
«Assunzioni nonostante i ritardi dei Comuni»
Dopo la stabilizzazione di 48 lavoratori qualificati conclusasi venerdì scorso, Girgenti Acque si dice pronta ad intraprendere nuovi impegni sostenibili a garanzia di quelli già presi. Una dichiarazione che fa ben sperare chi lavora nella società che si occupa del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento anche se sulla stessa, pendono le conseguenze dei referendum dello scorso giugno che restituisce al pubblico e dunque ai Comuni, il controllo del servizio stesso. «Abbiamo stabilizzato questi lavoratori - spiega Girgenti Acque - nonostante sono molte le Amministrazioni che non hanno ottemperato alla consegna delle reti e degli impianti e nonostante la mancata applicazione della tariffa unica provinciale per cui non è possibile definire, quindi concludere, la fase di avviamento prevista a base della gara di affidamento del Servizio Idrico Integrato». Intanto la Cgil agrigentina torna sulla questione del risultato referendario. «Bisogna aprire al più presto la fase di contrattazione delle transazioni degli Ato idrici - dice il segretario Mariella Lo Bello - per chiudere questa parentesi di Girgenti Acque. All'atto della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del risultato del 3 giugno risulta infatti abrogato l'articolo 23 della legge Ronchi e si riattiverà la potestà dei Comuni di decidere se riportare le risorse idriche sotto una gestione pubblica o integrata, così come prevede la Direttiva europea. Gran parte dei Consigli comunali agrigentini si stanno mobilitando per l'applicazione dell'articolo 49 della legge finanziaria regionale del 2010, che ha fatto seguito alla battaglia siciliana contro la privatizzazione».
POLITICA
Cusumano oggi lascia il Pd e sceglie l'Api di Rutelli
SCIACCA. Il gruppo Cusumano «sbarca» oggi a Palermo per accogliere il senatore Francesco Rutelli, leader nazionale di Alleanza per l'Italia, con i quale l'ex deputato saccense ha deciso di riprendere un cammino interrotto alcuni anni fa. Cusumano, con la sua associazione culturale «Democratici e Liberi», lascia, dunque, il Partito democratico. La conferenza stampa di Cusumano è in programma alle 11 all'ex Jolly Hotel di Palermo. Cusumano rimanda a questa mattina le sue dichiarazioni, ma la decisione di lasciare il Pd non dovrebbe avere alcuna conseguenza sulla permanenza del gruppo dell'ex parlamentare all'interno della maggioranza ai Comune di Sciacca. «Rimaniamo nella maggioranza e nella giunta - precisa il consigliere Simone Di Paola - e sarà così a meno di fatti nuovi». Il gruppo Cusumano con cinque consiglieri rappresenta una fetta importante della maggioranza ed è presente in giunta con l'assessore Gianfranco Vecchio. Occupa anche la presidenza del consiglio con Filippo Bellanca. I consiglieri e l'assessore seguiranno Cusumano in questo passaggio. Appuntamento alle 19 in via Cappuccini, questa mattina, per Bellanca, Vecchio, Simone Di Paola, Giuseppe Ambrogio e Vincenzo Patti che si recheranno a Palermo. Resterà a Sciacca, invece, ma per impegni di lavori, Maurizio Grisafi. Il passaggio di Cusumano all'Api è stato preceduto da una serie di incontri che i «Democratici e Liberi» hanno svolto a Sciacca, Agrigento e Palermo. Al consiglio comunale di Sciacca il gruppo dei Pd perderà metà degli attuali dieci rappresentanti, tutti eletti con liste civiche. Rimarranno Giuseppe Coco, Paolo Mandracchia, Mario Montalbano, Francesco Fiorino e Vincenzo Sabella.
Rifiuto, ultimatum di Catanzaro a Gesa - I lavoratori organizzano un sit in
Scade domani la moratoria concessa dalla ditta Catanzaro alla Gesa per la chiusura della di- scarica di Siculiana dopo i problemi verificatisi la scorsa settimana quando ai mezzi dell'Ato Ag2 venne impedito l'accesso all'impianto per un paio di giorni. La Catanzaro, che vanta crediti per oltre 7 milioni, infatti ha deciso di concedere alla società d'ambito qualche altro giorno di tempo dopo avere appreso che il commissario liquidatore Teresa Restivo ha inviato ai sindaci dei 19 comuni consorziati, la richiesta di cessione di credito in modo da pagare alla Catanzaro quanto devono a Gesa. Nelle prossime 40 ore dunque si capirà meglio l'evoluzione della questione. «Non è più tollerabile - aveva spiegato solo qualche giorno addietro il direttore di Confindustria Agrigento, Giacomo Minio in riferimento ai ritardi nei pagamenti - che a fronte di ben oltre 40 milioni di euro di debiti nei tre Ato della provincia, si continui a fare finta di niente e che i sindaci dei Comuni debitori che fruiscono del servizio continuino a non fare concretamente nulla. L'azienda che non paga le imposte e le tasse viene espulsa dal mercato con violenza inaudita da parte dello Stato». Intanto ieri mattina alcuni lavoratori della Gesa hanno preso parte al sit-in di protesta organizzato dall'Ugl. I lavoratori si dicono preoccupati dai paventati tagli di decine e decine di posti di lavoro in attuazione del nuovo piano voluto ed approvato dai sindaci dei Comuni dell'Ato Ag2 Favara e Agrigento esclusi. Per volontà dei sindaci infatti sono previste riduzioni della quantità di servizi previsti e quindi anche la quantità di personale. Gli operatori ecologici si sono detti pronti ad attuare forme di lotta fino a quando il problema non verrà nuovamente attenzionata dagli amministratori comunali. Sulla vicenda Cgil, Cisl e Uil, già a maggio avevano ribadito la necessità di mantenere l'attuale livello occupazionale ne1 settore, e nell'ottica del recupero e del recido, invitavano i sindaci e laGesa a sforzarsi di dotare il territorio degli impianti necessari affinchè il rifiuto da conferire in discarica alla fine del servizio integrato non rappresenti che la quantità fisiologica e non altrimenti smaltibile. La triade sindacale aveva diffidato la Gesa a pubblicare il nuovo bando di gara prima di aver apportato come correzione l'equivalenza tra i dipendenti attualmente in servizio con quelli previsti dallo stesso, ovvero aspettare la creazione della Società per la Regolamentazione dei Rifiuti, le famose Srr, onice titolata a preparare, pubblicare e gestire il nuovo appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. «Il numero totale dei dipendenti risultante dalla fusione degli attuali Ato - spiegano - potrebbe addirittura risultare insufficiente a svolgere il servita di raccolta porta a porta, pertanto un po' di sano buon senso vorrebbe di agire con la massima prudenza».
DEDALO AMBIENTE. La ditta Catanzaro ha concesso una proroga di 15 giorni per saldare il debito
Rifiuti, la discarica non chiude - Sospiro di sollievo per la città
Non salta, per ora, la raccolta dei rifiuti a Licata e negli altri sei Comuni dell'agrigentino in cui il servizio è garantito dalla Dedalo Ambiente, Ieri mattina la ditta Catanzaro di Agrigento, sulla scorta della garanzie ricevute dall'Ato Ag3 riguardo al pagamento del debito pari a 2.100.000 euro, ha deciso di concedere all'autorità territoriale d'ambito altri 15 giorni di tempo per "trovare" la somma necessaria per onorare l'impegno. Se tra due settimane la situazione non sarà mutata la discarica di Siculiaria sbarrerà i cancelli agli autocompattatori provenienti da Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì, Ravanusa, Nero, Campobello di Licata e Caniastra. ieri, nei locali della Dedalo Ambiente siti nella zona industriale di Ravanusa, ha avuto luogo l'ennesimo vertice per affrontare la situazione. Vi hanno preso parte il commissario liquidatore dell'Ato Rosario Miceli, il direttore generale Pietro Lucchesi, i sindaci dei sette paesi soci ed i dirigenti dei dipartimenti finanze di alcuni dei Comuni. "Abbiamo riscontrato - è stato il commento di Miceli al termine della riunione - la disponibilità di molti dei Comuni soci a versare le rispettive quote. Palma di Montechiaro, per esempio, lo ha già fatto, mentre Canicattì e Ravanusa lo faranno nelle prossime ore. Anche Licata si è impegnato a versare la quota di giugno". Il Comune di Licata, tra i sette, è quello che versa nella condizione peggiore. Per il 2011 ha versato alla Dedalo Ambiente solo la quota di gennaio, ed breve dovrebbe liquidare giugno. Nei giorni scorsi l'Emergenza Rifiuti ha nominata un commissario ad acta per il Comune di Licata. Quest' ultimo si è già insediato è sta cercando di reperire, tra le pieghe del bilancio, le somme necessarie per liquidare il dovuta alla Dedalo Ambiente. Tra l'altro l'Ato Ag3 deve ancora pagare ai propri dipendenti lo stipendio di giugno e la quattordicesima del 2010. Lo sciopero, perciò è di nuovo dietro l'angolo. "Ho già scritto all' assessore regionale Giosuè Marino - ha concluso Rosario Miceli - per chiedere di fissare un incontro al quale parteciperanno alcuni dei sindaci soci. Sono infatti intenzionati a chiedere di accedere al prestito da estinguere in 15 anni, in modo da rispettare gli impegni con la Dedalo Ambiente".
LA SICILIA
Accordo trovato per la discarica Siculiana non chiude alla Dedalo
È stata scongiurata, almeno per i prossimi quindici giorni, l'emergenza rifiuti a Canicattì e negli altri comuni dell'Ato Ag3. La discarica di Siculiana non chiuderà i cancelli agli autocompattatori provenienti da Canicattì, Camastra, Ravanusa, Campobello di Licata, Palma di Montechiaro, Naro e I.icata, come era stato annunciato nei giorni scorsi. La ditta Catanzaro, che aveva comunicato di non permettere ai comuni della Dedalo Ambiente di conferire il pattume nella discarica da essa gestita, ha concesso una proroga di 15 giorni per consentire alla società che gestisce la raccolta e il conferimento dei rifiuti nel versante orientale della provincia di Agrigento di perfezionare il Piano di rientro. Ma fino a domani gli autocompattatori provenienti dai 7 comuni dell'Ato Ag3 continueranno a scaricare anche a San Giorgio. Ci saranno costi superiori e tempi più lunghi, almeno finché non si troverà un altro accordo, ma è stato allontanato lo spettro dell'emergenza rifiuti che era dietro l'angolo. «Parleremo con la ditta Catanzaro per evitare di andare a scaricare nella discarica di San Giorgio, perché i costi sono troppo alti e pensiamo che non ci saranno problemi - ha spiegato il commissario liquidatore della Dedalo Ambiente, Rosario Miceli - Adesso abbiamo il tempo necessario per perfezionare il piano di rientro. Siamo ok con il pagamento dell'anno corrente, il problema sono i debiti pregressi con la ditta Catanzaro, ma i nostri soci si sono mostrati disponibili. Inoltre chiederemo l'intervento della Regione». La soluzione che ha evitato una nuova emergenza nei 7 comuni consorziati con la Dedalo Ambiente, è arrivata ieri mattina nel corso di un lungo vertice tra i sindaci dell'Ato che hanno affrontato ancora una volta la questione. La ditta Catanzaro attenderà per altri 15 giorni per avere saldati i debiti pregressi, i sindaci invieranno una nota al governatore Raffaele Lombardo per chiedere il suo aiuto. Un milione e 200 mila euro è la somma che la Dedalo Ambiente deve versare ai Catanzaro, a causa dei crediti da parte di quei comuni indietro con i pagamenti. E per dare una mano all'Ato di cui fa parte, il comune di Canicattì, nonostante sia uno dei pochi ad essere in regola con le corresponsioni, potrebbe sborsare il 20% della somma utile per sanare i conti. Intanto il sindaco di Canicattì, rimane convinto dell'azione di protesta che aveva annunciato sabato scorso. Se da Palermo non arriveranno interventi Vincenzo Corbo, la giunta comunale ed consiglieri di maggioranza sono pronti ad incatenarsi davanti al Palazzo D'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana, in attesa di aiuti concreti dal governo, perché a loro avviso Canicattì non può ancora pagare per colpa di altri.
Nuccio Cusumano lascia il Pd
L'ex parlamentare e il suo gruppo oggi ufficializzeranno il passaggio all'Api di Rutelli
I «cusumaniani» lasciano il Partito Democratico. Una marcia che ha inizio da lontano e che trova il suo traguardo nell'adesione Alleanza per l'Italia, il partito fondato da Franco Rutelli nel 2009, di area centrista e liberale. Stamattina, l'ex parlamentare e sottosegretario al Tesoro, Nuccio Cusumano, ufficializza l'adesione a Palermo. A fianco a Cusumano ci sarà Francesco Rutelli, leader nazionale del movimento politico. Si conclude domani, dunque, il percorso politico che inevitabilmente ha portato il gruppo che fa capo a Nuccio Cusumano a lasciare un partito nel quale non sono mai stati bene e che lo aveva portato spesso ad assumere posizioni fortemente critiche.
Già in autunno, Cusumano lanciò l'ultimo appello al Pd. La sua associazione culturale-politico Democratici e Liberi riunì i simpatizzanti e dirigenti in quel di Siculiana. Da quell'assemblea, che approvò un documento politico, Nuccio Cusumano lanciò un appello ai dirigenti provinciali del Pd a rivedere un modo di fare politica «datato, arcaico e distante dalle esigenze del territorio». Cusumano criticò aspramente "il continuo litigio all'interno del Pd e la mancanza di dialogo e dibattito". Stamattina, a Palermo, Cusumano ufficializzerà la sua adesione davanti ai numerosi aderenti, amministratori e consiglieri provinciali e comunali, oltre che dirigenti politici vari, rappresentanti del mondo accademico, delle professioni e della produzione, del lavoro e dell'associazionismo cattolico e giovanile e di tutte le personalità che hanno condiviso il percorso di Nuccio Cusumano al di fuori dei Democratici e Liberi. La macchina organizzativa di Cusumano, del resto, è stata sempre in moto tessendo costantemente rapporti al di fuori del perimetro urbano. E domani, Rutelli potrà constatare che le truppe cusumaniane arriveranno a Palermo da diverse province della Sicilia.
Tutti e cinque i consiglieri comunali cusumaniani di Sciacca seguiranno il capo. Simone Di Paola (ex capogruppo Pd), Filippo Bellanca (presidente del Consiglio comunale), Maurizio Grisafi, Paolo Montalbano e Giuseppe Ambrogio. All'interno della maggioranza che sostiene il sindaco Vito Bonn non dovrebbe accadere movimento tellurico, Il gruppo del Pd, al netto dell'uscita dei cinque consiglieri cusumaniani che continueranno a sostenere il sindaco, rimane con cinque consiglieri e due assessori. Ma le fibrillazioni nella maggioranza continueranno a manifestarsi. Il Fli che conta tre consiglieri comunali ha un assessore e scalpita per ottenere il secondo. L'Mpa, che ha lo stesso numero di consiglieri del Fli, ha, invece, due assessori.
Zambuto: «Dieci assessori ma senza costi aggiuntivi»
La settimana appena cominciata sarà quella buona per il varo della nuova giunta Zambuto. Parola dello stesso sindaco il quale tuttavia non vuole aggiungere altro e non lascia trapelare nulla su quali scenari si apriranno nei prossimi giorni in relazione alla scelta che si accinge a fare. Per la verità sono trascorse già tre settimane dal primo annuncio del nuovo esecutivo, ma strada facendo si sono verificate delle situazioni che non gli hanno consentito di dar seguito agli annunci di una imminente presentazione dei nuovi assessori. Ultimo, in ordine di tempo, il passaggio di Pippo Scalia al Pdl che a prima vista sembrerebbe aver complicato il quadro ma che in realtà ha reso più chiare le posizioni dei vari protagonisti. Il sindaco a questo punto é convinto che nel giro di un paio di giorni avrà tutte le pedine a posto. La scelta é tra una giunta che rispecchi il terzo polo, che appare tuttavia sempre più improbabile, e un asse con il Pdl e in particolare con il segretario nazionale Angelino Alfano. Stando alle indiscrezioni trapelate, ma che Zambuto non conferma, i partiti coinvolti dovrebbero essere, oltre al Pdl, il Pid e Fli. La presenza di quest'ultimo, malgrado la "partenza" dì Scalia, sarebbe stata confermata da Luigi Gentile che per il momento rimane fedele a Gianfranco Fini. I due partiti dovrebbero avere un posto ciascuno (Gramaglia per il Pid e Ciro Messina o Carmelo Settembrino per Fli), I due assessori si aggiungerebbero alla giunta già esistente, per cui non uscirebbe nessuno degli attuali assessori. Non solo, ma a questo punto a Zambuto resterebbe anche lo spazio per attingere altri due nominativi dalla società civile. Alfano resterebbe con Putrone. Si accontenteranno i partners del sindaco di questa distribuzione? Per la verità Pid e Fli hanno segnalato due nomi ciascuno, mentre Alfano si era detto che avrebbe dovuto averne tre (compreso Putrone). Vedremo in che termini Zambuto chiuderà gli accordi con gli alleati. Una cosa é certa ed é l'unica assicurazione che ha accettato di fare lo stesso sindaco: non ci saranno aggravi per il Comune a seguito del ripristino della giunta a dieci assessori.
SOLE 24 ORE
Procedura tributaria. L'utilizzo delle misure cautelari
La sentenza è dubbia? Giustificata la sospensione
La sentenza di primo grado può essere sospesa in appello nel caso in cui il giudice abbia travisato i fatti e quindi sussistano gravi e fondati motivi che giustificano il provvedimento cautelare. E quanto affermato dalla Commissione tributaria regionale di Milano, sezione XVIII, con l'ordinanza 9/2011. I giudici tributari, nonostante sia stata già riproposta la questione di legittimità costituzionale (si veda sull'argomento il commento di Enrico De Mita sul Sole 24 Ore del 10 luglio), sono sempre più propensi a ritenere che anche nel processo tributario possano essere sospese le sentenze nelle more dei giudizi d'appello e Cassazione. Nonostante i dubbi interpretati- vi che esistono sulla questione, la Ctr della Lombardia ha sostenuto che il giudice è legittimato a sospendere la sentenza se ha dei dubbi sulla sua fondatezza. In particolare, per la Commissione, la motivazione della pronuncia si presta «a una lettura presupponente un travisamento dei fatti». Per giustificare il provvedimento cautelare viene richiamato nell'ordinanza l'articolo 283 del Codice di procedura civile, in base al quale il giudice d'appello, su istanza di parte, quando sussistono gravi e fondati motivi, può sospendere in tutto o in parte l'esecuzione della sentenza impugnata, cono senza cauzione.
Per i giudici tributari, la facoltà di adottare le misure cautelari anche per le sentenze dovrebbe costituire una componente essenziale della tutela giurisdizionale garantita dall'articolo della Costituzione, per evitare che la durata del processo vada a danno della parte temporaneamente soccombente. Del resto, la Consulta (sentenza 217/2010) ha giudicato infondata la tesi che nel processo tributario l'azione cautelare sia proponibile solo in primo grado. A questa tesi si è già allineata proprio la Ctr di Milano (sezione 46).Con l'ordinanza 2/2011 ha infatti stabilito che la sentenza d'appello debba essere sospesa dal giudice tributario nel caso in cui il contribuente possa subire un danno grave e irreparabile in pendenza del giudizio di Cassazione. Anche se il ricorso per Cassazione non blocca in via automatica l'esecuzione delle sentenze d'appello, la sospensione può comunque essere concessa qualora l'esecuzione possa provocare danni. In quest'ultimo caso è stata sospesa l'esecuzione della sentenza d'appello che convalidava un provvedimento di chiusura di un esercizio commerciale, poiché in caso di accoglimento dell'impugnazione non sarebbe stato più possibile adottare come rimedi la riduzione in pristino o il ristoro per equivalente dei danni subiti dal contribuente in seguito alla chiusura dell'attività commerciale.
Sicilia24h
Naro, Felice esprime rammarico per annullamento gare di canottaggio
L'assessore provinciale di Agrigento allo sport Paolo Felice esprime rammarico per l'infelice esito delle gare di canottaggio che si sono svolte a Naro. In realtà tutte le premesse erano positive: la bella giornata, l'enorme quantità di pubblico, la buona organizzazione, tutto era filato liscio fin quasi alla fine. Comunque nell'incontro che si è svolto sulle rive del lago domenica mattina, l'assessore Felice e il sindaco Morello hanno tracciato insieme un progetto che riguarda un futuro non molto lontano, in cui si possa assieme permettere un rilancio delle attività remiere, rilancio che passa anche attraverso un'accoglienza dell'entourage degli sportivi proprio nel contesto del lago artificiale, permettendo così che anche il turismo possa beneficiarne. "Auspichiamo- ha detto l'assessore - che la città di Naro attraverso la promozione dello sport sia maggiormente attenzionata dal mondo politico, perchè ciò è indispensabile per migliorare la qualità di vita dei suoi abitanti e per permette un migliore sviluppo della città".
Provincia: L'assessore Volpe risponde a Lazzano (Pdl)
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio Provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del Presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente Provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". Così dichiara l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo. Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici. Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità. Ben venga quindi un Consiglio Provinciale sull'attività di D'Orsi, noi non abbiamo nulla da temere
Provincia Agrigento: la "Piccola Orchestra Malarazza" chiude Fiaccolata Legalità
La Piccola Orchestra Malarazza , la band rivelazione del programma Madiaset "Italia's got talent" chiuderà alle ore 23,00 la Fiaccolata della Legalità che si svolgerà a San Leone il 14 Luglio prossimo. La band siciliana che ha incantato Jerry Scotti, Maria De Filippi e Rudy Zarby , i giurati del talent show, si esibiranno per il pubblico agrigentino sul palco allestito sul Piazzale Aster. Il gruppo composta da: Alessio Alessandra (voce), Alessandro Adamo (chitarra e voce), Tiberio Greco (chitarra e voce), Mimmo Pontillo (contrabbasso), Giuseppe Sanfilippo (fisarmonica) e Mirko Adamo (percussioni). Una compagine che porta con se pienamente le sue origine, dove stile ed estro musicale si fondono in un gruppo indipendente che riesce, con le originali multietniche sonorità a catturare sempre l'attenzione degli spettatori raccontando un pò di Sicilia.
Agrigentonotizie
Consiglio provinciale su attività di D'Orsi, Volpe risponde a Lazzano
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". Così dichiara l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo. Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici". Ha affermato nella nota l'assessore provinciale Lillo Volpe che continua:"Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità" conclude Lillo Volpe.
Agrigentoweb
L'assessore Paolo Felice esprime rammarico per annullamento gare di canottaggio.
L'assessore provinciale allo sport Dr. Paolo Felice esprime rammarico per l'infelice esito delle gare di canottaggio che si sono svolte a Naro. In realtà tutte le premesse erano positive: la bella giornata, l'enorme quantità di pubblico, la buona organizzazione, tutto era filato liscio fin quasi alla fine.
Comunque nell'incontro che si è svolto sulle rive del lago domenica mattina, l'assessore Felice e il sindaco Morello hanno tracciato insieme un progetto che riguarda un futuro non molto lontano, in cui si possa assieme permettere un rilancio delle attività remiere, rilancio che passa anche attraverso un'accoglienza dell'entourage degli sportivi proprio nel contesto del lago artificiale, permettendo così che anche il turismo possa beneficiarne. Auspichiamo, infine, che la città di Naro attraverso la promozione dello sport sia maggiormente attenzionata dal mondo politico, perchè ciò è indispensabile per migliorare la qualità di vita dei suoi abitanti e per permette un migliore sviluppo della città.
L'assessore Volpe risponde a Lazzano
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio Provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del Presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente Provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". Così dichiara l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo. Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici. Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità.
Ben venga quindi un Consiglio Provinciale sull'attività di D'Orsi, noi non abbiamo nulla da temere".
Comunicalo
A San Leone la fiaccolata provinciale della legalità
Si svolgerà giovedì prossimo, organizzata dalla Provincia regionale di Agrigento, per volontà del presidente D'Orsi, la fiaccolata della legalità, la manifestazione già svoltasi l'anno scorso e volta a mantenere alta l'attenzione sul percorso virtuoso della legalità, della trasparenza e dell'avversione alla criminalità organizzata. Il corteo, dopo la fase di raduno organizzata davanti la chiesa di San Leone ed un momento di preghiera, partirà alle 21,30 e percorrerà l'intero lungomare Falcone e Borsellino per concludersi al piazzale Aster dove verranno tenuti i discorsi finali.
Perlacittà
Volpe: "Consiglio provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa di D'Orsi"
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio Provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del Presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente Provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". A dirlo è l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo. Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici. Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità. Ben venga quindi un Consiglio Provinciale sull'attività di D'Orsi, noi non abbiamo nulla da temere".
Lavalledeitempli
L'assessore Paolo Felice esprime rammarico per annullamento gare di canottaggio
Agrigento - L'assessore provinciale allo sport Dr. Paolo Felice esprime rammarico per l'infelice esito delle gare di canottaggio che si sono svolte a Naro. In realtà tutte le premesse erano positive: la bella giornata, l'enorme quantità di pubblico, la buona organizzazione, tutto era filato liscio fin quasi alla fine. Comunque nell'incontro che si è svolto sulle rive del lago domenica mattina, l'assessore Felice e il sindaco Morello hanno tracciato insieme un progetto che riguarda un futuro non molto lontano, in cui si possa assieme permettere un rilancio delle attività remiere, rilancio che passa anche attraverso un'accoglienza dell'entourage degli sportivi proprio nel contesto del lago artificiale, permettendo così che anche il turismo possa beneficiarne. Auspichiamo, infine, che la città di Naro attraverso la promozione dello sport sia maggiormente attenzionata dal mondo politico, perchè ciò è indispensabile per migliorare la qualità di vita dei suoi abitanti e per permette un migliore sviluppo della città.
Grandangolo
Giovedì prossimo la fiaccolata della legalità
Si svolgerà giovedì prossimo, organizzata dalla Provincia regionale di Agrigento, per espressa volontà del presidente, Eugenio D'Orsi la fiaccolata della legalità, la manifestazione già tenutasi lo scorso anno, volta a mantenere alta l'attenzione sul percorso virtuoso della legalità, della trasparenza e dell'avversione alla criminalità organizzata. Il corteo, dopo la fase di raduno organizzata davanti la chiesa di San Leone ed un momento di preghiera, partirà alle 21,30 e percorrerà l'intero lungomare Falcone e Borsellino per concludersi al piazzale Aster dove verranno tenuti i discorsi finali.
TVA
Provincia. Volpe. Consiglio straordinario su azione politico-amministrativa di D'Orsi.
Si ad una seduta straordinaria del consiglio provinciale di Agrigento per discutere sull'azione politico - amministrativa del presidente Eugenio D'Orsi. Lo afferma l'assessore provinciale Lillo Volpe, rispondendo ad una richiesta del consigliere del Pdl, Mario Lazzano, che aveva lanciato la proposta. Volpe, da poco meno di un anno nell'esecutivo, sottolinea tuttavia come l'amministrazione D'Orsi, in questi tre anni, abbia ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi, aggiunge, non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi. E giudica strano, conclude, che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi in quanto dovrebbe conoscerla per averla appoggiata per ben due anni e mezzo.
Quotidiano di Sicilia
Si discute del rimpasto politico per definire un cartello "misto"
La novità: fuori Pdl, Fli, Patto per il territorio e altre forze di sinistra con gli indipendenti. Mpa, Udc, Forza del Sud, Pd e forse anche Pid i partiti della coalizione
AGRIGENTO - Alla Provincia si discute del rimpasto che porterà alla definizione del cartello politico tra Mpa, Udc, Forza del sud, Partito democratico e forse anche Pid. La novità sembra appunto essere questa: entreranno i Popolari per l'Italia domani mentre resteranno fuori Pdl, Fli, Patto per il territorio e altre forze di sinistra con gli indipendenti. A Roma c'è stato un incontro con il ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano al termine del quale sarebbe stata raggiunta l'intesa.
Ma il presidente D'Orsi precisa: "In atto non c'è alcuna trattativa con il Pid. La definizione del cartello politico all' interno della giunta provinciale rispecchierà la composizione dell'esecutivo della Regione siciliana".
L'Mpa ha già due assessori definiti "politici", cioè Mariano Ragusa ed Angelo Biondi, resta da cambiare soltanto l'assessore in quota Granata, Forza del sud è ancora a metà con l'ingresso di Paolo Ferrara che ha sostituito la sorella (un tecnico) Katea. In dirittura d'arrivo le dimissioni di Paolino Felice che erano state concordate prima delle elezioni amministrative di Favara, subentrerà per il partito di Michele Cimino, il licatese Pino Montana, commissario cittadino Fds, che attende da diverso tempo questa nomina. Il Partito democratico vorrebbe lasciare i due tecnici, ma la coalizione è stata chiara: si cambia e cambiamo tutti. Quindi il Pd è di nuovo in fibrillazione per la scelta di 2 esponenti che andranno a far parte del nuovo esecutivo guidato dal presidente Eugenio D'Orsi. Intanto, mentre si rafforza il gruppo del Mpa che in Consiglio provinciale annovera anche Pellegrino Quartararo, arriva l'invito di Carmelo D'Angelo, presidente della commissione Lavori pubblici della Provincia, al capo dell'amministrazione attiva, D'Orsi, di lasciare l'Mpa.
"Il presidente della Provincia - ha esortato D'Angelo - farebbe bene a sganciarsi dal Movimento per l'autonomia che rischia di farlo scivolare irrimediabilmente a sinistra, andare oltre i partiti e siglare un patto con tutte le forze che hanno a cuore le sorti del territorio cercando di interloquire sia con il governo nazionale che con il governo regionale per portare risorse ed infrastrutture in provincia di Agrigento". Ma D'Orsi non ci pensa proprio: anzi ha costituito un movimento a lui riconducibile, "I lealisti", la lista del presidente.
Nuova corrente: Nasce "Autonomisti forti e liberi"
AGRIGENTO -Dopo la lista del Presidente, che fa capo ad Eugenio D'Orsi, si consolida una nuova corrente nel Mpa agrigentino. Arriva il "battesimo" dell'associazione socio - culturale "Autonomisti, forti e liberi" che si richiama alle posizioni di Giancarlo Granata. "L'associazione - ha spiegato in una nota il comitato di reggenza - intende avviare un proficuo dibattito su tutti i temi che riguardano le tante questioni non risolte relative alle infrastrutture, all'acqua, ai rifiuti alle opportunità riguardanti lo sviluppo socio economico della provincia, nel contesto di una Sicilia orgogliosa del proprio autonomismo. L'associazione infatti desidera porsi come punto di riferimento per tutti quei cittadini, che desiderano essere parte attiva nella costruzione di un percorso di cittadinanza attiva e di reale cambiamento. Il movimento politico sarà organizzato in modo capillare nel territorio con propri organi statutari , propri circoli con una propria sede provinciale e con numerosi aderenti".
Teleacras
Marcia contro la mafia
Anche quest' anno l' Amministrazione provinciale di Agrigento, presieduta da Eugenio D'Orsi, ha organizzato la marcia contro ogni forma di violenza mafiosa. L' iniziativa si svolgera' giovedi' prossimo, 14 luglio, a San Leone. Il raduno e' in programma alle ore 21 innanzi alla chiesa di San Leone, alle 21 e 30 l' intervento dell'arcivescovo Montenegro, poi alle 22 e 30 la partenza della fiaccolata al lungomare fino a piazzale Aster, quindi il saluto delle autorita', la consegna dei riconoscimenti alle forze dell'ordine, e da mezzanotte in poi un concerto musicale con la Piccola Orchestra Malarazza , la band rivelazione del programma Mediaset "Italia's got talent", composta da Alessio Alessandra , Alessandro Adamo, Tiberio Greco, Mimmo Pontillo, Giuseppe Sanfilippo e Mirko Adamo. In proposito, oggi, lunedi' 11 luglio, al Videogiornale di Teleacras e' in onda una intervista all'assessore provinciale, Calogero Volpe.
Agrigentoflash.it
Annullate le gare di canottaggio, il rammarico dell'assessore Felice
L'assessore provinciale allo sport Paolo Felice esprime rammarico per l'infelice esito delle gare di canottaggio che si sono svolte a Naro. In realtà tutte le premesse erano positive: la bella giornata, l'enorme quantità di pubblico, la buona organizzazione, tutto era filato liscio fin quasi alla fine. Comunque nell'incontro che si è svolto sulle rive del lago domenica mattina, l'assessore Felice e il sindaco Morello hanno tracciato insieme un progetto che riguarda un futuro non molto lontano, in cui si possa assieme permettere un rilancio delle attività remiere, rilancio che passa anche attraverso un'accoglienza dell'entourage degli sportivi proprio nel contesto del lago artificiale, permettendo così che anche il turismo possa beneficiarne. Auspichiamo, infine, che la città di Naro attraverso la promozione dello sport sia maggiormente attenzionata dal mondo politico, perchè ciò è indispensabile per migliorare la qualità di vita dei suoi abitanti e per permette un migliore sviluppo della città.
Volpe concorda sul consiglio provinciale straordinario, "Niente da nascondere"
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio Provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del Presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente Provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". Così dichiara l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo. Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici. Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità. Ben venga quindi un Consiglio Provinciale sull'attività di D'Orsi, noi non abbiamo nulla da temere".
L'altragrigento.it
Volpe, Provincia: "Lazzano, non abbiamo nulla da temere"
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio Provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del Presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente Provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". Così dichiara l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi.
"Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo.
Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici. Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità. Ben venga quindi un Consiglio Provinciale sull'attività di D'Orsi, noi non abbiamo nulla da temere".
Infoagrigento.it
"Concordo perfettamente con il consigliere Lazzano di dar vita ad un Consiglio Provinciale straordinario per discutere sull'azione amministrativa del Presidente D'Orsi. L'amministrazione attiva dell'Ente Provincia in questi tre anni ha ben lavorato per colmare tutti gli aspetti negativi ereditati da un recente passato. Il Presidente D'Orsi non ha nulla da nascondere, la sua gestione è trasparente e nessuno scheletro è nei nostri armadi". Così dichiara l'assessore provinciale Lillo Volpe rispondendo ad una nota diffusa dal consigliere provinciale Mario Lazzano che auspica un dibattito politico sull'attività amministrativa del presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. "Ci sembra alquanto strano che il consigliere Lazzano chieda lumi sull'attività del Presidente D'Orsi ed è anche pleonastico in quanto il solerte Consigliere già dovrebbe conoscere l'attività svolta per averla appoggiata per ben due anni e mezzo. Tuttavia oltre a discutere e dibattere sulle cose fatte sarebbe giusto parlare anche dei 10 anni in cui la Provincia è stata nelle mani dei suoi amici. Possiamo parlare quindi del passato, dei debiti che abbiamo ereditato e che D'Orsi ha dovuto colmare operando dolorosi tagli, ma dando stabilità all'Istituzione. Non per nulla la Provincia Regionale di Agrigento, secondo una indagine effettuata dal Sole 24 Ore, è tra le prime istituzioni più virtuose d'Italia. Un apprezzamento di questa portata dovrebbe indurre i detrattori a ponderare le proprie uscite pubbliche. Non si diventa provincia virtuosa senza aver lavorato con onestà e laboriosità. Ben venga quindi un Consiglio Provinciale sull'attività di D'Orsi, noi non abbiamo nulla da temere".