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Rassegna stampa del 15 luglio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
COMUNE. Nel corso della seduta del 20 luglio si parlerà anche della gestione del servizio idrico
Consiglio pronto a dire sì: «L'acqua agli enti pubblici»
In città il problema è particolarmente avvertito anche per l'arrivo agli utenti di bollette ritenute alquanto esose. Si discuterà anche di bilancio.
E' stato definito l'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, dopo la conferenza dei capigruppo che aveva dettato le linee guida per l'Ufficio di presidenza. Le principali novità riguardano la questione "acqua pubblica". Anche il comune di Ribera, dopo il vittorioso esito dei referendum abrogativi delle disposizioni legislative che prevedevano l'affidamento dell'acqua ai privati, vuoi mettersi in riga con gli altri comuni dell'hinterland che da tempo si battono per la pubblicizzazione di un servizio così importante "Porteremo all'attenzione del consiglio comunale - dice il presidente Giuseppe Tortorici - un ordine del giorno che è stato determinato con il concorso di altri comuni per dire no alla privatizzazione dell' acqua". Il documento che sarà esaminato dai venti consiglieri che sostengono il sindaco Carmelo Pace e che non dovrebbero avere particolari problemi di approvarlo, anche alla luce di diverse iniziative che si sono tenute in città per contestare il servizio erogato da alcuni mesi dalla "Girgenti acque" di Aragona prevede alcuni punti essenziali. Si tratta di richieste che sono state discusse ampiamente nei giorni scorsi nel corso di un summit tra i comitati che in tutta Italia si battono per la pubblicizzazione del servizio e che ha visto in rappresentanza della provincia di Agrigento e della Sicilia il presidente del consiglio comunale di Burgio Andrea Puleo. Si vuole fare in modo che la Regione siciliana recepisca la legge di iniziativa popolare avviata da numerosi consigli comunali della Sicilia che si sono visti espropriati del servizio e che intendono riprenderlo per assicurare una gestione più equa - dicono i vari presidenti di consiglio - e che pesi il meno possibile sulle tasche degli utenti, che, come avvenuto in provincia e anche a Ribera negli ultimi mesi si sono visti recapitare bollette alquanto esose. Quel che viene richiesto a gran voce, soprattutto in città, è anche un cambiamento di rotta per quanto riguarda la possibilità di avere delle risposte tempestive alle richieste dei cittadini: "A Ribera - dice a proposito l'ex sindaco Santo Tortorici che presiede il comitato cittadino di settore - c'era una volta un ufficio gestito dall'Ente acquedotti e c'era un impiegato al quale ci si poteva rivolgere. Oggi questo viene negato dovendo telefonare ad Aragona o recarsi una volta la settimana in Biblioteca". Per il resto la seduta consiliare sarà dedicata anche all'approvazione del bilancio, alla questione sanitaria, all'esame di alcuni debiti fuori bilancio. Di rilevo anche l'approvazione dei diritti di istruttoria per le pratiche commerciali più volte rinviata. 
 
RALLY. Un comitato chiede che la corsa passi ancora dal paese
Il percorso del Fabaria, protesta ad Aragona
Nonostante le vicissitudini dello scorso anno, con la gara annullata due volte e con la conseguente gravissima perdita del Trofeo Rally Asfalto, campionato a valenza nazionale, il "Fabaria Rally", che quest'anno sarà valido solo per la Coppa Italia, resta una delle competizioni automobilistiche più attese. E lo comprovano le preoccupazioni dei tifosi aragonesi che domenica monteranno un gazebo in via Roma, accanto al Municipio, per raccogliere le firme a sostegno dell'importante avvenimento sportivo. Il loro maggiore timore è che le autorità deputate al rilascio delle autorizzazioni escludano dal percorso di gara la città di Aragona. "Riteniamo - dicono- che, negli anni, il Fabaria Rally sia stato un veicolo importante per la conoscenza e la promozione del territorio aragonese grazie alla presenza di migliaia di appassionati provenienti da tutta la regione e di numerose testate giornalistiche nazionali, troupe televisive comprese. Inoltre, nei giorni del rally, tutte le attività commerciali hanno avuto un notevole beneficio economico visto il continuo e notevole afflusso di team, piloti e sportivi". 
 
PROVINCIA
Buscemi convoca la riunione dei capigruppo
Convocata per domani dal presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi la riunione dei capigruppo. La commissione stabilirà la data e l'ordine del giorno del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà discutere ed approvare, in primo luogo, le proposte non discusse dal Consiglio nella seduta del 9 e io Giugno, il bilancio di previsione 2011 arrivato alla Presidenza del Consiglio il 12 luglio, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche oltre ad alcuni debiti fuori bilancio. La Commissione dei capigruppo discuterà inoltre della richiesta di un consiglio straordinario da convocare per affrontare l'emergenze rifiuti ne! territorio agrigentino, firmato da undici consiglieri, primo firmatario il consigliere Girasole.
 
PROVINCIA
TELE SUL CAVALLO ARABO
Sarà inaugurata oggi alle 11, nella galleria della Scala Reale, ai palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro, la mostra del pittore Pippo Vaccaro Il Cavallo arabo nei colori di Sicilia. All'inaugurazione parteciperanno il presidente della Provincia, In esposizione 25 tele che mettono in evidenza il connubio dei colori della terra siciliana con il cavallo arabo. Fino al giorno 22, dal lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.
 
PROVINCIA
 Razionalizzare la scuola - Incontro con Marchese
La Provincia ha ospitato la conferenza di servizi per la razionalizzazione delle rete scolastica provinciale (2012-2013), alla quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dei sindacati della scuola e il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Antonio Gruttadauria. Si è trattato del primo passo formale da parte della Provincia dopo la pubblicazione del Decreto dell' Assessore Regionale all'Istruzione e Formazione Professionale, Mario Centorrino, sulla razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica. "Nella scuola dell'autonomia - dice l'assessore all'Istruzione, Nicoletta Marchese - è fondamentale discutere in tempo utile delle procedure per un sereno avvio dell' anno scolastico successivo. E' importante avviare un sano e costruttivo rapporto con i sindacati della scuola e sentire tutte le proposte". Secondo l'assessore Marchese non ci sono situazioni tali da modificare gli assetti scolastici, tuttavia si è dichiarata aperta alle proposte dei sindacati. 
 
LA SICILIA
 
PROVINCIA REGIONALE. Presentata dall'assessore Paolo Ferrara la dodicesima edizione del progetto "Impara l'arte"
Rivitalizzare antichi mestieri in estinzione
Promuovere gli antichi mestieri in via di estinzione attraverso la realizzazione di laboratori artigianali rivolti ai giovani della nostra provincia. Questo l'obiettivo del progetto titolato "Impara l'Arte", giunto alla 12" edizione e presentato nel corso di un incontro tra l'assessore alle Attività Produttive della Provincia Regionaledi Agrigento, Paolo Ferrara e le organizzazionidi categoria, per discutere delle iniziative da intraprendere e sui progetti finalizzati al sostegno e al rilancio delle aziende artigiane del territorio. Al tavolo di discussione hanno preso parte il presidente della Camera di Commercio di Agrigento Vittorio Messina, il segretario provinciale della CNA Eugenio Esposto, il segretario provinciale Confartigianato Enza Fazio, il segretario provinciale di Confcommercio Vincenzo Gaziano, il dirigente del Settore Achille Contino e Marisa Ciotta responsabile del servizio artigianato della Provincia.
Il progetto è rivolto a 13 giovani di età compresa fra i 16 ed i 25 anni, che per sei mesi avranno l'opportunità di imparare un mestiere artigianale all'interno delle ditte del territorio provinciale che aderiranno all'iniziativa. Ai giovani partecipanti verrà corrisposta un'indennità mensile. "Abbiamo ribadito — spiega l'assessore Paolo Ferrara - la volontà dell'Amministrazione D'Orsi, di attivare un dialogo sinergico con tutte le associazioni per operare congiuntamente per la ripresa economica di un settore strategico e strettamente legato al territorio come l'artigianato. Su questa linea il presidente della Camera di Commercio ha dato piena disponibilità, considerando la cooperazione una strada indispensabile affinché la politica svolga azioni positive a favore del sistema delle imprese". Nei loro interventi i rappresentanti di categoria, nel ringraziare l'assessore per la disponibilità dimostrata, hanno manifestato vivo interesse ad avviare una collaborazione diretta con l'Amministrazione ed hanno giudicato positivamente il progetto "Impara l'Arte". 

LO DICO A "LA SICILIA"
"COMANDANTE" NON LA GUIDA E LA NAVE AFFONDA
Il fatto è che il Presidente del consiglio, malgrado disponesse e disponga di una maggioranza mai vista, non ha saputo governare e guidare l'Italia portandola fuori dai ma rosi della crisi ciclonica proveniente dall'America, così come hanno fatto Germania, Inghilterra e Francia. L'Italia oggi rischia il CRAC  perché il Governo non ha credibilità internazionale e perché la sua manovra finanziaria non corrisponde alla esigenza di risanamento dei conti e di rilancio contestuale dell'economia, dell'impresa e, quindi, del lavoro. Senza la crescita del prodotto interno lordo non ci sarà futuro per nessuno, a cominciare dai giovani e dai pensionati di Agrigento che hanno da vivere un una realtà economica strutturalmente debole, come ci racconta il report della Camera di commercio. Questo Governo ha bruciato il "tesoretto" di 10 miliardi, lasciatogli da Prodi, con il regalo dell'ICI ai ricchi e con la disastrosa operazione dell'Alitalia.
Ha sprecato tre anni durante i quali avrebbe potuto/dovuto fare una politica di aggressione alla evasione, ai costi giganteschi della corruzione ed alla economia criminale: tre mostri che si mangiano il presente ed il futuro dell'italia. Invece, ha fatto il condono con uno scudo fiscale al modico costo del 5%, mentre per gli indebiti INPS ed INPDAP dei pensionati ha fatto e fa il rigorista con le settemila cartelle inviate solo in questa provincia per la immediata riscossione del 100%. E, poi, ticket sulle cure sanitarie, aumento degli anni di lavoro per le donne, congelamento delle pensioni base (E 255 - E 455), cancellazione dei fondi per la non auto sufficienza e per le politiche sociali, blocco dei contratti e disoccupazione strutturale per gli ex precari.
Tagli alla cieca per Comune, Provincia e Regione senza incidenza sulle diseconomie di scala prodotte dal sistema del sottogoverno e del sottobosco dei consigli di amministrazione, delle presidenze, delle direzioni generali di Enti inutili e parassitari che, insieme agli evasori, ai trafficanti ed affaristi annidati in certa politica, nella burocrazia, nel mondo delle professioni "VAMPIRIZZANO L'ITALIA"
Aumentano benzine e tariffe, mentre annullano le misure a sostegno dei disabili e dei poveri.
Sul fronte fiscale gli annunci sono che ai contratti di lusso qualcosa si regalerà, mentre ai pensionati qualche "polpetta" avvelenata arriverà. E' tempo di ferie? Ma chi può andare in ferie se siamo tutti presi dalla paura di non sapere cosa ci aspetta domani, nel senso proprio di domani?
I pensionati e il loro sindacato della CGII. non si arrendono e manifesteranno, ancora una volta, per difendere le pensioni, il lavoro, il futuro dei giovani, per chiedere una politica di rigore nel segno dello sviluppo dell'impresa e del lavoro, una politica di sostegno alla disabilità, al disagio familiare, alla povertà. Lo SPI - CGIL sarà oggi a piazza Navona a Roma per difendere l'Italia dalla famelicità dei ricchi e dal Governo che li rappresenta.
MARIELLA LO BELLO
segretario provinciale Cgil
 
Mercoledì si decide il futuro di Gesa Agrigento2
Mercoledì  prossimo, 20 luglio, si riunirà l'assemblea dei soci di Gesa Agrigento due per adottare una serie di decisioni molto importanti per la vita della società d'ambito e soprattutto per la prosecuzione del servizio. Anzitutto il liquidatore Teresa Restivo porterà all'esame dei sindaci il bilancio 2010 che servirà a consolidare lo stato dei crediti e dei debiti della società d'ambito allo scorso 31 dicembre. Approvato lo strumento finanziario, appariranno chiari anche i debiti che ciascun comune socio ha nei confronti di Gesa, per cui a quel punto il liquidatore potrà inviare le diffide a pagare come da più parti ormai sollecitata a fare. Se i comuni pagheranno tali debiti sarà più facile affrontare le continue emergenze che si presentano e che rendono difficoltosa la continuità del servizio.
Non bisogna infatti dimenticare che tutte le imprese che rendono servizi a Gesa sono creditrici di consistenti somme di denaro: la Catanzaro Costruzioni deve avere circa sette milioni di euro (a proposito, l'altro ieri Teresa Restivo ha raggiunto l'accordo per un piano di rientro che prevede una consistente cifra da pagare ogni mese, per cui la discarica di Siculiana é stata definitivamente riaperta), il raggruppamento di imprese che si occupa del servizio di prelievo della spazzatura deve averne circa 14. Poi ci sono le altre imprese (che garantiscono lo smaltimento della differenziata e degli ingombranti), i dipendenti di Gesa, oneri vari che sono dovuti per legge. A fronte di tutto questo ci sono soltanto le anticipazioni di Aipa sulla bollettazione e piccoli versamenti che vengono fatti di tanto in tanto dai comuni più volenterosi. Per il resto nulla: ai comuni toccherebbe di sopperire agli "ammanchi" determinati dal mancato pagamento delle bollette di una grossa fetta dell'utenza (in alcuni comuni non paga addirittura il 50 per cento), ma ciò negli anni non é mai avvenuto in modo compiuto. Ecco perché si sono accumulati, da parte dei comuni, debiti non indifferenti nei confronti della società d'ambito, la quale complessivamente é creditrice di una somma che raggiunge quasi i 50 milioni di euro. E a fronte di un credito del genere ogni mese ci sono difficoltà enormi a pagare le ditte. Pur non essendo all'ordine del giorno, nel corso dell'assemblea si potrebbe parlare anche della possibilità che i lavoratori municipali comandati alle imprese possano rientrare ai comuni di appartenenza. Ciò consentirebbe di assorbire quasi completamente i tagli di posti di lavoro determinati dal nuovo affidamento del servizio di prelievo dei rifiuti, il cui bando è stato appena pubblicato. Se i sindaci saranno disponibili, Teresa Restivo potrebbe convocare un'altra assemblea "ad hoc". A fronte di questa situazione l'Ugl ha posto fine al sit-in di fronte alla prefettura.
 
Il nuovo depuratore ai privati
SCIACCA. Fine delle polemiche: l'impianto sarà gestito per 3 anni dalla ditta che lo ha costruito
SCIACCA. Il caso depuratore anima anche il dibattito politico cittadino e lo farà anche nei prossimi giorni dopo un emendamento al bilancio che prevede l'inserimento di 200 mila euro per consentire al Comune di avviare, per 4 mesi, a partire da settembre, il depuratore con una gestione in house e ricavare introiti dal canone di depurazione e dalla bollettazione. Gran parte del mondo politico concorda sul fatto che l'affidamento del depuratore a Girgenti Acque, così come previsto dalla normativa che ha introdotto gli Ato idrici, appare inopportuna in quanto «il Comune si verrebbe a privare di un impianto all'avanguardia in grado di assicurare utili allo stesso ente».
Il direttore generale di Girgenti Acque, Giuseppe Carlino, non si scompone quando gli diciamo che in città c'è una discussione articolata sulla questione depuratore: "Secondo contratto con l'Ato noi siamo pronti a gestire il depuratore di Sciacca - dice - abbiamo l'obbligo e il dovere di farlo, ma a decidere sarà l'Ato. Non so la situazione di Sciacca - aggiunge - ma in linea generale la gestione dei depuratori è in perdita, noi comunque non ci possiamo rifiutare di farlo e siamo pronti".
Dopo il quesito posto alcuni giorni fa dal sindaco Vito Bono all'Ato idrico circa l'affidamento in gestione dell'impianto, in città tutti si sono mobilitati sostenendo che per i prossimi tre anni tocca all'impresa che ha eseguito i lavori del Parf occuparsi delle conduzione del depuratore, fatto salvo l'onere di alcuni servizi come bollette Enel e smaltimento reflui. L'associazione Popolari per Sciacca sostiene che il sindaco deve dare esecuzione all'affidamento dei primi tre anni digestione al costruttore dell'impianto di depurazione. «Questo - commenta il direttore generale di Girgenti Acque - non si scontra con quanto previsto nel nostro contratto con l'Ato. I tre anni si riferiscono ad un collaudo prolungato dell'impianto, lo prevede anche una norma regionale. Noi - aggiunge - ci inseriamo affiancando i tecnici dell'impresa che ha realizzato il depuratore, sostituendoci in sostanza al Comune». Non ci sarebbe, quindi, nessun conflitto di competenze, la gestione di collaudo della Conscoop non limiterebbe la presenza dei tecnici di Girgenti Acque, obbligata a sua volta da un a norma contrattuale ad assumere la guida dell'impianto. Tutto ciò a pochi giorni dalla seduta consiliare in cui si esaminerà l'emendamento e in attesa di una risposta dell'Ato idrico al quesito posto dal sindaco Vito Bono.
 
Il turismo che vogliamo domani punti su cultura e spettacoli
Indispensabili iniziative serie e attenta programmazione degli eventi
Un incontro-dibattito sullo sviluppo turistico della città dei templi e sul futuro dell'Ente Parco di Agrigento. E' questo l'argomento, ricco di punti interrogativi, dell'assemblea in programma oggi dalle 9,30 alle 13 nell'aula del Consiglio comunale. Numerosa ed essenzialmente politica la partecipazione al dibattito. Al centro l'offerta turistica del territorio, con in testa il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, dopo il recente allarme - rischio scioglimento. L'assemblea agrigentina servirà a ribadire che il Bene culturale, oltre ad essere elemento di attrazione in sé, deve essere valorizzato e comunicato attraverso eventi di richiamo. Nel prodotto cultura, oltre ai centri storici, alle aree archeologiche, ai circuiti delle miniere/archeologia industriale, ai teatri e ai musei rientrano anche la letteratura e le arti figurative, sulle quali è possibile costruire ulteriori occasioni di richiamo turistico. A Palazzo dei Giganti interverranno oggi l'assessore al turismo della Provincia regionale di Agrigento, il Sindaco Marco Zambuto, i massimi rappresentanti di Camera di Commercio di Agrigento, Consorzio Turistico Valle dei Templi, Federalberghi Agrigento, Associazione Guide Turistiche, Legambiente, Inu Sicilia, Circes (Centro Interdipartimentale per lo Studio dei centri Storici).
Un dibattito ma anche un confronto aperto alle diverse forze politiche e sociali del territorio per definire alcune strategie, programmare interventi, colmare il gap nelle infrastrutture, per non parlare dei servizi legati alla ricettività turistica. Nello specifico prenderanno la parola il presidente del Consiglio comunale Francesco Alfano, Marco Salerno primo presidente del Parco Archeologico Valle dei Templi ed attuale Dirigente Generale Dipartimento Regionale al Turismo, la vicepresidente dell'ultimo Consiglio del Parco Archeologico Teresa Cannarozzo, Gianfranco Zanna Responsabile Beni Culturali Legambiente, intervenuto recentemente a Palazzo dei Filippini in occasione del paventato smantellamento dell'Ente Parco. Nell'ottica di un ragionamento legato allo sviluppo della Valle dei Templi, ma non solo, si affacciano le potenzialità del neo costituito Distretto Turistico Valle dei Templi, di prossimo riconoscimento da parte della Regione Siciliana. L'obiettivo sarà quello di finalizzare la governance del Distretto verso la costruzione di un tessuto sociale omogeneo che condivida il medesimo percorso ed obiettivo di sviluppo. Bisognerà pertanto strutturare il Distretto con un gruppo di servizio che operi non solo nella progettazione ma soprattutto nella gestione ed accompagnamento delle azioni finalizzate alla crescita della qualità dell'accoglienza turistica perché ciò possa determinare uno sviluppo coerente e costante nel tempo. li Distretto, come sottolineato durante il primo incontro promosso dal Consorzio Valle dei templi, prevede la realizzazione di un cartellone unico che contempli tutte le manifestazioni folkloriche, di tradizioni popolari, religiose, eventi enogastronomici, culturali al fine di attivare un processo unico di comunicazione che amplifichi le potenzialità di fruizione. In altre parole si tratta di un cartellone degli eventi estivi del Distretto Turistico Valle dei Templi da promozionare con azioni di sistema così da avviare l'attività di integrazione tra le diverse realtà. Ciascun ente e/o privato potrà far pervenire alla Segreteria del Consorzio Turistico Valle dei Templi,  l'elenco degli eventi programmati dal corrente mese di luglio fino al 15 ottobre 2011.
 
SOLE 24 ORE
 
Trattamento di fine rapporto. Il valore è 2,088403
Definito il coefficiente per rivalutare il Tfr di giugno
A giugno il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2010 pari a 2,088403. L'articolo 2120 del Codice civile stabilisce che alla fine di ogni anno la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati diffuso ogni mese dall'Istat, nei caso specifico quello «senza tabacchi lavorati». In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell'anno precedente, e il mese in cui si effettua la rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 (che su base annua è di 1,500. La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione per il calcolo del Tfr.
L'indice Istat per giugno è pari a 102,6. A partire dai dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è il 2010 (la base precedente era 1995 = 100). La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2010, su cui si calcola il 75% è 1,784538. Pertanto il 75% è 1,138403. A giugno il tasso fisso è pari a 0,750. Sommando quindi il 75% (1,338403) e il tasso fisso (0,750), si ottiene il coefficiente di rivalutazione 2,088403. In caso di corresponsione di un'anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull'intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l'erogazione viene effettuata.
Per il resto dell'anno l'aumento si applica, invece, sulla quota al netto dall'anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro. Non è soggetta a rivalutazione la quota di trattamento di fine rapporto versata dai lavoratori ai Fondi di previdenza complementare. Deve invece essere rivalutata a cura del datore di lavoro la quota di Tfr maturata dal lavoratore dipendente di una  azienda con più di 50 dipendenti, che non ha aderito alla previdenza complementare.
 
agrigentoweb
 
ATO Gesa 2, mercoledì l'assemblea dei soci
Mercoledì 20 luglio si riunirà l'assemblea dei soci dell'ATO GESA 2 per adottare decisioni importanti per la vita della società d'ambito. Com'è noto, i problemi di liquidità della società si sono ripercossi sulle ditte che a vario titolo si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.
Si discuterà del nuovo appalto e del rischio di licenziamento che pende sulla testa di oltre 70 lavoratori. Sarà un caldo mercoledì di luglio.
 
agrigentonotizie
 
Question time rinviato tra polemiche e malumori  
E' durata circa mezz'ora la seduta del Consiglio provinciale dedicata al question time e sospesa per volontà degli interroganti in segno di rispetto per il lutto che ha colpito la famiglia D'Orsi, con la morte della suocera del presidente. A dire il vero era stato lo stesso esponente Mpa a volere che la seduta si tenesse comunque, tanto è vero che aveva delegato un uomo di sua fiducia, ovvero l'assessore Lillo Volpe, perché desse lo stesso le risposte richieste dai consiglieri. Nulla da fare. Il primo a sollevare il problema era stato tra l'altro il capogruppo Mpa Totò Scozzari, che per l'ennesima volta dimostra di non intrattenere comunicazioni "serrate" con il presidente, e a seguire tutti gli interroganti hanno rinunciato ad intervenire. Una scena paradossale: l'Amministrazione, per esplicita volontà di colui che è stato colpito da un grave lutto, a premere perché il Consiglio si tenesse e i consiglieri, forse resi svogliati dalle alte temperature all'interno della sala "Pellegrino", a resistere fino alla morte affinché la seduta non proseguisse. Sicuramente si è trattato di un gesto di correttezza istituzionale, che però va a scontrarsi con diversi aspetti più freddamente politici e amministrativi. Il primo, se è vero che non era possibile rinviare la seduta oggi, perché era necessario un margine di ventiquattro ore per poter avvisare tutti i consiglieri, si sarebbe potuto far cadere la seduta senza  prendere le presenze. Qualcuno dirà: alcuni non sapevano che ieri era venuta a mancare la suocera del presidente. Giusto, ma questo prova che sostanzialmente non esiste all'interno del Consiglio alcuna relazione tra i capigruppo. Il non prendere le presenze avrebbe comportato, ovviamente, un risparmio per l'Ente, che invece stasera ha dovuto pagare il gettone di consiglieri presenti. Insomma, come si suol dire in siciliano, "fari beni cu i cosi di l'autri", far bene con le cose altrui.  Altro punto non secondario è che, tra i quesiti, ve ne era uno, quello di Roberto Gallo, che riguardava la mancata costituzione della Provincia dinnanzi al Consiglio di stato contro la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle, nonostante una esplicita volontà del Consiglio provinciale. Considerato che la giustizia si pronuncerà il diciannove luglio prossimo, Gallo ha già annunciato che tenterà di ottenere risposta dal presidente prima di quella data.
 
agrigentoflash
 
Rifiuti/Ato Ag2 Gesa: arriva l'ora della verità
Arriva l'ora della verità per Gesa. Mercoledì si riunirà l'assemblea dei soci per adottare decisioni importanti per la vita della società d'ambito. Il liquidatore Teresa Restivo porterà all'esame dei sindaci il bilancio 2010 che servirà a consolidare lo stato dei crediti e dei debiti della società d'ambito allo scorso 31 dicembre. Appariranno chiari anche i debiti che ciascun Comune socio ha nei confronti di Gesa, per cui a quel punto il liquidatore potrà inviare le diffide a pagare. Se i Comuni pagheranno tali debiti sarà più facile affrontare le continue emergenze. Intanto, Restivo ha raggiunto l'accordo con la ditta Catanzaro (discarica di Siculiana) per un piano di rientro che prevede una cifra da pagare ogni mese, per cui la discarica di Siculiana è stata definitivamente riaperta. Pur non essendo all'ordine del giorno, nel corso dell'assemblea si potrebbe parlare anche della possibilità che i lavoratori municipali comandati alle imprese possano rientrare ai comuni di appartenenza.
 
grandangoloagrigento
 
Rifiuti/Ato Ag2 Gesa: arriva l'ora della verità
Arriva l'ora della verità per Gesa. Mercoledì si riunirà l'assemblea dei soci per adottare decisioni importanti per la vita della società d'ambito. Il liquidatore Teresa Restivo porterà all'esame dei sindaci il bilancio 2010 che servirà a consolidare lo stato dei crediti e dei debiti della società d'ambito allo scorso 31 dicembre. Appariranno chiari anche i debiti che ciascun Comune socio ha nei confronti di Gesa, per cui a quel punto il liquidatore potrà inviare le diffide a pagare. Se i Comuni pagheranno tali debiti sarà più facile affrontare le continue emergenze. Intanto, Restivo ha raggiunto l'accordo con la ditta Catanzaro (discarica di Siculiana) per un piano di rientro che prevede una cifra da pagare ogni mese, per cui la discarica di Siculiana è stata definitivamente riaperta. Pur non essendo all'ordine del giorno, nel corso dell'assemblea si potrebbe parlare anche della possibilità che i lavoratori municipali comandati alle imprese possano rientrare ai comuni di appartenenza. 
 
Perlacittà
 
Arriva il bilancio in Consiglio Provinciale di Agrigento, si riunisce la Commissione dei Capigruppo
E' stata convocata dal presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, per mercoledì 20 luglio, alle ore 12:30, la Commissione dei Capigruppo. La Commissione stabilirà la data e l'ordine del giorno del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà discutere ed approvare, in primo luogo, le proposte non discusse dal Consiglio nella seduta del 9 e 10 Giugno, il bilancio di previsione 2011 arrivato alla Presidenza del Consiglio il 12 luglio, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche oltre ad alcuni debiti fuori bilancio inviati dall'Amministrazione per essere approvati dal Consiglio. La Commissione dei Capigruppo discuterà inoltre della richiesta di un Consiglio Straordinario da convocare per affrontare l'emergenze rifiuti nel territorio agrigentino, firmato da undici consiglieri, primo firmatario il Consigliere Girasole. "I tempi di approvazione del bilancio di previsione, ha dichiarato il Presidente Buscemi  non ci permettono di convocare il Consiglio Provinciale prima di quindici giorni, per consentire ai Consiglieri Provinciali di proporre gli eventuali emendamenti per migliorare lo schema approvato dalla Giunta. La Commissione stabilirà la data del Consiglio, come prevede il regolamento delle adunanze del Consiglio Provinciale, tenendo presente i limiti imposti dal regolamento di contabilità che regolano la procedura di approvazione del bilancio di previsione, cioè dieci giorni per la presentazione dei singoli emendamenti e poi ulteriori cinque giorni per l'apposizione dei relativi pareri da parte dei direttori dei vari settori e dei revisori dei conti. Anche se il bilancio ci è pervenuto con ritardo, conclude Buscemi, siamo nelle condizioni di approvare lo strumento contabile entro il 31 agosto, data in cui termina l'esercizio provvisorio.
 
Sicilia24h
 
Agrigento, Provincia: al via iter approvazione bilancio
Convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi mercoledì 20 luglio, alle ore 12:30, la Commissione dei Capigruppo. La Commissione stabilirà la data e l'ordine del giorno del nuovo Consiglio Provinciale che dovrà discutere ed approvare, in primo luogo, le proposte non discusse dal Consiglio nella seduta del 9 e 10 Giugno, il bilancio di previsione 2011 arrivato alla Presidenza del Consiglio il 12 luglio, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche oltre ad alcuni debiti fuori bilancio inviati dall'Amministrazione per essere approvati dal Consiglio. La Commissione dei Capigruppo discuterà inoltre della richiesta di un Consiglio Straordinario da convocare per affrontare l'emergenze rifiuti nel territorio agrigentino, firmato da undici consiglieri, primo firmatario il Consigliere Girasole. "I tempi di approvazione del bilancio di previsione, ha dichiarato il Presidente Buscemi  non ci permettono di convocare il Consiglio Provinciale prima di quindici giorni, per consentire ai Consiglieri Provinciali di proporre gli eventuali emendamenti per migliorare lo schema approvato dalla Giunta. La Commissione stabilirà la data del Consiglio, come prevede il regolamento delle adunanze del Consiglio Provinciale, tenendo presente i limiti imposti dal regolamento di contabilità che regolano la procedura di approvazione del bilancio di previsione, cioè dieci giorni per la presentazione dei singoli emendamenti e poi ulteriori cinque giorni per l'apposizione dei relativi pareri da parte dei direttori dei vari settori e dei revisori dei conti. Anche se il bilancio ci è pervenuto con ritardo, conclude Buscemi, siamo nelle condizioni di approvare lo strumento contabile entro il 31 agosto, data in cui termina l'esercizio provvisorio.
 
Agrigentooggi
 
Fiaccolata della Legalità sul lungomare Falcone-Borsellino
È stata guidata dall'arcivescovo Francesco Montenegro e da alcuni sindaci della Provincia la Fiaccolata della Legalità voluta dal Presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, assente, a quanto pare, a causa dell'improvvisa scomparsa di una persona cara.
Presenti, oltre alle autorità politiche, anche alcuni tra i più alti graduati operanti sul territorio. 

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