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Rassegna stampa del 21 luglio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA 

DOPO LA SENTENZA. Enel soddisfatta. Lo Bello: "Opera fondamentale"
Porto Empedocle, da settembre i lavori per il rigassificatore
PORTO EMPEDOCLE. Partiranno a settembre i lavori preliminari per la costruzione dell'impianto di rigassificazione nell'area industriale di Porto Empedocle. È questa la prima conseguenza della decisione del Consiglio di Stato che martedì ha dato il via libera al progetto di «Enel-Nuove Energie» respingendo il ricorso del Comune di Agrigento e delle associazioni contrarie all'infrastruttura, «Siamo arrivati al risultato finale— commenta l'ad di Enel Nuove Energie, Giuseppe Luzzio  -e tutti gli atti riacquistano efficacia facendoci ripartire da dove ci avevano fermati. A settembre inizieremo i lavori preliminari. Provo una certa amarezza perché ci è parso veramente strumentale l'atteggiamento del Comune di Agrigento per il cui ricorso siamo stati fermi un anno e mezzo". Sulla decisione, interviene anche il presidente regionale di Confindustria. «Il dispositivo — dice Ivan Lo Bello - ha definitivamente fatto chiarezza sulla correttezza della procedura seguita per l'autorizzazione alla costruzione del rigassificatore.
Resta il rammarico sul fatto che l'opera sia stata ostacolata dalla capziosa opposizione del sindaco di Agrigento. Mi auguro che questa decisione faccia riflettere i tanti sindaci e amministratori locali che quotidianamente si confrontano con decisioni da cui dipende lo sviluppo e la prosperità dei loro territori. E importante in una congiuntura strutturalmente negativa che diventino soggetti di sviluppo abbandonando la cultura del no e i non infrequenti tentativi di intermediazione». La senatrice del Pdl Simona Vicari esprime approvazione e aggiunge che «il rigassificatore è un'opera di importanza strategica per garantire l'indipendenza e la crescita energetica del nostro Paese». Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto ha dichiarato di rispettare la sentenza e di prendere atto della decisione. 
 
LE REAZIONI. Legambiente resta contraria alla scelta del sito mentre il sindaco di Agrigento prende atto della sentenza
Rigassificatore, Nuove Energie: "A settembre l'inizio dei lavori"
Per il sindaco di Porto Empedocle si tratta «di un'occasione che non andava persa»
Soddisfazione è stata espressa dai sindacati degli elettrici di Cgil, Cisl e Uil. Cirino esprime delusione per la posizione del Comune capoluogo
«Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, accoglie gli appelli principali e respinge i ricorsi di primo grado e dichiara irricevibile l'appello incidentale e dichiara le spese di causa del doppio grado interamente compensate fra tutte le parti". È questa la decisione presa martedì sera della sesta sezione del Consiglio di Stato e che segna una vittoria per i sostenitori della struttura e soprattutto per Enel Nuove energie e per il Comune di Porto Empedocle. I lavori, che prevedono un investimento di 800miloni di euro, dureranno quasi cinque anni con un cantiere che impiegherà circa 900 persone.
LUZZIO. «Finalmente siamo arrivati al risultato finale - commenta l'amministratore delegato di Enel Nuove Energie Giuseppe Luzzio - e tutti gli atti adesso riacquistano efficacia facendoci ripartire da dove riavevano fermati, A settembre inizieremo coni lavori preliminari per poi arrivare alla costruzione dell'impianto vero e proprio. Provo comunque una sensazione di amarezza perché ci è parso veramente strumentale l'atteggiamento del Comune di Agrigento per il cui ricorso siamo stati fermi un anno e mezzo».
FIRETTO. «Quest'opera - dire il sindaco di Porto Empedocle - creerà opportunità senza conta-
re che le misure compensative che riesce a dispiegare non hanno precedenti in qualcun contesto europeo. Gli avvocati di controparte si sono mossi tenendo alto il nome del Foro agrigentino se è vero come è vero che pur in presenza di un'istruttoria pignola e esageratamente puntigliosa realizzata, siano riusciti ad ottenere un pronunciamento favorevole in prima istanza. Altre considerazioni vanno rese nei confronti di una certa politica che ha svolto unicamente una pretestuosa azione interdittoria in barba alle opportunità concrete di crescita che un'opera di queste proporzioni determina».
ZAMBUTO. Il sindaco di Agrigento prende atto della sentenza e ne prende atto. «Sulla vicenda -
dice Zambuto - abbiamo difeso solo e soltanto gli interessi ambientali e turistici della Città dei Templi, peraltro confortati dal favorevole voto referendario».
CIRINO. «La sentenza del Consiglio di Stato -dice il capogruppo consiliare di Forza del Sud, Andrea Cirino - ci dimostra la totale inadeguatezza di Zambuto a fare strategia. La sua arroganza a non aprire il dialogo con Enel Nuove Energie, ha fatto perdere un'ulteriore opportunità di sviluppo per Agrigento, che avrebbe potuto godere delle opere compensative messe a disposizione dalla Società».
CGIL, CISL E UIL. «A Porto Empedocle - commentano - potranno essere avviati i lavori di costruzione dell'impianto che dovrebbero durare poco meno di cinque anni ed impegnare diverse centinaia di lavoratori. In un periodo di crisi globale, un investimento di 800 milioni nella nostra realtà territoriale, priva di tutto ed ai margini del mondo, non potrà che portare benefici, lavoro e far smuovere l'economia».
COMITATO PRO RIGASSIFICATORE. «Politicamente - dice il presidente Giovanni Nocera - penso che il Comune di Agrigento avrebbe avuto maggiori risultati cercando accordi strategici per la promozione dei territorio, investimenti sulle rinnovabili, ed altre iniziative in termini di risparmio energetico, invece di opporre un muro che rischiava di far sfumare un investimento da 800 mm di euro».
PD. «Ci auguriamo - dicono i giovani del PD - che chi di dovere si attivi con progetti ambiziosi per mettere in atto iniziative necessarie per fare della provincia di Agrigento un polo turistico di eccellenza nei bacino del mediterraneo».,
LEGAMBIENTE. «Rispettiamo la sentenza - dice il presidente regionale Mimmo Fontana - ma restiamo convinti che reindustrializzazione di Porto Empedocle sia un grave errore». 
 
Premiato Mifsud
Il Mediterraneo 2011: «La Primavera araba, incognite ed opportunità» è stato assegnato a Joseph Mifsud presidente del Cupa di Agrigento. La cerimonia si è svolta lo scorso 16 luglio a Lauria, in Basilicata. Tra i premiati anche Io scrittore Andrea Camilleri che, impossibilitato ad essere presente a Lauria, ha inviato un saluto grazie ad un video registrato a Roma.
 
Emergenza rifiuti, vertice a Palermo - La Restivo: «A fine mese due stipendi»
Gli operatori ecologici rivendicano certezze economiche ed occupazionali prima di riprendere la raccolta Comincia a disgregarsi il fronte dei sindaci che aveva votato il nuovo Piano: prevedeva il taglio di oltre ottanta posti complessivi. Giorno 29 nuova assemblea dei soci.
Ci sono stati momenti di tensione, sono volate parole grosse, insulti e anche minacce. È stata una mattinata complicata quella di ieri mattina a Gesa dove, per il terzo giorno consecutivo, gli operatori ecologici hanno incrociato le braccia proseguendo nel loro sciopero selvaggio per protestare contro i ritardi nei pagamenti e contro i tagli previsto dal nuovo bando di gaia. Il Cda dei soci ha rischiato di andare deserto visto che nessuno degli amministratori dei comuni soci, tranne quello di Grotte. Realmonte, Favara e il rappresentante dell'Ente Provincia, hanno ritenuto importante recarsi alla riunione che può cambiare il destino di centinaia di famiglie e la sopravvivenza igienico sanitaria di 19 città. Quando la seduta stava per essere sciolta infatti, l'arrivo del sindaco di Agrigento Zambuto che ha reso possibile io svolgimento della seduta, seppure in formazione ridotta e rimaneggiata. AI commissario liquidatore Teresa Restivo è stato chiesto di riconvocare la riunione per il 29 luglio prossimo chiedendo di inserire all'ordine del giorno la modifica del bando pubblicato per la tutela e salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
La Restivo ha dato il via libera ad entrambe le richieste partendo subito dopo per Palermo dove, insieme all'on. Roberto Di Mauro, ha avuto una seri di incontri al Dipartimento regionale dei rifiuti per sbloccare l'istanza presentata nei giorni scorsi con cui chiede 6 milioni di euro con cui pagherebbe un bel po' di debiti alle imprese, e dunque ai lavoratori e a Catanzaro. Stamattina, la Restivo, che ha già informato i sindacati, spiegherà i tempi per i pagamenti degli stipendi invitando i lavoratori a tornare in servizio. I cassonetti sono ormai colini in ogni parte della città, le strade sono sporche, invase sa rifiuti di ogni tipo, la Valle dei templi è inguardabile e la puzza ha raggiunto ormai limiti insopportabili a chiunque. Ma nemmeno oggi. a meno di notizie particolarmente confortanti da Palermo, la raccolta riprenderà. «Questo bando - tuonano i sindacalisti Buscemi, Stella e Manganella - è stato pensato solo per fare cassa trascurando i pesanti effetti sulla qualità del servizio e non tiene conto del costo elevato delle bollette a carico dei cittadini ripagandoli con la continua emergenza che lascia per strada cumuli di immondizia soggetta ad essere bruciata con le conseguenze dannose per la comunità agrigentina a causa della diossina che si sprigiona nonché la distruzione dell'ambiente a causa della miope politica delle discariche». 
 
RADDOPPIO «640»
Manganella: «Le nostre strade super affollate»
Nella sede compartimentale di via De Gasperi a Palermo, ieri il sindaco Rosario Mariganella ha incontrato il direttore generale dell'Anas per la Sicilia, ingegnere Ugo Di Bernardo, a cui ha sollecitato la sottoscrizione della convenzione che consentirà ai comuni agrigentini che stanno subendo disagi per i lavori di ampliamento della S.S. 640 di ricevere delle somme a ristoro delle difficoltà che sta subendo la mobilità, anche urbana, visto che il traffico è stato deviato su vie cittadine, come avviene, appunto, per Favara. Manganella nella missione palermitana è stato accompagnato dal deputato locale all'Ars, Nino Boso, dall'assessore ai Lavori Pubblici, Enzo Biancucci e dal capo dell'Utc, ingegnere Alberto Avenia. A beneficiare delle misure compensative, oltre al Comune di Favara, a cui andranno un milione 0900 mila euro, anche la Provincia Regionale di Agrigento nonché i centri di Grotte, Racalmuto, Castrofilippo e Canicatri. "Oltre ai problemi di traffico - ha riferito il sindaco Manganella - le nostre strade, continuamente attraversato da mezzi pesanti, cominciano a scricchiolare E non sono solo quelle su cui è deviato il flusso veicolare" Avviene, infatti, che molti mezzi delle ditte impegnate nei lavori si riforniscono per il calcestruzzo o per altri prodotti presso impianti posti nel territorio favarese. E per raggiungerli attraversano strade che non hanno mai visto una simile intensità di traffico. Dopo l'incontro, e una serie di telefonate fatte alla sede centrale dell'Anas a Roma, si è convenuto di firmare la convenzione il prossimo 23 agosto. Fava. ra, come detto, riceverà un milione e 900 mila euro di cui un milione e 470 mila serviranno per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, 300 mila per il cimitero, 80 mila per la biblioteca, 50 mila per le scuole. 
 
Palma, i lidi ancora sporchi - La pulizia rinviata a sabato
PALMA DI MONTECHIARO. Ancora un rinvio, anche se stavolta è di soli tre giorni, per l'avvio della pulizia delle spiagge. La scorsa settimana, rispondendo alle lamentele dei bagnanti ed alle prese di posizione di alcuni consiglieri comunali, la Dedalo Ambiente aveva annunciato che
l'intervento sarebbe decollato a metà della settimana successiva. Era stato dunque ipotizzato che gli operatori ecologici avrebbero iniziato ad operare sulle spiagge di Palma di Montechiaro a partire da mercoledì (ieri ndr). Ieri invece il servizio non è decollato, ma è stato annunciato che i netturbini inizieranno a ripulire gli arenili sabato mattina. Gli interventi più urgenti sono necessari a Marina di Palma, la "spiaggia dei palmesi", in assoluto il lido più frequentato in estate. Al Comune, ed all'AtoAg2, sono arrivate diverse segnalazioni da parte dì residenti e villeggianti sulle condizioni dell'arenile. La gente ha segnalato, ripetutamente, la presenza di rifiuti di ogni tipo. Ora, finalmente, c'è la possibilità di rimuovere anche il pattume che si è accumulato durante l'inverno. "Tra Licata e Palma di Montechiaro saranno impegnati - ha confermato ieri Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente - i 42 operatori ecologici che sono stati assunti per le 17 giornate di lavoro che possiamo eseguire grazie alle somme messe a disposizione dalla Provincia. Lavoreranno in due turni". 
 
«Pdl unito e coeso», Nino Bosco rilancia e convoca il direttivo
«I contrasti sorti in questi giorni? Soltanto equivoci»
Il deputato «Ribadisco sia da ora che la linea del partito resta quella espressa dal segretario nazionale Angelino Alfano, basata sulla meritocrazia»,
"Solo dei semplici equivoci che chiariremo presto. Il partito è assolutamente unito e coeso". Ne è certo il coordinatore provinciale del Pdl di Agrigento, Nino Bosco, che annuncia una riunione del direttivo del partito nei prossimi giorni per discutere e risolvere le questioni Agrigento e Canicattì. La decisione di Bosco dopo la richiesta rivoltagli dai consiglieri provinciali del Pdl Mario Lazzano, Angelo Bennici, Lillo Lo Leggio. Gioacchino Zarbo e Nicolò Testone che, in una nota, ritengono urgente una riunione, in presenza dei parlamentari, alla luce delle diverse posizioni registrate recentemente all'interno del partito. Diverse le questioni poste dai consiglieri provinciali del Pdl, ad iniziare dalla nomina al Comune di Agrigento di un secondo assessore, Ignazio Sciortino, attribuito in quota Pdl all'interno della giunta Zambuto, le dimissioni di Giovanni Barbera da coordinatore cittadino di Agrigento, ed ancora le prese di posizione del capogruppo Ivan Paci riguardo la nomina di Irene Sacheli alla Vice presidenza del Consiglio comunale di Canicattì. Il coordinatore provinciale e deputato all'Ars Nino Bosco rassicura i consiglieri provinciali. «Ci incontreremo presto - afferma - e ribadisco sin da ora che la linea del Partito della libertà è e deve essere quella espressa dal segretario nazionale Angelino Alfano, basata sulla meritocrazia, che dia spazio a figure giovani che portino nuova linfa e nuove idee. Una linea a cui tutti noi dobbiamo fare riferimento".
Il coordinatore Bosco evidenzia l'unità del Pdl in provincia di Agrigento e rimarca che «la dialettica che si è sviluppata in questi giorni rappresenta il segnale positivo ed il sintomo di un partito vivo ed aperto al confronto, all'interno del quale si dovranno, comunque, costruire delle regole precise e delle sanzioni con il coinvolgimento pieno della base». E, nel frattempo, ad Agrigento, dopo la nomina dei quattro assessori, il consigliere comunale del Partito democratico di Agrigento, Giuseppe Arnone, è intervenuto ai lavori del Consiglio per spiegare la sua provocatoria «richiesta di grazia» al sindaco Marco Zambuto e a San Calogero. Arnone ha chiesto che, nell'ambito dell'annunciata imminente rotazione delle deleghe, all'assessore Rosalda  Passarello sia tolta all'Amben te e all'Ecologia per affidarla al neo assessore Renato Eruno. Per Arnone "è un provvedimento necessario considerato l'enorme disastro igienico-sanitario in cui versa Agrigento, La città è sporca - critica il consigliere comunale - la località balneare di San Leone e le spiagge sono piene di feci perché i gabinetti pubblici sono chiusi da mesi». Sulla nuova composizione della giunta interviene anche il sen. Benedetto Adragna: "In riferimento alla  nomina dei nuovi assessori della giunta comunale di Agrigento interviene il Sen. Benedetto Adragna; «Posso rassicurare gli agrigentini che non solo non ho dato alcuna indicazione sulle nomine, ma che non sento il sindaco di Agrigento da parecchio tempo anche in considerazione degli impegni istituzionali e politici che in queste ultime settimane mi hanno trattenuto a Roma, Pertanto nessun assessore del Comune di Agrigento è stato da me indicato o segnalato".
 
AULA GIGLIA. L'assemblea è stata convocata per il primo agosto, alle 18
Provincia, passa al Consiglio l'esame del nuovo bilancio
La data è stata stabilita, ma non l'ordine del giorno. Si sa soltanto che sai à inserita in agenda l'approvazione del bilancio di previsione 2011.11 primo agosto alle 18 si terrà infatti la seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento, corna stabilito ieri mattina durante la conferenza dei capigruppo consiliari, convocata dal presidente Raimondo Buscemi. «Si tratta della prima data utile per poter discutere del Bilancio - precisa il presidente Buscemi - in quanto lunedì prossimo scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, che il giorno successivo saranno esaminati dai tecnici della Provincia per verificarne l'ammissibilità e ottenere i pareri di regolarità tecnica e contabile, Pareri che dovranno essere esitati entro cinque giorni. C'è, quindi, da parte del Consiglio Provinciale l'impegno di accelerare il più possibile l'iter per discutere il Bilancia». Nel corso della riunione dei capigruppo inoltre è state deciso che si procederà sempre ai primi di agosto alla convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio per discutere della situazione debitoria degli Ato rifiuti della Provincia. "C'è la necessità di avere notizie certe, da parte dei commissari liquidatori delle società d'ambito: la Sogeir di Sciacca, la Dedalo Ambiente di Licata e la Gesa di Agrigento, sull'esposizione debitoria dei Comuni nei confronti degli Ato - si legge in una nota - e se gli stessi Comuni hanno già redatto un piano di rientro dei debiti nell' elaborazione dei rispettivi bilanci di previsione".
 
PROVINCIA
Viabilità ad Aragona, incontro con D'Orsi
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha ricevuto ieri i consiglieri comunali Giuseppe Pendolino e Carmelo Graceffa, Nei corso dell'incontro D'Orsi e i due esponenti del MpA hanno posto l'attenzione sulla situazione della viabilità ad Aragona, e sullo svolgimento della festa patronale di San Vincenzo che si svolgerà nel prossimo mese di settembre. Il presidente D'Orsi ha garantito l'impegno e ili sostegno della Provincia Regionale per garantire lo svolgimento e la buona riuscita della festa, che attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto l'hinterland.
 
COMUNICAZIONE TURISTICA
Oggi alle 11 la sala convegni «Silvia Pellegrino» in via Acrone nell'ambito del piano di comunicazione turistica, sarà presentato un nuovo depliant multimediale a cura della Provincia in collaborazione Con la facoltà di Umanistica informatica dell'Università di Pisa. Si tratta di un sistema di comunicazione che, economizzando i costi, coniuga il vecchio depliant con il messaggio multimediale fotografando con il telefonino il codice QR riportato nel depliant.
 
LA SICILIA
 
CONSIGLIO PROVINCIALE
Seduta il primo agosto su Bilancio
Sarà reso noto ufficialmente nei prossimi giorni l'ordine del giorno della nuova seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento che si terrà il primo agosto alle 18. La data è stata stabilita stamani nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari, convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nell'ordine del giorno sarà inserito anche il Bilancio di previsione 2011.
"Si tratta della prima data utile per poter discutere del Bilancio - precisa il Presidente del Consiglio Provinciale - in quanto lunedì prossimo scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, che il giorno successivo saranno esaminati dai tecnici della Provincia per verificarne l'ammissibilità e ottenere i pareri di regolarità tecnica e contabile. Pareri che dovranno essere esitati entro cinque giorni".
 
PALMA DI MONTECHIARO
Statale 410 per Calastra : Anas stanzia 500mila euro
PALMA DI MONTECHIARO. Il provvedimento dell'Anas è giunto con notevole ritardo, ma è stato accolto comunque con compiacimento dall'amministrazione comunale palmese che aveva sollecitato più volte un deciso intervento per fare ripristinare il traffico veicolare sulla strada statale 410, franata nel tratto Palma-Camastra, all'altezza di località Saladino.
Frana che si è verificata oltre due anni fa a causa del maltempo ma anche della scarsa protezione ai lati della carreggiata e la cui eliminazione nei prossimi mesi sarà resa possibile, grazie all'erogazione dalla direzione nazionale dell'Anas di un finanziamento di quasi 500 mila euro. Con questi fondi si provvederà al ripristino del tratto della strada crollata e alla manutenzione, così come è stato previsto dai progetto redatto dai tecnici dei Compartimento provinciale dell'Anas e dalla indagine geognostica eseguita nei terreno dove si è verificato lo smottamento. La notizia del finanziamento erogato dalla Direzione nazionale dell'Anas per eliminare in località Saladino l'evento franoso, è stata comunicata all'assessore alle Politiche sociali del Comune palmese Giuseppe Vinciguerra dall'ex direttore del Compartimento provinciale dell'Anas ingegnere Giuseppe Clemente, primo firmatario del progetto redatto per il ripristino del traffico veicolare.
L'assessore Giuseppe Vinciguerra ha assicurato che le opere per il ripristino del traffico veicolare del manto stradale interessato dalla frana, avranno inizio entro il prossimo mese di ottobre. Il tempo cioè per permettere all'Anas di bandire l'asta pubblica e di affidare così i lavori alla ditta aggiudicataria. La notizia del finanziamento per fare ritornare alla normalità il transito dei mezzi nel tratto Palma-Camastra sulla ss 410 che collega la cittadina del Gattopardo anche con i centri abitati di Naro e Canicattì, con la ss 640 per Caltanissetta, nonché con diversi poderi coltivati a vigneto da numerosi produttori palmesi, è stata accolta con grande sollievo.
Compreso da Pino Camilleri, imprenditore narese e titolare della ditta di servizio extraurbano "Giuseppe Cavaleri", concessionaria del servizio pubblico, costretta con i suoi pullman a raggiungere i paesi collegati con percorsi lunghi alternativi, con grave disagio per i passeggeri e con notevole danno economico per la stessa ditta di auto- linee. Insomma, la fine di un calvario si avvicina per tutti coloro i quali auspicavano il ripristino della strada.
 
PALAZZO PROVINCIA
Rami secchi della palma volano da oltre 20 metri
Rami secchi si sono staccati da una altissima palma, cadendo al suolo e all'interno di un'aiuola, davanti l'ingresso del palazzo della Prefettura di Agrigento. Probabilmente il vento forte e la scarsa manutenzione hanno provocato il distacco. Nel primo pomeriggio di ieri è avvenuto il distacco improvviso con i rami piombati giù violentemente e sfiorando un'auto parcheggiata in sosta. Fortunatamente nessuno percorreva quel tratto di marciapiede in quei momenti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che con l'ausilio di un'autoscala hanno rimosso rami e infiorescenze secche, che per l'eventuale rischio di caduta potevano generare pericolo per i passanti. La caduta non sarebbe avvenuta per la presenza del punteruolo rosso, l'insetto, che colpisce le palme di diverse specie. Tale presenza, non solo sarebbe un grave pericolo per il patrimonio di palme, spesso costituito da esemplari monumentali, che adornano l'ambiente urbano, ma anche un serio pericolo per l'igiene pubblica.
 
Venti di guerra all'interno del PdL locale
La nuova giunta comunale nominata dal sindaco Marco Zambuto ha sollevato una serie di problemi anche all'interno dei partiti, anche in quelli che dovrebbero far parte della sua maggioranza. E' di ieri la presa di posizione dei Consiglieri Provinciali del Pdl Mario Lazzano, Angelo Bennici, Lillo Lo Leggio, Gioacchino Zarbo, Nicolò Testoni, alla luce delle posizioni diverse registrate all'interno del partito recentemente con la nomina avvenuta al Comune di Agrigento di un secondo assessore attribuito in quota Pdl all'interno della neonata giunta Zambuto, delle prese di posizioni del nostro capogruppo Ivan Paci circa la situazione politica del partito a Canicatti, delle dimissioni del Coordinatore Cittadino di Agrigento, prof. Giovanni Barbera, ritengono necessaria la convocazione con la massima urgenza del direttivo politico provinciale alla presenza dei parlamentari Regionali, Nazionali ed Europeo. Il partito cosi come recentemente ha dichiarato il Coordinatore Nazionale Politico On. Angelino Alfano, nel corso dell'ultimo Consiglio Nazionale, deve ispirarsi alla meritocrazia, alle regole ed alle sanzioni. Solo cosi si può avviare un vero processo di cambiamento all'interno del Partito stabilendo regole precise e che ad intrattenere rapporti Istituzionali all'interno degli Enti Locali e in tutti i Comuni della nostra Provincia sia il Coordinatore Provinciale del Partito on Nino Bosco e non chicchessia.
Immediato l'intervento dell'on. Bosco: "Alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi in merito alla situazione politica in seno al Pdl di Agrigento e di Canicattì , e a seguito degli interventi dei consiglieri provinciali mi riprometto di convocare al più presto il direttivo politico provinciale del Pdl al fine di chiarire e risolvere quelli che considero dei semplici equivoci. Ribadisco comunque che la linea del Partito della libertà è, e deve essere, quella che ha espresso recentemente il segretario nazionale del partito Angelino Alfano, basata sulla meritocrazia, che dia spazio a figure giovani che portino nuova linfa e nuove idee, linea a cui tutti noi dobbiamo fare riferimento. Sottolineo come il partito in provincia di Agrigento sia assolutamente unito, e lavori in un'unica direzione. La dialettica che si è sviluppata in questi giorni rappresenta il segnale positivo e il sintomo di un partito aperto al confronto, all'interno del quale si dovranno comunque costruire delle regole e delle sanzioni con il coinvolgimento pieno della base".
Anche i Popolari liberali nel Popolo delle Libertà attraverso il suo rappresentate Piero Ragusa esprimono solidarietà e condivisione al coordinatore cittadino Giovanni Barbera che si è dimesso in segno di protesta nei confronti di alcune scelte fatte da esponenti del partito di Alfano a discapito dell'organizzazione e dei suoi rappresentanti. Nonostante questi toni accomodanti, si nota infatti il fermento interno che sta vivendo il Pdl nella città del coordinatore nazionale Alfano e che fanno ipotizzare lotte ed epurazioni. Una critica, anche se non proprio diretta, al Pdl «che sostiene questa giunta» viene anche dal Coordinamento Provinciale di Agrigento, nelle persone del Coordinatore Provinciale Mario Baldacchino, del responsabile Enti Locali Walter Giacalone e del Coordinatore Cittadino di Agrigento Mario Cerchia. «E' facile poter dire - viene scritto - che Forza del Sud aveva previsto tutto e per tale motivo era stato chiesto al sindaco un azzeramento della Giunta per consentire e determinare un "colpo di reni" che avrebbe costituito le basi per un cambiamento di rotta a favore della città di Agrigento. Purtroppo il sindaco Zambuto ha preferito la confusione e l'improvvisazione, continuando, così, a spingere la nostra città nel baratro. Dispiace, inoltre, che il Pdl non lavori, chiaramente ed apertamente, per l'alternativa ma continui a garantire un governo della città che gli agrigentini, sicuramente, non meritano. Agrigento ed i suoi abitanti meritano molto di più e Forza del Sud, ancora una volta, ribadisce di lavorare per la riuscita di un progetto che veda la rinascita di Agrigento».
Il Capogruppo Andrea Cirino preannuncia una opposizione costruttiva in consiglio: dopo tante riflessioni, l'Amm.ne Zambuto ha partorito il topolino. Il Sindaco, con questa nuova giunta si conferma il solito illusionista che con piccoli giochi di prestigio spera di illudere i nostri concittadini. In un momento cosi delicato per la vita amministrativa e politica del nostro territorio, il Sindaco avrebbe dovuto rilanciare l'azione politica con dei programmi di fine legislatura.
FDS, con l'ingresso nella precedente giunta, aveva creduto in un cambiamento proponendo il proprio programma nell'interesse della Città, ma vista l'inefficacia dell'azione politica messa in atto da Zambuto, e visto che non ha tenuto conto delle proposte avanzate, ha preferito uscire dalla Giunta ed adesso non rientrare, per non rendersi partecipe del fallimento di questa amministrazione.
Auguriamo comunque un buon lavoro alla nuova Giunta, sottolineando che in Consiglio Comunale FDS, come sempre, farà una opposizione costruttiva nell'interesse del nostro territorio.
 
Rifiuti, si è aperto uno spiraglio, in arrivo 3 milioni e 600mila euro
IL LIQUIDATORE DI GESA li ha ottenuti dal dirigente generale del dipartimento rifiuti
Si prospetta una soluzione sul fronte rifiuti nell'Agrigento. E' stato proficuo, infatti, l'incontro di ieri pomeriggio tra il liquidatore di Ato Gesa Teresa Restivo e il dirigente generale del dipartimento rifiuti Enzo Emanuele e il deputato regionale agrigentino Roberto Di Mauro. Entro la fine di questo mese verranno erogati all'Ato Gesa 3 milioni e 600 mila euro che permetteranno di pagare le due mensilità di maggio e giugno alle ditte che a loro volta li daranno agli operatori ecologici.
Ieri era stata convocata l'assemblea dei sindaci nel corso della quale l'amministratore di Gesa, Teresa Restivo, avrebbe dovuto chiedere l'approvazione del bilancio 2010 che avrebbe permesso di reperire somme, ma così non è stato. In un primo momento erano presenti, oltre a Teresa Restivo, i sindaci di Grotte, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro e Realmonte , l'assessore al ramo del comune di Favara e la provinciale regionale di Agrigento, poi, è arrivato il sindaco Zambuto ma, a quel punto, erano rimasti solo i rappresentanti del comune di Favara, della Provincia e l'amministratore dell'Ato riuscendo, comunque, a giungere ad una decisione rappresentando, i presenti, il 51% della maggioranza. E stato deciso di presentare una mozione per scongiurare il licenziamento di 86 padri di famiglia chiedendo una rimodulazione del bando.
«Il problema - ha affermato il sindaco di Agrigento, Zambuto- sta a monte, ovvero, nel fallimento della Regione nella gestione degli Ato che hanno dissanguato le famiglie e i comuni. 12 Regione deve ridare ai comuni le competenze sui rifiuti. In questo senso- conclude Marco Zambuto- faremo un'iniziativa popolare di natura legislativa perché questa vicenda degli Ato non è più tollerabile da parte nostra».
Per quanto riguarda gli stipendi da pagare ai netturbini, Teresa Restivo ha detto di avere a disposizione 750 mila euro che potrà erogare entro il 31 luglio prossimo e di attendere ben 6 milioni di euro dalla Regione siciliana (ma non sapeva ancora della disponibilità di Palermo). Ma gli operatori ecologici non vogliono anticipi e promesse ma i due stipendi di maggio e giugno. «Subito dopo l'approvazione del bilancio 2010- spiega Restivo - i sindaci dovrebbero mandarmi delle somme, sto aspettando anche liquidità dalla Regione e dall'Aipa così da poter tirare un piccolo sospiro di sollievo e affrontare l'emergenza estiva». E i sindacati ribadiscono come «i lavoratori sono stanchi di una situazione oltre i limiti della decenza».
Intanto, Agrigento e i 19 comuni dell'Ato gesa dovranno fare i conti con la spazzatura e con i cattivi odori. A San Leone, ad esempio, come risaputo abbastanza trafficato nel periodo estivo, la situazione diventa giorno dopo giorno sempre più critica così come denuncia il consigliere comunale dì Agrigento, Pino Miccichè: » i turisti - dice- sono costretti a pranzare con la visuale di montagne di rifiuti e genitori non vogliono più portare i propri figli a fare una passeggiata sul lungomare Falcone- Borsellino. Quella dei rifiuti - continua- è una delle tante emergenze di Agrigento e credo che invita il sindaco Zambuto e gli assessori riconfermati abbiano perso di vista le problematiche della città». Miccichè invita il sindaco ad attivarsi e chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario avente come unico ordine del giorno l'emergenza rifiuti. » Bisogna denunciare - conclude- chi ha le responsabilità e deve pagare. Non si può più permettere che gli agrigentini pagano colpe che non hanno e scaturite dall'inerzia».
 
Il rigassificatore si farà
Pioggia di reazioni all'indomani della sentenza del Consiglio di Stato favorevole alla costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle. Se n'è parlato e discusso per molto tempo, nel corso dei mesi sono state tante l manifestazioni favorevoli e contrarie alla realizzazione dell'impianto. Ma adesso non c'è più niente di cui parlare: si passerà ai fatti. L'ultimo ostacolo è stato superato e il rigassificatore verrà costruito. Chi fino a ieri opponeva un perentorio no, oggi deve adeguarsi alla nuova situazione e accettare la decisione dei giudici; sentimenti di grande soddisfazione per chi, invece, ha sempre lottato per la costruzione della struttura definendola fonte di sviluppo e progresso.
La prima reazione, pervenutaci è stata quella del sindaco di Agrigento Marco Zambuto (che fino a ieri rinfoltiva le file del no)."Sulla vicenda del rigassificatore - scrive il sindaco- noi abbiamo difeso solo e soltanto gli interessi ambientali e turistici della Città dei Templi, peraltro confortati dal favorevole voto referendario di migliaia di agrigentini che hanno detto, senza mezzi termini, un no netto e deciso ad una mega e rischiosa struttura di fronte la casa natale di Luigi Pirandello e a due passi dalla valle dei templi, sito garantito dall'Unesco come patrimonio dell'umanità. Ben sappiamo- conclude Zambuto che le sentenze si rispettano e se il Consiglio di Stato ha dato ragione all'Enel, dopo aver studiato attentamente le motivazioni della sentenza e non aver riscontrato gravi estremi di illegittimità, ne prenderemo atto".
Calogero Firetto è il vero vincitore di questa vicenda: «Con la decisione del Consiglio di Stato si chiude il periodo delle chiacchiere. Il rigassificatore è un opera così importante, che porta benefici non solo al sistema Paese, ma anche al territorio che lo ospita, Agrigento, Porto Empedocle e la fascia costiera. Non si può perdere sette anni per giungere al momento in cui si aprono i cantieri. Credo che da questo punto di vista qualcosa da cambiare ci sia, e ci sia molto da cambiare nelle menti di tanti che hanno semplicemente volontà interdittoria e non guardano alla concretezza delle possibilità del proprio territorio, offrendogli risposte serie. Al sindaco Zambuto dico di stare più attento ai fatti concreti. Da questa vicenda esce fuori una lezione che servirà a tanti».
Appresa la notizia della sentenza anche i Giovani democratici, da sempre sulla scia dell'opposizione, in una nota divulgano la loro posizione "non vogliamo fare polemiche visto che ormai la sentenza è definitiva, ma ci auguriamo che ciò non dia inizio ad uno sfruttamento industriale della nostra costa, scampata quasi incolume all'industrializzazione selvaggia degli anni '60-70 che ha deturpato irrimediabilmente altri paesaggi delle coste siciliane". La fiducia dei Giovani democratici risiede nella speranza che il rigassificatore crei un tipo di sviluppo basato sul turismo sostenibile, ecologico ed internazionale. "ci auguriamo- concludono- che chi di dovere si attivi con progetti ambiziosi per mettere in atto iniziative necessarie per fare della provincia di Agrigento un polo turistico di eccellenza nel bacino del Mediterraneo creando opportunità di sviluppo imprenditoriale e di crescita occupazionale per i giovani e non solo".
Un grande sentimento di soddisfazione, invece, per le organizzazioni sindacali agrigentine, sia con- federali che di categoria. Le segreterie provinciali unitarie Cgil, Cisl e Uil esprimono un significativo compiacimento, legato alla possibilità di riscatto di una provincia che grazie al rigassificatore, agli 800 milioni di euro di investimento, all'occupazione scaturente offrirà grandi benefici al territorio, smovendo le acque immobili della nostra economia e del lavoro. La positività è accresciuta dall'opera di dragaggio che verrà compiuta nel porto: in tal modo vi sarà la possibilità di fare attraccare navi da crociera favorendo così turismo e commercio. Salvatore Montalbano, segretario confederale della Cisl di Agrigento, da noi contattato, ha così asserito "siamo soddisfatti dell'esito positivo della sentenza, ma la costruzione della struttura dovrà procedere secondo le norme di sicurezza e di tutela ambientale come del resto prevede la legge. Su questo punto saremo rigorosi. A favore della nostra provincia verranno stanziati 800 milioni di euro per la costruzione dell'impianto a cui si aggiungono 53 milioni di euro per attività compensative (rivolti ad eventuali impatti per tutelare l'ambiente). Sarà garantito lavoro per circa 250- 300 famiglie in una provincia dove manca lavoro. Dobbiamo smetterla di dire sempre no, è importante dire si al lavoro e allo sviluppo, Il rigassificatore gioverà anche al settore turistico grazie alle opere di dragaggio del porto".
Anche il dott. Nocera comunica la sua approvazione inerente il risultato ottenuto. "Il consiglio di Stato ha sancito definitivamente l'inconsistenza di alcune obiezioni e la totale compatibilità dell'impianto con la normativa vigente sia in termini di sicurezza che di rispetto delle norme ambientali, Politicamente penso che il Comune dì Agrigento avrebbe avuto maggiori risultati cercando accordi strategici per la promozione dei territorio, investimenti sulle rinnovabili, ed altre iniziative in termini di risparmio energetico, invece di opporre un muro che rischiava di far sfumare un investimento di 800 milioni di euro". Nocera conclude muovendo delle congratulazioni al sindaco Firetto che riuscirà anche con gli introiti del rigassificatore a continuare l'opera di ammodernamento della città di Porto Empedocle.
 
SOLE 24 ORE
 
Sì al rigassificatore dell'Enel
GLI EFFETTI. Lo Bello (Confindustria Sicilia): «Importanti ricadute per lo sviluppo del territorio. Chiarita la correttezza della procedura seguita»
LA VALENZA. Conti: «Si tratta di un'opera fondamentale per la diversificazione degli approvvigionamenti del Paese»
ROMA. Il grande rigassificatore dell'Enel di porto Empedocle, 8 miliardi di metri cubi di gas finora ostacolati dalla consueta marea di polemiche e opposizioni,si farà. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar del Lazio che nel dicembre scorso aveva preso per buono il ricorso del comune di Agrigento, che insieme alle associazioni ambientaliste aveva sbarrato la strada a rigassificatore accampando il diritto di partecipare direttamente al tavolo di confronto perché i tubi destinati ad immettere il metano nella rete nazionale lambiscono il suo territorio. Niente da fare. Obiezioni respinte, ha deciso il Consiglio di Stato accettando il controricorso presentato dall'Enel e dal comune più direttamente interessato, quello di Porto Empedocle, con il convinto sostegno formale della Confindustria ma anche di tutte le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori.
L'Enel promette ora di accelerare. Già a settembre, fanno sapere i responsabili della società, inizieranno i lavori preliminari. Con grande attenzione — garantiscono all'Enel lanciando un messaggio di distensione agli ambientalisti — per gli adempimenti obbligatori e volontari legati alla tutela del territorio e della sicurezza: acqua, aria, suolo, patrimonio archeologico.
Coro di apprezzamenti per la sentenza le cui motivazioni saranno note entro 30 giorni. Quelli dell'Enel, naturalmente. Ma anche quelli del sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, del presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, dei leader sindacali. Tutti sottolineature la valenza strategica dell'opera non solo per sanare i claudicanti equilibri energetici della regione, ma anche per l'effetto volano che il rigassificatore avrà per l'economia del territorio.
Di più: «L'impianto ha una valenza strategica per l'intero sistema energetico nazionale. Ora servirebbero almeno altri due rigassificatori» rimarca il sottosegretario Saglia puntando ancora una volta l'indice sulle carenze ma anche sulle nuove opportunità di sviluppo delle nostre infrastrutture (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Intanto «il Consiglio di Stato ha definitivamente fatto chiarezza sulla correttezza della procedura seguita per autorizzare la costruzione del rigassificatore» sottolinea il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello. «Si tratta di un'opera rilevante — aggiunge Lo Bello — anche per le ricadute che avrà sullo sviluppo del territorio», Certo, «resta il rammarico per gli ostacoli frapposti con la capziosa opposizione del sindaco di Agrigento. Mi auguro che ora questa decisione faccia riflettere i tanti amministratori locali che quotidianamente si confrontano con decisioni da cui dipendono sviluppo e prosperità» conclude Lo Bello.
L'impianto di Porto Empedocle è comunque «fondamentale - afferma l'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti - per la diversificazione degli approvvigionamenti del paese, oltre che strategico per l'integrazione verticale dell'Enel nella filiera del gas».
Il rigassificatore dell'Enel prevede un investimento complessivo di 800 milioni di euro, che nella fase di costruzione (tra i 4 e i 5 anni, a meno di ulteriori intoppi) darà lavoro a poco meno di mille persone, mentre gli occupati permanenti dovrebbero essere circa io, che diventeranno almeno il doppio considerando l'indotto, e un multiplo considerando l'effetto "volano" per il tessuto economico della zona, che l'Enel si è impegnato a corroborare, amplifìcando le ricadute economiche direttamente generate dal rigassificatore.
Una quota non irrilevante degli investimenti andrà direttamente a beneficio del territorio: 30 milioni all'anno andranno alla Regione Sicilia sotto forma di gettito Iva sul fatturato dell'impianto. Ma intanto verranno messe in moto opere "compensative" per circa o milioni, dedicate allo sviluppo della zona. Tra esse la realizzazione di una banchina a porto Empedocle per l'attracco delle navi da crociera, la riqualificazione del sistema di illuminazione della Valle dei Templi, la conversione a gas della vecchia centrale termoelettrica della zona.
 
SICILIA 24 H
 
Turismo, Provincia presenta depliant multimediale
Nel piano di comunicazione turistica, la Provincia Regionale di Agrigento, in collaborazione con la facoltà di Umanistica Informatica dell'Università di Pisa, ha realizzato un nuovo depliant multimediale basato sulla tecnologia QR. "Si tratta - dice l'Assessore Provinciale alla Promozione Turistica Angelo Biondi - di un sistema di comunicazione che, economizzando i costi, coniuga il vecchio depliant con il messaggio multimediale, facilmente acquisibile, fotografando con il telefonino il codice QR riportato nel depliant". La presentazione del nuovo depliant e dei collegamenti multimediali sarà effettuata giovedì prossimo, 21 luglio, alle ore 11.00, nella sala convegni "Pellegrino" di via Acrone.
 

Agrigento, Consiglio provinciale il 1° agosto
 Sarà reso noto ufficialmente nei prossimi giorni l'ordine del giorno della nuova seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento che si terrà il prossimo 1° agosto alle ore 18.00. La data è stata stabilita stamani nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari, convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nell'ordine del giorno sarà inserito anche il Bilancio di previsione 2011. "Si tratta della prima data utile per poter discutere del Bilancio - precisa il Presidente del Consiglio Provinciale - in quanto lunedì prossimo scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, che il giorno successivo saranno esaminati dai tecnici della Provincia per verificarne l'ammissibilità e ottenere i pareri di regolarità tecnica e contabile. Pareri che dovranno essere esitati entro cinque giorni. C'è, quindi, da parte del Consiglio Provinciale l'impegno di accelerare il più possibile l'iter per discutere il Bilancio".
 

AGRIGENTOFLASH
 

Gruppo Pdl alla Provincia: "Urge riunione direttivo"
I consiglieri provinciali del Pdl Mario Lazzano, Angelo Bennici, Lillo Lo Leggio ,Gioacchino Zarbo, Nicolò Testone, chiedono una riunione urgente del direttivo del partito. In una nota sottolineano che "alla luce delle posizioni diverse registrate all'interno del partito recentemente con la nomina avvenuta al Comune di Agrigento di un secondo Assessore attribuito in quota PDL all'interno della neonata giunta Zambuto, delle prese di posizioni del nostro capogruppo Ivan Paci circa la situazione politica del partito a Canicatti, delle dimissioni del Coordinatore Cittadino di Agrigento Giovanni Barbera è necessaria la convocazione con la massima urgenza del direttivo politico provinciale alla presenza dei parlamentari Regionale,Nazionali ed Europeo. Il partito - prosegue oil documento - così come recentemente ha dichiarato il Coordinatore Nazionale Politico Angelino Alfano, nel corso dell'ultimo Consiglio Nazionale, deve ispirarsi alla meritocrazia,alle regole ed alle sanzioni. Solo così si può avviare un vero processo di cambiamento all'interno del Partito stabilendo regole precise e che ad intrattenere rapporti Istituzionali all'interno degli Enti Locali e in tutti i Comuni della nostra Provincia sia il Coordinatore Provinciale del Partito Nino Bosco e non chicchessia".
 

Consiglio provinciale il prossimo 1 agosto
Sarà reso noto ufficialmente nei prossimi giorni l'ordine del giorno della nuova seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento che si terrà il prossimo 1° agosto alle ore 18. La data è stata stabilita stamani nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari, convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nell'ordine del giorno sarà inserito anche il Bilancio di previsione 2011. "Si tratta della prima data utile per poter discutere del Bilancio - precisa il Presidente del Consiglio Provinciale - in quanto lunedì prossimo scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, che il giorno successivo saranno esaminati dai tecnici della Provincia per verificarne l'ammissibilità e ottenere i pareri di regolarità tecnica e contabile. Pareri che dovranno essere esitati entro cinque giorni. C'è, quindi, da parte del Consiglio Provinciale l'impegno di accelerare il più possibile l'iter per discutere il Bilancio".
 

LAVALLEDEITEMPLI
 

Buonanotte Agrigento...
C'è una Agrigento eterna, che con il suo torpore, il suo fatalismo, la sua non voglia di vivere, vola al di sopra di ogni mutamento.. È la città che sopravvive comatosa, ignara  e ignava.  La città che non segue la cronaca e sconosce la storia. Il Consiglio di Stato, ha accolto il ricorso presentato dall'Enel, dando di fatto il via alla realizzazione del rigassificatore. Sarabanda di comunicati stampa di sindacalisti, con l'aggiunta di rappresentanti di un fantomatico "Comitato per il sì al rigassificatore", del quale si conosce un solo aderente, un solo iscritto, un solo rappresentante, un solo chissacchè...
Posti di lavoro. 100, 200, 300 e forse più. Tanto, parlar non costa nulla. Peccato che mai a nessuno sia venuto in mente di andare a vedere quante unità lavorative occupa realmente ognuno degli oltre 50 rigassificatori già esistenti al mondo. La città dorme. E dormendo, c'è chi sogna d'improbabili navi da crociera (chi assicurerebbe una nave da crociera che debba approdare a 250mt dalle metaniere?), di industrie che sorgeranno grazie alla catena del freddo, sfruttandone le frigorie per congelare alimenti. Già, come se negli altri 54 rigassificatori si fosse sviluppata questa fantomatica catena del freddo. Eppure, sarebbe bastato vedere quello di Panigaglia, per rendersi conto di come stiano realmente le cose.
Ma sognare è bello. E la città dorme. Dorme e sogna. A nulla è servito l'aver dimostrato come l'ex comandante della capitaneria di porto, avesse dichiarato di non aver partecipato al Comitato Tecnico Regionale, che doveva esprimere un parere sul progetto, per non rendersi "complice di porcate". A nulla è servito l'arresto di un boss latitante, con in tasca i "pizzini" sul rigassificatore. C'è da chiedersi, perché l'opinione pubblica debba essere portata a conoscenza dei fatti, quando poi non accade nulla. Lasciateci dormire. Dormire e sognare. Sognare che tutto questo porterà lavoro e benessere a questa miserabile città. A nulla è servito neppure l'avere evidenziato le "anomalie" nei comportamenti di un presidente della Provincia, che, dopo aver dato mandato ad un legale affinchè l'Ente si costituisse in giudizio contro la realizzazione dell'impianto, a qualche ora dall'udienza - e nonostante per ben due volte il Consiglio provinciale si fosse espresso dando indirizzo in materia -, ha revocato il mandato all'avvocato. Se, come ha ritenuto il Consiglio di Stato, il Comune di Agrigento non aveva titolo, altrettanto non può dirsi per la Provincia. Quella stessa Provincia, che dichiarandosi favorevole durante le conferenze di servizi, ha favorito la realizzazione dell'opera industriale. Ma può la Provincia essere favorevole, quando un deliberato del Consiglio provinciale afferma l'esatto contrario?
È legittima e lecita un'affermazione del genere?
E non è forse legittimo chiedersi cosa sarebbe accaduto se la Provincia si fosse costituita innanzi al Tar, dichiarando quanto effettivamente riportato dalle delibere del Consiglio provinciale? Sicuramente, il Consiglio di Stato, non avrebbe potuto non tenerne conto. Dorme la città, dormono le istituzioni, dormon tutti. È un viaggio onirico, alimentato dai sogni degli altri.
Parafrasando Ernest Hemingway , potremmo dire: "Se hai avuto la sfortuna di vivere ad Agrigento  da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagnerà perché Agrigento è una festa mobile". Già, una festa mobile. Ma una festa per chi? Una festa per chi sull'ignavia degli agrigentini ha costruito imperi economici? Una festa per la mafia che, come dichiarato da Buscetta negli anni '90, ne fece la sua seconda roccaforte dopo Palermo? Una festa per tanti personaggi incapaci a realizzarsi in altro modo, che grazie al voto degli agrigentini hanno costruito la propria fortuna politica? Silenzio. Non fate baccano. Non svegliate Agrigento che dorme, lasciatela dormire ancora. Lasciatele dormire questo sonno eterno che sa di morte. Questo sonno di una città che non si rende conto di morire. O  forse, non si rende conto d'esser già morta. Agrigento è eterna... E solo la morte rende eterni. Buonanotte Agrigento...
Gian J. Morici
 

AGRIGENTOWEB
 

Il Presidente D'Orsi incontra i consiglieri MpA di Aragona.
Il Presidente della Provincia Regionale, Eugenio D'Orsi, ha ricevuto stamani nella sala della Presidenza i consiglieri comunali di Aragona Giuseppe Pendolino e Carmelo Graceffa. Nel corso dell'incontro D'Orsi e i due esponenti del MpA hanno posto l'attenzione sulla situazione della viabilità ad Aragona, e sullo svolgimento della festa patronale di San Vincenzo che si svolgerà nel prossimo mese di settembre. Il Presidente D'Orsi ha garantito l'impegno e il sostegno della Provincia Regionale per garantire lo svolgimento e la buona riuscita della festa, che attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto l'hinterland.
 

La conferenza dei capigruppo decide: Consiglio Provinciale il prossimo 1° agosto.
Sarà reso noto ufficialmente nei prossimi giorni l'ordine del giorno della nuova seduta del Consiglio Provinciale di Agrigento che si terrà il prossimo 1° agosto alle ore 18.00. La data è stata stabilita stamani nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari, convocata dal Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi. Nell'ordine del giorno sarà inserito anche il Bilancio di previsione 2011. "Si tratta della prima data utile per poter discutere del Bilancio - precisa il Presidente del Consiglio Provinciale - in quanto lunedì prossimo scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, che il giorno successivo saranno esaminati dai tecnici della Provincia per verificarne l'ammissibilità e ottenere i pareri di regolarità tecnica e contabile. Pareri che dovranno essere esitati entro cinque giorni. C'è, quindi, da parte del Consiglio Provinciale l'impegno di accelerare il più possibile l'iter per discutere il Bilancio".
 

AGRIGENTONOTIZIE
 

La conferenza dei capigruppo decide: Consiglio provinciale il prossimo 1 agosto
Sarà reso noto ufficialmente nei prossimi giorni l'ordine del giorno della nuova seduta del Consiglio provinciale di Agrigento che si terrà il prossimo 1 agosto alle 18. La data è stata stabilita stamani nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari, convocata dal presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi. Nell'ordine del giorno sarà inserito anche il bilancio di previsione 2011. "Si tratta della prima data utile per poter discutere del bilancio - precisa il presidente del Consiglio provinciale - in quanto lunedì prossimo scadranno i termini per la presentazione degli emendamenti, che il giorno successivo saranno esaminati dai tecnici della Provincia per verificarne l'ammissibilità e ottenere i pareri di regolarità tecnica e contabile. Pareri che dovranno essere esitati entro cinque giorni. C'è, quindi, da parte del Consiglio provinciale l'impegno di accelerare il più possibile l'iter per discutere il bilancio".
 

I sindaci non si presentano - Decade l'assemblea dei soci
 Fumata nera, anzi, nerissima, questa mattina per l'assemblea dei soci dell'Ato Gesa Agrigento 2. Molti sindaci, come era prevedibile, hanno preferito non presentarsi, facendo cadere il numero legale e rendendo impossibile trattare i punti all'ordine del giorno, che sono stati rimandati a fine luglio. In molti pensano ormai che quella dell'astensione sia una vera e propria tecnica per consentire il blocco del sistema e la mancata approvazione di strumenti come il bilancio. In occasione della prossima seduta, convocata per il 29 luglio, si toccherà però un punto di grande importanza, con Comune di Agrigento, Comune di Favara e Provincia regionale di Agrigento che, forti delle loro quote, proporranno la possibilità che i lavoratori transitino ai Comuni di competenza, preservando di fatto i posti di lavoro. Una iniziativa che non piace affatto ad alcuni sindaci, che in fase di approvazione del bando per la gestione del servizio avevano anzi previsto anzi dei tagli ai servizi erogati. "Riteniamo essenziale il dialogo fra tutte le parti - ha spiegato l'assessore provinciale Lillo Volpe - ma è assolutamente prioritaria la tutela dei posti di lavoro. In tal senso, se non si raggiungerà un accordo faremo valere il nostro peso in termini di voti". Nella giornata di oggi il commissario liquidatore Teresa Restivo recherà a Palermo per un incontro previsto con il parlamentare Ars Roberto Di Mauro per discutere della possibilità di un finanziamento da circa sei milioni di euro, richiesto per superare il momento di emergenza. Intanto riprende domani, anche se parzialmente, la raccolta dei rifiuti. Alcuni lavoratori non avrebbero infatti condiviso l'attuale forma di protesta, ovvero l'astensione arbitraria, e avrebbero decido di ricominciare a lavorare. Il servizio comunque sarà garantito a "singhiozzo".
 

Il presidente D'Orsi incontra i consiglieri Mpa di Aragona
Il presidente della Provincia regionale, Eugenio D'Orsi, ha ricevuto stamani, nella sala della presidenza, i consiglieri comunali di Aragona Giuseppe Pendolino e Carmelo Graceffa. Nel corso dell'incontro D'Orsi e i due esponenti del Mpa hanno posto l'attenzione sulla situazione della viabilità ad Aragona, e sullo svolgimento della festa patronale di San Vincenzo che si svolgerà nel prossimo mese di settembre. Il presidente D'Orsi ha garantito l'impegno e il sostegno della Provincia regionale per garantire lo svolgimento e la buona riuscita della festa, che attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto l'hinterland.
 

Pdl, il gruppo provinciale chiede il direttivo provinciale  
Il gruppo Pdl in Consiglio provinciale, ad un giorno dal comunicato stampa del capogruppo Ivan Paci, torna sull'attuale situazione del partito in provincia e chiede a gran voce la convocazione del direttivo politico-provinciale. In questa settimana di fatti politicamente rilevanti ne sono avvenuti diversi: le dimissioni del coordinatore cittadino Giovanni Barbera, la nomina di un nuovo assessore in quota Pdl in seno alla Giunta Zambuto e alcune scosse telluriche nel partito di Canicattì. "Il partito cosi come recentemente ha dichiarato il coordinatore nazionale politico Angelino Alfano, nel corso dell'ultimo consiglio nazionale, deve ispirarsi alla meritocrazia,alle regole ed alle sanzioni. Solo cosi si può avviare un vero processo di cambiamento all'interno del Partito stabilendo regole precise. Ad intrattenere  rapporti istituzionali all'interno degli enti locali e in tutti i comuni della nostra provincia deve essere il coordinatore provinciale del partito Nino Bosco e non chicchessia".
"Chicchessia", ormai è abbastanza chiaro, si chiama Salvatore Iacolino, accusato dai suoi compagni di partito di aver condotto ad oggi trattative personali in nome del partito - vicenda Sciortino docet?-, approfittando, oggettivamente, di una vacatio di potere nel partito.
 

PERLACITTA'
 

Secondo i consiglieri provinciali agrigentini del Pdl, urge riunire il coordinamento del Partito
 "Urge riunione Coordinamento Provinciale del Partito"
I  consiglieri provinciali di Agrigento del PDL, Mario Lazzano, Angelo Bennici,  Lillo Lo Leggio, Gioacchino Zarbo e Nicolò Testoni, alla luce delle posizioni diverse registrate all'interno del partito recentemente con la nomina avvenuta al Comune di Agrigento di un  secondo assessore attribuito in quota Pdl all'interno della neonata giunta Zambuto, delle prese di posizioni del capogruppo Ivan Paci circa la situazione politica del partito  a Canicatti, delle dimissioni del coordinatore cittadino di Agrigento prof. Giovanni Barbera ritengono necessaria la convocazione con la massima urgenza del direttivo politico provinciale alla presenza dei parlamentari. "Il partito - si legge nella nota dei consiglieri del Pdl - così come recentemente ha dichiarato il Coordinatore Nazionale Politico on. Angelino Alfano, nel corso dell'ultimo Consiglio Nazionale, deve ispirarsi alla meritocrazia,alle regole ed alle sanzioni. Solo cosi si può avviare un vero processo di cambiamento all'interno del Partito stabilendo regole precise  e che ad intrattenere  rapporti istituzionali all'interno degli Enti Locali e in tutti i Comuni della  nostra provincia sia il coordinatore provinciale del partito on. Nino Bosco  e non chicchessia".
F.to I Consiglieri Provinciali:  Mario Lazzano, Angelo Bennici,  Lillo Lo Leggio ,Gioacchino Zarbo, Nicolò Testoni.
 

Quotidianodisicilia.it
 

Rigassificatore Porto Empedocle: via libera dal Consiglio di Stato
PORTO EMPEDOCLE (AG) - Il rigassificatore si farà. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dall'Enel contro lo stop alla realizzazione dell'impianto di gas naturale di Porto Empedocle. La sentenza è giunta nella prima serata di due giorni fa, quindi nella stessa giornata in cui si era riunito il Consiglio. L'esito è, quindi, giunto in anticipo rispetto la settimana di tempo disponibile per valutare il ricorso contro la sentenza del Tar del Lazio del 2010.
Enel può festeggiare. Il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle adesso non avrà ostacoli e il gruppo energetico italiano, bloccato da una sentenza del Tar del Lazio, potrà completare l'iter. Il Tribunale amministrativo aveva accolto un esposto del Comune di Agrigento che si era visto escludere dalla conferenza dei servizi per la concessione della Via (Valutazione di Impatto Ambientale). Nella Città dei Templi, infatti, dovrà passare il metanodotto, mentre il rigassificatore sorgerà nel comune di Porto Empedocle. Il casus belli della vicenda era stato proprio il passaggio dei tubi nel territorio agrigentino. La decisione del Consiglio non lascia adito a dubbi di sorta, sia per la tempestività della scelta, in teoria avrebbe avuto una settimana di tempo, che per il contenuto del dispositivo di sentenza dove si legge che "il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale accoglie gli appelli principali". Questo breve inciso, in estrema sintesi e in attesa della motivazione, riassume la decisione del Consiglio di Stato (sezione sesta). Esaudite, quindi, le speranze di Enel, che ad inizio mese tramite Fulvio Conti, ad del gruppo, aveva parlato della necessità del rigassificatore di Porto Empedocle, perché nel lungo periodo difficilmente si potrà fare a meno della Libia. Dopo la sentenza sospiro di sollievo da parte dell'Enel. "Finalmente dopo tanta fatica - ha spiegato Giuseppe Luzzio, ad di Nuove Energie - siamo arrivati alla conclusione di questa fase. A settembre riprenderemo a lavorare alle prescrizioni contenute nel decreto autorizzativo della Regione" Dalla vicenda ne esce, invece, irrimediabilmente battuto il comune di Agrigento. Il viso della sconfitta ha il profilo di Marco Zambuto, primo cittadino della città dei templi, che lo scorso 11 luglio aveva dichiarato la linea intransigente della sua amministrazione, anche in seguito alla presa di posizione prorigassificatore del governatore Lombardo. Ieri, in seguito alla decisione del Consiglio, Zambuto, pur confermando la propria posizione di estrema contrarietà, ha spiegato che "le sentenze si rispettano e se il Consiglio di Stato ha dato ragione all'Enel, dopo aver studiato attentamente le motivazioni della sentenza e non aver riscontrato gravi estremi di illegittimità, ne prenderemo atto". Soddisfazione espressa dai sindacati. Secondo Paolo Carcassi, segretario confederale Uil, lo "sblocco del rigassificatore di Porto Empedocle è un elemento positivo e importante per dotare l'Italia di una rete di rigassificatori che aumenti i fornitori di energia e possa concretamente ridurre i costi per i cittadini". Sul punto si è espresso anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. "Finalmente una buona notizia. Speriamo che adesso la strada sia davvero spianata e si possa procedere con l'investimento in tempi brevi".
 

L'ALTRAGRIGENTO.IT
 

Rigassificatore, Consulta dice si, entro un anno inizio lavori.
La sentenza e i commenti
Alla fine il rigassificatore a Porto Empedocle si farà. Di seguito pubblichiamo per intero la sentenza della Consulta nella quale espressamente scrive:
"Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sugli appelli come in epigrafe proposti, tra di loro riuniti, accoglie gli appelli principali (ricorsi nn. 1917 e 2328 del 2011) e, per l'effetto, in riforma dell'impugnata sentenza, respinge i ricorsi di primo grado (n. 9017 del 2009 e nn. 202, 296 e 1507 del 2010 Tribunale amministrativo regionale per il Lazio); dichiara irricevibile l'appello incidentale; dichiara le spese di causa del doppio grado interamente compensate fra tutte le parti. Ordina che il presente dispositivo sia eseguito dall'autorità amministrativa".
L'opera da ottocento milioni di euro, dunque, ha strada libera ed entro un anno partiranno i lavori. Soddisfazione è stata espressa dai comitati Pro Rigassificatore e dal sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto.
Il sindaco Zambuto in una nota non nasconde un pò di amarezza: "Sulla vicenda del rigassificatore noi abbiamo difeso solo e soltanto gli interessi ambientali e turistici della Città dei Templi, peraltro confortati dal favorevole voto referendario di migliaia di agrigentini che hanno detto, senza mezzi termini, un no netto e deciso ad una mega e rischiosa struttura di fronte la casa natale di Luigi Pirandello ed a due passi dalla Valle dei Templi, sito garantito dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità. Ben sappiamo però che le sentenze si rispettano e se il Consiglio di Stato ha dato ragione all'ENEL, dopo aver studiato attentamente le motivazioni della sentenza e non aver riscontrato gravi estremi di illegittimità, ne prenderemo atto." In merito alla sentenza del Consiglio di Stato, favorevole alla costruzione del Rigassificatore a Porto Empedocle, anche i Giovani Democratici si esprimono in una nota: "Non vogliamo entrare nel merito del caso e non vogliamo fare polemiche visto che ormai la sentenza è definitiva, ma ci auguriamo che ciò non sia da inizio per un futuro sfruttamento industriale della nostra costa, scampata quasi incolume all'industrializzazione selvaggia degli anni '60-'70 che ha deturpato irrimediabilmente altri paesaggi delle coste siciliane.
Speriamo, invece, che ciò sia da stimolo per creare uno sviluppo basato su un turismo sostenibile, ecologico ed internazionale di cui il nostro territorio ne è a vocazione. Ci auguriamo - concludono i giovani del PD - che chi di dovere si attivi con progetti ambiziosi per mettere in atto iniziative necessarie per fare della provincia di Agrigento un polo turistico di eccellenza nel bacino del mediterraneo, che creino opportunità di sviluppo imprenditoriale e di crescita occupazionale per i giovani e non solo. Di altro avviso i sindacati Cgil, Cisl e Uil che in un messaggio unitario scrivono: "La notizia secondo la quale il Consiglio di Stato nella seduta di ieri ha accolto il ricorso di ENEL, dando di fatto il via libera alla realizzazione dell'impianto di rigassificazione, non coglie di sorpresa le Organizzazioni sindacali agrigentine sia confederali che di categoria che, nel merito esprimono il proprio compiacimento. Finalmente, presso l'Area di Sviluppo Industriale di Porto Empedocle potranno essere avviati i lavori di costruzione dell'impianto che dovrebbero durare poco meno di cinque anni ed impegnare diverse centinaia di lavoratori.
In un periodo di crisi globale come quella che stiamo attraversando, un investimento di 800 Milioni di Euro nella nostra realtà territoriale, priva  di tutto ed ai margini del mondo, non potrà che portare benefici, lavoro e far smuovere l'economia.
La soddisfazione espressa dal Sindacato agrigentino, riguarda la possibilità di riscatto di una provincia che, grazie al rigassificatore, potrà finalmente realizzare il dragaggio del porto di Porto Empedocle, offrendo possibilità di attracco anche alle grosse navi da crociera, con beneficio per il turismo ed il commercio".
 
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Rigassificatore: reazioni e commenti
 "Noi rispettiamo la sentenza, ma restiamo convinti che reindustrializzazione di Porto Empedocle sia un grave errore". Lo dichiara Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia, sulla decisione del Consiglio di Stato di dare il via libera alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle. "La Legambiente - continua Fontana - sostiene la realizzazione in tutta Italia di 3- 4 rigassificatori che, visto il numero esiguo, potrebbero essere localizzati in modo ideale, come già avvenuto in alcuni casi. Porto Empedocle è una localizzazione sbagliata per la semplice ragione che si trova al centro di uno dei più importanti comprensori turistici del Mediterraneo. Comprensorio che tiene insieme la Riserva di Torre Salsa, la Scala dei Turchi, il castello di Palma, il Parco Luigi Pirandello e, soprattutto, la Valle dei Templi di Agrigento e che, quindi, dovrebbe esponenzialmente migliorare la propria offerta turistica, piuttosto che rianimare la scelta industrialista che aggredì la costa siciliana negli anni 50 e 60. restiamo comunque in attesa - conclude Fontana - di leggere le motivazioni della sentenza che ha ribaltato quella del Tra del Lazio, per fare anche una valutazione sul piano del diritto e non solo su quello politico". Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto sulla sentenza del Consiglio di Stato relativa alla costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle ha rilasciato stamane una dichiarazione: "Sulla vicenda del rigassificatore noi abbiamo difeso solo e soltanto gli interessi ambientali e turistici della Città dei Templi, peraltro confortati dal favorevole voto referendario di migliaia di agrigentini che hanno detto, senza mezzi termini, un no netto e deciso ad una mega e rischiosa struttura di fronte la casa natale di Luigi Pirandello ed a due passi dalla Valle dei Templi, sito garantito dall'Unesco come patrimonio dell'umanità. Ben sappiamo però che le sentenze si rispettano e se il Consiglio di Stato ha dato ragione all'Enel, dopo aver studiato attentamente le motivazioni della sentenza e non aver riscontrato gravi estremi di illegittimità, ne prenderemo atto." La notizia secondo la quale il Consiglio di Stato nella seduta di ieri ha accolto il ricorso di Enel, dando di fatto il via libera alla realizzazione dell'impianto di rigassificazione, non coglie di sorpresa le Organizzazioni sindacali agrigentine sia confederali che di categoria che, nel merito esprimono il proprio compiacimento. "Finalmente - dichiarano i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Mariella Lo Bello, Salvatore Montalbano e Aldo Broccio - presso l'Area di Sviluppo Industriale di Porto Empedocle potranno essere avviati i lavori di costruzione dell'impianto che dovrebbero durare poco meno di cinque anni ed impegnare diverse centinaia di lavoratori. In un periodo di crisi globale come quella che stiamo attraversando, un investimento di 800 Milioni di Euro nella nostra realtà territoriale, priva di tutto ed ai margini del mondo, non potrà che portare benefici, lavoro e far smuovere l'economia". La soddisfazione espressa dal Sindacato agrigentino, riguarda "la possibilità di riscatto di una provincia che, grazie al rigassificatore, potrà finalmente realizzare il dragaggio del porto di Porto Empedocle, offrendo possibilità di attracco anche alle grosse navi da crociera, con beneficio per il turismo ed il commercio". Anche Giovanni Nocera, del Comitato pro rigassificatore, afferma: Finalmente la giustizia amministrativa ha decretato la correttezza del lungo iter autorizzativo, sospeso per l'opposizione del Comune di Agrigento e di alcune associazioni (alcune delle quali mi vien difficile definire ambientaliste), per l'impianto di rigassificazione di GNL che Enel intende realizzare a Porto Empedocle. Il Consiglio di Stato ha sancito definitivamente l'inconsistenza di alcune obiezioni e la totale compatibilità dell'impianto con la normativa vigente, sia in termini di sicurezza, sia di rispetto delle norme ambientali. Politicamente penso che il Comune di Agrigento avrebbe avuto maggiori risultati cercando accordi strategici per la promozione del territorio, investimenti sulle rinnovabili, ed altre iniziative in termini di risparmio energetico, invece di opporre un muro che rischiava di far sfumare un investimento da 800 mln di euro! Non pretendo che le associazioni (definite da Gianantonio Stella sul Corriere "finto-ecologiste) cambino opinione. Ognuno la pensa come vuole. Resta il fatto che molte delle obiezioni poste, come l'obbligatorietà di una consultazione referendaria, cadono nel nulla. Da oggi si programmino subito alcuni interventi, come la riconversione a metano della centrale Enel di Porto Empedocle, salvaguardando così una fonte di lavoro che, con lo stop al rigassificatore, sarebbe andata persa. Congratulazioni al Sindaco Firetto, cui gli empedoclini hanno rinnovato recentemente una plebiscitaria fiducia, che riuscirà anche con gli introiti del rigassificatore a continuare l'opera di ammodernamento della Città di Porto Empedocle. Per il bene della collettività, tutelato dal più alto organo di Giustizia amministrativa cui gli stessi oppositori si sono rivolti riconoscendone la terzietà, e nell'interesse dell'intero Paese, che necessita di nuove fonti di approvvigionamento energetico soprattutto dopo lo stop al nucleare, spero che non si ripetano nel nostro territorio le ignobili azioni di guerriglia che alcuni hanno fomentato in Val di Susa. Spero che questo progetto possa essere il segno di un cambiamento di rotta nella politica energetica del nostro paese e nella gestione delle grandi opere pubbliche strategiche, che devono essere realizzate nell'interesse della nazione.

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