SABATO 23 LUGLIO
LA SICILIA
Provincia, emendamento del presidente Buscemi per dare 36 ore ai precari
Presentato da Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi un emendamento per aumentare a 36 le ore dei dipendenti precari dell'Ente, attualmente in servizio con sole 24 ore settimanali. L'emendamento è già stato, anche, sottoscritto dai Consiglieri Provinciali Picone, Avarello, Ripepe, Spoto, Bennici, Gallo, Di Prima. Ruvolo, Carmelo D'Angelo e Testone.
Il Presidente Buscemi rivolge un invito anche agli altri Consiglieri Provinciali per sottoscrivere l'emendamento perché la questione dei precari è stata, sempre, unanimemente, al centro delle attività del Consiglio Provinciale. "Nel corso di questi anni mi sono incontrato diverse volte, insieme ai Consiglieri Provinciali, con i precari dell'Ente e le loro rappresentanze sindacali, a cui ho, sempre, garantito la mia massima disponibilità per arrivare alla loro stabilizzazione. In questo momento, in fase di approvazione del bilancio, il mio impegno e del Consiglio è quello di garantire un salario accettabile fino al 31 dicembre 2011, data di chiusura del bilancio 2011.
Per farlo ho proposto una sensibile riduzione dei costi della politica di 120 mila euro, di cui 50 mila dal fondo della Presidenza del Consiglio e 70 mila dal fondo del Presidente della Provincia. Le altre risorse provengono da vari settori dell'Amministrazione per 210 mila euro. L'emendamento che riguarda oltre 100 dipendenti precari, intende dare una ri sposta alle esigenze di questi lavoratori, penalizzati oltre modo dalle ultime leggi, in modo da garantire agli stessi, fino alla fine dell'anno, un supporto economico non indifferente. Non si tratta di una stabilizzazione perché attualmente non ci sono le condizioni per modificare il contratto di lavoro attualmente a tempo determinato. Manteniamo così un impegno già preso insieme all'intero Consiglio con questi lavoratori. E', pur sempre, un passo importante per restituire loro un momento di serenità».
Intanto sono stati presentati i primi 5 emendamenti al Bilancio di Previsione 2011 da parte del gruppo Consiliare del Pdl alla Provincia Regionale di Agrigento, primi firmatari i Consiglieri Provinciali Ivan Paci e Mario Lazzano.
DOMENICA 24 LUGLIO 2011
GIORNALE DI SICILIA
Gli operatori ecologici da ieri al lavoro sugli arenili
Spiagge, la pulizia finalmente decolla
LICATA. Alla fine la data annunciata nei giorni scorsi dalla Dedalo Ambiente per l'avvio della pulizia delle spiagge è stata rispettata, ma con quanta fatica. Solo venerdì sera i 41 operatori ecologici selezionati da una società di lavoro interinale hanno deciso di firmare il contratto che
li lega all'Ato rifiuti per 17 giorni, con il compito specifico di ripulire le spiagge. Per due giorni i 41 operai si sono rifiutati di firmare il contratto. Ritenevano, infatti, che 17 giornate lavorative fossero troppo poche. Per 48 ore non c'è stata la possibilità di convincerli, mentre venerdì sera finalmente si sono decisi. "Se non avessero accettato l'assunzione - è il commento di Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente - per noi sarebbe stato impossibile avviare il servizio. Avevamo già chiesto un incontro con la Provincia di Agrigento per capire il da farsi". Il rischio, invece, è stato scongiurato. Ieri mattina gli operatori ecologici sono intervenuti sugli arenili ed hanno sistemato i cestini per la raccolta dei rifiuti. Da oggi, di fatto, prenderà il via la pulizia.
Provincia, il bilancio alla prova dell'aula - Già 14 emendamenti
Bilancio emendato. L'opposizione consiliare alla Provincia passa all'attacco e stravolge lo strumento contabile approvato dalla giunta D'Orsi. Ai momento sono 14 gli emendamenti protocollati ed al vaglio dei dirigenti per la verifica dell'ammissibilità. Un emendamento è stato presentato dal presidente dei Consiglio provinciale Raimondo Buscemi per aumentare a 36 le ore dei dipendenti precari dell'ente, attualmente in servizio con sole 24 ore settimanali. L'atto è già stato, anche, sottoscritto dai Consiglieri: Picone, Avarello, Ripepe, Spoto, Bennici, Gallo, Di Prima. Ruvolo, Carmelo D'Angelo e Testone. Per attuare l'emendamento è stata proposta una sensibile riduzione dei costi della politica di 120 mila euro, di cui 50 mila dal fondo della Presidenza del Consiglio e 70 mila dal fondo del presidente della Provincia. Le altre risorse provengono da vari settori dell'Amministrazione per 210 mila euro. Anche Nino Spoto e Carmelo Avarello hanno presentato alcuni emendamenti. Una voce riguarda il settore dell'agricoltura per promuovere le produzioni tipiche locali. Otto sono gli emendamenti presentati dal gruppo consiliare dei Pd!. li primo di questi emendamenti riguarda la somma di 100 mila euro a sostegno alle famiglie che vivono in condizioni di disagio economico al fine del sostentamento dei figli nati nel corso dell'anno 2011 in tutti i 43 Comuni della Provincia Un altro emendamento riguarda la somma di 50 mila euro in favore delle associazioni Diabetici e Celiaci per effettuare lo screening di prevenzione in tutte le scuole superiori. Il termine ultimo per la presentazione di emendamenti scade domani alle 12. Prima della scadenza si terrà una conferenza stampa alle 11 indetta dal capogruppo del Pdl, Ivan Paci e dal suo vice Mario Lazzano.
LA SICILIA
"Aeroporto, sito da spostare"
LICATA. A Palazzo di città si e tenuto un incontro tra amministratori e rappresentanti della Confederazione italiana agricoltori, di Coldiretti e del comitato spontaneo in difesa dell'agricoltura della Piana di Licata. Si è discusso della questione aeroporto che la Provincia vorrebbe realizzare sulla Piana di Licata. Agricoltori e sindacati ribadiscono la propria «preoccupazione» circa la possibilità che 220 ettari di terreno, tra i più produttivi dell'agro di Licata, possano essere espropriati per fare posto all'aeroporto. «L'Amministrazione comunale si è dimostrata sensibile alle criticità esposte dalle categorie professionali — dicono oggi le tre organizzazione professionali — e disponibile ad un continuo dialogo per fare in modo che l'economia più importante del comprensorio non venga mutilata di quei terreni agricoli che rappresentano per la nostra comunità e per le aziende interessate una fonte di reddito e di sostentamento irrinunciabile».
Secondo quanto spiegato nella nota, gli amministratori comunali si sarebbero detti disponibili a chiedere di considerare «di spostare il sito prescelto per la realizzazione dell'infrastruttura». C'è da dire che l'iter è già parecchio avanti, almeno per quanto riguarda l'apposizione dei vincoli preordinati all'esproprio e le altre procedure propedeutiche previste. «Riteniamo — continuano i sindacati — sia importante che il Comune, per quanto di competenza, assuma un ruolo autonomo nei confronti della Provincia, che persegua una corsia preferenziale nel rapporti con la Regione Siciliana, che stabilisca contatti con i funzionari dell'Enac sulle problematiche prospettate, che verifichi se esistono realmente i fondi Fas per il finanziamento dell'opera, che si riconsiderino le aree da destinare all'eventuale realizzazione dell'opera nonché le superfici necessarie per la creazione di una pista, tenendo sempre in debito conto - concludono le tre associazioni che rappresentano gli agricoltori - che la competenza in materia urbanistica e la conseguente scelta dell'ubicazione dell'area è di esclusiva competenze del Consiglio Comunale di Licata».
Al via (finalmente) la pulizia delle spiagge
Il servizio della Dedalo Ambiente durerà fino alle fine di agosto: assunti trenta operai per 22 giorni lavorativi
Ieri mattina è partito il servizio di pulizia delle spiagge libere tra Licata e Palma di Montechiaro. Il servizio è gestito per conto della Provincia di Agrigento dalla Dedalo Ambiente. Il servizio ha consentito l'assunzione a tempo determinato di trenta disoccupati per 22 giorni. Il tardivo avvio del servizio di pulizia ha provocato danni al già precario settore del turismo locale. Molti i bagnanti provenienti dai comuni viciniori e dall'entroterra dell'isola che sono stati costretti a sdraiarsi in questi giorni su un arenile sporco. «In pochi giorni — ci ha assicurato Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente — l'indecoroso spettacolo dato dalla spazzatura accatastata sugli arenili delle spiagge libere rimarrà un triste ricordo per i tanti bagnanti che in ogni ora del giorno affollano le spiagge da Poggio di Guardia fino a Punta Bianca a Palma di Montechiaro».
Il servizio di pulizia delle spiagge, grazie ad un recente contributo di 30 mila euro elargito dalla Provincia regionale ci consentirà di garantire il servizio per tutto il mese di agosto. Il servizio di pulizia delle spiagge è stato esteso anche alle vie di accesso che portano direttamente agli arenili».
«Non condivido che la meravigliosa costa versi in totale stato di abbandono — ha detto Salvatore Russotto ex consigliere comunale —. Ritengo, necessario il tempestivo intervento dell'Ufficio igiene pubblica dell'Asp in attesa dell'intervento del sindaco quale massima autorità sanitaria comunale per rimuovere nella baia di Mollarella il canalone di acque stagnanti che si riversa direttamente lungo l'arenile all'altezza della torre di avvistamento per bagnini».
"Che fine ha fatto quel milione di euro?"
PALMA. Balistreri (Pdl) al presidente della Provincia D'Orsi: «Chiarisci sulla strada Facciomare - Tramontana»
PALMA DI MONTECHIARO. Quattro anni fa i lavori di ammodernamento e ampliamento della strada panoramica Facciomare-Tramontana, su proposta dell'allora consigliere provinciale Lorenzo Pace, furono inseriti nel Piano triennale delle Opere pubbliche della Provincia e addirittura dopo pochi mesi dalla giunta provinciale, presieduta da Vincenzo Fontana, fu approvata l'erogazione di un finanziamento di oltre 1 milione di euro. Ma dell'inizio dei lavori e dei fondi stanziati, a distanza di tanti anni, non si hanno più notizie e per tale motivo ha deciso di spolverare la vicenda e di intervenire sull'argomento il coordinatore cittadino del Pdl Daniele Balistreri. Egli, oltre a chiedere i motivi che non hanno ancora permesso la sistemazione della strada, importante arteria per lo sviluppo turistico e agricolo, ha preannunciato che chiederà anche al suo partito di intervenire per accertare la verità sul mancato inizio delle opere. «E' da anni che la città - ha aggiunto Daniele Balistreri vive nella speranza che la famosa strada Facciomare-Tramontana venga realizzata, tra l'altro di vitale importanza per lo sviluppo turistico. Infatti la strada costeggia una delle zone più belle del litorale palmese tino ad arrivare alla antica fontana di stile romanico della zona Spina, dove si dipartono diversi accessi a cale che potrebbero realmente diventare un eccellente biglietto da visita per il territorio palmese. Oggi si parla sempre di sviluppo turistico, ma realmente non si fa mai niente perché questo avvenga. Questa semplice e fattibile opera pubblica si innesta meravigliosamente on uno sviluppo turistico che Palma non ha mai avuto. Fra l'altro è diritto dei palmesi sapere che fine abbia fatto quel progetto che è stato motivo di impegno in campagna elettorale del nostro presidente Eugenio D'Orsi e che spero non sia stato accantonato. Questo non è solo il mio pensiero - ha sottolineato ancora il coordinatore cittadino del Pdl - ma anche il triste sentimento di diversi cittadini, proprietari di case e terreni della zona che alcuni giorni fa, con una nota, hanno chiesto al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi un intervento urgente alfine di concludere un percorso iniziato e adesso diventato imbarazzante. La prossima settimana - ha concluso l'esponente politico - chiederò ufficialmente l'intervento dei consiglieri provinciali del Pdl affinché si faccia chiarezza su una vicenda oscura a cui dovrà assolutamente essere data una risposta».
CAMERA DI COMMERCIO
Eletti i componenti della nuova Giunta
La Camera di Commercio di Agrigento ha eletto la nuova giunta che rimane in carica 5 anni in coincidenza con la durata del Consiglio. Il neo direttivo, presieduto da Vittorio Messina, risulta così composto: Alessio Lattuca presidente di Confimpresa Euromed (settore commercio), Gaspare Ciaccio presidente provinciale di Coldiretti (agricoltura), Giuseppe Montalbano, vice presidente nazionale di Cna per l'artigianato, Piero Giglio delegato di Confindustria Agrigento nel Consiglio camerale (settore industria). Nei prossimi giorni si conoscerà invece il componente, nominato da Confartigianato, Cna, Casa artigiani e Clai, ovvero il sostituto di Riccardo Viviani, escluso dal Consiglio camerale a seguito della decisione emessa dal Tar. La giunta camerale affiancherà il presidente Messina nella programmazione delle attività secondo e previsioni di legge e regolamento. La Giunta camerale, oltre a predisporre per l'approvazione del consiglio il bilancio preventivo, le variazioni e il conto consuntivo, adotta i provvedimenti necessari per la realizzazione del programma di attività e per la gestione delle risorse. Questi gli altri compiti di pertinenza della giunta: delibera sulla partecipazione della camera a consorzi, società, associazioni, gestioni di aziende e servizi speciali e sulla costituzione di gestioni di aziende speciali; delibera l'istituzione di uffici distaccati in altri comuni della circoscrizione territoriale di competenza adotta la pianta organica del personale. Su questi ed altri aspetti programmatici, nei prossimi giorni tornerà a riunirsi il Consiglio camerale. Intanto sempre nei locali della Camera di Commercio il prossimo 29 luglio è prevista una riunione dei rappresentanti del "Cartello provinciale delle associazioni dei consumatori", nato dall'esigenza di avviare azioni che tutelino gli utenti/consumatori dal carovita.
«I rifiuti ai Comuni»
"La Regione deve ridare ai comuni le competenze sui rifiuti". E' il grido che lancia il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, attraverso una lettera inviata ai colleghi dell'isola. li primo cittadino invita i sindaci siciliani a raccogliere le firme per far indire un referendum abrogativo della normativa che regolamenta attualmente il settore rifiuti.
"Il problema - ha affermato il sindaco di Agrigento, Zambuto- sta a monte. ovvero, nel fallimento della Regione nella gestione degli Ato che hanno dissanguato le famiglie e i comuni. La Regione deve ridare ai comuni le competenze sui rifiuti. Questa vicenda degli Ato non è più tollerabile da parte nostra". Zambuto definisce gli Ato "mostruosi organismi di sperpero": «La Regione- scrive il primo cittadino- dopo aver alimentato per tanti anni gli Ato li ha sostituiti con le società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr) che, dopo quindici mesi, nessuno in Sicilia sa cosa siano. Oggi siamo nella pirandelliana situazione per cui i vecchi Ato scompariranno entro il prossimo 31 dicembre, mentre le nuove Srr, senza essere ancora nate, hanno già bisogno di altre modifiche legislative. Tutto ciò avviene nella totale confusione per cui la gestione dei servizi va avanti con proroghe illegali mentre nessun progetto credibile viene varato per tenere pulite le città, ridurre i costi ed assicurare, per l'oggi e per il futuro, lo smalti- mento dei rifiuti. E' venuto il momento - conclude Zambuto nella lettera - di riappropriarci del servizio che i cittadini vogliono assegnato ai comuni». E, intanto, sarà domani a Palermo il commissario liquidatore dell'Ato Gesa Ag2, Teresa Restivo, per discutere con interlocutori di rilievo della situazione che si è venuta a creare dopo la dura nota inviata alla società d'ambito dalla Catanzaro Spa. Restivo , amareggiata dalle parole di Giuseppe Catanzaro, proprietario della ditta che gestisce la discarica di Siculiana, ha inviato una lettera alla stessa impresa ma anche ai sindaci dei comuni appartenenti all'ambito territoriale, alla Regione e alla provincia Regionale di Agrigento per dare la sua versione dei fatti. Domani il liquidatore della Gesa sarà al dipartimento regionale rifiuti e acque e ha inviato la ditta Catanzaro a trattare a Palermo davanti ad interlocutori che si sono interessati del problema ma anche ai sindaci agrigentini e al presidente della provincia. «Ancora - dice Restivo - da Giuseppe Catanzaro non ho avuto alcuna risposta ma io sarò ugualmente a Palermo perchè, oltre al problema con la Catanzaro Spa, ci sono tante altre emergenze da affrontare e che meritano attenzione». La ditta Catanzaro, ha rigettato la proposta di piano di rientro dell'Ato gesa Ag2, e ha "minacciato" di passare ad azioni giudiziarie se non dovesse ricevere nulla del finanziamento straordinario di 6 milioni di euro concesso alla gesa dalla Regione e che il liquidatore ha annunciato di utilizzare per pagare le imprese che , a sua volta, pagheranno gli stipendio di maggio e giugno ai netturbini.
LUNEDI 25 LUGLIO
GIORNALE DI SICILIA
Ecco gli emendamenti, riguardano soprattutto strade
Piano triennale, la commissione presenta modifiche
Emendato anche il piano Triennale delle opere pubbliche della Provincia. La commissione Lavori pubblici presieduta da Carmelo D'Angelo dopo un esame approfondito del documento predisposto dalla Giunta D'Orsi, ha presentato una serie di modifiche che saranno discusse dal Consiglio provinciale prima della sessione di bilancio. Tra le opere, riguardanti la viabilità, che la commissione proporrà di inserire nella programmazione 2011-2013: la manutenzione della strada panoramica Mollarella - Ospedale di Licata per un importo di 108 mila euro, manutenzione straordinaria della Provinciale numero 7 Licata - Riesi per 115 mila euro e la sistemazione della strada provinciale numero 6 Licata - Ravanusa per un importo di 195 mila euro. Ed ancora la manutenzione straordinaria strada provinciale Casteltermini - Ponte Platani (importo 210.000 euro), strada panoramica Rossini - Filici (250.000 euro), provinciale 21 stazione Cammarata - S.Stefano (primo lotto 110.000 euro), provinciale 67 (105.000 euro), manutenzione straordinaria strada provinciale intercomunale collegamento con strada accesso dalla statale 15 al comune di Naro (205.000 euro), strada provinciale Borgenissimo - Regaleone (120.000 euro), completamento provinciale 50 (216.000 euro), Ex conte Bosco territorio di Ravanusa (140.000 euro), ex quota 284 territorio di Campobello di Licata (105.000 euro), Salinella in territorio di Sciacca (120.000 euro), manutenzione straordinaria sulla provinciale Rocchielle - Mendola Ferlazzano (105.000 euro), strada intercomunale di interesse provinciale Rina Cozzo d'oro in territorio di Grotte 140.000 euro, Canicattì - Mazurco 210.000 euro.
Saranno a disposizione degli enti locali 660 milioni di euro
In calo i fondi per i Comuni siciliani - Dalla Regione l'8,5 per cento in meno
PALERMO. Meno fondi per le azioni amministrative nei Comuni siciliani. Nell'anno in corso la Regione verserà nelle loro casse 750 milioni, 18,5 per cento in meno rispetto al 2010. Somma alla quale bisogna sottrarre 90 milioni destinati a quattro capitoli di spesa che gravano sulle «riserve» economiche per le autonomie locali. Serviranno per coprire, ad esempio, i debiti delle società d'ambito e i trasferimenti per le esigenze dei Comuni collinari e montani. Resteranno così a disposizione 660 milioni da utilizzare anche per interventi strutturali (10 per cento). Sempre meno, però, per quelli amministrativi. «Col ddl sulle riserve, che verranno ridotte del 30 per cento circa rispetto allo scorso anno», spiega il Presidente dell' Asael, Matteo Cocchiara. Dall'assessore al ramo, Caterina Chinnici, è giunta la proposta di prelevare dai fondo delle Autonomie 2011 le somme necessarie per emettere i mandati con cui saranno trasferite agli enti locali le prime due trimestralità, mantenendo i criteri seguiti l'anno precedente.
Intervento del dirigente Raso
«L'acqua torni pubblica» - La Cgil si rivolge a D'Orsi
«Siamo tra quelli che aspettano con ansia che si renda esigibile Io straordinario risultato del referendum sull' Acqua e che la gestione del servizio idrico integrato torni pubblica. Nel frattempo l'Ato e il suo presidente D'Orsi dovrebbe provvedere a far applicare la modifica del contratto". E' questa la posizione espressa da Massimo Raso, del vertice provinciale della Cgil, e da Ilenia Capodici. Intanto, Raso chiede di mettere mano alla «determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione dei capitale investito», Per il sindacalista, «togliendo quel 7% di "utile garantito" forse "Girgenti Acque Spa"potrebbe decidere di mollare tutto». Raso chiede al presidente Eugenio D'Orsi di intervenire per «la tutela dei diritti dei cittadini, che, purtroppo , sono obbligati a cercare una interlocuzione con gli operatori della società» e di non tenere « una posizione di sostanziale neutralità nei confronti della gestione del servizio idrico appaltato alla società Girgenti Acque ». E sollecita la «formulazione del regolamento e della carta dei servizi».
LA SICILIA
Controlli sui pescherecci la marineria è in allarme
SCIACCA. Chiesto il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria
SCIACCA. Nuovo allarme tra gli operatori della pesca per i controlli avviati dalle autorità riguardanti la potenza dei motori delle imbarcazioni. Si tratta di accertamenti in corso in tutta Italia e scaturiti da una approfondita inchiesta sulle tecniche di cattura che in Italia si stanno facendo sempre più intensive, fatta due settimane fa nel corso della trasmissione televisiva «Anno Zero».
Uno sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche crea squilibri che mettono in crisi il mare e gli operatori della pesca. Si è parlato di caro gasolio, ma anche dì pratiche adottate dai pescatori che penalizzano l'ambiente. Da qui gli accertamenti effettuati da tutte le Capitanerie sui motori delle imbarcazioni, gran parte delle quali risulterebbero con una potenza incrementata rispetto alla normativa, allo scopo di adattarle a una pesca in mari più profondi. Per il comparto si tratta di una ulteriore penalizzazione che richiede una migliore regolamentazione. Ieri mattina una affollata assemblea degli operatori della pesca saccensi si è svolta presso i loca li messi a disposizione dalla Lega Navale. Gli armatori hanno voluto la presenza dell'amministrazione comunale e dei politici locali: c'erano il vice sindaco Carmelo Brunetto, il deputato nazionale del Pdl Giuseppe Marinello, il parlamentare regionale del Pd Vincenzo Marinello, il consigliere provinciale Ezio Di Prima e i consiglieri comunali Calogero Bono e Francesco Fiorino.
I controlli della Capitaneria non sono messi in discussione, ma la marineria vuole adesso un concreto interessamento da parte delle organizzazioni professionali di categoria per affrontare la questione in ambito nazionale e sottolineare che il settore è in profonda crisi e che occorre rivedere la normativa sulla potenza dei motori. Gli accertamenti delle autorità militari sono già cominciati e proseguiranno anche nei prossimi giorni. Secondo quanto emerso dall'inchiesta, un po' in tutta Italia le tecniche di pesca sono sempre più volte a raccogliere sempre più pesci, con il risultato che nel mare starebbero scomparendo specie ittiche che costituivano la peculiarità dei vari porti, Il caso è complesso e richiede ulteriori approfondimenti: da qui il tentativo di coinvolgere la classe politica.
RECUPERO DEI CENTRI STORICI
Il Consiglio provinciale proporrà un regolamento
Il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, è intervenuto sull'emergenza dei centri storici in provincia: «Assistiamo - dice - al verificarsi di crolli e di tragedie, in alcuni casi fortunatamente sfiorate, in alcuni comuni della provincia. E' arrivato il momento di regolamentate in maniera efficace l'intervento dei Comuni per evitare che il prossimo inverno, con l'arrivo delle piogge si verifichino altri crolli. La questione dell'abbandono dei centri storici ha radici lontane, nasce da situazioni di fenomeni di emigrazione che ha condotto all'incuria di diversi edifici, nonché alla polverizzazione delle proprietà a seguito della morte dei proprietari che vivevano in queste case e che oggi, dopo decenni di abbandono, risultano essere di proprietà di persone che, a volte non sanno dell'esistenza del titolo di proprietà. Queste sono alcune questioni che riguardano l'emergenza. La Provincia ha tra le sue competenze quella di organizzare l'attività del territorio amministrato, di redigere dei piani territoriali, di essere centro di proposta di regolamenti intercomunali. Utilizzando queste prerogative attiveremo i nostri uffici per mettere in cantiere delle iniziative che aiutino alla soluzione di una delle maggiori emergenze della nostra provincia. Come Consiglio provinciale ci muoveremo per arrivare a proporre ai Consigli comunali uno schema di regolamento che consenta interventi immediati con possibilità di recuperare gli immobili abbandonati e renderli fruibili a coloro che ne hanno bisogno. Pensiamo, per esempio all'utilizzo di cooperative a cui affidare la ricostruzione dei centri storici, da destinare a giovani coppie e a famiglie che intendono far rivivere luoghi ricchi di storia, ubicati nelle zone centrali. Una diversa questione riguarda i palazzi di interesse storico monumentale i cui proprietari non hanno avuto la capacità economica di ristrutturarli o restaurarli, abbandonandoli così, di fatto, ad un indecoroso declino, spesso smembrandoli in piccole proprietà che hanno alterato l'architettura originaria.
Il problema centrale riguarda, quindi, la mancanza di un regolamento che consenta ai Comuni un intervento immediato per sopperire all'inerzia dei privati, anche se alcuni comuni della provincia hanno già regolamentato la questione, appare ormai improcrastinabile un intervento normativo.
C'è poi la questione della possibilità di ottenere finanziamenti dall'Unione Europea. Tutte queste questioni saranno trattate in un incontro che faremo nei prossimi mesi aperto a tutti i presidente dei Consigli comunali dei comuni della provincia dove proporremo uno schema di regolamento che i Consigli comunali potranno adottare o integrare con quelli già esistenti».
Incontro a Palermo sul problema Catanzaro
Potrebbe essere una giornata decisiva quella di oggi per la questione rifiuti nell'Agrigentino. Il commissario liquidatore dell'Ato Gesa Ag2, Teresa Restivo, sarà a Palermo, al dipartimento regionale acqua e rifiuti, per trovare un accordo e scongiurare la chiusura della discarica di Siculiana minacciata dalla ditta Catanzaro che la gestisce. All'incontro è stato invitato anche Giuseppe Catanzaro, a capo della ditta, ma la sua presenza non è stata confermata. La ditta Catanzaro, ha rigettato la proposta di piano di rientro dell'Ato gesa Ag2, ed essendo creditrice dell'Ato di 7 milioni e 726mila euro "pretende" parte del finanziamento straordinario di 6 milioni di euro concesso dalla Regione all'Ato minacciando di passare ad azioni giudiziarie se con la somma dovessero pagarsi altri creditori. Teresa Restivo chiederà alla ditta Catanzaro di non chiudere la
discarica di Siculiana e ribadirà che entro dicembre salderà i debiti. Mentre da un lato c'è bufera e si cercano soluzioni anche per il futuro dall'altro i netturbini continuano il lavoro straordinario per ripulire la città dopo i giorni di sciopero. Ma non solo gli operatori ecologici: ieri mattina alcuni agrigentini, appartenenti ad un gruppo nato su facebook "Agrigento moderna e civile", si sono armati di sacchi neri e guantoni e hanno ripulito la valle dei templi, I sacchi con all'interno , come si legge nell'invito rivolto a tutti dallo stesso gruppo, "munnizza sicuramente poco gradita ai turisti che arriveranno in città", sono stati, poi, posizionati all'ingresso del villaggio Mosè. Ai sacchi neri sono stati anche affissi dei cartelli con la scritta "sindaco, noi ci vergogniamo al posto tuo".
"Noi abbiamo fatto quanto potevamo- commenta su facebook una componente di Amc, Antonella Nicosia - speriamo di essere molti di più al prossimo impegno".
il gruppo da qualche tempo, attraverso facebook, dimostra il proprio impegno per far alzare la testa ad Agrigento, quella stessa città che Pindaro definì "la più bella dei mortali".
Federconsumatori: "Dare seguito all'esito del referendum"
«Il presidente Eugenio D'Orsi dia seguito all'esito referendario e dimostri che l'Ato è cosa diversa da Girgenti Acque». Lo chiede la Federazione provinciale consumatori e utenti. «Siamo tra quelli che aspettano con ansia - sostengono Ilenia Capodici e Massimo Raso - che si renda esigibile lo straordinario risultato del referendum sull'acqua e che la gestione del Servizio idrico integrato torni pubblica. Nel frattempo l'Ato e il suo presidente dovrebbe provvedere a far applicare la modifica del contratto, in considerazione del fatto che è stato altresì abrogato parzialmente l'art. 154, primo comma del Decreto Legislativo o. 152 del 3 aprile 2006 (laddove la determinazione delle tariffe era determinata anche in base all'adeguatezza della remunerazione del capitale investito. Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito). Togliendo quel 7% di utile garantito forse Girgenti Acque potrebbe decidere di mollare tutto... Ma, nel frattempo, siamo costretti a combattere con questa società che continua ad emettere bollette che producono solo l'impazzimento degli utenti che poi non trovano nemmeno la disponibile interlocuzione negli apparati della società. Tra l'altro questa sorta di chiusura, tipo bunker del palazzo ospitante Girgenti Acque riguarda anche la Federconsumatori. Ma noi non ci stiamo Non solo protestiamo, ma chiamiamo in causa il presidente della Provincia, affinché si determini nella tutela dei diritti dei cittadini, che sono obbligati a cercare una interlocuzione con gli operatori della società. E' il caso che ognuno svolga la sua parte in maniera tale che le responsabilità della gestione siano non protette dall'Ente appaltante, ossia dall'Ato, considerato che appare assurdo il fatto che Girgenti Acque si ponga, nell'atteggiamento, come parte superiore della Provincia, che ha il diritto-dovere di assegnare le regole gestionali e di controllare che esse siano rispettate».
Agrigentonotizie
23/7/11
Bilancio 2011, il Pdl presenta emendamenti
Sono otto gli emendamenti allo schema di bilancio di previsione 2011 della Provincia presentati dal gruppo consiliare del Pdl. "Si tratta - dice il capogruppo Ivan Paci - di poche proposte finalizzate ad un miglior utilizzo di alcune risorse economiche. Il nostro scopo è quello di qualificare il bilancio, fornendo un contributo visibile e reale alle esigenze del territorio". Gli emendamenti verranno illustrati lunedì prossimo, 25 luglio, alle 11, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala stampa della Provincia regionale.
Provincia regionale. Buscemi presenta emendamento per i precari
Il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi ha presentato un emendamento per aumentare fino a dicembre a 36 le ore dei dipendenti precari dell'Ente, attualmente in servizio con sole 24 ore settimanali. L'emendamento è già stato, anche, sottoscritto dai consiglieri provinciali Picone, Avarello, Ripepe, Spoto, Bennici, Gallo, Di Prima. Ruvolo, Carmelo D'Angelo e Testone.
"Nel corso di questi anni mi sono incontrato diverse volte, insieme ai consiglieri provinciali, con i precari dell'Ente e le loro rappresentanze sindacali, a cui ho, sempre, garantito la mia massima disponibilità per arrivare alla loro stabilizzazione. In questo momento, in fase di approvazione del Bilancio, il mio impegno e del Consiglio è quello di garantire un salario accettabile fino al 31 dicembre 2011, data di chiusura del bilancio 2011. Per farlo ho proposto una sensibile riduzione dei costi della politica di 120 mila euro, di cui 50 mila dal fondo della Presidenza del Consiglio e 70 mila dal fondo del presidente della Provincia. Le altre risorse provengono da vari settori dell'Amministrazione per 210 mila euro. Pur non trattandosi di una stabilizzazione, non possibile per mancanza di fondi, è, pur sempre, un passo importante per restituire loro un momento di serenità".
Provincia regionale
Lavori pubblici, presentati emendamenti al Piano triennale
La commissione consiliare Lavori pubblici alla Provincia regionale di Agrigento, presieduta da Carmelo D'Angelo, ha presentato una serie di emendamenti per il Piano triennale delle opere pubbliche presentando una serie di emendamenti che saranno discussi dal Consiglio provinciale prima della sessione di bilancio. Si tratta di interventi che riguarderanno strade statali di tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione per quelle dell'area del Licatese e del Canicattinese, anche se sono interessate anche le aree del Saccense e della montagna. La prossima settimana saranno illustrati gli emendamenti sull'edilizia scolastica e sulle grandi infrastrutture.
Agrigentoweb
23/7/11
Inquinamento a Monserrato, lunedì incontro pubblico
Lunedì 25 luglio 2011, alle ore 17:00, a Monserrato, si terrà, presso la discarica della sicedil dei F.lli Sodano a Monserrato un incontro pubblico finalizzato a fornire alla cittadinanza ogni elemento utile ad individuare le cause reali del diffuso inquinamento ambientale lamentato dai residenti ed in particolare di quello atmosferico rilevato ripetutamente dalle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria della provincia regionale di Agrigento. L'incontro in questione si svolgerà sui luoghi in cui la Sicedil svolge la propria attività di riempimento di alcune cave di tufo mediante utilizzo di inerti e sfabricidi: a telecamere e microfoni aperti i responsabili della Sicedil intendono rassicurare l'opinione pubblica, ricorrendo appunto all'unico strumento in grado di dissipare ogni dubbio o preoccupazione e di smontare qualsivoglia strumentalizzazione: ovvero, la trasparenza.
E proprio in ragione di ciò all'incontro - che vedrà la partecipazione e l'intervento, oltre che dei fratelli Sodano titolari della Sicedil, della dirigente agrigentina di Legambiente Claudia Casa, del presidente regionale dell'associazione ambientalista arch. Mimmo Fontana e di don Gaetano Montana, parroco della parrocchia di San Lorenzo - saranno invitati ad intervenire anche i cittadini di Monserrato e Villaseta ed in particolare coloro che fanno parte del comitato spontaneo di recente costituzione. L'appuntamento per gli operatori dell'Informazione e per i cittadini è fissato per le ore 16:50, all'ingresso di Monserrato. Da qui ci si sposterà in c.da Zunica, dove è la sede operativa della Sicedil e dove, appunto, si svolgerà l'incontro pubblico.
Bilancio 2011, il PdL presenta emendamenti
Sono otto gli emendamenti allo schema di Bilancio di previsione 2011 della Provincia presentati dal gruppo consiliare del PdL. "Si tratta - dice il capogruppo Ivan Paci - di poche proposte finalizzate ad un miglior utilizzo di alcune risorse economiche. Il nostro scopo è quello di qualificare il bilancio, fornendo un contributo visibile e reale alle esigenze del territorio".
Gli emendamenti verranno illustrati lunedì prossimo, 25 luglio, alle ore 11.00, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala stampa della Provincia Regionale (p.le Moro, 1).
36 ore fino al 31/12 Proposta di Buscemi per i precari della Provincia
Presentato da Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi un emendamento per aumentare a 36 le ore dei dipendenti precari dell'Ente, attualmente in servizio con sole 24 ore settimanali. L'emendamento è già stato, anche, sottoscritto dai Consiglieri Provinciali Picone, Avarello, Ripepe, Spoto, Bennici, Gallo, Di Prima. Ruvolo, Carmelo D'Angelo e Testone. Il Presidente Buscemi rivolge un invito anche agli altri Consiglieri Provinciali per sottoscrivere l'emendamento perché la questione dei precari è stata, sempre, unanimemente, al centro delle attività del Consiglio Provinciale. "Nel corso di questi anni mi sono incontrato diverse volte, insieme ai Consiglieri Provinciali, con i precari dell'Ente e le loro rappresentanze sindacali, a cui ho, sempre, garantito la mia massima disponibilità per arrivare alla loro stabilizzazione.
In questo momento, in fase di approvazione del bilancio, il mio impegno e del Consiglio è quello di garantire un salario accettabile fino al 31 dicembre 2011, data di chiusura del bilancio 2011. Per farlo ho proposto una sensibile riduzione dei costi della politica di 120 mila euro, di cui 50 mila dal fondo della Presidenza del Consiglio e 70 mila dal fondo del Presidente della Provincia. Le altre risorse provengono da vari settori dell'Amministrazione per 210 mila euro.
L'emendamento che riguarda oltre 100 dipendenti precari, intende dare una risposta alle esigenze di questi lavoratori, penalizzati oltre modo dalle ultime leggi, in modo da garantire agli stessi, fino alla fine dell'anno, un supporto economico non indifferente. Non si tratta di una stabilizzazione perché attualmente non ci sono le condizioni per modificare il contratto di lavoro attualmente a tempo determinato. Manteniamo così un impegno già preso insieme all'intero Consiglio con questi lavoratori. E', pur sempre, un passo importante per restituire loro un momento di serenità.
25/7/11
Buscemi: emergenza centri Storici un regolamento per evitare nuovi crolli e tragedie annunciate
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, interviene sull'emergenza dei centri storici in provincia di Agrigento. "Assistiamo, ormai troPpo spesso, al verificarsi di crolli e di tragedie, in alcuni casi fortunatamente sfiorate, in alcuni comuni della nostra provincia. E' arrivato il momento di regolamentare in maniera efficace l'intervento dei comuni per evitare che il prossimo inverno, con l'arrivo delle piogge si verifichino altri crolli con conseguenze imprevedibili. Non vogliamo che altri cittadini inermi vengano coinvolti in crolli di abitazioni fatiscenti.
La questione dell'abbandono dei centri storici ha radici lontane, nasce da situazioni di fenomeni di emigrazione che ha condotto all'incuria di diversi edifici, nonché alla polverizzazione delle proprietà a seguito della morte dei proprietari che vivevano in queste case e che oggi, dopo decenni di abbandono, risultano essere di proprietà di persone che, a volte non sanno dell'esistenza del titolo di proprietà. Ci sono casi in cui un immobile di poche decine di mq. è stato lasciato a molti eredi che non hanno alcun interesse a ristrutturare. Queste sono alcune questioni che riguardano l'emergenza dei Centri storici. La Provincia ha tra le sue compente quella di organizzare l'attività del territorio amministrato, di redigere dei piani territoriali, di essere centro di proposta di regolamenti intercomunali. Utilizzando queste prerogative attiveremo i nostri uffici per mettere in cantiere delle iniziative che aiutino alla soluzione di una delle maggiori emergenze della nostra provincia.
Come Consiglio Provinciale ci muoveremo per arrivare a proporre ai Consigli Comunali un schema di regolamento che consenta interventi immediati con possibilità di recuperare gli immobili abbandonati e renderli fruibili a coloro che ne hanno bisogno. Pensiamo, per esempio all'utilizzo di cooperative a cui affidare la ricostruzione dei centri storici, da destinare a giovani coppie e a famiglie che intendono far rivivere luoghi ricchi di storia, ubicati nelle zone centrali. Una diversa
questione riguarda i palazzi di interesse storico monumentale i cui proprietari non hanno avuto la capacità economica di ristrutturarli o restaurarli, abbandonandoli così, di fatto, ad un indecoroso declino, spesso smembrandoli in piccole proprietà che hanno alterato l'architettura originaria.
Il problema centrale riguarda, quindi, la mancanza di un regolamento che consenta ai comuni un intervento immediato per sopperire all'inerzia dei privati, anche se alcuni comuni della provincia hanno già regolamentato la questione, appare ormai improcrastinabile un intervento normativo. Ci sono poi esempi in alcune località anche fuori provincia che hanno affrontato la vicenda.
C'è poi la questione della possibilità di ottenere finanziamenti dall'Unione Europea. Ci sono misure nell'Asse 6, tramite i Pist e i Pisu che possono aiutare i comuni che hanno poche risorse. Non si tratta di grandi finanziamenti, ma dobbiamo sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione.
Tutte queste questioni saranno trattate in un incontro che faremo nei prossimi mesi aperto a tutti i presidente dei Consigli Comunali dei comuni della provincia dove proporremo uno schema di regolamento che i Consigli Comunali potranno adottare o integrare con quelli già esistenti."
Infoagrigento
23/7/11
"36 ore fino a dicembre": ecco la proposta del Presidente del Consiglio Buscemi per i precari dell'Ente
Presentato da Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi un emendamento per aumentare a 36 le ore dei dipendenti precari dell'Ente, attualmente in servizio con sole 24 ore settimanali. L'emendamento è già stato, anche, sottoscritto dai Consiglieri Provinciali Picone, Avarello, Ripepe, Spoto, Bennici, Gallo, Di Prima. Ruvolo, Carmelo D'Angelo e Testone. Il Presidente Buscemi rivolge un invito anche agli altri Consiglieri Provinciali per sottoscrivere l'emendamento perché la questione dei precari è stata, sempre, unanimemente, al centro delle attività del Consiglio Provinciale.
"Nel corso di questi anni mi sono incontrato diverse volte, insieme ai Consiglieri Provinciali, con i precari dell'Ente e le loro rappresentanze sindacali, a cui ho, sempre, garantito la mia massima disponibilità per arrivare alla loro stabilizzazione.
In questo momento, in fase di approvazione del bilancio, il mio impegno e del Consiglio è quello di garantire un salario accettabile fino al 31 dicembre 2011, data di chiusura del bilancio 2011. Per farlo ho proposto una sensibile riduzione dei costi della politica di 120 mila euro, di cui 50 mila dal fondo della Presidenza del Consiglio e 70 mila dal fondo del Presidente della Provincia. Le altre risorse provengono da vari settori dell'Amministrazione per 210 mila euro.
L'emendamento che riguarda oltre 100 dipendenti precari, intende dare una risposta alle esigenze di questi lavoratori, penalizzati oltre modo dalle ultime leggi, in modo da garantire agli stessi, fino alla fine dell'anno, un supporto economico non indifferente. Non si tratta di una stabilizzazione perché attualmente non ci sono le condizioni per modificare il contratto di lavoro attualmente a tempo determinato. Manteniamo così un impegno già preso insieme all'intero Consiglio con questi lavoratori. E', pur sempre, un passo importante per restituire loro un momento di serenità.
Sicilia24h
23/7//11
Emendato programma delle Opere Pubbliche della Provincia
La commissione provinciale presieduta da Carmelo D'Angelo, dopo un esame approfondito del Programma Triennale delle opere pubbliche della Provincia di Agrigento, ha esitato positivamente il proprio parere, presentando una serie di emendamenti che saranno discussi dal Consiglio provinciale prima della sessione di bilancio. La prossima settimana saranno illustrati gli emendamenti sull'edilizia scolastica e sulle grandi infrastrutture. Riportiamo di seguito alcune delle opere, riguardanti la viabilità, che la commissione proporrà di inserire nella programmazione 2011-2013:
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE NON CLASSIFICATA CASTELTERMINI - PONTE PLATANI - MUSSOLITO CAMMARATA € 210.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PANORAMICA ROSSINI - FILICI- S. ONOFRIO € 250.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA
PROVINCIALE N. 21 STAZIONE CAMMARATA - S.STEFANO 1° LOTTO €110.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE N. 67 € 105.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA PANORAMICA MOLLARELLA- OSPEDALE € 108.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE N. 7 LICATA - RIESI €115.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE INTERCOMUNALE COLLEGAMENTO S.P. N.3 CON STRADA ACCESSO DALLA SS115 AL COMUNE DI NARO € 205.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE N. 6 LICATA - RAVANUSA 195.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE C.DA BORGENISSIMO - REGALEONE € 120.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA E COMPLETAMENTO SPC N 50 € 216.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE NON CLASSIFICATA EX CONTE BOSCO TERRITORIO DI RAVANUSA € 140.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADA PROVINCIALE EX QUOTA 284 TERRITORIO DI CAMPOBELLO DI LICATA € 105.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA S.P. SALINELLA IN TERRITORIO DI SCIACCA € 120.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLA SPC ROCCHIELLE-MENDOLA-FERLAZZANO € 105.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLA STRADA INTERCOMUNALE DI INTERESSE PROVINCIALE RINA COZZO D'ORO IN TERRITORIO DI GROTTE € 140.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLA EX CONS. CANICATTI MAZURCO € 210.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA EX CONS. DALLA SS122 ALLA SP SERRADIFALCO MONTEDORO € 170.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA E COLLEGAMENTO TRA LA SPC 55 E LA SPC 54 TINTORIA € 275.000
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA PROVINCIALE DI COLLEGAMENTO TRA LA SS410 E C.DA RAGUSETTA IN TERRITORIO DI PALMA DI MONTECHIARO € 170.000
Bilancio Provincia, il Pdl presenta emendamenti
Sono otto gli emendamenti allo schema di Bilancio di previsione 2011 della Provincia presentati dal gruppo consiliare del PdL. "Si tratta - dice il capogruppo Ivan Paci - di poche proposte finalizzate ad un miglior utilizzo di alcune risorse economiche. Il nostro scopo è quello di qualificare il bilancio, fornendo un contributo visibile e reale alle esigenze del territorio".
Gli emendamenti verranno illustrati lunedì prossimo, alle ore 11.00, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala stampa della Provincia Regionale (p.le Moro, 1).
Provincia, 36 ore fino a dicembre per i dipendenti precari: ecco la proposta del Presidente Buscemi
Presentato dal Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento Raimondo Buscemi un emendamento per aumentare a 36 le ore dei dipendenti precari dell'Ente, attualmente in servizio con sole 24 ore settimanali. L'emendamento è già stato, anche, sottoscritto dai Consiglieri Provinciali Picone, Avarello, Ripepe, Spoto, Bennici, Gallo, Di Prima. Ruvolo, Carmelo D'Angelo e Testone. Il Presidente Buscemi rivolge un invito anche agli altri Consiglieri Provinciali per sottoscrivere l'emendamento perché la questione dei precari è stata, sempre, unanimemente, al centro delle attività del Consiglio Provinciale. "Nel corso di questi anni mi sono incontrato diverse volte, insieme ai Consiglieri Provinciali, con i precari dell'Ente e le loro rappresentanze sindacali, a cui ho, sempre, garantito la mia massima disponibilità per arrivare alla loro stabilizzazione.
In questo momento, in fase di approvazione del bilancio, il mio impegno e del Consiglio è quello di garantire un salario accettabile fino al 31 dicembre 2011, data di chiusura del bilancio 2011. Per farlo ho proposto una sensibile riduzione dei costi della politica di 120 mila euro, di cui 50 mila dal fondo della Presidenza del Consiglio e 70 mila dal fondo del Presidente della Provincia. Le altre risorse provengono da vari settori dell'Amministrazione per 210 mila euro. L'emendamento che riguarda oltre 100 dipendenti precari, intende dare una risposta alle esigenze di questi lavoratori, penalizzati oltre modo dalle ultime leggi, in modo da garantire agli stessi, fino alla fine dell'anno, un supporto economico non indifferente. Non si tratta di una stabilizzazione perché attualmente non ci sono le condizioni per modificare il contratto di lavoro attualmente a tempo determinato. Manteniamo così un impegno già preso insieme all'intero Consiglio con questi lavoratori. E', pur sempre, un passo importante per restituire loro un momento di serenità.
Agrigentooggi
24/7/11
Federconsumatori: "D'Orsi dia seguito all'esito referendario"
"D'Orsi dia seguito all'esito referendario e, per una volta, dimostri che l'Ato è cosa diversa da Girgenti Acque spa". Questo è ciò che chiede l'organizzazione impegnata nella tutela dei consumatori al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi.
Secondo Federconsumatori "l'ATO e il suo Presidente D'Orsi dovrebbe provvedere a far applicare la modifica del contratto, in considerazione del fatto che è stato altresì abrogato parzialmente l'art. 154, primo comma del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (laddove la determinazione delle tariffe era determinata anche in base all'adeguatezza della remunerazione del capitale investito". Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito")". "Togliendo quel 7% di "utile garantito" - continuano Ilenia Capodici e Massimo Raso, redattori della lettera aperta - forse "Girgenti Acque Spa" potrebbe decidere di mollare tutto... Ma, nel frattempo, siamo costretti a "combattere" con questa Società che - molto arrogantemente - continua ad emettere bollette che producono solo l'" l'impazzimento" degli utenti che poi non trovano nemmeno la disponibile interlocuzione negli apparati della società".
"Non è possibile che il Presidente della Provincia di Agrigento assuma una posizione di sostanziale neutralità nei confronti della gestione del servizio idrico appaltato alla società Girgenti Acque. - concludono Capodici e Raso - Tale atteggiamento è stato rilevato sia nel corso dell'incontro , sia nei comportamenti, visto che dal mese di maggio si è in attesa della formulazione del regolamento e della carta dei servizi, per la cui concretizzazione ci sono state riunioni e presentazione di emendamenti da parte delle associazioni dei consumatori rimaste inesitate".
Grandangolo
23/7/11
D'Orsi dimostri che l'Ato è cosa diversa da "Girgenti acque"
Siamo tra quelli che aspettano con ansia che si renda esigibile lo straordinario risultato del referendum sull'acqua e che la gestione del servizio idrico integrato torni pubblica. Nel frattempo l' Ato e il suo presidente D'Orsi dovrebbe provvedere a far applicare la modifica del contratto, in considerazione del fatto che è stato altresì abrogato parzialmente l'art.154, primo comma del decreto legislativo n.152 del 3 aprile 2006 (laddove la determinazione delle tariffe era determinata anche in base all'adeguatezza della remunerazione del capitale investito". Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito"). Togliendo quel 7% di "utile garantito" forse "Girgenti Acque Spa" potrebbe decidere di mollare tutto... Ma, nel frattempo, siamo costretti a "combattere" con questa Società che - molto arrogantemente - continua ad emettere bollette che producono solo l' "l'impazzimento" degli utenti che poi non trovano nemmeno la disponibile interlocuzione negli apparati della società. Tra l'altro questa sorta di chiusura, "tipo bunker" del palazzo ospitante "Girgenti Acque" riguarda anche la Federconsumatori. Ma noi non ci stiamo! Non solo protestiamo, ma chiamiamo in causa il Presidente della Provincia, affinché si determini nella tutela dei diritti dei cittadini, che, purtroppo , sono obbligati a cercare una interlocuzione con gli operatori della società. E' il caso che ognuno svolga la sua parte in maniera tale che le responsabilità della gestione siano "non protette" dall'Ente Appaltante, ossia dall'Ato, considerato che appare assurdo il fatto che Girgenti Acque si ponga, nell'atteggiamento, come parte superiore dell'Ente Provincia, che ha il diritto dovere di assegnare le regole gestionali e di controllare che esse siano rispettate . Non è possibile che il presidente della Provincia di Agrigento assuma una posizione di sostanziale neutralità nei confronti della gestione del servizio idrico appaltato alla società Girgenti Acque . Tale atteggiamento è stato rilevato sia nel corso dell'incontro, sia nei comportamenti, visto che dal mese di maggio si è in attesa della formulazione del regolamento e della carta dei servizi, per la cui concretizzazione ci sono state riunioni e presentazione di emendamenti da parte delle associazioni dei consumatori rimaste inusitate.
Agrigentoflash
23/7/11
Commissione lavori pubblici, gli emendamenti al Piano triennale della Provincia
La commissione Lavori pubblici, presieduta da Carmelo D'Angelo, dopo un esame approfondito del Programma Triennale delle opere pubbliche della Provincia di Agrigento, ha esitato positivamente il proprio parere, presentando una serie di emendamenti che saranno discussi dal Consiglio provinciale prima della sessione di bilancio. Di seguito alcune delle opere, riguardanti la viabilità, che la commissione proporrà di inserire nella programmazione 2011-2013: - manutenzione straordinaria strada provinciale non classificata Casteltermini - ponte Platani - Mussolito Cammarata € 210.000 - manutenzione straordinaria strada panoramica Rossini - Filici- S. Onofrio € 250.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale n. 21 stazione Cammarata - S.Stefano 1° lotto €110.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale n. 67 € 105.000 - manutenzione straordinaria panoramica Mollarella- Ospedale € 108.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale n. 7 Licata - Riesi €115.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale intercomunale collegamento s. p. n.3 con strada accesso dalla ss115 al comune di Naro € 205.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale n. 6 Licata - Ravanusa 195.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale contrada Borgenissimo - Regaleone € 120.000 - manutenzione straordinaria e completamento spc n 50 € 216.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale non classificata ex Conte Bosco territorio di Ravanusa € 140.000 - manutenzione straordinaria strada provinciale ex quota 284 territorio di Campobello di Licata € 105.000 - manutenzione straordinaria s.p. Salinella in territorio di Sciacca € 120.000 - manutenzione straordinaria sulla spc Rocchielle-Mendola-Ferlazzano € 105.000 - manutenzione straordinaria sulla strada intercomunale di interesse provinciale Rina Cozzo d'Oro in territorio di Grotte € 140.000 - manutenzione straordinaria sulla ex consortile Canicattì Mazurco € 210.000 - manutenzione straordinaria della ex consortile dalla ss122 alla sp Serradifalco Montedoro € 170.000 - manutenzione straordinaria e collegamento tra la spc 55 e la spc 54 tintoria € 275.000 - manutenzione straordinaria provinciale di collegamento tra la ss410 e c.da Ragusetta in territorio di Palma di Montechiaro € 170.000 La prossima settimana saranno illustrati gli emendamenti sull'edilizia scolastica e sulle grandi infrastrutture.
Incontro pubblico sull'inquinamento a Monserrato
Lunedì 25 luglio alle 17 incontro pubblico presso la discarica Sicedil. L'incontro è finalizzato ad individuare le cause reali del diffuso inquinamento ambientale lamentato dai residenti ed in particolare di quello atmosferico rilevato ripetutamente dalle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria della provincia regionale di agrigento. A telecamere e microfoni aperti i responsabili della Sicedil intendono rassicurare l'opinione pubblica, ricorrendo appunto all'unico strumento in grado di dissipare ogni dubbio o preoccupazione e di smontare qualsivoglia strumentalizzazione: ovvero, la trasparenza. E proprio in ragione di ciò all'incontro - che vedrà la partecipazione e l'intervento, oltre che dei fratelli Sodano titolari della Sicedil, della dirigente agrigentina di Legambiente Claudia Casa, del presidente regionale dell'associazione ambientalista arch. Mimmo Fontana e di don Gaetano Montana, parroco della parrocchia di San Lorenzo - saranno invitati ad intervenire anche i cittadini di Monserrato e Villaseta ed in particolare coloro che fanno parte del comitato spontaneo di recente costituzione. L'appuntamento è fissato per le ore 16:50, all'ingresso di Monserrato. Da qui ci si sposterà in contrada Zunica, dove è la sede operativa della Sicedil e dove, appunto, si svolgerà l'incontro pubblico.
25/7/11
Auditorium "Istituto Amato Vetrano", l'intervento del direttore del "Toscanini"
In merito alla Conferenza di servizi della Provincia Regionale di Agrigento sull'Auditorium dell'Istituto "Amato Vetrano" di Sciacca, il Direttore dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Arturo Toscanini" di Ribera, Claudio Montesano, ha dichiarato: " Apprendo dalla Stampa di una Conferenza di Servizi del nostro Ente finanziatore, convocata dal Presidente D'Orsi e dall'Assessore Marchese in presenza dei Consiglieri Lazzano,Di Prima e Girasole, per discutere sull'utilizzo e fruizione del bellissimo Auditorium annesso all'I.I.S.S. "Amato Vetrano" di Sciacca. L'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini", ateneo musicale accreditato dal Ministero dell'Università ed Ente strumentale della Provincia Regionale di Agrigento, è pronto a collaborare per contribuire alle attività della struttura offrendo produzione didattica e concertistica senza alcun aggravio di spese. Potremmo realizzare tra l'altro lezioni a porte aperte di Esercitazioni corali ed orchestrali fruibili gratuitamente dai cittadini di Sciacca e dintorni quale momento di occupazione culturale del tempo libero."
Centri storici, un regolamento contro crolli e tragedie annunciate
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, interviene sull'emergenza dei centri storici in provincia di Agrigento. "Assistiamo, ormai tropo spesso, al verificarsi di crolli e di tragedie, in alcuni casi fortunatamente sfiorate, in alcuni comuni della nostra provincia. E' arrivato il momento di regolamentare in maniera efficace l'intervento dei comuni per evitare che il prossimo inverno, con l'arrivo delle piogge si verifichino altri crolli con conseguenze imprevedibili. Non vogliamo che altri cittadini inermi vengano coinvolti in crolli di abitazioni fatiscenti. La questione dell'abbandono dei centri storici ha radici lontane, nasce da situazioni di fenomeni di emigrazione che ha condotto all'incuria di diversi edifici, nonché alla polverizzazione delle proprietà a seguito della morte dei proprietari che vivevano in queste case e che oggi, dopo decenni di abbandono, risultano essere di proprietà di persone che, a volte non sanno dell'esistenza del titolo di proprietà. Ci sono casi in cui un immobile di poche decine di mq. è stato lasciato a molti eredi che non hanno alcun interesse a ristrutturare. Queste sono alcune questioni che riguardano l'emergenza dei Centri storici. La Provincia ha tra le sue compente quella di organizzare l'attività del territorio amministrato, di redigere dei piani territoriali, di essere centro di proposta di regolamenti intercomunali. Utilizzando queste prerogative attiveremo i nostri uffici per mettere in cantiere delle iniziative che aiutino alla soluzione di una delle maggiori emergenze della nostra provincia. Come Consiglio Provinciale ci muoveremo per arrivare a proporre ai Consigli Comunali un schema di regolamento che consenta interventi immediati con possibilità di recuperare gli immobili abbandonati e renderli fruibili a coloro che ne hanno bisogno. Pensiamo, per esempio all'utilizzo di cooperative a cui affidare la ricostruzione dei centri storici, da destinare a giovani coppie e a famiglie che intendono far rivivere luoghi ricchi di storia, ubicati nelle zone centrali. Una diversa questione riguarda i palazzi di interesse storico monumentale i cui proprietari non hanno avuto la capacità economica di ristrutturarli o restaurarli, abbandonandoli così, di fatto, ad un indecoroso declino, spesso smembrandoli in piccole proprietà che hanno alterato l'architettura originaria. Il problema centrale riguarda, quindi, la mancanza di un regolamento che consenta ai comuni un intervento immediato per sopperire all'inerzia dei privati, anche se alcuni comuni della provincia hanno già regolamentato la questione, appare ormai improcrastinabile un intervento normativo. Ci sono poi esempi in alcune località anche fuori provincia che hanno affrontato la vicenda. C'è poi la questione della possibilità di ottenere finanziamenti dall'Unione Europea. Ci sono misure nell'Asse 6, tramite i Pist e i Pisu che possono aiutare i comuni che hanno poche risorse. Non si tratta di grandi finanziamenti, ma dobbiamo sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione. Tutte queste questioni saranno trattate in un incontro che faremo nei prossimi mesi aperto a tutti i presidente dei Consigli Comunali dei comuni della provincia dove proporremo uno schema di regolamento che i Consigli Comunali potranno adottare o integrare con quelli già esistenti."
Nuove adesioni ai Lealisti Movimento per il Presidente
I consiglieri comunali di Palma di Montechiaro Rosario Bruna, Ignazio Brancato, Rosario Catania, "dopo una approfondita riflessione e con la consapevolezza che i partiti politici, poco e nulla hanno fatto a difesa del territorio, condividono il percorso tracciato dal Presidente della Provincia e dal consigliere provinciale Sasà Marino di irrobustire il movimento dei lealisti che si è assunto la responsabilità di dare voce a quanti vogliono rilanciare positivamente le sorti della provincia ed in particolare di Palma di Montechiaro. Per questo motivo aderiscono al movimento culturale e sociale "i lealisti - Movimento per il Presidente", augurandosi che anche gli altri, possano addivenire alle medesime conclusioni".