GIORNALE DI SICILIA
Aeroporto D'Orsi a Palermo incontra industriali israeliani
Aeroporto, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro - si legge in una nota - è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. «Noi stiamo lavorando - dice il presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell' impossibilità di farei 'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti». Il presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo: «Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo, tuttavia non condivido il suo pessimismo".
Sindaco soddisfatto per gli emendamenti alla Provincia
Il sindaco Vito Mangiapane ha espresso soddisfazione per gli emendamenti presentati al bilando di previsione della Provincia regionale di Agrigento da parte del consigliere provinciale del Pid Arturo Ripepe. Gli emendamenti presentati riguardano le politiche sociali, lo sviluppo e il lavoro. E nel piano triennale si prevederà così il ripristino della viabilità strada panoramica Rossino- Filici- S.Onofrio per l'importo di 250 mila euro, la manutenzione straordinaria del primo lotto della strada provinciale 24 per 150 mila euro e l'aumento da 2 a 3 milioni di euro in merito all' intervento e al ripristino della viabilità delle strade interne.
S.Giovanni e Cammarata.
Proposta l'unificazione.
Unificare i due comuni per ottenere maggiori trasferimenti e agevolazioni fiscali. Sono solo due dei vantaggi che tale operazione comporterebbe per un nuovo centro montano di circa 14 mila abitanti. Ma la discussione, ripresa dopo anni dalla prima volta in cui l'idea è stata lanciata, richiede un attento studio delle possibilità che si aprirebbero e la valutazione di ogni aspetto consequenziale a un atto del genere. Motivo per cui associazioni e semplici cittadini, ma anche consiglieri, assessori e rappresentanti di componenti politiche, e gli arcipreti di Cammarata e S.Giovanni, don Mario Albanese e don Giuseppe Agrò, si sono incontrati nel salone della Badìa di Cammarata, alla presenza dei due sindaci, Vito Mangiapane e Valerio Viola, per dare inizio al «percorso per la fusione dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini». «I numerosi interventi - si legge in una nota dei comitato promotore - hanno espresso unanime favore ai progetto di fusione, non tralasciando di mettere in luce le difficoltà che l'unificazione comporta». L'incontro si è, quindi, chiuso con la costituzione di un Comitato di coordinamento.
In arrivo pure l'assessore Gramaglia ed il consigliere provinciale Francesco La Porta. Lunedì incontro.
Patto per il territorio, nuove adesioni con i sindaci di Campobello e Raffadali
Riccardo Gallo: «Siamo un movimento non un partito. Il nostro obiettivo è quello di trovare soluzioni e spiegare ai cittadini quello che viene nascosto".
Tutti guardano all'atto ed il patto guarda al territorio. Nuove adesioni al Patto per il territorio, movimento politico costituito alla Provincia con un gruppo consiliare che ha nominato capogruppo il riberese Matteo Ruvolo. Entrano a far porte del progetto politico sindaci come Silvio Cuffaro, che amministra Raffadali, che si aggiunge a Michele Termini, capo dell'amministrazione comunale di Campobello di Licata ed a Marco Zambuto, sindaco del Comune capoluogo (questi ultimi esponenti dell'Udc) che già ad aprile scorso avevano "battezzato" il Patto territoriale. Ma entrano anche amministratori e consiglieri provinciali e comunali, da Agrigento a Racalmuto, passando per Raffadali e Porto Empedocle. La prima novità per quel che concerne il Consiglio provinciale riguarda il consigliere provinciale Francesco La Porta. Cresce quindi il gruppo consiliare alla Provincia di cui fanno già parte: Matteo Ruvolo, Giovanni D'Angelo, Riccardo Gallo e Giuseppe Picone. Anche alcuni assessori comunali guardano al Patto: Giuseppe Gramaglia, neo assessore alla Sanità del Comune di Agrigento che si affianca ad Angelo La Posa che fa parte del movimento. Ci sono poi ex consiglieri comunali come il racalmutese Lillo Bongiorno e tanti consiglieri comunali in carica. Tutte le novità saranno illustrate da Matteo Ruvolo e Riccardo Gallo, lunedì mattina durante una conferenza stampa.
«A pochi giorni dalla presentazione dei Terzo pelo anche ad Agrigento - dice Matteo Ruvolo, capogruppo alla Provincia per il Patto - si registrano sconvolgimenti nei panorama politico, in un momento di grande confusione per i partiti, un movimento spontaneo, un soggetto politico nuovo come quello del Patto per il territorio, raccoglie nuove adesioni e nuove partecipazioni. Unico comune denominatore la difesa e la valorizzazione della nostra provincia e del nostro territorio".
«Siamo un movimento - aggiunge Riccardo Gallo - non un partito e non abbiamo ambizioni di diventare un partito. Il nostro obiettivo è quello di trovare soluzioni ai problemi e spiegare ai cittadini quello che viene nascosto loro: come ad esempio la legge elettorale di cui nessuno parla e che non garantisce certamente i cittadini. Altri argomenti riguardano gli Ato, gli ambiti territoriali ottimali dei rifiuti e del servizio idrico. Siamo accanto alle persone». Michele Termini spiega la sua posizione. «Già ad aprile scorso ho dato la mia disponibilità, assieme al sindaco Zambuto, ad aderire al Patto. L'adesione non preclude la mia militanza nell'Udc. Guardo al movimento come momento di sintesi tra la politica ed il territorio».
Nitto Palma è il nuovo ministro
Ieri il presidente Napolitano ha firmato i decreti di nomina. Magistrato, di origini siciliane, il neo Guardasigilli era sottosegretario all'Interno. Gli auguri di Csm e Anm
ROMA. Nitto Francesco Palma è il nuovo ministro della Giustizia. Prende il posto di Angelino Alfano che ieri si è dimesso da Guardasigilli, rispettando quanto detto al momento della sua nomina a segretario politico del Pdl. Il ruolo di ministro della Giustizia, infatti, per la sua delicatezza e complessità, non avrebbe consentito ad Alfano la libertà d'azione politica necessaria a rinnovare l'immagine del Pdl. Anch'egli, per altro, scrivendo ieri la sua lettera di dimissioni al premier ha sottolineato che «la specificità e i compiti riconosciuti dalla nostra Carta Costituzionale al Guardasigilli, mi fanno ritenere tale funzione incompatibile con il rilevante incarico politico di segretario del Pdl». Secondo il ministro degli Esteri Franco Frattini, le dimissioni di Alfano sono «un gesto alto e nobile che ne distingue l'azione politica e si propone come un esempio di cambiamento». Ma ieri è divenuta ministro anche Anna Maria Bernini, deputato del Pdl, che va a sostituire, come responsabile della Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, dimessosi a novembre, per seguire l'avventura di Gianfranco Pini, in Futuro e libertà. I nomi di Palma e della Bernini sono stati proposti, ieri al Quirinale, da Silvio Berlusconi a Giorgio Napolitano, che poco dopo ha firmato i decreti di nomina. Il premier scioglie così un nodo, quello del sostituto di Alfano, che lo aveva preoccupato non poco nelle ultime settimane. Tramontate infatti le candidature di Franco Frattini e di Fabrizio Cicchitto, per lo scarso entusiasmo verso la nomina da parte dei protagonisti, e poi anche quella di Maurizio Lupi, era infine caduta anche l'ipotesi di spostare a via Arenula il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, anche per le perplessità del Quirinale, legate al rischio di innescare un "valzer" di poltrone nel governo, problema che non si pone invece con Palma. Sessantunenne, di origini siciliane, dal 2001 in Parlamento con Forza Italia, fino ad ora sottosegretario all'Interno, Nitto Palma è oltretutto un magistrato, è stato vicecapo di gabinetto dei ministero della Giustizia e sostituto procuratore nazionale antimafia. Legato da un rapporto di amicizia a Cesare Previti, è anche vicino al presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara. In Parlamento, tra l'altro è stato promotore, nel 2002, di un'immunità per i parlamentari che prevedeva la sospensione fino al termine del mandato di tutti i procedimenti giudiziari a loro carico. Appresa la nomina, ieri, il vicepresidente del Csrn, Michele Vietti, a nome dell'intero Consiglio, ha rivolto al neo Guardasigilli "i migliori auguri per un lavoro proficuo, ispirato ai principi di leale collaborazione tra le istituzioni", mentre il presidente dell'Anm, Palamara, ha detto che «con il nuovo ministro ci relazioneremo dal punto di vista istituzionale come accaduto in questi anni.
Il Guardasigilli originario di Palma di Montechiaro
Di Agrigento città il ministro uscente della Giustizia, Angelino Alfano, e originario di Palma di Montechiaro, nell'Agrigentino, il nuovo Guardasigilli Nitto Francesco Palma, la provincia di Agrigento può vantare, in entrambi i casi, una sorta di primato. Il neoministro, a dire il vero, è nato a Roma, ma da genitori palmesi e con Palma di Montechiaro non ha mai troncato i propri rapporti. E in paese, adesso, non Si parla d'altro. Il ministro Nitto Francesco Palma è cugino di Anna Maria Palma fino a qualche anno fa magistrato della Dda di Palermo con delega proprio per l'Agrigentino, rimasta nel cuore di centinaia di giovani, grazie alle sue speciali lezioni sulla legalità. Ad Anna Maria Palma, il sindaco del paese del Gattopardo ha conferito, per i meriti raggiunti nella lotta a Cosa nostra, la cittadinanza onoraria. Non è escluso che possa accadere lo stesso per il neoministro.
LA SICILIA
Israeliani interessati
Aeroporto. Incontro a Palermo promosso da Lombardo con D'Orsi e Di Mauro
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, insieme al deputato regionale Roberto Di Mauro ha preso parte martedì a Palermo a un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. E' servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - ha commentato al termine il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione".
D'Orsi replica così anche al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plan definito dalla Kpmg, convocheremo la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti".
La parola passa ai sindaci
Approvazione del bilancjo 2010 e Bando sui rifiuti: sono questi i punti all'ordine giorno dell'assemblea dei sindaci dei 19 comuni appartenenti all'Ato GesaAg2 in programma domani, alle 10.3 0, nei locali della società d'ambito. Un incontro importante, soprattutto, per scongiurare i licenziamenti di 86 netturbini previsti dal nuovo bando sui rifiuti. I sindaci di Agrigento e Favara, la provincia Regionale e la stessa società d'ambito presenteranno un atto di indirizzo al fine di rimodulare il bando e salvare i posti di lavoro. Nel corso dell'assemblea dovrebbe essere approvato, poi, il bilancia 2010 che per- metterebbe all'Ato di reperire altre somme che andrebbero ad unirsi ai 6 milioni della Regione e ai due milioni dell'Aipa , quest'ultimi utili a pagare, tra le altre cose, i decreti ingiuntivi. «Se domani - afferma il segretario provinciale dell'Ugl, Roberto Migliora - non venisse approvato il bilancio consuntivo della Gesa, stabilendo un piano di rientro delle amministrazioni morose, procederemo ed inviteremo le altre aziende impegnate in questo "vergognoso appalto a gestione fallimentare", ad adire le vie legali nei confronti della Gesa e dei propri amministratori".
E intanto, c'è ancora un punto interrogativo sulla chiusura della discarica di Siculiana minacciata dal gruppo Catanzaro che la gestisce, Il liquidatore Restivo, ha confermato che pagherà all'impresa 1.600 mila euro attingendo ai 6 milioni concessi dalla Regione. Ma la Catanzaro Spa dice di non aver avuto alcuna notizia ufficiale dell'arrivo della somma e ricorda che è creditrice
dell'Ato di ben 11 milioni e 776mi1a euro. Al momento è tutto fermo, la ditta non sa cosa fare, ovvero, se chiudere o no la discarica agli autocompattatori dell'Ato, Poche parole da parte di Fabio Catanzaro: «aspettiamo novità e poi decideremo», Gran parte del finanziamento della regione è servito per pagare le imprese che a sua volta stanno provvedendo ad erogare ai netturbini gli stipendi di maggio e giugno. « Entro oggi- dice il rappresentante dell'Ali, Giancarlo Alongi- gli stipendi saranno disponibili ai netturbini, Entra il 15 agosto speriamo di poter pagare anche il mese di luglio ai netturbini ai quali garantiamo gli stipendi nonostante le imprese continuano ad essere creditrici dell'Ato. Con i pagamenti - conclude Alongi- siamo fermi a febbraio 2011".
SAN LEONE. A causa di una rottura, le fogne finivano nelle acque bianche in via Eolo
Scoperto uno scarico
Zambuto: «E' un primo risultato. Ma noi continueremo a controllare tutta la zona »
Lo scarico dei liquami fognari nel mare di San Leone ha trovato una conferma ieri mattina. La rottura di un tubo della condotta fognaria. che scarica nelle acque bianche è stata scoperta dalla squadra formata da operaie tecnici comunali, personale di Girgenti acque e agenti della Polizia locale, che da tre giorni setaccia il sottosuolo della località balneare, alla ricerca di allacci abusivi e verificare eventuali sversamenti delle acque nere nella condotta delle acque bianche e gli scarichi a mare. Il guasto è stato individuato in un pozzetto tra le vie Eolo Nettuno e Senatore Cognata. Nel punto in questione la fogna si è riversata nella condotta delle acque bianche, per poi finire nelle acque del mare sanleonino. Dalla posizione di questa perdita, si direbbe che si tratti della stessa, che arrivò all'attenzione pubblica all'inizio dell'estate dello scorso anno. Solo che in quell'occasione non si riuscì a rintracciare la rottura. Girgenti acque si è subito attivato per eseguire in tempi brevissimi la riparazione, data la minaccia alla salute pubblica, oltre ad arrecare danno all'immagine della città.
Il guasto alla condotta nel pieno della stagione estiva ha comunque sollevato la rabbia del sindaco Zambuto, che evidenzia come il fenomeno dei liquami che si riversano in mare non è sporadico, ma si ripete con cadenza annuale. L'impianto fognario di San Leone è vecchio, e mostra le sue pecche durante il Periodo estivo con l'arrivo dei turisti e dei proprietari delle seconde case. A causa di un sistema di pompaggio insufficiente le tubature si intasano e in qualche caso cedono, scaricando come accade alcuni giorni all'anno i reflui a mare. Ma questa volta l'Amministrazione comunale non si limiterà a fare delle ordinanze, ma come annunciato dal primo cittadino, si andrà fino in fondo alla questione, affinché si risolva la situazione. I controlli della rete fognaria vanno avanti sotto il coordinamento del Comune di Agrigento e di Girgenti acque, l'ente gestore del servizio idrico integrato. Per gli accertamenti viene utilizzato il periscopio, uno strumento dotato di uno zoom ottico, per video-ispezionare anche a distanza di 70 metri. Tutti i pozzetti degli scarichi delle acque bianche presenti nella frazione di San Leone saranno scoperchiati e ispezionati. « Controlleremo pozzetto per pozzetto - ha detto Zambuto - verificheremo se ci sono allacci abusivi alla condotta. La scoperta della rottura vicino al lungomare è la dimostrazione che qualcosa non andava, e di conseguenza bisognava intervenire. Questa volta non ci fermeremo. Da parte nostra faremo tutti i controlli del caso, per individuare eventuali anomalie ».
Scrimali al contrattacco
DEDALO AMBIENTE. L'assessore comunale senza mezzi termini: «E' impossibile per chiunque smentire che la città è molto sporca. Ci sono erbacce ovunque»
S'arroventa ogni ora sempre di più il clima che, da qualche giorno, si è stabilito fra l'assessore comunale Calogera Scrimali e Rosario Miceli, conimissario liquidatore dell'Ato Ag 3 Dedalo Ambiente che in città gestisce il servizio di raccolta rifiuti solidi urbani e conferimento in discarica.
Una polemica a distanza scoppiata subito dopo l'avvio dei lavori di pulizia delle spiagge libere lungo la costa licatese.
L'assessore comunale all'annona Calogera Scrimali ha evidenziato che la città è sporca per disservizi provocati dalla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. Sulla vicenda, ieri mattina, l'assessore Scrimali attraverso l'ufficio stampa del comune ha diffuso un comunicato stampa dove risponde all'ipotesi di querela preannunciata dal commissario liquidatore della Dedalo Ambiente Rosario Miceli. «Lei smentisce quello che io affermo e rendo pubblico, ma come può smentire che la città è sporca come non lo è mai stata, che le strade sono piene di ogni tipo di immondizia ed erbacce? - si legge testualmente nella nota a firma dell'assessore Scrimali - Come può smentire lo stato di degrado che si presenta agli occhi di tutti? Può smentire che su 148 operatori ecologici in organico alla Società Dedalo Ambiente AG3, soltanto 25 (di cui 3 del Comune di Licata) sono destinati al nostro territorio, su 36 che spetterebbero a Licata che partecipa con il 24,55 di quota societaria?» Il sindaco Angelo Graci sulla vicenda fra il suo rappresentante è il commissario liquidatore della Dedalo Ambiente ritiene opportuno mantenersi neutrale. Sull'argomento Rosario Miceli commissario liquidatore dell'Ato Ag3 Dedalo Ambiente cosi ci ha replicato.
«Con riferimento ai recenti fatti accaduti e, per opportuna e doverosa chiarezza, comunico di non aver ricevuto alcuna intimidazione. - dice - Faccio, comunque, presente di essere seriamente preoccupato per quanto accaduto. Non è normale che rifiuti non assimilabili agli RSU, vengono immessi nel circuito ordinario di raccolta, mettendo a repentaglio la salute e l'incolumità dei lavoratori. Non è altrettanto normale che si brucino circa 1000 cassonetti in pochissimo tempo, determinando danni e disservizi considerevoli. Siamo, comunque, fiduciosi nelle forze dell'ordine che sono costantemente impegnati anche per fronteggiare ed indagare su fatti e cose che in condizioni normali sono impensabili ma che, purtroppo, si verificano frequentemente. Gli atti criminali devono essere perseguiti».
Le spiagge sono pulite
Con l'avvio del servizio di pulizia degli arenili, le spiagge di Licata sono leggermente più pulite.
Il servizio è partito con enorme ritardo e a ranghi ridotti, questo ha provocato le giuste lamentele di quanti operano nel campo turistico. Sotto accusa anche l'inciviltà dei bagnanti primi e veri responsabili dello stato di degrado degli arenili cittadini. Nei giorni scorsi in diverse spiagge, come ad esempio a Marianello, erano comparsi cartelli fai da te in cui i titolari degli stabilimenti balneari cittadini «invitavano» i fruitori delle spiagge ad essere più ossequiosi degli arenili. I risultati sono stati comunque mediocri. Quella che non si placa invece è la polemica a distanza tra il commissario della Dedalo Miceli e l'assessore comunale Scrimali, giocata a colpi di comunicati stampa e di interviste televisive. Miceli aveva minacciato querele nei confronti di Scrimali che oggi replica:
«Nel mio agire non c'è mai stato niente e tutto il mio operato e l'impegno da me profusa nel svolgere il mio incarico di assessore comunale è stato sempre finalizzato a dare una città vivibile alla collettività. Provi - continua Scrimali - Miceli piuttosto a smentire che la città è sporca come mai lo è stata e che le strade sono piene di ogni tipo di rifiuto». Secondo Scrimali: «Su 148 operatori ecologici in organico alla Dedalo Ambiente AG3, soltanto 25, di cui 3 comandati dal comune di Licata, sono destinati al nostro territorio, su 36 che spetterebbero a Licata che partecipa con il 24,55 di quota societaria». Il servizio è migliorato sensibilmente. Si confida nei bagnanti
Agrigentonotizie
Imprenditori israeliani interessati all'aeroporto
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Avi Morgenstern e Shlomo Perets, rispettivamente presidente e financial advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati.
"Noi stiamo lavorando - dice il presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione".
Il presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
Emendamenti al Piano triennale, ecco quelli di Spoto
Il presidente della Commissione consiliare "Gestione-Vigilanza Bilancio", alla Provincia di Agrigento, Nino Spoto ha proposto un congruo numero di emendamenti al Piano triennale delle opere pubbliche per l'anno 2011, facendo confluire una particolare attenzione sulla dibattuta condizione viaria. Gli emendamenti riguardano la realizzazione del progetto di manutenzione per il ripristino della transitabilità e la messa in sicurezza della strada intercomunale di collegamento Raffadali, contrada Fontanelle e Joppolo Giancaxio; il ripristino e la messa in sicurezza della strada intercomunale di collegamento Raffadali-Realmonte dalla contradada Fauma e della strada intercomunale Santa Elisabetta-Joppolo Giancaxio.
"La realizzazione di queste opere - ha affermato il consigliere Spoto - costituisce un passo obbligato per civiltà e sicurezza pubblica. E' increscioso dovere sistematicamente rilevare l'incuria e l'abbandono delle nostre strade intercomunali, per nulla secondarie in termini di sicurezza per la pubblica incolumità e per il mantenimento delle vie di collegamento tra i Comuni"
Agrigentoflash
Imprenditori israeliani interessati all'aeroporto di Licata
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - dice il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione". Il Presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
Rifiuti, rischio emergenza. Venerdì l'assemblea dell'Ato
E' in programma dopodomani l'assemblea dei sindaci dei 19 comuni appartenenti all'Ato gesa Ag2 . All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2010 e il bando sui rifiuti. Innanzitutto bisognerà discutere sulle soluzioni necessarie per evitare il licenziamento di 86 netturbini. La Provincia con i sindaci di Agrigento e Favara e la Gesa presenteranno un atto di indirizzo per la rimodulazione del bando in modo da salvare i posti di lavoro. Altro tema sarà il bilancio 2010 che potrebbe consentire all'Ato di reperire ulteriori fondi oltre ai 6 milioni di euro della Regione e ai due milioni dell'Aipa , per risolvere intanto il problema dei debiti. Per il segretario provinciale dell'Ugl, Roberto Migliara se non dovesse essere approvato, il sindacato inviterà le aziende ad adire le vie legali nei confronti della Gesa e dei propri amministratori. Resta ancora da risolvere la minacciata ennesima chiusura della discarica di Siculiana. Il commissario liquidatore dell'Ato Teresa Restivo ha annunciato che sarà devoluta all'impresa Catanzaro che la gestisce un milione e 600 mila euro attingendo ai 6 milioni di euro concessi dalla Regione per far fronte all'emergenza. Ma la Catanzaro Spa di rimando sottolinea di essere creditrice dell' Ato di ben 11 milioni e 776mila euro. Certo è che la chiusura farebbe scattare di nuovo l'emergenza in piena estate e nel clou della stagione turistico-balneare. Gran parte dei fondi regionali sono già stati utilizzati per assolvere ai pagamenti nei confronti delle imprese che stanno procedendo al pagamento degli arretrati ai netturbini, ovvero gli stipendi di maggio e giugno. Entro domani, come ha assicurato il rappresentante dell'Ati, Giancarlo Alongi, gli stipendi saranno disponibili. Entro il 15 agosto sarà corrisposto ai netturbini anche il mese di luglio. Uno sforzo non da poco, visto che i pagamenti in favore delle imprese sono fermi al febbraio 2011.
Il Patto per il Territorio per una nuova legge elettorale
Il Patto per il territorio, nato circa 15 mesi addietro su iniziativa di Riccardo Gallo e Piero Macedonio, cui hanno aderito sindaci,responsabili di istituzioni sociali, e consiglieri provinciali e comunali accoglie e rilancia l'iniziativa della raccolta firme per una migliore legge elettorale. L'obiettivo deve essere il referendum per abrogare l'attuale sistema elettorale. "Non è accettabile in uno stato democratico - scrive il presidente del Patto per il Territorio, Piero Macedonio - che i rappresentanti del popolo debbano essere scelti dagli stessi politici e non da chi ne ha il vero diritto, cioè i cittadini. Deve essere stroncato questo sistema elettorale attuale. E' assurdo,antidemocratico che i cittadini si devono vedere imporre figure politiche mediocri e scelte tra gli amici e parenti degli attuali esponenti politici di primo piano. Questo sistema elettorale attuale crea un disinteresse totale del deputato nazionale per la sua gente e per lo sviluppo del suo territorio". Il Patto invita tutti i cittadini ad apporre la propria firma alla richiesta di cambiare la attuale legge elettorale ed invita tutte le forze politiche, che hanno a cuore il nostro territorio ad unirsi a questa iniziativa.
Agrigentoweb
Aeroporto. D'Orsi incontra a Palermo imprenditori israeliani
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - dice il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione".
Il Presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
Il Patto per il Territorio lancia una nuova iniziativa provinciale
Il movimento " il patto per il territorio ", nato circa 15 mesi addietro per volere di Riccardo Gallo e Piero Macedonio ,col passare del tempo sta diventando una realta' politica di serio spessore nel territorio Provinciale. L'alveo iniziale è costituito da sei consiglieri provinciali e poi a macchia d'olio, hanno aderito al movimento,sindaci,responsabili di istituzioni sociali, e consiglieri comunali della provincia. Ovviamente il territorio sentiva l'esigenza del rilancio della azione politica che si era appiattita sui verticismi dei partiti e il completo slegamento della politica dai cittadini.Il principio a cui si ispira il " Patto " è quello di far tornare i cittadini protagonisti della politica.
Su questa scia, oggi, il "Patto per il Territorio" assume una iniziativa provinciale forte orig. positiva, allineandosi ad analoghe azioni politiche che stanno nascendo un tutta Italia.
"Si tratta - spiega il presidente provinciale Piero Macedonio - di raccogliere le firme dei cittadini per far indire un referendum per abrogare l'attuale sistema elettorale. Non è accettabile in uno stato democratico che i rappresentanti del popolo devono essere scelti dagli stessi politici e non da chi ne ha il vero diritto, cioè i cittadini. Deve essere stroncato questo sistema elettorale attuale.E' assurdo,antidemocratico che i cittadini si devono vedere imporre figure politiche mediocri e scelte tra gli amici e parenti degli attuali esponenti politici di primo piano. E' comprensibile che questo sistema elettorale attuale crea un disinteresse totale del deputato nazionale per la sua gente e per lo sviluppo del suo territorio.
Allora il "patto " invita tutti i cittadini a venire ad apporre la propria firma alla richiesta di cambiare la attuale legge elettorale ed unitamente a loro,invita tutte le forze politiche, che hanno a cuore il nostro territorio ,ad unirsi a questa iniziativa" conclude Macedonio.
Vittime innocenti della mafia, Roberto Gallo propone la realizzazione di un monumento
Il consigliere provinciale Roberto Gallo, ha scritto una lettera aperta al Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi proponendo la realizzazione di un monumento commemorativo delle vittime innocenti della mafia.
Ecco il testo della lettera: Caro Presidente D'Orsi , avendo avuto tanti contatti con Persone che rappresentano associazioni di vittime della mafia , mi sono reso conto che il fenomeno ha distrutto negli ultimi decenni , nella Provincia di Agrigento, diverse decine di Famiglie , che hanno assistito impotenti all'uccisione dei loro familiari . Parlo di vittime innocenti, cioe' Persone che si trovavano casualmente dove avveniva un agguato o un attentato , e che venivano assassinate per errore o perche' avevano visto cio' che non dovevano vedere...
Un problema quello della mafia che ha fortemente condizionato lo sviluppo del nostro territorio che si trova agli ultimi posti d'Italia, e che negli anni si è caratterizzato , troppo spesso, anche con una frequente collusione tra politica , imprese ed organizzazioni criminali. Una realta' che ha fortemente condizionato anche l'opinione pubblica , tragicamente a volte schierata verso una mentalita' mafiosa , con scarso senso dello Stato e della civile convivenza della Comunita' .
Un contesto dove tutti , chi piu' chi meno, è stato sollecitato nei comportamenti di ogni giorno , orientati all'egoismo , alla furbizia e troppo poco al rispetto delle regole e dell'ordine .
Tutto cio' ha determinato una scarsa crescita civile , economica e culturale bloccando di fatto un normale processo di sviluppo , rispetto ad altre zone d'italia.
Visto la sua sensibilita' sul tema , ho ritenuto opportuno chiederLe di intervenire facendo realizzare un monumento per ricordare queste vittime innocenti della mafia, e per ribadire un cambiamento culturale rispetto al passato . La provincia di Palermo ha gia' realizzato in tal senso . Penso che anche noi dovremmo dare questo piccolo segnale alle Genti Agrigentine .
Qualora ritenesse utile questa mia proposta , le suggerisco di realizzare l'iniziativa iin una zona centrale di Agrigento quale capoluogo della nostra Provincia .
Roberto Gallo
Perlacittà
D'Orsi incontra a Palermo imprenditori israeliani "fortemente interessati all'aeroporto di Licata"
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte a Palermo ad un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - dice il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione". Il Presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011, che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale, ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
Sicilia24h
Provincia, D'Orsi incontra a Palermo imprenditori israeliani
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - dice il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione". Il Presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
Lavalledeitempli
Il consigliere Provinciale Stefano Girasole, sollecita gli interventi per le strade
Agrigento - Il consigliere Provinciale Stefano Girasole esprime il suo personale sdegno per gli ingiustificati ritardi, per l'irresponsabile atteggiamento e per i mancati interventi sulle nostre strade provinciali più volte segnalate per gli enormi disagi che subiscono i nostri automobilisti e causa di incidenti anche mortali: "Malgrado le mie denuncie e le mie continue sollecitazioni alle istituzioni ed alla politica, ancora nulla si è fatto per risolvere il problema della viabilità lungo tutto il nostro territorio provinciale. I nostri deputati non hanno mosso un dito. Colpevoli, complici e responsabili morali dei lutti perpetrati lungo le strade della provincia. Ponti, cavalcavia, gallerie e rettilinei rappresentano delle trappole mortali. Nessuno interviene, ogni giorno assistiamo a gravi incidenti stradali per non avere messo in sicurezza molti tratti pericolosi e per omesso adeguamento alle norme del codice della strada. Mi chiedo come fare e cosa fare per attenzionare tale grave situazione. Mi chiedo quali iniziative eclatanti si possono intraprendere per chiedere la risoluzione del problema".
Agrigentooggi
Israeliani interessati all'aeroporto di Licata
Nuove speranze per i sostenitori dell'aeroporto in provincia di Agrigento. Il Presidente Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - dice il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione".
Il Presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa. "Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
L'Altraagrigento
Gli israeliani della Shapir interessati all'aeroporto di Agrigento .
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Mr. Avi Morgenstern e Mr. Shlomo Perets, rispettivamente Presidente e Financial Advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati.
"Noi stiamo lavorando - dice il Presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione".
Il Presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa.
"Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici.
Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".
Grandangolo
Imprenditori israeliani interessati all'aeroporto
Scritto da Franco Castaldo
Il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ha preso parte ieri a Palermo ad un incontro organizzato dal presidente della Regione on. Raffaele Lombardo con un gruppo di imprenditori israeliani. L'incontro, al quale ha preso parte anche l'on. Roberto Di Mauro, è servito per tracciare una possibile strategia per la realizzazione dell'aeroporto di Licata, al quale gli imprenditori, guidati da Avi Morgenstern e Shlomo Perets, rispettivamente presidente e financial advisor della Shapir Israele, si sono detti fortemente interessati. "Noi stiamo lavorando - dice il presidente D'Orsi - nonostante si cerchi di far passare la tesi dell'impossibilità di fare l'aeroporto. Sono stato in silenzio, lavorando sotto traccia, perché ho capito che a parole tutti vogliono l'aeroporto, mentre nei fatti da oltre 40 anni rimane un sogno, a differenza degli altri che gli aeroporti li hanno costruiti. Il business plaining della Kpmg, ovvero una società tra le più quotate ed esperienti a livello internazionale, è quasi pronto, e questo, unitamente alla conferma del finanziamento da parte della Regione, ha spinto gli imprenditori israeliani a rendersi fortemente disponibili per la realizzazione dell'aeroporto, e anche una compagnia aerea dello stesso Paese potrebbe entrare in gioco nella gestione". Il presidente D'Orsi replica inoltre al comunicato del consigliere provinciale Carmelo D'Angelo, secondo cui sarebbe opportuno destinare i fondi previsti per l'aeroporto nel bilancio 2011 (che lunedì prossimo sarà discusso nella seduta del Consiglio provinciale) ad altri settori, viabilità in testa. "Comprendo lo spirito che anima la provocazione del consigliere D'Angelo - dice D'Orsi - tanto più che lo stesso D'Angelo è favorevole all'aeroporto, che disterebbe dalla sua città di residenza pochi chilometri. Tuttavia non condivido il suo pessimismo, visto che a settembre, una volta ricevuto il business plaining definito dalla Kpmg, convocheremo immediatamente la conferenza di servizi tra Provincia, Regione e Comune di Licata per definire tutti i vari passaggi tecnici. Nessun fallimento, noi lavoriamo in silenzio, con i fatti, e l'incontro di ieri rafforza le certezze sul raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, indispensabile se davvero si vuol fare uscire la nostra provincia dalla marginalità".