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Rassegna stampa del 29 luglio 2011

 

GIORNALE DI SICILIA
 
L'INTERVISTA
È LEGGE IL DECRETO SUL FEDERALISMO FISCALE. LA LOGGIA: «SANZIONI AGLI AMMINISTRATORI INADEMPIENTI»
«SPRECHI NEGLI ENTI LOCALI, CHI SBAGLIA È FUORI»
Rimozione e porte chiuse per dieci anni a qualsiasi candidatura per governatori inadempienti nel risanamento finanziario della Regione e per sindaci e presidenti di Provincia condannati dalla Corte dei conti per danni che hanno causato il dissesto dell'ente locale. Sono le misure sanzionatorie più pesanti previste nell'ultimo decreto legislativo di attuazione della legge delega sul federalismo fiscale, approvato in via definitiva ieri dal Consiglio dei Ministri e su cui la Bicamerale  aveva espresso il suo voto favorevole. Un sistema di premi e sanzioni per gli enti locali che Enrico La Loggia (deputato Pdl), presidente della commissione parlamentare per l'Attuazione del federalismo fiscale, non esita a definire "una rivoluzione culturale".
- Onorevole, il sì trasversale al decreto da parte della Bicamerale, senza alcun voto contrario, è un segnale forte di condivisione di un cambiamento.
«Dimostra che il Parlamento ha recepito il forte desiderio di trasparenza, circa l'utilizzo delle risorse pubbliche, che viene dai cittadini. I cittadini da oggi potranno meglio controllare i bilanci degli enti. Mentre, in parallelo, crescerà la responsabilizzazione degli amministratori che, in caso di cattiva gestione, saranno fortemente puniti».
- Si prevede la rimozione e l'impossibilità di candidarsi per dieci anni per quei governatori di Regioni in grave dissesto, specie con voragini nella sanità. Idem per sindaci e presidenti di Provincia condannati per dissesto. Diventa un rischio fare il sindaco o il presidente della Regione?
«Come dice il proverbio: male non fare, paura non avere. Si afferma il principio che, se da amministratore fai sprechi, spese clientelari e voluttarie, ma non dai i servizi essenziali alla collettività, dagli asili nido all'erogazione idrica, alla raccolta differenziata, vuoi dire che amministri male e non ti puoi più candidare».
- Ma agli amministratori virtuosi vengono dati alcuni premi, quali?
«Sarà possibile ridurre le imposte, avranno un maggiore introito dal fondo di riequilibrio, potranno incassare fino al 50 per cento delle somme che avranno contribuito a recuperare con una seria lotta all'evasione fiscale. Chi si comporta bene avrà solo da guadagnare».
- Come saranno applicate le sanzioni.
«Sarà un sistema con vari passaggi di garanzia. Nei caso del presidente della Regione, per esempio, quando sia accertato il grave dissesto, inizia la procedura di rimozione, Il governatore viene chiamato in Consiglio dei ministri in contraddittorio, la proposta di rimozione passa alla bicamerale per gli Affari regionali, che deve approvarla con una maggioranza di due terzi. Solo a quel punto scatta la sanzione».
In Sicilia, che Regione a statuto speciale, tutto questo come si applica?
«La decorrenza e le modalità di applicazione nelle Regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, sono stabilite in conformità con i relativi statuti, secondo le procedure previste dall'articolo 27 della legge 42 del 2009 sul federalismo fiscale. Se entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo, la norma non viene recepita, questa entra in vigore automaticamente. L'autonomia siciliana è un bene prezioso e va utilizzato al meglio». 
 
ATOGESAAG2
Rifiuti, lunedì si pagano due stipendi - Oggi il CdA dei soci Gesa per il bilancio
Verranno pagati lunedì mattina i due stipendi che gli operatori ecologici aspettavano dalle rispettive imprese. Gli impegni di Gesa di versare alle ditte 3 milioni e 200 mila euro sono stati mantenuti così che a loro volta le imprese oggi provvederanno a saldare le due mensilità arretrate. In questo modo i netturbini tornano in regola con i pagamenti avendo ricevuto anche la quattordicesima.
Ma oggi sarà la giornata cruciale per capire il futuro della Gesa dei 19 comuni ad essa
consorziati. Per le 10 è infatti convocato il consiglio di amministrazione dei soci che dovrebbero, qualora si degnassero tutti di prendere parte all'incontro, discutere del bilancio della società, della modifica del nuovo bando per l'affidamento dei servizi che allo stato attuale prevede, per scelta della quasi totalità degli stessi sindaci, il licenziamento di oltre 80 persone. Per questo motivo, di una delegazione di lavoratori, al termine dei turni di servizio, sarà presente davanti i cancelli di Gesa per chiedere conto e ragione di queste scelte. Intanto le imprese stanno continuando a prendere visione del bando in questione, visto che hanno tempo fino ai 30 agosto per parteciparvi con i l'apertura delle buste prevista per il 20 settembre. Ma anche so questo aspetto occorre capire se, come chiesto da più parti, si procederà realmente alla modifica del bando stesso o se si
tratta soltanto di un modo per prendere tempo e per cercare di raffreddare gli animi dei lavoratori che rischiano il posto. Nessuno spiraglio sembra aprirsi anche per le nuove srr che dovrebbero sostituire gli ato. Entro il 30 giugno i 13 Consigli comunali dell'ato AtoAg2, avrebbero dovuto approvare lo schema di statuto della nuova srr pubblicata dalla Regione l'8 aprile. Ma i sindaci e i  consiglieri comunali si erano messi di traverso bocciando, di fatto, una riforma approvata all'unanimità all'Ars, anche perchè la legge prevede che sindaci non possono partecipare al consiglio di amministrazione delle nuove società malgrado i Comuni amministrati ne facciano parte. Con la riforma al palo restano in bilico tutti i servizi. Le nuove società avrebbero dovuto bandire gli appalti, che i Comuni avrebbero poi sfruttato sul proprio territorio. Nè potranno farlo i vecchi Ato, che sono in fase finale di liquidazione mentre so tutta la vicenda si incastra anche il recente referendum sulla gestione privata dei servizi pubblici che riguardava anche il settore dei rifiuti. Insomma, una situazione piuttosto in alto mare che può riservare sorprese.
 
INIZIATIVE
Camastra in festa: è «Music wave»
CAMASTRA. Per tre giorni, si Comune di Camastra ospiterà la prima edizione del "Music wave", una sorta di festival della canzone. Da oggi infatti e fino a domenica 31, la piazza adiacente il centro sociale e culturale del paese, si trasformerà in un teatro all'aperto dove si esibiranno cantanti solisti e gruppi musicali. Non mancheranno ovviamente le iniziative collaterali come ad esempio il motoraduno delle "HarleyDavidson" con la straordinaria collaborazione del gruppo "Licata Chapter". Ad organizzare intanto l'evento presentato da Luigi Gattuso, è stata l'associazione culturale "Ricreativamente" di cui è presidente il vulcanico ed inossidabile Bartolomeo Tesè con il patrocinio della Regione Siciliana, della Provincia Regionale di Agrigento, del Comune di Camastra con la collaborazione del Comune di Palma di Montechiaro. Si inizia quindi questa sera alle ore 21 con l'esibizione dei cantanti Rosy Lerro, Giuseppe Filippazzo, Rossana Crapanzano, Ivana Ninotta e dei gruppi "Futuraretrò", "Fuori Forma", "Faber Little Band" e "Trazzerea". Per domani, sabato 30, sarà la volta di Ilaria Cingari, Armando Cacciato, Carmelo Sammarco e Noemi Palumbo ed i gruppi" P-Brane", "Contrario Motu", "Ileartbeat" e "O.P. Rosa Parks". Nel pomeriggio di oggi invece con inizio alle ore 10.30. Il motoraduno e infine domenica sera ci sarà la finale con diversi ospiti tra i quali Liliana Andreano e Andrea Olariu.
 
PROVINCIA
Università e scelte, incontro col comitato
Sostenere ed orientare gli alunni nella scelta della facoltà universitaria da seguire. E' l'obiettivo che si propone di raggiungere l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Nicoletta Marchese, docente ai liceo scientifico di Canicattì, che ieri mattina ha incontrato 2 esponenti del comitato studentesco universitario. L'incontro è stato voluto da Marchese per avviare una serie di iniziative tra l'assessorato provinciale alla pubblica istruzione e gli studenti universitari. "Uno dei primi impegni che cercheremo di attuare entro breve termine - ha dichiarato a conclusione l'assessore Marchese - riguarderà l'orientamento universitario che sarà rivolto agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado della provincia. Ma pensiamo come assessorato provinciale, di comune accordo con il comitato studentesco universitario d Agrigento, di sviluppare una forte collaborazione tra l'università vista dagli studenti ed i giovani che si apprestano a lasciare lo scuola di secondo grado". 
 
Convergenza tra Fli e parte de Pd: risparmio da 900 milioni
Due disegni di legge per abolire le Province
PALERMO. Due disegni di legge sull'abo1izione delle province approderanno la prossima settimana all'Ars. Un punto quale convergono Fli e una parte del Pd. Promotori dell'iniziativa sono i deputati Alessandro Aricò e Lillo Speziale. Il primo punta a sostituire le province con Consorzi di Comuni che non prevedano indennità per gli amministratori e riprende la proposta nazionale del Fli, che lancia da oggi con Generazione Futuro una raccolta di firme sul tema a livello nazionale. Speziale dal canto suo stima con l'abolizione delle province un risparmio di 900 milioni: «Ho già chiesto al presidente della commissione Affari istituzionali di incardinare il testo», che potrebbe essere unificato con quello di un esponente del governo e che - secondo Lombardo - dovrebbe arrivare prima della pausa estiva. Non è d'accordo con Speziale il presidente dell'Unione province d'Italia, Giuseppe Castiglione: «La Regione trasferisce alle province solo 45 milioni, mentre lo Stato in tutto 400 all'anno». Ma nel Pd c'è anche chi, come Miguel Donegani, si dichiara, al contrario, soddisfatto della proposta di istituire una nuova provincia: quella di Gela. 
 
LA SICILIA
 
Rifiuti, attesa riunione oggi sul servizio e sul personale
TERESA RESTIVO ha convocato tutti i 19 sindaci per approvare il bilancio e dare i soldi
Oggi, all'Ato Gesa, è in programma l'attesa assemblea dei sindaci, per discutere sul bando dei rifiuti che prevede il licenziamento di 86 operatori ecologici. Il liquidatore Restivo, il sindaco di Agrigento Zambuto, il cornune di Favara e la provincia Regionale , maggiori proprietari della società oggi presenteranno una mozione per scongiurare il licenziamento chiedendo una rimodulazione del bando. Si spera che siano presenti, all'assemblea, tutti i 19 sindaci dei comuni appartenenti all'Ato Gesa A.g2. rii problema - ha affermato il sindaco di Agrigento, Zambuto- sta a monte, ovvero, nel fallimento della Regione nella gestione degli Ato che hanno dissanguato le famiglie e i comuni. La Regione deve ridare ai comuni le competenze sui rifiuti. In questo senso- conclude Marco Zambuto- faremo un'iniziativa popolare di natura legislativa perché questa vicenda degli Ato non è più tollerabile da parte nostra». Durante l'incontro, Teresa Restivo, chiederà ai comuni anche il bilancio 2010 che «una volta approvato -spiega- consentirà di richiedere le somme e poter così saldare i debiti».
L'Ugl agrigentina, con in testa il segretario provinciale, Roberto Migliara invita tutti i soggetti interessati attivare percorsi comuni eri istituzionali, certi e definitivi «un fronte compatto - afferma il sindacalista agrigentino— al fine di uscire da questo pantano, che inevitabilmente continuerà a fare accrescere povertà, inefficienze ed emergenze». E se oggi non venisse approvato il bilancio consuntivo della Gesa stabilendo un piano di rientro delle amministrazioni morose, l'Ugl annuncia vie legali nei confronti della Gesa e dei propri amministratori. Intanto non ci sarebbe più l'immediato spauracchio della chiusura della discarica. Ammonta infatti a poco più di un milione e 600mila euro la somma che l'Ato Gesa Ag2 ha erogato alla ditta Catanzaro che gestisce la discarica di Siculiana, a fronte degli sette milioni e 776 euro che l'impresa vanta dalla società d'ambito.
Al momento la discarica continua così a rimanere aperta agli autocompattatori dei diciannove comuni dell'Ato Gesa Ag2 e non è detto che, nonostante la somma erogata, la ditta non possa chiudere i cancelli. I sei milioni di euro concessi dalla Regione alla società d'ambito sono serviti per affrontare l'emergenza estiva ed evitare, quindi, nuovi scioperi pagando le imprese che a sua volta hanno pagato gli stipendi di maggio e giugno ai netturbini e a breve, anche quello di luglio.
Secondo il liquidatore dell'Ato Gesa, Teresa Restivo, la ditta Catanzaro avrebbe accettato "verbalmente" il piano di rientro e , quindi, l'Ato si atterrà solamente a quanto prescritto per saldare il proprio debito.
 
Tutti attorno allo stesso tavolo per parlare dei temi più scottanti
Grande successo per gli appuntamenti dell'iniziativa "Em pedocle incontra: attualità in vacanza" inseriti nel programma della Mediterraneo Expo.Un folto pubblico ha preso parte all'incontro titolato "Ambiente, salvaguardia della terra e delle risorse naturali". Personalità del settore ed esperti in materia hanno dinamicamente relazionato sul tema toccando molteplici aspetti: dalle risorse rinnovabili, alle necessità energetiche del nostro territorio, fino a giungere ad eventuali progetti per migliorare le condizioni del nostro ambiente ottimizzando le risorse naturali di cui disponiamo.
Presenti all'incontro, moderato dal Stelio Zaccaria responsabile della redazione di Agrigento del nostro quotidiano, Mimmo Fontana presidente regionale di Legambiente, Teresa Restivo liquidatore Ato Gesa 2, Salvatore Caldara presidente della Banca di credito cooperativo di San Biagio Platani, Orazio Guarraci consigliere provinciale di Agrigento, l'agronomo Pino Montana e Giuseppe Manzone sindaco del comune di Montallegro. Una tavola rotonda, composta da esperti che hanno potuto affrontare in diretta il tema degli Ato, del costo della raccolta dei rifiuti, delle discariche, delle Srr, e della raccolta differenziata. Tutti i punti di vista direttamente a confronto in un incontro che è stato apprezzato dal pubblico presente e da quello a casa che ha potuto seguirlo su Agrigentotv. Ma gli appuntamenti di "Empedocle incontra: attualità in vacanza" proseguono riscuotendo sempre un rilevante consenso. Ieri sera ha avuto luogo l'incontro, moderato da Lillo Miceli responsabile della redazione di Palermo de "La Sicilia", incentrato sul terna "La Sicilia: Cerniera di sviluppo tra L'Europa ed i Paesi frontalieri del Mediteraneo". Stasera sarà la volta di un meeting che sicuramente attirerà l'attenzione di un pubblico eterogeneo coinvolgendo giovani e meno giovani. Il dibattito altamente attuale e di grande interesse, denominato "I Giovani e il Web", vedrà la partecipazione di Mario Gaziano giornalista e scrittore, Francesco Montenegro vescovo di Agrigento, Cesare Sciabarrà esperto in comunicazione multimediale e Gioacchino Lavanco professore di psicologia di Comunità e preside dei corsi di laurea in Scienze dell'Educazione dell'università di Palermo. E ancora: Leo Vinci consigliere provinciale di Agrigento, Daniele Mandracchia avvocato esperto in diritto informatico e Carmelo Ferrara professore di progettazione siti web facoltà di scienze della formazione dell'università di studi di Palermo, Il dibattito sarà diretto dal giornalista del Tg 5 Carmelo Sardo.
 
Il presidente regionale Fontana spiega perché non si può fare al Villaggio Peruzzo
Depuratore, no di Legambiente
L'opera di verifica, attualmente in corso, nelle condotte fognarie del lido san leonino attira l'interesse di diverse associazioni, comitati ed enti. Da più parti sopraggiungono prese di posizioni, opinioni e dichiarazioni. E mentre da più parti i cittadini sollecitano la realizzazione del Depuratoro a San Leone, il presidente regionale di Legambiente, Mimmo Fontana, ha dato il punto di vista dell'associazione sull'argomento. Con una nota, inviata al sindaco di Agrigento, al presidente dell'Ato idrico, al presidente di Girgenti Acque Spa e al Procuratore della Repubblica di Agrigento, Fontana ha spiegato i motivi legati agli impedimenti formali e trancianti in relazione ai quali non è possibile realizzare l'impianto di depurazione del Villaggio Peruzzo. Fontana spiega che nella zona interessata, da come si evince dal provvedimento del Comune di Agrigento e dai relativi decreti assessoriali con i quali si è approvato il piano straordinario per l'Assetto Idrogeologico (Pai), si impone "il divieto di procedere a tutte le opere e le attività di trasformazione dello stato dei luoghi e a quelle dicarattere urbanistico ed edilizio; per via dei citati decreti l'area in questione è individuata "a rischio molto elevato" di esondazione e di "pericolosità alta".
Fontana riporta anche che "le norme di riferimento del Pai prevedono, in detto sito interessato al depuratore soltanto interventi volti alla salvaguardia dell'esistente, alla tutela dell'incolumità pubblica e alla salvaguardia del contesto per la riduzione del rischio idraulico". A ciò si aggiunge il piano del Parco Archeologico che non prevede alcuna realizzazione di impianti di depurazione nella valle dei templi, ma il semplice mantenimento dell'unico depuratore esistente all'interno del parco (quello di c/da Sant'Anna). Nel frattempo le opere di controllo per verificare la funzionalità della rete fognaria procedono. Come è già stato comunicato, l'altro ieri è stata scoperta la rottura di un tubo della condotta fognaria che scarica nelle acque bianche: l'anomalia è stata riscontata in un pezzetto tra le vie Eolo, Nettuno e Senatore Cognata. Le verifiche continueranno per approfondire la questione e porre rimedio ai guasto. A riguardo il Comitato San Leone, comunica tramite nota, un sentimento di soddisfazione per l'individuazione della perdita. "Ci sembra doveroso ha assenta il promotore del comitato Fabrizio la Gaipa- dare atto all'amministrazione comunale di aver messo in campo un impegno concreto che ha dato i suoi frutti. Ho avuto modo di seguire personalmente i lavori di verifica e di constatare come l'ingarbugliata situazione delle reti abbia richiesto un considerevole impegno, senz'altro dovuto anche alla presenza del sindaco Zambuto che si è materialmente speso ogni giorno per seguire tutte le verifiche".
 
Province, in Sicilia è scontro fra abolizionisti e conservatori
PALERMO. Il dibattito sull'abolizione delle province in Sicilia si sviluppa su due direzioni: lealtà costituzionale e riduzione della spesa politica. Abolizionisti e conservatori esprimono tesi controverse. Secondo Lillo Speziale (Pd), che in conferenza stampa ha illustrato un suo ddl, «abolendo le nove province in prospettiva le casse dell'erario potrebbero risparmiare 900 milioni di euro». Replica Giuseppe Castiglione (Pdl): «Come si potrebbero risparmiare 900 milioni di euro quando la Regione trasferisce loro (le province, ndr) appena 45 milioni di euro e lo Stato da 400 milioni l'anno. Soldi che non sono i costi delle Province, ma risorse che investiamo per assicurare servizi ai cittadini, per garantire la sicurezza nelle scuole, per la manutenzione delle strade, per i servizi sociali, per lo sviluppo locale», in ogni caso, al di là delle cifre effettive che non conosciamo, il risparmio sarebbe inconsistente, stante che le funzioni passerebbero ai liberi consorzi comunali (art.15 dello Statuto). Sembra che abbia ragione Castiglione. Discorso diverso e più complesso richiede l'aspetto costituzionale. Dice Speziale: "Eventuali profili di legittimità costituzionale, in virtù delle modifiche del titolo V della Costituzione, possono essere superati in base allo Statuto e la legge può essere da subito operativa". Non è della stessa opinione Castiglione: «Ricordo a Speziale che la Costituzione italiana, che fino a prova contraria vige anche in Sicilia, non consente alla Regione di sopprimere le Province, poiché la Repubblica italiana, come recita l'art.5 è una ed indivisibile e le Province, come dice l'art.114, sono elementi costitutivi della Repubblica». Su questo aspetto della legittimità costituzionale sembra che abbia ragione Speziale. E per tre motivi: il titolo V della Costituzione all'art. 116 conferma l'autonomia delle regioni a Statuto speciale, cioè nella sostanza conferma l'art. 116 del vecchio titolo V; non abroga né modifica lo Statuto della Regione Siciliana, lasciandole gli stessi poteri antecedenti la riforma; l'art.5 è rimasto intatto, ergo il problema dell'unità della Repubblica non si pone. Semmai, va rilevato come mai il commissario dello Stato non abbia impugnato la legge dell'Ars (1986) istitutiva delle Province Regionali, in netto contrasto con lo Statuto.
Quanto all'iter legislativo del suo ddl, Speziale ha chiesto al presidente della commissione Affari Istituzionali di incardinare il testo: «Se il governo della Regione dovesse presentarne uno, i due ddl sarebbero unificati». E ha ricordato un suo emendamento alla finanziaria 2008 che non venne approvato per il voto contrario del centrodestra. E, però questa riforma non si liquida con un emendamento, ma richiede un adeguato dibattito che potrà essere garantito dall'esame di un ddl.
Intanto, a margine dell'incontro con gli eletti dell'Mpa nel palermitano, il governatore Lombardo ha dichiarato: «Nella corsa alla presidenza della Regione è inevitabile la presenza di un candidato unico dell'area autonomista-Terzo Polo in alleanza con il Pd. Fli ha messo dei veti e li subisce. Si ritrova in un governo che ha proprio l'appoggio dei Pd».
 
In Consiglio provinciale il telefonino e l'agenda gratis, al Comune non pagano invece il parcheggio
La "Casta" di casa nostra
Al loro confronto i trenta consiglieri comunali di Agrigento sono dei «poveracci». Perché i consiglieri provinciali non solo «guadagnano» di più, ma hanno molti più benefit, il che non è male per chi opera in un ente del quale da tempo - e lo ha fatto di recente anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo - si propone l'abolizione. A Palazzo dei Giganti i trenta consiglieri prendono al massimo intorno ai 1500 curo al mese. Va detto che gli inquilini di Sala Sollano sono pagati a «gettone» e possono raggiungere una quota massima che è, appunto, intorno ai 1500 euro. Inutile dire che tutti ci arrivano ogni mese, tra sedute di Consiglio e improrogabili sedute delle Commissioni. E se il telefonino «aperto» (e cioè quello che permette di telefonare a chi si vuole a spese dei Comune) spetta solo al presidente del Consiglio oltre che agli assessori, al sindaco ed ai dirigenti), i consiglieri comunali hanno solo la possibilità di parcheggiare gratis al parcheggio Pluripiano. Nulla in confronto dei 35 colleghi della Provincia. Loro possono arrivare fino ad un massimo di 1800 euro ai mese. Ma non solo: ogni singolo consigliere ha un budget extra tra i 4 e i 5 mila euro l'anno che può spendere per le missioni istituzionali, per organizzare convegni e per spese di rappresentanza. Poi c'è anche il fondo del presidente del Consiglio e ci sono anche dei fondi per i singoli gruppi consiliari. I consiglieri provinciali hanno però il telefonino che la Provincia dà loro in comodato d'uso. Le telefonate «interne» e cioè tra glì stessi consiglieri e gli amministratori e i numeri della Provincia sono gratis (e cioè l'Ente ha stipulato e paga una convenzione con una compagnia telefonica). Le telefonate private sono a spese del consigliere ma ad una cifra irrisoria (grazie alla stessa convenzione), I consiglieri provinciali hanno anche la possibilità di comprarsi un'agenda fino ad un massimo di 200 euro. C'è chi vorrebbe modificare il regolamento per permettere di acquistare un mini computer. Una proposta che però difficilmente finirà all'esame del Consiglio, visti i tempi che corrono. Alla Provincia, per garantire la possibilità anche a quelli eletti non nel capoluogo di seguirei lavori, sono previste anche una serie di agevolazioni
per chi risiede fuori città, rimborsi che vengono rendicontati e che poi l'Amministrazione liquida, senza contare anche le possibilità di non recarsi al lavoro nelle giornate in cui ci sono riunioni di Consiglio o di commissione ma di avere Io stesso la retribuzione piena. Se si considera che ogni consigliere fa parte di almeno tre commissioni, ci sono sedute per almeno 15 giorni in un mese.
Il Consiglio provinciale, di sole spese di indennità e fondi vari, costa un po' più di un milione l'anno. A cui devono aggiungersi i fondi per gli assessori, il presidente e i consulenti. Al Comune invece si spende la metà, intorno al mezzo milione. 

CAMMARATA
Emendamenti al Bilancio della Provincia per la viabilità
CAMMARATA. Dagli emendamenti al Bilancio di previsione della Provincia regionale arriva un concreto aiuto per il Comune montano che potrà così tirare un 50spiro di sollievo riguardo a viabilità ricadente nel proprio territorio. Autore degli emendamenti, che di fatto agevolano l'operato dell'Amministrazione cammaratese guidata dal sindaco Vito Mangiapane, è stato il consigliere del Pid Arturo Ripepe il quale ha chiesto che nel Piano triennale 2011-2013 venissero inserite alcune strade di Cammarata. Con accoglimento della richiesta si potrà dare corso, anzitutto, al ripristino della viabilità della panoramica Rossino Filici S.Onofrio. L'aspetto più interessante è, comunque, il finanziamento destinato alla manutenzione straordinaria della provinciale 24 nel tratto che interessa il centro abitato. Potrebbe essere arrivato cosi il momento della verità riguardo il muro crollato nel corso Umberto di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi. La soluzione, ora dovrebbe essere solo questione di giorni per buona pace dei residenti. Buone notizie anche per altre strade interne al paese. E' stato deciso, infatti, di aumentare da due a tre milioni di euro sempre nell'ambito del Piano triennale, l'importo da destinare alla manutenzione viaria dell'intero paese. Niente più buche o problemi del genere per gli automobilisti che potranno contare su percorsi sicuri senza la paura di dover ricorrere dal meccanico o dal gommista.
 
Il Pd sconfessa la Sacheli
Convocata l'assemblea del partito: «Noi siamo all'opposizione di Corbo»
Il Pdl di Canicattì prende le distanze daìle logiche divisorie che si sono manifestate nelle prime scelte operate dal Consiglio comunale e ribadisce, ancora una volta, la posizione di minoranza nei confronti della Giunta del sindaco Vincenzo Corbo. Dopo le vicende delle ultime settimane che hanno visto i consiglieri comunali Irene Sacheli e Fabio Di Benedetto avere idee «contrastanti» sull'appoggio alla giunta municipale, il coordinatore cittadino, Francesco Giordano — come aveva annunciato — ha convocato un'assemblea dei partito. A presiedere la riunione è stato il coordinatore provinciale, Nino Bosco. Erano presenti oltre ai neo eletti consiglieri comunali Fabio Di Benedetto e Giuseppe Milioti. il capogruppo alla provincia di Agrigento, Ivan Paci, il deputato nazionale Vincenzo Fontana. E' stato esaminato il risultato elettorale conseguito dal partito e dalla Lista "Canicattì prima di tutto" alle scorse amministrative. Bosco ha sottolineato che questo successo si deve all'impegno di quanti, a vario titolo, si sono spesi ed impegnati a favore delle liste. Subito dopo, i rappresentanti del Popolo della Libertà hanno illustrato la loro posizione nei confronti dell'amministrazione comunale e confermato che Fabio di Benedetto è il Capogruppo del partito in Consiglio. «Il Partito e i gruppi consiliari, rispettosi del ruolo di minoranza assegnatoci dagli elettori - hanno spiegato - rispetto all'amministrazione Corbo porteranno avanti la linea dell'opposizione costruttiva, sostenendola in tutte le scelte a favore della città. Prendiamo le distanze dalle logiche spartitorie già manifestatesi e realizzatesi nelle prime scelte operate dal consiglio comunale, elezione presidente e vice presidenti, nonché elezione del nuovo Collegio dei Revisori e ribadiamo la carica di capogruppo in Consiglio comunale del consigliere, Fabio Di Benedetto», Il coordinatore provinciale, Nino Bosco, a breve indirà un incontro operativo per avviare un momento di rilancio e di riorganizzazione del partito.
 
FAVARA
Lavori sulla ss 640 e proteste
Disagi e pericoli a non finire sulle strade alternative da utilizzare a causa dei lavori peri! raddoppio della SS 640. Problemi di sicurezza peri! gran numero di vetture che la transitano sono stati segnalati di molti cittadini che abitano ai margini della strada provinciale 13 che attraversa il territorio di Favara in contrada Ramalia, Pioppo. Si tratta della provinciale che partendo dalla periferia nord di Favara, lato stadio comunale, va verso Aragona da una parte e Grotte dall'altra. Strada che da mesi è l'unica alternativa per immettersi sulla ss640 nel bivio Grotte-Racalmuto che vien percorsa da migliaia di autovetture e mezzi pesanti. Gli abitanti lamentano scarsa attenzione degli Enti preposti come l'Anas, la Provincia o il Comune di Favara. Il manto stradale si sta deformando, i guard-rail non sono sicuri, manca la segnaletica orizzontale e quella verticale e carente soprattutto nella segnalazione dei pericoli. "Chiediamo un tempestivo intervento senza per forza aspettare i lavori relativi alle misure di compensazione", affermano i residenti della zona. Anche la strada ormai da diverso tempo è stata indicata come percorso alternativo per la SS 640.
 
Il neoministro Nitto Palma è un palmese doc
PALMA Di MONTECHIARO. La guida del ministero della Giustizia è passata da un agrigentino come Angelino Alfano ad un palmese purosangue, Nitto Francesco Palma. Pur essendo nato 61 anni fa a Roma, infatti, si può considerare palmese in virtù di una storia personale e familiare legata proprio alla cittadina in cui ha trascorso ogni anno le vacanze, prima di indossare la toga di magistrato e dove sono nati i suoi genitori Michele Palma, rettore del Convitto nazionale di Tivoli e Tanina Mangiavillano, sorella dell'ex ufficiale sanitario del paese Ettore Mangiavillano e professoressa di Latino e Greco del Liceo Panni di Roma. In estate il giovane Nitto Francesco Palma con i fratelli Antonio (ingegnere elettronico deceduto a soli 34 anni) e Peppino, nonché con la cugina Anna Maria Palma, il noto magistrato antimafia, trascorreva le lunghe vacanze estive a Marina di Palma e Capreria, intrecciando amicizie con coetanei, rimaste rispettose anche quando a Roma iniziò la sua carriera di magistrato antiterrorismo. Proprio un mese fa Nitto Francesco Palma ha partecipato nella chiesa dell'immacolata ai funerali dello zio paterno Angelo Palma, ex medico condotto del paese, rispettando così fino in fondo la famiglia dei padre Michele, composta dagli zii Sebastiano, Giulio, Serafina, Maria, Angelo e Francesco. ieri hanno plaudito alla nomina di Nitto Francesco Palma il capogruppo consiliare del Patto per Palma Calogero Alotto il quale si è detto sicuro che il ministro saprà svolgere il suo ruolo con competenza ed equilibrio, il presidente emerito del Pdl locale Salvatore Fiaccabrino, l'ex assessore provinciale Stefano Castellino e, a nome del sindaco e della giunta, l'assessore Giuseppe Vinciguerra. «Chiederemo di essere ricevuti in delegazione dal nostro concittadino -ha preannunciato Vinciguerra - invitandolo a presenziare alla prossima inaugurazione della nuova sede del commissariato della Polizia di Stato. Gli chiederemo anche di sbloccare la vicenda dell'immobile abbandonato dell'ex Pretura, di proprietà del ministero della Giustizia».
 
SOLE 24 ORE
 
Avvio retroattivo per le penalità
Taglio ai fondi di chi ha sforato il Patto nel 2010
La traduzione federalista delle sanzioni per chi non rispetta il Patto di stabilità accelera e si applica già ai Comuni e alle Province che non hanno centrato gli obiettivi di finanza pubblica nel 2010, senza aspettare il 2014 come previsto dalla versione originaria del decreto legislativo. Il testo approvato ieri in Consiglio dei ministri conferma l'accelerazione delle nuove regole (si veda Il Sole 24 Ore del 23 luglio), che nel pacchetto delle sanzioni inseriscono anche il taglio al fondo sperimentale di riequilibrio (e ai fondi perequati e sin quando la riforma sarà a regime) scongiurato dalla manovra per superare l'opposizione dei sindaci che lo ritengono incostituzionale perché va a colpire risorse considerate "proprie" degli enti locali dopo la riforma. Nel 2010, in realtà, gli enti fuori patto sono stati pochini (47 Comuni e una Provincia), ma ad aiutare molti nei rispetto degli obiettivi possono essere state le manovre «elusive» messe nel mirino dalla manovra estiva, per cui le preoccupazioni si concentrano soprattutto sul 2011 e 2012.
Il meccanismo, ricalcato sul vecchio taglio ai trasferimenti, prevede una riduzione del fondo di riequilibrio pari all'entità dello sforamento realizzato nell'anno precedente dall'ente interessato. Prevista anche una clausola di salvaguardia, che non appare però troppo "generosa" nei confronti delle amministrazioni locali colpite, e che impedisce al taglio del fondo di superare il 5%, delle entrate correnti complessive registrate nell'ultimo consuntivo disponibile. Il parametro del 5%, dunque, non si riferisce all'entità del fondo federalista, ma al complesso dell'entrata corrente, che ha valore decisamente più alto: nel caso del Comune di Milano, per fare solo un esempio, il fondo di equilibrio vale 332 milioni, mentre le entrate correnti si attestano a quota 1,8 miliardi di euro. Se il fondo di riequilibrio non basta a ripagare in Stato dello sforamento realizzato dall'ente, inoltre, scatta il versamento diretto all'entrata dello Stato della quota mancante. La nuova sanzione non scatta se il mancato rispetto degli obiettivi di bilancio è dovuto a un aumento rispetto all'ultimo triennio delle spese per interventi cofinanziati dalla Ue. Per il resto, il decreto approvato ieri conferma e rende strutturale il sistema delle sanzioni previsto dalle norme già in vigore, che negli enti fuori Patto blocca assunzioni e indebitamento, frena la spesa corrente al minimo dell'ultimo triennio e taglia del 30% indennità e gettoni degli amministratori. Un ultimo intervento sul tema esonera definitivamente dal patto le spese per gli stati di emergenza, nel limite coperto dai finanziamenti statali.
Per il resto, relazione di fine mandato e «responsabilità politica» entrano anche in Comuni e Province, e condanneranno alla rimozione e all'incandidabilità decennale gli amministratori che vengono condannati dalla Corte dei conti per danni che causano il dissesto dell'ente. Visto il numero dei dissesti, rarissimi da quando le norme hanno cancellato il ripiano statale, è difficile prevederne un'applicazione ad ampio raggio di questa versione rivista del «fallimento politico».
Non a caso, le nuove norme provano a rafforzare il dissesto imponendolo agli enti che non correggono in tempo le gravi distorsioni finanziarie accertate dalla Corte dei conti.
 
Fondo di riequilibrio
L'attuazione del federalismo municipale passa per la soppressione dei trasferimenti statali e regionali diretti al finanziamento delle spese dei Comuni e delle Province. Nella fase transitoria, della durata di tre anni, un fondo sperimentale di riequilibrio è chiamato a ridurre le distanze fra i Comuni con alte entrate fiscali ed enti dove la capacità fiscale è inferiore. Per il 2011, il 30% del fondo di riequilibrio è distribuito in base alla popolazione, il resto serve a pareggiare i costi con le spettanze stabilite dal vecchio sistema dei trasferimenti. Dal 2014 il fondo sperimentale sarà sostituito dalla perequazione in base ai fabbisogni standard
 
SICILIA 24 H
 
Provincia, il presidente D'Orsi riceve il sindaco di Ribera
Continua la fattiva collaborazione tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Amministrazione Comunale di Ribera. In mattinata il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha ricevuto il Sindaco di Ribera, Carmelo Pace accompagnato dagli assessori Caico e Sgrò. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore provinciale Mariano Ragusa. Scopo della riunione consolidare gli ottimi rapporti di collaborazione tra l'Ente Provincia e la cittadina delle arance nel quadro di una programmazione finalizzata a migliorare l'offerta turistica della ridente zona."Si tratta di riaffermare quello spirito di collaborazione tra due amministrazioni che operano per lo sviluppo del territorio, senza sperpero di denaro pubblico, ma utilizzando al meglio le poche risorse di cui si dispone. Già lo scorso anno abbiamo portato avanti manifestazioni che hanno unito l'agricoltura al turismo in un quadro di potenziamento della qualità per offrire sempre il meglio a quanti visitano la nostra provincia. La provincia - ha continuato il presidente D'Orsi - sarà sempre vicino, almeno fino a quando siederò su questa scomoda poltrona, a quelle amministrazioni comunali che nel rispetto dei ruoli e soprattutto puntando al contenimento delle spese poco produttive, svilupperanno programmi di incremento dei vari comparti economici del nostro territorio".
 
L'assessore Marchese incontra il Comitato universitario . Bandita gara per gli arredi scolastici
L'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Nicoletta Marchese, docente al liceo scientifico di Canicatti  ha incontrato nella mattinata di oggi due esponenti del comitato provinciale studentesco universitario. L'incontro è stato voluto dall'assessore Marchese per avviare una serie di iniziative tra l'Assessorato provinciale alla pubblica istruzione e gli studenti universitari. "Uno dei primi impegni che cercheremo di attuare entro breve termine - ha dichiarato a conclusione l'assessore Marchese - riguarderà l'orientamento universitario che sarà rivolto agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado della nostra provincia. Ma pensiamo come assessorato provinciale, di comune accordo con il comitato studentesco universitario di Agrigento, di sviluppare una forte collaborazione tra l'università vista dagli studenti ed i giovani che si apprestano a lasciare la scuola di secondo grado". Nel corso della riunione Nicolina Marchese si è detta pienamente disponibile ad avviare ogni percorso formativo che possa aiutare gli studenti nella non facile scelta del corso universitario. Intanto il dirigente del settore Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento, dottoressa Amelia Scibetta, ha esperito la gara per l'appalto di materiale di arredo negli istituti di istruzione superiore della nostra provincia che dipendono dall'Ente. La gara a base d'asta di 85 mila euro riguarda l'acquisto da parte della Provincia di materiale di arredo, cattedre, banchi, sedie, lavagne, attaccapanni da inviare a quelle scuole che ne hanno già fatto richiesta. "L'Assessorato all'Istruzione della Provincia Regionale di Agrigento - ha dichiarato l'assessore all'istruzione Nicolina Marchese - si è attivata da tempo per consentire un sereno inizio di anno a tutte quelle scuole che hanno segnalato in assessorato la carenza di materiale di arredo scolastico. Si tratta di una forte spesa, ma necessaria, per evitare quelle incresciose situazioni che spesso ad inizio d'anno vengono lamentate dai dirigenti scolastici".
 
Agrigentoflash
 
D'Orsi incontra il sindaco di Ribera
Continua la fattiva collaborazione tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Amministrazione Comunale di Ribera. In mattinata il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha ricevuto il Sindaco di Ribera, Carmelo Pace accompagnato dagli assessori Caico e Sgrò. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore provinciale Mariano Ragusa. Scopo della riunione consolidare gli ottimi rapporti di collaborazione tra l'Ente Provincia e la cittadina delle arance nel quadro di una programmazione finalizzata a migliorare l'offerta turistica della ridente zona. "Si tratta di riaffermare quello spirito di collaborazione tra due amministrazioni che operano per lo sviluppo del territorio, senza sperpero di denaro pubblico, ma utilizzando al meglio le poche risorse di cui si dispone. Già lo scorso anno abbiamo portato avanti manifestazioni che hanno unito l'agricoltura al turismo in un quadro di potenziamento della qualità per offrire sempre il meglio a quanti visitano la nostra provincia. La provincia - ha continuato il presidente D'Orsi - sarà sempre vicino, almeno fino a quando siederò su questa scomoda poltrona, a quelle amministrazioni comunali che nel rispetto dei ruoli e soprattutto puntando al contenimento delle spese poco produttive, svilupperanno programmi di incremento dei vari comparti economici del nostro territorio".
 
Incontro alla Provincia con il Comitato universitario
L'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Nicoletta Marchese, docente al liceo scientifico di Canicatti ha incontrato nella mattinata di oggi due esponenti del comitato provinciale studentesco universitario. L'incontro è stato voluto dall'assessore Marchese per avviare una serie di iniziative tra l'Assessorato provinciale alla pubblica istruzione e gli studenti universitari. "Uno dei primi impegni che cercheremo di attuare entro breve termine - ha dichiarato a conclusione l'assessore Marchese - riguarderà l'orientamento universitario che sarà rivolto agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado della nostra provincia. Ma pensiamo come assessorato provinciale, di comune accordo con il comitato studentesco universitario di Agrigento, di sviluppare una forte collaborazione tra l'università vista dagli studenti ed i giovani che si apprestano a lasciare la scuola di secondo grado". Nel corso della riunione Nicolina Marchese si è detta pienamente disponibile ad avviare ogni percorso formativo che possa aiutare gli studenti nella non facile scelta del corso universitario. Intanto il dirigente del settore Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento, dottoressa Amelia Scibetta, ha esperito la gara per l'appalto di materiale di arredo negli istituti di istruzione superiore della nostra provincia che dipendono dall'Ente. La gara a base d'asta di 85 mila euro riguarda l'acquisto da parte della Provincia di materiale di arredo, cattedre, banchi, sedie, lavagne, attaccapanni da inviare a quelle scuole che ne hanno già fatto richiesta. "L'Assessorato all'Istruzione della Provincia Regionale di Agrigento - ha dichiarato l'assessore all'istruzione Nicolina Marchese - si è attivata da tempo per consentire un sereno inizio di anno a tutte quelle scuole che hanno segnalato in assessorato la carenza di materiale di arredo scolastico. Si tratta di una forte spesa, ma necessaria, per evitare quelle incresciose situazioni che spesso ad inizio d'anno vengono lamentate dai dirigenti scolastici".
 
Agrigentonotizie
 
Il sindaco Carmelo Pace ricevuto in Provincia  
Continua la fattiva collaborazione tra la Provincia regionale di Agrigento e l'Amministrazione comunale di Ribera. In mattinata il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha ricevuto il sindaco di Ribera, Carmelo Pace accompagnato dagli assessori Caico e Sgrò. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore provinciale Mariano Ragusa. Scopo della riunione consolidare gli ottimi rapporti di collaborazione tra l'ente Provincia e la cittadina delle arance nel quadro di una programmazione finalizzata a migliorare l'offerta turistica della ridente zona.
"Si tratta di riaffermare quello spirito di collaborazione tra due amministrazioni che operano per lo sviluppo del territorio, senza sperpero di denaro pubblico, ma utilizzando al meglio le poche risorse di cui si dispone. Già lo scorso anno abbiamo portato avanti manifestazioni che hanno unito l'agricoltura al turismo in un quadro di potenziamento della qualità per offrire sempre il meglio a quanti visitano la nostra provincia. La Provincia - ha continuato il presidente D'Orsi - sarà sempre vicino, almeno fino a quando siederò su questa scomoda poltrona, a quelle amministrazioni comunali che nel rispetto dei ruoli e soprattutto puntando al contenimento delle spese poco produttive, svilupperanno programmi di incremento dei vari comparti economici del nostro territorio".
 
L'assessore Marchese incontra il Comitato universitario  
L'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Nicoletta Marchese, docente al liceo scientifico di Canicatti  ha incontrato nella mattinata di oggi due esponenti del comitato provinciale studentesco universitario. L'incontro è stato voluto dall'assessore Marchese per avviare una serie di iniziative tra l'Assessorato provinciale alla pubblica istruzione e gli studenti universitari.
"Uno dei primi impegni che cercheremo di attuare entro breve termine - ha dichiarato a conclusione l'assessore Marchese - riguarderà l'orientamento universitario che sarà rivolto agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado della nostra provincia. Ma pensiamo come assessorato provinciale, di comune accordo con il comitato studentesco universitario di Agrigento, di sviluppare una forte collaborazione tra l'università vista dagli studenti ed i giovani che si apprestano a lasciare la scuola di secondo grado". Nel corso della riunione Nicolina Marchese si è detta pienamente disponibile ad avviare ogni percorso formativo che possa aiutare gli studenti nella non facile scelta del corso universitario. Intanto il dirigente del settore Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia regionale di Agrigento, Amelia Scibetta, ha esperito la gara per l'appalto di materiale di arredo negli istituti di istruzione superiore della nostra provincia che dipendono dall'Ente. La gara a base d'asta di 85 mila euro riguarda l'acquisto da parte della Provincia di materiale di arredo, cattedre, banchi, sedie, lavagne, attaccapanni da inviare a quelle scuole che ne hanno già fatto richiesta.
"L'Assessorato all'Istruzione della Provincia regionale di Agrigento - ha dichiarato Nicolina Marchese - si è attivata da tempo per consentire un sereno inizio di anno a tutte quelle scuole che hanno segnalato in assessorato la carenza di materiale di arredo scolastico. Si tratta di una forte spesa, ma necessaria, per evitare quelle incresciose situazioni che spesso ad inizio d'anno vengono lamentate dai dirigenti scolastici".
 
Agrigentoweb
 
L'assessore Marchese incontra il Comitato universitario. Bandita la gara per gli arredi scolastici
L'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Nicoletta Marchese, docente al liceo scientifico di Canicatti ha incontrato nella mattinata di oggi due esponenti del comitato provinciale studentesco universitario. L'incontro è stato voluto dall'assessore Marchese per avviare una serie di iniziative tra l'Assessorato provinciale alla pubblica istruzione e gli studenti universitari. "Uno dei primi impegni che cercheremo di attuare entro breve termine - ha dichiarato a conclusione l'assessore Marchese - riguarderà l'orientamento universitario che sarà rivolto agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado della nostra provincia. Ma pensiamo come assessorato provinciale, di comune accordo con il comitato studentesco universitario di Agrigento, di sviluppare una forte collaborazione tra l'università vista dagli studenti ed i giovani che si apprestano a lasciare la scuola di secondo grado". Nel corso della riunione Nicolina Marchese si è detta pienamente disponibile ad avviare ogni percorso formativo che possa aiutare gli studenti nella non facile scelta del corso universitario. Intanto il dirigente del settore Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento, dottoressa Amelia Scibetta, ha esperito la gara per l'appalto di materiale di arredo negli istituti di istruzione superiore della nostra provincia che dipendono dall'Ente. La gara a base d'asta di 85 mila euro riguarda l'acquisto da parte della Provincia di materiale di arredo, cattedre, banchi, sedie, lavagne, attaccapanni da inviare a quelle scuole che ne hanno già fatto richiesta.
"L'Assessorato all'Istruzione della Provincia Regionale di Agrigento - ha dichiarato l'assessore all'istruzione Nicolina Marchese - si è attivata da tempo per consentire un sereno inizio di anno a tutte quelle scuole che hanno segnalato in assessorato la carenza di materiale di arredo scolastico. Si tratta di una forte spesa, ma necessaria, per evitare quelle incresciose situazioni che spesso ad inizio d'anno vengono lamentate dai dirigenti scolastici".
 

Il Presidente D'Orsi riceve il sindaco di Ribera
Continua la fattiva collaborazione tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Amministrazione Comunale di Ribera. In mattinata il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha ricevuto il Sindaco di Ribera, Carmelo Pace accompagnato dagli assessori Caico e Sgrò. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore provinciale Mariano Ragusa. Scopo della riunione consolidare gli ottimi rapporti di collaborazione tra l'Ente Provincia e la cittadina delle arance nel quadro di una programmazione finalizzata a migliorare l'offerta turistica della ridente zona. "Si tratta di riaffermare quello spirito di collaborazione tra due amministrazioni che operano per lo sviluppo del territorio, senza sperpero di denaro pubblico, ma utilizzando al meglio le poche risorse di cui si dispone. Già lo scorso anno abbiamo portato avanti manifestazioni che hanno unito l'agricoltura al turismo in un quadro di potenziamento della qualità per offrire sempre il meglio a quanti visitano la nostra provincia. La provincia - ha continuato il presidente D'Orsi - sarà sempre vicino, almeno fino a quando siederò su questa scomoda poltrona, a quelle amministrazioni comunali che nel rispetto dei ruoli e soprattutto puntando al contenimento delle spese poco produttive, svilupperanno programmi di incremento dei vari comparti economici del nostro territorio".
 
Perlacittà
 
Il presidente D'Orsi riceve il sindaco di Ribera
Continua la fattiva collaborazione tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Amministrazione Comunale di Ribera. Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha ricevuto il Sindaco di Ribera, Carmelo Pace accompagnato dagli assessori Caico e Sgrò. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore provinciale Mariano Ragusa. Scopo della riunione consolidare gli ottimi rapporti di collaborazione tra l'Ente Provincia e la cittadina delle arance nel quadro di una programmazione finalizzata a migliorare l'offerta turistica della ridente zona. "Si tratta di riaffermare quello spirito di collaborazione tra due amministrazioni che operano per lo sviluppo del territorio, senza sperpero di denaro pubblico, ma utilizzando al meglio le poche risorse di cui si dispone. Già lo scorso anno abbiamo portato avanti manifestazioni che hanno unito l'agricoltura al turismo in un quadro di potenziamento della qualità per offrire sempre il meglio a quanti visitano la nostra provincia. La provincia - ha continuato il presidente D'Orsi - sarà sempre vicino, almeno fino a quando siederò su questa scomoda poltrona, a quelle amministrazioni comunali che nel rispetto dei ruoli e soprattutto puntando al contenimento delle spese poco produttive, svilupperanno programmi di incremento dei vari comparti economici del nostro territorio".
 
Agrigentooggi
 
Il Presidente D'Orsi riceve il sindaco di Ribera, "c'è collaborazione"
Continua la fattiva collaborazione tra la Provincia Regionale di Agrigento e l'Amministrazione Comunale di Ribera. In mattinata il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi ha ricevuto il Sindaco di Ribera, Carmelo Pace accompagnato dagli assessori Caico e Sgrò. Alla riunione ha preso parte anche l'assessore provinciale Mariano Ragusa. Scopo della riunione consolidare gli ottimi rapporti di collaborazione tra l'Ente Provincia e la cittadina delle arance nel quadro di una programmazione finalizzata a migliorare l'offerta turistica della ridente zona. "Si tratta di riaffermare quello spirito di collaborazione tra due amministrazioni che operano per lo sviluppo del territorio, senza sperpero di denaro pubblico, ma utilizzando al meglio le poche risorse di cui si dispone. Già lo scorso anno abbiamo portato avanti manifestazioni che hanno unito l'agricoltura al turismo in un quadro di potenziamento della qualità per offrire sempre il meglio a quanti visitano la nostra provincia. La provincia - ha continuato il presidente D'Orsi - sarà sempre vicino, almeno fino a quando siederò su questa scomoda poltrona, a quelle amministrazioni comunali che nel rispetto dei ruoli e soprattutto puntando al contenimento delle spese poco produttive, svilupperanno programmi di incremento dei vari comparti economici del nostro territorio".
 
Bandita la gara per gli arredi scolastici della Provincia
L'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Nicoletta Marchese, docente al liceo scientifico di Canicatti ha incontrato nella mattinata di oggi due esponenti del comitato provinciale studentesco universitario. L'incontro è stato voluto dall'assessore Marchese per avviare una serie di iniziative tra l'Assessorato provinciale alla pubblica istruzione e gli studenti universitari. "Uno dei primi impegni che cercheremo di attuare entro breve termine - ha dichiarato a conclusione l'assessore Marchese - riguarderà l'orientamento universitario che sarà rivolto agli studenti degli istituti di istruzione superiore di secondo grado della nostra provincia. Ma pensiamo come assessorato provinciale, di comune accordo con il comitato studentesco universitario di Agrigento, di sviluppare una forte collaborazione tra l'università vista dagli studenti ed i giovani che si apprestano a lasciare la scuola di secondo grado".
Nel corso della riunione Nicolina Marchese si è detta pienamente disponibile ad avviare ogni percorso formativo che possa aiutare gli studenti nella non facile scelta del corso universitario.
Intanto il dirigente del settore Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia Regionale di Agrigento, dottoressa Amelia Scibetta, ha esperito la gara per l'appalto di materiale di arredo negli istituti di istruzione superiore della nostra provincia che dipendono dall'Ente. La gara a base d'asta di 85 mila euro riguarda l'acquisto da parte della Provincia di materiale di arredo, cattedre, banchi, sedie, lavagne, attaccapanni da inviare a quelle scuole che ne hanno già fatto richiesta.
"L'Assessorato all'Istruzione della Provincia Regionale di Agrigento - ha dichiarato l'assessore all'istruzione Nicolina Marchese - si è attivata da tempo per consentire un sereno inizio di anno a tutte quelle scuole che hanno segnalato in assessorato la carenza di materiale di arredo scolastico. Si tratta di una forte spesa, ma necessaria, per evitare quelle incresciose situazioni che spesso ad inizio d'anno vengono lamentate dai dirigenti scolastici". 

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