LA SICILIA
UNIVERSITA'. Chiesto un incontro al presidente
TAGLI AL CUPA, SI MOBILITANO I CONSUMATORI
Il cartello provinciale delle associazioni dei consumatori, a seguito di continue ed allarmate richieste di chiarimento, provenienti da parte di studenti, cittadini e famiglie della provincia, circa le notizie di ulteriori smantellamenti di corsi di laurea ad opera del CUPA - Polo Universitario di Agrigento - Università degli Studi di Palermo, poiché tale eventualità metterebbe a repentaglio l'esistenza stessa della Università ad Agrigento, con ricadute pesanti sulla popolazione studentesca e sulle famiglie specialmente a basso reddito, ha chiesto un incontro urgente al presidente del Cupa-Polo Universitario Della Provincia Di Agrigento Prof. Josef Mifsud.
La lettera delle associazioni di consumatori è indirizzata anche al presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi, al sindaco di Agrigento Marco Zambuto, al presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina, ed al Magnifico Rettore Universita' degli Studi di Palermo Roberto Lagalla. «Vogliamo fornire - si legge ancora nella nota - doverosi chiarimenti alle associazioni degli utenti e dei consumatori della provincia di Agrigento, nonchè per sottoporre la piattaforma programmatica delle associazioni dei Consumatori ed Utenti sul ruolo e sulle prospettive dell'Universita' ad Agrigento».
Sulla questione era intervenuto Simone Gramaglia esponente di Forza del sud di Agrigento:
«Un altro pezzo di città che si sta per perdere - scrive Gramaglia - a causa della drastica riduzione dell'offerta formativa del Polo Universitario della Provincia di Agrigento».
«In questi ultimi anni diversi corsi di laurea sono stati chiusi- spiega Gramaglia - facendo si che l'offerta formativa del Polo si riducesse sempre di più. Partendo dalla dismissione dei corsi di Formatore Multimediale, Infermieristica, Tecnico di radiologia medica, Beni Archivistici e librari, si è arrivati, per l'anno accademico 20 11/2012, al taglio del corso di laurea di Scienze dell'Educazione e all'accorpamento dei corsi di laurea di Ingegneria informatica e
Ingegneria gestionale. Lo smantellamento dei corsi del Cupa è solo l'ultimo insuccesso per una città che sta svendendo pezzo dopo pezzo tutto il proprio patrimonio e la propria autorevolezza. La chiusura di questi corsi dì laurea, rappresenta una grave perdita per la città ed il territorio, anche in termini di risorsa strategica per lo sviluppo, oltre che un aggravio per studenti e famiglie, una perdita economica delle piccole imprese ed un ulteriore stato di preoccupazioni per i genitori
ti dei ragazzi che si dovranno spostare in città più lontane».
PROVINCIA: UFFICIO STAMPA IN SEDE DECENTRATA
La destinazione dei giornalisti dell'ufficio stampa della Provincia ai poli decentrati della stessa Amministrazione, disposta dalla Giunta con l'approvazione del piano esecutivo digestione, ha provocato la reazione del presidente del Consiglio provinciale Dino Buscemi. «L'avere destinato i tre giornalisti - afferma - all'esterno della sede centrale, allo scopo di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, iniziativa in se lodevole, a mio avviso, sembra il modo per impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno. Chiederò se tutto questo non sia funzionale a dare minore visibilità al Consiglio Provinciale e ai consiglieri. La creazione di una struttura decentrata dell'informazione, lontana dalla sede del Consiglio Provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'area comunicazione ed eventi e del responsabile del sito web, sembra far trasparire l'intenzione, e su questo si aprirà un confronto sereno ma chiaro con i vertici dell'Ente, di avere il controllo dell'informazione e di non gradire che il Consiglio, commissioni, consiglieri, presidente del Consiglio, possano avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale.
GIORNALE DI SICILIA
MANFESTAZIONI. Le porte del Palazzo principe Naselli saranno aperte sino a tardi. Per strada giocolieri, clowns, trampolieri e mangiafuoco
ARAGONA
Stasera, e perdue giorni, si tingeranno di bianco le notti diAragona. Tutto, infatti, è pronto perla Kermesse dedicata ad arte, musica, pittura, degustazioni, animazione e intrattenimento organizzata dal Comune di Aragona con il patrocinio della Provincia Regionale di Agri4ento e (iella locale Pro Loco.
«Tenendo fede all'obiettivo penato nell'ormai lontano 2007-si legge in una nota - l'amministrazione di Alfonso Tedesco punta ancora sulle due lunghe notti bianche per rianimare il centro storico: piazze, vie, cortili e palazzi della Città saranno illuminati e attenderanno i numerosi visitatori per offrire concerti musicali, mostre, visite guidate, spettacoli di folklore».
Le porte del Palazzo principe Naselli saranno aperte sino a notte fonda. i volontari della Pro loco, a partire da stasera alle 19, guideranno i visitatori attraverso le stanze più belle del monumento per fare ammirare gli affreschi del Borremans e il Ratto di Proserpina di Guido Reni. Durante le visite sarà inoltre possibile assistere a performance artistico - musicali realizzate da gruppi locali emergenti e visitare la Mostra pittorica allestita nei cortili del Palazzo».
Sempre oggi, dalle 2flsino a notte fonda, gli artisti di strada (giocolieri, clown, trampolieri, mangia fuoco) si cimenteranno in spettacoli itineranti lungo il corso principale, mentre in tutti i punti (li ristoro sarà possibile seguire concerti (li Musica uve e ballare musica disco. In Piazza Umberto i, infine, alle ore 22 la hand "Zucchero Official Tribute" darà vita ad un tributo ufficiale dedicato al famosissimo Zucchero Fornaciari.
Ricchissima la serata di sabato. Dalle 20 avrà luogo uno spettacolo folk, prima itinerante, lungo il Corso Garibaldi, e poi sul palco in Piazza Umberto I.
PROVINCIA
Giornalisti trasferiti, interviene il presidente Buscemi
«L'approvazione del piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'Ufficio Stampa, approvato dalla giunta provinciale con la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati, ha di fatto ridisegnato il modo con cui questa amministrazione intende svolgere l'attività di informazione». Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi. «L'ultima scelta ritengo assolutamente incomprensibile - aggiunge Buscemi - deve fare riflettere sul grado di democrazia con la quale vengono gestiti i processi decisionali dell'Ente».
Agrigentonotizie
Polo universitario
L'associazione consumatori chiede incontro urgente
Il Cartello provinciale delle associazioni dei consumatori, a seguito di continue ed allarmate richieste di chiarimento, provenienti da parte di studenti, cittadini e famiglie della provincia, circa le notizie di ulteriori smantellamenti di corsi di laurea ad opera del Polo universitario di Agrigento, poiché tale eventualità metterebbe a repentagli l'esistenza stessa della Università ad Agrigento, con ricadute pesanti sulla popolazione studentesca e sulle famiglie specialmente a basso reddito, ha chiesto un incontro urgente al presidente del Cupa, Josef Mifsud, al presidente della Provincia regionale Eugenio D'Orsi, al sindaco Marco Zambuto, al presidente della Camera di commercio Vittorio Messina, ed al rettore Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, al fine di fornire doverosi chiarimenti alle associazioni degli utenti e dei consumatori della provincia di Agrigento, nonchè per sottoporre la piattaforma programmatica delle associazioni dei consumatori ed utenti sul ruolo e sulle prospettive dell'Università ad Agrigento.
Agrigentoflash
Tre giornalisti della Provincia allontanati dalla sede centrale, Buscemi chiede chiarimenti
Il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi chiederà chiarimenti al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi in merito allo spostamento di tre giornalisti dell'Ufficio stampa in altre sedi decentrate rispetto a quella centrale. "L'approvazione del Piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'Ufficio Stampa, approvato dalla Giunta Provinciale con la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati, ha di fatto ridisegnato il modo con cui questa Amministrazione intende svolgere l'attività di informazione. L'avere destinato i tre giornalisti all'esterno della sede centrale, allo scopo di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, iniziativa in sé lodevole, a mio avviso, sembra il modo per impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno - ritiene Buscemi -. Chiederò se tutto questo non sia funzionale a dare minore visibilità al Consiglio Provinciale e ai Consiglieri che così non possono svolgere efficacemente il loro mandato nell'interesse dei cittadini utilizzando i normali canali dell'informazione. La creazione di una struttura decentrata dell'informazione, lontana dalla sede del Consiglio Provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'Area Comunicazione ed eventi e del Responsabile del sito Web, sembra far trasparire l'intenzione, e di questo si aprirà un confronto sereno ma chiaro con i vertici dell'Ente, come questa Amministrazione voglia avere il controllo dell'informazione e non gradisca che il Consiglio nella sua interezza, Commissioni, singoli Consiglieri, Presidente del Consiglio, possano avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale. in considerazione del fatto che non essendo più in sede i dipendenti che hanno la qualifica giornalistica, questi ultimi devono prima essere raggiunti nel loro posto di lavoro, poi debbono sottoporre al dirigente del settore il testo del comunicato, avere il relativo visto e solo successivamente avere la possibilità di inviare i comunicati stampa agli organi di informazione. Ancora più farraginoso il meccanismo se per questi comunicati si chieda l'inserimento nel sito Web della provincia. Non avendo l'Amministrazione altro personale abilitato alla redazione e all'invio dei comunicati stampa, se si esclude il dirigente del Settore Comunicazione ed Eventi, essendo la professione giornalistica negli Enti pubblici prevista solo per il personale iscritto all'ordine professionale, l'averli trasferiti altrove dimostra come si voglia svolgere l'attività di informazione alla Provincia. Voglio ricordare che si tratta di personale qualificato, che da tantissimi anni svolge, con grande professionalità, il proprio compito che passerebbe la maggior parte del tempo a richiedere autorizzazioni o a spostarsi da una sede di lavoro all'altra, anziché produrre informazione - sottolinea Buscemi-. Questa scelta che ritengo assolutamente incomprensibile deve fare riflettere sul grado di democrazia con la quale vengono gestiti i processi decisionali dell'Ente, che rispondono più ad una logica aziendalistica che ad un moderno processo di gestione delle risorse umane di un ente pubblico nell'esprimere piena fiducia e solidarieta' a questi giornalisti, mi auguro che tutti questi spostamenti non abbiano un fine persecutorio nei confronti degli stessi, come spesso si e evidenziato in altri provvedimenti messi in atto dalla Giunta e non sia un ulteriore censura nei confronti del Consiglio e della libera espressione di tutti i consiglieri".
Agrigentoweb
Giornalisti trasferiti, intervento di Buscemi
Scritto da Redazione Agrigento,
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Presidente del consiglio provinciale di Agrigento.
L'approvazione del Piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'Ufficio Stampa, approvato dalla Giunta Provinciale con la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati, ha di fatto ridisegnato il modo con cui questa Amministrazione intende svolgere l'attività di informazione.
L'avere destinato i tre giornalisti all'esterno della sede centrale, allo scopo di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, iniziativa in se lodevole, a mio avviso, sembra il modo per impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno
Chiederò se tutto questo non sia funzionale a dare minore visibilità al Consiglio Provinciale e ai Consiglieri che così non possono svolgere efficacemente il loro mandato nell'interesse dei cittadini utilizzando i normali canali dell'informazione.
La creazione di una struttura decentrata dell'informazione, lontana dalla sede del Consiglio Provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'Area Comunicazione ed eventi e del Responsabile del sito Web, sembra far trasparire l'intenzione, e di questo si aprirà un confronto sereno ma chiaro con i vertici dell'Ente, come questa Amministrazione voglia avere il controllo dell'informazione e non gradisca che il Consiglio nella sua interezza, Commissioni, singoli traConsiglieri, Presidente del Consiglio, possano avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale. in considerazione del fatto che non essendo più in sede i dipendenti che hanno la qualifica giornalistica, questi ultimi devono prima essere raggiunti nel loro posto di lavoro, poi debbono sottoporre al dirigente del settore il testo del comunicato, avere il relativo visto e solo successivamente avere la possibilità di inviare i comunicati stampa agli organi di informazione. Ancora più farraginoso il meccanismo se per questi comunicati si chieda l'inserimento nel sito Web della provincia. Non avendo l'Amministrazione altro personale abilitato alla redazione e all'invio dei comunicati stampa, se si esclude il dirigente del Settore Comunicazione ed Eventi, essendo la professione giornalistica negli Enti pubblici prevista solo per il personale iscritto all'ordine professionale, l'averli trasferiti altrove dimostra come si voglia svolgere l'attività di informazione alla Provincia.
Voglio ricordare che si tratta di personale qualificato, che da tantissimi anni svolge, con grande professionalità, il proprio compito che passerebbe la maggior parte del tempo a richiedere autorizzazioni o a spostarsi da una sede di lavoro all'altra, anziché produrre informazione.
Questa scelta che ritengo assolutamente incomprensibile deve fare riflettere sul grado di democrazia con la quale vengono gestiti i processi decisionali dell'Ente, che rispondono più ad una logica aziendalistica che ad un moderno processo di gestione delle risorse umane di un ente pubblico nell'esprimere piena fiducia e solidarieta' a questi giornalisti, mi auguro che tutti questi spostamenti non abbiano un fine persecutorio nei confronti degli stessi, come spesso si e evidenziato in altri provvedimenti messi in atto dalla Giunta e non sia un ulteriore censura nei confronti del Consiglio e della libera espressione di tutti i consiglieri.
Provincia. Giornalisti trasferiti. Solidarietà dell'Assostampa
Scritto da Redazione Agrigento
Con la presente "si esprime solidarietà ai Colleghi Giornalisti facenti parte dell'Ufficio Stampa della Provincia Regionale di Agrigento dopo la decisione assunta inspiegabilmente dalla giunta di riorganizzare territorialmente e funzionalmente l'attività della struttura e degli operatori al suo interno che finirebbe per ritardare e vanificare la preziosa attività di Comunicazione ed Informazione verso i cittadini e gli utenti".
Una riorganizzazione criticata e non condivisa con puntualità dal Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, che in questa sede si condivide e alla quale si chiede, da parte del vertice politico, della giunta e del dirigente preposto al settore della Comunicazione, immediata e convincente risposta per non avvalorare il sospetto che questa nuova decisione rientri nella mortificante strategia tendente a punire e condizionare in maniera negativa i Colleghi Giornalisti dell'Ufficio Stampa che per anni hanno svolto in maniera puntuale e con equilibrio il compito di Informare e Comunicare su quanto accade dentro e fuori dall'ente Provincia di Agrigento.
"Di questa nuova vicenda -dice Enzo Gallo, consigliere regionale dell'Assostampa, il Sindacato Unitario dei Giornalisti- ho già informato il Segretario Alberto Cicero, il Presidente Daniele Billitteri e l'intero Consiglio di Assostampa Sicilia- affinché s'intervenga dando forza alla richiesta di revoca di questo provvedimento illogico e che forse nasconde una politica di avversione se non persecutoria nei confronti dei Giornalisti dell'Ufficio Stampa della Provincia che in quanto dipendenti a tempo indeterminato dell'Ente non sono condizionabili al pari di quanti nominati in maniera fiduciaria e a tempo determinato".
Perlacittà
Ufficio stampa Provincia di Agrigento. Volpe: "Nuovo assetto per garantire adeguata comunicazione istituzionale"
di Redazione
"Siamo di fronte all'ennesima strumentalizzazione fine a se stessa di quanti utilizzano tutto". A sostenerlo è l'Assessore Lillo Volpe, in relazione alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, a seguito del provvedimento di riorganizzazione dell'attività di comunicazione e dell'ufficio stampa della Provincia Regionale, adottato con delibera di Giunta provinciale n. 29 del 5/8/2011.Siamo di fronte all'ennesima strumentalizzazione fine a se stessa di quanti utilizzano tutto".
"Credo si tratti di un gigantesco equivoco - spiega Volpe - maliziosamente alimentato da chi vuole, giorno dopo giorno, "picconare" la credibilità istituzionale di questa Amministrazione che prosegue il proprio cammino in direzione del risanamento delle finanze e dell' efficienza dei servizi. Il provvedimento contestato, infatti, prevede esclusivamente di : "Potenziare e garantire per tutti i settori decentrati una adeguata ed efficiente comunicazione istituzionale ed un adeguato e tempestivo aggiornamento del sito web.........assegnare a ciascuna area un soggetto, con profilo e competenze professionali di giornalista, preposto all'acquisizione delle informazioni nei vari settori, alla redazione dei comunicati stampa ed all'esercizio di qualsiasi altra attività giornalistica"(delibera di G.P. N. 29 del 5/8/2011)".
"Pertanto - continua Volpe - non rispondono al vero le notizie secondo le quali sarebbe stato "smantellato" l'ufficio stampa o sarebbero stati destinati ad altre "mansioni" le relative unità addette. È vero l'esatto contrario! In questo modo viene potenziata l'attività di informazione posta in essere dall'ufficio stampa, ne viene ampliata la capacità operativa e ne viene maggiormente radicata, nel contesto dell'Amministrazione, la propria attività".
"Si tratta quindi - continua l'Assessore - di un provvedimento che si è limitato ad una diversa "articolazione" organizzativa dell'ufficio, con il solo intento di mettere in risalto il già apprezzato lavoro dei giornalisti dell'Ente, stimolandone l' arricchimento professionale degli stessi attraverso la loro collocazione in settori nevralgici dell' Amministrazione. Il nuovo assetto prevede di: Assegnare il Sig. Alfieri (Area Tecnica); Grenci (Area Finanziaria); Palillo (Area Turismo)" che presta, altresì, : "la propria attività lavorativa, in conformità al profilo posseduto e per le funzioni indicate nel correlativo ordine di servizio, alla Presidenza del Consiglio"(delibera di G.P. N. 29 del 5/8/2011)".
"Probabilmente - conclude Volpe - una più attenta lettura del provvedimento di Giunta ne avrebbe fatto comprendere la reale finalità , ed avrebbe evitato agli organi Istituzionali dell'Ente di distrarsi dai reali problemi del territorio".
Sicilia24h
Provincia, disposto spostamento Ufficio Stampa. Buscemi: scelta incomprensibile
L'approvazione del Piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'Ufficio Stampa, approvato dalla Giunta Provinciale di Agrigento è destinato ad aprire un nuovo scontro tra il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi e il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Secondo Buscemi, la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati, ha di fatto ridisegnato il modo con cui questa Amministrazione intende svolgere l'attività di informazione.
"L'avere destinato i tre giornalisti all'esterno della sede centrale, allo scopo di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, iniziativa in se lodevole, a mio avviso, - avverte Buscemi - sembra il modo per impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno".
"Chiederò - tuona il presidente di Aula Giglia- se tutto questo non sia funzionale a dare minore visibilità al Consiglio Provinciale e ai Consiglieri che così non possono svolgere efficacemente il loro mandato nell'interesse dei cittadini utilizzando i normali canali dell'informazione. La creazione di una struttura decentrata dell'informazione, lontana dalla sede del Consiglio Provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'Area Comunicazione ed eventi e del Responsabile del sito Web, sembra far trasparire l'intenzione, e di questo si aprirà un confronto sereno ma chiaro con i vertici dell'Ente, come questa Amministrazione voglia avere il controllo dell'informazione e non gradisca che il Consiglio nella sua interezza, Commissioni, singoli Consiglieri, Presidente del Consiglio, possano avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale. in considerazione del fatto che non essendo più in sede i dipendenti che hanno la qualifica giornalistica, questi ultimi devono prima essere raggiunti nel loro posto di lavoro, poi debbono sottoporre al dirigente del settore il testo del comunicato, avere il relativo visto e solo successivamente avere la possibilità di inviare i comunicati stampa agli organi di informazione. Ancora più farraginoso il meccanismo se per questi comunicati si chieda l'inserimento nel sito Web della provincia. Non avendo l'Amministrazione altro personale abilitato alla redazione e all'invio dei comunicati stampa, se si esclude il dirigente del Settore Comunicazione ed Eventi, essendo la professione giornalistica negli Enti pubblici prevista solo per il personale iscritto all'ordine professionale, l'averli trasferiti altrove dimostra come si voglia svolgere l'attività di informazione alla Provincia".
"Voglio ricordare - conclude - che si tratta di personale qualificato, che da tantissimi anni svolge, con grande professionalità, il proprio compito che passerebbe la maggior parte del tempo a richiedere autorizzazioni o a spostarsi da una sede di lavoro all'altra, anziché produrre informazione. Questa scelta che ritengo assolutamente incomprensibile deve fare riflettere sul grado di democrazia con la quale vengono gestiti i processi decisionali dell'Ente, che rispondono più ad una logica aziendalistica che ad un moderno processo di gestione delle risorse umane di un ente pubblico nell'esprimere piena fiducia e solidarieta' a questi giornalisti, mi auguro che tutti questi spostamenti non abbiano un fine persecutorio nei confronti degli stessi, come spesso si e evidenziato in altri provvedimenti messi in atto dalla Giunta e non sia un ulteriore censura nei confronti del Consiglio e della libera espressione di tutti i consiglieri".
Provincia, Assostampa solidarizza con i giornalisti dell'Ufficio stampa
L'Assostampa provinciale di Agrigento esprime - in una solidarietà ai colleghi Giornalisti facenti parte dell'Ufficio Stampa della Provincia Regionale di Agrigento dopo la decisione assunta dalla giunta di riorganizzare territorialmente e funzionalmente l'attività della struttura e degli operatori al suo interno che finirebbe - si legge - per ritardare e vanificare la preziosa attività di Comunicazione ed Informazione verso i cittadini e gli utenti.
"Una riorganizzazione criticata e non condivisa con puntualità dal Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, - prosegue la nota - che in questa sede si condivide e alla quale si chiede, da parte del vertice politico, della giunta e del dirigente preposto al settore della Comunicazione, immediata e convincente risposta per non avvalorare il sospetto che questa nuova decisione rientri nella mortificante strategia tendente a punire e condizionare in maniera negativa i Colleghi Giornalisti dell'Ufficio Stampa che per anni hanno svolto in maniera puntuale e con equilibrio il compito di Informare e Comunicare su quanto accade dentro e fuori dall'ente Provincia di Agrigento.
"Di questa nuova vicenda - dice Enzo Gallo, consigliere regionale dell'Assostampa, il Sindacato Unitario dei Giornalisti- ho già informato il Segretario Alberto Cicero, il Presidente Daniele Billitteri e l'intero Consiglio di Assostampa Sicilia- affinché s'intervenga dando forza alla richiesta di revoca di questo provvedimento illogico e che forse nasconde una politica di avversione se non persecutoria nei confronti dei Giornalisti dell'Ufficio Stampa della Provincia che in quanto dipendenti a tempo indeterminato dell'Ente non sono condizionabili al pari di quanti nominati in maniera fiduciaria e a tempo determinato".
Provincia, spostamento Ufficio Stampa: Volpe replica a Buscemi
"Siamo di fronte all'ennesima strumentalizzazione fine a se stessa di quanti utilizzano tutto purché si possa alimentare la sterile polemica". A sostenerlo è l'Assessore provinciale al Personale di Agrigento Lillo Volpe, in relazione alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi a seguito del provvedimento di riorganizzazione dell'attività di comunicazione e dell'ufficio stampa della Provincia Regionale, adottato con delibera di Giunta provinciale n. 29 del 5/8/2011.
"Credo si tratti di un gigantesco equivoco - spiega Volpe -maliziosamente alimentato da chi vuole , giorno dopo giorno, "picconare" la credibilità istituzionale di questa Amministrazione che prosegue il proprio cammino in direzione del risanamento delle finanze e dell' efficienza dei servizi".
Il provvedimento contestato, infatti, prevede esclusivamente di : "Potenziare e garantire per tutti i settori decentrati una adeguata ed efficiente comunicazione istituzionale ed un adeguato e tempestivo aggiornamento del sito web.........assegnare a ciascuna area un soggetto, con profilo e competenze professionali di giornalista, preposto all'acquisizione delle informazioni nei vari settori, alla redazione dei comunicati stampa ed all'esercizio di qualsiasi altra attività giornalistica"(delibera di G.P. N. 29 del 5/8/2011).
"Pertanto - continua Volpe - non rispondono al vero le notizie secondo le quali sarebbe stato "smantellato" l'ufficio stampa o sarebbero stati destinati ad altre "mansioni" le relative unità addette. È vero l'esatto contrario! In questo modo viene potenziata l'attività di informazione posta in essere dall'ufficio stampa, ne viene ampliata la capacità operativa e ne viene maggiormente radicata, nel contesto dell'Amministrazione ,la propria attività.
Si tratta quindi - continua l'Assessore - di un provvedimento che si è limitato ad una diversa "articolazione" organizzativa dell'ufficio, con il solo intento di mettere in risalto il già apprezzato lavoro dei giornalisti dell'Ente, stimolandone l' arricchimento professionale degli stessi attraverso la loro collocazione in settori nevralgici dell' Amministrazione"
Il nuovo assetto prevede di: " Assegnare il Sig. Alfieri (Area Tecnica); Grenci (Area Finanziaria); Palillo (Area Turismo)" che presta, altresì, : "la propria attività lavorativa, in conformità al profilo posseduto e per le funzioni indicate nel correlativo ordine di servizio, alla Presidenza del Consiglio"(delibera di G.P. N. 29 del 5/8/2011).
"Probabilmente - conclude Volpe - una più attenta lettura del provvedimento di Giunta ne avrebbe fatto comprendere la reale finalità , ed avrebbe evitato agli organi Istituzionali dell'Ente di distrarsi dai reali problemi del territorio".
Giunta provinciale, Claudio Baglioni nuovo assessore?
Quella che fino a qualche giorno fa sera solo una indiscrezione, oggi diventa una ipotesti seria che comincia a prendere corpo. Parliamo del possibile ingresso nella giunta della Provincia regionale di Agrigento di Claudio Baglioni, il cantante romano, ma lampedusano ormai d'adozione. La conferma arriva direttamente dal presidente D'Orsi.
Tramonta invece del tutto l'altra indiscrezione, quella secondo cui l'ex ministro Francesco d'Onofrio avrebbe, in quota UDC, occupato una poltrona assessoriale nella giunta D'Orsi. Certe ormai le esclusioni di Lillo Volpe e Nicolina Marchese, alla Provincia il presidente è al lavoro per il rilancio della sua amministrazione. Un altro assessorato dovrebbe essere affidato ad un magistrato. E poi, seguendo il modello del governo lombardo, D'Orsi è in attesa di conoscere le scelte dei finiani.
Lavalledeitempli
Lettera aperta al Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi
Caro presidente D'Orsi ,
non è la prima volta che dalle pagine di questo giornale, abbiamo il piacere e l'onore di rivolgerci a lei.
A volte, come accaduto in riferimento alla sospensione del servizio di monitoraggio della qualità dell'aria, ai tagli alle spese per non sforare il patto di stabilità e agli incarichi conferiti, lo abbiamo fatto ponendo delle domande che richiedevano risposte chiarificatrici, su aspetti che, non avendo ben compreso, finivano con l'ingenerare in noi e nei suoi concittadini dubbi in merito alle scelte da lei operate.
In altre circostanze, come nel caso delle mancate costituzioni in udienza innanzi al Tar e al Consiglio di Stato, che avrebbero dovuto decidere le sorti del realizzando rigassificatore, per porgerle le nostre rimostranze in merito a scelte che non avevamo condiviso.
Questa volta, ci spinge a scriverle la voglia di esserle accanto, vista la tenacia e il coraggio dimostrato nel perseguire i suoi obiettivi, non lasciandosi imporre di cambiare il suo modo di fare politica, da parte di chi non ha digerito la lotta agli sprechi e i tagli indirizzati verso un maggiore decoro dell'Ente e verso reali investimenti per il nostro territorio.
Anche noi, come lei, siamo convinti che questa provincia possa cambiare, e cambierà solo se riusciamo a formare le nuove generazioni e a rinnovare la politica, dando al territorio una dimensione autenticamente europea.
L'occasione per manifestarle la nostra ammirazione e solidarietà, ci è data dall'approvazione del Piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'Ufficio Stampa, approvato dalla Giunta Provinciale con la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati.
Il dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, riteniamo sia un'iniziativa lodevole, e l'avere destinato i tre giornalisti all'esterno della sede centrale, non avrà avuto certamente lo scopo d'impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno.
Non v'è dubbio che la creazione di una struttura decentrata dell'informazione, lontana dalla sede del Consiglio Provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'Area Comunicazione ed eventi e del Responsabile del sito Web, si sarà resa necessaria per questioni logistiche che non stiamo qui a chiederle di spiegare. Né è ipotizzabile che lei abbia fini persecutori nei confronti dei giornalisti stessi.
Eppure, nonostante ciò, altrettanto indubbio è il fatto che queste scelte creano non poche difficoltà a quanti necessitano di avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale.
Ebbene Sig. Presidente, animati da spirito di collaborazione, dopo aver effettuato doverose valutazioni ed aver accertato la sussistenza delle condizioni e fiduciosi del fatto che le sue scelte, non possono essere dettate da ragioni diverse da quelle di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, riteniamo di poterle suggerire una soluzione che le permetterà di dimostrare ancora una volta il suo rigore morale, ripristinando la funzionalità dell'ufficio quo.
Come lei certamente ben saprà, il nostro Paese sta vivendo un momento di particolari difficoltà economiche, che ha portato l'UE ad imporre tagli alle spese e una maggiore austerità.
È inimmaginabile che mentre ci sono famiglie ridotte nella miseria più assoluta, ci sia chi "lavora" - evidentemente distaccato ad un "polo decentrato" - a poche decine di metri dall'ingresso del Palazzo della Provincia.
La sua riconosciuta dirittura morale e la maniera in cui ha imposto regole ai dipendenti del suo Ente, fanno di lei un baluardo di moralità e senso del dovere, che dovrebbe servire da esempio per ciascuno di noi.
Siamo dunque certi, che Ella accoglierà il nostro suggerimento, provvedendo in brevissimo tempo a far sì che impiegati dell'Ente che lei rappresenta - che anziché usufruire dei locali della sede centrale, operano nel "polo distaccato" prospiciente il palazzo della Provincia, che è anche quello della Prefettura - lascino le eventuali stanze a loro assegnate, delle quali forse non hanno mai fatto uso , per far sì che l'Ufficio Stampa con i suoi giornalisti non finisca nei poli decentrati, ma possa tornare ad essere nella sede principale, dove certamente sarà più funzionale e risponderà meglio alle esigenze del Consiglio nella sua interezza, Commissioni, singoli Consiglieri e Presidente del Consiglio.
Siamo certi, che non le sarà difficile individuare quanti allo stato attuale svolgono la propria attività in quel "polo distaccato" poche decine di metri dal suo ufficio, ma, nell'ipotesi in cui dovesse trovare delle difficoltà - magari perchè non avendo mai visto queste persone all'interno del Palazzo della Provincia, non è neppure a conoscenza del fatto che sono suoi dipendenti -, potrà sempre chiedere informazioni a chi all'ingresso dell'Ente svolge attività di controllo, assistendo da tempo immemorabile a questi "momentanei allontanamenti" dal posto di lavoro. E se questo non bastasse, non esiti ad utilizzare la telecamera posta all'ingresso del Palazzo...
Nel confermarle la mia stima e simpatia, colgo l'occasione per porgerle i miei più cordiali saluti.
Gian J. Morici
Giornalisti Provincia. Buscemi: mi auguro che questi spostamenti non abbiano un fine persecutorio nei loro confronti
Agrigento - L'approvazione del Piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'Ufficio Stampa, approvato dalla Giunta Provinciale con la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati - dichiara il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi -, ha di fatto ridisegnato il modo con cui questa Amministrazione intende svolgere l'attività di informazione.
L'avere destinato i tre giornalisti all'esterno della sede centrale, allo scopo di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, iniziativa in se lodevole, a mio avviso, sembra il modo per impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno
Chiederò se tutto questo non sia funzionale a dare minore visibilità al Consiglio Provinciale e ai Consiglieri che così non possono svolgere efficacemente il loro mandato nell'interesse dei cittadini utilizzando i normali canali dell'informazione.
La creazione di una struttura decentrata dell'informazione, lontana dalla sede del Consiglio Provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'Area Comunicazione ed eventi e del Responsabile del sito Web, sembra far trasparire l'intenzione, e di questo si aprirà un confronto sereno ma chiaro con i vertici dell'Ente, come questa Amministrazione voglia avere il controllo dell'informazione e non gradisca che il Consiglio nella sua interezza, Commissioni, singoli Consiglieri, Presidente del Consiglio, possano avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale. in considerazione del fatto che non essendo più in sede i dipendenti che hanno la qualifica giornalistica, questi ultimi devono prima essere raggiunti nel loro posto di lavoro, poi debbono sottoporre al dirigente del settore il testo del comunicato, avere il relativo visto e solo successivamente avere la possibilità di inviare i comunicati stampa agli organi di informazione. Ancora più farraginoso il meccanismo se per questi comunicati si chieda l'inserimento nel sito Web della provincia. Non avendo l'Amministrazione altro personale abilitato alla redazione e all'invio dei comunicati stampa, se si esclude il dirigente del Settore Comunicazione ed Eventi, essendo la professione giornalistica negli Enti pubblici prevista solo per il personale iscritto all'ordine professionale, l'averli trasferiti altrove dimostra come si voglia svolgere l'attività di informazione alla Provincia.
Voglio ricordare che si tratta di personale qualificato, che da tantissimi anni svolge, con grande professionalità, il proprio compito che passerebbe la maggior parte del tempo a richiedere autorizzazioni o a spostarsi da una sede di lavoro all'altra, anziché produrre informazione.
Questa scelta che ritengo assolutamente incomprensibile deve fare riflettere sul grado di democrazia con la quale vengono gestiti i processi decisionali dell'Ente - conclude Buscemi -, che rispondono più ad una logica aziendalistica che ad un moderno processo di gestione delle risorse umane di un ente pubblico nell'esprimere piena fiducia e solidarieta' a questi giornalisti, mi auguro che tutti questi spostamenti non abbiano un fine persecutorio nei confronti degli stessi, come spesso si e evidenziato in altri provvedimenti messi in atto dalla Giunta e non sia un ulteriore censura nei confronti del Consiglio e della libera espressione di tutti i consiglieri.
FNSI - ASSOSTAMPA: Solidarietà ai Colleghi dell'Ufficio Stampa della Provincia Regionale di Agrigento
Con la presente "si esprime solidarietà ai Colleghi Giornalisti facenti parte dell'Ufficio Stampa della Provincia Regionale di Agrigento dopo la decisione assunta inspiegabilmente dalla giunta di riorganizzare territorialmente e funzionalmente l'attività della struttura e degli operatori al suo interno che finirebbe per ritardare e vanificare la preziosa attività di Comunicazione ed Informazione verso i cittadini e gli utenti".
Una riorganizzazione criticata e non condivisa con puntualità dal Presidente del Consiglio Provinciale, Raimondo Buscemi, che in questa sede si condivide e alla quale si chiede, da parte del vertice politico, della giunta e del dirigente preposto al settore della Comunicazione, immediata e convincente risposta per non avvalorare il sospetto che questa nuova decisione rientri nella mortificante strategia tendente a punire e condizionare in maniera negativa i Colleghi Giornalisti dell'Ufficio Stampa che per anni hanno svolto in maniera puntuale e con equilibrio il compito di Informare e Comunicare su quanto accade dentro e fuori dall'ente Provincia di Agrigento.
"Di questa nuova vicenda -dice Enzo Gallo, consigliere regionale dell'Assostampa, il Sindacato Unitario dei Giornalisti- ho già informato il Segretario Alberto Cicero, il Presidente Daniele Billitteri e l'intero Consiglio di Assostampa Sicilia- affinché s'intervenga dando forza alla richiesta di revoca di questo provvedimento illogico e che forse nasconde una politica di avversione se non persecutoria nei confronti dei Giornalisti dell'Ufficio Stampa della Provincia che in quanto dipendenti a tempo indeterminato dell'Ente non sono condizionabili al pari di quanti nominati in maniera fiduciaria e a tempo determinato".
Grandangolo
Provincia: decentrata la sala stampa, Buscemi protesta
Scritto da Redazione
Giornalisti fuori dal palazzo della Provincia di Agrigento. E il presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi protesta. "L'approvazione del Piano esecutivo di gestione con annesso spostamento dell'ufficio stampa, approvato dalla Giunta provinciale con la destinazione dei giornalisti nei poli decentrati - ha dichiarato Buscemi - ha di fatto ridisegnato il modo con cui questa Amministrazione intende svolgere l'attività di informazione. L'avere destinato i tre giornalisti all'esterno della sede centrale, allo scopo di dare maggiore visibilità ai settori tecnico, turistico e contabile dell'Ente, iniziativa in se lodevole, a mio avviso, sembra il modo per impedire una corretta e veloce circolazione dell'informazione all'esterno" Buscemi ha anche dichiarato che chiederà se tutto questo non sia funzionale a dare minore visibilità al Consiglio provinciale e ai consiglieri che così non possono svolgere efficacemente il loro mandato nell'interesse dei cittadini utilizzando i normali canali dell'informazione. "La creazione di una struttura decentrata dell'informazione, -continua Buscemi - lontana dalla sede del Consiglio provinciale, che prevede filtri e controlli da parte del direttore dell'area comunicazione ed eventi e del responsabile del sito web, sembra far trasparire l'intenzione, e di questo si aprirà un confronto sereno ma chiaro con i vertici dell'Ente, come questa amministrazione voglia avere il controllo dell'informazione e non gradisca che il Consiglio nella sua interezza, commissioni, singoli consiglieri, presidente del Consiglio, possano avere un supporto immediato da parte dell'ufficio stampa nell'esercizio del loro ruolo istituzionale. in considerazione del fatto che non essendo più in sede i dipendenti che hanno la qualifica giornalistica, questi ultimi devono prima essere raggiunti nel loro posto di lavoro, poi debbono sottoporre al dirigente del settore il testo del comunicato, avere il relativo visto e solo successivamente avere la possibilità di inviare i comunicati stampa agli organi di informazione. Ancora più farraginoso il meccanismo se per questi comunicati si chieda l'inserimento nel sito web della provincia. Non avendo l'Amministrazione altro personale abilitato alla redazione e all'invio dei comunicati stampa, se si esclude il dirigente del settore comunicazione ed eventi, essendo la professione giornalistica negli Enti pubblici prevista solo per il personale iscritto all'ordine professionale, l'averli trasferiti altrove dimostra come si voglia svolgere l'attività di informazione alla Provincia. "Questa scelta che ritengo assolutamente incomprensibile deve fare riflettere sul grado di democrazia con la quale vengono gestiti i processi decisionali dell'Ente, che rispondono più ad una logica aziendalistica che ad un moderno processo di gestione delle risorse umane di un ente pubblico nell'esprimere piena fiducia e solidarietà a questi giornalisti, mi auguro che tutti questi spostamenti non abbiano un fine persecutorio nei confronti degli stessi, come spesso si e evidenziato in altri provvedimenti messi in atto dalla Giunta e non sia un ulteriore censura nei confronti del Consiglio e della libera espressione di tutti i consiglieri".