GIORNALE DI SICILIA
I SOLDI DELLA PROVINCIA
SPETTACOLI
Memorie di Sicilia, stanziati diciassettemila euro
La Provincia ha finanziato la somma di 17.000 euro per la realizzazione della manifestazione
- Memorie di Sicilia, seconda edizione, che si terrà a Sant'Angelo Muxaro. L'iniziativa è stata protocollata dal rappresentante dell'associazione Mediascena di Agrigento, Salvatore Curaba che aveva richiesto un finanziamento di 20.000 euro. Sono previsti 16 momenti di animazione e intrattenimento.
TRASPORTI
Rimborsati 17 euro a Ettore Ventura
Un rimborso chilometrico di 17,92 euro è stato liquidato dalla Provincia al consigliere Ettore Di Ventura. La spesa, autorizzata dal presidente del Consiglio provinciale, è stata fatta per consentire la partecipazione del consigliere Di Ventura alla riunione dell'Urps del 14 luglio scorso presso il distretto minerario di Caltanissetta.
PROGETTI
Risultati raggiunti, liquidati 700 euro ad un dipendente
Liquidata al dipendente della Provincia, ingegnere Giuseppe Morreale, la somma netta di 600 euro quale retribuzione di risultato sull'attività svolta e sui risultati raggiunti dal titolare dell'incarico della posizione organizzativa dell'area tecnica per l'anno 2010. L'importo totale della liquidazione ammonta a 793,80 euro per gli oneri riflessi, pari al 32,30%, che ammontano a complessivi 193,80 euro.
PELAGIE
Viaggio a Lampedusa per preparare la visita del presidente D'Orsi
Per preparare la visita istituzionale a Lampedusa del presidente Eugenio D'Orsi, per assumere contatti con le diverse realtà locali, il vice direttore della Provincia si recherà sull'isola nei prossimi giorni. Per questa iniziativa l'ente procederà alla liquidazione ed al pagamento dell'indennità di missione ed ha disposto nel frattempo l'anticipo del 75% della somma relativa all'indennità dimissione pari a 375 euro sul totale di 500 euro.
TRASPORTI
Per il «Summer» servizio dei bus alla Cuffaro
Affidata dalla Provincia alla ditta Cuffaro autolinee la fornitura del servizio di noleggio pullman peri servizi di accoglienza di una delegazione del progetto "Summer University 2011". La Somma stanziata è di 2.500 euro iva inclusa con affidamento diretto del servizio.
PROVINCIA
SULLA SAGRA DEL MANDORLO
La Scala Reale del palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro, ospita la mostra di pittura Dal folklore all'arte - Impressioni sulla Sagra del Mandorlo in fiore nella pittura del Novecento. Si tratta di una collezione di opere pittoriche incastonate nella Scala Reale recentemente restaurata. Un atto di memoria storica nei confronti di quell'attivismo culturale degli enti deputati al turismo che negli anni Cinquanta e Sessanta organizzavano annualmente un prestigioso premio di pittura dedicato, appunto, al tema Impressioni sulla Sagro del Mandorla in Fiore. A tale concorso partecipavano i più importanti artisti siciliani come Pippo Rizzo, Raimondo Mirabella, Gianbecchina,Totò Bonanno e Michele Dixit e artisti emergenti delle Accademie di belle arti. Un prezioso insieme di dipinti curato da Gabriella Costantino, Giuseppe Cipolla e Rita Ferlisi. Visite 9-13.
ACQUEDOTTO. Sarà chiesto all'assessore regionale Giosuè Marino di attivare un tavolo tecnico per definire la vicenda alla luce del referendum
Tre sorgenti, no alla consegna di rete idriche
Alla fine è passata la linea del "no". L'assemblea dei soci del Consorzio acquedottistico "Tre Sorgenti", composta dai sindaci di 7 Comuni: Canicattì, Licata, Palma Di Montechiaro, Ravanusa, Campobello di Licata, Racalmuto e Grotte, ha "stoppato" la consegna degli impianti idrici all'Ato Girgenti acque, in programma il prossimo 6 settembre. Una riunione infuocata che ha fatto emergere posizioni divergenti e contrastanti tra i soci. Alla fine, dopo 5 ore di intenso dibattito, è stato sottoscritto un documento che ha sancito una sorta di compromesso interno che unisce le due anime del consorzio: sarà chiesto all'assessore regionale Giosuè Marino, attraverso il dipartimento per i rifiuti e le acque, di attivare un tavolo tecnico che possa definire la vicenda, anche alla luce delle risultanze del referendum che ha visto prevalere la linea dell'affidamento pubblico del servizio di approvvigionamento e distribuzione dell'acqua. Non solo. La vicenda sarà anche trattata dalla commissione regionale, capeggiata dal sindaco di Bivona Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del Pd che darà un parere al consorzio ed ai 7 soci sugli obblighi che la legge impone al Tre Sorgenti nella consegna degli impianti all'Ato idrico provinciale che a sua volta le girerà a Girgenti acque, la società che gestisce il servizio idrico integrato nell' Agrigentino. Ma in attesa della convocazione del tavolo tecnico e del parere della commissione, non si procederà alla consegna. Quindi il presidente del Tre Sorgenti, Calogero Meli, che aveva detto alla vigilia di essere favorevole alla consegna, il 6 settembre farà verbalizzare che il consorzio non intende cedere gli impianti. Come accaduto in passato.
La linea del "no" è stata portata in assemblea dai sindaci di Licata, Palma di Montechiaro, Ravanusa e Campobello di Licata. Quindi la maggior parte dei sindaci soci, compreso Angelo Graci, indagato per istigazione alla corruzione proprio per una vicenda legati alla consegna delle reti a Girgenti acque, ha detto di no ed a nulla sono valse le argomentazioni di sindaci come Vincenzo Corbo di Canicattì e del commissario di Racalmuto, favorevoli alla cessione. Sulla vicenda la Regione aveva diffidato il Consorzio ad adempiere al passaggio delle reti all'Ato.
LA SICILIA
Giovanni Pitruzzella, ordinario dell'Università di Palermo, interpreta la legge regionale
"L'abolizione delle Province siciliane si può fare senza riforma costituzionale"
PALERMO. L'abolizione delle Province dall'ordinamento degli enti locali, che è stata la causa di più di una tensione fra la Lega e il segretario nazionale del PdL, Angelino Alfano, durante il vertice che si è svolto lunedì scorso ad Arcore nella residenza del premier, Silvia Berlusconi, quando sono
stati apportati alcuni correttivi al disegno di legge varato dai Consiglio dei Ministri lo scorso 13 di agosto, poiché la manovra del 5 agosto non aveva convinto del tutto i mercati borsistici. Sinora la Lega si era sempre opposta all'abolizione delle Province, così come non voleva che si toccassero le pensioni. Ma su qualcosa doveva pur cedere, anche perché tutte le altre misure,estemporanee avrebbero finito per penalizzare il Mezzogiorno, mentre l'italia per uscire dai profondo tunnel del debito pubblico ha bisogno di riforme strutturali, come peraltro sollecita l'Unione europea. E l'abolizione delle Province potrebbe rappresentare il primo passo di questo processo di "dimagrimento" della pubblica amministrazione italiana. Ovviamente, sarà necessaria la riforma dell'art.114 della Costituzione. Secondo gli scettici, sarebbe questo uno stratagemma per non abolirle le Province. Il professore Giovanni Pitruzzella, ordinario di Dirìtto Costituzionale all'Università di Palermo, invece, ritiene che i tempi siano maturi e «tranne che non crolli tutto, la riforma costituzionale per l'abolizione delle Province può essere approvata in via definitiva entro il mese di marzo del prossimo anno».
Se in Parlamento passerà il principio dell'abolizione dell'ente intermedio, a maggiore ragione in Sicilia si potranno accelerare i tempi, attuando l'art. 15 dello Statuto Speciale che già nel 1946 non preveda l'istituzione delle Province, ma dei Liberi consorzi di comuni. Perché l'ente intermedio, tra Stato ed enti locali, avrebbe dovuto essere la Regione e non la Provincia. Pertanto, la Regione non ha bisogno di attendere la riforma costituzionale per eliminare le Province che fino al 1986 in Sicilia si chiamavano "Amministrazione provinciale straordinaria". A marzo di quell'anno, poco prima che finisse la legislatura, l'Ars piuttosto che rispettare lo Statuto si omologò al sistema nazionale, istituendo le Province regionali che avrebbero dovuto svolgere importanti funzioni, come la gestione dai trasporti, dell'acqua e dei rifiuti. Competenze poi trasferirle ad altri enti. La stessa legge prevedeva l'istituzione delle aree metropolitane di Palermo. Catania e Messina che non hanno mai svolto alcun ruolo se con quello di aumentare del 50% il gettone d'indennità de consiglieri comunali e provinciali che ricoprivano all'interno dell'area. All'epoca la Corte dei Conti intimò a quegli amministratori di restituire quanto percepito indebitamente.
«Sono convinto - ha aggiunto il professore Pitruzzella - che la Regione siciliana attuerà la riforma e lo farà nei migliore modo possibile, tenuto conto di quanto accaduto nel passato. i problema non sono soltanto i costi della politica, ma anche quello degli apparati che sono costosi, perché dilatati rispetto alle esigenze, e causa dei rallentamento dell'iter amministrativo. L'Italia ha bisogno di alleggerire il peso della pubblica amministrazione. I vincoli che ci impone l'Unione europea sono strutturali, se non si rispettano si va in default».
Qualità dell'aria preoccupante
I dati sono stati rilevati dalle centraline gestite dalla Provincia e sono relativi al mese di giugno
Sono preoccupanti i dati del monitoraggio della qualità dell'aria, rilevate dalle centraline gestite dalla Provincia di Agrigento, relativi al mese di giugno 2011. Si tratta dei dati dalle centraline di Agrigento: centro cittadino, Monserrato, via Dante, Valle dei Templi, e poi Cammarata, Canicattì, Lampedusa e Porto Empedocle, validati dall'Arpa, l'agenzia che si occupa di controllare la salubrità dell'ambiente. I risultati registrano un aumento, rispetto ai valori dei mesi scorsi, di polveri sottili (Pm 10) nell'aria, I dati per Agrigento si riferiscono alla giornata del 7 giugno: nel centro cittadino, il pm 10 registrato è stato del 65.8 ?g/m3; nella stazione di via Dante il pm è stato 57.8 µg/m3; nella centralina Monserrato li pmlO era di poco sopra la media 553µg/m3; nella Valle dei Templi il pm10 si è assestato al 54.2 µg/m3. Dai dati della centralina di Porto Empedocle, sono emersi dati con punte di criticità tra 11 5,6 e 7giugno, dove sono stati registrati valori ben al di sopra della media: giorno 5 il pm10 è stato del 53.6 µg/m3; giorno 6 il livello si è alzato fino a raggiungere 70.9 µg/m3; ancora più alti il valore del pm 10 registrato giorno 7 con 83.3 µg/m3. Sempre a Porto Empedocle, il 25 giugno la centralina segnava un pm 10 del 50.2 µg/m3. Infine, la stazione Canicatti' nella giornata del 7giugno segnava un pm 10 del 58.2 µg/m3. Si ricorda che il valore limite, ritenuto accettabile per l'uomo, previsto dalla legge, è di 50 µg/m3. Si ricorda che il valore limite, ritenuto accettabile per l'uomo, previsto dalla legge, è di 50 µg/m3. Il superamento di questo valore, quale media nelle 24 ore, per oltre 35 giorni nell'anno solare, richiede l'intervento degli organi competenti. Secondo l'Arpa, l'agenzia che si occupa di controllare la salubrità dell'ambiente, i frequenti sforamenti dei livelli massimi di inquinamento atmosferico derivante dalla massiccia presenza di polveri sottili (Pm10) sarebbero una conseguenza del vento di scirocco. A confermarlo è stato Giovanni Palazzotto, uno dei responsabili del controllo dell'inquinamento atmosferico. La colpa sarebbe del vento di Scirocco, capace di trasportare e smistare nell'atmosfera quelle particelle di sabbia, che le centraline presenti nella zona facilmente registrano e inseriscono nelle loro memorie, alterando di fatto i risultati.
I sindaci congelano le reti
Il Comitato ha detto «no» alla consegna delle condotte idriche del Tre Sorgenti a Girgenti Acque. Si viaggia verso la prosecuzione del contenzioso burocratico
Il comitato dei sindaci dice no alla consegna delle reti idriche del Tre Sorgenti alla "Girgenti acque". La decisione è stata adottata ieri mattina nel corso di una riunione convocata dal Presidente dell'ente Calogero Meli. La convocazione dell'assemblea dei sindaci è stata conseguente all'incontro che si è svolto la scorsa settimana alla Provincia di Agrigento, tra il presidente e il Cda del consorzio Tre Sorgenti, il presidente dell'Ato Idrico Eugenio D'Orsi, i dirigenti di Girgenti Acque ed un rappresentante di Sicilia Acque. Tra i punti all'ordine del giorno, affrontati durante quella riunione la problematica relativa alla consegna delle reti e degli impianti, ancora in gestione al Tre Sorgenti, che dovevano essere consegnati, attraverso l'Ato Idrico, al nuovo gestore Girgenti Acque ed il contenzioso tra il Consorzio e Girgenti Acque per il pagamento dell'acqua al fornitore Sicilia Acque.
«Chiederemo un parere alla sotto commissione regionale - ha detto il sindaco di Campobello Michele Termini - e poi chiederemo un tavolo tecnico con l'assessore regionale Giosuè Marino per risolvere la situazione. Se Girgenti Acque pagasse il dovuto - ha concluso il sindaco di Campobello di Licata- il consorzio sarebbe addirittura in utile economico». Per il sindaco di Grotte Paolo Pilato il Tre Sorgenti andava commissariato molto tempo prima perché si tratta - ha dichiarato Pilato, - di un doppione anomalo i cui costi ricadono sui cittadini». Presenti alla riunione di ieri mattina sindaci, rappresentanti dei comuni consorziati con il tre Sorgenti: Canicattì, Grotte, Racalmuto, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Licata, Campobello di Licata.
L'esito positivo della consegna avrebbe dovuto scongiurare il commissariamento del Consorzio da parte dell'Assessorato regionale dell'Energia e dei Sevizi di Pubblica utilità - Dipartimento Acque e Rifiuti, ed eventuali nuovi contenziosi. Ma ovviamente così non è stato e la battaglia andrà avanti anche nelle prossime settimane. Già in passato il comitato dei sindaci aveva chiesto alla Regione Siciliana un pronunciamento sullo scioglimento o meno del consorzio acquedottistico in base alle recenti normative che regolamentano la gestione delle acque nella nostra isola. Ma la Regione Siciliana, aveva risposto a questi quesiti chiedendo la nomina di un nuovo Presidente e di un nuovo consiglio d'amministrazione pena l'invio di un commissario straordinario che avrebbe dovuto gestire da solo il consorzio. Per questo motivo lo scorso Calogero Meli era stato eletto presidente del Consorzio acquedottistico Tre Sorgenti.
Presentata solo un'offerta
Non c'è stata una grande corsa a cercare di accaparrarsi questo difficile servizio
La scadenza del bando, prevista per le ore 12 di ieri, negli uffici di Gesa é arrivata una sola offerta per la partecipazione alla gara d'appalto relativa all'aggiudicazione del servizio di prelievo dei rifiuti solidi urbani per gli anni 2012 e 2013. Non c'é stata dunque una grande corsa a cercare di accaparrarsi questo difficile servizio e l'unica busta pervenuta sarà aperta, come previsto dal bando, solo il prossimo 20 settembre. Come si ricorderà, tale bando prevede un sensibile incremento della raccolta differenziata, anche con il sistema del porta a porta, oltre ai consueti servizi di prelievo della spazzatura per la strada ed allo spazzamento delle strade dei diciannove centri abitati ricadenti nelle competenze dell'ambito di Agrigento due. L'importo complessivo dell'appalto è di poco meno di 40 milioni di euro per l'intero biennio.
L'effettuazione della gara consentirà di evitare una soluzione di continuità il prossimo 31 dicembre quando scadrà la seconda proroga concessa dal liquidatore Teresa Restivo dopo la scadenza del precedente affidamento. Il fatto é che nel frattempo avrebbe dovuto nascere la nuova Società di raccolta rifiuti prevista dalla riforma approvata dal governo regionale e quest'ultima avrebbe dovuto avviare, in tutti i comuni della provincia, il nuovo servizio. In realtà non se n'é fatto niente. Le poche riunioni convocate dal presidente della Provincia, che dovrebbe presiedere la nuova Srr, sono state ignorate dalla maggioranza dei sindaci e così ancora non c'é né atto costitutivo né lo statuto. Insomma, non si é fatto assolutamente nulla, come se la cosa non avesse alcuna importanza. Il rischio dunque era che il 31 dicembre scadesse l'affidamento al raggruppamento di imprese senza che nel frattempo fosse diventata operativa la nuova Srr. A questo punto il servizio di prelievo si sarebbe inevitabilmente fermato e i diciannove comuni di Gesa sarebbero rimasti in preda alla spazzatura per chissà quanto tempo. Sarebbe stata una vera e propria emergenza sanitaria. Peraltro non sarebbe stata possibile nemmeno una nuova proroga dato che ne sono state già concesse due ed una terza sarebbe stata impraticabile. Da qui l'esigenza di bandire e celebrare la gara, tra le richieste di abbassamento dei costi (e quindi di tagli di posti di lavoro) da parte dei sindaci e le conseguenti proteste dei sindacati.
SOLE 24 ORE
Intervento della Cassazione
È giornalistica la raccolta di news online
MILANO. Raccogliere notizia anche via internet o video, selezionarle e leggere in radio costituisce un'attività giornalistica a tutti gli effetti. Lo precisa la Corte di cassazione con la sentenza n. 17723 della Sezione lavoro depositata il 29 agosto. La pronuncia ha così respinto il ricorso presentato dalla Sri Publikappa contro il verdetto della Corte d'appello di Napoli la quale aveva riconosciuto la natura giornalistica del rapporto di lavoro intercorso con una dipendente e aveva condannato di conseguenza la società alla corresponsione del trattamento economico corrispondente a quello previsto dal contratto collettivo per la qualifica di redattore. La società, nei motivi di ricorso, aveva negato, tra l'altro, che potesse essere considerata giornalistica un'attività di semplice ripetizione di notizie conosciute attraverso la lettura dei comunicati Ansa e Televideo.
La Cassazione ha però osservato, richiamando anche alcuni precedenti in materia, che per attività giornalistica «deve intendersi la prestazione di lavoro intellettuale, volta alla raccolta, al commento e all'elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi di informazione». Il giornalista, nella lettura della Corte, è un mediatore intellettuale tra il fatto e la sua diffusione: deve cioè prendere conoscenza di un evento, valutarne la rilevanza, e «confezionare» un messaggio aggiungendoci un surplus soggettivo e inventivo. Importanti, poi, la continuità e la periodicità del servizio, del programma o della testata e il pieno inserimento nell'organizzazione del lavoro della pubblicazione.
I giudici concordano così con l'interpretazione data dalla Corte d'appello di Napoli che aveva individuato nella prestazione resa dalla dipendente le caratteristiche della loro di redazione, in particolare sotto il profilo della raccolta, della valutazione e dell'elaborazione della notizia. La lavoratrice, infatti, secondo le testimonianze, provvedeva alla raccolta delle notizie pubblica te dai notiziari dell'Ansa e del Televideo, alla scelta di quelle ritenute a suo giudizio più importanti, apportando anche modifiche; in seguito ne dava lettura nel corso di una trasmissione radiofonica.
Per la Cassazione poi, tra le conseguenze del riconoscimento della natura giornalistica del rapporto di lavoro, c'è l'applicazione del relativo contratto collettivo nazionale, almeno per quanto riguarda la parte economica e fino a prova contraria. La sentenza non dà rilevanza per questo aspetto, al fatto che la lavoratrice fosse stata iscritta solo in seguito al registro dei praticanti: le mansioni effettivamente svolte erano, infatti, evidente natura redazionale. Come pure non è in discussione, precisano i giudici, il vincolo di subordinazione intercorrente tra la società e la dipendente: era infatti pienamente inserita nell'organizzazione aziendale. E per sostenere l'applicazione di un contratto di natura diversa da quello previsto dalla convenzione «Corallo») la società non aveva provveduto a un'approfondita argomentazione indicando le norme applicabili.
Agrigentoflash
Inquinamento, superati i valori limite in più zone
Sono disponibili nel sito della Provincia Regionale di Agrigento i dati del monitoraggio della qualità dell'aria, rilevate dalle centraline gestite dalla Provincia, relativi ai mesi di giugno 2011. Si tratta dei dati dalle centraline di Agrigento Centro, Agrigento Via Dante, Monserrato, Agrigento Valle dei Templi, Cammarata (ozono), Canicattì, Lampedusa (ozono), Porto Empedocle UNO e TRE, validati dall'Arpa. Questa la situazione, con il riepilogo dei superamenti dei limiti di legge:
RIEPILOGO DEI SUPERAMENTI GIUGNO 2011
STAZIONE AGRIGENTO CENTRO
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 65.8 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO VIA DANTE
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 57.8 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO MONSERRATO
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 55.3 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO VALLE DEI TEMPLI
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 54.2 μg/m3
STAZIONE PORTO EMPEDOCLE UNO
PM10 Giorno 05/06.2011 Media 24h 53.6 μg/m3
PM10 Giorno 06/06.2011 Media 24h 70.9 μg/m3
PM10 Giorno 07/06.2011 Media 24h 83.3 μg/m3
STAZIONE PORTO EMPEDOCLE TRE
PM10 Giorno 07/06/2011 Media 24h 53.9 μg/m3
PM10 Giorno 25/06/2011 Media 24h 50.2 μg/m3
STAZIONE CANICATTI'
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 58.2 μg/m3
Si ricorda che il valore limite, ritenuto accettabile per l'uomo, previsto dalla legge, è di 50 μg/m3. Il superamento di questo valore, quale media nelle 24 ore, per oltre 35 giorni nell'anno solare, richiede l'intervento delle autorità competenti.
Perlacittà
Disponibili i dati della Provincia sulla qualità dell'aria nell'agrigentino: superati i limiti di legge
Sono disponibili nel sito della Provincia Regionale di Agrigento i dati del monitoraggio della qualità dell'aria, rilevate dalle centraline gestite dalla Provincia, relativi al mese di giugno 2011. Si tratta dei dati dalle centraline di Agrigento Centro, Agrigento Via Dante, Monserrato, Agrigento Valle dei Templi, Cammarata (ozono), Canicattì, Lampedusa (ozono), Porto Empedocle UNO e TRE, validati dall'Arpa.
Questa la situazione, con il riepilogo dei superamenti dei limiti di legge:
STAZIONE AGRIGENTO CENTRO
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 65.8 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO VIA DANTE
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 57.8 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO MONSERRATO
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 55.3 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO VALLE DEI TEMPLI
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 54.2 μg/m3
STAZIONE PORTO EMPEDOCLE UNO
PM10 Giorno 05/06.2011 Media 24h 53.6 μg/m3
PM10 Giorno 06/06.2011 Media 24h 70.9 μg/m3
PM10 Giorno 07/06.2011 Media 24h 83.3 μg/m3
STAZIONE PORTO EMPEDOCLE TRE
PM10 Giorno 07/06/2011 Media 24h 53.9 μg/m3
PM10 Giorno 25/06/2011 Media 24h 50.2 μg/m3
STAZIONE CANICATTI' PM10
Giorno 07.06.2011 Media 24h 58.2 μg/m3
Si ricorda che il valore limite, ritenuto accettabile per l'uomo, previsto dalla legge, è di 50 μg/m3. Il superamento di questo valore, quale media nelle 24 ore, per oltre 35 giorni nell'anno solare, richiede l'intervento delle autorità competenti.ù
Canicattìweb
Canicattì, inquinamento: superati i valori limite in più zone
Sono disponibili nel sito della Provincia Regionale di Agrigento i dati del monitoraggio della qualità dell'aria, rilevate dalle centraline gestite dalla Provincia, relativi ai mesi di giugno 2011. Si tratta dei dati dalle centraline di Agrigento Centro, Agrigento Via Dante, Monserrato, Agrigento Valle dei Templi, Cammarata (ozono), Canicattì, Lampedusa (ozono), Porto Empedocle UNO e TRE, validati dall'Arpa.
Questa la situazione, con il riepilogo dei superamenti dei limiti di legge:
RIEPILOGO DEI SUPERAMENTI GIUGNO 2011
STAZIONE AGRIGENTO CENTRO
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 65.8 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO VIA DANTE
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 57.8 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO MONSERRATO
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 55.3 μg/m3
STAZIONE AGRIGENTO VALLE DEI TEMPLI
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 54.2 μg/m3
STAZIONE PORTO EMPEDOCLE UNO
PM10 Giorno 05/06.2011 Media 24h 53.6 μg/m3
PM10 Giorno 06/06.2011 Media 24h 70.9 μg/m3
PM10 Giorno 07/06.2011 Media 24h 83.3 μg/m3
STAZIONE PORTO EMPEDOCLE TRE
PM10 Giorno 07/06/2011 Media 24h 53.9 μg/m3
PM10 Giorno 25/06/2011 Media 24h 50.2 μg/m3
STAZIONE CANICATTI'
PM10 Giorno 07.06.2011 Media 24h 58.2 μg/m3
Si ricorda che il valore limite, ritenuto accettabile per l'uomo, previsto dalla legge, è di 50 μg/m3. Il superamento di questo valore, quale media nelle 24 ore, per oltre 35 giorni nell'anno solare, richiede l'intervento delle autorità competenti.