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Rassegna stampa del 2 settembre 2011

 

LA SICILIA
 
Tre Sorgenti, Meli si è dimesso «Consorzio ostaggio della politica
Bufera al Tre Sorgenti. L'avvocato Calogero Meli ha lascia la presidenza del consorzio acquedottistico a sei mesi dalla sua elezione. Meli ha gettato la spugna dopo la deliberazione dell'assemblea del consorzio che nei giorni scorsi ha deciso di «prendere tempo» sulla consegna degli impianti del Tre Sorgenti all'Ato idrico, passaggio che sarebbe dovuto avvenire il prossimo 6 settembre. Durante l'incontro, infatti, era stato stabilito di chiedere un parere alla Regione e subito dopo di avviare un tavolo tecnico con l'assessore regionale Giosuè Marino per risolvere la situazione che si è venuta a creare. La lettera di dimissioni, che sono irrevocabili, è stata consegnata mercoledì mattina nelle mani del segretario generale dei Consorzio, Domenico Tuttolomondo, che svolge anche funzioni di direttore generale del Comune di Canicattì. Poche righe per spiegare le motivazioni che l'hanno spinto a lasciare la presidenza del Tre Sorgenti: «Impossibilità di espletare il proprio mandato». «Sono stato eletto - ha spiegato Calogero Meli - come esperto e dal momento del mio insediamento avevo chiesto ai sindaci che fanno parte del Consorzio di avere carta bianca sulle decisioni tecniche. Nelle ultime risoluzioni prese, però, il Consiglio di amministrazione si è fatto influenzare molto dalla politica. Alla luce di quanto accaduto, considerato che nella gestione del Consorzio entra a pieno titolo la politica, io faccio un passo indietro ed ho maturato la decisione di lasciare. Devo soltanto aggiungere che da parte di alcuni sindaci che fanno parte del Consiglio d'Amministrazione c'è una volontà del non fare. Una risolutezza che per fortuna non rispecchia tutti naturalmente, ma questo atteggiamento sicuramente, non produce nulla dì buono per il consorzio e per la comunità». L'avvocato Calogero Meli, sei mesi addietro al momento del suo insediamento, aveva preso il posto di Calogero Mattina dopo che questo era stato coinvolto — e arrestato — nell'ambito dell'inchiesta antidroga condotta dalla polizia e denominata «Sorgente». Alla luce di quanto avvenuto l'assemblea dei sindaci ora procederà alla nomina di un nuovo componente ed il Cda a sua volta sceglierà il nuovo presidente.
 
TAGLI RIDOTTI AGLI ENTI LOCALI SCURE SULLE COOP
Robin Hood Tax interamente destinata agli enti locali e una lotta serrata all'evasione, che sostituisce il contributo di solidarietà. Sono queste le principali modifiche introdotte alla manovra di Ferragosto dagli emendamenti del governo, a saldi «assolutamente invariati)) come ha sottolineato il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti. Tra le altre novità, il riordino degli uffici giudiziari e l'incompatibilità per tutti i parlamentari (anche europei) con altre cariche. Mentre l'intervento sulle province è rinviato a un disegno di legge costituzionale.
ENTI LOCALI. Sforbiciata ai tagli agli enti locali (9,2 miliardi in due anni) cui sarà interamente destinato il gettito proveniente dall'innalzamento dell'aliquota della Robin Hood Tax per le società del settore energetico (1,8 miliardi stimanti per il 2012 e 900 milioni l'anno per il 2013-2014). In più, fino al 2014, ai Comuni saranno destinati al 10% i frutti della lotta all'evasione ottenuti con la loro collaborazione. Introdotti per i sindaci anche nuovi strumenti per contrastare l'evasione, come la possibilità di pubblicare le dichiarazioni dei redditi dei propri concittadini.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA. Salta il super-prelievo Irpef del 5% sui redditi oltre i 90mila euro e del 10% oltre i 150 mila.
Il gettito previsto sarà compensato dai proventi della lotta all'evasione fiscale. Resta in vigore invece per il pubblico impiego il tetto agli stipendi, con percentuali analoghe, così come il prelievo per i parlamentari (con le percentuali raddoppiate).
FISCO. Numerosi gli strumenti e i deterrenti per combattere l'evasione fiscale. Dall'inasprimento delle pene (fino al carcere per chi supera i 3 milioni di euro di imposte evase o non versate) all'obbligo di dichiarare le banche con cui si hanno rapporti (e l'Agenzia delle entrate, insieme alle banche, potrà stilare la "'lista nera" dei contribuenti da controllare). Mentre le Pmi sono incoraggiate a usare strumenti telematici (e quindi tracciabili) per tutte le operazioni, visto che per chi non usa contante è previsto uno "sconto" del 50% su eventuali sanzioni. Si interviene anche sulle società di comodo, con una maggiorazione dell'Ires dell 0,5%. Entra poi nel redditometro la "concessione in godimento" di beni delle imprese a "soci e familiari".
COOPERATIVE. Aumenta, ad esempio, dal 30 al 40% il peso degli utili nella formazione del reddito imponibile.
PROVINCE E PICCOLI COMUNI. Salta il riordino delle province, che sarà rimandato a un ddl costituzionale, come deciso nell' intesa di Arcore, mentre per i piccoli comuni l'obbligo all'accorpamento delle funzioni scatterà dalla prima scadenza elettorale successiva al 13 agosto2012 (ad eccezione dei comuni che coincidono con una o più isole e Campione d'italia) mentre restano I sindaco e sei consiglieri.
 AMPLIATA INCOMPATIBILITA. Tutte le cariche elettive, a partire dal governo dei comuni con più di 5mila abitanti, sono incompatibili con la carica di senatore e deputato, compresi gli eletti al Parlamento europeo.
RIORDINO UFFICI GIUDIZIARI, via libera alla delega al governo per il riordino degli uffici giudiziari su base territoriale, che saranno ridotti o soppressi, rispettando però diversi criteri, tra cui il bacino d'utenza e il tasso di impatto della lotta alla criminalità. Le procure potranno essere accorpate "indipendentemente dall'eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali".
 
RAVANUSA
«La Provincia dimentica la città»
I consiglieri comunale Gaetano Carmina ,Giancarlo La Greca e Angelo Rago, in qualità di consiglieri comunali del Movimento per l'Autonomia di Ravanusa, protestano contro il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, «Ogni anno a Ravanusa si svolgono i tradizionali festeggiamenti dei Ferragosto ravanusano e malgrado la richiesta, sollecitata più volte alla Provincia di Agrigento per ottenere il patrocinio nonché la fornitura di spettacoli o manifestazioni da inserire nel cartellone dei festeggiamenti - sostengono i tre consiglieri comunali -, si è ottenuto come risposta che l'ente non era nelle condizioni di poter patrocinare economicamente iniziative di promozione culturale e turistiche», i consiglieri, tuttavia, «evidenziano in un elenco gli spettacoli e le manifestazioni che vengono realizzati e forniti a vari comuni dalla Provincia». «intendiamo esprimere la nostra delusione e il nostro rammarico - affermano nella nota indirizzata a D'Orsi - circa il peso e le misure adottate dal presidente della provincia nell' intervenire nella concessione di patrocini, manifestazioni e spettacoli in occasione dei vari festeggiamenti nelle città della nostra provincia, Chiediamo inoltre e sollecitiamo una maggiore attenzione al nostro comune».
 
In merito all'inquinamento atmosferico
In riferimento alle notizie apparse sul Quotidiano "La Sicilia" di martedì 30-08- 2011 e riferentesi alle problematiche relative all'inquinamento atmosferico in località Monserrato e Porto Empedocle si precisa che le considerazioni fatte sono del tutto "false". Il Dott. Palazzotto dipendente di questa ST. con la qualifica di Tecnico della Prevenzione e con lo specifico compito di addetto alle Centraline di Monitoraggio ha fatto rilevare che gli occasionali superamenti delle "polveri sottili" rilevati dalle centraline durante il corrente periodo estivo potrebbero anche derivare dalle condizioni divento di scirocco come del resto avviene naturalmente da sempre. Non è mai stato dichiarato che le problematiche dell'inquinamento atmosferico dipendano esclusivamente dalle condizioni atmosferiche ed anzi questa ST pone la massima attenzione alle suddette problematiche provvedendo oltre che a controllare con assiduità le attività industriali che insistono nella zona anche a fornire ad organi istituzionali interessati (Capitaneria di porto, Comune etc.) strumentazioni per campionamenti puntuali allorquando dovessero verificarsi eventi di particolare rilevanza anche in ore notturne. La pubblicazione di notizie allarmistiche oltre che del tutto arbitrarie costituisce grave violazione della deontologia professionale oltre che un danno all'intera collettività.
i dati del monitoraggio delle centraline vengono con regolarità inviati alla Provincia Regionale dopo vidimazione e sono pertanto disponibili in qualsivoglia momento. Corre altresì l'obbligo di sottolineare che il Responsabile dell'Unità operativa Monitoraggio di questa ST. è la Dott.ssa Patrizia Scimecca.
DOTT. SALVATORE MONTANA LAMPO
Direttore della Struttura Territoriale ARPA di Agrigento
Chi scrive e il quotidiano che mi da l'onore di farlo non pubblica notizie false. Il dottor Palazzotto con estrema cortesia ha evidenziato telefonicamente come fosse io scirocco
a trasportare molto spesso le particelle che influenzano a volte i rilevamenti delle centraline, evidenziando al contempo - lo stesso Palazzotto - come questo non distolga l'Arpa dal moriitorare con professionalità la situazione complessiva del territorio, il tono dell'intervento del professionista medico - indicato al cronista come referente del settore dallo stesso dottor Montana Lampo - era proteso a rassicurare la popolazione e a non creare allarme. Sulla questione deontologica ognuno cerca di applicarla al meglio nel proprio lavoro.
f.d.m.
 
GIORNALE DI SICILIA
 
EDILIZIA SCOLASTICA. Effettuata dai vigili l'indagine statica: «È inagibile»
Lampedusa, dopo le verifiche chiuso il liceo «Majorana»
Le verifiche statiche, dei vigili del fuoco, sono state impietose. Il liceo classico di Lampedusa, l'unico dell'isola, va chiuso immediatamente. E così è stato. L'edificio è stato, infatti, dichiarato inidoneo ad ospitare gli studenti. Il sopralluogo dei pompieri è stato effettuato, in contrada Grecale, dopo che mercoledì mattina si erano registrati dei cedimenti di parti di cornicioni e prospetto. «Sono costernata - ha detto il vice sindaco, nonché senatrice, Angela Maraventano - . Non riesco a comprendere come possa essere possibile che a questo stabile non siano stati mai fatti lavori di manutenzione». Trattandosi di una scuola d'istruzione superiore, la responsabilità è della provincia regionale di Agrigento. «La Provincia è famosa, qui da noi, - ha incalzato Angela Maraventano - per la sua assenza, nonostante le richieste di intervento che le sono state fatte dalla responsabile della scuola. I nostri studenti vivono già dei disagi notevoli a Lampedusa, ma adesso non potranno neanche iniziare l'anno scolastico. Mi sto interessando —ha concluso - per risolvere il problema con la protezione civile, sperando che ci siano le condizioni per fare un intervento veloce e risolutivo». «Al di là delle polemiche, la chiusura del liceo di Lampedusa rappresenta un'azione simbolica di ulteriore danneggiamento della coesione della società isolana e del senso dello Stato - ha detto l'assessore regionale per l'istruzione Mario Centorrino - . La speranza è che, superando ritardi e conflitti di competenza, si possa immediatamente ripristinare la funzionalità dell'istituto garantendo piena sicurezza agli studenti e un regolare inizio dell'anno scolastico». 
 
FESTA DEL PD
Lombardo: a voto fra 6 mesi ma prima abolire le Province
«Io andrei al voto anche fra sei mesi o un anno, ma non prima di aver realizzato quella che considero la madre di tutte le riforme, cioè la legge che viene definita di abolizione delle province, ma che io chiamo di decentramento dei poteri dalla regione agli enti locali»: lo ha detto il presidente Raffaele Lombardo, intervenuto al dibattito con il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, in apertura della Festa dei Democratici a San Giuseppe Iato.
 
Non posso fare il presidente» -  Tre Sorgenti, si dimette Meli
 L'avvocato Calogero Meli lascia la presidenza del Tre Sorgenti, consorzio acquedottistico con sede a Canicattì. Meli, che era stato eletto a Febbraio scorso, ha lanciato "la palla" dopo la decisione dell'assemblea del consorzio che aveva deciso di 'prendere tempo" sulla consegna degli impianti del Tre Sorgenti all'Aro idrico, passaggio che doveva avvenire il 6 settembre prossimo. La lettera di dimissioni, che sono irrevocabili, è stata consegnata nelle mani del segretario generale del Consorzio, Domenico Tuttolomondo, e contiene le motivazioni: «Impossibilità di espletare il mandato». «Sono stato eletto - ha spiegato Calogero Meli - come tecnico e quando mi sono insediato ho chiesto ai sindaci che fanno parte del Consorzio di avere carta bianca sulle decisioni tecniche. Nelle ultime decisioni prese, però, il consiglio di amministrazione - aggiunge Meli - si è fatto influenzare molto dalla politica e visto che nella gestione del Consorzio entra la politica, io faccio un passo indietro e mi dimetto. C'è una volontà del non fare da parte di alcuni sindaci, non di tutti naturalmente. li riferimento è indirizzato al sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo che sta conducendo la battaglia per la consegna delle reti all'Alo idrico, spalleggiato dal sindaco di Grotte Paolo Pilato. Gli altri sindaci, ma determinanti sono quelli di Licata e Palma di Montechiaro, Angelo Graci e Rosario Bonfanti, sono contrari alla consegna. «L'avvocato Meli - spiega Michele Termini sindaco di Campobello - è stato un buon presidente ma le decisioni della politica vanno rispettate».
 
Alla Provincia il Pid rifiuta l'invito -  Ruvolo: «Non entriamo in giunta»
I due nuovi assessori apparterranno a Futuro e libertà e al Partito per l'italia domani
Niente Pid, avanti con Fli. Alla Provincia si delinea il quadro delle alleanze che il presidente D'Orsi sta cercando di chiudere per rilanciare l'azione amministrativa della sua giunta. Attualmente mancano due assessorati da assegnare: uno andrà a Futuro e libertà (in pole Carmelo Cantone), mentre l'altro, secondo le previsioni del presidente doveva andare al Partito per l'italia domani. Non se ne farà niente col Pid, quindi aumentano le quotazioni dei Lealisti, il movimento fondato da D'Orsi, che sembra essere diventato una 'succursale' così lo definiscono, del Mpa. Per i lealisti sono in corsa Francescochristian Schembri e Giuseppe Giulia. Per quest'ultimo potrebbe essere un ritorno alla Provincia.
PID RAFFORZA: NON ENTRIAMO. Prima era stato il Capogruppo in Consiglio provinciale Arturo Ripepe, a smentire l'ingresso in giunta alla Provincia, del Pid. Adesso la posizione si rafforza con una nota del deputato nazionale Giuseppe Ruvolo. «Ribadisco al presidente D'Orsi - scrive l'onorevole Ruvolo - la necessità di non creare con le sue dichiarazioni confusione e non alimentare così inutili polemiche. Rinnovo la mia personale fiducia nell'operato del consigliere Ripepe che agisce, con grande impegno nell' interesse della provincia e del partito che rappresenta a pieno titolo, muovendosi correttamente su percorsi concordati con me personalmente e con tutto il gruppo dirigente».
RIPEPE. Sulla stessa linea d'onda il capogruppo Ripepe. «Continuo a non capire le ripetute dichiarazioni del Presidente D'Orsi sul coinvolgimento del Pid. nella maggioranza alla Provincia e a chi si riferisca quando sostiene di avere incontrato una parte del Pid interessata a entrare in giunta. Nè il ministro Romano, nè l'onorevole Ruvolo, né l'onorevole Cascio e aggiungo, nemmeno il sotto- scritto hanno mai avuto incontri pubblici ne tanto meno segreti con lui. Ci chiediamo chi siano allora questi misteriosi personaggi del Pid che incontra. Ma al fine di evitare ulteriori errori, invito D'Orsi a informarsi, con chi riterrà essere nel Pid un suo degno interlocutore, con quali organi politici deve concordare le vicende della Provincia. Tra questi interlocutori politici non sarà sicuramente escluso il gruppo consiliare. Tutto questo nel caso in cui si decidesse alla Provincia di ritornare a fare politica vera, avendo il coraggio di ripartire dalla coalizione che ha Io ha eletto a presidente. Mi permetto di aggiungere come capogruppo del Pid, che gli inciuci a noi non interessano».
L'ASSESSORE VOLPE DIFENDE D'ORSI. «Resto notevolmente perplesso che si attacchi un'amministrazione che sin dal proprio insediamento si è distinta per la propria operatività: basta citate qualche esempio, come i recupero dello sforamento dei patto di stabilità, ereditato dalle precedenti amministrazioni, l'estinzione di circa 100 milioni di euro, i tagli alle spese "non necessarie" come convegni e missioni, il rilancio del progetto "aeroporto" e la stabilizzazione di cinque anni dei precari. 
 
ATOAG2. Da calendarizzare gli incontri con gli amministratori dei 19 comuni e i sindacati per salvare 83 posti di lavoro
Gesa, riparte la caccia ai soldi - Restivo: «I sindaci ci paghino»
Il 20 settembre l'apertura dell'unica busta con l'offerta per partecipare al nuovo bando
Reperimento di somme per il pagamento di fatture e stipendi, nuovo bando di gara e salvataggio di oltre 80 posti dì lavoro. E' questo il calendario dei lavori che il commissario liquidatore della Gesa Teresa Restivo sta stilando in questi giorni in vista, già dalla prossima settimana, della ripresa a pieno regime, dell'attività della società d'ambito.
Stipendi. Le ultime anticipazioni dell'Aipa, alcuni debiti, non tanti per la verità, saldati dai Comuni debitori e gli incassi della nuova bollettazione, stanno facendo "respirare", le casse della società d'ambito. Ma mentre gli operatori ecologici sono stati pagati puntualmente e verosimilmente io saranno anche per Io stipendio di agosto, lo stesso non si può dire per le imprese che sono ferme alla fattura del mese di marzo 2011 pagata solamente in parte. La Restivo, su questo fronte si dice ottimista e non esclude il ricorso a nuove anticipazioni dell'Aipa. "Vantiamo degli importanti crediti nei confronti dei Comuni —ha detto il commissario liquidatore - e ci aspettiamo che vengano pagati con senso di responsabilità per evitare il verificarsi di nuovi momenti di crisi.
Bando di gara. E' in fase di completamento, da parte della Restivo, la nomina della commissione che esaminerà le offerte contenute nell'unica busta presentata per partecipare al nuovo bando di
gara per l'affidamento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani de 19 comuni soci di Gesa. L'offerta sarà esaminata il 20 settembre prossimo mentre il servizio attuale, in seconda proroga, scade il 31 dicembre e per quella data dovrà già essere assegnato quello nuovo. Il bando, per un importo complessivo di 40 milioni di euro circa, avrà valenza biennale.
Tagli. La prossima settimana la Gesa inizierà a stilare il calendario per convocazione dei 19 sindaci dell'Ato che comunicheranno alla Restivo e ai sindacati di categoria, le decisioni prese per cercare di salvare gli 83 posti di lavoro a rischio che potrebbero diventare anche 150. Nei giorni scorsi, al tavolo tecnico, era infatti stata esaminata la proposta del sindaco di Agrigento Marco Zambuto di assegnare, al momento di stilare la graduatoria per tenerli in servizio, un punteggio superiore ai lavoratori di quei comuni i cui sindaci non hanno chiesto i tagli e che, fino a questo momento sono soltanto Agrigento e Favara. Alcuni degli altri sindaci hanno manifestato l'intenzione di trovare una soluzione rivedendo i tagli già decisi e di questo dovranno discutere con Gesa e sindacati.
«E' un momento delicato quanto importante per Gesa - spiega la Restivo - che si appresta ad aprire un nuovo capitolo della sua attività gestionale. Speriamo che trovi una soluzione anche per i lavoratori che rischiano il posto di lavoro. In questo senso stiamo vedendo di trovare un modo per accellerare le convocazioni dei sindaci e dei sindacati di categoria per esaminare le singole proposte. Non abbiamo tanto tempo e per questo occorrerà fare in fretta».
Agrigentoflash
 
Il Pid a D'Orsi: "Non c'interessano gli inciuci"
"Nel condividere nella forma e nel contenuto la nota di chiarimento in merito alle dichiarazioni del Presidente Dorsi circa presunti incontri con soggetti non meglio specificati del Pid per concordare l'entrata nella giunta Provinciale di Agrigento, ribadisco allo stesso la necessità di non creare con le sue dichiarazioni confusione e non alimentare così inutili polemiche. Rinnovo la mia personale fiducia nell'operato del Consigliere Ripepe che agisce, con grande impegno nell'interesse della provincia e del partito che rappresenta a pieno titolo, muovendosi correttamente su percorsi concordati con me personalmente e con tutto il gruppo dirigente". Sono le parole dell'on. Giuseppe Ruvolo. Sulla stessa linea il capogruppo del Pid, Arturo Ripepe: "Continuo a non capire le ripetute dichiarazioni del Presidente D'Orsi sul coinvolgimento del P.I.d. nella maggioranza alla Provincia e a chi si riferisca quando sostiene di avere incontrato una parte del Pid interessata a entrare in giunta. Ne il Ministro Romano, nè l'onorevole Ruvolo nè l'onorevole Cascio e aggiungo, anche se al presidente non fa piacere, ne il sottoscritto hanno mai avuto incontri pubblici ne tanto meno segreti con lui. Ci chiediamo chi siano allora questi misteriosi personaggi del Pid che incontra. Forse il presidente fa un poco di confusione con le sigle? Ma al fine di evitare che faccia ulteriori errori, come successo nel recente passato, nel nominare assessori alla Provincia di dubbia appartenenza politica subito disconosciuti dai partiti e dai consiglieri Provinciali di riferimento, invito lo stesso a informarsi, con chi riterrà essere nel Pid un suo degno interlocutore, con quali organi politici deve concordare le vicende della Provincia. Lo informo che tra questi interlocutori politici non sarà sicuramente escluso il gruppo consiliare del P.I.D. alla Provincia. Tutto questo nel caso in cui si decidesse alla Provincia Regionale di Agrigento di ritornare a fare politica vera, avendo il coraggio di ripartire dalla coalizione che ha lo ha eletto a Presidente. Mi permetto di aggiungere come capogruppo del Pid, che gli inciuci a noi non interessano".
 
Candidature a sindaco, Schembri: "Basta con i pupi di turno"
A margine del dibattito politico che in questi giorni vede "ufficiosamente" aprire la campagna elettorale che tra meno di un anno andrà a consegnare le sorti della città di Agrigento al nuovo sindaco, interviene il dirigente prov.le del movimento politico-culturale Francescochristian Schembri, che afferma: "Come nelle migliori sceneggiature, anche la prossima campagna elettorale che vedrà rinnovare gli organi comunali ravvisa ad oggi un quadro molto triste e deleterio per l'intera cittadinanza. I "soliti" nominativi che circolano in questi giorni, lasciano riflettere su come il destino di Agrigento sia sempre nelle mani di quei "potenti" di turno che hanno consegnato la città ai risultati cui giornalmente siamo oramai abituati a convivere. Questa volta - afferma Schembri - è arrivato il momento di scuotere gli animi e le coscienze di tutto il popolo agrigentino affinché non si accetti più supinamente quello "squallido" gioco politico che farà sì di svendere nuovamente le sorti del nostro territorio a coloro che hanno deturpato e denigrato non solo Agrigento, ma la dignità di tutti gli agrigentini. Il popolo deve essere cosciente che i "diktat" politici che scendono dall'alto e sponsorizzano "questo" o "quello" hanno il sol scopo di far governare la città al "potente signorotto locale". Se davvero il Pdl con in testa il Segretario Politico ed ex ministro agrigentino, Angelino Alfano, vuole la candidatura dell'imprenditore Salvatore Moncada, allora si abbia il coraggio di scendere fin da subito in campo e spiegare agli agrigentini cosa è stato fatto e cosa si intenderà fare. Ma soprattutto - continua Schembri - bisogna spiegare il perché Agrigento vive una situazione di degrado e sofferenza nonostante annoveri concittadini che sono comodamente seduti sulle più alte e prestigiose poltrone della politica regionale e nazionale. Il fallimento della decantata politica "al di sopra dei partiti" dell'attuale Sindaco, Marco Zambuto, non ha fatto altro che offendere l'intelligenza di tutto il popolo agrigentino, in nome e per conto di un sistema che non vede al centro dell'operato politico il cittadino, bensì il becero e squallido tornacontismo. Alfano, Scalia, Iacolino, Silvio Cuffaro spieghino in questo momento quale siano le loro reali intenzioni; spieghino al popolo che l'interesse di candidare, e forse far eleggere, il "pupo" di turno è solo per chiudere un "cerchio" che successivamente consentirà a tutti loro di conquistare il prossimo governo regionale. Ma dov'è l'interesse per la collettività? Perché si continua a offendere il territorio? È arrivata l'ora - conclude Schembri - che tutti i cittadini capiscano quale "gioco" del potere avviene alle loro spalle e non si lascino trasportare da entusiasmi che sono purtroppo celati da più ampie logiche "clientelari" e di "potere" che ancora oggi regnano in questa terra. Noi agrigentini siamo stanchi e "offesi" e per questo vogliamo un reale cambiamento: affidare le sorti del territorio al popolo agrigentino".
 
Agrigentoweb
 
De Rubeis ringrazia il consiglio provinciale
  "Sono onorato e verrò con vero piacere nella città dei templi". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis rispondendo all'invito del Consiglio Provinciale. "Sono felice per l'invito rivolto a me e ad una delegazione di lampedusani dal consiglio provinciale. Questa risposta del consiglio provinciale di Agrigento - ha continuato De Rubeis - arriva in un momento molto delicato per le nostre isole e certamente potrebbero finalmente aprirsi i collegamenti che ad oggi sono stati abbastanza poco congeniali fra il comune di Lampedusa e la Provincia regionale di Agrigento. Domani stesso, cercherò di prendere contatti con la provincia per concordare la nostra presenza ad un consiglio provinciale".
 
Infoagrigento
 
Ruvolo interviene sull'ingresso del PID nella giunta D'Orsi: "Non creiamo confusione" 
Nota dell'On. Giuseppe Ruvolo, deputato alla Camera nelle file del PID, in merito l'eventuale ingresso del suo partito nella giunta provinciale guidata da Eugenio D'Orsi. "Nel condividere nella forma e nel contenuto la nota di chiarimento in merito alle dichiarazioni del Presidente Dorsi circa presunti incontri con soggetti non meglio specificati del P.i.d. per concordare l'entrata nella giunta Provinciale di Agrigento, ribadisco allo stesso la necessità di non creare con le sue dichiarazioni confusione e non alimentare così inutili polemiche - afferma il deputato riberese, che conclude - Rinnovo la mia personale fiducia nell'operato del Consigliere Ripepe che agisce, con grande impegno nell'interesse della provincia e del partito che rappresenta a pieno titolo, muovendosi correttamente su percorsi concordati con me personalmente e con tutto il gruppo dirigente."
 
Grandangolo
 
Lampedusa: chiuso l'unico liceo dell'isola
I vigili del fuoco di Lampedusa, dopo avere fatto un intervento di verifica sullo stabile che ospita gli studenti dell'unico liceo dell'isola, lo hanno dichiarato inidoneo e ne hanno disposto la chiusura immediata. La scuola versa in condizioni pietose e i cornicioni che circondano lo stabile sono pericolosissimi.  "Sono costernata, - ha detto la senatrice Angela Maraventano che ha seguito personalmente il sopralluogo fatto dai vigili del fuoco - non riesco a comprendere come possa essere possibile che a questo stabile non siano stati mai fatti lavori di recupero o anche una normale manutenzione. Il plesso sia all'esterno che all'interno, versa in condizioni veramente penose; ci sono erbacce ovunque e francamente, non capisco le ragioni di questo degrado e come sia possibile che ancora nessuno ha pensato di denunciare i responsabili. Ho parlato con una delle responsabili della nostra scuola e mi ha fatto prendere visione di  tutte le  richieste che regolarmente hanno inoltrato alla Provincia regionale segnalando da mesi e a più riprese, i problemi di questo liceo. Credo  - ha continuato la senatrice - che le responsabilità sono molto evidenti e chiare; la Provincia regionale di Agrigento è famosa qui da noi per la sua assoluta assenza e non mi meraviglio affatto che sia relegata all'ultimo posto o quasi, per la qualità della vita anzi se male non ricordo nel 2008 Agrigento era proprio ultima. Direi che è arrivato il momento di fare qualcosa e subito anche perché i nostri studenti vivono già dei disagi notevoli qui a Lampedusa ma adesso, che non hanno neanche una scuola agibile non potranno neanche iniziare l'anno scolastico. Mi sto interessando - ha infine affermato la senatrice Maraventano - per potere risolvere il problema di questo stabile con la protezione civile sperando che ci siano le condizioni per potere fare un intervento veloce ma anche risolutivo".  Di tenore diverso, invece, il comunicato del sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis che a proposito della Provincia afferma: "Sono onorato e verrò con vero piacere nella città dei templi. Sono felice per l'invito rivolto a me e ad una delegazione di lampedusani dal Consiglio provinciale. Questa risposta del Consiglio provinciale di Agrigento - ha continuato De Rubeis - arriva in un momento molto delicato per le nostre isole e certamente potrebbero finalmente aprirsi i collegamenti che ad oggi sono stati abbastanza poco congeniali fra il comune di Lampedusa e la Provincia regionale di Agrigento. Domani stesso, cercherò di prendere contatti con la provincia per concordare la nostra presenza ad un consiglio provinciale".
 
SICILIA24H
 
Provincia, Pid in Giunta ? Ruvolo e Ripepe: D'Orsi alimenta solo confusione
 E' l'entrata in Giunta del Pid, più volte confermata da D'Orsi e poi seccamente smentita dai vertici del partito, ad alimentare il dibattito politico alla Provincia Regionale di Agrigento. "Nel condividere nella forma e nel contenuto la nota di chiarimento in merito alle dichiarazioni del Presidente D'Orsi circa presunti incontri con soggetti non meglio specificati del P.i.d. per concordare  l'entrata nella giunta Provinciale di Agrigento, ribadisco allo stesso la necessità di non creare con le sue dichiarazioni confusione e non alimentare così inutili polemiche". Così il parlamentare nazionale dei Popolari di Italia Domani, Giuseppe Ruvolo.
"Rinnovo - prosegue Ruvolo - la mia personale fiducia nell'operato del Consigliere Ripepe  che agisce, con grande impegno nell'interesse della provincia e del partito  che rappresenta a pieno titolo, muovendosi correttamente su percorsi concordati con me personalmente e con tutto il gruppo dirigente".
A gettare benzina sul fuoco ci pensa il consigliere provinciale, Arturo Ripepe. "Continuo a non capire - afferma - le ripetute dichiarazioni del Presidente D'Orsi sul coinvolgimento del P.I.d. nella maggioranza alla Provincia e a chi si riferisca quando sostiene di avere incontrato  una parte del Pid interessata a entrare in giunta. Ne il Ministro Romano, ne L'onorevole  Ruvolo ne l'onorevole Cascio  e aggiungo, anche se al presidente non fa piacere, ne  il sottoscritto hanno mai avuto incontri pubblici ne tanto meno  segreti con lui. Ci chiediamo chi siano allora questi misteriosi personaggi del Pid che incontra. Forse il presidente  fa un poco di confusione con le sigle?
Ma al fine di evitare che faccia ulteriori errori, come successo nel recente passato, nel nominare assessori alla Provincia di dubbia appartenenza politica subito disconosciuti dai partiti e  dai consiglieri Provinciali di riferimento, invito lo stesso a informarsi, con chi riterrà essere nel  Pid un suo degno interlocutore,  con quali organi  politici deve concordare le vicende della Provincia. Lo informo che tra questi interlocutori politici non sarà sicuramente escluso il gruppo consiliare  del P.I.d. alla Provincia. Tutto questo nel caso in cui si decidesse alla Provincia Regionale di Agrigento di ritornare a fare politica vera, avendo il coraggio di  ripartire dalla coalizione che ha lo ha eletto a Presidente. Mi permetto di aggiungere come capogruppo del  Pid, che gli inciuci a noi non interessano".

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