GIORNALE DI SICILIA
Stanziati i soldi, il presidente D'Orsi:a dimostrazione che la nostra è la politica del fare
Strada Mare Monti: "Ad ottobre aprirà il cantiere"
Il mosaico è destinato ad arricchirsi di un altro tassello: quello delle indagini geologiche, atto utile per la redazione del progetto esecutivo. Con la realizzazione della strada cosiddetta Mare e Monti fa un ulteriore, significativo, passo in avanti Ad annunciare, con soddisfazione, la novità è il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, "Abbiano stanziati i soldi spiega - per effettuare questo importante passaggio tecnico. A dimostrazione che la nostra è la politica del fare, della concretezza - osserva - e la mia amministrazione sta lavorando, giorno dopo giorno, per dotare questo nostro martoriato territorio di infrastrutture, pre-condizioni necessarie per potere creare sviluppo e preoccupazione". La "Mare e Monti" che collegherà il comprensorio della montagna con il versante saccense, è da anni al centro di impegni e promesse da parte di politici e amministratori. Ma senza le carte in regola e la disponibilità delle risorse finanziarie era destinata a restare un sogno o semplicemente il cavallo di battaglia di tante campagne elettorali. Nulla di più. Ora alcune di queste tappe sono state consumate. Tra i principali sostenitori del progetto c'è il deputato all' Ars, Giovanni Panepinto, che è anche sindaco di Bivona. «Ci siamo quasi - afferma il parlamentare del Pd - nella Finanziaria regionale dello scorso è stata inserita la somma di 1 milione e 500 mila euro per la copertura economica, a livello progettuale, del primo stralcio che riguarda un tratto di quasi 30 chilometri, più della metà dell'intera arteria. Poi la successiva tappa, con il Governo siciliano che ha approvato una delibera con la quale valuta la "Mare Monti" - aggiunge l'onorevole Panepinto - opera importante e la inserisce tra le destina- tane dei Fas. A questo punto, incassando a breve l'esito dell'indagine geologica che si va ad aggiungere ai già effettuati rilievi fotografici dall'alto, il progetto sarà completo in tutte le sue componenti. E dunque ad ottobre potrà essere cantierabile - conclude il sindaco di Bivona - nella consapevolezza che siamo di fronte ad uno straordinario traguardo che avrà riflessi positivi a 360 gradi per il territorio agrigentino" .
ISOLE PELAGIE. Una telefonata ha messo fine a una polemica, si è parlato anche della «Pirandello»
Provincia, pace fatta tra i! presidente D'Orsi ed il sindaco De Rubeis
Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis, Un colloquio telefonico cordiale e sereno - si legge in una nota basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia. Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa. "Con il sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso, fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie».
Difetto di staticità, l'assessore Marchese e rassicura: lezioni regolari, nessun ritardo. Domani riunione sul «Fermi».
Lampedusa, Lampedusa, il liceo non è stato mai chiuso
Nessun difetto di staticità. Il liceo "Majorana" di Lampedusa, l'unico dell'isola, riaprirà - e senza che vi siano rischi - regolarmente per il primo giorno di scuola. Parola dell'assessore alla Pubblica istruzione ed Edilizia scolastica della provincia regionale Nicoletta Marchese. "C'è stato soltanto per come accertato dal funzionario incaricato dalla Provincia, che si è recato sul posto, - ha spiegato ieri l'assessore Marchese - una piccola caduta di intonaco dal prospetto. La struttura non ha problemi e mi fido degli ingegneri che In hanno accertato Pertanto giorno 15 gli alunni potranno tornai e regolarmente sui banchi". Nicoletta Marchese, una docente prestata alla politica. Conosce bene il liceo Majorana perché è in quell'istituto che ha iniziato la sua carriera. Niente ferie estive per l'assessore provinciale Nicoletta Marchese che, nonostante l'estate, è rimasta ad occuparsi dei problemi degli istituti scolastici dell'Agrigentino a sua scrivania è piena di planimetrie e di dettagliati elenchi di programmazione delle attività. Fra i "nodi" che l'assessore Marchese sta cercando di sciogliere anche quello dell'Ipia Fermi di Agrigento. In quella scuola secondo quanto è stato evidenziato dal dirigente scolastico Casalicchio mancano 18 aule. «Già dallo scorso mese di marzo spiega Marchese avevamo messo a disposizione dell'ipia Fermi le aule di via Dante, già in uso al liceo scientifico Leonardo. Ma il preside Casalicchio non le ha ritenute idonee. Subito dopo Marchese ripercorre l'iter seguito dalla Provincia per cercare di fronteggiare la carenza di aule all'Ipia Fermi è stata convocata una conferenza dei servizi con tutti i dirigenti scolastici della città per individuare i locali disponibili. L'esito è stato negativo. E' stato anche pubblicato - spiega - un bando per la ricerca di locali, ma anche quest'ultima strada non è stata percorribile. Abbiamo chiesto al preside Casalicchio di ridimensionare le richieste per soddisfarle rapidamente. Ma in realtà il preside ritiene che nella zona di Calcarelle vi siano delle aule idonee».
Ecco perché l'assessore Nicoletta Marchese ha fissato per domani, alle 9, una nuova conferenza dei servizi con i dirigenti scolastici di Calcarelle. Ancora una volta verrà verificata la disponibilità di aule. Oggi, intanto, Marchese - che si ritiene soddisfatta della collaborazione dei dirigenti del settore istruzione Amelia Scibetta ed edilizia Gaetano Gucciardo - incontrerà i componenti della quinta commissione.
PROVINCIA. In visita a Campobello di Licata
«Attività produttive», commissione in trasferta
La commissione "Attività produttive" della Provincia, presieduta da Lillo Lo Leggio approda a Campobello di Licata. I consiglieri: Orazio Guarraci, Riccardo Gallo, Rosario Marino, Totò Scozzari, Arturo Ripepe, Piero Giglione e Roberto Gallo barino infatti deciso di organizzare, con i fondi propri della commissione, un convegno nel mese di ottobre nei Comuni di Campobello di Licata e Ravanusa per pubblicizzare il progetto "Qlt - quantum leap trend, tendenza al salto di qualità", sviluppo locale 2009 fondazione per il sud. Progetti esemplari nelle Regioni del Sud d'Italia", Si tratta di un progetto redatto dal centro Kaar presieduto da Emilia Bella, che è stato finanziato per l'importo di 800.000 euro dalla Fondazione per il Sud del Banco di Sicilia ed aggiudicato nella Regione Sicilia all'Archeoclub che è risultato l'unico vincitore. La prima giornata sarà dedicata al convegno "Scenario Globale e Sviluppo Locale", la seconda al Workshop "Decisioni per lo sviluppo". La giornata conclusiva " all'Happy Hours dell'orientamento del lavoro". Per Lo Leggio "questa iniziativa rappresenta una delle rare occasioni per dare una spinta reale all'economia. Bisogna coinvolgere tutto le istituzioni presenti sui territorio a partire dal presidente D'Orsi e tutta la Giunta provinciale".
AUTOMOBILISMO Si parte sabato prossimo
Fabaria rally, record d'iscrizioni per la gara
Si chiudono stasera. alle ore 20, le iscrizioni al 20° Fabaria Rally a cui è abbinato il 25 Rally dei Templi. Le adesioni fino a ieri erano 48 ma si confida di raggiungere il numero di 60. "E' tradizione consolidata - dice il delegato regionale Csai, Pasquale Mauro - che molti piloti si iscrivano all'ultimo momento". Definito il percorso, conosciuti gli equipaggi, giovedì mattina la società organizzatrice la "Proracing", terrà una conferenza stampa nei saloni del Castello Chiaramonte consegnando ai giornalisti i pass per accedere nei luoghi riservati alla stampa. Rappresenta sicuramente un forte richiamo la presenza, in coppia, di Di Benedetto-Riolo (su Peugeot 207) che hanno messo assieme otto successi, sei per Totò Riolo e due per Alfonso Di Benedetto. Poi ci sono i favaresi come Peppe Patti, Gabriele Morreale, i fratelli Milioti e tanti altri. La gara agrigentina, dopo un anno di sosta, riprende il suo cammino con la validità con coefficiente 1,5 per lo Challenge di zona e per il Campionato Siciliano, In gara anche le Autostoriche. Il 20° Fabaria Rally organizzato con il consueto patrocinio dell'Assessorato allo Sport della Provincia Regionale dell'Assessorato Regionale ai Turismo, Sport e Pesca e dei Comuni di Favara e Agrigento, scatterà alle ore 19 di sabato prossimo da piazza Don Giustino a Favara, mentre l'arrivo dei vincitori è atteso per le ore 17.50 dei giorno successivo ai Villaggio Mosè.
PALAZZO DELLA PROVINCIA
«DAL FOLKLORE ALL'ARTE»
Il folclore sposa la pittura. La Scala Reale nel palazzo della Provincia, in piazza Aldo Moro, ospita la mostra di pittura Dal folklore all'arte - Impressioni sullo Sagra del Mandorlo in fiore nella pittura del Novecento Un atto di memoria storica nei confronti di quell'attivismo culturale degli enti deputati al turismo che negli anni Cinquanta e Sessanta organizzavano annualmente un prestigioso premio di pittura dedicato, appunto, al tema «impressioni sulla Sagra del Mandano in Fiore". A tale concorso partecipavano più rinomati artisti siciliani come Pippo Rizzo, Raimondo Mirabella, Gianbecchina,Totò Bonanno e Michele Dixit. cura di Gabriella Costantino, Giuseppe Cipolla e Rita Ferlisi. Ingresso 9-13.
AULA «PELLEGRINO»
Provincia, nuova seduta del Consiglio
Il presidente del Consiglio provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, ha convocato, per le 18 di oggi, la nuova seduta del Consiglio provinciale. Sono 17 i punti all'ordine del giorno, tra questi dieci riguardano i debiti fiori bilancio che la Provincia dovrà pagare. Alcuni dei quali riguardano il risarcimento di danni a causa di incidenti della strada, su sentenza del Tribunale. Nel corso della seduta di martedì scorso, sciolta per mancanza del numero legale, il Consiglio ha invitato la Presidenza a monitorare questa grave situazione della viabilità provinciale mediante una attenta vigilanza da farsi con i cantonieri e gli agenti della Polizia provinciale.
LA SICILIA
LA PROTESTA CONTRO I TAGLI DELLA MANOVRA
Enti locali: il forcing finale per salvarsi un fronte unito, un appello bipartisan
ROMA. Centinaia di sindaci, la Conferenza delle Regioni quasi al completo e tanti preidenti di provincia. Un fronte unito per formulare un appello bipartisan ai gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione. Per chiedere con forza una revisione sostanziale del taglio da 6 miliardi di euro che la manovra correttiva riserva al comparto delle Regioni e degli enti locali. Affinché le norme contenute nel disegno di legge di conversione del decreto, che non hanno immediato impatto finanziario, vengano stralciate. Nel corso della manifestazione di ieri organizzata dall'Anci nella Sala Conferenze di piazza Montecitorio, le Autoriomie hanno dunque deciso di "insediare un gruppo di lavoro congiunto con il compito di presentare al Paese e alle istituzioni: un piano di integrazione delle politiche territoriali per rendere sempre più forte il sistema istituzionale territoriale; un progetto di riordino istituzionale; un piano di rilancio dell'economia e di infrastrutturazione del Paese". "La cosa importante di questa manifestazione è che Regioni, Province, Comuni ed enti locali stanno dalla stessa parte della barricata, siamo un fronte unito". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando in occasione della manifestazione di protesta. Stralciare le norme contenute nella manovra che riguardano la revisione dell'assetto istituzionale dello stato; rivedere i tagli agli enti locali considerando che sono a rischio i servizi essenziali; modificare i vincoli del Parto di stabilità per favorire gli investimenti. Queste le richieste avanzate ai capigruppo del Senato dai rappresentanti di Comuni, Province e Regioni. Le autonomie locali chiedono che "siano modificate radicalmente le regole del patto di stabilità con l'obiettivo di incentivare la spesa e di stimolare gli investimenti per la crescita", che "sia restituita piena autonomia agli enti territoriali e sia effettivamente riconosciuta la loro pari dignità istituzionale", che "siano stralciate le norme ordinamentali" contenute nella manovra e che "sia prevista l'istituzione entro 15 giorni di una commissione mista paritetica con poteri e compiti straordinari alla quale affidare enti o 3 mesi la funzione di proporre ed approvare un disegno di legge che contenga un piano di riordino istituzionale nazionale e territoriale con l'obiettivo di semplificare il rapporto tra cittadini e P.A., aumentare l'efficienza e diminuire i costi anche della rappresentanza politica".
LAMPEDUSA, IL CASO DEL LICEO CHIUSO PER RISCHI DI STATICITÀ
La vicepreside «boccia» il prof. D'Orsi
LAMPEDUSA. Continua la bega sul liceo Ettore Majorana; dopo le reiterate botte e risposte fra la senatrice Angela Maraventano e il presidente Eugenio D'Orsi a parlare adesso, è la vice preside della scuola, Ninetta Maggiore. «Preliminarmente - ha detto la vice preside - tengo a precisare che non mi sognerei mai di strumentalizzare politicamente il problema della scuola, lo lavoro per questa comunità scolastica senza scopi politici. Poi, è giusto a questo punto che sia fatta chiarezza sulla vicenda e su quello che è stato detto e fatto fino a questo momento. Per prima cosa, i ventimila euro che il presidente D'Orsi ha dichiarato di averci mandato, non sono mai arrivati. E' solamente arrivata la prima di due trance di poco più di settemila euro, ma sono soldi che occorrono per la cancelleria dell'istituto e per le bollette; cioè, soldi che non possono essere distratti per nessuna ragione e che ci arrivano regolarmente tutti gli anni. La storia, nella sua completezza, è questa: la vice, preside ha mostrato per rispetto della verità, la corrispondenza intercorsa fra l'istituto e la provincia dì Agrigento - lo scorso mese di aprile quindi sette mesi fa, abbiamo chiesto un intervento dei vigili del fuoco perché cadevano calcinacci e pezzi di intonaco dai cornicioni della scuola. Dopo l'intervento dei vigili, abbiamo segnalato il problema alla provincia regionale di Agrigento. La provincia, ha risposto che avrebbe provveduto, ma così non è stato tanto che, a settembre, ho fatto un secondo sopralluogo e la senatrice Maraventano mi ha accompagnato. I vigili del fuoco, hanno cercato di mettere l'entrata della scuola in sicurezza, ma esiste ancora il pericolo che bisogna togliere». Abbiamo avuto notizia di uno sciopero che starebbero organizzando alcuni componenti del centro sinistra dell'isola previsto per il giorno 9 di settembre alle 18 davanti al liceo.
Troppa grazia per gli automobilisti
La Polizia provinciale in aggiunta a quella locale lungo le zone balneari durante la stagione estiva
Lungomare di San Leone e viale delle Dune supercontrollati, in alcune ore del giorno, nel periodo estivo ed in particolare in quello compreso tra i mesi di luglio ed agosto. Difficile, per chi sostava in zona vietata, evitare la multa, anche perché ai vigili urbani si é inaspettatamente aggiunta anche la polizia provinciale. E' accaduto spesso così che il personale della polizia locale, nell'eseguire i propri controlli, al momento di sanzionare i veicoli fermi in zona vietata, si è accorto con sorpresa che nel tergicristalli c'era già un preavviso, ma non quello verde del Comune, bensì uno rosso, appunto quello rilasciato dalla polizia provinciale. In sostanza le pattuglie delle due polizie passavano in continuazione, senza scampo per i contravventori. Un'invasione di campo? no! il fatto è che in esecuzione di un'apposita circolare emessa dal vice prefetto vicario Nicola Diomede, ed in accordo con l'assessore al ramo Lillo Volpe, infatti, il personale alle dipendenze del comandante Enzo Giglio ha effettuato su alcune strade provinciali della fascia costiera ed in particolare sulla strada provinciale numero 4 (meglio conosciuta come strada panoramica dei templi), sulla provinciale numero 67 (che collega Licata con le contrade balneari di Pisciotto e Torre di Gaffe), sulla numero 68 (che Realmonte porta a Punta Grande fino a Capo Rossello) e, come detto, al viale delle Dune. Le pattuglie della polizia provinciale hanno coadiuvato la polizia stradale, i carabinieri e le polizie locali nella vigilanza soprattutto delle aree riservate alla sosta di particolari categorie, ma anche all'interno dei boschetti. Pertanto hanno rilasciato circa mille preavvisi di contravvenzioni ad automobilisti che hanno lasciato i propri veicoli in sosta in zone a traffico limitato oppure in aree che erano riservate ai mezzi di emergenza oppure ai disabili. Inoltre, in collaborazione con la polizia locale ed i carabinieri di Cattolica Eraclea, sono stati elevati una ventina di verbali a campeggiatori abusivi all'interno del boschetto di Minoa.
LA PROCURA DELLA REPUBBLICA SOLLECITA IL COMUNE
Le discariche vengono sequestrate, ma restano
Il lavoro delle forze dell'ordine - visto quello che succede in città - è "inutile". Ci si chiede infatti a cosa serva l'impegno di polizia municipale, polizia provinciale, polizia, carabinieri, corpo forestale via discorrendo nel rinvenire e sequestrare piccole e grandi discariche, se poi nessuno le rimuove subito. Accade infatti che gli uomini con qualsiasi divisa addosso giungono sul posto segnalato anche dal cittadino di turno, srotolano il nastro bianco e rosso, appongono i manifesti a modi sigillo giudiziario e se ne vanno. Se ne vanno però con la speranza che gli organi competenti si attivino per smantellare queste vergogne che devastano l'immagine della città. Invece, nulla. Le discariche rimangono dove sono sorte, anzi proliferano alla faccia del sequestro. Esempio lampante di questa squallida e mortificante situazione è il "cimitero di pecore" rinvenuto ai piedi di via XXV Aprile il
mese scorso dalla polizia provinciale e dalla guardia venatoria Nuccio Cremone. Questo vergognoso ammasso di resti di ovini e masserizie varie è ancora lì, a fare pessima mostra di se, lungo un dirupo facilmente visibile. Il Comune o chi per lui non ha ancora rimosso questo scempio, ma la faccenda questa volta pare non sia destinata a morire nel silenzio. Negli ambienti vicini alla polizia provinciale si sottolinea come nella soluzione della vicenda della di- scarica ai piedi di via XXV Aprile sia impegnata anche la Procura della Repubblica. Da indiscrezioni infatti sarebbe giunto un invito/sollecito al Comune, per rimuovere la discarica. La speranza è che anche su altri casi di devastazione urbana non ci sia bisogno di costringere la Procura a intervenire. Dalle parti di via Mazzini hanno cose certamente più delicate da affrontare e risolvere.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
I lealisti: «Moncada non può essere candidato sindaco»
«La possibile scelta del Segretario Politico del Pdl, l'ex ministro agrigentino Angelino Alfano, che qualche giorno addietro ha coronato la candidatura dell'imprenditore Salvatore Moncada, non è altro che un "fallimento della politica" incapace di affidare ad un "politico" le sorti della città». Lo afferma il coordinatore cittadino dei Lealisti (il movimento fondato dal presidente della Provincia Eugenio D'Orsi) il quale arriva a chiedere ad Alfano di candidarsi in prima persona. «Se i movimenti, più o meno spontanei nati sul web, - aggiunge - vogliono far credere che la candidatura di Moncada sia una candidatura della società civile, la domanda che oggi più che mai gli agrigentini devono porsi è: l'esperienza di Zambuto "al di sopra dei partiti" a cosa ci ha portati? Se Moncada realmente vuol far credere al popolo agrigentino che la sua candidatura è frutto di logiche antipartitiche, allora deve avere il coraggio di entrare fin da subito in gioco, scagliandosi a viso aperto contro chi, per decenni, ha consentito che Agrigento fosse considerata "ultima" in Italia e in Europa. Deve spiegare (chiunque esso sia), prima di proclamarsi candidato Sindaco, quale siano gli obiettivi per Agrigento; cosa si intende fare; con quale programmi e con quali idee si intendono affrontare le emergenze della città». Schembri invece chiede ad Angelino Alfano «se non sia il caso di prendere egli stesso le redini della città attraverso una possibile sua candidatura che possa testimoniare l'amore verso il territorio e verso gli agrigentini».
Il ministro, come si sa, da parte sua ha ribadito quanto da tempo vanno dicendo i suoi rappresentanti ad Agrigento, cioè che il candidato del Pdi sarà scelto con le elezioni primarie, escludendo in tal modo in modo indiretto che una possibile candidatura di Moncada (peraltro non confermata dall'interessato) possa essere ricondotta al Pdl. Intanto si registra un botta e risposta tra il consigliere comunale del Pd Giuseppe Arnone ed il senatore Benedetto Adragna. Il primo, riferendosi alla proposta di Piero Luparello come candidato sindaco, avanzata dal parlamentare, si chiede quali iniziative abbia portato avanti io stesso Luparello nella qualità di responsabile del settore sanità e di segretario cittadino del Pd. Arnone inoltre chiede di sapere qual'è il significato dei termine pacificazione e chiede invece che si svolgano le primarie affermando di avere il sospetto che «le Primarie non si vogliano fare perché tutti sappiamo che, se non si truccano, le vince Arnone». Adragna chiarisce che il termine pacificazione si riferisce «al clima politico attuale che non ha portato a nessun risultato tale da creare prospettive generose per questa città». Sulla gestione del partito egli riafferma la volontà di «rilanciare il Partito, chiedendo a Messana, un atto di generosità». Infine sulle primarie aggiunge che «non ho mai detto di essere contrario, ma semplicemente non sono io a doverle indire: io posso, checché tu ne dica, indicare un candidato che mi aggrada o che ritengo potenzialmente in grado di aggregare. ma poi, ovviamente, le modalità ditale candidatura spettano al partito. Per quanto attiene le valutazioni sulle capacità politiche del dott. Luparello, nel continuare a sperare che decida di accogliere il mio invito a candidarsi, le lascio al giudizio degli elettori agrigentini».
I guai dell'Ipia «Fermi»
Un'ala dell'istituto è chiusa per problemi di staticità. A dieci giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico mancano ben 18 aule. Il preside Franco Casalicchio: "Risolveremo tutto".
Problema piuttosto serio all'Istituto professionale di Stato «Fermi» di contrada Calcarelle.
Una delle due ali dell'istituto scolastico è fuori uso per problemi di staticità e, a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, mancano qualcosa come diciotto aule. Un problema dibattuto anche ieri mattina alla Provincia regionale di Agrigento. Si cerca un immobile dove potere ospitare qualcosa come trecento ragazzi. Non nasconde le proprie ansie e preoccupazioni il preside dell'istituto professionale, Francesco Casalicchio. «A dieci giorni dall'inizio delle attività didattiche - dice - non sappiamo ancora come fare. Le soluzioni potrebbero essere due: trovare un immobile, anche se la prima gara è andata deserta, oppure ospitare queste diciotto classi in altri istituti scolastici di media superiore che insistono in contrada Calcarelle». In effetti, già in passato, gli istituti di media superiore si sono venuti incontro tra di loro mettendo a disposizione delle classi.
Certo, diciotto sono tante, ma Casalicchio è convinto che il problema possa essere superato.
«Nel nostro istituto - continua - le iscrizioni sono aumentate sensibilmente. Oltre il 20 per cento in più rispetto allo scorso anno. Bisognerà vedere quante aule rimangono libere negli altri istituti. Da prime notizie ricevute, non dovrebbero esserci problemi. Di aule che possono ospitare i nostri ragazzi ce ne sono parecchie". Casalicchio, ogni mattina, in pratica, incontra il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi e i componenti della giunta. «Questo problema è serio - continua ancora Casalicchio -. Non sappiamo quanto l'ala interessata da problemi di staticità possa tornare a essere disponibile. Però, il tempo stringe, non possiamo più perdere tempo visto che l'inizio delle lezioni, ormai, è dietro l'angolo». Bisogna considerare se c'è ancora il tempo materiale per indire un'altra gara per il reperimento di un immobile da destinare a sede succursale dell'Ipia «Fermi».
La soluzione di ospitare i ragazzi in altri istituti di Calcarelle, è quella, oggettivamente, più valida. In questo modo, non si arrecherebbero problemi ai ragazzi che rimarrebbero sempre in zona.
Ancora pochi giorni e sapremo tutto.
Agrigentooggi
Una telefonata mette pace tra D'Orsi e De Rubeis
E' bastata una telefonata chiarificatrice per mettere fine alla "diatriba" mediatica tra il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il Sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis. Un colloquio telefonico cordiale e sereno basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia.
Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa.
Il Sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici Comunali ed al responsabile della protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio: "L' immobile - ha detto il Sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il Sindaco ha assicurato, con l' apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell' Istituto scolastico. "Con il Sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso , fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea "D'Orsi non è gradito a Lampedusa". Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola
Perlacitta
D'Orsi e De Rubeis insieme per il rilancio di Lampedusa
Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il Sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis. Un colloquio telefonico cordiale e sereno basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia. Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa.
Il Sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici Comunali ed al responsabile della protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio: "L' immobile - ha detto il Sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il Sindaco ha assicurato, con l' apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell' Istituto scolastico. "Con il Sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso , fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea "D'Orsi non è gradito a Lampedusa". Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola e , probabilmente, con l'apertura delle scuole mi recherò a Lampedusa per constatare, direttamente, il regolare avvio dell'anno scolastico"
Sicilia24h.it
"Scoppia" la pace tra D'Orsi e De Rubeis
Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il Sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis.
Un colloquio telefonico cordiale e sereno basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia. Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa. Il Sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici Comunali ed al responsabile della protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio: "L' immobile - ha detto il Sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il Sindaco ha assicurato, con l' apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell' Istituto scolastico. "Con il Sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso , fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea "D'Orsi non è gradito a Lampedusa". Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola e , probabilmente, con l'apertura delle scuole mi recherò a Lampedusa per constatare, direttamente, il regolare avvio dell'anno scolastico"
Lavalledeitempli.net
Provincia: D'Orsi e De Rubeis insieme per il rilancio di Lampedusa
Agrigento - Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il Sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis.
Un colloquio telefonico cordiale e sereno basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia.
Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa.
Il Sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici Comunali ed al responsabile della protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio: "L' immobile - ha detto il Sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il Sindaco ha assicurato, con l' apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell' Istituto scolastico. "Con il Sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso , fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea "D'Orsi non è gradito a Lampedusa". Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola e , probabilmente, con l'apertura delle scuole mi recherò a Lampedusa per constatare, direttamente, il regolare avvio dell'anno scolastico".
Agrigentonotizie
Lampedusa
Comune e Provincia insieme per il bene dell'isola
Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ed il sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis. Al primo punto della discussione la paventata chiusura del liceo scientifico "Pirandello" di Lampedusa. Il sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici comunali ed al responsabile della Protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio. "L'immobile - ha detto il sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il sindaco ha assicurato, con l'apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell'istituto. "Con il sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso, fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea 'D'Orsi non è gradito a Lampedusa'. Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola e, probabilmente, con l'apertura delle scuole mi recherò a Lampedusa per constatare, direttamente, il regolare avvio dell'anno scolastico"
Consiglio provinciale, tutto pronto per la nuova seduta
Il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, ha convocato, per le 18 di martedì 6 settembre, la nuova seduta. Lo scorso martedì 30 agosto la sessione estiva del Consiglio era caduta alla fine per mancanza del numero legale. L'ufficio della Presidenza del Consiglio ha già provveduto a notificare la convocazioni ai singoli consiglieri provinciali e redatto l'ordine del giorno che si compone di 17 punti. Tra questi 10 punti riguardano i debiti fuori bilancio che la Provincia dovrà pagare, alcuni dei quali riguardano il risarcimento di danni a causa di incidenti della strada, su sentenza del Tribunale. Nel corso della seduta di martedì scorso, il Consiglio ha invitato la Presidenza a monitorare questa grave situazione della viabilità provinciale mediante una attenta vigilanza da farsi con i cantonieri e gli agenti della Polizia Provinciale al fine di segnalare ai competenti Uffici, in tempo, gli eventuali pericoli insorti e che possano costituire un problema per l'incolumità delle persone e dei mezzi che transitano su queste strade.
Il Consiglio, martedì prossimo 6 settembre, dovrà esaminare e quindi approvare la mozione del consigliere Gioacchino Zarbo sulla strada di collegamento Ss640 ed il prolungamento con via Portella di mare a Favara. Sempre sul fronte della viabilità l'aula "Pellegrino" dovrà discutere la proposta del settore Infrastrutture stradali in merito alla realizzazione di infrastrutture per migliorare la fruibilità turistica della Porto Empedocle - Realmonte. Altro argomento in discussione l'approvazione del piano delle alienazioni e della valorizzazione immobiliari dei beni della Provincia Regionale di Agrigento previste da una delibera della Giunta D'Orsi. Inserite nell'ordine del giorno della seduta di martedì prossimo anche le due relazioni semestrali del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, la prima relativa al secondo semestre 2010 e l'altra sull'attività degli esperti nell'anno 2010. L'ultimo punto all'ordine del giorno riguarda l'approvazione del rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2010 inviato al Consiglio i primi giorni del mese di Agosto e sul quale pende una diffida ad approvarlo da parte della Regione Sicilia che ha già nominato al riguardo un commissario ad acta.
Agrigentoflash
Pace fatta: D'Orsi e De Rubeis insieme per Lampedusa
Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis.
Un colloquio telefonico cordiale e sereno basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia.
Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa.
Il sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici Comunali ed al responsabile della protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio: "L' immobile - ha detto il sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il sindaco ha assicurato, con l' apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell' Istituto scolastico. "Con il sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso , fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea "D'Orsi non è gradito a Lampedusa". Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola e , probabilmente, con l'apertura delle scuole mi recherò a Lampedusa per constatare, direttamente, il regolare avvio dell'anno scolastico".
Agrigento, problemi di staticità all'Ipia Fermi
Un problema serio che rischia di provocare disagi agli studenti dell'Istituto professionale di Stato Fermi di contrada Calcarelle, a pochi giorni dall'inizio delle lezioni. Una delle due ali dell'istituto scolastico è fuori uso per problemi di staticità e, a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, mancano 18 aule. Un problema dibattuto anche ieri mattina alla Provincia regionale di Agrigento. Si cerca un immobile dove potere ospitare qualcosa come trecento ragazzi. Non nasconde le proprie ansie e preoccupazioni il preside dell'istituto professionale, Francesco Casalicchio, "A dieci giorni dall'inizio delle attività didattiche - dice - non sappiamo ancora come fare. Le soluzioni potrebbero essere due: trovare un immobile, anche se la prima gara è andata deserta, oppure ospitare queste diciotto classi in altri istituti scolastici di media superiore che insistono in contrada Calcarelle". In effetti, già in passato, gli istituti di media superiore si sono venuti incontro tra di loro mettendo a disposizione delle classi. Certo, diciotto sono tante, ma Casalicchio è convinto che il problema possa essere superato. La soluzione di ospitare i ragazzi in altri istituti di Calcarelle, è quella, oggettivamente, più valida. In questo modo, non si arrecherebbero problemi ai ragazzi che rimarrebbero sempre in zona.