GIORNALE DI SICILIA
ISTRUZIONE
La Provincia si mobilita per il Fermi senza aule
Ieri la Commissione Cultura e Pubblica Istruzione della Provincia, presieduta dal consigliere Giovanni D'Angelo, ha incontrato l'assessore all'Istruzione Nicoletta Marchese per discutere sull'emergenza dell'istituto IPIA «Fermi» di Agrigento. L'incontro - si legge in una nota - a cui hanno partecipato i componenti della commissione Roberto Gallo, Giuseppe Picone e Salvatore Montaperto, ha messo a fuoco la problematica della mancanza di 18 aule che, per diversi motivi, (bandi di gara non andati a buon fine, etc.) non sono state ancora reperite. Nelle more di un incremento di iscritti all' Ipia e di perdita di iscritti presso altri Istituti, l'assessore Marchese - si legge ancora nella nota - ha comunicato che dopo la conferenza di servizi che si terrà oggi ad Agrigento coi dirigenti scolastici delle scuole di contrada Calcarelle, si costituirà una commissione formata da rappresentanti delle scuole e della Provincia Regionale di Agrigento al fine di effettuare delle visite ai locali dei vari Istituti. Il tutto - conclude il comunicato - finalizzato al reperimento di un congruo numero di aule per tamponare l'emergenza. Successivamente, si provvederà ad indire una nuova gara d'appalto per tentare di trovare locali più idonei per il normale svolgimento delle lezioni.
Elezioni, tanti big pronti a scendere in campo
PALERMO. Sono già pronti cinque parlamentari regionali, un senatore e anche un imprenditore. la macchina delle elezioni amministrative che inizia ad accendere i motori in vista della primavera, quando si voterà in più di cento Comuni. Ad Agrigento il nome che può sparigliare è quello di Salvatore Moncada. L'imprenditore dell'energia pulita è partito da qualche giorno con un serie di iniziative pubblicitarie con lo slogan «Salvare Agrigento». Formalmente lui non parla ancora di una candidatura ma si sbilancia parecchio sull'intenzione di avere un ruolo nella prossima amministrazione: «È vero, la mia azienda sta sostenendo una serie di iniziative per cambiare la città. Agrigento è in rovina. Provo malessere nel vedere l'economia che creo distrutta dal fallimento di tutti i partiti. Qui mancano anche i servizi essenziali. Mi piacerebbe dare un aiuto per cambiare questa città. Candidarmi? Non ho ancora deciso e forse non deciderò. Vediamo chi sposa il progetto Salvare Agrigento. Poi vediamo se me lo chiede la città». Titolare della Moncada Energy, l'imprenditore è da tempo in rotta con i vertici di Confindustria regionale ed è ormai praticamente fuori dall'associazione. Da settimane si è accostato il suo nome al Pdl, anche se ieri il coordinatore locale Nino Bosco, uomo di fiducia di Angelino Alfano, ha annunciato la decisione di indire le primarie. Alfano discuterà anche con Salvatore Iacolino della scelta finale ma non è da escludere che, nell'ottica di riportare l'Udc nel centrodestra, al momento di tirare le somme non rientri in gioco Marco Zambuto.
Nella primavera del 2012 si voterà anche in Comuni medio/piccoli. Molte pedine si muovono nel Trapanese Giulia Adamo, capogruppo dell'Udc, è già certa della candidatura nella sua Marsala. Il capogruppo dei finiani, Livio Marrocco, potrebbe essere il nome scelto per Erice anche se il partito potrebbe dirottare la candidatura su Castellammare, dove si vota nel 2013. Sempre nel Trapanese potrebbe tentare la corsa a sindaco di Valderice Camillo Oddo, oggi vicepresidente dell'Ars. In uno dei Comuni più grandi del Trapanese, Alcamo, è pronto a candidarsi Nino Papania. Giacomo Scala, uscente e attuale presidente dell'Anci, non è più ricandidabile e la scelta del senatore del Pd metterebbe anche ordine nelle varie anime locali del partito.
Ci sono poi due grandi centri in cui si vota nel 2013 ma su cui qualche manovra è in corsa. A Catania e Siracusa si vota contemporaneamente per la Provincia e per il Comune: nel primo caso almeno una delle due candidature potrebbe andare a Salvo Pogliese, area ex An del Pdl. Nel secondo caso potrebbe tentare la corsa Vincenzo Vinciullo, anche lui area ex An del Pdl. Ma il 2013 è una scadenza troppo lontana per valutare le reali intenzioni dei partiti..
DEGRADO
Stefano Girasole: «La città è sporca, bisogna intervenire»
"Girando per la città noto purtroppo con dolore che ad ogni angolo ci sono rifiuti e sporcizia. E' quanto sostiene il consigliere provinciale Stefano Girasole che invita l'amministrazione comunale ad effettuare interventi più incisivi per fare in modo che anche la gente non sporchi. "C'è una comunità - aggiunge Girasole - che sembra ormai rassegnata ad avere una città che sì avvia verso la deriva e senza uno scatto di orgoglio che deve indurci tutti a cambiare marcia".
Fabaria Rally, arriva il forfait peggiore: Patti rinuncia
Una rinuncia inattesa con tanti tifosi che resteranno delusi. Nel tardo pomeriggio di ieri, il pilota favarese Giuseppe Patti, candidato alla vittoria, ha fatto sapere di non poter correre il 20° "Fabaria Rally", in concomitanza con i suoi impegni di lavoro. Proprio quest'anno aveva vinto il "Concordia" di Agrigento e la "Costa Saracena" di Messina. Nel "Fabaria" aveva ottenuto due secondi posti alle spalle di campioni di caratura nazionale. «Sono dispiaciuto - dice Patti - e me ne scuso con chi mi ha sempre sostenuto». Il "Fabaria Rally" riparte dopo il fermo dello scorso anno che ha provocato la perdita del Trofeo Rally Asfalto, campionato a valenza nazionale. Definito il percorso, conosciuti gli equipaggi, domattina i rappresentanti della società organizzatrice, la "Proracing", terranno una conferenza stampa al Castello Chiaramonte. La gara riprende il suo cammino con il coefficiente 1,5 per il Challenge di zona e per il Campionato Siciliano.
Iscrizioni, situazione diversa in ogni scuola Solo pochi istituti hanno registrato un calo
Qual è l'andamento delle iscrizioni nelle scuole superiori agrigentine? Rispetto allo scorso anno si è verificato un incremento o un calo? Classi affollate o in linea alla normativa che disciplina il numero di studenti per aula? Per capire la situazione di ogni singolo istituto, abbiamo contattato le diverse scuole. Dal quadro complessivo emerge una situazione eterogenea: iscrizioni in aumento all'Itc "Sciascia", all'Ipia 'Fermi", al liceo "Politi" e al liceo scientifico "Leonardo"; un decremento al liceo scientifico "Majorana" e al liceo classico Empedocle; situazione stabile per l'Itc "Gallo".
Mediamente in quasi tutti gli istituti le classi non superano le 27 unità: ad Agrigento il fenomeno "classi pollaio" non pare verificarsi. Finora l'unica eccezione è rappresentata dallo "Sciascia". "Quest'anno si è registrato un incremento di 150 alunni- ha detto la preside Patrizia Marino -è stata costituita una prima in più, a cui si aggiunge l'inserimento di altri studenti nelle altre classi". La scuola ha superato il numero di 1000 studenti. "nella sede centrale vi sono 35 classi, 9 nella struttura di Porto Empedocle. In media ogni aula ospita dai 30 ai 34 ragazzi ". Un numero così elevato di studenti per classe può compromettere l'attività scolastica? "Assolutamente no - ha asserito la preside - i docenti sono abituati a questi numeri e la struttura è idonea a fronteggiare la situazione.
Un aumento di iscritti del 25% all'Ipia "Fermi": 12 classi prime, di cui 3 costituite quest'anno; "la distribuzione è di 26-27 alunni per aula- ha aggiunto il preside Casalicchio- inoltre ogni classe viene formata in base a dei criteri specifici". Al "Politi" un incremento di studenti per il liceo scienze umane con la formazione di una prima in più. "In linea generale ogni aula si compone di 25 alunni - ha detto il preside Manzone - perla formazione delle prime classi cerchiamo di assecondare le esigenze degli studenti. Al liceo scientifico qualche classe intermedia presenta 30 alunni, ma si tratta di eccezioni". Al liceo scientifico "Leonardo" vi è stato un aumento di circa 80 studenti "si è proceduto alla formazione di ulteriori 3 classi - ha riferito la vice preside Rosellina Greco- ogni aula accoglie circa 25 alunni". Per la costituzione delle prime è stato posto in essere un sistema per evitare un esubero di iscrizioni nella sede centrale del viale della Vittoria, tenendo in considerazione la residenza e la presenza di fratelli in una delle due sedi (alla succursale di via Dante o nella struttura del viale). All'Itc "Gallo" situazione stabile: rispetto all'anno precedente il numero degli iscritti non è variato. "Attualmente vi sono 5 classi prime: tre per l'indirizzo enogastronomico per quello commerciale- ha detto la preside Casà- una classe a Porto Empedocle e una ad Aragona". Al "Majorana " vi è stata una riduzione del numero di iscritti che corrisponde a circa 27 unità. Ogni aula, in media, ospita circa 24-2 5 alunni.
Il Pdl verso le primarie per il sindaco
L'organizzazione delle primarie per la scelta del candidato Sindaco di Agrigento alle elezioni della primavera 2012 sarà il tema che verrà affrontato nella prossima riunione del direttivo provinciale del Pdl di Agrigento, che verrà indetta a breve dal coordinare, onorevole Nino Bosco. «Utilizzeremo le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco della città dei Templi, come strumento privilegiato di democrazia partecipata - spiega Bosco - seguendo le indicazioni fornite dal coordinatore nazionale del popolo della Libertà, Angelino Alfano, di fare ricorso alle primarie come espressione massima della democrazia e come garanzia di coinvolgimento della base del partito. Il tesseramento è aperto - ricorda il coordinatore - per tutti gli amici e simpatizzanti del Pdl che vogliano prendere parte attiva alle scelte nella nostra organizzazione». La campagna di adesione si concluderà l'11 ottobre prossimo. Viene definitivamente smentita dunque, in tal modo, la paternità sulla ventilata (e fine ad ora non confermata) candidatura dell'imprenditore Salvatore Moncada.
Intanto un altro professionista, che era stato indicato come possibile candidato a sindaco, ha smentito ogni interessamento per quella carica. Si tratta dell'avv. Giuseppe Scozzari, ex parlamentare, il quale afferma che «Non ho mai accettato alcuna candidatura a sindaco della città pur avendo ricevuto da varie parti proposte di grande interesse. Ringrazio quanti si sono prodigati, ma la mia risposta è stata sempre molto netta e decisa nel non accertare alcuna ipotesi di candidatura, In tale contesto non ho potuto fare a meno di rilevare che ad Agrigento vi è una rinata e grande attenzione dei cittadini sulle future candidature a sindaco, e che in essi vi è una forte determinazione a scegliere il prossimo sindaco al di fuori dei simboli di partito e verso un ambito che trova riferimento nelle professioni liberali e nella società che lavora. Credo che ognuno debba dare e fare qualcosa in ragione delle personali possibilità, evitando il disimpegno civico che costituisce la prima fonte del malgoverno e del becero clientelismo ancora esistente dalle nostre parti, in realtà "siamo tutti veramente responsabili di tutti"».
Intanto i partiti continuano a cercare di capire verso quali candidature debbono orientarsi. Forza del Sud correrà da sola: «Gli organi del partito sono al lavoro - ha detto l'ex vicepresidente della Regione Michele Cimino - per individuare una candidatura di spessore dopo avere sentito la società civile, le organizzazioni sindacali e la Chiesa. Vogliamo elaborare un progetto che trovi il massimo dei consensi, compresi eventualmente anche quelli di altri partiti che volessero convergere sui nostri programmi. E' importante anche creare un forte collegamento tra sindaco, consiglieri comunali ed un rappresentante alla Regione ed al Parlamento nazionale che portino avanti le istanze del territorio».
Nel Pd c'é in corso un dibattito, ma nessuna riunione ufficiale. Benedetto Adragna insiste su una candidatura di Piero Luparello ed Angelo Capodicasa non ne sembra dispiaciuto, ma c'è anche Giuseppe Arnone che spinge per le primarie, sperando in tal modo di potersi inserire. Non solo, ma all'estrema sinistra ci potrebbe anche essere concretamente l'ipotesi Lillo Micciché
Peraltro il problema è anche quello di vedere se i partiti che appoggiano attualmente il governo regionale presenteranno una candidatura unica (ed allora si dovrà trovare un solo nome sul quale convergere) oppure se ciascuno andrà per conto proprio. In questo caso il Mpa potrebbe puntare su Piero Marchetta o sulla proposta di Eugenio D'Orsi relativa all'attuale assessore provinciale Lillo Volpe.
Solo il Majorana e il Fermi hanno problemi di locali
Sul fronte dell'edilizia scolastica, la maggior parte degli istituti superiori agrigentini non presenta particolari esigenze. Le scuole che necessitano di rilevanti ed urgenti interventi sono il liceo scientifico "Majorana" e l'Ipia "Fermi". Anche se da poco insediata, la nuova preside del "Majorana"rileva delle forti criticità in entrambe le strutture appartenenti al liceo. Nella sede centrale di via Platone i disagi sono causati dall'inidoneità della struttura che non è stata costruita per essere destinata ad una scuola. "L'ingresso dell'istituto è inadeguato- asserisce la preside Teresa Maria Rita Buscemi le scale sono strette e poco sicure, manca un'aula magna e spazi per i laboratori; l'edificio è sprovvisto di palestra e le sale sono umide. Anche nella struttura di via Matteo Cimarra vi sono dei problemi. Appena potrò visionare la situazione generale inoltrerò le richieste agli uffici competenti".
Il preside Casalicchio dell'Ipia "Fermi"continua a sostenere la necessità di predisporre un bando per il reperimento di 18 aule. "Nel frattempo- asserisce il dirigente scolastico- si devono cercare degli spazi nelle altre strutture site del contesto della via Calcarelle". Per il resto la struttura non necessita di particolari interventi: alcuni disagi riguardano l'aspetto della sicurezza per cui bisognerebbe installare degli impianti di sorveglianza esterna, la manutenzione ordinaria e la sistemazione dei laboratori. Nelle altre scuole, di competenza della Provincia Regionale di Agrigento, non vi sono particolari o urgenti richieste di azioni volte al miglioramento delle strutture. La preside Marino Patrizia dell'Itc "Sciascia esprime soddisfazione per la tempestività delle risposte: "La nostra è una struttura nuova, comunque ogni richiesta che rivolgiamo all'ufficio della Provincia viene subito accolta e soddisfatta".
Piccoli disagi si registrano nelle scuole periferiche dell'Itc "Gallo": la struttura di Porto Empedocle, per esempio, presenta problematiche inerenti l'aspetto della scurezza.
PROVINCIA
Si sta correndo ai ripari sul caso dell'Ipia Fermi
La V Commissione Cultura e Pubblica Istruzione presieduta dal consigliere Giovanni D'Angelo ha incontrato l'assessore all'istruzione dell'Ente Marchese sul tema dell'emergenza dell'istituto pia 'Fermi di Agrigento. Nelle more di un incremento di iscritti all'Ipia e di perdita di iscritti presso altri Istituti, l'assessore Marchese ha comunicato che dopo la conferenza di servizi che si terrà oggi ad Agrigento coi Dirigenti scolastici delle scuole di Contrada Calcarelle, si costituirà una commissione formata da rappresentanti delle scuole e della Provincia Regionale di Agrigento al fine di effettuare visite ai locali dei vari Istituti, il tutto finalizzato al reperimento di un congruo numero di aule per tamponare l'emergenza. Successivamente, si provvederà ad indire una nuova gara d'appalto per tentare di trovare locali più idonei per il normale svolgimento delle lezioni.
SOLE 24H
Il dipendente trasferito non può subire penalità
MILANO. Il diritto dell'Unione può impedire che i lavoratori trasferiti, compresi i dipendenti pubblici che sono riassunti da un'altra pubblica autorità, subiscano, per il solo fatto del trasferimento, un peggioramento retributivo sostanziale. Lo stabilisce la Corte di giustizia europea con la sentenza nella causa C-108/10 depositata ieri.
A chiamare in causa la Corte era stata l'autorità giudiziaria italiana; protagonista una dipendente comunale che, in qualità di bidella in scuole statali, tra il 1980 e il 1999, aveva svolto l'attività lavorativa tra il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) degli enti locali. Dal 2000, era stata trasferita nei ruoli del personale Ata dello Stato e inquadrata in una fascia retributiva corrispondente a nove anni di anzianità. Non avendo ottenuto dal ministero dell'istruzione il riconoscimento di circa 20 anni di anzianità maturata alle dipendenze, e ritenendo di aver sofferto, in tal modo, una notevole riduzione della sua retribuzione, la donna si era rivolta al tribunale di Venezia per ottenere il riconoscimento integrale dell'anzianità.
Il giudice italiano aveva chiesto alla Corte di giustizia se la normativa dell'Unione in materia di mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento di imprese si applica alla riassunzione, da parte di un'autorità pubblica di uno Stato Ue, del personale alle dipendenze di un'altra autorità pubblica. In caso di risposta affermativa, il giudice chiedeva anche se, ai fini del calcolo della retribuzione dei lavoratori trasferiti, l'amministrazione di nuova collocazione deve tenere conto dell'anzianità lavorativa già maturata.
Il trasferimento d'impresa
La Corte accerta innanzitutto che la riassunzione, da parte di una pubblica autorità di uno Stato Ue, del personale dipendente di un'altra pubblica autorità - addetto alla fornitura, presso le scuole, di servizi ausiliari costituisce un trasferimento di impresa, quando questo personale è costituito da un complesso strutturato di impiegati tutelati in qualità di lavoratori in forza dell'ordinamento giuridico nazionale dello Stato. Per quanto riguarda il calcolo della retribuzione di lavoratori sottoposti a trasferimento, la Corte giudica che, benché l'amministrazione di nuova assunzione abbia il diritto di applicare, sin dalla data del trasferimento, le condizioni di lavoro previste dai contratto collettivo in vigore, comprese quelle sulla retribuzione, le modalità scelte per l'integrazione retributiva dei lavoratori trasferiti devono essere conformi allo scopo della normativa dell'Unione in materia di tutela dei diritti dei lavoratori trasferiti.
Questo consiste, essenzialmente, nell'impedire che questi lavoratori vengano collocati, per il solo fatto del trasferimento, in una posizione meno favorevole rispetto a quella precedente.
La tutela
La Corte sottolinea poi che, nel caso esaminato, il ministero, piuttosto che riconoscere l'anzianità in quanto tale e integralmente, ha calcolato per ciascun lavoratore trasferito un'anziani- tè "fittizia". Circostanza che ha svolto un ruolo determinante nella fissazione delle condizioni retributive applicabili per il futuro al personale trasferito. Dato che i compiti svolti, prima del trasferimento, nelle scuole pubbliche dal personale Ata degli enti locali erano analoghi, se non identici, a quelli svolti dal personale Ata alle dipendenze del ministero, sarebbe stato possibile qualificare l'anzianità maturata presso il cedente da un dipendente trasferito come equivalente a quella maturata da un dipendente Ata in possesso del medesimo profilo e alle dipendenze, prima del trasferimento, del ministero.
Contratti flessibili al lumicino
La gestione del personale degli enti locali rischia il collasso. Dopo la deliberazione 46/2011 delle sezioni riunite della Corte dei conti che ha incluso il lavoro flessibile tra le assunzioni soggette a turn-over del 2000 (si veda «il Sole 24 Ore» di ieri), gli operatori si stanno chiedendo come gestire diversi servizi per i cittadini.
Da una parte ci sono le norme sul contenimento della spesa, dall'altra le regole per le assunzioni. La combinazione fra questa disposizioni non può però funzionare per molto tempo. Questo soprattutto per gli enti soggetti a patto di stabilità, che devono ridurre la spesa di anno in anno garantendo pure assunzioni nel limite del 20% del costo delle cessazioni dell'anno precedente. Tra queste, come chiedo- noi magistrati contabili, sono da includere i contratti a termine.
Diversi comuni gestiscono direttamente (cioè con proprio personale) i servizi per l'infanzia o i servizi educativi come le scuole materne. Poiché non è sempre possibile prevedere con certezza l'andamento della popolazione scolastica, ci si avvale frequentemente di contratti a tempo determinato. Questa forma lavorativa è spesso usata anche per la sostituzione delle insegnanti di ruolo. ipotizzare ora che queste assunzioni rientrino nel limite del 20% Comporta innanzitutto trovare altre modalità di gestione dei servizi. Infatti, nessun ente potrà mai trovarsi nella condizione di sostituire i tempi determinati del precedente anno solamente nel limite del 20% della spesa.
L'interpretazione della Corte dei conti affossa la possibilità di utilizzo del lavoro flessibile prevista dall'articolo 36 del Dlgs 165/2001.
Se infatti la spesa complessiva dei contratti di lavoro a tempo determinato, dei contratti di somministrazione e dei buoni lavoro Inps ammontava a 50mila euro nel 2010, quest'anno si potranno spendere non più di 10mila euro. Nel 2012, però, la somma di massimo utilizzo diventerà di 2mila euro per diventare nel 2013 di 400 euro.
Il tutto è insostenibile a meno che non si faccia un conteggio totale tra tipologie a tempo indeterminato e a termine. Anche in questo caso, però, c'è il rischio che sia raggirato il buon intento del legislatore, se si usassero le quote del lavoro flessibile per assunzioni a tempo indeterminato.
Rimane invece salvo l'approvvigionamento di personale correlato a motivi di somma urgenza o destinato a servizi infungibili ed essenziali. Così, almeno, si esprime la deliberazione 46/2011.
Nel frattempo vai la pena sottolineare che non esiste una regola valida per tutti gli enti locali e per tutte le situazioni anche se, questa volta, rispetto al passato, l'eccezione introdotta in sede interpretativa non fa riferimento ai posti infungibili quanto piuttosto ai servizi.
Il concetto, abbinato a quello di essenziale, non coincide neppure con l'elenco delle funzioni previste all'articolo 21, comma 3 della legge 42/2009 anche se potrebbe avvicinarsi molto. Infatti la norma contiene le funzioni del bilancio degli enti locali ritenute "fondamentali". Ogni funzione è poi sottoordinata in servizi.
Capire se i magistrati contabili facciano proprio riferimento a tale situazione è oggi impresa ardua. Una cosa è certa: le eccezioni saranno sempre più discrezionali e probabilmente fuori controllo.
Inquinamento eternit, Gallo: "Occorre un intervento serio"
Il consigliere provinciale della Destra, Roberto Gallo, ha presentato oggi un'interrogazione al presidente della Provincia sul problema delle migliaia di discariche abusive con presenza di rfiuti speciali pericolosi per l'ambiente e la salute umana, che insistono nell'intero territorio provinciale . "La beffa - scrive Gallo - è dovuta alla risposta affermativa dell'amministrazione D'Orsi ad una precedente interrogazione sullo stesso argomento: ebbene nulla di concreto si è fatto. Per cui rammentando che la Provincia, per legge, deve farsi carico di alcune competenze sulla tutela dell'ambiente, sollecito D'Orsi ed il suo assessore a mettersi a lavorare per fare qualcosa di utile per la Comunità Agrigentina , sempre più ultima, sempre più abbandonata dalla malapolitica. Aggiungo che la presenza della Polizia provinciale, per quanto lodevole per l'impegno per il controllo e la repressione dei reati ambientali, è risibile perché quando va bene si fermano a poche decine di controlli e di denunce, per via dello scarsissimo organico di cui dispone. E' necessario avviare una collaborazione con ASP e Comuni con un progetto unitario, che attinga a risorse regionali, nazionali ed europee, dove la Provincia si faccia da coordinamento. Questo sarebbe l'impegno concreto e non le chiacchere".
Scuole, problemi solo al Majorana e all'Ipia Fermi
A pochi giorni dall'inizio delle lezioni, la maggior parte degli istituti superiori agrigentini non presentano particolari esigenze. Le strutture scolastiche che necessitano di rilevanti ed urgenti interventi sono il liceo scientifico "Majorana" e l'Ipia "Fermi", quest'ultimo alle prese con problemi di staticità. Anche se da poco insediata, la nuova preside del "Majorana" ha rilevato forti criticità in entrambe le strutture appartenenti al liceo. Nella sede centrale di via Platone i disagi sono causati dall'inidoneità della struttura, che non è stata costruita per essere destinata ad una scuola. L'ingresso dell'istituto è inadeguato ha detto la preside Teresa Maria Rita Buscemi, mentre le scale sono strette e poco sicure, manca un'aula magna e spazi per i laboratori; l'edificio è sprovvisto di palestra e le sale sono umide. Anche nella struttura di via Matteo Cimarra vi sono dei problemi. Il preside Casalicchio dell'Ipia "Fermi", invece, continua a sostenere la necessità di predisporre un bando per il reperimento di 18 aule. Nel frattempo si stanno cercando degli spazi nelle altre strutture scolastiche sempre Calcarelle. Nelle altre scuole, di competenza della Provincia Regionale di Agrigento, non vi sono particolari o urgenti richieste di azioni volte al miglioramento delle strutture. Piccoli disagi si registrano all'Ipc "Gallo" di Porto Empedocle, che presenta problematiche inerenti l'aspetto della sicurezza.
Ipia "Fermi", la commissione Lavori pubblici incontra l'assessore Marchese
Oggi la quinta commissione Cultura e Pubblica istruzione presieduta dal consigliere Giovanni D'Angelo ha incontrato l'assessore all'Istruzione dell'Ente Nicoletta Marchese sul tema dell'emergenza dell'istituto Ipia "Fermi" di Agrigento. L'incontro di questa mattina, a cui hanno partecipato i componenti della commissione Roberto Gallo, Giuseppe Picone e Salvatore Montaperto, ha messo a fuoco la problematica della mancanza di 18 aule che, per diversi motivi, (bandi di gara non andati a buon fine, etc.) non sono state ancora reperite. Nelle more di un incremento di iscritti all'Ipia e di perdita di iscritti presso altri Istituti, l'assessore Marchese ha comunicato che dopo la conferenza di servizi che si terrà domani 7 settembre ad Agrigento coi Dirigenti scolastici delle scuole di contrada Calcarelle, si costituirà una commissione formata da rappresentanti delle scuole e della Provincia regionale di Agrigento al fine di effettuare delle visite ai locali dei vari istituti.
Il tutto finalizzato al reperimento di un congruo numero di aule per tamponare l'emergenza. Successivamente, si provvederà ad indire una nuova gara d'appalto per tentare di trovare locali più idonei per il normale svolgimento delle lezioni. La quinta Commissione si è spesa ampiamente, sia nel processo di controllo dell'attività dell'Amministrazione provinciale che di proposte e suggerimenti, frutto di ispezioni dell'Istituto Ipia di Agrigento, nonché di diversi incontri con Dirigenti ed Amministratori provinciali. La Commissione è fiduciosa per una soluzione rapida della questione, per evitare altri disagi e, soprattutto, il rischio di devianze e di dispersione scolastica.
Lampedusa: telefonata "chiarificatrice" tra D'Orsi e De Rubeis
Una telefonata chiarificatrice ha messo fine questa mattina alla "diatriba" mediatica tra il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ed il Sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis. Un colloquio telefonico cordiale e sereno basato sul rispetto reciproco sulla stima e sulla fiducia. Al primo punto della discussione la paventata chiusura del Liceo Scientifico "Pirandello" di Lampedusa. Il Sindaco De Rubeis ha comunicato di essersi recato personalmente nella struttura per verificare, insieme ai tecnici Comunali ed al responsabile della protezione civile della Provincia, la reale pericolosità dell'edificio: "L' immobile - ha detto il Sindaco - dopo l'intervento di scrostamento dell'intonaco è sicuro ed agibile. Il Comune, per una maggiore sicurezza, ha delimitato l'area e verrà consentito l'ingresso degli alunni da un accesso secondario. All'interno, l'edificio si presenta assolutamente solido e forte; si provvederà ad una semplice tinteggiatura delle pareti". Infine il Sindaco ha assicurato, con l' apertura del nuovo anno scolastico, il normale utilizzo dell' Istituto scolastico.
"Con il Sindaco De Rubeis - ha detto D'Orsi - abbiamo voluto, questa mattina, sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo l'impegno che questa amministrazione ha profuso , fin dal suo insediamento, per l'isola di Lampedusa. A fine mese - anticipa - ci incontreremo qui ad Agrigento per mettere a fuoco i reali problemi dell'isola ed intraprendere, compatibilmente con le risorse economiche dell'Ente, una forte azione comune volta al rilancio delle Pelagie. Al telefono mi ha sottolineato che non si lascerà strumentalizzare da nessuno, criticando fortemente chi ha voluto stigmatizzare la frase estemporanea "D'Orsi non è gradito a Lampedusa". Al contrario - conclude - ho ricevuto, dallo stesso, il benaccetto invito per recarmi sull'Isola e , probabilmente, con l'apertura delle scuole mi recherò a Lampedusa per constatare, direttamente, il regolare avvio dell'anno scolastico".
Rifiuti speciali, Gallo (La Destra): "La Provincia coordini risanamento ambientale"
Il consigliere provinciale de La Destra Roberto Gallo ha presentato una interrogazione sul problema delle migliaia di discariche abusive con presenza di rifiuti speciali pericolosi per l'ambiente e la salute umana , che insistono nell'intero territorio provinciale. Gallo si fa portavoce, rivolgendosi all'Ente Provincia della necessità di un progetto di risanamento ambientale per i rifiuti speciali pericolosi (eternit).
"La beffa - dichiara Gallo - è dovuta alla risposta affermativa dell'amministrazione D'Orsi su una precedente interrogazione sullo stesso argomento, ebbene nulla di concreto si è fatto. Solo chiacchiere, solo declamazioni. Per cui rammentando che la Provincia , per legge deve farsi carico di alcune competenze sulla tutela dell'ambiente, sollecito D'Orsi ed il suo assessore a mettersi a lavorare per fare qualcosa di utile per la Comunita' Agrigentina , sempre piu' ultima , sempre piu' abbandonata dalla malapolitica. Aggiungo - conclude Gallo - che la presenza della Polizia provinciale per quanto lodevole per l'impegno per il controllo e la repressione dei reati ambientali, è risibile perche' quando va bene si fermano a poche decine di controlli e di denunce , per via dello scarsissimo organico di cui dispone . E' necessario avviare una collaborazione con ASP e Comuni con un progetto unitario , che attinga a risorse regionali, nazionali ed europee , dove la Provincia si faccia da coordinamento."
IPIA Fermi di Agrigento. La Vª Commissione incontra l'assessore Marchese
Oggi la Vª Commissione Cultura e Pubblica Istruzione della Provincia regionale di Agrigento presieduta dal consigliere Giovanni D'Angelo ha incontrato l'assessore all'Istruzione dell'Ente prof.ssa Nicoletta Marchese sul tema dell'emergenza dell'istituto IPIA "Fermi" di Agrigento. L incontro di questa mattina, a cui hanno partecipato i componenti della Commissione Roberto Gallo, Giuseppe Picone e Salvatore Montaperto, ha messo a fuoco la problematica della mancanza di 18 aule che, per diversi motivi, (bandi di gara non andati a buon fine, etc.) non sono state ancora reperite. Nelle more di un incremento di iscritti all' IPIA e di perdita di iscritti presso altri Istituti, l'assessore Marchese ha comunicato che dopo la conferenza di servizi che si terrà domani 7 settembre ad Agrigento coi Dirigenti scolastici delle scuole di C.da Calcarelle, si costituirà una commissione formata da rappresentanti delle scuole e della Provincia Regionale di Agrigento al fine di effettuare delle visite ai locali dei vari Istituti.
Il tutto finalizzato al reperimento di un congruo numero di aule per tamponare l'emergenza. Successivamente, si provvederà ad indire una nuova gara d'appalto per tentare di trovare locali più idonei per il normale svolgimento delle lezioni.
La V ª Commissione si è spesa ampiamente, sia nel processo di controllo dell'attività dell'Amministrazione provinciale che di proposte e suggerimenti, frutto di ispezioni dell'Istituto IPIA di Agrigento, nonché di diversi incontri con Dirigenti ed Amministratori provinciali. La Commissione è fiduciosa per una soluzione rapida della questione, per evitare altri disagi e , soprattutto, il rischio di devianze e di dispersione scolastica.
Roberto Gallo (La Destra) - Inquinamento ambientale: necessario un forte intervento della Provincia
Ho provveduto stamane - dichiara Roberto Gallo Cons. Provinciale de La Destra - a presentare una interrogazione sul problema delle migliaia di discariche abusive con presenza di rifiuti speciali pericolosi per l'ambiente e la salute umana , che insistono nell'intero territorio provinciale . La beffa è dovuta alla risposta affermativa dell'amministrazione D'Orsi su una precedente interrogazione sullo stesso argomento, ebbene nulla di concreto si è fatto. Solo chiacchiere, solo declamazioni! Per cui rammentando che la Provincia , per legge deve farsi carico di alcune competenze sulla tutela dell'ambiente, sollecito D'Orsi ed il suo assessore (non ricordo chi sia , ne cambia uno ogni 4 mesi!!!) a mettersi a lavorare per fare qualcosa di utile per la Comunita' Agrigentina , sempre piu' ultima , sempre piu' abbandonata dalla malapolitica .
Aggiungo - conclude Gallo - che la presenza della Polizia provinciale , per quanto lodevole per l'impegno per il controllo e la repressione dei reati ambientali , è risibile perche' quando va bene si fermano a poche decine di controlli e di denuncie , per via dello scarsissimo organico di cui dispone E' necessario avviare una collaborazione con ASP e Comuni con un progetto unitario , che attinga a risorse regionali, nazionali ed europee , dove la Provincia si faccia da coordinamento .
Questo sarebbe l'impegno concreto e non le chiacchiere !
Arnone-Manganella-D'Angelo costituiscono comitato referendario per abrogare la legge elettorale
Il Sindaco di Favara Manganella, il Vicesindaco di Licata Arnone e il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo costituiscono un Comitato Referendario per abrogare l'attuale legge elettorale per le politiche e il sistema delle liste bloccate, che hanno sicuramente compresso la libertà di voto degli elettori, rendendo il Parlamento una casta di nominati e non di eletti. In sostanza si vuole abolire un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze. Significa che l'elettore non sceglie deputati e senatori, ma vota un simbolo, accettando la lista di candidati ad esso collegata, anche se alcuni di quei candidati non sono di suo gradimento. Cosa invece si vuole ottenere attraverso lo strumento del referendum? L'abolizione porterà alla reviviscenza del sistema elettorale precedente, creato con le leggi 276 e 277 del 1993, comunemente denominato Mattarellum dall'ideatore Sergio Mattarella. Tale sistema prevede che i parlamentari siano eletti :
- per il 75% in collegi uninominali (aree circoscritte in cui viene eletto 1 solo parlamentare fra più candidati);
- il 25% con sistema proporzionale.
Il vantaggio è evidente, il cittadino potrà votare per un candidato di suo gradimento e non votare per un simbolo perciò si punta ad eleggere in un collegio di circa 150 mila elettori il candidato più gradito e che abbia più appeal con il territorio. A breve saranno date tutte le indicazioni dove si potrà andare a firmare nei comuni e ricordiamo che c'è tempo fino al 25 settembre per dare democraticamente risposta a un sistema dei partiti chiuso e autoconservativo, concludono i tre esponenti politici.
IPIA Fermi di Agrigento. La Vª Commissione incontra l'assessore Marchese
Agrigento - Oggi la Vª Commissione Cultura e Pubblica Istruzione presieduta dal consigliere Giovanni D'Angelo ha incontrato l'assessore all'Istruzione dell'Ente prof.ssa Nicoletta Marchese sul tema dell'emergenza dell'istituto IPIA "Fermi" di Agrigento. L incontro di questa mattina, a cui hanno partecipato i componenti della Commissione Roberto Gallo, Giuseppe Picone e Salvatore Montaperto, ha messo a fuoco la problematica della mancanza di 18 aule che, per diversi motivi, (bandi di gara non andati a buon fine, etc.) non sono state ancora reperite. Nelle more di un incremento di iscritti all' IPIA e di perdita di iscritti presso altri Istituti, l'assessore Marchese ha comunicato che dopo la conferenza di servizi che si terrà domani 7 settembre ad Agrigento coi Dirigenti scolastici delle scuole di C.da Calcarelle, si costituirà una commissione formata da rappresentanti delle scuole e della Provincia Regionale di Agrigento al fine di effettuare delle visite ai locali dei vari Istituti. Il tutto finalizzato al reperimento di un congruo numero di aule per tamponare l'emergenza. Successivamente, si provvederà ad indire una nuova gara d'appalto per tentare di trovare locali più idonei per il normale svolgimento delle lezioni.
La V ª Commissione si è spesa ampiamente, sia nel processo di controllo dell'attività dell'Amministrazione provinciale che di proposte e suggerimenti, frutto di ispezioni dell'Istituto IPIA di Agrigento, nonché di diversi incontri con Dirigenti ed Amministratori provinciali. La Commissione è fiduciosa per una soluzione rapida della questione, per evitare altri disagi e , soprattutto, il rischio di devianze e di dispersione scolastica.
Discariche abusive: Gallo interroga
Il consigliere provinciale della Destra, Roberto Gallo, ha presentato oggi un'interrogazione al presidente della Provincia sul problema delle discariche abusive con presenza di rifiuti speciali pericolosi per l'ambiente e la salute umana, che insistono nell'intero territorio provinciale . "La beffa - scrive Gallo - è dovuta alla risposta affermativa dell'amministrazione D'Orsi ad una precedente interrogazione sullo stesso argomento: ebbene nulla di concreto si è fatto. Per cui rammentando che la Provincia, per legge, deve farsi carico di alcune competenze sulla tutela dell'ambiente, sollecito D'Orsi ed il suo assessore a mettersi a lavorare per fare qualcosa di utile per la comunità agrigentina, sempre più ultima, sempre più abbandonata dalla malapolitica. Aggiungo che la presenza della Polizia provinciale, per quanto lodevole per l'impegno per il controllo e la repressione dei reati ambientali, è risibile perché quando va bene si fermano a poche decine di controlli e di denunce, per via dello scarsissimo organico di cui dispone. E' necessario avviare una collaborazione con Asp e Comuni con un progetto unitario, che attinga a risorse regionali, nazionali ed europee, dove la Provincia si faccia da coordinamento. Questo sarebbe l'impegno concreto e non le chiacchiere".