GIORNALE DI SICILIA
E' stato presentato il «Fabaria Rally»
Gli iscritti alla corsa sono cinquanta
FAVARA.
Presentata ieri mattina nelle sale del Castello Chiara- montano la 20A edizione del "Fabaria Rally" a cui è abbinato il 25 "RalIy dei Templi".
La competizione automobilista che quest'anno ha perduto la validità per il Trofeo Rally Asfalto, quale penalità per il mancato svolgimento della scorsa edizione, resta comunque un evento di notevole importanza nel panorama delle corse siciliane io quanto rappresenta la settima prova dello Challenge Rally Nazionali per l'ottava zona.
Gli iscritti sono 50 e tra questi la coppia Alfonso Di Benedetto e Totò Riolo a bordo della Peugeot 207 Super 2000. Una presenza che rappresenta un ponte tra il passato e il futuro della gara agrigentina avendo il pilota canicattinese vinto due edizioni e addirittura sei il suo occasionale navigatore.
Non c'è dubbio che Di Benedetto e Riolo partiranno favoriti, ma dovranno guardarsi da altri agguerriti piloti come Centinaro-Avenia su un'altra Peugeot S2000, Morreale e D'Angelo a bordo delle Renault Clio S1600. A completare le prime dieci posizioni dell'elenco ci saranno la Mitsubishi di Giuseppe Milioti, la Subaru di Tirrito e poi le temibili Renault Clio R3 dell'alcamese Pierluigi Trupiano e dei locali Nucci, Mirabile e Rizzo.
Il "Fabaria Rally" organizzato con il sostegno di Provincia Regionale, dell'assessorato Turismo della Regione e dei Comuni di Favara e Agrigento scatterà domani sera (ore 19) da piazza don Giustino a Favara mentre l'arrivo è atteso per domenica aVillaggio Mosè. Subito dopo il via si disputerà la prova spettacolo ai kartodromo di contrada "Concordia".
Domenica le prove speciali di Cozzo Disi, Sant'Elisabetta e Cianciana, la più lunga coni suoi 13,66 chilometri.
U.R
«Province, la Sicilia avrà una sua legge»
«Per la Regione siciliana, il disegno di legge costituzionale che prevede la soppressione delle Province è superfluo, perché ancora una volta lo Statuto siciliano è antesignano delle linee evolutive dell'assetto amministrativo dello Stato. Già 64 anni fa ipotizzava un modello di organizzazione dell'ente intermedio, qual è quello dei liberi consorzi di Comuni». Così l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, a poche ore dal via libera del Consiglio dei ministri del disegno di legge costituzionale che prevede il trasferimento alle Regioni delle materie che oggi sono di competenza delle Province e la sostituzione dei vecchi enti con delle nuove entità sovracomunali definite Città metropolitane. Ancora prima quindi che il ddl costituzionale diventi legge, la Regione siciliana procederà alla preparazione del ddl della giunta regionale che prevede la cancellazione di tutte le Province e la creazione di liberi consorzi di Comuni, di cui si parla nell'articolo 15 dello Statuto e a cui delegare funzioni amministrative e probabilmente anche personale. Ma in questo caso, serve una legge dell' Ars. La Regione affiderà ai liberi Consorzi competenze, risorse e personale, che in gran parte dovrebbe essere quello che attualmente lavora nei nove enti intermedi.
I consorzi saranno enti sovra comunali che sostituiranno le Province. A governarli sarà un sindaco di uno dei Comuni che vi aderiscono. «La creazione dei liberi consorzi avrà l'effetto di rendere i servizi per i cittadini più efficienti e meno costosi», conclude Armao. Anche per l'assessore alle Autonomie Locali, Caterina Chinnici, l'obiettivo è »produrre efficienza nei servizi e seguire il criterio di economicità». (GvA)
Provincia, rinvio per il Consiglio sulle isole Pelagie
n Slitta la riunione straordinaria del Consiglio provinciale si Lampedusa. Ieri mattina si è riunitala commissione dei capigruppo alla Provincia, convocata dal presidente Raimondo Buscemi appunto per stabilire la data della seduta. Ma non è stato poibi1e mettersi in contatto con il sindaco della più grande delle Pelagie, Dino De Rubeis. «Ci hanno detto, in maniera informale - ha spiegato Buscemi - che il sindaco di Lampedusa era stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Quindi per il momento la seduta è soltanto rinviata». Intanto si torna sulla bocciatura del Consuntivo 2010. Pareri contrastanti tra maggioranza ed opposizione. Roberto Callo (Destra) ha lamentato il ritardo con cui la proposta sul rendiconto è stata trasferita all'esame del Consiglio, invitando l'amministrazione ad essere in futuro più sollecita ed evitare così la diffida da parte
della Regione, che ha già nominato un commissario ad acta per l'approvazione del rendiconto. Ivan Paci (Pdl) ha evidenziato come la Giunta D'Orsi navighi a vista, «regna l'improvvisazione e anche stavolta non v'è traccia dell' Assessore al Bilancio». Per Matteo Ruvolo (Patto) «il dialogo tra ammini trazione e Consiglio è fondamentale. Siamo spiazzati, ci aspettavamo notizie su come si intenda spendere l'avanzo di amministrazione». Pellegrino Quartararo (Mpa) ha evidenziato come in fondo il rendiconto sia lo specchio dell'attività amministrativa del 2010. «Per coerenza - ha detto - dovrebbe essere votato favorevolmente da tutti i consiglieri, soprattutto da coloro che allora erano in maggioranza e hanno presentato emendamenti approvati dallo stesso Consiglio». Intanto il Consiglio si riunirà il 13 settembre alle 18.(PAPI)
Romano al «Pizza fest». Il ministro fra gli ospiti
Doveva arrivare per l'inaugurazione del "Ribererella days", ma impegni istituzionali lo hanno allora trattenuto. Stavolta, per l'inaugurazione del secondo "Pizza fest", che sarà presentato martedì in Provincia, è stata annunciata la partecipazione, tra gli ospiti della manifestazione gastro-turistica che si celebrerà dal 15 al 18 settembre a Seccagrande. Si tratta del ministro delle politiche agricole Saverio Romano, tra i fondatori con
l'onorevole Peppe Ruvolo del Pid. L'esponente del governo nazionale, che per l'occasione ha erogato un finanziamento di circa 28 mila euro, visiterà i vari stands che saranno allestiti per l'occasione nel lungomare "Gagarin". Intanto la macchina organizzativa della manifestazione continua a lavorare per assicurare un'adeguata riuscita., Nei prossimi giorni sarà rimontato il palco sulla spiaggia di Secca- grande, smontato dal momento che è scaduta a fine agosto l'autorizzazione temporaneamente concessa dalla Capitaneria di porto di Porto Empedocle. Sul palco è stato confermato che salirà anche la cantante Anna Tatangelo, ospite del "Pizza fest" che prevede anche l'arrivo del duo comico "Toty & Totino", di Salvo La rosa e del cantante Valerio Scanu. Confermata l'isola pedonale" totale per gli ultimi due giorni di festa. Per consentire gli spostamenti con bus locali il sindaco Pace ha chiesto alla ditta Car che disimpegna il servizio di allungarlo, a differenza di quanto fatto nelle precedenti stagioni estive, anche per il mese di settembre. (TC)
L'UPI. Misura demagogica. I sindaci proclamo una giornata di «sciopero»
Ora Province e Comuni annunciano battaglia
ROMA
Nell'anno delle celebrazioni dei 150 dell'Unità d'Italia, dopo mesi di dibattito, ieri, le Province cominciano a scomparire. Abolite da un ddl costituzionale che alloro posto "promuove" le Città metropolitane - già inserite nella Costituzione ma finora rimaste sulla carta - e che prevede anche l'istituzione di «forme associative tra i Comuni», che verranno decise dalle Regioni. Il provvedimento approvato ieri mattina dal Consiglio dei ministri ha affossato le ultime speranze degli amministratori provinciali, i quali tuttavia non si sono affatto dati per vinti. «Questo provvedimento è demagogico, porterà il Paese al caos e farà lievitare le spese», preconizza il presidente dell'Upi, l'Unione delle Province d'italia, Giuseppe Castiglione, Pdl, presidente della Provincia di Catania. «Ora faremo una battaglia nel Paese e nel Parlamento, siamo convinti che qui troveremo ascolto». E annuncia una mobilitazione dei presidenti e dei consiglieri provinciali già per giovedì prossimo, 15 settembre. Giornata che si preannuncia "infuocata": i sindaci, riuniti ieri nel comitato direttivo dell'Anci, hanno indetto, sempre per giovedì - come ha riferito il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - il primo "sciopero dei sindaci". In pratica, tutti i municipi d'Italia riuniranno i propri organi per protestare contro gli effetti della manovra del governo e i sindaci, contestualmente, restituiranno simbolicamente ai prefetti le proprie deleghe sulle funzioni di anagrafe. Alla mobilitazione, alla quale hanno aderito anche la Conferenza delle Regioni e l'Upi, si uniranno una serie di altre iniziative, tra le quali il ricorso alla Corte costituzionale contro gli articoli 4 e 16 della manovra.
Province e pareggio di bilancio: primo sì alla riforma costituzionale
Tremonti: non una misura contabile ma un principio ad altissima intensità politica e civile
Manuela Tulli
ROMA
Il pacchetto sulla manovra ha fatto ieri altri due passi in vanti: il principio del pareggio di bilancio sarà introdotto nella Costituzione e saranno abolite le Province. Il Consiglia dei ministri ha dato il via libera ai due disegni di legge costituzionale sui quali era stato deciso, a inizio settimana, di dare un colpo d'acceleratore proprio per rafforzare la manovra e placare le incertezze dei mercati rispetto alla situazione italiana. Adesso occorrono due voti in Senato e due alla Camera per il varo definitivo. Quello di ieri è stato quindi il primo di cinque sì.
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha subito sottolineato il valore dell'ok del Consiglio dei Ministri: »Non sarà solo un criterio contabile ma un principio ad altissima intensità politica e civile». La novità scatterà dal 2014, riguarderà anche gli enti locali e sarà derogabile solo in presenza di «eventi eccezionali».
Dopo un dibattito non facile, anche all'interno della stessa maggioranza, e dopo Io stralcio della norma in manovra sulle Province con meno di 300.000 abitanti, al via l'abolizione delle Province. Alloro posto le Regioni dovranno istituire «forme associati ve fra i Comuni». Una sorta di super-Comuni o, come le chiama il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, «province regionali», cui dovranno andare tutte o alcune delle funzioni che oggi spettano alle Province. Dopo il via libera del ddl costituzionale da parte del Parlamento, che si dovrà esprimere chiaramente con la maggioranza dei due terzi, la parola »Province» sarà cancellata dalla Carta.
Sull'altro fronte, quello dell'arrivo nella Costituzione del principio del pareggio, Tremonti ha tenuto a sottolineare che »una discussione costruttiva e rapida in Parlamento è nell'interesse del
Paese». «Il testo del governo, allineato allo standard europeo, troverà in Parlamento - ha aggiunto il ministro - altri importanti testi di riforma». Il principio di "pareggio di bilancia" sarà introdotto nella prima parte della Costituzione, ovvero quella che concerne i Diritti e Doveri dei cittadini. Solo «eventi eccezionali» potranno consentire il mancato rispetto del pareggio ma questo dovrà essere stabilito «con voto espresso a maggioranza assoluta» dei componenti delle Camere. Il testo prevede poi che «il bilancio dello Stato rispetta l'equilibrio delle entrate e delle spese. Non è consentito ricorrere all'indebitamento, se non nelle fasi avverse del ciclo economico nei limiti degli effetti da esso determinati, o per uno stato di necessità che non può essere sostenuto con le ordinarie decisioni di bilanci». Il rispetto dell'equilibrio di in- lancio sarà un vincolo anche per «i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni» che dovranno tenerne conto anche nell'ambito della loro autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
L'INTERVSTA: NELLO MUSUMECI, ESPONENTE DE LA DESTRA E SOTTOSEGRETARIO AL LAVORO: SERVE UN DISCORSO CHIARO
«INUTILE SOPPRIMERE LE PROVINCE»
Gerardo Marrone
TAORMINA
La Destra torna a Taormina per la seconda festa di partito, una "tre giorni" di assemblee e dibattiti che si concluderà domani. Evidentemente, Francesco Storace e gli altri associano bei ricordi alla loro "ultima volta" nella Perla dello Ionio. Qui, d'altronde, lo scorso anno Silvio Berlusconi aprì le porte del suo governo alla formazione politica dell'ex presidente della Regione Lazio, nominando quindi in aprile sottosegretario al Lavoro Nello Musumeci. Ex presidente della Provincia di Catania, Musumeci è componente di un esecutivo che ha appena varato il disegno di legge per la cancellazione di questi enti dalla Costituzione.
«Vedo male la soppressione delle Province. E la vedo inutile -commenta Nello Musumeci - Specialmente in Sicilia, per combattere la polverizzazione dei Comuni e l'eccessivo centralismo della Regione quelli restano gli enti intermedi per eccellenza. Nelle prossime settimane serve su questo punto un discorso chiaro, perchè la soluzione non si riveli peggiore del male".
La "manovra di Ferragosto"è in dirittura d'arrivo. Pare, però, che piaccia a pochi.
«In queste condizioni interne e internazionali, l'unica possibile per uscire da almeno un trentennio di politiche economiche e finanziarie che sono state dissennate, sbagliate. Il fatto che l'Europa con la Banca centrale e gli altri organismi di controllo abbia apprezzato la manovra e i saldi finali, ciò è la più autorevole conferma di come le polemiche in questo estenuante dibattito siano spesso state sterili e ingiustificate. Dall' opposizione ci aspettavamo comportamenti responsabili e costruttivi. Invece, no".
Proprio le opposizioni hanno criticato la mancanza di incentivi allo sviluppo, di misure anticrisi e per l'occupazione in questo pacchetto di provvedimenti. Solo propaganda?
«C'è una stagione per riassettare il bilancio e la stiamo vivendo, un'altra per puntare alle riforme strutturali. Alcune, però, le stiamo già vivendo e puntano a rendere più snello, agile, flessibile il mercato del lavoro".
L'articolo 8 del decreto legge, insomma, non è così brutto come viene dipinto, tra gli altri, dalla Cgil?
«Non credo che, solo per fare un esempio, Cisl e Uil potessero approvare un provvedimento che non fosse a tutela e a garanzia dei lavoratori. La flessibilità decentrata risponde meglio alle esigenze delle aziende e del territorio, ma la salvaguardia del lavoratore è fatta salva sotto ogni profilo».
Gianni Alemanno, ex di An come lei, ha appena chiesto al segretario del Pdl Angelino Alfano (atteso stasera a Taormina) la verifica dei rapporti con la Lega nord. Convivenza difficile?
«In queste condizioni, l'alleanza con la Lega è una necessità più che una scelta. Se l'Italia avesse avuto una forza di destra così come l'ha conosciuta negli ultimi sessant'anni, il potere di contrattazione della Lega verso il Pdl e il governo sarebbe stato molto ridimensionato. Purtroppo Gianfranco Fini ha voluto che la destra sparisse e l'atteggiamento della Lega ha, quindi, assunto caratteri di spregiudicatezza che vanno neutralizzati». (GEM)
LA SICILIA
AMMINISTRATIVE
C'è sempre più confusione all'interno del Fli
Appare ancora tutto fermo all'interno di Futuro e Libertà, ancora alla ricerca probabilmente di un
assetto definitivo e dove in realtà sembra trasparire una situazione di confusione. Qualcuno dice che
Luigi Gentile sta ultimando il lavoro di riorganizzazione del partito, dopo la partenza di Pippo Scalia, e che la prossima settimana si dovrebbe sapere qualcosa di più circa il futuro del
movimento politico che fa capo al presidente della Camera Gianfranco tini. Tuttavia anche nelle scorse settimane si era parlato di scadenze immediate (sempre "la prossima settimana,), ma fino ad ora si é visto e sentito ben poco. Anzi, quello che é emerso non induce a pensare ad uno stato di cose tranquillo. Nei giorni scorsi il coordinatore cittadino Gerlando Gibilaro ha lasciato polemicamente il partito, dicendosi deluso rispetto alle aspettative che nutriva quando vi ha aderito, e lo ha fatto con una lettera polemica ai 'cognati d'italia", indicando in tal modo Fini e Tulliani, oltre che Gentile e Scalia. Al Consiglio provinciale non é rimasto più alcun consigliere: malgrado sembrava imminente un ingresso di in giunta con un assessore, ma ancora non se n'é fatto nulla. Al consiglio comunale di Agrigento Burgio sembra avere seguito Scalia, Giuseppe Micciché non ha preso una posizione ufficiale ma afferma di essere "spiritualmente indipendente: aspetta di conoscere i programmi di Pii e degli altri partiti per prendere una decisione. Unico punto fermo per Gentile sarebbe Maria Pia Vita. Non parliamo di candidature: non si sa ancora se Pii correrà da solo oso aderirà al cartello regionale con un'unica candidatura.
Intanto l'imprenditore Salvatore Moncada rompe il silenzio degli ultimi giorni ed interviene dopo essere stato tirato per la giacca da più parti sulla prossima campagna elettorale per il rinnovo dell'amministrazione comunale. «Non sono schierato né con Alfano
né con Arnone né con altri. né con Arnone né con altri. Rispetto tutti ma io sono padrone di me stesso». «Se deciderò di candidarmi - ha aggiunto - lo farò per mia libera scelta, senza condizionamenti né logiche precostituite di partiti . La mia scelta non avrà valore politico».
Moncada ha anche annunciato che la presentazione della sua Fondazione per aiutare i giovani ad attuare progetti imprenditoriali avverrà sabato 17 settembre. probabilmente in una sala cinematografiche cittadina.
In casa Pd c'é da registrare che da alcuni giorni il vicepresidente del Consiglio Salvatore Lauricella emette comunicati congiunti con Nello Hamel di Italia dei Valori. Segno di una possibile alleanza? «E' un dialogo personale che abbiamo - spiega Lauricella - in fondo, visti i problemi che attualmente ha Angela Galvano, io e Nello siamo gli unici rappresentanti del centro sinistra rimasti in Consiglio. In questo modo lanciamo sia all'interno del Pd che all'esterno un segnale di unità». Sulle candidature in casa Pd nessuna novità: se il partito correrà da solo lo farà con Piero Luparello,
altrimenti il candidato si dovrà concordare con il 'cartello' regionale.
Intanto prove di 'intesa fra il Patto per il Territorio e il Pdl. Il segretario Giovanni Barbera ha lanciato messaggi positivi al Patto che oggi attraverso l'ex Pietro Macedonio sono stati accolti positivamente.
Probabilmente nei prossimi giorni si proverà anche a trovare qualche convergenza politico elettorale.
SALVATORE FUCÀ
Molte scuole invase dalle erbacce a pochi giorni dalla riapertura
Le opere di descespugliamento delle scuole sono iniziate ad agosto, ma nonostante ciò alcuni istituti scolastici presentano erbacce e sterpaglie a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico. Una delle scuole in cui si avverte un certo senso di degrado è, per esempio, l'ipia "Fermi". Le squadre addette a tali lavori hanno iniziato circa un mese fa e hanno terminato le azioni in alcuni istituti. L'assessore comunale al verde pubblico, Rosalda Passarello dai noi contatta, ci ha riferito che il programma degli interventi è ancora in corso e prima dell'avvio delle lezioni saranno attivati dei nuovi provvedimenti: azioni di pulizia che interesseranno la zona di c/da Calcarelle. Le operazioni, previste per la prossima settimana, partiranno dall'università agrigentina per poi procedere con le altre scuole. A giugno erano già state effettuate delle azioni di decespugliamento "..la zona di c/da era stata tutta ripulita, quest'anno l'erba è cresciuta continuamente e in modo più rigoglioso, forse a causa dell'umidità".
"Ogni anno - ha spiegato l'assessore - tali interventi sono previsti per il mese di settembre. Attualmente le squadre del comune stanno ultimando il servizio su via dei Fiumi, subito dopo si passerà alla zona di contrada Calcarelle, dove sono collocate diversi istituti scolastici e il polo universitario. Si lavorerà per tutto il mese".
Perché i lavori, presso le scuole, non sono stati avviati con maggiore dinamismo? "... semplicemente perché vi sono state delle urgenze: occuparsi delle zone su cui ancora non si era agito, come Monserrato e Villaseta. Inoltre, mesi fa, ho chiesto all'Ato di continuare il decespugliamento nelle vie di Cannatello con il meccanizzato, ma sono ancora in attesa del preventivo. Se si partiva con il meccanizzato, i 6- 7 operai addetti al decespugliamento avrebbero potuto svolgere le proprie mansioni in modo più veloce
C.M.
UNA SCUOLA CHE FUNZIONA C'E'
FAVARA. A rompere il ghiaccio con le lezioni è stato l'alberghiero "Gaspare Ambrosiani"
Futuri chef direttori di sala, di ricevimento, cuochi e responsabili di reception hanno iniziato il nuovo percorso di studio che li proietterà nel mondo del lavoro e nel campo della ristorazione.
Sono i nuovi allievi dell'istituto professionale per i servizi alberghieri Gaspare Ambrosini" diretto dal dirigente scolastico Giuseppe Salamone. Il primo giorno di scuola in via Che Guevara, lo hanno vissuto ieri 250 nuovi alunni. La prima campanella, infatti, è stata riservata agli studenti delle prime classi. I ragazzi, molti dei quali accompagnati dai propri genitori, si sono presentati alle 8.20, in trepidante attesa per l'avvio anticipato del nuovo anno scolastico. Ad accoglierli nella palestra dell'istituto il preside Giuseppe Salamone che ha voluto rivolgere loro un saluto di benvenuto e presentare l'offerta formativa della scuola. Il preside nel suo intervento ha spronato i nuovi iscritti a partecipare assiduamente e attivamente alle attività didattiche e utilizzare le varie opportunità che la scuola mette in atto a favore dei propri allievi.
eSono importantissimi - ha detto il preside - i corsi di lingua straniera in Italia e all'estero, di informatica, di giornalismo, di atte, musica, danza e canto, di attività sportiva, di approfondimento disciplinare, di alternanza scuola lavoro, di partecipazione arco- corsi, di conoscenza del territorio e dell'ambiente. Successivamente ha chiamato una a una le classi per affidarle ai docenti per la visita delle aule, dei laboratori d'informatica e linguistici, della palestra, della biblioteca, delle cucine e delle sale bar, dei laboratori di ricevimento, in sostanza di tutto ciò di cui la scuola è dotata e offre ai propri alunni per interessarli, coinvolgerli e metterli nelle condizioni di ben profittare. La prima giornata di approccio alla nuova realtà scolastica si è conclusa alle 11. Questa mattina il ritorno a scuola è previsto per le 2 e 3, mentre domani per tutti, compresi 4 e 5. Nell'anno in cui entra in vigore la riforma Gelmini, che comporterà la riduzione delle ore settimanali di lezione, la rimodulazione degli insegnamenti, le relazioni più strette con le aziende del territorio per l'alternanza scuola/lavoro e la maggiore responsabilità del corpo docente e degli enti locali nella proposta dell'offerta formativa, l'alberghiero è stato il primo istituto a Favara ad avviare il nuovo anno scolastico.
Lunedì toccherà al vicino Professionale "Marconi" e giorno 15 al Liceo Martin Luther King. Questo per gli istituti superi. Nelle elementari invece lunedì sarà la volta del 1 Circolo didattico "Bersagliere Urso", giorno 13 dell'istituto comprensivo "Vitaliano Brancati", giorno 15 al 3 Circolo "Luigi Pirandello Gaetano Gustino" e via viale altre.
TOTÒ ARANCIO
Agrigentoweb
La provincia di Agrigento aderisce all'"Unione"
La Provincia di Agrigento aderisce all'Unione delle Province D'Italia. La quota associativa che per l'anno 2011 l'Ente Provincia paga per tale adesione ammonta a 20.841,11 euro. Con determina n. 2111 del 02/09/2011 la Provincia regionale di Agrigento nei giorni scorsi ha dato il via libera al pagamento di tale somma.
infoagrigento
Arnone (PD): "Incondizionata solidarietà a Pietro Fattori"
Giuseppe Arnone, consigliere comunale del P.D. di Agrigento, nel manifestare piena e incondizionata solidarietà al giornalista Pietro Fattori e al sito informativo infoagrigento.it, avendo anche avuto modo di leggere gli articoli "incriminati", ha affermato: "Gli articoli del giornalista Fattori e del sito infoagrigento.it sono, da sempre, improntati al più sano spirito di critica politica e inchiesta giornalistica: ciascun lettore del sito, in ogni momento, può rilevare tale essenziale aspetto. E' per tale ragione che, avendo appreso delle dichiarazioni, campate sul nulla, circa asserite diffamazioni poste in essere con tali articoli, offro al giornalista Fattori e al sito infoagrigento.it, anche la piena disponibilità, a titolo gratuito, alla difesa. Mi auguro, comunque, di non assistere ad alcuna insensata azione giudiziaria nei confronti di chi pratica il giornalismo con amore, dedizione, passione e competenza, nell'esclusivo interesse dei lettori e della necessità democratica a una corretta informazione."
La nota inoltre afferma: "Caro Fattori, nella remota ipotesi in cui sarai querelato per i tuoi recenti articoli, sono pronto a difenderti, a titolo gratuito. E' assolutamente indecoroso minacciare querela a chi si muove, come Te, nel demarcato alveo della critica politica."
Agrigentooggi
Querela di Buscemi: "non è seria" Fattori non si tocca!
La querela che il presidente del Consiglio Provinciale annuncia contro il collega Pietro Fattori, va vista come la lettera semiseria di Crisostomo che prendendo le mosse dallo Sturm Und Drang - il Romanticismo tedesco, ha dato poi il via a quello italiano.
La querela, però, non è semiseria è assolutamente priva di serietà, in maniera totale.
Questo, purtroppo, mi porta a rimarcare note dolenti sullo "sparpagliamento" in cui ha vissuto finora il giornalismo agrigentino che da questa vicenda deve prendere le mosse per capire che la "colleganza" tra colleghi è la nostra vera forza.
Se ci fosse un sindacato vero ed efficiente, non con sindacalisti che esprimono solidarietà a sprazzi, non staremmo qui a leccarci le ferite, ma siccome l'Assostampa è pressocchè inesistente, siccome qualche giornalista "di grido" pontifica e si svende a qualche manager azzoppato, danneggiando qualche altro collega, senza che nessuno intervenga, è necessario, certamente, iniziare a creare un percorso di arroccamento della categoria costruito attorno a chi si sente "libero e leale" verso la comunità che informiamo e verso i colleghi che lavorano.
Fattori non si tocca! Come non si tocca alcun altro collega, iscritto o meno all'Ordine dei Giornalisti, Organismo previsto per legge ma che risulta latitante rispetto alla tutela che non garantisce agli iscritti di cui si usurpa, talvolta, illegittimamente, il ruolo.
Fattori non si tocca! Come non si tocca alcun altro collega, ma a patto che, finalmente, si faccia quadrato, non solo episodicamente o quando accadono vicende come quella di cui parliamo, ma costituendoci in un organismo, da noi rappresentato, senza deleghe in bianco a sindacalisti che, da sciacalli, approfittano dei momenti di crisi per svegliarsi e "dare la loro solidarietà a questo o a quell'altro collega.
Fattori non si tocca perché, tutti assieme, sempre, rifuggendo dalle partizioni che servono solo a chi "divide et impera", dovremo essere capaci di far capire a tutti che la categoria dei giornalisti onesti, leali, che riportano la verità dei fatti, come Pietro ha fatto, portatori delle idee politiche, filosofiche, le più differenti, sono, però e comunque, superando ogni antagonismo personale, sempre pronti a tutelarsi vicendevolmente, dimostrando di sapere usare quel "quarto potere" ( Orson Welles, Joseph Cotten, Dorothy Comingore) che se "usato" a tenaglia farà tramare non solo un Presidente del Consiglio Provinciale qualunque, chiaramente alla ricerca di ribalte mediatiche, ma tutto il palazzo.
Rappresaglie e minacce di querele possono solo avvenire perché non teniamo conto che è più dignitoso salvaguardare al professione che "vendersi" al primo peseudopolitico; è più dignitoso fare inchieste piuttosto che rassegnarci a modificare le veline; è più dignitoso unirci, perché è la consapevolezza della nostra divisione, incomprensibile, che è di tutta evidenza, ad indurre alle minacce, alle querele; è la consapevolezza, spesso, della nostra limitatezza culturale che lascia ampi varchi di penetrazione a chi dovrebbe essere respinto, sul nascere dal muro si gomma che dovremmo essere in grado di edificare attorno a noi. Una casta? Si, se serve! Una lobbie? Si, se serve, purchè "gli esterni" comprendano bene, una volta per tutte, che "chi tocca i fili (Fattori) muore"!
Ed allora lancio l'idea, necessaria come il pane, di vederci in una grande assemblea, senza "sindacalisti" di sorta, stilare un "Manifesto", un appello " AI LIBERI E FORTI", (l'appello di Don Sturzo all'Assembla del Partito Popolare nel 1919), per rifondare il "quarto potere" sulla base del rispetto reciproco, della difesa della categoria, da affidare a noi stessi, sullo slogan: "Fattori non si tocca". Aspetto adesioni dai "liberi e forti".
Leonardo Guida
L'altraagrigento
Caso Fattori, Arnone: "disposto a difenderlo gratuitamente" .
.Il consigliere comunale Giuseppe Arnone è intervenuto sul caso Fattori minacciato di querela dal presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi.
"Caro Fattori" ha scritto Arnone in una nota stampa, "nella remota ipotesi in cui sarai querelato per i tuoi recenti articoli, sono pronto a difenderti, a titolo gratuito. E' assolutamente indecoroso minacciare querela a chi si muove, come Te, nel demarcato alveo della critica politica."
Arnone "nel manifestare piena e incondizionata solidarietà al giornalista Pietro Fattori e al sito informativo infoagrigento.it, avendo anche avuto modo di leggere gli articoli "incriminati", ha affermato: "Gli articoli del giornalista Fattori e del sito infoagrigento.it sono, da sempre, improntati al più sano spirito di critica politica e inchiesta giornalistica: ciascun lettore del sito, in ogni momento, può rilevare tale essenziale aspetto.
E' per tale ragione che, avendo appreso delle dichiarazioni, campate sul nulla, circa asserite diffamazioni poste in essere con tali articoli, offro al giornalista Fattori e al sito infoagrigento.it, anche la piena disponibilità, a titolo gratuito, alla difesa. Mi auguro, comunque, di non assistere ad alcuna insensata azione giudiziaria nei confronti di chi pratica il giornalismo con amore, dedizione, passione e competenza, nell'esclusivo interesse dei lettori e della necessità democratica a una corretta informazione."
Addio Province, il Governo le chiude tutte .
Addio alle Province dal 2014. La soppressione di questi enti definiti da molti come "carrozzoni inutili" è stata varata dal Governo attraverso un disegno di legge costituzionale ovviamente anche per le regioni a statuto speciale come la Sicilia.
In sostanza ci sarà un trasferimento di competenze alle Regioni e delle modifiche dell'assetto amministrativo dello Stato: le Province saranno sostituite da entità sovraccomunali chiamate Città Metropolitane.
Il provvedimento è di tre articoli: all'articolo 117 della Carta sarà premesso che "spetta alla legge regionale, adottata previa intesa con il consiglio delle autonomie locali, istituire sull'intero territorio regionale forme associative fra i comuni per l'esercizio delle funzioni di governo di area vasta nonché definirne gli organi, le funzioni e la legislazione elettorale".
Quindi, "in sede di prima applicazione, entro un anno dalla data in entrata in vigore della presente legge costituzionale", le regioni prevedono l'istituzione delle forme associative fra comuni. Poi, alla data di cessazione del mandato amministrativo delle singole province, "le stesse sono soppresse e sono contestualmente istituite le forme associative previste dalle rispettive leggi regionali".
I comuni ricadenti nel territorio delle province soppresse "sono costituiti in unione di comuni" per "lo svolgimento delle funzioni di governo di area vasta già esercitate dalle province.
L'unione di comuni succederà alla provincia in ogni rapporto giuridico, anche di lavoro, esistente alla data di soppressione di ciascuna provincia". Le regioni sopprimono "gli enti, le agenzie e gli organismi che svolgono, alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, funzioni di governo di area vasta".
Queste funzioni spettano, appunto, alle unioni di comuni. Le disposizioni previste non si applicano alle province autonome di Trento e di Bolzano. L'articolato si conclude così: "Dalla attuazione della legge deve derivare in ogni regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici e amministrativi".
Grandangolo
Solidarietà ad InfoAgrigento: querelate anche Grandangolo
Scritto da Franco Castaldo
Ormai il ricorso all'Autorità giudiziaria per bloccare, intimidire giornali e giornalisti è una pratica diffusissima. Segue a ruota quella del favore fatto o della promessa promo-pubblicitaria per rabbonire i più recalcitranti. Tuttavia, anche giornali, tv, radio e siti devono fare un'attenta riflessione e ricondurre tutto nell'alveo dell'attività giornalistica, nobile professione se svolta senza fare il manager in proprio o lo sponsor del potente amico di turno. Sono sicuro che il caso di InfoAgrigento e del collega Fattori riuscirà a far meditare noi giornalisti così come sono sicuro che lo stesso presidente Buscemi da stasera leggerà, diversamente insieme ai consiglieri provinciali, l'articolo di Fattori e sceglierà la strada del confronto dialettico schietto e duro ma non quello giudiziario. Grandangolo, come sempre, anche quando commette errori, è pronto a confrontarsi con chiunque e sostiene, non solo per principio, una causa importante: la libertà di manifestare il pensiero. Nessuna minaccia di querela e nessun contratto possono impedire ad un professionista dell'informazione di recedere nel pubblicare ovvero non pubblicare qualcosa così come non deve trovare seguito l'orrenda persecuzione che viene posta in essere solo perché non viene concessa una prebenda pubblicitaria. Non ci sembra il caso di InfoAgrigento e solidarizziamo in maniera convinta ma non solo a parole. Pubblichiamo di seguito l'articolo che ha fatto infuriare la politica provinciale con tanto di foto e firma. E ci facciamo querelare anche noi.
"Su facebook e in vari forum, si leggono commenti abbastanza feroci contro i consiglieri comunali di Agrigento, accusati, dalla stragrande maggioranza del popolo del web, di essere dei parassiti del sistema, buoni soltanto ad arraffare lo stipendietto mensile alle spalle dei contribuenti, senza produrre alcuna azione utile per la città di Agrigento. Accuse che purtroppo si rivelano fondate nella stragrande maggioranza dei casi (diciamo che se ne salvano un paio...). Il comune di Agrigento è il bersaglio preferito dai gruppi che ormai praticano l'antipolitica quasi come fosse una religione, e nessuno ha mai puntato il dito contro la piccola casta dei consiglieri provinciali. Delle vicende dei 35 eroi di Sala Giglia, almeno fino ad oggi, non se n'è occupato nessuno, in maniera approfondita. E forse per questo motivo, al terzo piano del palazzo ubicato in Piazza Aldo Moro, sono avvenuti (e avvengono) episodi che dovrebbero far riflettere l'opinione pubblica che paga, e a caro prezzo, gli stipendi a questi signorini. Invitiamo i nostri lettori ad esaminare, con attenzione, gli atti prodotti dal consiglio provinciale presieduto da Buscemi dal suo insediamento ad oggi, e confrontarli con le somme di denaro intascate, nel complesso, dagli eroi di piazza Aldo Moro. Quante volte, ad esempio, è caduto il numero legale perchè i consiglieri erano troppo impegnati in festicciole private, al mare, in montagna o ..... a vedere una partita di calcio? Il tutto infischiandosene delle gravi emergenze che affliggono la provincia, in primis il vergognoso stato in cui versano le strade provinciali agrigentine: roba da quarto mondo. C'è il sospetto (ormai è più di un semplice sospetto) che il Consiglio provinciale sia diventato mera succursale delle varie segreterie partitiche, dove vengono orditi, quasi in via esclusiva, giochi di potere ed intrighi di palazzo. Il tutto trova conferma nella guerra, combattuta più o meno sottobanco, tra i vari gruppi di maggioranza (PdL e Pid) ed il capo dell'amministrazione provinciale D'Orsi, a cui tutto possiamo rimproverare, tranne di essere una persona disonesta e che guarda al proprio tornaconto personale. Forse proprio per questo motivo è stato preso di mira da alcuni autorevoli rappresentati di Sala Giglia? Perchè ha chiuso i rubinetti a chi, per anni, ha dissanguato le casse dell'ente? Ovviamente non possiamo fare di tutta l'erba un fascio. Tra i 35 di Sala Giglia vi sono anche persone perbene, ci mancherebbe! Tuttavia, analizzata nel suo complesso, l'attività di questo Consiglio provinciale va bocciata senza esitazione alcuna. E vogliamo vedere se qualcuno avrà la faccia tosta di ripresentarsi al giudizio degli elettori nel 2013.
Pietro Fattori
P.s. visto che la Politica sta imponendo ai lavoratori gravi sacrifici al fine di fronteggiare la grave crisi economica, noi, d'ora in avanti, terremo d'occhio il comportamento dei politici, senza esitare un solo istante a denunciare abusi e magagne.
AgrigentoTV
Sit-in lavoratori Voltano
Scritto da Totò Frequente
Rischiano di essere licenziati nonostante il tribunale di Agrigento, con sentenza esecutiva, abbia condannato l'Ato idrico ad assumerli come previsto da due leggi regionali.
Sono i 9 lavoratori del Voltano, società che ha ceduto gli impianti e che ha fatto sapere di non essere in grado di poter tenere in organico il personale per cui ha deciso di avviare le procedure per la cassa integrazione in deroga o in alternativa il licenziamento.
Ma dall'Ato al momento nessuna assunzione per questo oggi i sindacati hanno organizzato un sit-in ai piedi della provincia.
A incontrali Eugenio D'Orsi in qualità di presidente dell'Ato idrico che ha assicurato il suo impegno per risolvere in positivo la vicenda.
Licatalive24.it
Furti di acqua. La normalizzazione dei turni ritarda.
Stentano a normalizzarsi i turni di approvvigionamento idrico in città. Dopo un'estate insolitamente tranquilla, arriva puntuale, l'ennesima crisi idrica. Alla base, pare, la ripresa dei furti di acqua lungo la condotta idrica della dissalata. Ai serbatoi comunali arrivano 20 litri di acqua al secondo in meno rispetto al previsto. Il calo avviene solo di notte, così stenta a riprendere la normalizzazione dei turni di distribuzione dell'acqua. Si segnalano nuove rotture sulla condotta lungo la dissalata da Gela.
La ripresa dei furti purtroppo non consente a Girgenti Acque di normalizzare i turni di approvvigionamento idrico tanto da lasciare a secco per diversi giorni i rubinetti di centinaia di famiglie licatesi. In particolare i residenti di via Gela hanno inviato una petizione popolare al presidente della Provincia Eugenio D'Orsi per sollecitare la Prefettura di Agrigento a disporre un maggio controllo lungo il tragitto attraversato dalla condotta idrica proveniente da Gela.
SicaniaNews
Ministro Romano al Pizza Fest. Conferenza stampa martedì ad Agrigento
Scritto da Redazione
Per il Pizza Fest confermata la presenza del ministro delle politiche agricole Francesco Saverio Romano. Il ministro, in base al calendario della manifestazione, sarà presente a Ribera, venerdì 16 settembre, per partecipare al convegno "Le D.O.P - I.G.P. come valore aggiunto" che si svolgerà dalle ore 16 presso il locale Neptun sul lungomare di Seccagrande. "L'on. Ruvolo mi ha confermato che ci sarà anche il Ministro Romano" - ha detto il sindaco Carmelo Pace, che ha aggiunto: "Tutto procede per il meglio, la macchina organizzativa va avanti a gonfie vele. Proprio questa mattina è arrivata la conferma relativa all'esibizione di Anna Tatangelo, per la quale c'è molta attesa e che inaugurerà al meglio questa 2° Edizione del Pizza Fest".
Si svolgerà martedì 13 settembre alle ore 11,00, presso la Provincia Regionale di Agrigento, la conferenza stampa di presentazione della 2° Edizione del Pizza Fest, alla quale saranno presenti, oltre agli amministratori di Ribera con in testa il Sindaco, anche il Presidente della Provincia, i partner e gli sponsor dell'evento e il direttore artistico Gabriella Omodei.