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Rassegna stampa del 20 settembre 2011

 

  GDS


Due giornate di feste e incontri con Lombardo
Due giorni di festa e di incontri dell'MPA a Sarà presente anche il governatore Lombardo. Si inizia domani mercoledì alle ore 18 con un tavolo tecnico alla presenza dell'assessore regionale Elio D'Antrassi e dell'On Roberto Di Mauro. Venerdì sera, ospite di un incontro dibattito sul tema dello Sviluppo delle Terre Sicane sarà il Presidente della Regione Raffaele Lombardo, in piazza della Repubblica a Montevago. Con Lombardo anche l'on. Roberto Di Mauro deputato Mpa all'Assemblea regionale Siciliana, il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, i sindaci dei Comuni dell'Unione delle Terre Sicane e i referenti delle locali sezioni dell'Mpa di Montevago Menfi, Sambuca e S. Margherita (FGR)


Provincia, D'Orsi preme sugli alleati
Il presidente chiede i nomi. Eugenio D'Orsi scalpita per chiudere il cerchio dell'alleanza che sostiene la sua amministrazione, in modo da avere una giunta politica che si lasci dietro l'etichetta "tecnica". Il capo della Provincia sollecita il Partito democratico e Futuro e libertà a sciogliere i nodi e consegnare a lista dei nomi dei candidati a ricoprire un posto di assessore. Ma dal Pd arriva un freno: «Abbiamo avuto una riunione con i parlamentari ed il segretari di tutti i partiti della coalizione del cosiddetto Terzo polo - spiega il capogruppo del Partito democratico in Consiglio provinciale, Daniele Cammilleri - a cui si aggiunge Forza del sud che ad Agrigento ha deciso di sostenere il presidente della Provincia, cosa che invece non avviene alla Regione. In questo incontro ci siamo detti tante belle parole, ma un accordo politico - programmatico sulle cose da fare in questi ultimi 2 anni di legislatura, non è stato stilato». Quello che Cammilleri vuole dire è chiaro: D'Orsi spinge per avere i nomi da inserire in giunta, il Pd tira il freno a mano perché prima si deve parlare di programmi. Si attende soprattutto che venga celebrato a livello regionale il matrimonio con il Pd per la costituzione del Terzo polo». Intanto Futuro e libertà prepara l'ingresso in giunta. Probabile la nomina di Carmelo Cantone ad assessore. Luigi Gentile ancora non si esprime. Il deputato regionale era l'unico assente al "summit" convocato da D'Orsi ma ha detto di considerare il suo assenso alle decisioni prese.


Gesa, si aprono oggi le buste per la gara
Si aprono questa mattina alle 10,30, le buste contenenti le offerte delle imprese candidate all'appalto biennale per il servizio di raccolta e dei rifiuti solidi urbani per i 19 comuni consorziati con l'Ato Gesa Ag2. la commissione nominata dal liquidatore Teresa Restivo, esaminerà le offerte, una sola quella pervenuta, e predisporrà tutti gli adempimenti burocratici per l'espletamento della gara. La proroga al servizio scadrà ufficialmente il prossimo 31 dicembre per cui, per evitare disagi e disservizi, per quella data gli aggiudicatari e la società, dovranno avere già ultimato tutti i passaggi che portano al nuovo appalto. intanto, il commissario R"stivo ha incontrato ieri mattina a Palermo, il dirigente del Dipartimento regionale per l'emergenza acqua e rifiuti Michelon per discutere della questione legata all'impianto di compostaggio mentre sul fronte delle liquidità economiche, la situazione è sotto controllo anche grazie alle cospicue anticipazioni concesse la scorsa settimana dall'Aipa che hanno permesso alla Gesa di pagare le imprese e a quest'ultime di mettersi in pari con gi stipendi agli operatori ecologici. L'ultimo è stato messo in pagamento giusto ieri. Nei prossimi giorni infine, inizieranno gli incontri con sindaci e i sindacati per tentare di trovare soluzioni che evitino il taglio di un centinaio di posti di lavoro a seguito delle riduzioni dei costi voluti da quasi tutti i sindaci per il nuovo bando. (AMM)


«Pizza fest», bilancio positivo.
Arrivati a migliaia i visitatori
Con l'affollato concerto musicale con la partecipazione di Valerio Scanu ha chiuso i battenti la seconda edizione del "Pizzafest", avviata il 15settembre scorso con il taglio inaugurale del nastro alla presenza tra gli altri del presidente della provincia Eugenio D'Orsi e di diversi esponenti politici. A chiusura della manifestazione viene tracciato un bilancio complessivamente positivo per la "quattro giorni", anche se si è riscontrato qualche mugugno da parte dei residenti, che non hanno potuto raggiungere per diverse giorni le proprie abitazioni per il disimpegno delle ordinarie attività. "Siamo molto soddisfatti - dice il sindaco Carmelo Pace - perché abbiamo avuto la conferma del fatto che il Pizza fest, nonostante sia alla 2" edizione, è già un evento di forte richiamo per l'intero territorio. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato, ai tanti visitatori, ai residenti e alle varie autorità che ci hanno onorato della loro presenza, come il ministro Romano, al quale va il ringraziamento di tutta la città". Per alcuni giorni la borgata è stata invasa da migliaia di persone che hanno assistito ai concerti musicali, soprattutto quello con Anna Tatangelo, che fino all'ultimo ha tenuto tutti col fiato sospeso, dal momento che si rincorrevano voci, subito smentite dal sindaco, di una presenza "limitata". La Tatangelo ha cantato una dozzina di canzoni ed ha incantato il pubblico presente. "Il Pizzafest è un progetto ambizioso - ha aggiunto il primo cittadino - e aver avuto tanta gente dal l5al 18settembre a Seccagrande è una scommessa che abbiamo vinto. Adesso ne dobbiamo vincere un'altra, la più importante: con-tinuare a creare i presupposti per incentivare e destagionalizzare il turismo, per far conoscere il nostro territorio e creare economia. Il cammino è ancora lungo, ma in questi giorni abbiamo avuto un'altra importante conferma: siamo sulla strada giusta. Dobbiamo puntare dritto sul turismo e sull'agricoltura, sulla valorizzazione del nostro territorio e delle nostre arance". Particolarmente ricco di iniziative è stato l'ultimo giorno di festa con eventi che hanno richiamato moltissimi visitatori, soprattutto la corsa podistica tenuta nel lungomare di Seccagrande, con la partecipazione di circa trecento atleti, provenienti da mezza Sicilia. Seguita anche la sfilata delle Ferrari e quella delle auto d'epoca, pure nel lungomare "particolarmente ingolfato" domenica mattina. Di rilievo anche l'arrivo di circa trecento "Lupi siculi" con i loro motori e il passaggio dei ciclisti della "Gran fondo". (T.C.)


REGIONE. Vince la linea di Cracolici per l'ingresso diretto in giunta, bocciato il segretario Lupo. Scintille Arnone-Crisafulli.
Appoggio a Lombardo, il Pd s spacca
Finisce a spintoni e poi passa il sì
Giacinto Pipitone
PALERMO
«Il Pd siciliano è pronto, al Fine di fare avanzare il percorso politico, ad aprire una fase nuova alla Regione per costruire un'alleanza in grado di dare forza a un progetto di riforme e cambiamento»: è la conclusione, sofferta e non unitaria, della direzione del Pd andata avanti dalle 16 alle 22. Fuori dal politichese, passa la linea su cui Antonello Cracolici e Beppe Lumia erano pronti a spaccare il partito: alleanza con Lombardo da ufficializzare anche con l'ingresso in giunta di politici del Pd. Una posizione su cui, con qualche sfumatura, convergono sostanzialmente gli ex margheritini di Francantonio Genovese e Nino Papania. E su cui il segretario Lupo è stato costretto a riscrivere la sua relazione.
Finisce quindi per non essere accolta la linea attendista che Maurizio Migliavacca, braccio destro di Bersani, aveva cercato di far passare forte anche dell'appoggio dell'area D'Antoni. «Sbagliato andare al governo politico prima delle elezioni ma sbagliato anche trarre la conclusione di una rottura del rapporto con Lombardo» è la sintesi dell'intervento di Migliavacca che aveva invitato ad andare avanti «valutando i singoli atti del governo» e verificando intanto «i passi concreti» fatti da Lombardo e dal terzo polo in vista della costituzione di un'alleanza larga che arrivi fino a Scie Idv.
Una linea che era stata interpretata da Lupo, quando al via dei lavori aveva proposto di indire la
conferenza fra gli alleati per scrivere il programma e arrivare poi gradatamente all'alleanza partendo dalle Amministrative e proseguendo con le elezioni anticipate alla Regione. In quest'ottica Lupo aveva proposto primarie entro dicembre.
Ma il segretario si è trovato contro un'area vastissima del partito. Per Giovanni Panepinto il Pd rischiava così «di morire di tatticismo. Serve un governo di emergenza». D'accordo anche Roberto De Benedictis e la maggior parte del gruppo parlamentare. E anche Francantonio Genovese invitava a rompere gli indugi: «È finito il tempo dei tatticismi. Sulle alleanze in Sicilia il partito prenda una decisione». Genovese invita anche a non inseguire tutti a ogni a costo: «Non si può contemporaneamente dialogare con l'Udc e con chi sostiene che "Casini è una escort della politica" (l'Idv, ndr).
Un assist per Beppe Lumia che sull'alleanza larga ha rotto un tabu poco dopo: «Il Pd da solo con Scie Idv è minoranza in Sicilia. Sei e Idv solo in pochi Comuni superano il 5% di sbarramento». L'intervento di Lumia è stato il più applaudito. A quel punto Cracolici ha lanciato la sfida: «Se la relazione del segretario è questa, non la voto». Sarebbe stata l'ufficializzazione della spaccatura, una conta che avrebbe probabilmente messo in minoranza Lupo.
Una mossa che ha aperto tatticismi interni al partito. Enzo Bianco - e con lui l'area che fa capo a Mirello Crisafulli, Bernardo Mattarella, Tonino Russo - hanno rilanciato la richiesta di referendum su Lombardo: «Fissiamo una data o ci rivolgeremo alla direzione nazionale». Per Bianco «Lombardo è accusato di comportamenti politici non molto distanti a quelli per cui Cuffaro è in galera». Crisafulli ha chiesto un immediato ritiro del sostegno a Lombardo e il ricorso alle urne. E, quando ha capito che si apriva una conta fra Lupo e Cracolici, Crisafulli ha provato a sostenere il segretario per mandare in minoranza il capogruppo. A quel punto i lavori sono stati fermati e Papania (dopo aver parlato a Cracolici) ha suggerito a Lupo la formula finale. Nemmeno su questa però si è raggiunta l'unità: la decisione di abbracciare definitivamente Lombardo ed entrare in giunta è stata votata da 45 membri della direzione (le aree Cracolici, Genovese e Lupo-D'Antoni) mentre i 15 vicini a Bianco e Crisafulli l'hanno bocciata. Un fatto che per Giampiero D'Alia dell'Udc «permette di capire che la foto di Vasto - fra Bersani, Vendola e Di Pietro - in Sicilia è già stata stracciata».
Ma al prezzo dell'addio all'unità del partito. Fotografato dagli spintoni che per due volte hanno fatto sfiorare la rissa. È successo quando Beppe Arnone ha accusato Crisafulli di essere «mafioso». Il parlamentare ennese gli si è scagliato contro frenato a fatica da Tonino Russo. Poco dopo però è stato il segretario provinciale ennese, Mario Alloro, a scagliarsi contro Arnone e questa volta il contatto è stato più fisico.


Udc e Fli contro l'assessore Russo
«Non è un tecnico, si dimetta»
PALERMO
«Russo non è più un tecnico, Si dimetta per dedicarsi a tempo pieno al movimento politico che sta creando»: alla vigilia della mozione di sfiducia contro l'assessore alla Sanità (si vota domani all'Ars) presentata dal centrodestra, Udc e Fu annunciano di non sostenere più l'ex magistrato chiamato in giunta da Lombardo. E ad annunciano sono i capi- gruppo all'Ars, Giulia Adamo (Udc) e Livio Marrocco (Fu).
Centristi e finiani hanno parlato ieri dopo che l'assessore ha presentato a Trapani il suo movimento politico «Team Sud». Per Marrocco «Russo ha oltrepassato la barricata, lasci il ruolo di assessore che gli era stato assegnato in quanto tecnico fuori dall'agone politico>. Il leader dei finiani con- testa anche le modalità con cui Russo sta reclutando gli aderenti al suo movimento: «C'è una deriva di Russo orientata al proselitismo, al clientelismo da Prima Repubblica, all'investitura non dei migliori ma di chi assicura fedele col rischio di un voto segreto, la mozione di sfiducia rischia di diventare un salto nel buio. Restano un paio di giorni a Lombardo per trattare con la sua maggioranza il sostegno all'assessore sotto attacco dell'opposizione. L'azione di Russo, che parte proprio dal trapanese, ha in Marrocco e Adamo (trapanesi anche loro)i maggiori ostacoli. Ma la posizione di Udc e Fli, assicurano Adamo e Marrocco è di partito: «La Sanità è ancora un malato grave che non ha bisogno di un finto tecnico ma di un vero riformatore». (GIA.PI.)


LA SICILIA


AMMINISTRATVE
Arnone: «Appena eletto chiamerò Totò Moncada»
«Io sarò il candidato di tutte le forze del cambiamento e potrei essere quella risorsa che può dare al Partito democratico ed alla sinistra agrigentina quel valore aggiunto utile a dare una svolta all'amministrazione di questa città».
Giuseppe Arnone, consigliere comunale del Pd, sta lavorando per aggregare attorno a sé i consensi necessari che possano portarlo al vertice di Palazzo dei Giganti, ma non crede che a sinistra terranno le primarie,
«Gli verrebbe difficile tenerle - spiega avendo a che fare con un candidato, come me, che da solo ha più voti di tutti gli altri messi insieme. Tuttavia sto lavorando per raccogliere attorno a me il consenso di tutte le forze pulite e di tutti coloro i quali vogliono davvero il cambiamento, Peraltro io ritengo che l'unica via per il Pd sia quella di seguire l'esperienza del governo regionale affidandosi ad un candidato serio e credibile».
Arnone parla anche di Moncada e della sua ventilata candidatura, lo ho sempre sostenuto i progetti di Moncada - afferma - l'ho anche difeso in ogni occasione, come lui stesso ha riconosciuto, il tutto senza chiedere mai alcuna contropartita, per cui adesso mi meraviglierebbe una sua candidatura. Peraltro ho detto allo stesso imprenditore che sono pronto, non appena sarò eletto sindaco, a chiamarlo sia per nominarlo mio assessore o consulente per il risanamento del Comune e per il rilancio economico della città, ma anche per invitarlo a riprendere i suoi progetti per la realizzazione dell'aviosuperfice e del resort. lo sono sempre stato convinto dell'utilità di stimolare lo sviluppo della zona costiera di Agrigento dove Moncada voleva realizzare queste opere. Sei! sindaco sarò io posso chiedergli di realizzare queste cose, se sarà lui come farà? Chiamerà se stesso? Peraltro c'è un sondaggio commissionato da Alfano secondo il quale Moncada sarebbe al 31 per cento, io al 28, Luparello al 10 e Zambuto immediatamente dopo. Questo significa che la candidatura di Moncada è chiaramente perdente. lo coni! cartello regionale sono in grado di aggregare i maggiori consensi,).
Il Pd comunque deve decidere prima della fine di ottobre con chi allearsi. L'orientamento è quello di andare con Mpa, Fli, Udc ed Api, ma ci sarebbe da scegliere il candidato della coalizione ed in questo senso in lizza ci sono nomi pesanti.
SALVATORE FUCÀ


DIREZIONE REGIONALE.Scontro fra Crisafulli e l'ambientalista Arnone
Pd Sicilia fra liti e compromessi «E' l'ora di un'alleanza politica»
LILLO MICELI
PALERMO. Riuscirà il Pd siciliano, grazie al colpo di reni in extremis, ad uscire dal pantano in cui si era cacciato dopo una interminabile discussione sulle alleanze politiche e sul sostegno al governo regionale? Ovviamente bisognerà attendere l'effetto che avrà l'emendamento suggerito dal senatore Nino Papania ad integrazione della relazione del segretario, Giuseppe Lupo. Non è una formula magica, ma traccia una strada che potrebbe evitare di gettare la Sicilia nel caos: «Il Pd Sicilia, al fine di dare coerenza al percorso politico nuovo che abbiamo contribuito a fare nell'Isola, è pronto ad aprire una nuova fase nella Regione per dare vita a un'alleanza politica in grado di dare forza al progetto di governo e consentire un salto di qualità». Emendamento che è stato aggiunto alla relazione del segretario Lupo che è stata approvata con 46 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto. Un'aggiunta che ha indotto a votare sì il capogruppo all'Ars, Antonello Cracolici, che prima aveva annunciato l'astensione; e che ha fatto cambiare idea al senatore Mirello Crisafulli che aveva annunciato il suo voto favorevole alla iniziale relazione di Lupo che, in qualche modo, dichiarava conclusa l'alleanza con Lombardo. Crisafulli, peraltro, è stato protagonista di uno scontro verbale con l'ambientalista Giuseppe Arnone che da tempo conduce una campagna contro lo stesso Crisafulli e Angelo Capodicasa. Crisafulli ne ha chiesto l'allontanamento dalla sala in cui era riunita la direzione, poiché Arnone non è iscritto al Pd. Lupo, per evitare ulteriori tensioni, ha chiesto a tutti coloro che non facevano parte della direzione di lasciare l'aula. Ma è durata poco.
Ai lavori della direzione ha partecipato il coordinatore della segreteria nazionale del Pd, Maurizio Migliavacca: la proposta di alleanza tra progressisti e moderati è una versione in salsa siciliana dello schema nazionale. Credo invece che un governo politico debba necessariamente essere legittimato dalle elezioni, Dunque, l'approccio del partito rispetto al governo della Regione siciliana, conclusa l'espenen7a della giunta tecnica, dovrebbe essere di valutare atto per atto le scelte dell'esecutivo. So che per chi sta all'Ars questo può essere un problema, ma questa è una fase politica e il momento della verità arriverà in tempi brevi». Migliavacca ha proposto di dare vita a tavoli separati con il Terzo Polo e con Idv e SeI per trovare la possibilità di allearsi.
Una proposta che aveva fatto dire sì a Crisafulli e indotto Cracolici all'astensione:
«Non possiamo più galleggiare, dobbiamo avere il coraggio e l'onestà di dire ai siciliani che siamo pronti a costruire uno schieramento ampio. Per primi abbiamo dichiarato che l'esperienza del governo tecnico aveva esaurito la sua fase, quindi non possiamo andare avanti come se nulla fosse», E una decisione è stata chiesta anche Francantonio Genovese.
Per il ritiro immediato dell'appoggio a Lombardo si sono dichiarati il senatore Enzo Bianco e l'on, Tonino Russo i quali hanno rivendicato l'indizione del referendum. «Se non viene fissata la data - ha sottolineato Bianco — ricorreremo alla segreteria nazionale». Migliavacca non ha fatto alcun riferimento al referendum, ma la sua stessa proposta di mediazione è stata poi superata dall'»emendamento Papania». Peraltro, contro l'attendismo di Migliavacca si era già pronunciato il sen. Beppe Lumia: «Non possiamo accertare che si chieda si valutare il nostro ruolo all'Ars, con una posizione di attesa quando invece possiamo essere determinanti».
Il segretario Lupo ha assunto l'impegno di cominciare subito a lavorare per dare vita all'alleanza larga e di approfondire il dibattito anche l'area contraria, guidata da Crisafulli.


Gli enti locali: «Moody's conferma le nostre paure, ma il governo è sordo»
ROMA. La manovra del governo per arrivare al pareggio di bilancio entro il 2013 potrebbe avere conseguenze negative sul rating di Regioni, Province e Comuni italiani: il monito sul rischio declassamento arriva dall'agenzia Usa Moody's, secondo la quale la manovra, così com'é, «appesantisce ulteriormente bilanci" comunali e regionali «già allo stremo». E c'è di più: la manovra, per Moody's introduce «elementi di incertezza per quanto riguarda la distribuzione di poteri e le responsabilità a livello locale», Parole, queste, che sono state accolte con un coro di consensi da sindaci e presidenti di Regione e di Provincia.
«Questi sono gli effetti reali della manovra. Più spesa per interessi e meno fondi da destinare ai servizi per i cittadini», commenta Graziano Del- rio, sindaco di Reggio Emilia e vicepresidente vicario dell'Associazione dei Comuni italiani.
Per i governatori, le preoccupazioni di Moody's confermano «quanto da giorni stanno sostenendo Regioni ed Enti locali: questa manovra è ingiusta e avrà un impatto negativo e fortemente recessivo per le economie dei territori», osserva il presidente della conferenza delle Regioni,Vasco Errani. «Siamo infatti — prosegue Errani - di fronte ad impianto iniquo con tagli sproporzionati sul versante delle autonomie locali e senza alcuna misura tesa a favorire la crescita e lo sviluppo. Moody's sottolinea, tra l'altro, il danno rappresentato da annunci e scelte unilaterali. Ancora una volta, dunque, un'altra voce autorevole rimarca la validità delle proposte della Conferenza delle Regioni per rilanciare il dialogo interistituzionale e invertire la rotta tracciata da 3 manovre».
«Non ci preoccupa il rating delle agenzie, ma il baratro in cui si sta dirigendo l'Italia», puntualizza l'assessore al Bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti, «Purtroppo - aggiunge l'assessore ligure - il comportamento delle agenzie nei nostri confronti è lo stesso che hanno avuto due anni fa con la Grecia. Il bilancio dalla Regione Liguria è a posto e il debito regionale rientra nella norma», prosegue Rossetti. «Il vero problema è la manovra, che costringe le Regioni a partecipare al 200» del taglio quando il ECu della spesa pubblica è prodotta dallo Stato».
E anche le Province condividono l'analisi di Moody's.
«L'allarme sul rischio di abbassamento del rating per gli enti locali a causa della manovra economica, conferma purtroppo tutte le nostre e preoccupazioni. Il Governo è rimasto ,escluso, dichiara il coordinatone degli assessori al Bilancio Upi, Antonio Rosati, assessore della Provincia di Roma.


SOLE24H


Moody's: sugli enti locali
un intervento depressivo Dopo il decreto a rischio la sostenibilità del debito
Gianni Trovati
MILANO
Lo sforzo aggiuntivo chiesto a Regioni ed enti locali per anticipare al 2013 il pareggio del bilancio pubblico italiano «influenzano negativamente lo sviluppo economico del Paese», e possono avere un effetto negativo sul credito dei bilanci locali. Parola di Moody's, che nel suo report settimanale sullo stato del credito istituzionale e corporate mondiale dedica un focus agli "effetti depressivi» legati al pacchetto aggiuntive di austerità chiesto ai conti locali dalla manovra-bis pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» di venerdì.
L'analisi dell'agenzia di rating sul «carico aggiuntivo su bilanci già sotto pressione» e sulle «incertezze nella distribuzione di poteri e responsabilità fra i governi locali» punta prima di tutte l'attenzione sul deterioramento nella capacità dei governi locali di realizzare investimenti, con le conseguenti «ricadute negative» sullo sviluppo economico. In contemporanea, la riduzione di risorse «solo parzialmente compensabile» con lo sblocco di alcune leve fiscali (addizionale lrpef dei Comuni per prima, libera dal 2012) e con i maggiori poteri nella lotta all'evasione colpisce la sostenibilità del debito locale, anch'essa già sotto pressione a giudicare dal panorama tracciato dai rating targati Moody's. La carrellata delle pagelle mostra che già oggi in 18 enti pubblici sui 30 monitorati dall'agenzia (il 60 % ) i rating sono sottoposti a un riesame che può sfociare in un declassamento. Su questo quadro incerto pesa il possibile rischio downgrade del rating Italia; le li- mature sul merito di credito del Paese bastano spesso da sole a trascinare al ribasso le pagelle dei debiti locali, e già oggi solo la tripla A degli enti del Trentino Alto Adige, fondata sugli amplissimi spazi di autonomia, e l'Aai di Regione Lombardia offrono gli unici casi in cui il giudizio sulla sostenibilità dei debiti locali è più lusinghiero di quello assegnato al Paese.
Le parole di Moody's hanno naturalmente suscitato un coro di consensi negli amministratori locali, dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che vi legge «una conferma autorevole della validità delle nostre proposte e della necessità di invertire la rotta tracciata consecutivamente da ben tre manovre» al vicepresidente dell'Anci, Graziano Deirio, che chiede al Governo di «preparare insieme un grande piano di rilancio del Paese, che cominci a ridare autonomia ai Comuni e cancelli un Patto ottuso».
Letture politiche e dibattito sull'autorevolezza delle agenzie di rating a parte, l'analisi di Moody's si basa anche sull'esperienza degli ultimi anni, che in particolare negli enti locali ha visto ogni inasprimento delle regole di finanza pubblica tradursi in una frenata agli investimenti pubblici, con ricadute pesanti sul sistema delle imprese locali (costruzioni in primis) che quegli investimenti realizzano. Tra 2005 e 2010, come certificato dall'Istat, le spese in conto capitale realizzate dalle amministrazioni locali sono scese dell'ii,6°o, passando da 38 a 33,6 miliardi all'anno, mentre le uscite correnti sono volate all'insù del 16,2% arrivando a quota 213,5 miliardi. La caduta diventa ancora più plastica se ci si concentra su Comuni e Province, che nel solo 2010 hanno diminuito rispettivamente del 16,8% e del 31°o gli investimenti rispetto al 2009 (dati del ministero dell'Economia).
Il problema è l'incrocio fra struttura dei conti locali e regole di finanza pubblica. Le spese correnti "resistono" perché in parte sono incomprimibili (servizi essenziali e personale, con la stretta del turn over che produce risparmi solo a lungo termine), mentre la crisi economica aumenta la domanda di interventi sociali; l'azione, quindi, si concentra sulle spese per investimenti, tanto più che il Patto mette sotto particolare osservazione proprio i pagamenti in conto capitale. Risultato: si investe dimeno, e si paga sempre più tardi anche se i soldi in cassa ci sono, perché gli obiettivi di saldo (entrate meno uscite) fissati dalle manovre rilevano i pagamenti in conto capitale e non quelli diparte corrente. Secondo l'ultima rilevazione dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili, il ritardo medio viaggia intorno ai 114 giorni, e il 77% delle imprese denuncia un peggioramento rispetto all'anno scorso. Le sole Province, nei giorni scorsi hanno denunciato di avere 2 miliardi bloccati in cassa dal Patto: liberarle, però, imporrebbe di trovare coperture altrove per non cambiare i saldi della manovra.




Sulle province un percorso a ostacoli
A Moody's non piace nemmeno l'«abolizione» delle Province con l'accidentato percorso disegnato dal disegno di legge costituzionale approvato nelle scorse settimane dal Governo. Niente giudizi politici, ovviamente, ma un ragionamento economico: i «costi dell'incertezza», legata al lungo periodo di "bagnomaria" che le Province saranno costrette a passare nell'attesa che il progetto sia approvato in via definitiva, e che le nuove super-Unioni di Comuni ipotizzate dal Governo entrino in campo, costano più dei «benefici potenziali in termini di riduzione dei costi». Il bilancio, insomma, è in negativo, e non solo «nel breve periodo», perché «le modifiche immaginate nell'assetto istituzionale limitano le possibilità di pianificazione dei governi locali», perché un ente che non sa per quanto tempo esisterà difficilmente si mette a fare programmi di investimento. «La riforma costituzionale delle amministrazioni locali — chiude Moody's - richiede un lungo periodo di implementazione e un ampio dibattito politico», due fattori che la rendono inadatta a produrre risparmi a breve.
G.Tr.


Agrigentonotizie


"Impara l'arte", pubblicato il nuovo bando
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, unitamente all'assessore provinciale alle Attività produttive Paolo Ferrara, al fine di promuovere i mestieri artigianali del territorio, attraverso la formazione di giovani inoccupati, comunicano che è stato pubblicato il bando per le imprese artigiane che vogliono addestrare giovani da avviare per il progetto "Impara l'arte".
"Il progetto (il cui bando è rivolto, in questa prima fase alle imprese artigiane della provincia) - spiega il presidente D'Orsi - consiste in corsi di formazione pratica presso laboratori artigianali della durata di sei mesi, rivolti a tredici giovani inoccupati di età compresa fra i 16 e i 25 anni, che abbiano assolto all'obbligo scolastico e che siano residenti nella provincia di Agrigento. La formazione - continua - sarà affidata ad artigiani, regolarmente iscritti presso la Camera di commercio di Agrigento, il cui laboratorio sia in regola con il decreto legislativo numero 626/94. Ogni artigiano dovrà addestrare un giovane, scelto dalla Provincia a seguito di apposita selezione. In questo modo - conclude - diamo la possibilità a giovani di farsi conoscere da imprenditori locali e dimostrare, così, le proprie qualità e le proprie attitudini".
Gli artigiani che vogliono partecipare dovranno presentare brevi manu o spedire (raccomandata) la domanda, redatta in carta semplice, entro il giorno 21 Settembre 2011 (farà fede il timbro postale) a: Provincia Regionale di Agrigento - Settore Promozione turistica - Attività economiche e produttive, Piazzale Aldo Moro, 1 - Agrigento. Alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che indichi la categoria di iscrizione alla Camera di Commercio e la relativa decorrenza, nonché la conformità del proprio laboratorio al decreto legislativo numero 626/94 e successive modifiche ed integrazioni.


Sicilia24h


"Impara l' Arte", Provincia seleziona artigiani
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente all' Assessore Provinciale alle Attività produttive Paolo Ferrara, al fine di promuovere i mestieri artigianali del territorio, attraverso la formazione di giovani inoccupati, comunicano che è stato pubblicato il bando per le imprese artigiane che vogliono addestrare giovani da avviare per il progetto "Impara l'arte" ,
"Il progetto (il cui bando è rivolto, in questa prima fase alle imprese artigiane della provincia) - spiega il Presidente D'Orsi - consiste in corsi di formazione pratica presso laboratori artigianali della durata di sei mesi, rivolti a tredici giovani inoccupati di età compresa fra i 16 e i 25 anni, che abbiano assolto all'obbligo scolastico e che siano residenti nella provincia di Agrigento. La formazione - continua - sarà affidata ad artigiani, regolarmente iscritti presso la C.C.I.A.A. di Agrigento, il cui laboratorio sia in regola con il Decreto legislativo n. 626/94. Ogni artigiano dovrà addestrare un giovane , scelto dalla Provincia a seguito di apposita selezione.
E conclude: " in questo modo diamo la possibilità a giovani di farsi conoscere da imprenditori locali e dimostrare, così, le proprie qualità e le proprie attitudini".
Gli artigiani che vogliono partecipare dovranno presentare brevi manu o spedire (raccomandata) la domanda, redatta in carta semplice, entro il giorno 21 Settembre 2011 (farà fede il timbro postale) a: Provincia Regionale di Agrigento - Settore Promozione turistica - Attività economiche e produttive, Piazzale Aldo Moro, 1 - Agrigento- .
Alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che indichi la categoria di iscrizione alla Camera di Commercio e la relativa decorrenza, nonché la conformità del proprio laboratorio al D.L.vo n.626/94 e successive modifiche ed integrazioni.





 
Agrigentoweb.it


La Provincia seleziona artigiani per la 12° edizione del progetto "Impara l'Arte"
D'Orsi: "Opportunità di crescita per giovani inoccupati"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente all' Assessore Provinciale alle Attività produttive Paolo Ferrara, al fine di promuovere i mestieri artigianali del territorio, attraverso la formazione di giovani inoccupati, comunicano che è stato pubblicato il bando per le imprese artigiane che vogliono addestrare giovani da avviare per il progetto "Impara l'arte" ,
"Il progetto (il cui bando è rivolto, in questa prima fase alle imprese artigiane della provincia) - spiega il Presidente D'Orsi - consiste in corsi di formazione pratica presso laboratori artigianali della durata di sei mesi, rivolti a tredici giovani inoccupati di età compresa fra i 16 e i 25 anni, che abbiano assolto all'obbligo scolastico e che siano residenti nella provincia di Agrigento. La formazione - continua - sarà affidata ad artigiani, regolarmente iscritti presso la C.C.I.A.A. di Agrigento, il cui laboratorio sia in regola con il Decreto legislativo n. 626/94. Ogni artigiano dovrà addestrare un giovane , scelto dalla Provincia a seguito di apposita selezione.
E conclude: " in questo modo diamo la possibilità a giovani di farsi conoscere da imprenditori locali e dimostrare, così, le proprie qualità e le proprie attitudini".
Gli artigiani che vogliono partecipare dovranno presentare brevi manu o spedire (raccomandata) la domanda, redatta in carta semplice, entro il giorno 21 Settembre 2011 (farà fede il timbro postale) a:
Provincia Regionale di Agrigento - Settore Promozione turistica - Attività economiche e produttive, Piazzale Aldo Moro, 1 - Agrigento- .
Alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che indichi la categoria di iscrizione alla Camera di Commercio e la relativa decorrenza, nonché la conformità del proprio laboratorio al D.L.vo n.626/94 e successive modifiche ed integrazioni.


Il Presidente della Regione Venerdì a Montevago
Incontro-dibattito sul tema dello sviluppo delle Terre Sicane
"Autonomia e sviluppo delle Terre Sicane", è il tema dell'incontro-dibattito che si svolgerà venerdì prossimo dalle 19,30, in piazza della Repubblica a Montevago, in occasione della Festa per le Autonomie. Interverranno il presidente della Regione, on. Raffaele Lombardo, l'on. Roberto Di Mauro, deputato Mpa all'Assemblea regionale siciliana, il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, i sindaci dei Comuni dell'Unione delle Terre Sicane e i commissari delle locali sezioni dell'Mpa.
"La Festa, che prevede anche diversi momenti di intrattenimento - afferma l'on. Di Mauro - è divenuta ormai un appuntamento ricorrente dell'Mpa, che mira a far crescere nel cuore dei siciliani l'importanza dei princìpi dell'Autonomia, come punto di forza di una politica in grado di condizionare le scelte del Governo nazionale in favore dei siciliani e della Sicilia. Con l'Unione delle Terre Sicane affronteremo i temi dello sviluppo legato alle peculiarità di un territorio, ricco di risorse e di eccellenze del settore produttivo, che merita ben più alti traguardi di crescita con ricadute positive in termini di occupazione e di sviluppo demografico".


AGRIGENTOFLASH


Via alla XII edizione di "Impara l'arte"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente all' Assessore Provinciale alle Attività produttive Paolo Ferrara, al fine di promuovere i mestieri artigianali del territorio, attraverso la formazione di giovani inoccupati, comunicano che è stato pubblicato il bando per le imprese artigiane che vogliono addestrare giovani da avviare per il progetto "Impara l'arte" , "Il progetto (il cui bando è rivolto, in questa prima fase alle imprese artigiane della provincia) - spiega il Presidente D'Orsi - consiste in corsi di formazione pratica presso laboratori artigianali della durata di sei mesi, rivolti a tredici giovani inoccupati di età compresa fra i 16 e i 25 anni, che abbiano assolto all'obbligo scolastico e che siano residenti nella provincia di Agrigento. La formazione - continua - sarà affidata ad artigiani, regolarmente iscritti presso la C.C.I.A.A. di Agrigento, il cui laboratorio sia in regola con il Decreto legislativo n. 626/94. Ogni artigiano dovrà addestrare un giovane , scelto dalla Provincia a seguito di apposita selezione. E conclude: " in questo modo diamo la possibilità a giovani di farsi conoscere da imprenditori locali e dimostrare, così, le proprie qualità e le proprie attitudini". Gli artigiani che vogliono partecipare dovranno presentare brevi manu o spedire (raccomandata) la domanda, redatta in carta semplice, entro il giorno 21 Settembre 2011 (farà fede il timbro postale) a: Provincia Regionale di Agrigento - Settore Promozione turistica - Attività economiche e produttive, Piazzale Aldo Moro, 1 - Agrigento- . Alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che indichi la categoria di iscrizione alla Camera di Commercio e la relativa decorrenza, nonché la conformità del proprio laboratorio al D.L.vo n.626/94 e successive modifiche ed integrazioni.


PERLACITTA


La Provincia di Agrigento seleziona artigiani per la 12° edizione di "Impara l' Arte"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi unitamente all' Assessore Provinciale alle Attività produttive Paolo Ferrara,  al fine di promuovere i mestieri artigianali del territorio, attraverso la formazione di giovani inoccupati, comunicano che è stato pubblicato il bando per le imprese artigiane che vogliono addestrare giovani da avviare per il  progetto "Impara l'arte" ,
"Il progetto (il cui bando è rivolto, in questa prima fase alle imprese artigiane della provincia) - spiega il Presidente D'Orsi -  consiste in corsi di formazione pratica presso laboratori artigianali della durata di sei mesi, rivolti a tredici giovani inoccupati di età compresa fra i 16 e i 25 anni, che abbiano assolto all'obbligo scolastico e che siano residenti  nella provincia di Agrigento. La formazione - continua - sarà affidata ad artigiani, regolarmente iscritti presso la C.C.I.A.A. di Agrigento, il cui laboratorio sia in regola con il Decreto legislativo n. 626/94. Ogni artigiano  dovrà addestrare un  giovane , scelto dalla Provincia a seguito di apposita selezione. E conclude: " in questo modo  diamo  la possibilità a giovani di farsi conoscere da imprenditori locali e dimostrare, così,  le proprie qualità e le proprie  attitudini".
Gli artigiani che vogliono partecipare dovranno presentare brevi manu  o spedire (raccomandata) la domanda,  redatta in carta semplice, entro il giorno 21 Settembre 2011 (farà fede il timbro postale) a: Provincia Regionale di Agrigento -  Settore Promozione turistica - Attività economiche e produttive, Piazzale Aldo Moro, 1 Agrigento. Alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che indichi la categoria di iscrizione alla Camera di Commercio e la relativa decorrenza, nonché la conformità del proprio laboratorio al D.L.vo  n.626/94 e successive modifiche ed integrazioni.

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