SABATO 1 ottobre 2011-10-03
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Rilancio dell'edilizia
Approvata mozione
Rilanciare l'edilizia in Provincia di Agrigento. E' questo l'obiettivo della mozione approvata all'unanimità dei presenti (22 consiglieri su 22), dal Consiglio provinciale, su proposta della commissione Lavori pubblici presieduta da Carmelo D'Angelo. "La proposta con l'appello all' assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, per accelerare le procedure di riconoscimento del Distretto Ecodomus, iniziativa che ha visto l'adesione di 167 aziende, 14 Comuni, numerosi enti ed associazioni e naturalmente la Provincia di Agrigento - spiega D'Angelo - ha ricevuto finalmente l'ok da parte del Consiglio". Per D'Angelo: "Ottenere il riconoscimento giuridico del distretto Ecodomus è un'importante opportunità di sviluppo ed occupazione. Riuscire a mettere in rete un sistema che vede ben 167 imprese pronte a scommettere nel settore innovativo della bioedilizia è di per sé un grande successo". "Posso assicurare - aggiunge D'Angelo - che la Provincia metterà in campo il suo peso politico affinché l'iniziativa possa giungere a buon fine, convinti che la cooperazione tra i soggetti coinvolti, l'innovazione, la ricerca e il coordinamento delle eccellenze del territorio possano dar vita ad un circolo virtuoso che porti ad un concreto sviluppo nel settore edile". L'obiettivo è quello di favorire la riconversione delle imprese in moderne aziende, in modo da rendere competitiva l'intera filiera e combattere la crisi dell'edilizia attraverso risposte che passino dalla ricerca e dall'innovazione tecnologica. in questo percorso - conclude il presidente della commissione Lavori pubblici - siamo confortati dalla verifica dei risultati ottenuti dal Metadistretto della Provincia di Treviso e dal Distretto Pugliese per l'edilizia sostenibile, esperienze che si sono rivelate strategiche per fronteggiare la crisi dell'edilizia, oltre che dallo studio presentato da Confindustria sull'efficienza energetica per il raggiungimento, entro il 2020, dell'obiettivo della green economy imposto dalla Comunità Europea". (PAPI)
PROVINCIA. Il segretario del Pd chiedeva si inserire la stabilizzazione tra i punti programmatici
Precari, D'Orsi «Messana ora ci dia dei suggerimenti»
Precari, spina nel fianco dell'amministrazione D'Orsi. Se da una parte il segretario del Pd, Emilio Messana chiede si inserire la stabilizzazione del personale precario tra i punti programmatici del programma di rilancio politico - amministrativo dell'ente, dall'altra, il pragmatico presidente della Provincia, replica in questo modo: "Condivido pienamente l'impegno del Segretario provinciale del Pd - ha detto D'Orsi - e ne apprezzo il senso di solidarietà e la sensibilità. Nondimeno, desidero chiedere al segretario Messana qualche suggerimento che ci aiuti a superare il vincolo, in vigore dal 2011, che fa divieto agli Enti, nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40% delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Inoltre, il rispetto dei Patto di Stabilità e la mancanza di una precisa normativa regionale o nazionale, aggravano tutto questo. Solo superando questi ostacoli - conclude - è possibile risolvere il problema del precariato. Questa amministrazione rimane in attesa di accogliere suggerimenti e direttive per giungere alla soluzione". Nel dibattito sui precari si inserisce anche il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi. "Mi sembra un punto di tutto rispetto - dichiara Raimondo Buscemi - quanto espresso dal coordinatore provinciale del Pd, i quale ha chiesto di inserire nel programma di rilancio dell'azione amministrativa, al primo posto, la stabilizzazione dei precari. Messana, infatti, ha fatto sapere di aver indicato al presidente D'Orsi, la decisione di destinare il considerevole avanzo di amministrazione, si parla di 12 milioni pieni, alla stabilizzazione dei precari. Si tratta - conclude Buscemi
- di ridare dignità a tanti lavoratori che nel silenzio del quotidiano partano avanti con serietà ed impegno i compiti loro assegnati. Finalmente il Pd, dopo l'astensione manifestata in Consiglio provinciale per l'emendamento creato appositamente al fine di incrementare le ore dei precari, si è reso conto di questa problematica sociale ed occupazionale, cercando di farne una bandiera programmatica all'interno della giunta che permetterà al Pd di farsi pienamente carico della problematica dei precari". E la risposta di D'Orsi conferma le previsioni di Buscemi.
PAOLO PICONE
LA SICILIA
DEMOCRAT SPACCATI, E FARAONE ATTACCA. PRESENTATO A PALERMO IL PDA: PARTITO DELLE AZIENDE
Nel Pd siciliano anche una richiesta di dimissioni per Cracolici
GIOVANNI CIANCIMINO
PALERMO. Aria di burrasca, direbbero i marinai. Ma loro guardano il cielo dove certamente non c'è la politica sulla quale ogni giorno che passa in Sicilia si addensano nuvole sempre più minacciose per il Pd e il governo della Regione.
Ieri, Davide Faraone, deputato del Pd aIl'Ars, è partito lancia i resta contro il suo capogruppo Antonello Cracolici, chiedendone le dimissioni, «Ritrovare serenità per ripartire", dice Faraone che aggiunge: «Al Pd io voglio bene e non posso assistere al suo deperimento. Non posso accertare che le ragioni degli eletti prevalgano sulle passioni di una comunità democratica fatta di iscritti, militanti, elettori e simpatizzanti del Pd che in maggioranza dicono no al matrimonio con Lombardo e chiedono innovazione e cambiamento vero. Le classi dirigenti devono essere in sintonia con la gente e se non lo sono devono prenderne atto. Chiedo, quindi, a Cracolici, se vuole bene a questo partito, di rassegnare le dimissioni da capogruppo del Pd all'Ars per evitare spaccature che non farebbero solo male al Pd, ma alla Sicilia intera".
Sferzante ed ironica la replica di Cracolici: «"Pìerino-Faraone" non sa più cosa inventarsi, evidentemente sta vivendo la stia auto-candidatura a sindaco (dì Palermo, ndr) come una vera e propria ossessione: ma per apparire sulla stampa potrebbe cambiare argomento, non c'è bisogno di attaccare sempre e solo il proprio partito.
Faraone è stato veltroniano, dalemiano, poi è passato con Violante, con Anna Finocchiaro, con Lumia... e fino a poco tempo fa, prima di mettersi al seguito di Renzi, era favorevole al sostegno al governo. Per carità, cambiare opinione è lecito, ma se la si cambia troppe volte si finisce per diventare poco credibili". E guerra o no?
Certo è un malessere che covava da tempo ed esploso in seguito alla censura all'assessore Massimo Russo votata dall'Ars. Dal Pd, infatti, arriva un altro siluro per l'assessore alla salute. Pino Apprendi gli scrive una lettera che inizia così: «Caro Massimo, dimettiti», Dimissioni chieste non già per la censura, ma motivate dalla gestione della sanità in Sicilia, «visti i limiti dimostrati nell'affrontare la fase successiva al rientro del deficit della spesa». Ma Apprendi nel complesso critica la strategia dell'Aventino.
E va all'attacco anche Nunzio Cappadona, capogruppo di Aps: «E arrivato il momento di passare ad una nuova fase, di dare un governo politico alla Regione)).
E mentre i politici cincischiano, una parte della società civile produttiva toglie loro la delega e trasmette un segnale di mobilitazione: le aziende creano un nuovo partito, il Pda, partito delle aziende, appunto. «Dare voce a chi non ce l'ha. Offrire una forte rappresentanza a livello politico alla classe media, alle piccole e medie imprese, ai lavoratori e alle famiglie)). Con questo biglietto da visita è stato presentato a Palermo il Pda, nato tre mesi fa a Bussolengo (Verona), su iniziativa dell'imprenditore Fabrizio Frosio. A presentare il nuovo partito degli imprenditori, oltre allo stesso Frosio, presidente nazionale, l'avv. Pippo Pollina che ne è il coordinatore siciliano: «Nel nostro partito — ha chiarito — non ci sono politici, ma gente comune, uomini e donne che lavorano ogni giorno contribuendo allo sviluppo di questo Paese e che hanno deciso discendere in campo perché non si sentono più rappresentati dai partiti tradizionali".
Il presidente Frosio ha precisato: «Il Pda sarà un partito trasversale anche se la sua collocazione è più vicina al centrodestra, le alleanze sono ancora tutte da definire, visto che ci sono in ballo parecchie trattative in fieri».
D'Orsi: «Condivido Messana»
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, risponde alle dichiarazioni del segretario provinciale del Pd Emilio Messana. Quest'ultimo aveva chiesto al Presidente della Provincia, di inserire al primo punto del programma di rilancio politico - amministrativo dell'Ente, la stabilizzazione dei precari. Obiettivo che ,secondo Messana, si potrebbe raggiungere destinando l'avanzo di amministrazione della Provincia.
«Condivido pienamente l'impegno del Segretario provinciale del Pd - ha detto D'Orsi - e ne apprezzo il senso di solidarietà e la sensibilità, Nondimeno, desidero chiedere al segretario Messa-
na qualche suggerimento che ci aiuti a superare il vincolo, in vigore dal 2011, che fa divieto agli Enti, nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40 % delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Inoltre, il rispetto del Patto di Stabilità e la mancanza di una precisa normativa regionale o nazionale, aggravano tutto questo. Solo superando questi ostacoli - conclude il presidente D'Orsi - è possibile risolvere il problema del precariato. Questa Amministrazione rimane in attesa di accogliere suggerimenti e direttive per addivenire alla soluzione".
DOMENICA 2 ottobre
GIORNALE DI SICILIA
SERVIZI PUBBLICI. Chiesta la modifica dopo l'esito avuto col referendum
Forum provinciale per l'acqua «Il canone idrico va rivisto»
Il forum provinciale per l'acqua e i beni comuni vuole la piena applicazione dei risultati del referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici. Il forum, insieme all'associazione l'Altra Sciacca e al comitati territoriale Valle del Belice ha inviato una diffida all'Agenzia Nazionale di Vigilanza sulle Risorse Idriche. Chiedono all'agenzia e ai Sindaci della provincia di non "emanare disposizioni relative alla corretta applicazione della tariffa del Servizio idrico integrato, a seguito dell'abrogazione della remunerazione del capitale investito sancita dal referendum popolare". L'Agenzia definisce il costo della tariffa relativa ai servizi idrici e vigila sull'applicazione delle tariffe. Secondo i firmatari della diffida a seguito del referendum la tariffa del Servizio Idrico applicata all'utenza deve essere ridotta perché è stata abolita la precedente remunerazione, a vantaggio del gestore, del capitale investito del servizio, che era a pari al 7%. Scorporando per l'anno in corso la parte d'investimenti non più soggetta a remunerazione di capitale, si dovrebbe determinare la relativa decurtazione della tariffa corrente applicata all'utenza. Le bollette che arriveranno agli utenti dovrebbero essere quindi meno salate. Il forum provinciale per l'acqua e i beni comuni chiede quindi all'Agenzia Nazionale di Vigilanza sulle Risorse Idriche di emanare disposizioni affinché le autorità competenti provvedano a quantificare gli investimenti realizzati da Girgenti Acque alla data di promulgazione del referendum e di scorporare per l'anno in corso la parte d'investimenti non più soggetta a remunerazione di capitale per determinare la decurtazione della tariffa corrente applicata all'utenza. Il coordinatore provinciale del forum, Vincenzo Lombardo annuncia che «la battaglia continuerà senza sosta». (EDB)
PROVINCIA
Scozzari «difende» il presidente D'Orsi
Edilizia scolastica e sportiva. Adeguamento alle normative vigenti degli impianti di riscaldamento nelle scuole di proprietà della Provincia. Miglioramento della rete stradale provinciale. Politiche per il territorio che costituiscono obiettivi primari della politica della Provincia Regionale di Agrigento. Su questi argomenti interviene il Consigliere Salvatore Scozzari, capogruppo del Mpa in Consiglio provinciale, per sottolineare i traguardi raggiunti dall'Amministrazione provinciale guidata da Eugenio D'Orsi. Un impegno volto allo sviluppo del territorio che il Consigliere del Mpa sintetizza così: «Sulla scuola la Provincia ha deciso, fin da subito, di investire con un sforzo finanziario notevole, nonostante le difficoltà economiche, i tagli ai trasferimenti dello Stato ed ai vincoli, rigidi, del Patto di Stabilità. Ma è proprio in un momento di crisi come questo che occorre investire sull'istruzione, per garantire ai giovani sempre maggiori opportunità». Tra i numerosi interventi: i lavori di completamento del liceo scientifico dì Sciacca, la manutenzione straordinaria del Palazzetto dello sport di Racalmuto e della piscina di Cammarata, per migliorare le strutture di proprietà della Provincia". (PAPI)
LA SICILIA
D'Orsi corregge la sua Giunta
Provincia. Bisogna apportare le ultime modifiche per ritornare dall' assetto tecnico a quello politico
La settimana entrante quasi certamente il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi apporterà ulteriori modifiche alla propria giunta la quale assumerà così in modo definitivo le caratteristiche di un esecutivo politico e non più tecnico.
Si va decisamente verso la realizzazione di una amministrazione che segue le orme della maggioranza che alla regione siciliana sostiene il governo Lombardo, per cui saranno presenti i rappresentanti di tutte le forze politiche che si riconoscono nei cosiddetto terzo polo, con l'aggiunta di Forza del Sud e del partito democratico.
La nuova giunta tornerà a dodici componenti, dei quali due dovrebbero essere dell'Udc, 5 del Mpa ed uno ciascuno della componente di Giancarlo Granata, dei Lealisti, di Futuro e Libertà, del Pd (che comunque difficilmente si accontenterà) e di Alleanza per l'italia. il carattere di giunta politica del nuovo esecutivo viene sottolineato dalla presenza di partiti che non hanno rappresentanza in Consiglio provinciale come Udc, Api e lo stesso Futuro e Libertà. «Il Mpa è un partito estremamente coerente - spiega D'Orsi - per cui non si può che avere lo stesso atteggiamento a Palermo come ad Agrigento».
Difficile fare previsioni sui movimenti che saranno effettuati. Sembra certo che usciranno dalla giunta Nicoletta Marchese e Lillo Volpe, ma quest'ultimo non uscirà completamente di scena: D'Orsi ha altri progetti per lui (candidatura a sindaco di Agrigento) e non vuole farlo uscire definitivamente di scena, per cui potrebbe dargli un incarico che gli consenta di continuare a lavorare per la Provincia. Non è da escludere che possa nominarlo proprio portavoce.
Ma chi entrerà? questo é davvero un rebus, anche i partiti che devono subentrare ancora non hanno deciso cosa fare. Pare che le idee un pò più chiare siano in casa dei Lealisti, per i quali dovrebbe entrare il giunta Rosario Marino il quale in tal modo dovrà dimettersi dalla carica di consigliere provinciale, in quest'ultimo caso gli subentrerebbe Rosario Cutaia, attualmente consigliere comunale a Palma di Montechiaro.
Per Futuro e Libertà martedì prossimo Gentile riunirà i suoi per individuare 11 nuovo assessore, mentre nel Pd (che chiede tre posti ma alla fine si accontenterebbe di due) il senatore Benedetto Adragna vorrebbe segnalare il segretario provinciale Emilio Messana ed il capogruppo in Consiglio Danìele Cammilleri (cC'é da dare la massima autorevolezza alla nuova della giunta - afferma - ed alla presenza del partito, per cui dobbiamo dare il meglio»).
S.F.
Paolo Licata a Bennici
"La Provincia è assente"
FABIO RUSSELLO
E' polemica tra l'assessore comunale Paolo Licata e il consigliere provinciale Angelo Bennici sulla vicenda alla concessione di contributi della Provincia a favore della città di Licata. È stato proprio Licata a contestare quanto dichiarato dall'esponente politico provinciale licatese del Pdl.
«Per l'ennesima volta - ha detto l'assessore Licata — mi trovo costretto a d'intervenire sull'argomento, per sottolineare il fatto che in materia di concessione di contributi o finanziamenti da parte della Provincia a favore di Licata, abbiamo soltanto da lamentarci, non per partito preso ma sulla base di precise constatazioni di fatto, come dimostrato dai numeri. Premetto che già nello scorso mese di marzo, ho inoltrato una richiesta di finanziamento a favore della città di Licata in vista della stagione estiva, ed alla luce delle più volte acclamate dichiarazioni di parte di politici nostrani presenti in provincia secondo le quali Licata va ulteriormente valorizzata dal punto di vista turistico. Purtroppo — ha aggiunto Paolo Licata — la mia speranza è andata delusa, nel momento in cui ho avuto notizia che l'Amrninistrazione provinciale per la stagione estiva 2011 ha elargito contributi al altri comuni, come Ribera per 40 mila euro, Sciacca per 26 mila euro e Comitini per 12 mila euro, riservando a Licata, un solo spettacolo, offerto in occasione della festa di S. Angelo a maggio, per un costo complessivo di 3.500 euro, restando a carico del Comune il costo della Siae che è stata pagata di tasca propria dal sindaco e dagli assessori con contributi personali e non con fondi comunali. Questo per quanto concerne i contributi per festività. Lo stesso consigliere Bennici — prosegue l'assessore Licata — ha anche parlato di un suo intervento per assegnare un finanziamento di 20 mila euro a favore del Licata calcio, intervenendo su una voce di bilancio che nulla ha a che vedere con la richiesta dì interventi per l'estate licatese fatta da questa Amministrazione comunale. A malincuore ribadisco che anche l'intervento era riferito all'estate licatese e che i cittadini devono sapere che la Provincia regionale di Agrigento non ha avuto nessuna considerazione per la nostra città, nonostante la presenza all'interno dell'ente di due consiglieri e due assessori provinciali licatesi. Mi auguro che per l'avvenire i nostri rappresentanti alla Provincia dimostrino di avere maggiore sensibilità nei riguardi non di questa amministrazione comunale ma di tutta quanta la cittadinanza licatese». Schermaglie tra Bennici e diversi esponenti dell'Amministrazione che — pur non essendoci appuntamenti elettorali in vista—sembrano dettati dalla necessità di fare il consunti- vo sulla propria attività politica. Un dibattito serrato che ormai non si svolge più in Consiglio comunale, da un anno ormai sciolto.
LUNEDI' 3 ottobre
GIORNALE DI SICILIA
È crisi nel Pd, La spaccatura si allarga»
Emilio Messana resta. Alla prima assemblea provinciale dopo il congresso, il senatore Benedetto Adragna e il deputato Giovanni Panepinto puntano ancora una volta i piedi e tornano a chiedere le dimissioni del segretario provinciale. «Un atto di generosità di Messana è necessario per rifondare e rilanciare il partito», hanno spiegato. Messana incassa però il sostegno del deputato nazionale Angelo Capodicasa e della maggioranza dei delegati del Pd e va avanti, ma con giudizio. Il senatore Adragna, anche se non nasconde di vivere un certo disagio all'interno del Pd agrigentino, intende comunque continuare ad esprimere un'agibilità dialettica" con l'intenzione di proporre un modello diverso dipartito «che sappia essere un punto di riferimento per la gente». Il deputato regionale Panepinto dice apertamente al segretario provinciale "se il Pd deve avere solo te possessore delle tessere, ciò non va bene. Ritengo che non ci siano le condizioni perché Messana sia il segretario, ma se decide di restare al suo posto, io starò al suo fianco" e dichiara inoltre di avere accettato la nomina di Giuseppe Sinesio alla presidenza. Nel corso di questa assemblea provinciale occorreva designare un ultimo organismo, quello della segreteria. Ma nè la componente "area democratica" (che fa capo ad Adragna), né la componente "Fiancoafianco" (capitanata da Panepinto) intendono farne parte. Il deputato nazionale Angelo Capodicasa riconosce che esistono diverse componenti nel Pd ma "il punto è come contenìperiatno il ruolo delle diverse componenti- sottolinea Capodicasa - Probabilmente Messana ha avuto eccessiva indulgenza sul ruolo delle componenti. Ad un certo punto avrebbe dovuto dire basta. Il gesto di buona volontà di fare un passo indietro che alcuni chiedono al segretario, dovremmo farlo in tanti. E l'ultimo poi sarà quello che deve compiere Emilio. Alcune contestazioni sono solo strumentali." In discussione anche le attuali alleanze del Pd. «Avevo molte perplessità sull'alleanza con il movimento per l'autonomia e gli altri partiti che sostengono il governo Lombardo, ma una volta assunta una decisione dal partito abbiamo fatto in modo anche ad Agrigento che questa diventasse la linea di partito», ha dichiarato il deputato Giacomo Di Benedetto. Ed ha precisato che nell'ente Provincia abbiamo una convergenza politica con la giunta di D'Orsi, ma insieme abbiamo stilato un programma con delle importanti priorità per lo sviluppo del territorio». Concludendo i lavori, il segretario provinciale Emilio Messana, ha detto «dobbiamo recuperare uno spirito di solidarietà senza il quale questo partito rischia di trasformarsi in un condominio di componenti. L'unico antidoto a questa deriva è il partito che vive nei suoi organismi, dentro i quali sia il confronto democratico a prevalere. La conflittualità esiste perché finora il partito non lo abbiamo assestato. Abbiamo bisogno di consolidarci». ( EDB)
Cusumano landa la sfida «Siamo la vera novità»
Il senatore Nuccio Cusumano si è presentato all'assemblea dell'Api con un foglietto nel quale ha appuntato i nomi di trenta tra consiglieri e assessori di Comuni agrigentini che hanno scelto l'Api. Un'adesione massiccia, ha sottolineato l'ex sottosegretario, iniziata in precedenza con il sindaco di Ciancianca, Salvatore Sanzeri, continuata con il capo dell'amministrazione comunale di Montevago, Calogero Impastato, e che adesso sta toccando altri Comuni della provincia. A Sciacca Paolo Gulotta, a Menfi Franco Santacroce, a Ribera Liborio D'Anna e Alfonso Catanzaro, a Burgio Ignazio Colletti, Giusy Bullaro e Maria Antonia Leovisario, a Villafranca Giovanni Latino, a Calamonaci Francesca Gallo e Giuseppe Palminteri. Questi sono gli ultimi consiglieri comunali che hanno scelto l'Apì. Gli assessori approdati di recenti al partito, invece, sono Antonio Sgrò i Ribera e Franco Calabrese di Villafranca Sicula. Il Comune in provincia nel quale l'Api è maggiormente rappresentato resta Sciacca con un assessore, Gianfranco Vecchio, e sei consiglieri comunali, compreso il presidente, Filippo Bellanca. «Abbiamo rimesso in moto la presenza del partito che in provincia di Agrigento era pressoché marginale - afferma Cusumano - ma questo lavoro viene svolto anche nelle altre province. Ci prepariamo ai congressi di un partito che, nel terzo polo, con Udc e Fli, si presenta come alternativa al centro destra, riscoprendo il ruolo delle autonomie locali. Nei territori ci arrivano adesioni copiose - aggiunge Cusumano - per rilanciare il livello della politica». (GP)
LA SICILIA
Pd sta per "Partito Diviso"
Tra l'orgoglio personale e l'interesse del partito o dell'ideologia si preferisce la prima opzione. Questo è oggi il Partito Democratico di Agrigento. Un dato incontrovertibile, emerso da quella che solo in apparenza è stata una seduta interlocutoria, nella quale comunque si è confermata la spaccatura del partito. L'assemblea congressuale del Pd svoltasi sabato sera e protrattasi fino a tarda ora ha confermato il trend delle ultime settimane. I lavori infatti sono stati sospesi alle 20 dato che il dibattutosi è rivelato non solo aspro ed articolato, ma anche più lungo del previsto.
Gli interventi sono stati numerosi dopo che il segretario provinciale Emilio Messana ha svolto la propria relazione. Egli ha fatto un'analisi della situazione, parlando del momento difficile che sta attraversando il partito, rivolgendo un invito all'unità e tracciando il nuovo percorso politico che dovrebbe ispirarsi a quello che viene condotto a livello regionale, cioè di appoggio al terzo polo.
Gli interventi che si sono succeduti hanno evidenziato l'esistenza di due anime all'interno del partito agrigentino: da una parte l'ex presidente della Regione Angelo Capodicasa e Giacomo Di Benedetto, insieme a coloro i quali condividono le loro posizioni, i quali hanno dato ragione al segretario provinciale sostenendone le ragioni ed in vitandolo ad andare avanti; dall'altra il senatore Benedetto Adragna ed il deputato regionale Giovanni Panepinto ed i loro sostenitori i quali invece continuano a chiedere un forte segnale di cambiamento a partire dalle dimissioni dello stesso Messana.
Tra gli interventi anche quello del sindaco di Caltabellotta, l'ex deputato nazionale Calogero Pumilia, il quale era stato proposto da Adragna per essere eletto alla presidenza del prtito come espressione unitaria di tutte le componenti. La proposta tuttavia non era stata accettata da Capodicasa e... «compagni».
Sabato sera avrebbero dovuto essere eletti i rimanenti organi statutari, ma il lungo protrarsi del dibattito lo ha impedito. Adragna e Panepinto hanno confermato comunque che le loro componenti non entreranno negli organi digestione e formeranno una minoranza critica, anche se - hanno sottolineato su nostra richiesta - non c'è alcun motivo per ipotizzare una scissione o una uscita dal partito. «Entreremo invece - ha detto ancora lo stesso Adragna - negli organi di garanzia, per controllare il rispetto delle norme statutarie». Anche quest'ultimo comunque è d'accordo per una politica di sostegno ai partiti del governo regionale, ma con una maggiore considerazione per ilPd.
I lavori dell'assemblea sono stati aggiornati ad altra data per la prosecuzione del dibattito e per l'elezione degli organismi ancora mancanti. E chissà quali ulteriori sviluppi emergeranno nelle prossime settimane, in seno a un partito le cui anime non riescono a coalizzarsi per dare una vera alternativa all'elettorato.
SALVATORE FUCÀ
RIFIUTI
Intervento di Carmelo D'Angelo
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico. Il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la ha, «Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici» ha dichiarato Carmelo D'Angelo «è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato». »La gestione dei rifiuti» ha dichiarato ancora il consigliere provinciale »deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo». Il consigliere D'Angelo ha presentato una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica.
SOLE
La Provincia perde ipoteche e fermi
Tra i dubbi interpretativi creati dal decreto Sviluppo forse uno è passato finora inosservato. Non è infatti chiaro quale sarà dal 2012 il regime della riscossione applicabile alle Province, che vengono completamente ignorate dal legislatore, come se fossero già soppresse.
L'articolo 7 comma 2 lettera gg-ter della legge 1o6/2ou stabilisce che dal 2012 Equitalia cessa di effettuare le attività di accertamento e riscossione delle entrate «dei Comuni e delle società da essi partecipate», espressione che poi, riferita ai Comuni, ripete nella lettera gg-quater sulla riscossione spontanea e coattiva. Quindi Equitalia esce dal comparto dei Comuni ma resta per le Province, che possono continuare a utilizzare il ruolo come strumento di attivazione della fase esecutiva.
Da una prima valutazione, appare quanto meno scoordinato che si vada ad operare una distinzione tra tipologie di enti locali, escludendo il ricorso al ruolo ai soli Comuni e lasciandolo inalterato per le Province.
Inoltre il Dl Sviluppo abroga l'articolo 36, comma 2, della legge 31/2008 - che riguarda la riscossione coattiva delle entrate degli «enti locali» - preoccupandosi di disciplinare solo la riscossione coattiva dei Comuni. L'abrogazione sarebbe stata logica a coincidenza di contenuti con altra disposizione, se cioè nella lettera gg-quater ci fosse un riferimento anche alle Province, ma ciò non è avvenuto. li legislatore, forse inconsapevolmente, ha così finito per creare una lacuna in ordine alle modalità di riscossione applicabili alle Province, che si trovano escluse dagli strumenti previsti dal Dpr 602/73 (fermo amministrativo, ipoteca, eccetera) sia in caso dì gestione diretta sia in caso di affidamento ai soggetti privati iscritti all'albo. Resta tuttavia la possibilità di avvalersi di Equitalia - invece esclusa per i Comuni - e quindi utilizzare il ruolo, anche se la scelta dello strumento dovrà dipendere dall'esito della gara. Si tratta comunque di un aspetto formale, essendo facilmente prevedibile una linea preferenziale per Equitalia rispetto ai soggetti privati iscritti all'albo, che non potranno avvalersi dei privilegi del Dpr 602/73, creando di fatto un mercato senza concorrenti.
Anche in caso di internalizzazione le cose non vanno meglio per le Province, che possono ricorrere all'ingiunzione fiscale da introdurre attraverso l'esercizio della potestà regolamentare, ma si tratta di un'opzione attivabile senza gli strumenti del Dpr 602/73 e quindi con scarsa efficacia esecutiva, diversamente dai Comuni che potranno invece utilizzare la procedura esattoriale.
Insomma la disposizione del Dl Sviluppo non risponde ad alcuna reale motivazione pratica e presenta diversi punti critici, senz'altro sufficienti per richiedere una revisione urgente.
G.Deb.
Agrigentonotizie
1 ottobre
Ato rifiuti, Cimino: "Meglio se assorbiti dalle Province"
Il deputato regionale e vicepresidente nazionale di Forza del Sud, interviene in merito alla vicenda degli Ato rifiuti. "La Regione - ha detto - non trova banche per recuperare crediti per gli Ato rifiuti. Ho sempre detto che è impossibile immaginare che la Regione deve essere sempre chiamata come garante, sarebbe meglio, cosa che ho sempre sostenuto, considerato che gli ato corrispondono agli ambiti territoriali provinciali, valorizzare e non continuare a mortificare l'ente Provincia. Gli Ato rifiuti assorbiti dalle Provincie creerebbero una vera sinergia di competenze e di credibilità per attrarre nuove risorse e rendere il sistema efficiente e omogeneo
2 ottobre
Rifiuti D'Angelo: "Gli Ato a Comuni e Province per ridurre gli sprechi"
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo ambiente per un avviso pubblico. Il debito degli Ato, accumulato dal 2004 a fine 2010, vale due terzi della manovra della Regione siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia.
"Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici - ha dichiarato Carmelo D'Angelo - è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato. La gestione dei rifiuti - ha dichiarato ancora il consigliere provinciale - deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo".
Il consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
3 ottobre
Ponte Sciacca-Foggia, Lazzano: "Servono risposte ai cittadini"
Il consigliere provinciale Mario Lazzano interviene in merito alle condizioni del ponte della variante Sciacca-Foggia San Marco, la cui chiusura costringe gli automobilisti a passare dalla contrada Perriera per raggiungere la località Foggia.
"Ci si chiede: ma che cosa impedisce l'amministrazione comunale di Sciacca di avviare un iter di somma urgenza chiedendo le dovute somme alla Regione ed alla Protezione civile per sistemare definitivamente il ponte? Il cittadino - ha detto Lazzano - chiede alla propria amministrazione di intervenire con la massima urgenza senza se e senza ma, affrontando la questione di 'petto', interessando tutti gli organi che hanno competenza sulla questione al fine di avviare una procedura che superi gli eventuali ostacoli burocratici a tutti i livelli. Se una amministrazione non è capace di dialogare con i propri cittadini spiegando loro le eventuali difficoltà che derivano dall'affrontare seriamente i problemi sul tappeto o non si ha la capacità politico-amministrativa di comunicare ed operare per il bene comune, si rassegnino le dimissioni dalla carica che si ricopre. Non ci sono scuse".
Agrigentoflash
2 ottobre
Provincia, D'Angelo: "Ato ai Comuni e alle Provincie per ridurre gli sprechi"
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico. Il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia. "Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici» ha dichiarato Carmelo D'Angelo «è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato». "La gestione dei rifiuti" ha dichiarato ancora il consigliere provinciale «deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo". Il Consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
Gli Ato rifiuti siano assorbiti dalle Province
La Regione non trova banche per recuperare crediti per gli Ato rifiuti. Ho sempre detto che e' impossibile immaginare che la Regione deve essere sempre chiamata come garante, sarebbe meglio - cosa che ho sempre sostenuto - considerato che gli ato corrispondono agli ambiti territoriali provinciali, valorizzare e non continuare a mortificare l'ente provincia. Gli Ato rifiuti assorbiti dalle provincie creerebbero una vera sinergia di competenze e di credibilità' per attrarre nuove risorse e rendere il sistema efficiente e omogeneo" E' la proposta del deputato regionale di Forza del Sud, Michele Cimino.
Agrigentoweb
1 ottobre
CICLOTURISMO | L'Assessore Biondi riceve i 400 cicloturisti tedeschi in visita nella Valle dei Templi.
L'Assessore al Turismo Angelo Biondi ha ricevuto stamani nella banchina del porto di Porto Empedocle i 400 cicloturisti tedeschi approdati a Porto Empedocle a bordo della Motonave Athena. La crociera partita da Nizza, che farà tappa in diverse località del Mediterraneo, è stata organizzata dalla radio televisione tedesca "Bayerischer Rundfunk" che seguirà con le proprie telecamere la visita dei cicloturisti nella valle dei templi.
Si tratta della prima visita nella nostra provincia di un gruppo così numeroso di cicloturisti provenienti dalla Baviera.
"Abbiamo accolto con grande favore ed interesse - ha dichiarato l'Assessore Biondi - la richiesta inviataci da Thomas Gaitanides della "Bayerischer Rundfunk", la radio televisione della Baviera che da vent'anni organizza crociere nel mediterraneo per cicloamatori. Un grande colpo d'occhio, vedere un gruppo così numeroso di ciclisti che dal Porto si è recato nella Valle dei Templi, passando per la strada sottostante il Caos. Sembrava di essere al Giro d'Italia o al Tour de France, anche se si tratta di cicloturisti non più giovanissimi. Gaitanides, organizzatore della crociera e giornalista bavarese, ci ha assicurato che più del 30 per cento dei cicloturisti, poi, ritornano a visitare i luoghi della crociera. Un grande spot pubblicitario per la nostra provincia. Gli organizzatori tedeschi ci hanno ringraziato per l'accoglienza e si sono detti molto soddisfatti per l'organizzazione messa a disposizione dei turisti.
Grazie alla collaborazione delle Amministrazioni comunali di Porto Empedocle ed Agrigento, della Capitaneria di Porto, dell'Ente Parco, della Prefettura e della Questura del capoluogo, il comando provinciale dei Carabinieri, il Commissariato e i Carabinieri di Porto Empedocle, oltre alle associazioni di volontariato: A.E.O.P.; SERALANCE; P.A. "Croce d'Oro"; tutte di Porto Empedocle, abbiamo saputo dare una immagine di efficienza e di accoglienza. Un ringraziamento particolare poi va ai funzionari e al dirigente dell'Assessorato al Turismo Achille Continuo, ai funzionari della Protezione Civile e alla Polizia Provinciale. Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare anche l'anno prossimo e speriamo che venga dedicato più tempo alla visita della nostra provincia. Alla Radio Bavarese che mi ha intervistato ho portato i complimenti del Presidente D'Orsi agli organizzatori per questa iniziativa interessantissima.". Dopo la visita della Valle dei Templi la nave con i 400 cicloamatori partirà alla volta dell'isola di Creta.
2 ottobre
Carmelo D'Angelo: «ATO ai Comuni e alle Provincie per ridurre gli sprechi»
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico.
Il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia.
«Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici» ha dichiarato Carmelo D'Angelo «è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato». «La gestione dei rifiuti» ha dichiarato ancora il consigliere provinciale «deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo».
Il consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
Infoagrigento
1 ottobre
Precari: D'Orsi replica a Messana
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, risponde alle dichiarazioni, riportate nei giorni scorsi da alcune testate giornalistiche, del Segretario provinciale del PD Emilio Messana.
Nel comunicato, il segretario ha chiesto al Presidente della Provincia, di inserire al primo punto del programma di rilancio politico - amministrativo dell'Ente, la stabilizzazione dei precari. Obiettivo che , secondo Messana, si potrebbe raggiungere destinando l'avanzo di amministrazione della Provincia.
"Condivido pienamente l'impegno del Segretario provinciale del PD - ha detto D'Orsi - e ne apprezzo il senso di solidarietà e la sensibilità. Nondimeno, desidero chiedere al Segretario Messana qualche suggerimento che ci aiuti a superare il vincolo, in vigore dal 2011, che fa divieto agli Enti, nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40 % delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Inoltre, il rispetto del Patto di Stabilità e la mancanza di una precisa normativa regionale o nazionale, aggravano tutto questo.
Solo superando questi ostacoli - conclude - è possibile risolvere il problema del precariato. Questa Amministrazione rimane in attesa di accogliere suggerimenti e direttive per addivenire alla soluzione".
Perlacittà
2 ottobre
Carmelo D'Angelo: "ATO ai Comuni e alle Provincie per ridurre gli sprechi"
di Salvatore Pezzino
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale di Agrigento, Carmelo D'Angelo, che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico e secondo il quale il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia.
"Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici - ha dichiarato Carmelo D'Angelo - è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato. La gestione dei rifiuti - ha dichiarato ancora il consigliere provinciale - deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo".
Il consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
Precariato. D'Orsi: " Condivido impegno di Messana. Ma vincoli molto restrittivi"
di Redazione
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, risponde alle dichiarazioni, riportate nei giorni scorsi da alcune testate giornalistiche, del Segretario provinciale del PD Emilio Messana. Il segretario del PD aveva chiesto al Presidente della Provincia, di inserire al primo punto del programma di rilancio politico - amministrativo dell'Ente, la stabilizzazione dei precari. Obiettivo che , secondo Messana, si potrebbe raggiungere destinando l'avanzo di amministrazione della Provincia.
"Condivido pienamente l'impegno del Segretario provinciale del PD - ha detto D'Orsi - e ne apprezzo il senso di solidarietà e la sensibilità. Nondimeno, desidero chiedere al Segretario Messana qualche suggerimento che ci aiuti a superare il vincolo, in vigore dal 2011, che fa divieto agli Enti, nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40 % delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Inoltre, il rispetto del Patto di Stabilità e la mancanza di una precisa normativa regionale o nazionale, aggravano tutto questo. Solo superando questi ostacoli - conclude - è possibile risolvere il problema del precariato. Questa Amministrazione rimane in attesa di accogliere suggerimenti e direttive per addivenire alla soluzione".
Sicilia24h
2 ottobre
Provincia, D'Angelo: ATO ai Comuni e alle Provincie per ridurre gli sprechi
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato Rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico.
Il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia.
"Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici - dichiara D'Angelo - è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato. La gestione dei rifiuti deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo".
Il consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
Precari, D'Orsi: Condivido impegno di Messana, ma vincoli molto restrittivi
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, risponde alle dichiarazioni, riportate nei giorni scorsi da alcune testate giornalistiche, del Segretario provinciale del PD Emilio Messana.
Nel comunicato, il segretario ha chiesto al Presidente della Provincia, di inserire al primo punto del programma di rilancio politico - amministrativo dell'Ente, la stabilizzazione dei precari. Obiettivo che, secondo Messana, si potrebbe raggiungere destinando l'avanzo di amministrazione della Provincia.
"Condivido pienamente l'impegno del Segretario provinciale del PD - ha detto D'Orsi - e ne apprezzo il senso di solidarietà e la sensibilità. Nondimeno, desidero chiedere al Segretario Messana qualche suggerimento che ci aiuti a superare il vincolo, in vigore dal 2011, che fa divieto agli Enti, nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40 % delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Inoltre, il rispetto del Patto di Stabilità e la mancanza di una precisa normativa regionale o nazionale, aggravano tutto questo.
Solo superando questi ostacoli - conclude - è possibile risolvere il problema del precariato. Questa Amministrazione rimane in attesa di accogliere suggerimenti e direttive per addivenire alla soluzione".
Lavalledeitempli
1 ottobre
Scozzari (MPA): "Dalla Provincia forti investimenti per l'Istruzione- lo sport e la viabilità"
Edilizia scolastica e sportiva. Adeguamento alle normative vigenti degli impianti di riscaldamento nelle scuole di proprietà della Provincia. Miglioramento della rete stradale provinciale. Politiche per il territorio che costituiscono obiettivi primari della politica della Provincia Regionale di Agrigento.
Su questi argomenti interviene il Consigliere Salvatore Scozzari, Capogruppo del MPA in seno al Consiglio Provinciale, per sottolineare i traguardi raggiunti dall'Amministrazione provinciale guidata da Eugenio D'Orsi .
Un impegno volto allo sviluppo del territorio che il Consigliere del MPA sintetizza così: «Sulla scuola la Provincia ha deciso, fin da subito, di investire con un sforzo finanziario notevole, nonostante le difficoltà economiche, i tagli ai trasferimenti dello Stato ed ai vincoli, rigidi, del Patto di Stabilità. Ma è proprio in un momento di crisi come questo che occorre investire sull'istruzione, per garantire ai giovani sempre maggiori opportunità».
Investimenti sul territorio che hanno riguardato, anche, la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza di buona parte degli edifici superiori gestiti dall' Ente. Tra i numerosi interventi mi corre l'obbligo segnalare: i lavori di completamento del Liceo Scientifico di Sciacca, la manutenzione straordinaria del Palazzetto dello sport di Racalmuto e della Piscina di Cammarata. Lavori - aggiunge - che fanno parte di un ampio progetto migliorativo delle strutture di proprietà della Provincia ".
Salvatore Scozzari pone, infine, l'accento sulla viabilità provinciale e sulla sicurezza stradale: " Vivo a Casteltermini - spiega - una cittadina che ancora piange le sue vittime della strada. La Provincia , oltre ad aver firmato l'accordo di programma quadro per l'ammodernamento della S.S. 189 Agrigento - Palermo, continua a lavorare per potenziare e mettere in sicurezza l'imponente rete stradale di sua competenza. Un impegno che, sicuramente, contribuirà ad intensificare i traffici commerciali . Opere di edilizia stradale sono state effettuate nella Zona Ovest della provincia. Lavori che hanno riguardato,tra gli altri la S.P. 16 Grotte - "Firriato" - SS 189"; la S.P. Casteltermini - San Biagio Platani; la "Dorsale" Stazione Valledolmo - Cammarata - Santo Stefano di Quisquina" .
2 ottobre
Precariato. D'Orsi: " Condivido impegno di Messana. Ma vincoli molto restrittivi"
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, risponde alle dichiarazioni, riportate nei giorni scorsi da alcune testate giornalistiche, del Segretario provinciale del PD Emilio Messana.
Nel comunicato, il segretario ha chiesto al Presidente della Provincia, di inserire al primo punto del programma di rilancio politico - amministrativo dell'Ente, la stabilizzazione dei precari. Obiettivo che , secondo Messana, si potrebbe raggiungere destinando l'avanzo di amministrazione della Provincia.
"Condivido pienamente l'impegno del Segretario provinciale del PD - ha detto D'Orsi - e ne apprezzo il senso di solidarietà e la sensibilità. Nondimeno, desidero chiedere al Segretario Messana qualche suggerimento che ci aiuti a superare il vincolo, in vigore dal 2011, che fa divieto agli Enti, nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 40 % delle spese correnti, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Inoltre, il rispetto del Patto di Stabilità e la mancanza di una precisa normativa regionale o nazionale, aggravano tutto questo.
Solo superando questi ostacoli - conclude - è possibile risolvere il problema del precariato. Questa Amministrazione rimane in attesa di accogliere suggerimenti e direttive per addivenire alla soluzione".
L'Assessore Biondi riceve i 400 cicloturisti tedeschi in visita nella Valle dei Templi
L'Assessore al Turismo Angelo Biondi ha ricevuto stamani nella banchina del porto di Porto Empedocle i 400 cicloturisti tedeschi approdati a Porto Empedocle a bordo della Motonave Athena. La crociera partita da Nizza, che farà tappa in diverse località del Mediterraneo, è stata organizzata dalla radio televisione tedesca "Bayerischer Rundfunk" che seguirà con le proprie telecamere la visita dei cicloturisti nella valle dei templi.
Si tratta della prima visita nella nostra provincia di un gruppo così numeroso di cicloturisti provenienti dalla Baviera.
"Abbiamo accolto con grande favore ed interesse - ha dichiarato l'Assessore Biondi - la richiesta inviataci da Thomas Gaitanides della "Bayerischer Rundfunk", la radio televisione della Baviera che da vent'anni organizza crociere nel mediterraneo per cicloamatori. Un grande colpo d'occhio, vedere un gruppo così numeroso di ciclisti che dal Porto si è recato nella Valle dei Templi, passando per la strada sottostante il Caos. Sembrava di essere al Giro d'Italia o al Tour de France, anche se si tratta di cicloturisti non più giovanissimi. Gaitanides, organizzatore della crociera e giornalista bavarese, ci ha assicurato che più del 30 per cento dei cicloturisti, poi, ritornano a visitare i luoghi della crociera. Un grande spot pubblicitario per la nostra provincia. Gli organizzatori tedeschi ci hanno ringraziato per l'accoglienza e si sono detti molto soddisfatti per l'organizzazione messa a disposizione dei turisti.
Grazie alla collaborazione delle Amministrazioni comunali di Porto Empedocle ed Agrigento, della Capitaneria di Porto, dell'Ente Parco, della Prefettura e della Questura del capoluogo, il comando provinciale dei Carabinieri, il Commissariato e i Carabinieri di Porto Empedocle, oltre alle associazioni di volontariato: A.E.O.P.; SERALANCE; P.A. "Croce d'Oro"; tutte di Porto Empedocle, abbiamo saputo dare una immagine di efficienza e di accoglienza. Un ringraziamento particolare poi va ai funzionari e al dirigente dell'Assessorato al Turismo Achille Continuo, ai funzionari della Protezione Civile e alla Polizia Provinciale. Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare anche l'anno prossimo e speriamo che venga dedicato più tempo alla visita della nostra provincia. Alla Radio Bavarese che mi ha intervistato ho portato i complimenti del Presidente D'Orsi agli organizzatori per questa iniziativa interessantissima.". Dopo la visita della Valle dei Templi la nave con i 400 cicloamatori partirà alla volta dell'isola di Creta.
Canicattìweb
2 ottobre
Provincia di Agrigento, Carmelo D'Angelo: "ATO ai Comuni e alle Provincie per ridurre gli sprechi"
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico.
Il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia.
«Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici» ha dichiarato Carmelo D'Angelo «è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato». «La gestione dei rifiuti» ha dichiarato ancora il consigliere provinciale «deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo».
Il consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
Favaraweb
3 ottobre
Provincia di Agrigento, Carmelo D'Angelo: "ATO ai Comuni e alle Provincie per ridurre gli sprechi"
Sul bando per un maxi prestito da un miliardo per coprire il deficit dei vecchi Ato rifiuti, andato deserto, interviene il consigliere provinciale Carmelo D'Angelo che ha anche presentato una interpellanza sulla Dedalo Ambiente per un avviso pubblico.
Il debito degli Ato - accumulato dal 2004 a fine 2010 - vale due terzi della manovra della Regione Siciliana, che lo avrebbe contratto come garante lasciando il pagamento ai Comuni che non hanno incassato la Tarsu e la Tia.
«Se anche le banche nutrono dubbi sulle capacità di pagamento degli enti pubblici» ha dichiarato Carmelo D'Angelo «è necessario che il governo Lombardo acceleri per chiudere la stagione dei vecchi Ato». «La gestione dei rifiuti» ha dichiarato ancora il consigliere provinciale «deve essere riassegnata ad un ente istituzionale, come la Provincia o il Comune, per evitare che gli Ato continuino ad essere strumenti di lottizzazione del potere o mezzi per creare precariato e false aspettative di sviluppo».
Il consigliere Carmelo D'Angelo ha presentato anche una interpellanza urgente per avere chiarimenti sull'opportunità da parte della Dedalo Ambiente di pubblicare, in regime di liquidazione, un avviso pubblico di manifestazione d'interesse per individuare operatori al fine di avviare il servizio sperimentale di ricezione carta, cartone, plastica, alluminio e vetri per il successivo conferimento al Conai.
Agrigento. «Sindaco io? No grazie»
Nel terzo polo c'è chi insiste sulla possibilità di poter candidare un deputato a sindaco, in particolar modo nella eventualità in cui dall'altro lato dovesse esserci l'imprenditore Salvatore Moncada.
Si é alla ricerca di un nome di spessore. Un nome pesante cui affidarsi con delle buone speranze di vittoria.
Come si sa, Michele Cimino ha già fatto sapere di non avere alcun interesse a fare il sindaco di Agrigento, lanciando semmai la proposta a tutto i colleghi parlamentari di candidarsi al Consiglio comunale per elevarne lo spessore politico e coinvolgerli nella gestione della città.
E' stata allora avanzata l'ipotesi di Luigi Gentile, fresco reduce dalla brillante manifestazione di sabato scorso con l'intervento del Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, ma anche il parlamentare regionale agrigentino non sembra entusiasta di fronte all'idea di concorrere per la poltrona di sindaco della città dei templi.
«Amo la mia città - ha detto - e spero che si possa trovare una persona che abbia tutte le qualità per garantire nei prossimi cinque anni un'amministrazione che sappia rilanciarla. Ma io faccio il deputato e la carica di sindaco sarebbe chiaramente incompatibile. Dovrei dimettermi almeno un anno prima e rinunciare eventualmente per il futuro».
Anche Roberto Di Mauro, che peraltro il sindaco lo ha già fatto nel 1989-90, esclude categoricamente di poter scegliere una strada simile. Quella esperienza gli è certamente bastata.
Siamo dunque al punto di partenza: il cartello regionale continua a cercare una soluzione che possa rivelarsi quella giusta.
Entro la fine di ottobre tornerà il governatore Raffaele Lombardo che stavolta tuttavia non si recherà nel capoluogo, ma andrà in provincia. Nel corso della visita avrà ulteriori contatti con i vertici provinciali del Mpa e parlerà certamente anche della candidatura a sindaco per Agrigento.
In proposito rimane ancora ferma la posizione del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi il quale con i Lealisti sembra fermamente intenzionato a candidare l'attuale assessore alla Provincia Lillo Volpe, che nei prossimi giorni lascerà l'incarico. Ma nel Mpa rimangono comunque elevate le quotazioni di Piero Marchetta, esperto in materia di finanze, ma anche profondo conoscitore delle cose comunali dopo quattro anni di ferrea opposizione rispetto all'Amministrazione Zambuto.
Rimangono ferme le candidature del sindaco uscente Zambuto (ma bisognerà vedere con quale simbolo. Si parla di una lista civica) e di Giuseppe Arnone (che difficilmente avrà l'appoggio ufficiale del Pd).
S.F.